Nota integrativa consolidata del Gruppo DigiTouch

Transcript

Nota integrativa consolidata del Gruppo DigiTouch
DigiTouch
Bilancio intermedio consolidato del Gruppo
al 30 giugno 2016
Indice
1. Introduzione
Principali dati economico-finanziari consolidati del Gruppo DigiTouch
Azionariato
Organi Sociali
DigiTouch in Borsa
2. Relazione sulla Gestione
Premessa
Andamento economico-finanziario consolidato del Gruppo DigiTouch
Andamento economico-gestionale delle società del Gruppo DigiTouch
Rapporti con parti correlate
Eventi significativi del primo semestre 2016 e avvenuti dopo la chiusura del semestre
Altre informazioni
Obiettivi e politiche di gestione del rischio e relativa esposizione
Evoluzione prevedibile della gestione
3. Bilancio intermedio consolidato: prospetti contabili e nota integrativa del Gruppo DigiTouch
4. Relazione
Relazione della Società di revisione
2
1. Introduzione
3
Principali dati economico-finanziari consolidati del Gruppo DigiTouch
(unità di euro)
1°Semestre
2016 (Reported)
Ricavi totali
Margine operativo lordo (EBITDA) [1]
in % dei ricavi
Risultato operativo (EBIT)
in % dei ricavi
Utile (consolidato)
in % dei ricavi
Utile (quota del Gruppo)
Utile (quota di terzi)
13.541.497
1.847.187
13,64
525.173
3,9
1.035.491
7,6
1.037.679
(2.188)
Utile base per azione [2]
Utile diluito per azione [3]
0,07
0,07
30/06/2016
Reported
Patrimonio netto
Indebitamento finanziario netto
Leverage
13.691.274
(204.650)
n.a.
1°Semestre
2015 (Reported)
10.454.877
1.509.615
14,44
1.026.357
9,8
816.864
7,8
595.123
221.741
0,04
0,04
31/12/2015
Reported
12.655.783
1.392.507
0,11
[1] EBITDA calcolato come differenza tra valore e costi della produzione, più ammortamenti, più
svalutazioni, accantonamenti per rischi e oneri diversi di gestione
[2] Calcolato assumendo il numero delle azioni in circolazione alla fine dell'esercizio
[3] Calcolato assumendo il numero delle azioni in circolazione alla fine dell'esercizio maggiorato del
numero delle azioni risultante in caso di conversione integrale del prestito obbligazionario
n.a. non applicabile in virtù della posizione finanziaria netta positiva
4
Azionariato e organigramma
Situazione al 30 giugno 2016 e progress al 30 settembre 2016
* Il 22 luglio 2016 è stato firmato un aumento di capitale di Back Office Srl che ha permesso di consolidare
la quota direttamente controllata da DigiTouch al 100%.
5
Organi sociali
Consiglio di Amministrazione1
Collegio Sindacale1
Presidente
Simone Ranucci Brandimarte
Consigliere Delegato
Paolo Mardegan
Consigliere
Marco Trombetti
Consigliere non esecutivo
Daniele Meini
Consigliere indipendente
Mauro Del Rio
Presidente
Paolo Flaminio Storti
Sindaco effettivo
Alberto Carlo Magrì
Sindaco effettivo
Roberto Colarusso
Sindaco supplente
Stefano Vittadini
Sindaco supplente
Luca Santaroni
Società di revisione2
BDO Italia S.p.A.
1 Con
nomina da parte dell’Assemblea dell’11 febbraio 2015 e in carica per gli esercizi dal 2015 al 2017.
Il 29 aprile 2016 l’Assemblea dei Soci di DigiTouch SpA si è riunita per deliberare tra i vari punti all'ordine del giorno anche la
nomina del Sig. Marco Trombetti come amministratore di DigiTouch S.p.A. in sostituzione del Sig. Matteo Antonelli, su richiesta
del socio sig. Daniele Meini, pervenuta in data 14 aprile 2016 e corredata da Relazione illustrativa depositata agli atti della
società.
Il 25 luglio 2016 si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Soci di DigiTouch SpA per deliberare sull’Integrazione del collegio
sindacale in seguito alle dimissioni del Presidente Dott. Sergio Gemma, del Sindaco Effettivo Dott. Domenico Antonio Italiano e
del Sindaco Supplente Dott. Paolo Castellano. L'Assemblea ha approvato la lista unitaria dei candidati presentata dall’azionista
Daniele Meini, titolare di n. 1.650.500 azioni, pari al 11,88% del capitale sociale di DigiTouch S.p.A.
2In
data 24 luglio 2015 per effetto della cessione del ramo di azienda audit da Mazars S.p.A., revisore legale nominato da parte
dell’Assemblea dei Soci dell’11 febbraio 2015(in carica per gli esercizi dal 2015 al 2017), a BDO Italia S.p.A , ai sensi e per gli
effetti di legge, l’incarico di revisione legale prosegue senza soluzione di continuità con la Società cessionaria , alle medesime
condizioni e termini già previsti.
6
Il Consiglio di Amministrazione: una squadra giovane e di comprovata
esperienza
Simone Ranucci
Brandimarte
Simone Ranucci Brandimarte è nato a Roma il 24 marzo 1973 e ha un’esperienza di 18 anni nel settore del business
digitale e mobile. È stato tra i fondatori di Buongiorno, società leader nel mobile marketing e nel digital entertainment,
presso cui ha svolto il ruolo di managing director, svolgendo inoltre gli incarichi di CEO e COO presso Buongiorno Hong
Kong fino al 2010, joint venture tra Mitsui e Buongiorno. Nel 2010 ha fondato Glamoo, società attiva nel settore del
c.d. “mobile SoLo” (social & location) e del mobile couponing. Simone Ranucci Brandimarte è inoltre co-fondatore,
business angel e advisor di diverse start-up attive in Europa e Asia, tra cui WithFounders. Collabora con DigiTouch dal
2007, di cui è diventato presidente del Consiglio di Amministrazione nel marzo 2014.
Paolo
Mardegan
Paolo Mardegan è nato a Milano il 20 agosto 1971 ed è laureato in Scienze politiche presso l’Università Cattolica Sacro
Cuore nel 1995. Dal 1995 al 1996line producer per Mediaset. Dal 1997 al 1998 editor presso Bancalavoro, lanciando il
primo sito web di ricerca e offerta di lavoro. Tra il 1998 e il 1999 producer per Tv Net, seguendo la realizzazione del
canale televisione per il sito “mediasetonline.com”. Dal 1999 al 2000 con Think come product & content manager,
curando la gestione del Sito “Hot.it” e lo sviluppo di CanaleSport.com e, tra il 2000 e il 2001, business development
manager. Dal 2001 al 2002 responsabile marketing & business development presso IN3. Dal 2002 al 2006 director
content development, responsabile della creazione, sviluppo e fornitura per i paesi in cui operava Buongiorno
Vitaminic. Dal 2006 al 2009 premium business director, responsabile dell’area “sms premium” per NeoNetwork,
società del gruppo Magnolia. Nel 2009 entra in DigiTouch, assumendo nel 2010 il ruolo di Direttore Generale e
Amministratore Delegato. E’ oggi anche Membro del Consiglio Direttivo 2014/2017 di IAB Italia
Marco
Trombetti
Marco Trombetti è nato a Roma il 14/03/1976. È fondatore e Amministratore Delegato di Translated, azienda leader
mondiale nelle traduzioni online. Recentemente ha fondato Pi Campus un fondo di venture capital per la fase seed.
Precedentemente ha fondato Memopal, uno dei primi sistemi di cloud storage.
Daniele
Meini
Mauro
Del Rio
Daniele Meini è nato a Roma il giorno 8 agosto 1970. Ha conseguito una laurea in Economia e Commercio, cum laude,
presso l’università La Sapienza nel 1994 e un MBA presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido
Carli – Luiss nel 1996. Daniele Meini ha lavorato dal 1996 al 2000 come consulente aziendale nella divisione Strategic
Services di Andersen Consulting e successivamente presso Buongiorno Group, come financial e administrative
manager fino al 2004 e come CFO fino al 2007; in seguito, dal 2007 al 2011 è stato business development manager per
Autostrade per l’Italia S.p.A. e dal 2011 è CEO di Ecomouv. È inoltre attivo in qualità di business angel su
diversiprogetti.
Mauro Del Rio è nato a Sant’Ilario d’Enza (RE), 20 febbraio 1964. E’ fondatore e Presidente di Buongiorno, fondata nel
1999, quotata in Borsa Italiana nel 2003 ed acquistata per circa 300 milioni di dollari da NTT Docomo nel 2012.Mauro
Del Rio è anche amministratore di Docomo Deutschland (la società europea holding di NTT Docomo) e Consigliere
indipendente in Seat Pagine Gialle (Directories) e Gazzetta di Parma. Prima di fondare Buongiorno Mauro ha
collaborato con Andersen Consulting (ora Accenture) dove ha lavorato sulla strategia di internet e Ote
Telecomunicazioni S.p.A.(società del Gruppo Marconi) occupandosi di R&S e progettazione hardware. Mauro Del Rio è
in possesso di una laurea in ingegneria presso Università di Bologna e di un master in IT da Cefriel-Politecnico di
Milano.
(società del Gruppo Marconi) occupandosi di R&S e progettazione hardware. Mauro Del Rio è in possesso di una
laurea in ingegneria presso Università di Bologna e di un master in IT da Cefriel-Politecnico di Milano.
7
DigiTouch in Borsa
Fonte dati: Borsa Italiana
Principali dati di mercato
30/06/2016
Capitale sociale (€) 1
Numero azioni 1
Capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2016 (€)
Utile per azione (€) 2
FFO per azione (€) 3
Prezzo al 30 giugno 2016 (€) 3
Prezzo massimo (€) 4
Prezzo minimo (€) 4
5
Prezzo per azione/Utile per azione (P/E)
7
Prezzo per azione/FFO per azione
6
Market to book value
694.835
13.896.695
25.806.163
0,07
0,13
1,86
2,30
1,80
24,92
14,21
1,88
1
2
3
4
5
6
7
Dato risultante post ammissione alla negoziazione presso AIM Italia
Calcolato in base all'utile di Consolidato di Gruppo del primo semestre 2016 e al numero di azioni di cui alla nota 1
Prezzo di chiusura
Range di prezzo registrato nel periodo dal 1 gennaio al 30 giugno 2016
Calcolato in base al prezzo di chiusura al 30 giugno 2016 e sull'utile di Gruppo consolidato del primo semestre 2016
Calcolato in base alla capitalizzazione di chiusura e al patrimonio netto di Gruppo al 30 giugno 2016
Calcolato in base alla capitalizzazione di chiusura e al FFO di Gruppo al 30 giugno 2016
8
2. Relazione sulla gestione
9
Premessa
Evoluzione della struttura del Gruppo
Nel corso del 2016 il Gruppo DigiTouch ha proseguito nel suo percorso di crescita e sviluppo del Piano
Industriale sia attraverso la crescita organica che attraverso operazioni di merger&acquisition che hanno
permesso di ampliare il portafoglio di prodotti e servizi offerti alla clientela e rendere più chiara e lineare
la value proposition (in quest’ottica si deve interpretare la cessione della maggioranza della
concessionaria interna MediaMob).
Relativamente al perimetro di consolidamento del primo semestre questo comprende il 100% di
Performedia S.r.l., E3 S.r.l., Audiens S.r.l. e Automotive Digital Solutions S.r.l. e l’80,96% di Back Office
S.r.l.. Non rientrano nel consolidamento in quanto partecipazioni di minoranza il 10% di Opengate S.r.l. e
il 42% di Mediamob S.r.l..
Nei mesi immediatamente successivi si sono perfezionate altre operazioni importanti e in particolare il:

13 luglio: acquisto del 100% di Optimized Group S.r.l. società di Milano attiva nella gestione e
pianificazione di campagne di SEO e SEM che integra l’offerta performance del Gruppo;

22 luglio: aumento di capitale di Audiens S.r.l. attraverso il conferimento in natura della
piattaforma tecnologica che è stata sviluppata nel corso degli ultimi 15 mesi e di cui si è avviata la
commercializzazione ad inizio 2016;

22 luglio: aumento di capitale di Back Office che ha permesso di consolidare la quota direttamente
controllata da DigiTouch al 100%

22 luglio: delibera del progetto di fusione inversa di CRM S.r.l. in E3 S.r.l. che permetterà di
accorciare la filiera di controllo in una logica di semplificazione e razionalizzazione della struttura
societaria.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo DigiTouch ha anche deciso di avviare un progetto di
aumento di capitale della controllata Audiens Srl per un ammontare compreso tra 1,0 e 1,5 milioni di Euro.
