progetto manhattan
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Progetto Manhattan ll Progetto Manhattan fu un programma di ricerca che produsse le prime bombe atomiche durante la seconda guerra mondiale. Fu condotto dagli Stati Uniti d'America con il sostegno economico e scientifico di Regno Unito e Canada. La direzione scientifica del Progetto fu affidata al fisico Robert Oppenheimer mentre il coordinamento gestionale - amministrativo fu affidato al generale Leslie Groves; Groves la sede direzionale si trovava in un edificio di Manhattan a New York,, da cui il nome in codice del Progetto, Progetto che però ebbe basi e sedi sparpagliate in tutti gli Stati Uniti. Uniti 1942: Fermi costruisce il primo imo reattore nucleare (Chicago pile) ile) 1942-1945: si produce il primo ordigno nucleare della storia 16 luglio 1945: Trinity test. test La prima esplosione nucleare della storia Complessivamente, Il Progetto arrivò ad occupare più di 130 000 persone e costò quasi 2 miliardi di dollari americani. Gli scienziati che vi erano coinvolti produssero,, oltre a quella fatta esplodere durante il cosiddetto Trinity rinity test, test altre due bombe, chiamate Little Boy e Fat Man, che furono rispettivamente usate per bombardare le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Nagasaki Il progetto Manhattan si avvalse del contributo di scienziati nucleari provenienti da ogni parte del mondo, spesso giunti negli USA per sfuggire alle persecuzioni razziali. Negli Stati S Uniti si formò quindi una comunità di fisici di altissimo livello, livello tra cui l’italiano Enrico Fermi e l’ungherese Leo Szilard. La decisione di emigrare in America venne presa da Fermi principalmente perché sua moglie, Laura Capon, era ebrea; ma il fatto che negli Stati Uniti avrebbe ottenuto i finanziamenti finanzi per la sua ricerca fu di certo una motivazione che rafforzò la scelta di partire. partire Questo eccezionale gruppo di scienziati spesso svolse un ruolo di stimolo verso le autorità americane affinché si usasse la scienza nella guerra contro la Germania. Fermi e Szilard furono in questo senso decisivi: convinsero convinse Einstein ad d abbandonare le sue posizioni pacifiste e a sottoscrivere una lettera a Roose evelt per chiedere al governo di impedire la vendita alla Germania dell’uranio e di appoggiare la ricerca sull’energia sull nucleare. 1 Progetto Manhattan La lettera di Einstein a Roosevelt Signor Presidente, la lettura di alcuni recenti lavori di E. Fermi e di L. Szilard, comunicatimi sotto forma di manoscritto, mi induce a ritenere che, tra breve, l'uranio possa dare origine a una nuova e importante fonte di energia. Alcuni aspetti del problema, prospettati in tali lavori, dovrebbero consigliare all'Amministrazione la massima vigilanza e, se necessario, un tempestivo intervento. Ritengo quindi mio dovere richiamare la Sua attenzione su alcuni dati di fatto e suggerimenti. Negli ultimi quattro mesi, grazie agli studi di Joliot in Francia e di Fermi e Szilard in America, ha preso sempre più consistenza l'ipotesi che, utilizzando un'adeguata massa di uranio, vi si possa provocare una reazione nucleare a catena, con enorme sviluppo di energia e formazione di un gran numero di nuovi elementi simili al radio: non vi è dubbio che ciò si potrà realizzare tra breve. In tal modo si potrebbe giungere alla costruzione di bombe che - è da supporre saranno di tipo nuovo ed estremamente potenti. Uno solo di tali ordigni, trasportato via mare e fatto esplodere in un porto, potrebbe distruggere l'intero porto e parte del territorio circostante. D'altra parte, l'impiego di queste armi potrebbe risultare ostacolato dal loro eccessivo peso, che ne renderebbe impossibile il trasporto con aerei. (….) Alla luce delle precedenti considerazioni, Ella converrà con me, Signor Presidente, sull'opportunità di stabilire un collegamento permanente tra il governo e il gruppo di fisici che, in America, lavorano alla reazione a catena, collegamento che potrebbe essere facilitato dalla nomina di un responsabile di Sua fiducia, autorizzato ad agire anche in veste non ufficiale. A tale persona dovrebbero essere affidati, fra l'altro, i seguenti compiti: a) mantenersi in contatto con i Dipartimenti interessati per tenerli al corrente di eventuali sviluppi e suggerire al governo misure atte ad assicurare la fornitura di uranio; b) accelerare il lavoro di ricerca nel settore, attualmente svolto nei limiti di bilancio dei laboratori universitari, sollecitando, all'occorrenza, forme di finanziamento volontario da parte di privati disposti a contribuire alla causa, e assicurandosi altresì la cooperazione di laboratori industriali dotati delle attrezzature necessarie. Mi si dice che la Germania, subito dopo l'occupazione della Cecoslovacchia, ha posto l'embargo sull'uranio proveniente da questo paese, il che non stupisce, quando si pensi che il figlio del Sottosegretario di Stato tedesco, von Weisszäcker, è membro del Kaiser-Wilhelm-Institut di Berlino, dove sono attualmente in corso esperimenti con uranio, analoghi a quelli svolti in America. Distintamente A. Einstein Dando vita al progetto Manhattan, Roosevelt sostanzialmente mise in pratica il suggerimento di Einstein. L’equipe di scienziati, lavorando in gran segreto, riuscì in breve tempo a realizzare ciò che in 2 Progetto Manhattan circostanze diverse avrebbe richiesto moltissimo tempo: in soli tre anni venne costruita la bomba. Le ragioni di un simile successo sono da ricercarsi nell’enorme massa di denaro investita, nella concentrazione in un solo stato dei più grandi fisici del tempo e nelle capacità organizzative degli Stati Uniti. Con la sconfitta della Germania cadde la giustificazione ideologica del progetto e nacquero i primi dubbi tra gli scienziati. Fu Szilard a farsi portavoce di queste perplessità, stendendo un promemoria per il presidente Roosevelt in cui si dichiarava del tutto ingiustificato lanciare le prime bombe atomiche sul Giappone. Nonostante le perplessità degli scienziati, l’ipotesi di fare scoppiare le bombe in un luogo deserto solo a scopo dimostrativo fu scartata. Il 6 agosto 1945 venne sganciata la prima bomba ad uranio su Hiroshima, il 9 agosto una bomba al plutonio su Nagasaki, che costituirono rispettivamente la seconda e terza detonazione nucleare della storia. Per la gravità dei danni causati dagli ordigni, per le implicazioni etiche comportate dall'utilizzo di un'arma di distruzione di massa, i due attacchi atomici sono considerati fra gli episodi bellici più gravi dell'intera storia. L'esplosione di Trinity, una frazione di secondo dopo la detonazione. La palla di fuoco è larga 200 metri. Guarda anche questo: http://www.raiscuola.rai.it/articoli/los-alamos-storia-della-bomba-atomica-e-di-una-citt%C3%A0fantasma/6402/default.aspx. 3