II Trimestre 2006

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II Trimestre 2006
Luglio 2006
Intervista
a Sabatino Santangelo
PRIMA
“Le carte vincenti
per le Piccole imprese”
Attività
Del sec o n d o trimestre
2006
Dalla rete
regionale
Seminari per favorire
lo sviluppo delle Pmi
Qui
Bruxelles
Imprese europee,
nuove opportunità
Programmi
e scadenze
Tu tte le u ltime
n o tizie su i
fin a n zia m en ti
eu ro p ei
Esplorando
I n d ia
Cari lettori,
un detto medioevale recita: “Siamo nani sulle spalle
dei giganti”. Al giorno d’oggi, se parliamo di economia
riferendoci ai piani dell’Unione europea per le piccole
e medie imprese, si potrebbe ribaltare il detto
affermando che “sui piccoli si regge il gigante”. Perché
la Comunità dei 25, nell’ambito degli “obiettivi di
Lisbona”, mira ad essere la più forte economia del
mondo per competitività, innovazione e conoscenza.
Dal vertice del Parlamento europeo fino ai territori,
funzionari e dirigenti dovranno lavorare per favorire
lo sviluppo delle Pmi. Attraverso politiche ed iniziative
che si richiamano a specifiche linee guida, dettate
dall’esigenza di rafforzare il tessuto produttivo, di
consentire velocità d’azione a imprese per loro natura
dinamiche, e di proteggere la propria economia da
colossi multinazionali che dettano legge nell’epoca
della globalizzazione. Insomma: una moderna sfida
che pone tanti “Davide” contro i “Golia” con occhi
mandorla e portafogli ricchi di dollari e petrolio.
Questa competizione avrà come vincitori le idee, la
tempestività di realizzarle, la capacità di esportarle.
A Bruxelles sanno bene che le Pmi rappresentano da
diversi anni, successi che fanno da traino in un
contesto che vede ormai assopita l’industria pesante
europea (beninteso: non che la “grande” sia non più
indispensabile); ma nelle aziende di medie e piccole
dimensioni, si ritrovano presupposti vincenti. Si veda
il caso di Google, Skype, E-bay, che a pieni voti hanno
superato l’esame di matricole, per entrare nel Parnaso
delle Grandi. Affianco a queste, quelle aziende che
hanno saputo investire in prodotti di qualità e
tecnologici a supporto della comunità, fino a portarli
in giro per il mondo. Tra queste, c’è anche qualche
impresa campana, che magari oggi apre negozi
all’estero, o riscopre tradizioni artigiane che
conoscono commesse da Sidney a Los Angeles. Un
passo fondamentale per le Pmi sarà la loro capacità
di penetrare ed affermarsi sui mercati esteri. Ma così
come questo dato presenta costi elevati, tanti altri
ostacoli intervengono nello sviluppo: dall’eccessiva
burocrazia che rallenta la macchina e rende tutto
più oneroso, fino al costo del lavoro e delle tecnologie.
Eppure, qualcosa si muove. Si punta a politiche fiscali
di vantaggio, alla semplificazione, ad una flessibilità
delle risorse umane, a programmi di finanziamento
per la tecnologia e la sostenibilità. E non ultimo,
all’aggregazione, punto cruciale per la crescita, e
l’economia di filiera. Anche se la partita più
importante, si gioca sulle diseconomie del nostro
territorio. E allora val bene “pensare prima alle piccole”.
Ma occorre liberarsi prima da grandi zavorre.
Camera di Commercio
Industria, Artigianato,
Agricoltura di Napoli
Trimestrale di informazione a distribuzione gratuita a cura dell’Eurosportello Notizie,
Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli
Anno XI N.3 - Reg. Trib. Napoli N.4638 dell’ 11-04-1995
Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Napoli
Mario de Miranda
Presidente Eurosportello
SOMMARIO /
Redazione
Gennaro Piccolo (coordinamento)
Marco Cozzolino
Segreteria di Redazione
Gianclaudio Carbone
Hanno collaborato
Marco Cozzolino
Rosangela Dente
Daniela de Filippis
Paolo del Mondo
Maria Rosaria Furgiuele
Gennaro Piccolo
Simone Sparano
Progetto Grafico
Banca Idea Communication
Impaginazione
Simone Olivella
Fonte Immagini
Eurosportello
Commissione Europea
Icponline.it
Finito di Stampare
Luglio 2006
presso lo stabilimento tipografico
della Prontostampa Napoli
Direzione e Amministrazione
Eurosportello Azienda Speciale
della Camera di Commercio di Napoli per
l’Internazionalizzazione
Corso Meridionale,58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli
Tel : 081284217 - pbx Fax : 081287675
[email protected] www.eurosportello.napoli.it
A Sabatino Santangelo
Prima
Le carte vincenti per le Piccole imprese
Attività
del secondo trimestre
Calendario Europeo
Scadenziario dei principali programmi
dell’Unione Europea
Programmi
Finanziamenti europei
Dalla rete regionale
Sviluppo, competitività e innovazione Pmi
Da Bruxelles
VII programma quadro
Opportunità di Cooperazione
Proposte dal mondo
Esplorando
India
Attività Progettuale per l’Internazionalizzazione
Rosangela Dente
[email protected]
Vanessa Foggia
[email protected]
Affari Generali e Formazione
Approvigionamento Beni e Servizi, Servizio Qualità
Grazia Crisalfi
[email protected]
Responsabile Amministrativo
Rossana Guglielmi
[email protected]
Gestione e Amministrazione Progetti,
Contabilità e Segreteria di Consiglio
Maria Rosaria Lo Conte
[email protected]
Contabilità
Ciro Ponticelli
[email protected]
Presidente
Mario de Miranda
Vice Presidente
Antonio Pellecchia
Consiglieri
Giovanni Allinoro
Ciro Fiola
Luigi Giamundo
Pasquale Giglio
Nicola Santoro
Presidente dei Revisori dei Conti
Patrizia Scandaliato
Sindaci
Eraldo Turi
Nicola Fimiani
Supplenti
Maria Pia Angelici
Antonio D’Antonio
Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello
Direzione
Riccardo de Falco
[email protected]
Segreteria e Gestione del Personale
Gianclaudio Carbone
[email protected]
Relazione Esterne
Maria Rosaria Furgiuele
[email protected]
Rapporti con Istituzioni ed Enti,
Accordi di Programma, Sprint, POR Campania
Antonella Dini
[email protected]
Euro Info Centre
e Coordinamento Attività Progettuale
Gennaro Piccolo
[email protected]
Information Officer
Web site,Newsletter,IPM,Progettazione
Marco Cozzolino
[email protected]
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Intervista
Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello
Direttore Responsabile
Riccardo de Falco
luglio 2006
EDITORIALE
di Riccardo de Falco
Direttore Eurosportello
Undici anni fa a Barcellona nasce la prima formulazione
completa di una politica europea per il Mediterraneo.
I rappresentanti dei quindici paesi comunitari e di dodici
stati mediterranei extraeuropei adottano la Dichiarazione
di Barcellona con l’obiettivo di fare del Mediterraneo
una zona di dialogo, di scambi e di cooperazione
attraverso la creazione di una zona di libero scambio
entro il 2010: fuori dall’Europa non ci sono più paesi
da sfruttare o con cui avere solo scambi commerciali.
Ci sono partner: governi, popoli e culture con cui tessere
relazioni paritarie, economiche, ma anche politiche e
culturali.
Ecco allora la costruzione di un dialogo impiantato su
tre obiettivi: lo sviluppo della cooperazione economica
e finanziaria, il dialogo politico e l’attenzione per la
dimensione umana, culturale e sociale.
Il Mediterraneo può costituire una straordinaria
“occasione territoriale”, forse una delle ultime, per
trovare una dimensione spaziale e funzionale di
leadership all’insieme di valori che il Sistema Paese Italia
esprime.
Tuttavia, nonostante i numerosi progressi in tal senso,
l’attuale contesto risulta quanto mai complesso e
delicato. Ai dati economici in continuo miglioramento
si contrappongono le numerose tensioni politiche che
l’area sta vivendo.
L’area mediterranea è infatti l’unica verso la quale le
esportazioni italiane crescono nel corso degli ultimi
5 anni, con ritmi medi di crescita pari a circa il 10%.
Queste continuano a far registrare buoni risultati
attestandosi a un +7% annuo ed a un valore economico
di circa 18,5 miliardi di Euro.
In Campania l’interscambio con i Paesi dell’Area Med
ammonta a oltre 392 milioni di euro con un aumento
nei primi sei mesi del 2006 di più di 170 milioni di euro
rispetto all’analogo periodo del 2000.
C’è quindi una costante e crescente interconnessione
economica con il mercato Mediterraneo destinato a
crescere notevolmente visto che dal 2010, o
verosimilmente qualche anno più tardi, dovrà costituirsi
come mercato unico, sulla base di quanto previsto dal
processo di Barcellona.
Un quadro più controverso emerge dagli interventi di
sostegno economico-politico euro-mediterraneo.
Il mediterraneo ha bisogno soprattutto di infrastrutture,
di strade, di ferrovie di collegamenti portuali e di quanto
possa effettivamente facilitare le interconnessioni fra
i nodi della rete di trasporto di merci e di persone.
Non è possibile che a pochi anni dall’istituzione di un’area
di libero scambio che riguarderà oltre 600 milioni di persone,
manchino infrastrutture indispensabili per lo sviluppo
dell’area e che le reti di connessione energetica e telefonica
fra i differenti Paesi siano carenti se non inesistenti.
Dall’ultima conferenza annuale del laboratorio EuroMediterraneo tenutesi a Milano è emersa la necessità che
l’Europa si occupi di queste tematiche attraverso
un’istituzione multilaterale, distinta dalla BEI – Banca
Europea per gli Investimenti, che promuova
l’infrastrutturizzazione dell’area.
Inoltre scaduto il Programma MEDA, quale principale
strumento finanziario dell’Unione Europea per la
realizzazione del Partenariato Euro Mediterraneo,
un’attenzione particolare sarà data alla Politica Europea di
Vicinato che a partire dal 2007 sarà il nuovo strumento di
sostegno finanziario dell’UE nell’area.
In relazione all’importanza che riveste per la nostra regione
l’integrazione con l’area del mediterraneo, la Camera di
Commercio di Napoli ha recentemente affidato
all’Eurosportello la realizzazione di un Desk Mediterraneo.
La “Mission” è quella di sviluppare nuovi progetti, costruire
reti, consolidando sempre più i legami del sistema delle
rappresentanze delle imprese e quelle del sistema degli
Enti locali utilizzando forme di collaborazione concrete al
fine di supportare le aziende nel loro processo di espansione
nel Mediterraneo.
Per il raggiungimento di tale obiettivo è stato siglato un
protocollo di intesa con l’UNIDO ITPO ITALIA (Organizzazione
delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) che attraverso
la sua rete di antenne dislocate nell’Area, quali punti di
osservazione privilegiata, intende favorire lo sviluppo di
collaborazioni economiche produttive nell’area.
Si tratta quindi di creare occasioni di collaborazioni tra
istituzioni, enti locali, imprese, attori sociali, avviando una
rete di interscambio materiale ed immateriale tra le due
rive del Mediterraneo, adottando la logica della cooperazione
allo sviluppo che veda il coinvolgimento delle forze attive
del territorio - PMI, Distretti industriali, public utilities,
Camere di commercio campane, Associazioni di categoria,
per costruire partenariati territoriali tra il Nord e il Sud del
Mediterraneo.
Si tratta quindi di tracciare rotte comuni di navigazione
che consentano di raggiungere le rive del Mediterraneo.
Nonostante gli scogli.
Editoriale
Su rotte antiche verso nuovi orizzonti
INTERVISTA
a Sabatino Santangelo
Vicesindaco di Napoli
di P.d.M.
