Cisco estende l`architettura Medianet a livello aziendale

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Cisco estende l`architettura Medianet a livello aziendale
Lippis Report 171:
Cisco estende l'architettura Medianet a
livello aziendale
di Nicholas John Lippis III,
Presidente di Lippis Consulting
Aprile 2011
Cisco estende l'architettura Medianet a livello aziendale
Contenuto del documento: le comunicazioni video stanno accelerando i processi aziendali eliminando
il ritardo dai processi decisionali e stanno riducendo i costi operativi aziendali in modi fino ad ora
impensabili. Come ottenere scalabilità e implementare servizi video in modo semplice con Cisco
Medianet per ridurre complessità e costi.
Le moderne comunicazioni video
Secondo Frost and Sullivan, anche durante la più difficile recessione da decenni, la fornitura di unità
endpoint per videoconferenza è aumentata. In effetti, si prevede un aumento eccezionale dei tassi
di crescita di unità e ricavi, con un tasso di crescita annuo composto rispettivamente del 18,3% e del
16,5%, tra il 2009 e il 2015. Coma mai? Prendiamo Camp Dresser McKee (CDM), un'impresa globale
attiva nel settore del trattamento delle acque. Durante la fase di contrazione, l'azienda ha investito in
soluzioni per videoconferenza di alta qualità, non solo per risparmiare sui costi di viaggio e per dare un
po' di respiro al personale manageriale, ma anche e soprattutto per trasformare i processi aziendali.
CDM ha potuto consolidare uffici in centri regionali per i tecnici di progettazione, mentre i centri nei luoghi
di realizzazione dei progetti dei clienti sono collegati ai centri di progettazione centralizzati attraverso
applicazioni di videoconferenza ad alta definizione. Il valore ottenuto è di gran lunga superiore ai risparmi
sui costi di viaggio, in quanto le spese in conto capitale per le soluzioni di videoconferenza hanno
consentito una riduzione delle spese operative aziendali migliorando allo stesso tempo efficienza e
competitività.
È sufficiente prendere l'esperienza di CDM e moltiplicarla per decine di migliaia di volte per capire perché
il video non solo è destinato a rimanere, ma anche a prosperare.
Ciò che frena i responsabili IT non è tanto la questione se devono
Medianet 2.2: riduzione
o meno implementare la comunicazione video in tempo reale,
dei costi e decisioni
quanto se devono implementarla in modo pervasivo affinché tutti
informate con maggiore
i dipendenti su qualsiasi endpoint compatibile con le funzionalità
visibilità della rete
video possano comunicare via video o effettuare videoconferenze
con altri dipendenti e/o clienti, partner, fornitori e così via. Le
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domande da porsi sono quindi le seguenti: è possibile implementare
funzionalità video in modo pervasivo a livello aziendale mantenendo
un'esperienza di alta qualità? Le reti aziendali sono in grado di gestire il carico? Come è possibile
normalizzare endpoint con codex diversi affinché tutti possano comunicare fra di loro indipendentemente
dal dispositivo endpoint utilizzato (conferenza Web, sala TelePresence, video desktop, smartphone,
tablet e così via)? Qualora il reparto IT fosse in grado di implementare un simile sistema, quest'ultimo
come verrebbe gestito, configurato, monitorato e supportato in caso di problemi?
Mentre numerosi fornitori di soluzioni per videoconferenza stanno sviluppando approcci al problema,
Cisco ci lavora dal settembre del 2008, ovvero dal lancio di Medianet. Grazie all'acquisizione di
Tandberg, oltre agli investimenti in soluzioni di comunicazione unificata, collaborazione, video aziendale
e Borderless Networks, Cisco è ora in grado di estendere Medianet per consentire ai clienti di offrire un
servizio di comunicazione video any-to-any disponibile per l'intera azienda, progettato per essere "senza
confini" nel tempo.
Cos'è Medianet?
Per soddisfare le esigenze di comunicazione video aziendale pervasiva, Cisco ha sviluppato
l'architettura Medianet per ottimizzare l'esperienza di utilizzo di contenuti multimediali avanzati in
tempo reale sulla rete aziendale. L'architettura Medianet è un servizio di rete borderless all'interno
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dell'architettura Borderless Networks Cisco. Medianet offre gran parte dei vantaggi dei servizi inclusi
tramite l'integrazione della tecnologia Medianet nell'infrastruttura di rete Cisco costituita da switch, router
ed endpoint video.
La caratteristica principale dell'architettura Medianet è quella di fornire servizi video IP end-to-end a
endpoint video quali sale TelePresence, collaborazione e comunicazione unificata, streaming video
desktop, segnaletica digitale, TV aziendale, videosorveglianza e così via, con la rete che fornisce una
serie di servizi Medianet per garantire un'esperienza di alta qualità in base alle risorse di visualizzazione
video dell'endpoint. Questi servizi di rete Medianet includono la differenziazione del traffico e il QoS
per garantire un'esperienza utente coerente e di buona qualità. Inoltre, la rete con tecnologia Medianet
incorporata fornisce servizi di interoperabilità per il supporto di più endpoint e formati video. La
configurazione automatica è un altro servizio di rete Medianet, che consente di individuare gli endpoint
video e quindi di preparare la configurazione attraverso best-practice ed autoregistrazione per tenere
traccia dell'entità. Infine, a completare la serie di servizi di rete Medianet c'è un servizio di gestione video
che offre visibilità delle sessioni, monitoraggio dell'impatto sul carico di rete e definizione di policy.
