Lettera al Capo dello Stato su testo unico diritti umani
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Lettera al Capo dello Stato su testo unico diritti umani
Ai Sig.ri Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano Palazzo del Quirinale, Roma p.c. Serge KOLLWELTER Presidente AEDH [email protected] Souhayir Belhassen Presidente FIDH [email protected] Onorevole Presidente, corre innanzitutto gradito obbligo alla Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, la cui storia, come Ella ben sa, si confonde con quella delle libere istituzioni in Italia, e con le battaglie per l’affermazione della libertà nell’ordinamento giuridico, porgerLe i complimenti per la Sua rielezione alla Suprema Magistratura dello Stato, coi più fervidi auguri per un fattivo esercizio delle Sue prerogative, ad onore e pel bene della Nazione, in un momento non certo facile. Gli italiani, e tutti coloro che sono residenti o domiciliati in Italia, godono oggi, formalmente, di ogni diritto riconosciuto all’uomo ed al cittadino dalla Costituzione nazionale, dall’ordinamento dell’Unione europea e dalle Dichiarazioni, Convenzioni e Trattati sui diritti umani liberamente sottoscritti dallo Stato Italiano. Tuttavia, per una serie di atti internazionali, ancorché sottoscritti dallo Stato italiano, anche da molti anni, non s’è ancora proceduto all’approvazione parlamentare ed alla sanzione e promulgazione delle leggi d’autorizzazione alla ratifica ed alla piena esecuzione. Inoltre, le norme in materia di diritti umani costituiscono ormai un corpus di notevole consistenza e di difficile consultazione, essendo state introdotte in tempi diversi e da numerose fonti. Il che rende problematica la loro conoscenza, non solo per i cittadini e per gli stranieri residenti o dimoranti in Italia, che dovrebbero, invece, essere posti in grado di conoscere i proprî diritti in modo semplice e immediato, ma anche per gli stessi operatori del diritto. Per questa ragione, Onorevole Presidente, la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo ha costituito una Commissione, composta di magistrati, docenti universitari e professionisti di alto livello culturale, con il compito di raccogliere e riordinare le disposizioni contenute negli strumenti internazionali, nella legislazione comunitaria e nelle leggi nazionali di ratifica al fine di rendere possibile, in tempi brevi e senza oneri per lo Stato, la compilazione di un Testo Unico sui diritti umani. L’approvazione di un Testo Unico costituirebbe, peraltro, una importante e, forse, irripetibile occasione per ratificare e dare attuazione nel nostro ordinamento, in modo organico, anche alle Convenzioni internazionali in materia sottoscritte dall’Italia, ma non ancora ratificate. Il conseguimento di questo obiettivo, che restituirebbe prestigio al nostro Paese in tutti i consessi internazionali, rappresenta uno degli scopi fondamentali della LIDU ed è proprio per renderlo possibile che ci rivolgiamo a Lei, Onorevole Presidente. Per facilitare la discussione scientifica e politica e per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, saremmo peraltro onorati se Lei volesse concedere il Suo Alto Patronato e partecipare ai lavori del Convegno che intendiamo organizzare sulla materia e che terremo nella data che Lei ritiene più opportuna e che ci vorrà far conoscere. Certi della Sua sensibilità per la problematica e augurandoLe un mandato che possa contribuire a far tornare l’Italia centro di riferimento della cultura e civiltà giuridica mondiale, la Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo Le chiede di far Sua e promuovere questa iniziativa, nell’ambito dei poteri e delle prerogative che Le conferisce la nostra Carta Costituzionale. Con rispettosi ma veramente sentiti sensi di stima Il Presidente On. Alfredo Arpaia