Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014

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Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014
GRUPPO TREFIN
RELAZIONE SULLA GESTIONE
BILANCIO CONSOLIDATO AL
31 DICEMBRE 2014
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INFORMAZIONI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO TREFIN SPA
SEDE SOCIALE
Centro Direzionale, Isola E7
80134 Napoli
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ALTRE INFORMAZIONI
Codice Fiscale e Partita IVA:
Capitale Sociale: Euro 300.000,00, I.V.
Registro delle Imprese di Napoli, n° Iscrizione
N° Iscrizione REA:
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente: Antonella Miro
Membri: Francesco Floro Flores; Valentina Floro Flores;
COLLEGIO SINDACALE
Egidio Filetto (Presidente)
Claudio Ferone (Effettivo)
Mario Rendo (Effettivo)
Maurizio Fabrizio (Supplente)
Simone Varini (Supplente)
SOCIETA’ DI REVISIONE
PricewaterhouseCoopers SpA
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PRESENTAZIONE DEL GRUPPO
Il Gruppo Trefin opera da oltre 30 anni nei seguenti settori:
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Progettazione aeronautica, automobilistica, ferroviaria e navale:
ICT e informatica con particolare riferimento allo sviluppo di software nel campo bancario –
assicurativo e nel campo delle telecomunicazioni e della gestione di reti aziendali.
Il Gruppo lavora stabilmente sul territorio italiano, con clientela prime in tutti i settori, ed è ormai
radicato anche nel territorio francese, dove tramite la Aerosoft France riesce a realizzare ottimi
risultati, soprattutto nel settore Aerospace. Vanta inoltre investimenti in Turchia ed in Germania.
Di seguito un dettaglio della composizione del Gruppo:
3F&Edin S.p.A.
AEROSOFT S.p.A.
Information Technology
Engineering Corporate
Aerosoft Tecnologie Gmbh
Aerosoft USA Inc.
Aerosoft Dizayn Ltd
Aerosoft France sas
Nauticad S.r.l.
(München)
(Seattle)
(Bursa)
(Toulouse)
(Massa Carrara)
In particolare:
Aerosoft SpA opera nei settori aeronautico, spaziale, automobilistico, ferroviario, energetico e
navale. Il Core Business dell’azienda è rappresentato da:
- Progettazione, industrializzazione e supporto alla produzione
- Analisi termostrutturali, statiche, dinamiche e di fatica
- Analisi e calcoli fluidodinamici
- Realizzazione di prototipi e/o serie di prodotto
- Ricerca industriale e sviluppo precompetitivo
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Nauticad Srl, è una Società di progettazione e design di unità navali, militari, commerciali
passeggeri, diporto e alta velocità.
Queste le attività che costituiscono il core business:
- Progettazione e realizzazione di disegni costruttivi bi e tridimensionali per costruzioni
navali, militari, commerciali, passeggeri, diporto e alta velocità; sia nell'ambito della struttura
che nell'impiantistica e l'allestimento
- Costruzione modelli (ridotti, 1:1, per stampi, etc.) mediante fresatura a controllo numerico
su cinque assi;
- Sviluppo disegni costruttivi, montaggi e documentazione tecnica di gestione produzione
per costruzioni navali, militari, commerciali, passeggeri, diporto e alta velocità;
- Taglio materiale per sagomatura (legno, acciaio, alluminio e poliuretano).
3F & Edin SpA è la software industry del Gruppo Trefin che progetta e sviluppa sistemi informativi
integrati hardware e software per l’automazione di processi aziendali.
Le sue attività principali sono:
- Progettazione e lo sviluppo di prodotti software (package) per il mercato
- Progettazione e lo sviluppo di turn-key utilizzando anche il modello Nearshore
- Erogazione di servizi professionali sia tecnologici che funzionali
- Outsourcing applicativo e infrastrutturale
- Attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo
Aerosoft France Sas, costituita nel 2004 a Tolosa, nel cuore della regione Midi-Pyrénées, polo
tecnologico dei settori aeronautico e spaziale. Oltre alle attività di engineering nel settore
aerospaziale, è specializzata in tecnologie Gossamer (settore spazio). Aerosoft France ha uno staff
tecnico composto da circa 40 ingegneri e rappresenta l'opportunità per il Gruppo di offrire al
mercato francese servizi di qualità a costi competitivi, assicurando ai committenti francesi
assistenza tecnica e commerciale di primo livello, e lo sviluppo delle attività di Work Package a
costi ridotti.
Aerosoft Technologie GmbH, società di diritto tedesco interamente detenuta da Aerosoft SpA,
costituita nel 2014 a Monaco di Baviera con lo scopo di realizzare una stabile organizzazione in
Germania e sviluppare rapporti commerciali con le principali case automobilistiche tedesche, anche
approfittando delle collaborazioni commerciali già in essere in Italia da molti anni
Aerosoft Dyzain, società di diritto turco con sede nel Polo Tecnologico di Bursa, nata con
l’obiettivo di sviluppare alleanze strategiche con i principali player presenti sul mercato
(principalmente Tofàs, joint venture di FCA).
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Queste ultime (Aerosoft Technologie ed Aerosoft Dyzain) non sono state inserite nel perimetro di
consolidamento, in quanto i loro dati economico/patrimoniali e finanziari sono stati ritenuti dagli
amministratori della Capogruppo ininfluenti ai fini della predisposizione del presente Bilancio
Consolidato.
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Nel seguito è fornita, dopo una breve illustrazione delle principali variabili Macroeconomiche e di
settore, una descrizione:
a) dei principali fatti di rilievo intervenuti nel corso del 2014;
b) dei dati economici, finanziari e patrimoniali, del Gruppo per il 2014;
c) dei rischi cui il Gruppo è potenzialmente esposto;
d) delle prospettive per il prossimo esercizio.
SCENARIO DI MERCATO
ANDAMENTO MACROECONOMICO
L’attività economica ha accelerato nettamente negli Stati Uniti, crescendo oltre le attese. Le
prospettive a breve e a medio termine per l’economia mondiale restano tuttavia incerte, per la
persistente debolezza nell’area dell’euro e in Giappone, per il prolungarsi del rallentamento in Cina
e per la brusca frenata in Russia. La forte caduta del prezzo del petrolio, determinata sia
dall’ampliamento dell’offerta sia dalla debolezza della domanda, può contribuire a sostenere la
crescita, ma non è priva di rischi per la stabilità finanziaria dei paesi esportatori. La volatilità sui
mercati finanziari nell’area dell’euro è aumentata dopo l’indizione, per la fine di gennaio, delle
elezioni politiche in Grecia: le possibili ripercussioni di eventuali mutamenti negli orientamenti delle
politiche economiche e nella gestione del debito pubblico del paese alimentano le preoccupazioni
per la coesione dell’area. I tassi di interesse sui titoli greci a tre anni hanno superato il 15 per cento;
a una flessione delle borse europee si è accompagnata una sostanziale stabilità dei premi per il
rischio dei titoli di Stato nei paesi periferici, verosimilmente per effetto del consolidarsi delle attese
di ulteriori misure di politica monetaria da parte della BCE. In Italia il declassamento del debito
sovrano, deciso in dicembre da Standard & Poors per le incerte prospettive di crescita, non ha
avuto effetti significativi sui rendimenti dei titoli pubblici. Nell’area dell’euro i prezzi al consumo
sono scesi in dicembre. La flessione dei corsi petroliferi contribuirà a sostenere i consumi, ma
potrebbe accrescere i rischi di Accelera l’attività economica negli Stati Uniti, ma le prospettive
globali restano incerte.
La volatilità sui mercati risente dell’instabilità politica in Grecia. Per contrastare la deflazione il
Consiglio direttivo della BCE intende ampliare la dimensione del bilancio un radicamento di
aspettative di riduzione della dinamica dei prezzi e di un aumento dei tassi di interesse reali,
aggravando gli oneri dei settori indebitati. Per contrastare questi rischi e ricondurre le aspettative
verso la stabilità dei prezzi, il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito l’intenzione di ampliare la
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dimensione del bilancio dell’Eurosistema, per riportarlo in prossimità dei livelli registrati nel marzo
2012. Il ricorso alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, finora inferiore a
quanto inizialmente atteso, potrebbe risultare insufficiente; il Consiglio, che valuterà nuovamente la
situazione alla fine di gennaio, è pronto ad ampliare la dimensione, la composizione e la frequenza
degli interventi.
In Italia negli ultimi trimestri i consumi hanno ripreso a crescere in misura contenuta, in linea con
l’andamento del reddito disponibile sostenuto dalle misure adottate dal Governo. Il loro contributo
alla crescita dell’economia è stato controbilanciato dalla flessione degli investimenti, frenati dagli
ampi margini di capacità inutilizzata, dall’elevata incertezza sulle prospettive della domanda e dalle
difficoltà dell’edilizia. Secondo le indicazioni disponibili, nel quarto trimestre dello scorso anno il
prodotto sarebbe marginalmente sceso.
Nei mesi estivi del 2014 il numero di occupati è aumentato, seppur lievemente; dopo tre trimestri
di sostanziale stagnazione il monte ore lavorate è tornato a crescere sia nell’industria in senso
stretto sia nei servizi privati. Ciò nonostante il tasso di disoccupazione è salito, spinto
dall’incremento del tasso di attività. La ripresa dell’occupazione rimane tuttavia fragile, come
segnalato dai dati preliminari di ottobre e di In Italia aumentano i consumi, ma gli investimenti non
sono ancora ripartiti. L’occupazione, cresciuta nel terzo trimestre, si riduce nei mesi di ottobre e di
novembre: le aspettative delle imprese circa l’evoluzione della domanda di lavoro nei primi mesi
del 2015 continuano a essere negative. La dinamica dei prezzi al consumo resta debole: in
dicembre è stata pari a -0,2 per cento nell’area e a -0,1 in Italia; potrebbe continuare a ridursi per
effetto del calo dei prezzi dei prodotti energetici. Sulla base del recente sondaggio Banca d’Italia-Il
Sole 24 Ore, le imprese prevedono di mantenere sostanzialmente stabili nel 2015 i prezzi di vendita
dei propri prodotti. Secondo le rilevazioni più recenti le condizioni di offerta di credito alle imprese
sono migliorate, ma restano più stringenti per quelle di minore dimensione; i tassi di interesse medi
sui nuovi prestiti sono scesi gradualmente, pur mantenendosi superiori a quelli dell’area dell’euro
(di circa 30 punti base per imprese e famiglie). Fattori di domanda legati alla debolezza degli
investimenti, unitamente alla percezione di un alto rischio di credito per alcune categorie di
imprese, frenano ancora la dinamica dei finanziamenti.
Le nostre proiezioni prefigurano per l’economia italiana una crescita modesta quest’anno, più
sostenuta il prossimo: nello scenario centrale risulterebbe attorno allo 0,4 e all’1,2 per cento,
rispettivamente. Resta ampia l’incertezza attorno a questi valori. Sarà cruciale l’intensità della
ripresa della spesa per investimenti; un rapido miglioramento delle prospettive di domanda e delle
condizioni finanziarie potrebbe accrescerla, nonostante l’elevato grado di capacità produttiva
inutilizzata. Un andamento più favorevole dell’attività si avrebbe se il prezzo del petrolio si
mantenesse sui valori registrati negli ultimi giorni. Nel complesso l’attività economica, oltre a trarre
vantaggio dalla caduta del prezzo del petrolio e dalla graduale accelerazione. L’inflazione risente
della domanda debole e del calo del prezzo del petrolio. Le condizioni del credito migliorano
gradualmente.
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Le prospettive per il prossimo biennio dipendono dal vigore della ripresa degli investimenti e dalle
politiche economiche degli scambi internazionali, verrebbe sostenuta dall’orientamento espansivo
della politica monetaria, riflesso anche nel deprezzamento dell’euro, e dalle misure di riduzione del
cuneo fiscale disposte con la legge di stabilità. Rischi per l’attività economica possono derivare dal
riacutizzarsi di tensioni sui mercati finanziari internazionali, per il peggioramento della situazione
politica in Grecia e della crisi in Russia, nonché per l’indebolimento della congiuntura nelle
economie emergenti. I rischi che l’inflazione rimanga troppo bassa troppo a lungo derivano dal
persistere di ampi margini di capacità produttiva inutilizzata, il cui impatto sulla dinamica dei prezzi
sembra essere aumentato negli ultimi anni, e dalla possibilità di un ulteriore peggioramento delle
aspettative.
Per l’Italia il consolidamento di bilancio resta un obiettivo essenziale. Il nostro scenario
macroeconomico incorpora gli effetti della legge di stabilità, con la quale il Governo, nel
confermare l’impegno a proseguire nell’azione di risanamento dei conti pubblici, ne ha adeguato il
ritmo al quadro congiunturale. Ciò contribuisce a evitare un prolungamento della fase recessiva,
che avrebbe conseguenze sfavorevoli sul rapporto tra il debito e il prodotto nel prossimo biennio.
Misure aggressive di sostegno monetario possono contribuire a contrastare le pressioni al ribasso
sui prezzi e la debolezza dell’attività economica nell’area. Nelle nostre valutazioni un’espansione
del bilancio dell’Eurosistema, che si riflettesse in una riduzione dei tassi di interesse sui titoli di
Stato a più lungo termine pari a 50 punti base e in un deprezzamento dell’euro del 5 per cento, si
tradurrebbe in un livello del PIL più elevato di circa mezzo punto percentuale nel biennio 2015-16,
sia in Italia sia nel complesso dell’area; l’inflazione risulterebbe più alta di due-tre decimi di punto
in ciascun anno. Gli effetti sarebbero maggiori se si tenesse conto anche dell’impatto che le nuove
misure potrebbero avere sulla fiducia e sulle aspettative di inflazione di famiglie e imprese.
In Italia la debolezza degli investimenti risente dei margini ancora ampi di capacità inutilizzata.
Prosegue invece la lenta ripresa dei consumi delle famiglie, in atto dall’estate 2013. Gli scambi con
l’estero continuano a sostenere la dinamica del prodotto, malgrado le oscillazioni della domanda
mondiale. Nei mesi estivi dello scorso anno il PIL italiano è sceso dello 0,1 per cento rispetto al
periodo precedente; il valore aggiunto è diminuito nell’industria, soprattutto nelle costruzioni,
mentre è risultato pressoché stabile nei servizi e nell’agricoltura. L’attività economica è stata frenata
dal calo degli investimenti (-1,0 per cento; tav. 2), sia in costruzioni sia in beni strumentali, solo in
parte compensato dal rialzo dei consumi delle famiglie (0,1 per cento). La domanda estera netta ha
continuato a sostenere la dinamica del PIL (per 0,1 punti percentuali). Sulla base delle indicazioni
finora disponibili, il PIL sarebbe marginalmente sceso nel trimestre conclusivo del 2014; nello stesso
periodo, secondo nostre stime, la produzione industriale sarebbe diminuita di quasi mezzo punto
percentuale in termini congiunturali. Le inchieste qualitative nei mesi autunnali indicano valutazioni
di famiglie e imprese e prospettive della domanda estera ancora incerte.
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Secondo i principali osservatori un’inversione di tendenza dell’attività produttiva potrebbe
verificarsi nella prima parte dell’anno; ne sarebbe tuttavia condizione necessaria un ritorno
dell’accumulazione di capitale su valori positivi
Gli indicatori prospettici indicano ancora elevata incertezza; secondo nostre valutazioni la
probabilità di un punto di svolta nei primi mesi dell’anno si collocherebbe attorno al 50 per cento.
La variazione sui dodici mesi dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è risultata in
dicembre pari a -0,1 per cento, riflettendo il calo dei prezzi delle componenti più volatili. Anche al
netto dei beni energetici e alimentari l’inflazione rimane molto contenuta, risentendo degli ampi
margini di capacità produttiva inutilizzata: in dicembre si è attestata allo 0,7 per cento. Nello scorso
trimestre si è lievemente attenuato il pessimismo delle imprese sulla situazione economica
generale. Per quasi metà delle aziende la spesa per investimenti nel 2015 rimarrebbe invariata; le
imprese che prefigurano un aumento degli investimenti prevalgono tuttavia su quelle che ne
pianificano una riduzione. L’accumulazione continua a risentire di un basso utilizzo della capacità
produttiva e di prospettive della domanda ancora incerte. In novembre l’attività industriale è
cresciuta dello 0,3 per cento sul mese precedente, sospinta dagli aumenti nei principali comparti
produttivi ad eccezione di quello energetico. Sulla base delle nostre stime per dicembre, la
produzione industriale sarebbe diminuita di poco meno di mezzo punto percentuale nell’ultimo
trimestre dell’anno (-1,0 per cento nel terzo) e di quasi un punto percentuale nel complesso del
2014. Gli indicatori qualitativi, peggiorati alla fine della scorsa estate dopo essere migliorati in
primavera, si sono stabilizzati negli ultimi mesi; il clima di fiducia nel comparto manifatturiero ha
segnato solo un marginale recupero. Nella rilevazione trimestrale presso le imprese, condotta in
dicembre in collaborazione con Il Sole 24 Ore, le aziende indicano ancora un peggioramento della
situazione economica generale, ma in misura lievemente meno accentuata che in precedenza.
ANDAMENTO DEL COMPARTO INFORMATION TECHNOLOGY
Crescono le assunzioni a tempo indeterminato (53% del totale), aumenta la richiesta di laureati
(39% vs 34% di diplomati) ma rimane difficile il reclutamento di professionalità ICT. Queste le
principali evidenze emerse dal White Paper realizzato da Modis sul Digital Mismatch.
E’ avviata la rincorsa all’ammodernamento digitale del Paese ma sono ancora numerosi i passi da
compiere per stare al passo con le esigenze del mercato. Lo dimostrano i dati contenuti nel White
Paper sul Digital Mismatch realizzato da Modis Italia, divisione del Gruppo Adecco specializzata nel
recruiting in ambito ICT: sebbene si stimi che i contratti di lavoro nel settore ICT abbiano raggiunto
quota 15.000 a fine 2013 e siano destinati a crescere nei prossimi anni, aumenta per le imprese la
difficoltà di reperire sul mercato le giuste professionalità. Il tempo medio di reclutamento di un
professionista digitale è di circa 4 mesi e nel 22% dei casi le assunzioni risultano di difficile
reperimento. E le previsioni per il futuro non sembrano così promettenti: la richiesta delle aziende
di professionalità IT è superiore alla domanda (nei migliori Politecnici il rapporto tra neolaureati e
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offerte di lavoro raggiunge 1/20) e l’offerta formativa universitaria in molti casi non è adeguata per
sostenere l’innovazione dell’industria e del mercato internazionale.
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Guardando nel dettaglio i dati contenuti nel White Paper di Modis si nota come, in controtendenza
rispetto al crescente fenomeno della flessibilità, nel settore ICT i contratti a tempo indeterminato
hanno pesato per il 53% delle assunzioni totali relative al 2013, seguiti dal 33% di contratti a
tempo determinato e dal 13% degli apprendistati. I giovani sono la categoria maggiormente
coinvolta dalle assunzioni: il 33,9% dei nuovi assunti ha tra i 25 e i 29 anni, mentre il 22,9% rientra
nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 44 anni. Questo dato si spiega con il fatto che la generazione
dei Millenials ha un approccio diverso al lavoro e alle nuove tecnologie che la rende più
competitiva rispetto alle generazioni precedenti.