10
La struttura del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 risulta quindi come segue:
Variazioni nel perimetro di consolidamento:
1. Acquisto del 10% in Open Gate Italia Srl
2. Cessione della partecipazione di maggioranza (51%) in MediaMob Srl
3. Fusione mediante incorporazione della società CRM Srl in E3 Srl per semplificare la catena
societaria
4. Acquisto del 100% di Optimized Group Srl perfezionato a luglio 2016
*Nota con riferimento a Back Office Srl: il 22 luglio 2016 è stato firmato un aumento di capitale di Back
Office Srl che ha permesso di consolidare la quota direttamente controllata da DigiTouch al 100%.
11
Sviluppo del Gruppo nel corso del primo semestre 2016
Nel corso del primo semestre 2016 il Gruppo DigiTouch ha consolidato le acquisizioni completate l’anno
precedente e aperto nuovi rapporti con primari clienti. Questo si è tradotto in una crescita dei ricavi
molto significativa pari a 32% sulle due principali linee di business di DigiTouch: Mobile&Social
Advertising e Performance Advertising.
I risultati sono riportati nel grafico seguente, dal quale si evince che la unit Mobile&Social cresce più
velocemente di quella Performance:
Divisione: Mobile&Social Media Marketing
La divisione Mobile&Social Media ha realizzato ricavi complessivi per 10,4 milioni di Euro (l’incidenza di
MediaMob è stata pari a 1 milione di Euro nel periodo di consolidamento compreso tra il 1 gennaio e
l’31 maggio).
Il trend di crescita della Vostra società è stato molto positivo, in particolare con riferimento ad un
contesto di mercato che ha mostrato un trend di crescita importante. L’Osservatorio Internet Media del
Politecnico di Milano, ha riportato che il mercato italiano degli Internet Media – determinato da
pubblicità online (per il 95%) e da acquisti degli utenti di notizie, video e musica – nel 2016 registra un
forte incremento (11%), in linea con la tendenza del 2015. Un dato molto significativo, se lo si confronta
con quello della Tv che rimane stabile, e quello in flessione della carta stampata.
Marta Valsecchi, direttore dell’Osservatorio, ha affermato che “il mercato pubblicitario complessivo nel
2015 vale 7,4 miliardi di euro, in leggera crescita (+3%) rispetto al 2014. L’Internet advertising ha
rafforzato la sua posizione di secondo mezzo pubblicitario italiano con una quota del 29% (rispetto al
27% nel 2014), alle spalle della televisione, che continua a valere il 49% (50% nel 2014) ma sempre
davanti alla stampa che scende al 17% (18% nel 2014) e alla radio (stabile al 5%).”
Divisione: Performance Marketing
La divisione performance ha generato ricavi per complessivi 2,7 milioni di Euro. Per la prima volta si
12
raccolgono i primi dati in Italia sul performance marketing. Ancora Marta Valsecchi, direttore
Osservatori Internet Media e Mobile Strategy degli Osservatori Digital Innovation Polimi afferma: “Se si
considera che il search rappresenta un terzo di tutto il digital advertising e che parte di esso fa parte del
performance marketing, ci si rende conto di quanto pesi sul settore il performance. Attualmente il
performance marketing rappresenta circa il 50-55% del digital advertising”.
Un dato di mercato inferiore rispetto alle stime fornite da IAB US che registrano circa il 65% di
performance marketing sul totale mercato della pubblicità digitale.
La strategia del Gruppo DigiTouch è stata quella di presidiare direttamente questi segmento di mercato
attraverso assets e una offerta proprietaria. In questo, senso nel corso del primo semestre 2016 si è
rilanciato il portale “mutuiperlacasa.com” per potenziare l’offerta nel settore performance per banche
ed istituti finanziari e si è rafforzata l’offerta nel crescente mercato del SEM (search engine marketing) e
del SEO (search engine optimization) tramite l’acquisizione di Optimized Group.
Il portale verticale sulla comparazione di auto nuove denominato “autoandplus” è stato mantenuto
ancora in fase di test, in prospettiva di lanciarlo in modo importante in chiave commerciale nel 2017.
Divisione: Mobile Data Profiling & Analytics
Per quanto riguarda la divisione “big data” questo business costituisce l’attività che Audiens s.r.l. si
propone di offrire sul mercato. Nata come divisione di business di DigiTouch, quest’ultima ha
sostanzialmente svolto un ruolo di incubatore tecnologico di Audiens, mettendo a disposizione risorse
finanziarie e umane, che hanno consentito di mettere a punto una piattaforma tecnologica di gestione
di cluster anonimi e autorizzati (Audiens), raccolti da operatori telefonici per la loro valorizzazione nel
planning di campagne di advertising su device mobili.
L’attività di incubatore ha consentito di sviluppare un servizio di mobile analytics per editori e brand che
hanno mobile sites o mobile apps per la conoscenza dei profili socio-demografici dei visitatori. Pertanto,
Audiens di fatto rappresenta una Data Monetization Platform (DMP), cioè una piattaforma tecnologica
che consente di profilare dati che hanno un valore pubblicitario, che è basata su due moduli tecnologici:
un modulo di mobile analytics, cioè di analisi dei dati degli utenti di device mobili, e un modulo di mobile
profiling, cioè funzionale alla pubblicità automatizzata su dati profilati.
Gli elementi di profilazione alla base del servizio di mobile analytics e di profiling sono dati certificati, in
quanto provenienti da contratti sottoscritti tra gli operatori telefonici e gli utenti di device mobili, e di
qualità elevata, in quanto i contenuti informativi sono più ampi e dettagliati rispetto a quelli ottenibili da
tecnologia cookie-based.
Inoltre, il software Audiens non consente solamente di ottenere più informazioni rispetto alla tecnologia
cookie-based, ma anche di ottenere più dati rispetto allo standard del mobile profiling e di elaborare in
misura più approfondita i dati degli utenti di device mobili resi disponibili dagli operatori telefonici.
Infine, Audiens rende disponibile agli operatori di telefonia mobile con i quali ha sottoscritto e
sottoscriverà accordi tecnologico-commerciali, un software di reportistica e analisi dei comportamenti
dei loro utenti, e ai digital brand ed editori un software per le analisi di comportamenti e di efficacia di
campagne pubblicitarie effettuabili autonomamente.
13
Dalla costituzione della società (febbraio 2015), lo sviluppo della piattaforma tecnologica Audiens è
continuato con il supporto di DigiTouch, sia dal punto di vista finanziario che di risorse umane (attività di
sviluppo tecnologico), ma a breve, anche in funzione della operazione di aumento di capitale previsto,
finalizzato all’ingresso nel capitale sociale di potenziali investitori, DigiTouch ha perfezionato il
conferimento di tutta la piattaforma tecnologica e gli assets a questa collegata per un valore pari a circa
1,3 milioni di Euro il 22 luglio u.s..
La piattaforma Audiens, in sintesi, consente di ottimizzare il processo di compravendita di spazi
pubblicitari online ed è caratterizzata dai seguenti punti di forza:



individuazione di potenziali utenti destinatari di inserzioni pubblicitarie (target) elaborando i dati
trasmessi dagli operatori telefonici;
capacità di raggiungere i potenziali utenti target attraverso differenti canali di comunicazione;
capacità di misurare l’efficienza e i risultati delle campagne pubblicitarie anche in termini di
segmento di utenti target e non solo per canale pubblicitario utilizzato.
Grazie a tali caratteristiche, il servizio che Audiens è in grado di offrire rappresenta un punto di contatto
tra gli inserzionisti e gli editori, rispettivamente nell’acquisto e nella vendita degli spazi pubblicitari, con
riferimento ai circuiti di programmatic buying (acquisto di spazi pubblicitari selezionati in base a criteri
qualitativi quali abitudini e interessi dei target delle campagne) e real time bidding (acquisto di spazi
pubblicitari online in tempo reale attraverso un sistema ad asta).
Riguardo alla fornitura dei dati, Audiens ha sottoscritto il primo accordo con un operatore telefonico per
l’utilizzo ed elaborazione di dati di utenti di device mobili con H3G il 20 marzo 2015, cui ha fatto seguito
la sottoscrizione il 2 maggio 2016 di un accordo con Vodafone. L’obiettivo di Audiens è la sottoscrizione
di analoghi accordi con altri operatori telefonici per disporre di un database di utenti sempre più ampio,
che ad oggi (settembre 2016) conta su oltre 10 milioni di utenti già profilati.
Sul versante distributivo dei servizi erogati, Audiens ha sottoscritto accordi con tre importanti operatori
(Demand-Side Platform): Adform, DoubleClick e, di recente, AppNexus. Questi ultimi rappresentano gli
intermediari attraverso i quali Audiens offre i propri dati ai centri media, e ai quali sono resi disponibili i
suoi dati profilati ai fini della implementazione delle campagne pubblicitarie. Gli accordi sottoscritti
hanno consentito una integrazione completa del software Audiens con le piattaforme utilizzate da
Adform, DoubleClick e da AppNexus.
*******
Sempre nel primo semestre, nel mese di giugno, si è perfezionata la cessione del 51% di MediaMob a
Mobyt. Quest’operazione s’inserisce nell’ambito del piano strategico di focalizzazione di DigiTouch sulle
proprie attività core e nella ricerca di massimizzare la marginalità aziendale. Il prezzo totale
dell’operazione è stato definito in Euro 1,275 milioni e ha permesso di realizzare una plusvalenza pari a
1,158 Euro. Allo stesso tempo DigiTouch esce dal segmento delle concessionarie indipendenti per
seguire la sua strategia di consolidamento nel business delle agenzie/centri media mobile e social da un
lato e performance dall’altro.
14
Nel mese di aprile è stato acquistato il 10% di Open Gate Italia S.r.l., si tratta di una partecipazione di
minoranza in una delle società di consulenza specializzata in Public Affairs, Media Relations, Strategy &
Regulation più dinamiche in Italia con il quale si inoltre è definita una partnership commerciale.
Il Piano di acquisto azioni proprie
Al 30 giugno la Capogruppo DigiTouch detiene in portafoglio 38.500 azioni proprie.
Il piano di buy back in conformità con le previsioni assembleari è stato deliberato dal Consiglio di
Amministrazione di DigiTouch Spa in data 10 giugno 2015 di cui si riportano i presupposti ed i principali
obiettivi che la Società intende perseguire:
-
utilizzare le proprie azioni come oggetto di investimento per un efficiente impiego della liquidità
generata dall'attività caratteristica della Società;
procedere ad acquisti di azioni proprie dai beneficiari di eventuali piani di stock option deliberati
dai competenti organi sociali;
consentire l'utilizzo delle azioni proprie nell'ambito di operazioni connesse alla gestione
caratteristica ovvero di progetti coerenti con le linee strategiche che la Società intende
perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari.
