Droni subacquei a caccia di perdite

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Droni subacquei a caccia di perdite
www.vocedellacqua.it
1° trimestre 2015
L’AQP utilizza la tecnologia più avanzata per ispezionare il Canale principale
Droni subacquei a caccia di perdite
Telecamere, sonar e onde elettromagnetiche per evitare rischi e ridurre i costi di manutenzione
Microonde e droni subacquei per migliorare il servizio. L’Acquedotto Pugliese si affida alla tecnologia
più avanzata e sperimenta sistemi innovativi di
manutenzione della sua
sterminata rete idrico potabile, oltre 22.000 km di
condotte che attraversano
tre regioni e costituiscono
una delle più imponenti
opere di ingegneria idraulica del mondo. Una rete
che ha bisogno di interventi continui, visto che
l’età media delle condutture supera i 40 anni, soprattutto per la ricerca e
la riduzione delle perdite:
oggi, infatti, il 42% dell’acqua immessa non raggiunIl drone subacqueo
ge il destinatario finale.
Grazie ad una collaborazione con MoniTech, uno spin-off
dell’Università del Salento, Aqp ha sperimentato con successo il sistema Simple, in grado di rilevare anche le più piccole
perdite analizzando la riflessione di un segnale elettromagnetico. Il sistema si basa su una serie di elementi sensibili
che devono essere installati sui tronchi di rete, e che fungono
da rilevatori passivi: in questo modo il sistema permette di
visualizzare su un pc il punto preciso della condotta in cui si
rilevano guasti o fuoriuscite di acqua. Il prototipo di Simple
è stato testato con successo su una nuova rete idrica di circa
10 km realizzata a Leccetra Borgo Piave, Masseria Grande e
Masseria Marangi. Il vantaggio di questo approccio tecnologico è sia di tipo economico sia di tipo pratico: per verificare
lo stato della rete basta, infatti, collegare l’apparato di test in
appositi pozzetti già predisposti lungo l’impianto.
Un problema diverso è invece l’ispezione del Canale principale di Acquedotto Pugliese, ovvero la galleria Pavoncelli, il
cuore della condotta che porta in Puglia l’acqua del Sele e del
Calore. Anche qui si tratta di un’opera risalente ai primi del
‘900, un vero miracolo dell’ingegneria dell’epoca, fortemente
danneggiata dal terremoto dell’Irpinia nel 1980: ogni ispezione del canale sotto l’Appennino richiede la temporanea
interruzione del flusso idrico, con costi che si aggirano sui
200-250.000 euro per volta, senza contare i rischi in termini
di sicurezza per il personale e il fatto che l’accesso dei tecnici
è ormai possibile solo nei primi 55 km di galleria.
Anche in questo caso, la soluzione è arrivata dalla tecnologia
grazie a un Rov (remotelyoperatedvehicle), un drone subacqueo dotato di telecamere ad alta risoluzione e sonar, che
può operare in tutti i tratti della galleria (anche in quelli che
non vengono verificati da molto tempo) e senza necessità di
interrompere l’erogazione idrica. Aqp ha infatti avviato una
sperimentazione con due società specializzate, Grenic e Subsea Fenix, su un tratto del Canale di 3 km (tra lo scarico Lapilloso e il nodo idrico Contista), che normalmente non viene
verificato per ragioni di continuità operativa. È stato utilizzato un drone Saab Seaeye modello Falcon, normalmente utilizzato per le ispezioni subacquee di piattaforme petrolifere,
porti e dighe, modificato per adattarlo ad una galleria in cui
la velocità dell’acqua (1 metro al secondo) è talmente elevata
da aver richiesto l’utilizzo di un sistema di ancoraggio. Il drone, dotato di telecamera a colori rotante, sonar e controllo
automatico della direzione e della velocità, viene pilotato da
un furgone posizionato all’uscita del Canale. Una tecnologia
innovativa, dunque, che nei prossimi anni porterà consistenti risparmi e grandi miglioramenti al servizio.
