Grip multifunzione

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Grip multifunzione
Grip multi-funzione
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Questo che sta per cominciare è un capitolo strategico. I grip mulifunzione , se ben
compresi ed utilizzati a ragione, permettono di evitare un sacco di clic sui comandi
di modifica delle entità geometriche presenti nel disegno. Si tratta di una modalità di
modifica che è stata potenziata nel corso delle ultime versioni di AutoCAD. Dato che
ora ci sembra sufficientemente completa e “robusta”, è venuto il momento di parlarne
apertamente. Seguitemi. I “grip” appaiono a video come piccoli simboli grafici, generalmente di colore blu, che vengono visualizzati nei punti notevoli degli oggetti che si
selezionano. Possiamo immaginarlo come elementi grafici preimpostati che attivano
un evento di modifica e che servono per manipolare la forma e le dimensioni degli
oggetti, eseguendo dei comandi di frequente utilizzo in modo più rapido. L’utilizzo dei
grip multifunzione, come già accennato, introduce un modo diverso di lavorare con
le entità di AutoCAD: fino ad ora eravamo abituati a richiamare l’azione (comando)
dalla barra multifunzione, dalle tavolozze o dalla riga di comando e successivamente
indicare a quale soggetto applicarla; con i grip, invece, si parte individuando il soggetto (forse è meglio dire: “l’oggetto”) e a questo si applica l’azione.
Figura 6.1
I grip di alcune
entità di AutoCAD
La forma di un grip cambia a seconda della funzione del punto notevole e, più un’entità è complessa dal punto di vista geometrico, maggiore sarà il numero dei grip che
serviranno per modificare le sue caratteristiche. A ciascun tipo di grip sono associate
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azioni contestuali di modifica, anche in base all’oggetto di cui fa parte, inoltre sono
previsti anche azioni comuni a tutti i grip. Si accede alle opzioni particolari piuttosto
che ai comandi generali a seconda dello stato in cui si trova il grip. Nel prossimo
paragrafo approfondiremo il concetto dello stato di un grip, per capirne meglio il
funzionamento.
Lo stato dei grip
I grip vengono visualizzati solo dopo la selezione di un oggetto (o più); per uscire
dalla modalità grip basta premere il tasto <Esc> sulla tastiera. Una volta visibili, i grip
si presentano con colori diversi, in funzione del loro stato corrente. Lo stato di un
grip indica se questo è stato selezionato oppure no; nel primo caso si dice che il grip
è attivo. I grip inattivi sono di colore blu, poi diventano rosa quando passiamo sopra
con il mouse (osservate come il cursore sia attirato dal grip quando vi avvicinate) e
infine rossi nel momento in cui vengono selezionati (cioè resi attivi o “caldi” come dicono gli americani). Pià avanti, nel paragrafo sulla personalizzazione, vedremo come
sia possibile modificare i colori degli stati dei grip. I grip offrono due metodi per il
cambio di stato:
1. Passando sopra un grip inattivo con il mouse appare un menù a tendina che contiene le opzioni di modifica specifiche dell’oggetto e rilevanti del grip stesso; in
questo caso siamo all’interno del metodo di modifica Grip multifunzione. Questa
tendina non è presente in tutti i tipi di grip, ma solo in quelli che prevedono più
opzioni. Se l’input dinamico è attivo, per alcuni particolari grip (che vedremo entità per entità) compaiono anche le dimensioni delle entità consecutive.
2. Si seleziona un oggetto e appaiono i grip, quindi si fa clic su un grip tra quelli
visualizzati. In questo modo si entra nella Modalità grip da cui possono essere
attivati i comandi più utilizzati per le trasformazioni geometriche. Il comando
di default è lo Stira ma è possibile accedere ai comandi di Sposta, Ruota, Scala
e Specchio. Questi comandi possono essere attivati per qualunque oggetto (o selezione multipla di oggetti). In realtà questa modalità offre l’accesso anche alle
opzioni dei menù a tendina di cui si è parlato appena sopra; di conseguenza questa
rappresenta una funzionalità più completa che tuttavia non toglie la comodità di
avere una tendina di opzioni a portata di mano senza neanche attivare il grip!
Nei paragrafi seguenti vedremo, per le varie entità di AutoCAD, come e cosa sia possibile gestire attraverso i grip multifunzionali e poi affrontare più approfonditamente
la parte più articolata dell’attivazione dei comandi.