L'assemblea nel febbraio 2015 aveva stabilito che l’acquisto di azioni proprie:
-
-
-
-
potrà avvenire nei limiti degli utili distribuibili e/o delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo
bilancio approvato, assicurando la parità di trattamento degli azionisti;
interesserà solo azioni interamente liberate e, in qualunque momento, il numero massimo delle
azioni proprie possedute dalla Società, non potrà superare il limite del 5% del capitale sociale della
stessa, tenendo anche conto delle azioni che eventualmente dovessero essere possedute da
società controllate;
sia effettuato ad un corrispettivo non inferiore nel minimo del 20% e non superiore nel massimo
del 20% (venti per cento) al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa
del giorno precedente ogni singola operazione e comunque per un controvalore massimo in ogni
momento di complessivi euro 500.000;
sia consentito per un periodo pari al periodo massimo consentito dalla legislazione vigente, mentre
l'autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è senza limiti temporali;
avvenga, in considerazione delle diverse finalità perseguibili mediante le operazioni sulle azioni
proprie, secondo le modalità, da individuarsi di volta in volta a discrezione del Consiglio di
Amministrazione;
che i successivi atti di disposizione e l'esercizio del diritto di opzione spettante in relazione alle
azioni proprie acquistate in portafoglio della Società, purché alle condizioni e nei limiti di legge, ai
sensi dell'art.2357-ter c.c., in qualsiasi momento, in tutto o in parte, siano attuati mediante
alienazione delle stesse sul mercato, ai blocchi o altrimenti fuori mercato, ovvero cessione di
eventuali diritti reali e/o personali relativi alle stesse, attribuendo al Consiglio di Amministrazione, il
potere di stabilire, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, i termini, le modalità e le
condizioni dell'atto di disposizione delle azioni proprie ritenuti più opportuni nell'interesse della
Società, fermo restando che (a)il corrispettivo della cessione del diritto di proprietà e di ogni altro
diritto reale e/o personale non dovrà essere inferiore del 20% (venti per cento) rispetto al valore di
mercato del diritto ceduto nel giorno precedente ogni singola cessione; (b) gli atti di disposizione
effettuati nell'ambito di progetti industriali o di operazioni di finanza straordinaria, mediante
operazioni di scambio, permuta o conferimento o altre modalità che implichino il trasferimento
15
delle azioni proprie potranno avvenire al prezzo o al valore che risulterà congruo e in linea con
l'operazione, tenuto anche conto dell'andamento del mercato.
16
Andamento economico-finanziario del Gruppo DigiTouch
Gestione economica consolidata del Gruppo DigiTouch
I “Ricavi Totali” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch sono pari a euro 13.541.497,
in aumento del 29,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. I “Ricavi Operativi” ammontano ad
euro 13.113.995 in incremento del 32,0% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio a
dimostrazione che il Gruppo continua a crescere anche se in un contesto competitivo molto acceso e in
un mercato che complessivamente come detto cresce di circa il 10%.
I “Costi Capitalizzati”, pari a Euro 300.821, sono diminuiti del 37% in quanto diversi progetti portati
avanti negli scorsi mesi sono venuti a compimento e in particolare il progetto Audiens.
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO DIGITOUCH
(unità di euro)
1° Semestre
2016
%
[A]
1° Semestre
2015
%
[B]
Variazione
[A]-[B]
%
Ricavi operativi
Altri ricavi
Costi capitalizzati
Totale ricavi
96,8 13.113.995 95,1 9.937.947
0,9
126.681 0,4
41.419
2,2
300.821 4,5
475.511
100 13.541.497 100 10.454.877
3.176.048
85.262
(174.690)
3.086.620
32,0
205,9
(36,7)
29,5
Costi operativi
Costo del lavoro
EBITDA
73,7
12,6
13,6
9.982.411 76,0
1.711.899 9,5
1.847.187 14,4
7.950.246
995.016
1.509.615
2.032.165
716.883
337.572
25,6
72,0
22,4
9,8
3,9
1.322.014 4,6
525.173 9,8
483.258
1.026.357
838.756
(501.184)
173,6
(48,8)
Proventi/(oneri) finanziari
9,0
Rettifiche su attività finanziarie 0,0
Proventi/(oneri) straordinari
0,0
Utile ante imposte
12,8
1.214.764
(3.590)
89
1.736.436
1,0
(0,1)
0,0
10,7
102.172
(5.894)
(5)
1.122.630
1.112.592 1.088,9
2.304 (39,1)
94
n.a.
613.806
54,7
Imposte dell'esercizio
Utile netto consolidato
5,2
7,6
700.945 2,9
1.035.491 7,8
305.766
816.864
di competenza:
Gruppo
Interessenze di terzi
7,7
0,0
1.037.679 5,7
(2.188) 2,1
595.123
221.741
Ammortamenti, svalutazioni,
accantonamenti e oneri diversi
EBIT
395.179
218.627
129,2
26,8
442.556
74,4
(223.929) (101,0)
n.a. non applicabile
I “Costi Operativi” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch ammontano ad euro
9.982.411 in aumento del 25,6% rispetto al primo semestre 2016 che registrava per la medesima voce
contabile costi pari a 7.950.246. La crescita importante è in linea con la crescita dei ricavi con l’obiettivo
di acquisire nuovi clienti e allargare i servizi proposti. Tra i costi operativi sono stati contabilizzati anche
17
euro 89mila relativi alle cause promosse da DigiTouch SpA su controversie relative all’applicazione ed
esecuzione del contratto di acquisto della Società Performedia.
Il “Costo del Lavoro” consolidato del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch è pari a euro 1.711.899
in aumento del 72% rispetto al corrispondente periodo del 2015; tale dinamica è principalmente
collegata all’allargamento del perimetro di consolidamento con l’acquisizione della Società E3 e al
rafforzamento della struttura di governo centrale del Gruppo.
Il “Margine Operativo Lordo” (EBITDA) consolidato del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch
ammonta ad euro 1.847.187 in aumento del 22,4% rispetto al corrispondente valore del primo semestre
2015 che riportava un dato pari a 1.509.615. Si constata una leggera flessione della marginalità relativa
che passa dal 14,4% del 2015 al 13,6% del 2016. Il Management ritiene che questo lieve decremento sia
attribuibile alla contabilizzazione degli extra costi giudiziali e sulla gestione non ancora pienamente
ottimizzata delle campagne pubblicitarie (per esempio il processo di migrazione delle campagne
advertising verso la piattaforma programmatic di Gruppo è in corso) e delle sinergie di post acquisizione.
Il “Risultato Operativo” (EBIT) consolidato del primo semestre 2016 è pari a euro 525.173 in forte
flessione rispetto al corrispondente periodo del 2015, laddove si attestava a euro 1.026.357; tale
flessione di circa il 48,8% sconta principalmente l’accresciuto peso degli ammortamenti delle
immobilizzazioni immateriali relative agli investimenti sostenuti per la quotazione e per le acquisizioni
condotte negli ultimi anni e la perdita su una posizione creditoria di euro 250mila.
I “Proventi e oneri finanziari” consolidati del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch evidenziano un
saldo netto positivo di euro 1.214.764 rispetto al saldo positivo di euro 102.172 del primo semestre
2015. La forte crescita del periodo in esame è principalmente determinata dalla plusvalenza (pari a euro
1.158.716) generata dalla cessione del 51% della concessionaria MediaMob S.r.l. al Gruppo Mobyt. In
parte residuale ulteriori benefici si sono ottenuti dalla cessione di Titoli di Stato in portafoglio per
complessivi euro 129mila.
Per effetto di quanto sopra riportato l’utile ante imposte (EBT) del primo semestre 2016 del Gruppo
DigiTouch chiude con un saldo positivo euro 1.736.436.
Le “Imposte del periodo” consolidate relative al primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch presentano
un saldo pari a euro 700.945, in aumento del 129,2% rispetto al corrispondente dato consolidato del
primo semestre 2015 che ammontava a euro 305.766, soprattutto per il grosso impatto della
plusvalenza generata dalla cessione del 51% della concessionaria Mediamob S.r.l. completamente
tassata e dalla non deducibilità dell’ammortamento del Goodwill per complessivi euro 547.806 rispetto
al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 144.366.
L’“Utile netto consolidato del periodo” relativo al primo semestre 2016 risulta conseguentemente pari a
euro 1.035.491, in crescita del 26,8% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre
2015 che ammontava a euro 816.864.
L’“Utile netto del periodo di competenza del Gruppo” per il primo semestre 2016 si attesta ad euro
1.037.679, in aumento del 74,4% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015
che ammontava a euro 595.123.
18
Infine, l’”Utile netto del periodo di competenza di terzi” per il primo semestre 2016 è pari a euro (2.188),
rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammonta a euro 221.741.
19
Struttura patrimoniale consolidata del Gruppo DigiTouch
Il capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2016 ammonta a euro 13.486.624, sostanzialmente
stabile (incremento del 4,0%) rispetto al valore corrispondente (pari a euro 14.048.291) al 31 dicembre
2015. Infatti il capitale immobilizzato nel periodo in esame è rimasto invariato e pari a euro 14.095.473
di cui la maggior parte relativa all’avviamento (goodwill) derivante dalle partecipazioni acquisite nel
corso degli ultimi anni attraverso la crescita per linee esterne che il Gruppo ha perseguito.
Il capitale di esercizio è invece diminuito da euro 425.772 al 31 dicembre 2015 a euro 277.536 negativi
principalmente per effetto dei debiti tributari netti che ammontano, incluse le imposte anticipate, ad
euro 1.553.220 al 30 giugno 2016. In linea invece il Capitale Circolante Netto che si incrementa del solo
del 3,1% nel semestre.
STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA RICLASSIFICATA DEL GRUPPO DIGITOUCH
(unità di euro)
30 Giugno
2016
%
Capitale immobilizzato
Avviamento
Costi di sviluppo
Altre attività immateriali
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni finanziarie
104,5
72,4
1,4
26,7
2,1
2,0
Capitale di esercizio
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Ratei e risconti attivi e passivi
Altre attività e passività
(78,3)
Trattamento di fine rapporto
CAPITALE INVESTITO NETTO
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di terzi
Patrimonio netto
31 Dicembre
2015
[A]
%
14.095.473
9.763.129
182.334
3.598.897
280.264
270.849
99,6
73,6
2,1
21,9
1,9
0,0
[B]
107.786
(575.922)
(116.421)
522.956
6.624
270.549
(703.308)
2.414.347
(3.405.801)
1.040.439
(752.293)
(165,2)
33.855
(9,3)
(50,9)
(14,3)
(8,4)
425.772
9.925.037
(7.157.382)
(1.166.309)
(1.175.574)
(2,5)
(331.313)
(2,6)
(365.168)
91,5
(0,9)
100
101,6
(0,1)
101,5
24,3
47,6
(89,2)
64,0
(4,0)
13.702.930
(11.656)
13.691.274
90,2
(0,1)
12.665.252
(9.469)
12.655.783
1.037.678
(2.187)
1.035.491
23,1
9,9
2.688.703
6.856.675
(7.511.479)
(641.392)
1.392.507
(3.300)
(168.599)
(846.068)
427.060
(1.006.250)
(1.597.157)
(114,7)
100
14.048.291
(561.667)
(4,0)
COPERTURE
100,0
13.486.624
LEVERAGE
2,4
90.183
(561.667)
(1,5)
(7,5)
17,0
14.048.291
(62,0)
(1,6)
(39,0)
100
2.685.403
6.688.076
(8.357.547)
(214.332)
(1.006.250)
(204.650)
49,6
(8,3)
0,8
(5,6)
13.486.624
Debiti finanziari e obbligazionari
- a breve termine
- a lungo termine
Disponibilità liquide ed equivalenti
Titoli non strumentali all'attività operativa
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
Indebitamento finanziario netto
19,9
3,0
70,6
%
13.987.687
10.339.051
298.755
3.075.941
273.640
300
(277.536)
12.339.384
(10.563.183)
(125.870)
(1.927.867)
(2,1)
Variazione
[A]-[B]
n.a.
90,1
19,1
48,8
(53,5)
(4,6)
-
8,2
8,2
(0,1)
(2,5)
11,3
(66,6)
n.a.
0,11
La copertura del capitale investito netto consolidato al 30 giugno 2016 è assicurata dal patrimonio netto
per euro 13.691.274 e una posizione finanziaria netta consolidata positiva per euro 204.650.
La posizione finanziaria di Gruppo consolidata si compone di cassa, crediti finanziari (derivanti
dall’operazione di cessione della maggioranza di MediaMob al Gruppo Mobyt per euro 956mila) e azioni
proprie (per euro 69mila) per complessivi euro 9.578.129 e debiti finanziari consolidati per euro
9.373.479. La struttura debitoria è così composta:
20
Finanziamenti in essere Gruppo DigiTouch
Valore Nominale
in Euro/000
3.000
1.775
1.550
1.380
1.581
9.286
Prestito Obbligazionario a 5 anni
Vendor Loans Azionisti Performedia
Vendor Loan seconda tranche azionisti E3
Earn Out azionisti E3
Finanziamento Unicredit
Totale Finanziamenti Gruppo DigiTouch
Scadenza
15-mar-20
Vedi sezione contenziosi
08-gen-17
08-gen-18
Finanziamento a 5 anni
Gestione finanziaria consolidata del Gruppo DigiTouch
Il flusso di cassa netto consolidato del primo semestre in chiusura al 30 giugno 2016 generato dal
Gruppo DigiTouch risulta pari a euro 846.088 in diminuzione del 91,9% rispetto al corrispondente dato
consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 10.484.384.
