Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario

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Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario
hanno partecipato al progetto
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Circoscrizione 8 - Città di Torino (con ruolo di coordinamento): Mario Cornelio Levi (presidente),
Germana Buffetti, Carolina De Donato, Pietro De Nicolai, Ilaria Lazzeri, Franco Rinarelli
Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario (con ruolo di coordinamento): Roberto Arnaudo,
Andrea Bocco, Elisabetta Rosa, Anna Rowinski, Carlotta Servente
Elena Carmagnani - Sitebox (con ruolo di coordinamento)
Giorgio Davì - Studio999 (con ruolo di coordinamento)
Alessandro Bonadonna, Angelo Damiano, Andrea Demasi, Fabio Malagnino, Alessandro Mercuri - Ass.
Nessuno
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Valentina Arnello, Giulietta Alfieri - Teatro Baretti
gruppo di cittadini di via Belfiore e dintorni: Francesco Aceto, Pierluigi Balducci, Giorgio Galizia,
Simone Gambuto, Giuseppe Gavazza, Emanuele Guastaferro, Serena Martini, Daniela Martinotti,
Giorgia Micene, Roberta Minola, Pablo Onnias, Erica Pontalti, Cristiana Quirico, Isabelle Toussaint,
Luca Vivaldo (referente Mark Vanderbeeken)
altri cittadini coinvolti: Loris Servillo, Maria Concetta Quartararo, Chiara Casotti, Alfredo Paternoster,
Shraban Rezk, Federica Patti, Fatma Bucak, Francesca Cirilli, Nadia Pugliese, Natalia Castiglioni,
Nicoletta Giovanelli, Giovanni Bert, Cristina Meini, Suad Omar, Ilaria Tobaldo, Mara Brunetto, Paola
Masuelli, Luigi Urru, Susanna Medda, Sergio Bigiordi, Nadia Saglietti, Michele Nobili, Elena Carli
Mario Bianco - Movimento tutti per San Salvario
Matteo Robiglio, Carlo Micono, Roberta Minola - Avventura Urbana
Stefania Omodeo - Ass. Documé
Michele d’Ottavio
Anna Avidano, Irene Bono, Elisa Gallo - Basta un ritaglio. Banca del tempo di San Salvario
Tullio Lucci - Ass. culturale Oasi
Enzo Bianco - Ass. commerciale Borgo 8
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Stefano Cane, Laura Patriti
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Chiara Mossetti, Marina Pelfini - coop. Sumisura
Andrea Castello - Solco onlus
Rosalba Durante - Ass. Aiuola Donatello
Emilio Soave, Emilio Delmastro - Pro Natura Torino
Giancarlo Teker - Ass. Te.Art
Gabriella Bordin, Vesna Scepanovic - Alma teatro
Alberto Bardelli, Antonio Bibbò, Daniela Cagliero - Ass. Ellittica
Fabrizio Esposito - Ass. Manamanà
Vittorio Bianco - Legambiente Ecopolis
Fabio Capraro - Condominio sostenibile
Raffaele Carulli, Aldo Gentile, Andrea Lazzaro - Ass. 4 passi per San Salvario
Maria Teresa Roli - Italia Nostra
Davide Lobue - APS Ass. Parco del Nobile
Marisa Sacco - Controsenso
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- Ass. Commerciale via Madama Cristina e Borgo San Salvario
Le foto Ho fatto un sogno. San Salvario.... sono di Michele d’Ottavio
San Salvario Pilota
indice
1 - premessa
p. 3
2 - l’idea
p. 3
3 - il piano strategico
p. 4
3.1 Il manuale
p. 4
3.2 San Salvario pilota e Torino World Capital Design 2008
p. 4
4 - il processo
p. 5
5 - le proposte
p. 6
5.1 San Salvario comunica: ufficio comunicazione e stampa del quartiere
p. 6
5.2 San Salvario sogna
p. 7
5.3 San Salvario progetta: quartiere vivibile
p. 7
5.3.1 Le vie, i percorsi, gli spazi pubblici
p. 7
5.3.2 La quotidianità, le abitudini, i rapporti fra vicini di casa
p. 11
6 - allegati
p. 14
all. 1 - schema del piano strategico
p. 15
all. 2 - schede azioni attivate e in costruzione
p. 16
all. 3 - azioni 2008: mappa(3a), percorsi(3b), interventi(3c)
p. 31
all. 4 - cronoprogramma
p. 32
all. 5 - report gruppi
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San Salvario Pilota
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premessa
Il quartiere di San Salvario da alcuni anni soffre di una incapacità a ricostruire una sua immagine, alternativa
a quella veicolata dai media, di quartiere problematico e degradato.
