Giornale completo

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Giornale completo
GENNAIO 2016
Anno 22 - n. 238
Direttore: Luigi Allori. Redazione: Clara Amodeo, Giovanni Beduschi (vignettista), Franco Bertoli, Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Primo Carpi, Valeria Casarotti, Roberta Coccoli, Claudio Dozio, Teresa Garofalo, Antonietta
Gattuso, Sergio Ghittoni, Roberto Lana, Giulia Lazzaroni, Antonella Loconsolo, Angelo Longhi, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Diana Roca, Sandra Saita, Gero Urso. Collaboratori: Laura Albani, Valia Allori, Stefano Bartolotta, Silvia Benna
Rolandi, Maria Piera Bremmi, Don Giuseppe Buraglio, Arturo Calaminici, Daniele Cazzaniga, Augusto Cominazzini, Luca Corbellari, Silvia Cravero, Ivan Crippa, Silvia Faggiano, Luigi Ghezzi, Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro,
Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Franco Massaro, Giorgio Meliesi, Luigi Muzzi, Pamela Napoletano, Antonio Pizzinato, Giovanni Poletti, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Vittorio Sardo,
Dario Vercesi, Norman Zoia. Presidente dell’Associazione Amici di “Zona Nove”: Giovanni Poletti. Pubblicità: Flaviano Sandonà (tel. 02/39662281). Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).
SMOG SU MILANO
La nuova Sanità lombarda vista dal Niguarda
pag. 2
Come superare
l’emergenza?
Le sigle della sanità
A
PRIMARIE
Previste
per il 7 febbraio
(disegno di Gero Urso)
pag. 3 ci poniamo un interrogativo. La riforma leghista
della Sanità lombarda appena
entrata in vigore è una rivoluzione che punta a offrire un servizio
migliore ai cittadini o si riduce a
un cambio di sigle sulle insegne
degli istituti e di nomi di chi occupa le poltrone dirigenziali? Di primo acchito sembra prevalga la seconda ipotesi, anche sulla base di
quanto ha scritto Marco Trivelli,
direttore generale dell’Ospedale
di Niguarda rinnovato fino al
2018. Le Aziende Ospedaliere
(Ao), come burocraticamente chiamano gli ospedali da quasi 20 anni, si trasformano in Aziende
Socio Sanitarie Territoriali (Asst),
le quali assumono la gestione delle cure ospedaliere, di quelle territoriali e di tutti i servizi socio-sanitari delle Asl. Queste ultime a
loro volta si trasformano in
Agenzie di Tutela della Salute
(Ats) e, perdendo i compiti di erogazione di servizi, si focalizzano
sulle funzioni di programmazione e controllo del sistema. In questo ambito anche il Niguarda si
trasforma in Asst: il 31 dicembre
è stata congedata l’Ao “Ospedale
Niguarda Ca’ Granda” e ha preso
avvio la Asst “Grande Ospedale
Metropolitano Niguarda”, che assume la responsabilità delle cure
territoriali dei cittadini residenti
nella zona 9 di Milano. Dalla attuale Asl confluiscono nella nostra Asst alcuni servizi, in particolare alcuni consultori, e dalla Ao
San Carlo il Cra (Comunità riabilitativa di psichiatria) di Via
Assietta, in zona Affori. Sul balletto di sigle e poltrone tutto chiaro,
dunque, anche se nel linguaggio
ermetico degli acronimi. Per capire, invece, se tutto questo garantirà un accesso migliore alle cure
e un costo più equo non ci resta
che aspettarne conferma pratica.
pag. 3
CANTIERI APERTI
Il metro in Brianza
pag. 4
e le vasche del Seveso
CASERMA MAMELI
Il progetto
pag. 5
in Consiglio di Zona
AMIANTO
Il processo
pag. 8
per la Breda/Ansaldo
DICEMBRE ‘15 1
DICEMBRE ‘14
Con la riforma della sanità lombarda gli ospedali non si chiameranno
più Aziende ospedaliere (Ao) ma Aziende socio sanitarie territoriali (Asst).
Si tratta di una rivoluzione a vantaggio dei cittadini o solo di un cambio di sigle
e/o di poltrone? Ecco come la pensa Marco Trivelli, direttore del nostro ospedale. pag. 3
Bocciata la riqualificazione degli scali ferroviari
Una grande occasione persa per la città
pag. 5
Liberté, égalité, fraternité
2
DICEMBRE ‘15
DICEMBRE ‘14
98
50
DICEMBRE ‘15
DICEMBRE ‘14
11
6
Giovanni Beduschi
h sì, caro il mio Giovanni Chitarra del western padano,
E
tu contribuisci a rovinare l’ambiente. Infatti, mentre tu
schizzi sui fogli di carta rubati alle foreste brasìliane impe-
dendo agli alberi di pulire l’aria nell’era dell’auto e dei riscaldamenti centralizzati, le donne ragionano e dicono: certi politici pensano di più a deligittimare gli avversari che a
fare l’interesse dei cittadini. Ad esempio, per Maroni l’importante non è dare battaglia allo smog ma mettere in cattiva luce Pisapia. (Zorro Nove)
Lo smog su Milano. Come superare l’emergenza?
Anna Aglaia Bani
egli ultimi dieci anni Milano ha ridotto le emissioni da traffico
N
del 22%. E oggi è l’unica città lombarda che effettui i controlli
sulle caldaie previsti per legge; che spende miliardi di euro, in parte
dello Stato, per costruire una metropolitana, la M4; che sta prolungando la M1 che vuole prolungare la M5; che nel 2016 farà la sua
prima gara per bus elettrici; che ha uno dei più efficienti e capillari
servizi di bike-sharing e dii car-sharing per cui le auto private negli
ultimi due anni sono scese da 55 a 50 ogni 100 abitanti.
Tutto questo impressionante sforzo per fare sì che Milano sia una
metropoli ecosostenibile però non è bastato a scongiurare l'emergenza smog, culminata nei giorni di fine anno con il blocco totale del traffico veicolare privato. Misura, sicuramente emergenziale, palliativa,
ma necessaria quantomeno per arrestare la crescita del Pm10 e del
Pm2.5. Poi, con l’arrivo del 2016, Santa Pioggia, Santa Neve e San
Vento hanno fatto il resto facendoci tornare a respirare.
È chiaro a tutti che non possiamo andare avanti a sperare nel meteo e che Milano da sola non può nulla se non si pensa a un piano
concreto, con ingenti risorse economiche certe, di vasta scala e di lungo respiro. Prima della fine dell’anno si sono svolto incontri, prima
tra Comuni e Regioni e poi a Roma dal Governo per elaborare un
Piano Nazionale contro lo smog.
L’Associazione Nazionale Comuni ritiene i seguenti punti utili a dare una svolta alle politiche ambientali del Paese:
•. Far ripartire gli investimenti nel trasporto pubblico fermi da anni; rilanciare i programmi per la sostituzione di bus, avviare programmi di investimento per l'acquisto di tram.
• Utilizzare parte delle risorse della privatizzazione delle ferrovie
Una firma contro i fascisti
Vandalismo in via Hermada
lla fine di dicembre sono state già raccolte, a Milano in un paio di
A
settimane, tredicimila firme per la petizione “Una firma contro il
fascismo” lanciata online da un largo fronte antifascista - Cgil, Fiom,
Anpi, Acli, Rifondazione oltre a un lungo elenco di associazioni - e rivolta al presidente della Repubblica Mattarella e a quelli di Camera e
Senato, Boldrini e Grasso. Obiettivo: raccogliere entro aprile centomila
firme per ottenere lo scioglimento di sigle neofasciste tipo Forza Nuova,
Casa Pound, Fronte Skinhead.
Dal canto suo l’Associazione Amici di “Zona Nove” aderisce a questa iniziativa e invita i suoi lettori e i cittadini a impegnarsi affinché sia posta fine alla vergognosa presenza di associazioni neofasciste che da
troppo tempo manifestano impunemente nelle piazze di città e paesi
senza che le autorità locali neghino loro le piazze. “Zona Nove” richiama al rispetto della Costituzione Italiana e dei suoi valori. “Il nostro
Paese”, fanno notare Giovanni Poletti, presidente dell’Associazione di
“Zona Nove”, e Luigi Allori, direttore del nostro giornale, “ha sofferto
enormi atrocità durante la dittatura fascista e questi rigurgiti offendono la memoria di tutto il popolo italiano e in particolare di chi soffrì a
causa della tirannide”.
In questo clima non è quindi un caso che si acuisca la violenza teppistica. Sebbene a Milano i reati tradizionali (omicidi, furti e rapine) siano in calo del 10% rispetto al 2014, sono invece in aumento i reati di
violenza pura, come quelli sessuali, le risse, i pestaggi e gli atti vandalici. Nella nostra zona lo dimostrano la cronaca nera quotidiana (vedi
in questa stessa pagina) e i raid fascisti come le ripetute deturpazioni
del murale dell’Anpi sull’insurrezione del 24 aprile 1943 a Niguarda e
il recentissimo raid di stampo fascista in via Hermada, durante il quale sono stati danneggiati la bacheca della Uil, l’insegna di un dentista,
l’insegna e le luminarie del Teatro della Cooperativa e alcune macchine in sosta, compresa quella di un invalido. (Giorgio Meliesi)
per il rinnovo del parco treni locali e per incrementare l'esercizio dei
servizi ferroviari.
• Fissare scadenze per rottamare gli euro 0,1,2, 3 e 4 diesel e come
alternativa imporre a questi mezzi l'obbligo di installazione di scatole nera o strumenti elettronici atti a verificare il rispetto dei divieti ambientali. Prevedere incentivi sul bollo per mezzi meno inquinanti.
• Fissare una data per sostituire le caldaie più inquinanti pena il divieto di accensione, valorizzando gli ecoincentivi governativi che negli anni hanno consentito di migliorare la situazione. costituire un
fondo rotativo di garanzia per gli interventi di efficientemento energetico dei condomini. Impegnarsi entro 36 mesi nella sostituzione integrale dell'illuminazione pubblica verso il led.
• Spostare gli investimenti dalle autostrade alle infrastrutture di
trasporto pubblico.
• Spostare gli incentivi dall'autotrasporto merci al trasporto merci
su ferrovia.
• Promuovere un coordinamento delle regioni della Pianura padana allo scopo di concertare azioni di lungo periodo o di emergenza.
Far scattare le emergenze in modo automatico, quali le limitazioni
del traffico dopo un periodo di sforamento dei limiti e l'obbligo di abbassare le temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati.
• Realizzare entro 30 mesi una rete di ricarica elettrica per la riconversione elettrica dei mezzi in sharing, della logistica merci, delle auto delle istituzioni e servizi pubblici. Prevedere incentivi e cofinanziamenti per i biciplan, il bike sharing, il car sharing.
CRONACA
NERA
di Ortensia
Bugliaro
• Ca’ Granda: anziana investita e uccisa da una moto Travolta
mentre alle 18 attraversava il viale che porta all’ospedale Niguarda.
Non c’è stato niente da fare per l’anziana investita da una moto. La vittima, 78 anni, è stata soccorsa sul posto dal personale del 118 che non
ha potuto far altro che constatarne la morte. Ferito lievemente il conducente del mezzo. (1 dicembre)
• Via Imbonati: un cliente di un bar ferito al collo da un bastone con punta metallica In un’aggressione verificatasi di notte in un bar, un un boliviano di 36 anni è stato aggredito da due sconosciuti, apparentemente sudamericani come lui ed è rimasto gravemente ferito al collo, colpito con una punta metallica. Operato, si
trova fuori pericolo. (20 dicembre)
• Via Val Cismon: un giovane aggredito e ferito Un 23enne è stato percosso da tre sconosciuti armati di bastoni e mazze da baseball che
gli hanno fratturato una tibia. La vittima, sotto effetto di stupefacenti,
stava rientrando a casa quando è stato aggredito senza alcun motivo
dal gruppo che non gli ha rubato nulla. Ricoverato al Niguarda, ha riportato colpi al viso e una frattura alla tibia. (24 dicembre)
• Dergano: giovane gravemente ferito da una coltellata alla
schiena Un 26enne egiziano, regolare e incensurato, è rimasto ferito
in modo grave alla schiena da una coltellata sferrata da uno sconosciuto al culmine di una lite scoppiata davanti a un bar di via Filippo
Baldinucci a Dergano. L’uomo, è stato trasportato dal 118 in codice rosso all’ospedale Niguarda. (24 dicembre)
• Via Chiese: violenta rissa nella notte: due ragazzi in
ospedale Due ragazzi sono stati aggrediti, in via Chiese.
Entrambi 23enni, sono stati soccorsi da due ambulanze del 118.
Secondo quanto riferisce l’Areu, Azienda regionale emergenza urgenza, è accaduto poco dopo le 4 di notte. Sul posto anche la polizia di Stato, (28 dicembre)
Come è stata in questi anni sua consuetudine, il sindaco
Giuliano Pisapia si è recato al reparto pediatrico dell’ospedale di
Niguarda portando doni ai piccoli pazienti ricoverati.
Lilla: chiusa per tre giorni
la stazione dell’Isola
redisporre uno scambio sui binari per migliorare la circolazione
P
ed evitare problemi quando i treni arrivano in galleria e devono
invertire la marcia per tornare indietro. Per questo la stazione Isola
del metrò Lilla è stata chiusa tra il 2 e il 4 gennaio. Il tempo necessario di fare l’intervento.Tra sabato 2 e lunedì 4 le stazioni di Zara e
Garibaldi sono state provvisori capilinea dei treni della M5. La linea
Lilla è stata regolare nelle tratte Zara-Bignami e Garibaldi-San Siro,
ma interrotta alla stazione Isola, chiusa per i lavori nella galleria che
mette in comunicazione la linea 2 e la linea 5. Quindi, per fare il percorso della Lilla, i passeggeri hanno dovuto cambiare mezzo, salire su
mezzi di superficie (tram 7 da Zara a Isola e tram 33 da Isola a
Garibaldi) e arrivare alle stazioni aperte di Zara e Garibaldi. “Si è
trattato - spiegano alla Mm - di un intervento che avremmo potuto
fare anche in una sola notte in giorni feriali, ma che abbiamo voluto
fare con più calma, in periodo festivo, avvisando gli utenti, per evitare che ci fosse qualche imprevisto che impedisse poi la mattina di riprendere regolarmente il servizio”.
La 500 arrostita resiste
Dopo l’approdo. Un racconto per immagini
e parole sui richiedenti asilo
na lunga documentazione iniziata in Sicilia e arrivata fino a
U
Roma e Milano per raccontare la storia dei richiedenti asilo approdati in Italia. Il progetto fotografico e di ricerca “Dopo l’approdo”,
presentato all’Ateneo della nostra zona in dicembre, è un racconto
per immagini e parole realizzato grazie al sostegno di Open Society
Foundations, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze
Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università Bicocca.
Nel reportage ci sono campi d’accoglienza, abitazioni e insediamenti improvvisati, luoghi nati dall’abbandono istituzionale, spazi di
transito e di incontro informale, come piazze o stazioni. E poi c’è il
lavoro, in molti casi fatto di espedienti e sfruttamento. Testi e fotografie in cui ci sono Trapani, Caltanissetta, Palermo e Catania dove i profughi sono approdati; ci sono gli arrivi a Roma e poi a
Milano, con un’attenzione particolare ai transiti dei siriani dalla
stazione centrale, e degli eritrei da Porta Venezia.
Il progetto fotografico, che va dall’operazione Mare Nostrum a
Triton, è stato coordinato da Barbara Pinelli, docente di Antropologia dei Processi Migratori dell’Università Bicocca e Luca Ciabarri,
ricercatore in Antropologia dell’Università di Milano. La documentazione fotografica è stata realizzata da Alessandro Sala, Giovanni
Diffidenti e Alessio Genovese. Tutti gli scatti sono stati raccolti sul
sito www.dopolapprodo.com e pubblicati in “Dopo l’approdo. Un racconto per immagini e parole sui richiedenti asilo in Italia” (edit
press, Firenze 2015). (Luigi Luce)
a “mitica” 500 targata Perugia si trova ancora lì, in via
L
Moncalieri altezza n. civico 5 dal settembre 2014 a dicembre 2015. Ci sono state varie esondazioni del Seveso ma l’auto
bruciata, oramai, ha un parcheggio tutto suo e così ha resistito e nessuno si è preoccupato di spostarla in altro luogo, più
idoneo per lasciare spazio ad altre auto dei cittadini di zona.
Il 31 dicembre, a 97 anni,
è mancata all’affetto dei suoi cari
Maria Rossi Garofalo
donna dolcissima e amabile,
madre adorata della nostra redattrice Teresa Garofalo.
A lei e ai suoi familiari la redazione tutta
esprime le sue sentite condoglianze.
La nuova Sanità lombarda vista dal Niguarda
Il sistema socio-sanitario voluto da Maroni è una vera rivoluzione o solo un cambio di nomi e/o di poltrone?
Ecco come la pensa Marco Trivelli, direttore generale del nostro Ospedale.
Anna Aglaia Bani
er diversi mesi vi abbiamo racconP
tato a grandi linee le novità introdotte dalla riforma del Sistema sociosanitario voluta da Roberto Maroni. Ci
siamo soffermati sui punti, a nostro
avviso, positivi e sulle criticità e sulle
storture del vecchio impianto di
Formigoni non cancellate. Da pochi
giorni la riforma è entrata in vigore e
possiamo quindi sperimentare con mano le novità e i cambiamenti.
Grazie alle nostre fonti abbiamo reperito la mail che il direttore generale
dell’Ospedale Niguarda ha inviato a
tutti i dipendenti. Ve la proponiamo
qui sotto, perché in poche righe esemplifica molto bene quello che sarà il futuro degli ospedali pubblici e dei servizi sul territorio, aggiungendo due note
a margine: la prima è che Marco Trivelli, contrariamente a quanto aveva
annunciato anche il diretto interessato, resterà a capo del nostro nosocomio
fino a dicembre 2018. La seconda riguarda la lettera: i toni sono quelli di
chi annuncia una rivoluzione copernicana. “Zona Nove”, pur comprendendo
che il “capo condottiero” deve motivare
le proprie truppe, da oggi controllerà
che quanto si sta affermando si tradurrà concretamente in un miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza. Non vorremmo che tutta questa “rivoluzione” si traducesse solo in
un cambio di nomi e di poltrone.
Con il 1 gennaio 2016 - scrive il direttore generale dell’Ospedale di Niguarda Marco Trivelli - prende avvio l’evoluzione voluta dalla Giunta del Presidente Maroni del Sistema socio-sanitario regionale. Questa riforma riconosce
la qualità degli ospedali lombardi e si
pone l’obiettivo di incrementare la qua-
lità delle cure fuori dagli ospedali, in
piena sinergia.
Per questo motivo le Aziende Ospedaliere, con le quali abbiamo assunto dimestichezza da quasi un ventennio, si
trasformano in Aziende Socio Sanitarie Territoriali (Asst), le quali assumono la gestione diretta sia delle cure
ospedaliere che delle cure territoriali e
tutti i servizi sanitari e socio-sanitari
della Asl. Queste ultime a loro volta si
trasformano in Agenzie di Tutela della
Salute (Ats) e, perdendo definitivamente i compiti di erogazione di servizi, si
focalizzano sulle funzioni di programmazione e controllo del sistema.
Che cosa accade al nostro Ospedale?
Innanzitutto anche noi ci trasformiamo in Asst: il 31 dicembre si congeda
l’Ao “Ospedale Niguarda Ca’ Granda”
e con il nuovo anno prende avvio la
Asst “Grande Ospedale Metropolitano
Niguarda”, che sarà il nostro nuovo
datore di lavoro. Cambiamo denominazione, marchio, partita Iva: tutto si
svolgerà comunque in una sostanziale
continuità amministrativa e gestionale. In secondo luogo assumiamo la responsabilità delle cure territoriali dei
cittadini residenti nella zona 9 del
Comune di Milano; dalla attuale Asl
vengono fatti confluire nella nostra
Asst alcuni servizi, in particolare alcuni consultori, e dalla Ao San Carlo il
Cra - Comunità riabilitativa di psichiatria - di Via Assietta, in zona Affori. Diamo il benvenuto ai nuovi colleghi provenienti dalla Asl e della Ao
San Carlo. Infine il nostro interlocutore istituzionale sarà la Ats della Città
Metropolitana di Milano, che ingloba
le 3 Asl della Provincia di Milano e
quella della Provincia di Lodi.
