Il Vero Benessere N05
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Il Vero Benessere N05
Anno 2 - N.2 Mensile di Salute, Soldi, Serenità Il Vero Benessere Sviluppare le proprie capacità mentali, fisiche e finanziarie! € 3,00 Lucia, la Stufa che Fa Risparmiare Studenti Lavoratori Gli Under 24 Scoprono la Voglia d'Impresa Mais, Combustibile Salva Azienda 5 Mosse per La Pigrizia fa Vivere di Meno Pistacchi, uno Scudo Anti Tumori La Salute Comincia in Pausa Pranzo Golosità, una Droga per il Cervello Più Stress per Colpa della Crisi Essere Felici Il Week End fa Bene alla Salute Generosità, una Dote Naturale Due Eventi in un Mese Febbraio 2010 SOMMARIO Domande dai Lettori 3 Area Finanziario Lucia, la Stufa che Fa Risparmiare Studenti Lavoratori Gli Under 24 Scoprono la Voglia d’Impresa Mais, Combustibile Salva Azienda 4 7 10 12 Area Fisico La Pigrizia Fa Vivere di Meno Pistacchi, uno Scudo Anti Tumori Golosità, una Droga per il Cervello La Salute Comincia in Pausa Pranzo 15 18 21 24 Area Mente Più Stress per Colpa della Crisi 5 Mosse per Essere Felici Generosità, una Dote Naturale Il Week End fa Bene alla Salute 27 35 36 38 Inserto Club Due Eventi in un Mese 41 Pubblicità e Collaborazione 43 Il Vero Benessere 2 Febbraio 2010 DOMANDE DEI LETTORI Salve, vorrei crearmi delle rendite automatiche, come è possibile farlo? Una domanda da un milione di dollari. La rendita automatica viene fuori da un meccanismo che metti in piedi una volta e ti rende nel tempo. Un pò come i diritti d’autore dei cantanti, scrivono una canzone e poi ci guadagnano per sempre. Quindi, in base a ciò che fai nella vita, puoi creare il tuo sistema vincente. Oppure se non hai esperienze di questo tipo, puoi affiancarti ad una persona o ad un gruppo che già opera in tal senso. Il nostro club, per esempio, si occupa proprio di questo!!! Ciao, per me il mangiare è come una droga, non riesco a trattenermi. Come è possibile? Esiste una soluzione? La maggior parte degli ingredienti “ingrassanti” (zuccheri, sale, grassi) agiscono sul nostro cervello e creano una dipendenza. Sono delle vere e proprie droghe. La cosa devastante è che il nostro corpo subisce assuefazione, cioè lentamente si abitua alla dose di questi ingredienti, non sente più il sapore e tende a rincarare la dose. Fortunatamente esistono dei prodotti che agiscono sui neurotrasmettitori che portano il nostro cervello ad avere sempre meno bisogno di queste sostanze, a chiederne meno. Quindi per dimagrire o hai tantissima forza di volontà per resistere a queste richieste del cervello, oppure è meglio supportare il tuo percorso di dimagrimento con prodotti di questo tipo, che agiscono sui neurotrasmettitori... Ciao Vincenzo, ho letto The Secret, metto in pratica cosa c’è scritto, ma non mi si avverano i sogni più belli. Perché? Cara amica, la corrente di pensiero di The Secret, è un’arma a doppio taglio e ti spiego subito il perché. Da un lato è verissimo che bisogna visualizzare, pensare intensamente ciò che si vuole per ottenerlo. E’ come una luce in fondo al tunnel, ti guida nella direzione giusta. Dall’altro, però, se non fai alcun passo per direzionarti verso quella luce rimani nel tunnel. Quindi bravissima a mettere in pratica il concetto della visualizzazione, ma se vuoi ottenere un risultato, devi sbracciarti e darti da fare. Conosci il detto “Aiutati che Dio ti Aiuta”? Perfetto, mettilo in pratica... Per le tue domande: [email protected] Il Vero Benessere 3 Area Finanziaria Febbraio 2010 Lucia, la Stufa che Fa Risparmiare Sembra possibile quadrare il cerchio dello sviluppo economico, coniugando capacità imprenditoriale con la difesa dell'ambiente; a Tortona la WorldStove, azienda tortonese di progettazione e consulenza ingegneristica fondata dall'ingegnere Nathaniel Mulcahy, ha conquistato la ribalta nazionale e internazionale, e per ascoltare la sua storia i media di mezzo mondo fanno la fila. Nathaniel Mulcahy, nato in Georgia da padre americano e da madre italiana, ha inventato e brevettato la Lucia Stove, una stufa a bassissimo costo originariamente pensata per i mercati poveri del terzo mondo, ma che con adeguati accorgimenti e modifiche potrebbe diventare anche uno strumento rivoluzionario per i mercati occidentali, in grado di produrre energia assolutamente pulita e non inquinante, partendo da materie prime quali il pellet, o gli scarti di lavorazione dell'agricoltura. "La Lucia Stove - spiega l'ingegner Mulcahy - ha superato una serie di test e verifiche tecniche internazionali, e soprattutto ha incontrato l'interesse di importanti paesi africani". Con cinque pezzi di alluminio, anche in Africa possono costruirsi un fornello Il Vero Benessere 4 Area Finanziaria Febbraio 2010 pirolitico, capace di combustione senza ossigeno, che si alimenta con foglie, rami o scarti agricoli, che produce pochissimo monossido di carbonio (una delle principali cause di morte, nelle cucine del terzo mondo) e che lascia il solo residuo del biochar, il carbone vegetale: un potente fertilizzante, da reinserire nel più virtuoso dei cicli agroalimentari. "Tre etti di biomassa, spiega Mulcahy, bruciano per quasi un'ora e mezzo, regalando energia termica e, alla fine, lasciando come residuo un etto di biochar». Sul mercato, ci sono già una ventina di aziende che producono pirolizzatori di varie dimensioni e presto se ne aggiungeranno altre: l'ungherese 3R Agrocarbon e la tedesca Pyrex, promettono nuovi impianti per l'anno prossimo. Ma la LuciaStove è diversa. "La sua particolarità, spiega Mulcahy con irrefrenabile entusiasmo, è che sfrutta attentamente la dinamica dei fluidi per ottenere una combustione con un efficienza del 93%, contro il 712% di un fuoco aperto». E il procedimento è replicabile su larga scala. L'invenzione dello scienziato tortonese-americano sta suscitando un crescente interesse anche nei paesi occidentali (dagli Stati Uniti all'Europa), poichè, con adeguate trasformazioni dimensionali, potrebbe rivelarsi uno strumento potentissimo di trasformazione della nostra economia. Non solo infatti la Lucia Stove consente di utilizzare, come carburante, materiali poveri fino a ieri considerati un'eccedenza ingombrante, per smaltire la quale le aziende (si pensi, ad esempio, alla filiera dell'agricoltura) dovevano sostenere costi significativi. Ma addirittura produce, come unico "residuo", il biochar, "che è un carbone vegetale, sottolinea Mulcahy, prodotto attraverso la pirolisi, ossia la combustione in assenza di ossigeno. Utilissimo per concimare i campi, e renderli più fertili, riducendo al contempo l'inquinamento". E la Lucia Stove, nata in un piccolo laboratorio tortonese, sta spiccando il volo verso scenari e mercati internazionali. Ricordiamo, infine, che il biochar potrebbe diventare