II Trimestre 2006
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II Trimestre 2006
Luglio 2006 Intervista a Sabatino Santangelo PRIMA “Le carte vincenti per le Piccole imprese” Attività Del sec o n d o trimestre 2006 Dalla rete regionale Seminari per favorire lo sviluppo delle Pmi Qui Bruxelles Imprese europee, nuove opportunità Programmi e scadenze Tu tte le u ltime n o tizie su i fin a n zia m en ti eu ro p ei Esplorando I n d ia Cari lettori, un detto medioevale recita: “Siamo nani sulle spalle dei giganti”. Al giorno d’oggi, se parliamo di economia riferendoci ai piani dell’Unione europea per le piccole e medie imprese, si potrebbe ribaltare il detto affermando che “sui piccoli si regge il gigante”. Perché la Comunità dei 25, nell’ambito degli “obiettivi di Lisbona”, mira ad essere la più forte economia del mondo per competitività, innovazione e conoscenza. Dal vertice del Parlamento europeo fino ai territori, funzionari e dirigenti dovranno lavorare per favorire lo sviluppo delle Pmi. Attraverso politiche ed iniziative che si richiamano a specifiche linee guida, dettate dall’esigenza di rafforzare il tessuto produttivo, di consentire velocità d’azione a imprese per loro natura dinamiche, e di proteggere la propria economia da colossi multinazionali che dettano legge nell’epoca della globalizzazione. Insomma: una moderna sfida che pone tanti “Davide” contro i “Golia” con occhi mandorla e portafogli ricchi di dollari e petrolio. Questa competizione avrà come vincitori le idee, la tempestività di realizzarle, la capacità di esportarle. A Bruxelles sanno bene che le Pmi rappresentano da diversi anni, successi che fanno da traino in un contesto che vede ormai assopita l’industria pesante europea (beninteso: non che la “grande” sia non più indispensabile); ma nelle aziende di medie e piccole dimensioni, si ritrovano presupposti vincenti. Si veda il caso di Google, Skype, E-bay, che a pieni voti hanno superato l’esame di matricole, per entrare nel Parnaso delle Grandi. Affianco a queste, quelle aziende che hanno saputo investire in prodotti di qualità e tecnologici a supporto della comunità, fino a portarli in giro per il mondo. Tra queste, c’è anche qualche impresa campana, che magari oggi apre negozi all’estero, o riscopre tradizioni artigiane che conoscono commesse da Sidney a Los Angeles. Un passo fondamentale per le Pmi sarà la loro capacità di penetrare ed affermarsi sui mercati esteri. Ma così come questo dato presenta costi elevati, tanti altri ostacoli intervengono nello sviluppo: dall’eccessiva burocrazia che rallenta la macchina e rende tutto più oneroso, fino al costo del lavoro e delle tecnologie. Eppure, qualcosa si muove. Si punta a politiche fiscali di vantaggio, alla semplificazione, ad una flessibilità delle risorse umane, a programmi di finanziamento per la tecnologia e la sostenibilità. E non ultimo, all’aggregazione, punto cruciale per la crescita, e l’economia di filiera. Anche se la partita più importante, si gioca sulle diseconomie del nostro territorio. E allora val bene “pensare prima alle piccole”. Ma occorre liberarsi prima da grandi zavorre. Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Napoli Trimestrale di informazione a distribuzione gratuita a cura dell’Eurosportello Notizie, Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli Anno XI N.3 - Reg. Trib. Napoli N.4638 dell’ 11-04-1995 Spedizione in abbonamento postale 70% - Filiale di Napoli Mario de Miranda Presidente Eurosportello SOMMARIO / Redazione Gennaro Piccolo (coordinamento) Marco Cozzolino Segreteria di Redazione Gianclaudio Carbone Hanno collaborato Marco Cozzolino Rosangela Dente Daniela de Filippis Paolo del Mondo Maria Rosaria Furgiuele Gennaro Piccolo Simone Sparano Progetto Grafico Banca Idea Communication Impaginazione Simone Olivella Fonte Immagini Eurosportello Commissione Europea Icponline.it Finito di Stampare Luglio 2006 presso lo stabilimento tipografico della Prontostampa Napoli Direzione e Amministrazione Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli per l’Internazionalizzazione Corso Meridionale,58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli Tel : 081284217 - pbx Fax : 081287675 [email protected] www.eurosportello.napoli.it A Sabatino Santangelo Prima Le carte vincenti per le Piccole imprese Attività del secondo trimestre Calendario Europeo Scadenziario dei principali programmi dell’Unione Europea Programmi Finanziamenti europei Dalla rete regionale Sviluppo, competitività e innovazione Pmi Da Bruxelles VII programma quadro Opportunità di Cooperazione Proposte dal mondo Esplorando India Attività Progettuale per l’Internazionalizzazione Rosangela Dente [email protected] Vanessa Foggia [email protected] Affari Generali e Formazione Approvigionamento Beni e Servizi, Servizio Qualità Grazia Crisalfi [email protected] Responsabile Amministrativo Rossana Guglielmi [email protected] Gestione e Amministrazione Progetti, Contabilità e Segreteria di Consiglio Maria Rosaria Lo Conte [email protected] Contabilità Ciro Ponticelli [email protected] Presidente Mario de Miranda Vice Presidente Antonio Pellecchia Consiglieri Giovanni Allinoro Ciro Fiola Luigi Giamundo Pasquale Giglio Nicola Santoro Presidente dei Revisori dei Conti Patrizia Scandaliato Sindaci Eraldo Turi Nicola Fimiani Supplenti Maria Pia Angelici Antonio D’Antonio Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello Direzione Riccardo de Falco [email protected] Segreteria e Gestione del Personale Gianclaudio Carbone [email protected] Relazione Esterne Maria Rosaria Furgiuele [email protected] Rapporti con Istituzioni ed Enti, Accordi di Programma, Sprint, POR Campania Antonella Dini [email protected] Euro Info Centre e Coordinamento Attività Progettuale Gennaro Piccolo [email protected] Information Officer Web site,Newsletter,IPM,Progettazione Marco Cozzolino [email protected] 02 04 12 22 24 26 27 28 30 Intervista Consiglio di Amministrazione dell’ Eurosportello Direttore Responsabile Riccardo de Falco luglio 2006 EDITORIALE di Riccardo de Falco Direttore Eurosportello Undici anni fa a Barcellona nasce la prima formulazione completa di una politica europea per il Mediterraneo. I rappresentanti dei quindici paesi comunitari e di dodici stati mediterranei extraeuropei adottano la Dichiarazione di Barcellona con l’obiettivo di fare del Mediterraneo una zona di dialogo, di scambi e di cooperazione attraverso la creazione di una zona di libero scambio entro il 2010: fuori dall’Europa non ci sono più paesi da sfruttare o con cui avere solo scambi commerciali. Ci sono partner: governi, popoli e culture con cui tessere relazioni paritarie, economiche, ma anche politiche e culturali. Ecco allora la costruzione di un dialogo impiantato su tre obiettivi: lo sviluppo della cooperazione economica e finanziaria, il dialogo politico e l’attenzione per la dimensione umana, culturale e sociale. Il Mediterraneo può costituire una straordinaria “occasione territoriale”, forse una delle ultime, per trovare una dimensione spaziale e funzionale di leadership all’insieme di valori che il Sistema Paese Italia esprime. Tuttavia, nonostante i numerosi progressi in tal senso, l’attuale contesto risulta quanto mai complesso e delicato. Ai dati economici in continuo miglioramento si contrappongono le numerose tensioni politiche che l’area sta vivendo. L’area mediterranea è infatti l’unica verso la quale le esportazioni italiane crescono nel corso degli ultimi 5 anni, con ritmi medi di crescita pari a circa il 10%. Queste continuano a far registrare buoni risultati attestandosi a un +7% annuo ed a un valore economico di circa 18,5 miliardi di Euro. In Campania l’interscambio con i Paesi dell’Area Med ammonta a oltre 392 milioni di euro con un aumento nei primi sei mesi del 2006 di più di 170 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2000. C’è quindi una costante e crescente interconnessione economica con il mercato Mediterraneo destinato a crescere notevolmente visto che dal 2010, o verosimilmente qualche anno più tardi, dovrà costituirsi come mercato unico, sulla base di quanto previsto dal processo di Barcellona. Un quadro più controverso emerge dagli interventi di sostegno economico-politico euro-mediterraneo. Il mediterraneo ha bisogno soprattutto di infrastrutture, di strade, di ferrovie di collegamenti portuali e di quanto possa effettivamente facilitare le interconnessioni fra i nodi della rete di trasporto di merci e di persone. Non è possibile che a pochi anni dall’istituzione di un’area di libero scambio che riguarderà oltre 600 milioni di persone, manchino infrastrutture indispensabili per lo sviluppo dell’area e che le reti di connessione energetica e telefonica fra i differenti Paesi siano carenti se non inesistenti. Dall’ultima conferenza annuale del laboratorio EuroMediterraneo tenutesi a Milano è emersa la necessità che l’Europa si occupi di queste tematiche attraverso un’istituzione multilaterale, distinta dalla BEI – Banca Europea per gli Investimenti, che promuova l’infrastrutturizzazione dell’area. Inoltre scaduto il Programma MEDA, quale principale strumento finanziario dell’Unione Europea per la realizzazione del Partenariato Euro Mediterraneo, un’attenzione particolare sarà data alla Politica Europea di Vicinato che a partire dal 2007 sarà il nuovo strumento di sostegno finanziario dell’UE nell’area. In relazione all’importanza che riveste per la nostra regione l’integrazione con l’area del mediterraneo, la Camera di Commercio di Napoli ha recentemente affidato all’Eurosportello la realizzazione di un Desk Mediterraneo. La “Mission” è quella di sviluppare nuovi progetti, costruire reti, consolidando sempre più i legami del sistema delle rappresentanze delle imprese e quelle del sistema degli Enti locali utilizzando forme di collaborazione concrete al fine di supportare le aziende nel loro processo di espansione nel Mediterraneo. Per il raggiungimento di tale obiettivo è stato siglato un protocollo di intesa con l’UNIDO ITPO ITALIA (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) che attraverso la sua rete di antenne dislocate nell’Area, quali punti di osservazione privilegiata, intende favorire lo sviluppo di collaborazioni economiche produttive nell’area. Si tratta quindi di creare occasioni di collaborazioni tra istituzioni, enti locali, imprese, attori sociali, avviando una rete di interscambio materiale ed immateriale tra le due rive del Mediterraneo, adottando la logica della cooperazione allo sviluppo che veda il coinvolgimento delle forze attive del territorio - PMI, Distretti industriali, public utilities, Camere di commercio campane, Associazioni di categoria, per costruire partenariati territoriali tra il Nord e il Sud del Mediterraneo. Si tratta quindi di tracciare rotte comuni di navigazione che consentano di raggiungere le rive del Mediterraneo. Nonostante gli scogli. Editoriale Su rotte antiche verso nuovi orizzonti INTERVISTA a Sabatino Santangelo Vicesindaco di Napoli di P.d.M. Fare impresa nel napoletano costa in media il 25% in più rispetto alle altre città del paese. È la denuncia degli imprenditori locali. Le cause principali – affermano gli stessi – si rintracciano nella carenza di adeguati spazi fisici e di strutture competitive, e soprattutto nella presenza sul territorio della criminalità organizzata, che incide sulla vita dell’impresa con il racket, nonché con la concorrenza “sleale” del sommerso (una recente indagine della Confesercenti rivela che ogni giorno “cosa nostra” sottrae alle imprese italiane almeno 200 milioni di euro, ndr). Quali iniziative è allora necessario mettere in campo per contrastare questi fenomeni, e per ridare slancio all’economia locale? Lo abbiamo chiesto a Sabatino Santangelo, vicesindaco di Napoli. Che illustra i lavori di riqualificazione urbana in corso da Est ad Ovest; e poi il percorso di attuazione del Piano strategico, puntando l’accento sulla necessità di ridare alla città una