San Salvario possiede in realtà alcune peculiari vocazioni che lo rendono diverso e unico rispetto al resto
della città:
la sua posizione centrale rispetto alla città storica e la vicinanza della stazione di Porta
Nuova;
un tessuto di pregio costituitosi a partire dalla seconda metà dell'800 con molti edifici di
rilevante qualità architettonica, esempi notevoli dell'eclettismo;
le sue qualità ambientali: la vicinanza del Parco del Valentino e del Po;
la sua storia passata e recente di luogo della mixité e di accoglienza e convivenza di culture
differenti, con una eccezionale stratificazione sociale, religiosa ed etnica;
la presenza di un tessuto capillare di piccole attività ed esercizi, da sempre radicati nel
quartiere e tuttora vitali;
la nascita recente di una community di giovani “creativi” (architetti, artisti, etc.)
particolarmente radicata nel quartiere;
la sua capacità di attivare una progettualità dal basso che, col lavoro di associazioni,
gruppi di cittadini o di professionisti hanno trasformato il quartiere in un laboratorio vitale e
innovativo di nuove pratiche;
il suo “orgoglio” vissuto dai suoi cittadini come appartenenti a un luogo unico e fortemente
identificativo.
A questi aspetti vanno aggiunti i numerosi progetti, realizzati o in fase di attuazione, che riguardano il tema
della sostenibilità ambientale e, più in generale, della promozione e diffusione di comportamenti e
abitudini più rispettosi dell’ambiente e di modelli di consumo più critici e solidali. L’attenzione per queste
tematiche è sempre più diffusa tra gli abitanti del quartiere e le associazioni ed è condivisa dal gruppo di
progetto San Salvario pilota, che si propone di adottare la sostenibilità, nei suoi diversi aspetti, come
elemento trasversale a tutte le proposte.
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l'idea
Tutti questi elementi costituiscono l'identità di San Salvario e da essi si può ripartire per ridefinire e
reinventarne l'immagine, sia per chi vive e lavora a San Salvario sia per chi dall'esterno guarda il quartiere e
fruisce delle sue risorse.
L'idea di lavorare sull'immagine del quartiere e sulla reinvenzione della sua vivibilità è nata per iniziativa di
un gruppo di cittadini di via Belfiore a seguito di un'emergenza di ordine pubblico che li ha coinvolti. Il primo
gruppo spontaneo, appoggiato da subito dall'Agenzia per lo Sviluppo Locale di San Salvario e dalla
Circoscrizione 8, si è esteso ad altri cittadini del quartiere, in particolare professionisti che abitano e lavorano
a San Salvario; il gruppo così costituito ha iniziato a lavorare su questi temi. Dai primi incontri è scaturita
l’idea di elaborare una proposta per Torino World Design Capital 2008: il progetto San Salvario pilota. Il
quartiere reinventa il suo design.
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San Salvario Pilota
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il piano strategico
Il progetto San Salvario pilota. Il quartiere reinventa il suo design è un piano “strategico” per il quartiere, un
“palinsesto” costruito a partire da immagini. Non si tratta di creare o inventare un nuovo futuro per San
Salvario ma di riutilizzare tutti le risorse/materiali di cui si dispone per comprendere le possibilità
di un territorio: indizi, tracce, frammenti.
Su questa ipotesi, lanciata da un gruppo di professionisti che lavorano e abitano nel quartiere (architetti,
designer, etc.), è stato costituito un gruppo di lavoro che riunisce intorno a un tavolo soggetti diversi:
soggetti pubblici, operatori culturali, professionisti, commercianti, cittadini.
L’Agenzia di Sviluppo Locale ha accompagnato il processo promuovendo l’idea di pensare il progetto come
risorsa per le politiche pubbliche e come messa a sistema delle progettualità esistenti sul
territorio.
A partire proprio dalla vocazioni del quartiere, si propongono 4 visioni come punto di partenza e punto di
arrivo di una possibile trasformazione:
San Salvario quartiere della varietà
1) Mix
2) Creative
San Salvario quartiere della creatività
3) Lab
San Salvario quartiere laboratorio
4) Pride
L'orgoglio di abitare e lavorare a San Salvario
Lo schema che alleghiamo (cfr. allegato 1) è uno schema ancora incompleto. Esso è il frutto dei primi tavoli
di lavoro nei quali si sta procedendo a raccogliere, da un lato, il racconto e le testimonianze dei progetti già
avviati da diversi attori e, dall'altro, i possibili progetti da avviare per il 2008 e oltre.
Il piano identifica 3 linee strategiche che interpretano diversi “livelli” di trasformazione del quartiere e
possibili linee di lavoro:
− il lavoro sull'immagine (Riprogettare l’immagine del quartiere)
− il lavoro sugli aspetti fisici (Migliorare la qualità delle cose)
− il lavoro sugli aspetti immateriali (Migliorare la qualità della vita)
Le tre linee strategiche si declinano in una serie di obiettivi a cui corrispondono delle azioni, già avviate e
in corso ma anche ipotizzabili per il 2008 (anno del design) e successivamente.
