allegato - Accademia di Belle Arti di Catania

Transcript

allegato - Accademia di Belle Arti di Catania
La trasparenza assoluta del corpo
●
Desiderio di una trasparenza assoluta del corpo
uno sguardo che possa leggere in maniera assoluta la vita
pulsante e il trapasso del rigore della morte
un corpo inscritto nella sequenza: occhio-sapere-potere
assoggettato alla pressione della Biopolitico: intendendo
con tale termine i meccanismi di potere-sapere che
trasformano la vita umana.
Bio-politica
«Si potrebbe dire che al vecchio diritto di far morire o di lasciar vivere si è sostituito un
potere di far vivere o di respingere nella morte». La citazione da Foucault (La volontà di
sapere, Feltrinelli, 1978, cap. V, "Diritto di morte e potere sulla vita") è d’obbligo: essa
ricorre ormai in tutta la letteratura che sulla scia del filosofo francese analizza il passaggio
dal paradigma politico al paradigma bio-politico della nostra epoca. Biopolitica sarebbe
dunque l’era, che Foucault data a partire dal XVII secolo, in cui la sovranità non si
caratterizza più tanto per il diritto di dare la morte ai sudditi, ma per il potere di presidiare,
allungare, risanare la vita dei cittadini; in cui «la funzione più importante del potere non è
forse più di uccidere ma di investire direttamente la vita».
L’amministrazone dei corpi e la «gestione calcolatrice della vita» diventano centrali per il
governo sui singoli e sulla popolazone nel suo insieme; l’anatomo-politica del corpo
umano (disciplina scolastica, militare, psichiatrica, clinica etc., che agiscono sugli
individui) e la bio-politica della popolazione (controlli regolatori dei livelli di natalità,
mortalità, salute, longevità, fertilità, che agiscono sulla specie) formano l’apparato di
pratiche e tecnologie di cui il bio-potere si avvale; la biologia è il sapere che penetra e
modifica lo statuto tradizionale del politico.
Tracce nella storia
●
Uno sguardo che rinvia ad alcune tra le più nitide tracce di quella domanda di
intelligibilità del corpo.
La dissezione dei cadaveri era storicamente considerata un sacrilegio, proibita anche dalle leggi
romane. Solo la Scuola Medica di Alessandria, con Erofilo di Calcedonia, aveva praticato
dissezioni sull’uomo. Non è sicuro se Ippocrate abbia eseguito studi sul cadavere, ma sappiamo
che Aristotele e Galeno avevano studiato anatomia sugli animali, trasponendo quindi all’uomo le
loro osservazioni.
L’Anatomia Artistica nasce soprattutto in Grecia durante l’ellenismo, per la ricerca di pittori e
scultori nella rappresentazione del corpo umano. La civiltà romana che segue quella ellenica
s’ispira, dopo gli studi alessandrini e galenici, ai modelli di scultori e pittori greci. La Chiesa vieta
quindi decisamente la dissezione di cadaveri, sino al 1215, quando Federico II imperatorescienziato la consente con apposita ordinanza, ma nel 1299 papa Bonifacio VIII con la bolla
papale “de sepolturis” vieta nuovamente la mani-polazione dei cadaveri. Sarà solo nel 1300 che,
all’Univer-sità di Bologna, Mondino de’ Liuzzi riprende legalmente tali studi settori, fondando la
prima Scuola di Anatomia Umana in Europa. Mondino pubblica l’Anatomia nel 1316, il suo
trattato risente però l’influenza delle teorie di Galeno, Aristotele ed Avicenna. Il libro resterà testo
fondamentale nelle Università Europee per un paio di secoli.
Dopo che l’Anatomia fu insegnata presso la Scuola Medica di Bologna, diversi pittori del 400 vi si
accostarono, praticando loro stessi studi settori, per rendere fedelmente l’anatomia di superficie,
come nei dipinti di Pollaiolo
●
Mondino de Liuzzo, anatomia 1316
●
Pollaiolo, La battaglia di nudi. 1465 – (Cleveland, Museum of Art).
Tracce nella storia
Successivamente al trattato di Mondino, nel 1491 fu pub-blicato a Venezia il Fasciculus
Medicinae di John Ketham, quindi, arricchendosi sempre più d’illustrazioni, nel 1521
l’Anatomia Humani Corporis di Berengario da Carpi e, nel 1543 il celebratissimo De
Humani Corporis Fabrica di Vesalio, ove l’autore per la prima volta prende
posizione contro le teorie di Galeno.
