monte motola - CAI Perugia
Transcript
monte motola - CAI Perugia
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Perugia G. Bellucci Giovedì 4 Ottobre 2012 MONTE MOTOLA e la biga di Monteleone di Spoleto Coordinatori logistici: E. Bucciarelli & G. Fardella & R. Paoloni Cantami, o Biga, del Pelide Achille la vita breve e funesta … Ecco la scena di Teti che dona al figlio le divine armi forgiate presso l’Etna da Vulcano. Ecco la scena di guerra di Achille che, per recuperare il corpo senza vita di Antiloco (figlio del vecchio Nestore), uccide il coraggioso re degli Etiopi Memnone, alleato dei Troiani. Ed infine la scena di Achille che sul cocchio tirato dai cavalli alati Balio e Xanto ascende al cielo come un semidio, mentre la giovane e infelice Polissena (figlia di Priamo), forse causa della sua morte, rimane a terra. Queste scene si possono leggere nei tre pannelli che chiudono il corpo centrale della Biga di Monteleone di Spoleto, Biga del VI sec. a.C., in legno di noce, interamente rivestita di bronzo dorato lavorato a sbalzo, rinvenuta in una tomba a tumulo in località Colle del Capitano, indebitamente “espatriata” al Metropolitan Museum of Art di New York. Dopo l’escursione avremo il tempo a Monteleone di vederne la bella copia realizzata dalla scuola del Maestro Manzù. (M.R.) L’escursione. A circa 1 Km da Monteleone di Spoleto (provenendo da S.Anatolia di Narco) si arriva al bivio per Butino e dopo circa 500 metri di strada secondaria, si prende a sinistra (indicazione) per raggiungere la chiesetta della Madonna delle Grazie (m 1004) da dove comincia il nostro itinerario. Si procede in direzione dell’allineamento M. Aspra - M. Motola, per poi scendere verso destra tra coltivi e boschi di cerro, e risalire fino ai casali Baiocco (i ruderi di Rocca Vetralla si intravedono in cima ad un piccolo colle). A destra della piccola sella, si riconosce una vecchia aia e si prosegue fino ad una fonte che segna l’inizio della salita al Monte Birbone. Da qui si prosegue verso Est per una mulattiera, parte di una antica via di collegamento tra Monteleone e la Val Nerina, che sale verso la fonte Terargo (m 1239), lasciandoci alle spalle il panorama dei monti di Leonessa ed il Terminillo. Una deviazione conduce in breve alle antiche miniere di ferro. Dalla fonte il sentiero prosegue per una salita, inizialmente molto ripida che attraverso boschi cedui di faggio arriva alla suggestiva Forca Capo della Valle, da dove una carrareccia sale verso il versante Nord del M. Motola e poi fino a macchia Rotale. Dalle vaste praterie si osservano da Nord ad Est il M. Coscerno, il M. Civitella e, in primo piano, la Valle Malsana e le sue foreste. Più in alto il crinale del M. Motola appare sbarrato dal bosco che si attraversa nel punto più stretto, per ritrovarsi allo scoperto nei pressi della cima (m 1573). Da qui si scende dolcemente verso sud alla Forchetta della Motola (m 1482) che divide il Motola dal M. Aspra. A SE in lontananza sono Leonessa e la sua piana. Al valico si imbocca dapprima un sentiero che scende verso uno stradone nella faggeta, fino a Forca di Cerro, e poi tra boschi di faggio carpino nero e cerro, fino ad incontrare il vocabolo La Presa (m 1114). Dopo 1 Km circa, ci si ricollega alla strada dell'andata. Durata: 4/5 ore Dislivello complessivo: 573 m Lunghezza: 9,1 km Quote tra i 800 ed i 1373 metri Il percorso si snoda su sentieri di montagna, dove occorre attenzione e presa certa degli scarponi. Appuntamento alle ore 7,40 in Pian di Massiano (dietro alla stazione del minimetrò). Secondo appuntamento a Collestrada alle ore 8,00. Percorrenza auto: Perugia, Collestrada, Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Gavelli, un km prima di Monteleone di Spoleto bivio per Butino, Madonna delle Grazie (Km 95 circa) Rientro a Perugia previsto entro le ore 19. Rif. Emilio Bucciarelli 339 2278122 – Giuseppi Fardella 347 5439205 – Renato Paoloni 339 346318