una risorsa economica. Il Vero Benessere 5 Valle d’Aosta Piemonte Liguria Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna Toscana Umbria Lazio Marche Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sardegna Sicilia Area Finanziaria Studenti Lavoratori Febbraio 2010 Uno dei dati più rilevanti emersi nel resoconto di EuroStudent "Terza indagine sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari italiani", promossa dal Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU), consiste nel fatto che la figura dello studente lavoratore è sempre più diffusa. La ricerca, basata su un campione di 7000 studenti, ha rilevato che il 54% degli universitari ha un lavoro: dato tanto più significativo se si considera che è la prima volta che questa cifra supera quella di coloro che dedicano il loro tempo solo allo studio. La quota di studenti lavoratori varia in funzione del tipo di scuola superiore frequentata: si registrano, infatti, quasi 19 punti percentuali di differenza passando dai diplomati degli istituti professionali, dove gli studenti lavoratori sono circa il 39 per cento, ai diplomati dei licei, tra i quali solo 1 studente su 5 svolge anche un'attività lavorativa. I diplomati che studiano e lavorano scelgono spesso un lavoro che consenta di dedicarsi anche all'università: prevalgono i lavori occasionali o saltuari con una percentuale del 31,4% e, accanto a lavoretti tradizionali (baby sitter, cameriere, hostess, etc.), si registra un exploit dei nuovi lavori: dall'editoria elettronica all'informazione on-line, dal terziario avanzato al non profit; tra quelli che svolgono un lavoro continuativo, il 63,5 per cento è in part-time. Il Vero Benessere 7 Area Finanziaria Febbraio 2010 La condizione socioeconomica dei genitori dei laureati influenza la probabilità di lavorare nel corso degli studi: all’aumentare del titolo di studio dei genitori diminuisce la percentuale dei laureati che svolgono un’attività lavorativa, continuativa e non, ed aumenta quella dei laureati senza alcuna esperienza di lavoro. Nelle famiglie con almeno un genitore laureato, gli studenti-lavoratori sono solo il 5,2%, il 7,9% in quelle con titoli di scuola secondaria superiore e il 16 % tra i laureati con genitori in possesso di un titolo inferiore o senza titolo di studio. La presenza di studenti lavoratori risulta differenziata anche a livello territoriale: in molte regioni del Nord la percentuale di chi studia e lavora è superiore al 30 per cento sul totale degli studenti universitari (Piemonte, Lombardia, Trento, Veneto e Valle d'Aosta); in Umbria e nelle regioni del Mezzogiorno, invece, la quota degli studenti lavoratori scende al di sotto del 24 per cento, fino a raggiungere i valori minimi in Sardegna (16,5 per cento) e in Calabria (13,3 per cento). Un'esortazione alla prudenza, dunque, quando si sceglie di comprare a rate distribuendo la spesa nel tempo, perchè proprio questa tipologia di acquisto può essere fonte di insidie. Il Vero Benessere 8 ISCRIVITI A... ...e ricevi tutte le informazioni per risparmiare!!! Altroconsumo è l’associazione di consumatori più rappresentativa e diffusa in Italia, l’unica a garantire ai propri Soci l’affidabilità dei risultati di centinaia di test condotti in assoluta indipendenza. Area Finanziaria Febbraio 2010 Gli Under 24 Scoprono la Voglia d'Impresa Pessimisti sull'Italia, non su se stessi. Soprattutto, disposti ad assumersi il rischio d'impresa in prima persona. È il popolo del 26,9%, i giovani fra i quali la percentuale dei disoccupati sale rapidamente fino a sfiorare un terzo del totale. Sarà anche per la difficoltà cronica a trovare chi sia pronto ad assumerli, ma i ragazzi di questa generazione sembrano distinguersi anche una certa vocazione imprenditoriale. O semplicemente, sono pronti a rompere gli indugi e fare da sé. Il 79% degli italiani fra i 18 e i 24 anni afferma che in futuro sarebbe tentato dall'idea di avviare un'impresa (l'1% l'ha già fatto). Nella fascia fra i 25 e i 34 anni invece il 4% ha già lanciato un'azienda e il 77% dice che gli piacerebbe farlo. I dati emergono da un sondaggio di Swg per conto di Legacoop. Dal sondaggio emerge quanto i giovani (soprattutto fra i 25 e i 34 anni) si sentono più colpiti dal carovita; considerano la sicurezza del posto di lavoro, visto anche il peso del precariato, e la scarsa meritocrazia, vista la rigidità delle aziende, un problema più serio rispetto a quanto pensino in media gli italiani. E indicano nella mancanza di opportunità per i giovani uno degli aspetti più Il Vero Benessere 10 Area Finanziaria Febbraio 2010 preoccupanti per il Paese (quello indicato come meno preoccupante, fra gli oltre le 30 opzioni elencate dai sondaggisti, risulta invece l' aumento degli immigrati). Ma curiosamente, la critica non si traduce in sfiducia generalizzata né in resa. Le aziende per esempio rappresentano un valore positivo: il 59% dei giovani fra i 18 e i 24 e fra i 25 e i 34 anni dice di aver fiducia nelle società di capitali; il 75% dichiara lo stesso riguardo alle imprese cooperative. E anche dopo la più lunga recessione del dopoguerra, il 61% dei giovani sostiene che negli ultimi tre anni la sua fiducia nelle imprese è rimasta invariata. Per le cooperative poi, risulta anche accresciuta. PrestitiOnline Tan da 5.70%, Taeg da 6.16% Il Vero Benessere 11 Area Finanziaria Febbraio 2010 Mais, Combustibile Salva Azienda Nell’ambito di Vegetalia AgroEnergia, che si svolgerà alla Fiera di Cremona dal 19 al 21 marzo 2010, verranno esposti esempi e percorsi indirizzati a guidare i visitatori attraverso la scelta delle innovazioni e delle tecnologie che li aiuteranno nella produzione di energia sfruttando fonti rinnovabili. Proprio in questa occasione sarà presentata l’esperienza dell’azienda agricola Pizzamiglio di Soresina, in provincia di Cremona, che grazie all’utilizzo di un impianto a mais per la generazione di energia riesce ad avere l’elettricità di cui ha bisogno e ad immetterne una parte in rete, garantendo la copertura a 4000 persone residenti nel vicinato, per un totale di 1 MWh. A riferirlo Marco Pizzamiglio, titolare dell’azienda agricola di Soresina “Ho investito molto nell’impianto, ma così ho un guadagno che in questo momento è paragonabile a quello di 10 aziende con 250 bovini da latte l’una. La mia azienda zootecnica non rendeva più e occorreva una soluzione per poter restare sul mercato. Con la produzione di energia posso stare tranquillo e continuare a fare l’agricoltore senza il pensiero fisso di chiudere da un giorno all’altro”. Il gestore dell’azienda ha poi aggiunto di utilizzare circa 50 tonnellate al Il Vero Benessere 12 Area Finanziaria Febbraio 2010 giorno di biomasse vegetali, principalmente mais insilato, ottenendo dal