Fare impresa nel napoletano costa in media il 25% in più rispetto alle altre città del paese. È la denuncia degli imprenditori locali. Le cause
principali – affermano gli stessi – si rintracciano nella carenza di adeguati spazi fisici e di strutture competitive, e soprattutto nella presenza
sul territorio della criminalità organizzata, che incide sulla vita dell’impresa con il racket, nonché con la concorrenza “sleale” del sommerso
(una recente indagine della Confesercenti rivela che ogni giorno “cosa nostra” sottrae alle imprese italiane almeno 200 milioni di euro,
ndr). Quali iniziative è allora necessario mettere in campo per contrastare questi fenomeni, e per ridare slancio all’economia locale? Lo
abbiamo chiesto a Sabatino Santangelo, vicesindaco di Napoli. Che illustra i lavori di riqualificazione urbana in corso da Est ad Ovest; e
poi il percorso di attuazione del Piano strategico, puntando l’accento sulla necessità di ridare alla città una dimensione di normalità,
condizione essenziale per il vivere quotidiano che si pone quale terreno fertile dove lasciar fiorire una originale creatività imprenditoriale
che può fare scuola nel mondo.
Intervista
Un nuovo terreno
per lasciar fiorire
imprese creative
2
Domanda: Il piano regolatore cittadino prevede adeguati spazi
di inserimento sul territorio per nuove imprese o per la
valorizzazione di attività già esistenti? È possibile portarvi
eventuali modifiche al Prg? E quali aree cittadine potrebbero
essere le ideali candidate ad ospitare nuovi insediamenti produttivi?
Risposta: Grandi aree della zona orientale (420 ettari) sono destinate
a insediamenti per la produzione di beni e servizi e a insediamenti
integrati, dove pure possono essere installate attività produttive;
altre aree sono individuate nella zona nord e in quella occidentale.
Che si tratta di possibilità reali lo dimostrano alcune iniziative che,
in questi primi due anni dall’approvazione del nuovo Prg, sono state
attivate: il recupero dell’ex Mecfond, il progetto di ristrutturazione
dell’ex Icmi, lo stesso polo hi tech di Napoli Est testimonia vitalità
produttiva. Per cogliere in tutte le sue opportunità il nuovo Prg,
occorre, prima di pensare a modifiche, mettere in campo una coerente
strategia di attuazione in grado di risolvere alcuni nodi, come quello
dei depositi petroliferi. Poi, mettere mano al rinnovamento della rete
infrastrutturale, in modo che non sia da ostacolo a un equilibrata
trasformazione dell’area; infine, è necessario agevolare con varie
misure l’insediamento di attività produttive; avviare a realizzazione
le nuove urbanizzazioni per elevare la qualità ambientale, che
costituisce la condizione principale per la valorizzazione di questo
territorio. Accanto a questo, naturalmente, sarà opportuno sfruttare
tutte le possibilità offerte dalle legislazioni e dai programmi nazionale
e regionale per agevolare nuovi insediamenti produttivi. Si tenga
comunque conto che, per ottenere il reale decollo della zona orientale
è necessario attuare i piani di bonifica per i quali è in corso la
caratterizzazione; ciò in quanto alcune di queste aree per molti anni
hanno ospitato attività industriali inquinanti.
D: Il sindaco Iervolino ha presentato alla stampa una
lista con circa dodici grandi interventi prioritari,
menzionando a parte il grande progetto strategico per
il quale si è impegnato ufficialmente il presidente del
Consiglio Romano Prodi: in relazione anche alla nuova
programmazione dei fondi Ue 2007-2013 che pone la
città al centro degli interventi, ritiene che per Napoli si
stia presentando un’occasione davvero unica?
R: Ritengo che una città come Napoli necessiti di più progetti;
il Sindaco e la nuova Giunta stanno lavorando proprio a
questo.
Si tratta di progetti di grande impatto sociale già predisposti
dalla vecchia giunta, a cui il nuovo esecutivo dovrà dare
attuazione.
D: Tra questi ci sono anche i progetti che interessano la
Mostra d’Oltremare?
R: Il recupero della Mostra d’Oltremare è un tassello
fondamentale della strategia per la zona occidentale. L’obiettivo
è la valorizzazione dell’impianto urbanistico unitario composto
dalla Mostra che prosegue con viale Giochi del Mediterraneo
e arriva fino alla Nato: lo stiamo progressivamente
conseguendo combinando le iniziative private e quelle
pubbliche (per fare qualche esempio, si è concretizzata la
costruzione della multisala Med, si è dato avvio alla
ristrutturazione del Palazzetto dello Sport “Mario Argento”).
Nella nostra strategia, quest’area deve caratterizzarsi come
polo di attrezzature di rilievo metropolitano per settore
turistico-congressuale e il tempo libero.
In questo quadro, la Mostra d’Oltremare ha avviato numerose
iniziative di rilancio che, oltre a rivitalizzare la zona occidentale
di Napoli, possono avere effetti economici di scala
metropolitana. Credo però che la zona occidentale potrà
avere un completo sviluppo solo quando accanto alla
rivitalizzazione della Mostra d’Oltremare potrà essere
consegnata ai cittadini napoletani la nuova Bagnoli, con i
suoi parchi, i suoi attrattori turistici, gli alberghi e le attività
produttive.
D: La criminalità incide sulla vita delle imprese, nonché
sulla politica e sulla vita dei cittadini. Come si farà fronte
a questo problema?
R: Fermo restando che è lo Stato ad avere la podestà esclusiva
e il dovere di attuazione su ordine pubblico e sicurezza, e che
per questo abbiamo però già avanzato al governo Prodi la
richiesta di una maggiore attenzione alla sicurezza, anche
come Comune metteremo in campo una serie di iniziative:
attueremo la “legalità di modello”, che significa un controllo
totale sui procedimenti amministrativi, la “legalità per
induzione, educazione e solidarietà”, che in pratica vuol dire
promuovere il rispetto delle regole a tutti i livelli, e garantire
i diritti e gli interessi dei più deboli; infine, la “legalità di
repressione”, esercitata attraverso la polizia urbana in tutte
le materie di competenza comunale”.
D: I potenti del mondo scelgono le cravatte di Marinella.
Il marchio Attolini è visibile sulle monoposto di Formula
1. Mariano Rubinacci apre negozi nella City londinese.
Carpisa è tra i leader internazionali del suo settore, mentre
Original Marines apre i negozi dalla Bulgaria fino alla
Turchia: Abbiamo citato cinque casi di azienda napoletani
che fanno scuola nel mondo. Che cosa, a suo giudizio,
rende unici e vincenti tali marchi e tali imprese? Ritiene
che il “made in Napoli” sia ancora oggi un sinonimo di
qualità, creatività e gusto?
R: Sicuramente sì, visto che i punti di forza della creatività
produttiva napoletana riescono ad imporsi nel mondo
nonostante le difficoltà oggettive ancora esistenti. Su ciò,
naturalmente, è necessario puntare per fornire a queste ad
altre realtà produttive gli strumenti per consolidare e ampliare
la loro penetrazione nel mercato internazionale. In ogni caso,
il vero punto di forza di questa città è la fantasia che nutre
la sua creatività.
spostamento del baricentro politico e commerciale verso il
Sud dell’Europa. E Napoli, ovviamente, è in prima fila.
D: Da presidente di Bagnolifutura a vicesindaco di Napoli:
quale impegno Sabatino Santangelo ha assunto con i
cittadini napoletani, e qual è il suo “sogno” nel cassetto”
per questa città?
R: Alla prima parte della domanda rispondo in modo preciso:
attuare e concretizzare quanto già predisposto dalle
Amministrazioni che hanno preceduto quella a cui mi onoro
di appartenere. Per quanto concerne il mio “sogno nel cassetto”,
è presto detto: contribuire a realizzare una Napoli ordinaria,
che conservi cioè la sua vitalità in un ordine normale e una
altrettanto normale vita civile.
D: Un’ultima domanda: gli imprenditori richiedono interventi
che interessano diverse competenze tra di loro trasversali:
dalle politiche per l’occupazione, alla mobilità, nonché
alle risorse strategiche e all’urbanistica. Come si cercherà
di fare raccordo tra i diversi assessorati, e quali iniziative
si punterà a realizzare da qui a cinque anni?
R: La sindaca Iervolino è stata chiara, sia in campagna elettorale
e sia aprendo questa nuova consiliatura; quello che è appena
cominciato è il quinquennio del “fare”, dopo che nell’esperienza
amministrativa precedente sono state gettate le basi, progettuali
e operative, della nuova città. In sostanza, ci sarà la realizzazione
degli indirizzi. Anche il Piano Strategico va in questa direzione;
si tratta di un momento di coinvolgimento di tutte le forze
sociali e dei cittadini, per creare le sinergie necessarie al
perseguimento di nuovi livelli di competitività, di connessione
e di creatività. Tutti gli Assessorati, naturalmente, avendo
condiviso il programma del Sindaco, ne condividono adesso
anche gli obiettivi.
D: Quali sono, secondo Lei, le mosse strategiche che le
istituzioni e i cittadini dovranno compiere per rendere
Napoli una città di respiro internazionale? Quale tra
questi è un fattore vincente: il patrimonio artistico e
paesaggistico; l’originalità del “made in Napoli”; la presenza
di cinque Università; i grandi eventi; lo sbocco sul mare
al centro del Mediterraneo?
R: Banalmente, non posso che rispondere tutti e cinque questi
fattori. È proprio la loro combinazione e la sinergia tra questi
che ci regala potenzialità che altrove, oggettivamente, non
ci sono. Oggi, però, anche in accordo con il governo Prodi e
con il coordinamento delle regioni del Sud, si vuole puntare
sul nuovo ruolo del Mediterraneo, visto il progressivo
3
PRIMA
di Paolo del Mondo
Quali politiche occorre attuare per la ripresa
dell’economia europea?
Ecco le risposte della Comunità dei 25, che
istituisce nuovi strumenti e programmi a
favore delle Piccole e medie imprese.
In alcuni settori dell’economia (industria pesante,
tessile, tecnologie), le imprese europee sono investite
dalla crisi generata dall’ipervelocità (tempi rapidi
e manodopera a basso costo) dei Paesi emergenti.
Di questo passo, la crisi – avvertono gli analisti –
sarà strutturale. Per questi motivi, da diversi anni
l’Unione europea si gioca la carta “innovazione”
come cardine della sua futura economia. L’obiettivo
è stato ratificato nella cosiddetta “Agenda di
Lisbona”, che pone al centro la piccola e media
impresa. Soggetto dinamico che trova la sua forza
non tanto nella produzione, quanto nelle idee e
nella qualità, le Pmi rappresentano la spina dorsale
della nostra economia (in Italia sono circa l’80 per
cento). Ma una spina dorsale ancora fragile, che
rischia di restare schiacciata per la sua stessa natura.
Le Pmi, infatti, sono le prime a subire i contraccolpi
di un eventuale mutamento dei contesti economici;
eppure, sono le prime a riadattarsi ai nuovi scenari.
Altro fattore di criticità è la burocrazia: un onere
eccessivo che incide sui bilanci, e che rallenta una
tipologia di azienda votata invece alla rapidità. In
conclusione, le piccole imprese soffrono dinanzi ad
un costo del lavoro eccessivo, avendo invece bisogno
di flessibilità. Tuttavia, il vero gap è rappresentato
dall’accesso alla ricerca e dall’espansione
internazionale: senza innovazione, e senza il sostegno
all’esportazione, le Pmi sono un fallimento
annunciato. Eppure, Bruxelles ha deciso di puntare
sulle piccole e medie imprese.