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Grip di linea e polilinea
Dopo la selezione di un oggetto di tipo linea compaiono tre grip: due alle estremità
del segmento e uno posizionato nel punto medio. Il menù a tendina è presente per i
grip estremi e prevede due opzioni: Stira e Allunga. Entrambe permettono di stirare l’oggetto attraverso il riposizionamento del grip selezionato, la seconda (Allunga),
lo consente solo lungo la direzione del segmento stesso (figura 6.2). Avendo l’input
dinamico attivo vengono visualizzate la lunghezza del segmento e il suo angolo di inclinazione, perciò in fase di modifica, si possono immettere i nuovi valori nelle caselle
di testo visualizzate.
Figura 6.2
Effetto delle
opzioni sui grip
finali di una
coppia di linee
Sul versante Polilinea (si comprendono anche il rettangolo e il poligono regolare), i
grip aumentano. La polilinea è un oggetto più complesso di una linea, sia perché i vari
pezzi che la compongono rimangono interconnessi, sia perché può essere composta
anche da archi. In figura 6.3 vengono mostrate le opzioni associate ai vari grip: si noti
come, al contrario degli oggetti linea, sia prevista l’aggiunta e la rimozione di vertici e
l’interconversione tra archi e linee. Lo stiramento può avvenire sia per un vertice che
per un segmento che per il raggio di un arco.
Figura 6.3
Tendine delle opzioni dei grip della polilinea
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I segmenti di un oggetto di tipo linea rimangono scollegati tra
loro. Per modificare la posizione di un grip comune a due segmenti
avendo l’intenzione di stirarli tutti e due, è necessario selezionarli
entrambi prima di spostare il punto. I grip nei punti medi dei vari
segmenti di polilinea hanno forma rettangolare; grazie a questo è
possibile distinguerli da oggetti di tipo linea il cui grip nel punto
medio è quadrato.
Grip di arco, cerchio ed ellisse
Cerchi ed Ellissi possiedono un grip centrale e quattro grip posizionati nei punti di
quadrante. Una configurazione simile vale per archi ellittici: il loro grip di spostamento è situato nel centro dell’arco e, dato che non sono figure chiuse, sono caratterizzati
da dei grip a forma di freccia con cui si aumenta o diminuisce la lunghezza dell’arco
da un lato o dall’altro (figura 6.4). Dato che questi grip non sono multifunzionali, il
loro utilizzo verrà spiegato nel paragrafo dei grip attivi (come già detto in precedenza). Per quello che riguarda l’Arco, questo possiede più opzioni nei grip lungo la sua
l’estensione: per gli estremi sono analoghe alla linea mentre per il punto medio danno
la possibilità di effettuare delle variazioni della curvatura o la dimensione del raggio
(figura 6.5).
Figura 6.4
Grip di cerchio, ellisse
e arco ellittico
Figura 6.5
Opzioni per l’arco
di circonferenza
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Se l’arco ellittico inizia (o finisce) in corrispondenza di uno dei quadranti, sarà visibile unicamente il grip quadrato in quel punto che
contiene entrambe le funzionalità di Stira (grip quadrato) e di Allunga (grip freccia).
Grip di spline
Sappiamo già che le spline possono essere disegnate tramite i vertici di controllo o per
interpolazione dei punti di passaggio. La figura 6.6 mostra le forme caratteristiche dei
grip nel caso delle Spline. Con il grip a freccia verso il basso presente vicino al primo
punto si passa dall’uno all’altro tipo. Nelle spline i grip sono posizionati nei punti
indicati per la loro costruzione o nei vertici di controllo (per le Spline di questo tipo).
Sempre nella figura 6.26 sono indicate le tendine delle opzioni associate ai diversi grip.
Le spline introducono nuove opzioni rispetto a quelle già viste per le altre entità: per
quella ad interpolazione di punti, la possibilità di dare l’indicazione della tangenza
all’inizio e alla fine, per quella con vertici di controllo, l’infittimento dei vertici.
Figura 6.6
Tendine delle opzioni dei grip della spline
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Figura 6.7
Effetti del cambiamento della tangenza con il grip, nel caso di una poltrona
Grip di serie
I grip per la modifica di serie di oggetti costituiscono una valida alternativa alla barra
degli strumenti della serie. Vedrete che con i grip potrete ottenere facilmente il risultato prefissato. I grip sono diversi in funzione del tipo di serie (rettangolare, polare,
lungo traiettoria).
