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Heritage Host: Che cos'è?
Heritage Host è il risultato del progetto pilota GUIDE 2000 della durata di due anni,
finalizzato a sviluppare supporti metodologici che aiutino le piccole e medie imprese (PMI)
del settore turistico a trasformare beni culturali regionali in opportunità di affari. Heritage
Host si prefigge anche di favorire una migliore conoscenza culturale e storica da parte degli
operatori dell'industria turistica. Le quattro regioni pilota inserite nel progetto fanno parte
di aree turistiche periferiche e non di aree ben conosciute.
Obiettivi principali
• Assistere le PMI del settore turistico a trarre benefici dai beni culturali regionali.
• Aumentare la capacità e le opportunità di lavoro degli addetti del settore turistico per
migliorare il gradimento dei visitatori.
• Catalogare i tesori dei beni culturali per la messa a punto di nuove opportunità
d'impresa.
• Tutelare i beni storici e culturali.
• Sviluppare metodi per l'orientamento e la formazione professionale circa i beni culturali e
locali.
Contenuti
Pagina
Heritage Host: Che cos'è?
2
Heritage Host: Perché?
3
Che cosa è un bene culturale
4
Quali possono essere
le attrattive culturali?
5
L'alimentazione come bene culturale 6
Il bene culturale
come punto d'incontro
7
Il folklore come patrimonio
8
La vita medievale come esperienza
culturale
9
Il patrimonio come viaggio storico
10
E allora, che fare?
11
Come trarre vantaggi dal patrimonio? 12
Trarre vantaggio dall'industria e
dall'agricoltura
12
Trarre vantaggio
dall'artigianato e dalle arti
13
Benefici delle specialità culinarie
14
Il museo della stregoneria
15
Pronti? Via!
16
Il patrimonio culturale
e il lavoro in rete
18
La guida siete voi!
19
Voi avete le risposte
20
Consigli per i ristoratori
22
Consigli per il settore ricettivo
24
Consigli per le attrazioni turistiche
26
Patrimonio e tutela al Centro
interpretativo di Lough Gur
27
Verificate le vostre abilità
28
Il futuro è adesso
29
Leonardo e Guide 2000
30
Heritage Host: Perché
Perché nessuno meglio di voi conosce la vostra
zona.
Chi opera nel turismo è la più importante fonte di
informazioni di prima mano per il visitatore che
chiede indicazioni o informazioni su manifestazioni o
attrattive di una regione e che, a tal fine, si rivolgerà
all'addetto alla reception, al cameriere o a chi lavora in
un centro informazioni.
Queste persone, a diretto contatto con il pubblico,
vengono considerate degli “esperti” in quanto
operano nel turismo e poi perché sono del posto.
Il visitatore dà per scontato che nessuno conosce la
regione meglio di loro e per di più, la sua prima
impressione sulle persone del posto sarà quella
risultante dal contatto con loro.
Dunque, tutti coloro che per lavoro hanno a che fare
con i turisti sono potenziali ambasciatori della loro
regione e del loro paese.
Che si tratti di camerieri, tassisti, baristi o animatori
di un ufficio turistico, è determinante che siano ben
preparati per aiutare e consigliare i loro clienti.
Chi trarrà profitto da Heritage Host?
Heritage Host è un manuale volto a fornire un
supporto a chi, come voi, lavorando nel settore
turistico o alberghiero, voglia trarre profitto dal
proprio patrimonio culturale locale.
Aiuta a diventare buoni ambasciatori migliorando la
risposta alle richieste dei turisti.
La lettura di questo manuale porterà idee nuove sul
modo di riorientare il lavoro verso una delle tendenze
dominanti del turismo odierno, il turismo culturale,
così da fornire un servizio di qualità superiore ai
clienti e, di conseguenza, aumentare il numero di
coloro che ritornano e si fidelizzano.
Questo è un manuale.
Heritage Host è il risultato di informazioni raccolte
dal gruppo GUIDE 2000, da esperti di management
turistico, di storia, etnologia e marketing provenienti
da quattro zone dell'Europa. Questo manuale è il
risultato, come precedentemente detto, del
progetto biennale Guide 2000 finanziato nell'ambito
del programma Leonardo Da Vinci dell'Unione
Europea il cui scopo è quello di aiutare le piccole e
medie imprese e i progettisti del settore turistico a
trarre profitto dal patrimonio storico e culturale
locale.
I partner del progetto Guide 2000 sono:
la Società di Storia di Lough Gur (Irlanda),
Tecnopolis, Bari (Italia), il Centro Ricerche di
Bornholm (Danimarca) e Invest nell'Islanda nordoccidentale.
I casi riportati nel manuale sono progetti di che
hanno avuto esito positivo, selezionati in queste
quattro diverse regioni dell'Europa.
Cos’è Heritage?
La tendenza dominante del turismo odierno è visitare
attrattive del patrimonio storico e culturale.
La globalizzazione e la migrazione internazionale
hanno accresciuto il bisogno di conoscere altre
culture e, allo stesso tempo, hanno posto l'accento sui
valori tradizionali del proprio paese.
E' probabile che in futuro, con la crescente
importanza del turismo culturale, anche il vostro
lavoro ne venga condizionato.
Purtroppo gli aspetti culturali sono scarsamente
sfruttati nella maggior parte delle destinazioni
turistiche.
In parte questo accade perché le imprese locali non
hanno identificato queste attrattive come
opportunità di affari o perché non le reputano
importanti in senso turistico.
La gente del posto ha spesso un atteggiamento del
tipo - “Non abbiamo niente di interessante da far
vedere” anche se la regione vanta siti archeologici
straordinari.
Eppure i turisti ci vengono apposta.
Per farla breve, i turisti pretendono da voi esperienze
culturali e le loro pretese sono le vostre opportunità
di lavoro e di affari per il futuro.
Prendete nota!
L'Organizzazione mondiale per il turismo
calcola che il turismo culturale rappresenta il
37% del totale dei viaggi. La domanda di visite
culturali è in rapida crescita (15% all'anno),
specialmente in Europa.
Il turismo culturale in forte espansione apre la
strada a nuove opportunità di affari e di lavoro.
I visitatori non sono solo interessati agli edifici
storici, ma anche agli usi locali, al folklore e alle
specialità gastronomiche. Stanno guadagnando in
popolarità anche i siti industriali abbandonati e i
paesaggi agricoli.
Oggi i turisti sono alla ricerca di esperienze da
vivere, nel tempo libero, che siano attive,
individualistiche e rispettose dell'ambiente.
Inoltre, molte persone sono alla ricerca di
opportunità per imparare qualcosa di nuovo
(preferibilmente facendo piuttosto che
guardando) nel tempo libero.
Una domanda differenziata per i beni culturali
porta l'emergere di mercati specialistici per il
patrimonio nostalgico e popolare. Sta
crescendo il potenziale di mercato per nuovi
tipi di attrazioni, da esperire come bene
culturale, con un tema particolare.
Invece di aride esposizioni pedagogiche,
l'accento si sposterà per intensificare
esperienze uniche, tutte da vivere.
Quali possono essere le attrattive culturali?
E allora, che cosa è un bene culturale? Può essere definito come fisico e tangibile (edifici, monumenti) e come
intangibile (modo di vivere, folklore, usi e costumi). E' quest'ultimo che rappresenta la cultura locale autentica.
Beni culturali possono essere usati come icone o marchi per promuovere una destinazione. Presentiamo
adesso cinque modi diversi in alcune regioni d'Europa di valorizzazione di beni culturali locali a fini turistici. Beni
culturali, dunque, possono essere:
Un politeama e un punto d'incontro come il teatro Friars' Gate di Limerick in Irlanda
Un museo di un'industria locale abbandonata come il Museo dell'epopea dell'aringa nell'Islanda del
nord.
Le danze popolari come il Cross Roads Dancing in Irlanda.
Un centro storico a tema come il centro medievale di Bornholm in Danimarca.
La rievocazione di un viaggio storico come il progetto Leifur Eriksson in Islanda).
Aspetti del patrimonio
culturale
Esempi
Esempi regionali
Folklore
Balli, costumi, canti, leggende, dialetto, ecc.
Cross Roads dancing e Riverdance, Folk Park, Bunratty, Irlanda
Personaggi famosi
o di fantasia
Personaggi celebri e sconosciuti
(condottieri, guerrieri, attori, santi, ecc.)
