corriere della sera
Transcript
corriere della sera
Il Quotidiano in Classe Classe III – sez. B Report degli articoli pubblicati Dagli studenti sul HYPERLINK "iloquotidiano.it" Ilquotidianoinclasse.it Allestimento di Ottavia Ferrannini Supervisione di Chiara Marra Terzo titolo dal “Corriere della sera”- 31 Gennaio 2014 “Voi e la rete: un’opportunità o un rifugio?” Internet Internet nacque in America durante la seconda guerra mondiale, con lo scopo di collegare le varie università del paese tra di loro. In seguito fu usato dai soldati americani per comunicare tra loro, senza così, essere scoperti dai nemici. Oggi internet è usato da tutto il mondo, persino il papa è entrato in Internet; aprendo un nuovo spazio della comunicazione e dell’evangelizzazione. Così io che sto in Italia posso facilmente scambiare due parole con una persona del Mozambico e viceversa. Così con un semplice clic abbiamo i portali dell’informazione aperti. Io penso che Internet sia una grande opportunità è stata una grande invenzione, il web inoltre fa “circolare” i saperi, come wikipedia. Anche se oggi si corrono anche altrettanti rischi che opportunità ormai su internet ci sono tutti e non mancano sicuramente gli hacker che violano il diritto della privacy e che rubano informazioni segrete, come il ragazzo in America che aveva forzato la sicurezza del pentagono di Washington ricavando informazioni segrete. Però quest’invenzione è un rifugio per quelle persone che non vengono accettate dagli amici, perciò cercano rifugio sul web dove rimangono la pensando che Internet sia il loro unico amico. Questi invece dovrebbero cercare di fare amicizia di farsi accettare dagli altri per quello che sono e allora saranno ammessi da tutti. Il web è un bene ma non si deve esagerare di questa stupenda invenzione. Marco Inzerillo La rete un’opportunità o un rifugio? La rete può essere vista da vari punti vista, dal mio è sia un opportunità che un rifugio, molto spesso si passa più tempo a chattare che a parlare con una persona, in questo caso la rete viene utilizzata come un rifugio, per chi non ha il coraggio di dire certe cose o chiederne altre. Se si guarda attentamente una conversazione su un social network tra due persone all’inizio della loro amicizia, confrontandola poi con la conversazione nella realtà notiamo che sulla rete la conversazione procede senza lunghe pause, con facilità, perché ci si nasconde dietro un social network. Ovviamente la rete può offrire tantissime possibilità, è un modo di informarsi, un modo di esprimere le proprie idee davanti al mondo e anche una grossa opportunità per trovare lavoro, le possibilità che offre la rete sonno praticamente infinite, al punto che si è diffusa su smartphon, tablet e persino sulle console da gioco. Si possono conoscere persone, divertirsi con persone e persino vedersi con persone che probabilmente non vedrai quasi mai nella vita reale. Quindi tornando alla domanda iniziale la rete può rappresentare sia un’opportunità che un rifugio, ma molto spesso può rappresentare tutti e due gli aspetti. Leonardo Marcucci Voi e la rete: un’ opportunità o un rifugio? Che cos’è internet? Internet è il nuovo mondo per i giovani. Internet è un qualcosa di complicato per le persone anziane. Internet è una nuova “materia” che i nostri genitori hanno dovuto imparare da grandi. Internet è un rifugio per i ragazzi che non si sentono accettati nella società. Internet è un’ opportunità per rimanere in contatto con persone lontane. Internet è un modo pubblico per prendere in giro i ragazzi più deboli. Internet è un mondo diverso dove si può essere chi si vuole tanto lo schermo nasconde il nostro volto. Internet è tanto, internet per i ragazzi di oggi è tutto. Internet è applicazioni come quella creata da quattro ragazzi per poter far leggere dai padri soldati ai figli lontani “le storie della buonanotte” avendo entrambi il libro, e sentendo la voce attraverso skype. Internet è progresso. internet ha portato tanto a questa società, ma come ha reagito il mondo? Io credo che Internet sia una risorsa positiva solo se usata in modo adeguato, deve essere un di più e non deve sostituire la figura dei genitori o la voglia di uscire a andare al cinema con gli amici. Internet è un posto dove si possono incontrare persone nuove, ma ce ne potrebbero essere di pericolose. Internet è formato da blog dove i ragazzi possono sfogarsi e parlare di se stessi anche con persone che non conoscono. Internet è foto e video che possono ferire le persone. Internet è bene per chi lo usa correttamente. Internet è male per chi subisce le conseguenze di cattive azioni di altri ragazzi che si credono più forti. Internet può essere la spada più tagliente, ma anche lo scudo più pesante e protettivo. Matilde Soana. Voi e la rete: un'opportunità o un rifugio? La rete, oggi, presenta numerosi social network: piazze virtuali, dove le persone possono incontrarsi per condividere esperienze, stati d’animo e informazioni. I social network riscontrano tanto successo perché l’uomo è un essere sociale, naturalmente attratto dai suoi simili. Quando comunichiamo con gli altri via internet tendiamo a mettere in luce i nostri lati migliori, nascondendo i nostri difetti, anche se nella realtà sono apparenti, e la distanza garantita dal PC ci agevola in questo, dato che siamo noi a decidere quali informazioni dare e che tipo di foto mettere. La rete, inoltre, permette