I Funds From Operations consolidati (FFO), dopo un utile consolidato del Gruppo DigiTouch del primo
semestre 2016 di euro 1.035.491 e rettifiche da ammortamenti e altri componenti non monetari
imposte e interessi consolidati per complessivi euro 781.066, ammontano a euro 1.816.557 in aumento
del 19,0% rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro
1.526.734.
Considerando il decremento nel capitale di esercizio consolidato per euro 192.273, nonché i flussi
finanziari consolidati generati connessi a dividendi, interessi e imposte incassati e pagati di euro
(24.885), il flusso di cassa netto consolidato da attività operativa del primo semestre 2016 del Gruppo
DigiTouch è positivo e si attesta a euro 1.599.399 in diminuzione del 17,7% rispetto al corrispondente
dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro 1.943.960.
Dopo gli investimenti tecnici del primo semestre 2016 del Gruppo DigiTouch di euro 459.793, il Free
Cash Flow consolidato generato nel primo semestre 2016 dal Gruppo DigiTouch ammonta a euro
1.139.606 rispetto al corrispondente dato consolidato del primo semestre 2015 che ammontava a euro
(656.840).
A valle dei flussi finanziari consolidati generati dal decremento dei debiti finanziari a medio e lungo
termine che, al lordo degli investimenti in attività finanziarie non strumentali, ammontano in totale a
euro 293.514, il flusso di cassa netto consolidato del periodo risulta pertanto di euro 846.088.
Infine, la variazione della posizione finanziaria netta positiva consolidata di euro 1.597.157, si riconcilia il
Free Cash Flow consolidato generato di euro 1.139.606 mediante il flusso di cassa di altre variazioni di
euro 457.551.
21
RENDICONTO FINANZIARIO RICLASSIFICATO CONSOLIDATO DEL GRUPPO DIGITOUCH
(unità di euro)
Utile consolidato del periodo
1° Semestre
2016
%
[A]
1° Semestre
2015
%
[B]
Variazione
[A]-[B]
%
64,7
1.035.491
42,0
816.864
218.627
26,8
Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa operativo:
- ammortamenti e altri componenti non monetari
- imposte, interessi e dividendi
Funds consolidati From Operations (FFO)
81,7
(32,9)
113,6
1.306.846
(525.780)
1.816.557
26,6
9,9
78,5
517.704
192.166
1.526.734
789.142
(717.946)
289.823
152,4
n.a.
19,0
Variazione del capitale di esercizio
Imposte pagate, interessi (pagati) incassati
(12,0)
n.a.
(192.273)
(24.885)
14,7
6,7
286.284
130.942
(478.557)
(155.827)
n.a.
n.a.
102
1.599.399
100
1.943.960
(344.561)
(17,7)
Investimenti tecnici consolidati
Investimenti e disinv. in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda 19,9
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(45,5)
Altre variazioni relative all'attività di investimento
(3,2)
318.750 (21,1)
(727.205) (109,2)
(51.338)
(3,5)
(409.261)
(2.123.681)
(67.858)
728.011
1.396.476
16.520
n.a.
(65,8)
(24,3)
Free Cash Flow consolidato (FCF)
71,3
1.139.606
(33,8)
(656.840)
1.796.446
n.a.
n.a.
(10,7)
(0,0)
(7,6)
(171.839)
(4)
(121.675)
459,5
128,0
(16,6)
2,3
8.931.601
2.487.673
(323.050)
45.000
(8.931.601)
(2.659.512)
323.046
(166.675)
n.a.
n.a.
(100,0)
n.a.
52,9
846.088
539,3
10.484.384
(9.638.296)
(91,9)
Free Cash Flow (FCF) consolidato
71,4
1.139.606
(8,2)
(656.840)
1.796.446
n.a.
Flusso di cassa del capitale proprio
Debiti e crediti finanziari società acquisite
Altre variazioni
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO
n.a.
457.551
1.597.157
111,9
(0,2)
(3,5)
100
8.931.601
(16.864)
(278.398)
(7.979.499)
(8.931.601)
16.864
735.949
9.576.656
n.a.
n.a.
n.a.
n.a.
Flusso di Cassa Netto consolidato da Attività Operativa
Flusso di cassa del capitale proprio
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine
Variazioni area di consolidamento e altre
Investimenti e disinvestimenti attività finanziarie non strumentali
FLUSSO DI CASSA NETTO CONSOLIDATO DEL PERIODO
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO
22
28,6
100
Andamento economico-gestionale delle società del Gruppo DigiTouch
In seguito si riportano i commenti sull’andamento economico gestionale delle tre principali linee di
business del Gruppo DigiTouch nel primo semestre 2016.
I tre segmenti di business del Gruppo DigiTouch si identificano come segue:



Mobile e Social: nel perimetro in questione rientra la Concessionaria Mediamob solo fino alla data
di cessione della partecipazione di maggioranze, mentre costituiscono il perno principale di attività
il business agenziale di DigiTouch e la società social E3;
Performance e Vertical Comparables: comprende il business relativo alle campagne di marketing
pubblicitario performance based della controllata Performedia e delle due società attive nei
verticals finanziari con il sito mutuiperlacasa.com e automotive con auto+
Big data & analytics: comprende il business della controllata Audiens S.r.l.
Con riferimento ai principali indicatori economici (segnatamente ricavi lordi, inclusivi dalle
capitalizzazioni, EBITDA e EBIT) nella tabella di seguito riportata si evidenziano i valori conseguiti dalla
Capogruppo e dalla nei primi semestri 2016 e 2015 e le rispettive variazioni assolute.
1° Semestre
2016
2015
Business Unit
Mobile e Social
Performance e Vertical Comparables
Big Data & analytics
Totale
10.829.698
2.669.762
42.037
Ricavi lordi
Variazione
1° Semestre
2016
2015
6.168.693 4.661.005 1.432.479
4.437.268 (1.767.506)
459.042
0
42.037
(44.334)
13.541.497 10.605.961 2.935.536
1.847.187
765.689
741.380
0
1.507.069
EBITDA
Variazione
1° Semestre
2016
2015
666.790 1.019.857
(282.338) (449.086)
(44.334)
(45.598)
340.118
EBIT
Variazione
510.100
509.757
661.795 (1.110.881)
0
(45.598)
525.173 1.171.895
(646.722)
Rapporti con parti correlate
Con riferimento ai rapporti con parti correlate, si rinvia al corrispondente paragrafo incluso nella nota
integrativa al bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.
Si segnala che in data 9 marzo 2015, Il Consiglio di Amministrazione di DigiTouch ha approvato, il
“Regolamento per le operazioni con parti correlate e soggetti collegati”, che disciplina le regole relative
all’identificazione, all’approvazione e all’esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere
dalla Società al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle stesse.
Contenziosi
Deposito contenzioso contro Marketing Multimedia e Matteo Antonelli (Performedia)
Il 29 luglio 2016 DigiTouch S.p.A. ha citato avanti il Tribunale di Milano il sig. Matteo Antonelli e
Marketing Multimedia S.r.l., chiedendo: (a) l’accertamento della responsabilità del sig. Matteo Antonelli
e di Marketing Multimedia S.r.l. ai sensi degli artt. 1440 e/o 1337 c.c., in relazione a una serie di
comportamenti ritenuti decettivi e illeciti assunti dai convenuti in occasione della stipula dell’accordo in
data 1 luglio 2014 avente ad oggetto il trasferimento a DigiTouch S.p.A. delle quote di Performedia S.r.l.
e del relativo atto modificativo in data 17 settembre 2015, e/o per violazione delle rappresentazioni e
garanzie contenute nel medesimo accordo in data 1 luglio 2014; (b) l’accertamento del diritto di
DigiTouch S.p.A. di ottenere un risarcimento dei danni per Euro 1.890.608,95, ovvero, in subordine, un
23
indennizzo per Euro 1.880.608,95, oltre interessi; (c) il ristoro del danno a mezzo della rideterminazione
in minus del prezzo, con conseguente accertamento della non debenza da parte di DigiTouch S.p.A. delle
residue tranches di prezzo contrattuale, salva la condanna dei convenuti al risarcimento del maggior
danno.
Il giudizio pende avanti il Tribunale di Milano e la prima udienza è fissata per il 7 marzo 2017.
Deposito contenzioso Term Sheet Matteo Antonelli
Il 3 dicembre 2015 DigiTouch S.p.A., Performedia S.r.l. e alcuni azionisti della prima hanno citato avanti il
Tribunale di Milano il sig. Matteo Antonelli, contestando la violazione da parte di quest’ultimo di alcuni
suoi obblighi ai sensi del Term Sheet (contenente la disciplina di alcuni profili del rapporto di
amministrazione tra il sig. Antonelli e DigiTouch S.p.A./Performedia S.r.l.) e del Patto Parasociale
stipulati in data 1 agosto 2014 e chiedendo: (i) la risoluzione del Term Sheet per fatto e colpa del sig.
Antonelli; (ii) la condanna del sig. Antonelli al pagamento, a favore di Performedia S.r.l., della penale da
Euro 1.000.000 prevista dal Term Sheet e, a favore di DigiTouch S.p.A., della penale da Euro 1.000.000
prevista dal Patto Parasociale, oltre interessi; (iii) la condanna del sig. Antonelli al rispetto del patto di
non concorrenza previsto dal Term Sheet fino al 31 dicembre 2018, ovvero, in subordine, fino al 31
ottobre 2016.
Il sig. Antonelli si è costituito in giudizio con comparsa di risposta in data 31 maggio 2016, opponendosi
alle domande attoree e formulando domande riconvenzionali a vario titolo (presunti compensi e altri
asseriti danni) per una somma allegata di oltre Euro 2,8 milioni.
Il giudizio pende avanti il Tribunale di Milano e la prossima udienza, all’esito dello scambio delle
memorie ex art. 183 comma 6, c.p.c., è fissata per il 22 novembre 2016.
Eventi significativi del primo semestre 2016 e avvenuti dopo la chiusura del
semestre
Acquisto del 10% di Open Gate Italia Srl
Il 22 aprile 2016 DigiTouch SpA ha acquisito il 10% di Open Gate Italia Srl, società di consulenza
specializzata in Public Affairs, Media Relations, Strategy & Regulation e Digital PR.
L’operazione è stata formalizzata mediante la sottoscrizione di un aumento di capitale interamente
riservato a DigiTouch, che vi ha provveduto parte per cassa e parte mediante il conferimento di azioni
proprie.
L’operazione è volta al rafforzamento dell’offerta commerciale grazie alla complementarietà dei
portafogli e alle relazioni di business.
Open Gate Italia mette a disposizione di DigiTouch le proprie competenze e specializzazioni nei mercati
di rete fortemente regolati (TLC, media, trasporti, energia) e con riguardo alle dinamiche decisionali e di
comunicazione ad essi connesse.
24
DigiTouch mette a disposizione di Open Gate Italia la sua expertise nel digital marketing e nella
progettazione di campagne di comunicazione cross-media, gestite con le più innovative soluzioni
tecnologiche, per consentire a Open Gate Italia di offrire ai propri clienti un servizio ad alto valore
aggiunto.
Con il perfezionamento di questa operazione DigiTouch Spa entra di fatto nel capitale sociale di Open
Gate Italia Srl (ripartito ora in: 57,60% Laura Rovizzi; 17,98% Franco Spicciariello, 14,42% Tullio
Camiglieri, 10% DigiTouch SpA) e acquisisce il diritto di nominare un rappresentante nel Consiglio di
Amministrazione, cui ha designato Paolo Mardegan.
Cessione della partecipazione di controllo in MediaMob
Con l'obiettivo di dare alla unit MediaMob una sua identità societaria, in data 22 aprile 2016 è stata
costituita MediaMob Srl.
MediaMob, concessionaria di pubblicità nel campo digitale, è specializzata nelle pianificazioni su
piattaforme programmatiche, con formati disply, sms, dem, lead enrichment, notifiche push.
