Il mito torna a Le Mans
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Il mito torna a Le Mans
P E R F O R M A N C E Le Mans Cl assic 2012 Il mito torna a Le Mans 78 Ci sono auto e circuiti che hanno fatto la storia dell’automobilismo, che sono entrati nel mito. Fra questi, un’accoppiata da leggenda si è vista all’ultima edizione della ‘Le Mans Classic’, con due eccezionali 300 SL ‘Ali di Gabbiano’ sulla pista francese della Sarthe. di marc deckert fotografie jan friese 79 P E R F O R M A N C E Hans’, ‘Hans il Fortunato’, un nomignolo affibbia- mantenuta in argento opaco, com’era all’epoca, togli poiché usciva sempre indenne anche dai più mentre una peculiarità della ‘Numero 2’ è che le spettacolari incidenti. porte ad ‘ala di gabbiano’ si aprono solamente fino alla linea di cintura; infatti, solo in occasione della La 300 SL con numero di telaio 5 guidata da Hans Herrmann ha gareggiato alla Le Mans Classic contrassegnata dal numero ‘3’. U La 300 SL più antica del mondo partecipazione alla 24 Ore del giugno 1952 la Nell’edizione 2012, la Mercedes-Benz ha festeggia- soglia di apertura fu abbassata fino a circa metà to anche un’importante ricorrenza: sessant’anni fiancata e dalla forma sinuosa di quelle due por- fa, nel 1952, due Frecce d’Argento 300 SL (W194) tiere che si aprivano verso l’alto nacque il sopran- si aggiudicarono i primi due posti alla 24 Ore, nome di ‘Ali di Gabbiano’. Per ridurre il peso della guidate dai team Lang/Riess e Helfrich/Nieder- vettura da corsa, la lamiera della carrozzeria era mayr. Quel successo segnò il ritorno alla grande stata realizzata in alluminio/magnesio, come del della Casa di Stoccarda nel mondo delle compe- resto molti componenti, mentre l’aerodinamica tizioni automobilistiche e fu seguito da una serie era stata migliorata grazie alla flessibilità con- travolgente di trionfi (fino al fatidico 1955, l’anno sentita dal telaio tubolare progettato da Rudolf Alla Le Mans Classic possono partecipare solo modelli d’auto che hanno preso parte, fino al 1979, alla 24 Ore ‘originale’, guidati esclusivamente da piloti titolari di licenza professionistica FIA. in cui l’azienda, proprio in seguito ai tragici Uhlenhaut. Il motore eroga una potenza di 170 CV na pioggia insistente si abbatte teaux’) a seconda dell’anno di fabbricazione. Ogni eventi del giugno di quell’anno occorsi a Le Mans, (125 kW) e la velocità massima è di 230 km/h. sul circuito di Le Mans, nono- gruppo deve disputare tre corse (di cui una not- decise il ritiro dalle competizioni, in cui rientrò stante siano i primi giorni di turna) di circa un’ora ciascuna. Oltre alle gare, soltanto nel 1987). Inaspettatamente confortevole Straub risistema il volante a quattro razze che luglio. “Quattordici volte ho par- sono in programma parate, esposizioni e aste, Per celebrare quest’anniversario, la Stella ha A bordo della ‘Numero 5’ tutto fila liscio, siamo era stato rimosso per facilitare a Herrmann l’ac- tecipato a questa corsa - afferma sconsolato Hans che animano un incredibile week-end accompa- messo in pista alla Sarthe due 300 SL, denomi- pronti per partire. L’ingegnere Gert Straub, parti- cesso. Il pilota dà uno sguardo agli indicatori sul Herrmann - e mai una volta che non sia piovuto”. gnato incessantemente dal rombo dei motori. nate ‘Numero 2’ e ‘Numero 5’, rispettivamente la colarmente apprensivo sulle sorti dell’auto, cruscotto. Piove ancora copiosamente e l’acqua Gli siedo accanto a bordo della Mercedes-Benz Hans Herrmann, classe 1928, pilota automobilisti- seconda e la quinta SL costruite dalla Casa, che ammonisce Hans Herrmann: “Per favore ci vada inizia a filtrare nell’abitacolo attraverso la linea 300 SL ‘Numero 5’ degli anni Cinquanta, in attesa co tedesco di F1 negli anni Cinquanta-Sessanta, sono anche gli esemplari più antichi esistenti. La piano col gas”. Il