La vittoria con Avellino, brutta e decisiva Adesso l

Transcript

La vittoria con Avellino, brutta e decisiva Adesso l
BRIAN SACCHETTI
i
« CON PAPA
VOLEREMO»
«La vittoria con Avellino, brutta e decisiva
Adesso l'Europa: e se miricapitada tre...»
di Giampiero Marras
SASSARI
«I first found my courage»: il coraggio di
Brian nella tripla della vittoria sul campo
dell'Avellino. «Knowing daddy could save»
la sapienza di papà Meo nel tenere il figlio
in campo per salvare il match e una stagione iniziata a rilento. «1 could hold back the
ride» Sacchetti che tiene la marea, ovvero
difende forte costringendo Acker a sbagliare il tiro del successo, e poi va pure a prendersi il rimbalzo. «Papà mi ha fatto i complimenti per le ultime due difese» ammette
sorridendo Brian. Una rarità per il coach,
che talvolta sconfina nel burbero quando
deve sottolineare la buona prestazione del
figlio. Le parole della canzone di Peter Gabriel "Father, Son" calzano perfettamente
sul colpaccio di Avellino. «Witti my dad by
my side/How far can we go»: con mio padre al mio fianco, quanto lontano possiamo andare canta l'ex Genesis. Brian Sacchetti, chitarrista rock ma giocatore di intelligenza jazzistica, sfodera un altro sorriso: «Vediamo quanta strada possiamo
ancora fare». Intanto nel basket sono l'unica coppia padre-figlio/allenatore-giocatore ad avere vinto lo scudetto. Più due
Coppe Italia e una Supercoppa italiana.
A e nelle coppe europee. Questa è la sesta stagione con la maglia della Dinamo.
La migliore: l'ala biancoblù segna di più e
gioca di più, 6.2 punti in 17' col 62.5% da
due e il 40% nelle triple. E' arrivato a 202
presenze in A con 952 punti. Quelli di lunedì sera sono tra i più importanti, perché
una sconfitta avrebbe aperto la crisi per la
squadra sassarese, che ha incastonato due
sconfitte casalinghe in campionato nello
0/4 di Eurolega. «Sono contento perché è
finita bene. Sono due punti che abbiamo
preso con le unghie e coi denti. Vincere
dà fiducia anche se dopo una gara abbastanza brutta».
SITUAZIONI.il paradosso della Dinamo è
che in casa tra campionato ed Eurolega
ha vinto solo una gara su quattro e per di
più dopo un supplementare (Cremona)
mentre è 3/3 fuori casa nei match italiani
e anche nella coppa europea ha sfiorato
la vittoria a Istanbul contro il Darussafaka. Brian Sacchetti ribatte: «Dipende dalla
situazione o dalla concentrazione. In casa
abbiamo affrontato squadre che venivano
per battere i campioni d'Italia, magari in
trasferta siamo stari un po' più spavaldi e
un po' meno contratti, ma non è che adesso dobbiamo metterci un palo mentale
per le partite davanti al nostro pubblico».
LA STORIA. Brian aveva già giocato con papà
Meo in A2, col Castelletto Ticino. Sassari PARTENZA. Continuano a lasciare perplessi
gli ha dato l'opportunità di farlo in serie gli up and down. Partenze splendide (per-
SERIE A
sino contro il Cska Mosca) e momenti di
buio con break di 0-20 che compromettono le gare o comunque rendono tutto più
difficile. «Un po' di stanchezza c'è, è inutile girarci intorno. Abbiamo già fatto sette trasferte compresa la Supercoppa in altrettante settimane. Il doppio impegno lo
pagano anche le altre italiane, vedi Trento e la stessa Milano. L'anno scorso era lo
stesso in questo periodo, facevamo fatica. Poi è venuta fuori la Dinamo e il carattere dei giocatori. La forza è stare uniti nel momento difficile. Abbiamo un potenziale grandissimo, che purtroppo abbiamo espresso solo a tratti».
DENTRO 0 FUORI. L'ennesima levataccia ha
consentito alla Dinamo di rientrare a Sassari ieri mattina. Una seduta defatigante tra
stretching e tiro, quindi via a preparare la
partita di venerdì contro il Brose Bamberg.
Quinto turno d'andata di Eurolega. Match
da dentro o fuori. Perdere ancora significherebbe dire addio alle speranze di superare il turno e approdare al Last 16. «Sì, è
vero. Per la matematica una sconfitta non
sarebbe irrimediabile, ma realisticamente sì, perdere ancora significherebbe avere chiuso. Sappiamo che squadra è il Bamberg, l'abbiamo affrontata in pre-campionato anche se avevano qualche assenza.
Sono una squadra solida, di talento e molto organizzata. Sono in fiducia e hanno fatto partita ottima a Mosca. Ma noi giochiamo in casa e vogliamo vincere».
La formazione tedesca è allenata da
Trinchieri, il coach che eliminò la Dinamo dai play off tre anni fa, col tiro della vittoria di Brian Sacchetti finito sul ferro. «Se
ricapita, spero di mettere la tripla a questo
giro...».
«Gli ultimi sono
due punti strappati
con le unghie
E'finita bene
Vincere dà fiducia»
«Anche un anno fa
faticavamo, poi
è uscito il carattere
Sassari ha un grande
potenziale»
«Papà? Mi ha fatto
i complimenti per
come ho difeso
nelle ultime due
azioni: sono felice»
«In Eurolega sarà
dura, se perdiamo
è come fosse finita
Vediamo quanto
andremo lontano»
ERIPR0DUZI0NE RISERVATA
S a c c h e t t i jrLAPREssE
SERIE A
Brian Sacchetti, 29 anni, dal 2010 ala della Dinamo Sassari CUMULO
Romeo "Meo" Sacchetti, 62 anni, coach dal 2009 a Sassari CIAMILLO
SERIE A