Articolo Corriere del Ticino
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30 opinioni elettorali eLezioni FeDerali Corriere del ticino Lunedì 7 settembre 2015 18 ottobre 2015 l’opinione zxy Fabio regazzi* Quegli attacchi alle imprese zxy Non bastavano il franco forte e le pesanti conseguenze per le imprese e l’occupazione. Siamo arrivati al punto di vedere deputati al Gran Consiglio esultare per la chiusura di aziende e la conseguente perdita di attività economiche e posti di lavoro. È questo il Ticino che vogliamo per i nostri figli? Un cantone in costante campagna elettorale, dove fare impresa diventa sempre più arduo a causa del progressivo degrado delle condizioni quadro e la perdita di competitività rispetto ad altri Cantoni e regioni europee? Vogliamo davvero un cantone avvitato su se stesso, dove la polemica è il pane quotidiano e dove però le forze economiche, politiche e sociali migliori sono distolte dall’impegno di promuovere la crescita economica del Ticino e il benessere della popolazione? Come imprenditore che ogni giorno lotta insieme ai propri collaboratori per dare un futuro all’azienda di famiglia, e dunque una prospettiva a loro, alle loro famiglie e pure ai giovani visto che impiega 14 apprendisti (10% degli impieghi), non posso che esprimere sconcerto per come alcune frange della politica e delle istituzioni – purtroppo una fetta sempre più grande dell’opinione pubblica – giudichino con distacco le nostre aziende, a volte persino con disprezzo. Senza peraltro nemmeno premurarsi di distinguere fra i numerosi imprenditori e artigiani che si comportano seriamente sul mercato del lavoro e le mele marce che naturalmente non possiamo definire né imprenditori né persone oneste. Dovremmo forse vergognarci come imprenditori di aspirare a fare utili con le nostre attività perché qualcuno considera ciò un atto disdicevole, quando invece il profitto è la linfa necessaria per investire nell’azienda e dunque garantire sviluppo e quindi posti di lavoro in Ticino? Dovremmo forse chiudere delle aziende perché qualche «professore» e qualche tuttologo, beninteso senza conoscerle, le definisce a scarso valore aggiunto? Ogni azienda che si comporta correttamente a suo modo ha dignità di esistere e crea costantemente prodotti migliori e utilizza modi di produrre più efficienti. La competitività del mercato ci costringe a innovare costantemente. Ma se chi disprezza le imprese presenti sul territorio ticinese fosse corretto con la nostra popolazione, non dovrebbe illuderla facendole credere che fuori dal confine vi sia la fila di multinazionali e aziende altamente innovative pronte a venire ad insediarsi nel nostro cantone. Purtroppo non è così! Non solo stiamo scontando i ritardi di una mancata promozione economica del Ticino negli anni, ma dob- biamo pure difenderci da una burocrazia sempre più asfissiante, da funzionari pubblici che non si assumono più responsabilità e da una irreversibile propensione a creare spesa pubblica e a tassare i contribuenti (la proposta tassa di collegamento sui parcheggi, che vuole chiamare alla cassa i dipendenti delle aziende e i clienti dei commerci, è l’ultimo esempio). Vi sembra ad esempio normale che un’azienda debba attendere 9-10 mesi una licenza di costruzione per una banale ristrutturazione dello stabile o un cambio di destinazione d’uso? Sarebbero queste le condizioni quadro che dovrebbero attirare in Ticino le fantasmagoriche aziende ad alto valore aggiunto? In Ticino più o meno 50.000 persone non pagano imposte, oltre centomila persone ricevono un sussidio per pagare i premi dell’assicurazione malattia. Si aggiungano a ciò le deduzioni fiscali più generose della Svizzera, un sistema di assegni familiari che non ha eguali nel nostro Paese, un modello di aiuto alle persone bisognose e agli anziani capillare. Come pensano di finanziare in futuro questa rete di sostegno dello Stato quelle persone che esultano quando un’azienda soccombe sul mercato o