Un rilevatore del segnale elettromagnetico
Una grande mostra al Palazzo dell’Acquedotto celebra l’arrivo dell’acqua a Bari nel 1915
Cambellotti “cantore” della più singolare epopea pugliese
È trascorso un secolo da quando l’acqua del Sele, grazie alla
grandiosa opera di ingegneria idraulica realizzata dall’AQP,
cominciò a zampillare dalla monumentale fontana di piazza
Umberto a Bari il 24 aprile 1915. Un evento storico che ha
segnato l’avvio di una lunga stagione di progresso sociale ed
economico per il capoluogo e, via via, con l’arrivo dell’acqua
in ogni centro della regione, per la Puglia intera.
Per celebrare questa straordinaria avventura, l’Aqp ha organizzato - con il sostegno della Regione Puglia, il supporto
tecnico di Sistema Museo e il coordinamento di Emanuela
Angiuli - una grande mostra nelle sale del Palazzo dell’AcContinua a pag 4
La fonte della palude: la scultura di Cambellotti troneggia all’ingresso dell’Aqp
Davanti al Palazzo dell’Acqua
La prima volta
Ricordo bene quando, per la
prima volta, ho visto il Palazzo
dell’acqua.
È sbucato all’improvviso, lasciandomi appena il tempo della meraviglia. Per alcuni minuti sono
rimasto lì, sul marciapiede opposto, a contemplarlo con quel profondo senso di stupore, che solo
le cose importanti sanno donare
con grazia genuina.
Mi guardava, imponente ed austero, racchiuso nella sua severa
bellezza che sapeva di antico, e io
lo ricambiavo, con sentimento di
istintiva devozione.
Quell’enorme massa di pietra brizzolata si manifestava come una
fortezza, buona per difendersi da
un assedio medioevale. Raffinata
ed elegante certo, ma anche solida ed a suo modo impenetrabile,
custode di tesori o di un sapere
superiore, chissà.
Il Palazzo, infatti, è allegoria pura.
Attraverso il racconto di una epopea – l’arrivo dell’acqua salubre
nella sitibonda Puglia – l’opera
sottende la sacralità laica dell’Acquedotto e degli acquedottisti, dei
giorni nostri sacerdoti del bene
comune. Sacralità espressa con
modalità plastica dall’atrio interno, autentico sancta sanctorum,
in cui si erge la fontana-totem,
a difesa della quale si elevano le
mura invalicabili del palazzo-fortezza dell’acqua.
Un racconto epico che si sostanzia
in forme sontuose ed evocative, in
un design dove l’inevitabile teorema della funzionalità si coniuga
con una interpretazione insieme
onirica e simbolica dei pieni e
dei vuoti, degli spazi concavi e di
quelli convessi, delle incisioni e
dei fregi, degli assi e dei pilastri.
Un eccezionale repertorio, frutto
di un’irripetibile temperie storica
e culturale, filtrata attraverso la
straordinaria sensibilità del genio
artistico di Duilio Cambellotti, di
cui la mostra “Le grazie e le virtù
dell’acqua” – alla cui realizzazione gli Uffici dell’Acquedotto hanno contribuito con generoso impegno – vuole essere doveroso oltre
che sentito omaggio.
Le sede dell’AQP
?
Hai bisogno
dell’Acquedotto
Una guida semplice e rapida per comprendere le nuove disposizioni
varate dall’Autorità per l’Energia, il Gas e i Servizi Idrici
Deposito cauzionale:
come, quando, perchè
Il deposito cauzionale
Dal primo giugno 2014 l’Autorità Nazionale per l’Energia, il Gas e i Servizi Idrici ha introdotto una nuova disciplina del deposito cauzionale.
A chi si rivolge?
Il deposito cauzionale si applica a tutti i clienti.
Sono esclusi dall’addebito le utenze ad uso pubblico, gli
utenti beneficiari di bonus idrico, le utenze domiciliate
con consumi inferiori a 500 mc nell’anno solare precedente.
Sono previste forme di garanzia alternative al deposito
cauzionale per gli usi diversi dal domestico con consumi superiori a 500 mc/anno.
Come si calcola?