Architettura Medianet Cisco
Grazie alla tecnologia Medianet incorporata, la rete è più intelligente per quanto riguarda servizi,
applicazioni e traffico video. Inoltre, con la tecnologia Medianet incorporata negli endpoint, gli endpoint
video diventano più intelligenti per connettersi e comunicare con la rete, affinché policy e visibilità si
estendano a tutta la rete. Mentre nella discussione precedente si pone l'accento sull'ambiente interno
all'azienda, in effetti l'architettura Medianet Cisco viene estesa oltre i confini dell'azienda attraverso
servizi del cloud per consentire connessioni tra provider di servizi e aziende, B2B (Business-to-Business)
e B2C (Business-to-Consumer) nell'ottica di creare un servizio video davvero senza confini.
Per chi non lo sapesse ancora, Cisco fornisce software client video per endpoint, in primo luogo
telecamere per videosorveglianza IP e lettori multimediali digitali, seguiti da WebEx e Tandberg
TelePresence. Gli endpoint mobili più popolari, ovvero i dispositivi iPad, iPhone, Android e così via,
saranno infine supportati da terzi parti.
Endpoint più intelligenti con l'interfaccia MSI (Media Services Interface)
Qual è il valore aggiunto dal software client Cisco a questi endpoint? Innanzitutto, il software si chiama
Media Services Interface o interfaccia MSI, e l'obiettivo è quello di integrare intelligenza di rete di base
nell'endpoint per consentirne la configurazione automatica e migliorare l'esperienza video dell'utente.
Ad esempio, MSI consente l'identificazione del dispositivo endpoint e della sua posizione a scopo di
sicurezza e fornisce assistenza per la configurazione automatica.
Reti più intelligenti
Per fornire video di alta qualità all'interno dell'azienda e oltre, la rete intelligente Medianet Cisco si basa
su tre funzionalità:
Media Monitoring: prima di tutto, per garantire un'esperienza utente coerente, Cisco ha sviluppato
Media Monitoring. Il servizio di monitoraggio include a sua volta tre funzionalità: operazione video IPSLA,
Performance Monitor e Mediatrace. Performance Monitor valuta il traffico di rete offrendo visibilità agli
amministratori sui flussi video in esecuzione nella rete per osservarne il carico e l'impatto sulla rete.
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Un'altra funzionalità di Media Monitoring è Mediatrace, che offre uno strumento per consentire agli
amministratori di attraversare la rete hop-by-hop seguendo il flusso del traffico video in tempo reale
al fine di risolvere i problemi. Per garantire che la rete sia in grado di supportare una sessione video
richiesta, operazione video IPSLA trasmette in rete traffico sintetico, senza analisi, per verificare che
la rete abbia la capacità necessaria per trasmettere video di alta qualità. In altre parole, si tratta della
possibilità di eseguire uno strumento di pre-pianificazione in tempo reale.
Cisco Prime Collaboration Manager: l'implementazione e la gestione video semplificate sono offerte
da Cisco Prime Collaboration Manager o CM 1.0, uno strumento integrato per l'analisi, il monitoraggio e
la risoluzione dei problemi. CM 1.0 garantisce la visibilità end-to-end e l'isolamento dei problemi video
per le sessioni di TelePresence, gli endpoint e la rete. Inoltre, CM 1.0 offre l'inventario completo di tutte
le risorse correlate al video, inclusi endpoint, dispositivi di rete e infrastruttura dei servizi, per controllare i
costi e facilitare la pianificazione della rete.
CM 1.0 supporta TelePresence, ma Cisco intende includere il supporto per Tandberg e WebEx nelle
versioni future.
MXE (Media eXperience Engine): l'appliance MXE offre l'adattamento multimediale any-to-any e le
funzionalità di analisi per l'interoperabilità video degli endpoint. Chi utilizza TelePresence ha familiarità
con MXE, ma è un elemento chiave per le comunicazioni video per un'ampia gamma di dispositivi e fa
parte della strategia volta a garantire collaborazione e video su dispositivi mobili.
Videoconferenza su ISR G2: separatamente da Medianet, Cisco sta aggiungendo funzionalità di
videoconferenza a ISR G2 con il modulo PVDM3 (Packet Voice Video Digital Signaling Processor
Module) DSP (Digital Signal Processor) che garantisce funzionalità di videoconferenza ad-hoc per
le filiali. Nelle filiali vengono così ottimizzate le risorse per videoconferenza e si evita il traffico di
videoconferenza in rete.
