LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT INTRODUZIONE

Transcript

LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT INTRODUZIONE
LA STRATEGIA DI RENAULT NEL MOTORSPORT
INTRODUZIONE
Carlos Ghosn, Presidente e CEO
La creazione di Renault Sport Racing e Renault Sport Cars apre un nuovo capitolo in una storia già
entusiasmante.
Per più di 115 anni Renault ha affrontato la sfida dello sport automobilistico in diversi modi. Ha
riconosciuto il valore delle attività agonistiche per un vantaggio tecnico e commerciale: a dicembre 1898
fu Louis Renault in persona a guidare la Type A per la strada più ripida di Parigi, rue Lepic. I primi ordini
di questo rivoluzionario veicolo a trasmissione diretta hanno cominciato ad arrivare numerosi. Nel 1902
l’agile e leggera Type K, su cui era stato montato il primo motore Renault a 4 cilindri, si è aggiudicata la
vittoria della corsa Parigi-Vienna. Ancora una volta è aumentato il numero delle auto vendute. Andando
avanti negli anni, nel 1977 Renault ha introdotto nella Formula 1 il primo veicolo con turbocompressore,
che è oramai diventato un equipaggiamento standard sia per le auto ad elevata performance che per i
veicoli di serie. Nel 1992 abbiamo vinto il campionato come partner motoristico della Williams con l’auto
tecnicamente più avanzata che si sia mai vista in Formula 1. Oggi l’erede di quest a proficua relazione,
Clio Williams, è tuttora considerata come il miglior veicolo di un’intera generazione.
Che fossimo partner, fornitori di motori o proprietari del team, siamo sempre rimasti fedeli allo sport
automobilistico. Nella Formula 1 abbiamo infuso il nostro spirito in più di 600 gare ed è questa spinta
che ha dato i suoi frutti. Nel 2005 abbiamo combattuto con le unghie e con i denti per assicurare a
Renault il primo titolo del Campionato Mondiale. Dal 2007 al 2013 ci siamo affermati come i fornitori di
motori di maggior successo dell’era V8, aggiudicandoci ben 4 titoli consecutivi. È questa passione che
ci ha portato ad ottenere complessivamente 12 titoli Costruttori, 11 titoli Piloti e 168 vittorie nei Gran
Premi. Nessun’altra Casa automobilistica ha ottenuto così tanti successi né dimostrato un impegno
tanto assiduo.
Ora vogliamo ancora di più.
Abbiamo fissato obiettivi molto ambiziosi, non per rendere omaggio al successo del passato, ma per
infondere nuova energia alle molteplici piattaforme all’interno del Gruppo Renault. Il nostro scopo è
vincere, o meglio, metterci in una posizione di sfida per vincere a lungo termine. Ma abbiamo anche
bisogno di sfruttare immediatamente il valore del nostro coinvolgimento attraverso le nostre strategie di
marketing e comunicazione.
La F1 dà a Renault l’opportunità di migliorare la performance e gli sviluppi tecnici della sua gamma di
veicoli di serie, ma anche di promuoverli con un grande seguito a livello globale. Con un pubblic o
mondiale di oltre 450 milioni di appassionati, la F1 è uno degli sport maggiormente pubblicizzati nel
mondo, diffuso nei cinque continenti e in particolare nei mercati emergenti. Il suo potenziale di crescita
è enorme ed offre molte opportunità che devono ancora essere pienamente sfruttate, tra cui i social
network e i videogiochi. Le possibilità di promuovere la Marca Renault e i relativi prodotti sono infinite.
Il nostro programma F1 sarà al centro della nuova entità, Renault Sport Racing, che riunisce tutti i
programmi delle competizioni agonistiche, dalla Formula E alla Formula Renault 2.0 fino alle corse dei
clienti. Tutto ciò è perfettamente in linea con l’evoluzione di Renault Sport Technologies in Renault Sport
Cars, che assumerà la responsabilità dello sviluppo e della commercializzazione della gamma delle
auto sportive di Renault. Questa struttura rivisitata consentirà un’osmosi di tecnologia, personale e
marketing in tutto il Gruppo.
In realtà, il nome Renault Sport Formula One Team sottolinea l’incrocio tra F1 e veicoli di serie nonché
l’importanza che attribuiamo a questo aspetto. Renault Sport Cars è nota in tutto il mondo per la sua
eccellenza, comprovata in modelli come Mégane R.S. e Clio R.S. In passato abbiamo sfruttato i
vantaggi delle tecnologie motoristiche come il turbocompressore e il downsizing del motore. Le
tecnologie che abbiamo sviluppato in pista durante le corse, ivi comprese le sospensioni 4CONTROL e
la trasmissione a doppia frizione, costituiscono fondamentali migliorie della performance della gamma
Renault Sport. Ora si presenta l’opportunità ideale per andare oltre, soprattutto dato che abbiamo deciso
1
di raddoppiare il budget per le attività di R&S nonché gli investimenti nella gam ma Renault Sport di pari
passo con il nostro rinnovato impegno in Formula 1.
Inoltre, i brand che fanno parte dell’Alleanza Renault-Nissan saranno in grado di sfruttare il nuovo team
come trampolino di lancio per i loro progetti strategici. Infiniti si unirà al gruppo come partner tecnico per
il sistema di recupero dell’energia (ERS - Energy Recovery System), mentre Nissan sarà maggiorment e
coinvolta e potrà beneficiare delle ottime infrastrutture di Viry-Châtillon.
Va da sé che a partire dal 2016 lo sport sarà ben radicato nel mondo Renault.
Jérôme Stoll, Direttore Delegato alla Performance del Gruppo Renault e Presidente di Renault
Sport Racing
Per oltre un secolo la strategia aziendale di Renault si è basata sul motorsport, sfruttandone i vantaggi
per incrementare le vendite dei modelli di serie. L’avventura continua ora, nel 2016, con la creazione da
parte di Renault di due entità, Renault Sport Racing e Renault Sport Cars.
Il Renault Sport Formula One Team parteciperà al Campionato Mondiale FIA facendo capo a questa
nuova struttura. La decisione di riportare la proprietà del team all’interno della Casa automobilistica si
basa su una strategia di business solida e ben ponderata, che crediamo fermamente possa portare a
lungo termine risultati positivi sia a Renault che agli altri partner dell’Alleanza Renault-Nissan. I benefic i
derivanti dalla Formula 1 sono innegabili: accesso ad un vastissimo pubblico in tutto il mondo attravers o
i canali TV e Internet, un enorme potenziale di crescita, accesso ai mercati emergenti e concorrenz a
dinamica con alcuni dei principali costruttori al mondo.
Al tempo stesso, viene offerta un’opportunità concreta di far conoscere l’eccellenza francese in ambito
tecnico e creativo, testando innovazioni d’avanguardia nelle aree più complesse. Grazie alle nostre
attività in ambito competitivo, milioni di clienti Renault stanno già godendo dei vantaggi dei motori
turbocompressi, di una maggiore economia dei consumi e di veicoli elettrici estremamente sofisticati
con un’architettura del gruppo propulsore rinnovata a garanzia di un’ottimizzazione dell’efficienza. Ora,
attraverso Renault Sport Racing, possiamo spingerci oltre e concentrarci sul potenziale di aree quali
l’aerodinamica, la risposta del conducente e l’ottimizzazione delle sospensioni. Le opportunità sono
quasi infinite e fungeranno da forte motivazione per le équipe tecniche di Renault Sport Cars e del la
Marca Renault.
D’altro canto,
mercati potrà
impazienza il
entusiasmanti
la Formula 1 costituisce un potente strumento di marketing di cui ciascuno dei nostri
servirsi. L’annuncio è stato accolto con grande entusiasmo e attendo con molta
lancio di una serie di campagne innovative a supporto dei nostri nuovi e altrettanto
prodotti.
Per quanto stiamo aspettando con impazienza l’inizio della stagione di F1, ci stiamo impegnando per
portare avanti anche altre attività competitive, fra cui la Formula E, il Trofeo Renault Sport R.S.01 e
diverse altre formule di gara. Tutte le attività saranno svolte da Renault Sport Racing, sotto la direzione
di Cyril Abiteboul nel ruolo di Amministratore Delegato e di Frédéric Vasseur, Racing Director. Questa
nuova entità creerà un team coerente in grado di sviluppare progetti che abbiano un impatto
interdisciplinare. A tale scopo, circa 30 addetti che avevano già partecipato a diverse attività nell’ambit o
delle competizioni automobilistiche a Les Ulis sono stati assegnati alla sede di Viry -Châtillon per
lavorare insieme ai loro colleghi della Formula 1.
Sono molto contento che Bob Bell ritorni in Renault per occuparsi della supervisione dell’équipe tecnica
di Enstone e Viry. Nick Chester è stato un ottimo responsabile tecnico dell’area telaistica in un periodo
difficile e continuerà a dirigere il centro di Enstone, mentre Rémi Taffin metterà a frutto la sua esperienz a
pratica nell’ambito delle competizioni automobilistiche come Direttore Tecnico di Viry. La nuova struttura
del team di F1 dovrebbe dare un nuovo impulso a questi centri.
La Formula E continuerà ad essere fondamentale per Renault Sport Racing e la riuscita collaborazione
con e.dams proseguirà almeno fino alla quarta stagione. L’importanza strategica che la Formula E
riveste per la Marca Renault è evidenziata dai personaggi autorevoli che gestiscono il team, ovvero
Alain Prost, quattro volte vincitore del titolo mondiale di F1, e Jean-Paul Driot. Nel corso delle prossime
2
stagioni, Renault Sport Racing svilupperà e metterà a disposizione del team un gruppo propulsore
completo di cambio e motore elettrico. Gli obiettivi sono ambiziosi e fra questi c’è l’intenzione di vincere
sia il campionato Piloti che quello Costruttori.
Lo staff di Renault Sport Technologies dedicato alle competizioni clienti opererà d’ora in poi sotto la
bandiera di Renault Sport Racing, che continuerà ad essere gestita da Jean-Pascal Dauce. Il nuovo
assetto organizzativo consentirà a Renault di collegare in modo più efficace le diverse categorie in cui
è attualmente impegnata, dai rally con Clio R3T e i rally raid, fino alle serie monomarca, inclusi la Clio
Cup e il trofeo Renault Sport R.S.01. Renault continuerà, inoltre, il programma della monoposto Formula
Renault 2.0.
La più ampia struttura di Renault Sport Racing garantirà maggiori benefici al resto del gruppo e in
particolare a Renault Sport Cars, che svilupperà la propria presenza internazionale e sosterrà così la
crescita delle vendite di Renault e il consolidamento della sua immagine. L’entità continuerà ad essere
diretta da Patrice Ratti nel ruolo di Amministratore Delegato.
Riconosciamo che il 2016 sarà un anno impegnativo per tutti gli attori coinvolti. Mentre i nostri obiettivi
per la F1 possono dirsi realistici, puntiamo decisamente più in alto in altri ambiti. Sebbene speriamo che
il successo alimenti il successo, sappiamo che ci vuole del tempo prima che una nuova struttura
raggiunga la maturità, e quest’anno sarà determinante per garant ire che tutte le fondamenta vengano
costruite in modo solido.
È necessario che stabiliamo forti legami fra Enstone e Viry nell’ambito del team di Formula 1, e fra
Enstone e Viry e il resto di Renault Sport Racing. Allo stesso modo, è essenziale che Renault Sport
Racing e Renault Sport Cars prosperino. Se riusciamo ad aprire buone linee di comunicazione, a
stimolare un atteggiamento aperto e il pensiero creativo e ad infondere una disciplina rigorosa in ogni
attività, avremo motivo di guardare con impazienza al nostro futuro sportivo.
3
RENAULT SPORT RACING
Nel 2016 Renault creerà una nuova entità organizzativa, Renault Sport Racing, che raggrupperà tutte
le attività di Renault nell’ambito del motorsport. Renault Sport Racing opererà all’interno delle due sedi
Renault dedicate alle attività agonistiche: Enstone, nel Regno Unito, e Viry–Châtillon, in Francia.
Oltre a mantenere il suo ruolo primario di Presidente e CEO del Gruppo Renault, Carlos Ghosn divent erà
Presidente del Motorsport Supervisory Board. Confermato Jérôme Stoll nel ruolo di Presidente,
coadiuvato da Cyril Abiteboul, Amministratore Delegato, e da Frédéric Vasseur, Racing Director. Il ‘trio’
si occuperà delle varie discipline agonistiche avvalendosi, in ambito commerciale, del supporto di
Guillaume Boisseau, Direttore delle Marche del Gruppo Renault.
Al vertice delle attività previste per gli sport automobilistici vi sarà il Renault Sport Formula One Team,
creato di recente. Il nome stesso sottolinea l’intenzione di Renault di aumentare la notorietà della Marca
Renault Sport ed intensificare i collegamenti – con l’intenzione di approfondirli ulteriormente - fra
caratteristiche da pista e da strada. La nuova vettura è costituita dal telaio R.S.16, sviluppato e costruito
presso l’ex sede del Renault F1 Team ad Enstone, mentre la power unit R.E.16 sarà sviluppata presso
la struttura di Renault Sport Racing a Viry-Châtillon.
La nuova organizzazione vedrà la creazione di una serie di funzioni trasversali per la gestione delle
funzioni amministrative, delle risorse e delle tecnologie necessarie per operare nelle varie discipline in
cui è attiva Renault Sport Racing.
Il programma Formula E di Renault trarrà un beneficio diretto dalla nuova struttura. Renault svilupperà,
infatti, il suo gruppo motore/cambio a Viry-Châtillon sfruttandone gli impianti d’avanguardia e il personale
altamente specializzato nella tecnologia di trasmissione. Questo sarà messo a disposizione del partner
e.dams per le prossime tre stagioni. In quanto campione in carica, il team è deciso a mantenere il suo
ruolo di protagonista anche nella seconda stagione, con l’obiettivo ultimo di aggiudicarsi il doppio titolo
team/piloti.
Altri programmi competitivi, fra cui quello del bolide ad alte prestazioni Renault Sport R.S.01 e quello
della Formula Renault 2.0, avranno accesso all’intera gamma di risorse e al know-how disponibili sia a
Viry che ad Enstone. Oltre ai banchi di prova dinamometrici e alla capacità di sviluppo dei sistemi di
trazione, gli ingegneri e i tecnici che lavorano all’interno di Renault Sport Racing avranno a disposizione
anche strumenti di simulazione, gallerie del vento, simulatori di guida e attrezzature per la
modellizzazione dei veicoli, il che consentirà alla Marca di crescere in tutte le aree.
In egual modo, i partner dell’Alleanza avranno accesso alle strutture di Viry ed Enstone. Per quanto i
partner avranno modo di beneficiare di tutto il know-how sviluppato in queste sedi nel corso della loro
lunga esperienza in Formula 1, essi saranno chiamati a fornire il loro apporto in specifiche aree di
competenza. Infiniti entrerà nel Renault Sport Formula One Team in quanto partner per il sistema di
recupero energetico della power unit di F1, offrendo al team l’access o a personale con competenz e
acquisite attraverso lo sviluppo di uno dei sistemi ibridi più potenti attualmente disponibili sul mercato.
Per Renault e per i partner dell’Alleanza, Renault Sport Racing rappresenta una miniera di opportunit à
e racchiude un potenziale pressoché illimitato.
4
DOMANDE & RISPOSTE - CYRIL ABITEBOUL
Amministratore Delegato di Renault Sport
L’Amministratore Delegato Cyril Abiteboul ha il compito di garantire che Renault Sport Racing venga
messa a punto sotto tutti gli aspetti e dotata di risorse adeguate, e che operi al meglio delle proprie
potenzialità per raggiungere i massimi risultati. Definisce, inoltre, gli obiettivi commerciali, di marketing
e di comunicazione, al fine di garantire che il Gruppo Renault benefici al massimo delle sue attività
nell’ambito della F1.
Cyril conosce molto bene sia il team anglo-francese che Renault. Dopo essersi laureato presso l’Institut
National Polytechnique di Grenoble, è entrato in Renault nel 2001, dove ha occupato diverse posizioni
presso la sede centrale in Francia e presso il team di F1 a Enstone. Grazie al suo acume commerciale
è stato nominato Responsabile Sviluppo del Renault F1 Team nel 2007, con l’incarico di occuparsi degli
aspetti commerciali, dei partner e dell’acquisizione degli sponsor. È stato nominato Direttore Esecutivo
nel 2010, prima di ritornare a Viry nel 2011, quando Renault ha deciso di riposizionare le proprie attività
di F1 concentrandole sulla fornitura di motori. Nel suo ruolo di Vice Direttore Generale, Cyril gestiva tutti
i rapporti contrattuali e le attività di marketing e comunicazione con i team partner e si è occupato della
creazione di una solida piattaforma per Renault, mentre quest’ultima si riaffermava nella sua nuova
veste.
Il successo ottenuto da Cyril in questo ruolo ha fatto sì che nel 2012 venisse chiamato a dirigere il
Caterham F1 Team. È ritornato in Renault a settembre 2014 con il ruolo di Amministratore Delegato di
Renault Sport F1, occupandosi in prima persona del progetto di analisi finalizzato alla riacquisizione di
una squadra corse per la Marca Renault che consentisse alla Casa di sfruttare adeguatamente la sua
lunga esperienza nel mondo della Formula 1.
Perché Renault è tornata in F1 come costruttore?