Il deposito cauzionale è determinato dal corrispettivo
trimestrale delle quote fisse e di quelle variabili, calcolato sulla base del consumo medio dell’anno solare precedente. In mancanza di consumo storico, il calcolo si
basa sul consumo medio annuo per tipologia. Il calcolo
viene determinato automaticamente dal sistema.
Sono previste riduzioni?
Sì. Per gli usi domestici con più di un modulo contrattuale è prevista una riduzione del 40%. I nuovi contratti beneficiano di una dilazione in fattura, con l’addebito
di tre rate consecutive di importo rispettivamente pari
al 50%, 25% e 25% del totale.
Il calcolo è annuale?
Sì. Il corrispettivo rimane immutato qualora la variazione di consumo non superi il 20% in più o in meno
rispetto al consumo adottato per la determinazione del
deposito dell’anno precedente.
Come vengono addebitate o accreditate le somme?
Qualora il calcolo del deposito determini un credito a
favore del cliente, questo viene restituito con la prima
fattura utile.
Diversamente, lo stesso viene addebitato in due rate
nelle successive fatture consumi.
Produce interessi?
Il deposito cauzionale è fruttifero e, quindi, in caso di
restituzione, viene maggiorato degli interessi legali,
con l’aliquota vigente. La decorrenza degli interessi
avviene dal pagamento del deposito e, comunque, non
antecedente il 1° giugno 2014, data di entrata in vigore
del nuovo metodo di calcolo. Può essere anche utilizzato per compensare morosità.
Cosa avviene per i depositi versati prima del 1° giugno?
I depositi cauzionali già versati saranno nuovamente
calcolati e le eventuali differenze, se a debito per l’utente, saranno rateizzate nelle successive due fatture
consumi, diversamente saranno restituite con la prima
fattura utile.
Un sondaggio della Cerved sulla qualità dei servizi nel 2014
“Risposte cortesi e tecnici competenti”
Utenti sempre più soddisfatti, grazie al rapporto con
il pubblico che punta su cortesia e competenza. È il risultato del sondaggio che Acquedotto Pugliese ha commissionato alla Cerved sulla customer satisfaction: nel
2014 l’84,7% dei clienti Aqp si è dichiarato soddisfatto
del servizio, un dato in crescita rispetto all’82,2% della
precedente rilevazione effettuata nel 2009.
Il campione dell’indagine era pari a circa 7.000 casi. La
rilevazione è stata svolta tra giugno e luglio del 2014, e
nella predisposizione del sondaggio sono state coinvolte
anche le associazioni di consumatori. I risultati pongono
Aqp in linea con gli standard nazionali, ma molto avanti
rispetto alla media delle aziende meridionali di settore.
In particolare, la “continuità del servizio” supera addirittura le medie nazionali (92% contro 90%) e surclassa
quella del Sud che si attesta sull’84%. Valutazioni molto
positive anche per cortesia (91% di clienti soddisfatti),
puntualità di recapito delle fatture (91%), intervento
tecnico per la riparazione dei guasti (85%), professionalità e competenza del personale tecnico (89%).
Dall’indagine emerge anche che 4 clienti su 10 hanno
contattato Aqp, preferendo il telefono e gli uffici territoriali (quest’ultimo metodo è in deciso calo), ma si
mostrano in crescita anche Internet ed e-mail. Il sito internet è stato invece visitato da poco più di un cliente
su cinque, e circa il 93% si è dichiarato soddisfatto. Per
quanto riguarda il funzionamento degli sportelli commerciali, gli utenti promuovono cortesia e disponibilità
Chiamando il
Puoi accedere a tutti i servizi gratuitamente e stando comodamente
a casa.
Eviterai così code e spostamenti.
Personale specializzato è a disposizione per:
• informazioni
• attivazione di nuovi allacci
• modifiche contrattuali
• reclami
• segnalazione guasti
• pagamento delle bollette
• verifica dei pagamenti
• variazione del recapito della fattura
• altro ancora
Dall’estero o da telefono cellulare
(0039) 080 5723456
(Il costo varia in funzione del piano
tariffario dell’operatore utilizzato)
Per info e servizi:
dal lunedì al venerdì
dalle ore 8.30 alle ore 17.30
il sabato dalle ore 8.30 alle ore
13.00
Per guasti
tutti i giorni 24 ore 24
IL SUBENTRO
Come presentare la domanda?
