9) Musica elettronica

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9) Musica elettronica
Musica Elettronica, tecnologie musicali ed intermedialità
Destinatari
Il laboratorio è destinato a giovani ed adulti desiderosi di approfondire aspetti scelti di
pratica e conoscenza della musica digitale e/o elettroacustica.
Periodo, incontri ed orari
Sono previsti 4 incontri al mese di 75’ ciscuno: il giovedi dalle 16.00 alle 17.15,
dal 23/01/2014 al 23/o6/2014.
Descrizione e programma
La musica elettronica e i suoi strumenti: ovvero i dispositivi elettroacustici, usabili in
ambito musicale o artistico/mediatico, rappresentano l’ Oggetto di studio, ricerca e
produzione del presente corso. A ognuno i suoi: che siano 1) il mix di software ed
hardware tra: Pro Tools, Komplete, Max, Traktor, Scratch, Processing, lmms, Reason,
Audacity, Cubase, Garage Band, Live, Touchable o la propria famiglia di plug-ins,
sintetizzatori, microfoni, sensori e “controller”, amplificatori, mixer e altoparlanti, o un
proprio ventaglio scelto di effetti, pads, loopstation o drum-machines... Oppure: che sia 2)
una figura professionale a scelta del contesto produttivo audio digitale: tecnico,
manager, critico o interprete; o più semplicemente 3) un ambito acustico di
espressione e mediazione (ad esempio il “paesaggio sonoro”, la “dance music”,
l’etnomusicologia, o la correzione acustica) digitale che si vorrebbe disciplinare… lo scopo
di questo corso annuale è quello di sostenere e formare sensibilità o professionalità
operative attorno alle pratiche di tecnologia sonora digitale.
Ad ogni allievo viene proposto ad inizio corso : un programma di esplorazione, impegno e
studio personalizzato che ha per obiettivo 1) la conoscenza tecnica ed applicativa
sulla base di un programma predefinito, (per questi ultimi fanno da riferimento quelli di
liceo, di università e/o conservatorio) e 2) la mediazione ed integrazione degli interessi e
percorsi specifici individuali -che potranno essere sia teorici che pratici. Le lezioni
saranno di tipo 1 a d1 o di gruppo, dunque sia di apprendimento per obiettivi standard che
di condivisione (anche valutativa) tra comunità di realizzazione e progetto.
Il percorso di studio può prevedere l’ausilio di più tutor o docenti, studi di produzione, e
garantisce la certificazione finale scritta attraverso una valutazione delle competenze in
entrata e uscita.
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Il Docente e Coordinatore del Corso
Roberto Kenofsky Paris: Musicista, e docente di tecnologie musicali presso il Liceo
Petrarca di Arezzo.
Info e iscrizioni
Iscrizioni via e-mail all’indirizzo: [email protected] o telefonando alla
segreteria della Casa delle Culture 0575 1820242
Quota mensile: € 30 / Tessera annuale d’iscrizione all’associazione Xe’thnos :
€ 20 / Il laboratorio si avvierà con un minimo di 6 iscritti.
Concept
Cos’è la musica elettronica? Si tratta di un genere musicale produttivo vasto a se stante e poco
conosciuto, (sonar.es) genere sicuramente molto legato alla composizione, non solo di note ritmi e
armonie ma anche e soprattutto, ad una architettura sonora organizzata di frequenze, texture, timbri,
gesti, figure, sfondi e durate (ircam.fr). La sua storia produttiva possiamo farla risalire ad almeno 60
anni fa e farla sfociare nelle attualità di consumo e svago altrettanto quanto nelle innumerevoli
attualità sia culturali che più strettamente ecologiche o ambientali. Qualsiasi pratica da palco,
evento o studio di registrazione o postproduzione beneficia di questa storia [abbeyroad.com]…
Cosa si fa in questo corso? Si impara in primo luogo ad ascoltare, la musica, il suono, la voce ed il
paesaggio sonoro (http://www.sfu.ca/~truax/wsp.html). (Questa cosa non si compie per la
maggioranza di noi semplicemente ascoltando) Imparare ad ascoltare significherà in questo corso
rinforzare e coltivare le proprie abitudini di ascolto in modo da predisporsi a quel naturale
cambiamento delle abitudini, al fine di allargare gli orizzonti inter-culturali più strettamente
acustici e sonori.