Luca Signorelli - L’Inferno - 1499 - Duomo di Orvieto
La prima cattedra d‟anatomia a Roma risale al 1552, ma le lezioni pubbliche si
effettuavano ancor prima che fosse istituita.
Esistono due tipologie di lezioni riguardanti l‟anatomia: quella pubblica, a
L‟anatomia fino al Rinascimento: cui tutti possono assistere, e quella privata,
dove il docente tiene lezioni segrete agli studenti che la richiedono.
Spesso e volentieri le dimostrazioni pubbliche non vengono eseguite, non
tanto per la mancanza di cadaveri, ma per l‟inadeguatezza e la scarsità di
personale accademico.
Le lezioni sono tenute secondo il modello quodlibetario, che richiede la
presenza di ben tre personaggi: il lector, l‟ostensor e il sector.
Le lezioni sono tenute secondo il modello quodlibetario, che richiede la
presenza di ben tre personaggi: il lector, l‟ostensor e il sector.
Il lector è, a Roma, la figura di maggiore rilievo; è colui che regola la lezione
leggendo un testo anatomico, solitamente, dopo il 1316, il testo di Mondino dei
Liuzzi. L’ostensor è colui che deve tradurre il testo dal latino al volgare affinché
il sector capisca cosa fare, inoltre coordina e controlla il taglio del corpo.
Il sector altri non è che un barbiere o un chirurgo incaricato di sezionare il
corpo.
Questo modello di lezione, nato con la scolastica, varia molto col tempo e dalla
disciplina trattata. Caratteristica comune è la discussione finale dei risultati
ottenuti o dei testi trattati.
Nelle rappresentazioni di Vesalio invece il medico diventa sector ed utilizza il
libro per commentare ciò che la dissezione rivela . Entra così in gioco
l‟osservazione diretta del corpo umano.
Nelle incisioni dei frontespizi di legno, nate nella prima metà del XVI secolo,
successivamente in rame, si introduce il testo al lettore. Spesso sono decorati o
illustrati e danno informazioni riguardo al contenuto del libro e al lavoro
dell‟autore e rimangono la più chiara rappresentazione del rituale della lezione
d‟anatomia.
Il Fasciculus Medicinae di Giovanni da Ketham, raccolta sistematica di vari testi
di carattere medico stampata nel 1491, presenta l‟illustrazione di Mondino dei
Liuzzi. In questa illustrazione viene esposta una lezione di anatomia praticata
secondo il modello quodlibetario.
Al centro si vede un cadavere steso su un tavolo, ai suoi piedi vi è un cesto per
raccogliere tutti i resti che verranno successivamente sepolti con ciò che
rimane del corpo. L‟uomo piegato sul defunto è il sector, colui che è incaricato di attuare
la dissezione. Nella mano destra tiene un coltello ed è l‟unico a non indossare vestiti
accademici.
Tutto a destra è rappresentato il demonstrator o ostensor che, con la bacchetta, indica
al sector come, dove e quanto tagliare il corpo.
Dall‟abbigliamento delle altre persone si può supporre che siano tutti docenti o studenti.
Essi stanno discutendo e difatti sono loro a creare la fase finale del quodlibet, la
disputatio.
Giovanni da Ketham, Fasciculus Medicinae, Gregorio de Gregoriis, Venezia 1493
Andrea Vesalio
●
Nel 1543 Vesalio scrive De Humani Corporis Fabrica: nasce una nuova
era per l‟illustrazione anatomica.
De Humani Corporis Fabrica è suddiviso in sette libri:
il primo libro è incentrato sulle ossa, sullo scheletro: Vesalio osserva il cranio, la
colonna vertebrale, i denti, il coccige, …
Il secondo libro tratta i muscoli: Vesalio toglie strato per strato tutti i muscoli
dell‟uomo in modo da poter vedere come siamo fatti senza il primo strato, senza
il secondo…. Ci mostra l‟uomo visto di fronte e visto di schiena affinché si
possano notare sia i muscoli anteriori che posteriori. Il soggetto, sempre in
posizione eretta, è in primo piano ed è posizionato in modo tale che non venga
nascosto o sovrapposto qualche arto. Il tutto è ambientato in un paesaggio
rurale con alle spalle, come sfondo, un villaggio. Quest‟ultimo cambia in ogni
tavola.
●
Primo libro, fabrica.