dimensione di normalità, condizione essenziale per il vivere quotidiano che si pone quale terreno fertile dove lasciar fiorire una originale creatività imprenditoriale che può fare scuola nel mondo. Intervista Un nuovo terreno per lasciar fiorire imprese creative 2 Domanda: Il piano regolatore cittadino prevede adeguati spazi di inserimento sul territorio per nuove imprese o per la valorizzazione di attività già esistenti? È possibile portarvi eventuali modifiche al Prg? E quali aree cittadine potrebbero essere le ideali candidate ad ospitare nuovi insediamenti produttivi? Risposta: Grandi aree della zona orientale (420 ettari) sono destinate a insediamenti per la produzione di beni e servizi e a insediamenti integrati, dove pure possono essere installate attività produttive; altre aree sono individuate nella zona nord e in quella occidentale. Che si tratta di possibilità reali lo dimostrano alcune iniziative che, in questi primi due anni dall’approvazione del nuovo Prg, sono state attivate: il recupero dell’ex Mecfond, il progetto di ristrutturazione dell’ex Icmi, lo stesso polo hi tech di Napoli Est testimonia vitalità produttiva. Per cogliere in tutte le sue opportunità il nuovo Prg, occorre, prima di pensare a modifiche, mettere in campo una coerente strategia di attuazione in grado di risolvere alcuni nodi, come quello dei depositi petroliferi. Poi, mettere mano al rinnovamento della rete infrastrutturale, in modo che non sia da ostacolo a un equilibrata trasformazione dell’area; infine, è necessario agevolare con varie misure l’insediamento di attività produttive; avviare a realizzazione le nuove urbanizzazioni per elevare la qualità ambientale, che costituisce la condizione principale per la valorizzazione di questo territorio. Accanto a questo, naturalmente, sarà opportuno sfruttare tutte le possibilità offerte dalle legislazioni e dai programmi nazionale e regionale per agevolare nuovi insediamenti produttivi. Si tenga comunque conto che, per ottenere il reale decollo della zona orientale è necessario attuare i piani di bonifica per i quali è in corso la caratterizzazione; ciò in quanto alcune di queste aree per molti anni hanno ospitato attività industriali inquinanti. D: Il sindaco Iervolino ha presentato alla stampa una lista con circa dodici grandi interventi prioritari, menzionando a parte il grande progetto strategico per il quale si è impegnato ufficialmente il presidente del Consiglio Romano Prodi: in relazione anche alla nuova programmazione dei fondi Ue 2007-2013 che pone la città al centro degli interventi, ritiene che per Napoli si stia presentando un’occasione davvero unica? R: Ritengo che una città come Napoli necessiti di più progetti; il Sindaco e la nuova Giunta stanno lavorando proprio a questo. Si tratta di progetti di grande impatto sociale già predisposti dalla vecchia giunta, a cui il nuovo esecutivo dovrà dare attuazione. D: Tra questi ci sono anche i progetti che interessano la Mostra d’Oltremare? R: Il recupero della Mostra d’Oltremare è un tassello fondamentale della strategia per la zona occidentale. L’obiettivo è la valorizzazione dell’impianto urbanistico unitario composto dalla Mostra che prosegue con viale Giochi del Mediterraneo e arriva fino alla Nato: lo stiamo progressivamente conseguendo combinando le iniziative private e quelle pubbliche (per fare qualche esempio, si è concretizzata la costruzione della multisala Med, si è dato avvio alla ristrutturazione del Palazzetto dello Sport “Mario Argento”). Nella nostra strategia, quest’area deve caratterizzarsi come polo di attrezzature di rilievo metropolitano per settore turistico-congressuale e il tempo libero. In questo quadro, la Mostra d’Oltremare ha avviato numerose iniziative di rilancio che, oltre a rivitalizzare la zona occidentale di Napoli, possono avere effetti economici di scala metropolitana. Credo però che la zona occidentale potrà avere un completo sviluppo solo quando accanto alla rivitalizzazione della Mostra d’Oltremare potrà essere consegnata ai cittadini napoletani la nuova Bagnoli, con i suoi parchi, i suoi attrattori turistici, gli alberghi e le attività produttive. D: La criminalità incide sulla vita delle imprese, nonché sulla politica e sulla vita dei cittadini. Come si farà fronte a questo problema? R: Fermo restando che è lo Stato ad avere la podestà esclusiva e il dovere di attuazione su ordine pubblico e sicurezza, e che per questo abbiamo però già avanzato al governo Prodi la richiesta di una maggiore attenzione alla sicurezza, anche come Comune metteremo in campo una serie di iniziative: attueremo la “legalità di modello”, che significa un controllo totale sui procedimenti amministrativi, la “legalità per induzione, educazione e solidarietà”, che in pratica vuol dire promuovere il rispetto delle regole a tutti i livelli, e garantire i diritti e gli interessi dei più deboli; infine, la “legalità di repressione”, esercitata attraverso la polizia urbana in tutte le materie di competenza comunale”. D: I potenti del mondo scelgono le cravatte di Marinella. Il marchio Attolini è visibile sulle monoposto di Formula 1. Mariano Rubinacci apre negozi nella City londinese. Carpisa è tra i leader internazionali del suo settore, mentre Original Marines apre i negozi dalla Bulgaria fino alla Turchia: Abbiamo citato cinque casi di azienda napoletani che fanno scuola nel mondo. Che cosa, a suo giudizio, rende unici e vincenti tali marchi e tali imprese? Ritiene che il “made in Napoli” sia ancora oggi un sinonimo di qualità, creatività e gusto? R: Sicuramente sì, visto che i punti di forza della creatività produttiva napoletana riescono ad imporsi nel mondo nonostante le difficoltà oggettive ancora esistenti. Su ciò, naturalmente, è necessario puntare per fornire a queste ad altre realtà produttive gli strumenti per consolidare e ampliare la loro penetrazione nel mercato internazionale. In ogni caso, il vero punto di forza di questa città è la fantasia che nutre la sua creatività. spostamento del baricentro politico e commerciale verso il Sud dell’Europa. E Napoli, ovviamente, è in prima fila. D: Da presidente di Bagnolifutura a vicesindaco di Napoli: quale impegno Sabatino Santangelo ha assunto con i cittadini napoletani, e qual è il suo “sogno” nel cassetto” per questa città? R: Alla prima parte della domanda rispondo in modo preciso: attuare e concretizzare quanto già predisposto dalle Amministrazioni che hanno preceduto quella a cui mi onoro di appartenere. Per quanto concerne il mio “sogno nel cassetto”, è presto detto: contribuire a realizzare una Napoli ordinaria, che conservi cioè la sua vitalità in un ordine normale e una altrettanto normale vita civile. D: Un’ultima domanda: gli imprenditori richiedono interventi che interessano diverse competenze tra di loro trasversali: dalle politiche per l’occupazione, alla mobilità, nonché alle risorse strategiche e all’urbanistica. Come si cercherà di fare raccordo tra i diversi assessorati, e quali iniziative si punterà a realizzare da qui a cinque anni? R: La sindaca Iervolino è stata chiara, sia in campagna elettorale e sia aprendo questa nuova consiliatura; quello che è appena cominciato è il quinquennio del “fare”, dopo che nell’esperienza amministrativa precedente sono state gettate le basi, progettuali e operative, della nuova città. In sostanza, ci sarà la realizzazione degli indirizzi. Anche il Piano Strategico va in questa direzione; si tratta di un momento di coinvolgimento di tutte le forze sociali e dei cittadini, per creare le sinergie necessarie al perseguimento di nuovi livelli di competitività, di connessione e di creatività. Tutti gli Assessorati, naturalmente, avendo condiviso il programma del Sindaco, ne condividono adesso anche gli obiettivi. D: Quali sono, secondo Lei, le mosse strategiche che le istituzioni e i cittadini dovranno compiere per rendere Napoli una città di respiro internazionale? Quale tra questi è un fattore vincente: il patrimonio artistico e paesaggistico; l’originalità del “made in Napoli”; la presenza di cinque Università; i grandi eventi; lo sbocco sul mare al centro del Mediterraneo? R: Banalmente, non posso che rispondere tutti e cinque questi fattori. È proprio la loro combinazione e la sinergia tra questi che ci regala potenzialità che altrove, oggettivamente, non ci sono. Oggi, però, anche in accordo con il governo Prodi e con il coordinamento delle regioni del Sud, si vuole puntare sul nuovo ruolo del Mediterraneo, visto il progressivo 3 PRIMA di Paolo del Mondo Quali politiche occorre attuare per la ripresa dell’economia europea? Ecco le risposte della Comunità dei 25, che istituisce nuovi strumenti e programmi a favore delle Piccole e medie imprese. In alcuni settori dell’economia (industria pesante, tessile, tecnologie), le imprese europee sono investite dalla crisi generata dall’ipervelocità (tempi rapidi e manodopera a basso costo) dei Paesi emergenti. Di questo passo, la crisi – avvertono gli analisti – sarà strutturale. Per questi motivi, da diversi anni l’Unione europea si gioca la carta “innovazione” come cardine della sua futura economia. L’obiettivo è stato ratificato nella cosiddetta “Agenda di Lisbona”, che pone al centro la piccola e media impresa. Soggetto dinamico che trova la sua forza non tanto nella produzione, quanto nelle idee e nella qualità, le Pmi rappresentano la spina dorsale della nostra economia (in Italia sono circa l’80 per cento). Ma una spina dorsale ancora fragile, che rischia di restare schiacciata per la sua stessa natura. Le Pmi, infatti, sono le prime a subire i contraccolpi di un eventuale mutamento dei contesti economici; eppure, sono le prime a riadattarsi ai nuovi scenari. Altro fattore di criticità è la burocrazia: un onere eccessivo che incide sui bilanci, e che rallenta una tipologia di azienda votata invece alla rapidità. In conclusione, le piccole imprese soffrono dinanzi ad un costo del lavoro eccessivo, avendo invece bisogno di flessibilità. Tuttavia, il vero gap è rappresentato dall’accesso alla ricerca e dall’espansione internazionale: senza innovazione, e senza il sostegno all’esportazione, le Pmi sono un fallimento annunciato. Eppure, Bruxelles ha deciso di puntare sulle piccole e medie imprese. L’Europa delle Imprese Le carte vincenti per le Piccole imprese 5 PRIMA 2000 - 2006: successi e fallimenti Analizziamo gli interventi comunitari indirizzati a sostegno delle Pmi, a partire dal 2000. Se usciamo fuori dai confini della Campania, vediamoche vediamo che passi passi in avanti in avanti sono stati sono compiuti. stati compiuti.persistono Tuttavia, Tuttavia,i gap persistono ed i problemi i gap sopra ed i problemi Esopra indicati. se poi indicati. torniamo E se nei poi confini torniamodella nei confini della Campania (o di tutto Campania il Mezzogiorno), (o di aitutto problemi il Mezzogiorno), si aggiungono ai le problemi diseconomie si aggiungono generate da le diseconomie malavita organizzata generate dae malavita dal sommerso, organizzata che e dal sommerso, frenano le iniziative che imprenditoriali, frenano le iniziative incidono imprenditoriali, sul costo e sulla incidono qualità della sul vita, costoede infine sulla qualità della rendono vane molte vita, ed delle infine politiche rendono applicate vane molte sul territorio. delle politiche Eccezionapplicate fatta per alcuni sul territorio. settori, Eccezion quel poco fatta di grande per alcuni impresasettori, che c’è quel in regione poco èdiingrande crisi. Ilimpresa mondo che dellec’è piccole in regione si è dimostrato è in crisi. Il mondo delle dinamico negli piccole anni in si cuiè la dimostrato Campaniadinamico ha visto negli il proprio anniPilinin cui crescita la Campania (fino al 2003), ha visto grazie il proprio Pil inalle soprattutto crescita esportazioni, (fino alin2003), quei settori grazie soprattutto come agroalimentare, alle esportazioni, tecnologie, in artigianato quei settorie come agroalimentare, tessile, che ancora oggi