consultorio familiare e scuola per l`educazione alla sessualita`

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consultorio familiare e scuola per l`educazione alla sessualita`
Convegno:
“Prendersi cura del ben-essere nella comunità scolastica”
SCUOLA – ULSS: INCONTRARSI IN UN PERCORSO DI EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’ E ALLA SESSUALITA’
Floriana Grimaldi, Gessica Cervesato, Mariagrazia Salviato
Consultori Familiari ULSS n.13 di Mirano-Dolo – Regione Veneto
I Consultori Familiari dell’Azienda Ulss n.13 di Mirano-Dolo si occupano di
educazione all’affettività e alla sessualità da più di 15 anni con continuità,
investendo profondamente nella dimensione preventiva e di promozione della
salute che essa riveste. Il percorso che si è sviluppato dal 2008 ad oggi, in
particolare, ha rappresentato uno strumento conoscitivo ed educativo volto a
promuovere, fra i giovani cittadini del territorio, atteggiamenti e comportamenti
sessuali consapevoli e responsabili; un percorso che si è rivelato capace di
tenere conto dei significati, delle rappresentazioni e degli atteggiamenti degli
adolescenti rispetto alla sessualità da un lato e di valorizzare l’incontro sinergico
fra Scuola e Ulss dall’altro.
La scuola viene infatti vista come luogo centrale nell’educazione alla sessualità e
all’affettività: luogo di relazioni, di dialogo e di confronto per la costruzione della
propria identità e di modi di essere di tipo pro-sociale.
L’incontro fra Scuola e Ulss si fonda sulla condivisa necessità di sviluppare uno
spazio riflessivo, informativo, educativo intorno ai temi dell’affettività e della
sessualità e quindi, in primo luogo, della relazione con l’Altro. Uno spazio di
dialogo e confronto che possa dare voce alle istanze riguardanti la crescita e lo
sviluppo dei ragazzi, alla difficoltà, talora, di trovare nel contesto familiare
interlocutori disponibili, al bisogno di porre domande e cercare le risposte
attraverso il sostegno e la facilitazione di un adulto competente.
Il progetto si è rivolto alle studentesse e agli studenti frequentanti le classi
seconde e terze delle Scuole Secondarie di primo grado del territorio di
competenza della Ulss n. 13 di Mirano. Esso si è sviluppato secondo le seguenti
finalità:
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Favorire
- l’acquisizione di adeguate conoscenze e competenze sui temi della
crescita, della sessualità e dell’affettività, volte a operare scelte
comportamentali consapevoli e responsabili;
-
l’acquisizione di strategie di pensiero, di linguaggio e comportamento atte
a prevenire e affrontare situazioni problematiche legate alla sessualità.
Promuovere
- la conoscenza e l’utilizzo dello Spazio Adolescenti;
-
la creazione di spazi di discussione e confronto fra adolescenti, per
favorire lo sviluppo di positive capacità relazionali;
-
un lavoro integrato operatori e insegnanti, per sviluppare sinergie
educative nel parlare di sessualità con gli adolescenti.
Conoscere e comprendere le opinioni e gli atteggiamenti degli adolescenti nei
confronti della sessualità.
Il percorso ha privilegiato il metodo esperienziale e dell’educazione socio-affettiva
alla sessualità, attraverso: incontri di gruppo con insegnanti; esercitazioni
individuali, in piccolo gruppo e nel gruppo classe finalizzate a promuovere la
condivisione delle singole esperienze vissute dai partecipanti e il confronto fra i
differenti punti di vista, in un clima di ascolto e reciproco riconoscimento.
Per quanto riguarda il percorso realizzato con le classi seconde, esso è costituito
da tre incontri in classe rivolti agli studenti, due dei quali condotti dagli psicologi
del Consultorio Familiare, svolti alla presenza dell’insegnante, e un incontro
condotto dall’insegnante, con successiva supervisione da parte degli operatori.