Serie rettangolare
In figura 6.8 viene mostrata la serie di default del blocco pianta con i menù delle
opzioni dei grip. Il grip 1 si utilizza per la traslazione dell’intera serie (l’opzione Conteggio livelli serve per il 3D); i grip 2 e 6 servono unicamente per regolare la distanza
rispettivamente tra colonne o righe. I grip 3 e 5 contengono opzioni utili per regolare
lo spazio occupato e il numero di righe e colonne; in particolare attraverso le opzioni
di Conteggio… si indicano il numero di righe/colonne, attraverso le opzioni di Spaziatura… l’ampiezza di righe e colonne e attraverso l’opzione Angolo… l’angolazione di righe e colonne, rispetto all’orizzontale.
Figura 6.8
Opzioni dei
grip della serie
rettangolare
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Serie polare
Quando viene creata una serie polare, l’angolo di riempimento di default è di 360
gradi; in questo caso vengono visualizzati tre grip: quello centrale è adibito allo spostamento, quello a forma di freccia consente di indicare l’angolo tra un elemento e
l’altro e l’ultimo (quadrato) riassume alcune opzioni, che sono indicate in figura 6.9.
Nella stessa è indicato anche il caso in cui l’angolo di riempimento non sia quello
pieno: le opzioni del grip quadrato si ripartiscono in un altro a forma di freccia. Riguardo il tipo di opzioni valgono le stesse considerazioni esposte per la serie rettangolare con l’aggiunta di quella per la stiratura del raggio e per il controllo delle righe
(livelli di elementi nel piano del disegno).
Figura 6.9
Opzioni
dei grip
della serie
polare
Serie lungo traiettoria
La serie lungo traiettoria possiede solo tre grip che contengono opzioni analoghe agli
altri tipi di serie. Con il primo (quadrato) si sposta la curva su poggia la serie lungo
traiettoria, con il secondo, principalmente, si gestisce la spaziatura tra gli elementi e
con il terzo si agisce sul numero di elementi. La figura 6.10 descrive in modo visuale
tutte queste opzioni.
Figura 6.10
Opzioni dei grip
della serie lungo
traiettoria
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Grip di quota e multidirettrice
Diversi sono i tipi di quota ma le funzioni associate ai loro grip possono essere paragonate nella sostanza; le opzioni vengono applicate al testo e alla linea di quota anche
se i rispettivi grip possono trovarsi in posizione diversa a seconda del tipo di quota.
Le opzioni per la modifica del testo prevedono molte modalità di spostamento che
permettono di posizionarlo in qualsiasi punto, anche esterno alla linea di quota, in
abbinamento o meno allo stiramento di questa. Le possibilità applicabili alla linea
di quota sono invece quelle di stiramento, di inversione della freccia e di aggiunta di
quote continue o riferite alla linea base (si veda il capitolo 13 per i comandi di quotatura continua e rispetto ad una linea base). In figura 6.11 sono rappresentati con
maggior dettaglio i menù associati ai diversi grip dei vari tipi di quota. I grip non contrassegnati da una lettera prevedono solo la modalità di riposizionamento; a questo
proposito si mette in evidenza che il riposizionamento dei punti origine (quelli con
cui si è definita la quota in fase di creazione) comporta la perdita di associatività della
quota all’oggetto quotato.
Figura 6.11
Opzioni dei grip delle quote
L’oggetto multidirettrice è più semplice (figura 6.12): oltre alle possibilità di stiramento delle varie parti, che si presentano alla selezione dei ciascun grip, si mettono in
evidenza le opzioni di aggiunta di linee direttrici e di aggiunta di vertici per l’aumento
del numero di segmenti della multidirettrice.
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Figura 6.12
Opzioni dei grip
delle multidirettrici
Grip di tratteggio e gradiente
Ai tratteggi, associati ad un oggetto, appartiene un solo grip posto nel centro di massa
del tratteggio; le opzioni che coinvolge aumentano man mano che questo è caratterizzato da più aspetti (figura 6.12) e corrispondono a quelle già spiegate nel capitolo 23.
