Brochure amianto - Comune di Magnago
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Brochure amianto - Comune di Magnago
Finalità dello "Sportello Amianto": I volontari dell’Associazione Esposti all'Amianto vi daranno tutte le informazioni su questi argomenti: - i rischi che si corrono nel caso di esposizione e manipolazione dell’amianto; - consigli sulle precauzioni e le norme di sicurezza per difendersi dalle fibre; - la compilazione da parte dei possessori di manufatti contenenti amianto del modello NA1 che deve essere consegnato all’ASL; - come fare per iscriversi all’albo degli esposti amianto (nel caso di esposizione professionale). COMUNE DI MAGNAGO (Provincia di Milano) Assessorato all’Ambiente Riferimenti normativi Legge 257/92. Vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto. Dopo questa Legge sono stati emanati alcuni decreti e circolari applicative con l'obiettivo di gestire il potenziale pericolo derivato dalla presenza di amianto negli edifici, manufatti e coperture. DM 6/9/94 Normative e metodologie tecniche per rimuovere l'amianto. A seguito di queste norme, alcune Regioni hanno predisposto dei piani regionali di bonifica. Il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) è stato approvato con D.G.R. VIII/1526 del 22.12.05 e pubblicato il 17 gennaio 2006. Il PRAL si è posto una serie di obiettivi tra cui il completamento del censimento dei siti con presenza di amianto e la rimozione dell’amianto dal territorio regionale entro Dicembre 2015. Sanzioni A partire da febbraio 2013 sono previste sanzioni da 100,00€ a 1.500,00€ per i soggetti interessati (proprietari / detentori) di manufatti che non denunciano la presenza di amianto all’ASL competente (L.r. 31.07.2012 n. 14). Per Informazioni: Settore Ambiente e Territorio – tel . 0331.658305 In collaborazione con AIEA Associazione Italiana Esposti Amianto (Sez. “Oscar Misin” di Turbigo) Sarà attivo, per un periodo di tre mesi, presso l'Ufficio Tecnico, dalle ore 16.30 alle ore 18.00, nei seguenti giorni: • giovedì 13 marzo 2014 • giovedì 27 marzo 2014 • giovedì 10 aprile 2014 • giovedì 8 maggio 2014 • giovedì 22 maggio 2014 Non occorre appuntamento Si sospetta la presenza di amianto in un edificio. Cosa fare? Cos’è l’amianto L’amianto è un minerale a base di silicati ampiamente utilizzato in tantissimi settori dell’industria in genere grazie alle sue ottime proprietà ignifughe, di materiale isolante termico e acustico e alle sue proprietà di stabilità chimica. Dove si trova l’amianto Lastre per coperture, pannelli di controsoffittatura, canne fumarie, tubazioni, cassoni per acqua, pavimenti in vinilamianto-linoleum, oltre che in matrice friabile come coibente di tubazioni, caldaie, ecc. Che cosa si deve fare se c’è amianto in un edificio? La responsabilità dell’azione è a carico del proprietario o del responsabile dell’attività che si svolge nell’edificio in questione che pertanto deve: • individuare un responsabile con compiti di controllo e coordinamento delle attività di manutenzione; • tenere documentazione relativa alla collocazione dell’amianto nell’edificio e predisporre idonea segnaletica; • predisporre le misure di sicurezza; • fornire informazioni agli occupanti dell’edificio sulla presenza dell’amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare; • se i materiali in opera sono friabili, fare ispezionare l’edificio una volta all’anno. Per le coperture in cemento amianto (eternit), la Regione Lombardia ha predisposto un “documento tecnico” (Indice di Degrado – d.d.g. 18 novembre 2008 n. 13237 pubblicato sul BURL Sezione ordinaria n. 50 del 9/12/2008) che consente la valutazione dello stato di conservazione del materiale. La presenza di amianto non implica necessariamente un danno per la salute. È comunque importante rilevarne la presenza cercando informazioni mediante documentazione tecnica sulla costruzione dello stabile (es. il capitolato d’appalto) e, se possibile, rintracciare l’impresa costruttrice. Se dopo l’acquisizione dei dati il sospetto permane, sarà necessario prelevare un campione di materiale da sottoporre ad analisi. Il campionamento deve essere effettuato con particolari precauzioni per evitare la dispersione di fibre nell’aria e per essere certi di prelevare un campione rappresentativo del materiale oggetto d’indagine. A tal proposito è opportuno chiedere consiglio a personale esperto, per esempio al laboratorio presso cui le analisi saranno realizzate La pericolosità dell’amianto L'amianto è un minerale fibroso e anche se è piuttosto friabile, le singole fibre sono molto resistenti e piccolissime: meno di mezzo millesimo di millimetro di diametro per 2-5 millesimi di millimetro di lunghezza. E' chiaro che elementi così piccoli e leggeri possono con grande facilità essere inalati senza essere arrestati dalle ciglia che ricoprono l'epitelio delle vie aeree. Di conseguenza si depositano nei bronchi e negli alveoli dei polmoni, per poi migrare verso la pleura, cioè la membrana che riveste esternamente i polmoni, danneggiando i tessuti. L'amianto ha tre differenti gravi effetti: · Provoca l'asbestosi, malattia nella quale i tessuti del polmone, irritati dalle fibre microscopiche dell'amianto formano cicatrici fibrose sempre più estese fino a che zone sempre più ampie del polmone perdono la loro elasticità; · Provoca il mesotelioma, un gravissimo tumore che colpisce la pleura; · Aumenta di 5 volte il rischio di carcinoma polmonare nei fumatori.