• telefonando al numero verde
800 735 735
• allo sportello on line
• di persona presso gli Uffici commerciali o gli Sportelli comunali
on line
• scrivendo all’ufficio commerciale
territorialmente competente
Cosa occorre?
Un’operatrice del Call Center
del personale, chiarezza e completezza delle risposte,
e assistenza da parte del personale, ma chiedono di intervenire su tempi di attesa e chiarezza delle procedure
commerciali.
Stesso discorso per il call-center: il 97% degli utenti si
dichiara soddisfatto e l’83% dice di aver risolto il proprio problema attraverso la chiamata; per far fronte ai
tempi di attesa per la risposta, Aqp ha già avviato un
percorso di potenziamento del servizio sia in termini di
risorse umane che di servizi offerti. Elevatissime invece
le performance della comunicazione attraverso i social
network, giudicata eccellente dal 97% dagli utilizzatori
che, però, sono ancora numericamente pochi.
• dati anagrafici (nome, cognome,
data e luogo di nascita)
• dati fiscali (codice fiscale del subentrante)
• indirizzo a cui recapitare le fatture ed il plico contrattuale
• lettura del contatore alla data della richiesta
• numero di telefono (preferibilmente cellulare)
• dati catastali dell’immobile (Legge 311 del 30/12/2004)
• numero di concessione edilizia
con relativa data di rilascio o dichiarazione che l’immobile è antecedente al 1977 (d.lgs. n. 301
del 2002)
• tipologia del richiedente (in qualità di inquilino, proprietario, ecc.)
• codice cliente e numero contratto
dell’attuale intestatario da volturare
Una convenzione tra Aqp Water Academy e Itis Dell’Erba di Castellana Grotte
L’Aqp avvicina gli studenti al mondo del lavoro
Un esempio virtuoso di come si possa avvicinare il mondo del lavoro alla scuola, un “mantra” irrinunciabile di
ogni sessione di approfondimento sui temi dell’occupazione giovanile, ce lo offre in questi giorni l’Acquedotto
Pugliese, che ha avviato un fecondo rapporto di collaborazione con L’ITIS Dell’Erba di Castellana Grotte, le cui
ricadute positive non tarderanno a farsi sentire.
di Castellana, grazie a sedute di approfondimento, percorsi e stage formativi che saranno svolti presso l’Aqp
Water Academy, Centro di eccellenza per la gestione del
servizio idrico integrato, il cui obiettivo è promuove il
miglioramento culturale e professionale non solo del
personale interno all’Aqp ma anche delle risorse umane
del territorio.
L’iniziativa risponde all’esigenza, largamente diffusa, di
guidare le scelte degli studenti nel mondo del lavoro, realizzando momenti di alternanza tra studio ed esperienza professionale nell’ambito dei processi formativi.
Nel corso del tirocinio l’attività di apprendimento ed
orientamento dei giovani dell’ITIS sarà seguita e verificata da un tutor, in veste di responsabile didattico-organizzativo, designato dallo stesso istituto tecnico, e da un
responsabile aziendale indicato dall’Aqp.
L’intervento dell’A.U. di AQP Nicola Costantino al convegno organizzato dall’istituto tecnico di Castellana Grotte. Accanto a Costantino, il
dirigente dell’ITIS Pietro Sportelli
In occasione del convegno “L’acqua e la Puglia. Un secolo
di vita dell’Acquedotto Pugliese”, organizzato dall’istituto tecnico di Castellana Grotte con il patrocinio dell’AQP, è stata siglata una convenzione per l’orientamento
e la formazione al lavoro tra Aqp Water Academy, rappresentato dall’Amministrare Unico della società di via
Cognetti, Nicola Costantino, e lo stesso ITIS Dell’Erba col
dirigente Pietro Sportelli.
Il protocollo d’intesa rappresenta una reale opportunità
di orientamento professionale per gli alunni della scuola
Al termine dell’itinerario formativo, ITIS e Aqp Water
Academy rilasceranno congiuntamente un attestato valido a tutti gli effetti di legge, in cui saranno certificate
le attività svolte.