Se un tratteggio viene dissociato dall’oggetto di origine, compaiono nuovi grip, corrispondenti a quelli della figura originaria, con i quali si può modificare direttamente
la sua geometria.
Figura 6.13
Opzioni dei grip dei tratteggi
Grip di icona UCS
Anche l’icona UCS è manipolabile direttamente attraverso i grip come gli altri elementi di AutoCAD. Dopo la sua selezione facilmente si sposta l’origine e si allineano gli assi agli oggetti di AutoCAD oppure si ritorna all’UCS globale. Si può ruotare
l’UCS attorno all’asse X, Y o Z usando i grip; senza accedere ai comandi UCS.
Figura 6.14
Tendine delle
opzioni dei grip
dell’icona UCS
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Grip di testo e tabella
Per testi e tabelle i grip non prevedono più di un’opzione ma vale la pena affrontare
l’argomento ora perché mettono a disposizione funzionalità particolari. Attraverso i
tre grip un testo multilinea può essere spostato e possono essere modificate altezza
e larghezza delle colonne (figura 6.15). Per quanto riguarda le tabelle i grip a forma
triangolare e di colore azzurro scuro attivano lo stiramento uniforme di colonne,
righe o entrambe contemporaneamente (figura 6.16) mentre la larghezza di ogni singola colonna è regolata attraverso il grip quadrato in cima ad ognuna di esse. Il grip
triangolare di colore azzurro più chiaro imposta la lunghezza delle colonne oltre la
quale le celle vengono spostate nella parte adiacente. Selezionando una singola cella di
una tabella compaiono dei grip che ne regolano le dimensioni oltre che il grip a forma
di rombo che, se trascinato, attiva l’auto-completamento delle celle.
Figura 6.15
Opzioni dei grip dei tratteggi
Figura 6.16
Stiramento uniforme di righe e colonne
Grip di blocco
I blocchi tradizionali possiedono un solo grip senza opzioni posizionato nel punto
di origine del blocco. Altro discorso riguarda i blocchi dinamici che possiedono tanti
grip quanti ne sono stati definiti all’interno dell’editor dei blocchi; avendo già trattato
l’argomento nel capitolo 17, si riporta ora una tabella riepilogativa dei tipi di grip
possibili:
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Figura 6.17
Tabella dei grip
dei blocchi
dinamici
I comandi per i grip
Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come si attivano i grip attraverso i menù a
tendina e come le opzioni presenti in questi menù siano specifici di ogni grip. Ora
vedremo come si accede ad alcuni comandi comuni. Dopo la selezione di un grip
viene proposto il comando Stira, attraverso il quale viene riposizionato un vertice, un
segmento o qualsiasi altra parte di un entità. Per attivare gli altri comandi disponibili
(Sposta, Ruota, Scala, Specchio) occorre premere successivamente la barra spaziatrice
per passare da uno all’altro oppure sceglierne uno direttamente dal menù contestuale
aperto con la pressione del tasto destro (figura 6.18). In questo caso il comando verrà
applicato, badate bene, a tutti oggetti selezionati e le coordinate del grip attivo diverranno rispettivamente il punto base per lo spostamento, per la rotazione, per la scala o
il primo punto della linea speculare. A ciascuno di questi comandi, in Modalità grip,
sono associate alcune opzioni: queste si visualizzano dopo aver premuto il tasto freccia
giù della tastiera. In figura 6.19 sono mostrate le opzioni di tutti i comandi: l’opzione
Punto base offre la possibilità di specificare un punto di base diverso dal grip selezionato. L’opzione Copia associa il comando Copia al comando attivo in modo da
mantenere la selezione originale e crearne più copie stirate, spostate, ruotate, scalate o
specchiate. Attenzione! Utilizzando il comando Specchia dalla barra degli strumenti,
AutoCAD chiede se volete eliminare l’oggetto di origine: specchiando tramite i grip,
invece, verrà cancellata automaticamente a meno di dare l’opzione Copia. Inoltre si
noti la presenza dell’opzione che attiva la modalità Riferimento per i comandi Ruota
e Scala (ne abbiamo parlato nel capitolo 9). In chiusura a questo paragrafo si inserisce
l’immagine 6.20 che spiega come funzionano i grip di cerchio ed ellisse in quanto, non
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possedendo un menù multifunzione, prevedono di default il comando di spostamento oppure di stiramento.
