Lo sfondo integratore nel plesso: i colori del mondo

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Lo sfondo integratore nel plesso: i colori del mondo
Descrizione dell’esperienza
I colori del mondo
Istituto Comprensivo di Fagagna
Sede: 33034 Fagagna – (UD) - Via del Castello 1
Tel. 0432 800258 Fax. 0432 802663
Indice
Descrizione.................................................................................................................3
Quadro di riferimento.................................................................................................3
Finalità........................................................................................................................3
Percorso......................................................................................................................4
Esempio di sviluppo dell’unità di apprendimento “I colori degli indiani".....................4
Metodi.........................................................................................................................5
Valutazione.................................................................................................................5
Risultati......................................................................................................................5
Materiali prodotti........................................................................................................6
Insegnanti coinvolti....................................................................................................6
U.A. “accoglienza”: I colori degli indiani.....................................................................7
Una sorpresa per Cric..................................................................................................7
U.A. I colori dell’autunno – Letargo............................................................................8
Lo scoiattolo Cric e Ugo il tartarugo si preparano per il letargo..................................8
U.A. Natale: I colori della festa...................................................................................9
Natale nel bosco.........................................................................................................9
U.A. I colori dell’ inverno..........................................................................................10
Brrr…che freddo!......................................................................................................10
U.A. I colori del carnevale.........................................................................................11
W il carnevale!..........................................................................................................11
U.A. I colori della primavera.....................................................................................12
Bentornata primavera...............................................................................................12
Descrizione
Lo scoiattolino-burattino Cric, insieme ai suoi tre amici Ugo il tartarugo, Bettina la volpina e Lella
la coccinella, è stato protagonista del teatro dei burattini e ha quindi fatto da sfondo alla
progettazione di plesso, costituendo la situazione iniziale motivante di ogni unità di apprendimento.
I quattro burattini animati, a rotazione, da due insegnanti hanno dato vita a sei storie, ognuna delle
quali ha lanciato una specifica unità d’apprendimento: Una sorpresa per Cric (U.A. I colori degli
indiani-l’accoglienza/tempo di sviluppo settembre ed ottobre); Cric ed Ugo si preparano per il
letargo (U.A. I colori dell’autunno-letargo/tempo di sviluppo ottobre–novembre); Natale nel bosco
(U.A. i colori della festa-Natale/tempo di sviluppo dicembre); Brr…che freddo! (U.A. Inverno/
tempo di sviluppo gennaio); Viva il Carnevale! (U.A. I colori del Carnevale / Tempo di sviluppo
febbraio); Bentornata primavera (U.A. I colori della primavera - Pasqua /tempo di sviluppo marzo
aprile).
Tutte le insegnanti hanno lavorato all’elaborazione dei testi delle storie presentate e alla
preparazione dei materiali, tutti gli alunni hanno assistito alle rappresentazioni e hanno poi
sviluppato le attività a loro collegate ma differenziate in base agli obiettivi specifici, declinati in
ordine all’età dei tre, quattro e cinque anni.
Quadro di riferimento
L’idea di utilizzare il burattino Cric, già noto ai bambini, come personaggio-guida è nata
dall’esigenza di creare da subito una situazione di minima continuità con l’anno precedente,
considerando che i nostri alunni avrebbero già dovuto fare lo sforzo di adattarsi al grande
cambiamento della quasi totalità del corpo docente. Al burattino Cric abbiamo pensato poi di
affiancare alcuni amici animaletti che, pronti a dialogare con lui, si sarebbero resi disponibili a “far
passare” tutti gli input che volevamo offrire ai bambini.
Finalità
Potrà sembrare banale, e non del tutto scontata, ma la finalità generale che ci siamo poste è stata
quella di riuscire a divertire (cosa non facile!) e al contempo catturare abbastanza attenzione da
permetterci, attraverso la rielaborazione, d’impostare il lavoro conseguente.