Certamente l’impatto della riforma sul
nostro assetto è limitato, ben diverso
da quello che interessa i nostri colleghi, per esempio, delle Ao San Carlo e
San Paolo che devono fondersi, oppure
di Ao Icp che vedono lo scorporo di due
presidi come Buzzi e Cto. Ma sarà nondimeno significativo: assumeremo un
nuovo orientamento, quello di prenderci carico della cura dei pazienti anche
dopo il ricovero, dopo la fase acuta, per
tutti i pazienti, ma in modo diretto per
i cittadini della zona 9. Pertanto noi
proseguiamo sulla nostra strada, quella di sempre: curare, fare formazione,
fare ricerca; ma con l’intelligenza di
comprendere se e quando, per il bene
del paziente, dobbiamo creare e formalizzare una relazione con altri soggetti
del Ssr, con i Mmg (medico di medicina generale, ndr) o con l’universo del
sociale appartenente agli enti locali.
Grande Ospedale Metropolitano Niguarda: nella nuova denominazione
che la Regione ci attribuisce c’è il riconoscimento del ruolo a noi riservato
nel sistema regionale; c’è anche, verso i
cittadini, una promessa di grande
competenza e di grande accoglienza.
Una promessa che noi manterremo.
Primarie del centrosinistra a Milano
La macchina organizzativa è a pieno regime
Giorgio Meliesi
l 7 febbraio vota il tuo sindaco”. È que“I
sto lo slogan scelto per le primarie del
centrosinistra a Milano, scritto su uno sfondo multicolore. Lo slogan è stato presentato
pochi giorni prima di Natale e ha subito
scaldato gli animi e l'interesse del variegato mondo che compone il centrosinistra in
salsa meneghina. Accanto allo slogan anche
il logo bianco e rosso (Primarie centrosinistra Milano 2016 votaMi) .
Per rimanere sempre aggiornati in vista
dell'appuntamento cruciale, che decreterà chi sarà il candidato Sindaco che
dovrà raccogliere il testimone di
Giuliano Pisapia, gli organizzatori hanno creato anche un profilo twitter e
Facebook “Primarie Milano 2016”. Al
momento non è stato ancora aperto il sito ufficiale delle primarie.
L’obiettivo - spiegano dal comitato or-
ganizzativo - è di sottolineare l'importanza di prendere parte alla vita politica della propria città attraverso la
partecipazione alle primarie. "Per la
campagna - aggiungono - non è stato
scelto un colore specifico ma un’immagine con tanti colori, uno per ogni
principio contenuto nella Carta dei valori del centrosinistra milanese”.
Pochi giorni di pausa sotto Natale e poi di
nuovo nella campagna elettorale perché
di tempo non ce n’è molto, meno di un mese. Archiviata il 12 gennaio la pratica della consegna delle firme per presentare la
propria candidatura alla contesa, i contendenti si stanno cimentando in passeggiate nei quartieri, soprattutto quelli popolari, in dibattiti pubblici e in faccia a
faccia oltre a ricercare l’appoggio di personalità, più o meno illustri, che vivono
nella nostra metropoli.
Per quanto ci riguarda, “Zona Nove”
pubblicherà volentieri gli intenti politici
e i programmi amministrativi di tutti i
candidati, ma senza dare alcuna indicazione di voto per nessuno di essi. Pertanto le eventuali prese di posizione nei confronti di questo o quel candidato che appaiono su questo numero o appariranno
sul prossimo vanno considerate del tutto
personali e non della redazione.
Prolungamento a Monza della metropolitana
I cantieri e gli studi di fattibilità avanzano
Ma c’è il rischio che tali progetti siano troppo impattanti per il territorio a nord di Milano,
per la piccola distribuzione commerciale e per la produzione artigianale.
Michele Cazzaniga
l 18 dicembre è stata approvata dal ConsiIPiano
glio comunale di Cinisello la modifica al
dei Servizi propedeutica alla variante
del Piano di Intervento Integrato Bettola relativa all’area del centro commerciale Auchan, anche in previsione del passaggio della
M5. È infatti prevista la realizzazione di un
parcheggio di interscambio a servizio del capolinea M1 e in prospettiva del passaggio
della M5 per un totale di circa 1.500 posti, a
totale carico dell’operatore. L’area dell’intervento ha una superficie territoriale di circa
276 mila mq nei quali sono insediabili circa
151 mila mq di funzioni commerciali, terziarie, culturale e ricreative. All’interno di queste quantità sono previsti 48 mila mq per il
parcheggio specificamente dedicato alla metropolitana e circa 3000 mq tra bici stazione
e ciclofficina, stazione degli autobus e un sistema di piazze pubbliche esterne.
Il tema dei trasporti è stato centrale anche
durante il dibattito in Consiglio Comunale:
durante i lavori è stato infatti votato un ordine del giorno che chiede con forza il prolungamento della linea 5 della metropolitana fino a Monza passando dal territorio di Cinisello e dalla stazione Bettola incrociando il
futuro capolinea della M1. È la realizzazione
di questo intervento, e in particolare lo sviluppo dell’hub intermodale, che offre le condizioni ottimali per giustificare il passaggio
della M5 un collegamento che altrimenti non
avrebbe servizi.
Non sono mancate le polemiche durante e
dopo l’approvazione del progetto, oggettivamente molto impattante per il territorio del
nord Milano e non solo. Il Movimento 5 Stelle
e Legambiente parlano apertamente di cementificazione inutile mentre l’associazione
dei commercianti di Sesto e Cinisello suona
il de profundis per i piccoli negozi dell'intera
area a nord di Milano.
Fortissima preoccupazione è stata espressa
da parte del presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Sesto San Giovanni Zeffirino Melzi e di Rodolfo Meda, presidente della Delegazione Confcommercio di
Cinisello Balsamo. “A regime - ha dichiarato
Melzi - si creerà una situazione pressoché insostenibile per le migliaia di imprese commerciali dei centri urbani: non soltanto a
Cinisello o Sesto, ma in tutta la fascia nord di
Milano arrivando fino alla Brianza. E un im-
patto vi sarà sicuramente anche sulle attività commerciali dei quartieri nord della stessa Milano. Senza contare lo ‘tsunami’ altrettanto devastante per il traffico e
l’ambiente”.
Che però si utilizzasse il tema delle metropolitane, della viabilità e mobilità sostenibile, tre argomenti strettamente collegati
fra loro, soprattutto dopo l’emergenza
smog, era chiaro da tempo: già in aprile
2015 il Comune di Cinisello s’interrogava
sul futuro per l’area del capolinea della M1
Cinisello-Monza. Nelle osservazioni presentate dal Comune di Cinisello Balsamo
al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
del Comune di Milano si segnalava la necessità di realizzare l’Hub metropolitano
del Nord Milano, un nodo di interscambio
con soluzioni innovative, che prevedesse
un parcheggio, una moderna stazione
(Cinisello-Monza) su modello europeo per
l'interscambio della metro e del trasporto
pubblico locale, con la bicistazione, la ciclofficina e un sistema integrato di servizi
per i ciclisti urbani. Nella richiesta, sviluppata in coordinamento con i Comuni di
Bresso, Cormano, Monza e Sesto San Giovanni, si sottolinea anche che il prolungamento della M5 da Bignami a Monza, attraverso il nodo di Bettola, potrà essere
realizzato in superficie per il tratto del
Viale Fulvio Testi, con rilevante risparmio
di risorse, e che il deposito dei treni potrà
essere inserito sul territorio monzese.
Pane per passione
Tutti i tipi di pane, di kamut,
di riso, di mais e girasole
e la michetta tipica milanese.
Le nostre chiacchiere
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Carnevale speciale
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Vasche di laminazione: il progetto va avanti
ma i problemi non mancano
Michele Cazzaniga
13 dicembre arriva la notizia che Milano
Idilstanzia
altri 9 milioni di euro per interventi
manutenzione dei corsi d’acqua a valle del
Seveso. Con due delibere approvate dalla
Giunta, sono stati approvati importanti interventi che andranno a contenere il rischio idrogeologico rappresentato dal fiume.
Il primo riguarda il consolidamento di Cavo
Redefossi, nel tratto tra piazza Cinque
Giornate e corso Lodi. I lavori, per un importo
pari a 7 milioni e 200mila euro, sono finanziati dal programma statale #italiasicura e saranno realizzati successivamente a quelli per
il consolidamento del primo tratto del canale
sotterraneo, tra Piazza Oberdan e Piazza Cinque Giornate (già finanziati dal Comune per
un importo di 7.650.000 euro). Il secondo stanziamento - oltre 1 milione e mezzo di euro -, riguarda il risanamento del canale sotterraneo
del Naviglio Martesana che scorre sotto via
Melchiorre Gioia, fra via Pirelli e viale della
Liberazione, nel quale confluiscono le acque
del Seveso. Entrambe le manutenzioni si pongono l’obiettivo di migliorare il flusso delle acque nel tratto tombinato sotto Milano.
Il Comune prevede entro il 2016 di avviare
tutti i cantieri delle vasche di laminazione.
Aipo (Agenzia interregionale per il Po), ha appena affidato i lavori per quella di Senago e,
non appena saranno concluse le verifiche
amministrative imposte dal regolamento,
l’appaltatore procederà con la progettazione
esecutiva in modo da iniziare i lavori in primavera. Per quanto riguarda la vasca prevista al parco Nord, Mm ha consegnato il progetto definitivo che verrà ora sottoposto alla
Valutazione di Impatto Ambientale (Via) da
parte della Regione, prima di essere messo a
gara per il progetto esecutivo. Entro marzo,
infine, verranno presentati il progetti definitivi della vasca di Lentate sul Seveso e di
Paderno Dugnano-Varedo.
I lavori su Cavo Redefossi e sul Naviglio della
Martesana si aggiungono ad altri interventi
mirati al recupero della funzionalità statica e
idraulica dei canali sotterranei dei corsi d’acqua “coperti” per i quali la Giunta ha stanziato recentemente 5 milioni di euro. Lo sviluppo
complessivo delle tombinature presenti nel
sottosuolo milanese è di circa 202 km, 54 dei
quali sono relativi all’Olona, al Seveso, al
Redefossi e al Naviglio Martesana, mentre i
restanti chilometri sono costituiti da condotti
minori nei quali scorrono corsi d’acqua di più
modeste portate, quali rogge e fontanili.
L’ottimismo di Milano in parte si scontra con
le notizie provenienti da Senago, da sempre
ostile al progetto della “vasca mostro” da un
milione di m3 e che sta ancora battagliando,
con tutti i mezzi che ha a disposizione, per
scongiurarne la realizzazione. Infatti la tanto
attesa udienza del Tribunale delle Acque che
avrebbe dovuto esprimersi in merito al ricorso
di Senago contro la vasca di laminazione è stata rinviata al 3 febbraio ovvero non è stata
cancellata e non è stato rigettato il ricorso. Per
il momento Aipo sta per affidare i lavori all’associazione temporanea di imprese Geometra
Milesi Sergio srl ed Edile Stradale Artifoni
spa che hanno presentato un ribasso di 3,45%
sulla base d’asta di 30 milioni (ovvero uno
sconto di circa 1 milione di euro). Il tutto con
la spada di Damocle del Tribunale delle Acque
che potrebbe accogliere il ricorso di Senago o
decidere il rinvio per acquisire ulteriore documentazione. Anche se fra i cittadini serpeggia
un po’ di rassegnazione il Comune va avanti e
ora punta sull’innalzamento della falda.
Secondo dati in possesso di Senago, che dovranno essere confermati, in ottobre, nonostante l’assenza di precipitazioni significative,
l’altezza della falda era fra gli 8 e i 13 metri ovvero un dato altissimo che rischia di interferire con la vasca. Il timore che la vasca possa, se
non nel breve ma nel lungo periodo, contaminare la falda ovvero l’acqua che beviamo è
sempre più concreto.
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URBANISTICA
Bocciata la riqualificazione degli scali ferroviari
Una grande occasione persa per la città di Milano
Michele Cazzaniga
n pugno di consiglieri di maggioranza
U
ha deciso di affossare l’accordo fra Comune, Regione e Fs per la riqualificazione
degli scali ferroviari, progetto che avrebbe ridisegnato, con grandi benefici ambientali,
economici oltre che di vivibilità e sicurezza
dei quartieri limitrofi a queste mastodontiche aree dismesse, la Milano del futuro. Ma
vediamo cosa è successo di preciso a dicem-
oggi
bre, dopo che per mesi, sulle pagine del nostro giornale, vi avevamo tenuti aggiornati
sull'iter di questa operazione fortemente voluta dalla Giunta Pisapia.
Mercoledì 9 dicembre l’ambizioso progetto di
riqualificazione degli scali ferroviari è stato
affondato con l’esplicito contributo di cinque
consiglieri comunali di maggioranza: Basilio
Rizzo, presidente del Consiglio eletto con la
Sinistra per Pisapia, della collega di partito
Anita Sonego e, ancora, del socialista Roberto
Biscardini, del radicale Marco Cappato e di
Raffaele Grassi (Valori per Milano).
L’Assessore all’Urbanistica Alessandro Balducci il 16 dicembre aveva parlato chiaro:
“Questo progetto è fondamentale per la città.
Ci permette infatti di riqualificare - senza alcun consumo di suolo - oltre un milione di
metri quadrati oggi abbandonati e degradati
e di creare 22mila nuovi posti di lavoro.
Prevede 540mila metri quadrati di nuovo
verde e servizi, uno spazio grande una volta
e mezza il Parco Sempione. Infatti il verde
ammonta al 52% dell’intera estensione delle
aree. Non solo, ci permette di realizzare 2.600
alloggi a canone calmierato per garantire
una risposta abitativa ai ceti meno abbienti
e 12 km di piste ciclabili”.
“L’Accordo di Programma inoltre - ha concluso Balducci - prevede 50 milioni di euro di investimenti aggiuntivi da parte di Fs per
creare nuove stazioni e migliorare il trasporto ferroviario urbano. E, sempre, in tema di
investimenti, altri 80 milioni di euro saranno
utilizzati per viabilità interventi di riqualifi-
cazione urbana. Ciò significa garantire la riconnessione urbana di intere aree oggi separate, non accessibili e non fruibili che pagano
lo scotto dell’abbandono”.
Il tutto si è schiantato contro il muro di uno
schieramento fra il centrodestra, il Movimento 5 Stelle e schegge di maggioranza.
Tutto da rifare, dunque. Ma se ne dovrà ovviamente occupare la prossima Giunta.
domani?
Caserma Mameli: in CdZ 9 presenti i progettisti
Assente il proprietario, la Cassa Depositi e Prestiti
Anna Aglaia Bani
unedì 21 dicembre si è svolto presso il
L
CdZ 9 il primo incontro ufficiale per discutere del futuro della ex Caserma Mameli,
uno dei progetti di riqualificazione strategico per i nostri quartieri e per tutto il nord
Milano. Lo diciamo subito: siamo rimasti
estremamente delusi per un motivo molto
semplice, non imputabile al CdZ 9 e al
Comune. All’incontro mancava un interlocutore fondamentale: la Cassa Depositi e
Prestiti (CdP) ovvero la proprietà.
Domanda: come si può intavolare una discussione proficua, anche se si trattava del
primo incontro, se non si possono porre domande e sentire il punto di vista di chi quell’area la deve trasformare? Detto questo vi
proponiamo un breve sunto di quanto emerso, ringraziando per la loro disponibilità e capacità espositiva Franco Zinna, direttore del
Settore valorizzazione aree comunali e non
comunali, e Gian Carlo Floridi, dello Studio
di Architettura Onsitestudio srl a cui CdP
ha commissionato il progetto urbanistico di
trasformazione.
Al momento non vi è nulla di concreto sulla
valorizzazione di questa caserma ma anche
delle altre dismesse a Milano.
Il Pgt ha modificato gli ex siti militari in ambiti di trasformazione e inoltre ci sono due
protocolli d’intesa, firmati nel 2008 e 2014: è
partendo da qui, oltre che dai paletti imposti
dalle Belle Arti, che hanno vincolato il 70%
degli edifici e delle aree ricomprese all’interno della ex caserma che bisogna iniziare a
discutere su come ridisegnare questo im-
menso e centrale spazio dismesso di 10 ettari ovvero 10mila mq.
La proprietà è passata da due Enti (Difesa e
Demanio) ad uno solo (CdP) e questo è positivo perché ci si deve confrontare con un solo interlocutore.
Non di poco conto i vincoli entro i quali i
progettisti devono cimentarsi per elaborare
un serio e sostenibile, dal punto di vista sociale, urbanistico ed economico, piano di riconversione. In primo luogo il Pgt che assegna, per queste aree ex caserme, un indice
di edificabilità di 0,7 mc/mq, ovvero, visto
che l’area è di 100mila mq, si possono realizzare 70mila mc di volumetria contro gli
attuali 30mila mq presenti all’interno delle
mura di cinta. Inoltre il mix edificativo deve essere così suddiviso: edificazione abitativa 50% libero mercato e 50% housing sociale. Da questi dati si ipotizza l'insediamento di circa 1.800 persone.
L’altro vincolo importante, forse più di quelli
imposti dal Pgt, arriva dalle Belle Arti che
nel 2010 hanno decretato che il 70% della
superficie, ovvero edifici e aree (esempio la
piazza d'armi), è sottoposta a vincolo e può
quindi solo essere ristrutturata e recuperata
ma non abbattuta o demolita.
Il proponente il progetto di riqualificazione,
ovvero la CdP, deve cedere almeno il 50%
dell’area al Comune per poter realizzare
funzioni pubbliche, ad esempio verde e servizi, scuole, asili e parcheggi. Inoltre, fatto non
trascurabile, essendo un ex sito militare, la
normativa vigente precede la bonifica bellica
e poi quella ambientale, con conseguente aumento dei costi di riqualificazione.
Siccome la redazione di “Zona Nove” non si
accontenta mai siamo andati sul web a reperire qualche altra informazione. Ecco quello
che abbiamo trovato.
• Il progetto urbanistico di trasformazione della Caserma Mameli Si prevede
di insediare nell’area nuove residenze, anche sociali, servizi privati e una quota di
servizi commerciali e di realizzare un grande parco urbano a servizio del quartiere
nella ex piazza d’armi della caserma e di riqualificare parte degli edifici esistenti per
servizi pubblici. Il progetto è in fase di elaborazione e deve essere presentato alle amministrazioni locali. Sul sito di Onsitesudio
ci sono notizie circa il progetto che si sta sviluppando su questa strategica area del nostro quartiere ma potremmo dire di tutto il
nord Milano e abbiamo trovato queste scarne notizie, segno che, come è apparso evidente durante l’audizione presso il CdZ 9,
siamo ancora in alto mare.
Successo dello Zonino d’oro, il premio di “Zona Nove” per i cittadini meritori!
Ecco di seguito i premiati di questa diciottesima edizione:
Giancarlo Rota, Cavaliere della Repubblica - Associazione dateciPista, Gestore del velodromo del
Parco Nord - Claudio Jaccarino, Pittore - Riccardo Garrone, Attore - Scuola primaria Vittorio
Locchi di via Passerini, È passato oltre un secolo dalla delibera di costruzione dell’edificio - Maria
Sidoli, Pittrice di falsi d’autore - Lorenzo Oliveto, Campione italiano a 11 anni di Kata e Kumite
(componenti del Karate) - Carlo Rovelli, Partigiano - Impresa Turati, Creatrice in via Bauer della
vecchia Niguarda di fine ’800 - Claudio Ciceri, Vicepresidente del Niguarda Calcio - Renato Vercesi,
Collaboratore di “Zona Nove” dalla nascita del giornale e Presidente dell’Anpi di Niguarda
a cura di Lorenzo Meyer - foto Giansanti
I presentatori (Duperdu) con il Metropol Swing Quartet
I premiati con Beatrice Uguccioni, presidente del CdZ 9
Il complesso jazz di Stefano Bassalti
L’undicenne Lorenzo Oliveto, campione italiano di Karate
Maria Sidoli e Vanessa Senesi, commissione cultura CdZ 9
Domenico e Stefano Turati con la redattrice Roberta Coccoli
l Natale alle porte e il giorno infrasettimanale non hanno
Itivascoraggiato
i molti cittadini accorsi al Teatro della Cooperalo scorso 15 dicembre per assistere alla diciottesima edi-
esibito in una dimostrazione di Karate sostenuto dal tifo indemoniato dei suoi compagni di scuola. Seguita con partecipazione la storia del partigiano Carlo Rovelli mentre ha commosso
l’intervento di Valeria Malvicini che ha ritirato il premio alla
memoria di suo marito Renato Vercesi. Molto interesse inoltre
per la storia dell’Istituto Vittorio Locchi rappresentato dalla
preside Gabriella Forgiarini.