In particolare si sono identificati tre “contenitori” o macro-temi sui quali si è concentrata la discussione e la
progettazione: San Salvario comunica, San Salvario sogna, San Salvario progetta.
3.1 Il manuale
Il primo esito del lavoro dei gruppi si configura come un libro-palinsesto fatto di testi e immagini, che
incrocia più livelli del discorso: il livello strategico, attraverso la definizione delle linee, degli obiettivi e
delle azioni specifiche, il livello documentario attraverso l'inserimento di tutto quello che è già stato fatto
(schede dettagliate – cfr. allegato 2) e attraverso l'inserimento di contributi (corsivi) di attori diversi e il
livello progettuale attraverso l'elaborazione e l'inserimento di alcuni progetti scelti come esemplificativi
delle azioni.
3.2 San Salvario pilota e Torino World Design Capital 2008
Il progetto San Salvario pilota. Il quartiere reinventa il suo design intende il design nel suo significato più
ampio di attitudine progettuale e progettante e come strumento per ridisegnare il futuro del quartiere.
Questa attitudine, chiave centrale del processo, esiste in realtà nel quartiere da molto tempo, come già
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San Salvario Pilota
detto, grazie all'attivazione di moltissime azioni che, partendo dal basso, hanno puntato sulla progettualità
come fattore di innovazione e di sviluppo del quartiere.
La scelta da parte del Comitato TWDC 2008 del tema della flessibilità come filo rosso del calendario
dell'anno del design ci sembra dunque coincidere perfettamente con la logica di questo lavoro, riportandolo
in particolare alle esperienze di “politiche di design” di cui si occuperà TWDC 2008 nei mesi conclusivi del
2008.
Torino WDC2008 può rappresentare l'occasione per comunicare il progetto e il libro-palinsesto come manuale
di buone pratiche focalizzate sul design.
Torino WDC2008 può rappresentare inoltre l’occasione per la realizzazione di alcune delle azioni progettate
per il 2008 e oltre dal gruppo di lavoro, azioni che sono parte di un quadro generale coerente e che possono
lavorare in sinergia con eventi già in programma.
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il processo
Il gruppo di progetto, dopo avere elaborato e condiviso lo schema generale di lavoro e ipotizzato le prime
proposte progettuali, ha attivato alcuni gruppi focus di cittadini del quartiere. I gruppi tematici fino a oggi
attivati sono: (a) commercianti (8 maggio); (b) scuola e infanzia (23 aprile, 16 maggio); (c) ambiente e
sostenibilità (20 aprile, 4 e 22 maggio, 14 giugno, 3 luglio); (d) giovani e creatività (10 maggio); ancora da
attivare: anziani e quartiere. I gruppi, a cui hanno partecipato anche cittadini immigrati, hanno avuto la
funzione di porre a verifica quanto elaborato dal gruppo di progetto e di suscitare idee e proposte utili alla
redazione del piano. Alcuni dei gruppi si sono spontaneamente riconvocati, per proseguire i ragionamenti
iniziati.
Gli esiti del lavoro dei gruppi sono stati raccolti e vagliati dal gruppo di progetto che, tenendo conto delle
condizioni di contesto e di sostenibilità, ha redatto questo primo documento che restituisce il processo
avviato e le ipotesi progettuali emerse.
Parallelamente al lavoro dei gruppi, sono stati coinvolti direttamente nell’elaborazione progettuale i potenziali
partner sovra-locali (in primo luogo i referenti di Torino WDC2008 e la Città di Torino) e alcune agenzie
sovra-locali di promozione culturale (BJCEM – biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo,
Unidee e Love Difference di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto).
L’obiettivo di questo processo di riflessione e elaborazione allargata è stato, in primo luogo, di promuovere
nell’operatività dei soggetti locali (Circoscrizione, Agenzia di Sviluppo e associazioni) un approccio
metodologico orientato alla sistematizzazione inclusiva e trasversale delle risorse e delle
progettualità disponibili all’interno di una cornice strategica coerente di marketing territoriale e
promozione del quartiere.
Gli esiti del lavoro vengono restituiti ai partecipanti al gruppo Pilota e ai gruppi focus cosicché possano
seguire la costruzione del progetto in ogni sua fase e intervenire con proposte e modifiche.
Si prevede un incontro finale di presentazione dei risultati del percorso progettuale a cui saranno invitati
anche i potenziali partner del progetto.
Per quanto riguarda la metodologia di costruzione delle proposte che seguono, partendo dai progetti che già
esistono nel quartiere e dal coinvolgimento delle associazioni e delle persone singole che vi abitano e
lavorano, si vuole promuovere la collaborazione tra i diversi gruppi di lavoro (ambientalisti, creativi,
commercianti, famiglie, ecc.) incrociando sui diversi progetti i contributi che ciascuno può apportare.
