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AGRICOLTURA OGGI MASSIMO SCHIAVI AGRICOLTURA OGGI 69 LA CIPOLLA SALVAVITA Toccasana contro attacchi cardiaci, infarti e ictus, insaporisce tutte le preparazioni con pochissime calorie. Apprezzata sin dall’antichità da Romani, Egizi e Greci, le più pregiate sono i bulbi dalle tuniche e la polpa di colore rosso e il sapore dolce di Tropea. Massimo Schiavi L a cipolla (Allium cepa L.) è una pianta erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Alliaceae. Il genere Allium, oltre alla cipolla, comprende circa 500 specie tra cui le coltivate: aglio, porro, scalogno, erba cipollina e cipolletta. La zona di origine e differenziazione della cipolla è ritenuta l’Asia centro-occidentale ed in particolare una vasta area comprendente Iran, Afganistan, Pakistan, Turchestan, Uzbekistan e Tagikistan. Sin dai tempi antichi, è un ortaggio importante per le popolazioni di tutto il mondo, sia per scopi alimentari che medicinali e religiosi. Alcuni autori fanno risalire la coltivazione della cipolla a circa 4000 anni a.C. Documenti provano che veniva già consumato dai popoli della Mesopotamia, dagli Egizi e dai Greci che la introdussero in Italia, da dove si è poi diffusa in Europa e in America. Proprio nell’Egitto antico, la cipolla visse momenti di vera gloria ed oltre ad essere consumata in grandi quantità venne considerata una vera e propria divinità come scrisse Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Nel mondo la cipolla è coltivata su circa 3.700.000 di ettari, per una produzione di 75 milioni di tonnellate ed è diffusa in tutti e cinque i continenti. Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo incremento: sia delle superfici che delle produzioni. I principali paesi produttori sono la Cina e l’India seguite con produzioni decisamente più contenute da Stati Uniti, Turchia, Russia ed Iran. L’Unione Europea coltiva a cipolla circa 185.000 ettari con una produzione di 5.500.000 tonnellate. I principali Paesi produttori sono: Olanda, Spagna, Polonia e Germania. L’Italia con 12.600 ettari e 380.000 tonnellate, si colloca al quinto posto. Nel Bel Paese, tra le regioni, primeggia l’Emilia-Romagna (con il 32% della produzione nazionale), seguita dal Piemonte e dal Veneto. Tra le regioni meridionali il primato spetta a Campania Sicilia e Puglia, con circa il 24% della produzione italiana. REGIONE CHE VAI, CIPOLLA CHE TROVI Numerosissime sono le varietà di cipolla in commercio. Oltre 80 sono quelle iscritte al Registro Nazionale delle Varietà e più di 700 quelle iscritte al Registro Europeo. Inoltre, nei paesi del bacino del Mediterraneo e in Italia in particolare, elevata è la presenza di varietà locali. Il nostro Paese può essere infatti considerato un centro di differenziazione secondario per questa specie. Le varietà di cipolla sono classificate in base a forma e colore del bulbo, risposta al fotoperiodo e destinazione del prodotto. Riguardo alla forma i bulbi possono essere: appiattiti, sferici, ovoidali, a trottola più o meno allungata, fusiformi. I tre colori principali delle tuniche esterne sono il bianco, il giallo e il rosso, con sfumature e gradazioni molto variabili. Le scaglie interne sono generalmente bianche, sebbene nelle varietà intensamente colorate possano presentare striature più o meno intense. Ogni varietà ha una lunghezza critica del giorno (ore di luce) necessario per l’induzione della formazione del bulbo. Possiamo distinguere: varietà a giorno corto, a giorno intermedio, e a giorno lungo. Le varietà a giorno corto ed intermedio sono coltivate prevalentemente nel meridione, con semina e trapianto autunnale e raccolta primaverile. Sono generalmente varietà precoci, resistenti al freddo destinate al consumo fresco. I bulbi poveri di sostanza secca mostrano bassa pungenza e hanno Raccolta della cipolla a Margherita di Savoia (FG) PRODUZIONE DI CIPOLLA IN ITALIA % Emilia-Romagna 32,2 scarsa capacità di conservazione (alcuni mesi). Le varietà a giorno lungo sono coltivate prevalentemente nel settentrione con semina diretta in febbraio-marzo e raccolta estiva (luglio-agosto); queste varietà, generalmente più consistenti e ricche di sostanza secca, sono idonee alla conservazione che in alcuni casi si protrae fino al marzo dell’anno successivo alla raccolta. Oltre che per il consumo fresco, la cipolla viene consumata come prodotto trasformato in sott’olio o sottaceti, oppure come disidratati (polveri, granuli, fiocchi, fettine). Nei primi due casi sono preferite varietà a bulbo bianco o paglierino (per esempio Borettana, Bianca di Maggio, Cristal White Wax, Eclipse), seminate ad elevata densità, in modo da ottenere bulbi di diametro inferiore ai 20-25 millimetri. Nel caso della disidratazione, sono Piemonte 16,7 Veneto 11,2 Campania 9,5 Sicilia 7,9 Puglia 7,3 Calabria 5,5 Altre 9,7 utilizzate varietà dotate di elevato contenuto in sostanza secca (superiore al 20%). Nel settentrione le tradizionali varietà, quali Dorata di Parma, Ramata di Milano, Paglierina di Sermide o di Felonica un tempo largamente coltivate, sono state completamente soppiantate dalle nuove varietà ed ibridi. Nel meridione sono tuttora molto diffuse varietà locali spesso dotate di pregevoli caratteristiche organolettiche e dotate di bassa pungenza; molte di queste varietà, coltivate in areali molto ristretti, danno luogo a manifestazioni gastronomiche in ambito locale e vengono consumate in modo prevalente nelle zone di produzione. Per contro alcune varietà locali, come la Rossa di Tropea in Calabria e Bianca di Pompei nell’agro Nocerino-Sarnese, sono coltivate più estesamente e vengono commercializzate 73 AGRICOLTURA OGGI MASSIMO SCHIAVI RIMEDI SUGGERITI DALLA TRADIZIONE POPOLARE SALVAVITA La rutina contenuta nella cipolla (ma anche in mele e arance), può impedire la formazione di coaguli nel sangue ritenuti i responsabili di attacchi di cuore e ictus. Lo sostengono alcuni ricercatori della Harvard Medical School di Boston, i quali hanno pubblicato i risultati di uno studio clinico sul Journal of Clinical Investigation. «La rutina ha dimostrato di essere il composto più potentemente anti-trombotico che abbiamo mai testato in questo modello – spiega l’autore principale dello studio, dottor Robert Flaumenhaft – I coaguli si formano sia nelle arterie che nelle vene. I coaguli nelle arterie sono ricchi di piastrine, mentre quelli nelle vene sono ricchi di fibrina. Questa scoperta suggerisce che un unico agente è in grado di trattare e prevenire entrambi i tipi di grumi». Per ora queste informazioni sono derivate da uno studio condotto su modello animale. Il prossimo passo vedrà il coinvolgimento di soggetti umani su cui testare gli effetti della rutina, dopo che l’FDA (Food and Drug Administration) americana ha dato il suo benestare all’utilizzo di questa sostanza ritenuta priva di effetti collaterali e dal basso costo. Intanto si sa che il composto naturale oggetto dello studio si è dimostrato in grado di bloccare un enzima chiamato PDI (proteina disolfuro isomerasi) che è coinvolto nella formazione di coaguli nel sangue: questo enzima è infatti rapidamente rilasciato quando si vengono a formare questi grumi nelle vene e nelle arterie. C’è da dire che la rutina si è dimostrata la sostanza più efficace nel contrastare questo processo, tra le oltre 500 sostanze testate durante lo studio. • Per arginare l’effetto lacrimogeno che la contraddistingue, causato da composti solforati, volatili a temperatura ambiente e idrosolubili, occorre bagnare spesso la lama del coltello mentre si taglia la cipolla. • Conservare le cipolle in frigorifero o lavarle con acqua prima di accingersi a tagliarle: il freddo rallenta l’evaporazione della sostanze irritanti. • Per chi non sopporta l’odore della cipolla, deve tagliare a fette molto sottili e condirle con olio e limone alcune ore prima dell’uso. • Così come accade per l’aglio, la cipolla è tradizionalmente considerata molto più di un semplice alimento, ma come una vera e propria medicina naturale. Nel caso si soffra di mal di denti o di infiammazioni gengivali, si suggerisce di masticare delle fettine di cipolla cruda, una pratica che sarebbe in grado di rendere il dolore più sopportabile. • Per togliere l’odore dalle mani, strofinare con limone sale o aceto e successivamente lavare con acqua e sapone. DIBATTITO SULLA CIPOLLA A Isernia, dove si producono delle magnifiche cipolle tonde e schiacciate, originariamente di color vinato, la locale delegazione dell’Accademia italiana della cucina ha svolto un processo pubblico a carico del popolare bulbo. Le accuse? Sono così antiche che Bettino Ricasoli, uomo politico e grande proprietario in Chianti, ne voleva vietare l’uso alimentare ai suoi contadini. L’avversione per le cipolle, indigeste, povere di sostanza e flatulente, era motivata da norme igieniche di corretta alimentazione che furono riprese pari pari da Pellegrino Artusi nel suo celeberrimo manuale La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Lo si apprende da una leggenda popolare, che racconta come Ricasoli arrivò addirittura a scacciare uno dei suoi contadini che si ostinava a mangiare la cipolla. Non si sa quanto il racconto dica il vero, ma è curioso quanto il «Barone di ferro» si preoccupasse anche dell’igiene alimentare dei suoi mezzadri e, al contempo, di come allora la cipolla non godeva di buona fama. Mangiare solo cipolle, come poteva accadere nell’Ottocento ai contadini, non era un bel mangiare. Il povero mezzadro, del resto, accompagnava la cipolla con il pane. La cipolla cruda, però, era indigesta e anche oggi molti sostengono che si «rinfaccia».In realtà la cipolla in cucina è una splendida risorsa specialmente per le zuppe di pane e le minestre, ma anche per le salse, cominciando da quelle al pomodoro. Ci sono minestre con la cipolla famose e in Francia addirittura raffinate. A Isernia si prepara la «cipollata» che è una minestra nutriente e saporita. Si tagliano le cipolle di Isernia a fettine sottili e si bagnano con l’acqua per addolcirle, poi si mettono in padella con olio di oliva e poca acqua. Si unisce il prezzemolo tritato e poi si versano nella padella delle uova appena sgusciate. Dopo aver salato si copre la padella con un coperchio e si fa cuocere il tutto fino al formarsi della «camicia». A quel punto non resta che mangiare con del pane abbondante come facevano i contadini a colazione. COMPOSIZIONE CHIMICA E VALORE ENERGETICO PER 100 G DI PARTE EDIBILE Pianta edibile (%) 83 Sodio (mg) 10 Acqua (g) 92,1 Potassio (mg) 140 Proteine (g) 1,0 Ferro (mg) 0,4 Lipidi (g) 0,1 Calcio (mg) 25 Colesterolo (mg) 0 Fosforo (mg) 35 Carboidrati disponibili (g) 5,7 Magnesio (mg) - Amido (g) 0 Zinco (mg) - Zuccheri solubili (g) 5,7 Rame (mg) - Fibra totale (g) 1,0 Selenio (µg) - Fibra insolubile (g) 0,88 Tiamina (mg) 0,02 Fibra solubile (g) 0,16 Riboflavina (mg) 0,03 Alcol (g) 0 Niacina (mg) 0,50 Vitamina A retinolo eq. (µg) 3 Energia (kcal) 26 Vitamina C (mg) 5 Energia (kJ) 110 Vitamina E (mg) - Fonte INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione Varietà Opera F1 Varietà Fiamma F1 la diuresi e di conseguenza, diminuiscono il rischio di ipertensione, risultando utili a prevenire le malattie cardiovascolari. Sebbene siano sicuramente i composti solforati le sostanze che più caratterizzano il genere Allium, due tipi di flavonoidi sono presenti in cipolla, in maggior misura nelle varietà colorate, con importanti effetti benefici sulla salute: antocianine e quercetina. Tra le proprietà terapeutiche e medicinali attribuite alla cipolla sono da ricordare le attività: antiossidante, anticarcinogenica, antibiotica, cardiovascolare, antiasmatica. Questo ortaggio, ha inoltre proprietà cosmetiche: è infatti utilizzata come principio attivo di alcune creme cicatrizzanti riuscendo a diminuire notevolmente lo spessore delle cicatrici provocate dalle smagliature. su tutto il territorio nazionale e all’estero. Le “Sagre” legate a questo ortaggio sono numerosissime; noi ne abbiamo contate oltre 20 e distribuite su tutto il territorio nazionale dal nord (Sagra della cipolla di Breme in Lomellina) all’estremo sud (Sagra della cipolla di Castrofilippo, Agrigento). ASPETTI NUTRIZIONALI E SALUTISTICI Cotta al forno in agrodolce o cruda (meglio la seconda, magari da mangiare con una bella fetta di pane leggermente scaldato), la cipolla è una fonte eccellente di composti nutrizionali quali minerali (calcio, manganese, potassio, selenio), vitamine (C, B6, acido folico), fibra (circa 18%), polisaccaridi e polifenoli. In particolare due classi di prodotti sono noti per avere effetti benefici sulla salute: composti solforati e polifenoli. I primi sono principalmente amminoacidi solforati non proteici derivati dalla cisteina; sono parte integrante del metabolismo della cipolla e contribuiscono oltre che al caratteristico sapore e odore, alla pungenza responsabile della lacrimazione. Tali sostanze stimolano Massimo Schiavi CRA – Unità di Ricerca per l’Orticoltura a Montanaso Lombardo (LO) 76 AGRICOLTURA OGGI MASSIMO SCHIAVI