tecnologie, fanno da traino. artigianato E tutto e tessile,negli questo, che anni ancora in cui oggil’economia fanno da mondiale traino. E tutto questo, conosceva una fase neglidi anni contrazione. in cui l’economia Quando poi mondialeeconosceva America Asia si sono una“risvegliati”, fase di contrazione. le nostre Quando hanno imprese poi America perso eterreno, Asia si subendo sono “risvegliati”, gli effetti le nostre della mutazione. imprese hanno La politica perso terreno, regionale subendo ha gli effetti della sostenuto le imprese mutazione. attraverso La politica la formula regionale degli ha sostenuto incentivi “a pioggia”; le impresema attraverso con risultati la formula non degli incentivi sempre soddisfacenti, “a pioggia”; e ma talvolta con risultati senza non sempre(sisoddisfacenti, valutazione veda l’incremento e talvolta delle frodi senzaa valutazione danno della Comunità (si veda l’incremento europea). Per altre dellecause, frodi laedanno P m della i p aComunità g a n o leuropea). o s c o tPer t o altre di c a u s e , l e P m i p a gdiaerogazione sottodimensionamento, n o l o s cdio prodotti tto di esottodimensionamento, servizi non certo all’avanguardia, di erogazione ed infine di prodottiproblematiche quelle e servizi non territoriali certo all’avanguardia, che ledono ed infine sulla competitività quelle problematiche e sulla sicurezza. territoriali Senza che ledono sulla problemi dimenticare, competitività strutturali e sulla quali sicurezza. il costo Senza del lavoro, dimenticare, la mancanza problemi di figure strutturali professionali quali il costo delalle rispondenti lavoro, esigenze la mancanza di mercatodi(nonché figure professionali di una adeguatarispondenti offerta formativa), alle esigenze il peso della di 6 mercato (nonché di una adeguata offerta formativa), il peso della burocrazia, l’eccessivo prelievo fiscale, la forte presenza della mano pubblica come principale committente. Dalle istituzioni arriva l’invito all’aggregazione per risolvere il problema del sottodimensionamento, nonché l’annuncio della riduzione del cuneo fiscale. Per le politiche di formazione, si punta a trasferire la competenza alle imprese; sul fronte dell’internazionalizzazione, la scelta è di raccordare le iniziative. Cambieranno anche gli incentivi: non più “a pioggia”, ma selettivi, e ad esclusivo beneficio delle imprese virtuose. La Carta Europea per le Piccole Imprese Nel mese di giugno, l’Unione europea ha promosso una serie di incontri per sensibilizzare imprenditori e cittadini sui contenuti della Carta a favore delle Piccole e medie imprese. L’ultima occasione è stata la convention di Vienna (320 partecipanti, dal 13 al 15 giugno), i cui lavori hanno portato risultati soddisfacenti. Nei documenti ufficiali si legge che “Le piccole imprese devono essere considerate la forza propulsiva dell’innovazione, dell’occupazione e dell’integrazione sociale e locale in Europa”. Il nuovo regolamento dei fondi strutturali (approvato in seduta plenaria del Parlamento a Strasburgo lo scorso 4 luglio), indica come macrotemi la coesione, la crescita e la competitività. Accanto le città, che sono considerate “motore del territorio”, ci sono le Pmi, “motore dell’economia”. La strategia indicata da Bruxelles ha come obiettivo la creazione del miglior contesto possibile per l’operatività delle Pmi. Ciò si può realizzare attraverso i seguenti principi: mettere al centro delle politiche regionali le piccole imprese; premiare con incentivi di natura fiscale ed economica soltanto le imprese di successo; riconoscere il valore di chi fa economia della conoscenza; offrire condizioni per il dinamismo e l’occupazione; creare le condizioni per lo sviluppo dello spirito imprenditoriale. Dal dire, al fare. L’applicazione della Carta richiede un intervento che dovrebbe trovare contemporaneità all’interno di tutti i governi dell’Unione Europea, compreso gli ultimi arrivati. Ci riferiamo alla redazione di un quadro normativo, fiscale e amministrativo, che sia favorevole alle esigenze delle Pmi; ed infine, alla creazione delle condizioni vantaggiose per l’accesso ai mercati e alla ricerca. Migliorando i sistemi fiscali degli Stati, si potrà favorire l’occupazione e l’espansione dell’impresa. A questo si aggiunge il problema delle risorse finanziarie, con il credito ancora poco vantaggioso per le Pmi. Per questo, Bruxelles intende promuovere finanziamenti incentrati sul capitale di rischio – e tale processo culminerà con l’entrata a regime dopo il 2013 di programmi quali Jeremi. Al momento, le Pmi ottengono le condizioni di rating per rientrare nei parametri imposti da Basilea 2. Ma la politica delle banche quasi mai è loro favorevole, ed in particolare nel Mezzogiorno. In contemporanea con questo passaggio, si dovranno migliorare i criteri di indirizzo dei fondi strutturali per sostenere le imprese. Perché questo meccanismo funzioni, occorrono anche altri ingranaggi, quali l’educazione e la formazione all’imprenditorialità; l’avviamento meno costoso di un’impresa (in Giappone basta in pratica 1 euro); la semplificazione delle norme; l’infrastrutturazione tecnologica e l’accesso ai servizi on line; una facilitazione di costi per attività di formazione e ricerca. L’obiettivo finale è la filiera, ovvero la logica di distretto e di sistema che potenzi le opportunità di un mercato interno dell’Unione Europea, anche attraverso soluzioni quali il commercio elettronico, la diffusione e la liberalizzazione dei servizi, sistemi di pagamento universali, procedure d’appalto condivise. In conclusione, l’Europa vuole affrontare questa sfida tenendo sempre aperta una finestra sulle esigenze delle Pmi, inserendo ufficialmente un loro organismo di rappresentanza all’interno dell’Unione. Un programma per la competitività La Commissione ha particolarmente valorizzato l’iniziativa del nostro Governo d’istituire i cosiddetti “One Stop Shop”, che mirano alla semplificazione e al raccordo dei rapporti fra mondo imprenditoriale e pubbliche amministrazioni, rivolti in particolare all’informazioni sulle opportunità offerte dai vari mercati, alle possibilità di finanziamento, all’informazione sulla legislazione comunitaria. Gli imprenditori potranno beneficiare di un ulteriore strumento, il Programma Quadro “Competitività ed innovazione”. I fondi ammontano a 3,6 miliardi di euro per il 20072013. Il budget è così suddiviso diviso: allo start up ed alla crescita di business delle Pmi sono destinati 2,17 miliardi di euro, di cui 430 milioni per l’eco-innovation, e un miliardo per coinvestimenti in capitali di rischio, creazione di filiera ed aggregazioni; altri 730 milioni di euro saranno finalizzati a programmi per la diffusione dell’Ict; i restanti 730 milioni, saranno investiti in fonti rinnovabili e trasporti sostenibili. 7 PRIMA di Bruno Scuotto Presidente G. P. I. Unione degli Industriali di Napoli Opportunità ed azioni necessarie per portare le Pmi sul mercato estero Gli obiettivi di Lisbona sembrano talvolta boe luminose che indicano un traguardo ben visibile, ma al tempo stesso inesorabilmente lontano. Non è pensabile poterne rispettare i dettami, senza aprire il mercato estero delle imprese italiane, delle Pmi, e di quelle del Sud. Analizziamo perciò le concrete difficoltà che le imprese del nostro territorio incontrano quando si affacciano su mercati diversi dal proprio. Diverse sono le zavorre a questo processo, e da qualche tempo ci battiamo in favore di nuovi linguaggi e strumenti, ed inoltre per l’aggregazione. Nelle Pmi del nostro territorio, c’è una scarsa cultura dell’internazionalizzazione. O meglio, c’è la cultura dei mercati internazionali basata sul concetto di puro export del prodotto per mezzo di poche e standardizzate azioni di marketing (fiere, missioni, e così via). Non c’è invece la cultura della partecipazione attiva al mercato e all’economia dei Paesi esteri. Tale cultura è la strada per migliorare la fotografia attuale, seppure richieda tempi lunghi. In ogni modo occorre ripartire dalle basi, dalla formazione imprenditoriale per vendere il proprio prodotto in Europa ed altrove, ed eseguire collaborazioni per fusione, incorporazione, e partecipazione con aziende estere. Bisogna formare 8 i nostri giovani, i collaboratori e i dirigenti, attraverso percorsi basati sull’interscambio tra Italia e resto del mondo. Sin dalle Università bisogna “agire senza frontiere”, insegnando quel linguaggio economico internazionale “universale”. Tuttavia, il nostro sistema di istruzione è ancora troppo lontano da questo metodo, e Confindustria , insieme con altre 16 associazioni di categoria, ha evidenziato in un documento la realtà degli Atenei italiani, i quali non contemplano i visti per gli allievi stranieri, e nemmeno la presenza di corsi universitari in lingua inglese. Quali sono invece gli strumenti che mancano alle aziende? Non certo gli opportuni aiuti forniti alle imprese per internazionalizzarsi, sotto forma di contributo per la partecipazione a fiere all’estero, o con programmi di investimento per attività economiche fuori del territorio. La vera carenza riguarda la semplificazione, l’elevata burocrazia, e l’eccessiva rigidità del nostro diritto societario. Resta infine il problema dimensionale. La crescita è l’obbiettivo, ed il presupposto quando si parla di mercato internazionale. Ma per risolvere questa apparente dicotomia, non si ha il tempo di aspettare l’ipotetica crescita dimensionale delle nostre aziende. Bisogna essere rapidi, se non immediati. Per raggiungere questo risultato, occorre crescere per aggregazione, sommando le forze tra le Pmi attraverso metodi snelli, flessibili e non definitivi: un’aggregazione flessibile che sia una associazione temporanea di scopi piuttosto che un consorzio, o una società consortile che serva a presentare sui mercati esteri le nostre filiere, come protagoniste attive di quei mercati, e testa d’ariete per il sistema più vasto della nostra economia. Ben vengano, dunque, le azioni della Commissione sull’attuazione della Carta Europea per le Piccole imprese; ben venga scrutare sui percorsi degli Stati membri per evidenziare le migliori pratiche. Ma si crei al più presto un trampolino interno al nostro Stato, che si basi su informazione e formazione per rendere internazionali le nostre aziende. Per il resto abbiamo già tutto in casa: il marchio, la capacità, la competitività! PRIMA di Dario Scalella Presidente Confapi Campania 23 milioni di Pmi, la priorità da cui ripartire “Think Small First”, pensare prima alle piccole. Così recita un “principio” targato Ue, dal quale la stessa Carta Europea per le Piccole Imprese ha preso forma. Una sorta di manifesto, tenuto a battesimo sei anni fa e che ogni anno opportunamente prevede un momento di riflessione sullo stato di attuazione e sulle buone pratiche avviate nei singoli Stati e giornate dedicate alle piccole e medie imprese in tante città europee. Per il futuro un più diretto coinvolgimento di Napoli in queste iniziative sarebbe quanto mai opportuno, per varie ragioni. La prima è che se le Pmi sono la «spina dorsale» o il «motore dell’economia» in tutto il vecchio continente (dove operano, infatti, circa 23 milioni le imprese piccole e medie, che rappresentano i due terzi dell'occupazione europea), lo sono in una percentuale più elevata in Italia e ancor più alta a Napoli, in Campania, nel Mezzogiorno, dove le grandi imprese sono – purtroppo - poche, sparute, mosche bianche. Su questo territorio, contemporaneamente, si vanno sperimentando strumenti di interazione tra le Piccole e medie imprese (e le loro rappresentanze) che potrebbero far comparire l’Italia tra i Paesi in cui si sono avviate buone pratiche con maggiore rilievo. Una di queste è stata presentata recentemente e ha un ruolo strategico. Si tratta del Coordinamento delle Piccole e medie imprese della Campania. Ossia di tavolo stabile costituito da Confcommercio (che esprime anche il portavoce, il suo presidente, Maurizio Maddaloni) e