gestore dei servizi elettrici 28 centesimi al kilowatt a cui va aggiunta l’estrema semplicità di gestione dell’impianto affidato ad una sola persona per un’ora e mezza al giorno. In Italia la superficie interessata dalle colture del prezioso frumento che ha origini dalle terre dell'America meridionale e che era l'ingrediente base della cucina azteca, è di circa 1 milione e 200 mila ettari che producono oltre 11 milioni di tonnellate di mais da granella; una produzione lorda vendibile che vale 1,3 miliardi di euro. Se si considerano inoltre anche le superfici coltivate a mais da foraggio, si raggiunge la significativa cifra di 2,2 miliardi di euro. Durante l'ultimo anno però, la maiscoltura europea ha iniziato a soffrire della crisi di mercato con forti ripercussioni sulla redditività delle imprese agricole produttrici. Una situazione che ha attenuato la storica conflittualita' sui temi Food e No food, ossia l'utilizzo del mais a scopo alimentare oppure con l'obiettivo della produzione di energia pulita. Ma quest'ultimo modo di investire sul granturco, è stata una vera e propria ancora di salvezza per molte aziende agricole che lo utilizzano come combustibile per gli impianti di produzione di energia, poi venduta al gestore dei servizi elettrici. Il Vero Benessere 13 Area Fisico Febbraio 2010 La Pigrizia fa Vivere di Meno Di noia letteralmente non si può morire. Ma di pigrizia sì. Stando a quanto dichiara un'indagine del Ministero della Salute, la mancanza di attività fisica nel nostro paese procura 28000 morti all’anno. Una cifra davvero enorme. La ricerca ha analizzato usi e abitudini di un ampio spicchio della popolazione italiana portando alla luce questo dato disarmante. I fattori considerati: tempo trascorso davanti alla tv e ai videogiochi (davvero allarmante per bambini e adolescenti) e qualità della vita messa in relazione ad alimentazione e attività fisica. Quanto è emerso ha fatto capire che la pigrizia non solo danneggia la vita in termini qualitativi, ma anche, conseguentemente, salutari. Non solo mangiamo male, soprattutto poca frutta e verdura, ma non ci muoviamo praticamente più. C’è chi prende la macchina addirittura per andare a prendere i giornali. Queste cattive abitudini sono strettamente correlate non solo all’obesità, ma anche a diabete, tumori e malattie cardiovascolari. Se è vero che negli ultimi anni è aumentata la longevità (si è passati infatti da una speranza di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne nei primi anni '90 a 78,4 e 84 anni, rispettivamente per gli uomini e per le donne) e che circa il 61% della popolazione italiana si considera in buona Il Vero Benessere 15 Area Fisico Febbraio 2010 salute, è vero anche che più di una persona su 10 si trova a convivere con almeno una patologia cronica. È vero anche che è diminuita la mortalità infantile (-19% per gli uomini, 31% per le donne) e quella legata ai decessi per tumori, che comunque insieme alle malattie cardiovascolari causano il 70% delle morti nel nostro paese. Ma è la gestione degli stili di vita che preoccupa, primi su tutti quelli relativi all'inattività fisica, il fumo e l'alcool. Tutto ciò porta alla luce che sono addirittura 3,1 gli anni di vita in buona salute persi per invalidità e morte prematura. Senza contare che le stime attribuiscono al fumo da tabacco, in Italia, dalle 70.000 alle 83.000 morti l'anno e che oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Mentre stime recenti indicano 24 mila il numero delle morti in Italia correlate all'alcol tra soggetti over 20. La pigrizia, il fumo e l'abuso di alcol rappresentano fattori di rischio sui quali bisogna intervenire a livello di prevenzione. Piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni potrebbero aiutare a vivere meglio, e più a lungo: mangiare più frutta e verdura, non bere troppo alcol, diminuire le sigarette, fare le scale a piedi invece di prendere l’ascensore, andare a prendere il tram alla fermata successiva rispetto a quella più vicina. Stimolando il corpo si stimola anche la mente e una persona fiacca potrebbe ritrovare una voglia di vivere e di farlo bene che non sapeva nemmeno di avere in sé. Il Vero Benessere 16 www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it 50.000 FIRM PER LA LIBERTA’ DI SCELTA TERAPEUTICA E LA LEGITTIMITA’ DELLE MNC! { FIRMA ANCHE TU ! } Il percorso per il riconoscimento delle medicine non convenzionali ha seguito sino ad oggi un lungo iter parlamentare, senza giungere ancora alla creazione di un quadro normativo nazionale. Attualmente in Italia non è ancora giuridicamente riconosciuta la figura professionale del Naturopata e dell'operatore delle Discipline Bio-Naturali. Per questi motivi abbiamo deciso di creare un sito e raccogliere le 50.000 firme necessarie per presentare una proposta di Legge apartitica di iniziativa popolare. 50.000 firme per la libertà di scelta terapeutica e la legittimità delle Medicine Non Convenzionali. Vogliamo sottolineare che questa proposta di Legge Popolare non è vincolata o promossa da alcun Partito Politico, ma nasce per volontà della Ass. Culturale Spazio Sacro di Bologna, nella persona del suo vice-presidente, il Dott. Emanuel Celano. Una nota rilevante che distingue questa proposta da quelle sino ad ora ricevute in Parlamento è data dalla apertura della stesura della Legge a tutti coloro che vi vorranno partecipare e dal ruolo assegnato alla Commissione Pilota sulle Medicine Non Convenzionali, prima che venga istituita una Commissione Permanente sulle MNC. Solo una Commissione Pilota, i cui rappresentanti provengono dalle realtà italiane nelle quali vengono promosse ogni giorno, la conoscenza, l'apprendimento e la sperimentazione delle medicine non convenzionali è, a nostro parere, in grado di aiutare la comunità scientifica ad individuare le discipline bio-naturali da riconoscere e definire i profili e le competenze degli operatori olistici. LE FASI DEL PROGETTO : 1. RACCOGLIERE 50.000 FIRME VIRTUALI TRAMITE LA PETIZIONE ONLINE. 2. REDIGERE INSIEME UNA PROPOSTA DI LEGGE (vedi sul sito la versione attuale). 3. TROVARE ALMENO UNA ASSOCIAZIONE O UN CENTRO PER OGNI PROVINCIA ITALIANA DISPONIBILE A COSTITUIRSI COME PUNTO DI RACCOLTA DELLE FIRME REALI (vedi sul sito le sedi candidate). 4. INVIARE, UNA VOLTA RAGGIUNTO IL NUMERO, UNA EMAIL A TUTTI COLORO CHE HANNO PARTECIPATO CON IL TESTO COMPLETO DELLA PROPOSTA DI LEGGE. 5. RACCOGLIERE LE 50.000 FIRME CARTACEE CON VALORE LEGALE PRESSO LE SEDI PROVINCIALI INDIVIDUATE PER LA RACCOLTA DELLE FIRME REALI. 6. DEPOSITARE LE FIRME ALLA CORTE DI CASSAZIONE PER IL LORO RICONOSCIMENTO. 