Le ragioni sono tre. La prima si basa su una solida strategia di business. Come fornitore di propulsori,
la visibilità del nostro brand risultava marginale, tuttavia questo era accettabile quando il costo della
tecnologia rimaneva contenuto. La situazione non è stata più sostenibile, però, quando si è presentat o
il doppio problema dei maggiori costi dovuti al cambiamento delle regole sull’omologazione dei motori
V6 e del drastico incremento del livello della concorrenza. Come scuderia, possiamo conseguire
maggiori benefici in tutte le aree, come ad esempio il grado di notorietà della Marca nei mercati
tradizionali e sulle piattaforme social. Questo conduce alla seconda ragione: l’utilizzo della F1 per
sviluppare il marchio Renault Sport, in particolare grazie ad una strategia di comunicazione controllata
con una piattaforma di cui siamo titolari al 100%. L’ultima ragione è che Renault ha una vera e propria
passione per il motorsport. Vi è un orgoglio genuino per i risultati conseguiti in passato e il desiderio di
rendere giustizia a quei successi anche oggi.
Com’è stata accolta la notizia in Renault?
Le persone all’interno del Gruppo Renault hanno naturalmente accolto la notizia in modo positivo, visto
che per il Gruppo si tratta di un’opportunità di crescita e di un modo per riappropriarsi dei risultati del
passato. La novità aggiunge, inoltre, qualcosa di speciale alla Marca, in un momento in cui quest’ultima
si accinge ad affrontare sfide più grandi nel suo core business. Ad Enstone c’è grande fermento. Quando
abbiamo visitato lo stabilimento, a novembre scorso, tutti erano molto impegnati, ma l’atmosfera
generale era sottotono. Adesso è come se di colpo si fosse riaccesa una luce - tutti stanno dando il
massimo, ma in un clima di totale ottimismo. Lo stesso vale più o meno anche per Viry: nonostante la
grande sfida, ora la direzione è chiara. Su entrambi i fronti si avverte una spinta concreta a costruire un
futuro.
Come funzionerà Renault Sport Racing?
La creazione di Renault Sport Racing rappresenta un passo molto stimolante. Per la prima volta dopo
molto tempo abbiamo un marchio e una struttura coerenti, nell’ambito dei quali tutto il personale che si
occupa di discipline sportive automobilistiche sarà gestito dallo stesso team. Avremo ingegneri
distaccati presso la Formula E, i programmi di competizioni clienti e la Formula Renault 2.0 - fra le varie
altre attività – che lavoreranno fianco a fianco. Questo favorirà un livello di collaborazione fra la Formula
1 e le altre attività agonistiche mai sperimentato prima, che andrà a vantaggio delle attività di sviluppo
dei sistemi di propulsione, dei progressi nell’ambito dei flussi aerodinamici e, naturalmente, di una
maggiore flessibilità e mobilità. Ci si occuperà anche delle prestazioni individuali attraverso la Academy,
5
che accoglierà i piloti provenienti dai nostri campionati minori e li formerà adeguatamente in modo da
impiegarli al più presto, se possibile, in Formula Uno.
Jérôme Stoll, Fred Vasseur ed io gestiremo il gruppo e creeremo gli indispensabili ‘punti di contatto’,
così da coprire una gamma di attività piuttosto ampia che va dai rally alle gare su pista, fino alle
monoposto. Tuttavia, queste sinergie non devono svilupparsi a scapito del team di F1, che resterà
relativamente indipendente nella gestione delle sfide sportive e tecniche estremamente specifiche di
questo sport. Nel suo ruolo di Direttore tecnico della scuderia di F1, Bob Bell si concentrerà sui risultati
di F1 e si occuperà della gestione delle scuderie tecniche a Enstone e Viry per garantire che tutti operino
andando nella stessa direzione. Nick Chester e Rémi Taffin seguiranno, rispettivamente, le équipe
tecniche di Enstone e di Viry. Sono molto soddisfatto di questa organizzazione: abbiamo persone forti
nelle posizioni giuste e un’intenzione genuina di lavorare insieme per fare progressi. Per ora disponiamo
del budget di cui abbiamo bisogno; dobbiamo quindi operare in modo economicamente efficiente e
mantenere il nostro spirito di squadra, impegnandoci a ‘rivitalizzare’ i modelli di lavoro esistenti.
Come sarà utilizzata Renault Sport Racing da parte della Marca Renault?
L’obiettivo è quello di utilizzare la nuova struttura in diversi modi. Innanzi tutto, attraverso i canali di
comunicazione e marketing, sviluppando una serie di iniziative innovative per la stampa e campagne
sui social network attraverso cui ‘spingere’ il brand Renault Sport. Intendiamo anche promuovere
migliorie tecniche per la gamma dei modelli di serie testandole nell’ambito di più discipline competitive.
Speriamo anche che gli standard di gara vengano migliorati e che il successo in un circuito competitivo
stimoli risultati migliori negli altri. Un vantaggio nuovo è dato anche dal fatto che gli ingegneri e gli altri
esperti che lavorano nell’ambito degli sport automobilistici avranno numerose opportunità di carriera: i
percorsi in questo ambito sono più chiari in tutti i sensi.
In un’ottica più ampia, anche altri partner dell’Alleanza Renault-Nissan Alliance trarranno vantaggio da
Renault Sport Racing. La Formula 1 potrà contribuire allo sviluppo di competenze in molte aree cui
prima non avevano accesso e, in aggiunta, noi potremo ottenere dei benefici in aree che sono state
sviluppate fuori pista. È una situazione che porta vantaggi a tutte le parti in causa.
Quali sono gli obiettivi per quest’anno?
Per ogni categoria saranno definiti degli obiettivi specifici. In Formula 1 dobbiamo adottare un
atteggiamento realistico per quanto riguarda il 2016. In alcune aree stiamo recuperando – non è un
segreto che abbiamo perso l’inizio delle nuove regole sull’omologazione delle power unit e che Enstone
abbia bisogno di un pò di attenzioni. Nel corso di quest’anno ci dedicheremo a ricostruire rapporti, ad
infondere nuove energie sia a Enstone che a Viry e a creare sinergie all’interno del gruppo Renault
Sport Racing e, a livello più allargato, all’interno dell’Alleanza Renault -Nissan. Questo non vuol dire che
sarà un anno perso, tuttavia puntiamo a sistemare tutto per prepararci a risultati migliori nel 2017.
Nella Formula E la situazione è diversa, dato che con e.dams siamo chiaramente la squadra da battere.
Non dobbiamo però lasciarci prendere dall’entusiasmo, visto che dobbiamo sfruttare al meglio
l’elevatissimo potenziale prestazionale del pacchetto, soprattutto in occasioni c ome il primo ePrix
francese di Parigi, e mantenere il nostro vantaggio competitivo per le stagioni future. Per la Formula E
stiamo utilizzando l’indiscusso talento di Alain Prost, il che evidenzia le nostre aspirazioni di un
continuato successo. In altre categorie, gli obiettivi primari saranno quello di continuare il processo di
ridefinizione della nostra strategia per il motorsport focalizzandoci sulla direttrice Formula 1-Formula E
e di supportare il Gruppo Renault nelle sfide che affronterà in tutto il mondo.
6
DOMANDE & RISPOSTE - MICHAEL VAN DER SANDE
Direttore Marketing del Gruppo Renault
L’olandese Michael van der Sande è stato nominato Direttore Marketing di Renault nel 2013.
Michael ha una vasta esperienza nel settore automobilistico. Nel 1991 è entrato a far parte di Nissan
Europa, dove ha ricoperto diverse posizioni nell’ambito del marketing e dello sviluppo Rete. Nel 1995 si
è trasferito nel Regno Unito ed è entrato a far parte di Rolls-Royce & Bentley Motor Cars in qualità di
Responsabile Marketing Europa, prima di essere assunto, due anni dopo, da Harley-Davidson come
Responsabile Marketing per Europa, Medio-Oriente e Africa. Nei dodici anni trascorsi presso Harley Davidson, Michael ha occupato diverse altre posizioni nell’area marketing, commerciale, strategica e di
pianificazione prodotto nel Regno Unito, in Italia e negli Stati Uniti. È stato successivamente nominat o
Vice-President e Amministratore Delegato, con responsabilità di tutte le attività operative in Europa,
Medio-Oriente e Africa.
Nel 2008, Michael è passato in Tesla Motors come Senior Vice-President Vendite, Marketing &
Assistenza, prima di entrare in Aston Martin nel 2009 come Chief Commercial Officer, con responsabilit à
di tutte le attività commerciali, di marketing, assistenza, parti di ricambio, distribuzione retail e
merchandising a livello mondiale.
Che importanza riveste per il Gruppo il ritorno di Renault in F1?
Il ritorno in F1 fa parte di una strategia più ampia concepita per la gamma Renault Sport e per la Marca
Renault nel suo insieme. Negli ultimi anni, Renault ha trasformato il suo profilo aziendale, la sua gamma
di vetture di serie e la sua tecnologia, ma una vasta percentuale del grande pubblico non è al corrent e
della portata di questi cambiamenti. La F1 è uno strumento molto efficace di comunicazione della Marca
nella sua nuova veste. Più di 450 milioni di spettatori seguono lo sport ogni anno, mentre la percentuale
di chi lo segue attraverso le piattaforme web aumenta quotidianamente. In questo modo possiamo avere
accesso a mercati emergenti che sono fondamentali per Renault, come ad esempio la Cina, la Russia
e il Brasile, consolidando, al contempo, la nostra immagine nei mercati tradizionali e sviluppati.
In che modo saranno integrate le attività di F1 nella strategia marketing di Renault?
La passione di Renault per il motorsport è autentica e gode di una lunga tradizione – siamo stati attivi
negli sport automobilistici per oltre 115 anni, inclusi gli ultimi 40 di profondo coinvolgimento in Formula
1. Avendo ora deciso di aumentare il nostro impegno in F1 con l’acquisizione di una scuderia di punta,
incrementeremo allo stesso modo la nostra comunicazione relativa all’automobilismo, a beneficio della
Marca Renault.
Questa comunicazione assumerà varie forme. Innanzi tutto, trasmetteremo la nostra passione per le
competizioni automobilistiche all’attuale pubblico della F1; secondariamente, ci rivolgeremo a un
pubblico nuovo (sia in nuovi mercati come la Cina, sia fra nuovi gruppi di clienti in mercati maturi che al
momento non sono esposti alla F1); in terzo luogo, rafforzeremo le nostre ambizioni per i modelli di serie
Renault Sport. Le innovazioni apportate alla gamma di modelli ad elevate performance Renault Sport
vengono sviluppate su pista e questo apporto può intensificarsi, grazie ad una maggiore presenza nel
motorsport.
Da un punto di vista tecnico, ritiene che il team di F1 possa portare dei vantaggi agli acquirenti
dei modelli di serie Renault?
Le innovazioni nella gamma Renault Sport subiranno un’accelerazione, grazie alle attività di Renault
Sport Racing e del Renault Sport Formula One Team. Abbiamo già introdotto nei modelli Renault Sport
di serie numerose tecnologie sviluppate sul circuito di gara, come ad esempio il dispositivo Launc h
Control (per lo scatto da fermo), la sovralimentazione ed accorgimenti per un efficient e
ridimensionamento, ma ora abbiamo inoltre a disposizione strumenti aerodinamici, simulatori e altre
tecnologie avanzate. Rafforzeremo il ruolo di Renault Sport in quanto marchio con ‘caratteristiche da
eroe’ per Renault, trasferendo alcune tecnologie dai circuiti automobilistici alle vetture omologate da
strada. Alcune di queste tecnologie saranno integrate persino nei nostri modelli che realizzano maggiori
volumi di vendita. È un momento molto entusiasmante per tutti!
7
DOMANDE & RISPOSTE - FREDERIC VASSEUR
Racing Director di Renault Sport Racing
Frédéric Vasseur è stato per oltre dieci anni uno dei più importanti Team Principal nelle competizioni
per monoposto. Grazie all’eccezionale scuderia ART Grand Prix, Vasseur ha contribuito in modo
essenziale a ‘far spiccare il volo’ a molti degli attuali piloti di Formula 1, fra cui Lewis Hamilton, Valtteri
Bottas e Nico Rosberg.
ART ha portato Nico Rosberg a vincere il titolo della GP2 Series nel 2005, passando poi a Lewis
Hamilton il compito di riconfermare il titolo nella stagione successiva. Nella GP3 Series, Esteban
Gutierrez ha vinto il titolo inaugurale per la scuderia ART, seguito poi da Valtteri Bottas nel 2011.
Con ART e, precedentemente, con la scuderia ASM, il team di Vasseur ha vinto 51 su 80 gare della F3
Euro Series cui ha preso parte fra il 2004 e il 2009, aggiudicandosi il titolo con Jamie Green nel 2004,
Lewis Hamilton nel 2005, Paul di Resta nel 2006, Romain Grosjean nel 2007, Nico Hülkenberg nel 2008
e Jules Bianchi nel 2009.
Si tratta di una notevole transizione da compiere in un breve periodo di te mpo; come riuscirete
a gestirla?
Conosciamo la roadmap e abbiamo degli obiettivi da raggiungere più o meno nelle prossime tre stagioni.
Il primo compito è quello di creare un team unito e coeso ed assicurarsi che tutti lavorino bene insieme.
La nostra priorità assoluta è garantire che tutto proceda senza intoppi. Non voglio concentrarmi solo sul
processo, ma so anche che dobbiamo costruire qualcosa per avere successo nel tempo e che dovremo
agire rapidamente. C’è molto da fare.
Cosa pensa degli elementi costituenti di questa operazione?
Renault è fortemente impegnata nella Formula 1 da oltre 40 anni e ha sviluppato una vera e propria
cultura delle gare automobilistiche, ciò di cui ci rendiamo conto ogni giorno presso il centro di ViryChâtillon. Esattamente lo stesso vale per Enstone e possiamo esserne orgogliosi. La mia prima visita
ad Enstone mi ha fatto capire che c’è un vero attaccamento verso Renault; ci sono persone qui che
lavoravano per Renault quando vinceva il campionato Costruttori e quando Fernando Alonso si
aggiudicava il titolo del campionato Piloti. Abbiamo a disposizione una solida base su cui costruire il
nostro successo futuro.
Questo sarà il suo primo ruolo in Formula 1, attende con impazienza quest’esperienza?
È vero che questo è il mio primo ruolo nell’ambito della Formula 1, ma ho al mio attivo un lungo tirocinio
nelle categorie giovanili e non vedo l’ora di poter utilizzare tutto ciò che ho imparato nel corso di molti
anni di competizioni per affrontare la sfida della Formula 1. Si tratta di una nuova esperienza per me,
ma le corse automobilistiche sono corse automobilistiche e l’obiettivo è sempre lo stesso! L’approccio
che serve per vincere è lo stesso, indipendentemente dalla categoria di gara.
Cosa ha portato il team a scegliere Kevin come pilota?
Kevin ha dalla sua una buona combinazione di esperienza e giovane età. Ha fatto un’ottima stagione di
gare con McLaren due anni fa e ha dimostrato le sue capacità nelle categorie giovanili, come ad esempio
la Formula Renault 3.5. Può puntare alla vittoria in competizione e in campionato dato che il talento non
gli manca. L’assenza di chilometraggio dello scorso anno lo motiverà e lo farà scalpitare nell’attesa di
ritornare in questo mondo. È importante per noi perché tutti sappiamo che il 2016 non sarà una stagione
facile. Sappiamo qual è il nostro punto di partenza e abbiamo bisogno di persone motivate come Kevin
per continuare a dare il massimo.
Jolyon dovrà affrontare una grande sfida nella stagione del suo debutto?
Jolyon passa dal ruolo di Terzo Pilota di una scuderia privata all’essere Pilota di Gara nella scuderia di
un costruttore, oltre che il pilota con più esperienza all’interno del team. È molto maturo, ha la testa sulle
spalle e sappiamo sin da quando ha conquistato il titolo nella stagione 2014 della GP2 Series che può
spuntarla contro i migliori in pista. È l’anno del debutto per Jolyon, ma la nostra esperienza ci insegna
che gli esordienti sono in grado di dare ottimi risultati, perciò siamo soddisfatti della formazione che
andremo a schierare al volante delle nostre automobili.
8
Abbiamo uno dei migliori giovani piloti di Francia, Esteban. Trova entusiasmante il fatto che
faccia parte della formazione del team?
Esteban è un campione del GP3 e ha battuto Max Verstappen nella lotta per il titolo della Formula 3
Europea nel 2014. Probabilmente è uno dei giovani piloti di maggior successo degli ultimi anni. Ha
davanti a sé un anno fantastico nel suo ruolo di terzo Pilota e Riserva nel nostro team e in altri programmi
con Mercedes. È una grande opportunità per lui e ringraziamo Mercedes-Benz per averci sostenuto a
questo proposito. Esteban ha gareggiato per le mie scuderie con Mercedes e Genii e c onosco bene il
suo talento e le sue capacità.
DOMANDE & RISPOSTE - BOB BELL
Direttore tecnico di Renault Sport One Formula One Team
Nella sua carriera, Bob ha ricoperto ruoli tecnici o manageriali che l’hanno aiutato ad aggiudicarsi la
vittoria in nove Campionati Costruttori e 10 Campionati Piloti.