Museo De Valera, Irlanda
Casa di Niccolò Piccinni, Bari, Italia
Casa di Martin Andersen Nexo, Danimarca
Saga di Njals, Islanda meridionale
Eventi storici
Battaglie, trattati di pace, viaggi storici
Cavalcata di Sarsfield, Irlanda
Festival dei vichinghi, Islanda
Progetto Leifur Eiriksson, Islanda
Architettura
Case in legno e muratura, vecchi mulini, case con il tetto in
torba
Siti archeologici
Megaliti, cromlech, tumuli, rovine, pitture in grotta
Case con il tetto in torba a Glaumbaer, Islanda
Le Great Houses, Irlanda
Trulli di Alberobello, Puglia, Italia
Affumicatoi per il pesce, Bornholm, Danimarca
Centro visite di Lough Gur, Irlanda
Louisenlund, Bornholm, Danimarca
Arti e mestieri
Vasai, soffiatori di vetro, tessitori, panierai, ecc,
Cristallo del Mar Baltico, Bornholm, Danimarca
Ceramiche di Dromcolliher, Irlanda
Fischietti di Rutigliano, Puglia, Italia
Specialità culinarie
Piatti locali, vini e prodotti regionali
Sol over Gudhjem (aringhe affumicate), Bornholm, Danimarca
Pescecane di Hvalnes, Islanda settentrionale
Festival del buon cibo, Limerick, Irlanda
Orecchiette (pasta pugliese fatta in casa), Sagre gastronomiche, Puglia, Italia
Usi e tradizioni locali
Feste pagane, feste cristiane
Carnevale di Putignano, Italia
Festa di San Nicola, Bari, Italia; Riti della settimana santa, Puglia, Italia
Porrablot (festa del pieno inverno), Islanda; Raduno dei cavalli, Islanda
Vigilia di San Giovanni (festa del solstizio), Danimarca
Musei e fiere
Musei d'arte e storici, collezioni particolari e fiere
Rievocazione storica delle punizioni, Islanda
Museo della caccia, Limerick, Irlanda
Fiera del Levante, fiera campionaria, Bari, Italia; Il Castello Svevo, Bari, Italia
Museo dell'arte di Bornholm, Danimarca;
Agricoltura e industria
Visite in fattorie, vivai di piante officinali, miniere di
Museo Melstedsgard, Bornholm,
Il raduno dei cavalli islandese
Le cantine di Locorotondo, Bari, Italia
Sentieri e piste
per cavalli
Percorsi a tema, itinerari naturalistici e storici
Kjolur (percorso che va dal nord al sud dell'Islanda)
Passeggiate nei boschi e trekking con i pony, Ballyhoura, Irlanda
L'alimentazione come bene culturale
ISLANDA
Il museo dell'epopea dell'aringa a Siglufjordur
La prima idea
Un tempo Siglufjordur, località dell'Islanda del nord con
millesettecento abitanti, era importante nell'Atlantico
settentrionale essendo il più grande centro al mondo per la
salatura delle aringhe. L'avventura cominciò nel 1903, ma nel
1969 le aringhe di punto in bianco non si fecero più vedere.
La grande avventura era finita e Siglufyordur andò in declino.
Lo stabilimento Roald per la salatura delle aringhe
(Roaldsbrakki), un edificio a quattro piani con quattro
banchine per l'attracco, era uno dei più grandi in Islanda. Nel
1916 da solo raggiunse una produzione di trentamila barili.
L'edificio fu costruito nel 1907 ed è legato ai proprietari Olav
ed Elias Roald, norvegesi di Alesund che per vent'anni hanno
gestito uno stabilimento per la salatura a Siglufyordur.
Il progetto è sostenuto al momento da un finanziamento di
un milione e centomila corone islandesi ( quindicimila Euro)
del Comune di Siglufyordur e dal 1996 da un contributo
annuale del Consiglio nazionale dei musei.
L'unica entrata fissa annuale proviene dagli ingressi e dalla
vendita di cartoline natalizie per un totale di centocinquanta duecentocinquantamila corone islandesi (due tremila e
cinquecento Euro).
Il museo vende anche cartoline, piccoli oggetti ricordo,
poster, video e CD-ROM.
Visitatori
5200 ospiti hanno visitato il museo fra il 1998 e il 1999, e il
numero è salito a 6500 nel 2000, di cui 80% sono islandesi e
20% visitatori d'oltremare. Il museo è sempre aperto
d'estate e su richiesta d'inverno. Vi lavorano un direttore,
impiegato a tempo pieno, e 6-7 impiegati part-time,
soprattutto giovani.
Network
Il prodotto
Nel 1989, venti anni dopo, i sostenitori del museo delle
aringhe a Siglufyordur fondarono un'organizzazione nonprofit. Il primo passo fu la ricostruzione del Roaldsbrakki. Il
restauro iniziò nel 1992 e si concluse nel 1996 con il museo
distribuito sui quattro livelli, con una mostra e la proiezione
di brevi filmati sull'avventura delle aringhe a Siglufyordur.
L'obiettivo principale del museo è ricreare l'atmosfera del
periodo d'oro delle aringhe. L'iniziativa è risultata di
successo: prova ne è l'assegnazione di premi. Dall'apertura
del museo sono stati spesi complessivamente 67 milioni di
corone islandesi ( 9 milioni e cinquecentomila Euro).
La ricostruzione e le esposizioni sono state finanziate per il
25% dal comune di Siglufyordur e per un altro 25% dal
Fondo Islandese per la conservazione degli edifici.
Il restante 50% è stato coperto da diversi fondi, società e
cittadini privati.
Il Museo dell'aringa è uno dei cinque partner del progetto per
il corteo storico di Skagafjordur nell'Islanda del nord.
Collabora inoltre con parecchi tour operator per pacchetti
turistici speciali e con navi da crociera. Una viene
appositamente a Siglufjordur ogni anno per il museo. Il
museo collabora con la scuola elementare di Siglufjordur ed è
prevista la preparazione di altro materiale per i visitatori più
giovani. La presenza del museo ha anche dato origine al
Festival dell'Aringa che si tiene ogni anno la prima settimana
di agosto e che accoglie fino a diecimila turisti.
Il futuro
Costruire un museo è un compito senza fine. Si progettano
diverse mostre, di cui una dedicata al modo in cui la aringhe
diventano un pasto. Motori, macchine e diversi strumenti,
insieme a testi e fotografie, illustreranno il processo in ogni
particolare. Inoltre, una nave dei primi del Novecento,
completamente attrezzata per la pesca delle aringhe, sarà
ormeggiata al molo. E' in costruzione un'area dedicata ai
bambini e anche un ristorante. Si pensa di offrire ai turisti
anche delle gite in barca.
Il bene culturale come punto d'incontro
IRLANDA
Il teatro Friars' Gate
Il teatro e centro delle arti Friars' Gate è un politeama
utilizzato da molte compagnie teatrali irlandesi e
d'oltremare. Gli artisti di molte parti dell'Irlanda espongono
le loro opere nello spazio della galleria.
Il Friars' Gate è considerato dal Consiglio della contea di
Limerick il fulcro del teatro e delle arti nel sud-est della
contea e attira sponsor nel raggio di venti miglia. L'auditorio
del teatro ha centotrenta comode poltrone di velluto
disposte su undici file e fissate al pavimento inclinato,
ricoperto con moquette. E' dotato di un moderno impianto
luci e di un sistema di controllo computerizzato. I cantanti, i
musicisti e gli attori che hanno usato il teatro, considerano
l'acustica vicina alla perfezione. Di recente sono stati installati
un moderno sistema di amplificazione e un mixer del suono.
Un'ampia stanza al piano superiore è usata soprattutto per i
laboratori teatrali dei bambini, per il teatro dei ragazzi, per le
lezioni di arte, per le prove delle recite e per le riunioni. Nel
cartellone è inserita un'ampia scelta di spettacoli
professionali e amatoriali che comprendono il teatro, il
balletto, la musica classica e tradizionale, la danza moderna e
tradizionale, così da proporre almeno uno spettacolo alla
settimana.
Il foyer di notevoli dimensioni e la Sarsfield Room al piano
superiore sono usate per mostre d'arte. Le mostre personali
e collettive di solito durano un mese e invariabilmente sono
un richiamo giornaliero per i visitatori; si realizzano buone
vendite di molte delle opere esposte. Al Friars' Gate
espongono molti artisti conosciuti a livello nazionale, ma si
segue la politica di rendere disponibile la galleria a giovani
artisti locali e a laureati in arte.
La storia
L'edificio attuale era in origine un castello di proprietà del
Conte di Lucan e Visconte Kilmallock, Patrick Sarsfield. E'
rimasto in rovina per secoli finché, nel 1940, lo scheletro
imponente dello storico edificio fu abbattuto per far posto
alla costruzione della struttura odierna, che è stata usata
come cinema prima con il nome di Sarsfield Cinema e poi
Curzon Cinema fino al 1986, quando cessò l'attività. La
Società teatrale Kilmallock acquistò i locali nel 1994 e il
ripristino fu eseguito nel 1997, con la riapertura al pubblico
nell'ottobre dello stesso anno. Il nome, Friars' Gate, deriva da
una delle porte della vecchia cinta muraria da cui si accedeva
al contiguo convento dei Domenicani.
Finanziamento
La valorizzazione del Friars' Gate è stata finanziata
parzialmente da Ballyhoura Developments e dal Consiglio
della Contea di Limerick. L'impianto sonoro e delle luci è
stato finanziato dall'autorità competente The Arts Council
(finanziamento nazionale). Un programma di
sponsorizzazione dei posti è stato ben accolto a livello locale.
Il Consiglio della Contea di Limerick ha fornito anche
assistenza finanziaria continua per eventi speciali, in
particolare per il Festival annuale delle arti. Attualmente si sta
trattando per ottenere, dal The Arts Council un finanziamento
a lungo termine per rendere possibile l'assunzione di
personale con orario a tempo pieno e a tempo
indeterminato. Dal 1997 la Società teatrale Kilmallock è
proprietaria e amministra su base volontaria il teatro, ma nel
prossimo futuro la situazione cambierà con la registrazione di
una società, la Friars' Gate Theatre and Arts Ltd., che avrà un
consiglio di amministrazione eletto dagli azionisti.