Curiosa e interessante novità della serata è stata la proiezione del
filmato-intervista ai redattori del nostro giornale realizzato da
Giovanni Beduschi e Clara Amodeo; tanti piccoli ricordi dei nostri
reporter che hanno raccontato il loro percorso di avvicinamento a
Zona Nove. La serata, presentata con la consueta verve da Marta
Marangoni è stata arricchita dai duetti di Marta e Fabio Wolf e dalla spumeggiante musica jazz dei Metropol Swing Quartet.
zione dello Zonino d’oro, manifestazione organizzata dall’Associazione Amici di “Zona Nove” con il patrocinio economico del
Consiglio di Zona 9. Mattatore della serata è stato il piccolo
Lorenzo Oliveto che, salito sul palco per ricevere il premio, si è
Visti e fotografati
Immagini di Franco Massaro
Pettirosso (Erithacus rubecula)
GLI APPUNTAMENTI DEL MESE
Airone cinerino (Ardea cinerea)
FILMS IN
ONA
a cura di Grazia Morelli
a cura di Silvia Cravero
Chi intenda far pubblicare proprie iniziative in questa rubrica dovrà farne pervenire notizia entro il 20 del mese precedente l’uscita del giornale.
Visti nelle sale di Skyline, Multisala Bicocca e cinema Rondinella
l VENERDÌ 15 GENNAIO
l DOMENICA 24 GENNAIO
Hangar Bicocca
Via Chiese
Hypothesis, di P. Parreno. Fino al 14/3/16.
Conosci te stesso, alle 19, Maharishi Mahesh
Yogi-Sage of a New Generation (A. Waite).
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 15, La piscina (J.
Deray), anche il 28/1; alle 17.15, L'uomo che
sapeva troppo (A. Hitchcock), anche il 19/1 e
il 29/1; alle 19, Cape Fear - Il promontorio della paura (M. Scorsese), anche il 21/1.
Alle 21, Visti da est, di F. Andreotti e L.
Klobas, con L. Klobas, regia di F. Andreotti.
Fino al 17/1.
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Teatro della
Cooperativa
Via Hermada 4
La Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Alle 21, I me ciamava per nome: 44.787, scritto e diretto da R. Sarti, con N. Ramorino, E.
Rossi, R. Mola e R. Sarti. Fino al 31/1.
Alle 21.10, inizia il II° Corso di danze popolari, con Cristina Duci.
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 15, La sfida del samurai-Yojimbo (A. Kurosawa). Anche il 29/1.
Dedicato a Pulcinella, alle 17, Il viaggio di
Capitan Fracassa (E. Scola).
Teatro della
Cooperativa
Via Hermada 4
l SABATO 16 GENNAIO
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 16, La mosca (D.
Cronenberg). Omaggio a Buster Keaton, alle
18, Il navigatore.
La Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Art Action
Via Dante 15/A
Bresso
Alle 21.30, Concerto rock, con Il Castello di
Atlante.
Alle 17.30, quadri in mostra Tesori dalla stiva del veliero. (Orario: 18.30-20. Chiuso domenica e festivi). Fino al 18/2.
l DOMENICA 17 GENNAIO
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 17.15, A Bigger Splash
(L. Guadagnino). Anche il 31/1. Conosci te
stesso, alle 19.30, Mot Naturen (O. Giaever).
l VENERDÌ 22 GENNAIO
Teatro Arcimboldi
V. dell’Innovazione 2
Alle 21, Musica leggera, Concerto, Carmen
Consoli.
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 15, Per un pugno
di dollari (S, Leone). Dedicato a Pulcinella, alle 17,Tutti i pulcinella (E. Luzzati e G. Gianini, animaz.); alle 18, Bella e perduta (P. Marcello); anche il 23/1
alle 16 e il 29/1 alle 19.
Centro Culturale
della Cooperativa
Via Hermada 14
Alle 21, Giulio Cesare, chi era costui?, con A.
Menin, curioso ricercatore del passato.
Teatro Verdi
Via Pastrengo 16
Alle 21, Arri sonori, Non essere, una tentazione. Studio sul Doctor Faustus di Marlowe
Fino al 24/1.
l SABATO 23 GENNAIO
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Dedicato a Pulcinella, alle 16, Totò Sapore e
la magica storia della pizza (M. Forestieri,
animaz.). Omaggio a Buster Keaton, alle 18,
Il Fattorino, Il Garage.
l LUNEDÌ 25 GENNAIO
l MARTEDÌ 26 GENNAIO
l MERCOLEDÌ 27 GENNAIO
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Giornata della Memoria, alle 15 e alle 19,
Perché non scenda la notte (A. Singer); alle 17,
Wunderkinder (M. O. Rosenmüller).
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Remake d’autore, alle 15.00, L’esperimento del dottor K (K. Neumann).
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Teatro Arcimboldi
V. dell’Innovazione 2
Omaggio a Buster Keaton, alle 18, Oh dottore!, Il rustico, Una settimana.
l GIOVEDÌ 28 GENNAIO
l SABATO 30 GENNAIO
La Casa di Alex
Via Moncalieri 5
Alle 21, Musica leggera, Concerto, Davide
Van De Sfroos e Orchestra Sinfolario.
Alle 21.30, Concerto rock pop, Pmt. Paul
McCartney Tribute.
l DOMENICA 31 GENNAIO
Museo Interattivo
del Cinema (Mic)
V.le Testi 121
Conosci te stesso, alle 19.30, Il sale della terra (W. Wenders).
Teatro Arcimboldi
V. dell’Innovazione 2
Alle 21,30, Danza su ghiaccio, La Bella
Addormentata On Ice.
Centro Culturale
della Cooperativa
Via Hermada 14
Teatro della
Cooperativa
Via Hermada 4
Alle 21, Louis Armstrong, un ragazzo venuto
da New Orleans, a cura di Stefano Bassalti.
l GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO
l VENERDÌ 5 FEBBRAIO
Alle 21, Cronache sessuali, di, con e regia
Antonio Cornacchione, Fino al 10/2.
Il piccolo Macbeth
• Il ponte delle spie (
) Regia: Steven Spielberg. Cast: Tom Hanks,
Billy Magnussen, Amy Ryan. Genere: drammatico, Nazione e Anno: Stati
Uniti, 2015. Il titolo del film fa riferimento al ponte che unisce la zona est e
quella ovest di Berlino, noto come Ponte di Glienicke. Il soprannome gli viene
dal fatto di essere stato spesso teatro di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est. E Il ponte delle spie racconta proprio del primo scambio di prigionieri avvenuto su di esso riguardante il rilascio di un pilota statunitense, Francis Gary Powers, abbattuto nei cieli
dell'Unione Sovietica mentre volava a bordo un aereo spia U2.
• Quo vado? (
) Regia: Gennaro Nunziante. Cast: Checco Zalone,
Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco. Genere: commedia. Una commedia
ambientata tra la Puglia, la Sardegna e la Norvegia in cui Checco Zalone interpreta la parte di un impiegato che, pur di non perdere il posto fisso, si trova costretto a viaggiare e a spostarsi in giro per l’Europa.
• Il piccolo principe (
) Regia: Mark Osborne. Cast: (Voci
Italiane) Toni Servillo, Lorenzo D’Agata, Paola Cortellesi. Genere: animazione. Nazione e Anno: Francia, 2015. È la storia di un vecchio ed eccentrico aviatore e della sua vicina di casa, una bambina molto matura.
Attraverso le pagine del diario dell'aviatore e i suoi disegni, la bambina
scopre come molto tempo prima l’aviatore fosse precipitato in un deserto
e avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da
un altro pianeta. Le esperienze dell'aviatore e il racconto dei viaggi del
Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l’aviatore e la bambina. Affronteranno insieme una straordinaria avventura, da cui la bambina imparerà a usare la sua immaginazione.
• Macbeth (
) Regia: Justin Kurzel. Cast: Michael Fassbender, Marion
Cotillard, Elizabeth Debicki. Genere: drammatico. Nazione e Anno: Gran
Bretagna, 2015. Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propria sete di potere e alle ambizioni della moglie per seguire la profezia che lo indica come il
futuro re di Scozia. L’ascesa al trono di Macbeth prevede l'eliminazione fisica
del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di altri delitti, poiché l'uomo, divorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Macbeth si
renderà conto di aver creato un mostro incontrollabile.
• Star Wars-Il risveglio della forza (
) Regia: J.J. Abrams. Cast:
Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill. Genere: fantascienza.
Nazione e Anno: Stati Uniti, 2015. Prosegue la saga stellare creata dal
grande George Lucas.
• Carol (
) Regia: Todd Haynes. Cast: Cate Blanchett, Rooney Mara,
Sarah Paulson. Genere: Drammatico. Nazione e Anno: Gran Bretagna, Stati
Uniti, 2015. Si tratta dell'adattamento di un romanzo della giallista americana Patricia Highsmith. Al centro della vicenda, ambientata nella New York
degli anni Cinquanta, c'è l'amore fa una ragazza di 19 anni che lavora in un
grande magazzino e una bellissima donna fortemente in crisi con il marito.
• Assolo (
) Regia: Laura Morante. Cast: Laura Morante, Lambert
Wilson, Francesco Pannofino. Genere: commedia drammatica. Nazione e
Anno: Italia, 2015. Donna meravigliosamente imperfetta, Flavia è fragile e
insicura. Ha due matrimoni alle spalle, due figli, un cane in prestito ed è sempre alla disperata ricerca del consenso e dell’affetto delle persone che la circondano. Incapace di separarsi emotivamente dai suoi ex mariti, Flavia intesse
rapporti amichevoli anche con le loro nuove compagne. In questa famiglia allargata Flavia è però incapace di raggiungere qualsiasi obiettivo per lei importante, che sia la patente di guida o un corso di tango. Flavia imparerà che l'autostima e la libertà tanto inseguite erano proprio li, a portata di mano.
• Natale col boss (
) Regia: Volfango De Biasi. Cast: Pasquale Petrolo,
Claudio Gregori, Paolo Ruffini- Genere: Commedia. Nazione e Anno: Italia,
2015. Alex e Dino sono due affermati chirurghi plastici bravi a cambiare i connotati dei loro pazienti a colpi di bisturi. Leo e Cosimo invece sono due maldestri poliziotti sulle tracce di un potente boss di cui nessuno conosce il volto.
Alex, Dino, Leo, Cosimo e il Boss inciamperanno l'uno nella vita dell'altro, in
una commedia piena di equivoci, colpi di scena e grandi risate, in cui ognuno
alla fine cercherà di... salvare la faccia.
mediocre
discreto
bello
imperdibile
a cura di Luigi Luce
a cura di Angelo Lomghi
Morti per amianto alla Breda/Ansaldo
Il processo entra nel vivo
Michele Michelino
opo oltre un anno di rinvii, cambi di giudici,
D
richieste di perizie e cavilli vari per allungare i tempi processuali (la prescrizione è sempre
un obiettivo che perseguono gli avvocati difensori
di tutti i padroni e manager imputati) è finalmente cominciato il 16 dicembre a Palazzo di Giustizia di Milano il processo per i morti per amianto
alla Breda Termomeccanic/Ansaldo, anche se non
sono mancati colpi di scena. Gli avvocati dei dirigenti dell’azienda imputati della morte per amianto di 12 lavoratori e la difesa di Finmeccanica (società in cui è confluita la Breda/Ansaldo,
chiamata a risarcire il danno in caso di condanna)
davanti al nuovo giudice titolare, il dr. Simone
Luerti e al pm Nicola Balice ancora una volta
hanno sbalordito tutti.
Le difese degli imputati hanno infatti sollevato una serie di eccezioni opponendosi all’acquisizione di alcuni documenti presentati
in udienza dal pm. Il giudice si è riservato se
ammetterli. L’udienza è stata caratterizzata
anche da altri due fatti:
1) L’avvocato di Finmeccanica ha chiesto al
Tribunale l’esclusione della società come responsabile civile accampando pretestuose ricostruzioni dei passaggi societari. Il giudice come già avevano fatto i precedenti dopo una breve camera di
Consiglio le ha respinte.
2) Il pm ha chiesto l’esclusione dal processo dell’imputato Magri perché non componente del
Consiglio di Amministrazione e non risulta dai
documenti che avesse mai avuto deleghe sulla sicurezza. Il giudice dopo una breve sospensione ha
letto in aula il dispositivo con cui proscioglie Magri facendolo uscire dal processo.
Il giudice ha poi stabilito il calendario delle
prossime udienze, due a gennaio (l’8 e l’11)
tre a febbraio (17-25-26) e tre a marzo (1016-24) aula 9 bis a pianterreno. Alla prossima udienza finalmente inizierà l’istruttoria
in cui saranno chiamati a testimoniare tre
testi del pm. Purtroppo i tempi lunghi della
“giustizia” rischiano di lasciare impuniti gli
assassini: gli operai avvelenati dall’amianto
continuano a morire in silenzio e i responsabili a godere dell’impunità.
“Giornali locali e nuove municipalità”
Un convegno a Villa Litta di Affori
i è svolto il 12 dicembre scorso a Villa Litta di
Affori, in un clima di grande interesse, il convegno “Giornali locali e nuove municipalità”, organizzato dal giornale “Abc”, in occasione del ventennale
della fondazione.
Presenti il direttore del giornale “Milanosud”
Stefano Ferri, accompagnato dalla vicedirettrice
Giovanna Tettamanzi e dalla caporedattrice della
pagina culturale Lea Miniutti, il direttore di “Zona
Nove”, Luigi Allori, insieme al presidente Giovanni
Poletti. A fare gli onori di casa Alida Parisi, redattrice di “Abc”, e Francesco Adducci, presidente della
cooperativa che edita il giornale. Assente per motivi
di salute Gianni Russo, direttore di “Abc”, che ha fatto pervenire al convegno i suoi saluti. All’incontro
erano presenti come relatori anche Beatrice
Uguccioni, presidente del CdZ 9, Roberto Medolago,
presidente della Commissione Decentramento del
CdZ 9 e Idanna Matteotti, responsabile Area Cultura e Media di Legacoop Lombardia.
Il convegno è stata l’occasione per presentare alla città l’accordo tra le testate “Abc”, “Milanosud”
e “Zona Nove”. Un coordinamento che negli intenti dei tre giornali dovrà portare a massimizzare l’efficacia dell’informazione e le sinergie,
anche di carattere economico. Oltre che definire
una strategia e una presenza sul territorio che
valorizzi il ruolo della stampa locale.
Tutti gli interventi hanno sottolineato come, con l’istituzione della Città metropolitana e soprattutto
dei municipi, i nuovi soggetti istituzionali che dalla
prossima legislatura comunale sostituiranno i
Consigli di Zona, lo scenario della informazione locale sia destinato a cambiare. Si tratta di un passaggio
istituzionale - hanno praticamente affermato all’unisono i rappresentanti delle tre testate - che renderà
S
necessario un nuovo livello di trasparenza e di controllo da parte dell’opinione pubblica, che “Abc”,
“Milanosud” e “Zona Nove” si preparano ad affrontare, sin dai prossimi mesi, con accordi specifici. Tutto
questo in uno scenario di indipendenza e autonomia
delle linee editoriali delle tre testate - hanno ribadito i direttori - che collaboreranno però a livello di redazioni, per condividere di volta in volta temi, inchieste, servizi e articoli, e lanciare campagne stampa
nell’interesse dei cittadini.
Sostanzialmente sulla stessa lunghezza d’onda gli
interventi dei relatori e dei cittadini presenti. La
presidente Uguccioni ha sottolineato il ruolo della
stampa locale e di come questa sia spesso “molto
più sul pezzo” e letta dai cittadini che la stampa cittadina più titolata. Il consigliere Medolago ha illustrato il percorso attraverso cui Palazzo Marino arriverà entro il prossimo gennaio a definire le competenze e le risorse dei nuovi municipi e di come, in
quest’ottica, l’informazione locale assuma un ruolo
sempre più centrale, per il controllo democratico
e la partecipazione. La rappresentante di Legacoop ha illustrato il progetto di riforma della legge sui contributi alla stampa e come questa possa premiare la stampa locale e la sinergie tra testate. Presenti tra il pubblico anche i rappresentanti delle testate locali “Noi2” e “z3xmi.it”, che
hanno presentato i loro giornali e auspicato nuove forme di collaborazione.
Durante il convegno l’attuale squadra di “Abc” ha
premiato i fondatori del giornale e presentato la redazione di “Abc” Junior, l’inserto che si occupa di tematiche giovanili. Poi tutti a festeggiare il ventennale e l’accordo con un simpatico aperitivo, che è stato
un’ulteriore occasione per stringere i rapporti tra le
tre testate e definire i prossimi passi.
Storie di uomini e donne della Resistenza
che hanno liberato l’Italia
Presentazione di “Voci di Testimoni, da Venafro a Niguarda”, libro di Masi e
Scarabeo Di Lullo sabato 16 dicembre al Teatro della Cooperativa.
Riccardo De Gregorio
el 2015 ricorreva il settantesimo anniversario
N
della Liberazione dal nazifascismo e del ritorno alla democrazia in Italia. La sezione Anpi
Martiri Niguardesi, sempre molto attiva e dinamica, dà il suo contributo anche con un libro: “Voci di
Testimoni, da Venafro a Niguarda”, curato da
Antonio Masi e Vincenzina Scarabeo Di Lullo.
La sua particolarità è quella di essere “un libro di
storia sì, ma soprattutto un libro di storie. Tante
storie, talvolta piccole ma vere, scritte o raccontate
da chi le ha vissute o sentite, come ce ne sono state tante in Italia, negli ultimi anni di guerra e durante la Resistenza”. Con un’attenzione particolare
a Niguarda, quartiere milanese che ha avuto un
ruolo essenziale nella lotta partigiana, e a Venafro,
nel Molise, dove sono nati i due autori.
Lo sottolinea bene Beatrice Uguccioni, Presidente
di Zona 9, quando dice che si tratta di “Storie di resistenza armata ma soprattutto non armata; storie
di uomini e di donne che, con le loro azioni quotidiane, hanno contribuito a liberare e a cambiare
l’Italia; Nord e Sud, laici e cattolici uniti contro il
nazifascismo. Questo e molto di più è “Voci di testimoni”: un libro che fa memoria della vita e del sacrificio delle persone - non dei personaggi - che nella loro eccezionale semplicità hanno salvato altre
vite e hanno condiviso il percorso che ci ha permesso di vivere in una democrazia. È un insieme di
emozioni che non troviamo nei libri di storia ma
che, con grande umanità e passione, Antonio Masi
e Vincenzina Scarabeo Di Lullo ci regalano e di
questo dobbiamo senza dubbio essere loro grati.”
Nelle ricche e autorevoli note introduttive sono ben
inquadrati i contenuti di “Voci di Testimoni”.