In questo processo assume un ruolo centrale l’ufficio comunicazione (cfr. § 5.1) che, operando in maniera
trasversale ai diversi ambiti d’intervento, mette in contatto le persone, organizza le campagne di
comunicazione dei progetti, informa sugli eventi, promuove la collaborazione.
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San Salvario Pilota
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le proposte
5.1 SAN SALVARIO COMUNICA
Si tratta dell'istituzione di un ufficio di comunicazione con forte radicamento sociale, strumento di
diffusione e veicolazione di una nuova immagine di San Salvario e collettore di tutte le attività culturali
attivate nel quartiere da soggetti diversi che opererà in maniera coordinata e sinergica su più fronti:
attività di ufficio stampa, in relazione diretta con i media e gli enti pubblici;
rapporti diretti capillari con il territorio;
messa a sistema, dal punto di vista comunicativo, delle micro-progettualità locali esistenti.
Il servizio, ubicato in una prima fase presso la sede dell'Agenzia e successivamente presso converGente.
Casa delle culture, avrà il compito di:
supportare soggetti operanti nel quartiere (scuole, associazioni culturali, gruppi di cittadini,
etc.) nello svolgimento delle loro attività di comunicazione, fornendo consulenza alla
progettazione di strumenti di comunicazione e alcuni servizi di ufficio stampa;
costruire e comunicare un programma-calendario delle attività che si svolgono nel
quartiere nell'arco dell'anno, mettendo a sistema le risorse disponibili;
instaurare un rapporto continuativo con i media locali, fornendo informazioni aggiornate
sulle attività di San Salvario e veicolando un'informazione corretta sul quartiere e sulle sue
risorse;
coinvolgere attivamente le “comunità” locali nella progettazione operativa e nella
realizzazione delle attività di comunicazione.
L’ufficio comunicazione intende assumere un ruolo attivo sia come modello di comportamento (acquisti di
prodotti certificati, Eco-label,ecc.) che nella diffusione e informazione sui temi della sostenibilità
ambientale: promuovere comportamenti più attenti e rispettosi dell’ambiente, azioni che incidono sulle
abitudini quotidiane, consumi e acquisti critici e solidali, diffusione di pratiche quali lo scambio di oggetti
che non si usano più.
fase 1: start-up
La fase di start-up di San Salvario Comunica dura quattro mesi e corrisponde alle attività preliminari di
comunicazione.
In particolare:
attivazione di tavoli di lavoro con gruppi di stakeholder (associazioni, gruppi di cittadini,
scuole, etc.) del quartiere finalizzati ad individuare, discutere e condividere un’immagine di San
Salvario da lanciare e proporre a più target: residenti, città, media; nei tavoli si discute
individuando parole-chiave comuni, secondo le metodologie comunemente adottate dall'Agenzia
per lo Sviluppo Locale; le parole-chiave si traducono in vision o immagini;
progettazione dell'identità visiva di San Salvario a partire da queste immagini condivise;
coinvolgimento di uno studio di grafica incaricato della progettazione dell'identità visiva.
L’identità visiva ha un duplice utilizzo:
a. da un lato, da essa garantirà l’efficacia della comunicazione del progetto;
b. dall'altro, costituirà un visual (logo/parola chiave/immagine) da poter affiancare alle forme di
comunicazione già adottate dai vari soggetti operanti nel quartiere, senza annullarle né
sovrapponendosi ad esse, ma proponendo un'immagine di forte impatto, fortemente
caratterizzante.
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San Salvario Pilota
fase 2: strumenti di comunicazione
Progettazione e realizzazione dei primi strumenti di comunicazione di San Salvario comunica:
ufficio stampa: attivazione dei contatti con testate locali (La Stampa, La Repubblica, etc.),
free-press (City, Leggo, etc.), periodici di informazione locali (La Piazza) e con gli uffici stampa
della Città di Torino e dell'area metropolitana;
conferenze stampa per segnalare l'apertura dell'ufficio comunicazione e gli eventi in
programma nel quartiere;
costruzione di una rete solida di contatti con tutti i soggetti operanti sul quartiere e di un
indirizzario di riferimento, suddiviso per tipologie (stampa, studi professionali e associazioni del
quartiere, istituzioni, gruppi di lavoro già costituiti, etc.);
costruzione e comunicazione di un calendario periodico di eventi (attraverso pieghevoli,
locandine e newsletter), proposti da soggetti del quartiere, individuando una o più linee
tematiche. E' importante che la calendarizzazione copra tutto l'arco dell'anno e diventi un
sistema di promozione del quartiere.