Altro aspetto di novità è rappresentato dalla crescente richiesta di laureati rispetto ai candidati in
solo possesso di un diploma. La ricerca di lavoratori
con un titolo universitario di secondo livello o post
laurea è passata dal 34% del 2013 al 39% del 2014,
percentuale che sale al 57% se si considerano i
lavoratori assunti con lauree di primo livello. Sono
le materie tecniche a farla da padrone, in
particolare i più ricercati nel settore sono i
candidati con una laurea in Ingegneria (71%) seguiti dai laureati in Economia (16%) e da quelli in
ambito scientifico/matematico e fisico (11%). Ciò nonostante, il Ministero dell’Istruzione registra
un calo degli iscritti nelle facoltà di informatica e ingegneria, a dimostrazione del fatto che nei
prossimi anni ci troveremo sempre di più ad avere carenza di profili ICT rispetto alle richieste del
settore.
“Il crescente allontanamento dei giovani nativi digitali dalle materie tecnico-scientifiche può essere
ricondotto ad una serie di aspetti tra cui sicuramente la difficoltà di non vedere sbocchi e
opportunità certe al termine di un percorso di studi che si percepisce piuttosto impegnativo. Ma
prima di questo forse la disaffezione si lega ad un problema molto diffuso nella scuola italiana: la
mancanza di laboratori ed attrezzature adeguate in grado di appassionare i giovani approcciando
alla materia in maniera coinvolgente – spiega Marco Guarna, Managing Director di Modis in Italia -.
E’ proprio questo uno degli obiettivi che Modis si propone di raggiungere nei prossimi anni:
riavvicinare i giovani al mondo dell’ICT, sensibilizzandoli sin dalle scuole superiori attraverso
progetti di orientamento e conoscenza”.
Se si analizza il campione dei candidati oggi operativi sul mercato (fonte dati: campione di 190.000
candidati presenti nella banca dati di Modis Italia) emerge inoltre che la presenza femminile è
ancora molto limitata. Infatti, soltanto il 18% degli occupati sono donne contro l’82% di uomini. Le
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donne sono maggiormente impiegate nei ruoli legati alla programmazione o al web design, meno
nei ruoli di ambito tecnico/sistemistico.
Poco omogenea è infine la dislocazione territoriale: il 53% dei professionisti ICT si concentra nel
Nord Italia, in particolare in Lombardia dove si trova la maggior parte delle aziende del settore;
seguono il Centro Italia con il 24% e il Sud con il 23%.
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Di fronte a questo scenario la sfida di Modis è quella di intercettare i giovani già a partire dalle
scuole superiori per orientarli nel loro percorso di carriera, realizzare partnership strategiche con gli
Atenei per colmare le lacune della preparazione accademica attraverso una formazione specifica
customizzata sulle esigenze del mercato e coinvolgere le donne, offrendo loro maggiori
opportunità per coniugare la vita professionale con quella familiare
Software
Nonostante il segno meno perduri anche nel primo semestre di quest'anno, in realtà il mercato
digitale italiano (servizi e prodotti di informatica e telecomunicazioni, infrastrutture, di rete e
contenuti digitali) manifesta una lenta risalita. Risalita che, se non è certamente facilitata dalle
difficoltà dell'economia nazionale, è spinta da un'importante dinamica di trasformazione del
settore, con aree innovative di grande vitalità e vivacità, legate alle tecnologie di rete, i cui trend di
crescita sono allineati con quelli internazionali, pur se non in grado ancora di generare volumi di
fatturato capaci di incidere sull'andamento complessivo del settore. La crescita del cloud (+35,7%),
dei contenuti digitali (+6,6%), del software con nuove soluzioni e applicazioni (+3,2%) sta
chiaramente definendo i contorni di una nascente innovazione digitale italiana in risposta alle
esigenze del Paese di cambiamento e di apertura di nuove opportunità economiche". Agostino
Santoni, presidente di Assinform, ha esordito così questa mattina a Milano nell'illustrare i dati sulle
perfomance del mercato digitale italiano nei primi sei mesi dell'anno, emersi sulla base delle
rilevazioni periodiche realizzate in collaborazione con NetConsulting.
Passando ai numeri si nota he dal -4,3% registrato dei primi sei mesi del 2013 (rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente), il settore è approdato al - 3,1% di giugno 2014, con un business
complessivo a 31.103 milioni di euro, mentre, secondo le nostre stime, dovrebbe chiudere l'anno in
corso con un'ulteriore risalita intorno a -1,8%.
Entrando in dettaglio, va rilevato che il risultato con il segno meno è dovuto alla contrazione ormai fenomeno strutturale - del fatturato dei servizi di rete Tlc (-9,2%) dovuta alla forte
competitività fra Operatori Tlc e al ribasso delle tariffe di terminazione tradottasi in una discesa dei
prezzi a tutto vantaggio per l'utenza. Scorporata questa componente, che pesa per un terzo, il
resto del mercato digitale è cresciuto complessivamente dell'1,1%. Il calo dei servizi ICT a 5079
milioni (-2,4%) è stato più che compensato dalla ripresa dei comparti dei dispositivi e sistemi (8232
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milioni, + 0,7%), del software e delle soluzioni ICT (2615 milioni, + 3,2%), dell'e-content e digital
advertising (3202 milioni, +6,6%).
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Per il Presidente di Assinform, Agostino Santoni "La trasformazione del nostro mercato e del nostro
settore continua ed evidenzia segnali molto interessanti pur in una congiuntura economica
sfavorevole. Tutto fa pensare che la ripresa del mercato digitale nel suo complesso si avvicini".
"Certo - ha aggiunto Santoni - i tempi saranno tanto più brevi quanto più si alimenterà il clima di
fiducia nelle imprese e quanto più si ridarà slancio all'attuazione dei progetti di digitalizzazione
connessi all'Agenda Digitale e all'innovazione nell'Amministrazione Pubblica".
ANDAMENTO DEL COMPARTO AEROSPACE
Secondo il nuovo report di Deloitte dedicato all’andamento del settore aerospaziale - 2015 Global
Aerospace and Defense Outlook 1 - per il 2015 è previsto un nuovo record nella produzione di
velivoli commerciali: una tendenza confermata da un accelerato ciclo di sostituzione di velivoli
obsoleti con aeromobili di ultima generazione e dall’aumento del numero di passeggeri viaggianti.
Nei prossimi 20 anni si prevede un aumento del 20% della domanda di trasporto passeggeri, una
crescita che produrrà due trend: l’ingresso nel mercato di nuovi player e un ulteriore impatto sulla
catena distributiva. Inoltre il calo del prezzo del petrolio non impatterà in modo significativo sul
tasso di crescita nella produzione di velivoli commerciali..
I velivoli Commerciali
La produzione di velivoli commerciali
continuerà
a
crescere
grazie
alla
sostituzione di veicoli obsoleti con
aeromobili di ultima generazione a basso
consumo e grazie all’aumento del numero
di passeggeri, soprattutto in Medio Oriente
e nelle regioni dell’Asia Pacifico.
Si prevede un aumento del 5% della
domanda da parte dei passeggeri nell’arco
dei prossimi 20 anni. Questo comporterà un sostanziale aumento della produzione di aeromobili. Si
stima che nei prossimi 10 anni i livelli di produzione di velivoli commerciali cresceranno del 25%
circa.
1
2015 Global aerospace and defense industry outlook - Deloitte Touche Tohmatsu Limited.
http://www2.deloitte.com/it/it/pages/manufacturing/articles/global-a-and-d-outlook.html
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Aircraft Delivery Forecast: 2015-2033
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Il settore della Difesa
A livello globale le spese per la Difesa continuano a
diminuire, principalmente grazie alla conclusione dei
conflitti armati in Iraq e in Afghanistan e alla necessità dei
governi, tradizionalmente attivi nel settore militare, di
ridurre le spese per la Difesa.
Le sfide principali che le aziende che operano nel settore
della Difesa dovranno affrontare nei prossimi anni sono
principalmente due: come crescere con profitto in un
mercato in declino e come ridurre i costi al fine di mantenere performance finanziarie sostenibili.
A livello globale, per il 2015 si prevede una ulteriore diminuzione delle spese del settore militare ( 1,3%), ad eccezione dei paesi in cui gli eserciti sono equipaggiati con tecnologie difensive
moderne.
La situazione di tensione politica che interessa alcuni paesi ed il rischio di attacchi ai sistemi
informatici governativi potranno avere un impatto sulle future scelte governative di finanziamento
del settore.
Le performance dei top player modiali
Durante i primi 9 mesi del 2014 la media delle performance dei 20 top player mondiali supera la
performance media delle imprese leader US, sia in termini di crescita di fatturato che in termini di
crescita dell’utile operativo. I Leader a livello mondiale per fatturato si confermano Boeing, Airbus
Group e Lockheed Martin. Finmeccanica scende al 12° posto.
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ANDAMENTO DEL COMPARTO AUTOMOTIVE
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Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e
dell’EFTA, a novembre le immatricolazioni di auto ammontano a 989.457 unità, in rialzo dell’1,2%
rispetto allo stesso mese del 2013. Nel periodo gennaio-novembre 2014, i volumi registrati
ammontano a 12.010.727 unità, il 5,5% in più rispetto a gennaio-novembre 2013.
“Tra i principali Paesi europei, tre presentano un andamento positivo nel mese: in testa la Spagna, a
+17,4%, che conferma il suo trend positivo grazie alla proroga, con valore retroattivo, del Plan PIVE
6, seguita dal Regno Unito a +8%, con il trentatreesimo incremento mensile consecutivo e
dall’Italia con un rialzo del 5% – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA.
Presentano, invece, lievi flessioni il mercato francese (-2,7%) e quello tedesco (-1,8%). Tutti e
cinque, comunque, termineranno il 2014 con volumi in crescita rispetto all’anno precedente.
Possiamo quindi osservare che i Paesi che hanno saputo affrontare e attuare le necessarie riforme,
stanno ora uscendo più rapidamente dalla crisi, mentre altri mercati mancano ancora di dinamismo
e ripresa del clima di fiducia di consumatori e
imprese. L’Italia, che pure chiuderà il 2014 con
un aumento dei volumi tra il 3 e il 4% rispetto
all’anno precedente, si colloca in questa
seconda categoria, considerando che il
mercato normalizzato dovrebbe aggirarsi su
1,8 milioni di unità e che il naturale ricambio
del parco circolante, da solo, non rappresenta
una spinta sufficiente in direzione di una vera
ripresa. Se i volumi immatricolati negli anni di crisi (2011-2014), molto al di sotto del valore medio
annuo degli ultimi vent’anni (2,068 milioni di unità), hanno contribuito all’innalzamento dell’età
media del parco, passata da 7,5 anni del 2003 a 9,5 del 2013, a frenarne il rinnovo c’è la progressiva
perdita di capacità di spesa degli italiani, accompagnata da un controproducente inasprimento
delle imposizioni fiscali sull’auto”.
In Italia, le immatricolazioni totalizzate a novembre ammontano a 107.965 unità, il 5% in più
rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi undici mesi del 2014, i volumi immatricolati
ammontano a 1.267.517 unità (+4,3%). A novembre 2014, secondo i dati ISTAT, l’indice nazionale
dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,2% nei
confronti di novembre 2013 (il tasso tendenziale era +0,1% a ottobre). Il calo mensile dell’indice
generale è principalmente dovuto alla diminuzione dei prezzi beni energetici non regolamentati – i
carburanti (-2,4%). A livello tendenziale, la lieve accelerazione dell’inflazione è in parte bilanciata
dall’accentuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati – i carburanti (3,1%, da -2,2% del mese precedente).
Si rilevano ribassi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della Benzina
diminuisce su base mensile del 3,2%, mentre registra una flessione su base annua (-2,3%) più
ampia di quella rilevata a ottobre (-0,8%). Il prezzo del Gasolio registra un decremento
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congiunturale più contenuto (-2,5%), con un’accentuazione della flessione tendenziale (-4,3%, da 3,5% del mese precedente). I prezzi degli Altri carburanti – a seguito del ribasso del GPL –
diminuiscono dell’1,6% su base mensile e del 5,4% su base annua (da -5% di ottobre).
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 57.781 immatricolazioni nel mese di novembre
(+3,6%), con una quota di mercato del 5,8% (5,7% un anno fa). Andamento positivo, nel mese, per
il marchio Jeep (+110,6%). Nei primi undici mesi del 2014, le immatricolazioni si attestano a
711.890 unità, con un rialzo del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Segno
positivo per i marchi Fiat (+2,3%) e Jeep (+57,1%).
La Spagna totalizza 65.122 immatricolazioni a novembre (+17,4%), quindicesimo rialzo mensile
consecutivo. Nei primi undici mesi del 2014, le immatricolazioni si attestano a 781.868 unità,
120.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2013, pari a un rialzo del 18,1%. All’esaurimento, il 31
ottobre scorso, dei fondi previsti dal Plan Pive 6, ha fatto seguito, il 21 novembre, una proroga
dello stesso, che ha dato impulso alle immatricolazioni nell’ultima settimana del mese. A fine
novembre 2014, le unità immatricolate hanno già superato i volumi dell’intero 2013 e il 2014
raggiungerà probabilmente le 865.000 unità complessive, considerando che dicembre è un mese
tradizionalmente buono per le vendite, e che è previsto un miglioramento degli indicatori relativi
alla propensione al consumo in concomitanza con le Festività natalizie.
Analizzando i singoli canali di vendita, il mercato dei privati mostra un leggero rallentamento
rispetto ai mesi precedenti, riportando una crescita del 12,2% nel mese (era a +31,5% a ottobre),
mentre nel cumulato da inizio anno la crescita si attesta al 21,2%. Buon risultato per le vetture
aziendali, che registrano il dodicesimo mese consecutivo in crescita, incrementando i volumi del
23,4% nel mese e chiudendo il periodo gennaio-novembre 2014 in rialzo del 13,2%. Il noleggio,
infine, riporta un incremento del 56,9% a novembre e del 15,9% nei primi undici mesi dell’anno.
Le Associazioni di settore, soddisfatte della proroga del piano incentivi, la cui continuità è un
fattore determinante per alimentare la ripresa economica, ricordano che il mercato spagnolo ha un
potenziale molto maggiore dei livelli attuali in termini di volumi annui. Secondo le ultime stime, un
Paese come la Spagna potrebbe avere una densità di 35-40 vetture ogni 1.000 abitanti
(corrispondente a circa 1,2 milioni di immatricolazioni annue), mentre ora, nonostante il mercato
sia in crescita, la densità è di 15 vetture ogni 1.000 abitanti.
In Francia, a novembre, si registrano 135.067 nuove immatricolazioni, il 2,7% in meno rispetto allo
stesso mese del 2013, che contava lo stesso numero di giorni lavorativi in meno (19 giorni). Il
cumulato dei primi undici mesi del 2014 è di 1.632.531 unità, l’1,1% in più rispetto a gennaionovembre 2013, percentuale che sale a +1,5% a parità di giorni lavorativi (230 giorni nel
progressivo 2013 contro 229 nel progressivo 2014).
Le vendite di vetture ibride ed elettriche nel mese di novembre sono cresciute dello 0,7% e del 31%
rispettivamente, mentre nel progressivo 2014 rappresentano il 3,5% del mercato. Le
immatricolazioni di vetture diesel confermano un trend decrescente (-4,2% nel mese) e scendono a
una quota di mercato del 63%, mentre le vetture a benzina, su volumi stabili, recuperano punti
raggiungendo una quota del 33,4%. Negli undici mesi le due quote si attestano rispettivamente al
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64% e al 32%. Ancora in crescita, a novembre, il mercato dell’usato, che totalizza 420.749 unità
(+3,8%). L’Associazione francese dell’automotive CCFA, lo scorso 1° dicembre, ha rivisto al ribasso
le previsioni di chiusura d’anno, indicando un incremento dei volumi tra l’1% e il 2%, per un totale
di 1,815 milioni di unità immatricolate. Per il 2015, si prevede una stabilizzazione, non essendoci
particolari ragioni, né a livello macroeconomico né a livello microeconomico perché il mercato
aumenti in maniera significativa. Anche in Francia, si verifica un sensibile invecchiamento del parco
circolante, con un’età media delle vetture giunta a 9 anni, contro i 5,8 del 1990.
Il mercato tedesco ha registrato 250.082 immatricolazioni a novembre, chiudendo in leggero
ribasso (-1,8%) rispetto allo stesso mese del 2013. Nel cumulato da inizio anno, i volumi si
attestano a 2.807.073 unità, pari al 2,6% in più rispetto al periodo gennaio-novembre 2013.
Il Presidente dell’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA, Matthias Wissmann, afferma
che il mercato supererà di poco i 3 milioni di immatricolazioni a fine 2014, con una moderata
crescita (+2%). L’incremento del 5% degli ordini interni a fine novembre rappresenta, tuttavia, un
buon segnale di fiducia.
Secondo VDA, l’Europa occidentale sta proseguendo su un lento cammino di ripresa e, nel 2015,
registrerà una crescita di mercato attorno al 2%, con circa 12,2 milioni di unità immatricolate.
Il mercato inglese, infine, totalizza 172.327 immatricolazioni a novembre, con una crescita dell’8%
rispetto a novembre 2013. Nei primi undici mesi dell’anno, i volumi complessivi si attestano a
2.310.237 unità, il 9,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Il mercato continua ad
esprimersi su livelli superiori alle aspettative, nel contesto di un clima di fiducia dei consumatori
ancora in crescita. In tutti i canali di vendita, si registrano, nel mese, rialzi consistenti delle
immatricolazioni: +6,3% per i privati, +7,7% per le flotte e +30,4% per il segmento business.
L’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT si attende che il mercato rimanga stabile
nel 2015. SMMT fa notare, inoltre, che la domanda di veicoli cosiddetti “ultra-low emission” sta
crescendo notevolmente ed è quindi positiva la decisione recentemente annunciata dal Governo
inglese di confermare il fondo di 75 milioni di sterline a sostegno della rete di ricarica dei veicoli
elettici e della ricerca e sviluppo indirizzata verso questo segmento.
ANDAMENTO DEL COMPARTO RAIL
Non solo trasporto passeggeri, l'industria ferroviaria italiana guarda a nuovi mercati per crescere e
dare nuova energia al settore, soprattutto a livello locale e metropolitano. Secondo Assifer occorre
un piano nazionale che offra competitività alle imprese, tra ritardi e scenari internazionali. Due
velocità: quella che riguarda lo sviluppo della rete ferroviaria italiana a livello di alta velocità e
quella che riguarda la pianificazione per investimenti che diano sviluppo alle reti metropolitane.