Comporre e distribuire una suoneria su Internet può avere a che fare con l’elettronica musicale. Il
nostro orecchio (hardware che va dall’orecchio al timpano fino alla coclea passando per i diversi
software del nostro cervello) è un capolavoro di ingegneria multimediale sonora elettronica, specie
se viene curato, coltivato e ascoltato.
Impariamo dunque ad affermare il bisogno sempre più diffuso di creare eventi, feste e spettacoli in
privato e con una dimensione pubblica (boomfestival.org) lavorando ed interagendo in comunità di
rete (soundcloud.com).
La rivoluzione digitale è compiuta, e lo strumento musicale è, senza che se ne siano accorti tutti,
arrivato in casa. Non è un pianoforte, appunto. Ognuno di noi cambia le sue abitudini di ascolto
anche su Itunes, YouTube, Vimeo, Spotify etc. sul proprio sistema e dalla propria postazione di
ascolto e può sperimentare, sul suo Computer, anche molto oltre ed altrove usando quello che
interessa e riesce. Tirando le somme la musica di oggi non è, alle orecchie di tutti, poi così diversa
da quella di prima. I suoni di tutto un mondo da poter gestire sono a nostra immediata disposizione
(worldvillagemusic.com) ma il tempo per ascoltare e condividere e mantenere un tessuto connettivo
culturale potrebbe addirittura essersi ridotto.
Per chi lo vorrà il corso propone degli strumenti per un utilizzo sostenibile del patrimonio
interculturale. Impariamo a fare musica elettronica con e senza elettricità. (la musica acustica
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suonata e danzata di tutto il mondo non insegnerà mai abbastanza) Impariamo a scegliere o
adattarci a un format. Impariamo a far ascoltare e condividere questa cosa –a condizioni
contrattuali sostenibili (siae.it gema.de) –con e senza web, e su supporto fisico.
Reason, Traktor, Cubase, Audacity, Audition, Komplete, ProTools, Logic, Acid o Vegas, Pd, Max e
Live sono dei software (o raccolte di programmi) multimediali o musicali, che nonostante le loro
peculiarità e storie finiscono per dover oggi assomigliarsi abbastanza -se non troppo. Anche i vicini
della porta accanto devono spesso adattarsi in una qualche forma alla cultura dominante, ma questo
non vuol dire che la loro cultura di provenienza si indebolisca. (Pesano questi software, Giga su
Giga sempre di più, ed hanno bisogno di computer sempre più… potenti o dedicati) La musica cosi
detta elettronica, sia chiaro, non si equivale dunque quasi mai per la maggior parte degli utilizzatori
ed anche dei professionisti …alla programmazione di un proprio software o applicativo, esecutivo o
compositivo musicale. Eppure per tanti musicisti o produttori elettronici la programmazione
informatica, in senso stretto o lato, ha giocato un ruolo decisivo per il messaggio trasmesso.
Impariamo un sapere tecnologico ad arte e rispondiamo con la nostra spontaneità tecnica. Molte
volte bisogna semplicemente erogare un servizio, garantire uno standard, sarebbe a dire far
funzionare una cosa subito e bene. La cultura non è per forza lontana dalla professione.
Molti software musicali (che girano in un certo modo sul desktop, avendo in un secondo momento
imparato a girare e farsi usare e controllare in altro modo su laptop, sui tablet o sui telefonini)
accolgono in se dei sottoprogrammi (plug in) in cui si virtualizzano tonnellate di strumenti musicali
o dispositivi: dal classico pianoforte, alla tromba in si b, al synth o all’ultimo ritrovato in materia di
granulazione sonora o modellizzazione fisica. Una buona parte sono a pagamento con una spesa
approssimativa (nelle loro versioni full optional) media di cifre non indifferenti: 500 € ciascuno.
ProTools costa il doppio, ammesso che non lo si compri assieme a del hardware in sottoversioni
dedicate, Max costa la metà se lo compra uno studente e Audacity, da quando è nato, non costa
nulla in termini di denaro x l’acquisto.
Impariamo ad investire, ed a credere nelle strutture e nei mezzi che utilizziamo. Impariamo a
pagare il giusto per un software, ed impariamo a progettare, produrre e distribuire applicazioni o
dispositivi capaci di concorrere sul mercato. Costruiamo passo passo il nostro piccolo grande
studio. Impariamo soprattutto a conoscere un mondo di persone vicinissime che stra-lavorano, per
passione e/o dietro retribuzione, con la tecnologia musicale. Ci spostiamo viaggiamo per piacere e
per lavoro.
Tutto quel che non cambia permane solo se può non essere vero.
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