Documento 5A LL - ISIS Gobetti – Volta

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Documento 5A LL - ISIS Gobetti – Volta
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ESAME DI STATO
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
CLASSE
QUINTA
SEZIONE
INDIRIZZO
LICEO LINGUISTICO
A
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ELENCO CANDIDATI
Classe V ALL
A. s. 2015/2016
CANDIDATI
1. ARCOLINI ELISA
2. BALDI MICHAEL
3. BANDINELLI SAMUELE
4. BONAFEDE MARISTELLA
5. CARRONE ILENIA
6. CASTOLDI FLAVIA
7. CELOALIAJ JENNIFER
8. CHELAZZI ILARIA
9. DE CICCO ALESSIA
10. DELLA NAVE ROBERTO
11. DEMIAN MARCO
12. FEDELI NICCOLO'
13. GHEZZI GIACOMO
14. GHIRELLI CHIARA
15. GJUZI ELENI
Anno
scolastico
Classe/se
zione
- terzo 2013/2014
3 ALL
- quarto 2014/2015
4 ALL
- quinto 2015/2016
5 ALL
CANDIDATI
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
Studenti
inseriti
* interni: 0
esterni: 0
interni: 0
esterni: 2
interni: 0
esterni: 0
INNOCENTI BENEDETTA
LOPEZ VERA KAROL MARJORIE
MANNUCCI ELENA
MANZANI ADELE
MARGHERI MARTINA
MARIOTTI EMMA
MAROTTA MARTINA
MASINI VANESSA
NATALI CAMILLA
NENCI VIOLA
PINZAUTI LEONARDO
RICUTINI MARTINA
ROSSI MARINA
SALUCCI CHIARA
SENNI VIRGINIA
Totale
alunni
Esito scrutinio
finale
29
Ammessi: 28
non ammessi: 1
ritirati: 0
30
Ammessi: 30
non ammessi: 0
ritirati: 0
30
Ritirati: 0
* provenienti da altra sezione o indirizzo o ripetenti dell’Istituto
Il consiglio di classe, nella componente dei docenti, è risultato nel corso del
triennio come di seguito indicato:
LICEO
LINGUISTICO
Materia
Lingua e
letteratura
italiana
Lingua e Cultura
Inglese
Terza
Quarta
Quinta
NOME DOCENTE
NOME DOCENTE
NOME
DOCENTE
MASTROGIOVANNI
MASTROGIOVANNI
BINAZZI
MARTINI
MARTINI
MARTINI
SIMPSON
SIMPSON
SIMPSON
SPERANZA
SPERANZA
SPERANZA
ROSSI
BENZI
BENZI
VIRDIA
VIRDIA
VIRDIA
MOLINA
ORO' DIEZ
ORO' DIEZ
MARINEZZI
MARINEZZI
MARINEZZI
GLEISSNER
GLEISSNER
GLEISSNER
PIPICELLA
PIPICELLA
PIPICELLA
Lingua e Cultura
Straniera 2
FRANCESE
Lingua e Cultura
Straniera 3
SPAGNOLO
Lingua e Cultura
Straniera 3
TEDESCO
Lingua e Cultura
Straniera 3
RUSSO
GABAI
GABAI
GABAI
Storia
MASTROGIOVANNI
MASTROGIOVANNI
BINAZZI
Filosofia
PRANZINI
CODIGNOLA
CODIGNOLA
Matematica
MODI
MODI
MODI
Fisica
BONACCINI
NISTRI
ONASINI
Scienze Naturali
CONTI
FRANZESE
GARAU
Storia dell’Arte
BINI
BINI
BINI
ORTUSI
ORTUSI
ORTUSI
ARA
LAMIA
CARRARESI
MOTTOLA
BATTAGLINO
Scienze Motorie e
Sportive
Religione
Cattolica
Attività
Alternativa
CARATTERISTICHE DELLA CLASSE:
(profilo della classe sul piano della disciplina e del profitto, in considerazione della
situazione di partenza dell’anno in corso, della progressione nell’arco del triennio
e degli obiettivi generali raggiunti)
La classe ha manifestato una certa difficoltà a mantenere un adeguato livello di
attenzione durante le lezioni; forse anche a causa del numero consistente degli
studenti della classe. In ragione di ciò e dell'impegno profuso nello studio
individuale, si manifestano livelli differenziato di rendimento, che in qualche caso
sono particolarmente positivi, mentre nella media si possono considerare
sufficienti. Nel corso del triennio si è comunque manifestato un processo di
crescita importante sia nell'atteggiamento dello stare in classe, sia anche
nell'impegno di studio, che purtroppo risulta comunque in alcuni casi
mnemonico e poco critico. Si fa presente che all'interno della classe sono presenti
due alunni certificati DSA e uno certificato BES, per i quali per le prove d'esame
si rimanda alle relazioni allegate.
DESCRIZIONE SINTETICA DELLE SIMULAZIONI DELLE PROVE DI ESAME
TIPO PROVA
DATA
DURATA
I PROVA
MATERIE
ITALIANO
06/05/16
360 min.
09/05/16
360 min.
INGLESE
150 min.
STORIA DELL'ARTE,
MATEMATICA, FISICA,
FILOSOFIA, 2° LINGUA
II PROVA
III PROVA
TIPOLOGIA B (5x2)
09/03/16
III PROVA
TIPOLOGIA B (4x3)
28/04/16
150 min.
FILOSOFIA, SCIENZE
NATURALI, 2° LINGUA,
3° LINGUA
Si allegano:
All. 1 - le griglie di valutazione per la Prima, Seconda e Terza Prova utilizzate dal
consiglio di classe per la correzione delle simulazioni effettuate;
All. 2 – i testi delle prove di simulazione effettuate.
ATTIVITA’ CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
Vengono di seguito riportate le attività progettuali più significative sul piano
culturale, praticate nel corso del triennio dall’intera classe e/o da gruppi di
studenti e/o da singoli alunni.
TERZA
Attività
USCITE
PROGETTI
VIAGGI
ISTRUZIONE/
STAGE/ SCAMBI
PLURIDISCIPLIN
ARI
Per tutta la classe
History Cambridge;
Educazione alla salute
Scambio con Amersfort
(Olanda)
Per gruppi
English as a second language
IGCSE Cambridge
CLIL
QUARTA
Attività
USCITE
PROGETTI
VIAGGI
ISTRUZIONE/
STAGE/ SCAMBI
ORIENTAMENTO
Per tutta la classe
Per gruppi
Alternanza scuola-lavoro in
Italia e all'estero;
History Cambridge
DELE: B1 e B2
Soggiorno studio in Francia
Orientamento in uscita
PLURIDISCIPLIN
ARI
CLIL
QUINTA
Un modulo di storia
dell'arte in francese
Attività
USCITE
Per tutta la classe
PROGETTI
History Cambridge
VIAGGI
ISTRUZIONE/
STAGE/ SCAMBI
ORIENTAMENTO
Viaggio di istruzione a
Praga
PLURIDISCIPLIN
ARI
Modulo di storia in lingua
inglese
CLIL
Un modulo di storia
dell'arte in francese sul XIX
secolo
Per gruppi
Esame di storia
in inglese (Cambridge)
VALUTAZIONE (allegati al P.O.F. 2015-2016)
Modalità, criteri, voti
Il Collegio dei docenti stabilisce i criteri generali di valutazione dell’efficacia della
programmazione
educativa e didattica e quelli di promozione o non promozione degli studenti.
Esso è consapevole che la valutazione non è un atto unilaterale e separato da
qualsiasi contesto, ma è parte integrante del rapporto educativo e didattico, che
implica l’interazione tra chi insegna e chi impara.
La valutazione degli studenti, pertanto:
- è parte della programmazione didattica;
- è elemento fondato su criteri omogenei in ordine agli obiettivi formativi e
culturali da raggiungere.
Per questo motivo, il provvedimento di promozione, non promozione o
sospensione del giudizio alla fine dell’anno scolastico, attesta il raggiungimento
degli obiettivi e lo svolgimento dei percorsi idonei ad una più agevole prosecuzione
degli studi.
Modalità e criteri per la valutazione di fine anno scolastico
1. Per le classi dalla prima alla quarta, il Consiglio di classe, a fine anno valuta se
lo studente abbia acquisito conoscenze e competenze che gli consentano di
proseguire senza difficoltà nella classe successiva.
2. Nel complesso del ciclo di studi tutte le materie concorrono alla formazione
culturale e personale dello studente.
3. Per tutte le classi, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto
scolastico che derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico
espresso dal docente concorrono:
4. Il docente utilizza, in linea di massima, la seguente scala di riferimento per
l’attribuzione dei voti:
SCALA DI
RIFERIMENT
O PER
L’ATTRIBUZI
ONE DEI
VOTI
VOTO
GIUDIZIO
DESCRIZIONE
in decimi
NEGATIVO
Competenze per niente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
conoscenze non misurabili.
3
Competenze non rispondenti agli obiettivi prefissati;
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
4
conoscenze confuse e frammentarie.
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
Competenze parzialmente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
conoscenze superficiali e generiche;
espressione con qualche errore e poco chiara.
Competenze rispondenti agli obiettivi prefissati;
conoscenze essenziali;
espressione con imprecisioni, ma chiara;
Competenze pienamente rispondenti agli obiettivi
prefissati;
conoscenze precise;
espressione chiara.
Competenze soddisfacenti e rispondenti agli obiettivi
prefissati;
5
6
7
8
conoscenze sicure e ampie;
espressione appropriata e fluida.
Competenze pienamente soddisfacenti e rispondenti
agli obiettivi prefissati;
OTTIMO
conoscenze ampie e approfondite;
9 - 10
espressione fluida, appropriata, brillante; originalità
e contributi personali.
In ogni caso il Consiglio di classe può tener conto:
•
•
•
•
degli effettivi apporti formativi e culturali che la scuola ha potuto fornire,
delle risposte dello studente relativamente al rendimento scolastico, all’impegno nello
studio ed alla partecipazione alle iniziative didattiche e formative;
delle fondate possibilità che lo studente consegua gli obiettivi nel tempo rimanente del
ciclo, attraverso ulteriori e specifiche sollecitazioni della scuola;
dell’incidenza delle materie di indirizzo per la definizione di conoscenze e competenze
fondamentali riguardanti lo specifico profilo professionale
Il Consiglio di classe considera, quando ve ne sia la necessità, tutti gli elementi,
anche non strettamente scolastici, che “possono” aver incidenza sul rendimento
scolastico.
5. Per le classi dalla prima alla quarta, secondo le disposizioni vigenti (decreti
ministeriali 42 e 80 del 2007, O.M. del 5/11) in occasione degli scrutini finali,
il Consiglio di classe, in base al numero e alla tipologia delle eventuali
insufficienze, delibera:
a) La promozione alla classe successiva quando gli allievi presentano la sufficienza
(6/10) in ciascuna disciplina
La non promozione alla classe successiva degli alunni i quali, pur avendo usufruito delle
opportunità di recupero offerte dall’Istituzione scolastica,
abbiano ottenuto al termine dell’a.s. il giudizio di “ netta insufficienza” in più discipline;
abbiano rivelato ancora gravi carenze sia nell’apprendimento delle conoscenze di base (i
contenuti e le abilità fondamentali indicati nella programmazione di ogni docente), sia
nell’acquisizione di un metodo di studio per procedere autonomamente sulla strada di un
recupero in tempi brevi;
non siano, quindi, in grado di poter frequentare con una minima possibilità di successo
la classe successiva considerata la gravità delle lacune;
non abbiano partecipato con convinzione al dialogo educativo.
Gli esiti ottenuti potranno dar luogo anche ad un riorientamento da parte del Consiglio di classe
verso un indirizzo di studi più idoneo alle attitudini dello studente.
b)
c) la sospensione del giudizio nel caso sia possibile per gli studenti raggiungere obiettivi
formativi/contenutistici nelle varie discipline prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo
(insufficienze recuperabili in tempi brevi).
Il Consiglio informerà la famiglia relativamente ai voti proposti nelle materie risultate
insufficienti e su:
1) natura delle carenze (comprensione-produzione-organizzazione-autonomia-impegno);
2) attività di recupero proposta dalla scuola;
3) modalità e tempi della verifica per il superamento del debito assegnato.
CRITERI PER L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
Per le classi quinte, il Consiglio di classe, in piena autonomia deciderà se
ammettere all’esame di stato gli alunni per i quali i docenti presentino proposte di
voto non sufficienti, valutando complessivamente l’impegno dell’alunno, la qualità
del percorso formativo che lo studente ha compiuto nel suo insieme e nell’intero
anno scolastico corrente, e quindi la possibilità che lo studente possa comunque
affrontare positivamente l’esame. Per la valutazione delle simulazioni delle prove
scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella:
TABELLA DI CONVERSIONE VOTI IN DECIMI – VOTI IN QUINDICESIMI
Voto in decimi
Voto in quindicesimi
1-3
1-4
3,5
5
4
6
4,5
7
5
8
5,5
9
6
10
6,5
11
7
12
7,5
13
8 - 8,5
14
9 - 10
15
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Ai sensi del Decreto 16 gennaio 2009, n. 5 del MIUR, il Consiglio di classe tiene
conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso durante il corso
dell’anno. Inoltre la valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale
non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio
complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed
educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il
Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i
miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10,
riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione
automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del
ciclo di studi.
I criteri per l’attribuzione del voto di condotta sono i seguenti:
1
0
9
8
7
6
Frequenza
Regolare
Puntualità
Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella
attività scolastica
Condivisione e assunzione di responsabilità nei
diversi momenti della vita scolastica
Ruolo propositivo e/o attivo sostenuto da
particolare interesse
Regolare
Pieno rispetto degli orari e delle consegne nella
attività scolastica
Condivisione e assunzione di responsabilità nei
diversi momenti della vita scolastica
Ruolo attivo sostenuto da interesse
Rispetto del
regolamento
Partecipazione
all’attività didattica
Frequenza
Puntualità
Rispetto del
regolamento
Partecipazione alla
attività didattica
Frequenza
Puntualità
Rispetto del
regolamento
Partecipazione alla
attività didattica
Frequenza
Puntualità
Rispetto del
regolamento
Partecipazione alla
attività didattica
Frequenza
Puntualità
Rispetto del
regolamento
5
Partecipazione alla
attività didattica
In presenza di
comportamenti di
particolare gravità per
i quali siano previste
sanzioni disciplinari
che comportino
l’allontanamento
temporaneo dello
studente dalla
comunità scolastica
Sostanzialmente regolare
Sostanziale rispetto degli orari e delle consegne
nella attività scolastica
Osservanza sostanziale delle regole della vita
scolastica
Atteggiamento prevalentemente responsabile
Non sempre regolare
Discontinuo rispetto degli orari e/o delle
consegne nella attività scolastica
Episodi di mancata applicazione delle regole delle
vita scolastica
Atteggiamento poco responsabile, eventualmente
già segnalato su registro di classe
Assenze strategiche
Mancato rispetto degli orari e/o delle consegne
nella attività scolastica
Violazioni delle regole delle vita scolastica o
segnalate da rapporti sul registro di classe o
sanzionate da provvedimenti disciplinari del
C.d.C.
Atteggiamento passivo, disinteresse e/o episodi
di disturbo nella attività didattica
per periodi superiori a
quindici giorni (art. 4,
commi 9, 9 bis e 9 ter
dello Statuto) e
quando nel corso
dell’anno l’alunno sia
stato destinatario di
almeno una di tali
sanzioni disciplinari
e, successivamente,
non abbia dimostrato
apprezzabili e concreti
cambiamenti nel
comportamento, tali
da evidenziare un
sufficiente livello di
miglioramento nel suo
percorso di crescita e
di maturazione. Nella
valutazione del
trimestre il cinque in
condotta potrà essere
attribuito anche in
presenza di
sospensioni inferiori
ai quindici giorni se
opportunamente
motivate dal C.d.C.
IL SISTEMA DEI CREDITI
M=6
6<M=7
7<M=8
8<M=9
9 < M = 10
I anno
II anno
III anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e
all’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto
può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline
valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame
conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può
essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso
modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione
della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate
dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in
considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza
scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle
attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il
riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Indicazioni date dal Collegio Docenti ai Consigli di classe per l’attribuzione del
credito:
Se la media dei voti è uguale o superiore allo 0,5 si attribuisce il credito
più alto della fascia
• Se la media dei voti è inferiore a 0,5 si può attribuire il punteggio massimo della fascia se vi
sono almeno due elementi positivi tra i seguenti:
• assiduità nella frequenza,
• partecipazione al dialogo educativo,
• partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola,
• crediti formativi esterni.
si attribuisce il punteggio minimo di fascia allo studente ammesso
all’esame di stato a maggioranza
si attribuisce il punteggio minimo di fascia, nel caso di promozione alla IV
o V, allo studente che a giugno ha avuto la sospensione di giudizio in due
o più materie.
N.B. sono da considerarsi attività complementari ed integrative:
•
•
•
•
•
•
l’insegnamento della religione cattolica
l’insegnamento della materia alternativa
studio aggiuntivo di una disciplina o potenziamento disciplinare
il Centro sportivo scolastico
tutte le attività extracurriculari organizzate dalla scuola che il c.d.c. considera rilevanti per
il loro impegno orario
attività di tutoraggio agli alunni
NORMATIVA SULLE ASSENZE AI FINI DELLA VALUTAZIONE
Limite massimo delle assenze per la valutazione.
L'art. 14, co. 7, del DPR 122/09 recita: "A decorrere dall'anno scolastico di
entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini
della validità dell'anno scolastico ... omissis ... è richiesta la frequenza di almeno
tre quarti dell'orario annuale personalizzato."
Il Collegio Docenti, nella seduta del 27/11/2012, ha deliberato quanto segue:
- il limite massimo delle assenze sarà calcolato aggiungendo ai 50 giorni (un
quarto del monte orario annuale curricolare) anche un quarto dell'orario delle
attività extracurricolari frequentate dall'alunno;
- in casi eccezionali, è prevista una motivata e straordinaria deroga al suddetto
limite, purché tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.
Sono da considerarsi deroghe in caso di superamento del limite massimo
delle ore di assenza nell'anno scolastico:
5 gravi motivi di salute;
6 terapie e/o cure programmate;
7 donazioni di sangue;
8 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal CONI;
9 adesione a confessioni religiose per le quali esistano specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo;
10 assenze per gravissimi ed eccezionali motivi personali e/o familiari (lutti,
malattie, gravi impedimenti tempestivamente comunicati ).
La famiglia dovrà, in questi casi, presentare domanda di deroga, tramite il
modello presente nel sito dell'Istituto, allegando la documentazione relativa.
ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE (dal P.O.F. 2015-2016)
Nel corso del triennio sono stati effettuate attività di sostegno, recupero e
integrazione come: corsi di recupero, sportelli, S.O.S. ecc.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Per gli alunni in difficoltà nel corso dell’anno si realizzano varie attività di
recupero e di consolidamento:
•
•
•
•
interventi di recupero effettuati nel corso di tutto l’anno, quando ve ne sia la necessità, con
l’affiancamento di un docente al docente curricolare e la possibilità di dividere la classe in
gruppi di livello;
interventi di recupero, organizzati nei periodi successivi agli scrutini del trimestre e del
pentamestre;
pausa didattica (PAD), nella prima settimana del pentamestre: le lezioni di tutte le
discipline sono incentrate sulla revisione dei contenuti svolti;
sportelli didattici tenuti dai docenti dell’Istituto, ai quali gli studenti possono rivolgersi, su
prenotazione, per chiarimenti, spiegazioni riguardanti gli aspetti teorici e applicativi;
interventi di emergenza (SOS), che consistono in ore di sostegno pomeridiano decisi dal
docente delle classe in accordo con i propri studenti in caso di esigenze particolari.
Per creare le condizioni più idonee ad un recupero efficace, che sia in armonia
con le lezioni curriculari senza costituire per gli studenti eccessivo aggravio, da
qualche anno il piano annuale dell’Istituto prevede nel mese di febbraio una breve
sospensione dalla didattica ordinaria per dare la possibilità agli studenti, che ne
abbiano necessità, di concentrarsi nello studio finalizzato al superamento delle
prove di recupero.
