[n-qntos - 26] nazione/giornale/ina/04 02/03/16

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[n-qntos - 26] nazione/giornale/ina/04 02/03/16
26
MERCOLEDÌ
2 MARZO 2016
CARA NAZIONE
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IL COMMENTO
di MICHELE MANZOTTI
Risponde PIER FRANCESCO DE ROBERTIS
Direttore de La Nazione
L’inutile derby
in casa Pd
Evacuata piazza S.Giovanni a Firenze ieri per un
allarme bomba: una valigia incustodita vicino a un
cestino dei rifiuti. Sono intervenuti gli artificieri:
dentro non c’era niente di pericoloso
fondato nel 1859
DIRETTORE RESPONSABILE PIER FRANCESCO DE ROBERTIS
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CARO DIRETTORE,
vedo che i vari esponenti
del Partito democratico
hanno ricominciato a beccarsi a colpi di interviste
sui giornali, compreso il
suo. Renzi dice una cosa,
Bersani risponde, poi interviene Cuperlo e allora
parla la Serracchiani....
Una noia mortale.
Davide Barra
Pistoia
[email protected]
ARO BARRA,
credo che a volte i politici non si rendano ben
conto di quali siano i problemi della gente, e di
ciò di cui la gente è davvero interessata. In sostanza
si parlano addosso. Tizio dichiara, Sempronio risponde. Se la cantano e se la suonano. Il vizio è particolarmente diffuso in casa Pd, partito molto avvezzo
a farsi del male, anche quando non ce ne sarebbe
stretto bisogno. L’ultima diatriba, quella sulla data
del congresso, ha del surreale. C’è un congresso fissato, c’è una maggioranza chiara che governa il partito
e invece si perde tempo a invocarne l’anticipo... Vada in giro per strada, fermi cento persone e senta
quante di queste sono interessate alla data del congresso del Pd. Se ne trova uno mi faccia un fischio, lo
intervistiamo come faremmo con un superstite del
15-18.
@pierderobertis
C
Unioni civili, quei toni inopportuni
Il viaggio
di un pacco
· · · Ho trovato innoportuno che il premier Renzi,
all’indomani della approvazione del Ddl sulle unioni
civili, esternasse il suo «straorgoglio» e la sua felicità. In
tutta Europa il tema del unioni civili o matrimonio gay
con diritto di adozione, ha suscitato ampio dibattito e
divisioni e un buon politico avrebbe dovuto usare
termini piu’moderati e concilianti. Ancora peggio
l’atteggiamento del ministro Elena Boschi che,senza
mezzi termini, ha dichiarato che la sua posizione era
anche più coraggiosa di quella che è stata approvata al
Senato. Infatti già in precedenza si era dichiarata
favorevole al matrimonio omosessuale. Adesso annuncia
che sarà presentata una legge sulle adozioni che riguarda
gay, single e eterosessuali. Quindi lo «stepchild
adoption» uscito dalla porta rientrerebbe dalla finestra.
E’ noto che Renzi e Boschi si sono sempre dichiarati
cattolici praticanti. Non credo di essere l’unico a pensare
che il loro opportunismo danneggia loro stessi e il Pd.
David Salvadori, via mail
· · · Abito a Viareggio e
se per un viaggio a
Firenze, intendessi
passare da Genova,
qualcuno, a ragione, mi
potrebbe obiettare che ho
giudizio sotto i piedi.
Ho spedito un pacco a
Trieste e dopo 2 giorni lo
stesso si trovava in
lavorazione a Roma.
Questo, naturalmente, in
nome di una
razionalizzazione di un
servizio, ma credo di
razionale ci sia ben poco.
Ogni commento è
superfluo.
Saro Gallico, via mail
di STEFANO CECCHI
BRUNO VESPA
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RICETTA ADDIO
COSÌ COME le siringhe di vetro, i
pennini e il flit, anche la vecchia
ricetta del medico è stata mandata in soffitta dal Progresso. Da ieri, per
legge, ogni medico di famiglia per prescrivere qualsiasi cosa dovrà usare solo il computer. Addio vecchi foglietti dove il dottore, con una calligrafia che rimandava ai geroglifici nubiani, ci indicava come guarire. E’ vero, non tutte le
medicine prescritte erano buone, «alcune erano solo supposte», giura un vecchio farmacista. Ma l’idea che la medi-
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cina si esprimesse con un linguaggio
comprensibile solo dagli adepti, era rassicurante. Io non capisco – ci dicevamo
– ma Loro sanno sicuramente il daffarsi. Adesso che grazie al progresso tutto
vediamo, siamo malati come un tempo
ma, ahimè, non abbiamo più quel senso
confortante di esattezza dovuto
all’ignoto. Sì, in un mondo dove tutto è
diventato più chiaro, tutto ci pare più
oscuro. Spingendoci a credere che davvero una mela al giorno tolga il medico
di torno, ma solo se si ha buona mira.
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DIRETTORE EDITORIALE QUOTIDIANO NAZIONALE
“Ma un è mia mio”,
il rap in livornese fa
ballare la Toscana.
Il brano del giovane
Emanuele Bassi su
youtube
CONSERVATORI
DI MUSICA
SUONA L’APPELLO
UNA VOLTA in Italia si
diceva che i conservatori di
musica erano troppi. In
alcune regioni erano
presenti anche in località
non capoluogo di provincia
(Adria, Rodi Garganico,
Riva del Garda ad esempio)
per non parlare delle
sezioni distaccate. La
Spezia, ad esempio, lo era
di quello di Genova prima di
diventare autonomo. A
questo sistema educativo
erano organici anche gli
istituti musicali pareggiati,
in Toscana il «Mascagni» di
Livorno, il «Boccherini» di
Lucca e il «Franci» di Siena
che affiancavano l’unico
conservatorio statale, il
«Cherubini» di Firenze. Da
alcuni anni il sistema è stato
riformato, con l’istituzione
dell’alta formazione
musicale, istruzione di tipo
universitario. L’intenzione e
la speranza era quella di
creare una metodologia di
formazione, grazie alla
quale chi usciva dai
conservatori avesse una
maggiore possibilità di
trovare uno sbocco
professionale rispetto a un
diplomato con il vecchio
ordinamento. Ma i
problemi si sono acuiti per
la progressiva mancanza di
risorse pubbliche; gli istituti
pareggiati attendono la
statalizzazione per
superare la dipendenza da
bilanci di enti locali. Il
«Cherubini» invece deve
fare i conti con la sede,
edificio di cui si occupavala
Provincia. La Sala del
Buonumore, ideale
completamento del
percorso teatrale nel centro
di Firenze dopo la
riapertura del Niccolini,
non può ospitare spettacoli
per vari motivi, non ultimo
quello del riscaldamento.
Eppure il livello dei giovani
studenti è alto e alcuni
conservatori, come il
«Morlacchi» di Perugia, si
distinguono anche per
produzioni discografiche.
Se forse prima erano
troppi, adesso i
conservatori (a cui si può
aggiungere per affinità
didattica la scuola di
Fiesole) rispondono a una
richiesta diffusa di studiare
musica, che è un’esigenza
di civiltà. E l’appello
lanciato giorni fa da questi
istituti a livello nazionale
non può e non deve
rimanere inascoltato.