L’Europa delle Imprese
Le carte vincenti
per le Piccole imprese
5
PRIMA
2000 - 2006:
successi e fallimenti
Analizziamo gli interventi comunitari indirizzati
a sostegno delle Pmi, a partire dal 2000. Se
usciamo fuori dai confini della Campania,
vediamoche
vediamo
che
passi
passi
in avanti
in avanti
sono stati
sono
compiuti.
stati
compiuti.persistono
Tuttavia,
Tuttavia,i gap
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si aggiungono
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frenano le iniziative
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politiche
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crescita
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come agroalimentare,
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che ancora oggi tecnologie,
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con risultati
senza
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Senza
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la mancanza
di mercatodi(nonché
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offerta formativa),
alle esigenze
il peso della
di
6
mercato (nonché di una adeguata offerta
formativa), il peso della burocrazia, l’eccessivo
prelievo fiscale, la forte presenza della mano
pubblica come principale committente. Dalle
istituzioni arriva l’invito all’aggregazione per
risolvere
il
problema
del
sottodimensionamento, nonché l’annuncio
della riduzione del cuneo fiscale. Per le politiche
di formazione, si punta a trasferire la
competenza alle imprese; sul fronte
dell’internazionalizzazione, la scelta è di
raccordare le iniziative. Cambieranno anche
gli incentivi: non più “a pioggia”, ma selettivi,
e ad esclusivo beneficio delle imprese virtuose.
La Carta Europea
per le Piccole Imprese
Nel mese di giugno, l’Unione europea ha
promosso una serie di incontri per sensibilizzare
imprenditori e cittadini sui contenuti della
Carta a favore delle Piccole e medie imprese.
L’ultima occasione è stata la convention di
Vienna (320 partecipanti, dal 13 al 15 giugno),
i cui lavori hanno portato risultati
soddisfacenti. Nei documenti ufficiali si legge
che “Le piccole imprese devono essere
considerate la forza propulsiva dell’innovazione,
dell’occupazione e dell’integrazione sociale e
locale in Europa”. Il nuovo regolamento dei
fondi strutturali (approvato in seduta plenaria
del Parlamento a Strasburgo lo scorso 4 luglio),
indica come macrotemi la coesione, la crescita
e la competitività. Accanto le città, che sono
considerate “motore del territorio”, ci sono le
Pmi, “motore dell’economia”. La strategia
indicata da Bruxelles ha come obiettivo la
creazione del miglior contesto possibile per
l’operatività delle Pmi. Ciò si può realizzare
attraverso i seguenti principi: mettere al centro
delle politiche regionali le piccole imprese;
premiare con incentivi di natura fiscale ed
economica soltanto le imprese di successo;
riconoscere il valore di chi fa economia della
conoscenza; offrire condizioni per il dinamismo
e l’occupazione; creare le condizioni per lo
sviluppo dello spirito imprenditoriale. Dal dire,
al fare. L’applicazione della Carta richiede un
intervento che dovrebbe trovare
contemporaneità all’interno di tutti i governi
dell’Unione Europea, compreso gli ultimi
arrivati. Ci riferiamo alla redazione di un
quadro normativo, fiscale e amministrativo,
che sia favorevole alle esigenze delle Pmi; ed
infine, alla creazione delle condizioni
vantaggiose per l’accesso ai mercati e alla
ricerca. Migliorando i sistemi fiscali degli
Stati, si potrà favorire l’occupazione e
l’espansione dell’impresa. A questo si aggiunge
il problema delle risorse finanziarie, con il
credito ancora poco vantaggioso per le Pmi.
Per questo, Bruxelles intende promuovere
finanziamenti incentrati sul capitale di rischio
– e tale processo culminerà con l’entrata a
regime dopo il 2013 di programmi quali Jeremi.
Al momento, le Pmi ottengono le condizioni
di rating per rientrare nei parametri imposti
da Basilea 2. Ma la politica delle banche quasi
mai è loro favorevole, ed in particolare nel
Mezzogiorno. In contemporanea con questo
passaggio, si dovranno migliorare i criteri di
indirizzo dei fondi strutturali per sostenere le
imprese. Perché questo meccanismo funzioni,
occorrono anche altri ingranaggi, quali
l’educazione e la formazione
all’imprenditorialità; l’avviamento meno
costoso di un’impresa (in Giappone basta in
pratica 1 euro); la semplificazione delle norme;
l’infrastrutturazione tecnologica e l’accesso
ai servizi on line; una facilitazione di costi
per attività di formazione e ricerca. L’obiettivo
finale è la filiera, ovvero la logica di distretto
e di sistema che potenzi le opportunità di un
mercato interno dell’Unione Europea, anche
attraverso soluzioni quali il commercio
elettronico, la diffusione e la liberalizzazione
dei servizi, sistemi di pagamento universali,
procedure d’appalto condivise.
In conclusione, l’Europa vuole affrontare
questa sfida tenendo sempre aperta una finestra
sulle esigenze delle Pmi, inserendo ufficialmente
un loro organismo di rappresentanza all’interno
dell’Unione.
Un programma
per la competitività
La Commissione ha particolarmente valorizzato
l’iniziativa del nostro Governo d’istituire i
cosiddetti “One Stop Shop”, che mirano alla
semplificazione e al raccordo dei rapporti fra
mondo imprenditoriale e pubbliche
amministrazioni, rivolti in particolare
all’informazioni sulle opportunità offerte dai
vari mercati, alle possibilità di finanziamento,
all’informazione sulla legislazione comunitaria.
Gli imprenditori potranno beneficiare di un
ulteriore strumento, il Programma Quadro
“Competitività ed innovazione”. I fondi
ammontano a 3,6 miliardi di euro per il 20072013. Il budget è così suddiviso diviso: allo
start up ed alla crescita di business delle Pmi
sono destinati 2,17 miliardi di euro, di cui 430
milioni per l’eco-innovation, e un miliardo per
coinvestimenti in capitali di rischio, creazione
di filiera ed aggregazioni; altri 730 milioni di
euro saranno finalizzati a programmi per la
diffusione dell’Ict; i restanti 730 milioni, saranno
investiti in fonti rinnovabili e trasporti
sostenibili.
7
PRIMA
di Bruno Scuotto
Presidente G. P. I.
Unione degli Industriali di Napoli
Opportunità ed azioni
necessarie per portare
le Pmi sul mercato estero
Gli obiettivi di Lisbona sembrano talvolta boe
luminose che indicano un traguardo ben visibile,
ma al tempo stesso inesorabilmente lontano. Non
è pensabile poterne rispettare i dettami, senza aprire
il mercato estero delle imprese italiane, delle Pmi,
e di quelle del Sud. Analizziamo perciò le concrete
difficoltà che le imprese del nostro territorio
incontrano quando si affacciano su mercati diversi
dal proprio.
Diverse sono le zavorre a questo processo, e da
qualche tempo ci battiamo in favore di nuovi
linguaggi e strumenti, ed inoltre per l’aggregazione.
Nelle Pmi del nostro territorio, c’è una scarsa cultura
dell’internazionalizzazione. O meglio, c’è la cultura
dei mercati internazionali basata sul concetto di
puro export del prodotto per mezzo di poche e
standardizzate azioni di marketing (fiere, missioni,
e così via). Non c’è invece la cultura della
partecipazione attiva al mercato e all’economia dei
Paesi esteri. Tale cultura è la strada per migliorare
la fotografia attuale, seppure richieda tempi lunghi.
In ogni modo occorre ripartire dalle basi, dalla
formazione imprenditoriale per vendere il proprio
prodotto in Europa ed altrove, ed eseguire
collaborazioni per fusione, incorporazione, e
partecipazione con aziende estere. Bisogna formare
8
i nostri giovani, i collaboratori e i dirigenti, attraverso
percorsi basati sull’interscambio tra Italia e resto
del mondo. Sin dalle Università bisogna “agire senza
frontiere”, insegnando quel linguaggio economico
internazionale “universale”. Tuttavia, il nostro sistema
di istruzione è ancora troppo lontano da questo
metodo, e Confindustria , insieme con altre 16
associazioni di categoria, ha evidenziato in un
documento la realtà degli Atenei italiani, i quali non
contemplano i visti per gli allievi stranieri, e
nemmeno la presenza di corsi universitari in lingua
inglese. Quali sono invece gli strumenti che
mancano alle aziende?
Non certo gli opportuni aiuti forniti alle imprese
per internazionalizzarsi, sotto forma di contributo
per la partecipazione a fiere all’estero, o con
programmi di investimento per attività economiche
fuori del territorio. La vera carenza riguarda la
semplificazione, l’elevata burocrazia, e l’eccessiva
rigidità del nostro diritto societario.
Resta infine il problema dimensionale. La crescita
è l’obbiettivo, ed il presupposto quando si parla di
mercato internazionale. Ma per risolvere questa
apparente dicotomia, non si ha il tempo di aspettare
l’ipotetica crescita dimensionale delle nostre aziende.
Bisogna essere rapidi, se non immediati. Per
raggiungere questo risultato, occorre crescere per
aggregazione, sommando le forze tra le Pmi
attraverso metodi snelli, flessibili e non definitivi:
un’aggregazione flessibile che sia una associazione
temporanea di scopi piuttosto che un consorzio, o
una società consortile che serva a presentare sui
mercati esteri le nostre filiere, come protagoniste
attive di quei mercati, e testa d’ariete per il sistema
più vasto della nostra economia. Ben vengano,
dunque, le azioni della Commissione sull’attuazione
della Carta Europea per le Piccole imprese; ben
venga scrutare sui percorsi degli Stati membri per
evidenziare le migliori pratiche. Ma si crei al più
presto un trampolino interno al nostro Stato, che
si basi su informazione e formazione per rendere
internazionali le nostre aziende. Per il resto abbiamo
già tutto in casa: il marchio, la capacità, la
competitività!
PRIMA
di Dario Scalella
Presidente Confapi Campania
23 milioni di Pmi,
la priorità
da cui ripartire
“Think Small First”, pensare prima alle piccole. Così
recita un “principio” targato Ue, dal quale la stessa
Carta Europea per le Piccole Imprese ha preso forma.
Una sorta di manifesto, tenuto a battesimo sei anni
fa e che ogni anno opportunamente prevede un
momento di riflessione sullo stato di attuazione e
sulle buone pratiche avviate nei singoli Stati e
giornate dedicate alle piccole e medie imprese in
tante città europee. Per il futuro un più diretto
coinvolgimento di Napoli in queste iniziative sarebbe
quanto mai opportuno, per varie ragioni.
La prima è che se le Pmi sono la «spina dorsale» o
il «motore dell’economia» in tutto il vecchio
continente (dove operano, infatti, circa 23 milioni
le imprese piccole e medie, che rappresentano i due
terzi dell'occupazione europea), lo sono in una
percentuale più elevata in Italia e ancor più alta a
Napoli, in Campania, nel Mezzogiorno, dove le
grandi imprese sono – purtroppo - poche, sparute,
mosche bianche.
Su questo territorio, contemporaneamente, si vanno
sperimentando strumenti di interazione tra le Piccole
e medie imprese (e le loro rappresentanze) che
potrebbero far comparire l’Italia tra i Paesi in cui si
sono avviate buone pratiche con maggiore rilievo.
Una di queste è stata presentata recentemente e
ha un ruolo strategico. Si tratta del Coordinamento
delle Piccole e medie imprese della Campania. Ossia
di tavolo stabile costituito da Confcommercio (che
esprime anche il portavoce, il suo presidente,
Maurizio Maddaloni) e Confesercenti, Confapi,
Coldiretti, Confagricoltura e Cia, Confartigianato,
Cna, Casartigiani e Claai, Confcooperative, Lega
cooperative e Agci. Il Coordinamento nasce proprio
dall’esigenza, in attesa che la Carta Europea delle
Piccole Imprese prenda completamente forma e
sostanza in Italia e in Campania, di dare più forza
alle Pmi, facilitando la concertazione con le
istituzioni. L’auspicio è che, oltre a rafforzarsi a
livello campano, il Coordinamento prenda presto
forma sia su base provinciale, sia nelle altre regioni.
