Il Vero Benessere N05

Transcript

Il Vero Benessere N05
Anno 2 - N.2
Mensile di Salute, Soldi, Serenità
Il Vero Benessere
Sviluppare le proprie capacità mentali, fisiche e finanziarie!
€ 3,00
Lucia, la Stufa
che Fa
Risparmiare
Studenti
Lavoratori
Gli Under 24
Scoprono la
Voglia
d'Impresa
Mais,
Combustibile
Salva Azienda
5 Mosse per
La Pigrizia fa
Vivere di Meno
Pistacchi, uno
Scudo Anti Tumori
La Salute Comincia
in Pausa Pranzo
Golosità, una Droga
per il Cervello
Più Stress per
Colpa della Crisi
Essere Felici
Il Week End fa Bene alla Salute
Generosità, una
Dote Naturale
Due Eventi
in un Mese
Febbraio 2010
SOMMARIO
Domande dai Lettori
3
Area Finanziario
Lucia, la Stufa che Fa Risparmiare
Studenti Lavoratori
Gli Under 24 Scoprono la Voglia d’Impresa
Mais, Combustibile Salva Azienda
4
7
10
12
Area Fisico
La Pigrizia Fa Vivere di Meno
Pistacchi, uno Scudo Anti Tumori
Golosità, una Droga per il Cervello
La Salute Comincia in Pausa Pranzo
15
18
21
24
Area Mente
Più Stress per Colpa della Crisi
5 Mosse per Essere Felici
Generosità, una Dote Naturale
Il Week End fa Bene alla Salute
27
35
36
38
Inserto Club
Due Eventi in un Mese
41
Pubblicità e Collaborazione
43
Il Vero Benessere
2
Febbraio 2010
DOMANDE DEI LETTORI
Salve, vorrei crearmi delle rendite automatiche, come è possibile farlo?
Una domanda da un milione di dollari. La rendita automatica viene fuori da un
meccanismo che metti in piedi una volta e ti rende nel tempo. Un pò come i diritti
d’autore dei cantanti, scrivono una canzone e poi ci guadagnano per sempre.
Quindi, in base a ciò che fai nella vita, puoi creare il tuo sistema vincente. Oppure se
non hai esperienze di questo tipo, puoi affiancarti ad una persona o ad un gruppo che
già opera in tal senso.
Il nostro club, per esempio, si occupa proprio di questo!!!
Ciao, per me il mangiare è come una droga, non riesco a trattenermi. Come è
possibile? Esiste una soluzione?
La maggior parte degli ingredienti “ingrassanti” (zuccheri, sale, grassi) agiscono sul
nostro cervello e creano una dipendenza. Sono delle vere e proprie droghe.
La cosa devastante è che il nostro corpo subisce assuefazione, cioè lentamente si abitua
alla dose di questi ingredienti, non sente più il sapore e tende a rincarare la dose.
Fortunatamente esistono dei prodotti che agiscono sui neurotrasmettitori che portano il
nostro cervello ad avere sempre meno bisogno di queste sostanze, a chiederne meno.
Quindi per dimagrire o hai tantissima forza di volontà per resistere a queste richieste del
cervello, oppure è meglio supportare il tuo percorso di dimagrimento con prodotti di
questo tipo, che agiscono sui neurotrasmettitori...
Ciao Vincenzo, ho letto The Secret, metto in pratica cosa c’è scritto, ma non mi
si avverano i sogni più belli. Perché?
Cara amica, la corrente di pensiero di The Secret, è un’arma a doppio taglio e ti spiego
subito il perché.
Da un lato è verissimo che bisogna visualizzare, pensare intensamente ciò che si vuole
per ottenerlo. E’ come una luce in fondo al tunnel, ti guida nella direzione giusta.
Dall’altro, però, se non fai alcun passo per direzionarti verso quella luce rimani nel
tunnel. Quindi bravissima a mettere in pratica il concetto della visualizzazione, ma se
vuoi ottenere un risultato, devi sbracciarti e darti da fare. Conosci il detto “Aiutati che
Dio ti Aiuta”? Perfetto, mettilo in pratica...
Per le tue domande: [email protected]
Il Vero Benessere
3
Area Finanziaria
Febbraio 2010
Lucia, la Stufa
che Fa
Risparmiare
Sembra possibile quadrare il
cerchio dello sviluppo
economico, coniugando
capacità imprenditoriale con la
difesa dell'ambiente; a Tortona
la WorldStove, azienda
tortonese di progettazione e
consulenza ingegneristica
fondata dall'ingegnere
Nathaniel Mulcahy, ha
conquistato la ribalta nazionale
e internazionale, e per
ascoltare la sua storia i media
di mezzo mondo fanno la fila.
Nathaniel Mulcahy, nato in Georgia da padre americano e da madre italiana,
ha inventato e brevettato la Lucia Stove, una stufa a bassissimo costo
originariamente pensata per i mercati poveri del terzo mondo, ma che con
adeguati accorgimenti e modifiche potrebbe diventare anche uno strumento
rivoluzionario per i mercati occidentali, in grado di produrre energia
assolutamente pulita e non inquinante, partendo da materie prime quali il
pellet, o gli scarti di lavorazione dell'agricoltura. "La Lucia Stove - spiega
l'ingegner Mulcahy - ha superato una serie di test e verifiche tecniche
internazionali, e soprattutto ha incontrato l'interesse di importanti paesi
africani".
Con cinque pezzi di alluminio, anche in Africa possono costruirsi un fornello
Il Vero Benessere
4
Area Finanziaria
Febbraio 2010
pirolitico, capace di combustione senza ossigeno, che si alimenta con foglie,
rami o scarti agricoli, che produce pochissimo monossido di carbonio (una
delle principali cause di morte, nelle cucine del terzo mondo) e che lascia il
solo residuo del biochar, il carbone vegetale: un potente fertilizzante, da
reinserire nel più virtuoso dei cicli agroalimentari. "Tre etti di biomassa,
spiega Mulcahy, bruciano per quasi un'ora e mezzo, regalando energia
termica e, alla fine, lasciando come residuo un etto di biochar».
Sul mercato, ci sono già una ventina di aziende che producono pirolizzatori
di varie dimensioni e presto se ne aggiungeranno altre: l'ungherese 3R
Agrocarbon e la tedesca Pyrex, promettono nuovi impianti per l'anno
prossimo. Ma la LuciaStove è diversa. "La sua particolarità, spiega Mulcahy
con irrefrenabile entusiasmo, è che sfrutta attentamente la dinamica dei
fluidi per ottenere una combustione con un efficienza del 93%, contro il 712% di un fuoco aperto». E il procedimento è replicabile su larga scala.
L'invenzione dello scienziato tortonese-americano sta suscitando un
crescente interesse anche nei paesi occidentali (dagli Stati Uniti all'Europa),
poichè, con adeguate trasformazioni dimensionali, potrebbe rivelarsi uno
strumento potentissimo di trasformazione
della nostra economia. Non solo infatti la Lucia
Stove consente di utilizzare, come carburante,
materiali poveri fino a ieri considerati
un'eccedenza ingombrante, per smaltire la
quale le aziende (si pensi, ad esempio, alla
filiera dell'agricoltura) dovevano sostenere
costi significativi. Ma addirittura produce,
come unico "residuo", il biochar, "che è un
carbone vegetale, sottolinea Mulcahy, prodotto
attraverso la pirolisi, ossia la combustione in assenza di ossigeno. Utilissimo
per concimare i campi, e renderli più fertili, riducendo al contempo
l'inquinamento".