●
Secondo libro, Fabrica.
Andrea Vesalio
Il terzo libro parla del sistema sanguigno: qui rappresenta il sistema venoso e
arterioso e come irrorano i vari organi umani.
Il quarto libro tratta il sistema nervoso mentre il quinto libro si occupa della parte
addominale dell‟uomo: sono rappresentati il sistema digerente e riproduttivo, sia
maschile che femminile.
Nel sesto libro parla della cavità toracica: anche qui Vesalio toglie i diversi strati
per presentare il cuore ed i polmoni.
Il settimo libro presenta la testa umana. Vesalio osserva il
cervello, anche tagliandolo longitudinalmente. Vesalio ci mostra la testa di un
uomo barbuto, sempre la stessa, in modo da seguirle il suo lavoro, incisione
dopo incisione.
Terzo libro: sistema sanguigno
Quarto libro: sistema nervoso
Quinto libro: parte addominale
Sesto libro: cavità toracica
Settimo libro: la testa e il cervello
Frontespizio
Andrea Vesalio è ritratto mentre disseziona di persona un corpo durante una
lezione pubblica.
L‟autore e l‟incisore del disegno non sono noti. Il dipinto è considerato un vero e
proprio capolavoro dell'epoca.
La xilografia del frontespizio è assai complessa e curata al punto che alcuni
elementi appaiono come forzature estetiche, mentre altri sono puramente
simbolici ed è difficile dare un‟interpretazione sicura.
La pubblica dissezione si tiene all'aperto, in uno spazio semicircolare; all‟interno
vi è un teatro in legno. Ovviamente si tratta di una struttura temporanea: Vesalio
infatti dice che teatri analoghi vengono edificati per simili eventi sia a Bologna
che a Padova.
Il pubblico riempie gli spalti e, da dietro le colonne, osserva con curiosità la
dissezione che si svolge sul tavolo posto al centro affascinando la maggior parte
dei presenti, altri invece discutono.
Dall‟abbigliamento e dal modo di atteggiarsi si nota che sono presenti
professori, studenti, medici, chierici, ma anche gente comune. La conoscenza
riguardo il corpo umano va oltre l‟interesse universitario e si apre ad un pubblico
più ampio: fatto nuovo rispetto ai frontespizi precedenti.
Nel centro del frontespizio una canna magistrale viene retta da uno scheletro: è
sicuramente un elemento simbolico ma è rischioso tentare un‟interpretazione
oltre al fatto che simbolicamente lo scheletro rappresenta la morte .
Probabilmente vuole evidenziare l‟importanza dell‟osteologia in anatomia;
Vesalio cita spesso l‟aiuto che ne deriva dall‟avere uno scheletro in aula
durante l‟anatomia, così come indica utile dal profilo didattico la ricostruzione
dell‟impalcatura del corpo.
In tutta la storia iconografica dell‟anatomia, è la prima volta che appare questa
unione tra pratica e teoria: non vi è più la differenzazione di ruoli. Vesalio è
ritratto con la mano sinistra levata, a sottolineare ciò che spiega durante la
dimostrazione; la mano destra immersa nell‟addome di una donna. Gli utensili
necessari alla chirurgia sono posati sul tavolo: un bisturi, un rasoio, una
candela, una penna, un calamaio e un foglio. Questi strumenti sono presenti
anche nel ritratto dell‟anatomista, successivo al frontespizio, presente nelle
prime due edizioni dell‟opera.
La dissezione è la parte importante, principale della lezione, e non, come nel
modello quodlibetario, il testo.
●
Nel frontespizo 1555 Vesalio De Humani Corporis Fabrica, cambiano alcuni
particolari.
Qui la canna magistrale diviene una falce, evidenziandone il significato simbolico dello
scheletro.
Due uomini litigano ai piedi del tavolo per un rasoio: sono barbieri secondari e il loro
compito è affilare le lame. A destra, in primo piano, un uomo tiene a bada un cane mentre
un vecchio, con vesti classiche e con la barba, con la mano sinistra invita l‟uomo a
prestare attenzione allo svolgersi dell‟anatomia.
Spesso Vesalio disseziona cani o altri animali quando non ci sono sufficienti corpi umani
da sezionare: probabilmente il cane è presente nel caso serva altro materiale didattico!