Ad esempio, quando il servizio di videoconferenza è disponibile per le filiali, più flussi video devono
attraversare la rete WAN verso una MCU (Multipoint Control Unit) centralizzata per il mixing, sotto
il controllo di UC Manager. La rete WAN può così essere facilmente utilizzata per il traffico video,
soprattutto nelle filiali, dove la larghezza di banda della rete WAN è ridotta al minimo, con effetti negativi
sull'esperienza utente. Con Medianet, i router ISR G2 sono dotati di PVDM3, che garantisce il mixing
locale mantenendo il traffico video locale nella filiale, partendo dal presupposto che i partecipanti siano
locali. Inoltre, il video è controllato da CUCM e CUCME. PVDM3 offre anche un servizio di conferenza
MeetMe e ad-hoc, che permette sessioni di videoconferenza spontanee.
Esempio di Medianet
Per dare concretezza a Medianet, verrà esaminato un esempio di utilizzo di Cisco. Cisco Borderless
Networks IT utilizza Media Monitoring per estendere l'uso della videoconferenza sull'intera rete. Grazie
a questa funzionalità è possibile monitorare le condizioni della rete senza utilizzare analisi, ed è quindi
possibile prendere decisioni aziendali migliori e utilizzare le risorse in modo più efficiente. Cisco sta
implementando Media Monitoring per migliorare il servizio Cisco Virtual Office (telelavoro) per centinaia
di endpoint e si prevede per migliaia di endpoint video entro la fine del 2011.
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Riepilogo
Cisco ha ideato un approccio, un modello e un'architettura per organizzare e sfruttare le potenzialità
delle comunicazioni video aziendali. Nonostante esistano svariate forme di collaborazione video e molte
altre ancora emergeranno, l'elemento chiave per qualsiasi architettura video aziendale consiste nel
dare spazio all'innovazione senza limitare la scelta. In poche parole, i dispositivi endpoint e le relative
applicazioni video devono essere integrati. Si crea valore aiutando tali endpoint a connettersi con altri
endpoint, simili o diversi, per comunicare in modo coerente e con la scalabilità richiesta. Questo è ciò
che l'architettura Medianet Cisco vuole offrire. L'architettura ha tutti i requisiti per raggiungere questi
obiettivi che permettono alle aziende di sfruttare tutti i vantaggi aziendali delle comunicazioni video.
Informazioni su Nick Lippis
Nicholas J. Lippis III è un'autorità a livello mondiale in materia di reti IP avanzate,
comunicazioni e relativi vantaggi per gli obiettivi aziendali. È l'autore del Lippis Report,
una risorsa per i responsabili dei processi decisionali aziendali in materia di IT e rete
a cui sono abbonati più di 35.000 manager IT. I podcast del Lippis Report sono stati
scaricati oltre 160.000 volte; iTunes segnala che gli ascoltatori scaricano anche il Wall
Street Journal’s Money Matters, Business Week’s Climbing the Ladder, l'Economist e The
Harvard Business Review’s IdeaCast. Nick Lippis collabora attualmente con clienti per progettare le loro
architetture di rete cloud computing con data center virtualizzato pubblico e privato al fine di ottenere i
migliori risultati e il massimo valore aziendale.
Ha fornito servizi di consulenza a numerose aziende Global 2000 in materia di architettura di rete,
progettazione, implementazione, definizione del budget e selezione dei fornitori, inclusi Barclays
Bank, Eastman Kodak Company, Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), Hughes Aerospace,
Liberty Mutual, Schering-Plough, Camp Dresser McKee, lo stato dell'Alaska, Microsoft, Kaiser
Permanente, Sprint, Worldcom , Cigitel, Cisco Systems, Hewlett Packet, IBM, Avaya e molti altri.
Lavora esclusivamente con CIO e i loro referenti diretti. Nick Lippis possiede una prospettiva unica delle
tendenze e delle forze di mercato nel settore delle reti, derivata dalla sua esperienza con clienti sia sul
lato dell'offerta che sul lato della domanda.
Nick Lippis ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Boston University College of Engineering Alumni
per il suo contributo all'avanzamento della professione. È stato nominato uno dei 40 uomini più influenti
e potenti nel settore delle reti da Network World. TechTarget, una pubblicazione online di settore, lo ha
definito un guru della progettazione delle reti, mentre Network Computing Magazine lo ha definito il "guru
dell'IT".
Nick Lippis ha fondato Strategic Networks Consulting, Inc., un'influente e rinomata azienda di servizi
di consulenza per il settore delle reti, acquistata da SoftbanklZiff-Davis nel 1996. È spesso relatore
principale in occasione di eventi del settore ed è ampiamente citato nelle pubblicazioni economiche e
di settore. È un decano del Boston University’s College of Engineering Board of Advisors, nonché di
numerosi comitati consultivi di società emergenti. Ha fatto il discorso di apertura della cerimonia di laurea
al Boston University College of Engineering nel 2007. Nick Lippis ha conseguito una laurea in ingegneria
elettronica e il dottorato in ingegneria dei sistemi presso la Boston University. La sua tesi di dottorato
include corsi tecnici selezionati e professori del Massachusetts Institute of Technology di informatica e
comunicazioni ottiche.
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