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Parrocchia di San Bartolomeo
Contenuti
Un ricordo dal passato
02
Lombrico, architettura temporanea
10
Uno sguardo al presente
04
Conferenza stampa
12
Il progetto
06
Un pensiero al futuro
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Crediti
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Un ricordo dal passato
La storia di Villafranca è una storia antica, che possiamo
far risalire, anche in mancanza di documenti specifici, all’XI-XII secolo.
Nel 1191 vi erano all’incirca una decina di Parrocchie dipendenti dalla Pieve di S. Silvestro e tra queste vi era anche
la Parrocchia di Villafranca.
Nessuna notizia specifica si ha riguardo la costruzione della
Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Bartolomeo e questo può
essere segno della sua antichità. Possiamo affermare con
sufficiente certezza che essa esisteva già prima dell’anno
mille come parte delle donazioni all’Abbazia di Nonantola.
La Chiesa di Villafranca era certamente assurta al rango di
Parrocchia agli inizi del 1300. Esiste infatti un documento
in cui si conferisce la guida pastorale della Chiesa a Don
Albertino, villafranchese di nascita e primo Rettore di cui si
abbia memoria.
Viste le molteplici ricostruzioni che la Chiesa subì nel corso
dei secoli, al suo interno non sono custoditi oggetti particolarmente antichi a parte una acquasantiera di marmo del
secolo XII o XIII. Interessanti sono anche l’altare della Beata
Vergine delle Grazie, eretto nel 1621, e una buona tela del
pittore modenese Francesco Malagoli (1737).
02
Da un atto di visita dell’Abate di Nonantola del maggio
1340 emerge che in quegli anni la Chiesa era provvista di
campane. Quelle mantenute furono forgiate e messe a dimora, con una solenne cerimonia, nel 1926. La facciata
della Chiesa è di stile classico mentre l’interno ha una sola
navata semplice ed austera.
Il nome della Villa di Villafranca appare per la prima volta in
un documento del 25 novembre 1273 nel quale si dice che
essa è posta “in Curte Roncaliae”.
L’origine del nome risale probabilmente al fatto che tale
“Villa”, essendo situata in un territorio ancora selvaggio che
impediva l’avanzata di possibili nemici, era considerata un
luogo sicuro, oppure al fatto che tale insediamento aveva
qualche particolare privilegio in merito a dazi e gabelle.
Le ultime vestigia dei boschi che ricoprivano questa zona,
il cosiddetto “Bosco della Saliceta”, furono abbattutte negli
anni successivi alla II° Guerra Mondiale per destinare le terre alla coltivazione.
Ancora oggi gran parte del territorio di Medolla, proprio a
sud-est di Villafranca, è denominata “Il Bosco”.
Uno sguardo al presente
A seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia nel Maggio del 2012, la Chiesa di San Bartolomeo a Villafranca di Medolla ha subito
ingentissimi danni con un crollo parziale dell’edificio.
Per far fronte alle esigenze della comunità è stato sviluppato, grazie al contributo della Fondazione di Culto Banco S.Geminiano e
S.Prospero, il progetto di una piccola chiesa temporanea in modo da riaprire in tempi rapidi un nuovo luogo di culto.
04
Il progetto
Il progetto prevede la realizzazione di una chiesa per circa 100 fedeli con dimensioni in pianta di 9,50
x 21,50 mt. Il nuovo edificio temporaneo sarà realizzato utilizzando il sistema costruttivo Lombrico, un
sistema modulare di prefabbricazione leggera che utilizza innovativi pannelli in vetroresina in grado
di garantire un elevato comfort abitativo, semplicità di montaggio e smontaggio oltre a una notevole
leggerezza e qualità estetica.
La nuova Chiesa, seppur temporanea, avrà le caratteristiche funzionali ed estetiche di un vero edificio
ed inoltre un domani risolta l’emergenza terremoto potrà essere riconvertita, attraverso lo smontaggio
dei pannelli ed il successivo rimontaggio, in una nuova struttura necessaria alla comunità parrocchiale.
A livello planimetrico la chiesa si configura per una pianta semplice che ripropone il richiamo simbolico della croce latina. Lo sviluppo dello spazio è di tipo longitudinale con una successione di zone
funzionali: sagrato, atrio d’ingresso, aula, presbiterio con altare e piccola sagrestia. Nella zona del
presbiterio la pianta si dilata in corrispondenza delle vetrate laterali al fine di valorizzare e ridefinire lo
spazio in corrispondenza dell’altare.