Al centro vi è l‟anatomista Vesalio. In questa immagine spesso Vesalio viene identificato
come Galeno: se così fosse il tutto assume un tono ironico, critico verso Galeno,
soprattutto pensando ai duecento ed oltre errori che, secondo Vesalio, Galeno ha
commesso! Analogamente può essere interpretata la raffigurazione della scimmia, a
sinistra, intenta ad addentare la mano di una persona presente. Galeno ha infatti quasi
sempre anatomizzato animali e soprattutto scimmie; da qui ha origine la maggior parte
dei suoi errori, poiché non ha tenuto conto delle differenze esistenti fra uomo ed animale.
Questi tre elementi sono dipinti in primo piano, in basso, in una specie di “zona chiusa”, a
guisa di polemica con l‟antico esercizio dell‟anatomia; sopra, invece, è raffigurata la zona
innovativa.
Tracce nella storia
●
●
Nel Cinquecento con il Rinascimento nasce “la pittura
come scienza”
Leonardo da Vinci: Trattato della pittura (Codice Urbinate
lat. 1270, Biblioteca Apostolica Vaticana).
51. In che modo deve il giovane procedere nel suo studio.
La mente del pittore si deve del continuo trasmutare in tanti discorsi quante sono le figure
degli obietti notabili che dinanzi gli appariscono, ed a quelle fermare il passo e notarle, e
far sopra esse regole, considerando il luogo, le circostanze, i lumi e le ombre.
52. Del modo di studiare.
Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica nata da essa scienza. Il pittore deve
studiare con regola, e non lasciare cosa che non si metta alla memoria, e vedere che
differenza è fra le membra degli animali e le loro giunture.
Trattato di pittura
267. Delle misure del corpo umano e piegamenti di membra.
Necessità costringe il pittore ad aver notizia degli ossi sostenitori e dell'armatura
della carne che sopra essi si posa, e delle giunture che accrescono e diminuiscono
ne' loro piegamenti; per la qual cosa la misura del braccio disteso non confà con la
misura del braccio piegato c. Cresce il braccio e diminuisce infra la varietà dell'ultima sua
estensione e piegamento l'ottava parte della sua lunghezza. L'accrescimento e
l'accortamento del braccio viene dall'osso che avanza fuori della giuntura del braccio, il
quale, come vedi nella figura ab, fa lungo tratto dalla spalla al gomito, essendo l'angolo
d'esso gomito minore che retto; e tanto piú cresce quanto tal angolo diminuisce, e tanto
piú diminuisce quanto il predetto angolo si fa maggiore. Tanto piú cresce lo spazio dalla
spalla al gomito quanto l'angolo della piegatura d'esso gomito si fa minore che retto, e
tanto piú diminuisce quanto esso è maggiore che retto.
Anatomia Leonardo da Vinci
l’evoluzione della Medicina non gli fu attribuito, se non a tre secoli di distanza, quando il medico
inglese William Hunter, professore d’Anatomia alla Royal Academy of Arts, scoprì i suoi
manoscritti nella biblioteca reale al Ca­stello di Windsor, ove era stato ammesso dal re
Giorgio III (1783 c.a). Dopo averli esaminati Hunter proclamò che “Leonardo era il più
grande anatomico al mondo nel suo tempo”.
Leonardo aveva saputo unire arte e scienza come mai nessuno prima di lui, ma aveva realizzato
anche innumerevoli scoperte anatomiche, basti citare Kenneth Keele, che esprime il suo
imbarazzo nel chiamare “Antro di Igmoro” (da Highmore, medico inglese che lo ri-scoperse nel
1651) e non “Antro di Leonardo” il seno paranasale sotto orbita-rio, perfettamente descritto da
Leonardo più di un secolo e mezzo prima
●
Leonardo avvia anche fra i primi gli studi di Anatomia Patologica,
dimostrando così di essere un vero precursore della Scienza Medica.
Il passaggio dall’Anatomo-Fisiologia all’Anatomia Pato-logica è forse
maggiormente apprezzabile nello studio che egli fa del corpo umano
dall’infanzia alla vecchiaia. Espo-nendo le differenze riscontrate nelle
arterie dei giovani e dei vecchi, ci dà probabilmente la prima
dettagliata descri-zione delle caratteristiche della “Malattia
Arterioscleroti-ca”.
●
I muscoli sono schematizzati come corde, per spiegarne la
funzione, secondo linee di forza.
●
Di particolare importanza risultano i disegni del Codice Windsor
dove Leonardo utilizza descrivere il corpo attraverso la sezione
e i particolari esplosi.