Confesercenti, Confapi, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai, Confcooperative, Lega cooperative e Agci. Il Coordinamento nasce proprio dall’esigenza, in attesa che la Carta Europea delle Piccole Imprese prenda completamente forma e sostanza in Italia e in Campania, di dare più forza alle Pmi, facilitando la concertazione con le istituzioni. L’auspicio è che, oltre a rafforzarsi a livello campano, il Coordinamento prenda presto forma sia su base provinciale, sia nelle altre regioni. Nel frattempo - e operativamente - occorre fare tesoro delle esperienze positive avviate negli altri Stati Europei, specialmente per quel che concerne la cultura dell’innovazione nelle imprese minori (sono ad alto contenuto tecnologico, per esempio, ancora solo il 2,5% di tutte le piccole aziende in Europa) e l’utilizzo delle nuove tecnologie per rendere meno costoso e più veloce l’interazione con la Pubblica amministrazione. Come è avvenuto, per esempio, in Portogallo: uno Sportello unico che permette di creare un’impresa in un’ora. Un servizio avviato a luglio 2005 e che sembra funzionare (un’ora e 15 minuti il tempo medio impiegato nella fase di sperimentazione). In Italia servono sessantadue giorni, secondo gli ultimi dati noti, per avviare un’attività economica. E tante altre sono le iniziative sperimentate in Europa che meriterebbero maggiore considerazione anche nel nostro Paese. Partendo dalle piccole. Perché, se non è più il tempo del “piccolo è bello”, è sempre vero che oltre il 95% delle imprese, in Italia e in Europa, è rappresentato dalle Pmi. E ad esse va riservato un ruolo di primo piano. Potremmo aggiungere, come provocazione, che partendo da questo presupposto – difficilmente controvertibile –, piuttosto che un vice ministro per le piccole e medie imprese, come ha avuto modo di proporre – ironia della sorte – il rappresentante della Grande Industria, Luca di Montezemolo, dovrebbe essere l’intero Ministero e Governo a informare la propria politica partendo dalle piccole. Riservando alle tematiche delle Grandi solo una specifica delega. riunione di lavoro 9 PRIMA Hanno detto... Gianni Lettieri, Presidente dell’Unione degli industriali di Napoli “Il rilancio del credito d’imposta risponde a richieste fatte dalla nostra associazione. Rappresenta un meccanismo virtuoso che garantisce gli investitori sulla certezza del contributo. Non dimentichiamo che in passato il meccanismo ha aiutato il Sud a crescere.” Gaetano Cola, Presidente della Camera di commercio di Napoli “Ricerca, formazione “Ricerca, formazioneeequalità qualitàdei deiprodotti: prodotti: sono sono le tretre le condizioni condizioniindispensabili indispensabili per per rilanciare rilanciare l’economia. L’innovazione si deve riversare sulla qualità dei prodotti, l’unico fattore che può permetterci di concorrere sui mercati mondiali. Lavoriamo anche sui costi di gestione, più alti del 25 per cento a Napoli rispetto alle città del nord.” Antonio Lucisano, Consigliere dell’Unione degli industriali di Napoli “Nelle nostre aziende non esiste una politica del marchio. Gli imprenditori sottovalutano il marketing e l’importanza del brand come elemento distintivo, indispensabile per farsi riconoscere sui mercati.” Edoardo Imperiale, Direttore Sprint Campania “La Campania che corre è quella che punta ai mercati internazionali. Ed è su questa strada che si deve proseguire: conoscenza, ricerca e formazione. Non è più possibile competere sui salari, ma sull’efficienza e sull’innovazione.” Maurizio Maddaloni, Presidente Ascom Napoli “La sicurezza è la precondizione per lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Investire nell'area metropolitana, comporta costi "aggiuntivi" e quindi condizioni di forte disparità rispetto ad altre aree del nostro Paese. Altro fattore che impedisce la crescita, è la difficoltà di accesso al credito. Una delle soluzioni quindi, è il potenziamento dei consorzi di garanzia imprenditoriali.” 10 Luigi Giamundo, Presidente distretto industriale di San Giuseppe Vesuviano “La dimensione sovranazionale di alcuni provvedimenti non tiene conto delle reali problematiche di un territorio: il più delle volte ci si relaziona alle imprese medio grandi, con provvedimenti generici. Lo sviluppo di un’impresa ha bisogno di misure specifiche, in particolare al Sud dove ci sono condizioni di illegalità diffusa, e le esigenze sono diverse che altrove. All’interno di un distretto, ad esempio, convivono componenti diverse: perciò bisogna promuovere le leggi dal basso, per valorizzare ogni fattore.” Vincenzo Califano, Segretario Confimpresa Campania “Molte aziende vogliono sviluppare le politiche per la competitività in linea con l’Unione Europea. Ma vi partecipano con un approccio ancora tradizionale. Ad esempio, promuovono il prodotto, ma non la distribuzione, per carenza di strumenti e mezzi. Come associazione di categoria interveniamo per abbattere i costi diretti per l’impresa. Ma seppure si favorisce la fiscalità di vantaggio e l’innovazione, le nostre imprese hanno ancora bisogno di supporti per andare all’estero, e per sviluppare una cultura dell’espanzione internazionale.” Luigi Nicolais, Ministro dell’Innovazione e della Funzione pubblica “Le azioni che stiamo avviando sono molteplici. La prima cosa da fare è rendere interoperabili tutte le Pubbliche amministrazioni d’Italia. Insieme con il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani, abbiamo già attivato una commissione interministeriale per ridurre tutte le pratiche necessarie per avviare un’impresa.” FOTO ATTIVITA’ Attività Eurosportello 2006 Programmi, azioni, iniziative del secondo trimestre 2006 Anche il secondo trimestre 2006 è stato caratterizzato da numerose iniziative, progetti ed eventi organizzati dall’Eurosportello. Negli articoli che seguono sono riportate note ed informazioni su alcune tra le più significative azioni selezionate per tipologia, area paese, settore coinvolto, etc. San Pietroburgo INTERFOOD 2006 Fiera dell’agroalimentare, macchicari e packaging 10 – 13 Aprile 2006 La Provincia di Napoli e la Camera di Commercio di Napoli, nell’ambito delle iniziative previste dal “Programma di Internazionalizzazione a favore delle PMI del Territorio Provinciale”, hanno promosso la partecipazione di aziende di Napoli e provincia del settore agroalimentare e macchinari alla X edizione di “INTERFOOD 2006 ” svoltasi a San Pietroburgo dal 10 al 13 Aprile 2006. L’Eurosportello, in qualità di ente attuatore del Programma, ha provveduto al fitto ed all’allestimento degli spazi nell’ambito della Fiera, nonché al supporto tecnico e logistico nel corso della manifestazione. In particolare a ciascuna delle 8 aziende di Napoli e provincia, selezionate a seguito di bando pubblico, è stato messo a disposizione uno stand preallestito di 12 mq nell’ambito di un’area comune Provincia/Camera di Commercio di Napoli, la presenza sul catalogo ufficiale della Fiera e un servizio di interpretariato (italiano/russo/inglese) per l’intera durata della manifestazione. E’ stato inoltre allestito uno stand istituzionale di rappresentanza Provincia/CCIAA di Napoli presidiato da funzionari dell’Eurosportello (Dr.ssa Vanessa Foggia e Dr. Gianclaudio Carbone ) che hanno fornito la necessaria assistenza organizzativa in loco anche nella fase di realizzazione degli incontri. Alla missione hanno partecipato, per la Provincia di Napoli, il dott. Ciro Marino e il dott. Giuseppe Errichiello, per l’Eurosportello il Presidente Mario de Miranda e il Direttore Riccardo de Falco. Incontri istituzionali si sono svolti presso il Consolato italiano a San Pietroburgo con il Vice Console Jessica Laganà e con l’Addetto commerciale. Da un primo follow-up con le aziende partecipanti è 12 emerso che, nel complesso, l’iniziativa ha riscosso un buon successo sia in ordine di presenze che come numero di incontri commerciali. Nel corso della fiera, che si rivolge in particolare agli operatori del mercato russo e dei Paesi baltici, numerosi sono stati i contatti avuti sia con distributori che con agenti ed alcune delle trattative intraprese hanno già avuto sviluppi più concreti. Napoli Corso di Europrogettazione aprile - giugno 2006 Una ulteriore importante iniziativa che ha riguardato l’attività formativa dell’Eurosportello è stato il Corso di Europrogettazione, svoltosi nel trimestre aprile – giugno 2006 finalizzato alla formazione di progettisti in ambito comunitario. Oggetto del corso sono stati i programmi comunitari a gestione diretta , esso ha previsto la partecipazione di docenze di elevato livello, come il prof. Luigi Sico, anche provenienti da Bruxelles, l’on. Gianni Pittella, il dott. Angelo Santonocito, esperto di negoziazione, il prof. Pietro Masina, ecc. che operano nella progettazione, realizzazione e valutazione delle maggiori iniziative comunitarie realizzate ed ancora in corso negli ultimi anni, quali ad esempio Asia – link, Asia – invest, VI Programma Quadro della Ricerca e Sviluppo, ecc. Questi interventi hanno consentito di trasferire all’ampio numero dei partecipanti metodologie e tecniche attinenti tutto l’iter seguito da un programma comunitario, come il Project Cycle Managment, ossia tutto ciò che riguarda la formulazione – costruzione – gestione di un progetto comunitario. O ATTIVITA’ Il programma del progetto è ancora in corso. Infatti, si concluderà in autunno con una missione a Bruxelles, nella quale i discenti saranno in visita presso le Istituzioni Comunitarie per verificare sul campo le nozioni acquisite. Seminario sulle opportunità per le imprese in India L’Eurosportello Azienda Speciale della Camera di Commercio di Napoli,in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in India, ha organizzato il giorno 22 giugno alle ore 10,30 presso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Napoli un seminario di presentazione delle opportunità offerte dal mercato indiano per le imprese della provincia di Napoli. Il Presidente dell’Eurosportello Mario de Miranda,ha dato il via ai lavori con un saluto introduttivo, seguito dagli interventi, più tecnici ed esplicativi, del dott. Adolfo Maiello, Console onorario dell’India a Napoli, del dott. G. Formentini, General Manager della Camera di Commercio Italiana in India e del dott. Alfredo Spagna, Manager della BPU (Gruppo Banche Popolari in India), che hanno illustrato alle aziende partecipanti i settori commerciali di maggior interesse in India, le opportunità di business per le aziende nostrane, nonché le possibilità di investimenti in India ed il sistema bancario indiano. Il coordinamento degli interventi è stato del Direttore dell’Eurosportello dott. Riccardo de Falco il quale ha anche concluso l’incontro spiegando alle aziende presenti che l’obiettivo del workshop era non solo quello di illustrare le potenzialità commerciali offerte dall’India, le agevolazioni disponibili, e i consigli per affrontare un mercato pieno di complessità e di opportunità ma anche presentare la missione in India che l’Eurosportello in collaborazione con la Provincia di Napoli ha in programma per il prossimo mese di novembre e sulla quale si è soffermato nel corso del workshop, l’Assessore all’Industria della Provincia di Napoli dott. Giacinto Russo All’informativa sono seguiti incontri individuali tra le aziende presenti al workshop ed il dott. Giuseppe Formentini, General Manager della Camera di Commercio Italiana in India a disposizione delle imprese presenti al workshop, per consulenze ed approfondimenti sui temi trattati e su altre problematiche inerenti i rapporti d’affari con l’India. Le imprese hanno avuto la possibilità di esporre il proprio caso e manifestare eventuali dubbi e domande. Il seminario è espressione del forte interesse dell’Eurosportello verso il mercato indiano. Infatti, l’Eurosportello ha anche aderito al Progetto del fondo intercamerale di intervento 2005 “Chamber Link.” Tale progetto, individuato da Unioncamere come prioritario nell’ambito dei progetti di rete proposti