Angelo Longhi, presidente della sezione Anpi
Martiri Niguardesi, ricorda come “nella completa
oscurità della notte della dittatura e dello sterminio i testimoni seppero tenere viva la luce della libertà e della giustizia”. Le testimonianze “non ci
parlano solo di partigiani, ma di tutti i resistenti
che non tradirono i partigiani o gli ebrei nascosti,
di coloro che diedero rifugio ai ricercati sfidando la
persecuzione”. Antonio Plescia afferma: “Gli stessi
Alleati hanno sempre riconosciuto che la
Resistenza italiana ebbe un ruolo decisivo per l’esito della Campagna d’Italia e che concorse attivamente ad impegnare le unità militari e paramilitari nazifasciste, a compromettere il morale ed a
mantenerne in crisi le retrovie”. Roberto Cenati,
presidente dell’Anpi di Milano e provincia, scrive:
“Nel libro si sottolinea un elemento che viene spesso trascurato nella ricostruzione storica: l’apporto
complessivo del Sud alla Liberazione del Paese,
nelle tante forme che esso ha assunto, non solo a
Napoli, con la cacciata dalla città dei tedeschi, ma
in tutte le regioni del Mezzogiorno. Accanto alla
Resistenza armata, gli autori si soffermano sul fenomeno enorme e grandioso della Resistenza non
armata e dell’apporto della Chiesa nell’aiutare i
partigiani, gli ebrei, i renitenti alla leva.” Il ruolo
che ebbero i cattolici niguardesi è ben documentato, anche con un intervento di Don Fabio Baroncini,
parroco di Niguarda. E il risultato è un libro interessante che aiuta a conoscere la Resistenza, a ricordarne i valori e, soprattutto, a trasmetterli alle
generazioni più giovani.
Da via Val di Ledro i ricordi di Giulio,
partigiano diciassettenne
Maria Maddalena Vedovello (Gruppo Donne Anpi Martiri Niguardesi)
n una tiepida
Inalemattina
invermi trovavo in
Via Val di Ledro e
con un amico si
parlava della situazione politica
attuale, quando da
un balcone vicino
un distinto signore
in modo molto
educato ci ha chiesto: “Ma voi per chi
votate oggi? Perché io non so più a chi dare il mio voto. Ho vissuto la guerra, ho fatto il partigiano!” Sui suoi occhi
erano apparse le lacrime e sul suo viso si leggeva
lo sconforto. Ho pensato: “Questa persona ha combattuto per degli ideali che ora vede oscurati”.
Quel signore era Giulio Chiesa e in un successivo
incontro mi ha raccontato la sua vita.
Giulio è nato a Chiari (Bs) nel 1925. Negli anni successivi alla sua nascita, la famiglia, per motivi di lavoro, si trasferì a Milano nel quartiere di Affori.
Durante la guerra lui, di fede antifascista come la
sua famiglia, non esitò a schierarsi dalla parte delle vittime e degli oppressi. Decise così di entrare nel
gruppo partigiano del suo quartiere ma ci rimase
poco perché, durante un controllo delle generalità
da parte dei militari fascisti e vista l’età di 17 anni,
fu arruolato. Pochi giorni ed era già in Germania in
un campo d'addestramento ai confini con l’Austria.
Lì Giulio, e con lui tantissimi altri giovani, veniva
preparato militarmente per essere poi avviato alla
guerra. Dopo quattro mesi di permanenza in questo luogo venne trasferito temporaneamente in
Liguria, nella caserma di Loano, da dove poi doveva partire per il fronte.
Giulio capì che non poteva accettare questa sorte, in
quanto contraria ai suoi ideali di uomo democratico
e antifascista. Si ribellò quindi a questo destino, disertando e dandosi alla fuga. Affrontando un viaggio
rischiosissimo, a piedi o con mezzi di fortuna, arrivò
a Milano. La sua famiglia che era assai numerosa,
otto fratelli oltre i genitori, lo accolse solidale e in tut-
ti i modi lo aiutò a nascondersi. Avevano ben chiaro
che, nel caso in cui l’avessero trovato, sarebbe finito
in un campo di concentramento in Germania.
Giulio ricontattò il gruppo partigiano di Affori, naturalmente senza informare la sua famiglia. Lo confiderà solo al suo intimo amico Sergio, che condividerà
la sua scelta. Il suo ruolo nella Lotta di Liberazione
continuerà tenendosi in contatto, per motivi di sicurezza, con un unico partigiano ed agendo da solo, o
con il suo amico Sergio, nei vari incarichi che gli vennero affidati. Spesso erano azioni intimidatorie nei
confronti di spie fasciste o dimostrative con lancio di
bombe in punti simbolici della città. Come fece per
esempio alla caserma di Bruzzano.
Il rischio dell’arresto era sempre presente, come quel
giorno nel cortile di casa sua, quando si presentarono dei militari fascisti chiedendo proprio a lui dove
fosse Giulio Chiesa. Con prontezza d’animo rispose
di essere il fratello minore Edoardo. Aggiunse anche
che erano loro, piuttosto, a voler sapere dove avessero mandato il fratello, dopo l’addestramento alla caserma di Loano. Sicuramente anche il suo aspetto
ingenuo da ragazzino lo aiutò a depistare i militari.
Ma la paura, sua, come della mamma e dei suoi cari, gli rimase addosso per parecchio tempo.
La Milizia lo fermò anche una sera in cui con l’amico Sergio stavano trasportando delle rivoltelle per
ordine del loro contatto partigiano. Le avevano nascoste nella cinta dei pantaloni. Attraversando i
prati dietro via Cialdini, al confine fra Affori e
Dergano, vennero fermati dalle Camicie Nere.
Anche in questo caso l’aspetto innocuo dei due giovani ingannò i militi che li lasciarono andare pensando che fossero inermi ragazzini.
I ricordi di Giulio vanno poi al giorno della
Liberazione quando si unì ai cori festanti dei partigiani che sfilavano in Piazza Duomo.
La Resistenza è stata fatta anche con l’aiuto indispensabile di persone antifasciste come Giulio che,
pur non essendo inquadrate “ufficialmente” in formazioni partigiani o di partito, collaborarono alla
Lotta di Liberazione, mettendo a rischio le loro spesso giovani vite. Grazie Giulio, anche la tua testimonianza è un tassello importante della storia antifascista e democratica del nostro Paese.
Idrokinesiterapia e nuoto terapeutico all’Unità medica Siloe di via Cesari
dott. Alfredo Rossi (Direttore sanitario)
a più di 30 anni l’Unità Medica Siloe è dedicata a ogni tipo di
D
riabilitazione attraverso programmi di fisiokinesiterapia in
palestra e di idrokinesiterapia in piscina. Il valore della terapia fisica orientata sia al ripristino di diverse condizioni patologiche,
sia alla prevenzione dei danni osteo-artro-muscolari che inevitabilmente accompagnano la vita umana è ben noto da secoli e fonda le sue radici in epoche lontane (antichi Greci e Romani).
Più recentemente il sapere medico e le basi dell’evidenza scientifica hanno permesso una codificazione più esatta delle diverse
tecniche fisiokinesiterapiche: oggi esse costituiscono, accanto agli
interventi farmacologici e chirurgici, una reale risposta terapeutica alle condizioni di disabilità.
In particolare l’idrokinesiterapia consiste nell’esecuzione delle
tecniche fisioterapiche in acqua. Il mezzo fluido offre il vantaggio dell’assenza di gravità e di carico, sia sulla colonna vertebrale che sugli arti.
Per un’immersione fino all’altezza delle spalle il peso corporeo viene infatti alleggerito fino al 90% e ciò consente un sensibile accorciamento dei tempi di riabilitazione. L’uniforme ed omogenea re-
sistenza dell’acqua promuove inoltre la stimolazione della sensibilità propriocettiva muscolare e articolare, migliorando il senso
automatico di posizione del corpo.
Date le caratteristiche della piscina del Siloe gli esercizi possono essere eseguiti, a seconda delle indicazioni, sia in scarico parziale (con
appoggio sul fondo), sia in completo galleggiamento, con o senza l’uso di supporti.
L’idrokinesiterapia non ha sostanziali controindicazioni, mentre rappresenta il mezzo ideale per il trattamento e la prevenzione di ogni
forma di disabilità, quali:
• la patologia dell’apparato locomotore, sia di tipo degenerativo-artrosico che post-traumatica e post-operatoria;
• le neuropatie centrali e periferiche, quali il morbo di Parkinson e le
neuro-miopatie;
• la prevenzione, dedicata agli anziani, ma specialmente ai bambini
in età di sviluppo. La salute dei bambini è un bene prezioso e deve essere garantita durante la delicata fase di crescita. Prevenire potenziali patologie significa, oltre che mantenere lo stato di salute individuale, contribuire alla riduzione in prospettiva della spesa sanitaria.
Le direttive europee considerano essenziale la tutela della salute anche a livello preventivo come espresso dalla Corte Ue (art. 13 IV
Direttiva) e come recepito a livello nazionale (sent. 20/11/2003 n. C212/01, C-307/01 e 14/09/2000 n. C-348/98).
L’attività del nuoto, esercitata fin da piccoli, consente, come ben noto,
il migliore sviluppo armonico della crescita psicofisica : il nuoto diventa fondamentale nella prevenzione e nella precoce individuazione di
iniziali dismorfismi dell’età evolutiva che potrebbero compromettere
un corretto sviluppo.
L’Unità Medica Siloe, mediante le tecniche di idrokinesi, attua
da anni corsi di nuoto terapeutico dedicati a bambini in fase
di crescita.
Acquaticità, corretto galleggiamento, respirazione, utilizzo armonico dell’apparato muscolo scheletrico, gestione e padronanza dell’acqua sono benefici oggi ritenuti essenziali.
Il primo e più importante intervento preventivo consiste proprio nell’insegnare ai bambini a nuotare… e a nuotare bene!
(www.unitamedicasiloe.it - [email protected])
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GENNAIO 2016
Anno 8 - n. 81
Direttore: Luigi Allori. Redazione di “Zona Nove”: Giovanni Beduschi (vignettista), Andrea Bina, Roberto Braghiroli, Ortensia Bugliaro, Valeria Casarotti, Diego Attilio Cherri, Teresa Garofalo, Sergio Ghittoni,
Antonella Loconsolo, Lorenzo Meyer, Grazia Morelli, Sandra Saita, Maria Volpari. Redazione del supplemento Isola: Sergio Ghittoni (responsabile), Primo Carpi, Gilda Ciaruffoli, Diana Comari, Roberto Lana,
Penelope Dixon Giaouris, Angelo Longhi, Maria Antonia Vetti. Collaboratori: Silvia Benna Rolandi, Don Giuseppe Buraglio, Augusto Cominazzini, Ivan Crippa, Celestino De Brasi, Simona Fais, Luigi Ghezzi,
Lorenzo Gomiero, Anna Maria Indino, Monica Landro, Angelo Longhi, Luigi Luce, Sergio Maestri, Valeria Malvicini, Giorgio Meliesi, Sabrina Orrico, Antonio Pizzinato, Laura Quattrini, Mira Redaelli, Mauro
Raimondi, Margherita Rampoldi Meyer, Diana Roca, Caterina Sinisi, Gero Urso, Luigi Venturini, Renato Vercesi, Roberto Vettorello, Norman Zoia. Impaginazione: Roberto Sala (tel. 3341791866).
Il fantastico mondo del Pavilion Unicredit
Accadde, accadrà all’Isola
naugurato nel luglio scorso, il Pavilion Unicredit di Piazza Gae
Iziative
Aulenti 10 vanta già al suo attivo un incredibile elenco di iniartistiche, culturali, mondane.
Mantenendo le sue promesse, questa bellissima struttura in legno il cui profilo somiglia a… un armadillo, leggera, luminosa,
ecosostenibile, ha ospitato mostre, concerti, eventi, dimostrandosi
un luogo inclusivo, in linea con il contesto in cui si è materializzata. Il suo spazio interno su 3 livelli, flessibile e suddivisibile, ospita anche un auditorium, una “passerella dell’arte”, un asilo nido
per i figli dei dipendenti. Insomma un vero e proprio centro polifunzionale che fin dall’inizio ha registrato un “tutto esaurito”.
Ha esordito il 28 luglio con il concerto fotografico “Sinfonie in
Scena: un viaggio nella storia del cinema” condotto da Giancarlo
Giannini, con immagini inedite di grandi film italiani grazie
all’Archivio della Cineteca Nazionale e al Centro sperimentale di
Cinematografia; dal 31 luglio una mostra a ingresso libero ha
portato per la prima volta a Milano 78 opere d’arte della collezione UniCredit; a settembre, il Pavilion è stato il quartiere generale della moda, durante le sfilate; quindi una rassegna di concerti,
“Crescendo in Nota”, con i borsisti della Filarmonica della Scala
in omaggio ai nuovi talenti musicali italiani; ci sono stati poi i concerti jazz ed a dicembre il Festival internazionale del documentario. Infine, in questi giorni, sino al 31 gennaio, la grande mostra fotografica omaggio a Gabriele Basilico “Ascolto il tuo cuore, città”.
• La mostra di Gabriele Basilico. L’esposizione,si muove alla
scoperta dei paesaggi urbani, oggetto privilegiato di una ricerca
lunga e articolata. Basilico durante la sua carriera ha ritratto 50
città globali: Napoli, Mosca, Berlino, Istanbul, Shanghai, tanto
per citarne alcune. Ma una parte preponderante ovviamente l’avrà lei, la città di Milano, grazie alla presenza del celebre ciclo
“Ritratti di fabbriche”, realizzato tra il 1978 e il 1980 e considerato un capolavoro della fotografia contemporanea. Ad esso accostato l’ultimo lavoro del Maestro: una documentazione rigorosa del
recupero e della riqualificazione della zona di Porta Nuova, dai
crateri delle fondamenta fino alla costruzione della Torre
UniCredit. L’allestimento conta poi sulla serie dedicata ai Porti e
sul celeberrimo reportage civile su Beirut, provenienti dall’archivio Gabriele Basilico e inoltre alcune opere della Collezione d’Arte
UniCredit che vanta un patrimonio di circa 4000mila fotografie
storiche e contemporanee.
Nozze di titanio all’Isola
iriaco e Rosaria CaroC
prese. Sono ancora innamorati come in quel lontano
24 novembre 1945 nella chiesetta di Santa Maria del
Popolo di Belvedere Marittimo (Cosenza). Qui alle loro
nozze di titanio ci sono i figli,
i figli dei figli, i parenti, una
benedizione del Papa, una lettera di auguri del Sindaco di
Milano che Mario Esposito, amico di famiglia e consigliere
di zona, ha affettuosamente provocato.
Arrivano a Milano, direttamente e per sempre all’Isola, in
via Jacopo dal Verme, per ricongiungersi con la figlia sposata che già vi risiede, e dove Ciriaco vi lavora, sino alla pensione, in una grande azienda di ristorazione.
Negli anni 70, mi dicono, per chi proveniva dal Meridione
non era sempre facile abitare all’Isola. E il primo ricordo importante che hanno del quartiere è quello dell’incontro con
Don Eugenio Bussa, il parroco.
La ricetta per festeggiare così rilassati il settantesimo anniversario di matrimonio? Affetto reciproco, lavoro, sobrietà,
serenità nelle giornate di sole ma, e qui sta il trucco, anche
in quelle di pioggia.
La nuova sede dell’Anpi
alla Casa della Memoria
13 dicembre l’Anpi provinciale e regionale ha inaugurato la sua
I14.lnuova
sede all'interno della Casa della Memoria, in via Confalonieri
Nel pomeriggio gli antifascisti milanesi hanno affollato la grande
festa di inaugurazione. Dopo quelli di Roberto Cenati (Anpi Milano) e
Tullio Montagna (Anpi Lombardia), il discorso del Presidente nazionale Carlo Smuraglia ha chiuso la bella iniziativa. Nel programma anche
un’esibizione dell’Orchestrina del suonatore Jones (repertorio di musiche popolari, nonché canti sociali e partigiani) e con Gaetano Liguori
Trio Ideas” (musica Jazz). Nella Casa della Memoria hanno trovato sede oltre all’Anpi l’Aned (Ass.Naz. ex-Deportati), Vittime del Terrorismo,
Vittime di Piazza Fontana, e l’Insmli (Ist. Nazi. Storia del Movimento
di Liberazione in Italia) con un vasto centro di documentazione.
• Uno Zonino d’Oro per un pittore dell’Isola. Il 15 dicembre assegnati da “Zona Nove” 11 Zonini d’oro a 11 personaggi meritori della nostra Zona. Tra questi il pittore Claudio Jaccarino (nella foto in
basso con la nostra redattrice Sandra Saita) che ha il suo studio laboratorio in via Borsieri 12 (vedi sul numero di dicembre a pag 13 e
su questo a pag. 6), diventato la base della sua attività di artista e di
insegnante. Sabato 30 gennaio 2016, ad esempio, il suo Laboratorio
di Cromografia propone una maratona di disegno dall'alba al tramonto, cominciando disegnando un cappuccino in via Borsieri alle 7
del mattino, proseguendo e disegnando i grattacieli tra la nebbia (o
sotto la neve ) en plein air, poi rientrando in studio per una sessione
di disegno con modella, poi nuovamente ritratti e paesaggi fino alle
ore 18 . Alternando il disegno con letture, commenti, appunti colorati presi con ogni mezzo pittorico. Per approfondimenti e iscrizioni (a
numero chiuso) : [email protected] oppure 3384576147.
• Un Ambrogione di cartone per il Sindaco Pisapia. Il 14 dicembre c’è stato un seguito all’Ambrogino d’Oro 2015 della settimana precedente: l’Ambrogione consegnato da esponenti del Comitato Residenti
Isola al Sindaco. Si tratta di un medaglione di cartone dorato, decorato
a mano, e di una pergamena (lilla, il colore del quartiere) in cui il
Comitato dichiara di conferire “la prima edizione dell’Ambrogione al
Sig. Sindaco di Milano e alla sua Giunta”, riconoscendone ironicamente “l’estremo coraggio e la tenacia nell’aver trovato la soluzione definitiva per lo spostamento del mercato rionale Garigliano Lagosta” e di
“aver garantito ai residenti, ai commercianti del quartiere la certezza
dei soccorsi tempestivi“. Altresì di “aver realizzato il recupero delle vie
e delle piazze” e di “aver così concesso le prospettive di sviluppo del
quartiere integrandolo alla nuova modernità milanese”. E infine della
“lungimiranza della scelta nell’ottica del risparmio del Bilancio Comunale”. In effetti la delibera richiamata del 18.7.2014 formalizzava il riconoscimento da parte della Giunta di un progetto di spostamento del
mercato in viale Zara che ad ora non è diventato operativo.
• Frutta, verdura e altri prodotti biologici Un mercato settimanale, dedicato esclusivamente ai prodotti biologici del territorio,
torna ogni sabato mattina in via De Castilla, 26. Un comparto sicuramente sostenuto anche dalle politiche agricole del Programma di
Sviluppo Rurale europeo.
• L’Associazione L’abilità Onlus di via Pastrengo 16/18, da tanti
anni nota per le sue strutture e le sue iniziative di mutuo soccorso tra
famiglie di minori con problemi di disabilità, presenta dal 22 dicembre
al 7 febbraio 2016 “Maternage-Tracce di un viaggio” presso il Museo
Diocesano di Corso di Porta Ticinese, 95. Si tratta di un’installazione
d’arte contemporanea, le cui locandine tra l’altro sono visibili in tutta
la città, carrozze del metro comprese, che racconta il vissuto quotidiano dei genitori e dei fratelli dei bambini con disabilità. L’artista è Laura
Morelli. Il percorso della mostra si snoda attraverso otto stanze nelle
quali il pubblico entra in contatto con la sfera intima della famiglia di
un bambino con disabilità e con il progetto dell’Associazione L’abilità
Onlus In viaggio senza valigie, che rappresenta la genesi della mostra.
a cura di Luigi Luce
Al Blue Note la “Wild Dance”
di Enrico Rava
Al Mic Buster Keaton,
il genio del cinema
In via Hermada 14
da Cesare ad Armstrong
l Centro Culturale della Cooperativa (Via Hermada 14 Isorpresa,
02/66114499) ha ripreso la propria attività il 2 gennaio, a
con un Concerto di Capodanno del tutto imprevisto.
i primi di dicembre Enrico Rava è tornato al Blue Note per una
A
doppia serata con il suo nuovo gruppo, il Rava New Quartet.
Insieme a Rava suonano Francesco Diodati alla chitarra, Gabriele
Evangelista al contrabbasso e Enrico Morello alla batteria, giovani
musicisti scoperti dallo stesso Rava ai seminari jazz di Siena, dove da
anni tiene dei Masterclass.