William harvey exercitatio anatomica de motu cordis et
sanguinis 1628
All'apice del lavoro di Harvey è sicuramente l'ottavo capitolo in cui si dimostra il
movimento in circolo del sangue nel corpo. Harvey studiò a lungo le grandi
quantità di sangue che lasciano il cuore, le strutture anatomiche dei vasi e delle
valvole, la dimensione delle arterie connesse al cuore e infine si rese conto che
vi era uno stretto legame tra strutture anatomiche e flusso sanguigno
.
●
Nello stesso periodo degli assunti di Cartesio, Harvey dissolve
l'unità umanista-rinascimentale, il corpo diventa luogo di
ispezione da parte del cogito come oggetto tra gli oggetti della
realtà.
Torniamo al capo del visibile contemporaneo
●
●
●
É nel particolare incrocio tra
Dispositivi avanzati di elaborazione di immagine (compresi
quelli di virtualizzazione).
Come nel caso dei lavori di Char Devies
riconfigurazione umana totalmente governata dalle tecniche di
Rappresentazione/simulazione digitale
Char Davies, Osmose, 1995.
Osmose (1995) è un'installazione ambiente immersivo interattivo di
realtà virtuale con la computer grafica 3D e audio 3D interattivo, un
display montato sulla testa e motion tracking in tempo reale basata
sulla respirazione e l'equilibrio. Osmose è uno spazio per esplorare
l'interazione percettiva tra le auto e il mondo, vale a dire, un luogo
per facilitare la consapevolezza del proprio sé come coscienza
incarnata nello spazio avvolgente. ( vedi livelli di interattività
Montani).
●
Nell'incrocio tra dispositivi digitali e visualizzazione creativa sul corpo
Alexander Tsiaras: particolare figura di fotografo scienziato artista
●
●
Senza intrattenere con al corporeità umana un rapporto di diretta e concreta
esperienza, lo scandaglia attraverso immagini tridimensionali di modelli
viventi ottenuti con dispositivi di indagine diagnostica RMN, RAGGI X, TAC. I
risultai vengono sottoposti ad una post-produzione digitale.
Sistema di iconografia medica tramite i quali Tsiaras origina immagini
dall'interno del corpo che vanno dalla fecondazione alla nascita dell'uomo.
Tensioni analitiche dello sguardo per tramite della vivisezione scopica
digitale che illumina un evidenzia grafica finora sconosciuta.
●
●
●
●
Angolazione parallela la troviamo sul versante scientifico che guarda
lo studio dei fenomeni biologici a livello molecolare, cellulare e
intercellulare. Attraverso la manipolazione del genoma umano,
codificata in gran parte in maniera digitale.
L'avventura contemporanea dello sguardo ispettivo protesizzato dalla
potenza del pc.
Come per la visualizzazione dei corpi cosa di Tsiaras, siamo di fronte
ad immagini che si poggiano su una nozione di corpo come
organismo.
Destinato a rimanere estraneo alla comprensione ben più articolata e
necessaria del corpo vivente
●
Una nozione di corpo organismo che non riesce ad oltrepassare
l'errore di considerare e tradurre il corpo come una cosa (invece di
vederlo come soggetto che esplora il mondo, che interagisce e si
relazione).
Infatti solo come cosa il corpo è sperimentabile: la scienza nasce
attraverso questa riduzione di corpo ad organismo.
●
Questa modalità scientifica pretende, tramite le sue asettiche
visualizzazioni numeriche, di iscrivere l'apparire della presenza entro
le gabbie totalizzanti della sua sola formazione discorsiva.
L'ipertrofia del controllo e lo spettacolo del corpo trasparente
●
●
●
●
Ipertrofia che senza limiti visivi non si dà più, o quasi, immaginario
mentale.
Ipertrofia che si traduce nella protesione di quel catalogo tecnoscopico che possiamo inizialmente contemplare all'altezza di corpi
metropolitani, più o meno, se non ignari di essere ripresi.
O, sul versante opposto, video catturati volutamente senza fare i conti
con alcuna etica della rappresentazione: è il caso di immagini sul web
di persone appena decedute o in procinto di esserlo, ma anche corpi
che si dispongono alla non meno spettrale cattura domestica della
webcam, vero e proprio Panopticom.