dal network delle Camere di Commercio Italiane all’estero, punta a migliorare la capacità di relazione delle Camere italiane all’estero con le strutture del sistema camerale italiano che si occupano di internazionalizzazione. Nello specifico il progetto ha previsto un periodo di “presenza” presso l’Eurosportello di un funzionario della Camera di Commercio Indo Italiana al fine di presentare le attività della struttura ospitante soffermandosi sulle attività di promozione da realizzare insieme; Infine, nel periodo di presenza presso l’Eurosportello, il funzionario della CCIE ha provveduto alla realizzazione in occasione del seminario di una presentazione alle nostre imprese del Paese India con la possibilità di incontri one to one. A conclusione del progetto sono stati individuati eventi ed attività specifiche attraverso le quali presentare in India le aziende napoletane. “Sapori d’Italia in Cina” L’Eurosportello ha aderito al progetto “Sapori d’Italia in Cina” inserito nell’ambito dell’intesa operativa ICE/Unioncamere, al fine di favorire l’inserimento delle imprese campane del settore agroalimentare sul vasto mercato cinese. L’iniziativa di quest’anno ha visto la partecipazione di 12 strutture camerali per l’internazionalizzazione e di 34 imprese italiane, di cui 7 campane (Amarischia, Cantine Caputo, CO.DA.P. Cola Dairy Products, D’Ambra Vini d’Ischia, Fiamma Vesuviana, Oleificio Basso, Pastificio Lucio Garofalo). Nello specifico il progetto ha previsto la realizzazione delle seguenti attività: 13 ATTIVITA’ Missione di giornalisti cinesi in Italia Dal 7 maggio al 13 maggio sono stati invitati in Italia un gruppo di 10 giornalisti cinesi che si occupano di Food & Wine e di Lifestyle, con l’obiettivo di promuovere il paese Italia nella sua totalità, dal cibo alle opere d’arte fino ad arrivare alla moda. A Napoli, i giornalisti cinesi hanno visitato mete turistiche di rilevante interesse e le aziende coinvolte nell’iniziativa. Evento a Quingdao (25 maggio 2006) Il giorno 25 maggio 2006 si è realizzato presso l’Hotel Crowne Plaza la giornata di promozione del settore agroalimentare italiano a Quingdao. La promozione si è realizzata attraverso una degustazione guidata di vini italiani condotta dal Sommelier Massimo Castellani a cui hanno partecipato diversi operatori del settore (circa 60). La giornata è poi proseguita con l’organizzazione di una cena di gala il cui menù è stato creato interamente con i prodotti delle aziende italiane partecipanti ad opera degli chef Giancarlo Piccarreta (ICIF) e Giancarlo Biachessi (Executive Chef del Crowne Plaza Hotel). Alla cena hanno partecipato circa 130 persone tra autorità, giornalisti ed operatori del settore agroalimentare. Fiera SIAL di Shanghai (29-31 maggio 2006) Il progetto ha visto una partecipazione di 34 aziende italiane al Sial di Shanghai allocate in una vasta area nell’ambito del Padiglione Italia del centro Fieristico Shanghai New International Expo Center. L’edizione 2006 ha registrato la presenza di 323 espositori con un’affluenza di 12.670 visistatori. Nel corso della manifestazione le aziende partecipanti hanno avuto numerosi incontri con i principali importatori locali oltre con i buyers di Metro e Carrefour. Stand italiano alla fiera Sapori di Italia in Cina 14 Inoltre, le aziende italiane si sono distinte anche per la partecipazione con successo ad alcuni concorsi organizzati nell’ambito della fiera, vincendo un premio legato al concorso “OlivAsia” (azienda Alis) ed ottenendo un importante riconoscimento per il packaging più innovativo (azienda Moccia) Durante la manifestazione sono stati organizzati diversi eventi tra i quali: - 28 maggio: “Italian Day” a cui hanno partecipato tutte le 34 aziende italiane del progetto Sapori d’Italia. - 29 maggio: “International Wine & Spirits Importer Dinner” dove sono stati presentati 25 vini italiani agli importatori invitati alla cena. Inoltre, sono stati organizzati alcuni seminari per promuovere i prodotti italiani, a cui hanno partecipato importatori, giornalisti e responsabili del food & beverage delle catene alberghiere. Nel caso specifico sono stati organizzati tre seminari: - 30 maggio: “L’olio d’oliva: “L’oro giallo di Italia” tenuto dal tecnico assaggiatore di olio iscritto all’albo nazionale Nicola Perrucci. - 30 maggio: “La Pasta: principale ingrediente della cucina italiana” in collaborazione con ICIF e con abbinamento dei vini ad opera del Sommelier Massimo Castellani. - 31 maggio: “Da Nord a Sud dell’Italia attraverso il Vino” degustazione di vini italiani condotta dal Sommelier Massimo Castellani. Da un primo follow-up con le aziende partecipanti è emerso che, nel complesso, l’iniziativa ha riscosso un buon successo sia in ordine di presenze che come numero di incontri commerciali, tanto che molte hanno espresso interesse a ripartecipare il prossimo anno, sempre nell’ambito dell’intesa operativa ICE/Unioncamere. Napolifilieramoda 2006 L’iniziativa di promozione internazionale relativa alla manifestazione “Napolifilieramoda 2006” nell’ambito del progetto integrato distretto industriale S. Giuseppe Vesuviano ha previsto l’organizzazione di alcune azioni di promozione internazionale da sviluppare nell'ambito della MANIFESTAZIONE NAPOLIFILERAMODA 2006 realizzata a Napoli nei giorni 26 maggio/1giugno 2006. In particolare l’iniziativa ha promosso accordi di collaborazione con buyers internazionali ed operatori del tessile ed abbigliamento per offrire un importante opportunità di valorizzazione di tutte le aziende della filiera del comparto TAC. Sono stati ospitati circa 25/30 buyers esteri provenienti da Spagna, Germania e Russia che segue a pag. 19>> www.eurosportello.napoli.it il nuovo portale dell’eurosportello al tuo fianco per far crescere la tua impresa Camera di Commercio Industria, Artigianato, Agricoltura di Napoli Assistenza Informativa L’orientamento e l’assistenza informativa rappresentano l’attività di base dell’Eurosportello. Il servizio è stato potenziato attraverso strumenti per: Il supporto online per la richiesta di informazioni La consultazione del Magazine trimestrale Eurosportello L’aggiornamento in tempo reale di notizie su Finanziamenti e programmi, Normative Comunitarie, Calendario Europeo L’adesione al sistema di allerting per la notifica tempestiva delle informazioni di interesse Cooperazione Internazionale Attraverso il suo portale, Eurosportello garantisce assistenza a sostegno della cooperazione transnazionale: Informazione tempestiva su missioni imprenditoriali e manifestazioni di partenariato dell’Unione Europea ed altri enti nazionali, regionali e locali Accesso al Business Cooperation Database per la ricerca partner in ambito commerciale, tecnologico, finanziario. Accesso all’annuario delle imprese importatrici ed esportatrici di Napoli e Provincia Servizio Made in Campania @ Alerting Il servizio di Alerting consente di ottenere in tempo reale le informazioni di interesse. L’adesione al servizio è effettuata on-line Gli utenti ricevono solo le informazioni attinenti la propria attività Le informazioni possono essere ricevute tramite E-Mail, Fax, SMS, Posta News Mercati Nato nel settembre 2005, “News Mercati” è la newsletter elettronica quindicinale per l’internazionalizzazione delle imprese, realizzata dalle maggiori Aziende Speciali per l’internazionalizzazione delle CCIAA italiana. NewsMercati mira ad offrire alle aziende italiane informazioni di immediata utilità per operare nei mercati esteri: alla sua redazione, infatti, collaborano professionisti affermati nel settore del commercio internazionale. Made in Campania MADE IN CAMPANIA è un servizio dell'Eurosportello ideato per promuovere e valorizzare i prodotti ed i servizi delle imprese campane. Attraverso MADE IN CAMPANIA l'Eurosportello offre la possibilità alle aziende campane di essere presenti su Internet e presentare i propri prodotti e/o servizi ad una vasta platea di potenziali partner e consumatori di tutto il mondo. corporate S. p. A. Chi siamo Mcdemo nasce 1998 come produttore di macchine per ufficio. Sempre all’avanguardia nell’uso delle nuove tecnologie, si è presto imposta sul mercato per i suoi elevati standard di qualità. Oggi McDemo è considerata leader mondiale nella produzione di componenti per macchine per ufficio e vanta innumerevoli collaborazioni con i più importanti costruttori di componenti elettronici. Esempio: Layout grafico di una vetrina virtuale. Cerchiamo partner McDemo è interessata a collaborare con partner appartenenti all’Unione Europea allo scopo di estendere le proprie attività in tutta Europa. Cerchiamo aziende interessate sia ai rapporti di collaborazione per la realizzazione dei progetti comuni attraverso joint-venture, che interessate a fornire solo un supporto di vendita fuori dai confini italiani. Dove siamo Sede di Milano Via G. Cesare, 1 20100 Milano Telefono 02 6775885 Fax 02 7336633 Sede centrale Corso Meridionale, 60 80100 Napoli Telefono 081 5445567 Fax 081 5223445 E-mail and web [email protected] www.mdcdemo.it BASTA UN CLICK! iscriviti subito on-line: potrai usufruire gratuitamente dei nostri servizi! bancaideacommunication.com è online il nuovo portale dell’eurosportello centra i tuoi obiettivi di sviluppo! www.eurosportello.napoli.it interazione servizi informazioni in tempo reale Azienda Speciale della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli <<segue da pag. 14 hanno incontrato le aziende campane (prevalentemente quelle presenti in fiera e/o altre imprese campane non espositrici) per accordi commerciali, collaborazioni, trasferimenti di tecnologie. E’ stata fornita assistenza tecnicologistica agli operatori che nel corso della manifestazione si sono incontrati al fine di intraprendere contatti commerciali e favorire la promozione e l’internazionalizzazione del settore. Sono state inoltre effettuate operazioni di comunicazione integrata, ed è stato realizzato uno spazio dedicato alla Regione Campania. Diversi gli eventi rappresentativi del sistema Moda Campania. I Business meetings tra gli operatori esteri e le aziende campane si sono svolti presso la torre di vetro dell’Interporto campano ed il CIS di Nola. L’evento promozionale Glamweek come previsto si è svolto a Castel Sant’Elmo. ATTIVITA’ opinion leader svizzeri invitati. È stato, inoltre organizzato un seminario propedeutico di presentazione del mercato e di aggiornamento sulle problematiche tecniche, normative e di marketing relative al commercio dei prodotti agro alimentari in Svizzera ed in Danimarca. Durante la prevista cena d’affari tutti gli operatori hanno avuto modo di approfondire i discorsi intrapresi durante il workshop. Progetto “Sole, mare e profumi d’Italia” L’Eurosportello - Azienda Speciale della CCIAA di Napoli per le attività Internazionali ha selezionato 6 imprese della provincia di Napoli ,operanti nel settore agro-alimentare per partecipare al progetto “Sole, Mare e Profumi d’Italia”, realizzato in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), nell’ambito dell’Intesa Operativa ICE-Unioncamere 2004. Il progetto finalizzato alla promozione sul mercato della Svizzera e della Danimarca di prodotti agroalimentari di qualità di 40 Pmi italiane, di cui 6 della provincia di Napoli ha previsto un percorso di aggiornamento sui mercati destinatari e la partecipazione a manifestazioni ( workshop all’estero ) di presentazione dei loro prodotti, con degustazioni e incontri operativi con imprenditori svizzeri e danesi selezionati. Sono previste, inoltre, azioni presso punti vendita esteri e l’invito in Italia di una delegazione composta dagli imprenditori esteri maggiormente interessati ad approfondire i rapporti con le aziende espositrici. Nello specifico le 6 aziende campane selezionate il 22 maggio 2006 nell’ambito di un workshop realizzato a Zurigo in un prestigioso albergo hanno presentato i loro prodotti ad un selezionato numero di operatori del settore ed hanno realizzato una serie di incontri B2B con gli