I concerti sono stati l’occasione per presentare l’ultima incisione di
Rava (la prima con il New Quartet) intitolata Wild Dance (Ecm). Un
cd registrato praticamente in diretta in meno di 2 giorni, tutto composto da incisioni originali del trombettista, in parte inedite.
Le serate al Blue Note, oltre a vedere un Rava in splendida forma
nonostante i suoi 75 anni, hanno mostrato un gruppo carico di
energia e di creatività. Tutti i musicisti che hanno accompagnato
Rava stanno ricevendo riconoscimenti anche fuori dai confini italiani e si contraddistinguono per la loro creatività e sensibilità
musicale. (testo e foto di Stefano Parisi)
Al Teatro della Coop
la Risiera di San Sabba
• Dal 25 al 31 gennaio, al Teatro della Cooperativa va in scena “I me
ciamava per nome: 44.787”, scritto e diretto da Renato Sarti da testimonianze di ex deportati, sotto l’Alto
Patronato del Presidente della
Repubblica, con Nicoletta Ramorino,
Ernesto Rossi, Rossana Mola e Renato Sarti. In occasione della prima lo spettacolo sarà preceduto da interventi di Dario Venegoni, presidente nazionale Aned, e di Giuseppe Valota, autore del libro “Dalla
fabbrica ai Lager. Testimonianze di familiari di deportati politici dall’area industriale di Sesto San Giovanni”. La Risiera di San Sabba a
Trieste è stato l’unico lager nazista in Italia munito di forno crematorio (da 3.000 a 5.000 le vittime).
• Dal 5 al 10 febbraio “Cronache sessuali” di, con e regia Antonio
Cornacchione. Cornacchione espone il suo personalissimo rapporto
sulle abitudini sessuali degli italiani. Molti sono gli interrogativi. Per
esempio: se il sesso è la felicità dell’uomo moderno, allora le persone
più felici della terra sono gli attori porno? L’orgasmo è un diritto o un
dovere? In tutto questo c’entra qualcosa Berlusconi? Una risata vi
seppellirà. Ma era quella del cavaliere?
Ancora una volta grazie al patrocinio del CdZ 9, all’introduzione nel mondo musicale del Clavicembalo Verde e alla nostra organizzazione abbiamo potuto offrire ai quartieri della zona un
evento musicale che si richiamava al Concerto di Capodanno
di Vienna. Quali gli ingredienti? L’orchestra sinfonica Antonio
Vivaldi con il direttore Lorenzo Passerini e il tipico programma
di queste occasioni: la famiglia Strauss, padre e figlio con valzer e marce, da Sul bel Danubio blu alla Marcia di Radetsky. Il
tutto esaurito per un successo strepitoso che ha riscaldato
l’Auditorium Ca’ Granda.
Veniamo ora ai programmi di inizio 2016 ed in particolare ai nostri “Incontri del venerdì”.
• Giulio Cesare il “divino” Si partirà il 22 gennaio con una new entry:
Attilio Menin, un non storico che
chiacchiererà di storia. Il personaggio preso in considerazione, o di mira
se preferite, sarà Giulio Cesare il “divino”, non più visto come un uomo
assatanato di potere, ma un uomo
come tutti noi con pregi, difetti, piccole manie. Un grande politico con un disegno ben preciso sul futuro di Roma, conquistatore della Gallia, valente oratore e
scrittore. E poi l’Egitto con il regno dei Tolomei: tutte le storie
fra Cesare e Cleopatra che ci hanno tramandato e che il cinema ci ha mostrato con grande sfarzo (“Cleopatra” di J.
Mankiewicz di cui vedremo qualche immagine) sono favolette,
in quanto la base del loro sodalizio era un sano piano politico
con interessi reciproci notevoli. Un uomo eclettico dunque, ma
assolutamente dedito a Roma come lo erano tutti i veri romani, a prescindere dal partito di appartenenza.
• Louis Armstrong, un ragazzo
venuto da New Orleans Si cambierà totalmente soggetto venerdì 5
febbraio con un incontro guidato da
Stefano Bassalti, jazzista per hobby,
ma in realtà musicista di livello che
ha portato più volte nelle nostre zone il clarinettista Paolo Tomelleri e
la sua band. La serata sarà dedicata
a “Louis Armstrong, un ragazzo venuto da New Orleans” con
una biografia musicale ricca di immagini e di musica.
Qualche parola su Satchmo, letteralmente “bocca a sacco”, come era chiamato Armstrong. Nato a New Orleans nel 1901 è
stato uno tra i più famosi musicisti jazz del XX secolo raggiungendo la fama inizialmente come trombettista e divenendo poi anche uno dei più importanti cantanti jazz, soprattutto verso la fine della carriera. Viene considerato una delle
più grandi e influenti personalità in campo musicale del '900
e le sue innovazioni interpretative hanno permesso alla musica jazz di evolversi ed espandersi divenendo un genere celebre in tutto il mondo.
• Web per tutte le età - Palestra informatica Si ricorda
che sono aperte le iscrizioni al secondo corso base dedicato
agli utenti a livello “0” (nessuna conoscenza o scarsissima
conoscenza del computer), che inizierà martedì 16 febbraio.
Proseguono invece le lezioni di approfondimento per utenti
a livello superiore: non solo window ma anche Ipad, tablet
Android, Smartphone
Info/iscrizioni 02/66114499 - [email protected].
llo Spazio Oberdan e al Mic, dal 9 al 31 gennaio a 50 anni
A
dalla scomparsa, una retrospettiva dedicata a Buster
Keaton, uno dei maggiori artisti della storia del cinema, dalla
comicità lunare, tanto diversa da quella dei contemporanei
Charlie Chaplin e Harry Langdon. Al Mic in programma tutti i
mediometraggi muti, allo Spazio Oberdan nove lungometraggi
muti e tre sonori.
• Conosci te stesso Dal 10 al 31 gennaio, “Conosci te stesso”,
4 film che conducono lo spettatore verso la meditazione e la ricerca interiore: ”Il cammino per Santiago” di Emilio Estevez:
“Mot Naturen” di Ole Giaever, commedia norvegese condotta sul
filo dell’ironia e del pensiero profondo; “Maharishi Mahesh Yogi
- Sage of a new generation”, in cui si spiegano i benefici della
meditazione trascendentale; “Il sale della terra”, capolavoro di
Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado.
• La Giornata della Memoria Mercoledì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il documentario “Night Will
Fall - Perché non scende la notte”, al cui montaggio contribuì anche Alfred Hitchcock. Il film raccoglie le testimonianze visive
degli orrori dei campi di concentramento nazisti girate dalle forze armate inglesi, russe e americane.
• Remake df’autore Dal 15 al 31 gennaio, “Il doppio sullo
schermo-Remake d’autore”, 5 film cult + 5 remake: “La Piscina”
(1969) di Jacques Deray e il suo remake “A bigger Splash” (2015)
di Luca Guadagnino: “La mosca” (1986) di David Cronenberg,
remake de “L'esperimento del dottor K” (1958) di Kurt
Neumann, capolavoro dell’horror-fantascientifico; “Cape Fear Il promontorio della paura”, rifacimento di Martin Scorsese dell’omonimo thriller di John Lee Thompson del 1962: le due versioni (1934 e 1956) del film di Hitchcock “L’uomo che sapeva
troppo”; “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone remake de “La
sfida del samurai” di Akira Kurosawa.
• Una rassegna dedicata a Pulcinella Dal 22 al 30 gennaio, rassegna dedicata a Pulcinella la celebre maschera napoletana. Tra gli altri film “Il viaggio di Capitan Fracassa”, commedia di Ettore Scola che vanta un cast stellare e racconta la
storia di una compagnia di comici in viaggio dalla Spagna a
Parigi fra intrighi amorosi. Una delle migliori interpretazioni
di Massimo Troisi.
• Cinema a quattro zampe Fino al 31 gennaio “Cinema a
quattro zampe, films per baby cinofili”, tutte le domeniche alle
15 tanti appuntamenti dedicati ai bambini e alle famiglie con
protagonisti i più famosi quattrozampe della storia del cinema.
Nel Giorno della Memoria
recital su Auschwitz
ercoledì 27 gennaio, alle 18, presso l’Associazione onlus
M
Fabbrica dell’esperienza, piazza San Giuseppe 12, recital
dedicato ai Martiri dei campi di concentramento “Requiem per
Auschwitz”, di e con Alex Schiavi & Experience. Come tutti gli
anni, il maestro Alex Schiavi dedica un concerto alle vittime della crudeltà dei campi di concentramento, in occasione del 27
gennaio, giorno della Memoria.
Partecipano al recital: Alex Schiavi alla chitarra, Salvatore Isgrò
al basso e Antonio Gavazzoni alla batteria.
La storia della “Cassina Anna” da complesso agricolo a biblioteca
Fabrizio Ternelli
ella biblioteca di Bruzzano e successivamente alla “Sormani” è staN
to presentato di recente il libro “La Cassina del Duca”, edito dal
Sistema Bibliotecario di Milano, che ripercorre dalle origini ai nostri
giorni le trasformazioni della grande corte colonica milanese chiamata
prima “Cassina Ida” poi “Cassina Anna”. Gli autori - Giuseppe Conti
oggi
Calabrese, Elena Bertani, Monica Aresi, Paola Signorino, Alberto
Caruso e Luca Re Sartò - hanno svolto approfondite ricerche inquadrando le vicende della “cascina” entro un secolo di storia ambrosiana.
Il complesso agricolo originario fu costruito, infatti, nell’ultimo decennio dell’Ottocento per iniziativa del duca Guido Visconti di Modrone,
che lo dedicò alla moglie, la contessa Ida Renzi. Per questo la struttura
si chiamò inizialmente “Cascina Ida”. Nel 1907 passò in eredità a
Giuseppe Visconti (padre del regista Luchino Visconti) e nel 1934 fu
venduta alla società anonima “Cassina Anna”, da cui ricevette il nome
che ha tuttora. Gli ultimi proprietari privati furono Francesco
Andreoletti - presidente del “Consorzio Produttori Latte di Milano” - e
i suoi eredi. Nel 1982, infine, venne acquisita dal Comune di Milano e
in seguito ristrutturata dall’architetto Alberto Caruso.
Questo, in sintesi, è quanto risulta dai saggi raccolti nell’opera, ma sono numerosi i particolari, gli avvenimenti curiosi, talvolta poco noti, gli
intrecci e i collegamenti storici che si scoprono leggendo il volume.
Come scrive nella presentazione l’assessore alla Cultura Filippo Del
Corno, “scorrendo le pagine del libro, ricche di foto d’epoca in gran parte inedite, mappe topografiche e accurate citazioni, il lettore avrà modo
di addentrarsi in un tema oggi di particolare attualità e per nulla risolto: quel rapporto tra città e campagna, tra agricoltura e industria tornato al centro della scena mondiale grazie a Expo 2015. ”L’interesse e
il coinvolgimento di ricercatori e docenti del Politecnico e delle Università Bicocca e Cattolica,” aggiunge Stefano Parise, direttore del Settore
Biblioteche, “ha contribuito alla fisionomia definitiva dell’opera che, oltre ad essere un originale contributo alla storia recente di Milano, indica anche un interessante orizzonte cui rivolgere l’attenzione per costruire una memoria del territorio da condividere e divulgare”.
Oggi la storica corte colonica ospita alcuni servizi sociosanitari e una
biblioteca ben organizzata. Quest’ultima, anche attraverso le frequen-
ti iniziative che propone, è un apprezzato punto di incontro fra le persone e rappresenta un luogo ideale per la vita culturale nella zona.
L’opera - a cura di Giuseppe Conti Calabrese, bibliotecario della “Cassina Anna” - può essere scaricata gratuitamente dal sito www.digitami.it.
ieri
a cura di Luigi Luce
Nei nostri quartieri di pari passo tecnologia e arte
Ortensia Bugliaro-Beatrice Corà
ella piazza dell’Ospedale Maggiore, oltre l rastrelliera del
N
Bike Sharing, è stata installata una stazione di ricarica
elettrica delle auto. È detta Car Sharing ma, come è stato
scritto sul “Fioretto di Zorro” nella prima pagina del dicembre
scorso (“Bici a nolo”), usando la nostra bella lingua italiana,
possiamo chiamarla ricarica per auto elettriche oltre che per
strumenti come computer, smartphone e per la navigazione
WiFi. È una delle 27 isole digitali esistenti a Milano (Niguar-
da-Ca’ Granda) e sembra che sia accessibile, purtroppo, solo ai
mezzi elettrici al 100%.
Ma la nostra zona non si rinnova solo a livello tecnologico. Si riveste
anche con i colori di tanti murales. Per esempio quelli che qui mostriamo vicino alla sede del Consiglio di Zona 9, in via Guerzoni, in
via Jenner e in via Lario. Nei recenti giorni grigi di nebbia un po’ di
colore ha così ravvivato le nostre strade. Arte e tecnologia, se ben accostati, vengono apprezzati da tutti.
Urban Art alla Collina
dei Ciliegi con Grafite HB
i sono conclusi domenica
S
20 dicembre i lavori di Urban Art, promossi dall’associazione culturale Grafite HB e
patrocinati dal CdZ, che hanno ridato colore alle scale
esterne della Collina dei Ciliegi di viale Sarca. Il writer
Mr. Blob ha aggiunto i propri
disegni a quelli già realizzati
da Korvo, Mate e dal gruppo
degli Outline, mentre gli atleti
della palestra di parkour Milan Monkeys si sono esibiti
nelle loro acrobazie accompagnati dalla musica.
L’evento è stato realizzato nell’ambito del bando “Giovani
creativi in Zona Nove”, indetto
dal CdZ 9 per il quale gli artisti dell’associazione culturale
Grafite HB hanno realizzato
disegni e scritte che hanno in comune il tema della pace e della pacifica convivenza tra i popoli. Così ora, tra l’antico villaggio Pirelli e il moderno quartiere Bicocca, è possibile ammirare il lavoro dei writer milanesi che hanno
dipinto con bombolette Kobra, tra lunghe mani che reggono la Terra e scritte che inneggiano alla pace.
Info: Associazione culturale Grafite HB: [email protected] - Clara
Amodeo: 3481218293.
A Natale la festa
degli amici a 4 zampe
Ortensia Bugliaro
embrava primavera il
S
pomeriggio del 21 dicembre scorso e, quando in mez-
Un nuovo dipinto in San Carlo alla Ca’ Granda
Ortensia Bugliaro-Beatrice Corà
a parrocchia San Carlo alla Ca’ Granda, in via Val Daone, per alcuL
ni giorni ha mostrato (appoggiato all’altare) uno stupendo dipinto
realizzato dal famoso pittore Franco Vignazia
che è, da sempre, amico della fraternità di San
Carlo Borromeo.
Il dipinto, di grandi dimensioni, ora è nella sagrestia e rappresenta la pesca miracolosa e il riconoscimento di Gesù da parte degli Apostoli (dal
Vangelo secondo Giovanni 21,1-14). Per dipingerlo è stata utilizzata una grande tela di cotone con
colori acrilici, una tecnica che viene definita neoespressionista. Senza dubbio gli elementi che colpiscono di più sono i grandi occhi, le mani forti e
i piedi che calcano il suolo. È la testimonianza di un’arte didattica in cui
il racconto diventa linguaggio figurativo con l’avvenimento e le azioni
che esprimono il miracolo avvenuto sul lago Tiberiade.
Franco Vignazia è figlio d’arte (il padre era scultore e pittore futurista
e lui dipinge fin da bambino). È stato docente di arte, illustratore, pit-
tore e scultore. Ha realizzato moltissime mostre in Italia e all’estero in
cui esprime la sua arte sia con soggetti religiosi che riguardanti il vivere quotidiano. È stato alpino e su alcune tele ha
lasciato anche le fatiche delle marce e la solidarietà del corpo degli alpini raccontandone la
realtà, alle volte, anche scomoda. Ci dice del suo
modo di dipingere: “Le linee conducono verso un
punto dell’immagine, verso il cuore dell’immagine stessa che è anche il cuore dell’esperienza. Il
mio modo di esprimermi ha ritrovato le sue radici nel Cristianesimo riscoprendo, in sequenza,
l’arte romanica, bizantina, copta, d’Egitto, d’Etiopia e d’Eritrea”. Siamo orgogliosi di avere a Niguarda un “messaggio” artistico ricco di così elevata religiosità e bravura. Il dipinto merita veramente di essere osservato con attenzione per
poter vivere quel passo del Vangelo a colori forti, decisi, armoniosi, tutti simboli di vitalità.
Info: Don Jacques du Plouy - [email protected].
Le gattare dell’Associazione Coccobello Miao & Bao
Roberta Coccoli
econdo la Legge n° 281/91 le colonie feline devono essere tutelate,
S
tanto che “è vietato a chiunque di maltrattare i gatti che vivono in
libertà”. Questi infatti devono essere “sterilizzati dall’autorità sanitaria
competente per territorio e riammessi nel loro gruppo” e “possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili”. La legge prevede inoltre anche l’esistenza di enti e associazioni che possano, “d’intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che
vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di
sopravvivenza”.
Anche nella nostra zona esistono diversi enti che
si occupano delle colonie feline, e una di queste è
l’“Associazione Coccobello Miao & Bao Onlus”, nata ufficialmente solo nel febbraio 2015, ma attiva
da tempo, di cui è presidente la signora Adriana
Lucario che da anni si occupa come volontaria dei
randagi di strada.
Come vi occupate delle colonie feline?
La nostra Associazione è composta da 7 fondatori,
10 soci collaboratori e circa 15 soci sostenitori; siamo tutti volontari, e “gattare” riconosciute dal
Comune e dalla Asl. Ci preoccupiamo che le colonie feline che gestiamo
abbiano cibo e pulizia, ci occupiamo del loro censimento, e quindi di segnalare al Comune eventuali nuovi gatti, che poi verranno sterilizzati
dai veterinari della Asl, che si occupano anche di inserire i microchip, e
ci prendiamo cura di gatti malati a spese dell’Associazione. Ogni giorno ci distribuiamo i compiti per non far mancare assistenza, cura e cibo alle nostre colonie, ognuna riconoscibile con un nome: c'è la colonia
di via Edgardo Sogno, con alcune postazioni (Campone, Acquedotto,
Ditta…) o quella di Via Guido da Velate, o quelle della piscina Scarioni
con altre 4 postazioni, e poi quelle di via Cherasco, via Val Maira, e vie
adiacenti. Cerchiamo di offrire loro un riparo, con delle casette. Siamo
tutti volontari, ma non manca giorno che le nostre colonie feline non
abbiano la nostra assistenza, sia che piova, nevichi o faccia freddo.
Ma l'Associazione si fa carico anche di altri compiti…
Sì, in effetti ci preoccupiamo anche di aiutare anziani e indigenti che
vogliano tenere un animale in casa loro, di poterli assistere in modo
adeguato, consegnando alimenti e prestando cure sanitarie: abbiamo
anche delle convenzioni con negozi di cibo per animali (per esempio
la PetNutriStore di Via S. Gregorio) che ci forniscono prodotti per cani e gatti, anche tramite cestoni posti nel negozio dove le persone possono donare cibo per gli animali della nostra Associazione. Ci occupiamo di salvare dalla strada più pelosini possibili. Cani e gatti abbandonati, maltrattati, o provenienti da luoghi inadatti e pericolosi ci vengono
segnalati da ogni parte d’Italia, e noi ci preoccupiamo della messa in sicurezza degli animali in
strutture o stalli domestici, cercando loro un’adozione, e quindi un pre-affido e controlli post-affido, ed inoltre dando le cure necessarie (vaccini,
sterilizzazione, sverminizzazione). Per tutto questo però abbiamo anche bisogno di fondi, e per
aiutare l’Associazione ci si può iscrivere (20 euro
all’anno) o diventare sostenitore con una donazione. In questo periodo stiamo anche raccogliendo firme per presentare al Comune di Milano una petizione per il potenziamento dell'illuminazione e l’installazione di dissuasori di velocità nelle vie Moncalieri-Girola e via Val Maira poiché lì le auto corrono veloci ed è pericoloso tanto che dall’inizio dell’anno sono già mancati 5 gattini.