Vetrinizzazione corporea che può arrivare a configurarsi nelle
inquietanti forme televisive di un reality show come quello dell'ABC
Miracle Workers (reality che aveva come protagonista malati gravi
sottoposti a cure sperimentali)
●
Sino ad arrivare in termini degenerativi al Reality show BIG DONER,
il quale, in uno studiato raggiro televisivo, metteva un rene in palio,
quello di una giovane malata di cancro, da contendersi tra tre
partecipanti.
Miseria dello spettacolo che prevedeva nel casting tre effettivi malati
consapevolmente conivolti nella messa in scena e un attrice nel ruolo
di una giovane donna morente.
●
Ma anche il reality Dust to Dust arriva alla deriva. Channel4 arruolava
malati terminali che sottoscrivevano la donazione del loro corpo per
essere filmato da morto mentre si decompone.
Sempre CHANNEL FOUR (2004) metterà sugli schermi la dissezione di un
cadavere id un vagabondo operata dall'anatomista Guther Von Hagens, celebre
realizzatore di plastificazioni di salme esibite in mostre, un procedimento che
permette la conservazione dei corpi umani tramite la sostituzione dei liquidi con
di polimeri di silicone. Questa tecnica rende i reperti organici rigidi e inodori,
mantenendo inalterati i colori. Von Hagens è l'autore delle mostre intitolate
Körperwelten (in inglese Body Worlds).
●
●
●
●
In questo sistema si attua l'alienazione dello spettatore a beneficio
dell'oggetto contemplato. Citando l'antico richiamo debordiano:
Più egli contempla meno vive, più accetta di riconoscersi nelle
immagini dominanti del bisogno meno comprende la sua propria
esistenza e il suo proprio desiderio-.
É questo il risultato della costante registrazione e controllo dei segni
della corporeità vivente dai dispositivi numerici, originato dalle
cosiddette tecnologie intelligenti sui più diffusi spostamenti quotidiani
dell'individuo.
Come nel caso del controllo di luoghi di detenzione.
●
É il caso della recente apertura di un carcere privato in
Giappone, il quale oltre a sostituire le sbarre con vetri
infrangibili, impone ai 500 detenuti divise con microchip di
localizzazione. Una versione moderna del Panopticon di
Betham, che si trasforma in un Synopticon.
Nel visualizzatore Society: di Michel Foucault 'Panopticon' rivisitato (1997), Mathiesen ha
presentato il concetto di Synopticon o "sorveglianza dei molti da parte di pochi", come il
reciproco sociologica di panottismo, che Foucault descritta in Sorvegliare e punire.
Panopticon o panottico è un carcere ideale progettato nel 1791 dal
filosofo e giurista Jeremy Bentham
Il concetto della progettazione è di permettere ad un sorvegliante di osservare (opticon)
tutti (pan) i soggetti di una istituzione carceraria senza permettere a questi di capire se
sono in quel momento controllati o no. Il nome si riferisce anche a Argo Panoptes della
mitologia Greca: un gigante con un centinaio di occhi considerato perciò un ottimo
guardiano.
L'idea del panopticon ha avuto una grande risonanza successiva, come metafora di un
potere invisibile, ispirando pensatori e filosofi come Michel Foucault, Noam Chomsky,
Zygmunt Bauman e lo scrittore britannico George Orwell nell'opera "1984".
La scatola nera del corpo umano
●
●
●
●
●
Altro parallelo desiderante originato dalla brama degli occhi è quello che
pretende che nulla si dilegui di ciò che lo sguardo intercetta
Desiderio di memorizzare e archiviare assolutamente tutto ciò che
incontra lo sguardo.
Per restare nel versante cinematografico, Cesare Zavattini nel 1935
immagina già la possibilità di riuscire a descrivere la giornata di un uomo
qualunque, filmato per la lunghezza di tutto un giorno
Fino ad arrivare a The Truman Show di Peter Weir (1998), fondato sulla
registrazione panoptica dei primi trenta anni di vita di Truman
Sul terreno letterario, nel quarto dei quaderni di Serafino Gubbio di
Pirandello si parla già della registrazione della vita così come si dispiega.
Serafino Gubbio
●
●
Trama
In questo romanzo si narra la vicenda di Serafino, un cineoperatore della
casa cinematografica Kosmograph con il nomignolo di "Si gira", che
quotidianamente annota in un diario tutti gli avvenimenti che riguardano
quelli che lavorano nel suo ambiente e soprattutto la storia di un'attrice
russa, grande seduttrice di uomini, Varia Nestoroff. Ella viene paragonata ad
una tigre. È una donna che fa del male agli uomini ma non ne prova piacere.