per altre ragioni decide di investire in territori più accoglienti? Aspettiamo una risposta, ma dubitiamo fortemente che essa mai arriverà. * consigliere nazionale e candidato del PPD Il secondo tunnel al San Gottardo Ora, questo intervento corrisponde alla medesima filosofia adottata dal Consiglio federale per risanare la galleria autostradale del San Gottardo: la realizzazione di un tubo parallelo senza aumento di capacità, con evidenti conseguenze positive sulla sicurezza del traffico e l’affidabilità dei collegamenti tra nord e sud delle Alpi. Si tratta del progetto sul quale andremo a votare il prossimo mese di febbraio. È quindi interessante notare come questo approccio, funzionale ed intelligente, non rappresenti un caso isolato in Svizzera, già deciso peraltro anche per il risanamento del tunnel au- tostradale del Belchen (sulla A2 presso Basilea). La realizzazione di strutture parallele permette di mantenere la fluidità del traffico durante i lavori ed evitare l’isolamento prolungato di intere regioni. Anche il Ticino merita quindi, come Basilea e i Grigioni, interventi di risanamento moderni e affidabili, che non mettano in pericolo l’unico collegamento che abbiamo con il resto del paese. Anche noi siamo Svizzera! Ricordiamocelo il prossimo febbraio quando andremo a votare sul necessario risanamento del nostro San Gottardo. * candidato del PLR al Consiglio nazionale l’opinione zxy tobioLo gianeLLa* Il Ticino tra politici e politicanti zxy Politico è chi, con modestia, cuore, volontà, entusiasmo e tanta passione, tenta di risolvere i problemi della propria terra. Politicante è invece chi, spacciandosi per mago Merlino, dice di essere in grado di risolvere i problemi della propria terra. Penso che la stragrande maggioranza dei ticinesi conosca i problemi che affliggono il nostro cantone. Noi siamo per il nord la porta del sud (100 milioni di persone) e per il sud la porta del nord (300 milioni di persone) e con questo aspetto dobbiamo convivere. Dobbiamo poi pensare verso chi le nostre aziende esportano i loro prodotti e servizi e dobbiamo pensare di chi gestiscono i soldi le nostre banche e le nostre finanziarie. Perché volenti o nolenti è da lì che deriva il nostro benessere sociale ed economico. Parlo del benessere della gente comune, che è la maggioranza, perché i super ricchi non hanno problemi ovunque siano collocati (in senso geografico). Il governatore della Lombardia, qualche settimana fa, ha provocatoriamente invitato i frontalieri a disertare il lavoro per un mese. Penso che quanto potrebbe succedere sia chiaro a tutti, ma penso anche che se queste persone vengono qua è perché qualcuno le assume (frontalieri) e perché qualcuno li fa lavorare (padroncini). Quale membro dell’Associazione partenariato pubblico-privato Svizzera con sede a Zurigo, sono convinto che nel prossimo futuro la sinergia tra imprese private ed enti pubblici sarà strategica e di fondamentale importanza per il nostro cantone e per l’intero Paese. Basti pensare eMerGenZe 117 zxy Polizia zxy Pompieri 118 zxy Ambulanze (urgenze) 144 zxy Rega 1414 zxy Soccorso stradale 140 zxy Soccorso alpino CAS 117 zxy intossicazioni 145 zxy telefono amico 143 zxy Assistenza tel. bambini e giovani 147 zxy Guardia medica 091.800.18.28 CliniCHe luGanese zxy Clinica Ars Medica gravesano tel. 091.611.62.11 Lugano tel. 091.960.81.11 zxy Clinica Luganese SA (Moncucco) zxy Clinica Sant’Anna SA sorengo tel. 091.985.12.11 castelrotto tel. 091.611.37.00 sonvico tel. 091.936.01.11 zxy Ospedale Malcantonese zxy Clinica Opera Charitas zxy Clinica Al Parco SA Lugano zxy Clinica Viarnetto tel. 091.910.33.11 Pregassona tel. 091.971.32.21 novaggio tel. 091.811.22.11 Lugano tel. 091 805.31.11 zxy Clinica di riabilitazione zxy Fondazione Cardiocentro ticino BellinZonese e Valli zxy Fisioterapia sementina tel. 091.850.95.40 grono tel. 091.820.44.44 zxy Clinica San Rocco SA loCarnese zxy Clinica Santa Chiara SA Locarno tel. 091.756.41.11 zxy Picchetto