Inoltre, ogni anno, ci prendiamo in carico un rifugio per animali abbandonati non convenzionato col Comune, posto su tutto il territorio
nazionale, e offriamo supporto alimentare e antiparassitario. Se pensate, quindi, di volervi occupare di un gatto o di un cane, non c'è bisogno di andare lontano: qui in zona potete adottare uno degli animali
dell’“Associazione Coccobello Miao & Bao Onlus”!
Info: [email protected] - 340/4130114.
zo alla distesa verde del Parco Nord (entrata via Adriatico, nella zona dedicata ai cani), si è svolta la quinta edizione della festa natalizia insieme agli amici a 4 zampe.
Sistemato nel mezzo del
prato, un maestoso albero
rendeva più luminosa la festa con tante luci colorate e
foto dei cuccioli che, ogni
giorno, trascorrono diverse
ore in questo luogo ridente a
loro riservato. Inoltre, “i genitori dei cani” avevano preparato un vasto banchetto
ricco di dolci, manicaretti vari e di molte altre leccòrnie
fatte in casa. Soprattutto c’era un vin brùlé che ha riscaldato gli animi
con quell’aroma speziato, tanta allegria, gioia e partecipazione. Ogni
tanto qualche cucciolo, a turno, si avvicinava, saltava e tentava di salire sui tavoli attratto dai profumi che gli appetitosi bocconcini emanavano. È stato un bel pomeriggio di festa con scambio augurale di felicità e serenità e tante coccole fatte ai piccoli amici pelosi a 4 zampe, i
compagni fedeli di tutti i giorni!
a cura di Antonietta Gattuso
Enel Energia X: un sogno
per i ragazzi del Russell
crivono i ragazzi del Russell sul progetto “Enel Energia X un sogno”
S
che ha donato alla scuola un’aula di musica e una partecipazione a
X Factor.
• Si sa che in un periodo di crisi e incertezze come quello offerto dall’attuale situazione economica è sempre più difficile trovare sinceri esempi di filantropia. Tra dati e statistiche che si ripresentano periodicamente con negativa ridondanza, guardare al futuro con atteggiamento
ottimista è ormai diventata un'abitudine rara, soprattutto di fronte allo scenario desolante offerto dai media. Futuro che, per inciso, è destinato a noi giovani, forse la parte della popolazione maggiormente sensibile ad ogni decisione politica, e senza dubbio quella più esposta ai rischi che ne conseguono. In tutto questo, lo spazio dedicato alle passioni
poetiche pare diventato quasi marginale: una carriera nel mondo della musica è guardata con atteggiamento critico e, sebbene la scuola
pubblica faccia del suo meglio perché le qualità artistiche di ogni ragazzo affiorino e siano sviluppate, all’atto pratico gestire un laboratorio
musicale con i fondi risicati del governo diventa un’impresa ardua.
Ecco quindi perché un aiuto dall’esterno non può che fare piacere.
Il progetto “Enel Energia X un sogno” ha infatti donato al mio liceo,
l’Istituto Bertrand Russell, la possibilità di ottenere un’aula di musica
moderna, ben fornita e soprattutto funzionale. Il luccichio degli strumenti nuovi e l’atmosfera di rivoluzione hanno accolto l’entrata mia e
dei miei compagni in una stanza che, siamo sicuri, difficilmente avremmo avuto occasione di vedere in situazioni differenti. Inoltre, tramite la
collaborazione di X Factor Italia, abbiamo potuto fare la conoscenza di
un affabile Alessandro Cattelan, presentatore del programma, che nell’incredulità generale ci ha offerto la partecipazione alla finale dell’edizione 2015. Abbiamo ovviamente accettato.
A parte l’opportunità di finire in televisione in diretta nazionale (“Ciao
mamma!”), e andando anche oltre l’aver assistito dal vivo a uno show
di tali proporzioni, trovo che tutta l’esperienza mi abbia donato una visione più chiara dell’intero fenomeno dei talent. Senza dubbio poter far
parte della folla esultante, a pochi metri dai propri idoli musicali e illuminati dalle coreografiche luci stroboscopiche, ti dà un’idea cristallina
su cosa voglia dire avere poco più, o forse meno, di vent’anni e trovarsi
ad esprimere ciò per cui si è nati davanti a diecimila persone. E ti fa capire come in fondo, per quanto remota e ardua possa essere la possibilità di fare parte di questa dimensione, esiste ed è concreta a patto che
si abbia la fiducia di scommettere su di essa. Ciò ovviamente vale anche oltre il mondo dello spettacolo e oltre la stessa musica, sebbene questa sia stata la principale protagonista dell'evento e si sia prestata, per
l’occasione, a fare da sinonimo di ottimismo e volontà di mettersi in gioco, persino nella situazione difficoltosa in cui ci troviamo.
È sempre la musica infatti a impegnare numeri impressionanti di persone in festival, concerti e fenomeni televisivi di questo tipo, ed essa inizia a lavorare proprio nei contesti più semplici e quotidiani, tra i quali
può distinguersi per esempio un “banale” laboratorio di musica. Da qui
dunque dobbiamo partire per valutare l’importanza del mondo musicale, amalgamato nelle nostre esperienze di tutti giorni e soprattutto
nell'ambiente più stimolante per noi giovani, ovvero quello della scuola. Per citare Nietzsche: “La vita senza la musica sarebbe un errore”.
Credetemi, detto da un nichilista non vuol dire poco. (Antonio Arabia
- IVb Russell - Scienze Umane)
• “Enel Energia X un sogno” è un progetto che parte dalla disponibilità
di Enel, in collaborazione con XFactor, di donare una nuova aula di musica alla mia scuola, il Liceo Bertrand Russell di via Gatti. Martedì 1
dicembre è stato il giorno dell’inaugurazione della nuova aula, così io e
altre tre compagne, frequentatrici del corso pomeridiano di musica, abbiamo partecipato con entusiasmo all’evento.
Finite le lezioni sono iniziate le riprese: con altri studenti ci siamo trasformati in attori e abbiamo simulato una tipica giornata scolastica, in
attesa di andare a vedere per la prima volta l’aula di musica ristrutturata. L’attesa è finita con l’arrivo di Alessandro Cattelan, il presentatore di XFactor, che ci ha accompagnato nel nostro nuovo laboratorio. La
prima cosa che ho notato sono stati gli strumenti, e poi… era incredibile come fossero riusciti a trasformare un’aula vecchia e rovinata, piena di fili che penzolavano da tutte le parti, in un luogo così moderno e
accogliente! Finalmente eravamo riusciti ad ottenere un luogo adeguato dove poter esprimere il nostro amore per la musica, un posto non soltanto bello ma anche funzionale con le pareti insonorizzate in modo tale da non infastidire gli altri studenti e i professori durante le nostre
prove. Dopo i primi momenti di euforia, tutti hanno studiato attentamente l’aula e gli strumenti al suo interno, poi Cattelan ci ha riuniti intorno alla pianola e ci ha invitati alla finale di XFactor. Per noi del
Russell è stato un momento indimenticabile. In molti seguiamo il programma sin dagli inizi e avere la possibilità di conoscere il presentatore e di assistere alla diretta è stata la realizzazione di un piccolo sogno.
(Martina Longi - Va Russell - Scienze Umane)
Passerini: la preside sui cento anni della scuola
opo il conferimento dello Zonino d’Oro 2015
D
alla Passerini, abbiamo incontrato la preside dell’Istituto Comprensivo Vittorio Locchi, la
quale è stata contenta per il merito riconosciuto alla scuola. La prof.ssa Gabriella Forgiarini,
è la dirigente da questo anno scolastico
2015/2016 e ha appreso con entusiasmo la voglia degli insegnanti di festeggiare degnamente il centenario rendendosi disponibile per coordinare il Comitato Cento Anni che si occuperà
di organizzare una serie di eventi, da gennaio a
dicembre 2016, con una festa di fine anno scolastico come il clou dei festeggiamenti. Secondo la preside è molto
importante festeggiare questa scuola che ha visto passare tra i
propri banchi diverse generazioni. In un quartiere come Niguarda,
con le sembianze di un paese, una scuola centenaria testimone di
migliaia di storie è orgoglio di nonni e genitori i quali hanno frequentato la Passerini e oggi accompagnano ancora i propri figli e
nipoti. Ciò che l’ha colpita di più appena arrivata è stata proprio la
struttura vetusta della scuola stessa, prototipo delle costruzioni
scolastiche degli inizi del ‘900: alla Passerini sono stati rifatti gli infissi qualche anno fa, ma le porte conservano ancora la loro struttura antica e massiccia.
La preside ha dato la propria disponibilità per
coordinare il Comitato che si occuperà di organizzare gli avvenimenti per i festeggiamenti
perché apprezza l’impegno degli insegnanti e
del Comitato Genitori che collabora in modo positivo e propositivo all’organizzazione.
Il Comitato Cento Anni sarà suddiviso in sei
Commissioni (Storica, Concorso Letterario/Fotografico, Economica, Comunicazione, Ex Alunni ed Ex Insegnanti, Evento) ognuna delle quali si occuperà di uno specifico argomento e di
una specifica attività secondo i punti di vista
che riguardano l’operato della Commissione stessa, preoccupandosi
di organizzare e gestire le condizioni necessarie per convergere in
una festa importante e grandiosa alla fine di questo anno scolastico,
come la Passerini si merita coinvolgendo per i festeggiamenti, in un
modo o in un altro, tutti i cittadini del quartiere.
Nei prossimi numeri di “Zona Nove” verrà comunicato quando si
potranno cominciare a inviare, o consegnare a mano, documenti
sulla storia delle suola in busta chiusa indirizzata al Comitato
Cento Anni, direttamente a scuola all’ingresso, dalle 8.30 alle
12.30 dal lunedì al sabato, oppure via mail all’indirizzo di posta
elettronica [email protected].
Quattro classi sul progetto Cinema a Scuola
l Progetto Cinema a Scuola, a cura di Luigi Allori e in collaborazioICentro
ne con il Mic (Museo Interattivo del Cinema), è presentato dal
Culturale della Cooperativa e patrocinato dal CdZ 9.
Ricordiamo che è dedicato alle Scuole Primarie e Secondarie di I grado della zona e che prevede un laboratorio di Educazione all’Immagine. Nel dicembre scorso si è tenuto un primo incontro con gli
insegnanti che hanno aderito al Progetto per l’Anno Scolastico
2014/2015, durante il quale Luigi Allori ha fornito indicazioni per iniziare a lavorare direttamente in classe con i ragazzi. Gli insegnanti
che hanno aderito sono delle Scuole Secondarie di I grado Cassinis
(due classi), Rodari (una classe) e Tommaseo (una classe).
Per lavorare con i ragazzi bisogna innanzitutto far capire che quanti fanno cinema o tv non sono maghi o esseri superiori, ma gente
che lo fa come mestiere o per vocazione; che sono persone normali,
seppur preparate e intelligenti, ma non certo più del papà che organizza il suo lavoro o della mamma che progetta e organizza le
perfette scenografie domestiche.
La cosa più importante, inoltre, è sapere che per imparare a realizzare
un film, occorrono serietà e impegno, applicazione e studio. I bambini e
i ragazzi saranno sicuramente entusiasti di questo Progetto, se si renderanno conto fin dall’inizio che girare un film non è una cosa da prendere alla leggera, che non è come semplicemente andare al cinema o
guardare la tv, dove la pappa è già tutta scodellata: qui la pappa va preparata (inventata e sceneggiata), cucinata (girata e montata) e servita
da loro e da loro soli, sulla tovaglia dello schermo. Quindi, come minimo, bisogna insegnare il funzionamento di certe macchine e l'uso di certe tecniche di linguaggio. E poi, siccome produrre un film è un fatto di
collaborazione collettiva, occorre organizzarsi sin dall'inizio affinché
tutto fili liscio e coordinato, dividendo bene i compiti secondo capacità,
interessi e volontà. In questo modo sarà facile coinvolgere anche i bambini e i ragazzi meno volenterosi e magari dopo questa attività, l’italiano o la matematica saranno più gradevoli. E se è vero che per assimilare bene la teoria bisogna metterla in pratica, alla fine non avranno
solo prodotto un film, ma avranno anche imparato nuove forme di comunicazione e di espressione. Del resto è molto importante che gli
alunni pensino alla scuola come a un posto bello e questo Progetto può
contribuire a renderla più interessante, perché così facendo studiano
argomenti utili e allo stesso tempo divertenti.
Durante l’incontro Luigi Allori ha risposto alle domande degli insegnanti, suggerendo come far partire l’iniziativa. Ha indicato quindi come cominciare a realizzare le prime fasi della storia e della sceneggiatura, partendo dalla scelta del soggetto. In definitiva, secondo il suo metodo, bisogna stabilire subito il tema a livello di titolo provvisorio, reale
o fantasioso, ma non troppo impegnativo da subito poiché durante la
successiva stesura del soggetto, nuove idee e nuove fantasie possono
modificare il tema scelto. Quello che c’è da fare inizialmente è mettere
bene in evidenza il titolo provvisorio, magari scrivendolo alla lavagna,
per trovare poi un corpo e un’anima, aggiungendo storie che i bambini
e i ragazzi cominceranno a scrivere singolarmente o in gruppo.
Successivamente bisognerà intrecciare le storie o scegliere le migliori
cercando di coinvolgere i suggerimenti di tutti; dopodiché si passerà alla realizzazione dei disegni, per mettere sulla carta, sotto forma di sceneggiatura, ciò che è stato scritto e che si cercherà di tradurre in immagini nel modo migliore possibile. Questo lavoro riguarderà la prima fase della realizzazione del progetto, dopodiché altri incontri seguiranno
successivamente, per continuare i lavori del laboratorio.
Info: [email protected] - [email protected].
Alla Bussero finalmente l’ingresso per i disabili
a scuola primaria di via G. da Bussero, che già aveva visto imporL
tanti interventi sulla facciata, la sostituzione degli infissi e il rifacimento totale dei bagni, adesso è ora anche totalmente accessibile alle
persone con disabilità. Alla fine del percorso di collaudo è entrato in
funzione l'ascensore che, unito alla messa in piano dei pavimenti del
pianterreno, alla costruzione di bagni accessibili e alla realizzazione di
una rete WiFi (che, tra le altre cose, consente a chi dovesse assentarsi
a lungo per problemi di salute di collegarsi alla classe da casa o dall’o-
spedale) rende questa scuola un luogo accogliente e sicuro per tutti.
“Altre scuole adesso dovranno seguire questo percorso virtuoso”, dice la
Presidente della Commissione Educazione del CdZ 9 Antonella
Loconsolo, “ma nel frattempo festeggiamo questo risultato, reso particolarmente difficile dalla particolare struttura di questo edificio degli
anni Trenta”. Un ringraziamento agli assessori Rozza e Cappelli e ai
loro tecnici per la sensibilità dimostrata nell’acquisire come urgente e
prioritario questo intervento.
Il 23 gennaio tutti da Helen Doron English Milano Isola!
nel settembre scorso, il learIIsolanaugurato
ning center Helen Doron English Milano
esordisce con il suo Winter Open Day
il prossimo sabato 23 gennaio. Save the date! Dalle 15 alle 18 sarà possibile una full
immersion nel mondo Helen Doron English
partecipando gratuitamente e su prenotazione alle “Demo lessons”.
Tutto lo staff del centro sarà a disposizione
per illustrare concretamente un metodo di
insegnamento della lingua inglese unico nel
suo genere che da 30 anni si rivolge a bambini e ragazzi dai 3 mesi ai 19 anni, ovvero
dalla nascita alla conclusione del ciclo scolastico obbligatorio (e della formazione fisiologica dei circuiti di apprendimento e di associazione del nostro cervello).
I corsi Helen Doron English sono suddivisi
in varie fasce (da 0 a 3 anni; da 3 ai 6; da 6
ai 12 e da 12 ai 19) contraddistinte ognuna
da tecniche e obiettivi di apprendimento
specifici. Tutti i corsi infatti prevedono un
approccio coinvolgente e pensato appositamente per consentire ai piccoli e grandi studenti di parlare e comprendere l’inglese come la lingua madre fin da subito e soprattutto con una
gioia ed una vitalità non comuni in una classe di tipo tradizionale.
Le attività poi sono studiate per accompagnare gli studenti in tutte le fasi della loro
crescita, stimolandoli e lavorando in modo
mirato in piccoli gruppi.
Francesca Covatta (responsabile del centro) mostrandoci gli spazi colorati e gli
strumenti didattici del centro, ci ha letteralmente stravolto tutto quanto ricordavamo della nostra vecchia scuola d’inglese. Ci ha spiegato inoltre che gli strumenti di comunicazione tecnologici dei nostri
giorni consentono a tutti i centri Helen
Doron English (800 in tutto il mondo) un
vero e proprio gemellaggio in grado di “avvicinare” e abbattere le barriere tra i ragazzi di nazionalità e culture differenti.
Da sempre luogo di insegnamento la scuola
diventa anche uno spazio di animazione e di
incontro, aperto ad eventi dove coinvolgere
famiglie e amici. (Primo Carpi)
Milano Isola Learning Center, Via Rigola
(entrata di fronte a via Boltraffio 12) - tel: 02.36601410 [email protected] - www.helendoron.it.
Beretta, bottega storica a Niguarda
l 16 novembre scorso a Palazzo Reale
Iriconosce
l’Amministrazione Comunale di Milano
il negozio di calzature Beretta di
via Luigi Ornato 45 come “Bottega Storica”
e lo premia con una targa e un diploma attestanti il valore e lo status di bene culturale dopo 88 anni di attività.
L’1 febbraio 1927 Ernesto Beretta avviò l’attività del negozio di calzoleria e riparazione
con licenza di vendita al minuto di scarpe a
Niguarda in via Luigi Ornato 45 insieme alla moglie Adele e nel 1971 venne premiato
dalla Camera di Commercio di Milano con
diploma e medaglia d’oro per 44 anni di lodevole attività.
Il figlio Aldo Beretta con la moglie Agnese
continuarono l’attività fino a luglio del 1996
quando donarono il negozio alla figlia
Lucilla (terza generazione) che a tutt’oggi lo
gestisce sempre nella stessa sede di via
Ornato n. 45.
Calzature Beretta ringrazia di cuore tutti i
clienti che hanno scelto il loro negozio durante i propri 88 anni di attività.
a cura di Roberto Braghiroli
a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi
Sacchi e Capello: da “signori nessuno” a miti.
Gli allenatori del Milan, parte quarta (1987-1998).
siste, nel calcio italiano, un prima e
E
un dopo Sacchi? Cioè, l’”omino di
Fusignano”, come lo soprannominò
Gianni Brera, è stato davvero così determinante nella storia del football nostrano? Una domanda per nulla oziosa
perché, nonostante le vittorie e la stima
che all’estero viene unanimemente riconosciuta all’allenatore romagnolo, in
Italia non tutti concordano sulla risposta. Infatti, c’è un “partito” che ritiene
che Sacchi abbia solo sviluppato delle
tattiche come il “pressing” e la “zona”
già precedentemente applicate da Liedholm, Radice e addirittura Corrado
Viciani nella Ternana dei primi anni
Settanta. Nel calcio nessuno inventa
nulla, dicono gli anti-sacchiani, e la differenza l’hanno fatta soprattutto i fenomeni che lui ha avuto la fortuna di guidare: con Van
Basten, Gullit, Baresi, Maldini e compagnia bella chiunque avrebbe
vinto, anche se avesse giocato a uomo e in contropiede...
Dall’altra parte, invece, ci sono quelli che giudicano Sacchi un assoluto innovatore che ha cambiato la mentalità difensivistica del
calcio tricolore portandolo a livelli di organizzazione, intensità,
velocità e soprattutto spettacolarità mai visti in precedenza. Per
la prima volta, una squadra italiana veniva ammirata all’estero
per il suo gioco, e il merito di questo “miracolo” era da attribuire
all’Arrigo nazionale. Proprio come ha scritto il giornalista
Giancarlo Dotto nel suo libro “La squadra perfetta” (Mondadori,
2008), che come sottotitolo recita: “Perché il Milan allenato da
Sacchi ha giocato il miglior calcio della storia”.