E la Lucia Stove, nata in un piccolo laboratorio tortonese, sta spiccando il
volo verso scenari e mercati internazionali. Ricordiamo, infine, che il biochar
potrebbe diventare una risorsa economica.
Il Vero Benessere
5
Valle d’Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Trentino-Alto Adige
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Lazio
Marche
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sardegna
Sicilia
Area Finanziaria
Studenti
Lavoratori
Febbraio 2010
Uno dei dati più rilevanti
emersi nel resoconto di
EuroStudent "Terza
indagine sulle condizioni
di vita e di studio degli
studenti universitari
italiani", promossa dal
Comitato nazionale per la
valutazione del sistema
universitario (CNVSU),
consiste nel fatto che la
figura dello studente
lavoratore è sempre più
diffusa.
La ricerca, basata su un campione di 7000 studenti, ha rilevato che il 54%
degli universitari ha un lavoro: dato tanto più significativo se si considera
che è la prima volta che questa cifra supera quella di coloro che dedicano il
loro tempo solo allo studio.
La quota di studenti lavoratori varia in funzione del tipo di scuola superiore
frequentata: si registrano, infatti, quasi 19 punti percentuali di differenza
passando dai diplomati degli istituti professionali, dove gli studenti
lavoratori sono circa il 39 per cento, ai diplomati dei licei, tra i quali solo 1
studente su 5 svolge anche un'attività lavorativa.
I diplomati che studiano e lavorano scelgono spesso un lavoro che consenta
di dedicarsi anche all'università: prevalgono i lavori occasionali o saltuari
con una percentuale del 31,4% e, accanto a lavoretti tradizionali (baby
sitter, cameriere, hostess, etc.), si registra un exploit dei nuovi lavori:
dall'editoria elettronica all'informazione on-line, dal terziario avanzato al
non profit; tra quelli che svolgono un lavoro continuativo, il 63,5 per cento
è in part-time.
Il Vero Benessere
7
Area Finanziaria
Febbraio 2010
La condizione socioeconomica dei genitori dei laureati influenza la
probabilità di lavorare nel corso degli studi: all’aumentare del titolo di
studio dei genitori diminuisce la percentuale dei laureati che svolgono
un’attività lavorativa, continuativa e non, ed aumenta quella dei laureati
senza alcuna esperienza di lavoro. Nelle famiglie con almeno un genitore
laureato, gli studenti-lavoratori sono solo il 5,2%, il 7,9% in quelle con titoli
di scuola secondaria superiore e il 16 % tra i laureati con genitori in
possesso di un titolo inferiore o senza titolo di studio.
La presenza di
studenti
lavoratori risulta
differenziata
anche a livello
territoriale: in
molte regioni
del Nord la
percentuale di
chi studia e
lavora è
superiore al 30
per cento sul
totale degli
studenti
universitari
(Piemonte, Lombardia, Trento, Veneto e Valle d'Aosta); in Umbria e nelle
regioni del Mezzogiorno, invece, la quota degli studenti lavoratori scende al
di sotto del 24 per cento, fino a raggiungere i valori minimi in Sardegna
(16,5 per cento) e in Calabria (13,3 per cento).
Un'esortazione alla prudenza, dunque, quando si sceglie di comprare a rate
distribuendo la spesa nel tempo, perchè proprio questa tipologia di acquisto
può essere fonte di insidie.
Il Vero Benessere
8
ISCRIVITI A...
...e ricevi tutte le informazioni per risparmiare!!!
Altroconsumo è l’associazione di consumatori più
rappresentativa e diffusa in Italia, l’unica a garantire ai
propri Soci l’affidabilità dei risultati di centinaia di test
condotti in assoluta indipendenza.
Area Finanziaria
Febbraio 2010
Gli Under 24 Scoprono la
Voglia d'Impresa
Pessimisti sull'Italia,
non su se stessi.
Soprattutto, disposti
ad assumersi il rischio
d'impresa in prima
persona.
È il popolo del 26,9%, i giovani fra i quali la percentuale dei disoccupati sale
rapidamente fino a sfiorare un terzo del totale.
Sarà anche per la difficoltà cronica a trovare chi sia pronto ad assumerli,
ma i ragazzi di questa generazione sembrano distinguersi anche una certa
vocazione imprenditoriale. O semplicemente, sono pronti a rompere gli
indugi e fare da sé.
Il 79% degli italiani fra i 18 e i 24 anni afferma che in futuro sarebbe
tentato dall'idea di avviare un'impresa (l'1% l'ha già fatto). Nella fascia fra i
25 e i 34 anni invece il 4% ha già lanciato un'azienda e il 77% dice che gli
piacerebbe farlo.
I dati emergono da un sondaggio di Swg per conto di Legacoop. Dal
sondaggio emerge quanto i giovani (soprattutto fra i 25 e i 34 anni) si
sentono più colpiti dal carovita; considerano la sicurezza del posto di lavoro,
visto anche il peso del precariato, e la scarsa meritocrazia, vista la rigidità
delle aziende, un problema più serio rispetto a quanto pensino in media gli
italiani.
E indicano nella mancanza di opportunità per i giovani uno degli aspetti più
Il Vero Benessere
10
Area Finanziaria
Febbraio 2010
preoccupanti per il Paese (quello indicato come meno preoccupante, fra gli
oltre le 30 opzioni elencate dai sondaggisti, risulta invece l' aumento degli
immigrati).
Ma curiosamente, la critica non si traduce in sfiducia generalizzata né in
resa. Le aziende per esempio rappresentano un valore positivo: il 59% dei
giovani fra i 18 e i 24 e fra i 25 e i 34 anni dice di aver fiducia nelle società
di capitali; il 75% dichiara lo stesso riguardo alle imprese cooperative.
E anche dopo la più lunga recessione del dopoguerra, il 61% dei giovani
sostiene che negli ultimi tre anni la sua fiducia nelle imprese è rimasta
invariata. Per le cooperative poi, risulta anche accresciuta.
PrestitiOnline
Tan da 5.70%, Taeg da 6.16%
Il Vero Benessere
11
Area Finanziaria
Febbraio 2010
Mais, Combustibile
Salva Azienda
Nell’ambito di Vegetalia
AgroEnergia, che si svolgerà alla
Fiera di Cremona dal 19 al 21
marzo 2010, verranno esposti
esempi e percorsi indirizzati a
guidare i visitatori attraverso la
scelta delle innovazioni e delle
tecnologie che li aiuteranno nella
produzione di energia sfruttando
fonti rinnovabili.
Proprio in questa occasione sarà presentata l’esperienza dell’azienda
agricola Pizzamiglio di Soresina, in provincia di Cremona, che grazie
all’utilizzo di un impianto a mais per la generazione di energia riesce ad
avere l’elettricità di cui ha bisogno e ad immetterne una parte in rete,
garantendo la copertura a 4000 persone residenti nel vicinato, per un totale
di 1 MWh.
A riferirlo Marco Pizzamiglio, titolare dell’azienda agricola di Soresina “Ho
investito molto nell’impianto, ma così ho un guadagno che in questo
momento è paragonabile a quello di 10 aziende con 250 bovini da latte
l’una. La mia azienda zootecnica non rendeva più e occorreva una soluzione
per poter restare sul mercato. Con la produzione di energia posso stare
tranquillo e continuare a fare l’agricoltore senza il pensiero fisso di chiudere
da un giorno all’altro”.