“Un’attività di notevole spessore pedagogico e formativo
per tanti studenti, per i quali si schiude un’importante
finestra sul mondo del lavoro”, ha osservato il dirigente
dell’Itis Dell’Erba, Pietro Sportelli.
“Uno strumento concreto che l’Aqp pone al servizio dei
giovani per favorirne, dopo i corsi di studio, l’inserimento nella realtà, quanto mai complessa, del mondo del lavoro”, ha dichiarato l’Amministratore Unico di AQP Nicola Costantino.
Premiata la politica
di qualità dell’AQP
Al termine di un complesso iter
di verifica, a cura dell’Ente di
Certificazione Bureau Veritas,
Acquedotto Pugliese ha ottenuto
il rinnovo della certificazione UNI
EN ISO 9001:2008.
Il campo di applicazione è stato
esteso al processo di verifica dei
progetti per lavori di importo inferiore a 20 milioni di euro, secondo quanto previsto dal DPR
207/2010.
Il riconoscimento si inserisce in
un percorso di ricerca globale
della qualità e della responsabilità ambientale e si affianca
alle certificazioni UNI EN ISO
14001:2004 e ISO/IEC 17025,
conseguite per specifici impianti
e laboratori.
Tali traguardi sono stati raggiunti
grazie alle capacità professionali
e competenze tecniche interne
all’azienda.
Mimmo Larovere
Alla collega Caporaletti il prestigioso riconoscimento del Consiglio nazionale degli ingegneri
L’“ingenio” di Valeria premiato al Senato
Un premio originale per una donna singolare.
Un riconoscimento ambito e meritato per una valente professionista, che ha saputo coniugare
competenza ed efficienza con l’attitudine, tutta femminile, a coltivare rapporti di cordialità e premurosa disponibilità in una realtà
aziendale, dove, anche per la tipologia del lavoro svolto, le relazioni
e le comunicazioni risultano spesso improntate ad una sintesi fredda e sbrigativa.
Il Consiglio nazionale degli ingegneri, nell’ambito dell’iniziativa
L’Ing. Valeria Caporaletti in un frame del
video proiettato a Palazzo Giustiniani
“Ingenio al femminile – Storie di
donne che lasciano un segno”,
giunta alla sua seconda edizione,
ha voluto rendere omaggio al lavoro e alla professionalità dell’ing.
Valeria Caporaletti, tecnico dell’Area Gestione Servizio della MAT di
Bari.
L’obiettivo di “Ingenio al femminile” è valorizzare l’apporto delle
donne in una professione, quella
dell’ingegnere, storicamente declinata al maschile.
Oggi sono donne il 15% dei laureati in ingegneria e rappresentano
una forza che cresce a vista d’occhio e, di anno in anno, si fa sempre più spazio nei territori universitari e professionali.
L’ing. Caporaletti ha condiviso
l’importante attestazione di merito con la collega Maurizia Bagnato, key account manager gasoline
System Bosch, e le ingegnere meccaniche del team rosa della Ferrari, nel corso di una suggestiva
cerimonia a Palazzo Giustiniani,
sede della presidenza del Senato.
Tre brevi ma efficaci video hanno illustrato “le gesta”, in ambito
La famosa valvola “Valeria”
lavorativo, delle professioniste
premiate.
All’ing. Caporaletti è toccato mostrare le modalità di funzionamento della famosa valvola “Valeria”, come la società israeliana
(costruttrice del marchingegno)
ha deciso di denominare, proprio
in omaggio alla Caporaletti, l’ingegnoso sistema di regolazione del
flusso idrico, messo a punto dalla
nostra collega e, da qualche mese,
a servizio dei sette quartieri centrali di Bari.
Un ruolo “cinematografico” in cui
Valeria ha mostrato competenza e
professionalità non disgiunte dalla consueta cordialità, che costituisce il tratto distintivo del proprio
profilo professionale oltre che
umano.
