Buone Pratiche - I.I.S.Galilei Crema

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Buone Pratiche - I.I.S.Galilei Crema
Buone pratiche per l'uso della Tecnologia nella Didattica
LE (NOSTRE) BUONE PRATICHE
Questa breve guida vuole suggerire ALCUNI strumenti per far si che l’uso della tecnologia
faciliti l'apprendimento degli studenti e NON rappresenti invece un ostacolo.
Gli strumenti scelti e presentati sono volutamente semplici, di comprensione ed utilizzo
immediato (anche se una certa “confidenza” con questi non fa male!), lasciando al docente la
responsabilità del loro uso consapevole e denso di significato: non basta entrare in classe e dire
“accendete il tablet” per giustificare l’uso di questi strumenti ma è opportuno ripensare e in un
certo senso anche riprogettare la propria didattica alla luce di questa nuova prospettiva.
Cominciamo dall'idea del progetto: tutto nasce da una nuova legge dello Stato che impone
l'adozione di libri digitale o, solo se non disponibili, in formato misto. Per una fortunata
coincidenza la Regione Lombardia, che vuole spingere verso una didattica più attiva e
multimediale, finanzia l’acquisto di device e LIM. Questo è il quadro e non dimentichiamo che
questa strada è tracciata e anche per i prossimi anni …
Quindi ora che abbiamo il tablet/portatile, come fare per...
1) Condividere i miei file con la classe?
Si deve usare quello che tecnicamente si chiama REPOSITORY, in pratica un grande magazzino
digitale di contenuti, che possono essere di qualunque formato (testo, immagini, video, etc.).
In istituto ci sono già disponibili varie soluzioni:
- con l’ Intranet : è necessario fare login con il proprio utente, accedere all’ Area Docenti e
selezionare Gestione materiale didattico: qui è possibile caricare materiale a cui gli studenti
possono accedere (Area Didattica – Materiale Didattico) sia da scuola che da casa e senza
autenticazione; il materiale caricato viene quindi presentato organizzato per classe e per
insegnate o per materia a cui esso è riferito. Essendo ad accesso pubblico si deve prestare
attenzione a pubblicare solo materiale esente da copyright.
- con la Piattaforma di e-learning : il materiale didattico viene organizzato in corsi a cui gli
studenti accedono dopo autenticazione; anche questo è visibile sia a scuola che a casa; il fatto
che gli studenti debbano autenticarsi per accedere garantisce che tale materiale sia fruibile solo
agli studenti a cui questo è rivolto;
- con la cartella DatiComuni: è ad accesso privato per i gruppi della classe, accessibile dalla
solo dalla rete di istituto e raggiungibile all’indirizzo
\\Galileo1\dati\Studenti\<nomedellaclasse>\datiComuni
Gli studenti hanno accesso a questa cartella anche con l’unità Y: presente in Risorse del
Computer.
Per le ultime due soluzioni lo svantaggio maggiore è la duplicazione: se devo passare un file a
2 classi, lo devo caricare 2 volte.
Sono da valutare inoltre altre soluzioni:
- con la posta elettronica, tutti gli studenti delle Classi WEB hanno un indirizzo di posta
assegnato dalla scuola, del tipo [email protected], ma è possibile su
richiesta attivare questo servizio anche per altre classi; per tutte le classi WEB, esiste una mail
[email protected] a cui è possibile spedire mail a tutti gli appartenenti (per il
momento solo da utenti interni al gruppo classe);
- con il cloud: un’alternativa efficace è quella dei sistemi di storage e sincronizzazione basati
sul Web, che sfruttano il cloud. Dropbox è oggi il più noto anche se, negli ultimi tempi,
Google Drive si è rivelato un concorrente temibile, anche perché Google è il sito più visitato al
mondo. Per queste soluzioni è necessario registrarsi (volendo si può chiedere un account
@galileo.galileicrema.it), avere a disposizione la mail di coloro che devono condividere le
informazioni, creare un file o una cartella in questi spazi e “invitare” i collaboratori.
2) Di solito inizio la lezione con una parte frontale e schemi alla lavagna.
Posso usare la LIM come una lavagna “normale” e fare un brain storming per riprendere i
contenuti della lezione precedente o, per esempio, proporre un warm-up (un’immagine, uno
schema, un fumetto, etc.) per contenuti nuovi.