Osservazioni e consigli
Relativamente ad altri aspetti tra loro collegati, John Brazil,
direttore del teatro, dice:” Noi operiamo con un profitto
marginale poiché finora non abbiamo retribuito il personale.
Lavoriamo moltissimo, in tutta la regione, con compagini
teatrali simili a noi. Il futuro per tutti sta nello sviluppo delle
arti. Il consiglio che possiamo dare a chi inizia a fare turismo
con i beni culturali è di usare tutta la competenza delle
agenzie disponibili e di puntare ai più alti livelli possibili.”
www.friarsgate.net
Il folklore come patrimonio
IRLANDA
Le danze popolari Cross roads dancing
L'Associazione comunale Ballinvreena è promotrice di un
progetto turistico-culturale unico, che richiama centinaia di
visitatori ogni settimana nella sede che si trova sul fianco della
Slieve Reagh, una parte della catena montuosa Ballyhoura.
Ispirato dal successo dei Riverdance, il gruppo decise di
realizzare le strutture per cross roads dancing che era
un'attività popolare nella regione in passato.
La generosità di Davy Quish, che ha donato al gruppo il suo
vecchio cottage con un pezzo di terreno, ha fatto da vero e
proprio catalizzatore.
Finanziamento
Il gruppo ha usufruito delle misure di supporto tecnico
LEADER e si è avvalso di un progettista, Sean Neenan, per la
stesura del progetto.
Tre elementi importanti sono stati presentati per un ulteriore
finanziamento LEADER: la creazione di una piattaforma da
ballo nel terreno del cottage, il ripristino del vecchio cottage
ai suoi antichi splendori (usato alternativamente in inverno
per ospitare attività comunitarie) e il miglioramento del
salone (servizi igienici e una cucina nuova).
L'investimento proposto, che includeva un ammontare
notevole di manodopera volontaria, era di 52.500 lire
sterline irlandesi.
LEADER ha stanziato per il progetto 26.500 lire sterline
islandesi e il gruppo ha stabilito degli obiettivi per la raccolta
di fondi e implementato il progetto su una base programmata
di due anni.
La valorizzazione
La prima fase ha riguardato la creazione della piattaforma da
ballo, con lo scavo, la messa in posa della piattaforma e la
risistemazione del terreno. Il secondo elemento
comprendeva il miglioramento del salone in modo che i
servizi di base fossero disponibili per i ballerini. Questi
elementi furono completati per la stagione turistica 1997 e
cross roads dancing fu organizzato per tutta l'estate ogni
domenica sera dalle 20.00 alle 22.00 per soddisfare le
esigenze dei turisti. Una delle principali lamentele dei turisti
nelle zone rurali è che ci sono ben poche attività che iniziano
presto la sera. Gli spettacoli hanno avuto molto successo e
hanno fatto raccogliere fondi in quantità per il terzo
elemento, il restauro del cottage. Gli artigiani della comunità
hanno continuato il loro intenso impegno volontario per il
progetto fino al luglio 1998, quando il cottage fu formalmente
inaugurato alla presenza del più famoso abitante della zona, il
signor J.P. McManus.
Osservazioni e consigli
L'innovatività del progetto è stata riconosciuta quando è stata
ospitata la radio nazionale Gay Byrne Hour. Il progetto
dimostra come LEADER funzioni al meglio quando il
supporto tecnico e finanziario si combina con la qualità
dell'impegno volontario verso il progetto, caratteristiche che
assicurano una buona pianificazione, un adeguato
finanziamento e un'implementazione in fasi realistiche.
Ballinvreena Cross Roads Dancing è un successo importante
sia dal punto di vista finanziario che sociale.
La vita medievale come esperienza culturale
DANIMARCA
Il centro medievale di Bornholm
Il centro medievale è un autentico museo vivente che
offre la possibilità di vivere il Medioevo con officine in
piena attività, mercati e agricoltura. Il centro è partito
con l'offerta di corsi e collocamento lavorativo per i
disoccupati. Il responsabile del progetto era un
appassionato del periodo medievale dell'isola di
Bornholm. Tutto il personale ha seguito dei corsi di
tecniche artigianali medievali. In un secondo momento,
grazie a fondi pubblici, è stato istituito un centro
medievale. Oggi il centro è formato da due unità: una
società privata che offre corsi e attività di collocamento
lavorativo collegato a un borgo medievale aperto al
pubblico.
Bene culturale e finanziamento
Il centro ha circa 40.000 visitatori all'anno, in
maggioranza scolari che partecipano alle attività che
ricreano la vita e il lavoro in epoca medievale, ma anche
turisti e residenti.
La costruzione e la gestione del centro medievale sono
finanziati da una fondazione nonché da diversi fondi
pubblici di sviluppo. Il centro ha meritato la dignità di
museo per l'alto livello di autenticità e riceve
finanziamenti dal Ministero per l'Istruzione per realizzare
materiale didattico. Il centro è gestito da lavoratori di
pubblica utilità per aiutare la costruzione del borgo
medievale, creando un ambiente medievale vivo e
comunicando le loro conoscenze con competenza ai
visitatori.
Una parte secondaria del budget viene dai biglietti
d'ingresso e dalla vendita di ricordini, gelati e caramelle.
Due impiegati a tempo pieno gestiscono il centro che si
occupa di problemi di coordinamento, amministrazione
e istruzione dei disoccupati che prestano la loro opera
nel museo vivente all'aperto dando informazioni e
mostrando ai turisti le tecniche che hanno imparato
durante la loro permanenza al centro. Per assicurare un
alto livello di autenticità, un ricercatore collabora con il
centro facendo ricerca sull'abbigliamento, sul cibo e sulle
tecniche di costruzione medievali.
Osservazioni e consigli per il futuro
Per il futuro si prevede di rendere il centro meno
dipendente dai fondi pubblici e dai lavoratori di pubblica
utilità poiché l'erogazione di questi fondi spesso dipende
da decisioni politiche che possono cambiare da un giorno
all'altro. L’obiettivo è di richiamare un numero più alto di
visitatori con ingresso a pagamento in modo che i biglietti
d'ingresso possano rappresentare una quota più
consistente del budget. A tal fine il centro spende sempre
di più in pubblicità e nell'organizzazione di eventi e attività
che possano attirare un pubblico più vasto.
Il patrimonio come viaggio storico
ISLANDA
Il progetto culturale Leifur Eriksson
Un'idea autentica
Il progetto culturale Leifur Eriksson fu messo a punto per
commemorare i mille anni dalla scoperta dell'America da
parte di Leif il Fortunato (Leifur Eriksson) che era nato a
Eiriksstadir sulla costa occidentale dell'Islanda. Come
tale, il punto di avvio di questa esperienza culturale è un
fatto storico unico e noto in tutto il mondo.
Il progetto comprendeva la ricostruzione di una fattoria
del decimo secolo a Eiriksstadir e la fondazione del
Museo Leifur Eriksson dedicato ai viaggi compiuti
dall'Islanda verso occidente. Nel 1999 è cominciata la
costruzione della copia della casa, che è stata aperta ai
visitatori il 24 giugno 2000. L'apertura del museo è
prevista per il 2001. Il progetto sottolinea l'esperienza
storica da vivere. Gli animatori, vestiti da vichinghi,
raccontano storie su Leifur Eriksson e sul suo viaggio,
oltre che su suo padre Eirikur, che scoprì e diede il nome
alla Groenlandia nel tardo decimo secolo, e sua madre
Thjòdhild, che costruì la prima chiesa cristiana in
Groenlandia. I visitatori possono partecipare alle attività
domestiche del tempo di Leif il Fortunato. L'edificio, i
costumi e gli attrezzi sono stati realizzati da specialisti per
assicurare il massimo della qualità e dell'autenticità.
Visitatori
Nei primi quattro mesi di attività, da giugno a ottobre
2000, 12.000 persone hanno visitato la casa ricostruita, di
cui 75% islandesi e 25% visitatori d'oltremare.
Durante la primavera e l'autunno, periodi di bassa
stagione, si punterà sugli scolari, sugli studenti nonché sui
partecipanti a congressi.
Finanziamento
Il finanziamento per la copia della casa è stato concesso in
primo luogo dallo Stato islandese e in minor misura dalla
comunità di Dalabyggd. Hanno contribuito anche
sponsor più piccoli, per il 10% circa, come banche, il
Fondo di cooperazione Groenlandia-Islanda (SAMIK),
ecc. Il Fondo per la cultura nordica e il Fondo per la
cooperazione nord-atlantica hanno finanziato il festival
che si è tenuto nel 2000. La casa di Eiriksstadir è a
gestione pubblica. Il progetto collabora con agenzie di
viaggio islandesi nell'organizzazione di escursioni
giornaliere dalla zona di Reykiavik e di viaggi più lunghi in
Islanda. Il museo ha anche intenzione di collaborare con
le scuole elementari e di mettere a punto pacchetti
turistici.
