Morgan Stanley Investment Funds

Transcript

Morgan Stanley Investment Funds
Investment management
COMMENTARY | DATA AS OF maggio 31, 2016
Morgan Stanley Investment Funds
Diversified Alpha Plus Fund
AD USO ESCLUSIVO DEI CLIENTI PROFESSIONALI
ANALISI DELLA PERFORMANCE
A maggio 2016, le azioni di Classe I del comparto hanno realizzato un rendimento del
-1.95% (al netto delle commissioni). Nel mese in rassegna, l’indice Msci All-Country World
ha guadagnato l’1,5% in valuta locale (+3,0% in euro), mentre l’indice JPMorgan Global
Government Bond ha reso lo 0,6%, sempre in valuta locale (+1,6% in euro). Le materie prime
hanno chiuso in rialzo del 2,2% in dollari e del 5,2% in euro (indice S&P Gsci Total Return).
A maggio, gli apporti negativi di maggior rilievo sono giunti da una posizione corta direzionale
nelle azioni statunitensi e dai posizionamenti stabiliti nell’ambito del nostro tema “Lunghi sulla
convenienza e corti sulla qualità costosa” (posizioni corte coperte nei Reit Usa specializzati
in appartamenti e nei titoli europei dei beni primari; posizioni lunghe coperte nelle banche
americane ed europee). Anche le posizioni corte nei Bund tedeschi decennali sono risultate
controproducenti (sia su base coperta che rispetto ai Treasury Usa a 10 anni). A parziale
compensazione di tali perdite sono giunti i guadagni realizzati nell’ambito del tema legato al
rallentamento in Cina (corti su AUD vs. USD e sui titoli del lusso rispetto alle azioni globali) e
di quello incentrato sulla ripresa in Europa (lunghi sui bond ellenici e sui titoli europei orientati
ai mercati interni rispetto alle azioni statunitensi).
RASSEGNA DEL MERCATO
A maggio, le azioni globali si sono apprezzate dello 0,7% (Msci Acwi in valuta locale). All’inizio
del mese, gli attivi rischiosi hanno perso terreno sull’onda dei timori circa la sostenibilità della
ripresa cinese. Tuttavia, queste perdite iniziali sono state recuperate grazie al rally registrato
dalle piazze azionarie verso fine maggio, quando la percezione di una stabilizzazione dell’attività
globale è parsa ricevere un avallo dai toni relativamente restrittivi adottati dalla Federal
Reserve. Il Giappone ha trainato i rialzi (Topix +2,9%), seguito dall’Europa e dagli Stati Uniti
(Eurostoxx 50 +2,5%, S&P 500 +1,8%). I mercati finanziari emergenti, che avevano guidato
l’ultimo rally degli attivi di rischio, hanno sottoperformato: l’indice Msci Em ha perso il
3,7% in USD a causa del deprezzamento delle valute di questi paesi, che hanno ceduto il 4%
contro il dollaro Usa (JPMorgan Emci). Materiali ed energia sono stati i fanalini di coda a
livello mondiale.
I rendimenti dei Treasury Usa a 2 e 5 anni sono lievemente saliti, poiché la stabilizzazione
dei dati sulla crescita nei mercati sviluppati e i toni della Federal Reserve hanno alimentato le
aspettative di un rialzo dei tassi durante l’estate. A fine maggio, il mercato inglobava nei prezzi
una probabilità del 50% di un aumento entro luglio, in rialzo dal 20% di metà mese. Il dollaro
statunitense si è apprezzato del 3% su base ponderata per l’interscambio, e l’oro ha subito una
flessione pari al 6%.
La sterlina è stata la divisa migliore nei confronti del dollaro Usa (-0,6%), a fronte della
diminuzione della probabilità attribuita dai mercati all’uscita del Regno Unito dall’Unione
europea a fine maggio. La lira turca è stata tra le valute più deboli (-5,3%), a causa delle voci
circa la possibile estromissione del primo ministro, una personalità vicina ai mercati.
Il minerale di ferro e il rame hanno perso il 24,3% e l’8,1% rispettivamente, colpiti dalla temuta
Lancio fondo
giugno 2008
Team d’investimento
Cyril Moullé-Berteaux,
Sergei Parmenov
Sede
New York
Valuta di riferimento
Euro
inversione di rotta dell’attività immobiliare cinese. A muoversi in netta controtendenza in
un complesso delle materie prime altrimenti caratterizzato da alti e bassi è stato il petrolio,
con il Brent in rimonta del 3,2% per effetto delle interruzioni alle forniture.