importatori, distributori, buyers, ristoratori ed 19 bancaideacommunication.com L’alleanza tra le reti comunitarie BIC, IRC ed EIC per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività Nasce su impulso della Commissione Europea Direzione Generale “imprese e Industria” come alleanza tra le reti comunitarie a sostegno delle imprese. > Con b2europe tutti i servizi europei a sostegno alle attività di business ed innovazione saranno utilizzabili dagli interessati con modalità di accesso più semplici e rapide. b2europe campania partners CONSORZIO TECHNAPOLI PST dell’area metropolitana di Napoli e Caserta Via A. Olivetti, 1 80078 Pozzuoli (Na), Italia Tel. 081 - 80 46 216 Tel. 081 - 52 55 182 / 3 Fax 081 - 52 55 184 [email protected] www.technapoli.it PST Parco scientifico e tecnologico di Salerno e Aree Interne della Campania S. C. p. A. Via Porta Catena, 52 84121 Salerno, Italia Tel. 089 - 25 66 11 Fax 089 - 22 53 97 [email protected] www.pstsa.it SPRINT CAMPANIA Sportello Regionale per l’internazionalizzazione delle imprese Centro Direzionale, isola f4 80100 Napoli, Italia Tel. 081 - 21 28 064 Fax 081 - 21 28 069 [email protected] www.sprintcampania.it CALENDARIO EUROPEO a cura dell’ufficio di Bruxelles della Camera di Commercio di Napoli BANDO FINALITA’ BENEFICIARI SCADENZA RIFERIMENTI ERASMUS MUNDUS -Miglioramento della qualità nell' istruzione superiore -Promozione della comprensione interculturale mediante la cooperazione con i paesi terzi. Azioni: -1 consorzi in grado di offrire master integrati di alta qualità -2 borse di studio per la partecipazione a master selezionati di laureati e studiosi molto qualificati provenienti da paesi terzi; -3 partenariati di alta qualitàtra master ed Istituti d'istruzione superiore di paesi terzi; -4 sviluppo di progetti diretti a migliorare l'accessibilità il profilo e la visibilità dell'istruzione superiore nell'Unione europea. Istituti d'istruzione superiore dei 25 Stati membri UE, dei paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e dei paesi candidati all'adesione all'UE (Bulgaria, Romania, Turchia), le persone provenienti da paesi terzi, gli Istituti d'istruzione superiore di tutti i paesi del mondo. per l’azione 2, il 28 febbraio 2007; per l’azione 3, il 30 novembre 2006 GUUE C 47/08 del 23/02/2005 DG competente: Direzione generale dell’istruzione e della cultura ENERGY FACILITY ACP - incoraggiare le autoritànazionali e locali dei paesi dell‘Africa, Carabi e Pacifico, ad intraprendere progetti per il miglioramento della gestione delle risorse energetiche; - garantire l’accesso ai servizi energetici alle comunitàpiù povere che attualmente ne sono sprovviste - migliorare la ‘governance’ nel settore dell’energia - consentire l’implementazione di futuri programmi d’investimento per le interconnessioni transfrontaliere Autorità nazionali e locali dei paesi dell‘Africa, Carabi e Pacifico, agenzie per lo sviluppo, associazioni della società civile ed organizzazioni per la cooperazione internazionale, che siano provenienti dai paesi membri della UE e dai paesi ACP 15 settembre 2006 Sito web: http://ec.europa.eu/e nvironment/funding/i ntro_en.htm DG competente: Direzione generale per l’ambiente BULGARIA SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE - supportare il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Bulgaria - stimolare la creazione di nuovo impiego - sviluppare le potenzialità delle imprese bulgare - organizzare sessioni di training ai disoccupati ai quali si prospetta un inserimento all’interno di una realtà imprenditoriale - fornire consulenze alle nuove imprese ed ai dipartimenti per le risorse umane esistenti all’interno delle aziende - stimolare gli investimenti a favore della creazione di nuovi posti di lavoro e la promozione dello spirito d’impresa presso la popolazione attiva soggetti dotati di personalità giuridica appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea, nonché ai seguenti paesi: Albania, Croazia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro, Romania e Turchia 4 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/f rame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123747/D/ ACT/BG PROGRAMMA DI FORMAZIONE REGIONALE IN BOTSWANA - sviluppare e coordinare un sistema per la formazione nell’ambito dell’allevamento, produzione e salute animale, da implementarsi in Botswana a livello regionale soggetti dotati di personalità giuridica registrati nei paesi membri dell’Unione europea, nei paesi ACP (Africa, Carabi, Pacifico) e specialmente in paesi SADC (Paesi sud-africani in via di sviluppo) preferibilmente Università0, Istituti e Centri di formazione specializzata, e particolarmente Istituti per la formazione in materia d’agricoltura 5 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/f rame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123560/D/ ACT/BW RAFFORZAMENTO DELLA SOCIETÀ CIVILE IN LIBANO PROGRAMMA AFKAR II - rafforzare le organizzazioni della società civile in Libano - promuovere il rispetto e la protezione dei diritti fondamentali - consolidare lo Stato di diritto - incoraggiare il dialogo ed il coinvolgimento civico dei cittadini libanesi soggetti dotati di personalità giuridica che non perseguano fini lucrativi e che siano registrati in Libano o nei paesi membri dell’Unione europea - potrà trattarsi di associazioni registrate presso il Ministero degli Interni o Ministero della Gioventù, di associazioni della società civile e di Municipalità 12 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/f rame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123756/M /ACT/LB 22 Per maggiori informazioni: Eurosportello di Napoli - Ufficio Assistenza alle Imprese Corso Meridionale, 58 - Palazzo Borsa Merci - 80143 Napoli - Tel. 081.284.217 pbx - Fax 081.287.675 - e-mail: [email protected] BANDO FINALITA’ BENEFICIARI SCADENZA RIFERIMENTI RAFFORZAMENTO DELLA SOCIETÀ CIVILE IN KOSOVO - rafforzare la società civile in Kosovo - promuovere i partenariati sociali - migliorare i servizi offerti al pubblico dalle autorità - introdurre gli standard europei nella vita pubblica - promuovere network e partenariati - favorire lo scambio di buone pratiche e di conoscenze nel campo del rafforzamento della società civile e del dialogo sociale soggetti dotati di personalità giuridica, che non perseguano fini lucrativi e che siano appartenenti ai 25 Stati membri dell’UE, i paesi dell’area economica europea, i paesi candidati all’ingresso nell’Unione ed i paesi beneficiari del programma CARDS - in particolare ONG, associazioni di categoria, sindacati, enti al servizio delle imprese ed associazioni per l’integrazione regionale 15 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/f rame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123503/D/ ACT/KOS MAROCCO GEMELLAGGI NEL CAMPO DELLA CONCORRENZA - creare gemellaggi - rafforzare la competitività dell’economia marocchina - sviluppare politiche mirate all’apertura dei mercati ed alla promozione del diritto alla concorrenza - avvicinare la legislazione marocchina a quella europea - intraprendere azioni per la formazione professionale autorità europee e marocchine responsabili per l’economia 15 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/fr ame12.pl" Codice identificativo: EuropeAid/123539/C/ ACT/MA COOPERAZIONE NEL CAMPO DELL’E-BUSINESS DELLA REPUBBLICA DI DOMINICA - sviluppare tecnologie informatiche e della comunicazione nella Repubblica di Dominica, che possano essere messe al servizio del settore agricolo e degli altri settori produttivi del paese - attivare centri per l’incubazione di tecnologie e-business, che possano fornire servizi alle comunità locali, e garantire lo sviluppo delle attività economiche tramite nuove tecnologie ICT per il commercio ed il marketing soggetti dotati di personalità giuridica appartenenti agli Stati membri dell’Unione ed ai paesi ACP - in particolare ONG, operatori del settore pubblico, autorità locali, associazioni internazionali e/o intergovernative 15 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/fr ame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123621/M /ACT/DM INTEGRAZIONE DELLE MINORANZE NEL MERCATO DEL LAVORO DELLA BULGARIA - integrare le minoranze etniche nel mercato del lavoro della Bulgaria - contribuire all’integrazione socio-economica delle minoranze etniche e dei gruppi svantaggiati - definire politiche per l’impiego che prevedano l’inclusione di tutte le etnie della popolazione bulgara - garantire possibilità d’impiego a lungo termine ai gruppi svantaggiati - creare centri per il supporto all’agricoltura ed all’artigianato soggetti dotati di personalità giuridica senza fini lucrativi e registrati nei paesi membri dell’Unione europea - ONG, enti di formazione professionale, istituti e centri per l’istruzione superiore 19 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/fr ame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123795/M /ACT/BG BULGARIA INSEGNAMENTO ALLA POPOLAZIONE ADULTA - fornire supporto tecnico al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Bulgaria - creare centri per l’insegnamento diretto alla popolazione adulta - sviluppare il livello del training offerto - organizzare corsi di formazione sia per soggetti impiegati che disoccupati soggetti dotati di personalità giuridica appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea, nonché ad Albania, Croazia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro, Romania e Turchia 19 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/fr ame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123796/M /ACT/BG TUNISIA GEMELLAGGI - creare gemellaggi finalizzati al rafforzamento del dipartimento tunisino per la previdenza sociale - estendere una copertura sociale a tutti i lavoratori e soprattutto ai gruppi più a rischio, come le popolazioni rurali, i lavoratori stagionali e coloro che sono in mobilità soggetti dotati di personalità giuridica provenienti da Europa e Tunisia 22 settembre 2006 Sito web: http://europa.eu.int/c omm/europeaid/cgi/fr ame12.pl Codice identificativo: EuropeAid/123698/C/ ACT/TN Si ricorda ai lettori che fossero interessati ad una maggiore informazione sui programmi comunitari, che sul sito web dell’ Eurosportello e della Camera di Commercio di Napoli è possibile consultare una versione più dettagliata ed aggiornata del calendario europeo. http://www.na.camcom.it http://www.eurosportello.napoli.it 23 PROGRAMMI a cura di Marco Cozzolino Area Assistenza alle Imprese EIE - Energia Intelligente - Europa La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C 130 del 3 Giugno 2006 un invito a presentare proposte nell'ambito del programma di lavoro 2006 di EIE - Energia Intelligente - Europa, finalizzato a favorire lo sviluppo sostenibile nel contesto dell'energia. Programmi Ente gestore Commissione europea – Direzione generale dell’Energia e dei Trasporti Obiettivi Favorire lo sviluppo sostenibile nell’ambito della produzione di energia, apportando un contributo equilibrato al conseguimento degli obiettivi generali della sicurezza dell'approvvigionamento energetico, della competitività e della tutela dell'ambiente. Il programma è articolato in quattro settori: 1. SAVE: rafforzamento dell’efficienza energetica e uso razionale dell’energia, in particolare nei settori dell’edilizia e dell’industria. 2. ALTENER: promozione delle energie nuove e rinnovabili per la produzione di energia elettrica e di calore. 3. STEER: iniziative riguardanti gi aspetti energetici dei trasporti. 