In seguito al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007/O.M. 6 novembre 2007
sulle attività di recupero da attuarsi nel corso dell’anno scolastico l’Istituto ha
elaborato un piano annuale.
Periodo
In tutto l’anno
scolastico
Ottobre/Novem
bre
Novembre/Dice
mbre
Aprile/Maggio
Descrizione intervento
S.O.S. : interventi di sostegno effettuati
dal docente delle classe in accordo con i
propri studenti
Interventi di recupero classi prime
nelle discipline di area comune
Sportelli: alcuni docenti saranno
disponibili in orari e giorni programmati
per interventi di sostegno in alcune
discipline
Destinatari
Singoli studenti
(con un minimo
di 3)
Alunni segnalati
dai docenti
Singoli studenti
che lo
richiedono, con
un minimo di 5
alunni
Ultima
settimana del
trimestre e
prima
settimana del
pentamestre
Gennaio/Febbr
aio
Metà Febbraio
Fine Giugno –
Luglio
P.A.D. - Attività di recupero in tutte le
discipline in orario ordinario con
sospensione temporanea dello
svolgimento regolare del programma e
l’attivazione di opportune operazioni di
revisione e ripasso.
Interventi di recupero sulle discipline
con maggiori carenze e caratterizzanti
l’indirizzo
Prove di verifica per tutte le discipline
in cui si sono registrate insufficienze
nella pagella del trimestre.
Le prove possono essere effettuate anche
in orario pomeridiano.
Verranno attivati in alcune discipline
interventi di recupero, che serviranno
ad indicare agli studenti strumenti,
metodo ed obiettivi del percorso di
recupero estivo.
Le famiglie potranno, dandone
comunicazione scritta, non avvalersi dei
corsi di recupero.
Tutte le classi
Studenti indicati
dai consigli di
classe
Studenti con
insufficienze
nella pagella del
trimestre
Studenti con
sospensione del
giudizio
Gli studenti si sottopongono alle verifiche programmate prima dell’inizio del
successivo anno scolastico.
In base alle verifiche finali, oltre che ai risultati dell’intero anno scolastico il
Consiglio di classe riaprendo lo scrutinio deciderà l’ammissione o la non
ammissione alla classe successiva e l’assegnazione del credito (per le classi del
triennio).
Bagno a Ripoli, 15 Maggio ………..
IL CONSIGLIO DI CLASSE
LICEO LINGUISTICO
DISCIPLINE
DOCENTI
Lingua e letteratura italiana
STEFANO BINAZZI
Lingua e Cultura Inglese
SANDRA MARTINI
IRENE SIMPSON
Lingua e Cultura Straniera 2
FRANCESE
LUCIA SPERANZA
SELENIA BENZI
Lingua e Cultura Straniera 3
SPAGNOLO
LAURA VIRDIA
JUDITH ORO' DIEZ
Lingua e Cultura Straniera 3
TEDESCO
LUCIA MARINEZZI
MARIA GLEISSNER
Lingua e Cultura Straniera 3
RUSSO
GRAZIELLA PIPICELLA
LARISSA GABAI
Storia
STEFANO BINAZZI
Filosofia
TOMMASO CODIGNOLA
Matematica
SARA MODI
Fisica
ANDREA ONASINI
Scienze Naturali
ANNA MARIA GARAU
FIRMA
Storia dell’Arte
LAURA BINI
Scienze Motorie e Sportive
FRANCESCA ORTUSI
Religione Cattolica
MARCO CARRARESI
Data _____________________
IL COORDINATORE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Clara Pistolesi
All. 2
TESTI DELLE PROVE DI SIMULAZIONE EFFETTUATE
ISIS GOBETTI VOLTA – Bagno a Ripoli
SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO
Gabriele D'Annunzio, Le città terribili, in Maia, Laudi del cielo, della terra, del mare e degli eroi
Edizione: Opere, Mondadori, Milano, 1990
Vesperi di primavera,
Gloria delle città
crepuscoli d'estate,
terribili, quando a vespro
prime piogge d'autunno
s'arrestano le miriadi
croscianti su l'immondizia
possenti dei cavalli
polverosa che nera
5
che per tutto il giorno
fermenta sotto le suola
fremettero nelle vaste
fendute onde si mostra
macchine mai stanchi,
il miserevole piede
e s'accendono i bianchi
umano come tòrta
globi come pendule lune
radice di dolore
10
dei platani lungh'esse
delle cloache nell'ombra
le case mostruose
della divina Sera,
dalle cento e cento occhiaie,
tumulto della strada ingombra
e i carri su le rotaie
ove tutte le fami
stridono carichi di scòria
e le seti irrompono a gara
umana scintillando
d'avidità belluina
d'una luce più bella
per la forza che impera
che la luce degli astri,
e partisce i beni col ferro,
e ne' cieli rossastri
da voi sorgere io vidi
non so quale orrida gloria.
20
30
tra le attonite file
divelta; rigùrgito crasso
15
25
grandeggiano solitarie
le cupole e le torri!
_______________________________________
11 le suola fendute: le suole delle scarpe spaccate
12 rigùrgito crasso delle cloache: la fuoruscita di materiale denso dalle fognature
13 a gara d'avidità belluina: facendo a gara, mosse da bramosia bestiale istintiva
14 le vaste macchine: gli omnibus, mezzi pubblici trainati dai cavalli
35
40
Gabriele D'Annunzio. Nato a Pescara nel 1855, morto nel 1938 a Gardone Riviera. Considerato
uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo, ebbe un ruolo di primo piano non solo nella
cultura ma anche nella politica e nel costume tra Ottocento e Novecento, contaminando vita e
letteratura alla costante ricerca di un “vivere inimitabile”. Scrittore prolifico, si espresse in ogni
genere letterario (novella, romanzo, teatro, lirica, prosa d'arte) mediando tra estetismo e simbolismo
e dichiarandosi al tempo stesso autorevole custode della tradizione classica.
I versi proposti sono tratti dal lungo poema di Maia, primo libro delle Laudi del cielo, della terra,
del mare e degli eroi; Maia, il cui sottotitolo è Laus vitae, si pone come la trasfigurazione mitica di
un viaggio del poeta in Grecia, alla ricerca di un vivere sublime, all'insegna della forza e della
bellezza. Dal mitico passato dell'Ellade il poeta riemergerà rinnovato per tuffarsi nella modernità
delle città industriali, le città terribili.
Comprensione del testo
Dopo un'attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
Analisi del testo
2.1 L'aspetto delle città al calare della sera assume connotazioni terribili. Ricerca nel testo ed
illustra gli elementi che conferiscono alle città questo aspetto.
2.2 In quali caratteri il poeta ravvisa la gloria, ovvero il vanto delle città comunque ritenute
terribili?
2.3 Qual è la figura retorica espressa con orrida gloria? Quale il significato dell'espressione?
2.4 Ricerca nel testo tutto ciò che afferisce alla dimensione della violenza e della ferocia e fornisci
una spiegazione del significato.
2.5 Attraverso un attento esame del lessico illustra i tratti espressionistici contenuti nel testo.
Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Nell'immaginario dell'Ottocento e del Novecento l'idea della città assume una dimensione sempre
più complessa, facendo proprie tensioni rappresentative spesso ambivalenti e contraddittorie. Scegli
di sviluppare uno dei due punti che seguono:
2. Sulla scorta di questi versi dannunziani, formula le tue riflessioni in merito al tema della
complessità della città, facendo riferimento ad altre espressioni artistiche e letterarie a te
note.
3. Riflettendo sui versi dannunziani proposti, cerca di definire la posizione e lo stato d'animo
del poeta nei confronti della realtà che rappresenta.
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO
ARGOMENTO: L’ozio
DOCUMENTI
Ozio s. m.1. Abituale e viziosa inerzia, per lo più come effetto di una pigra rinuncia alle attività ed
alle occupazioni utili…2. Periodo di quiete e di riposo, suggerito dall’opportunità di interrompere le
abituali fatiche…
(Voce ozio da G. Devoto,G. C. Oli, Dizionario della lingua italiana,
Le Monnier)
Otium, ii, n., riposo dalle occupazioni, inazione, tempo libero; anche ozio, riposo (contr. a
negotium) …. tempo (libero) per altri lavori…tempo libero, ozio, agio per gli studi.
(Voce otium da F. Calonghi, O. Badellino, Dizionario della lingua latina, Rosenberg
& Sellier)
Quegli mi sembra simile ad un dio,/ quegli, se è lecito dirlo, mi sembra superare gli dèi,/ che, seduto
davanti a te può spesso/ vederti e ascoltarti// mentre sorridi dolcemente, felicità che a me/
sventurato rapisce l’uso di tutti i miei sensi:/ come infatti, o Lesbia, ti vedo, non mi resta poi/
neanche un filo di voce ,// ma la lingua si intorpidisce, una sottile fiamma/ si insinua nelle mie
membra, un ronzio/ interno ottunde il mio udito, una duplice/ tenebra offusca i miei occhi.// L’ozio,
Catullo, ti tormenta;/ nell’ozio ti esalti e in eccesso folleggi!/ L’ozio in passato mandò in rovina
anche re/ e fiorenti città.
(Catullo, Liber, LI)
XIV. Soli tra tutti, sono gli “oziosi” coloro che dedicano il loro tempo alla saggezza, essi soli
vivono; e infatti non solo custodiscono bene la propria vita: aggiungono ogni età alla propria;
qualsiasi cosa degli anni prima di essi è stata fatta, per essi è cosa acquisita. Se non siamo persone
molto ingrate, quegli illustrissimi fondatori di sacre dottrine sono nati per noi, per noi hanno
preparato la vita. Siamo guidati dalla fatica altrui verso nobilissime imprese, fatte uscire fuori dalle
tenebre verso la luce; non siamo esclusi da nessun secolo, in tutti siamo ammessi…. Possiamo
discorrere con Socrate, dubitare con Carneade, riposare con Epicuro, vincere con gli Stoici, andarvi
oltre con i Cinici.
(Seneca, La brevità della vita, cap. XIV)
352. Nulla è così insopportabile all’uomo quanto essere in un pieno riposo, senza passioni, senza faccende,
senza svaghi, senza occupazione. Egli sente allora la sua nullità, il suo abbandono, la sua insufficienza,
la sua dipendenza, la sua impotenza, il suo vuoto. E subito sorgeranno dal fondo della sua anima il
tedio, l’umor nero, la tristezza, il cruccio, il dispetto, la disperazione.
(B. Pascal, Pensieri,
Mondadori 1976)
La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani. Non che io creda che dall’esame di
tale sentimento nascano quelle conseguenze che molti filosofi hanno stimato di raccorne, ma
nondimeno il non poter essere soddisfatto da alcuna cosa terrena, né per dir così, dalla terra intera;
considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, e
trovare che tutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio; immaginarsi il numero dei
mondi infinito, e l’universo infinito, e sentire che l’animo e il desiderio nostro sarebbe ancora più
grande che sì fatto universo; e sempre accusare le cose d’insufficienza e di nullità, e patire
mancamento e voto, e però noia, pare a me il maggior segno di grandezza e di nobiltà, che si vegga
della natura umana. Perciò la noia è poco nota agli uomini di nessun momento, e pochissimo o nulla
agli altri animali.
(G. Leopardi, Pensieri, LXVIII, Adelphi, Milano 1982)
Spleen
Ho dentro più ricordi che se avessi mill’anni.// Una gran cassettiera che trabocchi/ di verbali e
romanze, bigliettini d’amore, bilanci, poesie,/ di grevi ciocche avvolte in ricevute,/ non nasconde i
segreti che nasconde/ il mio triste cervello […]// Niente uguaglia in lunghezza quei giorni
zoppicanti/ che sotto i fiocchi grevi delle annate di neve/ la noia, triste frutto dell’incuriosità,/
prende misura d’immortalità. […]
(C. Baudelaire, I fiori del male. Spleen,
LXXVI, 1857)
Tempo libero
Dopo cenato amare, poi dormire,/ questa è la via più facile: va da sé/ lo stomaco anche se il vino era
un po’ grosso./ Ti rigiri, al massimo straparli.// Ma chi ti sente? – lei dorme più di te,/viaggia verso
domani a un vecchio inganno:/ la sveglia sulle sette, un rutto, un goccettino/ - e tutto ricomincia –
amaro di caffè.
(Giovanni Giudici, La vita in versi,
1965)
Nell’ozio l’uomo si libera da sé, dal suo immediato interesse, non per negarsi, ma per meglio
ritrovarsi, per pervenire alla più compiuta consapevolezza della sua vera condizione. Non a caso
l’ozio degli antichi era caratterizzato dallo studio e soprattutto dallo studio disinteressato: non
quello funzionale ai risultati immediati, ma quello necessario solo per capire. Tutto questo gli
antichi lo chiamavano contemplazione. Ed è allora che si scopre davvero quello che siamo: un
frammento minimo di una storia infinita, un breve respiro nella vita della terra, un’increspatura
d’onda nel grande mare dell’essere.
Il tempo dell’ozio è infine il tempo delle giuste relazioni con gli uomini. Nell’affare le relazioni
umane sono spesso strumentali. L’ozio, al modo in cui favorisce un sapere disinteressato, libera
spazio per l’intimità.
Il lavoro non cessa mai di essere fatica. Tuttavia la fatica la si sopporta e perfino la si cerca se essa
si riscatta nell’opera. Se poi l’opera da realizzare e da portare a compimento siamo “noi stessi”,
allora dobbiamo regalarci tempo. E’ doveroso sottrarsi all’alienazione del produrre senza
destinazione. Dobbiamo destinare a noi stessi la nostra fatica, spartirla con gli amici, dedicare il
nostro tempo a quelli che amiamo.
(Salvatore Natoli, Avvenire, 25 aprile 2001)
Che cosa è rimasto del piacere dell’ozio umanistico nell’era multitasking? Niente o quasi. Perché
una delle qualità essenziali del dolce far niente è la gratuità come scelta deliberata e la gratuità,
nella nostra epoca, è rara. Tutto deve essere funzionale a qualcosa. Pensate ai bambini e agli
adolescenti: il loro tempo libero viene occupato, per lo più, da attività organizzate, programmate da
genitori – manager. Così alla fatica necessaria (quella della scuola) si aggiunge la fatica del temo
liberato, corsi di inglese, corsi di musica, lezioni di ginnastica e di danza, sedute sportive. I ragazzi
hanno l’obbligo di scegliere come occupare le proprie ore libere, purché rientrino in uno schema
istituzionale e in una socialità regolata e perciò rassicurante (per la famiglia)…Che noia, anzi che
stress! Magari fosse noia…la noia va evitata come il diavolo perché la nostra società ci insegna ad
essere attivi ed efficienti 24 ore su 24.
(Paolo Di Stefano, Ozio addio. Schiavi degli impegni non sappiamo creare, dal Corriere della sera,
28 giugno 2010)
Giovanni Fattori, La rotonda dei bagni Palmieri, 1866, olio su tavola, 12×35 cm., Galleria d'Arte moderna,
Firenze.
Salvador Dalí, Ragazza alla finestra (Muchacha
en la ventana), 1925, olio su tela, 103 × 75 cm.,
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di
Madrid.
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Disagio giovanile e Legalità
DOCUMENTI
Che cos’è oggi la famiglia? Se ne parla, e forse anche troppo, solo quando è un luogo di
incomprensioni, sofferenze e, peggio, delitti o, al contrario, quando è rifugio, una comoda placenta.
La Corte di Cassazione ha stabilito che un trentenne che rifiuta una sistemazione da lui ritenuta non
all’altezza delle sue aspirazioni ha diritto al mantenimento da parte della sua famiglia. […] Sono
convinto che sia bene continuare a sognare fino a tarda età ma non è positivo rimandare troppo in là
nel tempo il momento di tentare di realizzare i propri desideri rischiando in proprio.
In Italia si completano gli studi più tardi che in altre parti d’Europa. I nostri laureati hanno in media
28 anni mentre in Francia si completano gli studi, come in Germania o Gran Bretagna, tra i 23 e i 24
anni.
Nell’epoca della famiglia allargata c’è anche la famiglia “allungata”, nella quale genitori e figli
vivono sotto lo stesso tetto molto più a lungo. Positivo? Non direi. Non si diventa marinai restando
in porto a sognare gli oceani. Deve pur arrivare il momento di tentare la navigazione. Non si cresce
senza rischio. […] Di fronte a notizie di cronaca che tendono a descrivere le realtà familiari in
termini preoccupanti e allarmanti, reagiamo iperproteggendo i figli […] La famiglia non è soltanto
un rifugio dove trovare, nel migliore dei casi, sicurezza affettiva, morale e materiale, ma anche e
soprattutto un luogo di promozione delle risorse, dell’autonomia e dell’iniziativa dei singoli
membri. L’obiettivo dell’autonomia e dell’indipendenza deve tornare a far parte dei desideri dei
figli e dei genitori. […] Dobbiamo assumerci le fatiche, gli oneri, ma anche il piacere delle nostre
responsabilità e cominciare a scrivere in proprio la nostra storia. I rischi non mancano e i risultati
non sono garantiti…
(F. Scaparro, La famiglia allungata, Corriere della Sera, 6 aprile
2002)
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha contattato telefonicamente la preside del Virgilio,
Irene Baldriga, dopo i fatti avvenuti nel noto liceo romano dove nei scorsi giorni un ragazzo
maggiorenne è stato arrestato perché colto in flagrante mentre vendeva droga ai compagni. Il
ministro ha espresso solidarietà alla dirigente per gli attacchi subiti e ha ricordato che il ministero è
al fianco delle scuole per continuare il percorso di promozione fra i ragazzi alla cultura della
legalità.
Baldriga: «Mai dubitato del suo appoggio»
La preside Baldriga nei giorni scorsi è stata al centro di polemiche per aver consentito l’ingresso dei
carabinieri a scuola. Ma aveva già incassato la solidarietà di altri dirigenti scolastici romani, tra cui
anche Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi). «È stato un gesto di
grande importanza non solo per la mia scuola ma per tutto il mondo dell’istruzione». Ha
commentato così Irene Baldriga la telefonata ricevuta dal ministro Giannini. «Sono molto felice,
non ho mai dubitato dell’appoggio del ministro - continua la dirigente scolastica -. La sua telefonata
mi onora e mi lusinga, ma soprattutto conferma la presenza delle istituzioni al nostro fianco per
ribadire i principi di legalità, sicurezza e cittadinanza a cui tutti dobbiamo guardare».
I docenti del liceo 'Virgilio' hanno deciso di scrivere una lettera, all'interno della quale, intendono
esprimere tutta la loro indignazione. Nella lettera, pubblicata sull'edizione odierna del quotidiano 'Il
Messaggero', si parla di 'sgomento' che si prova di fronte a casi come questi, in primis come
persona e, in secondo luogo, come docente.
“E' sconcertante” scrivono i professori “come si possa confondere la causa con l'effetto”, visto che
l’intervento delle Forze dell’Ordine è motivato dal fatto che questi fenomeni allarmanti, purtroppo,
continuano ad accadere, nonostante tutto l'impegno profuso sul piano umano e professionale.
Secondo i nuovi dati diffusi dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) la scuola sta vivendo un
momento particolarmente delicato per quanto riguarda la diffusione della droga: oltre 650 mila studenti di
scuole superiori hanno fatto uso di sostanze stupefacenti nel 2015. L’uso di eroina tra gli adolescenti, in un
solo anno, è raddoppiato. Il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, non ha esitato a definire la scuola
come la piazza principale della droga. Numeri che fanno riflettere e per i quali occorre intervenire, al più
presto.
(Il Messaggero, 9 aprile 2016)
L’Italia è il primo Paese al mondo per il numero di discoteche (circa settemila locali; negli USA
sono seimila). E per spettacolarità, originalità degli impianti e creatività degli effetti sono da
considerarsi tra le migliori del mondo in assoluto. Il pubblico di adolescenti e giovani che le
frequenta (il 45%) ha un’età tra i 14 e i 25 anni. Nel sangue di 110 giovani (55%) su 200 morti in
seguito a incidenti stradali dopo una nottata trascorsa in discoteca sono state trovate tracce di alcol,
farmaci, droghe. Il 37% afferma che la discoteca è soprattutto un luogo d’incontro e di
socializzazione, il 46,9% la frequenta per il bisogno di evadere dal quotidiano e dalla routine.