DigiTouch SpA, con delibera di assemblea dei soci in data 12 maggio 2016, ha deciso di aumentare a
pagamento il capitale sociale di MediaMob Srl da euro 10.000 ad euro 11.000, con un sovrapprezzo di
euro 167.000.
Nella stessa sede DigiTouch SpA ha conferito a MediaMob S.r.l. il Ramo d'Azienda di propria titolarità
quale precisato e quale, comunque, risultante dalla relazione del Dottor Antonio Ioele. Il conferimento è
avvenuto per il complessivo valore di euro 168.000, di cui euro 1.000 imputati a capitale, ed i restanti
euro 167.000 a sovrapprezzo.
L’8 giugno 2016 è avvenuta la cessione a Mobyt SpA (società attiva nel settore mobile
marketing&services e anch’essa quotata sul mercato AIM Italia) del 51% di MediaMob Srl, che ha
registrato nel FY 2015 un fatturato di circa Euro 3 milioni e un EBITDA di Euro 0,5 milioni.
Il prezzo totale per l’acquisizione del 51% di MediaMob srl è stato pari a Euro 1,275 milioni e corrisposto
per Euro 300 mila alla data del closing e in ulteriori distinte tranches nei successivi tre anni.
L’operazione ha permesso al Gruppo DigiTouch di rendere più lineare e chiara la propria value
proposition e di gestire in modo attivo il suo portafoglio di attività, in una ricerca costante di
massimizzazione del valore. A MediaMob Srl ha dato l’opportunità di diventare la prima concessionaria
indipendente leader sui nuovi media, attraverso: la valorizzazione della sua leadership nella relazione e
valorizzazione degli asset media con le Telco, il suo impegno nella creazione e nella valorizzazione di
soluzioni di digital marketing applicate ai nuovi media (connected tv, Internet of Things, wearable
devices, etc.) e infine il porsi come il punto di aggregazione per le piccole concessionarie indipendenti.
Acquisto del controllo di Optimized Group Srl
Il 13 luglio 2016 DigiTouch ha completato l’operazione di acquisizione del 100% di Optimized Group Srl
(web agency specializzata nel SEO - Search Engine Optimization – e che ha registrato nel FY 2015 un
25
fatturato di circa Euro 1 milione e un EBITDA di circa Euro 270mila1), annunciata il 30 giugno 2016,
essendosi realizzate le condizioni sospensive al perfezionamento dell’operazione.
Il Controvalore Fisso dell’Operazione, pari a Euro 1,350 milioni, è stato corrisposto il 13 luglio stesso
quanto a Euro 1,035 milioni per cassa e quanto a Euro 75mila in azioni DigiTouch. La restante quota del
Controvalore Fisso, pari a Euro 240mila, verrà corrisposta in azioni DigiTouch a 24 mesi dal closing, a
condizione che il fondatore di Optimized Group sia ancora impiegato nel Gruppo DigiTouch.
L’operazione ha avuto un duplice obiettivo. In primo luogo ha permesso al Gruppo DigiTouch di ampliare
il portafoglio prodotti, internalizzando un servizio (il SEO) che precedentemente erogava per lo più
tramite terze parti e crescendo in uno dei segmenti di offerta a maggior richiesta sul mercato del digital
marketing, anche internazionale. Optimized Group ha inoltre portato in dote al Gruppo circa 50 nuovi
clienti di media grandezza di cui circa la metà nei settori retail, finance, travel e abbigliamento, in modo
da diversificare la composizione per industry del fatturato.
In secondo luogo l’operazione ha consentito al Gruppo DigiTouch di potenziare il proprio management
team con una figura che vanta una solida expertise nel settore digital marketing a livello internazionale.
A Niklas Lindahl, il socio di maggioranza e amministratore delegato di Optimized Group, il Gruppo
DigiTouch ha affidato il ruolo di Head of International Development del Gruppo per avviare la fase di
internazionalizzazione la quale prevede l’acquisizione di budget pubblicitari di inserzionisti che
intendono investire in Italia ma dalle proprie sedi operative estere.
Ottenimento controllo 100% Back Office Srl
In data 15 settembre 2016, DigiTouch SpA ha ottenuto il 100% di Back Office Srl, la società proprietaria
del portale comparatore mutuiperlacasa.com e che è stata acquisita da DigiTouch SpA per l’80,96% a
maggio 2015, con facoltà di acquisto del restante 18,14% entro il 30 giugno 2016 in caso di
raggiungimento di prefissati obiettivi di budget.
A fronte del mancato raggiungimento di suddetti obiettivi, il 22 luglio 2016 in sede notarile è stato fatto
un atto per ripianare le perdite. In questa sede è stato cambiato l’oggetto sociale di Back Office Srl
passando da “società di intermediazione creditizia” a “società che di vendita di spazi pubblicitari” ed è
stato azzerato dalle perdite il patrimonio netto, grazie al versamento da parte di DigiTouch SpA di Euro
10.000,00, volto a rifondare il capitale sociale (che originariamente era di 120.000€ visto il diverso
oggetto sociale). DigiTouch ha quindi rinunciato a parte del finanziamento che aveva nei confronti di
Back Office Srl, girandone il capitale sociale a patrimonio netto.
Altre informazioni
Attività di ricerca e sviluppo e produzione interna di software tutelabile
Nell’ordinario svolgimento delle sue attività di business, il Gruppo svolge attività di ricerca e sviluppo,
oltre a produzione interna di diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, indirizzate alla messa a
punto di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, volte a:
1
L’EBITDA è stimabile in Euro 320mila a regime dopo le sinergie di costo a livello centrale riguardanti affitti,
consulenze amministrative-fiscali, etc.
26
-
rafforzare il proprio posizionamento soprattutto dal lato dell’offerta dedicata al presidio del
mercato interno e acquisire traffico advertising proveniente da realtà internazionali;
migliorare la profilazione degli utenti Mobile in modo che gli Advertisers possano personalizzare i
messaggi pubblicitari.
Fra le principali attività svolte nel primo semestre del 2016 dal Gruppo DigiTouch si segnalano quelle
per:
-
-
Audiens – Mobile Data Provider Platform: prosecuzione del progetto partito nel corso del 2014,
finalizzato alla creazione di una piattaforma di gestione dati che raccoglie, gestisce e profila i dati
dei consumatori di rete dati Mobile che riceve da diversi operatori di rete mobile. Attraverso
diverse integrazioni (JavaScript, SDK, API), Audiens mette tali informazioni a disposizione dei suoi
diversi partner. La piattaforma in oggetto è costituita da un software a cui gli advertiser e i
publisher potranno accedere, rispettivamente per profilare le campagne e analizzare le statistiche
di visualizzazione, tramite un’interfaccia web.
Dashboard: prevede la creazione di una piattaforma di gestione reportistica che permetterà ai
clienti, tramite un’interfaccia web, di visualizzare l’andamento delle campagne pubblicitarie in
tempo reale.
Nel primo semestre 2016 il totale degli investimenti sostenuti dal Gruppo per le attività di ricerca e
sviluppo e di produzione in economia di software tutelabile ammonta complessivamente a euro
786.540.
Tale importo è costituito da euro 300.821 per la somma delle risorse complessivamente dedicate dal
Gruppo alle attività di ricerca e sviluppo e produzione in economia di software tutelabile e si riferisce
quindi al costo del personale coinvolto, senza inclusione di eventuali ulteriori costi interni diretti e
indiretti e da euro 485.719 per acquisti esterni direttamente allocabili sugli stessi progetti.
Azioni proprie
La Società, alla chiusura del semestre e alla data di approvazione del presente bilancio intermedio, non
possiede azioni o quote di società controllanti, neanche per tramite di società fiduciaria o di interposta
persona, né nel corso del 2015 ha effettuato operazioni di acquisto o di alienazione di tali strumenti.
Fino alla trasformazione in società per azioni, occorsa in data 11 febbraio 2015 in base a conforme
delibera dell’Assemblea, in considerazione della precedente tipologia societaria a responsabilità limitata
che connotava DigiTouch, in virtù del divieto di acquisto di quote proprie contenuto nell’articolo 2474
del Codice civile, la Società non ha effettuato operazioni di acquisto o di alienazione di dette quote.
Con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie deliberato dall’Assemblea in data 11
febbraio 2015, si segnala che lo stesso alla data del 30 giugno 2016 risulta eseguito per n. 38.500 azioni
per un controvalore complessivo di euro 69.079 (valore medio di carico euro 1,79 per azione), mentre
alla data del 30 settembre 2016 le azioni proprie in portafoglio sono 55.500 per un controvalore
complessivo di euro 81986 (valore medio di carico euro 1,48 per azione).
27
Risorse umane
Tutte le aziende del Gruppo operano a livello nazionale e internazionale nel pieno rispetto dei diritti
sanciti dalle norme di legge e dai contratti di lavoro senza alcuna discriminazione di sesso, razza,
nazionalità o credenza religiosa.
Al 30 giugno 2016 il Gruppo DigiTouch in termini puntuali impiega 87 risorse tra contratti a tempo
indeterminato e contratti a tempo determinato rispetto alle 49 risorse impiegate al 30 giugno 2015.
Il Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 registra un organico medio di 85 risorse, incluse le posizioni a
tempo indeterminato e determinato; il corrispondente dato del primo semestre 2015 si attesta a 44.
Il Gruppo DigiTouch ritiene che il vantaggio competitivo di un’organizzazione risieda nel valore dei
singoli che in essa operano. È questa la ragione che ci spinge ad attrarre, accogliere e sviluppare talenti
capaci e competenti, ricchi di passione e potenzialità.
L’articolazione dei settori in cui il Gruppo opera consente di dare spazio al talento delle persone e
gratifica coloro che si dimostrano pronti ad investire competenze ed energie per il successo comune.
Il processo di selezione per il Gruppo viene gestito con l’obiettivo di mettere a fattor comune risorse di
elevate potenzialità, offrendo l’opportunità di omogeneizzare i requisiti di assunzione, le policy di
gestione del processo, i sistemi di valutazione delle competenze.
L’ingresso nel Gruppo è caratterizzato da percorsi professionali che favoriscono l’apprendimento
attraverso una molteplicità di esperienze e interventi formativi individuali e di gruppo.
Le politiche di mobilità infragruppo sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse interne e delle loro
competenze. Con questo obiettivo, la mobilità professionale, sia verticale che orizzontale, è il canale
preferenziale per la copertura delle job vacancies, permettendo di valorizzare il know-how, le capacità
distintive delle risorse e sviluppare nei fatti i talenti.
L’eterogeneità del business del Gruppo favorisce la mobilità interfunzionale, rendendo l’esperienza di
mobilità un’occasione unica di arricchimento professionale, di know-how e di crescita “individuale”.
Nel corso del 2015 e del primo semestre 2016 è stata implementata una nuova struttura organizzativa.
Al 30 giugno 2016 il Gruppo DigiTouch è strutturato come segue:
DigiTouch S.p.A., con funzione sia operative sia di holding capogruppo, responsabile di indirizzare e
coordinare le attività strategiche per il Gruppo;
E3 S.r.l., Performedia S.r.l., Audiens S.r.l. e Back-office S.r.l., Digital Automotive Solutions S.r.l. a
presidio dei segmenti di mercato di riferimento.
Il sistema retributivo del Gruppo valorizza competenze ed esperienze e remunera le risorse in funzione
del ruolo organizzativo, delle responsabilità ad esso connesse nonché premia le eccellenze garantendo
una creazione di valore sostenibile nel tempo attraverso il riconoscimento dei contributi individuali.
L’offerta retributiva è articolata su remunerazione fissa, variabile di breve e medio/lungo termine e
benefit addizionali.
28
I principali strumenti di incentivazione utilizzati a supporto delle politiche retributive aziendali sono
costituiti da elementi di retribuzione variabile a breve termine (MBO), che perseguono il raggiungimento
degli obiettivi di business garantendo una correlazione tra performance aziendali e prestazioni
individuali.
Obiettivi e politiche di gestione del rischio e relativa esposizione
Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi identificati, monitorati, e, per quanto di seguito
specificato, gestiti dal Gruppo DigiTouch, sono i seguenti: (i) i rischi operativi; (ii) il rischio di variazione
dei flussi finanziari, (iii) il rischio di variazione dei tassi di interesse; (iv) il rischio di credito derivante dalla
possibilità di default di una controparte; (v) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse
finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine.