Nel frattempo - e operativamente - occorre fare
tesoro delle esperienze positive avviate negli altri
Stati Europei, specialmente per quel che concerne
la cultura dell’innovazione nelle imprese minori (sono
ad alto contenuto tecnologico, per esempio, ancora
solo il 2,5% di tutte le piccole aziende in Europa) e
l’utilizzo delle nuove tecnologie per rendere meno
costoso e più veloce l’interazione con la Pubblica
amministrazione. Come è avvenuto, per esempio, in
Portogallo: uno Sportello unico che permette di
creare un’impresa in un’ora. Un servizio avviato a
luglio 2005 e che sembra funzionare (un’ora e 15
minuti il tempo medio impiegato nella fase di
sperimentazione). In Italia servono sessantadue giorni,
secondo gli ultimi dati noti, per avviare un’attività
economica. E tante altre sono le iniziative
sperimentate in Europa che meriterebbero maggiore
considerazione anche nel nostro Paese.
Partendo dalle piccole. Perché, se non è più il tempo
del “piccolo è bello”, è sempre vero che oltre il 95%
delle imprese, in Italia e in Europa, è rappresentato
dalle Pmi.
E ad esse va riservato un ruolo di primo piano.
Potremmo aggiungere, come provocazione, che
partendo da questo presupposto – difficilmente
controvertibile –, piuttosto che un vice ministro per
le piccole e medie imprese, come ha avuto modo di
proporre – ironia della sorte – il rappresentante della
Grande Industria, Luca di Montezemolo, dovrebbe
essere l’intero Ministero e Governo a informare la
propria politica partendo dalle piccole. Riservando
alle tematiche delle Grandi solo una specifica delega.
riunione
di lavoro
9
PRIMA
Hanno detto...
Gianni Lettieri,
Presidente dell’Unione degli industriali di Napoli
“Il rilancio del credito d’imposta risponde a
richieste fatte dalla nostra associazione.
Rappresenta un meccanismo virtuoso che
garantisce gli investitori sulla certezza del
contributo. Non dimentichiamo che in passato
il meccanismo ha aiutato il Sud a crescere.”
Gaetano Cola,
Presidente della Camera di commercio di Napoli
“Ricerca, formazione
“Ricerca,
formazioneeequalità
qualitàdei
deiprodotti:
prodotti:
sono
sono
le
tretre
le
condizioni
condizioniindispensabili
indispensabili per
per rilanciare
rilanciare
l’economia. L’innovazione si deve riversare sulla
qualità dei prodotti, l’unico fattore che può
permetterci di concorrere sui mercati mondiali.
Lavoriamo anche sui costi di gestione, più alti del
25 per cento a Napoli rispetto alle città del nord.”
Antonio Lucisano,
Consigliere dell’Unione degli industriali di Napoli
“Nelle nostre aziende non esiste una politica del
marchio. Gli imprenditori sottovalutano il marketing
e l’importanza del brand come elemento distintivo,
indispensabile per farsi riconoscere sui mercati.”
Edoardo Imperiale,
Direttore Sprint Campania
“La Campania che corre è quella che punta ai mercati
internazionali. Ed è su questa strada che si deve
proseguire: conoscenza, ricerca e formazione. Non
è più possibile competere sui salari, ma sull’efficienza
e sull’innovazione.”
Maurizio Maddaloni,
Presidente Ascom Napoli
“La sicurezza è la precondizione per lo sviluppo
delle attività imprenditoriali. Investire nell'area
metropolitana, comporta costi "aggiuntivi" e quindi
condizioni di forte disparità rispetto ad altre aree
del nostro Paese. Altro fattore che impedisce la
crescita, è la difficoltà di accesso al credito. Una
delle soluzioni quindi, è il potenziamento dei consorzi
di garanzia imprenditoriali.”
10
Luigi Giamundo,
Presidente distretto industriale
di San Giuseppe Vesuviano
“La dimensione sovranazionale di alcuni
provvedimenti non tiene conto delle reali
problematiche di un territorio: il più delle volte ci
si relaziona alle imprese medio grandi, con
provvedimenti generici. Lo sviluppo di un’impresa
ha bisogno di misure specifiche, in particolare al
Sud dove ci sono condizioni di illegalità diffusa, e
le esigenze sono diverse che altrove. All’interno di
un distretto, ad esempio, convivono componenti
diverse: perciò bisogna promuovere le leggi dal
basso, per valorizzare ogni fattore.”
Vincenzo Califano,
Segretario Confimpresa Campania
“Molte aziende vogliono sviluppare le politiche per
la competitività in linea con l’Unione Europea. Ma
vi partecipano con un approccio ancora tradizionale.
Ad esempio, promuovono il prodotto, ma non la
distribuzione, per carenza di strumenti e mezzi.
Come associazione di categoria interveniamo per
abbattere i costi diretti per l’impresa. Ma seppure
si favorisce la fiscalità di vantaggio e l’innovazione,
le nostre imprese hanno ancora bisogno di supporti
per andare all’estero, e per sviluppare una cultura
dell’espanzione internazionale.”
Luigi Nicolais,
Ministro dell’Innovazione e della Funzione pubblica
“Le azioni che stiamo avviando sono molteplici. La
prima cosa da fare è rendere interoperabili tutte le
Pubbliche amministrazioni d’Italia. Insieme con il
ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani,
abbiamo già attivato una commissione
interministeriale per ridurre tutte le pratiche
necessarie per avviare un’impresa.”
FOTO
ATTIVITA’
Attività Eurosportello 2006
Programmi, azioni, iniziative
del secondo trimestre 2006
Anche il secondo trimestre 2006 è stato caratterizzato da numerose iniziative, progetti
ed eventi organizzati dall’Eurosportello.
Negli articoli che seguono sono riportate note ed informazioni su alcune tra le più
significative azioni selezionate per tipologia, area paese, settore coinvolto, etc.
San Pietroburgo
INTERFOOD 2006
Fiera dell’agroalimentare, macchicari e packaging
10 – 13 Aprile 2006
La Provincia di Napoli e la Camera di Commercio di
Napoli, nell’ambito delle iniziative previste dal
“Programma di Internazionalizzazione a favore delle
PMI del Territorio Provinciale”, hanno promosso la
partecipazione di aziende di Napoli e provincia del
settore agroalimentare e macchinari alla X edizione di
“INTERFOOD 2006 ” svoltasi a San Pietroburgo dal 10
al 13 Aprile 2006.
L’Eurosportello, in qualità di ente attuatore del
Programma, ha provveduto al fitto ed all’allestimento
degli spazi nell’ambito della Fiera, nonché al supporto
tecnico e logistico nel corso della manifestazione.
In particolare a ciascuna delle 8 aziende di Napoli e
provincia, selezionate a seguito di bando pubblico, è
stato messo a disposizione uno stand preallestito di
12 mq nell’ambito di un’area comune Provincia/Camera
di Commercio di Napoli, la presenza sul catalogo
ufficiale della Fiera e un servizio di interpretariato
(italiano/russo/inglese) per l’intera durata della
manifestazione.
E’ stato inoltre allestito uno stand istituzionale di
rappresentanza Provincia/CCIAA di Napoli presidiato
da funzionari dell’Eurosportello (Dr.ssa Vanessa Foggia
e Dr. Gianclaudio Carbone ) che hanno fornito la
necessaria assistenza organizzativa in loco anche nella
fase di realizzazione degli incontri.
Alla missione hanno partecipato, per la Provincia di
Napoli, il dott. Ciro Marino e il dott. Giuseppe Errichiello,
per l’Eurosportello il Presidente Mario de Miranda e il
Direttore Riccardo de Falco.
Incontri istituzionali si sono svolti presso il Consolato
italiano a San Pietroburgo con il Vice Console Jessica
Laganà e con l’Addetto commerciale.
Da un primo follow-up con le aziende partecipanti è
12
emerso che, nel complesso, l’iniziativa ha riscosso
un buon successo sia in ordine di presenze che
come numero di incontri commerciali.
Nel corso della fiera, che si rivolge in particolare
agli operatori del mercato russo e dei Paesi baltici,
numerosi sono stati i contatti avuti sia con
distributori che con agenti ed alcune delle
trattative intraprese hanno già avuto sviluppi
più concreti.
Napoli
Corso di Europrogettazione
aprile - giugno 2006
Una ulteriore importante iniziativa che ha
riguardato l’attività formativa dell’Eurosportello
è stato il Corso di Europrogettazione, svoltosi
nel trimestre aprile – giugno 2006 finalizzato
alla formazione di progettisti in ambito
comunitario.
Oggetto del corso sono stati i programmi
comunitari a gestione diretta , esso ha previsto
la partecipazione di docenze di elevato livello,
come il prof. Luigi Sico, anche provenienti da
Bruxelles, l’on. Gianni Pittella, il dott. Angelo
Santonocito, esperto di negoziazione, il prof.
Pietro Masina, ecc. che operano nella
progettazione, realizzazione e valutazione delle
maggiori iniziative comunitarie realizzate ed
ancora in corso negli ultimi anni, quali ad esempio
Asia – link, Asia – invest, VI Programma Quadro
della Ricerca e Sviluppo, ecc.
Questi interventi hanno consentito di trasferire
all’ampio numero dei partecipanti metodologie
e tecniche attinenti tutto l’iter seguito da un
programma comunitario, come il Project Cycle
Managment, ossia tutto ciò che riguarda la
formulazione – costruzione – gestione di un
progetto comunitario.
O
ATTIVITA’
Il programma del progetto è ancora in corso.
Infatti, si concluderà in autunno con una missione
a Bruxelles, nella quale i discenti saranno in visita
presso le Istituzioni Comunitarie per verificare
sul campo le nozioni acquisite.
Seminario sulle opportunità
per le imprese in India
L’Eurosportello Azienda Speciale della Camera
di Commercio di Napoli,in collaborazione con
la Camera di Commercio Italiana in India, ha
organizzato il giorno 22 giugno alle ore 10,30
presso la Sala Consiglio della Camera di
Commercio di Napoli un seminario di
presentazione delle opportunità offerte dal
mercato indiano per le imprese della provincia
di Napoli.
Il Presidente dell’Eurosportello Mario de
Miranda,ha dato il via ai lavori con un saluto
introduttivo, seguito dagli interventi, più tecnici
ed esplicativi, del dott. Adolfo Maiello, Console
onorario dell’India a Napoli, del dott. G.
Formentini, General Manager della Camera di
Commercio Italiana in India e del dott. Alfredo
Spagna, Manager della BPU (Gruppo Banche
Popolari in India), che hanno illustrato alle
aziende partecipanti i settori commerciali di
maggior interesse in India, le opportunità di
business per le aziende nostrane, nonché le
possibilità di investimenti in India ed il sistema
bancario indiano. Il coordinamento degli
interventi è stato del Direttore dell’Eurosportello
dott. Riccardo de Falco il quale ha anche
concluso l’incontro spiegando alle aziende
presenti che l’obiettivo del workshop era non
solo quello di illustrare le potenzialità
commerciali offerte dall’India, le agevolazioni
disponibili, e i consigli per affrontare un mercato
pieno di complessità e di opportunità ma anche
presentare la missione in India che
l’Eurosportello in collaborazione con la Provincia
di Napoli ha in programma per il prossimo mese
di novembre e sulla quale si è soffermato nel
corso del workshop, l’Assessore all’Industria
della Provincia di Napoli dott. Giacinto Russo
All’informativa sono seguiti incontri individuali
tra le aziende presenti al workshop ed il dott.