7. CONSEGNARE LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE AL PARLAMENTO ITALIANO. www.UnaLeggePerLeMedicineNonConvenzionali.it Perchè Firmare adesso, se la proposta di legge popolare non è ancora ultimata ? Secondo la Legge Italiana la raccolta di firme online non ha valore legale. Chiediamo una adesione adesso, anche se la proposta di legge popolare che troverete nel sito non è ancora ultimata, per ricevere un sostegno ed appoggio a questa iniziativa e per velocizzare le fasi del Progetto. Una volta raccolte le 50.000 firme i partecipanti riceveranno nella loro casella di posta il testo completo della proposta di legge e SOLO SE lo riterranno valido potranno recarsi presso una struttura nella loro provincia per la firma cartacea con valore legale. Grazie a tutti ! Contiamo sulla vostra firma ! Area Fisico Febbraio 2010 Pistacchi, uno Scudo Anti Tumori Che il pistacchio sia un frutto versatile sia in cucina che in pasticceria non ci sono dubbi, che al momento dell’aperitivo diventi quasi un insostituibile alimento da sgranocchiare fra una sorsata e l’altra è noto. Meno noto è il fatto che il pistacchio, oltre a contrastare l’accumulo di colesterolo e fornire sostanze antiossidanti, si stia rivelando un’ottima arma anti cancro, nello specifico contro il tumore al polmone, almeno dalle prime osservazioni scientifiche. 55 grammi al giorno: è questa la quantità di pistacchi consigliata dai medici per prevenire alcuni tipi di tumore. Lo studio statunitense condotto dalla Texas Woman's University su un piccolo gruppo di volontari ha confermato che i pistacchi contengono il gamma-tocoferolo, una forma di vitamina E che era già nota per la sua capacità di prevenire il cancro, soprattutto quello al polmone, senza causare un aumento di peso corporeo. Lo studio ha coinvolto 36 volontari, divisi in due gruppi: al primo sono stati somministrati 68 grammi di pistacchi associati ad una dieta equilibrata, mentre al secondo è stata prescritta un’alimentazione simile a quella del primo gruppo ma senza l’apporto della frutta secca. Come ha spiegato l’autrice dell’esperimento, Ladia M. Hernandez, nel corso del recente congresso dell’American Association for Cancer Research che si è svolto a Houston, l’aumento di gamma-tocoferolo è stato visibile già dopo Il Vero Benessere 18 Area Fisico Febbraio 2010 tre settimane dall’inizio dell’esperimento. E allora via libera a pistacchi, ma anche a noci, germogli di soia e olio di mais, ovvero a tutte quelle sostanze che contengono questa preziosa sostanza. Gli esperti però hanno sottolineato che un eccessivo consumo di frutta secca può mettere a rischio la salute del cuore e non solo e che, quindi, è indispensabile attenersi a precise dosi indicate da uno specialista. Il Vero Benessere 19 Ti senti Stanco e Affaticato? A volte sei Debole e hai Mal di testa? Ti capita di Avere Vuoti di Memoria? Questi sono Problemi che Possono Essere Causati dal Consumo di Zucchero Bianco!!! Lo Zucchero Bianco Distrugge le Vitamine del Complesso B Come Risolvere? Potrei dirti di sostituire lo zucchero bianco con quello integrale, ma il problema rimarrebbe quasi irrisolto a causa dei cibi confezionati che consumiamo. Chi prepara questi cibi usa solo zucchero bianco!!! Quindi? Utilizza il Miglior Integratore di Vitamine del Complesso B SCARICA LA SCHEDA TECNICA Area Fisico Febbraio 2010 Golosità, una Droga per il Cervello Cannelloni e bignè come cocaina e alcol per il cervello. Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Boston University School of Medicine (Usa) diretti da due italiani, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, ha mostrato che il consumo intermittente di cibi ricchi di grassi e zuccheri induce modificazioni nel cervello comparabili a quelle osservate nel caso di una dipendenza da sostanze stupefacenti. Così basta abituarsi a questi sapori, per esserne stregati, e soffrire di una sorta di crisi di astinenza quando spariscono dal menù. La scoperta, aiuta a spiegare perché l’astinenza forzata da pasticcini e piatti di pasta può trasformarsi in una missione impossibile per i forzati delle diete, che spesso ricadono nelle abbuffate o in disordini alimentari dopo periodi di rinuncia dei piatti più gustosi. Nel mirino degli scienziati, i comportamenti di alcuni tipi di obesi o delle persone con disordini alimentari, che alternano periodi di astinenza (in cui sono assolutamente vietati i cibi zuccherini e grassi) ad abbuffate compulsive, spesso difficili da controllare. Con le conseguenze ben note sul peso. Il Vero Benessere 21 Area Fisico Febbraio 2010 Per indagare sull’effetto dei cibi più golosi sulla mente, i ricercatori hanno usato 155 ratti misurandone le risposte neurobiologiche. Gli animali sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto a una dieta a cicli, a base di normale cibo per roditori per cinque giorni, mentre per altri due giorni il pasto era composto da bocconi dolci e grassi al sapore di cioccolato, per poi ricominciare daccapo. Il secondo gruppo ha mangiato sempre e solo cibo standard. Così si è visto che gli animali del primo gruppo, una volta tornati al mangime classico, non erano più motivati: lo rifiutavano, anche se prima lo avevano mangiato tranquillamente, e sembravano all’improvviso stressati e ansiosi. Mentre se tornava il menù goloso, gli animali ne facevano scorpacciate, e l’ansia magicamente svaniva. Nessun cambiamento, invece, per i ratti del secondo gruppo. Poi i ricercatori hanno indagato sul ruolo del sistema che regola lo stress nel cervello: una rete, ricordano, connessa con la dipendenza da alcol e droga. Così si è scoperto che nei periodi di astinenza i ratti avevano un aumentato livello di espressione del gene Crf (Corticotropin-Releasing Factor) nell’amigdala, l’area del cervello coinvolta proprio nella risposta a paura, ansia e stress. Solo quando nel piatto tornavano i cibi golosi, i livelli del gene rientravano nella norma. Proprio l’altalena nel cervello dei livelli del Crf ha permesso ai ricercatori di scoprire “le cause dei ricorrenti fallimenti delle diete”, spiega Pietro Cottone, condirettore del Laboratorio delle Dipendenze della Busm. “L’attivazione del Crf durante l’astinenza dai cibi più golosi induce uno stato emozionale negativo, responsabile dei segni di ansia. E contribuisce alle ricadute nella morsa degli alimenti vietati”, dice Valentina Sabino, condirettrice del Laboratorio. Insomma “lo stress sperimentato dai ‘forzati’ delle diete nella fase di astinenza dai cibi gustosi, conclude, ha delle somiglianze neurobiologiche allo stato emotivo negativo di quanti dipendono da alcol e droga”. Il Vero Benessere 22 Secondo te è meglio prevenire o curare? Sapevi che la prevenzione riesce a salvare vite umane? E che basterebbe mangiare chili di frutta e verdura? "Finalmente hai a disposizione il tuo apporto giornaliero di frutta e verdura pronto