Questo materiale può essere anche “registrato” dalla lavagna e passato alla classe quasi
immediatamente o alla fine della lezione. Per questo passo vai al punto 1.
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3) Ho le mie schede fotocopiate con gli esercizi da completare, i lucidi della
lavagna luminosa, testi da sottolineare…
La fotocopiatrice della scuola consente di scansionare fogli in b/n o a colori, in fronte retro e
fino alla dimensione di un A3, producendo il file in formato PDF del documento. Se i fogli sono
parecchi c’è anche il fascicolatore che legge tutto il pacco e crea un unico file PDF. Il file viene
creato in una cartella in rete preselezionabile sul pannello della fotocopiatrice.
Per rendere questo materiale poi fruibile agli studenti, vai al punto 1.
4) Ho il mio materiale didattico già in formato elettronico, prodotto con vari
software; come lo rendo disponibile alla classe?
Una soluzione semplice è quella di trasformare tutto in PDF, che è il formato maggiormente
leggibile su qualunque dispositivo presente a scuola e a casa.
E’ necessario aver installato PDFCreator sul tuo PC (si trova anche su OGNI computer della
scuola). Questo programma aggiunge una nuova stampante all’elenco personale. Dal
programma usato per produrre il materiale didattico (qualunque esso sia), basta utilizzare la
funzione di stampa scegliendo come stampante PDFCreator. Verrà richiesto il nome del file da
salvare e la posizione dove creare questo nuovo documento PDF. Per rendere questo materiale
poi fruibile agli studenti, vai al punto 1.
5) Come fanno gli alunni a modificare un file PDF?
La modifica è possibile solo con programmi specifici (ad esempio con LibreOffice che è free).
In alternativa, Acrobat Reader versione X (10) consente, oltre alla normale lettura, di inserire
nel PDF testo “soprapposto” a quello contenuto, note (tipo post-it), visibili quando il mouse
passa sopra, disegni a mano libera ed evidenziare il testo (proprio come un pennarello
evidenziatore...). Questi elementi vengono salvati insieme al PDF e sono successivamente
modificabili a piacere.
6) Come fanno gli alunni a prendere appunti?
La vecchia tecnologia, quella dei quaderni di carta, funziona ancora ma per il tablet esistono
anche Apps gratuite per fare questo; alcune di queste permettono anche di organizzare gli
appunti in “quaderni” o di condividerli in Internet attraverso il Cloud. Per scrivere si potrebbe
anche utilizzare una “penna” con una punta adeguata al posto delle dita!
Infine ricordiamoci che il tablet (o il notebook) è anche strumento di scrittura per la creazione
di contenuti e la produzione di documentazione, di nuovi ebook, di podcast, di poesie
multimediali (già con successo sperimentate in alcune classi), di articoli giornalistici e di molto
altro ancora.
7) Come faccio a leggere un eBook?
I libri digitali si possono leggere da qualunque dispositivo, tablet, Pc o smartphone. I libri
digitali adottano un formato che dipende dalla casa editrice. In questo momento i maggiori
editori italiani sono confluiti nella gestione ScuolaBook, con un formato PDF non standard.
Per gli ebook “veri” il formato il più diffuso è EPUB, che è un formato aperto di libro e che oggi
é considerato lo standard. Questi sono tutti pensati per visualizzare solo il testo mentre il
formato per le immagini è lo standard JPG. Se non si possiede un EBookReader (come Kindle di
Amazon o Leggo di IBS), è possibile, attraverso il browser FireFox, scaricare EpubReader e,
dopo averlo installato, attraverso l'icona in alto a destra, sarà possibile sfogliare il catologo
degli eBook disponibili e leggerli oppure, se si utilizza Chrome, esiste un'estensione che si
chiama Magic Scroll eBook Reader che si installa in un batter d'occhio. Ma le alternative via
WEB sono molteplici, basta solo sceglierne una.
I vantaggi nell'uso di questi strumenti sta nella possibilità di “tener il segno”, annotare, avere,
in ogni momento, disponibile il dizionario, aumentare la dimensione dei caratteri mentre gli
svantaggi restano sulla tecnologia che separa in modo molto netto gli EBR (Kindle e company),
dai tablet e dai PC in generale. Leggere risulta alla fine faticoso con un tablet ma questo offre
una ottima versatilità, usufruendo di prestazioni audio e video avanzate, applicazioni pensate
per la didattica e un mercato in pieno fermento, oltre ad un prezzo interessante.