4. COOPENER: promozione delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica nei Paesi in via di sviluppo. Il settore COOPENER non è stato aperto in occasione di questo bando. Azioni Le azioni ammissibili con questo invito a presentare proposte saranno: -Azioni chiave verticali (VKA: Vertical Key Action) Save VKA1 - Moltiplicare i risultati positivi negli edifici VKA2 - Ristrutturazione delle case di edilizia sociale VKA3 - Approcci innovativi nell'industria VKA4 - Attrezzature e prodotti efficienti dal punto di vista energetico Altener VKA5 - Elettricità da fonti di energia rinnovabili VKA6 - Calore dalle fonti energetiche rinnovabili (FER) VKA7 - Applicazioni FER di piccola dimensione Altener/Steer VKA8 - Propulsione alternative dei veicoli Steer VKA9 - Misure politiche per un uso efficiente dell’energia nei trasporti VKA10 - Aumentare le conoscenze delle agenzie di gestione locale nel settore dei trasporti 24 -Azioni chiave orizzontali (HKA: Horizontal Key Action) HKA1 - Comunità energetiche sostenibili HKA2 - Pensare globalmente, agire localmente HKA3 - Meccanismi di finanziamento e incentivi HKA4 - Controllo e valutazione Modalità di Attuazione Il programma viene attuato attraverso tre tipi di azioni: 1. azioni generiche (AG): trasferimento di know-how, lavoro in rete, azioni pilota e divulgazione di buone prassi 2. creazione di nuove agenzie locali e regionali di gestione dell’energia: 3. sostegno per eventi specifici (SSM). Beneficiari Persone giuridiche pubbliche e private Il programma è aperto a: - 25 Stati membri UE - Romania - Paesi Efta/See - Croazia - Bulgaria Contributo comunitario Il budget disponibile è pari a 48.100.000 euro. Il Cofinanziamento dell’Ue potrà arrivare fino al 50% dei costi ammissibili. Scadenza 31 ottobre 2006 Informazioni complementari Commissione europea - DG Energia e trasporti Madou Place Madou 1 B-1210 Saint-Josse-Ten-Noode Belgium Fax +32-2-2921892 e-mail: [email protected] Punti di Contatto Nazionali - Mr. Paolo Coda ENEA – CRE Casaccia e-mail: [email protected] Tel : 06.3048.4128, Fax: 06.3048.3663 - Mr. Dario Chello Ministero dello Sviluppo Economico e-mail: [email protected] Tel : 06.4705.2651, Fax: 06.4788.7967 Asia Invest II Pubblicato il 17 giugno 2006 il nuovo invito a presentare proposte nell’ambito di “Asia Invest II”, il programma comunitario a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI europee ed asiatiche. Ente gestore Commissione europea - EuropeAid Co-operation Office “Asia-Invest Programme” Obiettivi Il principale programma dell’Unione europea per la promozione della cooperazione economica tra le PMI dell'Ue e dei paesi asiatici persegue i seguenti obiettivi: - Rafforzare il commercio bilaterale e i flussi di investimenti tra le due regioni; - Assistere le PMI nell'internazionalizzazione delle loro strategie; - Rafforzare il settore privato e promuovere nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale; - Promuovere le tecnologie europee nei settori privati e nelle organizzazioni intermediarie tra le due regioni; - Permettere lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra le aziende e gli intermediari asiatici ed europei con una forte dimensione regionale; - Promuovere gli investimenti e il commercio, con particolare attenzione ai rapporti sud-sud; - Favorire la partecipazione dei paesi meno sviluppati e supportarli per incrementare il loro accesso e le loro conoscenze dei mercati internazionali; - Rafforzare la presenza politica ed economica dell’UE in Asia Azioni Ammissibili La Commissione europea invita a presentare proposte di progetto nei seguenti ambiti: 1. Organizzazione di eventi di Matchmaking e incontri tra imprese europee e asiatiche L’obiettivo è quello di agevolare i contatti diretti e i partenariati di lunga durata tra imprese asiatiche ed europee attraverso il sostegno ad incontri organizzati in riferimento a uno o più settori identificati come prioritari dai Paesi partecipanti. La dimensione dell'evento, che può essere organizzato in territorio UE o asiatico, è variabile ma deve essere evidente un orientamento verso l'Asia. I progetti devono prevedere necessariamente le seguenti attività: - Attività preparatorie; - Attività relative all’organizzazione di incontri e Matchmaking; - Attività di follow – up 2. Capacity Building Le azioni di “Capacity building” dovranno avere ad oggetto la formazione e l’aggiornamento delle competenze professionali delle PMI e/o delle organizzazioni intermediarie asiatiche. Beneficiari Organizzazioni senza scopo di lucro impegnate a promuovere ed agevolare lo sviluppo degli scambi e degli investimenti tra l’Ue e l’Asia Il programma è aperto a: - Stati membri Ue, - Paesi dell'EFTA/SEE - Paesi candidati - Paesi asiatici: Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Timor Est, India, Indonesia, Laos, Malesia, Maldive, Mongolia, Nepal, Corea del Nord, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Vietnam. Le organizzazioni di Macao, Hong Kong, Singapore e del Brunei sono ammesse a partecipare ai progetti ma senza beneficiare del sostegno economico del programma. Contributo comunitario Il budget complessivo a disposizione è pari a 16.750.000 Euro. Il contributo comunitario coprirà in linea di massima fino al 75% dei costi di progetto, ad eccezione dei Paesi meno sviluppati per i quali il contributo può coprire fino al 95% dei costi Scadenze 6 ottobre 2006 - 9 marzo 2007 Informazioni complementari Per conoscere le modalità di adesione (programma di lavoro, modulistica, guida del proponente, etc) contattare l’Eurosportello o direttamente la Commissione europea: Commissione europea EuropeAid Co-operation Office Asia-Invest Programme J-54, 03/35 B-1049 Brussels, Belgium Tel: +32-2-298 6737 - Fax: +32-2-298 4863 e-mail: [email protected] Sito Web : http://ec.europa.eu/europeaid/projects/asiainvest/ 25 DALLA RETE REGIONALE Dalla Rete Regionale Al via il ciclo di seminari per favorire lo sviluppo, la competitività e l’innovazione delle PMI Nell’ambito della Convenzione ‘Rete Regionale’, l’Eurosportello di Napoli ha previsto la realizzazione di un ciclo di seminari tecnici sulle nuove opportunità dell’Unione Europea a favore delle Piccole e Medie Imprese locali, anticipando così le principali caratteristiche dei futuri programmi dell’UE a favore dello sviluppo, della competitività e dell’innovazione delle PMI. Tali seminari hanno come obiettivo non solo informare, ma anche fornire un’assistenza personalizzata (approfondimenti e problematiche inerenti al tema trattato) alle imprese partecipanti ai workshop, grazie all’intervento ed alla collaborazione di personale altamente qualificato e specializzato nelle materie trattate. l ciclo di seminari che si terranno presso le sedi delle Camere di Commercio che ospitano i relativi Relays, si compone dei seguenti focus: “Russia: opportunità d’affari per le imprese irpine”, con particolare riferimento al Programma Comunitario ‘TACIS’, organizzato presso la Camera di Commercio di Avellino in collaborazione con l’Ambasciata Russa in Italia, ha avuto luogo il giorno 27 giugno 2006. Ospite relatore il dott. Igor Chekulajev, direttore della Sezione analisi economica della Rappresentanza Commerciale dell’Ambasciata; “Codice Doganale Comunitario e Adempimenti per l’Import / Export”, organizzato in collaborazione con il Relay di Salerno, avrà luogo presso la Camera di Commercio di Salerno il giorno 11 luglio 2006. Sono previsti interventi del Direttore del Laboratorio Chimico Meridionale di Napoli, di un Esperto in Diritto e Tecnica Doganale e del Direttore Regionale dell’Agenzia per le Dogane; 26 Sono previsti, inoltre, per i mesi di settembre / ottobre 2006 seminari presso le Camere di Commercio di Benevento, Avellino e Caserta, sui seguenti temi: - “I Programmi dell’UE a favore di Estonia, Lettonia e Lituania: Opportunità di business” - “I Programmi dell’UE a favore della Turchia” - “I Programmi dell’UE a favore dell’Ucraina” Centri di Informazione comunitari Eurosportello Avellino CCIAA Avellino c/o Area Impresa Viale Cassitto, 7 tel. 0825- 694204 fax 0825- 694261 Eurosportello Benevento Information Officer: dott.ssa Carmen Pepe CCIAA Benevento c/o Ufficio Promozione Piazza IV Novembre, 1 tel. 0824-300326 fax 0824- 300333 e-mail: [email protected] Eurosportello Caserta Information Officer: dott.Pietro Costantino CCIAA Caserta – Palazzo ERA, Piazza S. Anna tel.0823- 249494 fax 0823- 249444 e-mail: [email protected] Eurosportello Salerno Information Officer: rag. Alfonso Avallone CCIAA Salerno - Via Roma, 29 tel. 089-3068131 fax 089-3068141 e-mail: [email protected] Coordinamento Eurosportello CCIAA di Napoli Dott.ssa Maria Rosaria Furgiuele Corso Meridionale, 58 Napoli tel. 081-284217 fax 081-287675 e-mail: [email protected] Il VII programma quadro di ricerca e sviluppo: nuove opportunità per le imprese europee Il VII Programma Quadro per la Ricerca e Sviluppo Tecnologico, che sarà attivo a partire dal 1° gennaio 2007, è stato recentemente approvato dal Parlamento europeo, dopo circa due anni di negoziazioni che hanno visto protagoniste le altre maggiori Istituzioni europee, quali Consiglio e Commissione. Il programma, che è stato adottato in prima lettura, prevede consistenti investimenti in attività di ricerca e sviluppo tecnologico al servizio delle imprese europee, che possano stimolare l’occupazione e la competitività dell’imprenditoria ‘made in Europe’ sul panorama mondiale. Il programma si concentrerà particolarmente sull’incentivazione e promozione delle seguenti tematiche: - il rafforzamento della ricerca condotta sia da singoli ricercatori che in partenariato, per valorizzare le idee d’eccellenza; - il potenziamento della formazione, mobilità e crescita delle carriere dei ricercatori; - il sostegno di attività in grado di stimolare la ricerca in tutte le regioni europee; - l’intensificazione della cooperazione fra istituzioni ed industrie europee nell’ambito delle attività di ricerca. I settori sui quali s’intende stimolare la cooperazione intra-europea ed internazionale risultano essere, la salute, il cibo, l’agricoltura, le biotecnologie, le tecnologie dell’informazione e comunicazione, le nanotecnologie, i nuovi materiali, l’energia, l’ambiente, i trasporti, la sicurezza e lo spazio. Le principali novità del Programma Quadro di ricerca 2007-2013, riguardano la semplificazione procedurale e burocratica, la razionalizzazione dei finanziamenti e lo snellimento delle procedure di selezione dei progetti. Il VII P.Q. per RST, inoltre, fornirà il proprio sostegno alle attività promosse dal CCR (Centro Comune di Ricerca) ed alle attività del programma Euratom. La Commissione ha stanziato per il VII PQ 50.521 milioni di euro, di cui, 32.292 per la cooperazione, 7.460 per le idee, 4.727 per le persone, 4.291 per le capacità, 1.751 per le attività comuni e, 2.751 milioni di euro per il programma Euratom. Il programma conterrà, altresì, elementi per il supporto delle attività di ricerca nelle regioni exobiettivo 1, che si tradurranno in azioni mirate allo sviluppo del potenziale di tali regioni verso la ricerca, ed azioni mirate allo sviluppo di ‘clusters’ della ricerca. Il VII P.Q., sarà sospinto anche dal supporto finanziario dei Fondi Strutturali che abiliteranno tutte le regioni a partecipare alle iniziative per l’Area Europea della Ricerca e le reti di Regioni della Conoscenza. In particolare il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) ed il Fondo sociale europeo (FSE) apporteranno finanziamenti aggiuntivi, nella misura del 10%, nel caso di progetti innovativi con una componente infrastrutturale o formativa, che non rientrano tra le aree di finanziamento del VII P.Q.. Per la realizzazione delle strategie di sviluppo, la Commissione, tra gli altri, ha lanciato un programma denominato JEREMY, che faciliterà l’accesso al credito delle PMI che siano intenzionate a mettere in atto processi innovativi in linea con gli obiettivi di Lisbona. Il finanziamento all’innovazione giungerà anche attraverso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) con una serie di fondi regionali, prestiti mirati alle prime fasi di progetti innovativi e finanziamenti a tasso agevolato. A livello nazionale, i sussidi saranno possibili solo nel caso in cui sia necessario correggere le anomalie dei mercati internazionali, ed in caso di aiuti di Stato mirati alla creazione e miglioramento delle infrastrutture, al