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Il quadro che emerge da Assifer, a poche
settimane dalla fiera biennale Expo
Ferroviaria non lascia dubbi sul fatto che
se da un lato in Italia si è investito molto
sull'alta Velocità, non altrettanto si è fatto
per realizzare un piano strategico e serio
sui trasporti regionali. "In Italia non c'è
mai stata progettazione se non per l'Alta
velocità, che infatti ha dato ritorni. Un
piano per trasporti regionali e mass transit
sarebbe una grande opportunità", dice
infatti Maurizio Manfellotto, presidente di Assifer, l'associazione che rappresenta l'industria
ferroviaria nazionale.
In un contesto di competizione sempre più globale, "bisogna pensare ad un piano nazionale di
medio-lungo termine, che consenta alle imprese di essere più competitive". Analizzando qualche
dato, emerge che il trasporto passeggeri nel nostro Paese ha registrato negli ultimi anni un trend
positivo, passando dai 730 milioni di passeggeri l'anno nel 2004 ai 900 milioni del 2012. Il settore,
però, ha mostrato appunto un andamento a due velocità, divario dovuto in larga parte alle
politiche pubbliche: se il comparto del trasporto locale si trova in forte difficoltà, l'Alta velocità ha
avuto uno sviluppo importante.
Secondo Eurispes, il trasporto ferroviario su lunghe percorrenze e ad Alta velocità ha visto massicci
investimenti non solo per il materiale rotabile, ma anche nel mondo delle infrastrutture. Il trend è
iniziato ancora prima della liberalizzazione del settore; l'apertura alla concorrenza ha poi accelerato
ulteriormente il processo. Non si può dire altrettanto del trasporto locale, che non soddisfa le
esigenze dell'utenza. Le carenze sono evidenti anche nella limitata estensione della rete
metropolitana nelle grandi città italiane: nel 2012 Milano contava 92 chilometri di rete, Roma 45,2,
Napoli 33,8. Cifre lontane da quelle europee, con i 402 chilometri di Londra, i 293 di Madrid ed i
213 di Parigi.
A penalizzare il settore si aggiungono i problemi finanziari, con metodi di pagamento svantaggiosi
per le imprese e l'alto costo del credito. Gli scenari futuri dipenderanno in larga parte dalle scelte
del nuovo governo, visto il ruolo fondamentale degli investimenti pubblici nel rilancio del settore. A
pesare sul settore, anche l'indirizzo strategico dell'investimento pubblico, che si è concentrato sul
trasporto su gomma. Negli ultimi dieci anni il 71% dei finanziamenti della Legge obiettivo sono
stati destinati a strade e autostrade, il 15% alle ferrovie ed il 14% alle reti metropolitane.
Negli altri Paesi europei, invece, gli investimenti nel trasporto su rotaia sono stati molto spinti,
come mostra la densità della rete ferroviaria: per 100 chilometri di superficie, in Lussemburgo i
chilometri di ferrovia sono in media 25,4, in Belgio 11,7, in Germania 10,6, in Italia solo 5,5. Il ritardo
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si osserva anche per quanto riguarda il trasporto merci: il 69% in Italia è trasportato su gomma, il
26% via mare, solo il 4,8% via rete ferroviaria. Anche qui emerge un forte sbilanciamento: in Europa
la percentuale di trasporto su rotaia è del 15%, con una punta del 30% in Austria.
17
Un'opportunità futura: la Russia. Proprio recentemente si è conclusa una missione di ANIE
Confindustria a Mosca che ha visto la partecipazione di 8 aziende italiane del settore ferroviario per
cogliere le opportunità di sviluppo nel mercato russo, mettendo in campo il meglio della
tecnologia ferroviaria a fronte di un investimento di oltre 120 miliardi di euro nei prossimi dieci
anni per l'ammodernamento della rete ferroviaria russa. La Russia è un Paese che può certamente
offrire interessanti opportunità per la filiera italiana dei Trasporti ferroviari ed elettrificati: le ferrovie
russe si estendono per oltre 90.000 Km. A questa rete vanno a sommarsi le reti ferroviarie nei
sistemi urbani. Questi numeri non sono in realtà così grandi se si considera l'immensa estensione
geografica della nazione.
Il sistema ferroviario russo presenta infatti carenze e ritardi significativi, e appare del tutto
inadeguato all'utilizzo effettivo del mezzo da parte degli utenti: nonostante la concorrenza
dell'aereo, il treno è ancora oggi il mezzo di trasporto più utilizzato nel Paese per le medie tratte (in
Russia entro i 1.500 Km). Dal 2006 è quindi in corso un processo di analisi per il rinnovamento del
sistema, innescato dalle crescenti necessità di trasporto come le recenti Olimpiadi invernali a Sochi.
Fra i progetti prioritari di sviluppo c'è la progettazione della linea Mosca - Kazan, per la quale
dovrebbe essere indetta una gara. Ecco allora che in contesti come questo, l'Italia ha l'occasione di
mettersi in vetrina, proponendo il valore aggiunto offerto dall'industria italiana dei Trasporti
ferroviari ed elettrificati, che ha registrato nel 2012 un volume d'affari pari a 3,1 miliardi di euro per
circa 13 mila addetti diretti, ma fondamentale rimane la realizzazione di un piano di sviluppo serio
ed evidentemente, internazionale.
ANDAMENTO DEL COMPARTO NAVALE
Nel corso del 2014 la domanda di navi mercantili si è attestata a 47 milioni di tonnellate di stazza
lorda compensata. In particolare si segnala la ripresa degli investimenti nel settore cruise e delle
gasiere (LNG) mentre nella domanda di mezzi offshore si è registrato, in particolare nel secondo
semestre, un rallentamento nelle decisioni di spesa, anche per effetto della riduzione del prezzo del
petrolio.
Il comparto delle navi da crociera è stato caratterizzato da una generale ripresa. L’associazione
mondiale delle compagnie crocieristiche (Cruise Lines International Association) stima per il 2014 il
raggiungimento di 22,1 milioni di passeggeri trasportati mentre per i prossimi anni la crescita
dovrebbe attestarsi al 4,0% (Compound annual growth rate 2014-2020) con il raggiungimento di
27,6 milioni di crocieristi nel 2020.
Nel corso dell’anno le compagnie crocieristiche hanno perfezionato ordini per 16 nuove navi, di cui
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8 assegnate a Fincantieri; tale valore eguaglia il picco di ordinativi ante crisi del 2007 a conferma di
una sostanziale fiducia nella crescita futura. La disponibilità di un portafoglio prodotti ampio e
diversificato ha permesso a Fincantieri di acquisire navi molto differenti tra loro, destinate a servire i
vari comparti turistici, dal segmento delle crociere di massa “contemporary” al lusso, e di attrarre
nuovi clienti, segnatamente MSC Crociere e il brand Seabourn appartenente al gruppo Carnival. I
nuovi investimenti in navi sono alimentati anche dalle prospettive di crescita dei mercati asiatici; la
Cina in particolare potrebbe diventare in pochi anni il secondo mercato crocieristico dopo quello
statunitense contribuendo con 4,5
milioni di passeggeri nel 2020. In
tal senso i due memorandum
d’intesa sottoscritti da Fincantieri,
rispettivamente
con
Carnival
Corporation e con China CSSC
Holdings Limited, controllata di
CSSC (China State Shipbuilding
Corporation),
il
maggiore
conglomerato cinese di settore, volti ad esplorare la possibilità di una joint venture per la
costruzione di navi da crociera destinate esclusivamente al mercato cinese, configurano una
collaborazione che vede Fincantieri in posizione di offrire progetti, assistenza e una serie di
componenti chiave realizzati in Italia.
Il trend favorevole della domanda è stato accompagnato da un allentamento della pressione sui
prezzi, mentre la richiesta di miglioramento della competitività sui costi ed efficienza resta
inalterata a fronte anche della maggiore complessità e contenuto prototipale delle nuove navi. Il
comparto dei traghetti fatica ancora ad uscire dalla situazione di stallo degli ordinativi. Il perdurare
della crisi economica, un andamento non soddisfacente dei traffici passeggeri e merci, la bassa
reddittività delle compagnie armatoriali fungono da ostacolo alla ripresa. I driver principali che
potrebbero alimentare la domanda nel prossimo futuro sono legati alla crescente anzianità della
flotta e all’entrata in vigore di normative ambientali volte a prevenire o limitare l'inquinamento
prodotto dalla navigazione di unità obsolete attraverso l’utilizzo di nuove “navi verdi”, che, tra
l’altro, risulterebbero anche più economiche sotto il profilo dei costi di gestione a fronte di una
maggiore efficienza energetica.
Nonostante gli armatori stiano mostrando un certo interesse per navi dotate di propulsione a gas,
soprattutto nel Nord Europa a fronte dell’entrata in vigore della normativa che limita le emissioni di
zolfo delle navi a partire dal 2015 nelle zone ECA (Emission Control Areas), il processo di rinnovo
della flotta green richiede ai cantieri specializzati e alla relativa supply chain un forte sforzo di
innovazione del prodotto e del processo e specifici investimenti. Si ricorda che Fincantieri è
prossima alla consegna alla compagnia canadese STQ-Société des traversiers du Québec, di un
traghetto green caratterizzato da una propulsione diesel elettrica, come le moderne navi da
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crociera, ma con quattro gruppi diesel di tipo dual fuel che potranno funzionare sia a gas che a
marine diesel oil.
La domanda di mega yacht di lunghezza superiore a 60 metri si è attestata sugli stessi valori
dell’anno scorso. Il mercato ha mostrato una certa vivacità, confermando un andamento favorevole
soprattutto nella fascia alta del mercato. Un gruppo ristretto di costruttori olandesi, tedeschi e
italiani funge da riferimento soprattutto per i progetti customizzati di maggiori dimensioni, mentre
per la fascia di mercato dei mezzi di lunghezza inferiore (60-80 metri) e semi-custom la
concorrenza è molto più frammentata e continuano ad affacciarsi nuovi operatori.
FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
Andamento del Gruppo
L’esercizio 2014 ha rappresentato, per il Gruppo, un esercizio di consolidamento dei buoni margini
che sono stati realizzati nel corso degli ultimi esercizi.
Attutito il periodo di forte crisi, a cavallo tra gli esercizi 2008-2010, a partire dal 2011 il Gruppo ha
ripreso la sua cavalcata verso obiettivi sempre più sfidanti, nell’ottica di consolidare la propria
posizione sul territorio Italiano, e soprattutto di ampliare il Mercato Estero.
In particolare:
Dal punto di vista ICT il Gruppo, soprattutto tramite la 3F & Edin SpA, ha consolidato alcune
posizioni nei confronti di clienti ritenuti strategici, definito una exit strategy nei confronti di clienti
ritenuti non più remunerativi (sia per marginalità assolute che per i ritardi conclamati nel
pagamento delle somme dovute), ed intavolato una strategia di Marketing commerciale teso ad
identificare nuove tipologie di clienti, ed eventualmente servizi di business affini a quelli già offerti,
potendo sfruttare l’elevato grado di specializzazione delle proprie risorse.
Dal punto di vista dell’Ingegneria, invece, è necessario suddividere l’approccio in base alle diverse
aree di business:
• Nel comparto Aerospace, il Gruppo ha ulteriormente consolidato la propria posizione sul
mercato italiano, tramite la Aerosoft SpA, e sviluppando ulteriormente la propria posizione
competitiva sul Mercato Internazionale, tramite la Aerosoft France – che grazie alle
commesse acquisite già a partire dal 2012 ed agli accordi di partnership raggiunti con
primari clienti del settore, ha raggiunto nel 2013 risultati ragguardevoli, sia in termini di cifra
d’affari che di Ebitda.
• Nel comparto Automotive il Gruppo ha consolidato la propria posizione, sia sul mercato
italiano che su quello tedesco, potendo contare, dall’ultimo trimestre 2014, anche
sull’apporto della Aerosoft Technologie, neocostituita società di diritto tedesco, mediante la
quale il Gruppo sta conducendo una precisa politica commerciale finalizzata a stringere
accordi di partnership con clientela tedesca, principalmente del comparto Automotive.;
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•
•
20
Nel comparto Rail il Gruppo ha ulteriormente sviluppato le proprie competenze, soprattutto
in campo elettrico, consolidando il volume d’affari già significativo maturato nel corso del
2013;
Nel comparto Navale, infine, grazie alla ripresa della cantieristica navale italiana, il Gruppo,
tramite la Nauticad, ha consolidato i propri rapporti con il proprio principale contractor con
competenze sia di Scafo che di Allestimento/Impiantistica, ha ulteriormente ampliato il
proprio portafoglio clienti ed ha avviato significative trattative commerciali con contractor
esteri, che il Management ritiene avranno i primi riverberi in termini di business già a partire
dal secondo semestre 2015.
Consorzio CITEMA
In data 13 luglio 2013 è stato siglato con l’Assessore alle attività produttive della Regione
Campania, Fulvio Martusciello, il contratto di programma tra Regione e Consorzio con cui vengono
promossi interventi a sostegno del Gruppo.
Il contratto di programma regionale è il principale strumento agevolativo previsto dal PASER (Piano
di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale), finalizzato a promuovere interventi complessi a
sostegno dei settori ritenuti strategici per il rilancio dell'economia regionale e la riqualificazione del
tessuto produttivo della Campania.
Il programma di investimenti a carattere produttivo del Consorzio ha per oggetto un nuovo
impianto che progetta e produce materiale composito destinato all'industria della produzione di
mezzi di trasporto, un innovativo macchinario destinato alla 3d Printing, oltre ad un Centro
produzione stampi, ad attività di laminazione con infusione di resina per la movimentazione dei
materiali prodotti, alla produzione di scafi per imbarcazioni da diporto.
Il programma di Ricerca e Sviluppo che ha visto il coinvolgimento di Aerosoft SpA e 3F & Edin SpA,
consiste nell'attività di progettazione ed ingegnerizzazione del suddetto materiale composito la cui
produzione è affidata al nuovo impianto da realizzare.
Sulla base delle previsioni del management nel corso del 2015 le attività dello stabilimento saranno
principalmente orientate alla fase di testing dei macchinari e dei materiali, mentre lo start vero e
proprio della produzione in serie inizierà a partire dal 2016.
Dal punto di vista patrimoniale-finanziario, a seguito di una iniziale fase di start up l’effort
finanziario progressivamente andrà riducendosi, consentendo all’iniziativa di produrre, già dal
2018, liquidità più che sufficiente a compensare le uscite finanziarie previste.
Si ritiene che tale iniziativa sarà finanziata nella sua fase di start up dalla liquidità che il Gruppo
produrrà nel corso del biennio 2015-2016, per poi divenire progressivamente indipendente dal
punto di vista finanziario a partire dal 2018.
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SITUAZIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL
GRUPPO TREFIN
Nel seguito sono presentati lo schema di conto economico, quello patrimoniale ed il rendiconto
finanziario del Gruppo Trefin, a cui si riferiscono i commenti relativi all’andamento gestionale.
21
SITUAZIONE ECONOMICA
CONTO ECONOMICO
euro/1000
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
growth rate y/y
Variazione delle rimanenze
importi in
2014
%
2013
%
13.433
-2,5%
(170)
84,6%
13.774
90,7%
-1,1%
(631)
-4,2%
= PRODUZIONE VALORIZZATA
growth rate y/y
Incrementi di imm.ni per lavori interni
Ricavi per contributi agevolati
Altri ricavi e proventi
13.263
0,9%
454
2.106
62
83,5%
13.143
86,5%
2,9%
13,3%
0,4%
385
1.274
386
2,5%
8,4%
2,5%
VALORE DELLA PRODUZIONE
growth rate y/y
Acquisti merci c/vendite
Costo del personale
Costi per Servizi
Godimento beni di terzi
Oneri diversi di gestione
15.886
4,6%
467
7.130
3.994
719
187
100,0%
15.189
100,0%
2,9%
44,9%
25,1%
4,5%
1,2%
184
6.955
4.240
670
106
1,2%
45,8%
27,9%
4,4%
0,7%
COSTI della produzione netto amm.ti
12.497
78,7%
12.156
80,0%
growth rate y/y
2,8%
Margine operativo lordo (EBITDA)
3.389
21,3%
3.033
20,0%
Ammortamenti e Svalutazioni
1.150
7,2%
1.344
8,9%
Reddito Operativo (EBIT)
2.239
14,1%
1.689
11,1%
34
0,2%
35
0,2%
2.273
14,3%
1.724
11,4%
Proventi finanziari
= REDDITO del CAPITALE INVESTITO
Oneri finanziari
Reddito della gestione corrente
Proventi/(oneri) straordinari
Reddito ante imposte (EBT)
526
3,3%
661
4,4%
1.747
11,0%
1.063
7,0%
(1.170)
-7,4%
(541)
-3,6%
577
3,6%
522
3,4%
Imposte sul reddito d'esercizio
358
2,3%
371
2,4%
Reddito d'esercizio
219
1,4%
151
1,0%
Utile di competenza di terzi
Reddito d'esercizio
20
0,1%
14
0,1%
199
1,3%
137
0,9%
Nel corso del 2014 il Gruppo, a fronte di un fatturato sostanzialmente invariato, ha incrementato il
valore della produzione complessivo, grazie soprattutto ai significativi proventi per contributi
agevolati legati all’attività di ricerca e sviluppo; a fronte di ciò il Gruppo ha preservato significative
marginalità operative (EBITDA, EBIT e Reddito derivante dalla gestione corrente) grazie soprattutto
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22
ad una struttura di costi particolarmente flessibile. Il risultato complessivo del Gruppo al 31
dicembre 2014, che risulta essere, in termini % sostanzialmente in linea con quello fatto registrare
nel 2013, è stato poi influenzato da oneri straordinari, principalmente attribuibili alla svalutazione,
effettuata dalla controllata Aerosoft SpA, del credito finanziario vantato nei riguardi della
controllata Aerosoft Dyzain, in quanto gli amministratori della società hanno valutato, a fronte della
situazione complessiva del mercato in cui la controllata opera e delle future prospettive di business,
che il credito vantato sarebbe stato di difficile realizzo nel breve periodo; fermo restando ciò, gli
amministratori hanno parimenti ritenuto che la controllata Aerosoft Dyzain debba proseguire il suo
percorso di crescita in un mercato comunque in espansione quale quello dell’Automotive in
Turchia.