Giuseppe Formentini, General Manager della
Camera di Commercio Italiana in India a
disposizione delle imprese presenti al workshop,
per consulenze ed approfondimenti sui temi
trattati e su altre problematiche inerenti i rapporti
d’affari con l’India.
Le imprese hanno avuto la possibilità di esporre
il proprio caso e manifestare eventuali dubbi
e domande.
Il seminario è espressione del forte interesse
dell’Eurosportello verso il mercato indiano. Infatti,
l’Eurosportello ha anche aderito al Progetto del
fondo intercamerale di intervento 2005 “Chamber
Link.” Tale progetto, individuato da Unioncamere
come prioritario nell’ambito dei progetti di rete
proposti dal network delle Camere di Commercio
Italiane all’estero, punta a migliorare la capacità
di relazione delle Camere italiane all’estero con
le strutture del sistema camerale italiano che si
occupano di internazionalizzazione.
Nello specifico il progetto ha previsto un periodo
di “presenza” presso l’Eurosportello di un
funzionario della Camera di Commercio Indo
Italiana al fine di presentare le attività della
struttura ospitante soffermandosi sulle attività
di promozione da realizzare insieme;
Infine, nel periodo di presenza presso
l’Eurosportello, il funzionario della CCIE ha
provveduto alla realizzazione in occasione del
seminario di una presentazione alle nostre
imprese del Paese India con la possibilità di
incontri one to one.
A conclusione del progetto sono stati individuati
eventi ed attività specifiche attraverso le quali
presentare in India le aziende napoletane.
“Sapori d’Italia in Cina”
L’Eurosportello ha aderito al progetto “Sapori
d’Italia in Cina” inserito nell’ambito dell’intesa
operativa ICE/Unioncamere, al fine di favorire
l’inserimento delle imprese campane del settore
agroalimentare sul vasto mercato cinese. L’iniziativa
di quest’anno ha visto la partecipazione di 12
strutture camerali per l’internazionalizzazione e
di 34 imprese italiane, di cui 7 campane
(Amarischia, Cantine Caputo, CO.DA.P. Cola Dairy
Products, D’Ambra Vini d’Ischia, Fiamma Vesuviana,
Oleificio Basso, Pastificio Lucio Garofalo).
Nello specifico il progetto ha previsto la
realizzazione delle seguenti attività:
13
ATTIVITA’
Missione di giornalisti cinesi in Italia
Dal 7 maggio al 13 maggio sono stati invitati in
Italia un gruppo di 10 giornalisti cinesi che si
occupano di Food & Wine e di Lifestyle, con
l’obiettivo di promuovere il paese Italia nella sua
totalità, dal cibo alle opere d’arte fino ad arrivare
alla moda.
A Napoli, i giornalisti cinesi hanno visitato mete
turistiche di rilevante interesse e le aziende
coinvolte nell’iniziativa.
Evento a Quingdao (25 maggio 2006)
Il giorno 25 maggio 2006 si è realizzato presso
l’Hotel Crowne Plaza la giornata di promozione
del settore agroalimentare italiano a Quingdao.
La promozione si è realizzata attraverso una
degustazione guidata di vini italiani condotta
dal Sommelier Massimo Castellani a cui hanno
partecipato diversi operatori del settore (circa
60). La giornata è poi proseguita con
l’organizzazione di una cena di gala il cui menù
è stato creato interamente con i prodotti delle
aziende italiane partecipanti ad opera degli chef
Giancarlo Piccarreta (ICIF) e Giancarlo Biachessi
(Executive Chef del Crowne Plaza Hotel).
Alla cena hanno partecipato circa 130 persone
tra autorità, giornalisti ed operatori del settore
agroalimentare.
Fiera SIAL di Shanghai (29-31 maggio 2006)
Il progetto ha visto una partecipazione di 34
aziende italiane al Sial di Shanghai allocate in
una vasta area nell’ambito del Padiglione Italia
del centro Fieristico Shanghai New International
Expo Center.
L’edizione 2006 ha registrato la presenza di 323
espositori con un’affluenza di 12.670 visistatori.
Nel corso della manifestazione le aziende
partecipanti hanno avuto numerosi incontri con
i principali importatori locali oltre con i buyers
di Metro e Carrefour.
Stand italiano alla fiera Sapori di Italia in Cina
14
Inoltre, le aziende italiane si sono distinte anche
per la partecipazione con successo ad alcuni
concorsi organizzati nell’ambito della fiera,
vincendo un premio legato al concorso “OlivAsia”
(azienda Alis) ed ottenendo un importante
riconoscimento per il packaging più innovativo
(azienda Moccia)
Durante la manifestazione sono stati organizzati
diversi eventi tra i quali:
- 28 maggio: “Italian Day” a cui hanno partecipato
tutte le 34 aziende italiane del progetto Sapori
d’Italia.
- 29 maggio: “International Wine & Spirits
Importer Dinner” dove sono stati presentati 25
vini italiani agli importatori invitati alla cena.
Inoltre, sono stati organizzati alcuni seminari per
promuovere i prodotti italiani, a cui hanno
partecipato importatori, giornalisti e responsabili
del food & beverage delle catene alberghiere.
Nel caso specifico sono stati organizzati tre
seminari:
- 30 maggio: “L’olio d’oliva: “L’oro giallo di Italia”
tenuto dal tecnico assaggiatore di olio iscritto
all’albo nazionale Nicola Perrucci.
- 30 maggio: “La Pasta: principale ingrediente
della cucina italiana” in collaborazione con ICIF
e con abbinamento dei vini ad opera del
Sommelier Massimo Castellani.
- 31 maggio: “Da Nord a Sud dell’Italia attraverso
il Vino” degustazione di vini italiani condotta dal
Sommelier Massimo Castellani.
Da un primo follow-up con le aziende partecipanti
è emerso che, nel complesso, l’iniziativa ha
riscosso un buon successo sia in ordine di
presenze che come numero di incontri
commerciali, tanto che molte hanno espresso
interesse a ripartecipare il prossimo anno, sempre
nell’ambito dell’intesa operativa ICE/Unioncamere.
Napolifilieramoda 2006
L’iniziativa di promozione internazionale relativa
alla manifestazione “Napolifilieramoda 2006”
nell’ambito del progetto integrato distretto
industriale S. Giuseppe Vesuviano ha previsto
l’organizzazione di alcune azioni di promozione
internazionale da sviluppare nell'ambito della
MANIFESTAZIONE NAPOLIFILERAMODA 2006
realizzata a Napoli nei giorni 26 maggio/1giugno
2006.
In particolare l’iniziativa ha promosso accordi di
collaborazione con buyers internazionali ed
operatori del tessile ed abbigliamento per offrire
un importante opportunità di valorizzazione di
tutte le aziende della filiera del comparto TAC.
Sono stati ospitati circa 25/30 buyers esteri
provenienti da Spagna, Germania e Russia che
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<<segue da pag. 14
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manifestazione si sono incontrati al fine di
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Sono state inoltre effettuate operazioni di
comunicazione integrata, ed è stato realizzato
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L’evento promozionale Glamweek come previsto
si è svolto a Castel Sant’Elmo.
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opinion leader svizzeri invitati.
È stato, inoltre organizzato un seminario
propedeutico di presentazione del mercato e di
aggiornamento sulle problematiche tecniche,
normative e di marketing relative al commercio
dei prodotti agro alimentari in Svizzera ed in
Danimarca.
Durante la prevista cena d’affari tutti gli operatori
hanno avuto modo di approfondire i discorsi
intrapresi durante il workshop.
Progetto “Sole, mare e profumi d’Italia”
L’Eurosportello - Azienda Speciale della CCIAA
di Napoli per le attività Internazionali ha
selezionato 6 imprese della provincia di Napoli
,operanti nel settore agro-alimentare per
partecipare al progetto “Sole, Mare e Profumi
d’Italia”, realizzato in collaborazione con l’Istituto
nazionale per il Commercio Estero (ICE),
nell’ambito dell’Intesa Operativa ICE-Unioncamere
2004.
Il progetto finalizzato alla promozione sul mercato
della Svizzera e della Danimarca di prodotti agroalimentari di qualità di 40 Pmi italiane, di cui 6
della provincia di Napoli ha previsto un percorso
di aggiornamento sui mercati destinatari e la
partecipazione a manifestazioni ( workshop
all’estero ) di presentazione dei loro prodotti,
con degustazioni e incontri operativi con
imprenditori svizzeri e danesi selezionati.
Sono previste, inoltre, azioni presso punti vendita
esteri e l’invito in Italia di una delegazione
composta dagli imprenditori esteri maggiormente
interessati ad approfondire i rapporti con le
aziende espositrici.
Nello specifico le 6 aziende campane selezionate
il 22 maggio 2006 nell’ambito di un workshop
realizzato a Zurigo in un prestigioso albergo
hanno presentato i loro prodotti ad un selezionato
numero di operatori del settore ed hanno
realizzato una serie di incontri B2B con gli
importatori, distributori, buyers, ristoratori ed
19
bancaideacommunication.com
L’alleanza tra le reti comunitarie BIC, IRC ed EIC
per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività
Nasce su impulso della Commissione Europea
Direzione Generale “imprese e Industria”
come alleanza tra le reti comunitarie
a sostegno delle imprese.
> Con b2europe tutti i servizi
europei a sostegno alle attività
di business ed innovazione
saranno utilizzabili dagli
interessati con modalità
di accesso più semplici e rapide.
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CALENDARIO EUROPEO
a cura dell’ufficio di Bruxelles
della Camera di Commercio di Napoli
BANDO
FINALITA’
BENEFICIARI
SCADENZA
RIFERIMENTI
ERASMUS MUNDUS
-Miglioramento della qualità nell' istruzione
superiore
-Promozione della comprensione
interculturale mediante la cooperazione con
i paesi terzi.
Azioni:
-1 consorzi in grado di offrire master integrati
di alta qualità
-2 borse di studio per la partecipazione a
master selezionati di laureati e studiosi molto
qualificati provenienti da paesi terzi;
-3 partenariati di alta qualitàtra master ed
Istituti d'istruzione superiore di paesi terzi;
-4 sviluppo di progetti diretti a migliorare
l'accessibilità il profilo e la visibilità
dell'istruzione superiore nell'Unione europea.