L’11,2% afferma che sia necessario ricorrere all’alcol, il 5% alle droghe (ecstasy e anfetamine) per
aiutarsi a sostenere il ritmo del ballo e della musica, ossia per “sballare”. Per il 27% l’ambiente
della discoteca è sinonimo di noia. Il 50,6% degli intervistati conosce personalmente che fra loro fa
uso di droghe; l’11,6% ha ammesso spontaneamente di drogarsi prima di entrare in discoteca, il
2,3% lo fa quando esce.
(D. Cravero, Se tuo figlio in discoteca. Provocazioni e domande educative dei giovani in discoteca:
una ricerca. EDB, Bologna 1998)
Sono giovanissimi. Da quando nei locali non si vendono più alcolici, gli angoli di Corso Garibaldi e
Corso Como sono bar all’aperto per sballarsi con la vodka comprata nei supermercati, con il gin
fatto sparire dal salotto di genitori distratti, con litri di birra venduti dai baracchini all’aperto. […] E
da quando le discoteche arruolano ragazzini anche di dieci anni come PR per distribuire i volantini
ai loro coetanei, l’età media di chi beve ed entra è sempre più bassa.[…] “La prima droga che gira
al pomeriggio in discoteca è l’alcol” ammette Luca Ercoli “ i gestori tendono a non vedere, ma i
giovanissimi fanno scorta in baracchini e supermercati, dove pagano dieci volte meno. I sedicenni
poi acquistano la cocaina, dosi da un quarto di grammo per trenta euro.” Basta inviare un sms e lo
spacciatore, un coetaneo, ti trova nel buio della discoteca. La droga serve per ballare fino alle sette
di sera e vincere la timidezza e abbordare le ragazzine.
(S. De Riccardis, A Milano col popolo delle discoteche. Baby alcolisti anche a dodici anni. La
Repubblica, 9 ottobre 2007)
In un mondo globalizzato e al tempo stesso individualista come il nostro, la consapevolezza e la
preparazione psicologica che si richiede a ognuno è maggiore rispetto al passato, quando
l’individuo apparteneva a (e si riconosceva in), una comunità fortemente integrata, regolata da
norme, usi e costumi condivisi e indiscussi. […] In una società composita, multietnica,
multiculturale, dove ceti sociali diversi entrano continuamente in contatto tra loro e prima di tutto
sui banchi di scuola ognuno si trova nella necessità di sviluppare, nel corso della crescita, una serie
di abilità sociali, relazionali ed emozionali che un tempo, in un contesto più raccolto e meno
problematico, apparivano meno rilevanti.
Tolleranza, comprensione di sé e degli altri, capacità di relazionarsi con i “diversi da sé” e di
controllare i propri impulsi, stanno diventando qualità sempre più necessarie in un mondo
profondamente mutato e tendenzialmente democratico dove, al contrario dei sistemi paternalistici o
monolitici, a ognuno è richiesto di essere direttamente responsabile delle proprie azioni. Pensare di
abolire ogni forma di violenza è pura utopia, così come è utopico pensare che la violenza sia
contrastabile soltanto con interventi istituzionali. La violenza riemerge continuamente nel
quotidiano in forme diverse e sottili di aggressività. […] Si pone dunque l’accento sul bullismo, sia
nella sua accezione più generale, ossia come violenza giovanile, sia in quella più specifica, cioè
come comportamento aggressivo con connotati persecutori che può avere effetti sia sulla vittima sia
sul bullo, sia sulla vita comunitaria in generale.
(A. Oliviero Ferraris, Piccoli bulli crescono. come impedire che la violenza rovini la vita ai nostri
figli, Rizzoli, Milano 2006)
Però l’uomo non può convivere solo con il nulla, non può accettare che tutto sia privo di senso. […]
E allora si elaborano – e la nostra cultura li ha già elaborati – i travestimenti che scintillano e
seducono, perché conducono inevitabilmente verso il nulla. Sono questi travestimenti nichilistici dei
valori supremi le cause occulte e profonde di molti dei mali dell’uomo contemporaneo.
Uno studioso, Giovanni Reale, ne ha contati dieci, eccoli:
- lo scientismo che ha preteso di porre la scienza come unica risposta ai problemi e alle angosce di
oggi e che oggi viene rinverdito dalle meraviglie della tecnologia digitale
- l’aver messo da parte il valore della verità, per far posto al diritto delle cento verità, cioè al
relativismo radicale. Oggi non interessa “la” verità, ma solo la “mia” verità
- l’esaltazione dell’azione per l’azione, l’efficientismo, sottovalutando e dimenticando il valore
della contemplazione che fa rientrare l’uomo in se stesso e nelle sue profondità
- la proclamazione del benessere materiale come origine della felicità: è la tentazione della società
dei consumi contro la società dei valori
- il dilagare della violenza in tutte le sue forme, da quelle adolescenziali alla violenza più occulta di
certa globalizzazione, del commercio delle armi, della droga ecc…
- lo smarrimento del senso della bellezza, la perdita del senso dello stupore, della meraviglia
- la riduzione del vero amore al sesso “usa e getta”: vedi l’erotizzazione esasperata della nostra
società
- la glorificazione dell’individualismo egoista
- lo smarrimento del senso del cosmo e del suo fine: un mondo da depredare e non da custodire
- il materialismo positivista in tutte le sue forme, che grava come una coltre sulla cultura del nostro
tempo, soffocando ogni aspirazione…
Se non c’è nulla per cui “valga la pena di…” allora si apre la porta a tutto: al disimpegno, alla
violenza, all’egoistica ricerca del sesso per il sesso, alle corse suicide del sabato sera, alla droga,
all’appiattirsi sul quotidiano…
(C. Fiore, Le radici del disagio, “Dimensioni
nuove” novembre 2000)
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Terrorismo jihiadista: responsabilità politiche e stragi
DOCUMENTI
“Lo Stato Islamicohttps://it.wikipedia.org/wiki/Stato_Islamico - cite_note-7 (abbreviato IS) è un
gruppo terroristico islamista attivo in Siria e Iraq, il cui attuale capo, Abu Bakr al-Baghdadi, nel giugno
2014 ha unilateralmente proclamato la nascita di un Califfato nei territori caduti sotto il suo controllo in una
fascia di territorio compresa tra la Siria nord-orientale e l'Iraq occidentale.
Prima di tale proclamazione, il gruppo si faceva chiamare con l’acronimo “Daesh”, tradotto in italiano
come “Stato Islamico dell'Iraq e della Siria” (Islamic State of Iraq and Syria da cui ISIS).
Le origini del gruppo risalgono ad "al-Qāʿida in Iraq" (2004–2006), fondata da Abu Mus'ab al-Zarqawi nel
2004, per combattere l'occupazione americana dell'Iraq e il governo iracheno sciita sostenuto dagli Stati
Uniti d'America dopo il rovesciamento di Saddam Hussein. A partire dal 2012 lo Stato Islamico dell'Iraq è
intervenuto nella guerra civile siriana contro il governo di Baššār al-Asad e nel 2013, avendo conquistato
una parte del territorio siriano e scelto come propria capitale Raqqa, ha assunto il nome ISIS.
Nel 2014 l'ISIS ha espanso il proprio controllo in territorio iracheno (con la presa in giugno di Mossul),
proclamando la nascita del "califfato" il 29 giugno 2014. Le rapide conquiste territoriali dell'ISIS hanno
finito per attirare la preoccupazione della comunità internazionale, spingendo gli Stati Uniti e altri Stati
occidentali e arabi a intervenire militarmente contro l'ISIS con bombardamenti aerei in Iraq da agosto
2014 e in Siria da settembre 2014. L'ONU e alcuni singoli Stati hanno esplicitamente fatto riferimento allo
Stato Islamico come a un'organizzazione terroristica, così come i mezzi d'informazione in tutto il mondo”.
(Adattato da Wikipedia)
“La secolare frattura tra il campo sunnita e quello sciita si è improvvisamente allargata in un
contesto globale che vede i paesi capofila schierati su opposti fronti in merito ad altre questioni
assai più terrene - il futuro della Siria e dell’Iraq, il mercato energetico, il ridisegno dei confini
dell’intero Medio Oriente – ed in un clima di accresciuta competizione interimperialistica tra
blocchi che si contendono il controllo del pianeta”.
(Marco Santopadre, Riad ed Ankara provocano Iran e Russia, 04 gennaio 2016
Contropiano)
“C'è una geopolitica e una storia del terrorismo islamico che ha due fronti, uno esterno e un altro
interno. È sul fronte esterno che tutto comincia. L'errore è stato quello iniziale: dopo l'11 settembre
del 2001 gli americani lanciarono una “guerra al terrore” che non solo non ha reso il mondo più
sicuro ma l'ha portato nelle case degli europei. Il regime talebano-qaedista venne nominalmente
abbattuto ma è in Pakistan che era nato ed lì che poi sono morti il capo di Al Qaeda Osama Bin
Laden, nel blitz di Abbottabad, e il Mullah Omar, in un ospedale di Karachi : ma non si poteva certo
colpire un Paese con l'atomica che con l'approvazione degli Usa e i finanziamenti dei sauditi aveva
sostenuto dal 1979 la guerra dei mujaheddin contro l'Unione Sovietica e causato la sua sconfitta (...)
Con la guerra del 2003, con cui dei leader approssimativi volevano ridisegnare il Medio Oriente, gli
Usa hanno scoperchiato il vaso di Pandora è non l'hanno più richiuso. Al Qaeda, da cui in seguito è
nato l'Isis, dall'Afghanistan si spostò in Mesopotamia.(...) Il Califfato non aveva inizialmente come
obiettivo l'Occidente ma in primo luogo il governo sciita di Baghdad e poi quello filo iraniano di
Assad: lo scopo era la rivincita dei sunniti in Mesopotamia e nel Levante, un proposito condiviso
dalla Turchia e dalle monarchie del Golfo, Arabia Saudita in testa. Con l'evidente menzogna di
sostenere un'opposizione moderata quasi inesistente, gli Stati Uniti hanno dato via libera alla
Turchia per aprire “l'autostrada della Jihad” con l'afflusso di migliaia di jihadisti da tutto il mondo
musulmano, Europa compresa.
La risacca sanguinosa di un conflitto con 250mila morti e milioni di profughi da qualche tempo è
tornata e vive accanto a noi. Il delirio terrorista del jihadismo ha una sua logica alla quale non siamo
per niente estranei. (...) Nel 2014, prima che tagliassero la testa a un cittadino americano, gli Usa
non avevano fatto una piega quando Mossul era caduta in mano all'Isis, assistendo alla rotta di
Baghdad senza intervenire. Poi è iniziata una guerra al Califfato tra le più ambigue della storia
militare recente”.
(Alberto Negri, Il fallimento della politica, 23 marzo 2016 Il sole 24ore)
“Un attacco terroristico senza precedenti ha assediato Parigi, a meno di un anno dalla strage di Charlie
Hebdo, nella notte del 13 novembre 2015. Un commando di attentatori kamikaze ha colpito sei volte in 33
minuti, sparando all'impazzata sulla folla, in strada e nei locali, soprattutto fra giovani che stavano
trascorrendo il venerdì sera fuori casa. Un attacco di terroristi senza precedenti in Francia: almeno 129 i
morti e oltre 300 feriti. Sette terroristi sono morti, sei sono riusciti ad azionare la loro cintura esplosiva e a
farsi saltare come sognano i "martiri" della jihad, gridando "Allah è grande", uno - all'interno del teatro della
carneficina, il 'Bataclan' - non ha fatto a tempo ed è stato eliminato dalle teste di cuoio.
(La strage di Parigi: la notte più buia, 11 aprile 2016, Redazione ANSA)
A seguito del feroce attentato a Bruxelles del 22 marzo 2016, Il Presidente della Repubblica , Sergio
Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Gli ultimi, gravissimi attentati di Bruxelles confermano tragicamente che l’obiettivo del terrorismo
fondamentalista è la cultura di libertà e democrazia. Esprimo il mio cordoglio per le vittime e la più
decisa condanna per gli esecrabili atti di violenza. Va ribadita la ferma convinzione che la risposta
alla minaccia terroristica deve trovare saldamente uniti i paesi dell’Unione Europea. Occorre
affrontare questa sfida decisiva con una comune strategia, che consideri la questione in tutti i suoi
aspetti: di sicurezza, militare, culturale, di cooperazione allo sviluppo. In gioco ci sono la libertà e
il futuro della convivenza umana”.
(www.quirinale.it, 22 marzo
2016)
“Stato islamico nero, Stato islamico bianco. Il primo sgozza, uccide, lapida, taglia le mani, distrugge il
patrimonio dell’umanità e detesta l’archeologia, le donne e gli stranieri non musulmani. Il secondo è meglio
vestito e più pulito, ma non si comporta diversamente. Il gruppo Stato islamico (IS) e l’Arabia Saudita. Nella
sua lotta al terrorismo, l’Occidente è in guerra con l’uno ma stringe la mano all’altro.
È un meccanismo di negazione che ha un prezzo. Si vuole salvare la storica alleanza strategica con l’Arabia
Saudita dimenticando che questo regno si fonda su un’altra alleanza, con una gerarchia religiosa che
produce, legittima, diffonde, predica e difende il wahabismo, la versione dell’islam ultrapuritana di cui si
nutre l’IS.
Il wahabismo, un movimento radicale messianico nato nel diciottesimo secolo, vuole restaurare un
vagheggiato califfato intorno a un deserto, un libro sacro e due luoghi santi, la Mecca e Medina. È un
puritanesimo figlio di massacri e del sangue, che si traduce oggi in un rapporto assurdo con le donne, in un
divieto d’ingresso ai non musulmani nei luoghi sacri, in una legge religiosa intransigente, ma anche in un
rapporto malato con le immagini, con la rappresentazione e, quindi, con l’arte, oltre che con il corpo, con la
nudità e con la libertà. (...)
Bisogna vivere nel mondo musulmano per comprendere l’immenso potere esercitato dai canali televisivi
religiosi sulla società attraverso i suoi anelli più deboli: le famiglie, le donne, gli ambienti rurali. La cultura
islamista si è diffusa oggi in molti paesi: Algeria, Marocco, Tunisia, Libia, Egitto, Mali, Mauritania. Vi sono
qui migliaia di giornali e di canali televisivi islamisti (come Echourouk e Iqra), oltre che religiosi, che
impongono la loro visione unica del mondo, della tradizione e dell’abbigliamento nello spazio pubblico, così
come nei testi legali e nei riti di una società che considerano corrotta.
(...) Il jihadismo viene denunciato come il male del secolo ma non ci si concentra su ciò che lo ha creato e lo
sostiene. (...) Il gruppo Stato islamico ha una madre: l’invasione dell’Iraq. Ma anche un padre: l’Arabia
Saudita e la sua industria ideologica”.
(Kamel Daoud, Le vere radici del gruppo Stato islamico sono in Arabia Saudita, 04 Gennaio 2016,
www.internazionale.it. Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul New York Times)
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Nuove frontiere del lavoro
DOCUMENTI
Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica
dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una
flessibilità sia nell'organizzazione, sia nelle modalità di svolgimento. […]
Il telelavoro è molto più di una tecnica per delocalizzare gli uffici: esso permette di liberare il lavoro dai
vincoli spaziali e temporali, e, di conseguenza, le persone possono scegliere dove, quando e come lavorare.
Spesso il telelavoro è un misto col lavoro tradizionale e richiede la presenza fisica in ufficio alcune volte alla
settimana o al mese, oltre all'impegno a telelavorare entro un intervallo di orari flessibile - ma comunque
limitato e non a completa discrezione del lavoratore -, in cui il lavoratore deve essere reperibile.
Il telelavoro non è una professione, né un mestiere: chi telelavora resta comunque un traduttore, o un
programmatore o qualsiasi altro tipo di professionista; tuttavia, per svolgere i suoi compiti, non dovrà più
recarsi in ufficio per le classiche otto ore lavorative, perché il suo posto di lavoro sarà localizzabile ovunque
ci sia una connessione alla rete aziendale o la possibilità di inviare file e messaggi. […]
La disciplina del telelavoro, per quanto riguarda il settore privato, ancora manca di fonte legislativa ed è
dettata principalmente dall' accordo interconfederale del 9 giugno 2004, con cui i rappresentanti dei
datori di lavoro e i sindacati confederali hanno recepito in Italia l'accordo quadro europeo sul telelavoro
del 16.07.2002 (l'Italia è stato il quinto paese in ordine temporale ad aver recepito tale accordo).
Per quanto riguarda invece la pubblica amministrazione italiana, vige l'accordo quadro dell'8 giugno
2011[…].
(Caratteri del Telelavoro da Wikipedia)
Lo Smart Working si prefigge di semplificare e rendere maggiormente flessibile lo strumento lavoristico
denominato Telelavoro. Il presupposto fondante sia del più noto Telelavoro come del più recente Smart
Working è la comune caratteristica della connaturata “flessibilità”. L’obiettivo principale delle due citate
speciali tipologie occupazionali è quello di promuovere il cosiddetto “lavoro da remoto” pur mantenendo
insite le caratteristiche fondamentali di “lavoro subordinato”, svolto in presenza di aspetti particolari quali:
uso sistematico di strumenti informatici e telematici, assenza di una postazione lavorativa fissa (sia interna
ovvero esterna all’azienda), svolgimento dell’attività lavorativa al di fuori del sito aziendale, con percentuali
variabili di orario di lavoro da doversi prestare.
Altri aspetti fondamentali sono il diritto alla parità di trattamento retributivo rispetto ai cosiddetti lavoratori
che possiamo definire normalmente “stanziali”, come anche similari risultano essere le dinamiche di carriere,
il diritto/dovere alla formazione, le prerogative sindacali, i premi di produzione e il salario accessorio.
Gli strumenti tecnologici normalmente vengono forniti dal datore di lavoro […].
Un aspetto di particolare delicatezza è inoltre rappresentato dal problema della protezione dei dati in uso e/o
elaborati dal lavoratore, il quale deve garantire la diligente custodia dei dati aziendali in suo possesso,
come anche la detenzione delle attrezzature informatiche eventualmente assegnate.
(Stefano Olivieri Pennesi, Il telelavoro si evolve in smart working. Elementi di novità per il nascente Jobs
Act in “Lavoro a confronto” n° 4 del 2014)
Lavorare da casa invece che in ufficio può aumentare la produttività? Il giorno dopo l’approvazione da parte
del Consiglio dei ministri del disegno di legge sullo smart working (o lavoro agile) si ragiona di pro e
di contro. Già a caccia di bilanci prima ancora che le norme siano diventate legge. Insomma, il telelavoro, il
papà dello smart working, è andato in soffitta, e si apre una nuova era. Almeno dal punto di vista delle tutele,
perché - come riportano i dati dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano - quasi il 50% delle
grandi aziende sta già sperimentando questo tipo di prestazione.
La relazione introduttiva al disegno di legge sulle nuove misure per il lavoro autonomo che contiene nella
seconda parte le norme sul lavoro agile ci aiuta a fare chiarezza; definisce il lavoro agile una «modalità
flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementare la produttività e
agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Il testo ne detta anche i confini: il lavoro agile è
quel lavoro che può essere svolto in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, seguendo però
gli orari previsti dal contratto di riferimento e prevede l’assenza di una postazione fissa durante i periodi di
lavoro svolti all'esterno dei locali aziendali. […]
Uno specifico articolo viene dedicato al trattamento economico. Il disegno di legge stabilisce che il
lavoratore abbia il diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello
complessivamente applicato ai lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dell’azienda. Inoltre, gli
incentivi di carattere fiscale e contributivo (ad esempio i premi) riconosciuti in caso di incremento di
produttività ed efficienza del lavoro sono applicabili anche ai lavoratori “agili”.
(Cristiana Gamba, Addio telelavoro, debutta lo smart working. Lavorare da casa aumenta la
produttività? In “Il Sole 24 Ore” 29 gennaio 2016)
Il 18 febbraio 2016 il Comune di Milano ripropone la Giornata del Lavoro Agile, un progetto del Piano
Territoriale degli Orari.