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Nel corso del 2014, il Gruppo, attraverso una attenta politica di monitoraggio e recupero del
credito, nonché di selezione maggiormente attenta della clientela anche tenuto conto del merito
creditizio, ha decisamente migliorato la propria struttura finanziaria, migliorando la sua PFN, e
proseguendo nel consolidamento del debito bancario. Il buono stato di salute finanziario del
Gruppo è ulteriormente certificato dai significativi investimenti sostenuti nel corso del 2014,
principalmente legati ai progetti di ricerca CITEMA e WISCh, pur in presenza di importanti crediti
da incassare nei confronti della Regione e di altri Enti per i progetti in corso e quelli da poco
conclusi
STATO PATRIMONIALE
importi in euro/1000
Crediti commerciali netti
Crediti v/Enti per contributi agevolati
Altri crediti operativi
Ratei e Risconti attivi
Rimanenze di Magazzino, Lavorazioni in corso
2014
%
2013
%
7.657
2.609
2.294
780
229
58%
20%
18%
6%
2%
9.157
1.667
2.179
589
399
72%
13%
17%
5%
3%
13.569
1.491
2.902
664
104%
11%
22%
5%
13.991
1.026
3.555
128
111%
8%
28%
1%
Passivo Circolante
5.057
39%
4.709
37%
Capitale Circolante Netto (CCN)
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni immateriali
Partecipazioni e crediti di natura operativa
8.512
5.116
2.450
115
65%
39%
19%
1%
9.282
2.338
2.717
84
73%
18%
21%
1%
Attivo Immob.to Operativo Netto
(Tfr e altri fondi)
Ratei e risconti passivi oltre l'esercizio
7.681
(1.927)
(1.168)
59%
-15%
-9%
5.139
(1.781)
0
41%
-14%
0%
Capitale Investito Netto Operativo
13.098
100%
12.640
100%
Attivo Circolante
Debiti commerciali
Altri debiti operativi
Ratei e Risconti passivi entro l'esercizio
Attività fisse extracaratteristiche
CAPITALE INVESTITO NETTO TOTALE
0
0%
0
0%
13.098
100%
12.640
100%
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
3.835
29%
3.804
30%
Crediti finanziari a breve
0
0%
(476)
-4%
Debiti finanziari a breve
7.291
56%
7.864
62%
Debiti finanziari a medio termine
5.612
43%
2.343
19%
EQUITY
Debiti finanziari
23
12.903
99%
9.730
77%
Disponibilità liquide
2.611
20%
17
0%
Altre attività a breve
0
0%
0
0%
Altre titoli
1.028
8%
877
7%
Disponibilità
3.639
28%
895
7%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
EQUITY+POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
9.264
71%
8.836
70%
13.099
100%
12.640
100%
Il rendiconto finanziario di Gruppo al 31 dicembre 2014 è riportato di seguito:
VOCE
31-dic-14
Utile netto
219
Svalutazioni ed ammortamenti
1.150
+FLUSSO DEL CAPITALE CIRCOLANTE
1.369
+/-crediti commerciali
(1.391)
+/-crediti infragruppo
(476)
+/-crediti di altra natura
1.248
(incr.)/decr rimanenze
(170)
+/- partecipazioni dell'attivo circolante
405
-FABBISOGNO FINANZIARIO OPERATIVO
(385)
+/-debiti commerciali
465
+/-debiti infragruppo
0
+/-debiti di altra natura
1.051
Variaz. Fondo TFR ed altri Fondi per Rischi ed Oneri
146
+FONTI FINANZIARIE OPERATIVE
1.661
=FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE
3.415
incr./(decr) immobilizzazioni tecniche
2.930
incr./(decr) oneri pluriennali
622
incr./(decr) immobilizzazioni finanziarie
(224)
-INVESTIMENTI
3.328
Banche ed altri finanziamenti
2.696
+incrementi di capitale e riserve
(189)
+FONTI DI FINANZIAMENTO NON OPERATIVE
2.507
= VARIAZIONE DISPONIBILITA' IMMEDIATA (cash flow)
2.594
+ DISPONIBILITA' MONETARIA INIZIALE
= DISPONIBILITA' FINALE
17
2.611
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO
ED
EVOLUZIONE
PREVEDIBILE
DELLA
GESTIONE
24
Dopo la chiusura dell’esercizio non si sono verificati fatti di rilievo che possono modificare la
situazione patrimoniale e finanziaria della società risultante dal bilancio sottoposto
all’approvazione dell’assemblea dei soci.
Nel corso del 2015 il Gruppo prevede il consolidamento dei propri margini operativi, ed un
aumento del volume d’affari, principalmente per effetto del miglioramento della situazione
generale dei mercati, nonché di una azione commerciale maggiormente incisiva sia sui clienti
consolidati, sia sul c.d. Nuovo Mercato.
GESTIONE FINANZIARIA
Nel corso del 2014 è proseguita l’attività volta a consolidare la struttura finanziaria della Società.
L’evoluzione dei fabbisogni finanziari viene monitorata attraverso una attenta pianificazione
finanziaria, che consente di prevedere la necessità di nuove risorse finanziarie tenuto conto dei
rimborsi dei finanziamenti in essere, dell’evoluzione dell’indebitamento tenuto conto degli
investimenti, dell’andamento del capitale circolante e dell’equilibrio delle fonti tra breve e lungo
termine.
Il Gruppo intrattiene rapporti con i principali Istituti di credito italiani ed internazionali, al fine di
ricercare le forme di finanziamento più adatte alle proprie esigenze e le migliori condizioni di
mercato.
Al 31 dicembre 2014 l’indebitamento finanziario netto a medio/lungo termine rappresenta il 43.5%
circa dell’indebitamento complessivo del Gruppo, facendo registrare un significativo miglioramento
rispetto al 2013 (quando si attestava sul 23% circa), grazie soprattutto alla nuova finanza a
medio/lungo termine ottenuta per sostenere gli investimenti necessari per CITEMA, anche tenuto
conto del naturale corso dei piani di ammortamento dei finanziamenti in essere.
La capacità di far fronte a tale indebitamento, valutato dagli amministratori con riguardo alla
posizione finanziaria complessiva del Gruppo, dipenderà dalla immissione di nuove risorse
finanziarie anche attraverso la prevista erogazione di contributi sugli investimenti nonché dal cash
flow generato nei prossimi esercizi tenendo conto delle prospettive di crescita del Gruppo.
La situazione è rimasta sostanzialmente in linea nei primi mesi del 2015.
RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
La Società e le Società dalla stessa controllate basano i rapporti con parti correlate su principi di
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
trasparenza e correttezza. Buona parte di tali rapporti attengono a prestazioni poi successivamente
fornite a clienti finali, e sono regolati dai contratti normalmente applicati in tali situazioni.
Ove non si tratti di prestazioni di tipo corrente, i rapporti sono regolati da specifici contratti, le cui
condizioni sono fissate sulla base delle normali condizioni praticate sul mercato. Nel caso in cui tale
riferimento non sia disponibile o significativo, si definiscono i diversi profili mediante ricorso ad
esperti e/o professionisti indipendenti.
25
Costi
Denominazione
CREDITI
beni
TIMM SRL
COME ON WEB SRL
servizi
86.611
10.253
345.891
271.896
2.143
36.500
21.780
18.040
SOCIO FRANCESCO FLORO
FLORES
Ricavi
DEBITI
altro
Beni
Servizi
altro
RISK MANAGEMENT
La gestione dei rischi aziendali, soprattutto in un clima di grande competitività come quello attuale,
è un elemento centrale su cui il Management della Società basa le proprie scelte strategiche.
Di seguito si riporta una analisi dei principali rischi cui il Gruppo, sia per ragioni di natura
congiunturale macroeconomica che per ragioni legate ai Business di appartenenza ed alle proprie
dimensioni, è esposto:
RISCHI FINANZIARI
L’attività del Gruppo è esposta a diverse tipologie di rischi finanziari tra le quali, rischi di liquidità e
rischi di variazione nei tassi di interesse.
1) Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili all’azienda
non siano sufficienti per far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e
scadenze prestabiliti. Le società del Gruppo hanno una gestione finanziaria autonoma, nel
rispetto delle linee guida fornite dalla Capogruppo.
Viene costantemente monitorata la situazione finanziaria attuale, prospettica e la
disponibilità di adeguati affidamenti bancari, anche in relazione al ritardo con cui talvolta i
clienti provvedono al pagamento dei corrispettivi.
Attraverso i rapporti che il Gruppo intrattiene con i principali Istituti di Credito Italiani e
Internazionali vengono ricercate le forme di finanziamento più adatte alle proprie esigenze
e le migliori condizioni di mercato.
In merito al rischio di liquidità che potenzialmente deriva dalle clausole contrattuali che
legittimano le controparti a ritirare il finanziamento al verificarsi di determinati eventi
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
(rischio default e covenants), si segnala che i contratti di finanziamento in essere non
presentano covenants finanziari da rispettare.
26
2) Rischio di tasso di interesse
Il Gruppo Trefin è esposto alle fluttuazioni dei tassi d’interesse soprattutto per quanto
concerne la misura degli oneri finanziari relativi all’indebitamento. La strategia del Gruppo è
quella di limitare l’esposizione al rischio di crescita del tasso di interesse, mantenendo al
contempo un costo della provvista contenuto.
Già nel corso del 2013 il Gruppo, grazie al miglioramento delle proprie performance
complessive, è stato in grado, come più volte ribadito, di ridurre significativamente
l’indebitamento bancario (trend che è proseguito anche nel 2014), avendo quale ulteriore
committment la necessità di monitorare costantemente il costo dell’indebitamento,
eventualmente ampliando la platea degli istituti di credito con cui lavorare, al fine di
ottenere condizioni di accesso al credito maggiormente vantaggiose, soprattutto sul breve
termine. Tant’è, il Gruppo nel corso del 2014 ha ottenuto un saving sugli oneri finanziari
complessivo di circa 135 k€, oltre ad un ulteriore sensibile saving sulla quota relativa alle
Commissioni di affidamento, iscritte in B.7 tra i costi per servizi.
RISCHIO DI CREDITO
Il rischio di credito del Gruppo Trefin è essenzialmente attribuibile all’ammontare dei crediti
commerciali derivanti dall’attività caratteristica.
Il Gruppo, nello svolgimento della propria attività, è esposto al rischio che i crediti possano, a causa
delle condizioni finanziarie dell’obbligato in relazione all’attuale crisi economico/finanziaria
generalizzata, non essere onorati alla scadenza e quindi i rischi sono riconducibili, oltre all’aumento
dell’anzianità dei crediti, al rischio di insolvibilità ed all’aumento dei crediti sottoposti a procedure
concorsuali oltre che incorrere in una perdita di valore che può comportare la cancellazione in tutto
o in parte dal bilancio.
Tale rischio è ben monitorato dalla funzione Crediti del Gruppo, che si occupa di effettuare una
analisi di solvibilità dei Clienti in fase di acquisizione attraverso un’accurata analisi del merito
creditizio finalizzata a contenere il rischio di insolvenza.
Il Gruppo, a seguito del perdurare dell’attuale situazione economica, ha migliorato il controllo sui
rischi di credito attraverso il rafforzamento delle procedure di monitoraggio e reportistica, al fine di
trovare in modo tempestivo possibili contromisure a fronte delle cause individuate.
Gli accantonamenti ai fondi svalutazione crediti riflettono, in maniera accurata, i rischi di credito
effettivi attraverso la mirata quantificazione dell’accantonamento per singola posizione creditizia.
Ulteriori crediti sono presenti in bilancio, vantati dal Gruppo nei confronti di controparti di sicura
solvibilità (Enti pubblici e ministeriali), nei confronti dei quali non sussiste, a parere del
Management, una reale probabilità di insolvenza, pur perdurando, per cause non attribuibili al
Gruppo ma a variabili macroeconomiche di Paese, un consistente ritardo negli incassi dei crediti
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
vantati nei confronti di tali Enti. Anche in tal caso vengono svolti periodici solleciti finalizzati a
comprendere la natura dei ritardi, e soprattutto le tempistiche di incasso.
27
RISCHI OPERATIVI
Rientrano in questa categoria tutti i rischi non ricompresi negli ambiti precedenti che possono
impattare sul conseguimento degli obiettivi operativi, vale a dire relativi all’efficacia e all’efficienza
delle operazioni aziendali inclusi i livelli di performance, di redditività e di protezione delle risorse
da eventuali perdite.
I principali rischi rientranti nelle categorie di cui sopra sono valutati in termini di impatto, di
probabilità di accadimento e di livello di controllo; tali valutazioni sono soggette a revisione
periodica. Sono monitorati altresì gli indicatori che consentono di esaminare il rischio in termini di
trend e di criticità.
Su base almeno trimestrale, si aggiorna la situazione dei rischi del Gruppo, nella quale sono
evidenziati la dimensione e il livello di controllo di tutti i rischi monitorati, compresi quelli finanziari
e di credito.
Oltre ai rischi c.d. operativi, sono gestiti anche i principali rischi reputazionali. Le situazioni di rischio
e i relativi indicatori sono trasmessi al top management, coinvolto in prima persona nelle attività di
mitigazione e di miglioramento.
L’analisi di rischio è utilizzata come input per la redazione degli strumenti di pianificazione.
1) Rischi strategici
Il mercato della consulenza in ambito IT ed Engineering è particolarmente competitivo, e
periodicamente si assiste alla nascita di piccole aziende costituite ex novo che, sfruttando
contatti commerciali e facendo leva su una struttura di costo molto ridotta, riescono a
“trainare” il mercato verso tariffe sempre più basse, spingendo sul fattore costo a scapito
della qualità del servizio offerto.
La politica del Gruppo, da questo punto di vista, da ormai 30 anni, è quella di non entrare
mai in competizione facendo leva esclusivamente sull’aspetto economico (dumping
tariffario), nel tentativo di offrire alla clientela finale un package che abbia sempre il giusto
mix efficienza/efficacia, intesa in termini di qualità del prodotto/servizio reso.
Tale politica, che rappresenta una chiara impostazione del Management aziendale,
nonostante le turbative del mercato, ha consentito al Gruppo di mantenere, anche nel corso
degli ultimi anni di crisi particolarmente accentuata, una buona posizione competitiva, e
soprattutto di far percepire ai propri clienti un elevato grado di solidità, affidabilità e
continuità nel medio/lungo periodo, a discapito delle “meteore” che nel giro di 4/5 anni
esauriscono inevitabilmente il proprio ciclo di vita, sull’onda di una politica unicamente
basata sul fattore prezzo.
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
28
2) Rischi informatici
I principali rischi operativi di tipo informatico sono correlati alla disponibilità dei sistemi
“core”. La dotazione di un consistente apparato informatico interno, in grado di
immagazzinare tutti i dati che vengono giornalmente prodotti dallo sviluppo delle attività
del Gruppo, unitamente ad una funzione interna preparata e proattiva, è requisito
fondamentale per garantire la sicurezza e la continuità dei dati.
A mitigazione di tali rischi sono state predisposte specifiche misure, quali ridondanze di
parti di sistema e debite procedure di emergenza (“Disaster recovery”), che periodicamente
vengono sottoposte a simulazioni, al fine di garantirne l’efficacia.
3) Rischio congiunturale
La difficile situazione economica mondiale degli ultimi anni, che ha colpito pesantemente i
Paesi dell’Eurozona, sta tuttora avendo effetti recessivi gravi sulle finanze dello Stato e delle
imprese.
Secondo il Bollettino Economico della Banca d’Italia, i segnali di ripresa che si sono visti
negli ultimi mesi del 2014 si stanno riverberando anche nel 2015, anche per effetto delle
politiche del lavoro dell’attuale Governo, sebbene lo status generale del sistema Paese e le
condizioni (costo e qualità) del credito costituiscono le maggiori incertezze sulla previsione
di ripresa economica.
Nell’ambito della Società sono costantemente monitorati l’evoluzione e gli impatti sulle
business unit aziendali assumendo i possibili correttivi, in particolare nel settore finanziario.
RICERCA E SVILUPPO
Il gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo molto intensa soprattutto attraverso le società 3F &
EDIN SpA ed Aerosoft SpA le quali partecipano a numerosi progetti in collaborazione con il
Ministero delle Attività Produttive e con gli Enti locali e Regionali.
La voce di bilancio diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere dell’ingegno, comprende
i progetti sviluppati internamente, nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo svolte dalle società
del Gruppo, che hanno portato alla realizzazione di nuovi prodotti caratterizzati da forte
innovazione tecnologica.
La capitalizzazione di tali costi è stata effettuata tenendo conto che i ricavi che si conseguiranno
copriranno i costi sostenuti. L’aliquota di ammortamento del 20% tiene conto della residua
possibilità di utilizzazione economica e delle previsioni di vendita effettuate per i prossimi anni. Tali
progetti, realizzati internamente, sono stati valutati tenendo conto dei soli costi diretti relativi al
personale impegnato nella realizzazione dei progetti e l’eventuale spesa sostenuta per le
certificazioni di legge.
La voce di bilancio, immobilizzazioni in corso e acconti, comprende i progetti sviluppati
internamente, nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo svolte dalle società 3F & Edin SpA e
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Aerosoft SpA. Il buon andamento delle attività di ricerca, anche agevolata, e l’esperienza
ultraventennale acquisita, nonché il settore stesso in cui operano, hanno consentito ed agevolato
l’individuazione di progetti fortemente innovativi e pensati e sviluppati negli ambienti tecnologici
più all’avanguardia. Tali immobilizzazioni, realizzate internamente, sono state valutate tenendo
conto dei soli costi diretti relativi al personale impegnato nella realizzazione dei progetti e
l’eventuale spesa sostenuta per le certificazioni di legge. I progetti di sviluppo ancora in corso sono:
29
ETESpass (3F & Edin SpA)
Il progetto di ricerca ETESpass, avviato nel marzo 2012, mira alla definizione di una metodologia
innovativa per la raccolta e la gestione dei dati necessari per realizzare una piattaforma operativa
complessa, nella quale si integrano problematiche nuove ed eterogenee sulla base delle più
avanzate tecnologie, per la gestione integrata ed “intelligente”, di tutti gli aspetti (e relative
problematiche) legati ad un parco di divertimenti: ticketing, controllo accessi, gestione
“intelligente” delle file per le attrazioni, sicurezza e marketing strategico.
Per il progetto, nell’ anno 2014, sono stati sostenuti investimenti per spese di personale pari ad
Euro 174.834 e la conclusione del progetto è prevista per i primi mesi del 2015.
CAMFOR (Aerosoft SpA)
CAMFOR - Studio
e metodologie di progettazione di Componenti Ausiliari per la
Microcogenerazione da FOnti Rinnovabili – è un progetto di ricerca e sviluppo, avviato nel 2012, il
cui obiettivo finale è lo studio e la definizione di metodologie di progettazione di un nuovo sistema
ibrido di accumulo di energia e studio e metodologie di progettazione e relativa costruzione di
prototipo in scala di un concentratore solare.
Sono stati sostenuti, nell’anno 2014, investimenti per spese di personale pari ad Euro 99.668 e la
conclusione del progetto è prevista entro il 31 dicembre 2015.
PERSONALE
Al 31 dicembre 2014 risultavano in forza al Gruppo Trefin 175 dipendenti, in forte aumento rispetto
al dato del 31 dicembre 2013, quando erano 149. Nella tabella seguente si riporta la consistenza
degli addetti al 31 dicembre 2014, suddivisa per Holding e Società di Primo Livello (con relative
controllate).
Società
31-dic-13
Incrementi
3F & Edin S.p.A
47
9
Aerosoft S.p.A
80
27
Aerosoft France s.a.s.
16
Nauticad S.r.l.
Totale
Decrementi
-
Numero
medio 2014
31-dic-14
56
49
13
94
88
1
1
16
17
6
4
1
9
8
149
41
15
175
162
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
30
Formazione
All’interno del Gruppo la formazione rappresenta una leva importante a supporto della politica di
gestione, crescita e valorizzazione delle risorse umane e viene sviluppata in coerenza con le
strategie organizzative ed i processi di innovazione interna.