A voi, cari lettori di “Zona Nove”, la risposta... In questa serie di articoli sugli allenatori delle due squadre meneghine, infatti, noi abbiamo deciso di evitare approfondimenti e limitarci a brevi sintesi che
hanno lo scopo di rinverdire i vostri ricordi e fare un po’ di Storia del
Calcio (o meglio, visti gli spazi, un bigino…). Perciò, su Arrigo Sacchi
ci limiteremo a dire che quando arrivò, nell’estate del 1987, furono
in molti a storcere il naso e a citare il manzoniano “Carneade, chi era
costui?”. L’Arrigo, infatti, non aveva mai allenato in serie A e vantava come unico merito l’avere eliminato il Milan dalla Coppa Italia
1986-87, mostrando con il suo Parma un gioco che aveva fatto innamorare Berlusconi. Il quale, per il torneo successivo, lo volle a tutti i
costi sulla panchina del suo Milan. Una scommessa che il presidente avrebbe stravinto perché, in quattro anni di guida tecnica, Sacchi
vinse due Coppe dei Campioni, due Intercontinentali e due
Supercoppe Europee (in pratica, sei finali su sei!), portando il Milan
sulla bocca di tutti i tifosi del mondo proprio come Berlusconi aveva
desiderato. In Italia, invece, Sacchi si aggiudicò solo un campionato (il primo, nel 1987-88) peraltro entusiasmante, al termine di
un’incredibile rimonta sul Napoli di Maradona, sorpassato alla terz’ultima di campionato grazie a un 3-2 ottenuto in un
San Paolo dove, il giorno prima, era stato persino sparso
del sale “propiziatorio”. Dopo di che, nel 1988-89 l’Inter
di Trapattoni e dei record, nel 1989-90 il Napoli di
Maradona e della monetina di Alemao
(la cui sceneggiata regalò ai partenopei
un punto fondamentale) e l’anno successivo la Samp di Boskov, Vialli e
Mancini fecero meglio del Milan, determinando così l’addio del mago di Fusignano che considerò chiuso il suo ciclo,
nonostante il 26 maggio 1991, all’ultima di campionato, per buoni tratti della gara, San Siro intero intonasse
“Tutti i tifosi del Milan hanno un sogno
nel cuore, Arrigo allenatore”.
Tanto era l’affetto che Sacchi aveva meritato dai milanisti, che ora si sentivano orfani. Chiunque fosse arrivato,
avrebbe dovuto gestire un’eredità difficilissima. Ci voleva un uomo forte e intelligente, che sapesse dare alla squadra un gioco meno frenetico e
più pratico, più consono a dei campioni non più giovanissimi e un
po’ spremuti. Ma pur sempre campioni. Anche in questo caso, bisogna ammetterlo, fu decisivo Berlusconi che, di nuovo, scelse di testa sua un perfetto sconosciuto: Fabio Capello. In realtà, l’ex giocatore della Juve e del Milan della Stella aveva già guidato i rossoneri nella parte finale della stagione 1986-87, quando era subentrato a Liedholm, portandoli in Coppa Uefa. Poi, era sparito dietro
una scrivania per quattro anni. Ed ora, tornava in panchina tra i
molti dubbi dei tifosi milanisti. I quali, ancora, si sarebbero dovuti
ricredere per i quattro scudetti su cinque campionati che Capello
sarebbe stato in grado di conquistare dal 1991-92 al 1995-96. Un
risultato incredibile, affiancato però da una sola Coppa dei
Campioni (un meraviglioso e inaspettato 4-0 al favorito Barcellona
nel 1994) su tre finali consecutive e da due sconfitte nell’Intercontinentale. Il contrario di Sacchi, insomma, che era stato invincibile fuori dall’Italia ma abbastanza deludente nei patrii confini (perdendo anche una Coppa Italia contro la Juventus).
I due ex “signori nessuno”, insomma, avevano ottenuto risultati
“geograficamente” diversi. Ma erano stati comunque così vincenti
da meritare di essere richiamati. Dopo un primo arrivederci, infatti, entrambi sarebbero tornati in rossonero con esiti - però - disastrosi, a testimoniare che molto spesso la minestra riscaldata
non è buona. Arrigo Sacchi, dopo aver condotto l’Italia alla finale
contro il Brasile nel Mondiale del 1994 ed essere stato sconfitto solo ai rigori, nel 1996-97 accettò di rientrare nelle fila rossonere per
sostituire Oscar Tabarez, ma concluse il torneo all’11° posto dopo
un umiliante 1-6 a San Siro contro la Juve e un 1-3 nel derby. Così,
l’anno dopo, nel 1997-98, sulla panchina di Sacchi si riaccomodò
proprio Capello. Anche in questo caso, però, la magia era svanita.
Il Milan finì il campionato al 10° posto, ma ancora più cocente fu
la sconfitta nella finale di Coppa Italia: dopo aver vinto l’andata a San Siro per 1-0 ed essere in vantaggio a Roma con lo
stesso risultato, anche a causa di qualche sua sostituzione sbagliata, Capello subì tre gol in dieci minuti facendo infuriare Berlusconi e dando l’addio al trofeo. E al
Milan. Questa volta, definitivamente.
a cura di Franco Bertoli
L’ Orchestra del Titanic non ha mai smesso di suonare
hi di noi non ricorda la scena del film
C
“Titanic” con l’ orchestra che si rassegna a non abbandonare la nave durante l’
affondamento e decide di continuare a suonare nonostante la situazione?. Queste foto
che ritraggono lo stato di salute della città
di Milano, scattate alle 8 di mattina di un
qualsiasi giorno di dicembre, dovrebbero
farci capire che, senza reazioni serie e concrete, la nostra situazione è assolutamente
analoga alla famosa orchestra. Sappiamo
cosa ci aspetta ma continuiamo a parlare e
a discutere durante meeting globali su cosa fare, firmiamo trattati (che poi rimango-
no lettera morta) ma alla fine gli interventi sono sempre “troppo dispendiosi”, e/o si
scontrano con le imposizioni dei paesi “industrializzati”. Mi auguro, per il bene delle
generazioni a seguire, che non ci si rassegni
a dover dire un bel giorno “un ultimo pezzo, per favore signori!”.
I Corsi sulla neve
dello Sci Club Cormano
Associazione Sportiva Dilettantistica Sci Club Cormano con il
L’
patrocinio del CdZ 9 annuncia alla cittadinanza l’apertura alle
iscrizioni dei corsi di sci per tutti coloro che vogliono imparare e migliorarsi a muoversi sulla neve in tutta sicurezza. I corsi di sci si terranno a Champorcher (AO) al sabato. Inoltre, da quest’anno proponiamo alla domenica Bielmonte (BI), all’interno di una stupenda oasi naturalistica. L’iscrizione prevede: 4 viaggi A/R, 12 ore di scuola, assicurazione e tessera Uisp, ski-pass, buoni pasto, gara finale e festa di
fine corso. I corsi del sabato inizieranno il il 6 febbraio e quelli della
domenica il 24 gennaio.
Il raggiungimento delle località sciistiche avverrà in pullman partendo da Cormano, dai comuni limitrofi e dalla Zona 9 di Milano (vedi il
nostro sito alla pagina “Fermate e orari” per i dettagli) con gli accompagnatori dello Sci Club.
Il format del corso permette ai corsisti l’abituarsi a muoversi sulla neve senza difficoltà e di accedere alla pratica con la massima sicurezza, facilità, divertimento e rispetto dell’ambiente. Per chi invece scia
già la possibilità di perfezionarsi nella tecnica sciistica.
Info: www.sciclubcormano.it.
a cura di Franco Massaro
Il Lago di Niguarda
e ne parlava da qualche anno, erano tanti i “si dice”, “sembra”, “un
S
lago balneabile” e infine eccolo qui, grande, parecchio grande.
Piace alla gente? Direi di sì anche se molti non l’hanno ancora visto,
non ancora “provato”!
Ricordo l’enorme scavo che finiva dove iniziava il grande mucchio di
terra che sarebbe stato la base per la lunga passerella. E ora è lì, pieno d’acqua! Come lo immaginavo! Certamente manca ancora il verde
vicino alla riva, ma gli alberi sono stati messi a dimora e in pochi anni saranno magnifici. Di negativo voglio segnalare che, sulla rampa
della passerella, sono state rubate circa duecento piantine ornamentali (le buche vuote sono tristemente visibili) rovinando il futuro colpo
d’occhio. Aggiungo che, forse, il prossimo anno ci sarà anche il bagnino e allora avremo veramente il lago balneabile. Per ora nuotano solo
i Gabbiani ed i Germani! Buon Anno a tutti!
([email protected])
a cura di Sandra Saita
L’Abc del Giubileo
are lettrici e cari lettori, durante questo Giubileo
C
della Misericordia vedremo l’immagine che riproduciamo qui a fianco: è il logo creato appositamente che
raffigura Gesù che porta sulle spalle Adamo. È un simbolo potente che, con il motto “Misericordiosi come il
Padre”, ci accompagnerà durante tutto questo anno
Santo. È opera di padre Marko Ivan Rupnik, gesuita e
artista, direttore dell’atélier Centro Aletti di Roma.
Purificazione, umiltà e affidamento alla Misericordia
ci vogliono in ogni cosa che il cristiano vive e fa. Il buon pastore nella
Mise-ricordia si carica sulle spalle i poveri, i migranti di ogni tempo e
di ogni luogo e, come direbbe Papa Francesco, “chiunque partecipa alla vita del Pastore, avrà l’odore delle pecore”. Papa Francesco ci esorta a fare questo cammino di conversione tutti insieme. Possa, per tutti, quest’anno della Misericordia diventare misericordia ricevuta che
diventa nella vita di ognuno di noi misericordia donata agi altri, soprattutto ai più poveri. In sintesi, possa accompagnarvi l’“Abc del
Giubileo”! Ancora a tutti un sereno anno nella Misericordia.
• Corsi di volontariato dell’Unione Samaritana. La cosa
più bella che puoi fare per te è fare una cosa per altri.
Chiunque volesse dare corpo al proprio desiderio di solidarietà
può beneficiare degli Incontri Formativi di Base organizzati
dallUnione Samaritana, che annoverà un’esperienza di 67 anni di attività. Gli incontri si terranno dalla 9.30 alle 12 presso
l’Aula Unità Spinale dell’Ospedale di Niguarda nei sabati 13,
20, 27 febbraio. Info: 0264442249.
L’eredità del 2015 e gli impegni per il 2016 per Milano e per l’Italia
Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd)
anno che è appena iniziato proL’
mette di essere un anno importante per il nostro Paese e per la nostra città. Nel 2015 molto è cambiato e in meglio ma ancora sono molte le incognite.
Il pericolo del terrorismo resta
alto nonostante gli interventi
contro l’Isis decisi dalla comunità internazionale finalmente
unita anche per trovare soluzioni in Libia e in Siria e nonostante il grande sforzo che stanno facendo le nostre istituzioni per
garantire sicurezza ai cittadini
con una incessante opera di prevenzione, indagine e presidio del territorio.
Certamente il lavoro resta ancora un grande problema per gli italiani e soprattutto per i giovani. La disoccupazione è passata dal 13
all'11% e sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, ma tutti sappiamo che non basta, che accanto alla riforma del mercato del
lavoro e agli incentivi per chi assume serve una ripresa stabile dell'economia che consolidi i dati positivi sull'aumento dei consumi,
delle esportazioni e della produzione industriale per poter creare
nuovi posti di lavoro.
Le riforme hanno creato le condizioni per cambiare in meglio i dati della nostra economia. Il prodotto interno lordo ha ricominciato a
crescere, la stabilizzazione degli ottanta euro per i lavoratori dipendenti con meno di 1500 euro di stipendio così come la cancellazione
della Tasi sulla prima casa hanno favorito la ripresa dei consumi,
ma nel paese europeo col risparmio privato più alto resta ancora insufficiente quella fiducia nel futuro necessaria per investire e alimentare la nostra economia.
Ci troviamo a fronteggiare una situazione ambientale preoccupante. I livelli altissimi di polveri sottili che sono stati registrati in tutte le grandi città del Paese sono solo la punta dell’iceberg di una situazione, generata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici,
che mette a rischio futuro e salute dell’intera umanità se non saranno fatte scelte radicali. L’accordo di Parigi sul clima sembra dimostrare che questa consapevolezza si sta diffondendo tra i gover-
ni del pianeta. Nel nostro Paese quest’anno sono state approvate
leggi importanti contro i reati ambientali per diminuire, con l'ecobonus, i consumi e le emissioni dalle abitazioni e per introdurre, col
collegato ambientale, misure volte a favorire la mobilità sostenibile, per intervenire sul dissesto idrogeologico.
Il nostro Paese continua ad avere nella corruzione, nell'illegalità
e nella evasione fiscale una zavorra che limita le sue stesse possibilità. Su questi fronti in quest'ultimo anno Parlamento e
Governo hanno fatto molto: dalla legge anticorruzione che finalmente punisce con pene adeguate corrotti e corruttori, all’istituzione dell'autorità nazionale anticorruzione presieduta dal giudice Cantone che consente di intervenire preventivamente per
bloccare appalti sospetti, alla legge contro il falso in bilancio, alla introduzione del reato penale di autoriciclaggio che ha anche
consentito di costringere il rientro di ingenti capitali nascosti all'estero senza alcun condono con alcuni miliardi (3-4) di benefici per le casse dello stato. C’è ancora da fare e l'inizio di quest’anno vedrà l’approvazione definitiva della nuova legge sugli appalti che introduce modalità di lavoro innovative per garantire trasparenza e controllo sugli appalti pubblici.
Questo sarà anche l'anno in cui si concluderà il percorso di riforma
della politica e delle istituzioni in cui sarà mantenuto l'impegno
preso a cambiare, per provare a superare la distanza tra cittadini,
politica e istituzioni che rischia di indebolire la nostra democrazia.
Saranno gli elettori a stabilire col referendum confermativo, probabilmente a ottobre, se la riforma costituzionale che supera il bicameralismo perfetto, abolisce definitivamente le province, riduce nei
fatti il numero dei parlamentari, vedrà la luce dopo anni di tentativi falliti. Quella consultazione sarà l’ultimo passaggio di molti interventi per cambiare la politica, le istituzioni e il loro funzionamento: una legge elettorale che garantisce ai cittadini di scegliere
chi governa e di dare a chi governa gli strumenti per farlo, che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti, i vitalizi e altri privilegi
nonché la riforma della pubblica amministrazione. Tutte decisioni
già prese, scelte già fatte.
Insomma, il 2015 è stato un anno importante in cui, oggettivamente, la nostra economia è ripartita dopo anni di recessione e in cui
Parlamento e Governo hanno approvato riforme attese da anni, ma
ci ha anche consegnato il compito di consolidare la ripresa, fare in
modo che i dati positivi dell'economia si traducano al più presto in
un miglioramento concreto della vita delle persone che più ne hanno bisogno e in una maggiore fiducia nel futuro. Per questo il 2016
sarà un anno cruciale.
Allo stesso modo noi milanesi nel 2016 dovremo rinnovare l'amministrazione comunale. La giunta di centrosinistra guidata da
Giuliano Pisapia ha cambiato in meglio la città, le ha restituito prestigio internazionale e ruolo in Italia. L’Expo ha messo Milano al
centro del mondo e scelte strategiche come Area C, le nuove linee
metropolitane, la riqualificazione della Darsena e dell'area
Garibaldi-Porta Volta sono diventate simboli di vivibilità e orgoglio.
Milano è cambiata in meglio e queste innovazioni hanno migliorato la qualità della vita di tanti. Il sindaco merita, per questo, la riconoscenza di tutta la città e la sua scelta di non ricandidarsi consegna al centrosinistra il compito di mettere in campo una proposta che garantisca la stessa capacità di ascoltare i cittadini, lo stesso coraggio di innovare, la stessa capacità di guardare avanti e di
investire sul futuro della città. Dobbiamo farlo, così come a livello
nazionale, sapendo che ancora c'è molto da fare: che dalle positività
di questi anni si deve ripartire per affrontare le grandi questioni
ancora irrisolte, a cominciare dalla riqualificazione delle periferie,
dai quartieri popolari, fino alla costruzione della città metropolitana che da onere burocratico va trasformata in una straordinaria opportunità per lo sviluppo della nostra realtà.
Il 7 febbraio il centrosinistra milanese sceglierà il proprio candidato sindaco con le primarie, confermando la scelta che fa della partecipazione dei cittadini un elemento qualificante è imprescindibile del nostro progetto politico. Sarà il primo appuntamento politico importante del 2016. Per ciò che mi riguarda ho
già scelto di sostenere Beppe Sala perché penso che sia la persona più adatta a non disperdere il patrimonio di credibilità che
Milano si è costruita in questi 5 anni e, insieme, ad affrontare
pensando in grande e guardando al futuro, i problemi ancora
aperti con una attenzione prioritaria alla vita delle persone. Ma,
comunque la si pensi, la cosa più importante per Milano, non solo per il centrosinistra, è impegnarsi perché le primarie del 7
febbraio siano una straordinaria occasione di partecipazione e
di democrazia. Si confrontano candidati importanti, portatori di
esperienze vive nella città. Gli elettori di centrosinistra hanno
l’opportunità di scegliere sulla base delle proprie idee e delle loro storie è importante non lasciarsela sfuggire.
Nel 2016 il futuro sarà nelle nostre mani
Matteo Mauri (deputato del Pd)
Eccoci dunque nell’anno
nuovo, Onorevole Mauri!
Sará un 2016 da incorniciare oppure sarà un altro anno di passione?
Il 2015 è stato un anno ancora
molto complicato ma in cui
l’Italia ha fatto dei passi avanti.
Passi ancora troppo timidi perché non sono ancora sufficienti
per uscire in maniera definitiva
dalla crisi, ma che non dobbiamo sottovalutare perchè hanno
segnato un’inversione di tendenza che non era scontata.
Siamo usciti dalla recessione
economica, il Pil è migliorato e l’occupazione ha ripreso il segno positivo. Dobbiamo fare ancora molto, ma mi verrebbe da
risponderle in modo inusuale con una delle intelligenti filastrocche di Gianni Rodari.
Quale? Sono curiosa si saperlo perchè ne ho lette tante a mio figlio!
Anch’io ne ho lette parecchie alle mie figlie negli anni scorsi
quando erano più piccole.Questa vale per i bambini ma soprattutto per i grandi. Fa così:
“Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà
Bello, brutto, o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.”
Bella la filastrocca! Il significato è che il futuro è nelle nostre mani, giusto?
Esattamente così. Certo, non tutto dipende noi. Ma molto del nostro destino sta nelle scelte che faremo e nello spirito che ci metteremo. E questo vale per la vita di tutti i giorni ma ancora di
più per chi fa politica. Ogni giorno chi come me ha responsabilità politiche si trova di fronte a tante scelte e a tanti bivi.
Bisogna saper prendere la direzione giusta nell'interesse collettivo. Ma a volte la strada corretta non è così facile da individua-
re e spesso non è la più battuta. È proprio in quei casi che serve
esperienza, studio e coraggio. È quello il momento in cui si vede
chi la politica la intende come il modo più alto per mettersi al servizio dei cittadini - anche percorrendo la strada meno popolare e chi invece la intende come qualcosa di utile solo per se stesso, e
per farlo alimenta il populismo e l'antipolitica. Il Pd sceglie ogni
giorno la strada più difficile ma anche l'unica possibile. A volte si
può anche sbagliare ed in quei casi bisogna avere l’umiltà per ammetterlo e per correggersi. Chi invece finge di avere sempre la verità in tasca e passa il tempo solo a giudicare quello che fanno gli
altri - pensando di aver capito tutto - in realtà mente sapendo di
mentire ai cittadini. C’è chi prova a rendere le istituzioni più forti e chi prova a delegittimarle nella logica miope del “tanto peggio
tanto meglio”. Noi siamo dalla parte dei primi.
Immagino proprio che si riferisse all'atteggiamento distruttivo del Movimento 5 Stelle. Ma forse non l'ha esplicitato perchè il Natale ha reso più buono anche lei!
Scherzo ovviamente. All'inizio dell'anno non si può certo
esimere dal dichiarare le sue buone intenzioni per il
2016. A maggior ragione perchè lei è diventato Vice
Capogruppo del PD alla Camera!
Il 2016 sarà un altro anno con tante, tantissime responsabilità.