pilota si sistema meglio sul sedile alta delle portiere. Lo faccio notare a Straub, che del nostro turno per partecipare a una gara della nel 1970 riportò una straordinaria vittoria pro- ‘Numero 2’, in particolare, con numero di telaio avvolgente ed ergonomico rivestito in lana tartan risponde con un’alzata di spalle: “È un’auto da ‘Le Mans Classic’. È uno degli eventi più attesi prio su questo circuito. Tuttavia, mi confida che, 194 010 00002/52, è la più ‘vecchia’, e non ha blu: “Lo so, lo so”, risponde un po’ infastidito in corsa. È stata costruita per essere veloce, non per dagli appassionati e dai collezionisti d’auto d’epo- in realtà, non conosce bene il tracciato, “perché mai gareggiato poiché era utilizzata solo come dialetto svevo. Gli interni della 300 SL sono inso- essere asciutta”. Finalmente si parte, dobbiamo ca di tutto il mondo, che si tiene ogni due anni negli anni ha subito parecchi cambiamenti. auto di prova. Non si sa per quale motivo, nel litamente confortevoli per essere quelli di un’auto dirigerci verso lo start: Herrmann aziona il tasto sulla ‘mitica’ pista francese della Sarthe di fronte Davanti a noi, comunque, c’è Jochen Mass e lui 1997 venne smontata e fu imballata in una serie da corsa e per di più d’epoca. Perfettamente al dell’accensione e il motore emette il suo primo a oltre 100 mila spettatori. Le 400 vetture storiche la pista la conosce bene. Basterà che mi metta in di scatoloni. Solo 14 anni dopo alla Mercedes si centro del campo visivo del pilota si trovano tachi- ruggito. “Un po’ meno gas!”, ci grida Gert Straub - datate tra il 1923 e il 1979 - che prendono parte scia”. Non molto rassicurante, ma mi consola che resero conto che non solo era l’esemplare più metro e contagiri e, sotto a questi, i più piccoli mentre ci allontaniamo. Herrmann al volante sor- alla kermesse sono divise in 6 gruppi (detti ‘pla- il soprannome del mio compagno sia ‘Lucky antico della Serie W194, ma anche l’unico arri- indicatori della temperatura dell’acqua, della ride, sa che farà a modo suo. pressione dell’olio. Non manca un cronometro. vato in condizioni perfette ai nostri giorni. “Ma rimontarla è stata una vera e propria impresa, durata 10 mesi”, sottolinea Vincenzo Carlucci, meccanico del Classic Center Mercedes-Benz di Fellbach, nei pressi di Stoccarda. “Il processo ha comportato anche una meticolosa analisi di ogni singolo componente che, all’occorrenza, è stato poi restaurato in base ai più elevati standard di autenticità e qualità”. La vernice dell’auto è stata Il 1952 segnò il ritorno in grande stile della Mercedes-Benz nel mondo del motorsport con le supercar 300 SL, che si aggiudicarono il 2º e il 4º posto alla Mille Miglia, una triplice vittoria al Grand Prix de Berne, un duplice podio alla 24 Ore di Le Mans e alla Carrera Panamericana, mentre al Nürburgring i primi quattro posti furono appannaggio di altrettante 300 SL. 80 pressione del carburante e della temperatura e Nell’edizione 2012, oltre alle 400 vetture che hanno sfrecciato in pista, altre 8 mila erano esposte nei paddock. In questa foto, una Ford GT. La 24 Ore di Le Mans È u n a g a r a endurance che si svolge ogni anno in giugno, fin dal 1923, sul Circuit de la Sarthe (13,6 km), nei pressi di Le Mans, nel nord-ovest della Francia. Tradizionalmente la corsa ha inizio alle ore 16 del sabato per terminare alla stessa ora della domenica. Il circuito ha comunque subito molte modifiche nel corso degli anni, la più discussa nel 1990 quando vennero apposte due chicane sul Rettilineo di Mulsanne poiché l’anno prima una Sauber vi aveva raggiunto una velocità di 400 km/h, giudicata troppo pericolosa. Per celebrare la ‘mitica’ gara e le auto che vi hanno partecipato, dal luglio 2002 si tiene, con cadenza biennale, la ‘Le Mans Classic’. w w w. m e r c e d e s - b e n z - c l a s s i c . c o m 81