Buone idee per il futuro
Per il futuro si prevede di portare avanti il progetto
culturale Leifur Eriksson e di realizzare per la comunità di
Dalabyggd un progetto per la segnaletica e per ulteriori
scavi di aree storiche della zona, per esempio i luoghi
legati alla famosa saga di Laxdaela. Si prevede anche di
potenziare l'esperienza della storia da vivere in tutta la
zona di Dalabyggd.
E allora, che fare?
Dopo aver letto gli esempi delle pagine precedenti vi sarete resi conto che
l'ambiente a voi più vicino è colmo di opportunità legate al patrimonio,
magari a portata di mano! Il patrimonio culturale, però, è specifico di una
regione e alcuni aspetti potrebbero rivelarsi più importanti di altri. Per una
rapida rassegna della vostra regione, completate la checklist che segue!
Che cosa c'è nella vostra regione?
Importanza
Bassa
Attrattive uniche
Folklore
Personaggi famosi
Eventi storici
Architettura
Siti Archeologici
Arti e mestieri
Specialità culinarie
Tradizioni locali
Musei, mostre e fiere
Agricoltura e industria
Sentieri
Media
Alta
Come trarre vantaggi dal patrimonio?
Dall'idea all'azione
In realtà il patrimonio culturale può essere tante cose
diverse, ma dipende dagli abitanti di una regione individuare,
valorizzare e presentare qualcosa che possa interessare il
turista. Non è sufficiente avere un patrimonio locale
attraente. Deve essere trasformato in un prodotto o in un
IRLANDA
servizio che i turisti compreranno. Fino a non molto tempo fa
i beni culturali erano commercializzati in termini di biglietti
d'ingresso per luoghi storici o musei. I casi che presentiamo
suggeriscono che i beni culturali "vivi" possono valere di più di
una semplice visita ad attrazioni materiali. Traete ispirazione
dagli esempi che seguono su come sviluppare progetti riusciti
dal punto di vista finanziario!
Trarre vantaggio dall'industria e dall'agricoltura
Croom Mills
Il mulino, di proprietà prima della famiglia Lyons e poi
Maguire, è stato costruito nel 1788 e ha funzionato fino al
1947. Rimase poi abbandonato per molti anni. Quando fu
messo in vendita sembrava destinato a essere demolito,
ma la famiglia Hayes comprò la proprietà e cominciò a
restaurarla. E' stato riaperto nel 1994. Descritto come il
più bel progetto di restauro di un mulino per il grano in
Irlanda, Croom Mills è davvero unico in questo paese.
Una visita ripagherà immensamente sia i giovani che gli
anziani, con molte cose interessanti per catturare
l'immaginazione, in questo mulino per la macinatura del
grano funzionante in tutto e per tutto.
Alimentato dalle acque a scorrimento rapido del fiume
Maigue e azionato da un ruota in ghisa del diametro di 16
piedi, Croom Mills rende omaggio a un periodo della vita
agreste molto celebrato in poesia, musica e folklore. Qui
si può osservare il grano che viene macinato e sentire la
consistenza dei chicchi macinati mentre vengono lavorati
con cura usando i metodi e la maestria artigiana di molto
tempo fa.
fa un bene prezioso del patrimonio culturale dell'Irlanda
centro-occidentale e della regione di Ballyhoura.
Un video di venti minuti, molto apprezzato,racconta la
storia di Croom Mills con ricchezza di particolari.
Osservazioni e consigli
Il futuro attende ancora sviluppi ed espansione. Per la
famiglia Hayes l'esperienza è stata molto gratificante da
un punto di vista personale.
La lezione che si può imparare da Croom Mills riguarda il
modo in cui l'interesse e l'impegno privati possono essere
efficaci in questi progetti.
Come nella maggior parte dei progetti legati ai beni
culturali, è necessario, per la praticabilità, un forte
aspetto commerciale.
Restauro e commercializzazione
Il restauro del mulino è stato possibile grazie al
finanziamento concesso dal Fondo Europeo per lo
Sviluppo Regionale (FESR). Tuttavia, il finanziamento
principale è stato a carico della famiglia Hayes. Il mulino
richiama 5000 visitatori circa all'anno, è di proprietà
privata ed è vitale solo perché le attività commerciali del
ristorante e del negozio di artigianato sono redditizie. Il
ristorante Mill Race fa parte del prestigioso Limerick
Food Circe ed è inserito nella guida Egon Ronay. Il valore
educativo del mulino, con le sue esperienze concrete ne
www.crommils.com
Trarre vantaggio dall'artigianato e dalle arti
DANIMARCA
Il cristallo del mar Baltico
Il cristallo del Mar Baltico sull'isola di Bornholm è la
combinazione di un laboratorio/esposizione e di un
negozio che vende artigianato di cristallo fatto a mano. I
visitatori possono guardare i soffiatori al lavoro e
ammirare i cristalli e altri oggetti di artigianato prodotti
nella zona. Il cristallo del Mar Baltico è un'impresa
commerciale che vende oggetti di artigianato di
cristallo. Il 50% delle entrate viene dalle vendite ai
turisti e l'altro 50% dalle vendite all'ingrosso. Il negozio
e il laboratorio hanno 100.00 visitatori circa all'anno.
Dopo la chiusura vengono organizzati appuntamenti
speciali durante i quali viene mostrata al pubblico e ai
gruppi la soffiatura di pezzi più grandi e unici. Il negozio
è frequentato soprattutto da turisti, ma anche da gente
del posto. La società vende i suoi prodotti anche in altri
posti di Bornholm e a Copenhagen, in negozi di
oggettistica e arredamento. La società è stata fondata
da due soffiatori che si occupano del design, della
soffiatura, dell'amministrazione e del marketing. Nel
corso dell'anno uno o altri due soffiatori vengono a
lavorare per la società. Durante l'estate ci sono artisti o
studenti che partecipano ai seminari. La società impiega
assistenti di vendita e si è dotata di aiuto per la
contabilità.
Business e beni culturali
La società ha iniziato una collaborazione con altri musei,
gallerie, artigiani, con l'agenzia di sviluppo turistico
regionale e con società di trasporti per offrire un
pacchetto artistico - turistico, “Handicraft Coach”, il
pullmann dell'artigianato. Il progetto comprende
diversi itinerari con il pullmann per visite a diversi
laboratori presenti sull'isola. E' importante che il
laboratorio e il negozio che vende gli oggetti di
artigianato siano nello stesso edificio. Richiama molti
visitatori in più e rende il lavoro stesso un'attrazione
turistica in sé. E' anche importante che artisti locali
giovani e innovativi continuino a esporre i loro lavori
insieme ai prodotti normalmente venduti nel negozio.
Così i cristalli del mar Baltico sono sempre più
interessanti per attirare gli amanti dell'arte e per fare
dei punti vendita un luogo di incontro sia per la gente del
posto che per i turisti.
Osservazioni, consigli, idee
Per il futuro si prevede di espandere le vendite
all'ingrosso tramite fiere, collaborazioni e la creazione
di una certa notorietà. E' consigliabile avviare
collaborazioni sia con settori pubblici che privati per
farsi un nome e crearsi un'immagine. La sinergia fra
artisti, artigiani e pacchetti turistici può conferire a
un'area periferica un'immagine molto più attraente e
prolungare la stagione turistica.
Benefici dalle specialità culinarie
ITALIA
Ristorante Lo Scoglio
Dall'idea all'azione
Finanziamento e fattori chiave
“L'idea di valorizzare le specialità locali è stata
determinante per la strategia del ristorante Lo Scoglio”,
dicono i proprietari. Il ristorante ha aperto nel 1986 ed è
gestito dalla stessa famiglia che crea un'atmosfera
amichevole e fa sentire gli ospiti come se fossero a casa. Il
nome è stato scelto proprio perché lascia intendere che
le specialità locali provengono dai ricchi fondali al largo di
Bari, nel Mar Adriatico.
L'obiettivo, ancor oggi, è promuovere i piatti locali e la
cucina tradizionale fra gli uomini d'affari che spesso
vengono a Bari per motivi di lavoro.
Il ristorante è stato finanziato soprattutto con capitali di
famiglia senza contributi o incentivi. I fattori chiave del
successo sono la qualità e la conservazione delle ricette
tradizionali. Il ristorante ha curato, insieme ad altri
ristoranti, una pubblicazione di ricette locali che si è
dimostrata una grande idea. Quasi tutti i componenti
della famiglia lavorano nel ristorante, con altre quattro
persone. La moglie è lo chef che spiega le ricette se gli
ospiti lo richiedono. I figli sono molto bravi a raccontare
storie sui piatti locali. Ecco perché è un ristorante di
successo! “La tradizione è il valore che ho tramandato ai
miei figli e un'ospitalità di tipo familiare è il modo di
promuovere la nostra cultura”, dice il proprietario. Al
personale si richiede di avere lo stesso atteggiamento
amichevole verso i clienti.
Visitatori
Il ristorante ha 16.000 ospiti all'anno, di cui 90% sono
clientela nazionale e 10% internazionale.
Futuro
Il ristorante mira ad aumentare il numero di ospiti
internazionali in futuro e al contempo promuovere la
cucina tradizionale locale.