Lo spazio interno è stato concepito per garantire ai fedeli un luogo accogliente e confortevole dove
la luce naturale viene filtrata attraverso un sistema di grigliati in legno posti in corrispondenza delle
vetrate in grado di controllare l’ingresso dei raggi solari e garantire all’illuminazione interna le caratteristiche tipiche degli spazi liturgici.
Particolare attenzione e cura è stata rivolta all’involucro esterno creando un’architettura sobria ed
elegante, dove i pannelli verticali in vetroresina si alternano a parti rivestite in pannelli di grigliato in
legno verniciato che svolgono la duplice funzione di caratterizzare l’edificio e di schermare le vetrate
dall’irraggiamento solare.
Studio M2R Architettura
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La costruzione
Lombrico
architettura temporanea
COS’È?
Lombrico è un sistema costruttivo modulare
brevettato, componibile all’infinito in lunghezza e larghezza, grazie al semplice fissaggio esterno dei componenti.
Il suo modulo-base è un “anello”, composto
da 1 basamento pavimentato, 2 pannelli verticali e 1 pannello di copertura. Gli elementi
costruttivi sono realizzati in vetroresina verniciata con pigmento al biossido di titanio, le
cui proprietà catalizzanti sono in grado di dissolvere sostanze tossiche inquinanti.
A COSA SERVE?
Con il suo design minimale, Lombrico è la soluzione ideale per creare vere e proprie stanze all’aperto, dotando parchi, giardini e aree
verdi di spazi confortevoli, veloci da montare,
versatili, utilizzabili per qualsiasi finalità (centro benessere, hotel, scuola, palestra etc…).
Lombrico è recuperabile e riutilizzabile al
100%.
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Un sistema costruttivo modulare risponde in maniera più
adeguata, rispetto ai sistemi tradizionali, alle nuove esigenze di temporaneità, di flessibilità, di rinnovamento degli spazi e di riconversione delle funzioni loro assegnate.
Quante volte, imprevedibilmente, un progetto deve essere modificato in corso d’opera per adattarsi a nuove
condizioni?
Quante volte, per motivi economici o di tempo, non si
può portare a termine un progetto, un’idea, un sogno?
Quante volte interi edifici devono essere demoliti e poi
interamente ricostruiti, senza la possibilità di un minimo
recupero?
L’innovativo sistema costruttivo Lombrico, basato su moduli assemblabili, è la soluzione che permette di edificare
con la massima flessibilità, nel rispetto dell’ambiente: sia
costruendo per fasi successive (avendo di volta in volta
uno spazio finito e perfettamente funzionante in ogni sua
parte) sia spostando l’edificio da un luogo a un altro.
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Conferenza Stampa
Un pensiero al futuro
Alcune pagine dedicate alla comunità e alla parrocchia di Villafranca, per tutti coloro che vogliono ricordare il passato, vivere il presente e pensare al futuro.
Le offerte corrisposte per questo piccolo libro verranno utilizzate a favore della ricostruzione di Villafranca, con la speranza di tornare
presto alla vita tranquilla di tutti i giorni. Grazie a quanti vorranno contribuire.
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Crediti
Progetto
Parrocchia temporanea di San Bartolomeo di Villafranca di Medolla
Con il contributo del
Banco S.Geminiano e S.Prospero
General Contractor
Intertecnica srl arredamenti, Villavara di Bomporto (MO), Tel. 059 818001, www.intertecnica.it
Sistema di prefabbricazione industrializzata
Arredi interni
Con il contributo di Vittorio Cavani a nome dei nipoti Alessandro, Brando, Camilla e Vittoria.
Progetto
Studio M2R Architettura, Reggio Emilia (RE), Tel. 0522 1714163, www.emmedueerre.com
Direzione dei lavori
Geom. Borghi Roberto, Medolla (MO), Tel. 3343190402
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Progetto grafico
OltreGrafica, Mirandola (MO), Tel. 333 4645415
Con il contributo attivo di
Garden Vivai Morselli, Medolla (Mo)
Impresa Edile di Gelati Roberto, Medolla (Mo)
S.E. Impianti Elettrici di Emergenti Sandro, San Prospero (Mo)
TCC srl, Tecno Chair Company, Quarto d’Altino (VE)
Si ringraziano tutti i cittadini villafranchesi che hanno contribuito alla realizzazione della nuova Parrocchia e
alla ricostruzione della comunità.
Arcidiocesi di Modena Provincia di Modena Comune di Medolla
“Ciò che è debolezza di Dio
è più forte degli uomini”
Statua di San Bartolomeo presente nel Duomo di Milano
Dalle «Omelie sulla prima lettera ai Corinzi»
di San Giovanni Crisostomo, vescovo
(Om. 4, 3. 4; PG 61, 34-36)
Con il contributo del
Banco S.Geminiano e S.Prospero