Nel caso di alcuni grip di oggetto, ad esempio i grip riferimento
blocco, i centri di cerchi, archi o ellissi, la modalità Stira avrà lo stesso
effetto della modalità Sposta.
Figura 6.18
Menù contestuale per
i comandi dei grip
Figura 6.19
Esempio di attivazione dei comandi comuni per un grip e opzioni dei comandi stessi
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Figura 6.20
Grip per lo spostamento
e per lo stiramento
di cerchi ed ellissi
Trucchi e suggerimenti nell’uso dei grip
Il capitolo è quasi terminato e molte cose sono già state dette. In queste altre poche
righe per segnalare alcuni trucchetti utili per un uso più proficuo delle tecniche di Grip
editing e di alcune considerazioni da tener presente:
•• Una volta scelta un’opzione dal menù a tendina di un grip inattivo è comunque
possibile passare alle altre opzioni premendo ogni volta il tasto <Ctrl>.
•• L’opzione copia presente per i cinque comandi visti nel paragrafo precedente può
essere attivata se mentre si riposiziona il grip attivo si tiene premuto il tasto <Ctrl>;
dopo il primo riposizionamento l’opzione resta attiva consentendo di creare ulteriori copie.
•• È possibile attivare più grip tenendo premuto il tasto <Maiusc> mentre si selezionano i punti; questa opportunità è comoda in particolare per il comando Stira: i
grip selezionati manterranno le posizioni relative gli uni rispetto agli altri.
•• Usare i grip multifunzionali con l’input dinamico acceso vi permetterà di editare gli
oggetti attraverso valori rilevanti per le dimensioni totali o incrementali.
•• Se si seleziona un grip di quadranti per stirare un cerchio o un’ellisse e quindi si
specifica una distanza per il nuovo raggio alla riga di comando, anziché spostare il
grip, tale distanza viene misurata dal centro del cerchio, non del grip selezionato.
•• Per quanto riguarda lo spostamento di oggetti selezionati, questo è possibile tenendo cliccato un punto qualsiasi (non di Grip) e trascinando.
•• Per gli oggetti che si trovano sui layer bloccati non vengono visualizzati i grip.
Ricapitolando, le modalità di modifica tramite grip sono 2:
1. Dopo l’attivazione di un grip, premere i tasti <Invio> oppure <Barra spaziatrice>
per passare alle modalità grip Sposta, Ruota, Scala o Specchio, oppure fare clic con
il pulsante destro del mouse sul grip selezionato per visualizzare un menu di scelta
rapida con tutte le modalità grip disponibili e altre opzioni.
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2. Passare con il mouse su un grip per visualizzare il menu grip multifunzione (se
disponibile) e accedervi, quindi premere il tasto <Ctrl> per scorrere le opzioni
disponibili.
Personalizzazione dei grip
È possibile personalizzare l’aspetto ed il comportamento dei grip attraverso la finestra di dialogo Opzioni → Selezione. Attivate il comando dal menù dell’applicazione
oppure dal menù contestuale del tasto destro del mouse. Scegliere la scheda relativa
alle impostazioni di Selezione e soffermatevi sulla parte destra (figura 6.21). In questa
zona della finestra potete scegliere la dimensione dei grip sullo schermo; il limite di
oggetti selezionati oltre il quale non verranno più evidenziati i grip (questa impostazione è utile per dare maggior visibilità al disegno); la disattivazione dei grip deselezionando la relativa casella. Inoltre, facendo clic sul pulsante Colori grip… si accede
ad una ulteriore finestra che contiene le impostazioni di colore per i vari stati dei grip
(figura 6.22).
Figura 6.21
Finestra di dialogo
Opzioni, scheda
Selezione,
per impostazioni
sui grip
Figura 6.22
Finestra di dialogo
Colori grip
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Conclusioni
Ora ne sappiamo veramente tanto sui Grip. Abbiamo appreso tutte le operazioni eseguibili tramite i grip e tutte le opzioni a loro relative. Si è visto come si possa accedere
in maniera diversa alla stessa operazione. I Grip sono un’alternativa proposta da AutoCAD per l’utilizzo di alcuni comandi: imparando a usarli con efficacia, porta a degli
ottimi risultati in termini di velocità di modifica e creazione. È comunque richiesta
una certa pratica diventare veloci con i grip ma l’investimento di tempo sarà ampiamente ripagato.
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