Il museo della stregoneria
ISLANDA
Mostra della magia e della stregoneria islandesi
Background
L'idea originale fu presentata per la prima volta sotto forma di
progetto di ricerca da Jon Jonsson nel 1996. L'immagine delle
regione di Strandir dei fiordi occidentali come patria dei
maghi e delle fattucchiere ha fatto nascere l'idea di
promuovere il turismo nella zona allestendo una mostra su
questa parte meno conosciuta della storia islandese. Da
allora l'idea è cresciuta fino a comprendere il patrimonio di
Strandir come un enclave culturale lontano dalla storia più
conosciuta dell'Islanda.
Fasi iniziali
I primi passi per l'allestimento sono stati condotti nella
ricerca storica e nel folklore della caccia alle streghe nel
Seicento in Islanda e nello Strandir. Le ricerche sono state
effettuate dal 1996 al 1999 con un lavoro part-time. Il lavoro
della prima parte del progetto è andato avanti per un intero
anno prima dell'inaugurazione della mostra a Holmavik il 23
giugno 2000.
Visitatori
Non sono disponibili, al momento, statistiche sulle presenze
per l'anno 2000, ma si stima che oltre 5000 persone hanno
visitato la mostra, che è stata aperta giornalmente per sette
ore fino alla fine di agosto, ogni fine settimana a settembre e,
dopo, su richiesta.
Finanziamento
All'inizio la ricerca di base è stata finanziata dal comitato
centrale dei consigli regionali e con contributi di vari enti
nazionali; da gennaio 2000 con un contributo diretto statale
del bilancio di governo. La mostra è gestita da
un'organizzazione non-profit, la Strandagaldur ses, costituita
dal consiglio regionale, da un'associazione turistica locale e da
due accademici. E' chiaro che i visitatori pagheranno per la
gestione giornaliera della mostra.
Il prodotto
La prima parte della mostra ha lo scopo di presentare un
quadro informativo e gradevole della caccia alle streghe in
Islanda nel Seicento e l'immagine della magia così come è
rappresentata nel folklore islandese. Questa parte è
soprattutto visiva e testuale con alcune esperienze concrete,
ma hanno anche fatto parte del progetto conferenze e
rappresentazioni teatrali. Nelle tre mostre a seguire lo scopo
è quello di presentare diversi altri aspetti della magia e della
stregoneria in Islanda, in una serie di altri modi, che
comprendono audiovisivi, plastici, ecc. Sono in preparazione
programmi educativi, dopo il recente lancio della prima parte
su internet. Il progetto è permeato dallo sforzo di presentare
i dati disponibili sull'argomento con quanta più accuratezza è
possibile e i fatti storici non sono mai messi in secondo piano
da alcun aspetto della presentazione.
Personale
Durante le sei - otto settimane della stagione turistica due
persone sono impiegate a tempo pieno, ma in altri periodi lo
staff opera su turni per accogliere gli ospiti. Tutto il personale
è istruito attraverso una giornata di presentazione della
mostra. Si richiede, inoltre, allo stesso di approfondire le
conoscenze attraverso letture guidate dai curatori.
Osservazioni e consigli per il futuro
I programmi futuri riguardano in primo luogo la realizzazione
delle altre tre mostre, una necessità del progetto se deve
offrire un servizio alla comunità e a tutta la regione.
Speriamo, tuttavia, che la ricerca di tutti gli aspetti storici e
culturali di Strandir diventi una parte consistente del
progetto. Uno degli aspetti più gradevoli del nostro progetto
è stata la simpatia e la partecipazione dimostrate dai non
addetti ai lavori di tutta la regione. E' fondamentale che la
popolazione locale sia consapevole e informata del bene
culturale del quale ci occupiamo.
Pronti? Via!
Per trarre vantaggio da un bene culturale locale, non è sufficiente avere una buona
idea. Si deve fare un attento piano strategico. Se si vuole realizzare un evento o un
prodotto culturale bisogna valutare la praticabilità del progetto. L'idea è fattibile da un
punto di vista finanziario? Esiste un mercato? Chi sarebbe interessato a visitarlo nei
molti anni futuri? I punti importanti da considerare sono elencati di seguito.
Considerazioni
Potenziali enti finanziatori?
Chi può fornirvi sostegno finanziario, sia con contributi di azionisti, che
con prestiti o sponsorizzazioni? Per la vostra zona è disponibile qualche
finanziamento pubblico o dell'UE?
Potenziali clienti?
Chi sono i vostri clienti? Trovate eventuali statistiche che descrivano le
caratteristiche socio-demografiche dei vostri clienti! Quali sono le loro
domande, i bisogni e gli interessi?
Potenziali intermediari
e distributori di informazioni
In che modo i clienti dovrebbero ricevere informazioni sul vostro
prodotto o sulla vostra società? Dove distribuire le informazioni e con chi
volete cooperare per condividere le fatiche del marketing?
Potenziali fornitori
Chi potrebbero essere i fornitori della 'materia prima' di cui avete forse
bisogno per offrire il prodotto al cliente? Da chi dipendete per essere in
grado di offrire il vostro prodotto?
Attuali concorrenti
Con chi entrerete in concorrenza? Perché considerate questi prodotti
competitivi rispetto al vostro? Sapete individuare le ragioni per cui i vostri
potenziali clienti potrebbero scegliere un prodotto diverso o potrebbero
scegliere di non comprare il vostro?
Altri giocatori
Quali altri giocatori sono coinvolti? Chi sono? Quali interessi, domande,
bisogni hanno? Che influenza hanno sul vostro lavoro direttamente e,
indirettamente, sull'ambiente di lavoro più vicino?
La mia idea è:
Le tue risposte e i tuoi commenti
Il patrimonio culturale e il lavoro in rete
Il patrimonio culturale e il lavoro in rete
I percorsi storici e gli itinerari a tema sono popolari fra i
turisti, perché danno la capacità e la sensazione di
ampliare le proprie conoscenze. Tuttavia la messa a
punto di queste attrazioni coinvolge molti partecipanti
al gioco e perciò c'è bisogno di un'attenta pianificazione
strategica. Il caso seguente è un ottimo esempio di
lavoro in rete riuscito.
Il Corteo storico di Skagafjor e di Siglufjor
ISLANDA
Il lavoro in rete crea dei vantaggi aggiunti.
Il futuro e le buone idee
Il Corteo storico unisce cinque destinazioni e musei ed è
un vantaggio in più per i partner, già operatori nel settore,
grazie alla sinergia creatasi (2+2=5). Tale percorso crea
una storia completa per il turista che così riceve molto di
più che se visitasse le cinque destinazioni separatamente.
Il filo della storia è tenuto vivo dalla guida che racconta
come si è sviluppata la nazione islandese dai primi
insediamenti fino al lancio nella modernizzazione durante
gli anni Sessanta.
Finora, i partner non hanno messo a punto una strategia
comune sul modo di presentare il corteo sui loro siti web.
Sono però stati realizzati poster, cartoline e un video in
comune. Finora il personale dei musei non ha ricevuto
una formazione mirata sul tema del corteo, cosa che si sta
preparando per l'estate del 2001.
Finanziamento
Il partneriato è iniziato nel 1997 quando le autorità locali
di Skagafjordur avviarono un progetto di sei mesi
riguardante lo sviluppo turistico. Inizialmente il progetto
è stato avviato dividendo i costi tra i cinque partecipanti,
ma per i successivi due anni ha ricevuto un contributo dal
Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni. Il
contributo era mirato alla realizzazione e produzione di
materiale per il marketing del percorso. C'è ancora
molto lavoro da fare per sviluppare il prodotto 'percorso
storico', che, tuttavia, è un importante veicolo per una
cooperazione continua fra i cinque partner, incoraggiati,
singolarmente e in quanto gruppo, a perseguire i modi e i
metodi per trasmettere la storia e il patrimonio culturale
ai loro visitatori, aggiungendo così una nuova dimensione
alla loro esperienza.
Presenze
I luoghi che sono uniti dal corteo storico accolgono
50.000 visitatori all'anno. In primavera c'è una prevalenza
di gruppi scolastici e universitari e l'intenzione è quella di
rivolgersi in modo più specifico a questi gruppi. Il
percorso ha anche accolto, la scorsa primavera, un
gruppo di storici riuniti per il loro congresso annuale. In
estate tutti i musei sono aperti ad orari regolari, in
inverno su richiesta. Il percorso continuerà a essere
gestito come parte del lavoro delle singole destinazioni.
L'obiettivo è avere un aumento complessivo del numero
degli ospiti con il miglioramento dei servizi e dei canali
informativi, e comunque di attenersi all'idea di usare ciò
che è disponibile, cercando di animarlo trasferire la
“storia” in modo tale che gli spettatori vedano
chiaramente il legame fra le singole destinazioni.
La guida siete voi!
Mettetevi nei panni dei vostri clienti!
La soddisfazione dei turisti durante la loro permanenza
dipende molto dal servizio fornito alle persone. Un buon
servizio è fatto di due cose. C'è, prima di tutto, il prodotto
vero e proprio: la camera d'albergo, i pasti, l'esperienza
culturale. Per fornire questo primo aspetto del buon
servizio è sufficiente che il personale abbia le conoscenze e
le competenze tecniche: procedure che possono essere
standardizzate e apprese. Il secondo aspetto è il personale
e il modo con cui tratta il cliente. Si tratta cioè di abilità
comunicative, più difficili da definire, perché ogni cliente ha
bisogno di qualcosa di leggermente diverso: velocità ed
efficienza, atteggiamento amichevole o rispettoso della
privacy. Anche se alcune persone sono brave per natura a
trattare con i clienti, è possibile imparare a relazionarsi. Il
segreto è mettersi nei loro panni e chiedersi: di che cosa ha
davvero bisogno questa persona? Anche voi sapete che
cosa significhi essere un cliente e certamente avete
esperienze positive e negative in merito. Dunque ripensate
alle vostre esperienze personali e rispondete alle seguenti
domande.