oculistico Locarnese e servizio urgenze 24 ore zxy Clinica Fond. Varini tel. 091.756.41.44 orselina tel. 091.735.55.55 orselina tel. 091.735.41.41 brissago tel. 091.786.86.86 intragna tel. 091.796.24.44 zxy Clinica S. Croce zxy Clinica Hildebrand zxy Fond. Ospedale San Donato ospeDali luGanese l’opinione zxy rocco cattaneo* zxy Nei giorni scorsi è iniziato nei Grigioni lo scavo per la realizzazione del nuovo tunnel ferroviario dell’Albula. Si tratta della variante scelta per procedere al risanamento della struttura esistente. L’opera, che verrà ultimata nel 2020, prevede la realizzazione di una galleria parallela a quella esistente. Alla fine dei lavori il vecchio tunnel sarà utilizzato come cunicolo di sicurezza. numeriutiLi ad alcuni esempi in tal senso, come la costruzione dei più recenti stadi di calcio svizzeri oppure al nuovo centro congressi del Politecnico federale di Losanna. Anche nel canton Ticino abbiamo enormi potenzialità di applicazione: si pensi al Palazzo del cinema di Locarno, al Polo sportivo della Città di Lugano oppure alla nuova pista di hockey della Valascia. Questa rapida panoramica dei nostri problemi, pur essendo molto sintetica, mi fa pensare che essi più che risolti vadano gestiti nel modo migliore e più proficuo possibile per la nostra gente. Ma per fare questo non servono i politicanti. Servono i politici il cui compito è principalmente quello di coordinare e indirizzare con intelligenza imprenditori, famiglie e cittadini. Insomma: il cantone, anzi gli abitanti del cantone, cioè noi ticinesi. Ne beneficeremo tutti, sia nel Sotto, sia nel Sopraceneri. * candidato del PLR al Consiglio nazionale artiColi Dei CanDiDati zxy Le liste per le elezioni federali del 18 ottobre sono divenute definitive. il «corriere del ticino» ospita gli articoli dei candidati al consiglio nazionale e/o al consiglio degli stati unicamente nella pagina «opinioni elettorali» (appositamente prevista), che verrà pubblicata fino a venerdì 16 ottobre. i testi dei candidati devono essere in esclusiva per il «corriere del ticino»: non saranno presi in considerazione testi mandati ad altre testate, anche online. infine, nella pagina delle lettere dei lettori non verranno pubblicati scritti né di candidati né di terzi che ne promuovano l’elezione. La redazione tel. 091.811.61.11 zxy Civico, Lugano zxy italiano, Lugano tel. 091.811.75.11 zxy Malcantonese a Castelrotto tel. 091.611.37.00 e Casa Anziani zxy Dentista: dott. colombo riccardo (ore 9-11 e 14-16) tel. 091.966.73.03 Servizio medico dentario Croce Verde tel. 091.935.01.80 (fuori orario tel. 091.800.18.28) BellinZonese e Valli zxy San Giovanni bellinzona tel. 091.811.91.11 Faido tel. 091.811.21.11 acquarossa tel. 091.811.25.11 zxy Ospedale di Faido zxy Ospedale di Acquarossa zxy Picchetto medico pediatrico (ore 20-7) tel. 091.800.18.28 zxy Dentista: dott. somaruga, bellinzona (ore 9-12 e 14-16) tel. 091.825.16.37 MenDrisiotto zxy Beata Vergine mendrisio tel. 091.811.31.11 mendrisio tel. 091.816.55.11 zxy Organizzazione sociopsichiatrica cantonale e Centro abitativo, ricreativo e di lavoro zxy Picchetto medico pediatrico notturno (distretto di mendrisio e brusino) dal 1. settembre tel. 091.800.18.28 zxy Dentista: dott. de Francesco antonio, via Lavizzari 21, mendrisio tel. 091.646.05.65 (ore 9-12 e 14-16) loCarnese zxy La Carità Locarno tel. 091.811.41.11 Pediatra: dott. stefano giuliani tel. 091.811.45.24 oppure: Pronto Soccorso Pediatrico Ospedale La Carità tel. 091.811.45.80 Dentista: dott. diana censi (ore 9-12 e 14-16) tel. 091.745.00.09 FarMaCie luGanese zxy Farmacia Stella, via trevano 80, Lugano se non risponde tel. 091.972.10.14 tel. 091.800.18.28 BellinZonese zxy Farmacia Pedrazzetti, largo Libero olgiati 75, giubiasco tel. 091.857.14.65 se non risponde tel. 091.800.18.28 loCarnese zxy Farmacia di turno cell. 079.214.60.84 www.farmacielocarnese.ch oppure rivolgersi alla centrale di guardia medica di ticino soccorso tel. 091.800.18.28 