Le edizioni 2014 e 2015 hanno dimostrato che i dipendenti delle circa 150 tra aziende ed enti aderenti hanno
potuto risparmiare circa 2 ore in un giorno, sottratte agli spostamenti e utilizzate per sé, per la propria
famiglia e per il tempo libero. Inoltre, sono stati evitati circa 150.000 km nel 2014 e circa 170.000 km nel
2015 percorsi con mezzi privati a motore. Vantaggi per l’ambiente e maggior tempo per sé sono evidenti,
oltre al miglioramento della competitività delle imprese; tanto che è in discussione al Parlamento italiano una
proposta di legge sul lavoro agile.
Ma che cosa è il lavoro agile? È una modalità di lavoro che non richiede una postazione fissa in ufficio;
consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra, da un ufficio
decentrato o da una postazione in coworking*.
Possono aderire alla Giornata del lavoro agile le aziende private, gli enti pubblici e gli studi professionali.
[…]Saranno verificati i vantaggi di questa modalità di lavoro alternativa in termini di benefici per i lavoratori
e le lavoratrici (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e Pm10, del
traffico, dei consumi energetici) con la collaborazione di AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e
Territorio s.r.l.).
Il Piano Territoriale degli Orari è lo strumento comunale che ridefinisce l’organizzazione degli orari e dei
tempi della città per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine e degli abitanti temporanei a
Milano. Per sperimentare il "lavoro agile" il giorno 18 febbraio 2016 è possibile prenotare una postazione di
lavoro presso i coworking accreditati dal Comune di Milano.
Per individuare le postazioni gratuite disponibili (colore verde): http://giornata.lavoroagile.it
(Pagina web sul sito del Comune di Milano, dedicata all’evento)
Per molte aziende lo smart working (così come anche il coworking) può rappresentare un modo di tagliare
costi. Ad esempio quelli legati alle sedi aziendali e di conseguenza ai costi di gestione delle stesse – si pensi
ai risparmi legati ad esempio alle spese energetiche connesse all’illuminazione dei locali, alla
climatizzazione estiva e invernale, alla gestione delle mense aziendali, alla pulizia.
I numeri sono al rialzo: il 17% delle grandi imprese italiane ha avviato nel 2015 (erano l’8% nel 2014)
progetti organici di smart working […]. A queste si aggiunge il 14% di grandi imprese che si dichiara
intenzionato ad avviare progetti ed un ulteriore 17% che ha avviato iniziative per particolari profili, ruoli o
esigenze del personale. Dalla fotografia, scattata dall'Osservatorio Smart Working della School of
Management del Politecnico di Milano, si evince che quasi una grande impresa su due sta andando in
modo strutturato o informale verso il nuovo approccio all’organizzazione del lavoro. Da Vodafone a Bayer
passando per American Express sono Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido..
(Mila Fiordalisi, Smart working, cos'è e a chi conviene? Guida per lavoratori e aziende in “Il quotidiano on
line dell’Economia digitale e dell’innovazione” 05 Marzo 2016).
C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Sulla base delle proprie conoscenze il candidato discuta la considerazione che segue:
La Resistenza è un movimento profondo ed articolato, in cui hanno avuto un ruolo fondamentale gli
aspetti etici ed esistenziali, la spinta individuale a schierarsi, a prendere parte. È questo il valore
essenziale che salda il primo antifascismo, quello della cosiddetta cospirazione, alla lotta aperta del
biennio 1943-1945. La scelta di combattere il tiranno segna la presa di responsabilità morale e civile
alla base della resistenza, la priorità intorno a cui si raccolgono metodi e visioni diverse. Le stesse
bande partigiane, che accolgono opinioni e sensibilità spesso divergenti, diventano il microcosmo di
una società civile che pensa, dibatte ed agisce nell’interesse generale, con la volontà prioritaria di porre
fine alla dittatura fascista e all’occupazione nazista.
D - TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
In Fenomenologia di Mike Bongiorno (U. Eco, Diario minimo, 1963) Umberto Eco fece del
popolarissimo presentatore un'icona dell'Italia del boom, indicandolo come il modello più vistoso
di riduzione del superman all'everyman. Mike Bongiorno, scrive Eco, non è particolarmente bello,
atletico, coraggioso, intelligente. Rappresenta, biologicamente parlando, un grado modesto di
adattamento all'ambiente. (..) Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il
bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e
intatto, confortando le altrui naturali tendenze all'apatia e alla pigrizia mentale.(..) ha una nozione
piccolo borghese del denaro e del suo valore. (..) accetta tutti i miti della società in cui vive. (..)
Oltre ai miti accetta della società le convenzioni. È paterno e condiscendente con gli umili,
deferente con le persone socialmente qualificate.
Prendendo spunto dall'analisi che Eco propone, rifletta il candidato ed illustri con opportuna
argomentazione la sua idea di mediocrità nella società attuale.
* Il coworking, secondo la definizione di Wikipedia, è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di
un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un' attività indipendente.
TRACCIA DI SECONDA PROVA
9 MAGGIO 2016
TESTO LETTERARIO – LINGUA INGLESE
(comprensione e produzione in lingua straniera)
She turned the page; there were only a few lines more, so that she would finish the story, though it
was past bed-time. It was getting late. The light in the garden told her that; and the whitening of the
flowers and something grey in the leaves conspired together, to rouse in her a feeling of anxiety.
What it was about she could not think at first. Then she remembered; Paul and Minta and Andrew
had not come back. She summoned before her again the little group on the terrace in front of the
hall door, standing looking up into the sky. Andrew had his net and basket. That meant he was going
to catch crabs and things. That meant he would climb out on to a rock; he would be cut off. Or
coming back single file on one of those little paths above the cliff one of them might slip. He would
roll and then crash. It was growing quite dark.
But she did not let her voice change in the least as she finished the story, and added, shutting the
book, and speaking the last words as if she had made them up herself, looking into James's eyes:
"And there they are living still at this very time."
"And that's the end," she said, and she saw in his eyes, as the interest of the story died away in
them, something else take its place; something wondering, pale, like the reflection of a light, which
at once made him gaze and marvel. Turning, she looked across the bay, and there, sure enough,
coming regularly across the waves first two quick strokes and then one long steady stroke, was the
light of the Lighthouse. It had been lit.
In a moment he would ask her, "Are we going to the Lighthouse?" And she would have to say, "No:
not tomorrow; your father says not." Happily, Mildred came in to fetch them, and the bustle
distracted them. But he kept looking back over his shoulder as Mildred carried him out, and she was
certain that he was thinking, we are not going to the Lighthouse tomorrow; and she thought, he will
remember that all his life.
No, she thought, putting together some of the pictures he had cut out-- a refrigerator, a mowing
machine, a gentleman in evening dress-- children never forget. For this reason, it was so important
what one said, and what one did, and it was a relief when they went to bed. For now she need not
think about anybody. She could be herself, by herself. And that was what now she often felt the
need of--to think; well, not even to think. To be silent; to be alone. All the being and the doing,
expansive, glittering, vocal, evaporated; and one shrunk, with a sense of solemnity, to being oneself,
a wedge-shaped core of darkness, something invisible to others.
From To the Lighthouse by V. Woolf
Answer the following questions.
1. What is the lady doing?
2. Why is she distracted? What is she thinking about?
3. How does she feel?
4. What does she think James is going to ask?
5. Why is the trip to the lighthouse cancelled?
6. Why is she afraid of telling James that they are not going to the lighthouse?
7. What represents a relief for her?
8. What does she feel like doing?
COMPOSITION:
Do you ever happen to feel the need to be silent and alone, almost “invisible to others”? What do
you do in such cases? How do you react? Write a 300-word paragraph on the topic by referring to
your experience.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
TESTO DI ATTUALITÀ – LINGUA INGLESE
(comprensione e produzione in lingua straniera)
The way we speak now
What's in a word? The English language has almost doubled in size in the past century as we are
living in a rich linguistic peak.
A recent report concluded that the vocabulary is expanding by 8,500 words a year. After researchers
from Harvard University and Google scanned five million books, they came to a total of 1,022,000
words in the language – including "dark matter" that will never make it into a dictionary.
Professor David Crystal, author of Evolving English, says vocabulary growth is never steady but
depends on new concepts in society. "There was a peak in Shakespeare's time around the
Renaissance, another during the Industrial Revolution, and another peak now with the Electronic
Revolution," he says.
While there's a theory that English has more words than other languages, David Willis, Professor of
Linguistics at Cambridge University, says it is impossible to know: "Some say English and Russian
have huge vocabularies but I'm not sure if that says more about languages or dictionaries."
Vocabulary predominantly evolves through exposure to other languages. Island lexicons tend to be
conservative in terms of progression, such as Icelandic. In contrast, our island's language is
innovative: its Germanic roots have been influenced by the Danish, Welsh and French spoken on
our soil over two millennia, and Old English is now foreign to us.
But while English is expanding, the loss of linguistic diversity is rapid. There are said to be between
4,000 and 6,000 languages, though that is falling. In February, when 85-year-old Boa Sr, the last
member of the Bo tribe on the Andaman Islands, died, the language of her people, thought to date to
the first migrations of man, died too.
"We'll certainly lose half of the world's languages in the next 200 years," Professor Willis says.
Fewer new languages are coming into existence. But in the last 30 years Nicaraguan sign language
arose when the deaf community was brought together, while over the last century tok pisin, the
national language of Papua New Guinea, has emerged.
Safeguarding language seems almost impossible. The French Academy has long been obsessed with
protecting elements of identity through language, denying words such as "le chewing gum" and "le
strip tease" official status, though "le pipeline" and "le bulldozer" have been deemed acceptable, on
condition they are accompanied with suitably Gallic pronunciation. And last month Germany's
Transport Minister Peter Ramsauer enforced a strict ban on the use of 150 English words and
phrases, including "laptop", "ticket" and "meeting" within his ministry.
But Professor Willis says the rejection of single words has very little effect. "Language changes and
it is a futile exercise to try to stop it," he says.
As for new-fangled words – the Collins dictionary added "Cleggmania", "tweetheart" and
"fauxmania" to their latest edition – some come and go. Professor Willis says the verb "to google" is
now so established that it would survive even if the brand didn't, just as "to Hoover" is in common
use. Other innovations may vanish: he gives "cougar" a five-year shelf life.
In general, the creation of new words is a sign that languages are surviving: the Welsh language
recently added the verb "trydaru", meaning "to tweet", to their lexicon.
"If a language is creating words, it shows it's alive," Professor Willis says. "If it doesn't change then
it's dead."
Adapted from The Independent, 3 January 2011
Answer the following questions.
1. What is the present tendency of the English language as regards the vocabulary?
2. According to Professor David Crystal, what is vocabulary growth connected with?
3. What is Professor David Willis’s idea about the size of vocabulary of English?
4. Why does English represent an exception if compared to other islands’ languages?
5. Why does linguistic diversity represent a challenge nowadays?
6. How are France and Germany trying to safeguard their languages?
7. Why is the verb “to google” likely to survive, according to Professor Willis?
8. What does the creation of new words in a language show us?
COMPOSITION:
There are many languages: sign language, national, regional and minority languages, languages of
migrants and also languages of other continents. Why do you think it is important to preserve and
enhance linguistic diversity? Make reference to your linguistic and social environment. Write a 300word essay on the topic.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
TRACCE DI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DEL 9 MARZO 2016
FILOSOFIA
1) L'immagine nietzschena della civiltà greca ne “La nascita della tragedia”:
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2) L'etica di Schopenhauer:
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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE GOBETTI VOLTA
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ESAME
PROVA DI FISICA 9/3/2016
1) La riflessione totale. Descrivere il fenomeno e gli utilizzi più avanzati che ne hanno fatto gli
uomini.
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2) Il vettore campo elettrico. Il concetto, la definizione quantitativa e la rappresentazione
grafica.
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Prima simulazione di terza prova
9 Marzo 2016
Francese
Nome____________________________
Classe___________________________
1) Comment se manifeste le réalisme chez Balzac et son intérêt au même temps pour le
romantisme ?
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2) Quels sont les thèmes les plus chers aux écrivains et poètes romantiques ?
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Simulazione terza prova di Esame di Stato
Candidato…………………………………
tipologia B disciplina MATEMATICA
Classe 5All
data 9/03/2016
I candidati Castoldi ,Ghezzi e Natali eseguano uno solo degli esercizi proposti
Quesito 1
Sapendo che la funzione f(x) ha :
asintoto obliquo y=x+2
asintoto verticale x=2
è negativa se x <-3
passa per A(-3,0) e B (0,4)
traccia il possibile grafico e calcola lim f(x)
Quesito 2
Data la funzione y =
e grafico presunto.
5− x
,calcolare dominio, segno, intersezioni con gli assi ,asintoti
x2
STORIA DELL’ARTE
CANDIDATO_______________________________
1) Le caratteristiche della scultura di Canova nel Monumento funebre a Maria Cristina
d’Austria.
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2) Indicare brevemente gli aspetti innovativi dell’Impressionismo e i maggiori esponenti del
movimento.
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TRACCE DI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
DEL 28 APRILE 2016
FILOSOFIA
L'inconscio e le sue vie d'accesso in Freud:
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La categoria marxiana di “alienazione”:
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Vita estetica e vita etica in Kierkegaard:
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Verifica di francese
terza prova tipologia B
(3 domande 10 linee)
(Hugo) Présentez la vie et l’œuvre de Victor Hugo et expliquez quelle est la fonction du poète selon
l’écrivain?
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(Flaubert) Quelles sont les caractéristiques de Madame Bovary, le premier grand roman réaliste?
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(Verlaine) Quelles sont les caractéristiques de la poésie de Verlaine?
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SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL'ESAME DI STATO
MATERIA: TERZA LINGUA STRANIERA- RUSSO
A.S.2015/2016
DOCENTE: G.PIPICELLA
STUDENTE_______________________________________ CLASSE ___________ DATA ___/___/________
Ответь на следующие вопросы:
1) Каковы особенности раннией лирики Ахматовой?.
(не больше 8 строчек)
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2) Каково ваше впечатление от стихотворений русской поэтессы?
(не больше 8 строчек)
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3) Расскажи о стихотворении Симонова "Жди меня и я вернусь".
( не больше 8 строчек)
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ISIS GOBETTI VOLTA
SIMULAZIONE TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO: SCIENZE
Candidato:_______________________________ Classe:___________________
28/04/2016
1) Il candidato illustri come vengono distinte le diverse classi in cui sono raggruppati i
minerali.
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2) Il candidato illustri i tipi principali di RNA e le funzioni da essi svolte.
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3) Il candidato illustri come avviene la regolazione genica nei procarioti.
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A.S. 2015/2016
Classe V sez. A Liceo Linguistico
Terza prova scritta
Disciplina : Spagnolo
Candidato :
Il candidato risponda ai seguenti quesiti in massimo10 righe:
1. Imagen de la vida es la Novela, y el arte de componerla estriba en reproducir los
carácteres humanos, las pasiones, las debilidades, lo grande y lo pequeňo, las almas y las
fisionomías, todo lo espiritual y lo físico que nos constituye y nos rodea, y el lenguaje, que es
la marca de raza, y las viviendas, que son el signo de familia […] Basándote en esta frase de
Galdós, describe las cracterísticas de la novela realista.
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1.
Explico algunas cosas Preguntaréis: ¿Y dónde están las lilas?
Resume el contenido de este poema de Neruda, indicando también la colección a la que
pertenece.
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3. Pascual Duarte y el tremendismo .
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TERZA PROVA: Simulazione del 28.4.2016
LINGUA TEDESCA L3 Classe 5A/C/D
Nome del candidato:
Charakterisiere den Lehrer des Films 'Die Welle' und beschreibe sein Behnemen
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4.
Leben des Galilei von B.Brecht: Erkläre den Widerruf und beschreibe die Reaktion von
Andrea
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1. Maßnahmen gegen die Gewalt von B.Brecht: Erkläre die Botschaft der Parabel und
schreibe deine Meinung dazu
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PERCORSI FORMATIVI
2015/2016
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
Scienze motorie
CLASSE 5ALL
Docente:
Francesca Ortusi
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Pallavolo
Baseball
Pallamano
Rugby
Potenziamento fisiologico
Consolidamento del
carattere e sviluppo della
socialità,
Contenuti
Gli studenti approfondiscono e consolidano i fondamentali
principali di questa disciplina appresi durante il triennio : palleggio,
bagher, battuta, attacco e muro. Esecuzione di una partita con
particolare attenzione rivolta alle zone di competenza, ai ruoli, alle
tecniche difensive e ad una ricezione accurata : conoscenza del
regolamento
Verifica scritta e pratica
Gli studenti imparano i fondamentali principali della disciplina al
campo sportivo I Ponti a Bagno a Ripoli. Il lancio, la battuta, la
presa, il passaggio da fermo e in movimento.
Organizzazione di una partita di 9 innings
Tattica di gioco : conoscenza del regolamento
Verifica scritta e pratica
Gli studenti apprendono i fondamentali principali della disciplina :
il tiro in elevazione, il passaggio efficace, la marcatura.
Conoscenza del regolamento
Strutturazione di una partita : particolare attenzione ai ruoli di
attacco e di difesa
Il ruolo del portiere
Verifica pratica
Gli studenti imparano la disciplina in modo propedeutico :
particolare attenzione al lancio della palla all’indietro, al passaggio
efficace e alla marcatura
Partita al campo sportivo I Ponti
Valutazione pratica
attraverso il miglioramento razionale e progressivo della resistenza
(muscolare e organica), della velocità (in risposta a vari tipi di
stimoli), dell’elasticità muscolare, della scioltezza articolare e delle
grandi funzioni organiche (respiratoria, circolatoria e cardiaca).Il
tutto sarà fatto in funzione del raggiungimento della salute e
dell’acquisizione delle doti di base, che sono il presupposto di ogni
attività motoria, attraverso i mezzi più svariati e adattati alle
circostanze (es. segmentari, globali, con piccoli attrezzi, con piccoli
carichi, giochi).
Tempi
14 ore
12 ore
8 ore
10 ore
Tutto
l’anno
si potrà raggiungere portando i ragazzi alla effettiva coscienza e Tutto
alla consapevolezza dei propri mezzi, al superamento di eventuali l’anno
remore psicologiche, alla socializzazione, al senso di responsabilità
e al senso di disciplina. Per quanto riguarda l’autocoscienza il
lavoro si svilupperà intorno ad esercizi di verifica e conferma della
strutturazione dello schema corporeo, su esercizi per il controllo
dell’equilibrio e della lateralità, su esercizi per la coordinazione
spazio-temporale e psicomotoria, per il controllo posturale e per il
controllo della respirazione. Per la socializzazione, il senso della
responsabilità e l’autodisciplina, si potrà far ricorso al lavoro
collettivo e collaborativo, all’applicazione e alla gestione di
regolamenti, all’ideazione di giochi con relative regole,
all’attribuzione di ruoli di arbitraggio e di giuria.
2.LIBRI DI TESTO
Non è stato adottato alcun libro di testo : l’insegnante ha proposto siti internet
3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Per quanto riguarda la strutturazione metodologica sono presi in considerazione sia il metodo
globale sia quello analitico. Il metodo globale parte della esecuzione generale di una specifica
disciplina senza soffermarsi sulle varie fasi dell’esercizio stesso. Solo in un secondo tempo
verranno presi in esame le sequenze che hanno presentato particolari difficoltà. Il metodo analitico
sviluppa le varie sequenze con gradualità e sistematicità per giungere al gesto finale Mentre il primo
metodo lascia maggior spazio all’iniziativa personale e ogni allievo si esprime in base alle proprie
capacità adattando l’attività alle proprie potenzialità, nel secondo metodo, è l’allievo che si deve
adattare all’esercizio specifico e con gradualità arrivare all’esecuzione il più correttamente possibile
del gesto tecnico. I due metodi sono utilizzati a seconda delle disponibilità psico-fisica degli allievi
e al livello di difficoltà delle discipline.
4.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Le verifiche sono state pratiche ( utilizzando un test finale sulle abilità tecniche dei fondamentali di
squadra ) e scritte con test a risposta aperta
5.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione finale viene effettuata attraverso l’osservazione dell’apprendimento individuale
degli alunni mediante la somministrazione di un test di valutazione individuale.
Vengono valutati i risultati raggiunti in relazione alla situazione di partenza e quindi il
raggiungimento o meno degli obiettivi della programmazione.