Si precisa che l'attività svolta nella fase di start-up è di fondamentale importanza per un corretto
funzionamento del servizio. Il coinvolgimento degli attori locali, azione apparentemente di importanza
minore, è in realtà estremamente utile per il radicamento sociale dell’attività di comunicazione, che dovrà
essere il più possibile percepita come il prodotto degli attori locali, autoctoni e immigrati.
5.2 SAN SALVARIO SOGNA
Si tratta di un contenitore estremamente aperto e flessibile in cui possono confluire tutti i desiderata di
chi abita e lavora a San Salvario, le prime idee e intenzioni, le immagini di riferimento, da quelle più
concrete e già “progettanti” a quelle più oniriche. Le attività programmate negli spazi aperti del quartiere
sono l’occasione per la raccolta dei desideri delle persone con modalità da inventare di volta in volta.
La prima raccolta di desideri è stata fatta la sera del 26 maggio, festa dei vicini di casa, attraverso il foto
box di Michele d’Ottavio Ho fatto un sogno. San Salvario....
Questo contenitore ha la funzione di aprire un canale creativo di espressione delle visioni,
rappresentazioni e percezioni diffuse nel quartiere, con l’obiettivo di assumerle criticamente dentro
un processo comunicativo volto a restituire un’immagine complessa e plurale dell’esperienza di vita e delle
identità del quartiere.
5.3 SAN SALVARIO PROGETTA: QUARTIERE VIVIBILE
Si tratta di una serie di progetti accomunati da un approccio di sostenibilità e vivibilità del quartiere e che
interessano da una parte le vie, i percorsi e gli spazi pubblici di San Salvario, dall’altra la quotidianità, le
abitudini, i rapporti fra vicini di casa.
5.3.1
Le vie, i percorsi, gli spazi pubblici
La vision complessiva è comune ai diversi gruppi focus e riguarda il miglioramento della vivibilità dello
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San Salvario Pilota
spazio pubblico. San Salvario è un luogo già ricco di relazioni, di incontri e di scambi, più o meno formali,
tra le persone che qui abitano o lavorano. La maggior parte di queste relazioni nascono e si rafforzano
per le strade, nei locali pubblici, negli esercizi commerciali, fuori dalle scuole, nella piazza del mercato. Da
questi incontri, oltre che dal lavoro delle numerose associazioni che operano sul territorio, nascono
iniziative, progetti, eventi, il cui carattere comune è costituito dall’obiettivo di favorire l’integrazione,
rafforzare il senso di appartenenza al quartiere e darne un’immagine vivace e positiva.
E' necessario uno ‘strumento’ che metta in comunicazione i vari progetti, che evidenzi i
‘percorsi’ e i punti di ‘incrocio’ delle persone, sia in senso materiale che immateriale, in modo
da renderli più sicuri e da far sentire le persone le vere protagoniste di ciò che accade nel quartiere. Si è
così delineato un progetto di ‘mappa’ dei percorsi, su più livelli, che evidenzia e privilegia la
comunicazione tra i diversi ‘cuori del quartiere’, che abbiamo chiamato “ABC di sansalvario”.
“ABC di sansalvario”
Abbiamo realizzato una ipotesi di mappa che, attraverso percorsi ed interventi (generali e specifici)
favorisca la fruizione del quartiere, lo renda più leggibile, vivibile, sicuro, con particolare attenzione per
chi non conosce il luogo, per chi si sposta a piedi e in bicicletta, per chi vive il quartiere (cfr. all. 3).
I tre percorsi evidenziati sono uno stimolo ed insieme un punto di riferimento preferenziale su cui
progettare interventi di varia natura. Una trama che segnala ed accoglie punti di interesse e
informazioni, che aggiunge valore alle passeggiate attraverso i luoghi dell’architettura, della cultura, del
commercio, il parco e il fiume. I percorsi sono progettati per essere più sicuri per chi si muove a piedi, in
particolare per i bambini (partendo proprio da un progetto che già esiste, PEDIBUS, e che si occupa di
percorsi casa-scuola sicuri), per gli anziani, per le famiglie.
Gli interventi sono pensati in modo concreto, di facile lettura e realizzazione. Molti possono essere
realizzati subito e con poche risorse, altri richiedono un maggiore investimento o approfondimento, altri
sono da considerarsi più “futuribili”.
In ogni caso, l'occasione del TWDC 2008 costituisce un momento speciale in cui realizzare gli interventi
anche straordinari o con carattere temporaneo, i quali possono o meno essere mantenuti nel tempo e
affiancati da altri strumenti di intervento futuri.
Come evidenziato dal processo precedentemente descritto, nella costruzione dei percorsi e degli
interventi sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati, cittadini, associazioni, commercianti, i quali
hanno già espresso le loro idee e la loro disponibilità a svolgere un ruolo di partecipazione attiva,
assieme al presidio e al monitoraggio dei percorsi e della sicurezza dei passanti.