Il piano di formazione di Gruppo 2014 è stato predisposto secondo un approccio bottom-up sulla
base degli esiti derivanti dalla rilevazione dei fabbisogni che ha coinvolto il Top Management. Al
suo interno sono state contemperate sia iniziative tecniche, professionali e manageriali relative ad
attività consolidate, in un’ottica di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio di esperienze e
competenze esistenti, sia iniziative volte a promuovere l’accrescimento delle competenze a
supporto dei processi di cambiamento ed integrazione del Gruppo e delle singole Società che lo
compongono.
QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA
Le Aziende del Gruppo Trefin hanno identificato, quale fattore critico di successo, l’adozione di una
Politica per la Qualità e l’Ambiente, attraverso una costante attenzione alla professionalità delle
risorse umane e all’efficienza ed efficacia dei processi tecnici ed organizzativi.
Le Aziende del Gruppo con l’obiettivo di perseguire un sempre crescente livello qualitativo della
propria offerta, ritengono di fondamentale importanza acquisire in modo sistematico informazioni
circa il grado di soddisfazione della propria Clientela rispetto ai servizi ad essa forniti. Le
informazioni raccolte contribuiscono in modo determinante al processo di miglioramento continuo
delle proprie prestazioni.
Tutte le aziende che costituiscono il Gruppo Trefin hanno progettato ed implementato un Sistema
Integrato di Gestione per la Qualità e per l'Ambiente per la gestione di tutti i processi interni e dei
servizi/prodotti forniti ai Clienti, in particolare:
3F & EDIN S.p.A. è certificata secondo le norme :
•UNI EN ISO 9001:2000;
•UNI EN ISO 14001:2004;
•Registrazione EMAS
per il seguente campo di applicazione: “Progettazione, sviluppo, fornitura, assistenza e
manutenzione di sistemi informatici integrati hardware e software per l’automazione di processi
aziendali e progettazione di reti LAN/WAN. Erogazione di servizi informatici professionali e
fornitura di prodotti HW e SW ”.
AEROSOFT S.p.A. è certificata secondo le norme:
•UNI EN ISO 9001:2000 e UNI EN 9100:2005;
•UNI EN ISO 14001:2004;
•Registrazione EMAS
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
per il seguente campo di applicazione: “Progettazione di strutture meccaniche ed aeronautiche con
l’impiego di tecnologie CAD/CAM ed analisi di tipo CAE associate; analisi agli elementi finiti; analisi
di tipo stress; analisi di tipo fluidodinamico. Erogazione di servizi professionali di ingegneria”.
ALTRE INFORMAZIONI
31
Codice in materia di protezione dei dati personali
Nell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione
dei dati personali”, sono state attuate attività utili a valutare il sistema di protezione delle
informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa. Tali attività hanno evidenziato
una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei
dati personali gestiti da tali società.
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
32
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO AL
31 DICEMBRE 2014
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Stato Patrimoniale
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
A. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
33
31-dic-14
31-dic-13
0
B. IMMOBILIZZAZIONI
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
1) Costi di impianto e di ampliamento
2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
3) Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione opere ingegno
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre immobilizzazioni immateriali
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
0
23
502
873
0
1.020
32
26
441
1.456
77
670
48
2.450
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
1) Terreni e fabbricati
2) Impianti e macchinari
4) Altri beni
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
2.717
2.010
23
208
2.875
2.099
33
172
34
5.116
2.338
III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
1) Partecipazioni in
a) imprese controllate
d) altre imprese
28
21
2
19
2) Crediti delle immobilizzazioni finanziarie:
d) verso altri
66
63
250
505
Totale Partecipazioni
49
Totale Crediti delle immobilizzazioni finanziarie
66
3) Altri titoli delle Immobilizzazioni finanziarie
Totale Altri titoli
63
250
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
B. TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
21
505
365
589
7.931
5.644
C. ATTIVO CIRCOLANTE
I RIMANENZE
3) Lavori in corso su ordinazione
4) Prodotti finiti
I TOTALE RIMANENZE
II CREDITI
1) Verso clienti
2) Verso controllate
2) Verso collegate
4-bis) Crediti tributari
4-ter) Imposte anticipate
5) Verso altri
II TOTALE CREDITI
229
0
229
399
0
399
7.657
0
0
886
67
3.950
12.560
9.157
476
0
662
40
3.144
13.479
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
III ATTIVITA’ FINANZIARIE CHE NON COST. IMMOBILIZZAZIONI
6) Altri titoli
TOTALE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON COSTITUISCONO IMM.NI
34
778
IV DISPONIBILITA’ LIQUIDE
1) Depositi bancari e postali
3) Denaro e valori in cassa
TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
C TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
D. RATEI E RISCONTI ATTIVI
- Ratei e Risconti attivi
TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI
TOTALE ATTIVO
373
778
373
2.609
2
10
7
2.611
17
16.178
14.268
780
589
780
589
24.889
20.501
GRUPPO TREFIN
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35
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
A. PATRIMONIO NETTO
I CAPITALE SOCIALE
II RISERVA SOVRAPPREZZO DELLE AZIONI
III RISERVA DI RIVALUTAZIONE ex DL.185/ 2008
IV RISERVA LEGALE
VII ALTRE RISERVE
- Riserva da consolidamento
- Riserva di arrotondamento
VIII UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO
IX UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
31-dic-14
31-dic-13
300
0
539
44
300
0
539
38
269
(2)
2.186
199
269
(1)
2.237
137
3.536
3.517
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
CAPITALE E RISERVE
UTILI D'ESERCIZIO
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI
TOTALE PATRIMONIO NETTO
3.834
B. FONDI PER RISCHI ED ONERI
- per imposte, anche differite
TOTALE FONDO PER RISCHI E ONERI
1.400
1.219
527
562
C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO
278
20
272
14
298
287
3.804
1.400
1.219
D. DEBITI
4) Debiti verso banche
esigibili entro l'esercizio successivo
esigibili oltre l'esercizio successvo
6.816
5.612
7.219
2.343
esigibili entro l'esercizio successivo
475
644
esigibili entro l'esercizio successivo
1.491
1.026
esigibili entro l'esercizio successivo
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
esigibili entro l'esercizio successivo
14) Altri debiti
esigibili entro l'esercizio successivo
TOTALE DEBITI
1.107
1.566
477
429
5) Debiti verso altri finanziatori
7) Debiti verso fornitori
12 Debiti tributari
1.318
17.296
1.560
14.788
E. RATEI E RISCONTI PASSIVI
-Ratei e Risconti passivi
esigibili entro l'esercizio successivo
esigibili oltre l'esercizio successvo
TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI
TOTALE PASSIVO
664
1.168
128
0
1.832
128
24.889
20.501
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Conti d’ordine
CONTI D'ORDINE
31-dic-14
31-dic-13
1) GARANZIE PRESTATA A FAVOREI DI TERZI
Fidejussioni
36
Banca Popolare Sviluppo
250.000
250.000
MPS - Lettera Patronage
130.000
130.000
BANCA APULIA -Favore di terzi solidale
200.000
200.000
BNL Fidejussione generica n°6481941 del 26.02.2010
130.000
130.000
BNL Fidejussione generica n° 8413282 del 19.12.2013
(Aerosoft spa)
670.000
-
BNL Fidejussione generica n°8413311 del 18.07.2013
(Aerosoft spa)
315.000
-
Banco Napoli data accensione 03.05.2007
260.000
260.000
Unicredit Banca di Roma Fidejussione Omnibus
455.000
455.000
BNL Fidejussione generica (Nauticad Srl)
1.515.000
-
BNL Fidejussione generica (Nauticad Srl)
315.000
B. TOTALE CONTI D'ORDINE
4.240.000
1.425.000
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Conto Economico
37
CONTO ECONOMICO
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
1) RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
2) VARIAZIONI RIM. PRODOTTO IN CORSO LAV. SEM. FINITI
3) VARIAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
4) INCREMENTO DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI
5) ALTRI RICAVI E PROVENTI
31-dic-14
31-dic-13
13.433
0
(170)
454
2.168
- contributi in c/esercizio
- altri ricavi e proventi
13.774
(50)
(581)
385
1.660
2.106
62
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
1.274
386
15.886
15.189
B. COSTI DELLA PRODUZIONE
6) PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
7) PER SERVIZI
8) PER GODIMENTO BENI DI TERZI
9) PER IL PERSONALE
(467)
(3.994)
(719)
(7.130)
(184)
(4.240)
(670)
(6.955)
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
(1.150)
(1.344)
a) Salari e stipendi
b) Oneri sociali
c) Trattamento di fine rapporto
(5.427)
(1.411)
(292)
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
d) Svalutazione dei crediti
14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI
16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C)
D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
19) Svalutazioni
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE (D)
(5.333)
(1.338)
(284)
(889)
(152)
(109)
(1.197)
(147)
0
(187)
(106)
(13.647)
(13.500)
2.239
1.689
0
34
(526)
(492)
1
34
(661)
(626)
0
0
0
(28)
(10)
(38)
E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
20) PROVENTI STRAORDINARI
a) plusvalenze da alienazione
b) altri proventi straordinari
5
TOTALE PROVENTI STRAORDINARI
7
111
21) ONERI STRAORDINARI
b) imposte esercizi precedenti
b) Altri oneri straordinari
TOTALE ONERI STRAORDINARI
TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI (E)
0
106
7
(1)
(1.280)
(6)
(505)
(1.281)
(1.170)
(511)
(503)
GRUPPO TREFIN
SCHEMI DI BILANCIO
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+-C+-D)
577
22) IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO
(358)
Imposte correnti
Imposte anticipate e differite
38
UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
RISULTATO DI TERZI
UTILE (PERDITE) DELL'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
522
(371)
(205)
(153)
219
20
199
(427)
55
151
14
137
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO AL
31 DICEMBRE 2014
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
CONTENUTO E FORMA DEL BILANCIO CONSOLIDATO
40
Il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stato redatto in conformità alle
disposizioni del Decreto Legislativo n. 127 del 9 aprile 1991.
E’ costituito dallo Stato Patrimoniale, predisposto in ossequio allo schema previsto dagli artt. 2424
e 2424 bis del Codice Civile, dal Conto economico, impostato conformemente al dettaglio di cui
agli artt. 2425 e 2425-bis del Codice Civile e dalla presente Nota Integrativa predisposta in
conformità ai principi contenuti nell’art. 2427 del Codice Civile ed accompagnato dalla Relazione
sulla Gestione.
I bilanci utilizzati per il consolidamento, redatti con riferimento al 31 dicembre 2014, sono quelli
predisposti ai fini civilistici dai rispettivi organi amministrativi e sono redatti in base ai principi e
criteri previsti dagli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile, integrati e interpretati dai principi
contabili del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili così come
modificati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dai documenti direttamente emessi
dall’OIC.
La presente Nota Integrativa ha la specifica finalità di fornire illustrazioni, analisi ed in alcuni casi
integrazioni dei dati di bilancio, dando le informazioni complementari e necessarie a fornire una
corretta e veritiera rappresentazione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del
Gruppo e del risultato dell’esercizio da esso conseguito.
Il presente bilancio è oggetto di revisione contabile da parte della società di revisione
PricewaterhouseCoopers SpA.
Tutti gli importi riportati nelle tabelle sono espressi in migliaia di Euro.
METODI DI CONSOLIDAMENTO
Area di consolidamento
Il bilancio consolidato comprende, oltre al bilancio della capogruppo Trefin SpA., i bilanci delle
società controllate, ai sensi dell’art. 2359, comma 1 punti 1 e 2 del Codice Civile, sulle quali la stessa
esercita direttamente o indirettamente il controllo per effetto delle disponibilità della maggioranza
dei diritti di voto ovvero dei diritti di voto sufficienti a esercitare un’influenza dominante
nell’assemblea ordinaria.
Come consentito dall’art. 28 del D.Lgs 127/91 tale principio non è stato applicato nel caso di
società non operative in quanto irrilevanti ai fini del consolidamento.
Il bilancio consolidato include pertanto il bilancio della 3F & Edin SpA, della Aerosoft SpA, nonché
della Nauticad Srl e della Aerosoft France Sas, nelle quali la controllante esercita il controllo tramite
la Aerosoft SpA.
Le partecipazioni dirette ed indirette nelle società nelle quali il gruppo non esercita un influenza
dominante e le partecipazioni di controllo in società non operative, sono state valutate al costo di
acquisto opportunamente svalutato nei casi in cui è ipotizzabile una perdita durevole di valore. Le
società incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2014 sono di seguito elencate:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Società Capogruppo:
Trefin SpA
Società consolidate:
41
Ragione sociale
Sede
3F & EDIN S.p.A
Napoli
€ 815.000
98%
2%
AEROSOFT S.p.A.
Napoli
€ 1.815.000
93%
7%
NAUTICAD S.r.l.
Napoli
€ 770.000
93%
7%
Toulouse (Francia)
€ 40.000
93%
7%
AEROSOFT FRANCE s.a.s.
Capitale
sociale
Quota del
gruppo
Quota di
terzi
In tali società la Capogruppo detiene, direttamente o tramite sue controllate dirette e indirette, la
maggioranza dei voti in assemblea ordinaria.
Si segnala in tale circostanza che:
Le controllate Aerosoft Technologie ed Aerosoft Dyzain non sono state consolidate per l’irrilevanza
dei dati di queste ultime sul consolidato.
Data di riferimento del Bilancio Consolidato
La data di riferimento del bilancio consolidato coincide con la data di chiusura dell’esercizio di tutte
le società incluse nell’area di consolidamento, ovvero il 31 dicembre.
Bilanci Utilizzati per il consolidamento
I bilanci utilizzati per il consolidamento sono quelli approvati dalle assemblee dei soci delle singole
società, rettificati ove necessario, per omogeneizzare i principi contabili utilizzati nell’ambito del
Gruppo.
Criteri di consolidamento
I criteri adottati per la redazione del bilancio consolidato di Gruppo, che non si discostano da quelli
adottati nell’esercizio precedente, sono i seguenti:
Partecipazioni in imprese incluse nell’area di consolidamento
Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo
dell’integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore netto
contabile delle partecipazioni, rettificato dalle operazioni infragruppo, è eliminato a fronte del
patrimonio netto di competenza delle imprese partecipate.
La differenza tra il costo di acquisizione delle partecipazioni e la relativa quota del patrimonio netto
alla data di acquisizione è imputata, ove possibile, a rettifica delle specifiche voci dell’attivo e del
passivo sulla base della valutazione a valori correnti effettuata all’atto dell’acquisto o all’atto
dell’acquisizione del controllo, ove non possibile:
- l’eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta alla voce dell’attivo “differenza di
consolidamento” e imputata a conto economico in modo sistematico lungo il periodo di
utilità prevista;
- se negativa, essa è iscritta alla voce di patrimonio netto “Riserva di consolidamento” dopo
aver considerato la possibilità di ridurre proporzionalmente i valori delle attività
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
42
immobilizzate e lo stanziamento al “Fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri”
della eventuale differenza residua attribuibile a perdite future.
Le quote di patrimonio netto e dell’utile di competenza di terzi delle controllate consolidate sono
iscritte in apposite voci del bilancio fra le poste del Patrimonio netto (Capitale e riserve di Terzi e
Utile/Perdita d’esercizio di Terzi) e nel conto economico (Utile/Perdite d’esercizio di terzi), tenendo
presente il periodo di effettivo possesso.
Operazioni infragruppo
Gli utili e le perdite derivanti da operazioni tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei
confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri,
nonché le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate.
Gli eventuali dividendi distribuiti o iscritti per competenza all’interno del Gruppo sono stornati dal
conto economico consolidato.
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri seguiti nella formazione del bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014
non si discostano da quelli adottati per la stesura di quello precedente e sono gli stessi adottati
dalla Capogruppo Trefin SpA e dalle imprese controllate per la redazione dei rispettivi bilanci
d’esercizio, secondo quanto previsto nelle “Norme di gruppo per la redazione del bilancio di
esercizio” emesse dalla controllante.
La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi ai criteri generali di prudenza e
competenza, nel rispetto della competenza temporale ed economica dei fatti di gestione e nella
prospettiva della continuazione dell’attività sociale nonché tenendo conto della funzione
economica dell’elemento dell’attivo e del passivo considerati.
I principali criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre
2014 sono i seguenti:
Immobilizzazioni
La capogruppo verifica a ogni data di riferimento del bilancio se esista un indicatore che evidenzi la
possibilità che le singole immobilizzazioni possano aver subito una riduzione di valore. Se tale
indicatore dovesse sussistere, la società procede alla stima del valore recuperabile
dell’immobilizzazione ed effettua una svalutazione soltanto nel caso in cui quest’ultimo sia inferiore
al corrispondente valore netto contabile.
In assenza di indicatori di potenziali perdite di valore non si procede alla determinazione del valore
recuperabile.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono valutate al costo sostenuto per la loro acquisizione o a quello
sostenuto per la loro produzione, dedotto della quota di ammortamento maturata, ai sensi dell’art.
2426 n.1 del Codice Civile. Il valore residuo delle immobilizzazioni immateriali non eccede il valore
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
43
recuperabile, inteso come il maggiore tra il presumibile valore realizzabile tramite alienazione,
quando applicabile, ed il suo valore in uso.
Le aliquote di ammortamento utilizzate riflettono il periodo in cui l’impresa prevede di trarre
benefici da tali costi capitalizzati e comunque nel rispetto del periodo massimo previsto dal Codice
Civile. Non vi sono immobilizzazioni immateriali aventi durata indeterminata.
I costi di impianto e ampliamento sono stati iscritti nell’attivo del bilancio, con il consenso del
collegio sindacale, in considerazione della loro utilità pluriennale. L’ammortamento è calcolato in
cinque anni a quote costanti a decorrere dal momento in cui l’immobilizzazione si è resa
disponibile per l’utilizzo o, comunque, ha cominciato a produrre benefici economici per l’impresa;
l’ammontare dei costi non ancora ammortizzati è ampiamente coperto dalle riserve disponibili.
I diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno sono iscritti fra le attività al
costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto sono stati computati anche gli oneri
accessori. Tali costi sono ammortizzati in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di
utilizzazione, che normalmente corrisponde a un periodo massimo di cinque esercizi. I software
acquistati da terzi sono ammortizzati in 3 esercizi.
L’avviamento è ammortizzato in un periodo di cinque anni.
Le immobilizzazioni in corso includono i costi (interni ed esterni) sostenuti per attività di ricerca e
sviluppo finalizzata alla realizzazione di Progetti di ricerca, per i quali i relativi progetti non sono
ancora completati.
Le altre immobilizzazioni immateriali includono principalmente le spese per migliorie effettuate su
beni di terzi ammortizzati in funzione del minor tempo stimato tra la vita utile e la durata dei
relativi contratti che ne consentono l’utilizzo.
Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita
durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi
dovessero venir meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario.
Immobilizzazioni materiali
Sono rilevate al costo secondo i criteri previsti dall’art. 2426 n. 1 del Codice Civile.
Le spese di manutenzione e riparazione delle immobilizzazioni, sostenute per mantenerle in
efficienza per la vita utile prevista, sono imputate al conto economico.