Si è laureato con lode in Ingegneria Aeronautica presso la Queens University di Belfast nel 1979,
concludendo il dottorato di ricerca in Ingegneria Aeronautica nel 1982 con una tesi dal titolo: “Studio
teorico e sperimentale del flusso sulle estremità alari generato da un’ala in scivolata”.
Dal 1982 al 1988 Bob ha lavorato per McLaren International, occupando varie posizioni, fra cui quella
di Responsabile dell’Aerodinamica, Responsabile Ricerca & Sviluppo e Responsabile del Progetto per
il Nuovo Record Illimitato di Velocità su Terra.
Ha trascorso un primo periodo ad Enstone come Specialista Aerodinamico Senior per Benetton
Formula, dal 1998 al 99, prima di passare a Jordan Grand Prix, dove è stato Responsabi le Tecnologia
Veicoli nel periodo 1999 – 2001.
Nel 2001 Bob è ritornato ad Enstone come Vice Direttore Tecnico e successivamente come Direttore
Tecnico (2003 – 2009). Ha ricoperto il ruolo di Acting Team Principal (2009) e di Amministratore
Delegato (2010), prima di entrare a far parte di Mercedes-Benz Grand Prix Ltd come Direttore Tecnico,
dal 2011 al 2014.
Cosa comporta il suo nuovo ruolo di Direttore tecnico?
Mi occuperò di supervisionare e gestire il funzionamento tecnico dei due siti di Viry e Enst one. Lo scopo
primario è quello di garantire che vi sia un approccio strategico coerente e che vengano utilizzate in
maniera ottimale le risorse congiunte a nostra disposizione. Lavorerò a stretto contatto con il
responsabile tecnico di ciascun sito, vale a dire Nick Chester e Rémi Taffin. Ciò significa che trascorrerò
circa la metà del tempo a mia disposizione presso ciascuna struttura, aiutando a definire la direzione
dello sviluppo di telaio e motore in modo da assicurare l’allineamento dell’approccio adottato nei due
stabilimenti. Per quanto riguarda i riporti diretti, la mia interazione con i due direttori tecnici non dovrà
essere necessariamente quotidiana, ma sufficiente da avere una visione strategica dei progressi fatti
nelle varie attività e da garantire che venga mantenuto un corretto livello di comunicazione, così che
tutti sappiamo come si sta procedendo e possiamo concentrarci sui nostri obiettivi pri mari.
Cosa pensa di ciò che ha visto finora?
Entrambe le variabili dell’equazione offrono un enorme potenziale cui attingere. Per riassumere la
situazione nelle due organizzazioni: in primo luogo c’è Enstone, un sito che di recente è stato privato di
molte risorse ma che resta strutturalmente solido; Viry, d’altro canto, potrebbe essere definito un sito
con risorse sufficienti da poter fare un lavoro credibile, sebbene di recente la situazione sia stata resa
molto difficile dal passaggio alle nuove power unit, che ha avuto un forte impatto sull’operatività della
struttura. Per Viry il segreto sta nel riuscire a spronare i dirigenti e i manager a sfruttare tutte le nuove
opportunità offerte da un inserimento a tutti gli effetti in F1. Qui lo sforzo va concentrato piuttosto a livello
strutturale, mentre ad Enstone si deve lavorare sulle risorse. Le problematiche del passato sono chiare
e stiamo lavorando per superarle.
Qual è l’obiettivo?
Fondere due organizzazioni portandole a diventare un’unica entità, più di quanto non siano mai state.
Se si guarda alla storia del team e anche all’evoluzione della F1 in generale, si capisce come nella
9
generazione dei V8 e persino dei V10 fosse possibile un rapporto più indipendente fra le due parti di un
team che si occupavano rispettivamente di propulsore e telaio, mentre oggi per avere successo è
necessaria un’integrazione di gran lunga maggiore con power unit più complesse, e bisogna stare al
passo con il ritmo imposto dall’intensità della competizione. Questa integrazione non si misura solo in
termini di prestazioni su pista, ma anche in base a come si ottimizzano le risorse disponibili. Non è un
esercizio mirato ad ottenere la vittoria a tutti i costi, quanto piuttosto un esercizio per arrivare a vincere
in maniera controllata. Avendo due siti possiamo puntare a realizzare economie di scala per garantire
uno sfruttamento ottimale delle risorse a disposizione ed individuare opportunità di efficientament o
operativo. Dobbiamo essere più integrati di prima.
È un progetto entusiasmante?
Questo progetto è estremamente entusiasmante. Ho sempre avuto grande rispetto per ciò che fanno i
costruttori di motori in Formula 1 e si tratta di una sfida incredibilmente difficile per qualsiasi costruttore,
indipendentemente da quanto il prodotto finale sia valido rispetto agli altri motori. Avere l’opportunità di
intervenire sia sul telaio che sul propulsore è un onore e una responsabilità molto stimolante che sono
davvero impaziente di affrontare. Per tutte le persone coinvolte, questo è un periodo carico di emozioni
in cui si ha l’opportunità di far parte di un nuovo team di lavoro sostenuto da un costruttore, di vederlo
partire da una situazione non del tutto rosea e portarlo al successo e di fare tutto questo in modo
sostenibile, impegnandosi in un’impresa che definirei meravigliosa. Si tratta di qualcosa di cui tutti
vogliamo sentirci orgogliosi. È una prospettiva diversa dall’acquisizione di una scuderia o di un partner
per i motori che stanno già godendo di grande successo; qualunque successo qui sarà ottenuto grazie
al lavoro e agli sforzi di tutti e per questo sarà estremamente gratificante.
10
DOMANDE & RISPOSTE - NICK CHESTER
Direttore Tecnico Telaio – Renault Sport Formula One Team
Nick si è laureato a Cambridge nel 1991 per poi entrare a far parte di Simtek Research specializzata in
simulazione di veicoli, accompagnandola nel suo ingresso in Formula 1 nel 1994. È passato ad Arrows
Grand Prix nel 1995, occupandosi prima della simulaz ione dei veicoli, poi della progettazione delle
sospensioni, prima di diventare Performance Engineer per Damon Hill e Pedro Diniz (1997) e
successivamente Race Engineer per Mika Salo e Pedro de la Rosa (1998-1999).
Nel 2000 ha intrapreso una carriera ad Enstone, entrando in Benetton come tecnico responsabile dei
collaudi per Alexander Wurz, Giancarlo Fisichella e Mark Webber. Successivamente è diventat o
Performance Engineer per Fisichella (2001), poi Jarno Trulli (2002-2004), aiutando l’Italiano a
conseguire la sua prima e unica vittoria in un Gran Premio a Monaco nel 2004.
Dal 2005 Nick ha assunto la posizione di Responsabile dell’unità Vehicle Performance Group (VPG),
occupandosi di sospensioni, freni e simulazione. VPG ha svolto un ruolo fondamentale nel riportare ad
Enstone i Campionati del Mondo Costruttori e Piloti nelle stagioni 2005/ 2006 e nell’introdurre il
cosiddetto “tuned mass damper” o smorzatore a massa che si sarebbe dimostrato una grande
innovazione del periodo.
Nel 2010 è diventato Responsabile della Divisione Performance Systems, sovrintendendo nel contempo
a VPG, Control Systems e Dyno. Si è inoltre occupato di supervisionare la pianificazione e l’introduzione
del pilota di Enstone nel simulatore di giri. Dal 2011, Nick è stato Ingegnere Capo responsabile della
pianificazione e della delivery dei veicoli vincenti E20 ed E21. Il 2013 ha visto Nick assurgere al ruolo di
Direttore Tecnico ed assumere responsabilità nella direzione della progettazione e nello sviluppo dei
modelli E21, E22, E23 e R.S.16.
Cosa ci può dire della R.S.16?
La R.S.16 sarà il terzo veicolo prodotto da Enstone dall’epoca in cui sono entrati in vigore i regolament i
per gli ibridi V6. Trae ispirazione da tutte le lezioni imparate dai due precedenti modelli e può essere
considerata come un’evoluzione delle E22 ed E23. Per il secondo anno consecutivo abbiamo cambiato
la Power Unit e alcuni elementi del periodo di sviluppo della R.S.16 sono stati molto brevi, ma pensiamo
di poter contare su una solida base da cui partire per lavorare.
Ci possiamo aspettare sorprese dalla R.S.16?
Vogliamo una base solida che ci consenta di introdurre sviluppi per tutto l’anno. Per la prima sequenz a
non dovrebbero esserci sorprese, ma lavoreremo su tutta una serie di aspetti per migliorare il veicolo
durante tutta la stagione e porremo le basi per il 2017 e gli anni futuri.
Sono stati molto serrati i tempi per la R.S.16?
Molto. Eravamo avanti con lo sviluppo del telaio con la precedente Power Unit, ma l’attenzione si è
spostata mano a mano che cresceva la probabilità – probabilità che alla fine si è confermata – che
saremmo tornati a far parte della famiglia Renault. È giusto dire che siamo stati molto, ma molto
impegnati!
Quanto è diversa la situazione tecnica a d Enstone rispetto a quella di dodici mesi fa?
Ora siamo Renault e abbiamo di fronte a noi un progetto a lungo termine, ciò che è molto emozionante.
Ora siamo in grado di pianificare a lungo termine, il che ci aiuta a sviluppare e ci consente di spaziare
in nuove aree. Abbiamo già visto che possiamo fare straordinari progressi in breve tempo senza le lotte
che abbiamo dovuto portare avanti l’anno scorso per approntare tutti i componenti dell’auto.
Quale equilibrio si può trovare tra il programma a lungo termine e le esigenze di breve termine
per la sfida 2016?
A breve termine ci troviamo a compiere una specie di gioco di prestigio. Si è trattato di un cambiament o
molto tardivo nel programma di sviluppo del veicolo 2016, e ciò ha comportato una tabella di marcia
molto serrata con il telaio. È stato un programma molto intenso, ma abbiamo visto che, con
l’omologazione del telaio, possiamo reagire velocemente e fare un ottimo lavoro. I dipendenti di Enstone
11
hanno risposto stupendamente. Dopo le difficoltà del passato, sono tutti tornati ed hanno ingranato la
quarta lavorando senza sosta sui compiti più immediati. È uno spettacolo!
Quali sono gli obiettivi tecnici della stagione?
Ci concentriamo sullo sviluppo degli elementi di base che ci aiuteranno a crescere per il 2017.
Intendiamo migliorare l’affidabilità, accrescere l’integrazione tra telaio e Power Unit, il tutto con l’obiettivo
di ottenere in futuro un veicolo molto più integrato. La nostra attenzione si concentra molto anche sulla
costruzione del team e delle infrastrutture. Nel 2016 dovremo far uscire l’auto e trarre insegnament i
direttamente sul campo mano a mano che costruiamo il team piuttosto di limitarci a fissare obiettivi di
prestazioni da ottenere in pista.
Quanti cambiamenti si aspetta nell’infrastruttura di Enstone?
Rinforzare i molti dipartimenti di Enstone fa decisamente parte dell’attuale programma e stiamo facendo
colloqui per molte nuove posizioni. Alla fine del 2013 eravamo circa 100 addetti in meno di quant o
fossimo prima. Il compito ora consiste nell’assumere il personale migliore per costruire strategicament e
il team nel corso del 2016. Abbiamo anche accesso a più risorse fisiche di prima, per cui possiamo
sviluppare completamente i nostri dipartimenti così come sono adesso, per consentire il pieno utilizzo
del personale su cui possiamo contare attualmente.
12
DOMANDE & RISPOSTE - REMI TAFFIN
Direttore Tecnico Motore – Renault Sport Formula One Team
Rémi si assume tutta la responsabilità per la Power Unit sviluppata da Renault presso lo stabilimento di
Viry-Châtillon. Lavorando in stretta collaborazione con Nick Chester, Rémi garantisce che il team
tecnico produca una Power Unit ottimizzata in grado di funzionare in perfetta armonia con il telaio.
Remi è entrato a far parte di Renault Sport nel 1999, lavorando per tutta la panoplia di clienti Renault ,
tra cui British American Racing, Arrows, Benetton e Renault F1 Team. Ha anche collaborat o
direttamente con due Campioni del Mondo, Jenson Button e Fernando Alonso, sostenendo quest’ultimo
con le proprie competenze tecniche, fino alla vittoria nei due anni in cui si è aggiudicato il titolo.
Rémi è passato poi alla gestione delle attività su pista con la creazione di Renault Sport F1 nel 2011,
assumendosi la responsabilità della performance in gara del motore dei partner di Renault Sport F1.
Presenziando a tutte le gare e ai collaudi per l’intera stagione, Rémi ha garantito il supporto cliente ai
team con veicoli che montavano motori Renault e si è rivelato di grande aiuto nei quattro titoli mondiali
ottenuti da Red Bull Racing nell’era V8.
Nel 2015 è diventato Direttore delle Operazioni, gestendo i team di tecnici ed ingegneri nei reparti Dynos
(banchi di prova per test dinamometrici) e Assemblaggio presso lo stabilimento di Viry e garantendo
una transizione senza intoppi alla competizione tramite la supervisione dei tecnici integrati nei team
partner di Renault.
Com’è stata accolta a Viry-Châtillon la notizia che Renault avrebbe riacquisito la proprietà del
team?
Naturalmente erano tutti molto entusiasti di questa notizia a Viry. Dopo un lungo periodo di successi
nell’era V8, non abbiamo avuto un buon 2014 e siamo dovuti giungere fino a metà 2015 prima di tornare
in pista e poterci rimettere in sesto. Nel 2016 abbiamo la sensazione di poter finalmente prendere una
boccata d’aria e guardare dove stiamo andando. Sappiamo che quest’anno sarà difficile e tutti si
aspettano di dover far fronte ad una sfida, ma è una bella sensazione avere un piano a lungo termine e
una direzione da seguire.
Quali sono i principali cambiamenti apportati alla Power Unit Renault quest’anno?
Se riguardiamo il 2015, abbiamo introdotto alcuni nuovi concept verso la fine dell’anno con lo ‘Spec D’.
Se a quel punto non avevamo utilizzato tutti i concept che avevamo sviluppato, il collaudo su pista in
Brasile ci ha fornito informazioni utilissime. In particolare, stavamo lavorando sulla camera di
combustione e sul turbo per aumentare le prestazioni senza sacrificare l’affidabilità. La Power Unit che
utilizzeremo a Melbourne è la mera continuazione del lavoro che abbiamo cominciato l’anno scorso, ma
ci sono add-on che hanno spinto anche oltre i concept. Ci sono anche altri comparti su cui stiamo
lavorando, per cui ci saranno ulteriori migliorie introdotte nel corso della stagione, ma quello che
vedremo a Melbourne sarà già un bel passo avanti rispetto a dove ci eravamo fermati nel 2015. Tuttavia,
dobbiamo guardare al 2016 come all’anno in cui porre le basi per il 2017, l’anno in cui ci aspettiamo che
la partnership sia maturata.
Quali sono gli obiettivi realistici per quest’anno?
Dobbiamo ammettere che il lavoro per l’integrazione della nostra Power Unit nel telaio è cominciato
molto tardi e stiamo facendo del nostro meglio in condizioni particolarmente sfidanti, per cui dobbiamo
essere realistici sui risultati del 2016. Dobbiamo continuare a fornire un motore affidabile e competitivo,
ma dobbiamo anche stabilire legami forti e duraturi con il team di Enstone che è responsabile del telaio.
È un vantaggio conoscere già molti membri del personale e le loro metodologie, ma ci vorrà del tempo
per tirar fuori il meglio gli uni e dagli altri. Alla fine, lavorare bene insieme ci permetterà di sviluppare la
Power Unit e il telaio più velocemente ed efficacemente, ma per riuscirci ci vuole tempo.
Sono stati apportati cambiamenti significativi a Viry in seguito alla decisione di ricostituire il
team?
13
Mentre Enstone sta ripartendo, per Viry si tratta più di proseguire sul precedente slancio. Non abbiamo
apportato grossi cambiamenti operativi dall’annuncio; è più questione di mettere le cose a posto.
Abbiamo effettuato ingenti investimenti per l’applicazione dei nuovi regolamenti sulle Power Unit,
compresi i nuovi banchi di prova per test dinamometrici, gli aggiornamenti software e il personale
supplementare. Con un team che lavora per gli stessi obiettivi e con le stesse tempistiche, ora possiamo
trarre pienamente vantaggio dai precedenti investimenti. Renault si impegna a lungo termine con una
piattaforma solida e possiamo sviluppare anche strategie altrettanto a lungo termine.
16 –SPECIFICHE TECNICHE
Telaio
Monoscocca in composito di alluminio a nido d’ape e fibra di carbonio stampato,
realizzato da Renault Sport Formula One Team e progettato per offrire massima
robustezza con un peso minimo. Power unit Renault installata come element o
strutturale attivo.
Sospensione
anteriore
I bracci oscillanti superiori e inferiori in fibra di carbonio azionano un bilanciere
interno attraverso un sistema push-rod. Questo è collegato a una barra di
torsione e a smorzatori montati all’interno della sezione anteriore del
monoscocca. Montanti in alluminio e ruote OZ lavorate in magnesio.
Sospensione
posteriore
Bracci oscillanti superiori e inferiori in fibra di carbonio con barre di torsione
azionate da un sistema pull-rod e smorzatori montati trasversalmente all’interno
della scatola del cambio. Montanti in alluminio e ruote OZ lavorate in magnesio.
Trasmissione
Cambio in titanio semi-automatico a otto velocità con retromarcia. Sistema
“quickshift” per massimizzare la velocità di cambiata.