miglioramento dei sistemi educativi, al supporto della ricerca nelle università, all’avanzamento delle leggi sul mercato del lavoro e la tassazione, nonché l’avanzamento del quadro normativo europeo che interessa il mondo imprenditoriale. Gli aiuti di Stato saranno altresì messi a disposizione delle imprese che s’impegneranno in attività di cooperazione internazionale, al fine di stimolare l’Area Europea per la Ricerca, e la costituzione di partenariati pubblico-privati, incoraggiando in particolare le collaborazioni con organismi pubblici di ricerca. Infine, gli enti per la ricerca, senza scopo di lucro, otterranno un canale preferenziale d’accesso ai finanziamenti nazionali e, le PMI saranno autorizzate a ricevere aiuti per le fasi iniziali di attività innovative al loro interno, con la possibilità di beneficiare del supporto tecnico dei cosiddetti intermediari dell’innovazione. Da Bruxelles DAa cura BRUXELLES di Simone Sparano 27 OPPORTUNITA’ DI COOPERAZIONE a cura di Rosangela Dente Opportunità di cooperazione Area Cooperazione Internazionale Le opportunità di cooperazione proposte in questo bollettino provengono dagli Eurosportelli presenti in altri Paesi e dalla Banca Dati “Business Partner Search Database”. Si tratta sia di notizie immediatamente operative che di informazioni a carattere strategico e di supporto alla programmazione di breve lungo/termine. GRECIA Azienda greca del settore alimentare cerca produttori italiani di frutta fresca (mele, pere) e verdura. RIF. EIC 70/2006 PROPOSTE DI COLLABORAZIONE PROVENIENTI DA PAESI EUROPEI GRECIA Azienda greca cerca produttori italiani di maglieria per donna. RIF. EIC 72/2006 GRECIA Impresa greca impegnata nel settore medicale, dettagliante di articoli per dentisti e materiale ortopedico cerca partners per accordi di cooperazione.. RIF. EIC 61/2006 GRECIA Ditta greca del settore abbigliamento intende collaborare con produttori e grossisti italiani di abbigliamento femminile. RIF. EIC 62/2006 GRECIA Azienda greca cerca produttori italiani di sedie per cucine. RIF. EIC 63/2006 GRECIA Impresa greca cerca produttori italiani di piccola pelletteria per accordi di cooperazione. RIF. EIC 64/2006 GRECIA Ditta greca cerca produttori italiani di distributori automatici di fiori per acquisto articoli. RIF. EIC 65/2006 GRECIA Ditta greca impegnata nel settore autoricambi cerca produttori italiani di lubrificanti per autovetture e camion. RIF. EIC 66/2006 GRECIA Azienda greca del settore macchinari industriali cerca produttori italiani di forni per essiccazione dei pomodori al fine di stabilire accordi di collaborazione RIF. EIC 67/2006 GRECIA Impresa greca impegnata nel settore articoli sanitari cerca produttori italiani di pannolini per bambini ed assorbenti. RIF. EIC 68/2006 GRECIA Impresa greca del settore alimentare cerca importatori di lumache. RIF. EIC 69/2006 28 GRECIA Impresa greca del settore abbigliamento cerca produttori italiani di pigiami e costumi da bagno da donna e uomo. RIF. EIC 71/2006 GRECIA Impresa greca cerca grossisti italiani di caffè espresso. RIF. EIC 73/2006 GRECIA Azienda greca cerca produttori italiani di nastri autoadesivi a doppia faccia. RIF. EIC 74/2006 GRECIA Impresa greca impegnata nel commercio e nell’esportazione di pelli grezze vuole contattare concerie e ditte italiane interessate ad importare dalla Grecia pelli non conciate di bovini e suini e carne di ovini. RIF EIC 75/2006. PROPOSTE DI COLLABORAZIONE PROVENIENTI DA PAESI EXTRA-EUROPEI ARGENTINA Azienda argentina produttrice di contenitori plastici usa e getta per alimenti cerca distributori ed importatori italiani di contenitori alimentari monouso. RIF. EIC 76/2006 ARGENTINA Azienda argentina produttrice di film in PVC per avvolgere alimenti di diverse lunghezze e larghezze, spessore da 8 a 19 micron intende contattare supermercati, produttori di alimenti freschi e distributori di materiali plastici per imballaggio. RIF. EIC 77/2006 ARGENTINA Impresa argentina produttrice di contenitori usa e getta in polipropilene per alimenti cerca partners per accordi commerciali. RIF. EIC 78/2006 ARGENTINA Azienda argentina specializzata nella produzione di sacchetti di plastica in polietilene intende contattare supermercati interessati ai propri prodotti. RIF. EIC 79/2006 ARGENTINA Azienda argentina produttrice di film in polietilene, laminati ed etichette di sleeve e wrap round, intende contattare aziende di packaging per alimenti. RIF. EIC 80/2006 bancaideacommunication.com ARGENTINA Impresa argentina dell’industria edilizia specializzata nella produzione di schiuma di polietilene, isolanti termici di schiuma di polietilene e foil in alluminio, membrana impermeabile sottotegola e sottotetto, blocchi, lastri e tubi di schiuma di polietilene è interessata a distributori di materiali per l’edilizia, distributori di aria condizionata di refrigerazione e riscaldamento. RIF. EIC 81/2006 polipropilene, tubi ed accessori per l’irrigazione e per riscaldamento cerca distributori di materiali per l’edilizia e sanitari. RIF. EIC 83/2006 ARGENTINA Impresa argentina specializzata nella produzione di foglie, lastre e bobine in polistirene ad alto impatto intende contattare bazar, librerie, autoricambi e casalinghi. RIF. EIC 84/2006 ARGENTINA Azienda argentina produttrice di foglie, lastre e bobine in acrilico, polistirene, polipropilene e polietilene cerca importatori e distributori di lastre. RIF. EIC 85/2006 Per ricevere i profili completi delle aziende contattare i nostri Uffici ai seguenti indirizzi : ARGENTINA Ditta argentina dell’industria edilizia produttrice di tubature e accessori in polipropilene è interessata a contattare distributori di materiali per l’edilizia e sanitari. RIF. EIC 82/2006 Eurosportello di Napoli Area Cooperazione Internazionale Corso Meridionale, 58 – Palazzo Borsa Merci 80143 Napoli tel 081 284217 Fax 081 287675 e-mail : [email protected] ARGENTINA Azienda argentina impegnata nel settore edilizia industriale, produttrice di tubature e accessori per raccordo in citando il numero di riferimento con il quale è contrassegnato ciascun messaggio. ESPLORANDO L’INDIA... a cura di Vanessa Foggia Area Internazionalizzazione e Promozione Esplorando: India Un mercato da 60 mld $ L’India rappresenta uno dei mercati che offre le maggiori opportunità commerciali e di investimento nel contesto internazionale. La struttura economica del Paese è costituita da un elevato numero di PMI e questo favorisce forme di interscambio e di collaborazione tra le aziende indiane e quelle italiane. Il settore manifatturiero ha registrato una crescita annua superiore all’8% e ciò ha contribuito a rendere l’India il Paese con l’economia più dinamica del mondo, seconda per velocità, soltanto alla Cina. L'India costituirebbe un mercato potenziale del valore di 60 miliardi di dollari nel settore dei beni di consumo relativi al comparto alimentare (in particolare i settori caseario, delle bevande - incluso il vino -, della pasta e prodotti da forno, dei prodotti tipici - incluso l'olio d'oliva - della cioccolata e della pasticceria), ai prodotti per la casa (elettrodomestici, mobili, lampade, piastrelle e sanitari) ed ai prodotti d'uso personale (abbigliamento, pelle, calzature, gioielleria, cosmetici). A fronte di tale cifra potenziale, le esportazioni, nel periodo 19992000, di beni di consumo dei principali paesi concorrenti (Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania) ammontavano a soli 9 miliardi di dollari, con una bilancia commerciale che, tranne nel caso del Regno Unito, è favorevole all'India.La penetrazione di beni di consumo di fascia medio-alta in India - cosiddetti "lifestyle goods" - è ancora limitata rispetto ad altri paesi del Sud-Est asiatico, soprattutto a causa del basso livello medio del reddito nazionale e della forte impronta protezionistica della struttura commerciale estera. Di conseguenza, a fronte dei circa 200 milioni di consumatori appartenenti a quelle che, all'interno del parametro indiano, possono definirsi "classi medie", solo una decina di milioni può considerarsi sin d'ora potenziale acquirente dei "lifestyle goods" e, pertanto, del "Made in Italy" di livello medio-alto, mentre gli altri rappresentano essenzialmente un bacino di acquirenti di beni di consumo di massa (soft drinks, piccoli elettrodomestici, dolciumi e caramelle ecc.). 30 Informazioni Generali Superficie: 3.287.263 km2 (inclusa la zona del Kashmir sottoposta all`amministrazione indiana) Capitale: New Delhi (12.800.000 abitanti) Altre città principali: Mumbai (Bombay)* (16.400.000 ab.); Kolkata (Calcutta)* (13.200.000 ab.); Chennai (Madras)* (6.400.000 ab.); Bangalore (5.700.000 ab.); Hyderabad (5.500.000 ab.); Ahmadabad (4.500.000 ab.); Pune (3.800.000 ab.). *Dopo Bombay, ribattezzata da giugno 1995 Mumbai, e Madras, diventata Chennai, ad agosto 1999 anche Calcutta ha abbandonato il nome attribuito dagli inglesi, recuperando il nome storico di Kolkata. Popolazione: 1.027.000.000 abitanti (densità: 312,4 abitanti per km2) Lingua: L’Hindi e l’inglese sono le lingue ufficiali del Paese. L’Hindi è la lingua più diffusa in India, parlata dal 38% della popolazione; l’inglese è usato per le attività economicocommerciali. La Costituzione riconosce inoltre 18 lingue regionali, delle quali le più importanti sono: Bengali, Marathi, Telegu, Tamil e Urdu, parlate da oltre il 5% della popolazione. Religione: Induisti (81,3%), Musulmani Sunniti (9%) Musulmani Sciiti (3%), Cristiani (2,3%), Sikh (1,9%), Buddisti (0,8%), Giainisti (0,4%) Moneta: La moneta locale è la Rupia, (INR) divisa in 100 Paisa, pienamente convertibile. La media annuale del tasso di cambio dello Rupia indiana in Euro nell’anno 2004 è stata di 56.3378 INR per 1 Euro. Il tasso di cambio al 15 novembre 2005 è di 53.3061 Rupie per 1 Euro e di 45,6896 Rupie per 1 dollaro US Settori Produttivi - Contributo sul PIL (%) Settore Interscambio 00/01 01/02 02/03 2004 Dalla metà degli anni ‘80 l’Italia registra Agricoltura n. d. 23,6 20,2 21,1 un deficit commerciale verso l’India, in Industria n. d. 26,2 24,2 27,2 quanto le nostre esportazioni verso l’India non riescono a tenere il passo con l`entità Manifatturiero n. d. 15,4 n. d. n. d. degli acquisti dal paese asiatico. Negli n. d. 2,2 n. d. n. d. Settore Minerario anni 2000 si registra una stabilità dei volumi totali dell`interscambio italiano Costruzioni n. d. n. d. n. d. n. d. con l`India, sebbene i dati relativi al primo 2,5 n. d. n. d. Forniture elettriche, gas, acqua n. d. trimestre del 2005 indicano un aumento del 30,64% delle esportazioni che hanno n. d. 50,2 46,6 51,7 Servizi raggiunto i 345 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Fonte: Economist Intelligence Unit: Country Report Settembre 2004 Le importazioni hanno subito allo stesso modo un aumento pari al 21,49%, raggiungendo i 610 milioni di euro. Il saldo commerciale positivo ha subito una variazione positiva dell’11,32%. Prospettive Future La composizione merceologica dell’interscambio Indicatore 2006 2007 commerciale dell’Italia con l’India registra, per le importazioni la preponderanza di prodotti tessili e PIL (Var.%) 7,0 6,5 articoli di abbigliamento, cuoio e calzature, ma anche di prodotti chimici di base ed il ferro, la ghisa e Inflazione (%) 5,2 3,5 l’acciaio. Bilancia commerciale (milioni di US$) Dal lato delle esportazioni, macchine ed apparecchi meccanici, seguite da prodotti chimici di base e 101,5 116,3 Esportazioni prodotti farmaceutici, sono tra i prodotti più venduti. Importazioni 152,3 173,0 Buone anche le vendite italiane verso l’India di prodotti tessili e cuoio. Tra le vendite, anche le parti ed accessori -50,8 56,7 Saldo per autoveicoli. Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit Novembre 2005 Principali indicatori economici * Gli indicatori sono basati sull`anno fiscale indiano che comincia il 1° aprile Fonte: EIU, Economist Intelligence Unit: Country Report novembre 2005 31 bancaideacommunication.com bancaideacommunication.com