E non dimentichiamo che già oggi sono disponibili in formato digitale centinaia di titoli di
letteratura classica, completamente gratuiti che si scaricare da Internet, in modo da
permettere la creazione di una propria e personale libreria digitale sempre disponibile. Inoltre
molte biblioteche, fra cui quella di Crema, hanno aderito al progetto MediaLibraryOnLine che
permette, agli utenti della biblioteca cittadina o del consorzio a cui essa appartiene di leggere i
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quotidiani (nel giorno di pubblicazione e NON la versione on-line del giornale), accedere ai libri
disponibili, consultare e scaricare eBook, audiolibri, podcast e video.
8) Come faccio a mettere un eBook sul tablet?
La risposta “standard” è il download. Altrimenti si può collegare il device con un semplice cavo
USB e il PC lo tratterà come un qualunque disco esterno. Quindi per trascinamento posso
spostare contenuti da e verso il tablet, organizzando il materiale in cartelle per materie.
9) Come passo agli studenti le schermate che ha fatto con la LIM?
Il software della LIM permette di esportare le diverse schermate compilate durante la lezione
come unico file PDF. Basta quindi condividere questo come illustrato al punto 1.
10) Come faccio a ritirare i lavori (anche domestici) degli studenti?
In istituto sono già attive varie soluzioni.
Attraverso la Piattaforma di e-Learning, nel corso privato della classe, è possibile creare un
“punto di consegna” che può essere una pagina di testo da compilare o un file da caricare;
questo permette non solo di sapere chi ha svolto il compito (dato che ciascuno studente ha
credenziali proprie) ma anche quando il compito è stato consegnato e, nel caso, attivare un
time-out per le stesse.
In alternativa è possibile utilizzare la cartella privata, che ogni gruppo di lavoro ha, a cui si
accede dalla rete interna; questa è raggiungibile all’indirizzo
\\Galileo1\dati\Studenti\<nomedellaclasse>\<nomedelgruppo>
In questo secondo caso risulta essere più “complicata” la consegna di compiti individuali, in
quanto l’accesso è per gruppo di studenti.
11) Devo fare una verifica individuale a calcolatore. E’ possibile avere garanzie
sulla sicurezza ?
E’ ormai consolidata la pratica delle verifiche al PC e, a tale scopo, sono disponibili batterie di
accessi proprio per questo scopo che hanno permessi limitati, con aree dati personali e private.
Basta chiedere, per tempo, in centro Rete, per la loro attivazione e le poche regole per
l’utilizzo.
12) Vorrei creare un test con domande a risposta chiusa o a scelta multipla...
Di soluzioni praticabili ne esistono diverse.
La prima passa per la Piattaforma di e-Learning dove, nel corso privato della classe, è
possibile definire un Quiz che può contenere risposte multiple, vero/falso, domande a risposta
aperta e altre tipologie come corrispondenze e completamenti e la correzione è automatica
Anche on-line esistono soluzioni: la più nota è quella proposta da Google Docs, che permette
di definire un questionario (Form) con diverse tipologie di risposte ma che non garantisce lo
stesso livello di sicurezza di Moodle.
13) Vorrei che gli studenti imparassero a fare le mappe concettuali...
In attesa di un’App annunciata ma non ancora disponibile, la soluzione è on-line.
Ne esitono diverse e fra queste spicca Mindomo, che permette lo sviluppo di mappe mentali
digitali, offrendo buone funzioni di disegno e la possibilità di collaborare a distanza. Molti di
questi servizi chiedono però la registrazione.
Sui calcolatori della scuola è istallato C-Map, anch’esso una buona alternativa anche se non
permette la produzione condivisa di mappe.
14) Posso organizzare un diario scolastico in modo tale da registrare i compiti
assegnati?
Oltre alle Ap che si possono avere sui dispositivi, la soluzione più facile e accessibile
(praticamente tutti hanno un account Google!) resta Google Calendar, attraverso il quale é
possibile condividere un unico diario sul quale annotare i compiti, le verifiche o ogni altra
scadenza importante. In automatico questo invierà una email a tutti coloro connessi per
ciascuna delle scadenze registrate.
In alternativa, anche il nuovo registro elettronico ha un servizio per questa funzionalità.