Le tematiche sviluppate in classe hanno riguardato i cambiamenti indotti dallo
sviluppo puberale, così come essi vengono vissuti dai ragazzi, e gli aspetti di
relazione con sé e con l’Altro da sè. Il percorso ha previsto inoltre un incontro di
supervisione e di formazione rivolto agli insegnanti referenti per le singole classi
coinvolte, finalizzato a valorizzare, sostenere e promuovere le competenze e gli
strumenti atti ad affrontare l’educazione alla sessualità e all’affettività con i propri
studenti. Al termine del percorso, gli operatori hanno incontrato gli insegnanti per
un momento di restituzione, di confronto e di valutazione circa il lavoro svolto.
Il percorso svolto con le classi terze si è invece articolato in due incontri:
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Un incontro in classe, durante il quale gli operatori hanno incontrato
i ragazzi per introdurre una prima discussione sugli aspetti inerenti la sfera
della sessualità-affettività, la sua definizione e la riflessione circa la
responsabilità personale ad essa collegata. Nella fase finale dell’incontro,
ai ragazzi è stato proposto un questionario da compilare individualmente,
volto a far emergere le loro rappresentazioni della sessualità.
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Un incontro in Consultorio Familiare, durante il quale il questionario
da essi compilato in classe ha rappresentato lo spunto di riflessione per
una discussione circa le loro risposte, le loro convinzioni, i loro
atteggiamenti e i loro comportamenti. In Consultorio, ci si è soffermati sulle
definizioni di sessualità fornite dai ragazzi, in un confronto attento e
rispettoso circa le diverse percezioni, esperienze e visioni di realtà emerse
e gli operatori hanno cercato di rispondere con chiarezza e competenza
alle domande rivolte dai ragazzi. Un’ultima sessione di lavoro viene
dedicata al tema della contraccezione, a partire da ciò che i ragazzi e le
ragazze già conoscono o ritengono di conoscere, per poi completare ed
approfondire le loro informazioni, alla luce di una prospettiva rispettosa di
ogni visione etica e culturale.
Nel percorso con le classi terze, il gruppo classe si sposta dalla Scuola ed entra in un
Servizio che si occupa specificatamente per sua istituzione del benessere della
persona. Ponendo quindi l’attenzione all’aspetto globale della persona, si può offrire
una visione integrata del concetto di sessualità e far sperimentare il servizio con le
modalità più proprie agli adolescenti, in gruppo.
L’incontro in Consultorio può essere definito come laboratorio
di idee, dove le
definizioni e le risposte ai quesiti vengono ricavate utilizzando le proposte di ogni
singolo, nell’ascolto e nel rispetto delle diverse opinioni.
Gli adolescenti ci chiedono chiarimenti su pubertà, rapporti sessuali, contraccezione,
malattie, ma soprattutto di essere guidati nel riconoscere e saper valutare ciò che è
per loro “giusto-sbagliato”, di essere accompagnati nel cambiamento, di non essere
lasciati soli in questo tumulto di idee e di sensazioni nuove che invadono il loro
essere.
Partendo da queste osservazioni i 5445 “questionari di conoscenza”, raccolti negli
ultimi 5 anni di attività del progetto (dal 2008 al 2012), sono stati oggetto di una
analisi statistica. Si è cercato di verificare se esistano delle variabili che influenzano
la rappresentazione che gli studenti hanno della sessualità e gli atteggiamenti rispetto
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ad essa. Inoltre, si è voluto registrare il cambiamento avvenuto nei partecipanti nel
corso degli anni. L’analisi voleva anche essere un mezzo per far emergere punti
“critici” del progetto per animare una nuova riflessione e rimodellare gli interventi in
tema di educazione alla sessualità in linea con i bisogni emergenti degli adolescenti.
Sono stati oggetto di elaborazione anche i questionari di valutazione (pre e post
intervento) degli ultimi 5 anni (2008-2012) che ci forniscono un duplice parametro di
verifica: da un lato, il valore assoluto attribuito alla percezione finale del progetto;
dall’altro, il confronto fra la valutazione finale e le aspettative iniziali, come criterio per
valutare il grado di soddisfazione rispetto ad esse.
Si può così osservare che il progetto ha finora riscosso ampio consenso gratificando
insegnanti, studenti e operatori e ci porta a concludere che se ‘crescere’ è un fatto
naturale, ‘come si cresce ’ è un fatto principalmente relazionale.
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