Le quote di ammortamento relative alle immobilizzazioni materiali di competenza dell’esercizio
sono state computate tenendo conto dell’effettivo deperimento ed il consumo dei beni,
conformemente al disposto dell’art. 2426 n. 2 del Codice Civile e rientrano nei limiti della
deducibilità concessa dalla normativa fiscale vigente. Le quote di ammortamento di competenza
dell’esercizio sono state dedotte dalle rispettive poste dell’attivo a cui si riferiscono, sicché queste
figurano già come valori netti nello Stato Patrimoniale.
Le immobilizzazioni tecniche acquisite mediante i contratti di leasing di natura finanziaria sono
state contabilizzate iscrivendo nell’attivo il valore normale del bene, rettificato dal relativo fondo di
ammortamento, e nel passivo il debito in linea capitale nei confronti della società di leasing.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Di seguito si riportano le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di beni:
Categoria
44
Aliquota
Terreni e fabbricati
3%
Fabbricati industriali
5%
Impianti specifici
12%
Macchinari generici
13%
Macchinari specifici
9%
Impianti e macchinari
10%
Attrezzature
20%
Mobili ed arredi
12%
Autovetture
25%
Mobili e arredi
15%
Macchine ordinarie
12%
Macchine elettroniche
20%
Nel caso in cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita
durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi
dovessero venir meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario.
Immobilizzazioni Finanziarie
- Partecipazioni
Consistono in partecipazioni in società dove il gruppo non esercita il controllo e partecipazioni in
società non operative o irrilevanti iscritte al costo di acquisto, eventualmente rettificato per tener
conto delle perdite durature di valore, in crediti verso tali imprese e verso altri valutati al valore di
realizzazione, che coincide con il valore nominale, ed in depositi cauzionali per contratti di servizi, il
cui valore è fatto pari all’importo versato all’atto della loro costituzione.
- Titoli
I Titoli iscritti tra le immobilizzazioni finanziarie rappresentano investimenti duraturi e contabilizzati
al costo di acquisto o di sottoscrizione. Qualora il valore del titolo immobilizzato, alla data di
chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente inferiore rispetto a quello di iscrizione, viene iscritto a
tale minor valore, e la differenza confluisce a Conto Economico alla voce Rettifiche di valore di
attività finanziarie.
Rimanenze
Le società consolidate svolgono la propria attività prevalentemente su ordinazione dei clienti. Le
commesse eseguite hanno in parte durata infrannuale ed in parte ultrannuale.
Per quanto riguarda le commesse infrannuali, il criterio di valutazione seguito per la valorizzazione
delle attività produttive in corso alla fine dell’esercizio è il criterio del minore tra il costo ed il valore
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
45
di realizzazione. Le fatture relative agli stati di avanzamento lavori già completati sono state rilevate
tra i ricavi.
Tale criterio di contabilizzazione viene seguito in quanto vi è una certa uniformità delle percentuali
di margine nel corso di svolgimento delle commesse.
Per quanto riguarda le commesse di durata ultrannuale, il criterio di valutazione seguito per la
valorizzazione delle attività produttive in corso alla fine dell’esercizio è il criterio della percentuale
di completamento o dello stato di avanzamento, con il quale criterio il margine di commesse è
riconosciuto in funzione dell’avanzamento dell’attività produttiva e quindi attribuito agli esercizi in
cui tale attività si esplica. Pertanto le rimanenze per tali lavori in corso di esecuzione sono valutate
in misura corrispondente al ricavo attribuibile ai servizi ed opere eseguiti, utilizzando la
metodologia delle ore lavorate. Il metodo delle ore lavorate risulta particolarmente idoneo nella
circostanza in quanto la componente lavoro è preminente rispetto ai materiali impiegati e le
lavorazioni risultano essere significative e complesse. Inoltre, in conformità alle condizioni
necessarie per l’applicazione del criterio della percentuale di completamento, sussiste il
presupposto indispensabile per l’applicazione del metodo delle ore lavorate consistente, in
particolare, nella possibilità di formulare attendibili e aggiornate previsioni dei costi diretti e delle
ore di manodopera necessari per il completamento delle commesse ultrannuali.
Anche per le commesse ultrannuali le fatture relative agli stati di avanzamento lavori già completati
sono stati rilevate tra i ricavi in quanto il corrispettivo fatturato è stato determinato in funzione del
valore delle prestazioni eseguite, in contraddittorio con il committente, e il corrispettivo così
determinato presenta pertanto, le caratteristiche della certezza.
Per la valorizzazione delle rimanenze di prodotti finiti e merci il criterio è quello del minore tra
costo ed il valore di realizzazione. La configurazione di costo seguita è sostanzialmente il costo
specifico.
Crediti
Sono iscritti in bilancio al presumibile valore di realizzazione ottenuto riducendo, ai sensi dell’art.
2426 n. 8 del Codice Civile, il valore nominale mediante l’apposito fondo di svalutazione. Alla data
di chiusura del presente bilancio non vi sono crediti in valuta estera.
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Sono iscritte in bilancio al minore tra il costo di acquisto inclusivo degli oneri accessori ed il valore
di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato; il valore di mercato, da confrontare con il
costo, è costituito dal valore di quotazione per titoli quotati in mercati organizzati, ufficiali o meno,
purché questi ultimi, per volumi trattati e per caratteristiche di affidabilità, possano effettivamente
esprimere quotazioni sufficientemente attendibili.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide sono iscritte al valore nominale.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Ratei e risconti attivi
I ratei e risconti attivi sono stati determinati tenendo conto del principio della competenza
economica; essi consistono in proventi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi successivi,
ed i costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.
46
Fondi per rischi ed oneri
Tali fondi sono destinati a coprire perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o
probabile dei quali, alla data di chiusura dell’esercizio, sono indeterminati l’ammontare o la data di
sopravvenienza.
Fondo di trattamento di fine rapporto di lavoro
E’ determinato in base al combinato disposto dell’articolo 2120 del codice civile, della legge n. 297
del 29/05/1982 e dei contratti collettivi di lavoro in vigore.
Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di
chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto
corrispondere ai dipendenti nell'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data.
Ai sensi della legge 296/2006, le quote maturate a decorrere dal 1 gennaio 2007 sono trasferite ai
fondi di previdenza complementare (per i dipendenti che hanno optato per tale destinazione)
oppure trasferite all’apposito fondo di tesoreria presso l’INPS (per i dipendenti che hanno optato
per il mantenimento del TFR in azienda).
Debiti
Sono iscritti in bilancio al valore nominale, con separata indicazione per ciascuna voce degli importi
esigibili oltre l’esercizio successivo, ai sensi dell’articolo 2424 del Codice Civile. Alla data di chiusura
nel presente bilancio non vi sono debiti in valuta estera.
Ratei e risconti passivi
I ratei e risconti passivi sono stati determinati tenendo conto del principio della competenza
economica; essi consistono in costi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi successivi ed in
proventi percepiti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.
I risconti passivi si riferiscono a contributi in conto capitale.
Contributi
I contributi in conto esercizio vengono accreditati direttamente a conto economico in base alla loro
competenza economica.
I contributi in conto impianti vengono accreditati gradualmente al conto economico in relazione
alla durata di utilizzazione del cespite a cui si riferiscono.
I contributi in conto capitale concessi alla società prima del 1998 sono stati contabilizzati
usufruendo della sospensione della tassazione di parte del contributo attraverso l’iscrizione della
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
stessa in una specifica riserva del Patrimonio netto così come previsto dalla normativa fiscale
vigente all’epoca in cui il contributo è stato concesso.
Inoltre, sono stati rilevati nella voce “Crediti verso altri”, contributi da incassare relativamente agli
investimenti completati al 31 dicembre 2014 e ad altri costi agevolati sostenuti a tale data, per i
quali contributi vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per
l’incasso a titolo definitivo degli stessi.
47
Costi e ricavi
I costi e i ricavi sono stati contabilizzati in base al principio di competenza indipendentemente dalla
data di incasso e pagamento, al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi.
Imposte sul reddito
Le imposte sono accantonate secondo il principio di competenza e, per quanto riguarda la parte
corrente, rappresentano gli accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l’esercizio,
determinate secondo le aliquote e le norme vigenti.
Per quanto riguarda le imposte differite/anticipate dell’esercizio, nel bilancio sono state recepite le
imposte che, pur essendo di competenza di esercizi futuri, sono esigibili con riferimento
all’esercizio in corso (imposte anticipate) e quelle che, pur essendo di competenza dell’esercizio, si
renderanno esigibili solo in esercizi futuri (imposte differite).
La rilevazione delle imposte anticipate si fonda sul presupposto che, sulla base degli elementi
previsionali relativi ai prossimi esercizi, sussiste la ragionevole certezza dell’effettivo recupero delle
stesse.
Conti d’ordine
Le fideiussioni e garanzie concesse a terzi nell’interesse del Gruppo sono iscritte per l’importo
complessivo dell’impegno assunto.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
IMMOBILIZZAZIONI
Immobilizzazioni Immateriali
48
I IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
31-dic-14
1) Costi di impianto e di ampliamento
31-dic-13
delta
23
26
-3
2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità
502
441
61
3) Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione opere ingegno
873
1.456
-583
0
77
-77
1.020
670
350
32
48
-16
2.450
2.718
-268
5) Avviamento
6) Immobilizzazioni in corso e acconti
7) Altre immobilizzazioni immateriali
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
I “Costi di impianto e di ampliamento”, i “Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità” con utilità
pluriennale sono stati iscritti nell'attivo con il consenso del Collegio Sindacale e sono ammortizzati
in un arco temporale di cinque anni, compreso quello di acquisizione.
La movimentazione delle voci è la seguente:
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Costi di impianto ed ampliamento
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
Diritti di brevetto industriale ed utilizz. Opere di
ingegno
Avviamento
Immobilizzazioni in corso ed acconti
Altre immobilizzazioni immateriali
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
31-dic13
Increment Dismission Ammortament
i
i
i
31-dic14
26
2
-5
23
441
179
-118
502
1.456
82
-665
873
-77
0
77
670
350
1.020
48
8
-24
32
2.718
622
-889
2.450
In particolare di seguito si riporta un breve dettaglio dei progetti di ricerca in essere al 31 dicembre
2014:
Il progetto ETES (3° e 4° modulo) è relativo allo sviluppo di software per l’emissione dei biglietti
elettronici per eventi e spettacoli sottoposti alla disciplina SIAE.
Per tali software destinati al mercato sono già state vendute alcune licenze.
Per ciò che concerne il progetto IMIS (1° e 2° modulo), tramite quest’ultimo sono stati sviluppati
nuovi processi software per la gestione dei prodotti assicurativi ramo vita e danni. Per tali sviluppi è
stato sottoscritto, già nel 2007, un contratto di vendita della licenza d’uso per il ramo vita ed a cui
sono susseguiti contratti di rinnovo ed ulteriori ricadute economiche grazie al know-how maturato
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
49
su aspetti di carattere sia funzionale che tecnologico particolarmente apprezzati dal mercato
bancario-assicurativo.
Il progetto WEB VERTISING è relativo allo sviluppo di software per la gestione delle campagne
pubblicitarie utilizzando la tecnologia dei web services.
Il progetto CARFLEEM è relativo allo sviluppo di un sistema complesso per la gestione delle flotte
aziendali autoveicoli, disponibile anche attraverso il web.
Il progetto SERP, concluso a fine 2012, è relativo allo studio e realizzazione di un sistema
applicativo per implementare una metodologia di analisi quantitativa del rischio territoriale, in
ambienti urbani con attività industriali ad elevata pericolosità, e strutturato in maniera tale da
ottenere la valutazione separata del rischio delle singole componenti del sistema urbano (edificato,
reti stradali ed impianti industriali).
Il progetto EASY FLY Industrializzazione – Sviluppo precompetitivo ed annesse attività di ricerca
per l’industrializzazione del programma di ricerca per la produzione a basso costo di velivoli
ultraleggeri in materiale composito. A fine maggio 2009 sono terminate le attività di ricerca
industriale e di sviluppo precompetitivo necessarie per l’industrializzazione del programma. Le
ricadute economiche di tale programma sono state sia legate a specifiche commesse che il Gruppo
ha acquisito in ambito Aerospace e Navale in ambito composite, sia collegate all’attività specifica
CITEMA, per i cui dettagli si rimanda al paragrafo dedicato ai contributi di ricerca.
Il progetto E-CUBE – Electronic Engine for Engineering, avviato nel 2007, è stato concluso a metà
anno 2008. Le attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo svolte hanno consentito di
raggiungere l’obiettivo del progetto e la realizzazione del prototipo dimostratore a convalida dei
risultati raggiunti.
Con tale progetto, per il quale è stato ottenuto un contributo agevolato ai sensi della misura 3.17
del POR Campania 2000/2006 - Metadistretto settore ICT, l’Aerosoft ha approfondito lo studio dei
processi produttivi e la commercializzazione dei prodotti e servizi di una engineering company,
l’uso di strumenti software idonei alla gestione di tali macro-aree ed ha realizzato un sistema
software (prototipo dimostratore) in grado di rispondere alle esigenze economiche e di mercato e
di favorirne la comunicazione e l’internazionalizzazione.
Con il progetto MATPLA -Soluzioni innovative per lo sviluppo ed applicazione di nuovi materiali
plastici, concluso a fine 2012, è stato svolto lo studio e la ricerca di nuovi materiali termoplastici per
applicazioni in settori di particolare interesse per l’azienda: Aeronautico, Ferroviario, Navale e
Automobilistico. Lo studio, in particolare, ha interessato la realizzazione di un portello
termoplastico, di tipo tenuta a spruzzi ed intemperie in uso in campo navale, che rispetto ai portelli
che normalmente sono realizzati in alluminio o vetroresina, materiali tradizionali, porterà vantaggi
e benefici in termini di costi-prestazioni-benefici.
Il Progetto ITALSHIP - Soluzioni innovative, concluso nel corso dell’anno 2009, con la conseguente
riduzione anche dei costi dei materiali e della manutenzione della macchine da taglio.
Il Progetto NAUSHIP – Soluzioni innovative, concluso nel corso dell’anno 2009, per lo sviluppo del
software Nuovo Scafo, sviluppato e commercializzato anche grazie all’intensa collaborazione con
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Fincantieri, ad oggi utilizzato dai professionisti Nauticad per lo sviluppo delle attività di Esecutivo di
Scafo.
I “Costi di impianto e di ampliamento”, i “Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità” con utilità
pluriennale sono stati iscritti nell'attivo con il consenso del Collegio Sindacale e sono ammortizzati
in un arco temporale di cinque anni, compreso quello di acquisizione.
50
La voce “Diritti di brevetto ed utilizzazione delle opere d’ingegno” comprende software acquistati
da terzi, ammortizzati nella misura del 33%, e software sviluppati internamente, ammortizzati nella
misura del 20%.
Diverse licenze di tali software sono già state vendute nel corso degli ultimi anni. In particolare il
riepilogo dei software detenuti dal Gruppo al 31 dicembre 2014 è il seguente:
Descrizione
Società
proprietaria del
Software
Costo
Storico
F.do
ammortamento
Valore
netto
Software esterni:
Licenze d'uso software acquistate da terzi
3F & Edin SpA
1.286
1.269
17
Licenze d'uso software acquistate da terzi
Aerosoft SpA
2.188
2.138
50
IMIS
3F & Edin SpA
1.010
905
105
CARFLEEM
3F & Edin SpA
399
240
159
SERP
3F & Edin SpA
569
342
227
E-CUBE
Aerosoft SpA
558
558
-
MATPLA
Aerosoft SpA
542
325
217
ITALSHIP
Nauticad Srl
491
393
98
Software interni:
Totali
873
La voce “Immobilizzazioni in corso e acconti” si riferisce ai costi sostenuti dalle controllate per lo
sviluppo di software ancora in corso al termine dell’esercizio. La ricuperabilità di tali costi è
assicurata dalla redditività prevista per i progetti medesimi una volta completati.
In particolare i progetti in corso sono in seguenti:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Sw prodotti internamente
51
Società proprietaria del
Sw
Costo
sostenuto al
31/12/2014
CAMFOR
Aerosoft SpA
306
SCIA
Aerosoft SpA
20
LICENZE D'USO SOFTWARE IN CORSO
Aerosoft SpA
31
LICENZE D'USO SOFTWARE IN CORSO
Nauticad Srl
28
3F & Edin SpA
635
ETES PASS
Totali
1.020
Tali prodotti, realizzati internamente, sono stati valutati tenendo conto dei soli costi diretti relativi
al personale impegnato nella realizzazione dei progetti. La capitalizzazione dei costi è stata
effettuata tenendo conto che i ricavi che si conseguiranno copriranno i costi sostenuti.
In particolare:
Il progetto di ricerca ETESpass mira alla definizione di una metodologia innovativa per la raccolta e
la gestione dei dati necessari per realizzare una piattaforma operativa complessa, nella quale si
integrano problematiche nuove ed eterogenee sulla base delle più avanzate tecnologie, per la
gestione integrata ed “intelligente”, di tutti gli aspetti (e relative problematiche) legati ad un parco
di divertimenti: ticketing, controllo accessi, gestione “intelligente” delle file per le attrazioni,
sicurezza e marketing strategico.
Le attività svolte nel periodo in esame hanno avuto l’obiettivo di avviare studi e sperimentazione
delle problematiche collegate a tutte le aree individuate. L’approccio seguito corrisponde a quello
di una strategia mirata ad approfondire ogni tematica, già singolarmente complesse, al fine di
accumulare la conoscenza necessaria per affrontare successivamente i problemi di “integrazione”
che concorrono alla definizione ed al controllo dell’intera piattaforma.
Il progetto CAMFOR - Studio e metodologie di progettazione di Componenti Ausiliari per la
Microcogenerazione da FOnti Rinnovabili – è un progetto di ricerca e sviluppo, avviato nel 2012, il
cui obiettivo finale è lo studio e la definizione di metodologie di progettazione di un nuovo sistema
ibrido di accumulo di energia e studio e metodologie di progettazione e relativa costruzione di
prototipo in scala di un concentratore solare.
La voce “Avviamento” si riferisce al disavanzo derivante dalla fusione per incorporazione, avvenuta
nel corso del 2005, della società IDEAMECH nella società Aerosoft France S.a.s. che è stato
assoggettato ad ammortamento con aliquota del 20% e che nel 2014 ha terminato il suo processo
di ammortamento.
Le altre immobilizzazioni immateriali sono costituite, prevalentemente, da migliorie su beni di terzi
e oneri pluriennali diversi, ammortizzate con aliquote dipendenti dalla durata del contratto con cui
i beni ai quali le migliorie sono state apportate si riferiscono.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Immobilizzazioni Materiali
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
31-dic-14
1) Terreni e fabbricati
delta
2.010
2.099
-
89
23
33
-
10
208
172
36
5) Immobilizzazioni in corso e acconti
2.875
34
2.841
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
5.116
2.338
2.778
2) Impianti e macchinari
4) Altri beni
52
31-dic-13
La variazione della voce è attribuibile all’effetto netto di ammortamenti calcolati nel 2014 per Euro
152 mila, e nuove capitalizzazioni per Euro 2.930 mila.