Istituti d'istruzione superiore dei 25 Stati
membri UE, dei paesi EFTA/SEE (Islanda,
Liechtenstein, Norvegia) e dei paesi candidati
all'adesione all'UE (Bulgaria, Romania,
Turchia), le persone provenienti da paesi
terzi, gli Istituti d'istruzione superiore di tutti
i paesi del mondo.
per l’azione 2, il 28
febbraio 2007; per
l’azione 3, il 30
novembre 2006
GUUE C 47/08 del
23/02/2005
DG competente:
Direzione generale
dell’istruzione e della
cultura
ENERGY FACILITY
ACP
- incoraggiare le autoritànazionali e locali dei
paesi dell‘Africa, Carabi e Pacifico, ad
intraprendere progetti per il miglioramento
della gestione delle risorse energetiche;
- garantire l’accesso ai servizi energetici alle
comunitàpiù povere che attualmente ne sono
sprovviste
- migliorare la ‘governance’ nel settore
dell’energia
- consentire l’implementazione di futuri
programmi d’investimento per le
interconnessioni transfrontaliere
Autorità nazionali e locali dei paesi dell‘Africa,
Carabi e Pacifico, agenzie per lo sviluppo,
associazioni della società civile ed
organizzazioni per la cooperazione
internazionale, che siano provenienti dai
paesi membri della UE e dai paesi ACP
15 settembre 2006
Sito web:
http://ec.europa.eu/e
nvironment/funding/i
ntro_en.htm
DG competente:
Direzione generale per
l’ambiente
BULGARIA
SVILUPPO DELLE
RISORSE UMANE
- supportare il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali in Bulgaria
- stimolare la creazione di nuovo impiego
- sviluppare le potenzialità delle imprese
bulgare
- organizzare sessioni di training ai disoccupati
ai quali si prospetta un inserimento all’interno
di una realtà imprenditoriale
- fornire consulenze alle nuove imprese ed ai
dipartimenti per le risorse umane esistenti
all’interno delle aziende
- stimolare gli investimenti a favore della
creazione di nuovi posti di lavoro e la
promozione dello spirito d’impresa presso la
popolazione attiva
soggetti dotati di personalità giuridica
appartenenti agli Stati membri dell’Unione
europea, nonché ai seguenti paesi: Albania,
Croazia, Ex Repubblica Jugoslava di
Macedonia, Serbia e Montenegro, Romania
e Turchia
4 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/f
rame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123747/D/
ACT/BG
PROGRAMMA DI
FORMAZIONE
REGIONALE IN
BOTSWANA
- sviluppare e coordinare un sistema per la
formazione nell’ambito dell’allevamento,
produzione e salute animale, da implementarsi
in Botswana a livello regionale
soggetti dotati di personalità giuridica
registrati nei paesi membri dell’Unione
europea, nei paesi ACP (Africa, Carabi,
Pacifico) e specialmente in paesi SADC (Paesi
sud-africani in via di sviluppo) preferibilmente Università0, Istituti e Centri
di formazione specializzata, e particolarmente
Istituti per la formazione in materia
d’agricoltura
5 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/f
rame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123560/D/
ACT/BW
RAFFORZAMENTO
DELLA SOCIETÀ
CIVILE IN LIBANO
PROGRAMMA
AFKAR II
- rafforzare le organizzazioni della società
civile in Libano
- promuovere il rispetto e la protezione dei
diritti fondamentali
- consolidare lo Stato di diritto
- incoraggiare il dialogo ed il coinvolgimento
civico dei cittadini libanesi
soggetti dotati di personalità giuridica che
non perseguano fini lucrativi e che siano
registrati in Libano o nei paesi membri
dell’Unione europea - potrà trattarsi di
associazioni registrate presso il Ministero
degli Interni o Ministero della Gioventù, di
associazioni della società civile e di
Municipalità
12 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/f
rame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123756/M
/ACT/LB
22
Per maggiori informazioni: Eurosportello di Napoli - Ufficio Assistenza alle Imprese
Corso Meridionale, 58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli - Tel. 081.284.217 pbx - Fax 081.287.675 - e-mail: [email protected]
BANDO
FINALITA’
BENEFICIARI
SCADENZA
RIFERIMENTI
RAFFORZAMENTO
DELLA SOCIETÀ
CIVILE IN KOSOVO
- rafforzare la società civile in Kosovo
- promuovere i partenariati sociali
- migliorare i servizi offerti al pubblico dalle
autorità
- introdurre gli standard europei nella vita
pubblica
- promuovere network e partenariati
- favorire lo scambio di buone pratiche e di
conoscenze nel campo del rafforzamento della
società civile e del dialogo sociale
soggetti dotati di personalità giuridica, che
non perseguano fini lucrativi e che siano
appartenenti ai 25 Stati membri dell’UE, i
paesi dell’area economica europea, i paesi
candidati all’ingresso nell’Unione ed i paesi
beneficiari del programma CARDS - in
particolare ONG, associazioni di categoria,
sindacati, enti al servizio delle imprese ed
associazioni per l’integrazione regionale
15 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/f
rame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123503/D/
ACT/KOS
MAROCCO
GEMELLAGGI NEL
CAMPO DELLA
CONCORRENZA
- creare gemellaggi
- rafforzare la competitività dell’economia
marocchina
- sviluppare politiche mirate all’apertura dei
mercati ed alla promozione del diritto alla
concorrenza
- avvicinare la legislazione marocchina a
quella europea
- intraprendere azioni per la formazione
professionale
autorità europee e marocchine responsabili
per l’economia
15 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/fr
ame12.pl"
Codice identificativo:
EuropeAid/123539/C/
ACT/MA
COOPERAZIONE NEL
CAMPO
DELL’E-BUSINESS
DELLA REPUBBLICA
DI DOMINICA
- sviluppare tecnologie informatiche e della
comunicazione nella Repubblica di Dominica,
che possano essere messe al servizio del
settore agricolo e degli altri settori produttivi
del paese
- attivare centri per l’incubazione di tecnologie
e-business, che possano fornire servizi alle
comunità locali, e garantire lo sviluppo delle
attività economiche tramite nuove tecnologie
ICT per il commercio ed il marketing
soggetti dotati di personalità giuridica
appartenenti agli Stati membri dell’Unione
ed ai paesi ACP - in particolare ONG, operatori
del settore pubblico, autorità locali,
associazioni internazionali e/o
intergovernative
15 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/fr
ame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123621/M
/ACT/DM
INTEGRAZIONE DELLE
MINORANZE NEL
MERCATO DEL
LAVORO DELLA
BULGARIA
- integrare le minoranze etniche nel mercato
del lavoro della Bulgaria
- contribuire all’integrazione socio-economica
delle minoranze etniche e dei gruppi
svantaggiati
- definire politiche per l’impiego che
prevedano l’inclusione di tutte le etnie della
popolazione bulgara
- garantire possibilità d’impiego a lungo
termine ai gruppi svantaggiati
- creare centri per il supporto all’agricoltura
ed all’artigianato
soggetti dotati di personalità giuridica senza
fini lucrativi e registrati nei paesi membri
dell’Unione europea - ONG, enti di
formazione professionale, istituti e centri
per l’istruzione superiore
19 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/fr
ame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123795/M
/ACT/BG
BULGARIA
INSEGNAMENTO
ALLA POPOLAZIONE
ADULTA
- fornire supporto tecnico al Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali in Bulgaria
- creare centri per l’insegnamento diretto alla
popolazione adulta
- sviluppare il livello del training offerto
- organizzare corsi di formazione sia per
soggetti impiegati che disoccupati
soggetti dotati di personalità giuridica
appartenenti agli Stati membri dell’Unione
europea, nonché ad Albania, Croazia, Ex
Repubblica Jugoslava di Macedonia, Serbia
e Montenegro, Romania e Turchia
19 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/fr
ame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123796/M
/ACT/BG
TUNISIA
GEMELLAGGI
- creare gemellaggi finalizzati al rafforzamento
del dipartimento tunisino per la previdenza
sociale
- estendere una copertura sociale a tutti i
lavoratori e soprattutto ai gruppi più a rischio,
come le popolazioni rurali, i lavoratori
stagionali e coloro che sono in mobilità
soggetti dotati di personalità giuridica
provenienti da Europa e Tunisia
22 settembre 2006
Sito web:
http://europa.eu.int/c
omm/europeaid/cgi/fr
ame12.pl
Codice identificativo:
EuropeAid/123698/C/
ACT/TN
Si ricorda ai lettori che fossero interessati ad una maggiore informazione sui programmi comunitari, che sul sito web dell’
Eurosportello e della Camera di Commercio di Napoli è possibile consultare una versione più dettagliata ed aggiornata del
calendario europeo. http://www.na.camcom.it http://www.eurosportello.napoli.it
23
PROGRAMMI
a cura di Marco Cozzolino
Area Assistenza alle Imprese
EIE - Energia Intelligente - Europa
La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea C 130 del 3 Giugno 2006 un invito a
presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro 2006
di EIE - Energia Intelligente - Europa, finalizzato a favorire lo
sviluppo sostenibile nel contesto dell'energia.
Programmi
Ente gestore
Commissione europea – Direzione generale dell’Energia e
dei Trasporti
Obiettivi
Favorire lo sviluppo sostenibile nell’ambito della produzione di
energia, apportando un contributo equilibrato al conseguimento
degli obiettivi generali della sicurezza dell'approvvigionamento
energetico, della competitività e della tutela dell'ambiente.
Il programma è articolato in quattro settori:
1. SAVE: rafforzamento dell’efficienza energetica e uso
razionale dell’energia, in particolare nei settori dell’edilizia
e dell’industria.
2. ALTENER: promozione delle energie nuove e rinnovabili
per la produzione di energia elettrica e di calore.
3. STEER: iniziative riguardanti gi aspetti energetici dei
trasporti.
4. COOPENER: promozione delle energie rinnovabili e
dell’efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo.
Il settore COOPENER non è stato aperto in occasione di questo
bando.
Azioni
Le azioni ammissibili con questo invito a presentare proposte
saranno:
-Azioni chiave verticali (VKA: Vertical Key Action)
Save
VKA1 - Moltiplicare i risultati positivi negli edifici
VKA2 - Ristrutturazione delle case di edilizia sociale
VKA3 - Approcci innovativi nell'industria
VKA4 - Attrezzature e prodotti efficienti dal punto di vista
energetico
Altener
VKA5 - Elettricità da fonti di energia rinnovabili
VKA6 - Calore dalle fonti energetiche rinnovabili (FER)
VKA7 - Applicazioni FER di piccola dimensione
Altener/Steer
VKA8 - Propulsione alternative dei veicoli
Steer
VKA9 - Misure politiche per un uso efficiente dell’energia
nei trasporti
VKA10 - Aumentare le conoscenze delle agenzie di gestione
locale nel settore dei trasporti
24
-Azioni chiave orizzontali (HKA: Horizontal Key Action)
HKA1 - Comunità energetiche sostenibili
HKA2 - Pensare globalmente, agire localmente
HKA3 - Meccanismi di finanziamento e incentivi
HKA4 - Controllo e valutazione
Modalità di Attuazione
Il programma viene attuato attraverso tre tipi di azioni:
1. azioni generiche (AG): trasferimento di know-how,
lavoro in rete, azioni pilota e divulgazione di buone
prassi
2. creazione di nuove agenzie locali e regionali di
gestione dell’energia:
3. sostegno per eventi specifici (SSM).
Beneficiari
Persone giuridiche pubbliche e private
Il programma è aperto a:
- 25 Stati membri UE
- Romania
- Paesi Efta/See
- Croazia
- Bulgaria
Contributo comunitario
Il budget disponibile è pari a 48.100.000 euro. Il Cofinanziamento dell’Ue potrà arrivare fino al 50% dei
costi ammissibili.
Scadenza
31 ottobre 2006
Informazioni complementari
Commissione europea
- DG Energia e trasporti
Madou
Place Madou 1
B-1210 Saint-Josse-Ten-Noode
Belgium
Fax +32-2-2921892
e-mail:
[email protected]
Punti di Contatto Nazionali
- Mr. Paolo Coda
ENEA – CRE Casaccia
e-mail: [email protected]
Tel : 06.3048.4128, Fax: 06.3048.3663
- Mr. Dario Chello
Ministero dello Sviluppo Economico
e-mail: [email protected]
Tel : 06.4705.2651, Fax: 06.4788.7967
Asia Invest II
Pubblicato il 17 giugno 2006 il nuovo invito a presentare
proposte nell’ambito di “Asia Invest II”, il programma
comunitario a sostegno dell’internazionalizzazione delle
PMI europee ed asiatiche.