Rischi operativi
Il Gruppo DigiTouch è impegnato ad assicurare che i rischi operativi, di prodotto, nonché le perdite che
possono emergere per il Gruppo o per i propri clienti siano costantemente monitorati, gestiti o
assicurati.
A tal fine il Gruppo DigiTouch ha predisposto a seconda dei diversi asset da monitorare e proteggere
degli strumenti operativi di controllo e di supervisione, in particolare con riferimento ai sistemi
informativi in termini di asset e di hardware.
Rischio di variazione dei flussi finanziari
Le priorità del Gruppo DigiTouch sono la creazione di valore, la crescita sostenibile, la redditività e la
minimizzazione del rischio. Pertanto le strutture finanziarie del Gruppo sono focalizzate a garantire la
massima efficienza nell’utilizzo di linee di credito per lo sviluppo del business commerciale e nel
contenimento dei rischi finanziari legati alla gestione operativa. La Direzione Finanziaria del Gruppo,
situata a Milano, gestisce il rischio di tasso, il rischio di credito e il rischio di liquidità.
Rischio di variazione dei tassi di interesse
Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività
finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L’obiettivo di gestione del rischio di
DigiTouch è l’ottimizzazione del rischio di tasso d’interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura
finanziaria.
Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione dei tassi di interesse in quanto il proprio indebitamento
finanziario nei confronti delle Istituzioni finanziarie in essere al 30 giugno 2016 è composto da formule a
tasso fisso e a tasso variabile. La componente dell’indebitamento finanziario lordo a tasso fisso è
costituita dal Prestito Obbligazionario Convertibile per complessivi Euro 3 milioni e remunerato al 6%
annuo e dal vendor loan verso i Venditori della società CRM/E3 per complessivi Euro 1.550mila.
DigiTouch, al fine di reperire le risorse finanziarie per l’acquisizione di Performedia, ha sottoscritto in
data 20 ottobre 2015 per un importo complessivo residuale di Euro 1.581mila un contratto di
finanziamento a 5 anni a tasso variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi. La restante parte del debito per
l’acquisizione di Performedia è rappresentata da un vendor loan verso i Venditori per un ammontare
residuale di 1.775.000 euro sul quale non è prevista remunerazione.
29
Quindi del debito lordo complessivo la composizione al 31 dicembre 2015 risulta la seguente: 49% a
tasso fisso, 17% a tasso variabile e 34% non remunerato.
Qualora in futuro si verificassero aumenti nei corsi dei tassi d’interesse, questi potrebbero comportare
un incremento degli oneri finanziari relativi all’indebitamento a tasso variabile con conseguenze
sull’attività e sulle prospettive di crescita della Società e del Gruppo DigiTouch, nonché sulla sua
situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Rischio credito
Il rischio credito rappresenta l’esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal
mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti. Il mancato o ritardato
pagamento dei corrispettivi dovuti potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e
sull’equilibrio finanziario del Gruppo DigiTouch.
Relativamente al rischio di inadempienza della controparte in contratti di natura commerciale,
la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni
accentrate di DigiTouch dedicate, ivi comprese le attività connesse al recupero crediti e
all’eventuale gestione del contenzioso. A livello Corporate sono definiti gli indirizzi e le
metodologie per la quantificazione e il controllo della rischiosità del cliente.
Rischio liquidità
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di
liquidare attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento
determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a
sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una
situazione di insolvibilità che pone a rischio l’attività aziendale.
L’obiettivo di gestione del rischio di DigiTouch è quello di porre in essere una struttura
finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business, garantisca un livello di liquidità
adeguato per il Gruppo, minimizzando il relativo costo opportunità e mantenendo un equilibrio
in termini di durata e di composizione del debito.
30
Evoluzione prevedibile della gestione
L’andamento del primo semestre 2016 è stato molto positivo in chiave di business e di consolidamento
del Gruppo sia per il rafforzamento della proposition commerciale attraverso l’acquisizione di nuovi
clienti sia attraverso il consolidamento delle relazioni con alcuni clienti strategici. Il processo di
consolidamento in atto nel settore è sempre in evoluzione e in questo contesto il Gruppo ha ancora una
volta giocato un ruolo attivo attraverso l’acquisizione di Optimized Group, società SEO/SEM che
permette di completare il ventaglio di prodotti e servizi digitali.
I prossimi mesi saranno dedicati ad un nuovo processo di integrazione e razionalizzazione e costante
ottimizzazione della macchina operativa e della specializzazione delle “fabbriche interne” di Gruppo con
l’obiettivo di continuare il percorso di marginalità che è stato tracciato negli ultimi anni.
In parallelo la cessione della maggioranza di MediaMob e l’avvio dell’aumento di capitale di Audiens
hanno permesso di rendere il Gruppo più lineare e chiaro nel suo posizionamento rispetto al mercato.
DigiTouch non svolge quindi più il ruolo di concessionaria e ha avviato la ricerca di risorse per
permettere al progetto Audiens, ormai attivo sul piano commerciale, di finanziare la crescita in
autonomia.
31
3. Bilancio intermedio consolidato: schemi contabili e
nota integrativa del Gruppo DigiTouch
32
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO - ATTIVO
(UNITA' DI EURO)
B) Immobilizzazioni
I – Immobilizzazioni immateriali:
1) costi di impianto e di ampliamento
2) costi di ricerca, sviluppoe pubblicità
3) diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili
5) avviamento
6) immobilizzazioni in corso e acconti
7) altre
Totale (I)
II – Immobilizzazioni materiali:
2) impianti e macchinario
3) attrezzature industriali e commerciali
4) altri beni
Totale (II)
III – Immobilizzazioni finanziarie:
1) partecipazioni in:
b) imprese collegate
d) altre imprese
Totale (III)
Totale immobilizzazioni (B)
C) Attivo circolante
II – Crediti:
1) verso clienti
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
3) verso imprese collegate
Importi esigibili entro l'esercizio
4-bis) crediti tributari
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
4-ter) imposte anticipate
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
5) verso altri
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
Totale (II)
III – Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni :
4) altre partecipazioni
5) azioni proprie
6) altri titoli
Totale (III)
IV – Disponibilità liquide:
1) depositi bancari e postali
3) danaro e valori in cassa
Totale (IV)
Totale attivo circolante (C)
D) Ratei e risconti
NOTE
33
31/12/2015
6.1
954.419
182.334
404.964
7.844
9.763.129
2.006.370
225.300
13.544.360
1.090.706
298.755
542.727
8.247
10.339.051
1.178.347
255.914
13.713.747
6.2
13.096
1.765
265.403
280.264
17.095
2.497
254.048
273.640
118.049
152.800
270.849
14.095.473
300
300
13.987.687
12.339.384
-
9.917.652
7.385
6.3
25.177
32.756
13.268
41.840
13.268
30.695
11.754
24.038
6.4
349.791
736.267
13.539.092
51.794
83.123
10.139.100
6.5
15.192
69.079
130.061
214.332
20.700
99.904
520.788
641.392
8.356.548
999
8.357.547
22.110.971
7.509.891
1.588
7.511.479
18.291.971
498.314
369.653
36.704.758
32.649.311
6.6
6.7
TOTALE ATTIVO (B+C+D)
30/06/2016
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO - PASSIVO
(UNITA' DI EURO)
NOTE
A) Patrimonio netto:
A1) Patrimonio netto di Gruppo:
I - Capitale
II - Riserva da sopraprezzo delle azioni
IV - Riserva legale
VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio
VI-bis – Riserva di consolidamento
VII - Altre riserve distintamente indicate:
1) straordinaria
2) altre riserve
IX - Utile del periodo di Gruppo
30/06/2016
31/12/2015
13.702.930
694.835
8.789.814
116.321
69.079
4.921
12.665.252
694.835
8.789.814
59.836
99.904
(5.295)
834.173
2.156.108
1.037.679
1.467.912
418.321
1.139.925
6.8
(11.656)
(9.468)
(2.188)
13.691.274
(9.469)
15.628
(25.097)
12.655.783
B) Fondi per rischi e oneri:
1) per trattamento di quiescenza e obblighi simili
2) per imposte, anche differite
Totale Fondi per rischi e oneri (B)
6.9
21.461
72.355
93.816
21.461
68.630
90.091
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
6.10
331.313
365.168
3.000.000
3.000.000
352.070
1.246.709
355.370
1.415.248
2.333.333
2.441.367
846
2.333.333
2.441.427
10.563.183
7.157.382
A2) Patrimonio netto di Terzi:
I - Capitale e riserve di terzi
II - Utile del periodo di Terzi
Totale Patrimonio netto (A)
D) Debiti:
2) obbligazioni convertibili
Importi esigibili oltre l'esercizio
4) verso banche
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
5) verso altri finanziatori
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
6) acconti
Importi esigibili entro l'esercizio
7) verso fornitori
Importi esigibili entro l'esercizio
10) verso imprese collegate
Importi esigibili entro l'esercizio
12) debiti tributari
Importi esigibili entro l'esercizio
Importi esigibili oltre l'esercizio
13) verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
Importi esigibili entro l'esercizio
14) altri debiti
Importi esigibili entro l'esercizio
Totale Debiti (D)
E) Ratei e risconti
33.066
1.641.693
-
846.790
31.182
227.730
201.495
6.11
124.174
21.964.171
220.080
18.002.307
6.12
624.184
1.535.962
36.704.758
32.649.311
30/06/2016
31/12/2015
TOTALE PASSIVO (A+B+C+D+E)
CONTI D'ORDINE CONSOLIDATI
(UNITA' DI EURO)
NOTE
Garanzie
-
-
Impegni
-
-
Altri
-
-
-
-
Totale conti d'ordine
7
34
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(UNITA' DI EURO)
NOTE
A) Valore della produzione
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
5) altri ricavi e proventi
- altri ricavi
Totale valore della produzione (A)
8.1
B) Costi della produzione
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
7) per servizi
8) per godimento di beni di terzi
9) per il personale:
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) trattamento di fine rapporto
e) altri costi
10) ammortamenti e svalutazioni:
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
d) svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide
14) oneri diversi di gestione
Totale costi della produzione (B)
8.2
Differenza tra valore e costi della produzione (A - B)
C) Proventi e oneri finanziari:
15) proventi da partecipazioni:
a) in controllate
b) in collegate
c) in controllanti
d) in altre imprese
16) altri proventi finanziari:
a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni:
- verso imprese collegate
- verso imprese controllanti
- verso altre imprese
b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni
c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
d) proventi diversi dai precedenti:
- da imprese collegate
- da imprese controllanti
- da altri
17) interessi e altri oneri finanziari:
- verso imprese collegate
- verso imprese controllanti
- verso altri
17-bis) Utile e perdite su cambi
T otale proventi e oneri finanziari (C)
8.3
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
13.113.995
300.821
9.937.947
475.511
126.681
13.541.497
41.419
10.454.877
24.366
9.802.138
155.907
10.641
7.847.667
91.938
1.341.149
282.262
87.363
1.125
1.711.899
766.996
170.561
49.996
7.463
995.016
896.592
44.714
28.177
969.483
428.997
21.389
352.531
13.016.324
32.872
9.428.520
525.173
1.026.357
1.158.716
25.359
131.812
128.537
23.379
1.438
6.432
134.969
2.126
26.943
117.678
13.398
1.214.764
450.386
45.155
(11.428)
102.172
D) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie:
18) rivalutazioni:
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
19) svalutazioni:
a) di partecipazioni
b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni
c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni
Totale delle rettifiche di valore (D)
1.918
-
8.4
5.508
(3.590)
2.599
8.493
(5.894)
E) Proventi e oneri straordinari:
20) proventi:
- plusvalenze da alienazione
92
- altri
21) oneri
- minusvalenze da alienazione
- imposte di esercizi precedenti
- altri
Totale dei proventi e oneri straordinari (E)
8.5
Risultato prima delle imposte (A - B +/- C +/- D +/- E)
22) imposte sul reddito dell’esercizio:
- correnti
- differite
3
89
5
(5)
1.736.436
1.122.630
690.882
10.063
303.075
2.691
1.035.491
816.864
1.037.679
595.123
(2.188)
221.741
8.6
22) Utile consolidato del periodo:
Utile del periodo di pertinenza del Gruppo
Utile del periodo di pertinenza di Terzi
35
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(UNITA' DI EURO)
NOTE
1° Semestre
2016
1° Semestre
2015
A. Flussi finanziari derivanti dalla gestione reddituale
Utile del periodo
Imposte sul reddito
Interessi passivi/(interessi attivi)
(Dividendi)
(Plusvalenze)/Minusvalenze da cessione attività
1. Utile dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi,
dividendi e plus/minusvalenze da cessione
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto
contropartita nel capitale circolante netto:
- Accantonamenti ai fondi
- Ammortamenti delle immobilizzazioni
- Svalutazioni per perdite durevoli di valore
- Altre rettifiche per elementi non monetari
2. Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn
Variazioni del capitale circolante netto:
- Decremento (incremento) dei crediti verso clienti
- Incremento (decremento) dei debiti verso fornitori
- Decremento (incremento) dei ratei e risconti attivi
- Incremento (decremento) dei ratei e risconti passivi
- Altre variazioni del capitale circolante netto
3. Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn
Altre rettifiche:
- Interessi incassati/(pagati)
- (Imposte sul reddito pagate)
- (Utilizzo dei fondi)
1.035.491
700.945
111.246
(25.359)
(1.312.612)
509.711
816.864
305.766
18.212
(131.812)
1.009.030
87.363
941.306
28.177
250.000
1.816.557
49.996
450.386
17.322
1.526.734
(2.692.524)
3.405.801
(128.661)
(911.778)
188.397
1.677.792
(162.737)
971.236
(135.943)
(490.627)
118.110
1.826.773
(24.885)
(870)
131.812
(13.755)
(53.508)
Flusso finanziario della gestione reddituale [A]
9.1
1.599.399
1.943.960
(51.338)
(727.205)
(152.500)
318.750
(67.858)
(2.123.681)
45.000
(409.261)
(612.293)
(2.555.800)
(7.857)
(163.982)
192.117
4.100.000
(1.804.444)
30.825
(4)
8.962.399
(30.798)
(323.050)
(141.018)
11.096.224
B. Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
(Investimenti) in immobilizzazioni materiali
(Investimenti) in immobilizzazioni immateriali
(Investimenti) in immobilizzazioni finanziarie
Prezzo di realizzo disinvestimenti immobilizzazioni finanziarie
(Acquisizione) Cessione di società controllate o rami di azienda al
netto delle disponibilità liquide
Flusso finanziario dell'attività di investimento [B]
9.2
C. Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento [C]
Mezzi di terzi:
Incremento (decremento) dei debiti a breve verso banche
Accensione finanziamenti
Rimborso finanziamenti
Mezzi propri:
Aumento di capitale
Cessione (Acquisto) di azioni proprie
Altre variazioni
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento [C]
Incremento (decremento delle disponibilità liquide)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo
Disponibilità liquide alla fine del periodo
36
9.3
9.4
846.088
7.511.459
8.357.547
10.484.384
1.883.996
12.368.380
Nota integrativa consolidata del Gruppo DigiTouch
1.
