Nell`arco della vita non esiste persona che non soffra almeno una

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Nell`arco della vita non esiste persona che non soffra almeno una
Nell’arco della vita non esiste persona che non soffra almeno una volta di dolori alla schiena. La
zona più colpita è sicuramente quella lombare, sollecitata in ogni momento della giornata dal peso
del nostro corpo e coinvolta in ogni movimento. Anche quando si sta seduti, per esempio in
automobile o sul divano, lo si fa in modo scorretto, invertendo la curva fisiologiaca della lordosi e
provocando ulteriori pressioni sui dischi vertebrali. Anche la zona cervicale e dorsale risentono di
queste sollecitazioni, basti pensare ai dolori al collo che ogni tanto si presentano.
Le cause di tutti questi dolori sono molteplici e per analizzarle possiamo raggrupparle in due
categorie:
• Cause specifiche cioè intrinseche alla colonna, dovute a una patologia del rachide
( discopatie, protusioni);
• Cause non specifiche, situazione in cui la colonna è sana però soffre. Comprendono:
posizioni e movimenti scorretti, stress psicologici, forma fisica scadente, sovrappeso, obesità,
caffeina e nicotina, insufficiente conoscenza della colonna vertebrale.
Nell’ 80% circa dei casi, il mal di schiena è dovuto a cause non specifiche, molto spesso per un
ripetersi di situazioni e movimenti scorretti ogni giorno.
Ecco che allora diventa fondamentale iniziare a prendersi cura della propria salute. In particolare
per tutte le persone che nelle loro attività quotidiane e lavorative si trovano a dover sollevare pesi in
situazioni instabili. Il dolore è sempre un campanello d’allarme che qualcosa non sta andando bene,
all’inizio può essere causato da un semplice stato infiammatorio dovuto a contratture muscolari. Ma
il perdurare di questa situazione può portare a problemi più gravi a carico del disco vertebrale per
esempio.
Per prima cosa è importante l’educazione posturale. Intesa come il sapersi muovere in maniera
corretta e sicura per sè stesso e per il paziente. La percezione del proprio corpo è fondamentale per
saper gestire le situazioni instabili che ogni giorno bisogna affrontare nella movimentazioni dei
carichi.
Nel corpo umano l’equilibrio è un insieme di aggiustamenti automatici ed inconsci che ci
permettono, contrastando la forza di gravità, di mantenere una posizione o di non cadere durante
l’esecuzione di un gesto.
Il baricentro, o centro di gravità, è il punto di applicazione di tutte le forze peso su un corpo, la
verticale passante per il baricentro è detta linea di gravità. La posizione del baricentro cambia in
relazione alla forma e alla posizione di tutte le parti che compongono un corpo.
Questo avviene anche nel corpo umano che è paragonabile ad una struttura formata da più segmenti
sovrapposti; nell’uomo fermo in piedi è situato davanti al terzo superiore dell’osso sacro (ombelico).
Il baricentro si proietta sul terreno all’interno di una zona detta base d’appoggio.
Fino a quando la proiezione del centro di gravità si mantiene all’interno della base di appoggio si è
in una condizione di equilibrio, quando tale proiezione si sposta verso la sua periferia si perde
progressivamente stabilità e si è costretti, per mantenere l’equilibrio, ad un aumento di lavoro
muscolare o a una veloce variazione della base di appoggio.
La grandezza e la forma della base di appoggio sono fattori che influenzano la stabilità.
Quando siamo in piedi con base instabile possiamo aumentare la base di appoggio:
• allargando le gambe
• con l’uso di un supporto esterno ( es. un bastone)
• appoggiando un ginocchio su una superficie (es. sul letto).
Proiezioni del Baricentro corporeo in alcune posizioni di lavoro
Tutte queste informazioni sono utile per capire qual è il modo corretto di muoversi durante la
movimentazione dei carichi. È ogni azione che deve essere curata e i movimenti corretti devono
diventare automatici.
Dopo l’educazione posturale e quindi dopo il saper come eseguire correttamente un movimento,
l’operatore deve preoccuparsi anche di mantenere una certa forma fisica. Per prevenire infortuni e
salvaguardare la salute della schiena è utile:
• forza nelle gambe
• consapevolezza nell’uso degli addominali
• stretching per scaricare le tensioni che inevitabilemente si accumulano a livello muscolaree
• esercizi per allenare il corpo in situazione instabile e sensibilizzare l’uso corretto della
schiena e mantenere il baricentro del corpo.
Per allenare la forza nelle gambe è utile mantenere una vita attiva. Gambe allenate significa riuscire
a caricare meno peso sulla schiena. L’ideale è frequentare una palestra o praticare dello sport, ma
anche chi non ha l’occasione per farlo può mantenere le gambe allenate usando la bicicletta o
andando a camminare e con semplici esercizi, come per esempio lo squat, che simula la posizione
che l’operatore tiene per alzare una barella.
Figura 1: squat
Per quanto riguarda gli addominali bisogna, come ormai si sa da tempo, tenerli sempre allenati
perchè sono il supporto della schiena. Sono muscoli che intervengono nell’atto espiratorio della
respirazione ed ecco perchè bisognerebbe sempre espirare durante uno sforzo. In questo modo
infatti gli addominali bengono sensibilizzati meglio e riescono a dare più stabilità a tutta la schiena.
La tonicità dei muscoli dell’addome assolve diverse funzioni:
• tenuta dei visceri
• corretta meccanica respiratoria
• equilibrio fisiologico del bacino
• azione delordosizzante
• protezione della schiena, permettendo di scaricare oltre il 40% del peso gravante sulle
vertebre lombari
Nella maggior parte delle persone la muscolatura dell’addome è ipotonica ( debole), mentre quella
paravertebrale è accorciata e contratta. Anche per questo motivo è importante mantenere efficiente e
tonici i propri muscoli addominali esercitandoli regolarmente.
Massacrarsi di addominali però non è la soluzione, mantenerli in allenamento e saperli usare nelle
varie azioni della giornata è la cosa migliore.
Per esempio questi sono due esercizi utili per il rinforzo della zona addominale. Il primo esercizio è
utile per sensibilizzare la loro azione in rapporto con i muscoli lombari, mentre nel secondo caso
sono indicati gli esercizi corretti per il loro rinforzo in modo sicuro senza sollecitare la zona
lombare, e quindi indicati per chi già soffre di dolori lombari.
Figura 2: anteroversioni del bacino
Figura 3: esecizi per il rinforzo dell’addome
Oltre a sapersi muovere correttamente e a saper usare gli addominali in modo corretto, è
fondamentale scaricare le tensioni che inevitabilmente si accumulano sollevando dei pesi. Anche i
piccoli dolorino sono segnali che i muscoli del corpo hanno bisogno di “respirare”. Questo perchè,
come già detto primo, sono muscoli che tendono facilmente alla retrazione a cause delle continue
sollecitazioni a cui sono sottoposti. Un muscolo retratto è un muscolo che lavora male e crea dolore.
Ecco alcuni esercizi utile per allungare e mantenere la mobilità sulla schiena.