Sistema
di
alimentazione
Centralina
Cella combustibile ATL in gomma con rinforzo in Kevlar.
Impianto
frenante
Posto guida
Dischi e pastiglie in carbonio. Pinze AP Racing. Pompe freni AP Racing.
Centralina elettronica standard Microsoft MES.
Sedile guidatore rimovibile realizzato in composito di carbonio di forma
anatomica, con cintura di sicurezza da corsa a sei o otto punti. Nel volante sono
integrati i comandi dei cambi marcia, la leva della frizione e il comando di
regolazione dell’alettone.
Dimensioni e Peso
Carreggiata anteriore: 1450 mm
Carreggiata posteriore: 1400 mm
Altezza complessiva: 950 mm
Larghezza complessiva: 1800 mm
Peso complessivo: 702kg, con pilota telecamere e zavorra
14
R.E.16 – SPECIFICHE TECNICHE
Motore
Cilindrata
1.6L V6
Numero cilindri
6
Massimo numero giri
15.000 g/min
Pressione di sovralimentazione
Turbocompressore unico, pressione di
(generalmente 4 bar ass.)
Massimo flusso carburante
100kg/ora
Quantità carburante consentita
per gara
100kg
Configurazione
90° V6
Alesaggio
80mm
Corsa
53mm
Altezza albero motore
90mm
Numero valvole
4 per cilindro, 24
Terminali di scarico
Scarichi separati per turbina e valvola di regolazione flusso gas esausti
sull’asse longitudinale della vettura
Alimentazione
Iniezione diretta
sovralimentazione
Sistemi di Recupero Energetico
Giri MGU-K
Max. 50.000 g/min
Potenza MGU-K
Max. 120kW
Energia recuperata dalla MGUK
Max. 2 MJ/giro
Energia rilasciata dalla MGU-K
Max. 4 MJ/giro
Giri MGU-H
>100.000 giri/min
Energia
MGU-H
recuperata
dalla
Illimitata
Dati generali
Peso
Min 145kg
Numero
di
Power
Unit
consentite per pilota nel 2016
5*
Potenza complessiva
Circa 875 CV
*Scendono a 4 se il calendario include 20 GP o meno
15
illimitata
I NOSTRI PILOTI
JOLYON PALMER
Pilota ufficiale #30
Jolyon Palmer ha esordito nelle gare di Formula 1 per Renault Sport Formula One Team, dopo aver
vestito i panni di terzo pilota per la versione precedente di Enstone nel team Lotus F1 nel 2015.
È assurto agli onori della Formula 1 sulla scia della vittoria conseguita nella stagione 2014 del
campionato GP2, dove si è distinto per essere stato il primo pilota britannico a vincere questa serie
propedeutica alla F1 dall’epoca di Lewis Hamilton nel 2006. Guidando per il prestigioso team frances e
DAMS, il pilota venticinquenne ha stabilito il record per il punteggio più alto conseguito in una stagione,
ottenendo 256 punti. Si è qualificato in pole position per sette volte, ha vinto quattro gare (in Bahrein,
Monaco, Monza e Sochi) e si è assicurato altri otto piazzamenti sul podio riuscendo ad aggiudicarsi il
campionato quando ancora mancavano tre gare alla fine.
Prima del GP2, Jolyon si era distinto con una stagione degna di nota nel Campionato FIA di Formula 2
nel 2010 dove si è piazzato al secondo posto dopo aver dominato la prima metà del campionato. Aveva
soffiato sul collo di quello che alla fine sarebbe stato il campione, Dean Stoneman, per tutto il tempo
fino all’ultima gara della stagione, riuscendo ad ottenere ben cinque vittorie, dieci piazzamenti sul podio
e cinque pole position.
Dati salienti
Data di nascita: 20 gennaio 1991
Luogo di nascita: Horsham, Regno Unito
Nazionalità: Britannica
Sito Web ufficiale: www.jolyonpalmer.com
Twitter ufficiale: www.twitter.com/JolyonPalmer
Pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/jolyonpalmer
DOMANDE & RISPOSTE
Come si sente quando pronunciano il titolo: Jolyon Palmer pilota ufficiale di Renault Sport
Formula One Team 2016?
Mi sento benone! Non vedo l’ora di cominciare! È stato un inverno lungo, ma anche molto utile per
prepararsi. Ho passato molto tempo ad Enstone e mi sono allenato molto duramente. A fine mese
tornerò in pista a Barcellona. Non potrei essere più pronto.
Che differenza c’è tra l’essere il terzo pilota di un team privato e il pilota ufficiale del team di un
Costruttore?
È un bel cambiamento! Un progetto molto emozionante ed è meraviglioso esservi coinvolto fin
dall’inizio. È stato fantastico essere annunciato come pilota ufficiale del 2016, e l’importanza di questo
titolo è ulteriormente aumentata dopo aver confermato il fatto che Renault ha acquistato il team e si sta
impegnando fortemente per il futuro. L’anno scorso ha posto ottime basi per me e ora siamo solo agli
inizi ma abbiamo tutti una grandissima opportunità da cogliere. Essere il pilota ufficiale del team di un
affermato Costruttore di Formula 1… non potevo sognare di meglio.
Cosa ha visto cambiare ad Enstone nelle ultime settimane?
Ho avvertito un cambiamento immediato nell’energia che avvolgeva lo stabilimento e in brevissimo
tempo tutte le macchine sono ripartite e i materiali hanno cominciato ad arrivare. C’è un’atmosfera così
positiva nello stabilimento, ci sono aspettative per il futuro; c’è un team che ha riacquistato vitalità ed è
nuovamente pronto a darsi da fare. Sarà un anno di transizione, venendo dal periodo difficile di fine
2015, per cui sarà mio compito fare del mio meglio nel mio lavoro, mentre il team crescerà e si svilupperà
per tutta la stagione. Il potenziale è immenso.
Qual è il suo approccio rispetto alla nuova stagione ?
16
Voglio essere il più preparato possibile ed affrontare le sfide mano a mano che si presentano. È stata
una buona cosa poter contare sulla sospensione invernale per rimettermi in forma mentalmente e
fisicamente. Mi concentro sul lavoro che mi attende. Una volta che saremo in grado di tes tare il veicolo
direttamente in pista, potremo programmare meglio il nostro approccio. Per il momento ci sono talmente
tante incognite prima di mettersi in moto. Si tratta di una nuova auto, di un nuovo motore e di nuovi
proprietari. Voglio solo fare del mio meglio e potermi dire soddisfatto di ciò che avrò fatto per la fine
dell’anno.
È pronto ad affrontare il grande aumento di lavoro che l’aspetta ?
Certo che lo sono e non vorrei fosse altrimenti! Sono un pilota di Formula 1, per cui non vedo l’ora di
affrontare il tutto. L’anno scorso è stato più intenso di quanto mi aspettassi e mi sono reso conto di
quanto i piloti abbiano da fare. Non c’è solo il lavoro in pista, ma anche il viaggio per arrivarci e il tempo
trascorso nello stabilimento e per gli altri eventi. Ora, facendo parte di un team – con concessionarie un
pò dappertutto – ci sarà davvero molto da fare lavorando con la famiglia Renault e i suoi amici. Il carico
di lavoro fa parte integrante della vita del pilota. Sono certo che vedrò posti interessanti e incontrerò
gente adorabile per tutta la stagione. Si preannuncia un anno molto impegnativo e, si spera, anche
molto positivo.
Cosa ha fatto per prepararsi?
L’allenamento invernale è stato davvero intenso e molto positivo. Quando non si ha la possibilità di
guidare, è buona norma lavorare sulla propria forma fisica. Purtroppo ho dovuto lottare con il tempo
britannico, per cui ho fatto parecchie attività in palestra! Sono un amante del bel tempo, ma sono uscito
a correre quando smetteva di piovere!
Parla francese?
Ho fatto un pò di francese a scuola, ma sicuramente dovrò rispolverarlo! Ci saranno certament e
tantissime persone con cui parlare francese e siamo tutti coinvolti in questo magnifico progetto con
grandi obiettivi da raggiungere.
Date principali:
2015 – Formula 1
Jolyon comincia la sua carriera in Formula 1 con il team Lotus sottoponendosi a un grande lavoro sulle
prove libere e continuando, nel contempo, a svolgere altri compiti di terzo pilota tra cui la partecipazione
al programma di simulazione.
2011-2014 – Campionato GP2
Nel 2014 conclude la stagione del GP2 con stile affermandosi come campione con ben quattro vittorie,
sette posizionamenti sul podio e un record per aver accumulato 256 punti complessivi e 19 punti
consecutivi. Il pilota britannico aveva esordito nel Campionato GP2 nel 2011, posizionandosi tra i primi
dieci nella prima corsa svoltasi ad Abu Dhabi e continuando ad accumulare punti nel primo anno. L’anno
successivo affianca l’attuale pilota di Sauber, Marcus Ericsson, nel team iSport International. L’inizio
della stagione è rovinata da problemi all’impianto elettrico, sebbene poco dopo il cambiamento del telaio
abbia consentito a Jolyon di catapultarsi al sesto posto a Monac o, prima di vincere la successiva prova
sprint, sempre nel Principato. Il 2013 si è rivelato un buon precursore della stagione in cui Jolyon
avrebbe vinto il campionato, ottenendo la vittoria in Ungheria, dominando la corsa a Singapore e finendo
al settimo posto in classifica.
2009-2010 – Campionato FIA di Formula 2
Jolyon consegue un sesto posto come sua migliore prestazione nel primo anno di attività e comincia il
secondo anno con la vittoria di Silverstone, la prima vittoria in F2 per un pilota britannico da quando suo
padre Jonathan si era affermato al Mugello nel 1983. Continua ad impressionare il pubblico e già dalla
terza gara a Monza si piazza in testa alla classifica per scivolare, proprio alla fine, in seconda posizione
dopo Dean Stoneman.
2007- 2008 – Formula Palmer Audi
Jolyon conclude al 12° posto la sua gara di esordio a Silverstone prima di migliorare i risultati e
conseguire le vittorie di Brands Hatch e Oulton Park. Un infortunio con il quad gli impedisce di
17
concludere la sua prima stagione, ma si rimette abbastanza in fretta da continuare a combattere per il
titolo nel 2008, finendo al terzo posto dopo aver vinto a Spa e aver ottenuto 11 piazzamenti sul podio.
KEVIN MAGNUSSEN
Pilota ufficiale #20
Kevin Magnussen sale incredibilmente sul podio fin dal suo debutto in Formula 1 nel 2014 piazzandosi
secondo nel Gran Premio d’Australia e diventando il primo esordiente a riuscire in questa impresa alla
sua prima partecipazione a un GP, dopo Lewis Hamilton nel 2007.
Entra nel Renault Sport Formula One Team con una grande voglia di successo, dopo un anno senza
corse nonostante una bellissima stagione da esordiente.
In passato, Kevin aveva conseguito il titolo della Formula Renault 3.5 series 2013 con cinque vittorie e
13 piazzamenti sul podio battendo il rivale Stoffel Vandoorne. Nel 2012 si era guadagnato il podio agli
esordi nella Formula Renault 3.5, mentre nella precedente stagione si era piazzato secondo nella F3
britannica.
Dati salienti
Data di nascita: 5 ottobre 1992
Luogo di nascita: Roskilde, Danimarca
Nazionalità: Danese
Sito Web ufficiale: www.kevinmagnussen.com
Twitter ufficiale: www.twitter.com/kevinmagnussen
Pagina Facebook ufficiale: (da confermare)
Partecipazione a Gran Premi: 20
Piazzamenti sul podio: 1
Vittorie: 0
DOMANDE & RISPOSTE
Cosa significa per lei il ritorno alla Formula 1 con il Renault Sport Formula One Team?
Provo una sensazione incredibile e per me significa così tanto. Non vuol dire solo correre in Formula 1,
ma anche ai massimi livelli. Renault Sport si batterà per vincere i campionati del mondo in futuro, ci sarà
una fase iniziale di costruzione, ma poi il loro scopo è vincere ed è un obiettivo che condivido. Non
posso credere di far parte di questa realtà.
Fino a che punto questi ultimi anni sono stati come le montagne russe per lei?
Mi sono formato il carattere! Nel 2014 ho fatto la stagione con McLaren e ho avuto la sensazione di
essermela cavata bene contro un ex campione del mondo. Essere sostituito l’anno dopo è stata dura,
anche se il team poteva contare su una compagine molto forte. Ho gareggiato fin da quando avevo sei
anni per cui starmene seduto in panchina non rientrava sicuramente nei miei piani.
Ha qualcosa da dimostrare con il suo ritorno alle gare di Formula 1?
Spero di riuscire a dimostrare tante cose. Sono estremamente motivato dopo un intero anno passato
lontano. Sono rimasto seduto a bordo pista durante le gare per così tanti weekend che ora ho voglia di
tornare e dimostrare quanto valgo. Ho gareggiato per tutta la vita e non vedo proprio l’ora di ritornare a
correre, tanto più con Renault Sport!
Cosa ha fatto per essere sicuro di essere pronto a correre nel caso in cui si presentasse
un’opportunità?
Non dovendo partecipare alle gare l’anno scorso ho avuto più tempo per allenarmi e ora mi sento in
piena forma proprio per questo. Sono pronto da un punto di vista fisico. Non ho passato tanto tempo
sulle auto da competizione, ma per quel poco che ci sono stato, mi sono sentito perfettamente a mio
agio. Mi ha sempre stupito constatare con quanta velocità io sia in grado di riadattarmi alla guida anche
18
dopo lunghi periodi di pausa. Sono stato quasi immediatamente sul pezzo quando ho collaudato la
Porsche Le Mans e ciò mi accade ogniqualvolta mi ritrovo in un veicolo di Formula 1. Sono pronto.
È un nuovo progetto entusiasmante, ma c’è così tanto da fare in così breve tempo ; quale sarà il
suo contributo?
Ho tanto da dare. Sono stato associato ad una grande scuderia di Formula 1 per cinque anni e ne ho
passati tre ad affinare le mie capacità di guida e collaudo. Pur potendo contare su un’unica stagione di
partecipazione alle corse, ho una buona esperienza. Non vedo l’ora di cominciare a partecipare a un
grande progetto come quello del team Renault. Sono davvero felice di farne parte.
Com’è stata la sua storia passata con Renault?
Conosco bene questa Marca perché ho corso nelle categorie junior come la Formula Renault 2.0, e nel
2013 ho vinto la Formula Renault 3.5 Series. Nella mia testa c’è un collegamento e mi ricordo bene le
stagioni fatte nella World Series by Renault, sono state bellissime esperienze. Spero di aggiungere a
queste bellissime esperienze anche il 2016 e gli anni futuri.
Date principali
2014 – 2015 In gara con McLaren-Honda
L’esordio di Kevin in Formula 1 è perfetto con un secondo posto al Gran Premio d’Australia. Dimostra
di essere un valido compagno per il Campione del Mondo del 2009 Jenson Button, accumulando
regolarmente punti per tutto il 2014. Con l’arrivo di Honda, Kevin si ritrova relegato in panchina in favore
di Fernando Alonso, due volte Campione del Mondo.
2012 – 2013: Formula Renault 3.5
Kevin colpisce tutti classificandosi tra i primi tre nella sua prima corsa di Formula Renault 3.5 con Carlin
nel 2012. Nella sua stagione da esordiente registra tre pole position e una vittoria a Spa concludendo
con un settimo posto in classifica. Nel 2013 ottiene il titolo con DAMS e si sbarazza di concorrenti temibili
del calibro del terzo pilota di McLaren-Honda, Stoffel Vandoorne. Il danese conclude la stagione con
cinque vittorie e tredici piazzamenti sul podio e si assicura il titolo all’ultimo giro sul Circuito di Catalogna .
2011: Formula 3 britannica
La lunga battaglia portata avanti in questa stagione con l’attuale pilota di Formula 1 della scude ria
Sauber Felipe Nasr si dimostra la principale attrattiva del campionato britannico di Formula 3 2011.
Erano compagni di squadra per il prestigioso team delle monoposto Carlin, ma Nasr è stato in grado di
infilare i risultati uno dopo l’altro relegando Kevin nel ruolo di secondo classificato nel campionato ,
arrivando comunque prima di piloti del calibro di Valtteri Bottas e Roberto Merhi.
2010: Formula 3 tedesca
Kevin parte tardi, ma si assicura il terzo posto nel campionato tedesco di Formula 3 2010 dopo una
stagione passata a misurarsi con Stef Dusseldorp. Magnussen comincia l’ultima gara con due punti di
vantaggio, prima di sconfiggere il rivale nell’ultimo scontro. Può così arrivare terzo e guadagnarsi gli
onori del Campionato Esordienti piazzandosi prima di Daniel Abt e Felix Rosenqvist.
2009: Formula Renault 2.0
Tenendosi in equilibrio tra le categorie Formula Renault 2.0 del NEC e dell’Eurocup, Kevin divent a
protagonista di entrambi i campionati dopo aver raccolto una vittoria e 12 podi in 14 gare. Può così
passare alla più prestigiosa Formula Renault 3.5 series.
2008: Danish Formula Ford, ADAC Formel Masters Series
Dopo un’impressionante carriera nel mondo dei kart, il pilota danese si sposta sulle monoposto e da
subito non passa inosservato vincendo il campionato Formula Ford nel suo Paese natio. Non
accontentandosi di questo campionato, corre anche in sei gare dell’ADAC Formel Masters.