Le capitalizzazioni effettuate nel 2014 sono principalmente riferibili ai costi sostenuti per i lavori
effettuati presso il Suolo di Capua per il Progetto CITEMA, nonché per l’acquisto di una parte dei
macchinari prevista all’interno del Piano di Progetto; inoltre, una quota marginale è relativa
all’acquisto di macchine elettroniche (nuovi server e personal computer) effettuati nel 2014 per
rinnovo del parco Hardware.
La movimentazione è riportata di seguito:
II IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
31-dic-13
Terreni e fabbricati
Impianti e macchinari
Altri beni
Immobilizzazioni in corso ed acconti
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Incrementi
Dismissioni
2.099
33
172
89
34
2.841
2.338
2.930
Ammortamenti
31-dic-14
-
89
2.010
-
10
23
-
53
208
2.875
-
152
5.116
Immobilizzazioni Finanziarie
III IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
31-dic-14
31-dic-13
delta
1) Partecipazioni in
a) imprese controllate
28
2
26
d) altre imprese
21
19
2
Totale Partecipazioni
49
21
28
d) verso altri
66
63
3
Totale Crediti delle immobilizzazioni finanziarie
66
63
3
3) Altri titoli delle Immobilizzazioni finanziarie
250
505
-255
Totale Altri titoli
205
505
-255
III TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
365
589
-224
2) Crediti delle immobilizzazioni finanziarie:
Di seguito una descrizione dei dettagli delle singole sottovoci:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
53
Partecipazioni
La voce “Partecipazioni in imprese controllate” accoglie il valore di carico delle partecipazioni
detenute in Aerosoft Dyzain ed Aerosoft Technologie; come ampiamente descritto in Relazione
sulla Gestione, nonché nella parte introduttiva della presente Nota Integrativa, nel corso del 2014 è
stata infatti costituita Aerosoft Technologie, società di diritto tedesco con capitale sociale di 25 k€,
interamente detenuta da Aerosoft SpA.
La voce “Partecipazioni in altre imprese” ha subito un incremento dell’esercizio, dovuto alla
sottoscrizione della partecipazione al Consorzio CTIF, per circa 3 k€. La voce risulta pertanto così
dettagliata:
Altre Imprese
Valore al 31 dicembre 2014
Consorzio Citema
5
Consorzio Imprese Toscana
1
Consorzio Trefin Servizi
6
Consorzio iCampus
2
Consorzio Tecneva
2
CTIF S.c.a.r.l.
3
SCIA SCRL
2
Totale
21
Crediti delle Immobilizzazioni Finanziarie
La voce comprende solo depositi cauzionali
Altri Titoli
Nel corso del 2014 sono state sottoscritte azioni con Veneto Banca per 200 k€. La voce risulta
pertanto così composta:
Descrizione
Società detentrice
in €/000
Azioni Veneto Banca
3F & Edin Spa
100
Azioni Veneto Banca
Aerosoft Spa
100
Azioni Banca del Sud
Trefin Spa
50
TOTALE
250
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
ATTIVO CIRCOLANTE
Rimanenze
I RIMANENZE
31-dic-14
31-dic-13
delta
3) Lavori in corso su ordinazione
229
399
-170
I TOTALE RIMANENZE
229
399
-170
54
Le rimanenze al 31 dicembre 2014 sono costituite da lavori in corso su ordinazioni e rappresentano
il valore dei lavori in corso alla chiusura dell’esercizio realizzati su commesse in essere. La
valutazione di tali lavori è stata effettuata tenendo conto dei criteri esposti in premessa
Crediti
II CREDITI
31-dic-14
1) Verso clienti
9.157
-1.500
0
476
-476
886
662
224
67
40
27
3.950
3.144
806
12.560
13.479
-919
4-bis) Crediti tributari
4-ter) Imposte anticipate
II TOTALE CREDITI
delta
7.657
3) Verso controllate
5) Verso altri
31-dic-13
La voce relativa ai Crediti verso clienti accoglie crediti di natura commerciale generatisi dalla
normale attività operativa; nel corso dell’esercizio il fondo svalutazione crediti complessivo del
Gruppo ha subito la seguente movimentazione:
Colonna1
31-dic-13
Accantonamenti
Utilizzi
31-dic-14
Aerosoft
265
62
0
327
3F & Edin
94
46
0
140
Nauticad
10
0
0
10
369
109
0
477
Totale
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Crediti tributari
Descrizione
31-dic-14
ERARIO PER IRES
47
ERARIO PER IRAP
4
CRED.x IVA x RIMBORSO DL258/15.09.06
11
CRED. X IRAP X ISTANZA RIMB. EX ART. 38 DPR 602/73
55
9
CRED.RECUP.IRES x DEDUZ.IRAP D.L. 201/2011
329
CRED.RECUP.IRES x DEDUZ.IRAP D.L. 185/2008
5
ERARIO x CRED. IMP. art. 1 ex. L 296/2006
148
ERARIO x CRED. DL66/14 da comp.
21
ERARIO PER IVA
312
TOTALE
886
I saldi maggiormente significativi sono rappresentati da:
- Crediti d’imposta per contributi concessi alle Società del gruppo, e connessi all’attività di
ricerca e sviluppo precompetitivo;
- Credito verso l’Erario per IVA;
- Acconti IRES, per eccedenza di versamenti di acconti d’imposta rispetto alle imposte
effettivamente accantonate nel bilancio
- Credito verso l’Erario per l’istanza presentata dalla Società nel mese di Marzo 2013 ai fini
del rimborso della maggiore imposta IRES versata negli esercizi 2007-2011 in conseguenza
della mancata deducibilità del costo del lavoro ai fini IRAP ai sensi dell’art.4 D.L. 16/2012.
Crediti verso altri
Descrizione
CONTRIBUTI DA INCASSARE
POLIZZE VITA SOCI
MCC SPA CESSIONE MATURITY
CREDITI X FINANZIAMENTO BANCO NAPOLI
ALTRI
TOTALE
31-dic-14
31-dic-13
2.609
1.666
57
57
334
508
64
66
886
847
3.950
3.144
Di seguito una descrizione dei saldi maggiormente significativi:
Contratto di Programma CITEMA – Tecnologie e Processi innovativi per la progettazione e la
produzione di particolari in materiale composito. Ricerca per materiali compositi innovativi e
per la gestione ed ottimizzazione dei processi produttivi
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Il Contratto di Programma è stato presentato attraverso il Consorzio CITEMA costituito nel 2008
dalle società beneficiarie delle agevolazioni: Aerosoft SpA, Nauticad srl e 3F&Edin SpA.
Il piano di interventi è stato ammesso alle agevolazioni ai sensi dell’art.2 della Legge Regionale n.12
del 28/11/2007 della Regione Campania.
56
Il programma, nel suo complesso, prevede investimenti di carattere produttivo e connessa
realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di un nuovo impianto per la
progettazione e la produzione di materiale composito destinato all’industria della produzione di
mezzi di trasporto, da realizzarsi nel comune di Capua (CE).
La 3F&Edin SpA, nell’ambito del Piano di interventi approvato, ha realizzato il progetto di ricerca
“GENESIS” sostenendo un costo complessivo di circa 1,3 mil. di euro, con l’obiettivo finale quello
della realizzazione di un prototipo di un innovativo sistema software per la pianificazione, supporto
e automazione ottimale delle attività che saranno svolte nel sito produttivo di Capua.
La Aerosoft SpA, nell’ambito del Piano di interventi approvato, ha realizzato il progetto di ricerca
“CarMaOPRO” sostenendo un costo complessivo di circa 1,2 mil/€. Il progetto di ricerca ha come
obiettivo finale un innovazione di processo che mira alla definizione di protocolli di assegnazione
del materiale composito più efficace ed all’individuazione del processo produttivo ottimale, che
possa essere automatizzato e controllato, per la produzione di manufatti in materiali composito.
Le Società Aerosoft e Nauticad stanno speditamente procedendo alla conclusione dell’investimento
Produttivo, che al termine si prevede avrà un costo complessivo di Euro 7,5 milioni (comprensivo di
Euro 0,7 circa relativi al terreno già acquistato anni addietro). La conclusione dell’investimento è
prevista nel 2015. A fine esercizio 2014 sono stati incassate le anticipazioni del contributi richieste
sia per l’investimento produttivo che per il progetto di ricerca e sviluppo, pari al 30% del totale da
ricevere dalla Regione.
A.MA – ADVERTISING MANAGEMENT - Sistema centralizzato per la gestione degli spazi
pubblicitari su web
Il progetto, agevolato ai sensi della Legge 46/82 FIT, iniziato nel 2010 è tuttora in corso. Il progetto
prevede la realizzazione di una piattaforma innovativa e tecnologicamente avanzata che permetta
di controllare gli automatismi dell'intero ciclo della compravendita, pubblicazione, manutenzione e
configurazione di qualsiasi spazio pubblicitario su web. Ogni singolo spazio pubblicitario quindi
sarà gestito da “Advertising Management” come un componente multimediale con un proprio ciclo
di vita ed altamente configurabile.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
SICURFER - Tecnologie innovative per la SICURezza della circolazione dei veicoli FERroviari
57
Il progetto, presentato congiuntamente a 18 co-proponenti e che ha capofila la società Ansaldo
STS S.p.A., è stato ammesso alle agevolazioni ai sensi del PON R&C 2007-2013 - art. 12 DM
593/8.8.2000 del MIUR. Il progetto, ancora in corso, intende rispondere alle esigenze del mercato
dei trasporti che evidenzia una crescente domanda di soluzioni di monitoraggio dei veicoli in
transito e delle infrastrutture che prevengano fenomeni di minaccia alla sicurezza ferroviaria,
richiedendo investimenti contenuti e massimizzando l’efficienza gestionale. Si studieranno pertanto
nuove unità diagnostiche installabili a terra o a bordo, che garantiranno un sia monitoraggio
continuo nel tempo dei parametri funzionali e di degrado. La complessità e l’articolazione del
progetto consentiranno alla compagine di progetto di conseguire numerosi e significativi obiettivi,
che vanno dall’innalzamento dei livelli di sicurezza, all’accresciuta capacità competitiva,
all’incremento delle competenze tecnologiche e metodologiche, al rafforzamento della filiera nel
settore manifatturiero ferroviario.
WISCh (Work Into Shaping Campania’s home) - TECNOLOGIE AVANZATE PER LA SICUREZZA E
LA PROTEZIONE DEL TERRITORIO E DELLO SPAZIO AEREO
La necessità tangibile del mercato, misurata dal Gruppo nel corso degli ultimi anni, quella di
favorire uno sviluppo tecnologico di medio lungo termine in collaborazione funzionale con altre
imprese dell’indotto aerospazio e dei settori ad alta tecnologia, in modo da conquistare una
posizione competitiva di lungo periodo e generare una positiva ricaduta in termini di
mantenimento occupazionale e sviluppo del territorio.
Nel suddetto contesto, 3F & Edin assume il ruolo di co-promotore di una serie di innovazioni
tecnologiche con importanti requisiti a livello di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in una
pluralità di ambiti tecnologici, e per il cui sviluppo e realizzazione saranno poi coinvolte imprese del
comparto in funzione delle competenze tecnologiche possedute. Un’ulteriore ricaduta di tale
coinvolgimento, che prevede il collegamento funzionale con la proposta di contratto di
programma del Consorzio Tecneva, ha come obiettivo lo sviluppo di competenze gestionali e
manageriali, da conseguire con adeguati programmi di formazione e trasferimento tecnologico,
che possano rendere tali realtà maggiormente in grado di operare sullo scenario produttivo
internazionale non solo come fornitori qualificati di grandi player nazionali, ma anche come realtà
autonome. Il piano progettuale aziendale della 3F & Edin prevede in particolare la realizzazione e la
relativa richiesta di agevolazioni per i seguenti interventi:
-
Programma di R&S
-
Programma di carattere produttivo
-
Programma di Formazione
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Le attività sono state organizzate in sharing tra due Consorzi: T2Star (di cui MBDA è la Società
capofila) e Tecneva (di cui 3F & Edin è la Società capofila).
Attraverso il Programma di R&S la Società mira in primo luogo al miglioramento della capacità
industriale competitiva acquisendo fattori abilitanti che consentono di raggiungere i seguenti
principali obiettivi:
58
•
Sviluppo e innovazione tecnologica sia rispetto alla capacità di produrre sistemi complessi
sia rispetto alla capacità di sviluppare componenti tecnologiche costitutive i sistemi
complessi di gestione della sicurezza del territorio e degli spazi aerei;
•
Sviluppo delle capacità industriali, per le quali è necessario il coinvolgimento anche di
quelle risorse che non sono presenti in Azienda, ma reperibili nel territorio, dal mondo
accademico, ai Centri di eccellenza alle PMI con elevata specializzazione nei settori della
meccanica, elettronica e SW;
•
Sviluppo delle risorse con programmi di formazione ad hoc;
•
Aumento delle sinergie e delle integrazioni tra il mondo industriale e quello accademico.
•
Sviluppo di un prodotto metodologico e contenutistico dei vari risultati che saranno
raggiunti nel quadro delle collaborazioni all’interno del programma e definito come WISCh
Good Best Practice.
Attraverso il Programma di carattere produttivo la Società punta principalmente allo sviluppo di
una nuova divisione aziendale specializzata nelle problematiche relative alla Sicurezza Aerea e del
Territorio (Business Unit “Nuove Tecnologie”)
Attraverso il Programma di Formazione la Società mira al conseguimento dei seguenti obiettivi
primari:
•
potenziamento/aggiornamento delle competenze tecniche e operative
•
potenziamento/aggiornamento delle competenze manageriali
•
assistenza sul campo per il ridisegno o miglioramento dei propri processi interni e
ridefinizione dell’organizzazione aziendale
Il progetto ha ricadute tanto in ambito civile quanto in ambito nuove tecnologie, essendo simile la
gran parte delle funzioni svolte. La metodologia consente di considerare casi diversi, mediante
l’aggiunta od integrazione di componenti, proponendone il riuso per specifiche esigenze in
maniera indipendente dall’ambito di applicazione (ferme restando le ovvie differenze tra i due
casi).
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
59
JTI - Clean Sky - Il progetto di ricerca "JTI - Clean Sky", in corso, è agevolato al 50% dall'Unione
Europea nell'ambito del Settimo Programma Quadro della Comunità Europea, settore Aeronautico.
E rientra nel programma "Joint Technology Initiative" per lo sviluppo di tecnologie del trasporto
aereo futuro ecocompatibile. In particolare, Clean Sky ha l'obiettivo di sviluppare e dimostrare in
volo le tecnologie per una generazione di velivoli capace di ridurre significativamente l'impatto
ambientale in tutte le operazioni di volo. Nell’ambito del suddetto programma l’Aerosoft partecipa
in Associazione Temporanea di Scopo, denominata “CIRA Plus” e costituita il 17.06.2008, tra la
Capofila CIRA SCpA, ed i membri AEROSOFT SpA, DEMA SpA, il centro di ricerca aerospaziale
rumeno I.N.C.A.S.S. e la PMI lituana ELSIS. Con la partecipazione a tale progetto, l'Aerosoft sta
acquisendo un ulteriore know-how nell'ambito del settore aeronautico che le consentirà di avere
un ruolo di leadership tecnologica, grazie anche alla sua capacità di applicazione delle tecnologie
innovative agli altri settori dei trasporti.
DABACOM - Sistema per l’archiviazione e la gestione dei dati numerico sperimentali di materiali
compositi per applicazioni industriali
Il progetto di sviluppo sperimentale, presentato congiuntamente al Dipartimento di Ingegneria
Strutturale (DIST) dell’ Università di Napoli “Federico II” per le agevolazioni ai sensi della Legge
46/82 FIT-PON del Ministero dello Sviluppo Economico, iniziato nel 2010, è stato completato nel
2013. L’ Obiettivo finale previsto dal progetto è stato pienamente raggiunto, è stata infatti
realizzata una banca dati strutturata per l’ archiviazione e la gestione dei dati numericosperimentali di materiali innovativi, utilizzabile via web attraverso un portale dedicato.
Made in Italy in una filiera di progettazione e produzione di interni aereonautici e navali
Il progetto di ricerca, sviluppo ed innovazione, avviato nel 2013 e tutt’ora in corso, è svolto in
partenariato con 2 Enti di Ricerca ed altre 4 imprese, tra cui la capofila Bonansea Engineering Srl.
Il progetto è cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi del Bando 2008 “Nuove
Tencologie per il Made in Italy” – Industria 2015.
Lo scopo del progetto Made in Italy è di applicare all'intera filiera produttiva degli interiors design,
sia in ambito aeronautico che navale, nonché ferroviario, il sistema I.B.N. (Integrated Business
Network): un sistema integrato, basato su interfaccia software, capace di gestire, a mezzo di una
stretta collaborazione tra le aziende partecipanti, l'intera filiera produttiva: dalla configurazione del
prodotto (secondo le richieste del cliente) alla progettazione usando gli strumenti della
prototipazione virtuale, passando infine per la produzione, la I.B.N. permetterà una completa
interoperabilità tra i diversi "attori" della filiera.
Contratto di Programma Regionale Consorzio SCIA “Progetto Comparto Aeronautico” –
Progetto di R&S SFIDA di SCIA - Studio ed applicazione di tecniche e tecnologie SFIDAnti per la
ridisegnazione di una più competitiva filiera aeronautica di SCIA
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
60
Il Contratto di Programma Regionale per lo Sviluppo innovativo delle Filiere Manifatturiere
Strategiche in Campania “Progetto Comparto Aeronautico” è stato presentato attraverso il
consorzio SCIA Scarl, costituito nel 2012 al fine di supportare una supply chain organizzata che
integri i servizi, le forniture e le lavorazioni per l’ industria aeronautica, attraverso l’eccellenza
scientifica e tecnologica, dalle 14 società beneficiarie delle agevolazioni, tra cui l’Aerosoft SpA.
Il piano di interventi della Aerosoft, presentato ai sensi dell’art.2 della Legge Regionale n.12 del
28/11/2007 della Regione Campania, prevede tre interventi: la realizzazione del progetto di ricerca
e sviluppo “SFIDA di SCIA”, in collaborazione con le altre imprese del consorzio; un investimento in
infrastrutture di supporto e gestione di servizi comuni; ed un programma di formazione.
In particolare, le attività di ricerca sviluppate da Aerosoft, avviate nel 2013, prevedono lo studio e
l’applicazione in campo aeronautico di nuovi materiali termoplastici e relative tecnologie, per la
progettazione di determinati componenti aeronautici: supporti di struttura secondaria del cockpit e
porta di emergenza pilota.