Qual è stata la vostra esperienza
Qual è stata la vostra esperienza
più deludente come turista? Perché?
Come vorreste essere trattati dal personale
di un albergo o di un ufficio turistico
quando i clienti siete voi? Perché?
più soddisfacente come turista? Perché?
L'unica abilità di cui avete bisogno è anticipare le probabili
richieste dei turisti che vengono da voi. In questa sezione è
presentata una rassegna di domande-tipo con relative azioni
da intraprendere per rispondervi. Di seguito forniamo una
lista di bisogni tipici del turista, che riguardano le informazioni
e l'accesso alle attrattive culturali.
Voi avete le risposte
Bisogni di informazioni del turista
Che cosa?
...il prodotto
Dove?
Possibili domande
Potreste consigliarmi un bell'itinerario per una passeggiata
serale? Che cosa mi consigliate di fare in caso di cattivo tempo?
Quali sono i piatti locali tipici e dove possiamo assaggiarli? Dove
possiamo imparare balli e canti di qui? Quali sono i prodotti
artigianali tipici della regione?
Dove si tiene la festa del solstizio? Come posso arrivare a …?
C'è un mezzo di trasporto pubblico per arrivarci?
…il posto, le indicazioni,
i mezzi di trasporto
Com'è?
…l'esperienza
Chi?
…informazioni e visite guidate
E io?
Com'è …? Che cosa fanno …? Come devo
vestirmi/prepararmi? E' popolare? Piace alle persone?
Esistono informazioni storiche su questo posto? Ci sono delle
guide locali? C'è qualcuno che può dirmi qualcosa in più rispetto
a questo pieghevole?
Ci sono visite guidate o manifestazioni per bambini? Ci sono
sconti per famiglie? E le attrezzature per portatori di handicap?
…i gruppi speciali.
I bambini sono i benvenuti?
Quando?
Quanto tempo ci vuole per arrivarci? A che ora inizia? Quando
è aperto il museo?
…i tempi. Quanto dura?
Quanto?
…i costi
Quanto costa arrivarci? Qual’è il prezzo del biglietto
d'ingresso? Sono previsti sconti per gruppi, bambini, disabili o
anziani?
Le vostre risposte
Consigli per i ristoratori
Essere un "heritage host”
I turisti chiedono cose diverse agli addetti al ricevimento, ai
camerieri o alle guide turistiche. Di seguito, vi diamo consigli
specifici, con sezioni tematiche che si adattano alle esigenze di
ristoranti, ricettività, attrazioni turistiche, uffici informazioni.
Richiesta- tipo del turista
Azioni
Chiedere del patrimonio gastronomico e delle
specialità locali
Fate una piccola ricerca storica sulle specialità locali.
Fate imparare ai cuochi la preparazione di una varietà di
questi piatti. Insegnate ai camerieri a consigliare questi
piatti e a parlarne. Inserite una pagina speciale nel menù.
Incertezza sui modi tradizionali di consumare le
specialità
Insegnate ai camerieri a far vedere agli ospiti come
consumare questi piatti. Consigliate bevande adatte.
Desiderio di imparare come preparare i piatti per
cucinarli a casa. Desiderio di acquistarne gli
ingredienti
Trascrivete alcune ricette fotocopiatele per distribuirle
gratuitamente. Organizzate delle serate gastronomiche
speciali una volta alla settimana. Tenete una scorta di
ingredienti locali in confezioni fantasiose. Tenete un
elenco di negozianti dove poter acquistare questi
ingredienti.
Desiderio di gustare le specialità “così come si faceva
nei bei tempi andati”
Collaborate con altri ristoranti, gruppi folkloristici,
negozianti e organizzate una settimana gastronomica
all'anno in alta stagione.
DANIMARCA
L'affumicatoio di Hasle
Sulle tracce del turista
Tutto è cominciato quando l'amministrazione comunale
di Hasle affittò il vecchio affumicatoio, vuoto e ridotto in
cattivo stato, a una società privata che voleva farne un
deposito. Dopo aver ripulito il posto vennero alla luce
una serie di attrezzature e di vecchi forni autentici. Fu
deciso di provare ad affumicare le aringhe in modo
tradizionale usando le vecchie attrezzature e i forni.
L'associazione turistica locale insieme ad alcuni volontari
della zona aprì per due mesi e fu un successo che portò la
stessa associazione a decidere di prendere in gestione
l'affumicatoio. In un edificio simile contiguo
all'affumicatoio un'associazione di storia locale ha aperto,
con il sostegno dell'amministrazione, un museo
sull'aringa.
Il prodotto
Il prodotto in vendita è il pesce affumicato preparato nel
modo tradizionale in un affumicatoio restaurato
rispettandone l'aspetto originale. Il visitatore può seguire
l'intero processo, dalla pulitura all'essiccamento fino
all'affumicatura del pesce nei vecchi forni e poi
degustarlo. Si può vedere la storia dell'industria della
pesca e dell'affumicatura nel museo lì accanto. Una volta
alla settimana è possibile partecipare a una visita guidata
dell'affumicatoio e del museo, che si pubblicizzano
insieme in tutte le principali brochure turistiche dell'isola
di Bornholm.
Visitatori
L'affumicatoio ha circa 500.000 visitatori all'anno,
soprattutto turisti, che vengono dalla Germania e dalla
Danimarca sia come viaggiatori individuali che come
gruppi organizzati. L'alta stagione va da luglio ad agosto,
ma l'affumicatoio è aperto da aprile fino ad ottobre.
Personale e amministrazione
L'associazione turistica locale gestisce l'affumicatoio.
L'entrata principale è costituita dalla vendita delle aringhe
affumicate, ma si vendono anche gelati, bevande e articoli
come magliette e berretti. L'affumicatoio ha ottenuto
un'esenzione dalle autorità sanitarie per essiccare e
affumicare il pesce nei vecchi forni, cosa altrimenti
illegale per motivi sanitari. Di conseguenza non c'è
l'autorizzazione a vendere il pesce affumicato per
asporto o all'ingrosso.
Personale
L'affumicatoio impiega quattro persone a tempo pieno
per sei, sette mesi all'anno: un direttore, due persone
che si occupano della preparazione e dell'affumicatura
del pesce e una che serve i clienti. Nei mesi pieni di
attività ci sono dalle sei alle otto persone a servire i
clienti. Non c'è una vera e propria formazione del
personale. All'inizio molti dei volontari erano anziani
che avevano lavorato nell'industria della pesca e che
sapevano preparare e affumicare il pesce alla maniera
tradizionale. Le relative tecniche sono state apprese
dal resto del personale.
Il futuro: osservazioni e consigli
Per il futuro si prevede di mantenere l'autenticità
dell'affumicatoio e di attenersi alle vecchie tradizioni.
E' importante conservare le procedure tradizionali. Ai
turisti piace scoprire che c'è una storia dietro a un
prodotto.
Consigli per il settore ricettivo
I vostri ospiti vi vedono come gli esperti del posto in grado di dare informazioni sulle cose da vedere, sugli
eventi, sulle attrazioni e su altri posti interessanti. Siate perciò preparati ad andare incontro alle loro
domande che riguardano i beni culturali. Forse riterrete utile, allora, prepararvi a rispondere alle seguenti
domande.
Richieste tipo
Chiedere di posti interessanti
Azioni
Aggiornate le vostre conoscenze sulle attrazioni nelle
vicinanze (che cosa vedere, orari d'apertura, costi).
Rinnovate il vostro espositore per brochure e
tenetelo aggiornato. Preparate i vostri collaboratori
(soprattutto il personale stagionale) a rispondere a
queste domande.
Informarsi sui luoghi
dove si trovano le attrazioni turistiche
Tenete sempre a disposizione orari degli autobus e
cartine per spiegare come raggiungere una
destinazione.
Chiedere di guide locali
Date informazioni sulle guide locali e contattatele.
Chiedere dei programmi in caso di cattivo tempo
Tenete sempre a disposizione un elenco delle attività
in corso.
Chiedere delle specialità locali
Consigliate dei buoni ristoranti.
Chiedere delle feste e delle tradizioni locali
Fornite un programma e preoccupatevi di raccontare
il come e il perché delle feste o delle tradizioni locali.