19
ESTEBAN OCON
Terzo pilota e pilota di riserva
Il bel talento francese Esteban Ocon ritorna a Enstone nel 2016 come terzo pilota e pilota di riserva di
Renault Sport Formula One Team.
Già inserito nel programma Junior della scuderia Lotus F1, il 2015 sarà un anno che Esteban potrà
difficilmente dimenticare, essendosi aggiudicato il campionato GP3 dopo aver avuto la meglio su Luca
Ghiotto. Quattordici piazzamenti sul podio, compresa una serie di nove secondi posti, hanno dimostrato
la sua incredibile determinazione nell’ambire allo scettro.
Nel 2014 Esteban sconfigge Max Verstappen conquistando la corona anche del Campionato europeo
FIA di Formula 3 e concludendo l’anno con un veicolo del team Lotus F1 alla fine dei collaudi della
stagione. Nelle successive corse per Force India dà prova di tutte le sue capacità. Esteban entra a far
parte di Renault Sport, ma continua a rientrare nel programma Junior di Mercedes-Benz. L’anno prima
si era battuto contro Pierre Gasly e Oliver Rowland nell’Eurocup Formula Renault 2.0.
Dati salienti:
Data di nascita: 17 settembre 1996
Luogo di nascita: Normandia, Francia
Nazionalità: Francese
Sito Web ufficiale: www.esteban-ocon.com
Twitter ufficiale: www.twitter.com/oconesteban
Pagina Facebook ufficiale: www.facebook.com/esteban.ocon
DOMANDE & RISPOSTE
Come ci si sente a essere presentato come il terzo pilota di Renault Sport Formula One Team?
Sono estremamente felice di far parte del team di Renault al suo rientro in Formula 1. Alla fine dell’anno
scorso ho firmato per rientrare nel programma Junior di Mercedes-Benz a lungo termine e ora sono
molto orgoglioso di essere stato scelto anche per aiutare quest’anno il Renault Sport Formula One
Team. Non solo come pilota francese con una scuderia francese, ma anche perché posso continuare a
costruire quello che avevo già cominciato a fare qualche anno fa con Enstone.
Com’è la sua storia con Enstone?
Una parte del mio cuore è rimast in quell’angolo di campagna inglese. Sono cresciuto lì e quel posto
l’ho visitato per la prima volta a 13 anni quando praticavo ancora il go-kart. Enstone mi ha conquistato:
la gente, la tecnologia, semplicemente incredibile. Ho fatto parte della famiglia Enstone nelle categorie
Junior fino alla fine del 2014 e ho persino avuto la mia prima esperienza in Formula 1 quello stesso
anno durante un weekend con il team ad Abu Dhabi. Conosco tanta gente di Enstone e ho imparat o
tante cose da loro. Sono ancora giovane, ma abbiamo già una lunga storia insieme.
Qual è il suo approccio alla stagione che l’aspetta?
Voglio imparare più che posso e assorbire tutte le informazioni come una spugna. Voglio essere pront o
a saltare in auto in qualsiasi momento. E aiutare il team ogniqualvolta potrò. È un’incredibile opportunit à
per me e voglio essere pronto per compiere il passo successivo!
A parte il suo ruolo con il Renault Sport Formula One Team, cos’altro intende fare?
La mia carriera è gestita da Mercedes dalla fine del 2014 e sono diventato a pieno titolo Junior Mercedes
alla fine della scorsa stagione, dopo aver vinto il campionato GP3. Anche nel mio nuovo ruolo di terzo
pilota di Renault Sport Formula One Team, continuo ad essere un membro a lungo termine della famiglia
Mercedes e devo ringraziare Mercedes e Renault per averlo reso possibile. Ci sono anche alcune
opportunità per correre quest’anno, ma non è ancora stato deciso niente. È un’opportunità incredibile
essere guidati e sostenuti da Toto (Wolff) e Mercedes – e avere l’onore di rappresentare una Marca
come Renault in Formula 1!
20
Date principali
2014 – 2015: Campionato GP3
La stagione di esordio nel campionato GP3 si conclude con la vittoria dopo che Esteban sconfigge il
rivale più diretto, Luca Ghiotto. Pur vincendo un’unica gara – altre due vittorie sono state revocate per
problemi tecnici – Esteban si è rivelato un assiduo del podio finendo per ben quattordici volte nelle prime
tre posizioni. Esteban rientra anche nel programma di sviluppo dei piloti di Mercedes F1 e partecipa ai
collaudi del team Force India F1.
2014: Campionato europeo FIA di Formula 3
Max Verstappen è l’unico pilota che si sia potuto quanto meno avvicinare a Esteban nel Campionat o
europeo di Formula 3 del 2014. Dopo essere entrato nella prestigiosa squadra Prema Powerteam in
seguito al Gran Premio di Macau, Esteban si erge ai vertici della classifica dalla prima gara e vince il
campionato quando ancora manca una corsa alla conclusione. In quella stagione si aggiudica nove
vittorie e un totale di 21 piazzamenti sul podio. Il successo ottenuto gli permette di guadagnarsi un test
con il team Lotus F1 ad Abu Dhabi e l’esordio nella Race of Champions.
2012 – 2013: Formula Renault 2.0
Esteban esordisce su una monoposto nel 2012, partecipando all’Eurocup Formula Renault 2.0 con
Koiranen Motorsport. Nel primo anno guadagna quattro piazzamenti a punti, ma nessuno di questi gli è
più gradito del podio che ottiene in casa propria a Le Castellet. Esteban associa questa campagna alla
stagione nella Formula Renault 2.0 Alps, guadagnando due podi sul circuito del Red Bull Ring. Nel
2013, passa al team ART Junior e si aggiudica la prima vittoria sul suo circuito preferito, Le Castellet,
facendosi strada verso il terzo posto in classifica.
21
RENAULT SPORT ACADEMY
La storia di Renault, caratterizzata dalla formazione di giovani piloti di grande talento, prosegue con la
creazione di Renault Sport Academy di Renault Sport Racing, che ha l'obiettivo di trovare i futuri
Campioni del Mondo di Formula 1 per Renault Sport.
Renault Sport Academy utilizzerà le diverse piattaforme di Renault Sport Racing e le sue strutture globali
nel campo del motorsport per trovare nuovi talenti da formare, coinvolgendo i vari Paesi in cui Renault
è presente nella ricerca di giovani piloti a livello locale.
Quattro sono i piloti che parteciperanno all’Academy; il campione in carica della Formula Renault 3.5
Series, Oliver Rowland e, provenienti dal campo di gara 2015 della Eurocup Formula Renault 2.0 e della
Formula Renault 2.0 Alps, il vincitore Jack Aitken, il secondo classificato Louis Delétraz e, a completare
il podio, Kevin Joerg.
I piloti parteciperanno alle competizioni del 2016 con il sostegno di Renault Sport Racing. Rowland
correrà in GP2, Delétraz prenderà parte alla F3.5 V8 Series, il cui nome è stato appena modificato,
mentre Aitken e Joerg gareggeranno in GP3. Ciascun pilota avrà obiettivi s pecifici da raggiungere per
crescere nel mondo dello sport automobilistico.
L'obiettivo di Renault Sport Academy è di far crescere il pilota all'interno di Renault Sport Racing. A
Parigi, i piloti che fanno parte dell’Academy saranno istruiti sui valori fondamentali e sulla storia di
Renault Sport Racing. Nel corso dell'anno si svolgerà un programma di allenamento completo, che sarà
oggetto di valutazione presso la sede di Renault Sport Formula One a Enstone, e che prevede la
partecipazione a sessioni di allenamento prima dell'inizio della stagione e a metà anno. È altresì previs t o
uno stage a Enstone per capire come opera il Renault Sport Formula One Team. Il programma sarà
gestito da Mia Sharizman Ismail ***, esperto di competizioni come Formula 1, GP2, GP3 e numeros e
altre categorie.
Nel corso della sua storia, Renault ha scoperto numerose future stelle della F1, tra cui Robert Kubica,
Lucas di Grassi, Pastor Maldonado, Heikki Kovalainen, Jérôme d'Ambrosio e Romain Grosjean, i quali
hanno partecipato a precedenti programmi piloti Renault.
Guillaume Boisseau, Direttore Marche Gruppo Renault
Renault vanta una storia eccezionale nel campo del motorsport e noi vogliamo che prosegua anche in
futuro. Renault Sport Academy ci consente di formare nuovi talenti e di coinvolgere i mercati locali. Così
il progetto acquista un significato importante per ogni Paese dove Renault Sport è presente e ci
consente di pescare da un bacino più grande i piloti che porteranno la nostra bandiera ai più alti livelli
nelle competizioni del futuro.
Intervista con Frédéric Vasseur, Racing Director, Renault Sport Racing
Cos’è Renault Sport Academy?
Renault Sport Academy è un programma che evidenzia come Renault Sport Racing sia impegnata nella
scoperta di giovani talenti per far crescere le future stelle della Formula 1. Si tratta di un programma
completo che comprende tutto ciò di cui un giovane pilota ha bisogno per crescere e raggiungere i
massimi risultati sportivi.
Perché avete creato l’Academy?
Intendiamo formare i campioni del futuro. Il motivo non è semplicemente altruistico; vogliamo che questi
piloti diventino i futuri campioni del mondo di Formula 1 per Renault Sport e stiamo mettendo a loro
disposizione tutti gli strumenti per raggiungere questo obiettivo. In ultima analisi, vogliamo che il futuro
team piloti del Renault Sport Formula One Team provenga dalle fila di Renault Sport Academy.
Cosa vi aspettate dai piloti che partecipano all’Academy?
Saremo estremamente chiari con ogni singolo pilota su ciò che ci aspettiamo da lui in gara. Vogliamo
vedere i migliori risultati possibili su pista, e sviluppare e migliorare il modo in cui il pilota affronta il
22
proprio compito, da ogni punto di vista. Vogliamo persone complete in grado di lavorare in maniera
efficace ed efficiente con gli ingegneri e i meccanici, con i partner e gli sponsor.
I PILOTI DELL’ACADEMY
Oliver Rowland
Età: 23
Nazionalità: Britannica
Stagione 2015: vincitore Formula Renault 3.5 Series
Vittorie: 8
Podi: 13
Campionati precedenti:
2015:
2014:
2013:
2012:
2011:
2010:
1°
4°
2°
3°
2°
7°
Formula Renault 3.5 Series, Formula E, GP2
Formula Renault 3.5 Series
Eurocup Formula Renault 2.0, 4° Formula Renault 2.0 NEC
Eurocup Formula Renault 2.0
Formula Renault 2.0 UK
Formula Renault 2.0 UK Winter Series
Oliver Rowland ha avuto una stagione eccellente nel 2015, durante la quale ha ingaggiato una lunga
battaglia con Matthieu Vaxiviere per il titolo della Formula Renault 3.5 Series.
Rowland ha conquistato il campionato con una gara di anticipo, trovando un equilibrio perfetto tra il
calendario della Formula Renault e alcune apparizioni in GP2, dove è anche riuscito ad andare a punti.
Il pilota britannico ha iniziato la sua ascesa nel mondo dello sport automobilistico nelle gare di kart all’et à
di sette anni, prima di debuttare nelle competizioni automobilistiche nel 2010 nella Formula Renault 2.0
UK Winter Series.
Rowland si è distinto fin dalle prime fasi della carriera, conquistando il premio McLaren Autosport BRDC
nel 2011 e riuscendo a provare l’emozione della Formula 1 alla guida di una McLaren.
Lo scorso anno, il suo secondo in Formula Renault 3.5 Series, il pilota britannico ha conquistato il titolo
e ha anche trovato il tempo di debuttare in Formula E.
L'incredibile anno di Rowland lo porterà a gareggiare in GP2 con il supporto di Renault Sport Academy.
Intervista con Oliver Rowland
Come ha reagito quando ha saputo di essere stato selezionato per Renault Sport Academy?
È un grande onore far parte dell’Academy. Molti piloti hanno avuto l'enorme fortuna di partecipare alle
precedenti Academy organizzate da Renault ed io intendo sfruttare appieno questa possibilità. Sono
molto felice di far parte della prossima generazione di piloti e il fatto che Renault Sport Racing creda
nelle mie capacità mi riempie di orgoglio. Intendo ripagarli con ottime prestazioni e, spero, con tutta la
mia carriera.
In che modo la partecipazione all’Academy la aiuterà a crescere?
Con il ritorno di Renault Sport in Formula 1 come scuderia, ritengo che l'obiettivo di lungo termine debba
essere di contribuire alla crescita della scuderia e, speriamo, anche quello di vincere dei titoli mondiali.
Questo percorso mi aiuterà a crescere come persona e come pilota. Sarà fondamentale allenars i
correttamente, avere la giusta preparazione mentale e capire come funziona una scuderia di Formula
1.
Che significato ha per lei vedere Renault in Formula 1?
Avevo 13 o 14 anni e mi ricordo quando Fernando Alonso vinse due campionati con Renault; fu un
evento fondamentale nella mia adolescenza, e penso che questo ritorno dia grandissimo impulso alla
23
Formula 1 dal punto di vista della forza dei costruttori. Renault manca da un pò di tempo in Formula 1.
È fantastico vederli rientrare al 100% con l'impegno a conquistare i titoli in futuro.
Il fatto di correre per Renault le dà più carica e una motivazione maggiore?
Sicuramente, avere l'aiuto e la guida di una scuderia di Formula 1 è una grandissima motivazione, ma
per me è ancora più speciale perché faccio parte della famiglia Renault fin dal primo giorno. Nei miei
cinque anni al volante di monoposto ho sempre e solo guidato nelle serie minori Renault. Il fatto che mi
apprezzino e mi sostengano nel 2016 è fantastico.
24
Jack Aitken
Età: 20
Nazionalità: britannica
Stagione 2015: vincitore Eurocup Formula Renault 2.0, 2° Formula Renault 2.0 Alps, vincitore ProMazda
Wintercup
Vittorie: 12
Podi: 17
Campionati precedenti:
2015:
2014:
2013:
2012:
vincitore, Formula Renault 2.0 Alps, 1° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Pro Mazda Winterfest
7° Eurocup Formula Renault
2° Formula Renault 2.0 NEC
3° Dunlop InterSteps Championship, 2° Formula Renault BARC Winter Series
Pochi piloti possono affermare di aver avuto un anno straordinario come Jack Aitken nel 2015.
Vincitore di tre campionati, Aitken ha dovuto combattere fino in fondo per imporsi nella Eurocup Formula
Renault 2.0, e ha conquistato il titolo nella Pro Mazda Winterfest per un solo punto.
A completare uno strabiliante 2015, il giovane pilota ha anche prevalso in un terzo campionat o
dominando la Formula Renault 2.0 Alps. Un risultato impressionante se si considera che Aitken si è
fratturato la schiena nel corso dell’anno, un incidente che comunque lo ha fermato solo per due
settimane.
La carriera di Aitken è iniziata con i kart a sette anni, prima di passare alle automobili nella Formula
Renault BARC Winter Series quattro anni fa.
I successi sono giunti subito, Aitken si è piazzato secondo nella Formula Renault 2.0 NEC nel 2013, ha
poi partecipato alla Eurocup Formula Renault 2.0 e lo scorso ha messo a segno la tripletta di cui sopra.
Intervista con Jack Aitken
Cosa significa far parte di Renault Sport Academy?
Ha un grandissimo significato. Essere selezionato per un programma che punta alla Formula 1 è
un’aspirazione per tutti i giovani piloti, è fantastico poter avere un primo contatto con la Formula 1. Dopo
avere incontrato gli altri partecipanti all’Academy, mi sento ancora più emozionato.
Cosa spera di ottenere dall’Academy?
Renault conosce la Formula 1 alla perfezione. Sanno come trattare un pilota e come aiutarlo a
migliorare. Non vedo l'ora di affrontare le pressioni insite in questo ruolo. In questo sport i risultati sono
fondamentali ed è bello sentire addosso questo tipo di tensione.
Che carica le ha dato questo ruolo?
La carica è enorme. Mi ricordo cosa ha significato il programma Renault in passato per i piloti e ho visto
come funziona. Significa essere sostenuto e aiutato e mi consentirà di imparare moltissimo.
Quali sono i suoi progetti per il 2016?
Quest'anno correrò in GP3, in quella che si presenta come una delle stagioni più competitive degli ultimi
anni. Punto a vincere delle gare e ho le carte in regola per farlo. È troppo presto per prevedere chi
conquisterà il titolo, ma spero di trovarmi in buona posizione verso la fine della stagione.
25
Louis Delétraz
Età: 18
Nazionalità: svizzera
Stagione 2015: 2° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 3.5
series
Vittorie: 12
Podi: 17
Campionati precedenti:
2015:
2014:
2013:
2012:
2° Eurocup Formula Renault 2.0, 1° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 3.5 series
2° Formula Renault 2.0 NEC, Formula Renault 2.0 Eurocup
19th Formula Renault 2.0 NEC
Formula BMW Talent Cup
Figlio di Jean-Denis Delétraz, che ha corso in Formula 1 e a Le Mans, Louis ha iniziato a farsi un nome
nelle corse automobilistiche dopo essere finito secondo nella stagione 2015 nella Eurocup Formula
Renault 2.0.
Delétraz ha iniziato a correre sui kart a 10 anni e ha subito dimostrato tutto il suo talento vincendo divers i
titoli.