Il gestore dell’azienda ha poi aggiunto di utilizzare circa 50 tonnellate al
Il Vero Benessere
12
Area Finanziaria
Febbraio 2010
giorno di biomasse vegetali, principalmente mais insilato, ottenendo dal
gestore dei servizi elettrici 28 centesimi al kilowatt a cui va aggiunta
l’estrema semplicità di gestione dell’impianto affidato ad una sola persona
per un’ora e mezza al giorno.
In Italia la superficie interessata dalle colture del prezioso frumento che ha
origini dalle terre dell'America meridionale e che era l'ingrediente base della
cucina azteca, è di circa 1 milione e 200 mila ettari che producono oltre 11
milioni di tonnellate di mais da granella; una produzione lorda vendibile che
vale 1,3 miliardi di euro.
Se si considerano
inoltre anche le
superfici coltivate a
mais da foraggio,
si raggiunge la
significativa cifra di
2,2 miliardi di
euro. Durante
l'ultimo anno però,
la maiscoltura
europea ha iniziato
a soffrire della crisi
di mercato con
forti ripercussioni
sulla redditività
delle imprese
agricole produttrici.
Una situazione che ha attenuato la storica conflittualita' sui temi Food e No
food, ossia l'utilizzo del mais a scopo alimentare oppure con l'obiettivo della
produzione di energia pulita. Ma quest'ultimo modo di investire sul
granturco, è stata una vera e propria ancora di salvezza per molte aziende
agricole che lo utilizzano come combustibile per gli impianti di produzione di
energia, poi venduta al gestore dei servizi elettrici.
Il Vero Benessere
13
Area Fisico
Febbraio 2010
La Pigrizia fa
Vivere di Meno
Di noia letteralmente
non si può morire. Ma
di pigrizia sì. Stando a
quanto dichiara
un'indagine del
Ministero della Salute,
la mancanza di attività
fisica nel nostro paese
procura 28000 morti
all’anno. Una cifra
davvero enorme.
La ricerca ha analizzato usi e abitudini di un ampio spicchio della
popolazione italiana portando alla luce questo dato disarmante. I fattori
considerati: tempo trascorso davanti alla tv e ai videogiochi (davvero
allarmante per bambini e adolescenti) e qualità della vita messa in relazione
ad alimentazione e attività fisica.
Quanto è emerso ha fatto capire che la pigrizia non solo danneggia la vita
in termini qualitativi, ma anche, conseguentemente, salutari. Non solo
mangiamo male, soprattutto poca frutta e verdura, ma non ci muoviamo
praticamente più. C’è chi prende la macchina addirittura per andare a
prendere i giornali. Queste cattive abitudini sono strettamente correlate non
solo all’obesità, ma anche a diabete, tumori e malattie cardiovascolari.
Se è vero che negli ultimi anni è aumentata la longevità (si è passati infatti
da una speranza di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne nei
primi anni '90 a 78,4 e 84 anni, rispettivamente per gli uomini e per le
donne) e che circa il 61% della popolazione italiana si considera in buona
Il Vero Benessere
15
Area Fisico
Febbraio 2010
salute, è vero anche che più di una persona su 10 si trova a convivere con
almeno una patologia cronica.
È vero anche che è diminuita la mortalità infantile (-19% per gli uomini, 31% per le donne) e quella legata ai decessi per tumori, che comunque
insieme alle malattie cardiovascolari causano il 70% delle morti nel nostro
paese. Ma è la gestione degli stili di vita che preoccupa, primi su tutti quelli
relativi all'inattività fisica, il fumo e l'alcool.
Tutto ciò porta alla luce che sono addirittura 3,1 gli anni di vita in buona
salute persi per invalidità e morte prematura. Senza contare che le stime
attribuiscono al fumo da tabacco, in Italia, dalle 70.000 alle 83.000 morti
l'anno e che oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni
di età. Mentre stime recenti indicano 24 mila il numero delle morti in Italia
correlate all'alcol tra soggetti over 20.
La pigrizia, il fumo e l'abuso di
alcol rappresentano fattori di
rischio sui quali bisogna
intervenire a livello di
prevenzione.
Piccoli accorgimenti nella vita
di tutti i giorni potrebbero
aiutare a vivere meglio, e più a
lungo: mangiare più frutta e
verdura, non bere troppo alcol,
diminuire le sigarette, fare le
scale a piedi invece di
prendere l’ascensore, andare a prendere il tram alla fermata successiva
rispetto a quella più vicina. Stimolando il corpo si stimola anche la mente e
una persona fiacca potrebbe ritrovare una voglia di vivere e di farlo bene
che non sapeva nemmeno di avere in sé.
Il Vero Benessere
16
www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it
50.000 FIRM PER LA LIBERTA’ DI SCELTA TERAPEUTICA E LA LEGITTIMITA’ DELLE MNC!
{ FIRMA ANCHE TU ! }
Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un
lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale.
Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del
Naturopata e dell'operatore delle Discipline Bio-Naturali.
Per questi motivi abbiamo deciso di creare un sito e raccogliere le 50.000 firme necessarie
per presentare una proposta di Legge apartitica di iniziativa popolare. 50.000 firme per la
libertà di scelta terapeutica e la legittimità delle Medicine Non Convenzionali.
Vogliamo sottolineare che questa proposta di Legge Popolare non è vincolata o promossa da
alcun Partito Politico, ma nasce per volontà della Ass. Culturale Spazio Sacro di Bologna, nella
persona del suo vice-presidente, il Dott. Emanuel Celano. Una nota rilevante che distingue
questa proposta da quelle sino ad ora ricevute in Parlamento è data dalla apertura della
stesura della Legge a tutti coloro che vi vorranno partecipare e dal ruolo assegnato alla
Commissione Pilota sulle Medicine Non Convenzionali, prima che venga istituita una
Commissione Permanente sulle MNC. Solo una Commissione Pilota, i cui rappresentanti
provengono dalle realtà italiane nelle quali vengono promosse ogni giorno, la conoscenza,
l'apprendimento e la sperimentazione delle medicine non convenzionali è, a nostro parere, in
grado di aiutare la comunità scientifica ad individuare le discipline bio-naturali da riconoscere e
definire i profili e le competenze degli operatori olistici.
LE FASI DEL PROGETTO :
1. RACCOGLIERE 50.000 FIRME VIRTUALI TRAMITE LA PETIZIONE ONLINE.
2. REDIGERE INSIEME UNA PROPOSTA DI LEGGE (vedi sul sito la versione attuale).
3. TROVARE ALMENO UNA ASSOCIAZIONE O UN CENTRO PER OGNI PROVINCIA
ITALIANA DISPONIBILE A COSTITUIRSI COME PUNTO DI RACCOLTA DELLE FIRME
REALI (vedi sul sito le sedi candidate).
4. INVIARE, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL NUMERO, UNA EMAIL A TUTTI COLORO CHE
HANNO PARTECIPATO CON IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE.
5. RACCOGLIERE LE 50.000 FIRME CARTACEE CON VALORE LEGALE PRESSO LE SEDI
PROVINCIALI INDIVIDUATE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME REALI.