all'uso, estratto naturalmente e immediatamente disponibile per le tue cellule! Presi dal nostro quotidiano, siamo spesso di corsa e impegnati. Ci occupiamo di cose che sembrano importanti e il più delle volte trascuriamo la nostra principale risorsa, la salute. Ciao sono Vincenzo Lembo, l’autore di questa rivista, mi occupo di nutrizione e benessere da parecchi anni e grazie a questi integratori posso dedicarmi a ciò che più mi interessa, senza trascurare la mia salute. Questo perché al fabbisogno di vitamine, minerali, fibre, enzimi e altre sostanze vitali ci pensa proprio questo integratore che alimenta le nostre cellule, fornisce loro la giusta energia e permette al nostro corpo di vivere bene. Ormai è noto a tutti che l'energia della vita è l'energia delle nostre cellule, se abbiamo il 100% di energia siamo in forma, sani, giovani e pieni di vita! SCARICA LA SCHEDA TECNICA Area Fisico Febbraio 2010 La Salute Comincia in Pausa Pranzo Le abitudini alimentari dei cittadini della Comunità Europea si assomigliano in misura sempre maggiore: è ormai diffusa tra i cittadini del Vecchio Continente la consapevolezza che la sana alimentazione è la migliore strategia di lotta contro obesità e malattie ad essa collegate. Altrettanto comune è il bisogno, nella pausa di mezzogiorno, di concedersi qualcosa di buono e sano da mettere nel piatto, per non arrivare troppo affamati al pasto serale e per garantirsi un momento di stacco e di vero relax all'interno della giornata lavorativa. Basta dunque al panino ingurgitato in fretta e furia tra un appuntamento e una riunione, sì invece a un piatto sano, in mensa o al bar. Sono questi alcuni dei dati di maggior spicco che emergono dalla ricerca realizzata dal Progetto Food, iniziativa promossa da Accor Services in collaborazione con l’Unione Europea, condotta su oltre 4.500 lavoratori europei, uomini e donne, in 6 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Belgio, Svezia e Repubblica Ceca) di età compresa fra i 18 e i 65 anni d’età. Scopo del progetto è promuovere la corretta alimentazione e contrastare l’obesità. La ricerca analizza le abitudini alimentari degli europei già a partire dalla prima colazione: in media solo una persona su quattro tende a saltarla, mentre ben il 68% ha l’abitudine di iniziare la giornata con un corretto Il Vero Benessere 24 Area Fisico Febbraio 2010 apporto calorico. I più frettolosi al mattino sono però proprio gli italiani: il 13,9% dei nostri connazionali non fa mai colazione e il 25,2% la fa solo qualche volta. Ben 4 italiani su 10, insomma, si accontentano di una sosta veloce al bar o alla macchinetta per un caffè. A mezzogiorno, invece, sedersi a tavola per mangiare è quasi un dovere per tutti. Il dato più interessante è il tramonto della pausa mordi e fuggi e del panino mangiato in fretta e furia alla scrivania, i lavoratori italiani (come peraltro i loro colleghi europei) si recano al ristorante o in pizzeria (25,8%), al bar tavola calda (18,1%) o, se c’è, alla tradizionale mensa aziendale (35,8%). In calo invece i ristoranti etnici (1,2%) e, soprattutto, i fast food (2,7%). Da segnalare anche che ormai solo il 16,4% di lavoratori (meno di uno su cinque) si porta il pranzo da casa. Si tratta in ogni caso di numeri in linea con quelli registrati negli altri Paesi dell'Unione Europea. La tendenza vuole ovunque una pausa pranzo tranquilla consumata fra bar e ristoranti, scelti dai nostri connazionali innanzi tutto per la loro vicinanza al posto di lavoro (55,9%), per la convenienza economica (32%), la varietà del menu (30,5%) e la velocità del servizio (28,3%). Ma cosa si mangia nei diversi paesi durante la pausa pranzo? In Italia, soprattutto pasta (45,3%), mentre in Francia si preferisce carne (39,2%) e formaggi (44,3%). In Spagna si scelgono in prevalenza insaccati e salumi (72%), mentre in Svezia e in Repubblica Ceca si privilegia la zuppa (rispettivamente 46,9% e 69,2%). La bevanda più bevuta è dappertutto l’acqua (74%). Si sceglie quello che si vuole mangiare seguendo l'estro del momento, senza troppo badare all'apporto calorico e all’equilibrio fra gli alimenti. Le scelte, perciò sono consapevoli e corrette solo nel 27% dei casi e i più attenti sono i giovani sotto i 35 anni e le donne. Eppure il concetto di alimentazione bilanciata e molto diffuso e condiviso. Il Vero Benessere 25 Secondo te è meglio prevenire o curare? Sapevi che la prevenzione è l'unico modo per vivere sani? E che l'unico metodo per prevenire è mangiare sano? "Tu, Mangi Sano?” Presi dal nostro quotidiano, siamo spesso di corsa e impegnati. Ci occupiamo di cose che sembrano importanti e il più delle volte trascuriamo la nostra principale risorsa, la salute. Ciao sono Vincenzo Lembo, appassionato studioso della salute e fondatore del sito www.ilverobenessere.com. In particolare mi occupo di nutrizione e benessere da parecchi anni. Sottolineo la definizione appassionato studioso perché non sono ne medico, ne farmacista, semplicemente uno studioso NON accademico. ...e ho un Regalo per Te!!! Il Primo Corso Gratuito sulla Salute ISCRIVITI ADESSO Area Mentale Febbraio 2010 Più Stress per Colpa della Crisi E’ l’ospite invisibile. L’invitato sgradito di ogni ufficio. Lo stress è il compagno che nessuno vorrebbe avere al proprio fianco. Ma lo stesso, subdolamente, fa compagnia a molti. Da quando poi la crisi finanziaria ha preso a scuotere gli alberi dell’economia finanziaria e reale, al pari di esili fuscelli da cui far cadere tutti i frutti, ci sta addosso con ancora maggiore insistenza. Tanto che nei corridoi, illuminati da irrigidite lampadine a neon, la tranquillità sembra essersela filata già da tempo. Proprio così. Forse tranquilli non lo sono mai stati, ma di questi tempi i posti di lavoro non sono davvero i luoghi dove è più facile trovare calma e distensione. Per l’indagine globale realizzata da Robert Half, la società di recruiting e consulenza per le risorse umane che ha coinvolto 4.500 dipendenti di aziende di 17 Paesi nel mondo, un italiano su tre si ritrova a fare i conti con una specie di tensione nervosa, o instabilità della psiche o del corpo, che non gli permette di vivere con la dovuta tranquillità la propria vita professionale. Accade più agli uomini che alle donne. Tra i primi, ha ammesso di soffrire di stress da lavoro il 36 per cento degli intervistati, mentre ha detto lo stesso solo il 24 per cento delle donne. Al pari di una valanga che cresce di dimensione con il procedere verso valle, così anche la tensione vissuta negli uffici sembra crescere di giorno in Il Vero Benessere 27 Area Mentale Febbraio 2010 giorno. Soprattutto se all’orizzonte appare il pericolo dei conti in rosso. Per Erika Perez, senior manager di Robert Half, “in un momento in cui