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
III ATTIVITA’ FINANZIARIE CHE NON COST. IMMOBILIZZAZIONI 31-dic-14
31-dic-13
delta
6) Altri titoli
778
373
405
TOTALE ATTIVITA’ FINANZIARIE NON COSTITUISCONO IMM.NI
778
373
405
Di seguito il dettaglio:
Descrizione
Società detentrice
in €/000
Tasso annuo
Scadenza
Titolo BTP
3F & Edin Spa
56
6,50%
01-nov-27
Titolo BTP
3F & Edin Spa
58
3,75%
01-ago-21
Titolo BTP
3F & Edin Spa
241
4,00%
01-feb-37
Azioni Telecom Italia
3F & Edin Spa
31
--
--
Titolo BTP
Aerosoft Spa
374
4,00%
01-feb-37
Azioni Telecom Italia
Aerosoft Spa
16
--
--
Part. temporaneam. detenute
Nauticad Srl
2
--
--
TOTALE
778
La voce accoglie titoli Telecom SpA, valutati al valore di mercato. Trattandosi di titolo quotato
presso la Borsa Italiana, si è provveduto ad utilizzare l’ultima quotazione disponibile di Borsa e
Titoli BTP, detenuti dalle società del Gruppo, valutati al costo di sottoscrizione, essendo
quest’ultimo ben inferiore rispetto al loro attuale valore di mercato.
I titoli BTP al tasso del 4% sono stati classificati nel circolante in quanto nel corso del 2015 tali titoli
sono stati smobilizzati e liquidati realizzando tra l’altro una significativa plusvalenza.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Disponibilità liquide
IV DISPONIBILITA’ LIQUIDE
31-dic-14
1) Depositi bancari e postali
31-dic-13
2.609
10
2
7
2.611
17
3) Denaro e valori in cassa
TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE
61
delta
2.599
-
5
2.594
Le disponibilità liquide accolgono i depositi a vista ed i valori in cassa, valutati al valore nominale. Il
saldo al 31 dicembre 2014 accoglie l’incasso del contributo Tecneva ricevuto in data 30 dicembre
2014.
Per una più ampia comprensione della situazione finanziaria del Gruppo si rimanda a quanto più
ampiamente descritto all’interno della Relazione sulla gestione.
RATEI E RISCONTI ATTIVI
D. RATEI E RISCONTI ATTIVI
31-dic-14
31-dic-13
delta
- Ratei e Risconti attivi
780
589
191
TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI
780
589
191
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
A. PATRIMONIO NETTO
62
31-dic-14
31-dic-13
delta
300
300
0
0
0
0
539
539
0
44
38
4
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
I CAPITALE SOCIALE
II RISERVA SOVRAPPREZZO DELLE AZIONI
III RISERVA DI RIVALUTAZIONE ex DL.185/ 2008
IV RISERVA LEGALE
VII ALTRE RISERVE
0
- Riserva da arrotondamento
-2
-1
-1
- Riserva da consolidamento
269
269
0
2.186
2.237
-51
199
137
-25
3.536
3.519
-69
278
272
6
20
14
-3
298
287
3
3.834
3.805
-67
VIII UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO
IX UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
CAPITALE E RISERVE
UTILI D'ESERCIZIO
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI
TOTALE PATRIMONIO NETTO
Nel seguito si riportano le movimentazioni intervenute alle voci di Patrimonio netto negli ultimi tre
anni:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Descrizione Voce
31-dic-11
Distribuzione
di dividendi
Altre
variazioni
Destinazione
del risultato
dell'es.
precedente
Risultato
dell'esercizio
corrente
31-dic-12
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
63
Capitale Sociale
Riserva Legale
300
300
28
6
34
Riserva di rivalutazione Ex DL 185/2008
539
539
Riserva da consolidamento
269
269
0
0
Ris. da arrotond.to
Utili portati a nuovo
Utile d'esercizio
TOTALE PN DI GRUPPO
2.267
-180
-5
266
3.669
-180
263
-11
-5
260
2.342
-266
135
135
0
135
3.624
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
Riserve
Risultato
TOTALE PN DI TERZI
TOTALE
Descrizione Voce
14
14
277
-11
0
3.946
-191
-5
31-dic-12
Distribuzione
di dividendi
Altre
variazioni
266
-14
15
15
0
15
281
0
151
3.905
Risultato
dell'esercizio
corrente
31-dic-13
Destinazione
del risultato
dell'es.
precedente
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale Sociale
Riserva Legale
300
300
34
4
38
Riserva di rivalutazione Ex DL 185/2008
539
539
Riserva da consolidamento
269
269
Ris. da arrotond.to
Utili portati a nuovo
Utile d'esercizio
TOTALE PN DI GRUPPO
0
2.342
-3
-231
-10
135
3.624
-231
266
-9
-13
-3
131
2.237
-135
137
137
0
137
3.517
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
Riserve
Risultato
TOTALE PN DI TERZI
TOTALE
15
15
281
-9
3.905
-240
-13
272
-15
14
14
0
14
286
0
151
3.803
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Descrizione Voce
31-dic-13
Distribuzione
di dividendi
Altre
variazioni
Destinazione
del risultato
dell'es.
precedente
Risultato
dell'esercizio
corrente
31-dic-14
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale Sociale
Riserva Legale
64
300
300
38
6
44
Riserva di rivalutazione Ex DL 185/2008
539
539
Riserva da consolidamento
269
269
Ris. da arrotond.to
Utili portati a nuovo
Utile d'esercizio
TOTALE PN DI GRUPPO
-3
2.237
1
-242
60
137
3.517
-242
272
-8
61
-2
131
2.186
-137
199
199
0
199
3.536
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
Riserve
Risultato
14
14
TOTALE PN DI TERZI
TOTALE
286
-8
3.803
-250
61
278
-14
20
20
0
20
298
0
219
3.834
Il capitale sociale, pari ad Euro 300.000 è composto da n. 300.000 azioni del valore nominale di
Euro 1, ed è così ripartito:
Antonella Miro 40 %
Francesco Floro Flores 20 %
Valentina Floro Flores 20 %
Mario Floro Flores 20 %
Il dettaglio al 31 dicembre 2014 della Riserva di consolidamento è il seguente:
Descrizione
Saldo al
31/12/2014
Saldo al 31/12/2013
Variazioni
3F & Edin SpA
803
803
0
Aerosoft SpA
-136
-136
0
-47
-47
0
Nauticad Srl
-351
-351
0
Totale
269
269
0
Aerosoft France Sas
La riserva di consolidamento non ha subito variazioni nel corso dell’esercizio.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Il raccordo fra utile di esercizio ed il patrimonio netto civilistico della Capogruppo Trefin SpA ed i
medesimi valori consolidati del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e per quello
precedente può essere sintetizzato nel modo seguente :
2014
Descrizione
65
2013
PN
Valori risultanti dal bilancio della società Trefin
Eliminazione dividendi iscritti per competenza
Patrimoni netti da consolidare
Valore di carico delle partecipazioni
Vendite infragruppo Imm.ni Immateriali 2009
Vendite infragruppo Imm.ni Materiali 2011
Vendite infragruppo Imm.ni Immateriali 2014
Amm.to Avviamento Aerosoft France
Rettifica ammortamenti in deroga Aerosoft France
Effetto leasing IAS 17
Patrimonio netto di terzi
Totale
UTILE
180
(228)
379
764
0
8.567
(5.716)
0
(6)
(68)
(383)
220
456
(298)
3.535
0
6
(68)
(77)
(2)
28
(20)
199
PN
833
0
7.536
(4.896)
0
(12)
0
(307)
222
428
(287)
3.518
UTILE
121
(193)
236
0
6
0
(77)
77
(20)
(14)
137
FONDI PER RISCHI ED ONERI
B. FONDI PER RISCHI ED ONERI
31-dic-14
31-dic-13
delta
- per imposte, anche differite
1.400
1.219
181
TOTALE FONDO PER RISCHI E ONERI
1.400
1.219
181
Di seguito si riportano le movimentazioni intervenute nell’esercizio:
Descrizione
Imposte da Leasing secondo il metodo finanziario
31-dic-14
31-dic-13
delta
177
187
-10
Imposte differite su contributi di ricerca
1.223
1.032
191
Totale
1.400
1.219
181
La voce “Imposte da leasing secondo il metodo finanziario” evidenzia il debito per imposte differite
conseguente alla contabilizzazione delle operazioni di leasing secondo il metodo finanziario (IAS
17). La voce “Imposte differite su contributi di ricerca” si riferisce agli importi maturati nell’esercizio
in corso ed in quelli precedenti per rettifiche operate nella dichiarazione dei redditi relativamente ai
contributi, per agevolazioni statali e regionali. L’aliquota utilizzata è quella prevista al momento in
cui le differenze temporanee si riverseranno. A tal proposito si rinvia a quanto già detto con
riferimento al credito per imposte anticipate.
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Il dettaglio della composizione della voce è il seguente:
IMPOSTE DIFFERITE
Imponibile
66
Imponibile
IRES
IRES
Imponibile
IRAP
Imposte
Differite
IRAP
Contributi e Plusvalenze
4.620
1.270
0
0
1.270
Sub Totale
4.620
1.270
0
0
1.270
Imponibile 3F & Edin
399
110
399
20
130
Sub Totale
399
110
399
20
130
5.019
1.380
399
20
1.400
IMPOSTE DA LEASING
TOTALE
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
31-dic-14
C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO
SUBORDINATO
31-dic-13
527
562
delta
(35)
Gli incrementi si riferiscono ad accantonamenti e rivalutazioni effettuate a norma di legge, mentre i
decrementi sono costituiti dalle liquidazioni corrisposte nell’esercizio.
Il fondo al 31 dicembre 2014 assicura l’integrale copertura dell’indennità di fine rapporto di tutti i
dipendenti in forza.
DEBITI
DEBITI
31-dic-14
31-dic-13
delta
Debiti v/banche entro esercizio successivo
6.816
7.219
-403
Debito v/banche oltre esercizio successivo
5.612
2.343
3.269
475
644
-169
Debiti v/fornitori
1.491
1.026
465
Debiti tributari
1.107
1.566
-459
477
429
48
1.318
1.560
-242
17.296
14.787
2.509
Debito v/altri finanziatori
Debiti v/istituti di previdenza e di sicurezza sociale
Altri debiti
TOTALE DEBITI
Per un dettaglio in merito alla composizione del debito bancario, alla sua natura ed all’andamento
subito nel corso dell’esercizio si rimanda a quanto ampiamente descritto all’interno della relazione
sulla gestione. Di seguito viene fornita la composizione dei debiti verso le banche al 31 dicembre
2014:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
Totale Debiti v/so Banche
C/C passivi
C/Anticipi
Debiti entro l'esercizio (finanziamenti)
Debiti oltre l'esercizio (finanziamenti)
TOTALE Debiti verso Banche
67
31-dic-14
822
5.229
765
5.612
12.429
I debiti per finanziamenti oltre l'esercizio includono per 2.201 Euro migliaia il debito verso la BNL
per i nuovi contratti di finanziamento stipulati nel corso del 2013 ed incassati parzialmente nel
corso del 2014 per rispettare la quota parte di copertura degli investimenti con mezzi di terzi a
fronte della realizzazione del sito produttivo in Capua ai sensi del Contratto di Programma
stipulato tra il consorzio CITEMA e la Regione Campania in data 12 luglio 2013.
Tale debito è stato interamente classificato come esigibile oltre l'esercizio successivo sulla base
degli accordi in corso con la banca finanziatrice, tenendo conto della proroga del progetto
d'investimento da parte della Regione Campania.
I debiti nei confronti dei fornitori sono interamente esigibili entro l’esercizio successivo, e sono tutti
espressi in Euro.
I debiti tributari accolgono debiti per IRAP e ritenute maturate in qualità di sostituto di imposta.
Nel corso dell’esercizio 2014 la Società ha omesso il versamento del debito IVA relativo ad alcuni
mesi dell’esercizio. Il versamento avverrà entro la scadenza prevista per la presentazione della
dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2014, prevista per il 30 settembre 2015.
I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale comprendono le competenze degli enti
previdenziali ed assistenziali connesse con la gestione del personale.
La voce altri debiti accoglie principalmente i debiti verso collaboratori e dipendenti che
rappresentano le competenze maturate a fine esercizio liquidate successivamente, nonché i debiti
per competenze differite accantonate per competenza e non ancora versate al 31 dicembre 2014.
RATEI E RISCONTI PASSIVI
RATEI E RISCONTI PASSIVI
Ratei e risconti passivi
31-dic-14
1.832
31-dic-13
128
delta
1.704
I “ratei passivi” rappresentano costi per oneri finanziari maturati nell’esercizio ma esigibili
dell’esercizio successivo. Il saldo della voce “risconti passivi” alla data di chiusura dell’esercizio
espone l’ammontare dei contributi, incassati e da incassare, per le domande di agevolazioni statali
e regionali, da imputare secondo il principio della competenza negli esercizi futuri. Di seguito la
ripartizione tra entro ed oltre l’esercizio successivo:
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
RATEI E RISCONTI PASSIVI
Ratei e risconti passivi entro esercizio successivo
68
31-dic-14
31-dic-13
delta
664
128
536
Ratei e risconti passivi oltre esercizio successivo
1.168
0
1.168
TOTALE
1.832
128
1.704
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
VALORE DELLA PRODUZIONE
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
31-dic-14
1) RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
69
31-dic-13
13.433
13.774
delta
-
341
2) VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI PRODOTTI IN
CORSO DI LAVORAZIONE, SEMILAVORATI E FINITI
-
-
50
50
170
-
581
411
454
385
69
5) ALTRI RICAVI E PROVENTI
2.168
1.660
508
- contributi in c/esercizio
2.106
1.274
832
62
386
15.885
15.188
3) VARIAZIONE DEI LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE
-
4) INCREMENTO DI IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI
- altri ricavi e proventi
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
-
324
697
L’andamento della voce è stato ampiamente trattato all’interno della relazione sulla gestione, cui si
rimanda per tutti i dettagli.
Di seguito si riporta il dettaglio delle vendite per categoria di attività:
RICAVI DELLE VENDITE E PRESTAZIONI
31-dic-14
31-dic-13
delta
PRODUZIONE SOFTWARE
3.486
3.995
-509
PRODUZIONE CAD/CAM/CAE
9.486
9.519
-33
404
145
259
57
115
-58
13.433
13.774
-341
VENDITA HARDWARE SOFTWARE E ALTRO
ASSISTENZA HARDWARE E SOFTWARE
TOTALE
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
COSTI DELLA PRODUZIONE
B. COSTI DELLA PRODUZIONE
31-dic-14
31-dic-13
delta
467
184
283
3.994
4.240
-246
719
670
49
9) PER IL PERSONALE
7.130
6.955
175
a) Salari e stipendi
5.427
5.333
94
b) Oneri sociali
1.411
1.338
73
292
284
8
1.150
1.344
-194
a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
889
1.197
-308
b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
152
147
5
d) Svalutazione dei crediti
109
0
109
14) ONERI DIVERSI DI GESTIONE
187
107
80
13.647
13.500
147
6) PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI
7) PER SERVIZI
8) PER GODIMENTO BENI DI TERZI
70
c) Trattamento di fine rapporto
10) AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
L’andamento è strettamente correlato alla voce “Valore della Produzione”, pertanto si rimanda alla
Relazione sulla gestione per i dettagli.
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI
31-dic-14
15) PROVENTI DA PARTECIPAZIONI
31-dic-13
delta
0
1
-1
34
34
0
17) INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI
-526
-661
133
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C)
-492
-626
132
16) ALTRI PROVENTI FINANZIARI
La voce “Altri proventi finanziari” accoglie gli interessi attivi maturati sui Titoli detenuti dal Gruppo,
iscritti tra le Immobilizzazioni Finanziarie. Di seguito si riporta un dettaglio degli oneri finanziari che
la Società ha sostenuto nel corso del 2014:
INTERESSI E ALTRI ONERI FINANZIARI
31-dic-14
31-dic-13
delta
INTERESSI ED ONERI PER DEBITI V/BANCHE
418
560
-142
INTERESSI SU ALTRI DEBITI
108
101
7
TOTALE
526
661
-135
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE
D RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
31-dic-14
31-dic-13
delta
19) Svalutazioni
71
a) di partecipazioni
-
-
28
28
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
-
-
10
10
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE (D)
-
-
38
38
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
E PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
31-dic-14
31-dic-13
delta
b) altri proventi straordinari
111
7
104
TOTALE PROVENTI STRAORDINARI
111
7
104
1
6
b) Altri oneri straordinari
1.280
505
775
TOTALE ONERI STRAORDINARI
1.281
511
770
20) PROVENTI STRAORDINARI
21) ONERI STRAORDINARI
b) imposte esercizi precedenti
TOTALE PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI (E)
-
1.170
-
-
-
504
5
666
I proventi straordinari accolgono rettifiche di debiti commerciali o di maggior rilevazione imposte
esercizi precedenti.
Gli oneri straordinari comprendono principalmente oneri straordinari per rettifiche di crediti non
più esigibili nonché la perdita relativa ai crediti finanziari vantati nei confronti della Aerosoft Dyzain,
non ritenuti più esigibili.
IMPOSTE SUL REDDITO D’ESERCIZIO
IMPOSTE CORRENTI
31-dic-14
31-dic-13
DELTA
IMPOSTE CORRENTI
205
427
-222
IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE
153
-55
208
TOTALE
358
372
14
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
ALTRE INFORMAZIONI
PATRIMONI DESTINATI AD UNO SPECIFICO AFFARE
Si attesta che la società non ha costituito nell’anno nessun patrimonio destinato ad uno specifico
affare ai sensi dell’art. 2447-bis del Codice Civile.
72
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Ai sensi dell’art. 2427 punto 22-bis, Vi segnaliamo che nell’esercizio le operazioni effettuate con
parti correlate non sono di importo rilevante e in ogni caso sono state effettuate a normali
condizioni di mercato. Tali operazioni sono riportate nel dettaglio nella relazione sulla gestione,
presentata a corredo della presente Nota Integrativa.
ACCORDI NON RISULTANTI DALLO STATO PATRIMONIALE
Ai sensi dell’art. 2427 punto 22-ter Vi segnaliamo che non vi sono accordi non risultanti dallo Stato
Patrimoniale che abbiano rischi o benefici rilevanti e che siano necessari per valutare la situazione
patrimoniale, finanziaria ed economica della società.
L’ammontare dei compensi spettanti e corrisposti agli amministratori per il 2014 è stato di Euro
123.600.
Per quanto concerne i componenti il Collegio Sindacale il compenso spettante è pari a Euro 23.638.
I compensi della Società di revisione per l’anno 2014 sono stati infine pari a Euro 28.163.
AZIONI DI GODIMENTO, OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI E ALTRI
Non esistono azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, titoli o valori simili emessi
dalla società.
PRIVACY
Privacy – avvenuta redazione del Documento Programmatico sulla sicurezza (punto 26, Allegato B),
D.Lgs. 30.6.2003, n. 196)
La società nei termini stabiliti dal D.Lgs 196/03 ha redatto il Documento Programmatico sulla
Sicurezza adottando le misure minime di sicurezza.
Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2014, composto dalla situazione patrimoniale, dal
conto economico, dalla Nota Integrativa e dalla relazione sulla gestione predisposta dall’organo
GRUPPO TREFIN
NOTA INTEGRATIVA
BILANCIO CONSOLIDATO
AL 31 DICEMBRE 2014
amministrativo, rappresenta in modo veritiero e corretto la Situazione Patrimoniale e Finanziaria
consolidata del Gruppo nonché il risultato economico consolidato dell’esercizio ed è conforme alle
scritture contabili.
73
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE