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Tailandia che ogni giorno si rigenera ed è, ogni giorno, più attenta alla qualità della vita. Quotazioni individuali e di gruppo su richiesta. Le nostre proposte Viaggio a Nordest: Cambogia e Tailandia Il Mekong, l’universo dei templi Khmer, le antiche capitali del Siam. Viaggio al nord: Laos e Tailandia Antropologia e natura, i Lao e l’Issan. Il sud: il mare Dal parco marino di Kho Tarutao sulla costa occidentale a Kho Samui sulla costa orientale. Il Regno di Tailandia (Siam) è situato in Indocina, eccetto che per la sua estremità meridionale che occupa una porzione della penisola malese. Il clima è tropicale, influenzato cioè dai monsoni che variano di direzione generando tre stagioni meteorologiche al nord, ad est ed al centro, e due sole al sud. Quindi al nord, ad est ed al centro le stagioni sono le seguenti: stagione fredda (caldo secco e sere fresche) da metà ottobre/inizio novembre a gennaio; stagione calda (caldo umido ma senza piogge) da febbraio ad aprile/maggio; stagione delle piogge da giugno ad ottobre Al sud le due stagioni sono invece le seguenti: stagione calda da gennaio a maggio stagione delle piogge da giugno a metà dicembre Ed inoltre, a causa della particolare morfologia della penisola indocinese, esistono diversi microclimi che riguardano le zone bagnate dai mari: ad esempio la costa orientale che si affaccia sul Mar Cinese Meridionale gode del clima più favorevole da aprile ad ottobre mentre la costa occidentale che si affaccia sul Mare delle Andatane è da preferirsi da novembre a marzo. Dal punto di vista del territorio la Tailandia ospita una ricchissima biodiversità anche se la deforestazione degli ultimi anni ha provocato la scomparsa di molti habitat naturali. Quasi il 20% del territorio è stato dichiarato dal governo “area protetta” dando così inizio ad un progetto di rimboschimento di grandi estensioni soggette alle inondazioni di fango. Ed inoltre sono stati istituiti molti parchi naturali per la protezione di foreste e specie a rischio: tra questi i più noti sono il Khao Yai, il Thap Lan e il Pang Sida. Il santuario faunistico Thungyai-Huai Kha Khaeng è anche stato dichiarato “patrimonio dell’umanità”dal 1991. Gli abitanti della Tailandia sono in maggioranza thai (54%), una popolazione che proviene dal sud-ovest della Cina e che emigrò nei territori del Sud-Est asiatico all'inizio del I secolo d.C. Nelle regioni del nordovest, al confine con il Laos, vivono i Lao (28%). Esistono anche minoranze cinesi (14%), malesi al sud, khmer ad ovest ed anche vietnamiti. Complessivamente il 68% della popolazione vive nelle zone rurali del Paese. La lingua ufficiale è il thai, una lingua sinotibetana ma si parlano anche quattro dialetti locali: lao, cinese, mon-khmer e malese. L'inglese diviene sempre più conosciuto dalla popolazione dato che viene insegnato nelle scuole ed è la lingua d’eccellenza utilizzata per gli scambi commerciali. La cultura del Paese ha assimilato gli elementi delle civiltà limitrofe, incluse quella cinese e quella indiana. I periodi di maggiore pienezza furono senz’altro quelli del regno di Sukhothai (1238-1378) sotto Rama Kamheng e del successivo regno di Ayyutthaya che nel 1431 conquistò anche il vicino regno khmer di Angkor. Proprio dagli Khmer i Thai ricevettero il Buddismo Theravada che divenne il credo dominante e risalgono a questi periodi la maggior parte degli splendidi templi sparsi su tutto il territorio. Essi sono circa 18.000 e conservano stupende raffigurazioni del Buddha, tra le più significative di tutto l’oriente. Ricordiamo che il buddismo Theravada, o del piccolo veicolo, si rifà all’insegnamento originale del Buddha il quale invita a compiere un cammino personale di purificazione per raggiungere il Nirvana. (Invece la dottrina del grande veicolo o mahayana forse più semplicisticamente, sostiene che il cammino verso la salvezza è collettivo e non dipende dall’impegno personale. Infatti alla salvezza di tutti basta l’impegno dei Bodhisatva, santi mistici e maestri impegnati totalmente nella dottrina.) Pur con la sua instabilità politica e le lotte interne, la Tailandia, grazie ad una gestione molto diplomatica del territorio, non fu mai colonizzata, come invece accadde agli altri paesi indocinesi. Negli ultimi anni la situazione dei diritti civili è migliorata e nel 1997 è stata approvata una nuova costituzione che dovrebbe salvaguardare le libertà civili e politiche limitando anche l’influenza dei militari sulla vita della nazione. Viaggio a Nordest Cambogia e Tailandia Il Mekong, l’universo dei templi Khmer, le antiche capitali del Siam. 1° giorno, ITALIA/PHNOM PENH Partenza dall’Italia con voli di linea. Pasti e notte in volo. 2° giorno, PHNOM PENH Arrivo a Phnom Penh, disbrigo delle formalità di ingresso nel Paese e trasferimento in hotel. Dopo un breve riposo visita di questa capitale situata alla confluenza tra i fiumi Mekong, Tonlesap e Bassac a circa 280 Km dal mare. Ricordiamo il museo nazionale che conserva bellissime statue dell’arte Khmer e un’ampia collezione di bronzi e oggetti vari, la pagoda Wat Phnom in posizione dominante, il Palazzo Reale con la sala del trono e la Pagoda d’Argento con la magnifica statua d’oro del Buddha tempestata di diamanti. Cena e pernottamento. 3° giorno, PHNOM PENH/SIEM REAP Prima colazione. Trasferimento al porto fluviale e partenza in battello per Siem Reap. La navigazione sul fiume e poi sul grande lago Tonle Sap si effettua in circa 5 ore e consente di osservare la vita dei villaggi dislocati lungo il fiume. Arrivo a Siem Reap, sbarco e trasferimento in hotel. Seconda colazione e nel pomeriggio inizio delle visite in questo luogo veramente suggestivo, nel cuore del territorio cambogiano con i templi di Roluos. Cena e pernottamento. Pagina 2 4°/5° giorno, SIEM REAP Pensione completa. Interi giorni dedicati alla visita dei templi iniziando da Angkor Tom, ultima capitale fortificata del regno Khmer. I resti si estendono su 10 Kmq con il Bayon, un enorme tempio buddista adornato da una profusione di bassorilievi. Ed ancora visita dell’Angkor Vat, il tempio più bello e più celebre con la sua superficie di 1.950.000 mq ed il muro interno di 1025 metri per 800: certamente il tempio più grande del mondo. Davanti ai nostri occhi tutta la plasticità, l’eleganza, la spiritualità estrema dell’arte Khmer nel suo momento più eccelso. L’infaticabile attività costruttiva del re Yayavarman VII diede origine al Ta Prohm, eretto nel 1186. Chiuso da una cinta esterna lunga un chilometro e larga 600 metri con porte d’accesso dominate da torri con i volti del Buddha, più che un tempio è un insieme di gallerie, di sale, di cappelle a costituire un immenso monastero buddista. Alcuni documenti attestano che nel tempio soggiornavano 79.000 persone che traevano sostentamento dal possesso di 3.100 villaggi che il sovrano aveva dedicato al tempio stesso. Il Ta Prohm è l’unico tempio della zona visitabile che è stato lasciato così come apparve ai primi esploratori francesi del 19° secolo, con i monumenti imponenti coperti dalle radici gigantesche di alberi secolari. Ed ancora il Ta Keo raffigurante un colossale mandala tridimensionale e molti altri templi induisti e buddisti, pagode, vasche, piazze e terrazze i cui nomi assumeranno importanza solo dopo averli visitati. 6° giorno, SIEM REAP/BANTEAY CHHMAR/ARANYAPRATHET Prima colazione e partenza per la Tailandia. Sosta a Sisophon e proseguimento per la visita dei templi di Banteay Chhmar, resti di una delle capitali del regno di Jayavarman II (1181-1201). Il luogo, immerso in una grande foresta, si raggiunge dopo circa 4 ore di viaggio a bordo di auto fuoristrada. All’interno di un grande monastero rimangono pregevoli bassorilievi in un ambiente naturale che rievoca la piana di Angkor. Seconda colazione in corso di viaggio. Al termine della visita proseguimento per Poipet, posto di confine con la Tailandia. Proseguimento quindi per Aranyaprathet. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento. 7° giorno, ARANYAPRATHET/BANGKOK Prima colazione e partenza per Bangkok che si raggiunge con circa 4 ore di viaggio. Arrivo e sistemazione in hotel. Pasti liberi. Nel pomeriggio visita del Palazzo Reale e del Wat Phra Kaew. Quest’ultimo tempio custodisce una preziosa statua del Buddha di smeraldo mentre il Wat Po, nei pressi del Palazzo Reale, ospita una grande statua del Buddha disteso lunga 46 metri e alta 15. Pernottamento. 8° giorno, BANGKOK/BANG PA IN/AYUTHAYA/PITSANULOKE Dopo la prima colazione partenza da Bangkok per Bang Pa-in o Palazzo d’Estate che si trova a 53 km. dalla capitale. Visita del Palazzo e proseguimento per le rovine di Ayuthaya, l’antica capitale della Tailandia, distante 86 Km. da Bangkok. Questa antica capitale del Siam dal 1350 al 1767 è stata dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”. I templi storici della città sono sparsi lungo il canale che unisce la confluenza dei tre fiumi che la circondano. Vi regnarono ben 33 Re appartenenti a diverse dinastie siamesi, fino a quando nel 1767, fu conquistata e completamente distrutta dalle orde birmane. Il periodo “Ayuthaya” fu quello di maggiore importanza per la storia thai, con influenza anche sulle epoche successive. Punto d’incontro e di scambi commerciali con mercanti stranieri quali, olandesi, portoghesi, francesi, inglesi, cinesi e giapponesi. Epoca d’oro questa, perché Ayuthaya venne riconosciuta come la più illustre e famosa città d’oriente. Seconda colazione al Krungsri River hotel. Al termine si prosegue il viaggio verso Pitsanuloke a circa 300 km. Sistemazione presso il Topland hotel. Cena e pernottamento. 9° giorno, PITSANULOKE/SUKHOTHAI/SRI SATCHANALAI/CHIANG MAI Prima colazione e partenza per visitare il Wat Phra Sri Mahathat, il piú famoso tempio di Pitsanuloke dove è venerata una statua del Buddha in bronzo nello stile di Sukhotai. Si prosegue poi alla volta di Sukhothai, splendida capitale del regno omonimo le cui Pagina 3 vestigia rimasero nascoste nella giungla fino al 1953. Oggi si visita un bellissimo parco archeologico protetto dall’Unesco che si espande su un’area di 70 kmq. All’interno, ben protetta, si trova la magnifica città-palazzo che rappresenta simbolicamente il cosmo con il Monte Meru, dimora degli dei, ed i canali che simboleggiano l’oceano primordiale. I numerosi palazzi, wat, stupa e chedi testimoniano il livello di potenza politica, militare ed economica che la città raggiunse con Ramkamheng il Grande, protagonista della storia thai. Sosta per la seconda colazione al ristorante Wang Yom. Al termine visita di Sri Satchanalai a circa 80 Km. da Sukhothai e poi proseguimento per altri 287 km. per raggiungere Chiang Mai in tempo per la cena. Sistemazione presso l’hotel Rydges Tapae Chiang Mai. Cena e pernottamento. 10° giorno, CHIANG MAI Prima colazione e partenza per il monte Doi Suthep (1676 m.) dove si trova il Wat Phra That Doi Suthep, costruito nel 1383 sotto il regno di Ku Na. Si raggiunge la sommitá con una funicolare e per la discesa, si percorre una gradinata di 300 scalini affiancata da un “Naga”, lungo dragone con testa di serpente. Dalla cima del Doi Suthep si apre un panorama suggestivo che si estende su tutta la piana di Chiang Mai. Seconda colazione in un ristorante locale. Nel pomeriggio visita ai villaggi artigianali di Borsang e di Samkamphaeng, dove si potranno ammirare i prodotti dell’artigianato locale quali sete, lacche, sculture in legno, bellissimi ombrelli di carta oleata dipinti a mano, e articoli in argento lavorati manualmente, ceramica Celadon e stoviglierie. Ritorno in hotel verso le ore 17.00 circa. Alle ore 19.00, partenza per una cena Kantoke, in un tipico locale ove si assisterà ad uno spettacolo folcloristico delle varie tribù. Rientro in hotel per il pernottamento. 11° giorno, CHIANG MAI/MAE HONG SON Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Mae Hong Son, regione abitata prevalentemente dai popoli Hmong e Shan. Arrivo e trasferimento immediato all’hotel Imperial Tara Mae Hong Son. Dopo la seconda colazione si procede alla visita dei templi Doi Kong Hmu, Chong Kum e Chong Klang. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena libera e pernottamento in hotel. 12° giorno MAE HONG SON/CHIANG MAI Prima colazione e partenza per la visita dei villaggi abitati da etnie diverse. Mae Hong Son si estende ai confini montuosi della Tailandia occidentale. È un luogo dove il tempo sembra scandirsi in modo diverso e dove la natura è la protagonista principale. In questa regione, raggiungibili in battello lungo il fiume Pai, vivono le famose “donne giraffa” o donne dal lungo collo, così chiamate per i numerosi anelli che adornano il loro collo. Seconda colazione in un ristorante locale. Quindi trasferimento in aeroporto e rientro a Chiang Mai. Cena e pernottamento. 13° giorno, CHIANG MAI/CHIANG DAO/THA TON/CHIANG RAI Prima colazione e partenza per Tha Ton. Sosta lungo la strada per visitare una piantagione di orchidee. Si prosegue quindi per il campo di Chiang Dao per osservare gli elefanti che si esercitano al lavoro nella foresta di tek. Escursione nella jungla di circa un’ora a dorso d’elefante. Si prosegue quindi per Tha Ton, sostando per la seconda colazione in un ristorante della zona sulla riva del fiume Maekok. Imbarco poi su una motolancia per un’indimenticabile crociera di un’ora e mezza circa da Tha Ton a Baan Pa Tai, sul fiume Maekok. Giunti a Baan Pa Tai si prosegue in auto per raggiungere Bann Ya-Pa, un villaggio abitato da tre diverse etnie, dove si potranno osservare i costumi e le tradizioni degli Akha, dei Lahu Shi Balah e dei Padong Long Neck Karen. Si raggiunge poi Chiang Rai. Sistemazione nelle camere riservate all’hotel Dusit Island Resort. Cena e pernottamento in hotel. 14° giorno, CHIANG RAI/GOLDEN TRIANGLE/CHIANG SAEN/MAESAI/BANGKOK Prima colazione e partenza per Sop Ruak, nel cosiddetto “Triangolo d’Oro”, famoso nel mondo per la coltivazione dell’oppio praticata dalle tribù della zona nel folto della giungla. Qui, alla confluenza del Sop Ruak col Mekong, si trova il punto d’incontro dei confini birmani, tailandesi e laotiani. Si prosegue in direzione di Chian Saen, importante centro archeologico che in passato fu la residenza del Re Menerai, il fondatore del Regno di Lanna. Si visitano gli scavi archeologici e i templi più significativi di questo antico centro. Dopo questa visita si rientra a Maesai, una piccola cittadina situata all’estremo nord della Tailandia, Pagina 4 sul confine con la Birmania. Sosta al mercato posto all’ingresso del ponte che immette oltre confine, dove si possono fare acquisti interessanti di articoli provenienti dalla Birmania e dalle zone limitrofe. Trasferimento poi, nella tarda mattinata all’aeroporto di Chiang Rai in tempo utile per la partenza del volo per Bangkok. Arrivo e trasferimento in hotel. Pasti liberi. In tempo utile trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia. 15° giorno, ITALIA Arrivo previsto in mattinata. Viaggio nel nord Tailandia e Laos Antropologia e natura, i Lao e l’Issan. 1° giorno, ITALIA/BANGKOK Partenza dall’Italia con voli di linea. Pasti e notte in volo. 2° giorno, BANGKOK Arrivo a Bangkok e trasferimento in hotel. Pasti liberi. Nel pomeriggio visita del Palazzo Reale e del Wat Phra Kaew. Quest’ultimo tempio custodisce una preziosa statua del Buddha di smeraldo e nei chiostri attigui gli affreschi della tradizione del Ramakien (la saga Thai derivata dal Ramayana). Il Wat Po, nei pressi del Palazzo Reale, ospita invece una grande statua del Buddha disteso lunga 46 metri e alta 15. Pernottamento. 3° giorno, BANGKOK/CHIANG RAI Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Chiang Rai, capoluogo della provincia omonima, nel cuore di una delle province più rurali paese. La città faceva parte del regno thai di Lanna. Fra i suoi monumenti quello più importante è il Wat Phra Kaew, il tempio in cui era conservata fino al 1434 la piccola e preziosa statua del Buddha di Smeraldo oggi ospitata a Bangkok. La città è anche sede di un mercato tradizionale dove si ritrovano le numerose tribù della regione per comprare e vendere i lori prodotti agricoli ed artigianali. Pasti liberi. Pernottamento. 4° giorno, CHANG RAI/HUAY XAI/PAK BENG Prima colazione e partenza per il confine laotiano. Siamo nel cuore del famoso Triangolo d’Oro, il territorio dove si incontrano i confini di tre regioni: la Birmania, il Laos e la Tailandia, segnati dalla confluenza dei fiumi Mekong e Tiny Rouak. Disbrigo delle procedure e partenza da Huay Xai (o Ban Huay Xai, Ban = villaggio) per la prima interessante navigazione sul fiume Mekong (letteralmente “madre delle acque”). Lungo il percorso sosta presso alcuni villaggi abitati da gruppi etnici che conducono la vita rurale tipica di quest’area. Seconda colazione a bordo ed arrivo nel pomeriggio a Pak Beng, sulle rive del grande fiume Mekong, uno dei fiumi più importanti dell’intero continente che ha le sue sorgenti sugli altipiani orientali del Tibet. Scorre poi per circa 4.200 km fino a sfociare con un immenso delta nel Mar Cinese meridionale nei pressi di Saigon. Il fiume, irruento e pericoloso nel suo corso settentrionale, diviene navigabile nel Laos. Cena e pernottamento. 5° giorno, PAK BENG/PAK OU/LUANG PRABANG Prima colazione e partenza per una nuova navigazione sul Mekong che ci consente di raggiungere Luang Prabang e le grotte di Pak Ou. Navigare un fiume imponente e vitale come il Mekong è una delle esperienze più belle che si possa compiere nel sud-est asiatico. Sulle sponde gli abitanti sono impegnati nelle loro quotidiane attività agricole o di pesca con gli stessi metodi immutati da centinaia d’anni. Le due grotte di Pak Pagina 5 Ou, in uno sperone di roccia alto circa cento metri, proprio affacciate sul fiume, contengono circa 4000 statue del Buddha in posture diverse e di ogni dimensione. Fu il re Setthatirath a portare qui tutte le sue statue per proteggerle dall'invasione birmana ed in seguito la devozione popolare ha arricchito la raccolta fino a realizzare l’insieme che oggi ammiriamo in questa atmosfera di sacralità. Seconda colazione in corso di viaggio. Arrivo a Luang Prabang, capoluogo della provincia omonima. La città fu per secoli capitale del potente regno di Lan Xang (1353-1694); poi sotto il controllo francese dal 1893 al 1954 e capitale regia del Laos dal 1950 al 1975, quando il paese divenne repubblica. L’area geografica è un complicato guazzabuglio di monti, con valli che si intersecano e boschi dove una popolazione itinerante libera qua e là con l’incendio un tratto di terreno che coltiva per qualche stagione e poi abbandona. Sebbene il paese non sia facilmente percorribile già molti viaggiatori vi giungono, attratti dai templi storici che sono il retaggio di un passato glorioso, dal paesaggio, dall’atmosfera semplice e rurale, ma soprattutto dai Lao, gli abitanti di questa terra che non ha mai voluto essere considerata una appendice della Tailandia o del Vietnam. Cena e pernottamento. 6°/7° giorno, LUANG PRABANG Pensione completa. Interi giorni dedicati alla visita di Luang Prabang. Si visitano l’interessante palazzo reale ora museo nazionale e molti templi, tra la collina di Phu Si ed il fiume Mekong: tra questi il Vat Wisunalat, fra i più antichi della città. Particolarmente interessante è la fabbricazione di carta, che avviene in maniera molto semplice utilizzando la corteccia di una pianta tenuta a bagno e macerata a mano. Una famiglia se ne occupa da sempre e questa visita è davvero unica. 8° giorno, LUANG PRABANG/VIENTIANE Prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Vientiane, capitale del Paese, la più piccola delle unità politiche sorte dopo la dissoluzione dell’impero coloniale francese. Vi abitano semplici contadini itineranti a causa del territorio impervio ed inospitale. Basti pensare che fino al 1977 l’unità di scambio era il Kg di riso! Oggi il Paese è legato al potente Vietnam che ne garantisce la difesa ed un minimo di economia. I Lao sono un popolo della famiglia Thai ed i loro tratti somatici sono un evidente risultato di una mescolanza tra la razza cinese e quella indiana. Ovviamente le zone di confine sono le più importanti per il Paese a motivo dell’opportunità di scambio che esse creano, quindi anche Vientiane, la piccola capitale, si trova proprio sul confine con la Tailandia. In particolare visita del tempio più antico della città (1818) in stile siamese chiamato Vat Si Saket (il termine Vat indica il monastero buddista). All’interno vi sono centinaia di raffigurazioni del Buddha in materiali e dimensioni diversi. Ed ancora il museo Prakeo, un tempo anch’esso luogo di culto costruito per custodire il famoso Buddha di Smeraldo che oggi sta nel Palazzo Reale di Bangkok e lo stupa di Pha That Luang, simbolo della religione buddista, emblematico per l’aggressività strutturale, con una forma a spirale. Questo tempio è il simbolo religioso e regale del Laos, meta di pellegrini che vi giungono da tutto il Paese. Cena e pernottamento. 9° giorno, VIENTIANE/NONG KHAI/KHON KAEN Prima colazione e rientro in Tailandia attraversando il ponte dell’amicizia che segna il confine tra i due Paesi. Si giunge quindi a Nong Khai, città di frontiera e importante centro commerciale che dista soli 24 km da Vientiane. Seconda colazione e proseguimento per Khon Kaen. Siamo nella regione conosciuta come Issan dove vive un terzo dei tailandesi. Questa regione è la meno visitata del Paese eppure è la più significativa dal punto di visita culturale a motivo del fiorire proprio qui di quelle culture lao e khmer che vi hanno lasciato la loro testimonianza. Anche dal punto di vista naturalistico la regione offre bellissimi parchi naturali dove sono stati fatti importanti ritrovamenti di fossili ben conservati che indicano come quest’area abbia ospitato le prime forme di vita nell’epoca mesozoica. Cena e pernottamento. 10° giorno, KHON KAEN/PHIMAI/KHORAT Prima colazione e partenza per la piccola cittadina di Phimai, tra gli esotici paesaggi rurali. Qui si trova un antico parco storico, il Prasat Hin Phimai, patrimonio dell’Unesco, dove si trova un tempio khmer che precede la costruzione dell’Angkor Wat. Il re Suriyavoraman, 1002-1049 d.C. aveva addirittura creato una strada che collegava direttamente Phimai ad Angkor. Seconda colazione in corso di viaggio. Sosta quindi presso il villaggio di Dan Kwian, famoso per la realizzazione di belle ceramiche che qui si producono secondo i metodi tradizionali. Proseguimento quindi per la visita del complesso templare di Phanom Rung, situato su un Pagina 6 vulcano spento. Si tratta di una serie di templi khmer molto ben conservati databili tra il X e il XIII secolo. Questi templi sono l’evidenza di un periodo di grande splendore della cultura khmer trasmessa in un vasto terriotorio che orbitava intorno ad Angkor. Cena e pernottamento. 11° giorno, KHORAT/BANGKOK/ITALIA Prima colazione e partenza per Bangkok attraversando il bellissimo parco nazionale di Khao Yai, il più vasto ed inviolato parco del Paese che si estende su una superficie di 1.850 kmq. Il parco, con una foresta pluviale imponente include monti, due importanti fiumi e oltre 20 cascate ed è abitato da una fauna ricchissima e da una flora con diverse specie rarissime. Seconda colazione ed arrivo a Bangkok. In tempo utile trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia. 12° giorno, ITALIA Arrivo previsto in mattinata. SOGGIORNI MARE Golfo di Tailandia Hua Hin A meno di 230 km da Bangkok, raggiungibile in auto in circa due ore mezza è la località ideale per godersi la vita di mare in tutta tranquillità, un luogo adatto alle famiglie, ben lontano dallo smog e dalla confusione di altre località balneari invase dal turismo di massa. Fu scoperta nel 1910 durante una battuta di caccia al cervo da parte di sua maestà il principe Chakrabhongs il quale si innamorò della straordinaria bellezza del luogo e decise di costruirci la propria residenza estiva. Una decina di chilometri più a sud di Hua-Hin si trovano le splendide spiagge di Hat Khao Takiap, Suan Son e Khao Tao, ancora incontaminate. Per un soggiorno in totale relax, appena fuori da Hua Hin, proponiamo il Dusit Hua Hin Resort (5*) che unisce la modernità di i tutti comfort con la cortese ospitalità Thai. Il resort è circondato da superbe spiagge e una lussureggiante vegetazione immerso in un’atmosfera incantevole. Inoltre suggeriamo il piccolo boutique hotel Casa del Mare, esclusivo e tradizionale oltre all’ l’Anantara Resort che fa parte del gruppo Small Luxury Hotels, senz’altro molto molto bello. Kho Chang Si raggiunge l’isola arrivando in volo da Bangkok presso il delizioso aeroporto di Trat e poi proseguendo con un ferry per circa 30 minuti. Quest’isola, molto estesa rispetto alle altre che fanno parte del parco marino omonimo si sta proponendo al turismo internazionale al pari di Phuket trent’anni fa. Al momento sono poche le strutture che consentono un buon livello di soggiorno e tra queste segnalaimo il bellissimo Amari Emerald Cove. L’isola è abbastanza grande da consentire alcune visite interessanti anche all’interno come le belle cascate, ben tre, piccoli centri abitati ed il caratteristico villaggio di pescatori addossato al lungo pontile. Le spiagge sono molto lunghe e abbastanza profonde, il fondale è sabbioso e per immersioni o snorkeling è possibile raggiungere velocemente le altre isole del parco marino. Koh Kood E’ l’isola più distante dal litorale di Trat. E’ rimasta inaccessibile per svariati anni a causa di problemi politici avuti in passato con la Cambogia ed è per questo che è ancora incontaminata dal turismo di massa. E’ prevalentemente montuosa e ricoperta da foreste di mangrovie, ricca di ruscelli e cascate che ne fanno un ambiente affascinante