agli utenti di ritrovare amicizie e ricordare esperienze passate, rappresenta un’opportunità di socializzazione, ma anche di ampliamento delle proprie conoscenze; Infatti internet è sempre più utilizzato come sistema di informazione, soprattutto dai giovani. Stare dietro ad un computer dà di certo un senso di sicurezza, si può rispondere con calma, nessuno vede le emozioni, ma questo può rappresentare anche un rischio, perché porta gli utilizzatori a condividere dati strettamente personali e probabilmente a vedere prima o poi, violata la propria privacy. Per qualcuno poi, i social network possono trasformarsi in un rifugio, un luogo dove dimenticare le difficoltà, non pensare a ciò che ci circonda, sfogarsi, esprimere il proprio pensiero. In ogni caso, anche se la rete è sempre seguita dalle nuove tecnologie, non potrà mai sostituire il “face to face”, in quanto solo con il rapporto diretto con l’altro si impara a conoscere se stessi e gli altri, si elabora istantaneamente il proprio pensiero e giudizio, e quindi si socializza. Federico Spera Dentro o fuori Internet e i Social Network sono oggi sempre più al centro di dibattiti in tutto il mondo. Sono i giovani i migliori conoscitori di questi prodigi tecnologici e anche i maggiori utenti . Pensare che con pochi click si possa raggiungere chiunque, dovunque e sempre, affascina le nuove generazioni che ormai sentono il web quasi come un luogo per conoscersi, una grande città virtuale piena di negozi e luoghi d’incontro. Ma siamo veramente sicuri di aver capito cos’è Internet, quali grandi opportunità ci presenta e quali pericoli cela dietro l’angolo? Da molti è considerato “un tutto potenzialmente collegato a tutto, come un'utopia che ci regala una libertà mai vista prima” (Tim Berners-Lee, cofondatore del web), un’evoluzione tecno-sociale paragonabile a quella della stampa di Gutenberg. Mentre, da altri è demonizzato e additato come responsabile di un possibile e fantomatico istupidimento delle nuove generazioni. I giovani spendono sempre più tempo sui Social Network, queste piattaforme virtuali dove si chatta e si conoscono nuove persone, spesso creandosi una seconda identità. Questo comporta dei rischi incredibili, come l’ormai tristemente noto cyber bullismo, per il quale troppi ragazzi si tolgono la vita ogni anno. È semplice per un bullo nascondersi dietro uno schermo per insultare persone, ma non lo è altrettanto per chi riceve offese che è costretto ad incassare senza possibilità di difesa. Io penso che l’utilizzo dei Social Network e dei nuovi servizi di messaggistica, come Facebook e Whatsapp, siano utili a coloro che non hanno possibilità di vedersi di persona, ma credo che le chiacchierate digitali non possano neanche lontanamente essere comparate a quelle dal vivo. Si perde tutto un dialogo diverso e significativo, di sguardi, gesti, toni di voce, attraverso il quale si capisce ciò che davvero pensa e prova una persona che parla con te, passando ad uno sterile scambio di informazioni e parole troppo spesso vuote. La rete non deve essere considerata un passatempo, ma un utilissimo luogo di ricerca per accrescere i propri interessi e la nostra conoscenza. Il pericolo in cui spesso incorriamo noi ragazzi oggi è quello di cercare di vivere in Internet, crearsi una nuova vita, un rifugio virtuale. Ma la vera vita è là fuori, fuori dalla rete, e non dobbiamo mai dimenticarlo. Lorenzo Testa Voi e la rete: un’ opportunità o un rifugio? La rete, la tecnologia, il nuovo modo per rimanere in contatto con gli altri e comunicare notizie al resto del mondo. La rete oramai è il “posto” dove i ragazzi passano molto tempo della loro giornata. La domanda che gli adulti ci pongono è :la rete è un rifugio o un’opportunità? Secondo la mia esperienza è un’ opportunità per scrivere ai miei amici senza pagare i messaggi , per rimanere in contatto anche con persone di altri stati, per condividere i momenti belli con foto e post… Tuttavia, penso che ci siano ragazzi insicuri che la considerano un posto per rifugiarsi, nascondendo le loro paure e timidezze dietro uno schermo. Per altri è il “posto” dove si subiscono atti di bullismo o si agiscono. Per la maggioranza dei ragazzi, però, è semplicemente il modo per raccontare agli amici la propria giornata, qualche novità, oppure conoscere altre persone. Un’altra domanda che ci si potrebbe chiedere è: perché alcuni ragazzi preferiscono una conversazione su un social network piuttosto che incontrarsi per chiacchierare? Le ragioni per cui la si preferisce possono essere tante, però, le mie risposte, sono solamente ipotesi dato che io non mi sono mai trovata in una situazione simile. Una delle tante potrebbe essere la paura di far notare i propri sentimenti all’ altra persona: l’imbarazzo, l’amore, anche l’ “odio”. Oppure, perché dietro allo schermo si può essere chi si vuole, si potrebbe fare finta di essere la persona che ci siamo sempre immaginati di voler essere. Credo che la motivazione più diffusa sia che quei ragazzi non si piacciono e credono che gli altri non li potranno mai accettare con i loro difetti, allora, cercano di nasconderli. Di tutti i ragazzi che usano la rete ci sono due gruppi: quelli che la usano come un rifugio e gli altri che la utilizzano come un’opportunità. Per tutti e due questi gruppi, comunque, la rete è un aiuto: o per rifugiarsi o per riuscire a raccontare agli altri ciò che ci accade. Laura Torelli