Il mio impegno per l'anno nuovo è semplice: ci metterò tutto il
lavoro e la passione di cui sono capace, ci metterò tutto me stesso. Sperando che sia sufficiente. E buon Anno a tutti!
Come evitare le malattie da raffreddamento
Paola Chilò
ccoci in Inverno! Umidità, freddo, vento, riscaldamento,
E
forme virali e non… sono elementi che in questo periodo
dell’anno incontriamo molto spesso e il nostro sistema immunitario è sicuramente la parte più coinvolta nel sostenere una
importante attività di difesa. In psicosomatica l’apparato respiratorio ha come funzione lo scambio, ovvero lo scopo di far
entrare ossigeno e far uscire anidride carbonica. Questa funzione rimanda alla possibilità di entrare in contatto con il
mondo esterno e di proiettarlo dentro di noi, per poi rimandarlo elaborato. Infatti il primo approccio con il mondo avviene
proprio attraverso i polmoni (respiro) e la pelle (tatto). Le vie
respiratorie più basse (trachea, bronchi, polmoni) coinvolgono
un aspetto più intimo della relazione con gli altri. Ci si rifà al
mondo degli affetti, qualche cosa che è già presente in noi e che
in qualche modo crea un problema di “scambio” a livello
profondo. Quando questi aspetti vengono messi a dura prova,
si abbassano le difese e… ci si ammala.
Per fortuna la natura saggiamente ci mette a disposizione
una serie di soluzioni naturali quali: ortaggi, frutta, erbe e
spezie che guarda caso vengono prodotti proprio in inverno
come i cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rapa, rape, porri,
arance, mandarini, limoni ecc. In comune hanno un’elevata
concentrazione di vitamina C, zinco, magnesio, calcio e altri
minerali con funzioni alcalinizzanti e antiossidanti che con-
tribuiscono ad abbassare la possibilità di infiammazioni, aiutando l’intero sistema. Rinforziamo quindi le nostre difese
con una giusta alimentazione che prevede una buona dose
giornaliera di frutta e verdura cruda, un’altra buona dose di
ortaggi a foglia verde cotti (ricchi di clorofilla ), una diminuzione in proporzione di proteine di origine animale cioè carni rosse, insaccati, latte e latticini. Questi ultimi in particolare, nei casi di produzione eccessiva di catarro, possono aumentarne la quantità. In alternativa al famoso latte e miele
vi sono delle meravigliose tisane o decotti che si possono preparare velocemente utilizzando erbe radici e spezie come: timo, zenzero, cannella e limone dolcificati con miele d’acacia,
il quale aumenta l’efficacia della tisana… ottima durante i
giorni freddi. Questo infuso, oltre a un’azione riscaldante, ha
proprietà antisettiche ed espettoranti grazie al timo. Quando
invece il raffreddore è già presente, necessita una tisana di
cipolle, limoni, chiodi di garofano e noce moscata almeno 3
volte al giorno… ha un effetto benefico sulle secrezioni nasali! Bere un limone spremuto in un bicchiere d’acqua tutte le
mattine appena svegli è una buonissima abitudine che migliora la salute in generale in quanto disinfiamma e apporta
vitamina C, fondamentale in inverno.
Un grande aiuto viene fornito anche dagli olii essenziali i
quali, essendo veri e propri distillati di principi naturali, se
usati come prevenzione sia per via epidermica che inalatoria,
contribuiscono alla risoluzione di diversi disturbi causati dal
freddo. Per esempio se utilizziamo 2 gocce di eucalipto, 2 gocce di timo e 2 gocce di abete bianco in un pentolino d’acqua
calda, come si usava un tempo, e inaliamo per 5 minuti vapore balsamico, il nostro apparato respiratorio ne avrà un gran
beneficio per 2 motivi: per la sua azione mucolitica, antisettica, protettiva, e per la possibilità di regalarci uno spazio e
del tempo solo per noi… pochi minuti di sano relax. Naturalmente non bisogna dimenticarsi l’intestino: se è in salute,
sarà maggiore la prontezza di risoluzione cha avrà il nostro
organismo; quindi l’assunzione quotidiana di frutti di bosco,
mandorle, noci, semi di lino, fermenti lattici (yogurt, kefir,
latte fermentato), verdure amare ricche di fibre, gioverà a
tutto l’organismo.
Infine, quando ci ammaliamo, proviamo a chiederci quale
parte di noi voleva riposare ma non poteva concederselo. Il
corpo ci parla!
Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico - Per informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio
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in via Val Maira 4.
IL PROBLEMA
DELLO SMOG
Seguo l’attesa riunione sul problema smog, che mischia: polveri,
gas tossici, mutamenti climatici,
risparmio energetico, raccolta
immondizie, traffico, incentivazioni, ecc. I provvedimenti raccomandati dal ministro intaccano
marginalmente (è inevitabile)
ciascuna delle “emergenze”, mentre lo scopo annunciato era di abbattere le polveri sottili oggi ristagnanti su certe aree d’Italia.
Si blandiscono i sindaci, giunti
agguerriti, confermando loro piena autorità sulle misure da prendere localmente. Insomma: una
riunione inutile (sindaci e
Legambiente hanno annotato
che si può “attingere” a circa 1
mld di euro europei), ma conclusa con la previsione del meteorologo che sono in arrivo pioggia e
vento dalla Siberia che sistemeranno tutto (e con l'ammissione
estorta che è tutta colpa dei cambiamenti climatici di origine antropica). Un’altra occasione persa. Buon anno 2016 a tutti.
Giusto Buroni (gennaio)
LA PISTA
DELLE MOTO
La pista ciclabile in viale Marche
non è percorsa dalle biciclette ma
dalle moto che vi sfrecciano ad alta velocità. Prolungarla significa
buttare soldi pubblici. Ogni settimana a causa dell’uso scorretto
della pista da parte dei motociclisti all’incrocio Zara/Marche in
entrambe i sensi di marcia avvengono incidenti più o meno
gravi con blocco temporaneo del
traffico e conseguente aumento
dell'inquinamento che tanto si
vuole abbassare. Battetevi per
far eliminare del tutto queste piste da tutto il viale Marche: non
servono a nulla e creano solo problemi.
Marco Troglio (dicembre)
IL DEPURATORE
DI VIA TREMITI
Sotto leggerete il testo inviato
all’Istituto Arpa da parte di alcuni abitanti delle abitazioni vicine al depuratore di via
Tremiti. Chiedo al giornale di
aiutare tutti noi a capire e cercare di risolvere il problema che da
alcuni mesi, a parer mio ma non
solo, è diventato insostenibile.
Tiziano Scumaci (dicembre)
• Spett.le Arpa, abito in prossimità dell’impianto di depurazione delle acque reflue situato in
Via Tremiti a Niguarda. Siamo
continuamente sottoposti da anni alle emissioni gassose maleodoranti prodotte da tale impianto e mi pare che sia la frequenza
sia la quantità di emissione sia
aumentata in questi ultimi mesi.
Essendo comunque sottoposti a
un notevole disagio, mi chiedo se,
oltre alla molestia olfattiva, non
ci sia anche un problema sanitario. Mi chiedo inoltre se tale impianto ottemperi alla linea guida sia per la caratterizzazione,
l'analisi e l'autorizzazione delle
emissioni gassose in atmosfera
sia per le caratteristiche delle acque restituite all'ambiente, così
come alla normativa vigente in
materia. Se non erro, tra i Vostri
compiti sono contemplate le misurazioni delle emissioni in atmosfera, uno degli aspetti di prevalente impatto ambientale, le
attività di controllo ordinaria e
straordinaria degli impianti di
depurazione a servizio degli agglomerati urbani, nonché le attività di controllo ordinaria e
straordinaria sugli scarichi in
ambiente delle acque reflue ur-
Un buon 2016 con “Zona Nove”
bane ed industriali. Come cittadino, chiedo pertanto un controllo
sulle autorizzazioni dell’impianto
di depurazione in oggetto ed una
verifica se le emissioni in atmosfera e nelle acque restituite all’ambiente ottemperano a quanto previsto dalla normativa vigente, fermo restando comunque uno spiacevole e notevole disagio.
I GIARDINI
DI VIALE SARCA
In riferimento ai giardini di viale
Sarca, volevo informarvi che sono
anni che sagnalo/segnaliamo presso gli uffici di Giardini e parchi del
comune di Milano il degrado e la
non manutenzione in quanto non
sono stati consegnati da Pirelli al
Comune. Comunque questo non
giustifica che qualcuno del Comune non possa sollecitare e imporre
a Pirelli di manutentare e pulire il
giardino pubblico di sua proprietà,
soprattutto quello dalla parte di via
Padre Beccaro che è abbandonato,
sporco e con piante morte. È li, andate a vederlo. E poi non vedo mai
girare un solo vigile in quella zona,
mai, mai. Sono anni ormai che i ladri entrano dai giardini di viale
Sarca per fare i furti negli appartamenti, purtroppo sono tutti affacciati da quel lato e così in fatto di sicurezza siamo veramente messi
male. I giardini di Viale Sarca nel
periodo invernale devono essere
chiusi alle ore 18. Ho fatto una piccola indagine e l’11dicembre verso
le 19 li ho trovati ancora aperti, ho
trovato un signore che, fra l’ altro,
non capiva e parlava neanche l’ italiano che teneva il cancello aperto.
E mi ha spiegato con molta fatica
che era li per far uscire le persone
che per sbaglio potrebbero rimanere chiusi.Mi ha spiegato anche, che
2 sere prima alle, 18.30 dopo il furto in un appartamento, ha fatto
uscire tre ladri in bicicletta invitandoli dalla parte del cancello
aperto. In realtà, l’addetto all’apertura per emergenza deve stare fuori dai giardini con i cancelli chiusi e non dentro con il cancello aperto. Ora, io capisco tutto
e capisco anche che qualcuno
possa rimanere dentro dopo le
18. Ma il fenomeno che ha pensato questo tipo di organizzazione chi è? Mi piacerebbe conoscerlo. Comunque, se l’orario di
chiusura è le 18, i cancelli vanno
chiusi tutti alle 18, semmai se
qualcuno deve uscire dai giardini l’addetto al comune aprirà dopo aver chiamato le forze del ordine per verificare perché tale
persone erano dentro ai giardini
dopo l’orario di chiusura. Nei
giardini l’illuminazione è quasi
assente: vogliamo mettere qualche telecamera o far passare
ogni tanto qualche vigile?
Giorgio Cofano (dicembre)
IL COMITATO
DI BRUZZANO
Siamo il Comitato Amici e Residenti di Bruzzano, comitato di recente costituzione nel quartiere
omonimo con lo scopo di contrastare le opere di nuova viabilità
che il Comune ha in programma
per il quartiere. Vi preghiamo di
informare i vostri lettori che stiamo effettuando una raccolta di
firme in merito.
Lettera firmata (dicembre)
PARCHEGGI
IN POZZOBONELLI
In Via Pozzobonelli si verifica
quotidianamente il problema
delle molte auto in divieto di sosta sia sulla carreggiata che sul
marciapiede.Tutto ciò crea molto pericolo per chi transita in
auto, moto e anche per i pedoni.
Per cercare una soluzione al
problema ho provato a scrivere
al Comando di Polizia Locale zona 9, al Comune di Milano e al
Comandante della Polizia Locale (dal quale attendo risposta).
La soluzione che stanno vagliando è quella di istituire il
senso unico per Via Pozzobonelli
asserendo che i parcheggi presenti non sono sufficienti, non
tenendo in considerazione che
l'adiacente Via Tremiti ha parcheggio su entrambi i lati sempre a disposizione. Il problema
si crea negli orari di maggior afflusso al centro sportivo Vittorio
Pozzo sito nella via, dove gli
utenti invece di fare qualche
metro in più a piedi parcheggiano in divieto di sosta.
Nicola Morelli (dicembre)
TANTI FURTI
IN VIA CESARI
In via Cesari succede di tutto:
asportazione di tutte le ruote alle auto parcheggiate, in un mese
tentativi di furto di sei auto con
relative serrature scassate, furti
nelle case. Che volete di più per
intervenire?
Luca Baschenis Begnis (dicembre)
VAL DI LEDRO E TERRUGGIA
MARCIAPIEDI LORDI
Scrivo per segnalare la sporcizia e il
degrado dei marciapiedi di Via Val
di Ledro e Via Terruggia. È un campo minato dagli escrementi dei cani. Una maleducazione da parte dei
padroni infinita… ma a loro non dà
fastidio camminare su un marciapiede così lordo? Ma è mai possibile che per questa gente non esista il
senso civico? Il cane è il miglior
amico dell’uomo, l’uomo è il peggior
amico di se stesso… Manteniamo i
marciapiedi puliti, raccogliete lo
sporco dei vostri cani, fatelo anche
per voi stessi. Grazie.
Luca Cantoni (dicembre)
tel. e fax. 02/39662281 – e-mail: [email protected]
Cont el coo in di nivôl
a cura di Augusto Cominazzini
L’oroscopo del 2016
ARIETE 21.3 – 20.4
Lavoro, cogliere al volo le numerose occasioni, soprattutto nei
mesi di Luglio e Agosto. Amore, lanciate una freccia oltre l’orizzonte, con la certezza di fare centro soprattutto nei primi mesi
dell’anno. Salute, sarai in forma e proprio per questo ti sentirai libero da ansie. Denaro, attenzione verso fine anno.
BILANCIA 23.9 – 22.10
Lavoro, la fortuna giocherà spesso a tuo favore, soprattutto da
febbraio. Amore, per chi ha due relazioni è arrivato il momento di
decidersi e fare una scelta. Salute, attenzione alla forma fisica anche se da settembre sarete in forma smagliante. Denaro, durante l’anno ci sarà una vertenza legale, tutto si risolverà al meglio.
TORO 21.4 – 20.5
Lavoro, se siete imprenditori, artisti e lavoratori autonomi avrete moltissime opportunità. Amore, lo scoprirete nel cuore e negli
occhi del partner, ogni giorno. Salute, potrete trovare una cura
importante per un malessere che va avanti da anni, ma da giugno. Denaro, più risorse e meno spese soprattutto verso ottobre.
SCORPIONE 23.10 – 22.11
Lavoro, astuzia e una micidiale capacità di persuasione per tutto l’anno saranno determinanti per raggiungere gli obbiettivi
prefissi. Amore, da metà giugno a metà settembre potrai programmare e pianificare i tuoi progetti. Salute, da marzo potrete iniziare una terapia che rimandate da tempo. Denaro, scarso
a febbraio.
GEMELLI 21.5 – 21.6
Lavoro, è arrivato il momento di sfoderare grinta e tenacia, e di
dimostrare al mondo la tua professionalità. Amore, per chi è ancora in cerca, o spera di cambiare partner, le prospettive sono eccellenti. Salute, prima la salute, poi l’immagine. Denaro, introiti
da una disputa legale, comunque attenzione ai passi falsi.
SAGITTARIO 23.11 – 21.12
Lavoro, se pensate di cambiare lavoro non è un anno favorevole, siate prudenti. Amore, sarà un anno meno tormentato del
2015, chi è solo potrà incontrare la sua metà. Salute, ripresa da
aprile, favorite le gravidanze per cui riguardatevi. Denaro, per
chi vuole acquistare un bene attenzione alla cassa.
CANCRO 22.6 – 22.7
Lavoro, razionalità e stabilità, saranno le soluzioni efficaci
soprattutto nell’ambito imprenditoriale. Amore, darete un taglio netto a molti rapporti che sono in bilico, e cercherete altrove nuovi stimoli, ma da giugno. Salute, la natura sarà il
tuo medico. Denaro, la nota favoletta della cicala e della formica sembra scritta per te.
CAPRICORNO 22.12 – 20.1
Lavoro, nel 2015 avete seminato bene in ogni campo, è ora di
raccogliere i frutti. Amore, periodo fertile, un figlio potrebbe essere la soluzione per rafforzare un rapporto in crisi. Salu-te, carichi di energia per tutto l’anno. Denaro, anno generoso per questioni finanziarie, compravendita casa o ufficio.
LEONE 23.7 – 23.8
Lavoro, per chi è in attesa di un lavoro ci saranno buone risposte, soprattutto da maggio a luglio. Amore, per tutti i single da
metà aprile i sogni potrebbero diventare realtà e mettere radici. Salute, la diagnosi è molto importante, soprattutto se avete
trascurato un fastidio cronico. Denaro, guadagni per chi lavora
in proprio.
ACQUARIO 21.1 – 19.2
Lavoro, se avete intenzione di aprire un’attività commerciale i primi mesi saranno quelli più propizi. Amore, tormentato e difficile da gestire, ma da agosto tutto si risolverà con incontri divertenti. Salute, la famiglia è importante ma è ora
di cercare un po’ di spazio per voi stessi. Denaro, sospiri di
sollievo da luglio.
VERGINE 24.8 – 22.9
Lavoro, troverai il modo di arginare le complicazioni e le risorse necessarie per rilanciare l’attività, conferme entro l’anno. Amore, conflitti con un ex, imparerai che amore non vuol
dire non dover mai chiedere scusa. Salute, ansia e tensione
ma da luglio tutto ok. Denaro, sarà un anno in positivo, anche
se con fatica.
PESCI 20.2 – 20.3
Lavoro, se per motivi personali avete lasciato il lavoro, da luglio
potrete inserirvi o aprire un’attività in proprio. Amore, a giugno
potreste incontrare il compagno tanto desiderato, ma fate delle
verifiche, basta un ex. Salute, da marzo la forma fisica sarà più
forte per affrontare un controllo preventivo. Denaro, il guadagno arriverà a febbraio.
IL SEGNO DEL MESE CAPRICORNO 22.12 - 20.1
Segno di Terra, Cardinale in quanto dà inizio alla stagione dell’inverno. Caratterizza personalità organizzate, precise, pessimiste,
esecutive, stacanoviste, conservatrici, affidabili, fedeli, metodiche, puntuali.
PIETRA: Quarzo - COLORE: Marrone - ESSENZA: Pino - FIORE: Edelweiss - GIORNO: Sabato.
Vint ann
Hoo cominciaa in del gennar del novantases
a romp i scatol su “Zona Nove”, ògni mes,
minga per cercà onôr o grand celebrità,
bensì per salvà el mè dialett ... quasi dimenticaa.
On impègn ch’el dura da ben vint ann,
che foo giò a la bòna, sénza tanto affann
e credi che hoo poduu interessà on mucc de milanes
cont i mè fandòni e baggianad, de pòchh pretes.
Intrattant son rivaa a ultra novant’ann, la ment
la se restring, a pòcch, a pòcch, lentament,
i ricòrd, cont el passà del temp, s’hinn sbiadii,
la memoria l’è zòppa e foo on poo fadiga a sentì.
Però, in tutti sti ann, hoo poduu assit o vedè
tanti event tragich, nefast, faa sénza on perchè
e hoo notà, in di nòster abitudin, di mutament,
dovuu a l’interess vers usi e costumm de altra gent.
In primavéra i rondin tornaven a volà su la città,
parpai e sposètt svolazzaven, alegher, sôra i praa,
i Navilii, la Martesana, el Lamber eren nètt,
se podéva bev, sénza timôr, l’acqua del rubinètt.
Arent al Dòmm, la “Maniga Strètta”, ‘na zona trista,
l’è sparida per fà spazi a l’Arengari, de fed fascista
e hinn sparii, in Piazza, anca i omnibus coi cavai,
cambiaa cont i tramvain verd che traballaven sui rotai.
Pòcch auto in gir, ma tanta gent in biciclètta,
sémper serena e contenta, anca se l’éra in bollètta,
tanti strad gh’aveven la “rizzada”, fada cont i sass
e vegniven illuminaa cont i lampionin a gas.
Ricòrd antigh che dann de pensà ...
Incoeu vivom in on mônd assurd, egoista, esagitaa,
quand’è che se torna a ragionà, a considerà
el valôr de la vita, el diritto a la libertà, on’illusiôn? ...
Intant me prèmm de fà a tutti on sincer auguri de longa vita,
con tanta pas e con serenità,
perchè presumi che in futur, podè viv cent’ann
sarà pu ona ecceziôn, bensì ona normalità.
NICODOMUS S.I. DI CALLÀ N.
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