e misterioso. Naturalmente l’isola offre anche moltissime spiagge di sabbia corallina, mare cristallino e una gran varietà di coralli e vita sottomarina. I principali luoghi da visitare sono Khlong Jao Waterfall, la cascata più famosa dell’isola, con ben tre salti e dove è possibile fare un bagno rigenerante sotto le sue acque fredde. Ao Salad Bay, sulla costa est, un pittoresco villaggio di pescatori dove è possibile acquistare pesce freschissimo, crostacei e la famosa “ salsa di pesce”, ingrediente principale delle ricette Thai. Rang Isles, un isolotto a 6 km ad ovest ottimo punto per le immersioni e lo snorkling data la grande varietà di vita sottomarina presente. Suggeriamo il resort Shantaa Koh Kood, il Captain Hook Resort e l’Aow Noi Resort. Pagina 7 Koh Mak Situata a est del golfo della Tailandia, fa parte di un arcipelago di 9 isolette chiamato Moo Koh Maak, di cui solo quattro sono abitate. Prevalentemente pianeggiante è ricoperta da palme da cocco e alberi della gomma, circondata da chilometri di spiagge bianche e acqua cristallina che sono la vera attrazione di questo paradiso tropicale. Durante la bassa marea si può raggiungere l’isola di Kham attraverso una sottile lingua di sabbia che forma un passaggio naturale. La spiaggia più bella è quella di Ao Suan Yai da dove è possibile ammirate Koh Raet e Koh Phee e da dove si gode uno strabiliante tramonto. L’altra spiaggia imporante è Ao Khao, luogo preferito dai pescatori locali che gettano le loro lenze presso i “reefs” ricchissimi di pesce. Suggeriamo il Koh Mak Panorama Resort. Koh Samui Quest’isoletta situata nel Golfo del Siam, nell’arcipelago di Ang Thong, è stata per anni il paradiso dei giovani “hippies” che ne avevano fatto la loro meta esclusiva. Scoperta da pochi anni dal turismo di massa, è diventata in poco tempo l’alternativa naturale a Phuket soprattutto nel periodo della stagione delle piogge estive quando le montagne della penisola di Khra proteggono il Golfo del Siam dalle piogge battenti di Luglio ed Agosto. Quest’isoletta coperta di verdi foreste offre oggi anche strutture alberghiere di ottimo livello e la suggeriamo al pubblico italiano per le classiche vacanze estive. Mare delle Andamane Phuket La “Perla delle Andamane” come è conosciuta in tutto il mondo, offre chilometri di spiagge bianchissime, strutture alberghiere di altissimo livello e ville esclusive, un entroterra di vegetazione tropicale rigogliosa, angoli di pace e tranquillità dove abbandonarsi ad un meritato relax, e luoghi di incontro per i forzati della notte brava, dove ristoranti, bar, discoteche e mercatini notturni attendono coloro che amano far l’alba divertendosi. A Phuket ciascuno può trovare una vacanza a sua dimensione, quattro Campi da Golf a livello internazionale, Centri Benessere con personale altamente qualificato, Noleggio di barche a vela, Pesca d’altura, Centri Sub con Istruttori professionali. Il nostro suggerimento è di sperimentare quello che quest’isola può offrirvi. Suggeriamo il Kata Thani ed il Meridien che hanno spiaggia propria. Phi Phi Island Vi si giunge con un trasferimento in battello da Krabi. Il mare stupendo è costellato da altri isolotti dove recarsi in tutta tranquillità. Vi si trovano spiagge di sabbia bianchissima per bagni di sole e di mare memorabili. Poco distante si trova anche Phi Phi Le, l’isola dei coralli con la “Grotta dei Vichinghi, dove si possono osservare degli affreschi che, si presume, appartengano ad antichi uomini del mare. Inoltre stalattiti multicolori e centinaia di canne di bambù appoggiate alle pareti della grotta utilizzati per la raccolta dei nidi di rondine, piatto pregiatissimo della cucina orientale. Questo mare è l’ideale per l’esplorazione, con maschera e boccaglio, dei fondali ricchi di coralli e pesci multicolori. Suggeriamo lo Zeavola Resort, un eco-resort di livello superiore che si trova sulla punta nord di Phi Phi (un’ora di barca sia da Phuket che da Krabi). Koh Lanta L’isola di Koh Lanta Yai è situata 70 km a sud di Krabi, nella parte orientale nella baia di Phang Nga. Lunga 27 km, quasi interamente coperta da una straordinaria foresta pluviale, è celebre per le sue coste orlate da spiagge bianchissime e un mare cristallino ancora incontaminato. Vi si trova un ambiente multiculturale e multireligioso