la crisi economica non dà segni di miglioramento, il livello di stress rischia di crescere ulteriormente, in quanto sia le aziende che i dipendenti si possono trovare di fronte a un periodo in cui le risorse finanziarie sono ridotte o, in certi casi, addirittura a rischio”. L’incertezza del posto del lavoro è per molti uno dei motivi di questa tensione. Secondo l’indagine di Robert Half un quarto degli italiani indica tra le cause dello stress, le troppe ore di lavoro. A pesare sarebbero però anche l’assunzione di nuove responsabilità (il 20 per cento) e il sottodimensionamento dei gruppi di lavoro (il 18 per cento). “Come spesso succede, spiega Perez, anche in questo caso la responsabilità è ripartita su entrambe le parti in questione. Lo stress spesso è dovuto ad una poco funzionale organizzazione delle imprese, che non sempre sono in grado di valutare correttamente i carichi di lavoro dei propri dipendenti”. Ma la colpa non sarebbe solo di chi ha disegnato l’organizzazione dell’impresa. Un pò del troppo tempo trascorso in ufficio si deve anche ai dipendenti. “Il lavoratore, dice Perez, spesso gestisce in maniera poco efficiente il proprio tempo, con un conseguente allungamento delle ore trascorse sul posto di lavoro”. Di fronte a tutto ciò non tutti riescono a rintracciare una strada per trovare sollievo. Solo il 40 per cento dei dipendenti ammette di utilizzare tutti i permessi retribuiti e le ferie spettanti nell’arco dell’anno e quasi la metà dichiara di non utilizzare tutte le proprie ferie a causa dell’eccessiva mole di lavoro, che li costringe a non allontanarsi dall’ufficio per periodi di tempo Il Vero Benessere 28 troppo lunghi. Con effetti negativi su tutti e due i fronti. “Sul fronte impresa, il non utilizzo delle ferie e dei permessi porta ad un’assunzione di maggiori costi aziendali. Il dipendente, invece, è soggetto ad un crescente calo dei propri livelli di performance, con il rischio di generare nel lungo periodo un senso di insoddisfazione, stress e demotivazione causato dalla perdita di equilibrio tra vita lavorativa e privata” continua Perez. Ma come si deve intervenire per rendere meno esplosiva la situazione e fare in modo che la tensione assuma una forma più naturale? “E’ importante, sottolinea Perez, che l’azienda mantenga alto il livello di comunicazione con i propri dipendenti: essere trasparenti sulla situazione aziendale, ovvero la sua solidità, la diversificazione del mercato e le strategie adottate per affrontare i momenti critici, è fondamentale per far percepire ai lavoratori che la fase di crisi è passeggera e può essere considerata sia una sfida che un’opportunità”. Certo è che non è solo la crisi a determinare lo stress. L’origine è d’altro canto riconducibile anche a fattori come le nuove tecnologie. “Sicuramente queste hanno inciso in maniera sempre più rilevante sull’organizzazione del lavoro. Se, da un lato, semplificano notevolmente le attività e riducono le distanze, dall’altro rendono sempre più labile il confine tra vita lavorativa e vita privata. Oggi è possibile lavorare anche al di fuori dell’ufficio, essere sempre reperibili e accedere ad Internet in ogni momento. Si tratta di forme di gestione a distanza dell’attività professionale che rassicurano decisamente coloro che ricoprono ruoli di responsabilità ma che, al tempo stesso, possono incidere sul livello di stress”. Dallo stress in qualche modo sembra non esserci possibilità per una fuga personale. Anche perché molti si trovano a misurarsi con il dilemma della coperta corta. Si può Il Vero Benessere 29 avere una retribuzione adeguata e non avere troppe tensioni? Difficile. Tanto che quasi sei italiani su dieci non lascerebbe il proprio impiego per un altro che, pur offrendo un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata, comporterebbe una significativa riduzione della retribuzione annua. “Il vivere in un’economia che, per quanto in crisi, continua ad essere basata principalmente sui consumi, dice Perez, porta le persone a rinunciare al proprio benessere fisico nonché psicologico. Da qui la scelta di lavorare in realtà aziendali che, seppur stressanti, garantiscano livelli retributivi più elevati”. E così gli italiani, che si direbbero interessati a strumenti di worklife balance, preferiscono rifiutare un lavoro meno stressante ma con uno stipendio più basso. Sempre più organizzazioni, d’altronde cominciano ad utilizzare strumenti per migliorare l’equilibrio e la produttività dei propri dipendenti. L’orario di lavoro flessibile, dice l’indagine viene concesso dal 42 per cento delle aziende. Ancora poco diffuso invece il ricorso al part time: solo l’1 per cento dei professionisti. Ma quali saranno nei prossimi anni le leve più importanti da utilizzare? “Si può agire su diversi livelli per migliorare la produttività dei dipendenti. Prima di tutto rendendo sempre più flessibile l’attività lavorativa: la possibilità di lavorare da casa dovrebbe diventare parte integrante della politica aziendale, come già succede in altri Paesi europei. A questo si aggiunge l’offerta di servizi accessori per i dipendenti: per esempio, asili nido, palestre, convenzioni con i supermercati per effettuare la spesa on line”. Ma non solo. “Sarà importante incrementare la fiducia nei dipendenti, premiando il raggiungimento degli obiettivi in tempi brevi invece che, come succede spesso, le ore passate alla scrivania. E, ultimo ma non meno importante, l’organizzazione deve fare in modo di volgersi sempre più a supporto del dipendente, in modo che questi possa sentirsi meno sotto pressione e sia in grado di trovare il giusto equilibrio tra vita aziendale e vita personale”. Il Vero Benessere 30 Area Finanziaria Ottobre 2009 e t n a T e t s o prop RACCOLTA DATI PER VACANZA O PUBBLICITà i g g a s s a di m amenti t t a r et x a l e r o u t l i r e p Prenota ora Area Mentale Febbraio 2010 5 Mosse per Essere Felici Per ritrovare il sorriso e uno sguardo positivo sulla vita bastano cinque piccole regole di felicità e, meglio ancora, mettere in pratica la regola dell'80/20. Si tratta di un principio elaborato da Wilfred Pareto, un economista del XIX secolo che aveva scoperto come l'80% delle ricchezze mondiali fosse concentrato nelle mani del 20% della popolazione. Questa regola è però sempre valida e si può applicare con successo quasi in ogni area della vita. La ricetta arriva dal celebre ipnoterapeuta inglese Paul McKenna, noto anche per aver insegnato tecniche di sviluppo personale a star del calibro di David Bowie e Robbie Williams. Al tema ha dedicato un libro, dal titolo "Control Stress: Stop Worrying And Feel Good Now" (Bantam Press). La regola 80/20 nella vita quotidiana, ad esempio ci può far scoprire che l'80% del nostro stress è