L' “ABC
di sansalvario” è composto da:
mappa
3 percorsi
interventi generali
interventi specifici
Mappa ABC
(media: pannello quadrato con foto aerea di sansalvario trattata graficamente)
foto aerea di sansalvario con evidenziazione di tre percorsi preferenziali, percorso A, percorso B,
percorso C, e di simboli che evidenziano i punti di interesse; dotata di griglia di posizionamento
ad ascisse ed ordinate
3 Percorsi: A=azzurro, B=giallo, C=rosso
(media: pannelli rettangolari con il percorso trattato graficamente)
ogni percorso è disposto lungo una linea colorata (tipo pannelli linea metro) su cui sono indicate
in basso le “fermate” principali, e in alto tutti i punti di interesse che si incontrano lungo il
percorso, riferiti alla griglia di posizionamento
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San Salvario Pilota
percorso A=azzurro
fermate: porta nuova, portici, largo saluzzo, bike-sharing, fiat, convergente casa delle
culture, valentino, mercato, luoghi di culto
percorso principalmente diurno
si snoda lungo il perimetro del quadrilatero
è specialmente riferito a fruitori che non conoscono il quartiere, turisti, stranieri, ma
anche famiglie e anziani
ha una vocazione turistico-storica e tocca i principali monumenti dell'area e i luoghi di
interesse storico
percorso B=giallo
fermate: torino esposizioni, università, museo della frutta, museo di anatomia,
promotrice arti, architettura, orto botanico, locali, mercato, stazione porta nuova
percorso fruibile a tutte le ore, specie serali
taglia diagonalmente il quartiere unendo le università, i luoghi dell'arte, del design, i bar
e i locali degli aperitivi,
è specialmente riferito a giovani e studenti
ha una vocazione artistica, formativa e di divertimento
percorso C=rosso
fermate: linea pedibus, linea scuolabus, giardino per l'infanzia to expo, area gioco bimbi,
asili, scuole materne, scuole per l'infanzia
percorso specifico rivolto ai bambini, al pedibus, alle famiglie
realizza una direttrice nord-sud con appendici, riconoscibile e protetta, che unisce i
luoghi dell'infanzia e della prima educazione
interventi generali
Interventi possibili, comuni a tutta l'area del progetto, da dislocarsi principalmente presso gli
accessi preferenziali all'area e lungo i percorsi segnalati.
cantiere evento converGente, casa delle culture: un container da posizionarsi presso
l'aiuola Donatello (sponsor impresa?) per esporre info sui lavori di ristrutturazione
dell'edificio e sugli avvenimenti principali del quartiere. Spioncino da cui si vede,
all'interno, un monitor con foto/filmato; attivazione di strumenti di comunicazione del
cantiere per avvicinare i cittadini alla futura casa del quartiere (visite guidate per
cittadini e scuole, eventi nell'aiuola Donatello, etc.);
totem: strutture verticali posizionate nei punti principali e presso gli accessi al quartiere,
su cui affiggere la MappaABC stampata in dimensioni poster;
pannelli della “linea” lungo i percorsi;
utilizzo delle vetrine degli esercizi commerciali come spazi di comunicazione;
illuminazione notturna dei principali monumenti;
illuminazione e segnalazione degli incroci;
progetto di un font per San Salvario da utilizzare anche per la segnaletica stradale (ad
es. nomi delle vie indicati nello spessore dei marciapiedi);
autorizzazione per installare portabici personalizzati realizzati da cittadini a proprie spese
o mediante sponsor privato (valutazione della semplice compatibilità col traffico da parte
della Circoscrizione);
chioschi: almeno 5 piccoli chioschetti personalizzati da posizionare in punti strategici,
dedicati a pubblicizzare o vendere vino, bevande naturali, cioccolato, gelati. Possibilità di
affitto da parte di soggetti interessati e dotati di 3 piccoli tavolini esterni;
fontanelle: posizionamento di alcune fontanelle per bere, anche tipo “toret” o personalizzate;
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San Salvario Pilota
toilette: posizionamento in alcuni punti strategici di alcune toilette a gettone tipo Città di
Torino o personalizzate, con grafiche che invitino all'utilizzo;
isole ecologiche: raggruppamento dei cassonetti in aree che contengano sempre tutti i
tipi (anche piccoli) per la raccolta differenziata, uniti a fioriere, portabicilette e
soprattutto informazioni sulla sostenibilità; in accordo con AMIAT;
maggiore flessibilità nella normativa per i dehors; eventuale deroga temporanea;
nuova illuminazione delle strade, più calda ed efficace;
ridefinizione di piazza Madama Cristina per un maggiore e migliore utilizzo; in futuro
concorso per la riprogettazione totale;
interventi specifici
interventi possibili, realizzati allo scopo di segnare e rendere riconoscibili ed interessanti i