6. DEPOSITARE LE FIRME ALLA CORTE DI CASSAZIONE PER IL LORO RICONOSCIMENTO.
7. CONSEGNARE LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE AL PARLAMENTO
ITALIANO.
www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it
Perchè Firmare adesso, se la proposta di legge popolare non è ancora ultimata ?
Secondo la Legge Italiana la raccolta di firme online non ha valore legale. Chiediamo una adesione
adesso, anche se la proposta di legge popolare che troverete nel sito non è ancora ultimata, per
ricevere un sostegno ed appoggio a questa iniziativa e per velocizzare le fasi del Progetto. Una
volta raccolte le 50.000 firme i partecipanti riceveranno nella loro casella di posta il testo completo
della proposta di legge e SOLO SE lo riterranno valido potranno recarsi presso una struttura nella
loro provincia per la firma cartacea con valore legale. Grazie a tutti ! Contiamo sulla vostra firma !
Area Fisico
Febbraio 2010
Pistacchi, uno Scudo Anti Tumori
Che il pistacchio sia
un frutto versatile
sia in cucina che in
pasticceria non ci
sono dubbi, che al
momento
dell’aperitivo diventi
quasi un
insostituibile
alimento da
sgranocchiare fra
una sorsata e l’altra
è noto.
Meno noto è il fatto che il pistacchio, oltre a contrastare l’accumulo di
colesterolo e fornire sostanze antiossidanti, si stia rivelando un’ottima arma
anti cancro, nello specifico contro il tumore al polmone, almeno dalle prime
osservazioni scientifiche.
55 grammi al giorno: è questa la quantità di pistacchi consigliata dai medici
per prevenire alcuni tipi di tumore. Lo studio statunitense condotto dalla
Texas Woman's University su un piccolo gruppo di volontari ha confermato
che i pistacchi contengono il gamma-tocoferolo, una forma di vitamina E
che era già nota per la sua capacità di prevenire il cancro, soprattutto
quello al polmone, senza causare un aumento di peso corporeo.
Lo studio ha coinvolto 36 volontari, divisi in due gruppi: al primo sono stati
somministrati 68 grammi di pistacchi associati ad una dieta equilibrata,
mentre al secondo è stata prescritta un’alimentazione simile a quella del
primo gruppo ma senza l’apporto della frutta secca.
Come ha spiegato l’autrice dell’esperimento, Ladia M. Hernandez, nel corso
del recente congresso dell’American Association for Cancer Research che si
è svolto a Houston, l’aumento di gamma-tocoferolo è stato visibile già dopo
Il Vero Benessere
18
Area Fisico
Febbraio 2010
tre settimane dall’inizio dell’esperimento.
E allora via libera a pistacchi, ma anche a noci, germogli di soia e olio di
mais, ovvero a tutte quelle sostanze che contengono questa preziosa
sostanza. Gli esperti però hanno sottolineato che un eccessivo consumo di
frutta secca può mettere a rischio la salute del cuore e non solo e che,
quindi, è indispensabile attenersi a precise dosi indicate da uno specialista.
Il Vero Benessere
19
Ti senti Stanco e Affaticato?
A volte sei Debole e hai Mal di testa?
Ti capita di Avere Vuoti di Memoria?
Questi sono Problemi che Possono Essere Causati
dal Consumo di Zucchero Bianco!!!
Lo Zucchero Bianco Distrugge
le Vitamine del Complesso B
Come Risolvere?
Potrei dirti di sostituire lo zucchero bianco con quello
integrale, ma il problema rimarrebbe quasi irrisolto a
causa dei cibi confezionati che consumiamo. Chi
prepara questi cibi usa solo zucchero bianco!!!
Quindi?
Utilizza il Miglior Integratore di
Vitamine del Complesso B
SCARICA LA SCHEDA TECNICA
Area Fisico
Febbraio 2010
Golosità, una
Droga per
il Cervello
Cannelloni e bignè come
cocaina e alcol per il
cervello. Secondo uno
studio condotto dai
ricercatori della Boston
University School of
Medicine (Usa) diretti da
due italiani, in
collaborazione con
l’Università Sapienza di
Roma, ha mostrato che il
consumo intermittente di
cibi ricchi di grassi e
zuccheri induce
modificazioni nel cervello
comparabili a quelle
osservate nel caso di una
dipendenza da sostanze
stupefacenti.
Così basta abituarsi a questi sapori, per esserne stregati, e soffrire di una
sorta di crisi di astinenza quando spariscono dal menù. La scoperta, aiuta a
spiegare perché l’astinenza forzata da pasticcini e piatti di pasta può
trasformarsi in una missione impossibile per i forzati delle diete, che spesso
ricadono nelle abbuffate o in disordini alimentari dopo periodi di rinuncia dei
piatti più gustosi. Nel mirino degli scienziati, i comportamenti di alcuni tipi
di obesi o delle persone con disordini alimentari, che alternano periodi di
astinenza (in cui sono assolutamente vietati i cibi zuccherini e grassi) ad
abbuffate compulsive, spesso difficili da controllare. Con le conseguenze
ben note sul peso.
Il Vero Benessere
21
Area Fisico
Febbraio 2010
Per indagare sull’effetto dei cibi più golosi sulla mente, i ricercatori hanno
usato 155 ratti misurandone le risposte neurobiologiche. Gli animali sono
stati divisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto a una dieta a cicli, a
base di normale cibo per roditori per cinque giorni, mentre per altri due
giorni il pasto era composto da bocconi dolci e grassi al sapore di cioccolato,
per poi ricominciare daccapo. Il secondo gruppo ha mangiato sempre e solo
cibo standard. Così si è visto che gli animali del primo gruppo, una volta
tornati al mangime classico, non erano più motivati: lo rifiutavano, anche se
prima lo avevano mangiato tranquillamente, e sembravano all’improvviso
stressati e ansiosi. Mentre se tornava il menù goloso, gli animali ne
facevano scorpacciate, e l’ansia magicamente svaniva. Nessun
cambiamento, invece, per i ratti del secondo gruppo.
Poi i ricercatori hanno indagato sul ruolo del sistema che regola lo stress nel
cervello: una rete, ricordano, connessa con la dipendenza da alcol e droga.
Così si è scoperto che nei periodi di astinenza i ratti avevano un aumentato
livello di espressione del gene Crf (Corticotropin-Releasing Factor)
nell’amigdala, l’area del cervello coinvolta proprio nella risposta a paura,
ansia e stress. Solo quando nel piatto tornavano i cibi golosi, i livelli del
gene rientravano nella norma.
Proprio l’altalena nel cervello dei livelli del Crf ha permesso ai ricercatori di
scoprire “le cause dei ricorrenti fallimenti delle diete”, spiega Pietro Cottone,
condirettore del Laboratorio delle
Dipendenze della Busm. “L’attivazione del
Crf durante l’astinenza dai cibi più golosi
induce uno stato emozionale negativo,
responsabile dei segni di ansia. E
contribuisce alle ricadute nella morsa degli
alimenti vietati”, dice Valentina Sabino,
condirettrice del Laboratorio. Insomma “lo
stress sperimentato dai ‘forzati’ delle diete
nella fase di astinenza dai cibi gustosi,
conclude, ha delle somiglianze
neurobiologiche allo stato emotivo negativo
di quanti dipendono da alcol e droga”.
Il Vero Benessere
22
Secondo te è meglio prevenire o curare?
Sapevi che la prevenzione riesce a salvare vite umane?
E che basterebbe mangiare chili di frutta e verdura?