Ente gestore
Commissione europea - EuropeAid Co-operation Office
“Asia-Invest Programme”
Obiettivi
Il principale programma dell’Unione europea per la
promozione della cooperazione economica tra le PMI dell'Ue
e dei paesi asiatici persegue i seguenti obiettivi:
- Rafforzare il commercio bilaterale e i flussi di investimenti
tra le due regioni;
- Assistere le PMI nell'internazionalizzazione delle loro
strategie;
- Rafforzare il settore privato e promuovere nuove
opportunità di sviluppo imprenditoriale;
- Promuovere le tecnologie europee nei settori privati e
nelle organizzazioni intermediarie tra le due regioni;
- Permettere lo scambio di buone pratiche e di esperienze
tra le aziende e gli intermediari asiatici ed europei con una
forte dimensione regionale;
- Promuovere gli investimenti e il commercio, con particolare
attenzione ai rapporti sud-sud;
- Favorire la partecipazione dei paesi meno sviluppati e
supportarli per incrementare il loro accesso e le loro
conoscenze dei mercati internazionali;
- Rafforzare la presenza politica ed economica dell’UE in
Asia
Azioni Ammissibili
La Commissione europea invita a presentare proposte di
progetto nei seguenti ambiti:
1. Organizzazione di eventi di Matchmaking e incontri
tra imprese europee e asiatiche
L’obiettivo è quello di agevolare i contatti diretti e i
partenariati di lunga durata tra imprese asiatiche ed europee
attraverso il sostegno ad incontri organizzati in riferimento
a uno o più settori identificati come prioritari dai Paesi
partecipanti.
La dimensione dell'evento, che può essere organizzato in
territorio UE o asiatico, è variabile ma deve essere evidente
un orientamento verso l'Asia.
I progetti devono prevedere necessariamente le seguenti
attività:
- Attività preparatorie;
- Attività relative all’organizzazione di incontri e
Matchmaking;
- Attività di follow – up
2. Capacity Building
Le azioni di “Capacity building” dovranno avere ad oggetto
la formazione e l’aggiornamento delle competenze
professionali delle PMI e/o delle organizzazioni intermediarie
asiatiche.
Beneficiari
Organizzazioni senza scopo di lucro impegnate a promuovere
ed agevolare lo sviluppo degli scambi e degli investimenti
tra l’Ue e l’Asia
Il programma è aperto a:
- Stati membri Ue,
- Paesi dell'EFTA/SEE
- Paesi candidati
- Paesi asiatici: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia,
Cina, Timor Est, India, Indonesia, Laos, Malesia, Maldive,
Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri
Lanka, Tailandia, Vietnam. Le organizzazioni di Macao, Hong
Kong, Singapore e del Brunei sono ammesse a partecipare
ai progetti ma senza beneficiare del sostegno economico
del programma.
Contributo comunitario
Il budget complessivo a disposizione è pari a 16.750.000
Euro. Il contributo comunitario coprirà in linea di massima
fino al 75% dei costi di progetto, ad eccezione dei Paesi
meno sviluppati per i quali il contributo può coprire fino al
95% dei costi
Scadenze
6 ottobre 2006 - 9 marzo 2007
Informazioni complementari
Per conoscere le modalità di adesione (programma di lavoro,
modulistica, guida del proponente, etc) contattare
l’Eurosportello o direttamente la Commissione europea:
Commissione europea
EuropeAid Co-operation Office
Asia-Invest Programme J-54, 03/35
B-1049 Brussels, Belgium
Tel: +32-2-298 6737 - Fax: +32-2-298 4863
e-mail: [email protected]
Sito Web : http://ec.europa.eu/europeaid/projects/asiainvest/
25
DALLA RETE
REGIONALE
Dalla Rete Regionale
Al via il ciclo di seminari per favorire
lo sviluppo, la competitività
e l’innovazione delle PMI
Nell’ambito della Convenzione ‘Rete Regionale’,
l’Eurosportello di Napoli ha previsto la realizzazione di
un ciclo di seminari tecnici sulle nuove opportunità
dell’Unione Europea a favore delle Piccole e Medie
Imprese locali, anticipando così le principali
caratteristiche dei futuri programmi dell’UE a favore
dello sviluppo, della competitività e dell’innovazione
delle PMI.
Tali seminari hanno come obiettivo non solo informare,
ma anche fornire un’assistenza personalizzata
(approfondimenti e problematiche inerenti al tema
trattato) alle imprese partecipanti ai workshop, grazie
all’intervento ed alla collaborazione di personale
altamente qualificato e specializzato nelle materie
trattate.
l ciclo di seminari che si terranno presso le sedi delle
Camere di Commercio che ospitano i relativi Relays, si
compone dei seguenti focus:
“Russia: opportunità d’affari per le imprese irpine”, con
particolare riferimento al Programma Comunitario
‘TACIS’, organizzato presso la Camera di Commercio di
Avellino in collaborazione con l’Ambasciata Russa in
Italia, ha avuto luogo il giorno 27 giugno 2006. Ospite
relatore il dott. Igor Chekulajev, direttore della Sezione
analisi economica della Rappresentanza Commerciale
dell’Ambasciata;
“Codice Doganale Comunitario e Adempimenti per
l’Import / Export”, organizzato in collaborazione con il
Relay di Salerno, avrà luogo presso la Camera di
Commercio di Salerno il giorno 11 luglio 2006. Sono
previsti interventi del Direttore del Laboratorio Chimico
Meridionale di Napoli, di un Esperto in Diritto e Tecnica
Doganale e del Direttore Regionale dell’Agenzia per le
Dogane;
26
Sono previsti, inoltre, per i mesi di
settembre / ottobre 2006 seminari presso le
Camere di Commercio di Benevento, Avellino e
Caserta, sui seguenti temi:
- “I Programmi dell’UE a favore di Estonia,
Lettonia e Lituania: Opportunità di business”
- “I Programmi dell’UE a favore della Turchia”
- “I Programmi dell’UE a favore dell’Ucraina”
Centri di Informazione comunitari
Eurosportello Avellino
CCIAA Avellino c/o Area Impresa
Viale Cassitto, 7
tel. 0825- 694204 fax 0825- 694261
Eurosportello Benevento
Information Officer: dott.ssa Carmen Pepe
CCIAA Benevento c/o Ufficio Promozione
Piazza IV Novembre, 1
tel. 0824-300326 fax 0824- 300333
e-mail: [email protected]
Eurosportello Caserta
Information Officer: dott.Pietro Costantino
CCIAA Caserta – Palazzo ERA, Piazza S. Anna
tel.0823- 249494 fax 0823- 249444
e-mail: [email protected]
Eurosportello Salerno
Information Officer: rag. Alfonso Avallone
CCIAA Salerno - Via Roma, 29
tel. 089-3068131 fax 089-3068141
e-mail: [email protected]
Coordinamento
Eurosportello CCIAA di Napoli
Dott.ssa Maria Rosaria Furgiuele
Corso Meridionale, 58 Napoli
tel. 081-284217 fax 081-287675
e-mail: [email protected]
Il VII programma quadro
di ricerca e sviluppo:
nuove opportunità
per le imprese europee
Il VII Programma Quadro per la Ricerca e Sviluppo
Tecnologico, che sarà attivo a partire dal 1° gennaio
2007, è stato recentemente approvato dal Parlamento
europeo, dopo circa due anni di negoziazioni che hanno
visto protagoniste le altre maggiori Istituzioni europee,
quali Consiglio e Commissione. Il programma, che è
stato adottato in prima lettura, prevede consistenti
investimenti in attività di ricerca e sviluppo tecnologico
al servizio delle imprese europee, che possano stimolare
l’occupazione e la competitività dell’imprenditoria ‘made
in Europe’ sul panorama mondiale.
Il programma si concentrerà particolarmente
sull’incentivazione e promozione delle seguenti
tematiche:
- il rafforzamento della ricerca condotta sia da singoli
ricercatori che in partenariato, per valorizzare le idee
d’eccellenza;
- il potenziamento della formazione, mobilità e crescita
delle carriere dei ricercatori;
- il sostegno di attività in grado di stimolare la ricerca
in tutte le regioni europee;
- l’intensificazione della cooperazione fra istituzioni ed
industrie europee nell’ambito delle attività di ricerca. I
settori sui quali s’intende stimolare la cooperazione
intra-europea ed internazionale risultano essere, la
salute, il cibo, l’agricoltura, le biotecnologie, le tecnologie
dell’informazione e comunicazione, le nanotecnologie,
i nuovi materiali, l’energia, l’ambiente, i trasporti, la
sicurezza e lo spazio.
Le principali novità del Programma Quadro di ricerca
2007-2013, riguardano la semplificazione procedurale
e burocratica, la razionalizzazione dei finanziamenti e
lo snellimento delle procedure di selezione dei progetti.
Il VII P.Q. per RST, inoltre, fornirà il proprio sostegno
alle attività promosse dal CCR (Centro Comune di
Ricerca) ed alle attività del programma Euratom.
La Commissione ha stanziato per il VII PQ 50.521 milioni
di euro, di cui, 32.292 per la cooperazione, 7.460 per le
idee, 4.727 per le persone, 4.291 per le capacità, 1.751
per le attività comuni e, 2.751 milioni di euro per il
programma Euratom.
Il programma conterrà, altresì, elementi per il
supporto delle attività di ricerca nelle regioni exobiettivo 1, che si tradurranno in azioni mirate allo
sviluppo del potenziale di tali regioni verso la ricerca,
ed azioni mirate allo sviluppo di ‘clusters’ della
ricerca. Il VII P.Q., sarà sospinto anche dal supporto
finanziario dei Fondi Strutturali che abiliteranno
tutte le regioni a partecipare alle iniziative per l’Area
Europea della Ricerca e le reti di Regioni della
Conoscenza. In particolare il Fondo europeo per lo
sviluppo regionale (FESR) ed il Fondo sociale europeo
(FSE) apporteranno finanziamenti aggiuntivi, nella
misura del 10%, nel caso di progetti innovativi con
una componente infrastrutturale o formativa, che
non rientrano tra le aree di finanziamento del VII
P.Q..
Per la realizzazione delle strategie di sviluppo, la
Commissione, tra gli altri, ha lanciato un programma
denominato JEREMY, che faciliterà l’accesso al credito
delle PMI che siano intenzionate a mettere in atto
processi innovativi in linea con gli obiettivi di Lisbona.
Il finanziamento all’innovazione giungerà anche
attraverso la Banca Europea per gli Investimenti
(BEI) con una serie di fondi regionali, prestiti mirati
alle prime fasi di progetti innovativi e finanziamenti
a tasso agevolato.
A livello nazionale, i sussidi saranno possibili solo
nel caso in cui sia necessario correggere le anomalie
dei mercati internazionali, ed in caso di aiuti di Stato
mirati alla creazione e miglioramento delle
infrastrutture, al miglioramento dei sistemi educativi,
al supporto della ricerca nelle università,
all’avanzamento delle leggi sul mercato del lavoro
e la tassazione, nonché l’avanzamento del quadro
normativo europeo che interessa il mondo
imprenditoriale.
Gli aiuti di Stato saranno altresì messi a disposizione
delle imprese che s’impegneranno in attività di
cooperazione internazionale, al fine di stimolare
l’Area Europea per la Ricerca, e la costituzione di
partenariati pubblico-privati, incoraggiando in
particolare le collaborazioni con organismi pubblici
di ricerca. Infine, gli enti per la ricerca, senza scopo
di lucro, otterranno un canale preferenziale d’accesso
ai finanziamenti nazionali e, le PMI saranno
autorizzate a ricevere aiuti per le fasi iniziali di
attività innovative al loro interno, con la possibilità
di beneficiare del supporto tecnico dei cosiddetti
intermediari dell’innovazione.
Da Bruxelles
DAa cura
BRUXELLES
di Simone Sparano
27
OPPORTUNITA’
DI
COOPERAZIONE
a cura di Rosangela Dente
Opportunità di cooperazione
Area Cooperazione Internazionale
Le opportunità di cooperazione proposte in questo
bollettino provengono dagli Eurosportelli presenti
in altri Paesi e dalla Banca Dati “Business Partner
Search Database”. Si tratta sia di notizie
immediatamente operative che di informazioni a
carattere strategico e di supporto alla
programmazione di breve lungo/termine.
GRECIA
Azienda greca del settore alimentare cerca produttori
italiani di frutta fresca (mele, pere) e verdura.