percorsi, adeguati alla vocazione dello specifico percorso
percorso A=azzurro
fettucce colorate di stoffa poste trasversalmente al percorso, da casa a casa;
idem teli bianchi più ampi (30-40 cm) nelle aree di interesse;
incremento dei pannelli descrittivi multisensoriali (non solo visivi, anche tattili e/o uditivi)
per monumenti ed edifici storici; aggiunta di pannelli descrittivi per informazioni varie e
curiosità;
fioriere e panchine (meglio se oggetto di concorso anche tra studenti);
concorso di progettazione per il riutilizzo del viale centrale di corso Marconi (dopo la fine
dei lavori per la metro in via Nizza);
interventi grafici (teli, striscioni, immagini, luci) per il cantiere della metro e per i portici,
in via Nizza;
pista ciclabile temporanea o definitiva (anche solo progetto, da realizzarsi in futuro);
pedonalizzazioni temporanee o definitive (anche solo progetto, da realizzarsi in futuro)
percorso B=giallo
tubo di pvc luminoso bianco, lungo il percorso, appoggiato alle tesate dei lampioni;
eventuali led luminosi (a celle solari) fissati lungo il marciapiede;
vele in tessuto per creare piccoli “ambiti” agli angoli ove sono presenti attività (bar,
etc.);
“punti” adesivi a terra dove si svolgono piccoli spettacoli o musica;
proiezioni di diapositive d'arte su muri ed edifici;
utilizzo delle serrande chiuse o delle vetrine per posizionare foto, arte;
installazioni artistiche e di foto lungo il percorso;
percorso musicale con diffusori di musica o altro, lungo il percorso;
percorso C=rosso
paline con le fermate del pedibus, verso i muri delle case, dotate di 2 pannelli: uno per
la grafica del pedibus, e uno per campagne a temi di educazione civica prodotte dalle
scuole;
striscia colorata adesiva sul marciapiede, lungo tutto il percorso, con deformazioni in
prossimità delle fermate;
protezione del percorso con dossi e dissuasori di velocità ad ogni attraversamento;
realizzazione della zona 30 km/h;
realizzazione di “teatrini” pieghevoli in pvc alveolare, da posizionare in strada, per piccoli
spettacoli di marionette e altro (deposito presso converGente);
collegamento ed attraversamenti protetti col Valentino e con l'area gioco bimbi
progettata dal Laboratorio città sostenibili.
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San Salvario Pilota
5.3.2
La quotidianità, le abitudini, i rapporti fra vicini di casa
Proposte per migliorare il quartiere e il suo ambiente, inteso sia in senso ecologico, con l’obiettivo di
ridurre il suo impatto attraverso azioni che promuovano il risparmio energetico, idrico, la raccolta
differenziata, la mobilità sostenibile, sia in senso economico, diffondendo pratiche per un consumo critico,
consapevole e solidale. Le azioni che intervengono su questi due aspetti, condotte in modo da rispondere
alle esigenze degli abitanti e con la loro partecipazione, possono migliorare la vivibilità del quartiere anche
dal punto di vista socio-culturale, promuovendo la mutualità tra le persone, lo scambio di beni materiali e
immateriali, mettendo in comunicazione i cittadini e favorendo la collaborazione.
Tutte le proposte che seguono sono state pensate per essere realizzate ad un costo contenuto; ciò è
possibile grazie all’abbondanza e alla disponibilità (spesso gratuita) di risorse umane.
case sostenibili
cosa
estensione del progetto ‘casa sostenibile’, attualmente in corso con le famiglie di via Berthollet 29,
coinvolgendo altri condomini del quartiere. L’idea nasce dal fatto che esistano
“comunità/condominio”, gruppi di persone e famiglie che abitano nello stesso edificio e sono legate
da rapporti di amicizia o quantomeno di conoscenza. Si pensa che questi gruppi abbiano una coesione
e uno “spirito” comune che rendono probabile l’adesione a “case sostenibili” e che, inoltre, possano
operare come fulcri di una rete che progressivamente si allarga attraverso la comunicazione
informale.
come
organizzare incontri con gruppi di residenti nel quartiere per la presentazione del progetto
proporre un servizio di tutoraggio (potremmo chiamarli mediatori ecologici), che può essere
svolto dagli stessi abitanti di via Berthollet o da altri volontari, per accompagnare le famiglie nel
percorso di cambiamento delle abitudini quotidiane
proporre concorsi tra cittadini, singoli o riuniti in comunità-condomini, con tema la riduzione dei consumi
proporre sfide tra i diversi condomini (p.e. torneo di calcio, proposto dagli abitanti di via Berthollet)
distribuire ai partecipanti un ‘kit dell’abitare sostenibile’ che può contenere: opuscolo del Museo A
come Ambiente, elenco di pubblicazioni disponibili in rete o in commercio sul tema, elenco di Enti
pubblici o di ricerca o privati che forniscono consulenza in materia, ecc.