legato al 20% delle persone che conosciamo. A questo punto non è difficile depennarle dall'elenco delle persone che frequentiamo abitualmente, con conseguente immediato vantaggio per la nostra vita. Ma non finisce qui. Per essere felici, bastano cinque semplici mosse che l'esperto rivela al giornale britannico "Daily Mail". Si tratta di mosse semplici da mettere in atto e alla portata di tutti, semplicemente sfruttando il potere dei ricordi. Il presupposto di tutto è che, quando ci si sente sopraffatti dallo stress, "anche un piccolo inconveniente sembrerà una tragedia, mentre se si galleggia sull'onda dei sentimenti positivi, piccole increspature non ti toccheranno", spiega lo specialista. E aggiunge: "La felicità di fondo è uno stato sottile che pervade tutto, indipendentemente da ciò che ci circonda, ed è caratterizzata da uno stato di allerta rilassato". Il Vero Benessere 32 Area Mentale Febbraio 2010 Un modo semplice per ottenere una vera iniezione di benessere semplicemente concentrandosi sulle cose positive vissute che cambia la chimica del cervello, è favorire la liberazione delle endorfine, sostanze che il nostro cervello secerne nei momenti di piacere e dello star bene. Per liberare queste molecole e ritrovare il sereno, lo specialista suggerisce una tecnica messa a punto per creare sentimenti positivi a richiesta: 1) "Ricorda un momento in cui hai sperimentato un'iniezione di endorfine: ad esempio mentre facevi l'amore, o ridevi di gusto, o in un momento di euforia". 2) "Rivivilo nei dettagli, come se tornassi indietro nel tempo, rievocando odori, sensazioni e altre caratteristiche di quel momento". 3) "Non appena il ricordo sarà vivo nella tua mente, questo renderà i colori della memoria più brillanti e i suoni più nitidi". 4) "Stringi pollice e indice della mano destra insieme cinque volte di seguito". 5) Una volta strizzato pollice e indice "e richiamato alla mente il ricordo del sentimento che vuoi ritrovare, hai creato un bottone delle endorfine. Ogni volta che farai questa cosa, per te sarà facile rilassarti, lasciarti andare e ridere della maggior parte delle cose che ti irritano", assicura l'ipnoterapeuta. Si tratta in effetti di una tecnica di autoipnosi che richiede un pò di esercizio e di perseveranza. Ma, spiega l'esperto britannico, ci sono anche altri sistemi per ritrovare la felicità di fondo: ad esempio riscoprire la gratitudine, facendo una lista delle piccole cose quotidiane per cui ringraziare un essere superiore, che lo si voglia chiamare Dio o semplicemente fortuna. "Dalla famiglia, al primo caffé della giornata, da un fantastico colpo di golf, alla propria canzone preferita. I benefici di questo semplice esercizio sono notevoli, ci fanno sentire più ottimisti e più attenti, regalandoci entusiasmo ed energia" ogni volta che si butta un occhio alla lista, assicura McKenna, convinto che anche in questo campo "la pratica rende perfetti". Il segreto è arricchire la lista con almeno cinque nuove voci ogni giorno. Il Vero Benessere 33 Famiglie Felici in Crociera! Crocierissime.it è il 1° sito in Italia dedicato totalmente alle crociere: per questo possiamo presentarti le offerte di Costa Crociere, MSC Crociere e delle principali compagnie di crociera ai prezzi migliori del mercato. Oltre 10.000 persone hanno già viaggiato con noi in tutta sicurezza e tranquillità. Prenota con noi e scopri anche tu l'emozione unica delle nostre crociere! Compara i Prezzi di Tutte le Crociere a Risparmi fino al 70% Area Mentale Febbraio 2010 Generosità, una Dote Naturale Ci sono alcune persone per le quali è naturale pensare prima agli altri e poi a se stessi, sia che si tratti di acquistare un dono, o di dispensare abbracci e dimostrazioni di affetto o di ripartire delle risorse. Ma attenzione: non si tratta solo di atteggiamenti o di convenienze, ma di un vero e proprio modo di essere che dipende da un preciso modello di funzionamento di alcune aree del cervello. I soggetti davvero generosi, in cui si registrano questi schemi neurologici di comportamento, vengono chiamati, con termini scientifici, prosociali e contrapposti agli individualisti. Lo hanno provato i ricercatori della Tamagawa University di Tokyo e dell'University College di Londra, con una serie di esperimenti i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista "Nature Neuroscience". Dopo aver effettuato alcuni test comportamentali gli scienziati hanno diviso un gruppo di volontari nelle due distinte categorie: i "prosociali", con i più inclini alla generosità, e gli individualisti, con chi tende ad anteporre se stesso agli altri. Lo studio ha preso in considerazione 39 persone, di cui 25 appartenenti alla prima categoria e 14 alla seconda. Gli esperti hanno notato che, trovandosi a davanti a una situazione ingiusta, come ad esempio un modo non equo di ripartire una somma di denaro, nei prosociali l'amigdala aumenta notevolmente la propria attività. L'amigdala è una particolare area del Il Vero Benessere 35 Area Mentale Febbraio 2010 cervello collegata agli stati emotivi: una sua maggiore attività è, secondo gli scienziati, il segnale che questi soggetti non possono proprio accettare una scelta non equa e ingenerosa. Per verificare se la loro avversione all'ingiustizia si scatena in modo automatico, i ricercatori hanno ripetuto il test. "L'amigdala, spiega il neuropsichiatra britannico Christopher Frith, tende a rispondere automaticamente, senza che le persone ci pensino su o riflettano sulle situazioni che gli vengono proposte". Insomma, chi è realmente generoso lo è di natura e difficilmente cambia atteggiamento. Questa teoria è simile a quella formulata da Carolyn Declerck dell'università belga di Antwerp, Belgio, ancora non pubblicata ma secondo cui i prosociali sono guidati da un senso automatico di moralità. "Tutti i nostri test del comportamento e le risonanze magnetiche, spiega la ricercatrice, ci dicono che queste persone sono intrinsecamente motivate a cooperare con il mondo". Creando le basi per una società più altruista, anche gli uomini potrebbero diventarlo. La tendenza alla generosità si forma infatti nel cervello durante l'infanzia, ma viene influenzata anche dall'ambiente circostante. Il Vero Benessere 36 Vuoi Scoprire da Cosa Derivano i Piccoli Disagi? Migliorando così la tua vita? Vincenzo Lembo - Un Anno di Vero Benessere Leggi l’ebook che ha migliorato la vita a centinaia di persone o Lembo Vincenz o di Un Annessere n Vero Be ri 52 Pensie A RO O e DEN ere P R O C , E c su MENT che DEVI conos r... pe RE dalle ...EVADE entali M Trappole !! TIS! G R A di a 1 or ching a Co Web l’autore c on m ssere.co erobene www.ilv SCARICA IL REPORT GRATUITO Garanzia Soddisfatto o Rimborsato. Lo leggi, metti in pratica il sistema suggerito