"Finalmente hai a disposizione
il tuo apporto giornaliero di frutta e
verdura pronto all'uso, estratto
naturalmente e immediatamente
disponibile per le tue cellule!
Presi dal nostro quotidiano, siamo spesso di corsa e
impegnati. Ci occupiamo di cose che sembrano importanti e il
più delle volte trascuriamo la nostra principale risorsa, la
salute.
Ciao sono Vincenzo Lembo, l’autore di questa rivista, mi
occupo di nutrizione e benessere da parecchi anni e grazie a
questi integratori posso dedicarmi a ciò che più mi interessa,
senza trascurare la mia salute. Questo perché al fabbisogno di
vitamine, minerali, fibre, enzimi e altre sostanze vitali ci pensa
proprio questo integratore che alimenta le nostre cellule,
fornisce loro la giusta energia e permette al nostro corpo di
vivere bene. Ormai è noto a tutti che l'energia della vita è
l'energia delle nostre cellule, se abbiamo il 100% di energia
siamo in forma, sani, giovani e pieni di vita!
SCARICA LA SCHEDA TECNICA
Area Fisico
Febbraio 2010
La Salute Comincia in
Pausa Pranzo
Le abitudini alimentari dei
cittadini della Comunità
Europea si assomigliano in
misura sempre maggiore: è
ormai diffusa tra i cittadini
del Vecchio Continente la
consapevolezza che la sana
alimentazione è la migliore
strategia di lotta contro
obesità e malattie ad essa
collegate.
Altrettanto comune è il bisogno, nella pausa di mezzogiorno, di concedersi
qualcosa di buono e sano da mettere nel piatto, per non arrivare troppo
affamati al pasto serale e per garantirsi un momento di stacco e di vero
relax all'interno della giornata lavorativa. Basta dunque al panino
ingurgitato in fretta e furia tra un appuntamento e una riunione, sì invece a
un piatto sano, in mensa o al bar.
Sono questi alcuni dei dati di maggior spicco che emergono dalla ricerca
realizzata dal Progetto Food, iniziativa promossa da Accor Services in
collaborazione con l’Unione Europea, condotta su oltre 4.500 lavoratori
europei, uomini e donne, in 6 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Belgio, Svezia
e Repubblica Ceca) di età compresa fra i 18 e i 65 anni d’età. Scopo del
progetto è promuovere la corretta alimentazione e contrastare l’obesità.
La ricerca analizza le abitudini alimentari degli europei già a partire dalla
prima colazione: in media solo una persona su quattro tende a saltarla,
mentre ben il 68% ha l’abitudine di iniziare la giornata con un corretto
Il Vero Benessere
24
Area Fisico
Febbraio 2010
apporto calorico. I più frettolosi al mattino sono però proprio gli italiani: il
13,9% dei nostri connazionali non fa mai colazione e il 25,2% la fa solo
qualche volta. Ben 4 italiani su 10, insomma, si accontentano di una sosta
veloce al bar o alla macchinetta per un caffè.
A mezzogiorno, invece, sedersi a tavola per mangiare è quasi un dovere per
tutti. Il dato più interessante è il tramonto della pausa mordi e fuggi e del
panino mangiato in fretta e furia alla scrivania, i lavoratori italiani (come
peraltro i loro colleghi europei) si recano al ristorante o in pizzeria (25,8%),
al bar tavola calda (18,1%) o, se c’è, alla tradizionale mensa aziendale
(35,8%). In calo invece i ristoranti etnici
(1,2%) e, soprattutto, i fast food (2,7%).
Da segnalare anche che ormai solo il 16,4% di
lavoratori (meno di uno su cinque) si porta il
pranzo da casa. Si tratta in ogni caso di
numeri in linea con quelli registrati negli altri
Paesi dell'Unione Europea. La tendenza vuole
ovunque una pausa pranzo tranquilla
consumata fra bar e ristoranti, scelti dai nostri
connazionali innanzi tutto per la loro vicinanza
al posto di lavoro (55,9%), per la convenienza
economica (32%), la varietà del menu
(30,5%) e la velocità del servizio (28,3%).
Ma cosa si mangia nei diversi paesi durante la
pausa pranzo? In Italia, soprattutto pasta
(45,3%), mentre in Francia si preferisce carne (39,2%) e formaggi
(44,3%). In Spagna si scelgono in prevalenza insaccati e salumi (72%),
mentre in Svezia e in Repubblica Ceca si privilegia la zuppa
(rispettivamente 46,9% e 69,2%). La bevanda più bevuta è dappertutto
l’acqua (74%). Si sceglie quello che si vuole mangiare seguendo l'estro del
momento, senza troppo badare all'apporto calorico e all’equilibrio fra gli
alimenti. Le scelte, perciò sono consapevoli e corrette solo nel 27% dei casi
e i più attenti sono i giovani sotto i 35 anni e le donne. Eppure il concetto di
alimentazione bilanciata e molto diffuso e condiviso.
Il Vero Benessere
25
Secondo te è meglio prevenire o curare?
Sapevi che la prevenzione è l'unico modo per vivere sani?
E che l'unico metodo per prevenire è mangiare sano?
"Tu, Mangi Sano?”
Presi dal nostro quotidiano, siamo spesso di corsa e impegnati. Ci
occupiamo di cose che sembrano importanti e il più delle volte
trascuriamo la nostra principale risorsa, la salute.
Ciao sono Vincenzo Lembo, appassionato studioso della
salute e fondatore del sito www.ilverobenessere.com.
In particolare mi occupo di nutrizione e benessere da
parecchi anni. Sottolineo la definizione appassionato
studioso perché non sono ne medico, ne farmacista,
semplicemente uno studioso NON accademico.
...e ho un Regalo per Te!!!
Il Primo Corso
Gratuito sulla Salute
ISCRIVITI ADESSO
Area Mentale
Febbraio 2010
Più Stress per Colpa
della Crisi
E’ l’ospite invisibile.
L’invitato sgradito di
ogni ufficio. Lo stress
è il compagno che
nessuno vorrebbe
avere al proprio
fianco. Ma lo stesso,
subdolamente, fa
compagnia a molti.
Da quando poi la crisi finanziaria ha preso a scuotere gli alberi
dell’economia finanziaria e reale, al pari di esili fuscelli da cui far cadere
tutti i frutti, ci sta addosso con ancora maggiore insistenza. Tanto che nei
corridoi, illuminati da irrigidite lampadine a neon, la tranquillità sembra
essersela filata già da tempo.
Proprio così. Forse tranquilli non lo sono mai stati, ma di questi tempi i posti
di lavoro non sono davvero i luoghi dove è più facile trovare calma e
distensione. Per l’indagine globale realizzata da Robert Half, la società di
recruiting e consulenza per le risorse umane che ha coinvolto 4.500
dipendenti di aziende di 17 Paesi nel mondo, un italiano su tre si ritrova a
fare i conti con una specie di tensione nervosa, o instabilità della psiche o
del corpo, che non gli permette di vivere con la dovuta tranquillità la propria
vita professionale. Accade più agli uomini che alle donne. Tra i primi, ha
ammesso di soffrire di stress da lavoro il 36 per cento degli intervistati,
mentre ha detto lo stesso solo il 24 per cento delle donne.