chi
abitanti di via Berthollet 29; condomini organizzatori di feste dei vicini di casa (via Principe Tommaso,
16/bis, via Saluzzo 5, via Sant’Anselmo 6, via Giuria 28). un percorso simile si può ipotizzare anche con
altre comunità, che non necessariamente fanno riferimento ad uno specifico edificio/casa (ad esempio
la comunità di stranieri)
incontri informativi
cosa
organizzazione di serate a tema per l’informazione dei cittadini sui temi ambientali e la promozione
delle attività presenti in quartiere
come
a partire dal mese di settembre, si propone l’organizzazione di alcune serate a tema, incontri informali
di presentazione dei progetti e di diffusione di ‘buone abitudini quotidiane’, da realizzarsi presso i più
frequentati locali serali del quartiere, evidenziando anche i vantaggi economici che derivano da una
riduzione dei consumi. Affiancare ‘l’utile al dilettevole’, cercando di rendere gli incontri stimolanti,
divertenti e di catturare l’interesse anche dei più scettici o di chi si trova a passare di lì per caso
chi
rumeria Biberon, circolo Sud, Horas kebab, ecc.
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campagna divulgativa
cosa
promozione di comportamenti (consumi/acquisti) più consapevoli attraverso una campagna divulgativa
di consigli pratici da realizzarsi nei luoghi del commercio e dello svago, per sensibilizzare il pubblico in
generale e in modo indiretto anche i commercianti
come
realizzazione di materiale di comunicazione da diffondere nei locali serali (‘usa un solo piatto per
l’aperitivo/lo stesso bicchiere per la birra’) e negli esercizi commerciali (‘se vuoi la borsa di
plastica chiedila espressamente’, ecc.)
promuovere comportamenti sostenibili presso gli esercizi pubblici e commerciali (ad esempio l’uso
ragionevole di aria condizionata d’estate e riscaldamento d’inverno, l’uso di acqua del rubinetto,
ecc.), comunicandoli in modo efficace,
individuare esercizi disponibili a vendere prodotti sostenibili o più sostenibili, possibilmente a
prezzi favorevoli (lampade a basso consumo, detersivi alla spina, ecc.)
chi
locali serali del quartiere, negozi alimentari, supermercati, ambulanti del mercato, creativi, ecc .
operazione scambio
cosa
scambio di oggetti, elettrodomestici, mobili, per promuoverne il riuso; scambio di saperi/esperienze
per una sostenibilità alla portata di tutti; scambio di tempo, di un passaggio in macchina
come
facilitare la comunicazione tra le persone che hanno oggetti che non usano più, sia attraverso la
rete (mailing list), sia attraverso l’impiego di bacheche/lavagne da localizzarsi presso l’Agenzia,
presso i locali serali o gli esercizi commerciali
individuare uno spazio che possa funzionare da deposito per gli oggetti da scambiare e,
eventualmente, da ‘officina riparazioni’; mobili, oggetti, abiti, possono essere scambiati oppure
possono anche essere modificati, decorati e poi rivenduti.
organizzare un mercatino del baratto in modo che diventi un appuntamento fisso per le persone
del quartiere e anche per chi viene da fuori
scambiare esperienze - corsi di autoproduzione (sapone, detersivo, ecc.)
scambiare passaggi - car sharing
chi
locali serali ed esercizi commerciali, Banca del Tempo, ecc.
mobilità leggera
cosa
promozione dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all’automobile privata
come
organizzare biciclettate nel quartiere
rendere via Saluzzo a precedenza (per le bici!)
fare in modo che vi siano punti di bike sharing in quartiere: oltre Porta Nuova, anche largo
Marconi o il piazzale di fronte al Castello del Valentino
realizzazione di una ciclofficina
chi
le persone che usano la bicicletta, movimento Massa Critica, Comune di Torino - Assessorato alla
Viabilità
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San Salvario Pilota
Gruppo di Acquisto Solidale
cosa
organizzazione di un G.A.S. di quartiere tra vicini di casa
come
raccogliere e fornire informazioni sui fornitori
svolgere un ruolo di tramite tra cittadini e fornitori
individuare uno spazio che possa essere usato come magazzino/stoccaggio merci (l’Agenzia
potrebbe essere un punto di raccolta e distribuzione delle merci non deperibili)
individuare uno o più supermercati/negozi della zona cui proporre l’adozione di distributori di
detersivi alla spina
chi
cooperative/fornitori di prodotti del commercio equo (cooperativa Baobab, Sesamo) e di prodotti da
agricoltura biologica (Cascina del Cornale)
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San Salvario Pilota
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allegati
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