all’interno e se non sei soddisfatto dei risultati, ti rimborsiamo il costo dell’ebook. Area Mentale Febbraio 2010 Il Week End fa Bene alla Salute E’ innegabile, il venerdì è il momento più bello della settimana. Per tutti. O almeno per chi lavora cinque giorni la settimana. Non importa il lavoro che si fa, né quanto si ami il proprio impiego, in generale tutti amano il venerdì perché è il primo giorno del week end. Ora gli psicologi dell’Università di Rochester parlano addirittura di un “effetto week end” che sarebbe portentoso quanto una medicina facendo sparire mal di testa e doloretti vari, attacchi di ansia e portando il buon umore e una maggiore vitalità. Pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Journal of Social and Clinical Psychology”, lo studio è stato condotto su 74 soggetti adulti di età compresa tra 18 e 62 anni, tutti con un’attività lavorativa che li impegna per almeno 30 ore alla settimana. Per tre settimane e per tre volte al giorno i partecipanti venivano estratti a caso e dovevano completare un breve questionario concernente l’attività in cui erano impegnate in quel momento. Inoltre, utilizzando una scala con sette livelli, dovevano annotare il grado di sensazioni positive (quali contentezza, gioia e piacere) così come quelle negative (come ansia, depressione e rabbia). Venivano poi anche annotati sintomi fisici di stress e malessere come mal di testa, problemi allo stomaco, patologie respiratorie e astenia. Il Vero Benessere 38 Area Mentale Febbraio 2010 I risultati dimostrano che uomini e donne si sentono psichicamente meglio nel fine settimana. Non conta quanti soldi guadagnino, quante ore lavorino, né il tipo di educazione o le capacità professionali. Nemmeno l’età o se si è single, sposati o conviventi. Il week end fa stare meglio tutti. “I lavoratori, anche quelli con una posizione di prestigio e un’attività interessante, sono effettivamente più felici nel weekend”, ha spiegato Richard Ryan dell’ateneo americano. “I nostri risultati sottolineano quanto il tempo libero sia importante per il benessere di una persona. Lungi dall’essere frivolo e senza importanza, il tempo relativamente senza costrizioni dei weekend fornisce un’opportunità cruciale per curare le relazioni interpersonali, dedicarsi ai propri interessi e per rilassarsi, tutti fattori che costituiscono necessità psicologiche basilari che le persone dovrebbero stare attente a non invadere con il lavoro in eccesso”, sottolinea ancora Ryan. Dunque il segreto dell’effetto-benessere del week end non ha nulla a che fare con la pigrizia ma sta nella libertà di poter scegliere le proprie attività e nell’avere l’opportunità di passare del tempo con le persone preferite. Per la proprio salute, mentale e fisica, sarebbe quindi un vero “delitto” dedicarsi al lavoro anche in quei giorni destinati al riposo, al divertimento e alla realizzazione di sé. Il Vero Benessere 39 Speciale Club Febbraio 2009 Due Eventi in un Mese 5° mese, 80 iscritti, quasi 7000euro di fatturato solo questo mese. Tutto redistribuito ai collaboratori... Che favola!!! Due eventi dal vivo passati, Palermo e Brescia. Due eventi futuri, Palermo e Bergamo. Prima di parlarti degli eventi dal vivo, continuo la storia di Ciccio, il nostro amico che ha intrapreso questo percorso di crescita e che sta crescendo costantemente nel tempo. Ciccio ha preso gusto nel prendere extra bonus e questo mese ha addirittura superato la sua rendita. Entrando nel dettaglio, Cicco questo mese ha incassato € 550 di extra bonus + € 324,91 di rendita. Per un totale di 874,91. Ciccio, dopo 5 mesi di club sta già superando il suo stipendio. Questo vuol dire che dopo 6 mesi, ha raddoppiato le sue entrate Cosa può farci una persona raddoppiando le proprie entrate? Una vacanza in più, o un’auto nuova, o addirittura una casa nuova... Per capire bene come funziona il meccanismo del club, suggerisco di partecipare ad una delle presentazioni online, basta chiedere ora e data e riceverai anche il link della sala conferenze. Partecipi all’evento online e quando deciderai di partire, ti daremo la massima assistenza possibile e immaginabile. Sai perché? Perché il nostro guadagno è in proporzione al tuo successo. Più ti facciamo guadagnare e più guadagniamo. E’ un gioco di squadra, tutti per uno e uno per tutti!!! Il Vero Benessere 41 Speciale Club Febbraio 2009 Colgo l’occasione per congratularmi personalmente con Sandra, la nostra nuova Sales Manager. In soli 15gg, a gennaio, ha superato 2500 euro di fatturato. Grande Sandra, sarai una delle nostre punte di diamante. Il prossimo evento dal vivo di terrà di nuovo a Palermo il 13 febbraio dalle 10.00 alle 17.00 e si parlerà di Salute e Denaro. Interverranno i punti di riferimento per PM International in Italia: Bernhard Schepf, Direttore Commerciale - ci parlerà dei straordinari prodotti PM, dei benefici che se ne traggono e della possibilità di crearsi una rendita costante proprio nel settore della salute. Wolfgang Schwertner, President Team e socio fondatore di PM International Italia - ci spiegherà come ha fatto a diventare Presidente Team e cosa lo ha portato ad avviare PM International in Italia. Mario Fantini, il primo President Team tutto italiano - ci spiegherà come ha fatto in soli 12 mesi a crearsi una rendita duratura nel tempo, di circa 8000 euro al mese, per ogni singolo mese. Per chi volesse partecipare e non è iscritto al Club del Vero Benessere, può chiamarmi personalmente al 320.0543096 oppure inviarmi una mail all’indirizzo [email protected], sarà un mio gradito ospite. Il Vero Benessere 42 PUBBLICITA’ E COLLABORAZIONE INSERZIONISTI: Se sei interessato a fare pubblicità sulla rivista Il Vero Benessere, inviaci una e-mail a [email protected], con oggetto “inserzionisti”, ti contatteremo il prima possibile. N.B.: Ti informiamo che l’investimento è direttamente proporzionale al numero degli abbonati, di conseguenza molto vantaggioso in questo periodo di lancio. INTERNET MARKETER: Se hai una lista contatti e-mail che potrebbe essere interessata ai settori dedicati, inviaci una e-mail a [email protected], con oggetto “internet marketer”, ti contatteremo il prima possibile. N.B.: Ti informiamo che il pagamento è continuativo e direttamente proporzionale al numero dei componenti della lista. Teniamo in considerazione liste di almeno 1000 contatti. WEB MASTER: Se Sei proprietario di un sito o un blog e sei interessato a pubblicizzare la rivista, inviaci una e-mail a [email protected], con oggetto “web master”, ti contatteremo il prima possibile. Il Vero Benessere 43 NON SEI SODDISFATTO DELLA VITA CHE STAI VIVENDO? NON SEI SODDISFATTO DELLA TUA ATTUALE SITUAZIONE ECONOMICA? COSA STAI FACENDO PER CAMBIARE? ENTRA NEL Club del Vero Benessere