Mimmo Larovere
Fitch rivede al rialzo
il rating AQP
Fitch ha rivisto al rialzo il rating corporate sul lungo termine dell’Acquedotto Pugliese da
BBB- a BBB, con outlook stabile.
Il giudizio positivo deriva dai minori rischi finanziari associati ad
AQP, a seguito dell’anticipazione
di liquidità concessa dalla Regione Puglia e dei buoni risultati gestionali conseguiti.
La Regione Puglia ha contribuito in maniera determinante
all’importante
riconoscimento
garantendo ad AQP un’anticipazione temporanea di liquidità per
complessivi 200 milioni di euro.
Questa somma, destinata al finanziamento degli investimenti,
ha consentito di calmierare gli
incrementi della tariffa.
“Questo miglioramento del rating
- afferma Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto
pugliese SpA - tanto più significativo in quanto conseguito in
una congiuntura finanziaria non
certo favorevole al nostro paese,
premia l’impegno del personale
dell’Acquedotto, guidato dal Direttore Generale Nicola Di Donna,
e della Regione Puglia con le sue
strutture tecniche, a sostegno del
percorso di ottimizzazione gestionale e di efficientamento e potenziamento delle infrastrutture
a servizio del territorio, intrapreso
dall’azienda negli ultimi anni”.
La simpatica mascotte dell’AQP, protagonista di uno spettacolare viaggio nella rete
dell’acquedotto più lungo del mondo
Lina Goccina eroina dei cartoon
Il divertente e avventuroso viaggio di una goccia d’acqua dalle sorgenti al rubinetto di casa. S’intitola “Lina
Goccina va a passeggio” il primo cartoon, scritto e
prodotto dall’AQP, con i disegni di Salvatore Modugno,
per rendere sempre più popolare la mission dell’acquedotto anche tra la popolazione più giovane.
Dietro il semplice gesto di una mano che apre un rubinetto per far zampillare l’acqua in casa vi è, in realtà,
una complessa gestione industriale che coinvolge tanti lavoratori e l’uso di tecnologie sofisticate.
“L’imponderabile fragilità
dell’esistenza”
Autore: Donato Marinelli
Edizioni: SECOP
Così, oltre al tradizionale materiale illustrativo, oggi
l’Acquedotto Pugliese è impegnato ad offrire nuovi
strumenti di conoscenza e approfondimento, che prediligono un approccio diretto e immediato, a beneficio
soprattutto delle nuove generazioni.
Dopo i fumetti è, dunque, il momento del disegno animato, con la simpatica mascotte dell’AQP protagonista
di uno spettacolare oltre che esilarante viaggio nella
rete dell’acquedotto più lungo del mondo.
Caterina Quagliarella
Continua da pag. 1
“Di Cambellotti ricordiamo la sua
visione dell’arte come vocazione
trasformativa e testimonianza sociale”
quedotto Pugliese a Bari (27 febbraio 14 giugno 2015) dal titolo “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”.
La rassegna, che si avvale della collaborazione della Wolfsoniana Fondazione
Regionale per la Cultura e lo Spettacolo
di Genova e dell’Archivio Cambellotti
di Roma, oltre che del contributo della
Banca Popolare di Bari, è un solenne
omaggio alla personalità dell’artista
che ha saputo dar corpo e figura alla
straordinaria vicenda dell’acqua nelle
terre assetate della Puglia.
Provenienti dal Palazzo dell’Acquedotto ma anche da musei, fondazioni e collezioni private, sono oltre centoventi
le opere in mostra tra dipinti, disegni,
illustrazioni, sculture in bronzo (come
la monumentale “Fonte della Palude”),
ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili
e bozzetti preparatori, eseguite tra il
1931 e il 1934 da Cambellotti.
L’artista, la cui produzione si sviluppa
in ambito modernista, intrisa degli ideali umanitari del socialismo tardo ottocentesco, negli arredi e nelle decorazioni del Palazzo dell’Acquedotto riprende
temi a lui congeniali come le fontane, il
lavoro femminile, i cavalli che si dissetano alle fonti, inventando ardite sintesi tra il romanico pugliese e il l’art déco.