Informazioni generali
DigiTouch è uno dei principali player digitali indipendenti in Italia, che opera come agenzia di marketing
digitale mobile e new media.
Con le operazioni di finanza straordinaria degli ultimi due anni, il Gruppo sta proseguendo
nell’attuazione della strategia di consolidamento sul mercato italiano anche per linee esterne a cui si
affianca altresì una strategia di crescita per via organica.
Il Gruppo DigiTouch risulta operante nei servizi di mobile advertising, nella pianificazione media
strategica con un approccio legato alla performance, nei servizi di mobile data profiling and analytics e
infine nei comparatori verticali.
La Capogruppo DigiTouch S.p.A., le cui azioni a partire dal 16 marzo 2015, sono quotate presso il
Mercato Alternativo del Capitale organizzato e gestito da Borsa Italiana (“AIM Italia”), per effetto della
citata acquisizione ha assunto anche un ruolo di holding di partecipazioni di società operanti
nell’advertising digitale. La sede legale della Capogruppo è variata in corso d’anno e risulta in Milano,
Viale Vittorio Veneto 22; inoltre sempre in corso d’anno è stata istituita una sede secondaria in Roma,
Viale Africa 28.
La durata della Società è fissata al 31 dicembre 2050.
Alla data di predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo non risulta assoggettata ad
attività di direzione e coordinamento da parte delle imprese e delle persone fisiche che ne detengono il
capitale.
Il presente bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di DigiTouch nella
riunione del 30 settembre 2016.
Si segnala che il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2015 è stato assoggettato a revisione
legale da parte di BDO Italia S.p.A..
2.
Forma e contenuto del bilancio consolidato
Il bilancio consolidato intermedio del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016, redatto nel
presupposto della continuità aziendale della Capogruppo e delle imprese consolidate, è stato
predisposto in conformità al Principio contabile n. 30 sui bilanci intermedi, emesso
dall’Organismo Italiano di Contabilità.
Per effetto dell’acquisizione di una partecipazione di controllo in Perfomedia S.r.l., a partire dal
1 agosto 2014, a decorrere dall’esercizio 2014 DigiTouch è stata tenuta alla predisposizione del
bilancio consolidato di Gruppo, non potendosi avvalere dell’esonero dalla redazione dello
stesso per mancato superamento per due esercizi consecutivi dei limiti dimensionali previsto
dall’articolo 27 del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127, avendo nel contempo richiesto l’ammissione
37
alla negoziazione delle proprie azioni e obbligazioni presso il Mercato Alternativo del Capitale
organizzato e gestito da Borsa Italiana (“AIM Italia”), procedura che si è conclusa in data 16
marzo 2015.
Il bilancio consolidato intermedio è costituito dai prospetti contabili consolidati (stato
patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario) e dalla presente nota integrativa.
Tutti i valori sono espressi in unità di euro, salvo quando diversamente indicato. L’euro
costituisce la valuta di conto della Capogruppo e delle società controllate, nonché quella di
presentazione del bilancio consolidato intermedio.
Si segnala che nella predisposizione del presente bilancio consolidato intermedio di Gruppo
non si sono verificati casi eccezionali che abbiano richiesto il ricorso alla deroga prevista
dall’art. 29, comma 4, del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127.
3.
Area e criteri di consolidamento
Nella determinazione dell’area di consolidamento sono considerate società controllate quelle in
cui direttamente o indirettamente:
- si dispone, anche tramite società fiduciarie, della maggioranza dei voti esercitabili
nell’assemblea ordinaria (controllo “di diritto”);
- si dispone, anche tramite società fiduciarie, di voti sufficienti per esercitare un’influenza
dominante nell’assemblea ordinaria (controllo “di fatto”);
- si ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un’influenza
dominante, quando la legge applicabile consente tali contratti o clausole;
- si controlla, in base ad accordi con altri soci, la maggioranza dei diritti di voto.
Ai fini del consolidamento sono state utilizzate le situazioni contabili del primo semestre chiuso
al 30 giugno 2016 delle società facenti parte dell’area di consolidamento, predisposte in base
alle norme di legge e ai principi contabili emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità in vigore
alla data di riferimento del bilancio.
Il procedimento di consolidamento integrale dei bilanci comporta, ove applicabili, le seguenti
fasi:
a) rettifiche per uniformarsi ai principi contabili di Gruppo nonché eventuali altre rettifiche
che si rendessero necessarie ai fini del consolidamento;
b) traduzione dei bilanci espressi in valuta estera, utilizzando il cambio a pronti alla data di
bilancio per la conversione delle attività e delle passività e il cambio medio per le voci di
conto economico; l’effetto netto della traduzione del bilancio della controllata in euro si
rileva nella “riserva da differenze di traduzione” nell’ambito del patrimonio netto
consolidato;
c) aggregazione dei bilanci da consolidare indipendentemente dalla percentuale di
partecipazione;
38
d) eliminazione dei saldi e delle operazioni intercorse tra le imprese incluse nell’area di
consolidamento e degli utili e perdite interni o infragruppo;
e) eliminazione del valore d’iscrizione della partecipazione in impresa controllata, incluso nel
bilancio della società controllante e, ove presente, nel bilancio delle altre imprese del
Gruppo, in contropartita delle corrispondenti quote del patrimonio netto dell’impresa
controllata, di pertinenza del Gruppo;
f) rilevazione nel bilancio consolidato di eventuali imposte differite e/o anticipate;
g) analisi dei dividendi consolidati e loro specifico trattamento contabile, al fine di evitare la
doppia contabilizzazione degli utili delle partecipate;
h) trattamento contabile specifico per le azioni proprie della controllante possedute dalle
controllate;
i) determinazione della parte del patrimonio netto consolidato e del risultato d’esercizio
consolidato di spettanza dei soci di minoranza delle partecipate consolidate, al fine della
loro specifica evidenziazione negli schemi di bilancio consolidato;
j) valutazione nel bilancio consolidato delle partecipazioni non consolidate;
k) analisi e corretta rappresentazione in bilancio dell’acquisizione di ulteriori quote di
partecipazioni già consolidate e della cessione di partecipazioni con o senza perdite del
controllo, nonché altre variazione nell’area di consolidamento;
l) predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato, con consolidamento anche dei conti
d’ordine.
La determinazione dell’ammontare della differenza iniziale da annullamento si basa sul
confronto tra il costo originariamente sostenuto per l’acquisto della partecipazione e il valore
della corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata, alla data della sua
acquisizione. Da tale confronto può emergere una differenza iniziale positiva da annullamento,
ovvero una differenza iniziale negativa da annullamento, per le quali si segue il trattamento
contabile di seguito specificato.
In presenza di una differenza iniziale positiva da annullamento, quando il costo originariamente
sostenuto per l’acquisto della partecipazione è superiore alla corrispondente frazione di
patrimonio netto contabile della controllata, alla data di acquisto della partecipazione
medesima, la differenza è imputata, ove possibile, a ciascuna attività identificabile acquisita, nel
limite del valore corrente di tali attività, e, comunque, per valori non superiori al loro valore
recuperabile, nonché a ciascuna passività identificabile assunta, ivi incluse le imposte anticipate
e differite da iscrivere a fronte dei plusvalori o minusvalori allocati.
In ogni caso, la procedura di allocazione dei valori si interrompe nel momento in cui il valore
netto dei plusvalori iscritti coincide con l’importo della differenza positiva da annullamento o
“differenza da consolidamento”. Essa è riconducibile alla presenza di avviamento e, per sua
natura, il relativo valore è iscritto come tale nel bilancio consolidato nella voce “differenza da
consolidamento”, purché soddisfi i requisiti per la sua rilevazione, previsti per la voce
avviamento e nel seguito descritti tra i principi contabili delle immobilizzazioni immateriali.
Qualora non siano soddisfatte le condizioni per l’iscrizione di tali maggiori valori nell’attivo dello
39
stato patrimoniale, in quanto l’eccedenza non corrisponde a un maggior valore della
partecipata, essa è iscritta in detrazione della riserva di consolidamento, fino a concorrenza del
relativo importo, e, per l’eventuale eccedenza, imputata a conto economico nella gestione
straordinaria.
Quando, invece, si è in presenza di una differenza iniziale negativa da annullamento, ovvero
quando il costo originariamente sostenuto per l’acquisto della partecipazione è inferiore alla
corrispondente frazione di patrimonio netto contabile della controllata, alla data di acquisto
della partecipazione medesima, la differenza iniziale negativa da annullamento è imputata, ove
possibile, alle attività iscritte per valori superiori al loro valore recuperabile e alle passività
iscritte ad un valore inferiore al loro valore di estinzione. L’eventuale eccedenza negativa, se
non è riconducibile alla previsione di perdite, ma al compimento di un buon affare, si
contabilizza per intero come riserva di consolidamento.
La differenza iniziale negativa da annullamento che residua dopo le allocazioni anzidette, se
relativa, in tutto o in parte, alla previsione di risultati economici sfavorevoli, si contabilizza in un
apposito “Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri”, tra le passività patrimoniali
consolidate. Il fondo è utilizzato negli esercizi successivi, separata evidenza nei proventi
straordinari, in modo da riflettere le ipotesi assunte in sede di sua stima all’atto dell’acquisto, a
prescindere dall’effettiva manifestazione delle perdite attese.