L’obiettivo fondamentale è stato perciò quello di dare “un’anima” a ciascun burattino in modo tale
che fosse in grado di sorprendere, incantare, far ridere, tenere con il fiato sospeso ma anche e
soprattutto che fosse in grado di trasmettere valori quali amicizia, rispetto, lealtà, altruismo,
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condivisione, solidarietà e ancora offrire spunti utili all’osservazione dei cambiamenti in atto
nell’ambiente vegetale ed animale con l’alternarsi delle stagioni.
Percorso
Si è articolato in fasi e momenti diversi:
•
la progettazione della struttura del teatrino realizzato dai bambini grandi con l’aiuto delle
due insegnanti di sezione
•
la scelta dei burattini (realizzati in panno si trovano in commercio nei negozi specializzati).
•
la definizione delle peculiarità di ogni burattino
•
la creazione delle storie nel rispetto di una struttura ideale che comprendesse personaggi,
ambiente, inizio, azione, conseguenze, fine. Questa struttura è funzionale ai contenuti da
presentare
•
la presentazione dei teatrini
•
la progettazione delle diverse attività ad essi collegate.
Esempio di sviluppo dell’unità di apprendimento “I colori degli indiani"
La nostra prima unità d’apprendimento si è posta come obiettivo principale quello di far vivere ai
bambini in modo sereno il passaggio dalla famiglia alla scuola, per questo il tema “indiani” ci è
sembrato il migliore per iniziare a coinvolgere i bambini.
Inoltre i materiali a disposizione sull’argomento sono innumerevoli e quindi avremmo potuto
contare su risorse da poter poi gestire al meglio.
Abbiamo studiato con attenzione la struttura della storia cercando di curare bene anche la parte
scenografica che riveste una fase importante nella presentazione del teatrino.
Dopo la rappresentazione della storia “Una sorpresa per Cric” abbiamo programmato alcune attività
che potessero coinvolgere tutti i bambini: canti in cerchio, storie mimate, trucchi indiani, ecc.
In un momento conseguente ogni gruppo ha strutturato una serie di attività in sezione con obiettivi
specifici.
I piccoli ad esempio hanno decorato il copricapo indiano (fascetta e piume in cartoncino) provando
piacere ad utilizzare i colori a dita. A lavoro ultimato, con orgoglio hanno portato a casa il loro
lavoro.
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I medi hanno lavorato in gruppo realizzando un cartellone: al centro un grande fuoco, intorno un
grande girotondo formato da tutti i bambini della sezione, un modo per sentirsi ancor di più un
gruppo unito.
I grandi, dopo aver rievocato e verbalizzato la storia, hanno realizzato una serie di cartelloni
illustrativi utilizzando diverse tecniche e materiali.
Metodi
La collaborazione tra tutte le insegnanti è stata fondamentale per la realizzazione dei teatrini. In
base a specifiche competenze di ogni docente, le attività di progettazione, ideazione delle trame,
preparazione dei materiali scenici, animazione dei burattini sono state equamente divise.
La collaborazione è proseguita anche nel reperimento e nello scambio di materiali.
Il lavoro in sezione si è sviluppato attraverso momenti di laboratorio e fasi di verifica individuale
relativa alla comprensione delle storie e dei concetti di tipo logico, linguistico, scientifico presentati
nelle fasi di attività comune.
Valutazione
La scelta di questa modalità operativa, che prevedeva un’intesa forte tra noi insegnanti, è stata
abbastanza coraggiosa visto che praticamente non ci conoscevamo. L’entusiasmo iniziale ha
sopperito a questo aspetto spingendoci a metterci in gioco.
Il punto di forza iniziale è stata quindi questa voglia di fare insieme, il desiderio di mettere a
disposizione le proprie risorse personali per sviluppare un’attività corale. Le storie infatti, grazie ai
diversi contributi, si sono arricchite non solo nella trama ma anche negli elementi scenici che si
sono utilizzati e che sono stati realizzati artigianalmente.
Il punto di debolezza è stato probabilmente l’essere partite con un progetto ambizioso quando i
tempi non erano ancora maturi nel senso che, oltre a non conoscerci tra noi, non conoscevamo
l’ambiente scuola né gli alunni e le loro problematiche. Questa sottovalutazione ha permesso di
realizzare comunque il progetto ma non nella forma che avevamo progettato all’inizio quando
pensavamo di poter sviluppare una serie di attività formando gruppi misti di alunni provenienti da
tutte le sezioni.