Il risultato è uno straordinario repertorio che si svela nel disegno delle sale,
nelle boiseries, nella decorazione pittorica, nei pavimenti, negli arredi, nelle
luci, nei tappeti e nelle maniglie, ispirati ai monumenti romanici pugliesi, ai
castelli di un lontano passato cavalleresco.
“Non è un caso che oggi sia la mostra
delle opere di Cambellotti, modernista
ma ad un tempo profondamente intriso
di motivazioni sociali, a simboleggiare
il centenario dell’Acquedotto Pugliese”,
spiega l’assessore regionale alla cultura Silvia Godelli.
“Un’opera monumentale e rivoluzionaria, quella dell’Acquedotto pugliese - prosegue - che strappò alla marginalità e al
sottosviluppo le terre fecondate, e un’opera straordinaria per bellezza e qualità
sociale quella di un Cambellotti di indiscussa attualità artistica e culturale”,
“Di Cambellotti ricordiamo con emozione la profonda e coinvolgente vocazione pedagogica, una visione dell’arte che aveva tratto dai suoi maestri e
dalla costante e illuminata immersione
nella realtà che lo circondava. Questa
dimensione di un artista che ancora
oggi ci insegna che la qualità dell’arte
può essere connessa alla sua vocazione
trasformativa e alla testimonianza sociale, ci impone di aprire le porte della mostra soprattutto alle generazioni
più giovani, chiamando il mondo della
scuola a una partecipazione impegnata
sui temi che le opere evocano e che l’attualità dei nostri contesti di vita impone oggi più ancora che allora: la tutela
della natura e della terra, i valori della
ruralità, la funzione vitale dell’acqua
quale bene comune, il suo governo, il
futuro del pianeta. Tutti temi umanistici, sociali, storici e scientifici che, al
di là della mera “contemplazione” este-
L’esistenza… un insieme di eventi che
si susseguono senza soluzione di continuità, un’alternanza di gioie e dolori,
un percorso complesso e tortuoso.
Un percorso introspettivo, ma non
solo; il racconto di esistenze diverse
che si incontrano, si completano, si
amano. La storia di alcune vite tra le
tante, realtà di gente che potrebbe dirsi comune anche se in fondo non lo
è. Le nostre storie ed i nostri problemi
per riflettere sul significato dell’esistenza, su quanto possa essere fragile,
talvolta effimera.
Un’occasione per meditare su come
si lasci scorrere la vita nella banalità
senza coglierne gli aspetti più significativi, ma anche per interrogarsi sulla
forza degli esseri umani, sulla propria
capacità di amare, di donarsi e donare
amore in maniera anche incondizionata. Di darsi gli uni agli altri.
Maristella Marroccoli
La Storia delle tre sorelle: un’opera di
Cambellotti in mostra
tica delle opere d’arte, possono aiutare
a coglierne appieno la stessa qualità e
il messaggio simbolico che ne emerge”,
conclude l’ass. Godelli.
Mimmo Larovere
GOCCETTA E GOCCINO–
Il Ghiacciaio
Non c’è mucca sull’erba a brucare
sulla montagna non si può stare
Goccetta e Goccino rotondi e bianchi
stanno coprendo in fretta i suoi
fianchi.
Tanta neve ricade leggera
dalla mattina fino alla sera,
per giorni e giorni, non è mai stanca
e la montagna tutta s’imbianca.
Il tempo così non è proprio bello
ed i tanti strati di bianco mantello,
dopo una notte di grande gelata,
diventano veste tutta ghiacciata.
E’ uno spettacolo davvero speciale
sembra un piccolo mare glaciale,
dove si possono anche osservare
i bianchi orsetti su a scivolare.
Cosi bloccati in ghiaccio splendente,
Goccetta e Goccino senza far niente,
molto tempo dovranno restare
prima di sciogliersi per acqua tornare.
Leggi su www.aqp.it le filastrocche di
Goccetta e Goccino
REDAZIONE
L’ass. reg. alla Cultura Silvia Godelli
Tempera su tela di Duilio Cambellotti. Sala del Consiglio dell’AQP
Mimmo Larovere, Coordinatore
Caterina Quagliarella
Maristella Marroccoli