Al pari di una valanga che cresce di dimensione con il procedere verso valle,
così anche la tensione vissuta negli uffici sembra crescere di giorno in
Il Vero Benessere
27
Area Mentale
Febbraio 2010
giorno. Soprattutto se all’orizzonte appare il pericolo dei conti in rosso. Per
Erika Perez, senior manager di Robert Half, “in un momento in cui la crisi
economica non dà segni di miglioramento, il livello di stress rischia di
crescere ulteriormente, in quanto sia le aziende che i dipendenti si possono
trovare di fronte a un periodo in cui le risorse finanziarie sono ridotte o, in
certi casi, addirittura a rischio”.
L’incertezza del posto del lavoro è per molti uno dei motivi di questa
tensione. Secondo l’indagine di Robert Half un quarto degli italiani indica tra
le cause dello stress, le troppe ore di lavoro. A pesare sarebbero però anche
l’assunzione di nuove responsabilità (il 20 per cento) e il
sottodimensionamento dei
gruppi di lavoro (il 18 per
cento).
“Come spesso succede,
spiega Perez, anche in
questo caso la
responsabilità è ripartita su
entrambe le parti in
questione. Lo stress spesso
è dovuto ad una poco
funzionale organizzazione
delle imprese, che non
sempre sono in grado di
valutare correttamente i carichi di lavoro dei propri dipendenti”. Ma la colpa
non sarebbe solo di chi ha disegnato l’organizzazione dell’impresa. Un pò
del troppo tempo trascorso in ufficio si deve anche ai dipendenti. “Il
lavoratore, dice Perez, spesso gestisce in maniera poco efficiente il proprio
tempo, con un conseguente allungamento delle ore trascorse sul posto di
lavoro”.
Di fronte a tutto ciò non tutti riescono a rintracciare una strada per trovare
sollievo. Solo il 40 per cento dei dipendenti ammette di utilizzare tutti i
permessi retribuiti e le ferie spettanti nell’arco dell’anno e quasi la metà
dichiara di non utilizzare tutte le proprie ferie a causa dell’eccessiva mole di
lavoro, che li costringe a non allontanarsi dall’ufficio per periodi di tempo
Il Vero Benessere
28
troppo lunghi. Con effetti negativi su tutti e due i fronti. “Sul fronte
impresa, il non utilizzo delle ferie e dei permessi porta ad un’assunzione di
maggiori costi aziendali. Il dipendente, invece, è soggetto ad un crescente
calo dei propri livelli di performance, con il rischio di generare nel lungo
periodo un senso di insoddisfazione, stress e demotivazione causato dalla
perdita di equilibrio tra vita lavorativa e privata” continua Perez.
Ma come si deve intervenire per rendere meno esplosiva la situazione e fare
in modo che la tensione assuma una forma più naturale? “E’ importante,
sottolinea Perez, che l’azienda mantenga alto il livello di comunicazione con
i propri dipendenti: essere trasparenti sulla situazione aziendale, ovvero la
sua solidità, la diversificazione del mercato e le strategie adottate per
affrontare i momenti critici, è fondamentale per far percepire ai lavoratori
che la fase di crisi è passeggera e può essere considerata sia una sfida che
un’opportunità”.
Certo è che non è solo la crisi a determinare lo stress. L’origine è d’altro
canto riconducibile anche a fattori come le nuove tecnologie. “Sicuramente
queste hanno inciso in maniera sempre più rilevante sull’organizzazione del
lavoro. Se, da un lato, semplificano notevolmente le attività e riducono le
distanze, dall’altro rendono sempre più labile il confine tra vita lavorativa e
vita privata. Oggi è possibile
lavorare anche al di fuori dell’ufficio,
essere sempre reperibili e accedere
ad Internet in ogni momento. Si
tratta di forme di gestione a
distanza dell’attività professionale
che rassicurano decisamente coloro
che ricoprono ruoli di responsabilità
ma che, al tempo stesso, possono
incidere sul livello di stress”.
Dallo stress in qualche modo
sembra non esserci possibilità per
una fuga personale. Anche perché
molti si trovano a misurarsi con il
dilemma della coperta corta. Si può
Il Vero Benessere
29
avere una retribuzione adeguata e non avere troppe tensioni? Difficile.
Tanto che quasi sei italiani su dieci non lascerebbe il proprio impiego per un
altro che, pur offrendo un migliore
equilibrio tra vita lavorativa e privata,
comporterebbe una significativa
riduzione della retribuzione annua. “Il
vivere in un’economia che, per quanto
in crisi, continua ad essere basata
principalmente sui consumi, dice Perez,
porta le persone a rinunciare al proprio
benessere fisico nonché psicologico. Da
qui la scelta di lavorare in realtà
aziendali che, seppur stressanti,
garantiscano livelli retributivi più
elevati”. E così gli italiani, che si direbbero interessati a strumenti di worklife balance, preferiscono rifiutare un lavoro meno stressante ma con uno
stipendio più basso.
Sempre più organizzazioni, d’altronde cominciano ad utilizzare strumenti
per migliorare l’equilibrio e la produttività dei propri dipendenti. L’orario di
lavoro flessibile, dice l’indagine viene concesso dal 42 per cento delle
aziende. Ancora poco diffuso invece il ricorso al part time: solo l’1 per cento
dei professionisti. Ma quali saranno nei prossimi anni le leve più importanti
da utilizzare? “Si può agire su diversi livelli per migliorare la produttività dei
dipendenti. Prima di tutto rendendo sempre più flessibile l’attività
lavorativa: la possibilità di lavorare da casa dovrebbe diventare parte
integrante della politica aziendale, come già succede in altri Paesi europei.
A questo si aggiunge l’offerta di servizi accessori per i dipendenti: per
esempio, asili nido, palestre, convenzioni con i supermercati per effettuare
la spesa on line”. Ma non solo. “Sarà importante incrementare la fiducia nei
dipendenti, premiando il raggiungimento degli obiettivi in tempi brevi
invece che, come succede spesso, le ore passate alla scrivania. E, ultimo
ma non meno importante, l’organizzazione deve fare in modo di volgersi
sempre più a supporto del dipendente, in modo che questi possa sentirsi
meno sotto pressione e sia in grado di trovare il giusto equilibrio tra vita
aziendale e vita personale”.
Il Vero Benessere
30
Area Finanziaria
Ottobre 2009
e
t
n
a
T
e
t
s
o
prop
RACCOLTA DATI PER VACANZA
O PUBBLICITà
i
g
g
a
s
s
a
di m amenti
t
t
a
r
et
x
a
l
e
r
o
u
t
l
i
r
e
p
Prenota ora
Area Mentale
Febbraio 2010
5
Mosse per
Essere Felici
Per ritrovare il sorriso e uno
sguardo positivo sulla vita
bastano cinque piccole regole
di felicità e, meglio ancora,
mettere in pratica la regola
dell'80/20.
Si tratta di un principio elaborato da Wilfred Pareto, un economista del XIX
secolo che aveva scoperto come l'80% delle ricchezze mondiali fosse
concentrato nelle mani del 20% della popolazione. Questa regola è però
sempre valida e si può applicare con successo quasi in ogni area della vita.
La ricetta arriva dal celebre ipnoterapeuta inglese Paul McKenna, noto
anche per aver insegnato tecniche di sviluppo personale a star del calibro di
David Bowie e Robbie Williams. Al tema ha dedicato un libro, dal titolo
"Control Stress: Stop Worrying And Feel Good Now" (Bantam Press). La
regola 80/20 nella vita quotidiana, ad esempio ci può far scoprire che l'80%
del nostro stress è legato al 20% delle persone che conosciamo. A questo
punto non è difficile depennarle dall'elenco delle persone che frequentiamo
abitualmente, con conseguente immediato vantaggio per la nostra vita.