La valutazione terrà inoltre conto dell’impegno, della partecipazione e dell’interesse dimostrato in
ogni disciplina proposta dall’insegnante
6.OBIETTIVI PROGRAMMATI
°costruire un rapporto che mirasse alla valorizzazione della personalità degli allievi, educandoli al
rispetto reciproco e valorizzando gli aspetti positivi. Penso che le relazioni interpersonali all’interno
del gruppo classe siano di fondamentale importanza per instaurare un clima di collaborazione e
cooperazione.
°acquisizione delle conoscenze di base di ogni disciplina a capacità di utilizzarle nella realtà
quotidiana
°conoscenze di pratiche sportive spesso sconosciute per la maggior parte della classe
°comportamento corretto con compagni e con docente
°capacità di lavorare in modo autonomo
7.OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni/e si sono resi disponibili e collaborativi, ascoltando con interesse le spiegazioni, i
consigli, richiami, impegnandosi ad ascoltare e sviluppare le consegne. Hanno dimostrato interesse.
Docente
Francesca Ortusi
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
FILOSOFIA
CLASSE: 5 A LL
Docente:
TOMMASO E. CODIGNOLA
1. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Modulo 1
L’anti-hegelismo:
irrazionale,
singolarità, materia
Modulo 2
Il
positivismo:
scienza, evoluzione,
progresso
Modulo 3
La
reazione
al
positivismo: le verità
sotto alle certezze
Contenuti
Tempi
Schopenhauer: cenni biografici e “Il mondo come
volontà e rappresentazione”; libro I: Il mondo come
rappresentazione: il kantismo “semplificato” di
Schopenhauer e il Velo di Maya; libro II: Il mondo
come volontà: la volontà di vivere e gli argomenti a
fondamento del pessimismo; libro III: l’esperienza
estetica come liberazione temporanea della
volontà di vivere. Fruizione estetica e genio. La
gerarchia delle arti; libro IV: La liberazione
definitiva dalla volontà di vivere: i gradi dell’etica e
l’ascesi come nirvana. Kierkegaard: cenni
biografici; “Aut aut” e “Timore e tremore”: stadio
estetico, stadio etico e stadio religioso.
Antihegelismo di Kierkegaard. “Il concetto
dell’angoscia”: la distinzione di paura e angoscia,
Kierkegaard primo esistenzialista. Marx: cenni
biografici; la critica a Feuerbach e il concetto di
“alienazione”; la concezione materialistica della
storia; il ciclo economico pre-capitalistico e
capitalistico; il movimento internazionalista; il
comunismo come collettivizzazione dei mezzi di
produzione e libera estrinsecazione della
personalità
Il positivismo: caratteri generali. Comte: la legge
dei
tre
stadi.
Darwin:
cenni
biografici;
creazionismo, fissismo, evoluzionismo. Differenze
tra la teoria di Lamarck e quella di Darwin. John
Stuart Mill: cenni biografici. Il “System of logic” e la
fondazione induttivista della conoscenza. Il
pensiero
politico
di
Mill:
“On
liberty”;
“Considerazioni sul governo rappresentativo”:
tirannia della maggioranza e conformismo; “La
schiavitù delle donne”; “Utilitarismo”.
settembre gennaio
La reazione al positivismo: Nietzsche: cenni
biografici. “La nascita della tragedia”: apollineo e
dionisiaco. La “scoperta” del dionisiaco e la
decadenza dell’occidente come rimozione del
tragico:
Euripide,
Socrate,
Platone,
il
Cristianesimo. Democrazia e socialismo come
forme laiche di ideali cristiani (egualitarismo ed
aprilegiugno
gennaio marzo
escatologia). Il superuomo (o oltre-uomo) come
superatore del nichilismo e la trasvalutazione di
tutti valori. L’irrazionalismo e il rapporto
ambivalente con Schopenhauer. Freud: cenni
biografici; la costruzione del metodo psicoanalitico:
dall’ipnosi alle associazioni libere. Sogni, lapsus e
atti mancati come “messaggeri dell’inconscio”. Le
due topiche e la rottura freudiana col modello di
coscienza
della
modernità.
Conflittualità
intrapsichica,
nevrosi,
sofferenza.
La
relativizzazione del concetto di “salute mentale”.
Le
fasi
dello
sviluppo
psico-sessuale.
L’applicazione delle categorie psicoanalitiche
all’esame della civiltà
5.
LIBRI DI TESTO: LIBRI DI TESTO: MASSARO, LA COMUNICAZIONE
FILOSOFICA (PARAVIA);
FOTOCOPIE FORNITE DALL’INSEGNANTE
3. STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE:
LEZIONI FRONTALI, LEZIONE INTERATTIVA, ESERCITAZIONI,
INTERNET
4. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE:
PROVE SCRITTE A RISPOSTE APERTE;
INTERROGAZIONE; RELAZIONI
VERIFICHE
ORALI
SLIDES,
TRAMITE
5. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI:
I CRITERI DI VALUTAZIONE SONO QUELLI CONDIVISI NEL COLLEGIO
DOCENTI E DISCUSSI NEL DIPARTIMENTO (VEDI P.O.F). CONCORRONO ALLA
VALUTAZIONE ANCHE: LA QUALITÀ DEL LAVORO SVOLTO A CASA,
L’ATTENZIONE PRESTATA E LA PARTECIPAZIONE ALLE LEZIONI,
L’ATTEGGIAMENTO GENERALE VERSO LO STUDIO.
OBIETTIVI PROGRAMMATI:
CONOSCERE
LE
CATEGORIE
FONDAMENTALI
DEL
PENSIERO
DI
SCHOPENHAUER E DI KLIERKEGAARD, SAPENDOLE COLLOCARE ANCHE IN
RELAZIONE AI CARATTERI FONDAMENTALI DEL SISTEMA HEGELIANO
(IDEALISMO, DIALETTICA, RAZIONALISMO, PANLOGISMO, OTTIMISMO).
CONOSCERE IL PENSIERO DI MARX, IN PARTICOLARE LE CATEGORIE DI
ALIENAZIONE,
MATERIALISMO
STORICO,
INTERNAZIONALISMO
E
PLUSVALORE,
SAPENDO
SPIEGARE
L'APPROFONDIMENTO
DELLA
CATEGORIA DI ALIENAZIONE DA FEUERBACH A MARX, LA DIFFERENZA NEL
CICLO DI PRODUZIONE PRE-CAPITALISTICO E CAPITALISTICO, LA
CATEGORIA DI COMUNISMO. CONOSCERE IL TERMINE POSITIVISMO E I
MAGGIORI ESPONENTI DEL MOVIMENTO, SAPENDO SPIEGARE NEI SUOI
TRATTI FONDAMENTALI LA TEORIA COMTIANA DEI TRE STADI,
L'EVOLUZIONISMO DARWINIANO ANCHE IN RELAZIONE ALLE TEORIE DELLE
SPECIE RIVALI. SAPER SPEIGARE I CARATTERI FONDAMENTALI
DELL'EPISTEMOLOGIA DI JOHN STUART MILL, DEL SUO PENSIERO SOCIOPOLITICO E DELLA TEORIA MORALE UTILITARISTICA (NELLA VERSIONE
BENTHAMIANA
E
MILLIANA).
CONOSCERE
LA
CATEGORIA
DI
IRRAZIONONALISMO E SAPER SPIEGARE I CONCETTI NIETZSCHEANI DI
DIONISIACO E APOLLINEO, MORALE DEL RISENTIMENTO, NICHILISMO E
SUPERUOMO. CONOSCERE IL TERMINE PSICOANALISI E SAPER SPIEGARE
LE CATEGORIE FREUDIANE DI INCONSCIO, NEVROSI, IO, ES E SUPER-IO,
NONCHE' LA TRATTAZIONE PSICOANALITICA DEI FENOMENI DEL SOGNO,
DEI LAPSUS E DEGLI ATTI MANCATI E LE TAPPE DELLO SVILUPPO PSICOSESSUALE NELL'OTTICA FREUDIANA
7. OBIETTIVI RAGGIUNTI
CONOSCERE
LE
CATEGORIE
FONDAMENTALI
DEL
PENSIERO
DI
SCHOPENHAUER E DI KLIERKEGAARD, SAPENDOLE COLLOCARE ANCHE IN
RELAZIONE AI CARATTERI FONDAMENTALI DEL SISTEMA HEGELIANO
(IDEALISMO, DIALETTICA, RAZIONALISMO, PANLOGISMO, OTTIMISMO).
CONOSCERE IL PENSIERO DI MARX, IN PARTICOLARE LE CATEGORIE DI
ALIENAZIONE,
MATERIALISMO
STORICO,
INTERNAZIONALISMO
E
PLUSVALORE,
SAPENDO
SPIEGARE
L'APPROFONDIMENTO
DELLA
CATEGORIA DI ALIENAZIONE DA FEUERBACH A MARX, LA DIFFERENZA NEL
CICLO DI PRODUZIONE PRE-CAPITALISTICO E CAPITALISTICO, LA
CATEGORIA DI COMUNISMO. CONOSCERE IL TERMINE POSITIVISMO E I
MAGGIORI ESPONENTI DEL MOVIMENTO, SAPENDO SPIEGARE NEI SUOI
TRATTI FONDAMENTALI LA TEORIA COMTIANA DEI TRE STADI,
L'EVOLUZIONISMO DARWINIANO ANCHE IN RELAZIONE ALLE TEORIE DELLE
SPECIE RIVALI. SAPER SPEIGARE I CARATTERI FONDAMENTALI
DELL'EPISTEMOLOGIA DI JOHN STUART MILL, DEL SUO PENSIERO SOCIOPOLITICO E DELLA TEORIA MORALE UTILITARISTICA (NELLA VERSIONE
BENTHAMIANA
E
MILLIANA).
CONOSCERE
LA
CATEGORIA
DI
IRRAZIONONALISMO E SAPER SPIEGARE I CONCETTI NIETZSCHEANI DI
DIONISIACO E APOLLINEO, MORALE DEL RISENTIMENTO, NICHILISMO E
SUPERUOMO. CONOSCERE IL TERMINE PSICOANALISI E SAPER SPIEGARE
LE CATEGORIE FREUDIANE DI INCONSCIO, NEVROSI, IO, ES E SUPER-IO,
NONCHE' LA TRATTAZIONE PSICOANALITICA DEI FENOMENI DEL SOGNO,
DEI LAPSUS E DEGLI ATTI MANCATI E LE TAPPE DELLO SVILUPPO PSICOSESSUALE NELL'OTTICA FREUDIANA
Docente
Tommaso E. Codignola
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
FISICA
CLASSE: 5ALL
Docente:
ANDREA ONASINI
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
1.
FISICA
CLASSE: 5ALL
Docente:
ANDREA ONASINI
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
RIPASSO
Contenuti
Ripasso definizione di Fisica e cosa studia la Fisica
ACUSTICA
Introduzione, vibrazione definizione di suono, onda
periodica, ampiezza, lunghezza d'onda, frequenza,
richiami del moto circolare uniforme, ripasso, legge di
velocita di propagazione, interpretazione matematica
di una onda sonora, onde longitudinali e trasversali, il
suono, caratteristiche fisiologiche del suono, altezza,
timbro, volume, intensità del suono, caso di sorgente
puntuale. Livello d’intensità acustica, effetto doppler.
Ripasso dei logaritmi.
OTTICA
Definizioni, sorgenti, raggi, corpi, esperimenti sulla
propagazione rettilinea della luce, riflessione,
leggi di Snell-Cartesio, specchio piano,
periscopio, specchi curvi, specchi sferici concavi
e convessi, ricostruzione dell'immagine in base
alla posizione dell'oggetto nei vari casi con
discussione dei risultati. Formula dei punti
coniugati e dimostrazione, ingrandimento.
Determinazione dell'immagine in relazione alla
posizione dell’oggetto. Diffusione. Rifrazione,
definizioni, leggi di Snell-Cartesio, velocità della
luce nel vuoto c, in mezzi trasparenti, indice di
rifrazione, riflessione totale, applicazione alle
fibre ottiche, miraggio, visione di oggetti in
acqua. Le lenti sottili, convergenti e divergenti,
formula dei punti coniugati per le lenti,
dimostrazione. Grandezze radiometriche e
fotometriche, candela. Occhio umano. Difetti e
correzioni con lenti, il microscopio.
Tempi
1°
lezio
ne
settembr
e
ottob
re
novembr
e
dice
mbre
ELETTRO
MAGNETISMO
RELATIVITA’
Storia, esperienza di Franklin, modello micro,
conduttori ed isolanti, definizione di carica, il
Coulomb, principio di conservazione della carica,
esperienza di Coulomb e legge. Forza
gravitazionale
ed
elettromagnetica,
elettrizzazione per induzione. Vettore campo
elettrico, determinazione della forza noto il
campo. Linee del campo elettrico, flusso di un
campo vettoriale su una superficie, teorema di
Gauss e dimostrazione. Ripasso forze
conservative, energia potenziale della forza
gravitazionale, energia potenziale della forza
elettrica, discussione dei segni, caso di più
cariche. Il potenziale elettrico, unità di misura. La
differenza di potenziale elettrico, superfici
equipotenziali, deduzione del campo elettrico dal
potenziale. I circuiti elettrici, definizione di
corrente elettrica, Ampere, generatore ideale di
tensione, circuiti elettrici, rami, nodi, prima legge
di Ohm, collegamento in serie e resistenza
equivalente. Resistenze in parallelo. Risoluzione
circuiti in serie e parallelo. Effetto Joule. Onde
Elettromagnetiche, introduzione con la legge di
Biot Savart, cenni al campo magnetico, alla
variazione di flusso del campo magnetico ed alla
induzione magnetica. Esperienza di nascita di un
onda elettromagnetica da un circuito in c.
alternata. Grandezze per la classificazione,
velocità di trasmissione, spettro, onde radio.
Diffrazione, onde radio, microonde, ultravioletti,
rete di trasmissione per cellulari.
Introduzione alla relatività. Ripasso Principio di
inerzia e sistemi inerziali e non. Trasformazioni
di Galileo.
gennaio
–
aprile
Lezione
del
29/4/201
6
**Per la restante parte del programma fino alla fine
dell’anno scolastico seguirà un documento
integrativo**
MECCANICA
QUANTISTICA
2.
LIBRI DI TESTO
Ugo Amaldi, “Le traiettorie della Fisica”, Vol. 3, Zanichelli
3.
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Le lezioni sono state effettuate senza l’uso di laboratori ed esperienze dirette, ma solo con
spiegazioni in aula, alla lavagna interattiva. Ad integrazione delle lezioni sono stati
svolti degli esercizi in aula ed altri dati da svolgere a casa come compiti.
Nelle lezioni teoriche, quando gli argomenti lo hanno consentito, è stato seguito il metodo
scientifico. In tutti gli altri casi si è seguito in generale il metodo deduttivofenomenologico, facendo riferimento a esperimenti riportati sul testo. Nella risoluzione
di esercizi e problemi invece è stato seguito il metodo del “problem posing, problem
solving”, analisi intuitiva del fenomeno, deduzione dei principi fisici da utilizzare,
costruzione dell’equazione risolvente, risoluzione.
4.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Le verifiche della preparazione ed apprendimento degli studenti, per motivi di tempo,
sono state condotte prevalentemente con compiti scritti in aula. Prima dei compiti sono
sempre state effettuate alcune interrogazioni orali per verificare il grado di
preparazione degli studenti.
5.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Nella valutazione degli studenti è stato privilegiato il senso fisico in genere e quindi il
riconoscimento dei principi fisici da utilizzare nello svolgimento degli esercizi, la
corretta e precisa impostazione dei problemi. Conseguentemente tra le penalizzazioni
dei voti sono state considerate primarie la mancanze in tal senso, secondari gli errori
di calcolo, le disattenzioni ed errori nelle formule. Come ultimo livello la mancanza di
unità di misura nei calcoli ed imprecisioni in disegni e schemi grafici.
6.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
- Promuovere la conoscenza e comprensione della materia ad un buon livello e la
capacità critica;
- sviluppare un metodo per affrontare la risoluzione di problemi scientifici;
- sviluppare la rielaborazione personale dei contenuti (disciplinare ed interdisciplinare).
7.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe nel complesso ha raggiunto gli obiettivi programmati in modo disomogeneo da
studente a studente. Una parte di questi si è attestata su un livello alto per tutti gli
obiettivi elencati, ma mediamente la classe ha raggiunto un livello sufficiente/buono di
conoscenza; sufficiente di comprensione; appena sufficiente per i restanti obiettivi.
Docente
Andrea Onasini
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
Francese
CLASSE: V ALL
Docente:
Speranza Lucia
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica - Modulo
LINGUA E CIVILTÀ
LINGUA E LETTERATURA
Contenuti
Sono stati trattati temi vari di attualità sociale, politica e storica
attraverso l’impiego di testi tratti da riviste e quotidiani,
trasmissioni televisive.
LE ROMAN SENTIMENTAL AU XVIII SIECLE, CENNI A La nouvelle
Héloïse, pp. 191, 291)
INTRODUCTION AU ROMANTISME (p. 290)
LA GENERATION ROMANTIQUE FRANÇAISE (p. 292)
ROMANTISME ET CLASSICISME (p. 293)
LES GRANDS THEMES ROMANTIQUES (pp. 294-295)
CHATEAUBRIAND (pp. 226-227)
Vague à l’âme (tiré de Le génie du Christianisme) p. 222
LAMARTINE (pp. 236-237)
Le lac, pp. 234-235
HUGO LA LEGENDE D’UN SIECLE (p. 256)
HUGO ROMANCIER: LE ROMAN SOCIAL (pp. 264, 267)
La mort de Gavroche (tiré de Les Misérables) (p. 263)
BALZAC (pp. 258, 276-277)
La pension Vauquer (tiré de Le père Goriot) (p. 271)
LE ROMAN REALISTE (pp. 340-341)
FLAUBERT (pp. 314, 324-325)
Le bal (tiré de Madame Bovary) (pp. 316-317)
Emma s’empoisonne (tiré de Madame Bovary) (pp. 322-323)
LE NATURALISME (pp. 326, 342-343)
ZOLA (pp. 338-339)
Une masse affamée (tiré de Germinal) (pp. 336-337)
LA LITTERATURE SYMBOLISTE (pp. 370-371)
BAUDELAIRE (pp. 344, 355-357)
L’albatros (tiré de Les fleurs du mal) (p. 346)
L’étranger (tiré de Le spleen de Paris) (p. 353)
Correspondances (tiré de Les fleurs du mal) (p. 354)
VERLAINE (pp. 358, 366, 368)
Chanson d’automne (tiré de poèmes saturniens) (p. 360)
L’art poétique (p. 366)
RIMBAUD (p. 358, 367, 369)
Le dormeur du val (tiré de Poésies) (p. 364)
Lettre du Voyant (p. 367)
TRANSGRESSIONS ET ENGAGEMENTS AU XX SIECLE (pp. 374-375)
Tempi
APOLLINAIRE (pp. 386, 393)
Sous le pont Mirabeau (tiré de Alcool) (p. 388)
Il pleut (tiré de Calligrammes, p. 387 )
PROUST (P. 410, 416-417)
La madeleine (tiré de Du côté de Chez Swann) (p. 411)
La vraie vie (tiré de Du côté de Chez Swann) (p. 413)
ROMANCIERS D’AVANT ’45 (p. 430)
L’ERE DES DOUTES (p. 442)
CAMUS DE L’ABSURDE A L’HUMANISME (p. 458, 464-465)
Héroïsme ou honnêteté (tiré de La peste) (pp. 462-463)
SARTRE ET L’ENGAGEMENT (p. 452, 456-457)
Parcour existentiel (tiré de La nausée) (pp. 454-455)
LIBRI DI TESTO
G.F. Bonini, M:C: Jamet, P. Bachas, E. Vicari, Ecritures les incontournables, ed. Valmartina,
Milano, 2014
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Il libro di testo è stato il riferimento costante durante il percorso di studio; ci si è avvalsi
inoltre con regolarità del libro digitale e dei vari documenti (sonori, cartacei) di
approfondimento in questo presenti. Il ricorso a testi fotocopiati tratti da altre fonti è stato
limitato ad alcune precisazioni richieste dagli studenti soprattutto in fase di elaborazione del
progetto indipendente.
Ogni periodo letterario e autore sono stati presentati cercando di rilevare gli elementi di
continuità con i precedenti nonché i punti di rottura che ne caratterizzano l’innovazione,
tenendo conto del contesto storico, sociale, filosofico e delle caratteristiche e vicissitudini di
vita dei singoli scrittori/artisti.