Risultati
La modalità del teatrino ha trovato grande riscontro ed entusiasmo da parte dei bambini che sono
riusciti a trasferire curiosità e dinamismo all’interno del percorso.
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Significativi progressi si sono verificati nel lavoro e nello spirito di gruppo, nell’ascolto reciproco,
nel contenimento dello spirito di protagonismo da parte dei più egocentrici a favore di una maggior
collaborazione e partecipazione che si è estesa davvero a tutti, anche ai bambini più timidi che
hanno potuto incrementare l’autostima ed ai bambini con difficoltà.
Anche i tempi di attenzione sono sensibilmente migliorati. I percorsi attuati e sviluppati dalle
insegnanti hanno sfruttato la narrazione e il presupposto fantastico per approfondire temi specifici,
argomenti di educazione all’ambiente, di educazione civica, che in particolare nel gruppo dei grandi
ha portato allo sviluppo di competenze quali: riconoscere i mutamenti stagionali riferiti sia al
mondo vegetale che animale, ascoltare, esplorare elementi dell’ambiente circostante, prendere
coscienza delle proprie capacità espressive attraverso il gioco teatrale, sperimentare tramite la
manipolazione, sviluppare processi d’identificazione e di proiezione con personaggi fantastici,
utilizzare varie tecniche espressive-grafiche-pittoriche.
Materiali prodotti
I testi delle storie, il teatro dei burattini, materiali scenografici, una galleria di foto che documentano
le rappresentazioni dei sei teatrini e le attività ad essi collegate, video del teatrino “Bentornata
primavera” materiali prodotti dai bambini (cartelloni, lavori individuali, schede).
Insegnanti coinvolti
Tutte le insegnanti del plesso comprese le due insegnanti di sostegno.
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U.A. “accoglienza”: I colori degli indiani
Una sorpresa per Cric
Burattini:Cric lo scoiattolo ordinato, scrupoloso, paurosetto e un pò ansioso
Bettina la volpina furbetta, dispettosa e saputella
Lella la cocinella allegra, spensierata e un pò svanitella
Ugo il tartarugo, lento, prudente e pigrone ma molto altruista
La trama: Cric è nella sua tana intento a mettere in ordine le sue provviste per
l'inverno quando viene interrotto da un toc, toc insistente alla porta della sua tana.
Dialogo: Chi è? Chi mi disturba a quest'ora?
Lella si presenta con la fascetta da indiana indossata e una fascetta per Cric: "Sono
Lella, dai vieni fuori a vedere che c'è una bella sorpresa per te!
Cric spazientito: Lella su non farmi perdere tempo... ohibò ma che cosa ti sei messa in
testa oggi? Non vedi... oggi sono una cocinella indiana e sono venuta per invitarti a
giocare insieme a me augh!
Cric dice di non avere tempo, si fa pregare, Lella cerca di convincerlo dicendogli che
verranno a giocare anche la Bettina e Ugo. Finalmente si decide e accetta a condizione
che non perderà troppo tempo...
Ugo e Bettina entrano in scena(eventualmente uscendo dalla tenda indiana con i segni
indiani sul musetto facendo il verso indiano. Cric si spaventa a vederli...
Ma sciocco siamo noi i tuoi amici, non ci riconosci e questa è la casa degli indiani che
abbiamo costruito per giocare. Ma perché vi siete fatti quei segni? Bettina che sa
sempre tutto spiega che gli indiani si dipingono la faccia quando si trovano insieme
per fare festa e si mettono in testa le piume colorate ( e mentre lo dice ruba a Lella la
fascetta e se la mette). Lella si mette a piangere così interviene Ugo che la consola e le
promette di prepararne una anche per lei, poi sgrida Bettina dicendo che non bisogna
mai portare via nulla ad un amico: "quando si desidera qualcosa che appartiene ad un
altro bisogna chiederla in prestito"). Bettina si scusa e dice che non lo farà più,
restituisce la fascetta e li invita a mettersi in cerchio intorno al fuoco sedendosi
all'indiana. Cosa vuol dire sedersi al'indiana chiede Ugo. La Bettina si rivolge ai
bambini e chiede a loro se sanno cosa vuol dire e poi aggiunge: "Voi bimbi ci riuscite
meglio di noi animaletti, ci fate vedere?"