Questi successi hanno portato Delétraz a debuttare in Formula BMW nel 2012 per poi passare alla
Formula Renault 2.0 NEC l'anno seguente.
Delétraz ha dimostrato di essere subito in grado di vincere e nel 2015 ha corso in Formula Renault 2.0
NEC e nella Eurocup Formula Renault 2.0.
Lo svizzero è riuscito a gareggiare nei due campionati con grande esperienza, conquistando il titolo
nella Formula Renault 2.0 NEC e finendo secondo nella Eurocup Formula Renault 2.0.
Intervista con Louis Delétraz
Cosa significa poter lavorare con una Marca famosa come Renault in una fase così precoce della
sua carriera?
È una grandissima conquista! Renault vanta un’esperienza enorme in ambito sportivo e ha ottenuto
risultati eccellenti in oltre 40 anni di Formula 1. Far parte della Academy è un’emozione incredibile, mi
rende felice e anche orgoglioso. Si tratta di una possibilità fantastica e voglio sfruttarla al massimo.
Cosa spera di ottenere dall'esperienza con la Academy?
Lo scorso anno, guidando nella Eurocup Formula Renault 2.0, mi sono avvicinato a Renault e ho visto
da vicino di cosa sono capaci. Ho vissuto dei momenti fantastici durante la mia carriera n ei loro
campionati e dopo averli visti al lavoro, non vedo l'ora di collaborare con loro in Formula 1. Sarà una
chance meravigliosa per il mio futuro.
Le dà una grande carica essere stato selezionato per Renault Sport Academy?
Si tratta di una motivazione enorme. La Formula 1 è il mio sogno e per arrivarci è necessario il support o
di un team di Formula 1. Ricevere questa possibilità da Renault è estremamente importante e mi rende
ancora più determinato a vincere.
La stagione 2016 sta per iniziare, che cosa si aspetta?
Quest'anno correrò in F3.5 V8 e sarà molto utile. Nonostante il cambiamento di nome, telaio e motore
sono sempre Renault. Sarà anche il mio primo anno su una vettura che ha un comportamento non
lontano da quello di una Formula 1 per cui avrò la possibilità di imparare tanto. Correrò con la Fortec
Motorsport, hanno vinto il campionato lo scorso anno con il mio compagno di Academy Oliver Rowland.
Avrò una macchina vincente, ora tocca a me conquistare il gradino più alto del podio.
26
Kevin Joerg
Età: 20
Nazionalità: svizzera
Stagione 2015: 2° Formula Renault 2.0 NEC, 3° Eurocup Formula Renault 2.0
Vittorie: 3
Podi: 17
Campionati precedenti:
2015:
2014:
2013:
2012:
2011:
2°
6°
4°
6°
4°
Formula Renault 2.0 NEC, 3° Eurocup Formula Renault 2.0
Eurocup Formula Renault 2.0, 13th Formula Renault 2.0 NEC
Formula Renault Alps, Eurocup Formula Renault 2.0
Formula Abarth
BMW Talent Cup
Kevin Joerg ha vissuto da protagonista il 2015, giungendo secondo nella Formula Renault 2.0 NEC e
terzo nella Eurocup Formula Renault 2.0.
Il giovane pilota svizzero si è distinto per il suo talento nei kart, poi è passato alla Formula BMW e alla
Formula Abarth.
Nel 2013 Joerg ha partecipato al GP3 Young Driver Test prima di correre in Formula Renault 2.0 Alps
e in Formula Renault 2.0 NEC.
Intervista con Kevin Joerg
Cosa ha provato quando ha sentito il suo nome tra i membri di Renault Sport Academy?
È stata una sensazione bellissima. Sapere che se lavorerò bene avrò la possibilità di correre in Formula
1 è incredibile. È una di quelle situazioni che ti possono cambiare la vita. Sono felicissimo e non vedo
l'ora di iniziare. Il programma della Academy è molto promettente, Renault è una Marca top. Essere
stato scelto è un grandissimo onore e le possibilità per il futuro sono ottime.
Quali sono gli obiettivi che la Academy la aiuterà a raggiungere?
È un supporto fondamentale per la prossima stagione, se pensiamo agli allenamenti e a tutti gli altri
aspetti in cui Renault Sport vuole vederci migliorare. Il programma mi aiuterà a lungo termine e il futuro
appare molto più roseo.
La storia di Renault nel formare i talenti parla da sola, ritiene che questa o pportunità sia ancora
più importante per lei?
Lavorare con Renault Sport è sicuramente qualcosa di molto speciale. I nomi che sono cresciuti con
loro sono davvero impressionanti. Ottimi piloti hanno avuto carriere eccellenti grazie a Renault ,
contribuendo a scrivere una bellissima storia.
27
RENAULT SPORT FORMULA ONE TEAM NELL’AMBITO DELL’ALLEANZA RENAULT-NISSAN
Uno dei principali punti forti dell’Allenza Renault-Nissan è la capacità di creare potenti sinergie industriali
in molteplici ambiti come la R&S e la produzione. A partire dal 2016, questo stesso approccio si ritroverà
anche nelle attività motoristiche, in quanto la prestigiosa Marca dell’Alleanza, Infiniti, collaborerà con
Renault Sport Formula One Team in veste di partner tecnico.
Infiniti ha beneficiato per cinque anni della proficua sponsorizzazione di Red Bull Racing, attività iniziata
grazie alla partnership dell’Alleanza con il team anglo-austriaco. In questo periodo, Infiniti ha aumentat o
notevolmente la notorietà del proprio brand. Avendo raggiunto tutti gli obiettivi, Infiniti ha deciso che
fosse giunta l’ora di farsi avanti da un punto di vista tecnico nel mondo dello sport.
Infiniti si avvarrà delle proprie competenze nella tecnologia ibrida e darà un valido contributo allo
sviluppo del sistema di recupero dell’energia (ERS – Energy Recovery System) della Power Unit della
R.E.16 F1, che integra due motogeneratori (MGU-H e MGU-K) e una batteria.
Il primo motore elettrico MGU-K (dove K sta per “Kinetic”) è collegato all’albero del motore a
combustione interna. L’MGU-K funge da generatore recuperando parte dell’energia cinetica che si
disperde in fase di frenata convertendola in elettricità per dare una spinta pari a 120 kW o 160 CV
sfruttabili per tutto il giro.
Fungendo da generatore, l’MGU-H (dove H sta per “Heat”) assorbe la potenza dall’albero della turbina
per convertire il calore che si sprigiona dai gas di scarico. L’energia elettrica così prodotta potrà essere
convogliata all’MGU-K oppure alla batteria per essere immagazzinata e utilizzata in un secondo
momento.
Infiniti gode di un’ottima fama nel settore dei veicoli ibridi ad alte prestazioni. Il sistema ibrido della Q70
è stato riconosciuto nel Libro dei Guinness dei primati come l’ibrido più veloce su un quarto di miglio e
l’Infiniti Q50 si avvale dello stesso sistema. Questa grande e valida competenza sarà sfruttata al meglio
dal team di Viry-Châtillon in quanto nel 2016 un gruppo di esperti di Infiniti specializzati in sistemi ibridi
si trasferirà dal Giappone in Francia per sostenere lo sviluppo.
Questa partnership si basa su un solido piano quinquennale. I tecnici responsabili della produzione auto
collaboreranno con gli esperti di Formula 1, facendo sì che ciò incida positivamente sul portafoglio della
produzione di serie di Infiniti.
Nel frattempo, i mercati di Infiniti continueranno ad avere accesso alla Formula 1 per sviluppare le
proprie attività di marketing.
Tommaso Volpe, Global Director di Infiniti Motorsport, ha commentato: «Nei cinque anni di
sponsorizzazione di Red Bull Racing, abbiamo raggiunto i nostri obiettivi in termini di brand awarenes s .
Come Casa automobilistica, la nostra prossima mossa consiste nel consolidare la nostra credibilità
diventando un player attivo del mondo della Formula 1. La creazione di Renault Sport Formula One
Team con il nostro partner dell’Alleanza Renault ci fornisce un’occasione ideale per compiere questa
naturale evoluzione da sponsor a partner tecnico. Infiniti parteciperà direttamente con l’ERS al progett o
Renault Sport Formula One Team. Il nostro k now-how permetterà alla scuderia di trarre vantaggi in
pista, ma anche noi avremo tanto da imparare nell’ambiente estremo della Formula 1 e potremo
trasferire questo k now-how nella produzione di serie. Il nostro primo obiettivo è aumentare la nostra
credibilità tecnica sostenendo Renault Sport con la nostra grande competenza nella tecnologia ibrida.
Il secondo obiettivo consiste nell’alimentare l’entusiasmo e l’impegno dei nostri clienti, concessionari e
dipendenti. La notizia è già stata accolta con grande entusiasmo all’interno dell’azienda, fatto
importantissimo per sostenere il nostro core business.»
28
I PARTNER DI RENAULT SPORT F1
Bell & Ross
Bell & Ross è una Marca di orologi specializzata in strumentazione aeronautica.
La mission di Bell & Ross è inventare, progettare e produrre orologi esclusivi e perfettamente funzionali
per i professionisti che operano in condizioni estreme.
Nel suo stabilimento di La Chaux-de-Fonds in Svizzera, Bell & Ross perpetua nel tempo l’arte
squisitamente svizzera dell’orologeria di lusso.
La storia di Bell & Ross ha avuto inizio alla fine del XX secolo e il brand è ora diventato un’azienda
internazionale con sede in 70 Paesi tramite una rete selezionata di oltre 800 rivenditori e 15 boutique
esclusive.
Devialet
Devialet, Ingénierie Acoustique de France, è stata fondata nel 2007 dall’ingegnere Pierre-Emmanuel
Calmel dopo una rivoluzionaria scoperta che ha cambiato la storia dell’amplificazione sonora: si tratta
dell’ADH Intelligence. Questa prima invenzione ha reso possibile l’ibridazione delle tecnologie digitali e
analogiche per ottenere un suono di incomparabile qualità. Insieme a Quentin Sannié, un imprenditore
visionario, e a Emmanuel Nardin, designer di eccellenza, hanno costituito un trio che sta portando
Devialet sulla strada del successo mondiale. Leader dei sistemi audio di fascia alta del mercato e start up rinomata per le importanti innovazioni realizzate nel campo del suono, Devialet sta per lanciare una
nuova meraviglia tecnologica destinata a cambiare tutto …
Tra i suoi investitori, Devialet può contare su Bernard Arnault, Marc Simoncini, Xavier Niel e Jacques Antoine Granjon.
EMC
EMC è leader mondiale nel consentire alle aziende e ai service provider di trasformare le loro aziende
e offrire servizi informatici sotto forma di ITaaS (Information Technology as a Service). Elemento
fondamentale di questa trasformazione è il cloud computing, che aiuta le Divisioni IT a immagazzinare,
gestire, proteggere ed analizzare il loro bene più prezioso – le informazioni – in un modo più agile,
affidabile ed economicamente vantaggioso. Nel 2013, il team di Enstone si è rivolto a EMC per una
totale revisione della sua infrastruttura IT – sia a livello di sistemi a bordo pista che presso la sede
britannica di Enstone. Il cambiamento era necessario per far fronte alla nuova ondata di sfide
tecnologiche e competitive. Questa partnership che ormai dura da 4 anni con EMC è stata stabilita per
portare avanti il programma di sviluppo del team e ha visto la scuderia Lotus F1 adottare tutta una
gamma di tecnologie cloud private di EMC per consentire lo stoccaggio nonché la gestione e la
protezione delle informazioni in una modalità più versatile ed economicamente vantaggiosa.
Genii
Genii Capital è una Società di investimenti e consulenza finanziaria che opera nell’ambito della Divisione
Finanza del Gruppo Genii. Detiene attualmente una quota di minoranza in Renault Sport Formula One
Team, di cui aveva la proprietà e il controllo tra il 2010 e il 2015. In questo periodo, il team ha conseguito
risultati straordinari, battendo Mercedes e McLaren rispettivamente nelle stagioni 2012 e 2013,
guadagnandosi così la reputazione di principale team non sostenuto dagli OEM.
Oggi Genii Capital può ancora contare sul suo rapporto con il team per interagire con i leader di mercato,
gli opinion leader, i soggetti che contano nel mondo della finanza, i capi politici, i pezzi grossi della global
corporate finance e i player mondiali della comunità della Formula 1. Avvalendosi di questo ambient e
dinamico, Genii Capital continua a sostenere il team, aprendo nel contempo anche un dialogo positivo
29
con le controparti che sono in grado di sviluppare le competenze core di Genii e aumentarne il
coinvolgimento in vari settori: tecnologie; automobilismo, energia e immobiliare.
Infiniti
Infiniti Motor Company Ltd. ha sede a Hong Kong con una struttura commerciale presente in più di 50
Paesi. Il brand Infiniti è stato lanciato nel 1989. La sua prestigiosa gamma di automobili è attualment e
prodotta in stabilimenti presenti in Giappone, Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Infiniti intende anche
estendere le sue attività di produzione in Messico entro il 2017.
Vanta, inoltre, uffici di progettazione ad Atsugi-Shi, nei pressi di Yokohama, a Londra, San Diego e
Pechino.
Infiniti sta lanciando una potente offensiva a livello di prodotti. Il brand è stato oggetto di plauso per il
design iconico e le tecnologie innovative per l’assistenza alla guida.
Microsoft
Al centro di tutte le aziende di successo ci sono persone in grado di far accadere le cose (“make things
happen!”). Miicrosoft Dynamics progetta soluzioni moderne che dotano gli individui di strumenti intuitivi
che consentono loro di lavorare al meglio. Le nostre applicazioni proattive e di facile utilizzo si adattano
al modus operandi di persone e sistemi, permettendo alle aziende di svilupparsi velocemente e di avere
lo sguardo sempre rivolto al futuro in un mondo in continua evoluzione.
Total
Total è produttore e fornitore mondiale di energia, leader internazionale del settore del petrolio e gas
nonché secondo operatore mondiale nel comparto dell’energia solare con SunPower. L’impegno dei
suoi 100.000 dipendenti va nel senso di migliorare il patrimonio energetico rendendolo più sicuro, più
pulito, più efficiente, più innovativo ed accessibile al maggior numero possibile di persone. Come
cittadini corporate responsabili, ci concentriamo sull’obiettivo di garantire che le nostre sedi presenti in
oltre 130 Paesi in tutto il mondo offrano costantemente vantaggi economici, sociali e ambientali.
30
RENAULT: 115 ANNI DI SUCCESSI NELLO SPORT AUTOMOBILISTICO
Renault ha capito da tanto tempo quale fosse il valore dello sport automobilistico per il proprio brand.
Renault si aggiudicò la sua prima grande vittoria in una gara automobilistica nel 1902 con la corsa
Parigi-Vienna, grazie a Marcel Renault. Tre veicoli leggeri Type K furono introdotti insieme a quattro
voiturette più piccole per combattere contro colossi come le potenti Mercedes del Conte Zborowski e la
Panhard di Henry Farman. L’evento si svolse su un percorso di strade ripide e tortuose, che
comprendeva anche un difficile valico alpino. Marcel Renault vinse mantenendo una velocità media di
62,5 km/h e da quel momento in poi Renault si sarebbe rivelata un temibile concorrente negli sport
motoristici di tutti i livelli.
Nel 1906 Renault partecipò al primo Gran Premio in assoluto, che si svolgeva su due giorni lungo le
strade pubbliche nei pressi di Le Mans. Renault partecipò con la Type AK, dotata di un telaio leggero
con motore a quattro cilindri da 12,9 litri. Nonostante le temperature infernali, la strada che quasi si
scioglieva e più di 12 ore di guida, l’ungherese Ferenç Szisz si aggiudicò la gara per conto di Renault .
La vittoria contribuì ad aumentare le vendite del produttore francese negli anni successivi alla corsa.
L’era del jazz e i record di velocità terrestre
Negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, Renault si concentrò sui rally e sui record di velocit à
terrestre. Nel 1925 Renault vinse il Rally di Montecarlo. Il 1926 fu l’anno in cui nacque la Renault 40CV
Type NM da 9,0 litri per le prove di velocità, dotata di monoposto, carrozzeria coupé aerodinamica e
ruote esposte. Riuscì a registrare una media sulle 24 ore di 173,5 km/h – una velocità di tutto rispetto
per un’auto di serie dell’epoca.
Negli anni Trenta, Renault sviluppò la gamma Nerva e continuò a fare numerosi tentativi per battere i
record di velocità sulle strade europee e africane. Dotata del secondo motore a 8 cilindri in linea di
Renault e ispirata agli sviluppi tecnici del settore aeronautico, la Nervasport si piazzò seconda al Rally
di Montecarlo del 1932, solo due decimi di secondo dietro al vincitore. Le vittorie arrivarono con il Rally
di Montecarlo del 1935 e la corsa Liegi-Roma-Liegi del 1935, mentre un secondo posto, dietro a Bugatti,
fu conseguito nel Rally del Marocco.
Ma l’auto diede prova di prestazioni spettacolari sul circuito di Montlhéry. Ad aprile 1934, un modello di
Nervasport appositamente preparato stabilì diversi record di endurance in tutte le categorie. Fu in grado
di coprire più di 8000 km in 48 ore, a una media di oltre 160 km/h e con una velocità massima quasi pari
a 200 km/h. Questa monoposto dalla carrozzeria molto dinamica avrebbe influenzato il design dei futuri
veicoli Renault.