Il riferimento al testo è stato costante e indispensabile alla comprensione; si è sempre cercato
di determinare le caratteristiche di un movimento o di un artista partendo dall’analisi
puntuale della sua opera per poi individuarne gli aspetti specifici che lo inseriscono nel
contesto generale.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Le verifiche sono state svolte durante tutto l’anno scolastico secondo tipologia di esame di
Stato al fine di una preparazione mirata (tipo seconda prova –testi di attualità e di letteraturatipo terza prova con varie tipologie –intensificate al momento della comunicazione da parte del
Ministero delle prove di esame-). Si sono svolte prove al termine di ogni modulo/autore/
periodo, sia in classe che come esercitazione svolta individualmente a casa.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Per i criteri di valutazione si è adottata la tabella di riferimento giudizio/voto contenuta nel
P.O.F. Sono concorsi alla valutazione anche: la qualità del lavoro svolto a casa, le attività
ordinarie di laboratorio, l’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni, l’atteggiamento di
impegno e serietà verso lo studio.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
In fase di elaborazione del programma si è previsto il raggiungimento delle competenze valide
per il livello B2 del quadro di riferimento europeo. Si è inoltre prevista la revisione dei
principali soggetti di morfologia e sintassi, e il raggiungimento di una buona padronanza
dell’ortografia e della sintassi delle forme impiegate e di un’esposizione orale e scritta di fatti
storici e letterari con lessico e morfo-sintassi adeguati.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Non tutti gli studenti hanno pienamente raggiunto gli obiettivi programmati (il quadro delle
valutazioni può essere indicativo a questo fine). Tuttavia tutti gli studenti hanno mostrato
buona partecipazione al programma di studio secondo i criteri stabiliti e l’impegno
domandato. In alcuni singoli casi in particolare le gravi carenze pregresse non hanno
permesso il raggiungimento degli obiettivi, pur avvicinandosi a quelli minimi previsti.
Docente
Bagno a Ripoli, 5 Maggio, 2016
Lucia Speranza
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PERCORSO FORMATIVO
Materia:
INGLESE
CLASSE: 5 A LL
Docente:
SANDRA MARTINI
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Modulo 1:
History, The Origins of
the First World War
Modulo 2:
History, The Impact of
the First World War
Modulo 3:
Literature, The
Victorian Age
Modulo 4:
Literature, Modernism
Modulo 5:
Literature, After the
Second World War
Contenuti
Tempi
Colonial rivalry
European relations 1890-1907
Increasing tension (1908 – 1913)
the July Crisis
Why the War lasted so long
The Nature of the War
Total War
The historical background and the literary context
Charles Dickens: Oliver Twist, Hard Times
Charlotte Brontë: Jane Eyre
Emily Brontë: Wuthering Heights
Oscar Wilde: The Picture of Dorian Gray
The historical background and the literary context
Joseph Conrad: Heart of Darkness
James Joyce: Eveline (Dubliners), Ulysses
Virginia Woolf: Mrs Dalloway
The literary context
George Orwell: Animal Farm, 1984
Samuel Beckett: Waiting for Godot
Settembre
/ Ottobre
Ottobre /
Novembre
Dicembre /
Gennaio
Febbraio /
Aprile
Aprile /
Maggio
LIBRI DI TESTO
A. FARMER,
EDUCATION
AN
INTRODUCTION
TO
EUROPEAN
HISTORY,
HODDER
C. MEDAGLIA, B. A. YOUNG, VISIONS AND PERSPECTIVES, FROM THE
VICTORIAN AGE TO MODERN TIMES, LOESCHER EDITORE
FOTOCOPIE FORNITE DALL’INSEGNANTE
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
LEZIONI FRONTALI, LEZIONE INTERATTIVA, ESERCITAZIONI, SLIDES, INTERNET.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
VERIFICHE SCRITTE NON STRUTTURATE: COMPRENSIONE DEL TESTO, DOMANDE CON
RISPOSTE APERTE RELATIVE AL TESTO LETTO E AI CONTENUTI DI STORIA E
LETTERATURA STUDIATI. PRODUZIONI SCRITTE (TEMA). VERIFICHE ORALI TRAMITE
INTERROGAZIONE E LEZIONE DIALOGATA.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
I CRITERI DI VALUTAZIONE SONO QUELLI CONDIVISI NEL COLLEGIO DOCENTI E DISCUSSI
NEL DIPARTIMENTO (VEDI P.O.F). CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE ANCHE: LA QUALITÀ
DEL LAVORO SVOLTO A CASA, L’ATTENZIONE PRESTATA E LA PARTECIPAZIONE ALLE
LEZIONI, L’ATTEGGIAMENTO GENERALE VERSO LO STUDIO.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
UTILIZZARE LA LINGUA STRANIERA PER I SEGUENTI SCOPI COMUNICATIVI ED OPERATIVI:
COMPRENDERE UN ARTICOLO O UN TESTO SU QUESTIONI D'ATTUALITÀ ED ESSERE IN
GRADO DI REPERIRE INFORMAZIONI ESPLICITE/IMPLICITE NONCHÉ IL SIGNIFICATO DI
PAROLE CHIAVE NUOVE DERIVANDOLO DAL CONTESTO; ESSERE IN GRADO DI CAPIRE UN
TESTO LETTERARIO, INDIVIDUANDONE ED ANALIZZANDONE LE PRINCIPALI COMPONENTI
STILISTICO-FORMALI.
COMPRENDERE IL SENSO GENERALE E DETTAGLIATO DI MESSAGGI TRASMESSI DA FONTI
DIVERSE (NOTIZIARI, FILM, ECC.) A CONDIZIONE CHE SI PARLI UN LINGUAGGIO STANDARD.
ESSERE IN GRADO DI SCRIVERE TESTI CHIARI E DETTAGLIATI DI DIVERSA TIPOLOGIA SU
ARGOMENTI DI ATTUALITÀ O SU TEMATICHE LETTERARIE PRECEDENTEMENTE
AFFRONTATE; ESSERE IN GRADO DI RIASSUMERE IL CONTENUTO DI UN TESTO,
SELEZIONANDO E ORGANIZZANDO LE SEQUENZE IN PARAGRAFI.
UTILIZZARE LA LINGUA STRANIERA PER FORNIRE DESCRIZIONI CHIARE E
PARTICOLAREGGIATE SU MOLTI TEMI INERENTI ALLA SFERA DEGLI INTERESSI
PERSONALI SECONDO UN RAGIONAMENTO LOGICO, SPIEGANDO E ARGOMENTANDO IL
PROPRIO
PUNTO
DI
VISTA
SU
QUESTIONI
D'ATTUALITÀ
E
TEMATICHE
STORICO/LETTERARIE PRECEDENTEMENTE AFFRONTATE.
SAPER ESPORRE FATTI STORICI IN LINGUA INGLESE RELATIVI AL PERIODO STUDIATO,
ANCHE METTENDO IN RELAZIONE EVENTI, CAUSE ED EFFETTI (CLIL).
OBIETTIVI RAGGIUNTI
LA CLASSE HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI PREFISSI CON RISULTATI MEDIAMENTE PIÙ
CHE SUFFICIENTI. ACCANTO AD ALUNNI CHE FIN DALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO,
CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE LACUNE E DIFFICOLTA’, SI SONO IMPEGNATI AL FINE DI
RAGGIUNGERE RISULTATI ALMENO SODDISFACENTI, CIASCUNO SECONDO LE PROPRIE
CAPACITA’, CE NE SONO STATI PURTROPPO ALTRI PER I QUALI SI SAREBBE AUSPICATO
UN IMPEGNO PIU’ AMBIZIOSO, E CHE INVECE HANNO LAVORATO IN MODO SUPERFICIALE E
DISCONTINUO. UN GRUPPO DI 7 / 8 ALUNNI, INFINE, SI È DISTINTO PER AVERE DELLE
BUONE BASI DI PARTENZA E PER AVER DIMOSTRATO IMPEGNO E SERIETÀ NELLO STUDIO,
CON CONSEGUENTE APPROFONDIMENTO DEI TEMI TRATTATI E RISULTATI DECISAMENTE
BRILLANTI.
Docente
Sandra Martini
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
2.
ITALIANO
CLASSE: 5^ALL
Docente:
STEFANO BINAZZI
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
0 – Il Primo
Ottocento
(Ripasso)
Contenuti
Le nozioni di romanticismo e classicismo - Il
Neoclassicismo - Romanticismo e Risorgimento Foscolo fra istanze classiche e romantiche. Il magistero
manzoniano.
Giacomo Leopardi: pessimismo storico, pessimismo
cosmico, pessimismo titanico - Leopardi: poeta e non
filosofo - L'"ottimismo" leopardiano.
Lettura e commento di parti scelte delle seguenti
poesie: "L'infinito", "Il passero solitario", "A Silvia", "Il
sabato del villaggio", "La quiete dopo la tempesta".
Le operette morali: cenni al "Dialogo della natura e di
un islandese", "Dialogo del venditore di almanacchi e di
un passeggere".
Lettura e commento dei primi versi de "La ginestra".
Lezione spettacolo sulle Operette morali. Riflessioni
sullo spettacolo e recupero di alcuni elementi relativi al
pensiero e all'opera leopardiana.
a. Saggio breve
b. Articolo di giornale
c. Analisi del testo
poetico
d. Tema di carattere
argomentativo
Indicazioni per la redazione di un saggio breve: il titolo,
la lunghezza, il carattere scientifico del saggio, i
documenti e le citazioni.
Gli elementi essenziali dell’articolo di giornale.
Analisi del testo poetico: La parafrasi e l'analisi
tematica - L'analisi lessicale, sintattica e metrica
–
Le figure retoriche - L'approfondimento.
Il tema di ordine generale e il tema storico.
B - Il colloquio
dell’Esame di Stato
Modalità di svolgimento della prova orale.
Tesina, mappa concettuale, power-point.
A - La Prima Prova
dell’Esame di Stato:
1 – L’età del
Realismo
Introduzione all'età del realismo.
Sopravvivenze romantiche nell'età del realismo Romanticismo di maniera: Prati, Aleardi – “Cuore” di De
Amicis, “Pinocchio” di Lorenzini.
Manzoni, i manzoniani e la polemica antiromantica: il
manzonismo degli stenterelli (cenni al Carducci).
La letteratura dell'Italia unita: il magistero carducciano,
la provocazione scapigliata, il verismo e Verga.
Introduzione alla Scapigliatura: le idee, la poetica, i
principali autori, i temi trattati.
Cletto Arrighi, "La scapigliatura e il 6 febbraio" (lettura,
analisi e commento del testo in scelta antologica);
Emilio Praga, "Preludio" (lettura, analisi e commento
Tempi
Settembre
(5 ore)
Dicembre
(2 ore)
13 ore
(nel corso del
trimestre)
12 ore
(nel corso del
pentamestre)
4 ore
(nel corso del
pentamestre)
Ottobre
(15 ore)
2 – Verga e il
Verismo
con particolare riferimento alla prima strofa).
Arrigo Boito, Lezione di anatomia (lettura, analisi e
commento). Cletto Arrighi, Memento (lettura, analisi e
commento). Cenni al romanzo Fosca.
Giosuè Carducci: vita, opere e poetica - Il Carducci
giacobino, anticlericale e antimonarchico: Lettura e
commento di "Inno a Satana".
Il classicismo carducciano - Luce e ombra, vita e morte
nell'opera carducciana: "Pianto antico"; "Traversando la
Maremma toscana (lettura, analisi e commento).
Classicismo e reminiscenze romantiche nell'opera del
Carducci: lettura in classe di "Davanti a San Guido"
Il Carducci "artiere": cenni alla metrica latina e alle
soluzioni stilistiche ricercate dal Carducci in “Odi
barbare” - "Dinanzi alle terme di Caracalla" (lettura,
analisi e commento).
Conclusioni sulla personalità e sull'opera del Carducci:
"Nevicata" (lettura, analisi e commento).
Realismo e Verismo: lo specifico della narrativa verista.
Naturalismo e Verismo: analogie e differenze.
La tecnica verista: il discorso indiretto libero e il
principio dell'impersonalità dell'autore - La concezione
verghiana della storia - Gli umili manzoniani e i vinti di
Verga - Il pessimismo e il conservatorismo verghiani.
Verga prima del Verismo - Le raccolte di novelle – La
“conversione” al Verismo: “Nedda” e “Rosso Malpelo”.
Il ciclo dei Vinti: cenni a “I Malavoglia” e “Mastro don
Gesualdo”.
La poetica verista: “Fantasticheria”, Prefazione a
“L’amante di Gramigna”.
Lettura e analisi in classe delle novelle: “La lupa”, “Jeli,
il pastore”, “Cavalleria rusticana”, “Libertà”, La roba”,
“Malaria”.
Novembre
(6 ore)
Novembre
Dicembre
(15 ore)
Apice e crisi del positivismo: il pessimismo verghiano
Il trascolorare del verismo: da "Malombra" di Fogazzaro
alla narrativa dannunziana, sveviana e pirandelliana".
Il ruolo dell'intellettuale nella società di fine Ottocento:
da vate a veggente.
Baudelaire e il decadentismo - C. Baudelaire, "La
perdita dell'aureola"; "L'albatros"; "Corrispondenze"
(lettura in classe analisi e commento).
Decadentismo,
Simbolismo,
Estetismo,
Parnassianesimo - Coordinate spaziali e temporali del
Decadentismo – Uno sguardo al Decadentismo
europeo: Huysmans, "A ritroso"; Wilde, "Il ritratto di
Dorian Gray". Lettura e commento in classe di un brano
di "A ritroso" (in scelta antologica).
3 – La rivoluzione
poetica europea e il
Decadentismo
Le diverse componenti del Decadentismo italiano:
Introduzione a Pascoli e D'Annunzio.
D’Annunzio: vita e opere - La poetica o le poetiche
Gennaio
Febbraio
(29 ore)
dannunziane? - Il sensualismo, cardine della poetica
dannunziana - Dagli esordi letterari a “Il piacere” Cenni a “Le novelle della Pescara” (lettura di “L'eroe”),
a “Primo Vere” e “Canto Novo” (lettura di “Canta la
gioia”), a “Il piacere” (lettura di “L'attesa”, “Il cimitero
degli inglesi”) - Gli ulteriori sviluppi della narrativa
dannunziana.
Le laudi - Alcyone (lettura analisi e commento de "La
pioggia nel pineto").
Le laudi - Alcyone (lettura analisi e commento di
"Meriggio").
L'ultima fase della produzione dannunziana: Il Notturno
Pascoli: vita e opere – Il simbolismo pascoliano e la
poetica del fanciullino.
La novità di "Myricae" - Lettura, analisi e commento di:
"Lavandare" - Il tema della solitudine e dell'abbandono.
"X agosto": Lettura, analisi e commento - Il tema del
nido profanato, della solitudine, dello smarrimento - La
scoperta dell'infanzia e delle umili cose.
Lettura e analisi di "Il lampo" e "Il tuono". Da "Myricae"
alle raccolte successive: cenni a "Primi poemetti", Canti
di Castelvecchio", "Nuovi poemetti", "Poemi conviviali".
"Il gelsomino notturo" (lettura, analisi e commento) Similitudine, analogia, sinestesia.
Lettura e commento de "Il libro" e "Alexandros" Conclusioni sull'opera pascoliana.
4 – Dalle
avanguardie
storiche alla poesia
del Primo
Novecento
Introduzione alla poesia del "Male di vivere". Il
Futurismo (lettura e analisi del "Manifesto del
Futurismo" di Filippo Tommaso Marinetti e del
"Manifesto tecnico della letteratura futurista”) - Cenni al
Dadaismo e al Surrealismo - Il contributo delle
avanguardie alla poesia del Primo Novecento.
La "linea del crepuscolo" - Cenni all'opera di Gozzano,
Corazzini, Moretti - Lettura di alcuni versi da: "La
signorina Felicita", "Desolazione del povero poeta
sentimentale" - Il contributo dei crepuscolari agli
ulteriori sviluppi della poesia.
Giuseppe Ungaretti: la vita e le opere; il pensiero e la
poetica - Il primo periodo della produzione
ungarettiana: la rottura con i moduli espressivi
tradizionali; l'esperienza della guerra nell'itinerario
poetico ungarettiano. "I fiumi": lettura, analisi e
commento; "Veglia": lettura, analisi e commento.
Lettura e commento di "Porto sepolto" e di altre poesie
da “L'allegria” (“Sono una creatura”, “San Martino del
Carso”, “Soldati”, “Mattina”).
Il ritorno all'ordine e l'approdo alla fede cristiana: Cenni
a "Sentimento del tempo" e all'ultimo periodo della
produzione ungarettiana.
Eugenio Montale: la vita e le opere, il pensiero e la
poetica - Il ruolo della poesia e del poeta: "Non
Febbraio
Marzo
(14 ore)
chiederci la parola" (lettura, analisi e commento).
Montale, Eliot e il correlativo oggettivo: "Spesso il male
di vivere ho incontrato" - Montale e Leopardi:
Meriggiare pallido e assorto" (lettura, analisi e
commento).
Da "Ossi di seppia": "Cigola la carrucola del pozzo"
(lettura, analisi e commento); da "Le occasioni": "Non
recidere forbice quel volto" (lettura, analisi e
commento).
Umberto Saba: la vita, il pensiero e la poetica - Trieste
e la moglie nella poesia di Saba: "Trieste" (lettura,
analisi e commento); "A mia moglie" (lettura, analisi e
commento). I temi del Canzoniere: dolore, estraneità,
quotidianità ed autobiografismo - Lettura, analisi
commento di "La capra" e "Fanciulli al bagno".
5 – Narrativa e
teatro nel Primo
Novecento:
Pirandello e Svevo
La poesia ermetica - L'ermetismo di Quasimodo:
lettura, analisi e commento di "Ed è subito sera" e "Alle
fronde dei salici" - Cenni all'opera di Alfonso Gatto e
Mario Luzi.
Luigi Pirandello: vita, opere e poetica - Assurdo e
tragico nella condizione umana; contrasto tra
apparenza e realtà; molteplicità del reale, sfaccettarsi
della verità e incomunicabilità - Il caso e le convenzioni
sociali nell'opera di Pirandello. Il saggio sull'umorismo:
senso e sentimento del contrario; la pietà nel teatro di
Pirandello.
"L'esclusa", "Il fu Mattia Pascal": una spiegazione non
tanto storica quanto esistenziale.
"La signora Frola e il signor Ponza, suo genero": dalla
novella al teatro: "Così è, se vi pare" - Introduzione al
grande teatro di Pirandello: "Enrico IV" e "Sei
personaggi in cerca d'autore" - Teatro e metateatro - Le
novità del teatro di Pirandello.
"La carriola": una possibile soluzione? – Cenni al
romanzo "Uno, nessuno e centomila".
Il grande teatro di Pirandello: “Enrico IV”, “Sei
personaggi in cerca d’autore”.
Aprile
(17 ore)
Italo Svevo: vita, opere e poetica - Trieste e l'ebraismo
nell'itinerario sveviano.
L'inetto come protagonista di tutti i romanzi sveviani Da "Una vita", a "Senilità", a "La coscienza di Zeno"
"La coscienza di Zeno": struttura e tematiche Riassunto del romanzo.
Svevo e la psicanalisi; la malattia come modo d'essere;
Le novità del romanzo: un narratore poco credibile,
flashback e dissoluzione del romanzo.
Lettura di alcuni brani in scelta antologica: “Prefazione”,
“Il fumo”, “Lo schiaffo”, “Un matrimonio sbagliato”.
6 – Il Neorealismo
Programma da definire e svolgere nel corso delle
ultime lezioni dell’anno scolastico.
Maggio
3.
LIBRI DI TESTO:
CORRADO BOLOGNA, PAOLA ROCCHI, ROSA FRESCA AULENTISSIMA, VOLL. 5 E 6,
TORINO, LOESCHER EDITORE, 2010.
4.
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE:
LIBRO DI TESTO, FOTOCOPIE, APPUNTI.
LEZIONI FRONTALI E INTERATTIVE, ANALISI DEI TESTI, VISIONE FILMATI.