Conclusione: Lella invita bambini e animaletti a cantare tutti insieme la canzone degli
indiani.
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U.A. I colori dell’autunno – Letargo
Lo scoiattolo Cric e Ugo il tartarugo si preparano per il letargo
Ugo si sta godendo gli ultimi momenti di calore in una bella giornata di sole:
“Brrrrr, che freddo…. Sta arrivando il vento a disturbarmi…..”
Riprende a riposare, quando sente dei rumori provenienti da un albero vicino: “Chi mi parla
mentre sto riposando?” È Cric, indaffarato a raccogliere castagne, ghiande e noci per fare le
provviste: STA ARRIVANDO IL MOMENTO DI ANDARE IN LETARGO. (Il letargo è un lingo
sonno; alcuni animali, infatti, raccolgono cibo e foglie per preparare la loro tana, poi riposano a
lungo nella stagione fredda).
Cric sta parlando tra sé e sé: “Ora ho raccolto abbastanza provviste, ma….. mi serve ancora
qualcosa…. Non mi ricordo cosa…….sono davvero SMEMORATO! Oh, si! Mi mancano le
foglie, che saranno la mia copertina per il mio LETARGO. Dormirò davvero tanto e avrò
bisogno di rimanere coperto per bene. Metterò queste foglie così e queste altre qui. OH CHE
MERAVIGLIA!!!! Sarà un lettino veramente MORBIDO E COMODO ”.
Durante la raccolta delle foglie, però, fa cadere inavvertitamente una noce sul naso di Ugo: “Mah,
Cric, mi hai fatto cadere la noce sul naso…”
“Oh scusami tanto Ugo, ma non ho tempo da perdere. Tra pochi giorni inizierà a soffiare
tanto vento e scenderà tanta pioggia. Hai iniziato a preparare la tua tana?”
“Sai che non avevo pensato a questo; infatti mi ero messo a riposare al sole”
“Se vuoi – risponde Cric – puoi venire in letargo con me, così ci faremo compagnia.”
“Mi piacerebbe molto, ma io non mangio noci e castagne. Il mio cibo preferito è l’insalata.
Forse potrei mangiarne tanta, tanta, così durante il letargo non avrò più fame”. Ugo si mette
allora a mangiare a più non posso l’insalata che gli piace tanto.
“Oh, che sonno! Credo che il momento del letargo sia arrivato. Buon riposo Cric”.
“Buon letargo, Ugo; stringiamoci, così staremo vicini e al caldo”.
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U.A. Natale: I colori della festa
Natale nel bosco
Burattini:Cric e Ugo i “dormiglioni”
Lella la “rompiscatole” ma a fin di bene
Bettina la previdente
- La trama Lella dopo essersi accorta, guardando casualmente il calendario, che è il 4 dicembre,
si precipita in preda all’agitazione dall’amica Bettina
L: Bettina, Bettina è tardissimo, molto presto sarà Natale e noi dobbiamo ancora
preparare tutto, dobbiamo andare subito da Cric e da Ugo ad avvertirli!
B: Aspetta un attimo che vado su in soffitta a prendere il pino che mi ha regalato zia
Lina e alcuni addobbi che ho preparato.
L: Sì ma fai presto e poi passa a chiamare Ugo mentre io corro a casa a prendere quei
bei nastri colorati che avevo messo via proprio per far bello il nostro albero. Ci
vediamo da Cric, ciao, ciao a dopo!
Lella fatica non poco a svegliare Cric che nella sua tana è immerso in un sonno
profondo.
Gli amici finalmente riuniti iniziano ad addobbare l’albero con i fiocchi colorati di Lella,
le noccioline di Cric, le bacche rosse di Bettina e i fiori secchi di Ugo.
Completato l’albero gli amici si accorgono che manca qualcosa, ma cosa?