ITALIA
Ospitalità innovativa in Puglia
L'idea
Trullidea è una riuscita forma di ricettività nei trulli,
abitazioni contadine, restaurati ad Alberobello, in Puglia. Il
paese deve la sua fama proprio ai trulli, che danno al centro
abitato e alla campagna circostante un carattere
particolare. L'idea era quella di conservare la funzione
originale dei trulli come abitazione o luogo di permanenza
e, allo stesso tempo, promuovere gli aspetti locali come
l'artigianato e la cucina. Trullidea ha iniziato a operare nel
1997 ed è un modello molto innovativo di ospitalità, poiché
non si tratta di un albergo o di una pensione tradizionali,
bensì di un modo nuovo di ricevere gli ospiti nella parte più
antica del paese. Sono disponibili 15 trulli accoglienti, dotati
di tutte le comodità, ma con tutto il loro originale fascino
agreste. I turisti possono usufruire, proprio come negli
alberghi tradizionali, di un semplice bed and breakfast, della
mezza pensione o di quella completa. Sono stati creati
specifici pacchetti settimanali per promuovere la
gastronomia locale, gli usi e l'artigianato nei diversi periodi
dell'anno. Tali pacchetticonsentono di:
:• Gustare la cucina tradizionale della Puglia e assistere a
lavori tradizionali come la tessitura su telai molto vecchi
e l'incisione del rame
•
Partecipare,da settembre a dicembre, alla raccolta di
uva e olive, le colture principali della zona, e vederne la
trasformazione in vino e olio.
•
Essere testimoni delle varie fasi di restauro di queste
abitazioni uniche al mondo che sono i trulli.
Finanziamento
Il progetto è stato finanziato sia dal privato che dal pubblico e
Trullidea opera in convenzione con il Comune di
Alberobello, proprietario di alcuni dei trulli.
Visitatori e personale
5000 ospiti all'anno, di cui 60% dall'Italia e 40%
dall'estero. Per quanto riguarda i turisti internazionali il
25% circa viene dal Giappone e il resto dagli Stati Uniti,
dall'Austria, dalla Germania, dal Canada e dall'Olanda. Il
personale ha una buona conoscenza del patrimonio
culturale avendo ricevuto un'adeguata formazione. C'è
persino un giapponese,nel personale del front office, che
si occupa dei turisti provenienti dal suo paese. Ai turisti
vengono fornite brochure, cartine e informazioni sugli
itinerari riferiti ai trulli.
Network e cooperazione
Trullidea collabora con agenzie di viaggi e con i più
importanti tour operator italiani e stranieri. La società fa
anche parte di TRULLINET, un network che promuove il
turismo nella zona dei trulli di Alberobello, Martina
Franca, Locorotondo e Cisternino.
Il futuro
L'obiettivo per il futuro è prolungare la permanenza dei
turisti, perché molto spesso sono solo di passaggio,
richiamandoli per tutto l'anno e non solo durante i mesi
primaverili ed estivi.
Osservazioni e consigli
Il progetto è un buon esempio di un modello di ricettività
tradizionale che si fonde con speciali pacchetti vacanza al
fine di promuovere il patrimonio della gastronomia, delle
tradizioni locali e dell'artigianato. Il risultato è un'attività
redditizia e la conservazione del patrimonio UNESCO è
garantita.
Consigli per le attrazioni turistiche
La sfida centrale per le attrazioni culturali è passare da aride
esposizioni didattiche e da una protezione autoritaria dei siti (vedi
recinti e cartelli del tipo “non toccare”) a esperienze attive e gradevoli.
La gente non visita le attrazioni del patrimonio culturale solo per
imparare, ma piuttosto per ricevere una sorta di esperienza fisica o
sensoriale e per partecipare ad attività fuori dall'ordinario e da
ricordare. Questi stimoli non possono essere messi in moto
bombardando i turisti con i soliti dati, statici e noiosi circa un qualche
manufatto storico in mostra. I turisti hanno bisogno di esperienze
uniche, non banali, nuove, interessanti, intelligenti, che sappiano
suscitare emozioni in altre parole, bisogna usare le informazioni in
modo creativo, evocativo. Bisognerebbe far vivere le attrazioni, in
modo che i turisti siano ispirati a fare dei collegamenti personali fra il
posto e loro stessi e dunque imparino a rispettarlo. Si può creare una
risposta emotiva facendo rivivere il passato in un contesto teatrale,
attraverso esposizioni interattive o guide con una formazione speciale.
Gli interpreti creativi e comunicativi possono aiutare i visitatori a
imbarcarsi per un viaggio virtuale (forse un'odissea) nel passato del
bene culturale. Di conseguenza le immagini, i suoni e forse persino gli
stimoli olfattivi devono diventare sempre di più veicolo di
informazione e rappresentazione dando alla lettura un ruolo
secondario.
Mentre è impossibile dare istruzioni dettagliate valide per tutti
i siti di beni culturali, vogliamo richiamare la vostra attenzione
sui seguenti punti:
Richieste tipiche
Azioni
chiedere di dati storici
sistemare opuscoli omaggio
chiedere di avere una guida sul posto
sviluppare abilità nel fare le guide
chiedere di far da guida a gruppi speciali
(bambini, anziani, interessi specifici)
abilità interpretative
chiedere ricordini
merchandising
IRLANDA
Patrimonio e tutela al Centro interpretativo di Lough Gur
La storia
Da un punto di vista archeologico Lough Gur è di gran
lunga il più importante sito archeologico nella contea di
Limerick. Possiede anche altre attrattive una bella distesa
di acqua lacustre circondata da colline, animali selvatici in
gran numero, soprattutto da quando la zona è stata
dichiarata riserva naturale, alcune rare specie di flora come
per esempio il golden dock in via di estinzione in Irlanda, e il
rarissimo ceratofillo. In passato la gente si riuniva sulle rive
del lago nei soleggiati pomeriggi domenicali per godersi il
panorama, per fare una nuotata o anche per fare un picnic
in un bell'ambiente. Di tanto in tanto c'erano delle feste e
degli spettacoli. Il miglioramento dei mezzi di trasporto
portò molta più gente da più lontano. Nacque l'esigenza di
fornire strutture per il divertimento e di interpretare e
presentare il ricco patrimonio di Lough Gur
proteggendone i siti archeologici.
La valorizzazione
L'acquisto, nel 1976, dei cinque ettari di terra attigui al
lago da parte del Consiglio della Contea di Limerick è
stato l'inizio dell'attuale sviluppo. Una squadra di
archeologi diretti dal Prof. M.J.O'Kelly dell'Università di
Cork eseguì delle ricerche preliminari. Cominciò allora il
lavoro sul “Centro”. Nello stile e nell'aspetto è una copia
del tipo di costruzioni comuni a Lough Gur in epoca
neolitica, circa 3000 a.C.
Contemporaneamente fu portato a termine un
programma di rimboschimento intensivo sul crinale
montuoso adiacente. Mentre il Consiglio della Contea di
Limerick ha fornito il maggior contributo finanziario,
Borde Failte ha contribuito attraverso Shannonside
Tourism; l'Associazione per lo sviluppo di Lough Gur e il
Consiglio turistico di Limerick sono stati molto coinvolti.
In tutto è stata spesa, nella regione, una cifra pari a
250.000 sterline irlandesi. Il Centro è stato inaugurato
ufficialmente il 2 maggio 1981 ed è ora gestito dalla
Shannon Heritage, una società interna alla Shannon
Development Company.
Cose da vedere e da fare
Il Centro è aperto al pubblico da maggio pubblico da
maggio a ottobre. La presentazione audiovisiva racconta
la storia di Lough Gur a partire dalle epoche più remote,
dando rilievo all'Età della pietra. Le teche illustrano la
fattura delle ceramiche, la tessitura e la lavorazione dei
metalli e sono esposti plastici dei siti archeologici. Di
particolare interesse le copie dello scudo in bronzo, 700
a.C. circa, e del calice, 1679. Anche al folklore della zona
è dedicato un ampio spazio. Sono in vendita oggetti di
qualità di interesse irlandese. Due lavoratori stagionali,
preparati sugli argomenti pertinenti alla zona,
costituiscono il personale del Centro. Il Consiglio di
contea di Limerick provvede alla manutenzione. Lo
Shannon Heritage si occupa del marketing e della
promozione. I gruppi scolastici rappresentano una larga
fetta dei circa 10.000 visitatori annuali del Centro, che
richiama anche gruppi con interessi speciali oltre che
turisti in genere. In una nuova fase di valorizzazione la
zone di interpretazione potrebbe essere spostata al
castello di Bouchier, mettendo così in risalto l'accesso ai
siti archeologici. Si spera che questa fase cominci nel
2001. Nel frattempo la valorizzazione di venti anni fa
continua a erogare un servizio turistico informativo che
riguarda un ricco patrimonio.
Verificate le vostre abilità
E' probabile che i clienti trattati bene dal personale spendano di più e siano più soddisfatti della loro
scelta. In fin dei conti comprendete anche voi che certe abilità non sono limitate ai rapporti con la
clientela, ma che potete usare queste tecniche per comunicare con le persone che lavorano nella
vostra organizzazione o nell'industria turistica della vostra regione. Qual è il vostro livello di
comunicazione nei rapporti con i clienti e con i colleghi? Come vi comportate nei momenti di piena
attività e quando siete sotto pressione? Verificate queste abilità ripensando alle cose da fare e da non
fare nelle seguenti situazioni:
SI
Quando un cliente chiede informazioni,
sorridete e offritevi di aiutarlo. C'è sempre
un legame fra le richieste e la soddisfazione
del cliente.
Fate delle domande per capire esattamente
che cosa vuole il cliente. (Per es., quanto
tempo ha a disposizione? Ha una macchina?)