5.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
VERIFICHE ORALI (INTERROGAZIONI, RELAZIONI SU ARGOMENTO SPECIFICO);
VERIFICHE SCRITTE SECONDO LE MODALITÀ PREVISTE PER LO SVOLGIMENTO
DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO
6.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
NEL RISPETTO DI QUANTO PREVISTO DAL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE,
OLTRE ALLA VALUTAZIONE OGGETTIVA DELLE PROVE SI È TENUTO CONTO
DELL’IMPEGNO PROFUSO NELLO STUDIO, DELLE DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DI OGNI
ALUNNO, DELLA CRESCITA DEL SINGOLO NELL’AMBITO DEL SUO PERSONALE
PERCORSO FORMATIVO.
7.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
GLI OBIETTIVI FONDAMENTALI SONO STATI QUELLI DI FAR ACQUISIRE ALLA
CLASSE:
LA CONOSCENZA DELLE LINEE ESSENZIALI DEI PROCESSI CULTURALI CHE HANNO
RIGUARDATO IL NOSTRO PAESE NEL CORSO DELLA SECONDA METÀ DEL XIX SECOLO
E DELLA PRIMA METÀ DEL XX SECOLO, ANCHE IN RELAZIONE AL PIÙ AMPIO
CONTESTO EUROPEO.
LE COMPETENZE ADEGUATE PER CONDURRE L’ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO.
LE CAPACITÀ DI ESPRIMERSI AL MEGLIO SIA ALL’ORALE, PER SOSTENERE IL COLLOQUIO
D’ESAME, CHE ALLO SCRITTO (NELLE MODALITÀ PREVISTE PER LO SVOLGIMENTO
DELLA PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO).
8.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
IN ORDINE A QUANTO PROGRAMMATO LA CLASSE HA RAGGIUNTO UN LIVELLO
SUFFICIENTE DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ, PUR NEL QUADRO DI
UNA CONSIDEREVOLE DIFFERENZIAZIONE FRA I SINGOLI.
Docente
Stefano Binazzi
PERCORSO FORMATIVO
Materia MATEMATICA
CLASSE:5ALL
docente SARA MODI
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità
didattica Modulo
Funzioni
Limiti
Derivate
Contenuti
Funzioni, dominio e codominio di una funzione. Classificazione
delle funzioni in base alla loro espressione analitica.
Alcune caratteristiche di una funzione: monotonia, limitatezza,
periodicità, simmetria.
Zeri di una funzione.
Definizione di limite. Teoremi generali sui limiti. Operazioni sui
limiti. Forme indeterminate. Definizione di funzione continua.
Continuità delle funzioni elementari. Calcolo di limiti. Infiniti ed
infinitesimi. Continuità delle funzioni .Punti di discontinuità di
prima seconda e terza specie. Asintoti verticali, orizzontali e obliqui
del grafico di una funzione.
Rapporto incrementale. Definizione e significato geometrico della
derivata. Derivate delle funzioni elementari. Derivata della somma,
del prodotto, del quoziente. Derivata della funzione composta..
Relazione fra continuità e derivabilità di una funzione.
Studio della crescenza e decrescenza di una funzione.
Determinazione dei massimi e minimi relativi ed assoluti
Equazione della retta tangente ad una curva. Analisi dei punti di
non derivabilità di una funzione (cuspidi, punti angolosi)
Metodo generale per lo studio e la rappresentazione grafica di
funzioni in una variabile. Studio completo di funzioni intere,
razionali fratte, irrazionali, funzioni in valore assoluto Studio di
semplici funzioni esponenziali e logaritmiche.
6.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
* Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le
procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie
che sono alla base della descrizione matematica della realtà.
* Possedere i contenuti fondamentali e padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
* Essere in grado di utilizzare criticamente gli strumenti matematici nelle attività di studio
e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica della formalizzazione e
modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.
7.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Le lezioni sono state seguite generalmente con interesse, applicazione , impegno e
partecipazione da gran parte della classe ma la maggioranza degli studenti ha dimostrato
impegno individuale a casa molto limitato e discontinuo conseguentemente più che
soddisfacente risulta il livello degli obiettivi previsti per un numero limitato di alunni ,
mentre non sono stati acquisiti contenuti di carattere applicativo dagli alunni più deboli
sufficiente l’apprendimento degli aspetti teorici di parte della classe anche se l’
esposizione non è sempre fluida.
.
8.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
prove aperte
interrogazioni
colloqui
9.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
La valutazione si è basata sulla conoscenza dei contenuti, sulla capacità di applicarli e
rielaborarli nonché sull’uso del linguaggio specifico della disciplina.
La valutazione finale ha tenuto conto del grado di preparazione raggiunto, della
partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno e la costanza nello studio individuale
nonché del progresso rispetto alla situazione iniziale
Docente
Bagno a Ripoli 1 maggio 2016
Sara Modi
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
LINGUA E CULTURA STRAN. 3RUSSO
CLASSE: 5ALL
Docente:
G. PIPICELLA
9.
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Contenuti
Ripresa, completamento e rinforzo delle strutture grammaticali di base,
con particolare riferimento all’uso dei casi al singolare e al plurale, sia
per il sostantivo che per l’aggettivo. Ripresa dei periodi con “li”, dei
pronomi indefiniti con la particella -то. La declinazione dei numerali
cardinali da 1 a 10. I verbi случаться/случиться. Il gerundio perfettivo
e imperfettivo. Il gerundio con la negazione. L’uso di alcune
preposizioni (через, в, из, среди ,между…) con relativi casi. Uso di
несколько, некоторый. Ripresa e consolidamento dei verbi di moto
con prefissi. I prefissi по- e за- coi verbi d’aspetto perfettivo e coi verbi
di moto. La consecutio temporum nelle subordinate introdotte da что. Il
gerundio d’aspetto imperfettivo e perfettivo. La forma passiva dei verbi
imperfettivi ovvero l’uso dei verbi riflessivi d’aspetto imperfettivo con
significato passivo. Verbi con il significato neutro-riflessivo. Verbi con il
significato di azione reciproca. Il participio presente passivo. L’uso dei
prefissi по- e за- coi verbi d’aspetto perfettivo e coi verbi di moto di
tipo идти/ехать. L’uso obbligatorio dell’infinito perfettivo o imperfettivo
dopo alcuni verbi.
Il participio passato passivo (la formazione). La forma passiva dei verbi
perfettivi ovvero l’uso della forma breve passiva del participio passato e
del verbo быть al presente o al futuro o senza быть. La trasformazione
dei costrutti participiali e gerundivi in frasi subordinate. Periodi
complessi con который. Le congiunzioni che uniscono elementi
Tempi
Trimestre
-----------------Pentamestre
omogenei della frase (и...и...,не только..., что и...). Periodi con
pronomi e avverbi relativi. Periodi con subordinate causali, temporali,
concessive, finali. Pronomi e avverbi negativi. La preposizione negativa
(con pronomi negativi nelle preposizioni impersonali, con gli avverbi di
luogo нигде, никуда). La doppia negazione. Пусть + la terza persona
singolare o plurale del verbo al presente o al futuro semplice. Il
superlativo. Funzioni linguistiche per descrivere l’aspetto di una
persona. Ripresa del pronome себя con significato riflessivo e del
pronome сам, della doppia negazione con ничто, никто, никогда,
dell’espressione “друг друга”. Pronomi e avverbi negativi. L’uso di
неужели e разве per esprimere sorpresa. Пусть + la terza persona
singolare o plurale del verbo al presente o al futuro semplice. Accenno
al congiuntivo con passato + бы (хорошо бы он пришёл!).
Funzioni linguistiche e aree lessicali e semantiche relative agli
argomenti affrontati. Tecniche di traduzione in russo: la scelta del
sinonimo. La traduzione del “просторечье” (linguaggio parlato). Le frasi
ellittiche (Куда ты?). Gli aforismi linguistici. Tecniche riassuntive e
compositive.
Letteratura
Cultura
Contenuti letterari: si è scelto di occuparsi della letteratura russa
dell'800 e '900. In particolare, si sono affrontati e analizzati
componimenti poetici e brani narrativi di alcuni grandi esponenti della
poesia e della letteratura russa: Puskin, Dostoevskij, Achmatova,
Bulgakov, Simonov.
Contenuti culturali: quelli scaturenti dal confronto fra le due lingue e le
due culture.
----------------L’intero anno
scolastico
L’intero anno
scolastico
L’intero anno
scolastico
LIBRI DI TESTO
J. Langran, N. Vesnieva, D. Magnati, Молодец! Parliamo il russo, vol. 2.
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Oltre che del libro di testo, ci si è avvalsi del vecchio testo in adozione (Ju.G. Ovsienko, “Il russo. Corso
base”), per i rimandi grammaticali; per gli esercizi: S.Khavronina, A. Scirocenskaja, Il russo. Esercizi, Edizioni
“Lingua russa J. Dobrovolskaja, Il russo per italiani, Hoepli” ;per la letteratura: L.A. Novikov, Художественный
текст и его анализ; J. Dobrovolskaja, Il russo per italiani, Hoepli; J. Ovsienko, Il russo, Corso base, Il punto;
materiale di ambito letterario e critico-letterario preparato dalla docente attraverso la didattizzazione o l’adattamento
di materiali originali, rilevati soprattutto dal Web. Si è fatto uso del computer e della LIM per la ricerca di
informazioni sulla rete e per l’ascolto di brani narrativi e di poesie degli autori affrontati.
Si è utilizzato il cosiddetto “metodo eclettico”, ovvero comunicativo-grammaticale. Per favorire l’apprendimento della
disciplina si è fatto ricorso a: lezione frontale orale, esercitazioni scritte e orali guidate e autonome, attività di
compresenza, tecniche d’approccio all'analisi testuale, tecniche di lettura ritmata ed espressiva .
Per il recupero, si sono seguite le seguenti modalità: controllo della comprensione, attenzione alle difficoltà,
sollecitazione degli interventi e degli interessi, PAD, recupero in itinere, ripassi. Nessuna richiesta di SOS.
1. TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Sono state svolte nel corso dell’anno diverse esercitazioni in classe, verifiche scritte e orali e una simulazione della
3a prova d'esame, dei cui esiti si è deciso di tener conto per la valutazione complessiva.
2. CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Quelli condivisi nel collegio docenti e/o nei vari dipartimenti e inseriti nel P.O.F. : vedi tabella di corrispondenza
giudizio/voto contenuta nel P.O.F. Concorrono alla valutazione anche: la qualita’ del lavoro svolto a casa,i lavori di
gruppo, le attivita’ di laboratorio.
3. OBIETTIVI PROGRAMMATI
Approfondire e consolidare alcuni argomenti grammaticali e sintattici; ampliare le conoscenze in ambito culturale,
favorendo i collegamenti tra le due diverse culture; sviluppare la capacità di leggere in modo espressivo l'opera
poetico – letteraria – prestando attenzione alle parole e al ritmo –, la capacità mnemonica e l'attività discorsiva
degli studenti, la capacità di orientarsi nel testo, di esprimere il proprio punto di vista, confrontarlo con quello altrui;
suscitare l'interesse per la lettura del testo poetico e narrativo, il desiderio di studiare l'opera dei poeti e degli scrittori
più rappresentativi, di scoprire il loro mondo interiore.
4.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Non tutto di quanto programmato è stato possibile affrontare, in parte per ragioni di tempo, in
parte perché si è reso necessario soffermarsi su alcuni argomenti di più difficile comprensione
e assimilazione. Gli obiettivi linguistici, più che altro approfondimenti di contenuti già trattati
di natura grammaticale, lessicale e sintattica, sono stati in linea di massima raggiunti. Le
difficoltà con lo studio della letteratura (acquisizione del linguaggio specifico, approccio al
testo letterario, difficoltà a memorizzare i contenuti), sono state grosso modo superate con una
maggiore applicazione e una maggiore consapevolezza, da parte delle allieve, dei propri doveri
scolastici.
Docente Graziella Pipicella
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
5.
Scienze
CLASSE: 5ALL
Docente:
Anna Maria Garau
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
" La struttura e le funzioni
del DNA"
(modulo di biologia)
Contenuti
Tempi
Il DNA: struttura e duplicazione
Il passaggio dell’informazione genetica dal DNA all’RNA alle
proteine
I virus e gli altri agenti infettivi non cellulari
SettembreDicembre
" La regolazione dei geni "
(modulo di biologia)
La regolazione genica: come avviene e perché
La clonazione di piante e animali
Le basi genetiche del cancro
Dicembre Febbraio
" L’ingegneria genetica "
(modulo di biologia)
La tecnologia del DNA ricombinante
Febbraio-Marzo
" La litosfera "
(modulo di scienze della
terra)
6.
La composizione della litosfera
I materiali della litosfera
Il ciclo litogenetico
I minerali
Composizione chimica e struttura dei minerali
Proprietà fisiche dei minerali
I silicati
Le rocce magmatiche
Il magma
La classificazione delle rocce
Magmatiche
Origine ed evoluzione dei magmi
Le rocce sedimentarie
Il processo sedimentario
La classificazione delle rocce sedimentarie
Le rocce metamorfiche
Il processo metamorfico
I tre tipi di metamorfismo
La classificazione delle rocce metamorfiche
LIBRI DI TESTO
PER BIOLOGIA:
CAMPBELL, SIMON- REECE- DICKEYLE BASI DELLA BIOLOGIA , SECONDO BIENNIO E V ANNO
ED.: LINX
L.MASINI
AMBIENTE TERRA, SECONDO BIENNIO E V ANNO
ED.: LINX
7.
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
I metodi adottati per favorire l’apprendimento delle discipline sono stati:
•
•
•
•
•
lezione frontale orale
lezione interattiva
esercitazioni
cooperative learning (lavori di gruppo)
didattica laboratoriale
Aprile –
Maggio
•
brainstorming
L’organizzazione dell’insegnamento (tempi e metodi operativi) sono stati calibrati in base alle esigenze riscontrate in
fieri , per tanto sono stati indispensabili tali accorgimenti didattici:
10. adattamento dei tempi e dei metodi ai ritmi di apprendimento degli allievi
11. lavori di gruppo o in coppia all’interno delle ore curricolari
12. attenzione alle difficoltà
13. esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà
14. consegna individualizzata
15. sollecitazione degli interventi e degli interessi
16. controllo della comprensione
17. prove e attività differenziate e semplificate su obiettivi minimi
18. schede strutturate
19. S.O.S. su richiesta degli studenti
8.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Ricordando che concorrono alla valutazione anche:
!
La qualita’ del lavoro svolto a casa
!
I lavori di gruppo
!
Le attivita’ ordinarie di laboratorio
!
L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni
!
L’atteggiamento generale verso lo studio
Gli strumenti utilizzati per la verifica formativa e sommativa, sono stati molteplici e variegati:
interrogazioni orali
prove scritte non strutturate
prove scritte strutturate (vero/falso, a scelta multipla, a integrazione)
questionari (a risposta aperta)
9.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli studenti, vengono considerati prioritari gli elementi relativi al profitto scolastico che
derivano dalla proposta di voto di ogni docente. Al voto sintetico espresso dal docente concorrono:
La MISURAZIONE delle verifiche effettuate relativamente ai requisiti cognitivi di:
- comprensione;
- riconoscimento di linguaggi e strumenti di acquisizione dei contenuti;
- produzione;
- uso di linguaggi e strumenti in considerazione anche dell’ampiezza, completezza e correttezza dell’elaborato;
- organizzazione;
- capacità di controllo logico e progettuale del proprio lavoro e capacità di contributi pertinenti e personali.
La VALUTAZIONE di:
- progressione dell’apprendimento;
- autonomia, come capacità di organizzazione del proprio lavoro;
- partecipazione ed impegno nelle specifiche attività didattiche.
Per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato si utilizza la seguente tabella:
10. OBIETTIVI PROGRAMMATI
PER LA BIOLOGIA
Illustrare le differenze tra molecole di DNA e RNA
Rappresentare la struttura tridimensionale di una molecola di DNA
Spiegare perché la struttura del DNA rende possibile la sua duplicazione
Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA
Spiegare perché le cellule hanno bisogno di duplicare il proprio DNA
Spiegare come il linguaggio del DNA e dell’RNA viene utilizzato per produrre polipeptidi
Spiegare il significato dei processi di trascrizione e traduzione
Confrontare il processo di trascrizione con quello di duplicazione del DNA
Descrivere la struttura delle molecole di RNA messaggero e di trasporto e il loro ruolo nella sintesi delle proteine
Descrivere le principali tappe che portano alla produzione della catena polipeptidica
Descrivere la struttura e le caratteristiche dei virus
Descrivere i meccanismi di regolazione genica negli eucarioti, confrontandoli con quelli attivi nei procarioti
Illustrare i meccanismi di regolazione genica attivi a livello di trascrizione e di traduzione
Spiegare come il processo di trasduzione del segnale porti alla trascrizione di un gene in una cellula bersaglio
Definire cosa è un clone
Illustrare il processo di clonazione riproduttiva
Spiegare cosa sono le cellule staminali distinguendo tra cellule staminali embrionali e adulte
Spiegare cosa sono gli oncogèni, i protoncogèni e i geni oncosoppressori e che ruolo hanno nello sviluppo del cancro
Definire cosa sono le biotecnologie, l’ingegneria genetica e la tecnologia del DNA ricombinante
Descrivere come vengono prodotti piante e animali geneticamente modificati
Spiegare cos’è la clonazione genica
Spiegare come gli enzimi di restrizione sono utilizzati nella tecnologia del DNA ricombinante
PER LE SCIENZE DELLA TERRA
Capire la struttura di un minerale e il suo reticolo
Capire le proprietà fisiche e chimiche dei diversi minerali
Conoscere i criteri di classificazione dei minerali in generale
Conoscere i silicati e i loro criteri di classificazione
Spiegare la differenza tra un minerale e una roccia
Definire i materiali che costituiscono la litosfera
Descrivere le tappe fondamentali del ciclo litogenetico
riconoscere e classificare le rocce magmatiche in base alla composizione chimica e alla struttura
descrivere i processi che portano all’origine delle rocce magmatiche
decrivere i principali processi che portano alla differenziazione dei magmi
descrivere il processo di formazione delle rocce sedimentarie
definire le caratteristiche fondamentali delle rocce sedimentarie e riconoscere e classificare le diverse rocce
sedimentarie
descrivere il processo metamorfico e le sue cause
definire i diversi tipi di metamorfismo
riconoscere e classificare le rocce metamorfiche
11. OBIETTIVI RAGGIUNTI
Nonostante le iniziali carenze di base, la quasi totalità degli studenti ha raggiunto gli obiettivi prefissati, anche se
con diversi gradi di autonomia e di approfondimento. Nella classe si sono riscontrati alcuni alunni con un livello di
preparazione molto buono, utilizzo appropriato del linguaggio specifico e buona capacità di collegare i vari
argomenti anche interdisciplinari. La maggior parte della classe ha comunque raggiunto un livello medio di
preparazione.
Docente
Anna Maria Garau
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
SPAGNOLO
CLASSE:
Docente:
VALL
VIRDIA LAURA
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica - Modulo
La poesía romántica y la
novela realista.
Contenuti
Bécquer: La creación poética (fotoc.), Rimas (I, XI, XXI, XXIII,
XXXIX); dos poesias de G. A. Bécquer y O.Paz: Dos almas/Dos
cuerpos (fotoc.).
Tempi
Settemb
re/
ottobre
Galdós: Tristana (fragmentos). La Tristana de Galdos y la de
Buňuel.
Cuadro histórico y literario de referencia
Modernismo y Generacion
del 98
Darío y el escapismo, Yo soy aquel, Sonatina, Carne celeste
carne,
Unamuno: Niebla (fragmentos); De La tradición eterna;, “La casta
histórica Castilla” (fotoc.); A Castilla (fotoc.).
Novemb
re/
dicembr
e
Machado: Es una tarde.., Retrato, El crimen fue en Granada.
Cuadro histórico y literario de referencia
Generación
Guerra Civil
del
27
y
Lorca: Romance de la luna, luna; Romance Sonámbulo; La Aurora
La Barraca y el teatro de Lorca, La casa de Bernarda Alba (lectura
completa del texto facilitado).
Gennaio
/
febbraio
Hernández: La nana de la cebolla.
Neruda: De España en el corazón,”Explico algunas cosas”.
Cuadro histórico y literario de referencia.
El posguerra, la cerrazón
espaňola
y
el
tremendismo.
