Niente scene “La rosa del guerriero” guerriero”
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Niente scene “La rosa del guerriero” guerriero”
Spazio Scopricoop via Arona 15 (1° piano) Milano Il Sindacato Nazionale Scrittori presenta: Niente scene testi teatrali di autori contemporanei proposti in forma di lettura scenica mercoledì 30 gennaio ore 18,00 “La rosa del guerriero” di Rocco D’Onghia nella versione originale e nella rivisitazione in dialetto storico tarantino di Francesco Orlando con Francesco Orlando regia di Annalisa Santambrogio Segue conversazione con l'autore e l'interprete. Il punto di partenza del testo è l’Anabasi di Senofonte, mercenari allo sbando in una terra immensa e ostile che cercano una impossibile via di scampo. Al centro delle vicende un guerriero riemerso dall’oscurità dei tempi che, disincantato e indomabile, è condannato a non morire mai, ad attraversare in fuga i secoli continuando a combattere e a ricordare incessantemente tutti i soprusi e gli inganni della vita, la morte, il sangue, il dolore con lo sguardo attonito di una umanità prigioniera degli stessi errori e delle stesse bestialità. Rocco D’Onghia è nato a Taranto e vive a Milano. Autore fra i più originali, significativi e rappresentati della nuova drammaturgia italiana. Ha lavorato con: Teatro di Roma (Tango Americano, 1994); Piccolo Teatro di Milano (Giorni felici nella camera bianca sopra il mercato dei fiori, 1995); Teatro del Buratto di Milano (E all’alba mangiammo il maiale, 1990 – Fly Butterfly, 1994/2007 – La cacciatrice di sogni, 1996 - Il violino, il soldato e il diavolo, 2004/2007); Teatridithalia di Milano (Tango americano, 1999 – Woyzeck e il futuro del male, 2001); Teatro di Castalia (Adattamento de Il maestro e Margherita, 1999); Teatro Arsenale di Milano (Le fate lascive, 2005/2006); Collectif Iter di Losanna (Les voix humaines, 2005); la Sala Estudio Teatro da Rainha di Lisbona (Un continuo movimento, uno strano equilibrio, versione portoghese con il titolo Estacao inexistente, 2006). Le sue opere sono state messe in scena in molti festival: Il camposanto di Ofelia Spavento (Festival di Todi 1990); Lezioni di cucina di un frequentatore di cessi pubblici ( Festival di Asti, 1992) ; La cacciatrice di sogni (Festival di Volterra, 1996); Sorelle nel dolore (Festival della Terra delle Gravine,1998); Breviario di fuga di una pescatrice di rane (Prima Scena Milano, 1998); Nessuna importanza che mi chiami Dondi (Festival delle Colline Torinesi, 1999); Woyzeck e il futuro del male( Festival di Chieri e Festival di Terracina “Riviera d’Ulisse”, 1999); Un continuo movimento, uno strano equilibrio ( Festival Teatri90: “Maratona di Milano. 24 scene di una giornata qualsiasi”,2000); Le voci umane (Festival Taormina Arte 2005 e Batie Festival Ginevra 2005); Gli opposti confini dell’angelo, La barberia della gigantessa del maremascio e Doppia finzione (Festival Trame d’Autore di Milano, 2001, 2002, 2006); Giacinta e Frankenstein (Palermo, Kals’Art 2005 e Kals’Art 2006). Ha condotto stage di drammaturgia per la Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, per l’ATAM in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, per il Teatro del Buratto di Milano, dal 2005 dirige i corsi di drammaturgia per il Teatro Primo Studio di Milano. Francesco Orlando ha cominciato col teatro Kismet di Bari. Si è diplomato alla scuola del Piccolo Teatro di Milano nel 1986. Nel teatro di prosa ha lavorato con importanti compagnie e con registi come: Tadeusz Kantor, Massimo Castri, Carlo Formigoni, Franco Branciaroli, Nanni Garella, Relda Ridoni, Giampiero Solari, Vito Molinari. Nel campo del teatro di figura lavora per la Compagnia Ravenna Teatro-Drammatico Vegetale, per il Teatro del Buratto di Milano, per la Compagnia di Attori e Marionette di Gianni e Cosetta Colla di Milano,per l’Opera dei Pupi di Onofrio Sanìcola a Milano. Ultimamente, con la regista Annalisa Santambrogio e con l’autore Rocco D’onghia, è impegnato in progetti di drammaturgìa contemporanea. E’ un apprezzato doppiatore, presente in gran parte delle produzioni video doppiate a Milano e Torino negli ultimi anni. [email protected] [email protected]