Date dei suggerimenti positivi e cercate di
consigliare prima i servizi della vostra
organizzazione.
NO
Non dite “non lo so” lasciando perdere.
Reperite l'informazione e passatela al
cliente.
Non dite “mi dispiace, non sono di qui” o
“non posso aiutarla, chieda a qualcun altro”.
Non teneteli ad aspettare lì davanti o con
il telefono aperto. Non sembrate seccati
o non fateli sentire in colpa per avervi
infastidito.
Anticipate le domande che le persone
potrebbero fare, sulla vostra organizzazione,
Non lasciate squillare il telefono più di tre
volte. Evitate le risposte negative. Non
dite “siamo chiusi”. “Questo e quell'altro
non è più disponibile”, ecc.
Richieste di informazioni al telefono:
presentatevi sempre dicendo il nome
dell'organizzazione e il vostro. Assicuratevi di
aver capito il nome del cliente e date seguito
alla sua richiesta.
Non fate i saputelli perché vi hanno fatto
domande stupide o non fate capire che
sono troppo pigri per trovarsi la risposta
da soli.
Siate gentili e cordiali, anche se il cliente
chiede la stessa cosa per la centesima volta.
Il futuro è adesso
Avrete probabilmente già sentito alcuni di questi consigli o
incontrato problemi simili nel vostro lavoro. C'è molto da fare,
allora! Ma vedrete che sviluppare le vostre competenze in
merito al patrimonio culturale è anche un buon affare. Aiutando
i turisti, li fate sentire soddisfatti ed è più probabile che ritornino
o che raccomandino ad altri la vostra organizzazione.
Ricordatevi che il passaparola è la miglior pubblicità!
Speriamo che questo manuale vi abbia dato l'ispirazione di
guardare sotto una nuova luce il vostro patrimonio locale e
anche idee sul modo di andare incontro ai clienti interessati.
Se avete bisogno di ulteriore aiuto circa la raccolta di
informazioni, su come si crea il concetto di bene culturale,
sullo sviluppo di un prodotto e sul marketing, rivolgetevi ai
vostri esperti locali (gli indirizzi da contattare sono nelle due
pagine successive).
Leonardo e Guide 2000
Leonardo è il programma di formazione e istruzione professionale dell'Unione Europea. Guide 2000 è uno
dei molti progetti pilota iniziati nella prima fase del programma. Guide 2000 è un progetto pilota che parte
dall'Islanda con partner danesi, italiani e irlandesi. Per accedere al programma un progetto deve prevedere
la cooperazione di almeno tre paesi. Scopo del programma è sostenere azioni che contribuiscano a creare
occupazione, apprendimento continuo e integrazione sociale. Il programma Leonardo si concentra su tre
obiettivi principali:
• Migliorare le abilità e le competenze di persone in formazione professionale iniziale.
• Migliorare qualità e accesso alla formazione professionale continua e l'apprendimento continuo.
• Promuovere l'innovazione attraverso la formazione, per migliorare la competitività, l'imprenditorialità
e per favorire la cooperazione e il partneriato.
Leonardo finanzia un'ampia serie di progetti con attenzione specifica alla formazione professionale. Ci sono
diversi tipi di progetti che possono essere sostenuti:
• Mobilità scambi di lavoratori e formatori in Europa.
• Progetti pilota produzione di materiali per la formazione tesi a sviluppare l'innovazione e la qualità della
formazione.
• Competenze linguistiche produzione di materiali linguistici settoriali.
• Network transnazionali facilitare il trasferimento e lo scambio di esperienze e successi.
• Materiali per consultazione, ricerche e statistiche.
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito WEB del programma Leonardo a Bruxelles:
http://europa.eu.int/comm/education/leonardo.html e contattando l'agenzia nazionale Leonardo.
Ulteriori informazioni
ITALIA
Informazioni locali per le PMI fornite da Tecnopolis CSATA s.c.r.l:
Assessorato al turismo - Regione Puglia
Via Bozzi 45/C,
70122 BARI
Tel. 080-5404811
Azienda Promozione Turistica
Provincia di Bari
Piazza A. Moro 33/A
70122 BARI
Tel. 080-5242361
Fax 080/5242329
Ufficio Informazioni
Piazza A. Moro 32/A
70122 BARI
Tel. 080-5242244
Azienda Promozione Turistica
Provincia di Brindisi
Via C. Colombo, 88
72100 BRINDISI
Tel. 0831/562126 - 563212
Fax 0831/562149
Azienda Promozione Turistica
Provincia di Foggia
Via Perrone, 17
71100 FOGGIA
Tel. 0881/723141
Fax 0881/776871
Azienda Promozione Turistica
Provincia di Lecce
Via Monte S. Michele, 20
73100 LECCE
Tel. 0832/314117
Fax 0832/310238
Azienda Promozione Turistica
Provincia di Taranto
Corso Umberto, 121
74100 TARANTO
Tel. 099/4532383
Fax 099/4532397
COTUP
Consorzio Operatori Turistici Pugliesi
Via Laterza, 61
70124 BARI
Tel. 080-5573896/5426126
e-mail: [email protected]
http://www.ba.dada.it/cotup
www.tno.it
I partners di Heritage Host
INVEST
Il centro Regionale per lo sviluppo dell'Islanda nord-occidentale INVEST è preposto allo sviluppo
economico locale attraverso l'assistenza alle PMI dell'industria leggere, dell'Agricoltura e del
Turismo.
INVEST ha rivestito anche un ruolo di leadership nello sviluppo della formazione a distanza
nell'area nord-occidentale attraverso l'uso di videoconferenze.
S. Egilbertsson, e-mail: [email protected]
Il Centro di Ricerche di Bornholm
RCB è un istituto di ricerche nazionale indipendente che agisce sotto l'egida del Ministero della
Ricerca danese. L'obiettivo del Centro attraverso le ricerche sul turismo e sullo sviluppo regionale,
che sono le aree di ricerca di specializzazione, è realizzare rilevanti ricerche che forniscano analisi
teoriche e empiriche sui processi decisionali che riguardano lo sviluppo nelle aree periferiche.
Particolari campi di ricerca sono il turismo nelle aree periferiche, la domanda e le politiche relative
al turismo, lo sviluppo rurale e il turismo, il marketing e il business nel turismo, le tecnologie
dell'informazione e la formazione nelle aree periferiche.
S. Gyimothy, e-mail: [email protected]
Lough Gur & District Historical Society
Il Lough Gur & District Historical Society è formato da un gruppo di persone che lavorano per
promuovere e conservare gli aspetti storici, archeologici, folcloristici e culturali della vita nella
propria area di Lough Gur, limerik e nella zona circostante.
Il contributo della Società in materia di storia e di folclore è altrettanto importante. LGDHS ha
realizzato collane per letture, eventi folcloristici e musicali e programmi di formazione
particolarmente rivolto ai giovani.
M. Quinlan, e-mail: [email protected]
Tecnopolis CSATA
Tecnopolis CSATA s.c.r.l. è una Società Consortile a Responsabilità Limitata, senza fini di lucro,
partecipata da Università, enti pubblici e imprese. Tecnopolis possiede una elevata capacità di
sviluppo e trasferimento tecnologico e competenze di punta nel settore ICT (Information
Communication Technologies) che la rendono capace di sviluppare soluzioni originali per far fronte
a problematiche diverse e di complessità medio-alta e di offrire a Imprese, Pubblica
amministrazione, Società di gestione di servizi e di pubblica utilità.
Tecnopolis, forte della sua trentennale esperienza nel campo, è riconosciuta a livello regionale e
nazionale quale Polo di Alta Formazione. Associando un alto contenuto tecnico scientifico, una
modularità e flessibilità in grado di offrire soluzioni integrate e l'insieme delle relazioni locali,
nazionali e internazionali Tecnopolis offre un'ampia gamma di opportunità formative di medio e
alto profilo e opera per la formazione tecnologica, la formazione per la gestione del territorio, la
formazione per la pubblica amministrazione locale e come centro per l'innovazione dei sistemi
formativi. L'offerta formativa è definita e realizzata in partnership con le istituzioni della formazione
(le università, le scuole) e con le imprese e le organizzazioni che operano sul territorio.
A. Di Giovanni, e-mail: [email protected]
Il progetto è stato coordinato da
Rognvaldur Gudmundsson
Roursim Reserch & Consulting
Taeknigardi, Dunhagi 5
IS-107 Reykjavik
ICELAND
Tel. (+354) 555 4130
E' il nostro ambiente
a determinare la crescita per il futuro
E' importante per ogni nazione che siano valutate le energie
creative locali in tutti i settori possibili. Gli studi più recenti
evidenziano che la crescita principale nel Turismo è legata al
turismo culturale.
In questo settore si aprono nuove soluzioni e nuove
possibilità di lavoro e pertanto è vitale compiere sforzi in
questa area perché le aziende del settore possano non solo
sopravvivere ma prosperare.
Questo manuale è volto a presentare alle persone il
concetto del turismo culturale, le varie possibilità che
esistono in esso e come possa essere determinante
sostenerlo per il successo.
L'obiettivo è assistere le persone a cui si rivolge
nell'esaminare le risorse del proprio contesto per creare
reali opportunità di lavoro che siano piacevoli e allo stesso
tempo gratificanti.