MenDrisiotto zxy Farmacia Quisisana, via marcetto 3, novazzano se non risponde tel. 091.682.03.23 tel. 1811 BiasCa e Valli zxy Farmacia di turno www.ofct.ch rivolgersi alla centrale di guardia medica di ticino soccorso tel. 091.800.18.28 Veterinari zxy Veterinario di fiducia; se non risponde 0900.140150 (cHF 2 al minuto) zxy l’opinione roberta Pantani* Energia: quale strategia? zxy Con il 31 agosto, le varie aziende elettriche distributrici del canton Ticino hanno pubblicato le tariffe dell’energia che saranno valide a partire dal 1. gennaio 2016. Ancora una volta, se il prezzo dell’energia elettrica non cambia, cambiano i contributi che tutti i consumatori dovranno versare ai fondi per le energie rinnovabili di competenza federale e cantonale. Il trend dei prossimi anni quale sarà? Nel messaggio sulla strategia energetica 2050, ancora all’esame delle Camere, il Consiglio federale vuole confermare e rinforzare l’importanza delle energie rinnovabili, facendone uno dei pilastri della nuova politica energetica. Con l’abbandono graduale dell’energia prodotta dal nucleare, è chiaro che la Svizzera si troverà in manco di energia e che a questa mancanza dovrà sopperire con altre fonti. Come rimpiazzare questa energia però non è ancora chiaro. Lo scorso 16 agosto la Svizzera ha vissuto un giorno senza approvvigionamento elettrico dalle sue centrali nucleari. Come abbiamo fatto? Abbiamo semplicemente comperato all’estero l’energia che ci serviva, in un mercato europeo che è anche approvvigionato (pensiamo alla Francia) in gran parte dal nucleare. Quindi l’esercizio interno è, dal punto di vista ambientale, nullo e oltretutto ci ha fatto dipendere per la gran parte dall’estero. L’energia è vita, diceva uno slogan qualche anno fa. Proviamo ad immaginarci cosa sarebbe la nostra vita senza luce, riscaldamento, condizionatori, elettricità per i computer, per ricaricare i cellulari… Il nulla. C’è chi sostiene che dovremmo diminuire i nostri consumi (la società a 2000 W rimane a mio avviso un’utopia), ma è altrettanto vero che se vogliamo che il nostro PIL cresca e che di conseguenza salga pure il nostro benessere, è di energia che abbiamo bisogno. Il nostro cantone ha il vantaggio di trovarsi in una zona alpina, ricca di montagne e di acque, che già all’inizio del secolo scorso furono prontamente sfruttate per ricavare energia pulita e a buon mercato. Con un vantaggio pure per il Ticino, che dai gestori di queste centrali riceve i canoni per l’utilizzo delle acque. Questi importi, che sono pari a circa 45 milioni di franchi all’anno, sono in parte riversati quali contributi ricorrenti a Comuni geograficamente più disagiati; un concreto aiuto alle regioni periferiche. Nelle scorse settimane, la Commissione dell’energia degli Stati ha confermato il suo sostegno al settore idroelettrico, ma nel contempo ha richiesto pure una riduzione dei canoni d’acqua. Per il nostro Cantone questa misura porterebbe ad una diminuzione sostanziale delle entrate in questo settore, con conseguenze finanziarie importanti, tenuto conto anche dell’importanza che rivestono le centrali idroelettriche e la loro produzione. Tra qualche anno la liberalizzazione del mercato elettrico potrebbe essere una realtà. In pratica ogni consumatore potrebbe avere la possibilità di approvvigionarsi dal miglior offerente, non necessariamente in Svizzera. Tutto ciò comporterà un cambiamento importante di produzione e approvvigionamento a livello cantonale (AET) e anche a livello di aziende distributrici locali, che, paradossalmente, potrebbero ritrovarsi ad essere delle semplici proprietarie della rete. Oggi questa situazione crea incertezza. La strategia energetica 2050 è stata messa sulla carta, è piena di buoni propositi, manca però di una pianificazione dell’attuazione e di chiarezza su cosa e come fare per l’abbandono del nucleare, oggi la nostra fonte di approvvigionamento più importante. * consigliera nazionale e candidata della Lega dei Ticinesi