Le “Stelle Filanti” degli anni Cinquanta
Renault recuperò lo spirito pionieristico degli esordi negli anni Cinquanta quando fec e ulteriori tentativi
per stabilire il record di velocità terrestre. Dopo due anni di prove nel tunnel del vento, a settembre 1956
Renault portò la straordinaria Étoile Filante blu (stella filante) a Bonneville Salt Flats nello Utah, Stati
Uniti. Questo eccezionale veicolo presentava una carrozzeria tubulare, rivestita di poliestere, e due
grandi alettoni in stile velivolo. Era dotata di un innovativo motore a turbina in grado di produrre 270 CV
a 28.000 giri al minuto e di una trasmissione Transfluide. Strizzando l’occhio al settore aeronautico,
funzionava a cherosene ed era praticamente priva di vibrazioni, grazie all’elevata velocità di rotazione
delle turbine. La prima volta che toccò il suolo, il suo sviluppatore Jean Hébert riuscì a stabilire un nuovo
record di velocità terrestre, registrando un picco di 308,85 km/h.
Renault fece seguito a questa importante conquista nel campo della velocità con ulteriori successi nel
mondo dei rally. La piccola e innovativa Dauphine, con il motore montato posteriormente, partecipò a
diversi eventi, tra cui la Mille Miglia. Conquistò i primi quattro posti nell’evento del 1956 e quello stesso
anno si aggiudicò anche il Tour de Corse. Due anni dopo fu proprio una Dauphine a vincere il
leggendario Rally di Montecarlo.
31
Gli esordi della partnership con Gordini
Agli inizi degli anni Sessanta una versione più sportiva e performante della Dauphine fu prodotta da
Amedeo Gordini, che con il proprio nome aveva creato anche veicoli per i Gran Premi. La partnership
Renault-Gordini si rivelò un grande successo, con l’avvento negli anni successivi della classica R8
Gordini, della R12 e della R17. La R8 Gordini si distinse in particolare nei rally, nelle gare in salita e su
circuito e divenne talmente popolare che nel 1966 fu inaugurata la Renault 8 Gordini Cup, un
programma che fu a giusto titolo considerato come il precursore dei campionati monomarca. Il motore
della Renault 12 Gordini fu montato anche sui primi veicoli Formula Renault il cui primo campionat o
francese si tenne nel 1971. Molti grandi campioni e piloti di spicco si lanciarono nella Formula Renault ,
tra cui Jacques Laffite, Jean Ragnotti, Alain Prost, Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton.
La sede parigina di Amedeo Gordini era diventata troppo piccola per le sue ambiziose attività, per cui si
andò alla ricerca di un nuovo edificio fuori città. La location ideale fu trovata a Viry -Châtillon e la sede
inaugurata il 6 febbraio 1969. Doveva essere il trampolino di lancio per un successo significativo e
duraturo nel mondo dello sport automobilistico nei decenni successivi.
L’attenzione fu inizialmente posta su un nuovo motore V6 da 2 litri che fu ufficialmente lanciato a gennaio
1973. Ben presto, il nuovo motore dimostrò di essere competitivo nella prestigiosa gamma di auto
sportive europea da 2 litri. Questa evoluzione fu seguita dall’ingresso nel Campionato del Mondo Sport
prototipi FIA con una versione turbo.
Renault Sport fu fondata nel 1976 e fu proprio in quell’anno che vide la luce un programma parallelo di
monoposto dotate di motore V2 nel Campionato Europeo di Formula 2.
Il successo di Le Mans e gli esordi in Formula 1
Tra le auto sportive le Renault turbo dimostrarono di essere incredibilmente veloci, registrando tutta una
serie di pole position e giri migliori. Il tutto si concretizzò nel 1978 quando Didier Pironi e Jean-Pierre
Jaussaud conseguirono una storica vittoria su una Alpine-Renault A442B dotata di motore Renault V6
turbo. Un’altra Renault si piazzò quarta. Dopo essersi assicurata il successo a Le Mans, Renault poteva
concentrarsi su un altro obiettivo: la Formula 1.
L’opzione di correre con un veicolo dotato di motore turbo era presente nei regolamenti da molti anni,
ma nessuno prima di Renault aveva osato farlo. Le prove su pista erano già cominciate in sordina con
la versione 1,5 litri del motore turbo dal 1976 e un breve programma di corse fu fissato per l’anno
successivo.
La RS01 con motore V6 turbo esordì al Gran Premio di Inghilterra nel 1977 con Jean-Pierre Jabouille.
Quest’auto che fu soprannominata la “teiera gialla”, non concluse la sua prima gara, ma fece tuttavia
una gran bella impressione. Verso la fine dell’anno ci furono altre quattro partecipazioni che costituirono
un’esperienza più valida. Il processo continuò per tutto il 1978 finché Jabouille non guadagnò i primi
punti per Renault – e per qualsiasi motore turbo – conseguendo il quarto posto nel GP degli Stati Uniti
d’America. L’introduzione della configurazione biturbo in occasione del GP di Monaco del 1979 fu una
grande conquista. Il team aveva, infine, cominciato a risolvere il problema critico del turbo lag (ritardo
del turbo) e Jabouille si portò a casa la prima vittoria storica della marca giocando in casa, a Digione,
dopo essere partito in pole position.
Le vittorie dei rally
Contemporaneamente, Renault continuò ad impegnarsi nei rally. Vinse il titolo Costruttori del
Campionato del Mondo Rally nel 1973, prima che Guy Fréquelin si aggiudicasse il Campionato di Rally
francese nel 1977 con la Alpine A310 Groupe 5. La Renault 5 Alpine acquisì ulteriore fama con Jean
Ragnotti, che si piazzò secondo al Rally di Montecarlo del 1978. Successivamente, Ragnotti portò la
Renault 5 Turbo alla vittoria guidandola nel Rally di Montecarlo del 1981 e nel Tour de Corse del 1985.
Renault si avventurò anche nei rally raid con la Parigi – Dakar e fu una Renault 20 iscrittasi privatament e
e guidata dal fratelli Marreau a vincere l’edizione 1982, attraversando i deserti africani.
32
Nel frattempo, il coinvolgimento di Renault nel mondo della Formula 1 cominciò a dare i suoi frutti e la
Casa automobilistica si piazzò seconda nel Campionato del Mondo 1983 con Alain Prost. Il pilota
francese aveva conseguito quattro vittorie rispetto alle tre del campione Piquet, ma il titolo gli sfuggì per
soli due punti. Quello stesso anno, Renault divenne per la prima volta anche un fornitore di motori,
unendo le forze con Lotus. Le forniture furono estese anche alle scuderie Ligier e Tyrrell nelle stagioni
successive. In Portogallo, nel 1985 Ayrton Senna ottenne la sua prima vittoria in un GP montando un
motore Renault e il pilota brasiliano si affermò come uno dei protagonisti della stagione.
L’attività fu chiusa alla fine del 1985, mentre l’attenzione veniva posta sulla fornitura dei motori alle altre
scuderie. Nel 1986, l’alleanza Senna/Lotus/Renault dimostrò di essere la più veloce alla griglia di
partenza, dato che il brasiliano ottenne ben otto pole position.
Successi in Formula 1
Renault ritornò ufficialmente alla Formula 1 verso la fine degli anni Ottanta, ma stavolta come partner
fornitore di motori per la scuderia Williams. Nel primo anno di campionato, la nuova partnership vins e
due Gran Premi mentre due altre vittorie furono conseguite nel 1990. Nigel Mansell – che aveva già
utilizzato i motori Renault con Lotus – si unì alla squadra.
Fu l’inizio di un’era incredibile. Per la fine del 1991 era questa la squadra da battere! Nel 1992 Mansell
dimostrò di dominare le gare a tal punto che già ad agosto si era aggiudicato il primo Campionato del
Mondo di Renault.
L’ex pilota di Renault Alain Prost entrò nella scuderia Williams nel 1993 e anche lui vinse il titolo, prima
di ritirarsi dal mondo delle corse. Seguirono altri campionati con Damon Hill nel 1996 e Jacques
Villeneuve nel 1997. Il binomio Williams-Renault si aggiudicò anche il titolo Costruttori nel 1992, 1993,
1994, 1996 e 1997.
Nel 1995 Renault incrementò la sua partecipazione con una nuova collaborazione con il team Benetton.
Michael Schumacher vinse il campionato 1995, mentre Benetton ottenne il titolo Costruttori: con i suoi
due partner Renault conseguì ben sei titoli tra il 1992 e il 1997. Tra il 1995 e il 1997 i motori Renault si
aggiudicarono il 74% dei Gran Premi.
Renault abbandonò ufficialmente la Formula 1 alla fine del 1997. Williams, Benetton e successivament e
il nuovo team BAR adottarono motori Renault sotto nomi come Supertec, Mecachrome e Playlife, e il
lavoro continuò a Viry con un piccolo progetto di sviluppo.
Nel frattempo, Renault continuò ad impegnarsi nei rally per tutti gli anni Novanta e Maxi Mégane fu
portata alla vittoria nel Tour de Corse 1997.
Ritorno alla Formula 1
Ancora una volta Renault si sarebbe ufficialmente assentata dalla Formula 1 per un breve periodo.
All’inizio del 2001 fu annunciato che l’azienda aveva acquisito il team Benetton e che sarebbe ritornat a
a pieno regime. Il nome Renault tornò in veste di fornitore di motori per Benetton per quella stagione,
ma successivamente, nel 2002, il team si ricostituì come Renault F1 Team, con la divisione telai ancora
ad Enstone in Inghilterra e la divisione motori a Viry.
Nel 2003, Fernando Alonso regalò alla nuova squadra la prima pole position in Malesia e
successivamente il giovane spagnolo continuò con la prima vittoria, sua e di tutto il team, in Unghe ria.
L’anno successivo, Jarno Trulli offrì a Renault la vittoria della corsa più prestigiosa dell’anno a Monaco.
Nel 2005, Alonso era diventato l’uomo da battere dopo essersi aggiudicato il titolo Piloti e Renault il
titolo Costruttori, con ben otto vittorie tra Alonso stesso e il suo compagno di squadra Giancarlo
Fisichella.
33
Nonostante l’enorme salto dalla tecnologia V10 alla V8 nel 2006, la scuderia di Formula 1 Renault si
rivelò in grado di mantenere il passo. Ulteriori otto vittorie conseguite durante la stagione misero Renault
in diretta competizione con Ferrari per entrambi i titoli, ma ancora una volta l’innovazione introdotta da
Renault si rivelò vincente e la Casa francese poté conquistare i titoli Piloti e Costruttori.
Rifornire gli altri team era stata per tanto tempo la politica di Renault, cosicché nel 2007 strinse una
nuova partnership con Red Bull Racing. Ben presto le auto dalla livrea blu scuro si spostarono in avant i
sulla griglia di partenza e nel 2010 Vettel trionfò come il campione più giovane della storia di questo
sport mentre Red Bull-Renault si portava a casa il campionato Costruttori.
Mentre Renault rifocalizzava le proprie attività sulla fornitura di motori, Vettel si dimostrò inarrestabile
nel Campionato del Mondo, battendo tutti i record mano a mano che collezionava i titoli 2011, 2012 e
2013.
Oltre a Red Bull Racing, Renault riforniva anche i team Lotus F1, Caterham F1 e Williams F1. Per tutto
questo periodo, il motore V8, sviluppato da 250 ingegneri presso il sito di Viry-Châtillon, dominò la
scena, accaparrandosi più del 40% delle vittorie disponibili e stabilendo il record delle pole position.
Lontano dal mondo della Formula F1, Renault Sport Technologies continuava a svilupparsi nei
campionati monomarca con la Formula Renault 2000 e la Clio Cup. La Clio Super 1600 ottenne uno
strepitoso successo nel circuito rally, vincendo diversi titoli internazionali tra il 2003 e il 2005.
La stagione 2005 fu segnata dalla nascita della World Series by Renault, in seguito alla fusione tra
l’Eurocup Formula Renault V6 e la World Series by Nissan. Gli appuntamenti della World Series by
Renault, gratuiti per il pubblico, associavano gare di alto livello con spettacoli di Formula 1 su circuito
ed entertainment per famiglie. La World Series by Renault fu anche un trampolino di lancio per la
maggior parte dei protagonisti dell’attuale mondo F1.
L’inizio di una nuova avventura
Nel 2014, la Formula 1 è stata travolta da una nuova, fortissima ondata di tecnologia con l’introduzione
di sistemi di propulsione all’avanguardia. La nuova Power Unit di Renault F1 ha riveduto e corretto
l’architettura turbo del motore della generazione precedente, associandola a potenti motori elettrici e
una serie di sofisticati sistemi per il recupero dell’energia che riducono il consumo di carburante del 40%
rispetto al passato, pur garantendo livelli comparabili di performance ed accelerazione.
Renault ha continuato a rifornire Red Bull Racing, la Scuderia Toro Rosso nonché Lotus F1, ma il
periodo si è rivelato alquanto duro. Era necessario ripensare la strategia aziendale per cui alla fine del
2015 Renault ha annunciato che sarebbe ritornata ad essere proprietaria del team.
Dal 2016, il nome di Renault rientrerà nel novero delle Case che corrono in Formula 1, questa volt a
come Renault Sport Formula One Team.
L’obiettivo non è solo quello di rendere omaggio al successo del passato, ma anche di infondere nuova
energia nelle molteplici piattaforme presenti nell’ambito di Renault. Sicuramente la ricca e storica eredit à
di Renault ispirerà e motiverà i team di oggi.
34
RENAULT E LO SPORT AUTOMOBILISTICO
Formula E
Il primo campionato FIA completamente dedicato ai veicoli a propulsione elettrica si svolge su circuiti
urbani in tutto il mondo. Tenendo fede al proprio ruolo pionieristico, Renault utilizza questa vetrina
mondiale per accendere i riflettori sulle sue competenze nel campo delle tecnologie elettriche.
Ambasciatore della propulsione elettrica con la gamma Z.E. (zero emissioni) e attore protagonista del
motorsport, Renault svolge un ruolo importante nel promuovere un nuovo tipo di competizioni,
maggiormente accessibili e con un minore impatto ambientale.
Renault ha vinto anche quest'ultima sfida conquistando il primo titolo della Formula E FIA nel 2014/15
con la scuderia Renault e.dams e ha raddoppiato il proprio impegno nella seconda stagione, costruendo
un proprio gruppo motore/trasmissione e sviluppando tecnologie all'avanguardia che saranno trasferit e
(direttamente e indirettamente) nei veicoli di serie della gamma Z.E.
Formula Renault 2.0
Talvolta anche a soli 16 anni di età, i piloti della Formula Renault 2.0 affrontano un ambient e
estremamente competitivo in cui apprendono gli elementi fondamentali del mestiere: come gestire la
pressione di una gara sfruttando al massimo la propria monoposto.
Il vecchio adagio secondo il quale serve una stagione per imparare e un'altra per vincere sembra ormai
appartenere al passato. L'età media dei piloti che entrano in Formula 1 si è abbassata notevolment e
negli ultimi anni, per cui è diventato più breve anche il periodo di formazione lungo la strada che porta
al successo. Creata oltre 45 anni fa, la Formula Renault si è sviluppata in funzione delle necessità dei
piloti che provengono dal kart e dai campionati di base.
Simile a una scuola di formazione dedicata alle monoposto, la Formula Renault 2.0 offre ai piloti
l'opportunità di dimostrare il proprio talento.
Renault Sport R.S.01
La passione di Renault per lo sport automobilistico viene espressa dalla Renault Sport R.S.01, una
vettura da corsa dall'estetica mozzafiato e dalle prestazioni eccezionali. Caratterizzata da un design in
stile concept car, la Renault Sport R.S.01 costituisce l'espressione estrema del DNA sportivo della
Marca.
Le caratteristiche tecniche rispecchiano il meglio delle competenze di Renault Sport. Con un telaio
monoscocca in carbonio di 1.150 kg e un motore in grado di generare ben 550 CV, questa vettura
raggiunge una velocità massima di oltre 300 km/h. Dal 2015, la Renault Sport R.S.01 è la stella di un
nuovo campionato, il Renault Sport Trophy, trampolino di lancio per le serie GT ed Endurance.
Renault Clio Cup
Gli appassionati amano vedere le automobili correre una a fianco all'altra, e le Clio Cup permettono di
fare proprio questo.
Dopo il lancio della leggendaria Coupé R8 Gordini nel 1966, Renault Sport ha continuato ad essere
presente sui circuiti di tutta Europa e del mondo. Vendute in centinaia di unità dal 1991, le quattro
generazioni di Clio Cup sono state apprezzate per le prestazioni, l'affidabilità e l'accessibilità.
Nel 2016 si svolgeranno otto campionati nazionali Clio Cup: in Francia, Regno Unito, Spagna, Italia,
Benelux, Scandinavia, Europa Centrale e Cina.
La Clio Cup ha le stesse caratteristiche della Clio R.S. 200 EDC. Il turbo 1.6L a iniezione diretta eroga
220 CV e una coppia costante di 270 Nm ed è abbinato ad un cambio sequenziale con levette al volant e.
35
Renault Clio R3T Trophy
Nel 2016 sarà possibile gareggiare per vincere un trofeo nazionale in quattro regioni europee; Francia,
Alpi, Italia e Penisola Iberica.