RIF. EIC 70/2006
PROPOSTE DI COLLABORAZIONE
PROVENIENTI DA PAESI EUROPEI
GRECIA
Azienda greca cerca produttori italiani di maglieria per
donna.
RIF. EIC 72/2006
GRECIA
Impresa greca impegnata nel settore medicale, dettagliante di
articoli per dentisti e materiale ortopedico cerca partners per
accordi di cooperazione.. RIF. EIC 61/2006
GRECIA
Ditta greca del settore abbigliamento intende collaborare con
produttori e grossisti italiani di abbigliamento femminile.
RIF. EIC 62/2006
GRECIA
Azienda greca cerca produttori italiani di sedie per cucine.
RIF. EIC 63/2006
GRECIA
Impresa greca cerca produttori italiani di piccola pelletteria per
accordi di cooperazione. RIF. EIC 64/2006
GRECIA
Ditta greca cerca produttori italiani di distributori automatici di
fiori per acquisto articoli. RIF. EIC 65/2006
GRECIA
Ditta greca impegnata nel settore autoricambi cerca produttori
italiani di lubrificanti per autovetture e camion. RIF. EIC 66/2006
GRECIA
Azienda greca del settore macchinari industriali cerca produttori
italiani di forni per essiccazione dei pomodori al fine di stabilire
accordi di collaborazione RIF. EIC 67/2006
GRECIA
Impresa greca impegnata nel settore articoli sanitari cerca
produttori italiani di pannolini per bambini ed assorbenti.
RIF. EIC 68/2006
GRECIA
Impresa greca del settore alimentare cerca importatori di lumache.
RIF. EIC 69/2006
28
GRECIA
Impresa greca del settore abbigliamento cerca produttori
italiani di pigiami e costumi da bagno da donna e uomo.
RIF. EIC 71/2006
GRECIA
Impresa greca cerca grossisti italiani di caffè espresso.
RIF. EIC 73/2006
GRECIA
Azienda greca cerca produttori italiani di nastri autoadesivi
a doppia faccia.
RIF. EIC 74/2006
GRECIA
Impresa greca impegnata nel commercio e nell’esportazione
di pelli grezze vuole contattare concerie e ditte italiane
interessate ad importare dalla Grecia pelli non conciate
di bovini e suini e carne di ovini.
RIF EIC 75/2006.
PROPOSTE DI COLLABORAZIONE
PROVENIENTI DA PAESI EXTRA-EUROPEI
ARGENTINA
Azienda argentina produttrice di contenitori plastici usa
e getta per alimenti cerca distributori ed importatori
italiani di contenitori alimentari monouso.
RIF. EIC 76/2006
ARGENTINA
Azienda argentina produttrice di film in PVC per avvolgere
alimenti di diverse lunghezze e larghezze, spessore da 8
a 19 micron intende contattare supermercati, produttori
di alimenti freschi e distributori di materiali plastici per
imballaggio.
RIF. EIC 77/2006
ARGENTINA
Impresa argentina produttrice di contenitori usa e getta
in polipropilene per alimenti cerca partners per accordi
commerciali. RIF. EIC 78/2006
ARGENTINA
Azienda argentina specializzata nella produzione di
sacchetti di plastica in polietilene intende contattare
supermercati interessati ai propri prodotti. RIF. EIC
79/2006
ARGENTINA
Azienda argentina produttrice di film in polietilene, laminati
ed etichette di sleeve e wrap round, intende contattare
aziende di packaging per alimenti. RIF. EIC 80/2006
bancaideacommunication.com
ARGENTINA
Impresa argentina dell’industria edilizia specializzata nella
produzione di schiuma di polietilene, isolanti termici di
schiuma di polietilene e foil in alluminio, membrana
impermeabile sottotegola e sottotetto, blocchi, lastri e tubi
di schiuma di polietilene è interessata a distributori di
materiali per l’edilizia, distributori di aria condizionata di
refrigerazione e riscaldamento. RIF. EIC 81/2006
polipropilene, tubi ed accessori per l’irrigazione e per
riscaldamento cerca distributori di materiali per l’edilizia
e sanitari. RIF. EIC 83/2006
ARGENTINA
Impresa argentina specializzata nella produzione di foglie,
lastre e bobine in polistirene ad alto impatto intende
contattare bazar, librerie, autoricambi e casalinghi.
RIF. EIC 84/2006
ARGENTINA
Azienda argentina produttrice di foglie, lastre e bobine in
acrilico, polistirene, polipropilene e polietilene cerca
importatori e distributori di lastre. RIF. EIC 85/2006
Per ricevere i profili completi delle aziende
contattare i nostri Uffici ai seguenti indirizzi :
ARGENTINA
Ditta argentina dell’industria edilizia produttrice di tubature
e accessori in polipropilene è interessata a contattare
distributori di materiali per l’edilizia e sanitari.
RIF. EIC 82/2006
Eurosportello di Napoli
Area Cooperazione Internazionale
Corso Meridionale, 58 – Palazzo Borsa Merci
80143 Napoli
tel 081 284217 Fax 081 287675
e-mail : [email protected]
ARGENTINA
Azienda argentina impegnata nel settore edilizia industriale,
produttrice di tubature e accessori per raccordo in
citando il numero di riferimento con il quale è contrassegnato
ciascun messaggio.
ESPLORANDO L’INDIA...
a cura di Vanessa Foggia
Area Internazionalizzazione e Promozione
Esplorando: India
Un mercato da 60 mld $
L’India rappresenta uno dei mercati che offre le
maggiori opportunità commerciali e di investimento
nel contesto internazionale. La struttura economica
del Paese è costituita da un elevato numero di PMI
e questo favorisce forme di interscambio e di
collaborazione tra le aziende indiane e quelle italiane.
Il settore manifatturiero ha registrato una crescita
annua superiore all’8% e ciò ha contribuito a rendere
l’India il Paese con l’economia più dinamica del
mondo, seconda per velocità, soltanto alla Cina.
L'India costituirebbe un mercato potenziale del valore
di 60 miliardi di dollari nel settore dei beni di consumo
relativi al comparto alimentare (in particolare i settori
caseario, delle bevande - incluso il vino -, della pasta
e prodotti da forno, dei prodotti tipici - incluso l'olio
d'oliva - della cioccolata e della pasticceria), ai prodotti
per la casa (elettrodomestici, mobili, lampade, piastrelle
e sanitari) ed ai prodotti d'uso personale (abbigliamento,
pelle, calzature, gioielleria, cosmetici). A fronte di tale
cifra potenziale, le esportazioni, nel periodo 19992000, di beni di consumo dei principali paesi concorrenti
(Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania)
ammontavano a soli 9 miliardi di dollari, con una
bilancia commerciale che, tranne nel caso del Regno
Unito, è favorevole all'India.La penetrazione di beni di
consumo di fascia medio-alta in India - cosiddetti
"lifestyle goods" - è ancora limitata rispetto ad altri
paesi del Sud-Est asiatico, soprattutto a causa del basso
livello medio del reddito nazionale e della forte impronta
protezionistica della struttura commerciale estera. Di
conseguenza, a fronte dei circa 200 milioni di
consumatori appartenenti a quelle che, all'interno del
parametro indiano, possono definirsi "classi medie",
solo una decina di milioni può considerarsi sin d'ora
potenziale acquirente dei "lifestyle goods" e, pertanto,
del "Made in Italy" di livello medio-alto, mentre gli altri
rappresentano essenzialmente un bacino di acquirenti
di beni di consumo di massa (soft drinks, piccoli
elettrodomestici, dolciumi e caramelle ecc.).
30
Informazioni Generali
Superficie: 3.287.263 km2 (inclusa
la zona del Kashmir sottoposta
all`amministrazione indiana)
Capitale: New Delhi (12.800.000
abitanti)
Altre città principali: Mumbai (Bombay)*
(16.400.000 ab.); Kolkata (Calcutta)* (13.200.000
ab.); Chennai (Madras)* (6.400.000 ab.); Bangalore
(5.700.000 ab.); Hyderabad (5.500.000 ab.); Ahmadabad
(4.500.000 ab.); Pune (3.800.000 ab.).
*Dopo Bombay, ribattezzata da giugno 1995 Mumbai, e Madras,
diventata Chennai, ad agosto 1999 anche Calcutta ha abbandonato il
nome attribuito dagli inglesi, recuperando il nome storico di Kolkata.
Popolazione: 1.027.000.000 abitanti (densità: 312,4 abitanti
per km2)
Lingua: L’Hindi e l’inglese sono le lingue ufficiali del Paese.
L’Hindi è la lingua più diffusa in India, parlata dal 38%
della popolazione; l’inglese è usato per le attività economicocommerciali. La Costituzione riconosce inoltre 18 lingue
regionali, delle quali le più importanti sono: Bengali, Marathi,
Telegu, Tamil e Urdu, parlate da oltre il 5% della popolazione.
Religione: Induisti (81,3%), Musulmani Sunniti (9%)
Musulmani Sciiti (3%), Cristiani (2,3%), Sikh (1,9%), Buddisti
(0,8%), Giainisti (0,4%)
Moneta: La moneta locale è la Rupia, (INR) divisa in 100
Paisa, pienamente convertibile.
La media annuale del tasso di cambio dello Rupia indiana
in Euro nell’anno 2004 è stata di 56.3378 INR per 1 Euro.
Il tasso di cambio al 15 novembre 2005 è di 53.3061 Rupie
per 1 Euro e di 45,6896 Rupie per 1 dollaro US
Settori Produttivi - Contributo sul PIL (%)
Settore
Interscambio
00/01
01/02
02/03
2004
Dalla metà degli anni ‘80 l’Italia registra
Agricoltura
n. d.
23,6
20,2
21,1
un deficit commerciale verso l’India, in
Industria
n. d.
26,2
24,2
27,2
quanto le nostre esportazioni verso l’India
non riescono a tenere il passo con l`entità
Manifatturiero
n. d.
15,4
n. d.
n. d.
degli acquisti dal paese asiatico. Negli
n. d.
2,2
n. d.
n. d.
Settore Minerario
anni 2000 si registra una stabilità dei
volumi totali dell`interscambio italiano
Costruzioni
n. d.
n. d.
n. d.
n. d.
con l`India, sebbene i dati relativi al primo
2,5
n. d.
n. d.
Forniture elettriche, gas, acqua n. d.
trimestre del 2005 indicano un aumento
del 30,64% delle esportazioni che hanno
n. d.
50,2
46,6
51,7
Servizi
raggiunto i 345 milioni di euro, rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
Fonte: Economist Intelligence Unit: Country Report
Settembre 2004
Le importazioni hanno subito allo stesso
modo un aumento pari al 21,49%, raggiungendo i
610 milioni di euro. Il saldo commerciale positivo ha
subito una variazione positiva dell’11,32%.
Prospettive Future
La composizione merceologica dell’interscambio
Indicatore
2006 2007
commerciale dell’Italia con l’India registra, per le
importazioni la preponderanza di prodotti tessili e
PIL (Var.%)
7,0
6,5
articoli di abbigliamento, cuoio e calzature, ma anche
di prodotti chimici di base ed il ferro, la ghisa e
Inflazione (%)
5,2
3,5
l’acciaio.
Bilancia commerciale (milioni di US$)
Dal lato delle esportazioni, macchine ed apparecchi
meccanici, seguite da prodotti chimici di base e
101,5 116,3
Esportazioni
prodotti farmaceutici, sono tra i prodotti più venduti.
Importazioni
152,3 173,0
Buone anche le vendite italiane verso l’India di prodotti
tessili e cuoio. Tra le vendite, anche le parti ed accessori
-50,8
56,7
Saldo
per autoveicoli.
Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit
Novembre 2005
Principali indicatori economici
*
Gli indicatori sono basati sull`anno fiscale indiano che comincia il 1° aprile
Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report novembre 2005
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