che offre l'opportunità di incontrare la vita rurale tailandese godendo delle sue spiagge e delle colline coperte di fitta vegetazione, esplorando le sue grotte o ammirando le barriere coralline poco lontane. Fa parte di un arcipelago formato da altre 52 isole di cui solo 12 sono abitate, quattro delle quali accessibili, Koh Klang, Koh Bubu, Koh Lanta Yai and Koh Lanta Noi. Koh Lanta Yai, la più grande, si puó raggiungere da vari punti della provincia. Ci sono diversi battelli che Pagina 8 partono da Chaofa Ship-berth, Khongkha Road, Krabi Town così come da Ban Hua Hin sulla terraferma a est di Lanta, da Ban Baw Meuang più a sud, da Koh Phi Phi Don e da Koh Jam. Suggeriamo il il Layana Resort and Spa, il Baan Lanta Resort & Spa,il Twin Lotus Resort and Spa, e, per un approccio più ecologico, il Narima Bungalow Resort. Il parco marino di Koh Tarutao E’ un arcipelago di 51 isole che si estendono nel Mar delle Andamane, a pochi chilometri dal confine malese sul versante occidentale della Tailandia. Il parco è il luogo di nidificazione di ben quattro specie di tartarughe marine, offre bellissime spiagge, barriere coralline e una ricca fauna marina. Si raggiunge con un volo interno da Bangkok a Hat Yai e un'ora di bus fino al porto di Pak Bara. Da Pak Bara si parte in barca per Piante Malak, sull’isola di Tarutao. Per le sistemazioni nel parco marino, sull’isola di Adang o di Lipe, è responsabile il Dipartimento del Parco Nazionale. Le sistemazioni sono molto spartane, adatte a giovani con grande spirito di adattamento. Esiste anche la possibilità di soggiornare in un buon resort sull’isola di Koh Bulon, il Pansand Resort. Da qui si possono vistare comodamente le altre isole dell’arcipelago. Invece, per la nostra clientela più esigente proponiamo delle bellissime crociere in partenza da Phuket che effettuano una navigazione di 5 e più giorni consentendo di esplorare luoghi dalla bellezza inesprimibile. Khao Lak Graziosa località turistica a 80 km di strada dall’aeroporto di Phuket, nella provincia di Phang Nga, a ridosso del Parco Nazionale Khao Lak/Nam Roo. Normalmente si intende per “Khao Lak” una porzione di territorio che va da Thai Muang (a Sud) a Kuraburi (a Nord), sono una serie di piccole e grandi spiagge bianchissime orlate di palme, mare cristallino e pochi alberghi (per ora). Il Parco Nazionale si estende per 125 km quadrati alle spalle della zona costiera, ed offre foresta vergine, cascate, ed una grande varieta di flora e fauna, il che consente al turista anche di poter effettuare passeggiate nella foresta e trekking in alternativa alla semplice vacanza mare. Inoltre per gli appassionati, il Thai Muang Beach Golf Course and Country Club propone un campo a 18 buche par 72, che uno dei pochi esempi di percorso costiero (link) in Thailandia. Le strutture alberghiere sono poche ma di livello medio-alto, ed è già in progetto la costruzione di nuove strutture di lusso. Data la breve distanza dall’aeroporto di Phuket, la riteniamo l’alternativa naturale alla più caotica Phuket per gli amanti del relax e del silenzio. Suggeriamo Il Sorojin Resort ed il Flora Resort. Krabi Krabi è una località turistica emergente, affacciata sul mare delle Andatane, che sta vivendo uno sviluppo sia turistico che organizzativo solo da alcuni anni. Infatti sono stati già aperti alcuni alberghi, negozi e ristoranti che posizionano Krabi tra quelle aeree, pur non aggredite dal turismo di massa, già pienamente idonee ad accogliere un turismo internazionale e qualificato. Krabi è collegata a Bangkok con voli giornalieri, si trova ai margini del parco Nazionale di Khao Panom Benya e molto vicina a magnifiche isole ed isolotti dalle spiagge bianche lambite da un mare cristallino. Per questo Krabi è molto apprezzata da chi ama il relax in un ambiente naturale rigoglioso e vario. Trang E’ una località dove si trova un bellissimo hotel della catena Amari, l’Amari Trang Beach Resort, vera e propria cattedrale nel deserto da cui si gode una vista mozzafiato del paesaggio marino tipico di tutta l’area, caratterizzato dalle fantastiche formazioni rocciose a faraglioni di tutte le dimensioni e forme. Un soggiorno a Trang consente un contatto con la natura splendida e primordiale di un paese veramente esuberante in tutta la sua magnificenza. Pagina 9