Mancano i doni sotto l’albero ma qualcuno ci ha pensato…
Cric rientra nella sua tana ed esce con i pacchetti regalo che aveva preparato prima di
andare in letargo. Su ogni pacchetto c’è un nome: per la mia cara amica Lella, per la
mia cara amica Bettina, per il mio caro amico Ugo.
Gli animaletti prima meravigliati e poi commossi aprono i doni .
Per Lella c’è una bellissima e calda copertina di lana per proteggersi dal freddo, per
Bettina una sciarpa morbida come la sua coda e per Ugo un bel berretto colorato con
un grosso pon-pon.
Come è stato gentile Cric a pensare ai suoi amici ma… a lui nessuno ha regalato
niente?
Cric prontamente risponde così : Non vi dovete preoccupare di questo, il regalo più
bello e più prezioso per me è la vostra amicizia.
Grazie Cric per la tua generosità e non ti preoccupare perché potrai sempre contare su
di noi.
Mentre gli amici parlano tra loro plana dall’alto una misteriosa busta… sorpresa,
sorpresa è firmata da Babbo Natale in persona.
Che cosa contiene? Gli auguri e una bellissima filastrocca. Gli animaletti emozionati
la leggono accanto all’albero.
Che giornata incredibile!
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U.A. I colori dell’ inverno
Brrr…che freddo!
Lella sta facendo una passeggiatina nel bosco quando un grosso fiocco di neve si
appoggia sul suo naso: “ Strano sento il mio naso un po’ umido, forse mi sta venendo
il raffreddore.”
In quel momento arriva Ugo e si accorge che sul naso di Lella si è appoggiato un
grosso fiocco di neve.
I due amici fanno appena in tempo ad alzare gli occhi al cielo che è già tutto bianco.
“Meraviglia, meraviglia!”
Lella e Ugo corrono a chiamare Cric e Bettina per dar loro la grande notizia e invitarli a
giocare con la neve.
Gli amici decidono di fare tutti insieme un bel pupazzo di neve: un testone e il grosso
corpo ma… manca qualcosa? Certo, mancano gli occhi, il naso, la bocca! Facciamo gli
occhi con le bacche rosse e il naso con una pigna…
Che bello il nostro pupazzo ma… così senza nulla addosso avrà freddo! - dice CricCric, io potrei prestargli la sciarpa che mi hai regalato per Natale. - dice Bettina E io il mio berretto con il pon-pon. - dice Ugo –
Io invece non gli posso dare la mia copertina perché i pupazzi di neve stanno sempre
in piedi e non dormono mai così gli regalo una bella canzone. - dice Lella iniziando a
cantare: “Son gigante oppure na-a-a-a-no, ho la scopa nella ma-a-a-a-no,
se fa freddo son ciccione ma col sole addio pancione,
sono bianco appena fa-a-a-atto, poi divento un bel mula-a-a-atto”
Mentre sta per finire la canzone Lella comincia a tossire e starnutire. Gli amici si
preoccupano per lei, pensando che senza la protezione del pelo e della corazza si
prenderà un brutto malanno.
Lella viene ospitata a casa di Bettina dove viene subito circondata da tutti gli amici; c’è
chi le misura la febbre e le somministra lo sciroppo di miele per la tosse, chi le prepara
un buon thè caldo e chi le rimbocca la copertina e le racconta una bella storia per farla
addormentare.
Non ci sono dubbi, Lella guarirà in un batter d’occhio grazie agli amici e alle loro cure
affettuose: le medicine più importanti e preziose!
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U.A. I colori del carnevale
W il carnevale!
Lella sente dei suoni strani e dice:
“Ma che cosa sono questi suoni, questi schiamazzi!”
Piano, piano si dirige verso la fonte di quei suoni e con sorpresa vede dei bambini vestiti in modo
strano e bizzarro. Si stupisce, pensa e ripensa e dice:
“Ma chi sono quei bambini? Perché sono vestiti in modo così strano? Ehi bimbi chi siete, perché
siete vestiti così?”
