LAMPONE Tecnica colturale, lavorazioni del terreno, impianto

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LAMPONE Tecnica colturale, lavorazioni del terreno, impianto
La coltivazione dei piccoli frutti in agricoltura biologica
LAMPONE
Tecnica colturale, lavorazioni del terreno,
impianto
Tecnica colturale
Scelta del terreno. I lamponi non hanno particolari esigenze in fatto di terreno
sebbene preferiscano tipologie di terreni poco calcarei, sub-acidi, ricchi di sostanza
organica, freschi e permeabili. Occorre assicurarsi che non vi siano aree di ristagno idrico.
L’acqua deve poter sempre defluire in breve tempo anche in caso di forti precipitazioni.
L’epoca di impianto. Il momento più propizio, che può variare a seconda delle
condizioni climatiche della propria zona geografica, si concentra nei primi mesi di autunno
o nelle prime settimane di primavera. In ogni caso i lamponi vengono piantati
tradizionalmente quando il ciclo vegetativo è a riposo.
Lavorazioni del terreno. Prima dell’operazione di messa a dimora occorre preparare
i terreni in modo opportuno per favorire l’attecchimento della pianta e il suo futuro
sviluppo. Cosa fare?
1. Arare e fresare il campo, in modo da sminuzzare al meglio le zolle prima
dell’împianto.
2. Tracciare le misure del campo e marcare i filari con l’ausilio di paletti e fili.
3. Impiantare la struttura portante del frutteto: i pali (cemento o legno), lasciando tra in
generale tra palo e palo una distanza che varia da un minimo di 2,00 a un massimo di
3,00/4,00 metri e lasciando tra un filare e l’altro almeno un metro e mezzo di
distanza. Chi si occupa di impianti intensivi suggerisce misure più ravvicinate, ma
noi preferiamo un’impostazione meno massiva, che ci consente alcuni vantaggi
importanti: maggiore comodità nelle fasi di lavorazione e raccolta e maggiore
areazione come sistema primario di prevenzione.
4. Lungo i filari impiantare i nuovi polloni, lasciando tra una pianta è l’altra almeno
venti centimetri di distanza.
5. Tirare lungo i filari i cavi di supporto per il sostegno delle nuove piante. I polloni
infatti vengono sorretti con l’ausilio di cavi (fil di ferro) tesi orizzontalmente lungo i
filari. Due cavi (uno per lato) vengono disposti paralleli ad una altezza di circa mezzo
metro ed altri due (sempre sui due lati) ad una altezza di circa un metro e mezzo.
Questi sostegni consentono in tal mondo di legare alla struttura portante sia i polloni
in crescita che quelli dell’anno precedente. In tal odo si ottengono due vantaggi: 1. Si
evita che i polloni si pieghino in terra a causa del peso o di eventi esterni di disturbo
(es. il vento) con conseguenti problemi di rottura del fusto di marciume della frutta;
2. Avendo due file parallele di cavi si ha la possibilità di legare i polloni
distribuendoli in modo equilibrato sui due lati in modo da poter raccogliere la frutta
con maggiore comodità e resa. La distanza invece tra i cavi di supporto, che
corrisponde di fatto alla grandezza del filare, si aggira intorno ai 50 cm.
6. Se previsto innestare quanto necessario per l’allestimento dell’impianto antigrandine.
Impianto. Mettere a dimora la piantina a radice nuda facendo attenzione a non
infossarla troppo. Il periodo più indicato è febbraio/marzo dove non è ancora iniziata
l’attività pollonare. Evitare il trapianto nella fase vegetativa dove si rischia la rottura
dei nuovi polloni.
Irrigazione. La microirrigazione (ad ala gocciolante) è il sistema idoneo perché
consente di ottenere i risultati attesi senza sprechi, utilizzando modesti volumi. Inoltre si
riducono al minimo le perdite per evaporazione o dispersione. È evidentemente
fondamentale irrigare le piante nei mesi estivi ed in particolare durante la fase di
produzione. Inoltre se possibile è meglio evitare sistemi di irrigazione a pioggia che possono
causare marciume sulla frutta e aumento dell’umidità complessiva della piantagione,
condizione che favorisce l’insorgere di muffe.
Criticità. Le principali avversità per la produzione di lampone sono: climatiche, in
particolare ritorni di freddo in primavera, gelate invernali,lunghi periodi di precipitazioni
con conseguenti ristagni d’acqua a livello radicale e deperimento della frutta.
Eccessivi livelli di umidità favoriscono la propagazione di malattie fungine quali:
Dydimella, Ruggine, Septoriosi, Botrytis. Per quanto riguarda invece i parassiti animali
segnaliamo: la Cecidonia dei fusti, la Sesia del lampone, l'Antonomo del lampone, il Verme
del lampone.