Ma non finisce qui. Per essere felici, bastano cinque semplici mosse che
l'esperto rivela al giornale britannico "Daily Mail". Si tratta di mosse
semplici da mettere in atto e alla portata di tutti, semplicemente sfruttando
il potere dei ricordi. Il presupposto di tutto è che, quando ci si sente
sopraffatti dallo stress, "anche un piccolo inconveniente sembrerà una
tragedia, mentre se si galleggia sull'onda dei sentimenti positivi, piccole
increspature non ti toccheranno", spiega lo specialista. E aggiunge: "La
felicità di fondo è uno stato sottile che pervade tutto, indipendentemente da
ciò che ci circonda, ed è caratterizzata da uno stato di allerta rilassato".
Il Vero Benessere
32
Area Mentale
Febbraio 2010
Un modo semplice per ottenere una vera iniezione di benessere
semplicemente concentrandosi sulle cose positive vissute che cambia la
chimica del cervello, è favorire la liberazione delle endorfine, sostanze che il
nostro cervello secerne nei momenti di piacere e dello star bene. Per
liberare queste molecole e ritrovare il sereno, lo specialista suggerisce una
tecnica messa a punto per creare sentimenti positivi a richiesta:
1) "Ricorda un momento in cui hai sperimentato un'iniezione di endorfine:
ad esempio mentre facevi l'amore, o ridevi di gusto, o in un momento di
euforia".
2) "Rivivilo nei dettagli, come se tornassi indietro nel tempo, rievocando
odori, sensazioni e altre caratteristiche di quel momento".
3) "Non appena il ricordo sarà vivo nella tua mente, questo renderà i colori
della memoria più brillanti e i suoni più nitidi".
4) "Stringi pollice e indice della mano destra insieme cinque volte di
seguito".
5) Una volta strizzato pollice e indice "e richiamato alla mente il ricordo del
sentimento che vuoi ritrovare, hai creato un bottone delle endorfine. Ogni
volta che farai questa cosa, per te sarà facile rilassarti, lasciarti andare e
ridere della maggior parte delle cose che ti irritano", assicura
l'ipnoterapeuta.
Si tratta in effetti di una tecnica di autoipnosi che
richiede un pò di esercizio e di perseveranza. Ma,
spiega l'esperto britannico, ci sono anche altri sistemi
per ritrovare la felicità di fondo: ad esempio riscoprire
la gratitudine, facendo una lista delle piccole cose
quotidiane per cui ringraziare un essere superiore,
che lo si voglia chiamare Dio o semplicemente
fortuna. "Dalla famiglia, al primo caffé della giornata,
da un fantastico colpo di golf, alla propria canzone
preferita. I benefici di questo semplice esercizio sono
notevoli, ci fanno sentire più ottimisti e più attenti, regalandoci entusiasmo
ed energia" ogni volta che si butta un occhio alla lista, assicura McKenna,
convinto che anche in questo campo "la pratica rende perfetti". Il segreto è
arricchire la lista con almeno cinque nuove voci ogni giorno.
Il Vero Benessere
33
Famiglie Felici
in Crociera!
Crocierissime.it è il 1°
sito in Italia dedicato
totalmente alle
crociere: per questo
possiamo presentarti
le offerte di Costa
Crociere, MSC
Crociere e delle
principali compagnie
di crociera ai prezzi
migliori del mercato.
Oltre 10.000 persone
hanno già viaggiato
con noi in tutta
sicurezza e
tranquillità. Prenota
con noi e scopri anche
tu l'emozione unica
delle nostre crociere!
Compara i Prezzi
di Tutte
le Crociere
a
Risparmi
fino al
70%
Area Mentale
Febbraio 2010
Generosità,
una Dote
Naturale
Ci sono alcune persone
per le quali è naturale
pensare prima agli altri e
poi a se stessi, sia che si
tratti di acquistare un
dono, o di dispensare
abbracci e dimostrazioni
di affetto o di ripartire
delle risorse.
Ma attenzione: non si tratta solo di atteggiamenti o di convenienze, ma di
un vero e proprio modo di essere che dipende da un preciso modello di
funzionamento di alcune aree del cervello. I soggetti davvero generosi, in
cui si registrano questi schemi neurologici di comportamento, vengono
chiamati, con termini scientifici, prosociali e contrapposti agli individualisti.
Lo hanno provato i ricercatori della Tamagawa University di Tokyo e
dell'University College di Londra, con una serie di esperimenti i cui risultati
sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Neuroscience". Dopo aver
effettuato alcuni test comportamentali gli scienziati hanno diviso un gruppo
di volontari nelle due distinte categorie: i "prosociali", con i più inclini alla
generosità, e gli individualisti, con chi tende ad anteporre se stesso agli
altri.
Lo studio ha preso in considerazione 39 persone, di cui 25 appartenenti alla
prima categoria e 14 alla seconda. Gli esperti hanno notato che, trovandosi
a davanti a una situazione ingiusta, come ad esempio un modo non equo di
ripartire una somma di denaro, nei prosociali l'amigdala aumenta
notevolmente la propria attività. L'amigdala è una particolare area del
Il Vero Benessere
35
Area Mentale
Febbraio 2010
cervello collegata agli stati emotivi: una sua maggiore attività è, secondo gli
scienziati, il segnale che questi soggetti non possono proprio accettare una
scelta non equa e ingenerosa.
Per verificare se la loro avversione all'ingiustizia si scatena in modo
automatico, i ricercatori hanno ripetuto il test. "L'amigdala, spiega il
neuropsichiatra britannico Christopher Frith, tende a rispondere
automaticamente, senza che le persone ci pensino su o riflettano sulle
situazioni che gli vengono proposte". Insomma, chi è realmente generoso lo
è di natura e difficilmente cambia atteggiamento.
Questa teoria è simile a
quella formulata da Carolyn
Declerck dell'università
belga di Antwerp, Belgio,
ancora non pubblicata ma
secondo cui i prosociali sono
guidati da un senso
automatico di moralità.
"Tutti i nostri test del
comportamento e le
risonanze magnetiche,
spiega la ricercatrice, ci
dicono che queste persone
sono intrinsecamente
motivate a cooperare con il
mondo". Creando le basi per
una società più altruista,
anche gli uomini potrebbero
diventarlo. La tendenza alla
generosità si forma infatti
nel cervello durante
l'infanzia, ma viene
influenzata anche
dall'ambiente circostante.
Il Vero Benessere
36
Vuoi Scoprire da Cosa
Derivano i Piccoli Disagi?
Migliorando così
la tua vita?
Vincenzo Lembo - Un Anno di Vero Benessere
Leggi l’ebook
che ha
migliorato la
vita a
centinaia di
persone
o Lembo
Vincenz
o di
Un Annessere
n
Vero Be
ri
52 Pensie
A RO
O e DEN ere
P
R
O
C
,
E
c
su MENT che DEVI conos r...
pe
RE dalle
...EVADE entali
M
Trappole
!!
TIS!
G R A di
a
1 or ching
a
Co
Web l’autore
c on
m
ssere.co
erobene
www.ilv
SCARICA IL REPORT GRATUITO
Garanzia Soddisfatto o Rimborsato.