ATTIVITÀ DEL PORTAFOGLIO
Ad aprile abbiamo ridotto l’esposizione azionaria netta globale al 3% dal 15% di fine
marzo. Verso la fine del mese, abbiamo monetizzato i guadagni sulla nostra posizione
lunga di stampo tattico nelle azioni statunitensi, poiché il clima di fiducia è tornato a
essere neutrale e le valutazioni si stavano avvicinando ancora una volta ai picchi 2015
(a fine mese, le azioni Usa scambiavano a 17 volte gli utili prospettici, contro il livello
massimo di 17,6 volte di febbraio 2015).
Ad aprile abbiamo accentuato il nostro tema “Long Value/Short Expensive Quality”
(lunghi sulla convenienza e corti sulla qualità costosa), incrementando le posizioni
corte nelle obbligazioni tedesche e statunitensi decennali e una posizione lunga coperta
nelle banche statunitensi, nonché avviando uno short coperto nei Reit che investono in
appartamenti Usa e long coperti nei titoli americani della finanza al consumo e nelle
banche retail dell’Eurozona.
Abbiamo continuato a investire nella stabilizzazione della crescita nei mercati emergenti
potenziando le posizioni lunghe nelle valute emergenti contro il renminbi cinese e
iniziando una posizione rialzista nel rublo russo rispetto al dollaro Usa. Abbiamo stabilito
una posizione lunga nelle obbligazioni decennali brasiliane, ritenendo che la crescita del
paese abbia toccato il punto minimo d’inversione, che l’inflazione stia calando e che
la situazione politica stia migliorando, e orientamenti lunghi nelle attività finanziarie
argentine (obbligazioni decennali e peso), dove ci aspettiamo che le politiche favorevoli
ai mercati varate dalla nuova amministrazione promuovano continui passi avanti
nell’economia.
Abbiamo avviato una posizione lunga sui titoli dell’area euro orientati ai mercati interni
rispetto alle azioni statunitensi, dove gli utili stanno sovraperformando in termini relativi
ma le azioni non hanno rispecchiato questo miglioramento delle prospettive. Inoltre,
abbiamo aperto un posizionamento lungo nei titoli britannici orientati al mercato
interno rispetto alle azioni dei mercati sviluppati, giacché riteniamo che il mercato stia
sovrastimando la probabilità di una “Brexit”. Abbiamo costituito una posizione lunga sulla
corona svedese rispetto al renminbi cinese, poiché l’attività interna svedese resta solida
e continuiamo a prevedere che la politica monetaria diventerà meno accomodante con
l’attenuarsi dei rischi per la crescita globale.
Abbiamo monetizzato gli utili sulla nostra posizione corta coperta nelle azioni nipponiche
e chiuso la posizione lunga nello zucchero, portatasi sulla soglia di stop-loss.
STRATEGIA E PROSPETTIVE
A maggio abbiamo ridotto l’esposizione azionaria netta globale al -20% dal +3% di
fine aprile. Riteniamo che la recente stabilizzazione della crescita cinese si rivelerà
probabilmente temporanea: le problematiche strutturali del sistema bancario del paese
continuano ad aggravarsi, mentre il governo ha cominciato a ridurre le misure più
imponenti di allentamento. L’eventuale protrarsi del rallentamento in Cina potrebbe a
nostro avviso contribuire a reinstaurare una fase ribassista globale, pertanto abbiamo
cominciato a posizionare il portafoglio in chiave difensiva. Abbiamo riaperto il tema del
“Rallentamento cinese”, inserendo posizioni che prevediamo beneficeranno della debolezza
dell’attività interna al paese, della domanda di materie prime e degli scambi mondiali:
posizioni corte sui titoli dei beni di lusso europei e statunitensi, del settore internet cinese
e delle compagnie internazionali di estrazione di rame e minerali ferrosi (tutte rispetto alle
azioni globali), posizioni corte sulle azioni dei mercati emergenti e sulle valute asiatiche
esposte alla Cina, nonché posizioni lunghe su tassi decennali australiani e neozelandesi
rispetto ai pari durata tedeschi.