Oltre al supporto tecnico a disposizione di ciascun cliente, il Clio R3T Trophy offrirà al vincitore di ciascun
campionato la possibilità di partecipare al Rally WRC3 di Monte Carlo 2017.
La Clio R3T si distingue per le esclusive sospensioni anteriori e posteriori. Dotata di nuovi
ammortizzatori regolabili con un'ampia gamma di impostazioni, consente a ogni pilota di trovare
l'equilibrio necessario per essere competitivo su tutte le s uperfici.
Il motore turbo 1.6 litri della Clio R.S. 200 EDC è stato elaborato per fornire prestazioni senza pari.
L'unità sviluppa 242 CV ed eroga una coppia di 480 Nm. Il cambio sequenziale a sei velocità può essere
controllato con le levette al volante (opzione in arrivo).
Mondiale Rally WRC3
L'obiettivo: conquistare il titolo 2016 del Campionato Mondiale Rally WRC3.
Dopo la prima stagione con Crugnola/Ferrara, Renault Sport si iscriverà come team ufficiale con Michael
Burri/Anderson Levratti, vincitori del Clio R3T International Trophy 2015.
36
TRASFERIRE SU STRADA LA TECNOLOGIA DEI MODELLI DA COMPETIZIONE: RENAULT
SPORT CARS
INTERVISTA CON PATRICE RATTI
Nel 2010 Patrice è diventato amministratore delegato della Società che oggi è Renault Sport Cars.
Dopo aver studiato ingegneria in Francia e negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare presso Renault Sport
nel 1981 come ingegnere della scuderia di F1. Poi è diventato Responsabile Sviluppo Telaio e Chief
Race Engineer del team.
Dopo essere entrato nel team tecnico Safrane e aver gestito il progetto Espace, Patrice si è trasferito in
Messico per fondare Renault Mexico di cui è diventato Amministratore Delegato, poi è stato al vertic e
di Renault Portogallo e Renault Marocco prima di assumere la posizione di responsabile di Renault
Sport Technologies alla fine del 2010.
Perché lo sport automobilistico è fondamentale nello sviluppo del marchio Renault Sport?
È ancora corretto parlare delle competizioni automobilistiche come laboratorio per lo sviluppo dei veicoli
di serie. In Renault Sport applichiamo questo concetto tutti i giorni, non solo adattando le tecnologie
sviluppate per le corse, ma anche utilizzandone i metodi e processi di lavoro. Due esempi sono i diffusori
posteriori delle nostre vetture R.S., ispirati dall'aerodinamica delle F1, e i tamponi finecorsa (bump stop)
idraulici che derivano dalla tecnologia rally. Il lavoro che facciamo per progettare le versioni da pista e
da rally della Clio è risultato estremamente utile nello sviluppo della Clio R.S.
Il nuovo impegno in F1 vi aiuterà a sviluppare la gamma Renault Sport?
Questo nuovo capitolo dimostra prima di tutto l'atteggiamento competitivo di Renault Sport: cerchiamo
nuove sfide e impieghiamo tutta la nostra energia per superarle! I progressi tecnici sono utili per
migliorare la conoscenza della gamma Renault Sport e saranno trasferiti sulle emozionanti nuove
vetture del futuro. La F1 rappresenta il top della tecnologia, quindi avrà senza alcun dubbio un impatto
sulla nostra gamma futura.
In che modo i modelli Renault Sport migliorano l'immagine di Renault?
I modelli R.S. costituiscono il ponte tra il motorsport e i modelli di serie. I modelli R.S. sfruttano tutto il
potenziale delle vetture Renault. Per esempio, la Mégane R.S. Trophy ha battuto il record sulla
Nordschleife del Nürburgring, non solo grazie al know-how accumulato nelle competizioni, ma perché
la Mégane di base è un'ottima vettura! I nostri clienti sono i migliori testimoni della Marca e capiscono a
fondo le caratteristiche prestazionali e dinamiche delle nostre vetture.
37
LA GAMMA RENAULT SPORT CARS
La strategia di Renault consiste nello sviluppare Renault Sport sia su pista che su strada e ciò favoris c e
la nostra attività principale, che consiste nello sviluppo e nella vendita di automobili sportive. Da ora in
poi Renault Sport Technologies si concentrerà su questo tipo di attività, il che ci porta a cambiare nome:
Renault Sport Cars.
Tra il 2014 e il 2018 il nostro piano prevede di raddoppiare l’attività di R&D e i volumi di vendita. Abbiamo
già iniziato ad espanderci a livello internazionale con Sandero R.S. 2.0 prodotta in America Latina e
stiamo lavorando a numerosi progetti per ampliare la nostra gamma in Europa e negli altri continenti.
Sfrutteremo tutta l'esperienza accumulata, derivante dalla capacità di applicare le competenze acquisite
nelle competizioni alle nostre esaltanti due volumi e lavoreremo insieme a Renault Sport Racing per
costruire altri ponti tra le competizioni e le auto sportive.
Patrice Ratti
Amministratore Delegato di Renault Sport Cars
La gamma Renault Sport Cars si articola su tre livelli per soddisfare le esigenze della maggioranza dei
clienti. La linea GT offre un'estetica sportiva derivata dalla GT con prestazioni al top e innovazioni
specifiche nel motore e nel telaio, pur conservando livelli elevati di comfort per l'uso quotidiano. La R.S.
offre prestazioni al top per un piacere di guida senza compromessi su strada e su pista.
RENAULT MEGANE R.S. TROPHY
Mégane R.S. 275 Trophy segue a ruota l'ultima Trophy limited edition presentata nel 2011. Basata su
Mégane R.S., la vettura dispone di un motore benzina 2.0 litri modificato per erogare 275 cavalli.
Quest’evoluzione della Mégane Trophy Renault Sport-R ha battuto il record sul giro sulla leggendaria
pista del Nürburgring con il tempo di 7'54''36.
RENAULT MEGANE GT
La nuova Mégane GT presentata al Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte del 2015
monta un motore benzina da 205 cavalli abbinato ad un cambio automatico EDC a 7 rapporti e doppia
frizione. La tecnologia 4Control a 4 ruote sterzanti presente su Nuova Mégane GT è unica nel settore.
Sviluppata dagli ingegneri di Renault Sport, assicura grande maneggevolezza e sportività.
RENAULT CLIO R.S. e CLIO R.S. TROPHY
La Clio R.S. monta un motore da 200 CV mentre la versione Trophy presentata a metà del 2015
raggiunge i 220 CV. Sfrutta le migliori caratteristiche Renault in termini di comfort e versatilità e la
competenza di Renault Sport Technologies in campo sportivo. La Renault Clio R.S. e la Clio R.S. Trophy
montano un cambio EDC a 6 rapporti che consente di ottenere prestazioni sportive eccezionali. È
prodotta presso lo stabilimento di Dieppe in Normandia.
RENAULT SANDERO R.S. 2.0
Presentata per il mercato latino americano al Salone di Buenos Aires di giugno 2015, Sandero R.S. 2.0
è una vera auto Renault Sport, progettata e prodotta in Brasile. Il motore genera 150 CV e la vettura
possiede tutti gli stilemi iconici di Renault Sport. Renault Sport ha contribuito alla crescita di Renault in
America Latina proprio grazie a questa vettura.
38
L'eccellenza tecnologica di Renault in F1 a vantaggio di tutti gli appassionati di automobili
L'eccellenza di Renault su pista si è già fatta strada nelle specifiche dei suoi motori di serie. Un esempio
significativo è l'ultima generazione di motori Energy che sfruttano le competenze degli specialisti del
mondo della Formula 1.
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Negli ultimi 5 anni si sono creati dei canali privilegiati tra Viry -Châtillon, dove si progettano e si
sviluppano i propulsori Renault per la F1, e il Technocentre di Guyancourt, centro nevralgico della Casa
francese per lo sviluppo tecnico dei modelli di serie. Ancora più stretti saranno i legami con Les Ulis,
sede di Renault Sport Cars. La stretta collaborazione esistente tra gli speciali sti di motori da corsa e i
colleghi che si occupano di motori di serie, e i progetti speciali che coinvolgono entrambi i team,
consentiranno alle soluzioni rivoluzionarie adottate per la F1 di essere trasferite sui motori di serie e
viceversa.
La velocità dei progressi in F1 e le competenze analitiche degli specialisti di motori da corsa Renault
permettono all'azienda di studiare nuove soluzioni tecniche in condizioni estreme. Gareggiare con le
case specializzate in competizioni su pista consente a Renault di disporre di una competenza unica
sulle architetture dei motori più avanzate.
Questo approccio consente a Renault di migliorare costantemente l'efficienza dei propri motori da
competizione e di serie attraverso diverse soluzioni, per esempio:
•
•
•
•
Turbocompressione e downsizing
Iniezione diretta
Riduzione degli attriti
Condivisione delle best practice
I clienti Renault possono quindi godere di un livello di eccellenza motoristica affinato in un mondo
esigente come quello delle competizioni automobilistiche.
Turbocompressione
Grazie alla turbocompressione, motori di cilindrata relativamente piccola sono in grado di sviluppare
potenze elevatissime, pur girando a regimi massimi inferiori. L'energia che andrebbe persa sotto forma
di calore nei gas di scarico viene recuperata ed utilizzata per azionare il turbo. L'energia viene poi usata
per comprimere l'aria di aspirazione (compressore) e per aumentare la pressione all'interno dei cilindri.
Renault si è distinta come pioniere della turbocompressione e del downsizing in Formula 1 nel 1977,
quando fece debuttare il motore turbo R.S.01. Negli anni Ottanta del secolo scorso ha gradualment e
trasferito questa tecnologia su vetture di serie emblematiche, caratterizzate da prestazioni al top, come
R5 Turbo, R18 Turbo, R11 Turbo ed R21 2 L Turbo.
Oggi, tutte le unità della gamma Energy di Renault sono turbocompresse, con l'intento di conciliare
prestazioni e bassi consumi nei motori attuali, più piccoli e più leggeri. L’unità R.E.16, per esempio, è
un turbo V6 in grado di produrre una potenza superiore a quanto consentirebbe solitamente la sua
cilindrata.
Iniezione diretta
L'iniezione diretta di carburante consente di controllare in maniera precisa forma e quantità del getto di
carburante che viene spruzzato all'interno dei cilindri e non all'interno dei collettori di aspirazione, come
avviene nel caso dell'iniezione indiretta.
Anche l'iniezione diretta nei modelli di serie Renault è il risultato del dialogo tra Viry e Guyancourt, nel
reciproco tentativo di ottimizzare l'efficienza energetica e ridurre al minimo i consumi. Questi ultimi sono
stati ridotti del 40% nel caso del motore R.E.16 e sono inferiori del 25% nei motori di serie Energy
Renault.
39
Riduzione degli attriti
I motori Energy sfruttano la competenza del Renault Sport Formula One Team nelle tecnologie volt e
alla riduzione degli attriti, come ad esempio:
•
•
rivestimento DLC (Diamond Like Carbon) delle punterie
rivestimento in Pressure Vapour Deposit (PVD - deposizione fisica da vapore) delle fasce
elastiche
•
tecnologia UFLEX degli anelli raschiaolio, utilizzata in F1 da più di dieci anni. La forma a ‘U’
permette alla fascia elastica di adattarsi esattamente al profilo della parete del cilindro per ottenere il
miglior compromesso tra efficienza (olio eliminato dal rivestimento per ridurre al minimo il consumo) e
attrito.
Consumo di carburante
In F1, il peso è il nemico pubblico numero uno. Avere bassi consumi di carburante è chiaramente un
vantaggio, in quanto significa poter trasportare una quantità inferiore di combustibile, e disporre di una
vettura più leggera e pertanto più veloce.
I motori di serie di Renault sono tra i migliori per quanto riguarda il rapporto tra le emissioni di CO 2 e la
cilindrata. Per esempio, i consumi della nuova Clio Energy dCi 90 sono pari a 3,2 litri/100 km e le
emissioni di CO2 di 83 g/km le consentono di confrontarsi con le migliori ibride.
Sistemi di controllo elettronico
Quando si tratta di migliorare le prestazioni del motore nelle vetture di serie, i sistemi di controllo
elettronico svolgono un ruolo sempre più importante. Centraline ad alte prestazioni, algoritmi che
comprendono un numero sempre crescente di modelli fisici, sensori virtuali ecc., sono fondamentali per
ridurre i consumi energetici.
I motori di F1 sono dotati di centraline elettroniche sofisticate in grado di elaborare 5 GB di dati all'ora
per controllare i consumi di carburante, le modalità operative del motore e i sistemi idraulici.
Motori compound
Il principio del recupero di energia attraverso il posizionamento di una turbina nella linea di scarico di un
motore a pistoni per trasmettere questa energia all'albero a gomiti non è una novità. Fu utilizzato anche
prima della Seconda Guerra Mondiale su alcuni motori per aeroplani e una forma meccanica fu
sviluppata per i mezzi pesanti. Quest’architettura prende il nome di motore ‘compound’.
Il vantaggio di una soluzione turbo-compound elettrica è che consente di controllare in tempo reale
l'energia rilasciata, per utilizzarla quando e dove è veramente necessaria. In base alla necessità del
momento, può essere trasmessa all'albero a gomiti, utilizzata per mantenere la velocità della turbina
(riducendo così l'inerzia durante la fase transitoria), o semplicemente accumulata nella batteria fino al
momento in cui servirà.
Anche in questo caso si tratta di una tecnologia che rispecchia quella delle power unit più avanzat e
della F1.
Tecnologie elettriche
Renault contribuisce direttamente alla diffusione delle tecnologie elettriche attraverso un doppio
impegno: sportivo e tecnico. Le power unit della F1 adesso comprendono potenti motori elettrici in grado
di recuperare l'energia persa in frenata e nello scarico. L'energia recuperata viene accumulata in una
batteria e rilasciata a richiesta per aumentare la potenza. In parallelo, l'impegno di Renault verso il nuovo
campionato di Formula E è una prova della strategia ambientale di Renault e dell'impegno a realizzare
veicoli a “zero emissioni”.
Questo duplice impegno evidenzia la determinazione di Renault a favore del progresso tecnologico nei
veicoli elettrici. Le tecnologie sviluppate nell'ambito delle nostre attività contribuiranno a migliorare le
prestazioni dei motori elettrici e l’autonomia delle batterie.
40
Collaborazioni
Oltre a condividere tecnologie, la messa in comune di sistemi e competenze assicura la creazione di
legami effettivi tra i veicoli di F1 e i modelli prodotti in serie, attraverso l'unione delle competenze e dei
vari strumenti per ottimizzare i motori di serie e da F1.
L'esperienza del Renault Sport Formula One Team sui motori ad alte prestazioni si è dimostrata
estremamente utile quando si è trattato di progettare il sistema di raffreddamento dei motori
turbocompressi per le Renault di serie. Un esempio è il sistema a flusso d'acqua trasversale utilizzato
nei motori Energy.
Anche i processi di validazione basati sulla profonda comprensione della fisica dei motori sono uno dei
principali assi nella manica di Renault. Assicurare l’affidabilità in ogni gara è fondamentale per vincere
in F1, mentre la durata nel tempo della gamma di motori Energy del Marchio è attestata dalle ricerche
sulla qualità.
Infine, senza essere meno importante, la condivisione delle varie capacità con l'intento di unire
competenze avanzate risulta vitale quando si tratta di promuovere scambi reciproci e fruttuosi e favorire
lo spirito d'innovazione. Philippe Coblence, responsabile dell'architettura dell'Energy dCi 130, e Jean Philippe Mercier, responsabile delle unità Energy TCe, sono entrambi ex manager dell'ufficio tecnico di
Renault Sport F1 e sono gli architetti dei motori V10 e poi V8 che hanno dominato la F1 alla fine degli
anni Novanta del secolo scorso e nei primi anni Duemila.
Questi due tecnici hanno portato le competenze personali e un atteggiamento particolarmente esigente
nei rispettivi progetti di motori per modelli di serie. Il downsizing, per esempio, ha raggiunto nuovi livelli
grazie alle soluzioni e ai processi tecnici trasferiti dalla F1. I motori Energy vantano un insieme di
tecnologie senza pari nella loro classe di cilindrata e, rispetto ai predecessori, permettono ai veicoli che
li montano di registrare risparmi di carburante nel ciclo misto pari a circa il 25%.
L'ampia gamma di competenze disponibili in Renault costituisce un vantaggio fondamentale di cui gode
anche il Renault Sport Formula One Team. Per esempio, la squadra di Viry -Châtillon utilizza i laboratori
materiali di Renault e strumenti come il microscopio elettronico a scansione.
Grazie a questi geni comuni, a queste tecnologie e a queste competenze, la nostra capacità nel campo
dei motori prodotti in serie è apprezzata tanto quanto la nostra competenza in F1.
Contatto stampa Renault Italia:
Paola REPACI, Corporate Communication Manager
[email protected] Cell: +39 335 1254592
Tel.+39 06 4156965
Siti web: www.media.renault.it; www.renault.it
Seguici su Twitter: @renaultitalia
41
4
1

Documenti analoghi

Non sarà solo l`epica sfida tra Ogier e Loeb a

Non sarà solo l`epica sfida tra Ogier e Loeb a chiede cosa si aspetta che riuscirà a fare l'Extraterrestre al ritorno nel mondiale, offre una risposta chiara: “Andrà forte come sempre e, come sempre, saprà adattarsi molto bene ai probabili camb...

Dettagli