I bimbi rispondono in coro:
“Ma non lo sai? Siamo a carnevale e ci siamo travestiti da…”
“Che bello!- dice Lella – “allora mi vesto anch’io”. Ma da cosa? Ah ho trovato… da fatina!
Velocemente cerca una bacchetta magica, un mantello, un cappello a punta e via di corsa a bussare
alla porta di Cric.
“Cric svegliati, vieni fuori di corsa che c’è la festa di carnevale!”
Lui protesta:
“Ma no, lasciami tranquillo. E poi non ho neanche il vestito!” No no, aspetta devo avere un vestito
giusto per l’occasione!”
Si veste da fantasma, esce di corsa e Lella prende un grande spavento. Si fanno una grande risata e
si avviano verso la casa di Bettina. Bussano ed esce Bettina tutta assonnata.
“Cosa c’è? Ma come vi siete conciati?”
E Cric dice:
“E’ carnevale non lo sai? Tutti si possono vestire come vogliono, ridere, giocare, scherzare. E’ tutta
una grande festa per grandi e piccini!”
Bettina felice:
“Che bello, voglio vestirmi anch’io!”.
Va in soffitta e trova dei vestiti da rock star.
“Ohhh, che bella!” esclamano ammirati i suoi amici.
Lella si accorge che manca qualcuno…
“Ugo!” esclamano in coro.
Tutti tre partono per recuperare Ugo e sapendo che non ha il vestito per mascherarsi portano un
pezzetto di stoffa colorata per cucirgli il vestito. Lella dice: “ Pensa Ugo, neppure Arlecchino aveva
il vestito ma ci hanno pensato i suoi amici a prepararglielo proprio come noi abbiamo fatto con te.”
Ugo felicissimo fa festa insieme a Lella, Bettina e Cric con dolci, stelle filanti, coriandoli ed
esclama: “ Grazie, siete proprio dei veri amici!”
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U.A. I colori della primavera
Bentornata primavera
Trama: Lella sta schiacciando un pisolino proprio ai piedi dell’albero che ospita la tana di Cric,
riscaldata dai raggi di un tiepido sole che fa capolino da una nuvola. Alcune gocce d’acqua
lbagnano il viso.
Lella: - Mah! Piove? (rivolge lo sguardo verso il cielo) Se c’è il sole!! E scorge Cric intento ad
annaffiare dei fiori sul davanzale della finestra.
Lella: - Ciao Cric, cosa fai? E perché sei fuori?
Cric: - Oh Lella, ciao. Sto annaffiando questi bellissimi fiori. Ma tu non ti sei accorta che siamo
ormai in primavera e che tutto si risveglia? Non solo noi animali che andiamo in letargo ma anche
la natura e guarda che belle violette sono spuntate nei miei vasi.
E sono tornate anche le rondini (in quel momento passa una rondine).
Lella: - Oh! che sciocca, come ho fatto a non accorgermene? (guarda il calendario) anche il
calendario indica il 21 marzo e si sa è il giorno in cui entra la primavera. Che sciocca…
Cric: - Su, su, non preoccuparti! Piuttosto, che ne dici di fare una passeggiata nel bosco per
ammirare tutte le meraviglie della stagione primaverile?
Lella: - Non potevi avere un’idea migliore! Porterò con me un cestino per raccogliere tante
margherite.
Cric: - E che ne dici di chiamare anche i nostri amici Ugo e Bettina?
Lella: - certo che si! (si allontanano)
Ugo e Bettina si presentano con sciarpa e berretto.
Cric: - Ma amici, non occorre che vi mettiate la sciarpa e il berretto, siamo in primavera e la
temperatura non è cosi fredda; piuttosto portate un ombrellino perché in questa stagione potrebbero
esserci delle piogge improvvise (passa la nuvola con la pioggia)
Bettina:- Io porterò l’ombrello!
Ugo:- Ed io porterò un po’ di provviste per fare un pic-nic.
Lella: - Su allora, non perdiamo altro tempo. Andiamo!
Cric: - (rivolto ai bambini) Bambini, andate anche voi, con le vostre maestre, a fare una passeggiata
nel bosco, scoprirete cose molto interessanti.
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