El golpe de estado en
Chile y Argentina
El realismo mágico en la
novela hispanoamericana
LIBRI DI TESTO
Cela: La familia de Pascual Duarte (fragmentos)
Cuadro histórico y literario de referencia
Marzo/A
prile
Sepúlveda: De Historias marginales, “La morena y la rubia” (fotoc.)
Márquez: Crónica de una muerte anunciada (lectura completa
del texto).
Maggio
L. GARZILLO, R. CICCOTTI, A. GALLEGO GONZALES, A. PERNAS IZQUIERDO
CONTEXTOS LITERARIOS VOL.2, ZANICHELLI
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
LEZIONE FRONTALE; LEZIONE INTERATTIVA; ESERCITAZIONI; LAVORI DI GRUPPO; PROBLEM-SOLVING;
DIDATTICA LABORATORIALE; ROLE-PLAYING; APPRENDIMENTO COOPERATIVO; SIMULAZIONI; ESERCITAZIONI;
SUSSIDI MULTIMEDIALI; SUSSIDI IN PIATTAFORMA E-LEARNING; ATTIVITÀ DI COMPRESENZA. LA SCANSIONE
DEI CONTENUTI È STATA MODULARE E NON RIGOROSAMENTE CRONOLOGICA.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
SONO STATE ATTUATE VERIFICHE FORMATIVE, SOMMATIVE E VERIFICHE DI RECUPERO.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
ALLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE CONCORRE L'INSIEME DEI RISULTATI DELLE PROVE DI
VERIFICA, CHE SONO BASATE SUI SEGUENTI DESCRITTORI: CONOSCENZE, COMPRENSIONE,
PROPRIETÀ LESSICALE, PRODUZIONE, AMPIEZZA, ORGANIZZAZIONE.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
IL METODO DI LAVORO UTILIZZATO HA SEGUITO LE LINEE INDICATIVE MINISTERIALI
PREFIGGENDOSI LO SVILUPPO DI COMPETENZE LINGUISTICO-COMUNICATIVE E DI CONOSCENZE
RELATIVE ALL’UNIVERSO CULTURALE LEGATO ALLA LINGUA SPAGNOLA. LO STUDENTE HA LAVORATO
SULLA COMPRENSIONE DI TESTI ORALI E SCRITTI E SULLA PRODUZIONE DI TESTI
ORALI E SCRITTI
LINEARI E COESI; È IN GRADO DI PARTECIPARE A CONVERSAZIONI E INTERAGIRE
NELLA DISCUSSIONE,
IN MANIERA ADEGUATA AL CONTESTO; UTILIZZA LESSICO E FORME
TESTUALI
ADEGUATE;
UTILIZZA
NELLO STUDIO DELLA LINGUA ABILITÀ E STRATEGIE DI APPRENDIMENTO ACQUISITE STUDIANDO ALTRE LINGUE
STRANIERE.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
LA CLASSE, PUR AVENDO DIFFICOLTÀ PREGRESSE NELLE COMPETENZE LINGUISTICHE DOVUTE
ALLO
SCARSO IMPEGNO PROFUSO NEGLI ANNI PRECEDENTI, HA DIMOSTRATO NEL CORSO DELL'ANNO
UNA
BUONA
PREDISPOSIZIONE AL DIALOGO EDUCATIVO. INTERESSATA E VIVACE
NELL'INTERAZIONE E NEI CONTENUTI
DISCIPLINARI, HA RAGGIUNTO NEL COMPLESSO RISULTATI
SUFFICENTI E, IN ALCUNI CASI MOLTO
BUONI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA E COMPETENZE.
Docente
Virdia Laura
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO: CLASSE V° A LL
Materia:
Storia dell’Arte
Docente:
Laura Bini
20. PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Contenuti
Tempi
Arte del Settecento: contesto storico, architettura in
Italia (Juvara, De Sanctis, Fuga, Salvi, Galilei, Vanvitelli);
architettura in Europa (Gabriel, Fischer von Erlach).
Cenni di pittura vedutista, la camera ottica. Cenni di
pittura del Settecento in Europa (Chardin e Hogart)
Il Neoclassicismo: principi generali, contesto storico,
teorie di Winchelmann; architettura in Europa,
architettura in Italia (Piermarini, Cagnola, Pollach,
Jappelli); la scultura in Italia (Antonio Canova); pittura
francese (David); pittura spagnola (F.Goya).
Il Romanticismo: principi generali, contesto storico,
concetto di sublime romantico. Architettura e scultura
(De Fabris, Bartolini, Viollet-Le-Duc, Barry e Pugin);
pittura in Europa (Friedrich, Fussli, Blake, Constable,
Turner,Gericault, Delacroix); Movimento Arts and Crafts
(Morris); la pittura di paesaggio (Corot); pittura di quadri
storici (Hayez).
CLIL in lingua Francese. l’Histoire du XIX° siècle
racontée par les peintres: Charles X, par F. Gerard; La
liberté guidant le peuple, par E. Delacroix; Napoléon III°,
par F.X. Winterhalter; Eugenie, par F.X. Winterhalter;
Audience des ambassadeurs de Siam à Fontenbleau, par
J.L. Jeròme; Entrée de l’Exposition Universelle de 1889,
par J. Béraud.
Il Realismo, i Macchiaioli, l’Impressionismo. Nuovi temi e
cambiamento del linguaggio (Courbet); pittura di
paesaggio in Italia, i Macchiaioli (Fattori e Lega); la
pittura impressionista (Manet, Monet, Renoir, Berthe
Morisot, Degas).
Il Post-impressionismo: il puntillismo (Seurat, Signac); le
tendenze alle forme primitive (Gauguin, Van Gogh); il
ritorno alla solidità costruttiva (Cézanne, ToulouseLautrec).
Architettura e Urbanistica nella seconda metà
dell’Ottocento e il Modernismo. Eclettismo e innovazioni
tecnologiche (Paxton, Eiffel, Antonelli, Poggi); il
Decorativismo e il ruolo dell’arte nei confronti delle arti
applicate; il linguaggio dell’Art Nouveau (Horta, Gaudì,
Klimt, Chini).
Pittura del primo Novecento: I Fauves (Matisse); il
Cubismo (Picasso e Braque); l’Espressionismo (Munch,
Kirchner); Astrattismo, il gruppo del Cavaliere Azzurro
(Kandinskij, Marc, Klee); De Stijl (Mondrian, Rietveld); il
Futurismo (Boccioni, Balla, Sant’Elia).
Settembre/ottobre
Architettura del Novecento: il razionalismo (Le
Corbusier); il Bauhaus (Gropius, Mies van der Rohe);
l’architettura organica (Lloyd Wright, Alvar Aalto,
Giovanni Michelucci).
Maggio/Giugno
Ottobre/novembre
Novembre/gennaio
Gennaio/aprile
Gennaio/Marzo
Marzo/Aprile
Aprile
Aprile/Maggio
2.LIBRI DI TESTO
DI ADORNO-MASTRANGELO, EDIZIONE D’ANNA
SEGNI D’ARTE VOLUME III° DAL BAROCCO AL TARDO OTTOCENTO
“
“ VOLUME IV° DAL TARDO OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRI
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
-LIBRI DI TESTO, INTERNET, VISITA GUIDATA.
-LEZIONI FRONTALI, LAVORI DI GRUPPO, RICERCHE INDIVIDUALI E/O DI GRUPPO
3.TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
-INTERROGAZIONI ORALI, RELAZIONI, PRESENTAZIONI IN POWER POINT
4.CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
vedi tabella di corrispondenza giudizio/voto contenuta nel P.O.F
Concorrono alla valutazione anche:
La qualita’ del lavoro svolto a casa
I lavori di gruppo
L’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni
L’atteggiamento generale verso lo studio
5.OBIETTIVI PROGRAMMATI
Leggere la produzione artistica nell’ambito della cultura dell’epoca. Capacità d’inquadrare correttamente gli
artisti e le opere studiate attraverso la lettura della singola opera d’arte e mediante l’uso del linguaggio
specifico della materia. Saper leggere un’opera d’arte.
6.OBIETTIVI RAGGIUNTI
Riconoscere gli stili, collegare gli aspetti del linguaggio artistico alle caratteristiche culturali della
civiltà. Leggere un’opera d’arte.
5 maggio 2016
Il Docente
Prof. Laura Bini
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
STORIA
CLASSE: 5^ALL
Docente:
STEFANO BINAZZI
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica Modulo
Contenuti
0a - Il processo di
unificazione italiana
e i primi passi da
Paese autonomo
Le vicende politiche economiche e sociali che hanno
caratterizzato la storia italiana dal 1815 al 1848.
L'Italia dal 1848 al 1861: Cavour, Mazzini, Garibaldi e il
processo di unificazione nazionale - Il ruolo del
Piemonte nel processo di unificazione.
L'Italia dal 1861 a fine secolo: dalla Destra alla Sinistra
Storica – Da De Pretis a Crispi, alla svolta autoritaria di
fine secolo.
(ripasso finalizzato allo
svolgimento del
programma di italiano e
all’esame relativo al
progetto Cambridge)
0b - Il processo di
unificazione
tedesca (ripasso
finalizzato all’esame del
progetto Cambridge)
1 – Le premesse
della Grande
Guerra
2 – L’età giolittiana
Un primo passo verso l'unificazione economica: La
Zollverein - Il mondo germanico dal 1848 all'Assemblea
di Francoforte - Il cancelliere Bismark.
La guerra prussiana contro la Danimarca - La guerra
austro prussiana - La guerra franco prussiana.
Il processo di unificazione tedesca e il processo di
unificazione italiana: quali analogie e quali differenze?
Le cause politiche, economiche, culturali alla base della
Prima Guerra Mondiale.
Tempi
Settembre
(3 ore)
Settembre
(3 ore)
Ottobre
(3 ore)
Il ruolo della borghesia nel processo di unificazione L'avvio dell'industrializzazione in Italia: protezionismo e
colonialismo.
Settembre
L'Italia dalla svolta autoritaria di fine secolo all'età
(2 ore)
giolittiana - Il decollo industriale italiano fra imperialismo
e protezionismo - La politica giolittiana - L'impresa libica
- L'Italia di fronte al conflitto: irredentismo, neutralismo,
interventismo.
La Prima Guerra Mondiale come momento di frattura
rispetto all'orizzonte ottocentesco: Il secolo breve 19141989
L'attentato di Sarajevo e l'inizio del conflitto - Le
dichiarazioni di guerra e la logica delle alleanze - Le
forze in campo - La neutralità italiana.
L'illusione della guerra lampo - Il fallimento del piano
Schlieffen - Dalla guerra di movimento alla guerra di
3 – La Prima
Guerra Mondiale
4 – L’Europa nel
dopoguerra
5 – Il dopoguerra in
Italia e il fascismo
trincea.
I diversi fronti del conflitto - Il fronte occidentale dal
1914 al 1916: le battaglie della Marna, di Verdun, della
Somme - La brutalità della guerra: armamenti,
munizioni, gas - Il concetto di guerra totale - Il ruolo
della propaganda.
L'Italia entra in guerra: il fronte alpino - Il fronte
balcanico e quello mediorientale: la campagna di
Gallipoli - La situazione di totale stallo quale si
configura alla fine del 1916 - La ripresa della battaglia
sottomarina nell'autunno del 1916 e la posizione
statunitense.
Il 1917: Cenni alla rivoluzione russa - Le ragioni
dell'intervento americano - Il fronte alpino e Caporetto.
La conclusione del conflitto e le trattative di pace.
Quadro generale su dopoguerra in Europa: il nuovo
volto
dell'Europa
all'indomani
del
conflitto;
disoccupazione e riconversione industriale; il fallimento
dei tentativi rivoluzionari.
Il dopoguerra in Italia: la vittoria mutilata e l'impresa di
Fiume; disoccupazione e riconversione industriale; il
ruolo della donna nella società italiana del dopoguerra.
Il dopoguerra in Italia: il biennio rosso e il mito della
rivoluzione; la paura della borghesia e le azioni dello
squadrismo fascista; il ruolo dei partiti di massa.
Mussolini e la nascita del fascismo; fascismo, classe
dirigente liberale e partiti di massa: l'Italia sull'orlo della
guerra civile; la marcia su Roma e l'avvento al potere
del fascismo.
L'Italia dalla marcia su Roma alle leggi fascistissime; il
regime fascista.
L’Italia fascista di fronte alla crisi del 1929: autarchia e
corporativismo.
La Russia dei Romanov prima e durante la Grande
Guerra; La Russia nel 1917: la rivoluzione di febbraio;
Lenin e la rivoluzione di febbraio - Il rientro in Russia 6 – La rivoluzione in Le tesi d'aprile - Lo scontro con Kerensky e la nuova
Russia
fuga dalla Russia; La Rivoluzione d'ottobre e le sue
conseguenze immediate e di medio periodo; La guerra
civile: i Bianchi e i Rossi; il comunismo di guerra, la
carestia e la fame; la vittoria definitiva dei bolscevichi;
La Nuova Politica Economica (NEP) - La morte di Lenin
e il problema della successione.
7 – Conseguenze
Gli Stati Uniti d'America dopo la Grande Guerra: gli anni
Ottobre
(8 ore)
Novembre
(1 ora)
Novembre
(5 ore)
Febbraio
(3 ore)
Gennaio
Febbraio
(7 ore)
economiche della
Grande Guerra
8 – Gli Stati Uniti
negli Anni Ruggenti
9 – Dal petrolio alla
Ford T
10 – La crisi
economica del 1929
e le sue
conseguenze
ruggenti.
I rapporti fra Stati Uniti ed Europa dopo il conflitto
mondiale - Il piano Dawes - Gli Stati Uniti fra crescita
economica e speculazione finanziaria.
L'agricoltura americana negli anni Venti.
Le avvisaglie della crisi economica del 1929: ripresa
europea e problemi di sovrapproduzione.
Il crollo di Wall Street e le conseguenze della crisi in
Europa e in Italia.
La presidenza Roosevelt e la ripresa economica - Il
New Deal - Le conseguenze delle soluzioni adottate e
l'avvicinarsi di un nuovo conflitto mondiale.
11 – Gli anni Trenta
Febbraio
(4 ore)
Febbraio
(2 ore)
------------
I tratti distintivi dell’Italia fascista: autarchia e
corporativismo. Fascismo e antifascismo nell’Italia degli
anni Trenta. L’Etiopia, l’impero e l’avvicinamento alla
Germania di Hitler.
b. Il Terzo Reich
La crisi della repubblica e l’avvento del Terzo Reich,
ideologia, politica ed economia nazista, l’antisemitismo.
c. L’URSS di Stalin L’URSS: pianificazione dell’economia e repressione del
dissenso.
d. L’Europa verso la L’Europa verso la guerra: spazio vitale e politica
guerra
tedesca nella seconda metà degli anni Trenta.
La guerra civile in Spagna e il precipitare della crisi.
a. Il regime fascista
Programma da definire e da svolgere nel corso delle
12 – La Seconda
Guerra Mondiale e ultime settimane dell’anno scolastico.
le sue conseguenze
Aprile
(7 ore)
Maggio
LIBRI DI TESTO:
VITTORIO RICCARDI, “CENTRI E PERIFERIE - LA STORIA DI UN SISTEMA GLOBALE,
1905-2011”, BOLOGNA, ZANICHELLI, 2012.
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE:
LIBRO DI TESTO, FOTOCOPIE, APPUNTI, POWER POINT.
LEZIONI FRONTALI E INTERATTIVE, ANALISI DOCUMENTI, VISIONE FILMATI.
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
VERIFICHE ORALI, VERIFICHE SCRITTE (TRATTAZIONE SINTETICA DI
ARGOMENTO, QUESITI A RISPOSTA SINGOLA), TEMA DI ARGOMENTO STORICO.
UN
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
NEL RISPETTO DI QUANTO PREVISTO DAL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE,
OLTRE ALLA VALUTAZIONE OGGETTIVA DELLE PROVE SI È TENUTO CONTO
DELL’IMPEGNO PROFUSO NELLO STUDIO, DELLE DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DI OGNI
ALUNNO, DELLA CRESCITA DEL SINGOLO NELL’AMBITO DEL SUO PERSONALE
PERCORSO FORMATIVO.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
L’OBIETTIVO FONDAMENTALE È STATO QUELLO DI FAR ACQUISIRE ALLA CLASSE
LE LINEE ESSENZIALI DEI PROCESSI STORICI CHE HANNO RIGUARDATO IL NOSTRO
PAESE, L’EUROPA E IL MONDO NEL CORSO DEL XX SECOLO (DALLA PRIMA GUERRA
MONDIALE AGLI ANNI SESSANTA)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
IN ORDINE A QUANTO PROGRAMMATO LA CLASSE HA RAGGIUNTO UN LIVELLO
SUFFICIENTE DI CONOSCENZE E COMPETENZE, ANCHE SE IL TANTO TEMPO
DEDICATO NEL CORSO DELLA PRIMA PARTE DELL’ANNO ALLO SVOLGIMENTO DEL
PROGETTO CAMBRIDGE (RIPASSO DEL PROCESSO DI UNIFICAZIONE ITALIANA E
TEDESCA E APPROFONDIMENTO DEL MODULO SULLE CAUSE DELLA PRIMA GUERRA
MONDIALE E SULLA STESSA GRANDE GUERRA) HA PESATO SULL’ECONOMIA
DELL’INTERO ANNO SCOLASTICO, RENDENDO IMPOSSIBILE LO STUDIO DI
ARGOMENTI SUCCESSIVI ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE E ALLE SUE
IMMEDIATE CONSEGUENZE.
Docente
StefanoBinazzi
_____________________________________________
PERCORSO FORMATIVO
Materia:
Tedesco lingua 3
CLASSE:
Docente:
5A LL
Lucia marinezzi
PROGRAMMA DISCIPLINARE
Unità didattica - Modulo
Contenuti
Tempi
Letteratura
Die Romantik : cenni sul movimento, pag 30 del libro di
testo, lettura della poesia di Eichendorff “Mondnacht” e di “
Eine Geschichte aus Westfalen” di Annette von Droste
Hlshoff ed. Cideb.
G. Büchner: Woyzeck pagg. 81-84 del libro di testo
H.Heine: Die schlesischen Weber pag 78 “”
Th. Mann: Buddenbrooks pagg.148-!50 e Tonio Kröger
pagg. 151-152
Die Weimarer Republik (scheda)
E.Kästner: Aus meinem Leben pagg.246-248 e Bei
Verbrennung meiner Bücher pagg. 249-250
B.Brecht : Maßnahmen gegen die Gewalt pagg. 226-228 ,
Leben des Galilei pagg. 233-237 ( scheda sul teatro epico) e
la poesia Über die Bezeichnung Emigranten pagg. 229/230
P.Celan: Todesfuge pagg.306-308
Attualità
Articoli da Internet su: Flüchtlinge, Terroranschläge in Paris,
Übergriffe in der Silvesternacht .
Articoli da: Fluter Heft über Russland
Visione del film : Die Welle
LIBRI DI TESTO
STRUMENTI E METODOLOGIE DIDATTICHE
LEZIONE INTERATTIVA, COMPRESENZA CON LA LETTRICE MADRELINGUA, USO DI
INTERNET, DISCUSSIONI IN PLENUM, RELAZIONI INDIVIDUALI
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
ORALI IN ITINERE E SCRITTE NON STRUTTURATE,
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA, AMPLIEZZA LESSICALE,
ARGOMENTI TRATTATI, PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLA LEZIONE
CONOSCENZA
OBIETTIVI PROGRAMMATI
Consolidare e ampliare la conoscenza e l’uso del lessico. Introduzione del lessico letterario
-Completare la conoscenza della morfosintassi
DEGLI
-Comprendere testi scritti di attualità su argomenti noti
-Produrre testi scritti su traccia su argomenti noti
-Fare commenti personali su temi di attualità
- Leggere, interpretare, commentare testi letterari
-Saper riferire su importanti fatti storici tedeschi dell'800 e del 900
-Rafforzare la capacità di collegamenti interdisciplinari
-Ricercare un approccio critico e problematico all’interno delle conoscenze acquisite
-Saper organizzare il lavoro in modo autonomo e documentare la propria attività.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Solo due allieve non hanno raggiunto gli obbiettivi
Docente
Lucia Marinezzi