Inizialmente viene ospitato in un ospizio di mendicità a Roma che il suo
amico Simone Pau chiama albergo. In questo ospizio conosce un violinista
che si è ridotto ad accompagnare un pianoforte automatico e che infine non
suona neanche più ma beve solo. Serafino si sente totalmente alienato dal
suo lavoro tant'è che poi afferma: "Finii d'esser Gubbio e diventai una
mano". Nella scena finale del romanzo Serafino riprende meccanicamente
con la sua cinepresa una scena terribile: Aldo Nuti sta girando una scena in
cui deve uccidere una tigre; tuttavia, invece di rivolgere l'arma verso
l'animale, egli uccide la Nestoroff. Rimane però ucciso a sua volta, sbranato
dalla stessa tigre. Serafino, che sta filmando la scena, diviene muto per lo
shock e rinuncia ad ogni forma di sentimento e di comunicazione.
Serafino Gubbio, 4 libro, 3 parte
Invidiabile, sì forse; ma se fosse applicata solamente a cogliere, senz'alcuna
stupida invenzione o costruzione immaginaria di scene e di fatti, la vita, così
come vien viene, senza scelta e senz'alcun proposito; gli atti della vita come si
fanno impensatamente quando si vive e non si sa che una macchinetta di
nascosto li stia a sorprendere. Chi sa come ci sembrerebbero buffi! più di tutti, i
nostri stessi. Non ci riconosceremmo, in prima; esclameremmo, stupiti,
mortificati, offesi: - Ma come? Io, così? io, questo? cammino così? rido così? io,
quest'atto? io, questa faccia? - Eh, no, caro, non tu: la tua fretta, la tua voglia di
fare questa o quella cosa, la tua impazienza, la tua smania, la tua ira, la tua
gioja, il tuo dolore... Come puoi sapere tu, che le hai dentro, in qual maniera
tutte queste cose si rappresentano fuori! Chi vive, quando vive, non si vede: vive
... Veder come si vive sarebbe uno spettacolo ben buffo!
Il caso della Sensescam
Microsoft SenseCam è un dispositivo sviluppato da Mricrosoft ed utilizzato nel
progettoMyLifeBit; lo strumento è una sorta di fotocamera che si può portare al
collo, e che può scattare fotografie in maniera automatica, registrando così ogni
spostamento e ogni immagine vista dall'individuo che la indossa.
La cattura delle immagini può essere sia regolata automaticamente, sia attivata
da sensori che percepiscono variazioni di luce o di calore (ad esempio,
scattando una foto quando si avvicina o si incontra una persona).
Lo strumento è stato sviluppato a partire dal 1999 da Lyndsay Williams ,
●
Un personalissimo diario reality?
La Sensecam può sviluppare immagini che andrebbero a
formare un immenso corpo anonimo, il quale rinuncia ad ogni
mediazione.
Come spiega Wunenburg “la memoria è viva solo la dove i
ricordi isolati sono ricomposti insieme ad un'operazione
dell'immaginazione.
●
Le immagini della Sensecam sono prive di esperienza ed
elaborazione.
●
John Berger riflette sul legame tra foto e memoria:
Intorno ad una foto si deve costruire un sistema che le consente di essere
viste allo stesso tempo in termini personali, politici, economici, drammatici,
quotidiani e storici.
●
La Sensecam non aumenta la consapevolezza dell'essere al mondo come
individuo anzi è un impoverimento della coscienza dell'individuo.
Il corpo sacrificale nelle immagini del terrore
●
Ovvero come le tecniche digitali affrontano la corporeità nella
virulenza della guerra.
A partire dall'11 settembre 2001 la violenza delle immagini si
accompagna al ricorrente aggettivo di guerra preventiva, il quale
costituisce il punto più acuto dell'avviamento autoimmunitario della
biopolitica.
●
●
Violenza che oltraggia la corporeità non dissimili dalla sfigurazione .di
Ettore da parte di Achille
Corpi che si fanno esplodere per dilaniare altri corpi, per i quali
Adriana Cavarero ha coniato il termine orrorismo.
●
●
●
Tv, internet per Derrida sono elementi che servono alla
metateatralizzazione, la quale è parte integrante dell'evento e
concorre a determinarlo.
Immagini video che arrivano persino a costituire veri e propri
siti.
La mattanza diventa show digitale.