Abbiamo ridotto le esposizioni nell’ambito del nostro tema “Lunghi sulla convenienza
e corti sulla qualità costosa” (short sui tassi statunitensi e tedeschi e sui titoli dei beni di
consumo e long sulle banche), e monetizzato i guadagni sulle posizioni lunghe nelle divise
dei mercati emergenti e sui bond brasiliani.
Abbiamo avviato una posizione lunga nella corona svedese contro il dollaro australiano,
poiché prevediamo che con il costante miglioramento di crescita e inflazione la Riksbank
svedese diventerà meno accomodante. Abbiamo realizzato i proventi della posizione lunga
sui titoli britannici orientati al mercato interno rispetto alle azioni dei mercati sviluppati,
dato che a fine maggio la probabilità di una Brexit implicita nei mercati si era ridotta.
Negli Stati Uniti, abbiamo accentuato la posizione corta nei media e quella lunga nelle case
farmaceutiche.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a Morgan Stanley Investment Management.
Nota informativa
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. I rendimenti possono
aumentare o diminuire a causa delle oscillazioni dei cambi. Il valore degli investimenti e i proventi da essi
derivanti possono tanto aumentare come diminuire e il capitale restituito può essere inferiore a quello
investito. Questo tipo d’investimento comporta rischi aggiuntivi. Per l’informativa completa sui rischi si
rimanda al Prospetto e al relativo Documento contenente informazioni chiave per gli investitori.
Questa communicazione è stata pubblicata e approvata da Morgan Stanley Investment Management
Limited, 25 Cabot Square, Canary Wharf, London E14 4QA, autorizzata e regolamentata dalla Financial
Conduct Authority.
Il presente documento contiene informazioni relative ai Comparti di Morgan Stanley Investment Funds, una
società di investimento a capitale variabile di diritto lussemburghese. Morgan Stanley Investment Funds
(la “Società”) è registrata nel Granducato di Lussemburgo come organismo d’investimento collettivo ai
sensi della Parte 1 della Legge del 17 dicembre 2010 e successive modifiche. La Società è un organismo
d’investimento collettivo in valori mobiliari (“OICVM”).
Il presente comunicato è destinato e verrà distribuito esclusivamente a persone residenti nelle giurisdizioni
in cui tale distribuzione è consentita dalle leggi e normative locali. In particolare, non è consentita la
distribuzione delle azioni negli Stati Uniti o a soggetti statunitensi.
Prima dell’adesione ai Comparti di Morgan Stanley Investment Funds, gli investitori sono invitati a prendere
visione dell’ultima versione del Prospetto informativo, del Documento contenente informazioni chiave
per gli investitori, della Relazione annuale e della Relazione semestrale (“Documenti di offerta”) o altri
documenti disponibili nella propria giurisdizione, che possono essere richiesti a titolo gratuito presso la
Sede legale della società all’indirizzo European Bank and Business Centre, 6B route de Trèves, L-2633
Senningerberg – R.C.S. Luxemburg B 29 192. Inoltre, gli investitori italiani sono invitati a prendere visione del
“Modulo completo di sottoscrizione” (Extended Application Form) e gli investitori di Hong Kong sono invitati
a prendere visione della sezione “Informazioni supplementari per gli investitori di Hong Kong” (Additional
Information for Hong Kong Investors).
Copie del Prospetto informativo, del Documento contenente informazioni chiave per gli investitori, dello
Statuto e delle relazioni annuale e semestrale, in tedesco, e ulteriori informazioni possono essere ottenute a
titolo gratuito dal rappresentante in Svizzera. Il rappresentante in Svizzera è Carnegie Fund Services S.A., 11,
rue du Général-Dufour, 1204 Ginevra. L’agente pagatore in Svizzera è Banque Cantonale de Genève, 17, quai
de l’Ile, 1204 Ginevra.
Tutti i dati relativi alle performance e agli indici sono tratti da Morgan Stanley Investment Management
Limited. I rendimenti sono calcolati in base al valore del patrimonio netto. Le performance sono riportate al
netto delle commissioni con il reinvestimento dei proventi.
Ai fini della gestione della liquidità il Fondo può investire in azioni dei Liquidity Funds di Morgan Stanley
Liquidity Funds.
www.morganstanley.com/im
© 2016 Morgan Stanley
EMEA CRC: 1416703 Exp. 03/15/2017