15) Vorrei usare la Lim, la piattaforma di eLearning o un’altra tecnologia presente
a scuola ma non so da dove incominciare.
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A scuola ci sono persone esperte che possono aiutare ed esiste anche una comunicazione sul
sito della scuola per evidenziare in quali ore essi siano a disposizione.
16) Ma questi dispositivi solo sempre collegati ad Internet ?
La risposta è SI; la scuola ha potenziato la cablatura wireless, anche nella sede scattata, per
garantire fin dal principio dell’anno scolastico 2012-’13 una stabilità e un’ampiezza di banda tali
da garantire una navigazione efficiente.
Questo è un enorme vantaggio (tutta la ricchezza della rete sempre disponibile) ma anche una
possibile fonte di preoccupazioni: alcuni siti, come Facebook e YouTube sono e resteranno
bloccati ma serve sorvegliare che lo strumento sia utilizzato “bene”. Si può anche chiedere di
riporli nello zaino se in quel momento la lezione richiede tutta l’attenzione della classe!
17) Come faccio a sapere quali risorse sono disponibili in rete per la mia materia ?
La domanda vera è un’altra: “una volta che ho trovato del materiale didattico davvero buono,
sono disponibile a condividerlo?”. Se la risposta è SI allora ci possiamo organizzare. Non esiste
un “catalogo” omniscente di risorse ma nulla vieta che non possiamo crearlo noi! Se ogni volta
che provo un software o una App, guardo un bel video o visito un sito davvero interessante, mi
sforzassi di riempire una scheda di recensione forse questa domanda non avrebbe senso di
essere posta. Lo stesso vale per il materiale didattico da me e dai miei collehi realizzato. E’
necessario pensare, come gruppo docenti, a strumenti che facilitino l'interazione fra di noi per
attività di ricerca, di esplorazione di risorse, raccolta dati su quanto è disponibile e valutazione
di tutto ciò ma sempre e solo in modo collaborativo.
18) Se YouTube è bloccato, come faccio a vedere un video disponibile proprio su
questo ?
Il sito è bloccato a scuola ma a casa nostra (per fortuna) no. Se voglio mostrare in classe un
video da YouTube (o da un altro sito “vietato”) è necessario scaricare la risorsa in questione a
casa propria. Per YouTube, ad esempio esistono add-on (pezzi di software a completamento del
Browser) per scaricare il video in riproduzione; questa soluzione è inoltre molto efficace perchè
le immmagini saranno fluenti e non bloccate spesso dal buffering della rete.
19) Se il tablet ha la fotocamera, come posso impedire che scattino immagini
durante le lezioni ?
Esiste un regolamento per questo a cui è utile sempre far riferimento. Siate chiari con gli
studenti spiegando loro che il tablet gli serve per studiare!
Potrebbe essere invece interessante “ribaltare” l’uso della fotocamera integrata proprio per
documentare l’attività in classe o in laboratorio, durante le visite guidate o i viaggi di
istruzione.
20) L’uso del tablet é obbligatorio ?
I libri di testo o almeno parte di essi sono su questi dispositivi, quindi la risposta è SI. La
risposta è comunque SI perché il progetto generazione WEB è triennale e le classi seguenti
dovranno utilizzare i libri digitali, anche se non è chiaro se ci saranno le risorse per fornire i
device anche agli altri studenti. Stiamo affrontando una vera rivoluzione che passa in primo
luogo dalla didattica e che costerà fatica (nessuno lo nega!). Possiamo farcela se saremmo in
grado di creare una rete di sostegno reciproco, di collaborare e soprattutto di co-progettare la
didattica in classe fra colleghi. Qualche “brutta figura” è da mettere in conto, è indubbio che i
ragazzi siano più bravi di noi, ma non siamo in classe per insegnare la manualità del tablet ma
per fare matematica, storia, fisica, la nostra disciplina che, nel tablet, vede solo uno strumento,
che è quello che deve essere.
21) E se non sono bravo ad usare il tablet ?
Allora chiediamo aiuto proprio ai ragazzi. Magari questo capovolgimento dei ruoli li porterà ad
prestarci maggiore attenzione e a seguirci quando spiegheremo i contenuti della nostra
disciplina. Potrebbero anche rendersi conto che siamo lì per aiutarli a sviluppare le loro abilità e
loro competenze che va molto al di là del voto sul registro.
I.I.S. “Galilei” di Crema
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