Lo leggi, metti in pratica il sistema suggerito
all’interno e se non sei soddisfatto dei risultati, ti
rimborsiamo il costo dell’ebook.
Area Mentale
Febbraio 2010
Il Week End fa
Bene alla Salute
E’ innegabile, il
venerdì è il momento
più bello della
settimana. Per tutti. O
almeno per chi lavora
cinque giorni la
settimana.
Non importa il lavoro che si fa, né quanto si ami il proprio impiego, in
generale tutti amano il venerdì perché è il primo giorno del week end. Ora
gli psicologi dell’Università di Rochester parlano addirittura di un “effetto
week end” che sarebbe portentoso quanto una medicina facendo sparire
mal di testa e doloretti vari, attacchi di ansia e portando il buon umore e
una maggiore vitalità.
Pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Journal of Social and Clinical
Psychology”, lo studio è stato condotto su 74 soggetti adulti di età
compresa tra 18 e 62 anni, tutti con un’attività lavorativa che li impegna
per almeno 30 ore alla settimana. Per tre settimane e per tre volte al giorno
i partecipanti venivano estratti a caso e dovevano completare un breve
questionario concernente l’attività in cui erano impegnate in quel momento.
Inoltre, utilizzando una scala con sette livelli, dovevano annotare il grado di
sensazioni positive (quali contentezza, gioia e piacere) così come quelle
negative (come ansia, depressione e rabbia). Venivano poi anche annotati
sintomi fisici di stress e malessere come mal di testa, problemi allo
stomaco, patologie respiratorie e astenia.
Il Vero Benessere
38
Area Mentale
Febbraio 2010
I risultati dimostrano che uomini e donne si sentono psichicamente meglio
nel fine settimana. Non conta quanti soldi guadagnino, quante ore lavorino,
né il tipo di educazione o le capacità professionali. Nemmeno l’età o se si è
single, sposati o conviventi. Il week end fa stare meglio tutti. “I lavoratori,
anche quelli con una posizione di prestigio e un’attività interessante, sono
effettivamente più felici nel weekend”, ha spiegato Richard Ryan dell’ateneo
americano.
“I nostri risultati
sottolineano quanto il tempo
libero sia importante per il
benessere di una persona.
Lungi dall’essere frivolo e
senza importanza, il tempo
relativamente senza
costrizioni dei weekend
fornisce un’opportunità
cruciale per curare le
relazioni interpersonali,
dedicarsi ai propri interessi e
per rilassarsi, tutti fattori
che costituiscono necessità
psicologiche basilari che le
persone dovrebbero stare
attente a non invadere con il
lavoro in eccesso”, sottolinea
ancora Ryan.
Dunque il segreto dell’effetto-benessere del week end non ha nulla a che
fare con la pigrizia ma sta nella libertà di poter scegliere le proprie attività e
nell’avere l’opportunità di passare del tempo con le persone preferite. Per la
proprio salute, mentale e fisica, sarebbe quindi un vero “delitto” dedicarsi al
lavoro anche in quei giorni destinati al riposo, al divertimento e alla
realizzazione di sé.
Il Vero Benessere
39
Speciale Club
Febbraio 2009
Due Eventi in un Mese
5° mese, 80 iscritti, quasi
7000euro di fatturato solo questo
mese. Tutto redistribuito ai
collaboratori... Che favola!!!
Due eventi dal vivo passati, Palermo e
Brescia. Due eventi futuri, Palermo e
Bergamo. Prima di parlarti degli eventi
dal vivo, continuo la storia di Ciccio, il
nostro amico che ha intrapreso questo
percorso di crescita e che sta crescendo
costantemente nel tempo.
Ciccio ha preso gusto nel prendere extra
bonus e questo mese ha addirittura
superato la sua rendita. Entrando nel
dettaglio, Cicco questo mese ha incassato € 550 di extra bonus + € 324,91
di rendita. Per un totale di 874,91.
Ciccio, dopo 5 mesi di club sta già superando il suo stipendio. Questo vuol
dire che dopo 6 mesi, ha raddoppiato le sue entrate
Cosa può farci una persona raddoppiando le proprie entrate? Una vacanza
in più, o un’auto nuova, o addirittura una casa nuova...
Per capire bene come funziona il meccanismo del club, suggerisco di
partecipare ad una delle presentazioni online, basta chiedere ora e data e
riceverai anche il link della sala conferenze. Partecipi all’evento online e
quando deciderai di partire, ti daremo la massima assistenza possibile e
immaginabile.
Sai perché? Perché il nostro guadagno è in proporzione al tuo successo. Più
ti facciamo guadagnare e più guadagniamo. E’ un gioco di squadra, tutti per
uno e uno per tutti!!!
Il Vero Benessere
41
Speciale Club
Febbraio 2009
Colgo l’occasione per congratularmi personalmente con Sandra, la nostra
nuova Sales Manager. In soli
15gg, a gennaio, ha superato
2500 euro di fatturato. Grande
Sandra, sarai una delle nostre
punte di diamante.
Il prossimo evento dal vivo di
terrà di nuovo a Palermo il 13
febbraio dalle 10.00 alle 17.00 e si
parlerà di Salute e Denaro.
Interverranno i punti di
riferimento per PM International in
Italia:
Bernhard Schepf, Direttore Commerciale - ci parlerà dei straordinari
prodotti PM, dei benefici che se ne traggono e della possibilità di crearsi una
rendita costante proprio nel settore della salute.
Wolfgang Schwertner, President Team e socio fondatore di PM International
Italia - ci spiegherà come ha fatto a diventare Presidente Team e cosa lo ha
portato ad avviare PM International in Italia.
Mario Fantini, il primo President Team
tutto italiano - ci spiegherà come ha fatto
in soli 12 mesi a crearsi una rendita
duratura nel tempo, di circa 8000 euro al
mese, per ogni singolo mese.
Per chi volesse partecipare e non è iscritto
al Club del Vero Benessere, può chiamarmi
personalmente al 320.0543096 oppure
inviarmi una mail all’indirizzo
[email protected], sarà un
mio gradito ospite.
Il Vero Benessere
42
PUBBLICITA’ E COLLABORAZIONE
INSERZIONISTI:
Se sei interessato a fare pubblicità sulla rivista Il Vero Benessere, inviaci
una e-mail a [email protected], con oggetto “inserzionisti”, ti
contatteremo il prima possibile.
N.B.: Ti informiamo che l’investimento è direttamente proporzionale al
numero degli abbonati, di conseguenza molto vantaggioso in questo periodo
di lancio.
INTERNET MARKETER:
Se hai una lista contatti e-mail che potrebbe essere interessata ai settori
dedicati, inviaci una e-mail a [email protected], con oggetto
“internet marketer”, ti contatteremo il prima possibile.
N.B.: Ti informiamo che il pagamento è continuativo e direttamente
proporzionale al numero dei componenti della lista. Teniamo in
considerazione liste di almeno 1000 contatti.
WEB MASTER:
Se Sei proprietario di un sito o un blog e sei interessato a pubblicizzare la
rivista, inviaci una e-mail a [email protected], con oggetto “web
master”, ti contatteremo il prima possibile.
Il Vero Benessere
43
NON SEI SODDISFATTO DELLA
VITA CHE STAI VIVENDO?
NON SEI SODDISFATTO DELLA TUA
ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA?
COSA STAI FACENDO PER CAMBIARE?
ENTRA NEL
Club del Vero Benessere