Nei casi in cui la differenza iniziale negativa da annullamento sia in parte riconducibile ad una
“Riserva di consolidamento” e in parte ad un “Fondo di consolidamento per rischi ed oneri
futuri” (ovvero quando l’entità complessiva dei risultati sfavorevoli attesi è minore
dell’ammontare complessivo della differenza negativa da annullamento), ciò che residua dopo
l’iscrizione del “Fondo di consolidamento per rischi e oneri futuri” è accreditato al patrimonio
netto consolidato, nella voce “Riserva di consolidamento”.
4.
Principi contabili applicati
Nella redazione del bilancio consolidato intermedio al 30 giugno 2016 sono stati seguiti gli
stesso postulati applicati nella chiusura del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre
2015 : comprensibilità (chiarezza), neutralità (imparzialità), periodicità della misurazione del
risultato economico e del patrimonio aziendale, comparabilità, omogeneità, competenza,
significatività e rilevanza dei fatti economici ai fini della loro presentazione in bilancio, funzione
informativa e completezza della nota integrativa al bilancio e delle altre informazioni necessarie
e verificabilità dell’informazione.
I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato intermedio sono in linea
con quelli utilizzati dalla Capogruppo, integrati, quando necessario, con i principi contabili
adottati per specifiche voci od operazioni del bilancio consolidato.
I criteri di valutazione adottati, in osservanza del D. Lgs. 9 aprile 1991 n. 127 e dei principi
contabili emessi dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC), risultano invariati rispetto a quelli
dell'esercizio precedente.
40
La valutazione delle voci è effettuata secondo prudenza e finalizzata alla rappresentazione
veritiera e corretta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico di
periodo del Gruppo.
Inoltre, nella redazione del bilancio consolidato intermedio, si sono indicati esclusivamente gli
utili realizzati alla data di chiusura del periodo, tenendo conto dei proventi e degli oneri di
competenza, nonché dei rischi e delle perdite relativi all'esercizio anche se eventualmente
conosciuti dopo la chiusura di questo. Infine, si è tenuto conto della “funzione economica” dei
singoli elementi dell’attivo e del passivo (prevalenza della sostanza sulla forma), laddove non
sia espressamente in contrasto con norme specifiche sul bilancio.
Nel seguito sono illustrati i principi contabili applicati nella valutazione delle principali voci del
bilancio consolidato intermedio del Gruppo, che non sono cambiati rispetto a quelli applicati
nella chiusura dell’esercizio precedente.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo storico di acquisto o di costruzione,
inclusivo degli oneri accessori di diretta imputazione.
In particolare, gli oneri pluriennali sono iscritti nelle immobilizzazioni immateriali se è
dimostrata la loro utilità futura, con una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di
cui godrà il Gruppo, nonché quando è stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità,
nel rispetto quindi del principio della prudenza.
L’utilità pluriennale è giustificata dal verificarsi di determinate condizioni gestionali, produttive,
di mercato che al momento della rilevazione iniziale dei costi risultano da un piano economico
del Gruppo.
Il Gruppo nell’ordinario svolgimento del suo business conduce sia ricerca applicata o finalizzata
ad uno specifico prodotto o processo produttivo, sia attività di sviluppo, applicando i risultati
della ricerca o di altre conoscenze possedute o acquisite in un piano o in un progetto per la
produzione di materiali, dispositivi, processi, sistemi o servizi, nuovi o sostanzialmente
migliorati, prima dell’inizio della produzione commerciale o dell’utilizzazione.
I costi di ricerca applicata e sviluppo capitalizzati nell’attivo patrimoniale sono composti dagli
stipendi, i salari e gli altri costi relativi al personale impegnato nelle attività di ricerca e sviluppo
e, oltre ad essere attinenti a specifici progetti di ricerca e sviluppo, rispondono positivamente
alle seguenti specifiche caratteristiche:
- essere relativi ad un prodotto o processo chiaramente definito, nonché identificabili e
misurabili;
- essere riferiti ad un progetto realizzabile, cioè tecnicamente fattibile, per il quale il Gruppo
possieda o possa disporre delle necessarie risorse;
- essere recuperabili, cioè il Gruppo deve avere prospettive di reddito in modo che i ricavi
che prevede di realizzare dal progetto siano almeno sufficienti a coprire i costi sostenuti
per lo studio dello stesso, dopo aver dedotto tutti gli altri costi di sviluppo.
41
I beni immateriali, normalmente rappresentativi di diritti giuridicamente tutelati, sono iscritti
nell’attivo patrimoniale quando sono individualmente identificabili e il costo è stimabile con
sufficiente attendibilità.
L’avviamento acquisito a titolo oneroso (cioè derivante dall’acquisizione di un’azienda o ramo
d’azienda oppure da un’operazione di conferimento, di fusione o di scissione) viene iscritto tra
le immobilizzazioni immateriali quando ha un valore quantificabile in quanto incluso nel
corrispettivo pagato, è costituito all’origine da oneri e costi ad utilità differita nel tempo, che
garantiscano quindi benefici economici futuri ed è soddisfatto il principio della recuperabilità
del relativo costo (e quindi non si è in presenza di un cattivo affare).
Il valore dell'avviamento viene calcolato per differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per
l'acquisizione dell'azienda o ramo d’azienda ed il valore corrente attribuito agli altri elementi
patrimoniali attivi e passivi che vengono trasferiti.
In presenza di costi di impianto e di ampliamento, di costi di ricerca, di sviluppo, di pubblicità e
avviamento aventi utilità pluriennale la loro iscrizione nell’attivo avviene con il consenso, ove
esistente, del Collegio Sindacale.
Le immobilizzazioni immateriali rappresentate da acconti versati ai fornitori sono rilevate
inizialmente nella voce “immobilizzazioni in corso e acconti”, alla data in cui tali importi sono
corrisposti. Le immobilizzazioni immateriali in corso di realizzazione comprendono i costi interni
ed esterni sostenuti per la realizzazione del bene e rimangono esposti al costo storico fino a
quando non sia stata acquisita la titolarità del diritto o non sia stato completato il progetto; in
quel momento, tali valori sono riclassificati alle rispettive voci di competenza delle
immobilizzazioni immateriali.
Il costo delle immobilizzazioni immateriali viene sistematicamente ammortizzato in ogni
periodo in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione; l'ammortamento inizia nel
momento in cui l’immobilizzazione è disponibile e pronta per l'uso e viene calcolato a quote
costanti in base alle seguenti vite utili espresse in anni:
5.
Categoria di Immobilizzazione Immateriale Anni
Costi di impianto e di ampliamento: 5 anni
Costi di ricerca e sviluppo: 5 anni
Licenze software di base: 5 anni o durata licenza
Software applicativo specifico: 3 anni
Brevetti e utilizzazione delle opere dell’ingegno: 5 anni
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili: 18 anni
Spese di ristrutturazione locali di terzi: 6 anni (durata contratto locazione)
Avviamento: 5-10 anni
Altri oneri pluriennali: 5 anni
Fino a che l’ammortamento dei costi di impianto ed ampliamento, costi di ricerca, sviluppo e
pubblicità, non è completato, ai sensi dell’articolo 2426 n. 5 sono distribuiti dividendi solo se
residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati.
42
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo storico di acquisto o di costruzione, inclusivo
degli oneri accessori di diretta imputazione.
Nel caso in cui l’immobilizzazione materiale costituisca una unità economica tecnica, viene
determinato il valore dei singoli cespiti che la compongono al fine di determinare per ciascuno
di essi la corrispondente politica di ammortamento; il valore dei singoli cespiti è determinato in
base ai prezzi di mercato, tenendo conto del loro stato.
I costi sostenuti per ampliare, ammodernare o migliorare gli elementi strutturali di una
immobilizzazione materiale, incluse le modifiche apportate per aumentarne la rispondenza agli
scopi per cui essa è stata acquisita, quando producono un aumento significativo e misurabile
della capacità produttiva, sicurezza o vita utile sono capitalizzati. I costi non aventi tali
caratteristiche, e in generale le spese di manutenzione e riparazione, sono imputate a conto
economico nell’esercizio in cui sono sostenute.
Le immobilizzazioni materiali la cui utilizzazione è limitata nel tempo sono sistematicamente
ammortizzate in ogni periodo in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione; il valore
iniziale da ammortizzare è pari alla differenza tra il costo dell’immobilizzazione, determinato
secondo i criteri dapprima enunciati e, qualora significativo e stimabile, il suo presumibile
valore residuo al termine del periodo di vita utile.
L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali inizia nel momento in cui il cespite è
disponibile e pronto per l'uso in base alle seguenti aliquote di ammortamento (espresse in
percentuali annue):
Materiale Aliquota %
Impianti e macchinari 15%
Attrezzatura 20%
Arredamento 15%
Altri beni 20 %
Si segnala che per i cespiti acquistati nel periodo viene utilizzata la metà dell’aliquota normale
di ammortamento quando la quota d’ammortamento ottenuta non si discosta
significativamente dalla quota calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e
pronto per l’uso. I cespiti di valore modico (inferiore ai 516,46 previsti dalla normativa fiscale)
sono interamente ammortizzati nell’esercizio.
Rivisitazione delle politiche di ammortamento e svalutazione per perdita durevole di valore
delle immobilizzazioni immateriali e materiali
Il piano d’ammortamento viene periodicamente rivisto per verificare se sono intervenuti
cambiamenti tali da richiedere una modifica delle stime effettuate nella determinazione della
residua possibilità di utilizzazione. Se quest’ultima è modificata, il valore contabile
dell’immobilizzazione (valore originario al netto degli ammortamenti fino a quel momento
effettuati) al tempo di tale cambiamento è ripartito sulla nuova vita utile residua del cespite.
43
Anche il criterio di ammortamento prescelto viene riesaminato qualora non più rispondente
alle condizioni originarie previste nel piano di ammortamento.
Se il valore recuperabile di un’immobilizzazione è inferiore al suo valore contabile,
l’immobilizzazione viene rilevata a tale minor valore, imputando la differenza nel conto
economico come perdita durevole di valore, nella voce oneri diversi di gestione, se riconducibili
alla gestione ordinaria, o nella voce oneri straordinari, se di natura straordinaria.
Se non è possibile stimare il valore recuperabile della singola immobilizzazione (quando le
singole immobilizzazioni non generano flussi di cassa in via autonoma rispetto alle altre
immobilizzazioni), il Gruppo determina il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi di
cassa alla quale l’immobilizzazione appartiene.
Il Gruppo valuta a ogni data di riferimento del bilancio se esistono indicazioni che
un’immobilizzazione possa aver subìto una riduzione di valore, in assenza delle quali non
procede alla determinazione del valore recuperabile.
Qualora invece tali indicazioni dovessero sussistere, il Gruppo procede alla stima del valore
recuperabile dell’immobilizzazione ed effettua una svalutazione quando quest’ultimo è
inferiore al corrispondente valore netto contabile.
Se esistono indicazioni che un’immobilizzazione possa aver subìto una perdita durevole di
valore, il Gruppo ne rivede la vita utile residua, il criterio di ammortamento o il valore residuo e
li rettifica conformemente, a prescindere dal fatto che la perdita venga poi effettivamente
rilevata.
Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo fair value (inteso come l’ammontare
ottenibile dalla vendita di un’attività in una transazione ordinaria tra operatori di mercato alla
data di valutazione), detratti i costi di vendita, e il suo valore d’uso.
Quando non esiste un accordo vincolante di vendita né alcun mercato attivo per un’attività, il
Gruppo determina il fair value in base alle migliori informazioni disponibili per riflettere
l’ammontare che lo stesso potrebbe ottenere, alla data di riferimento del bilancio, dalla vendita
dell’attività in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili. Nel determinare tale
ammontare, il Gruppo considera il risultato di recenti transazioni per attività similari effettuate
all’interno dello stesso settore industriale.
Il valore d’uso invece è determinato sulla base del valore dei flussi finanziari futuri in entrata e
in uscita che deriveranno dall’uso continuativo dell’attività e dalla sua dismissione finale che si
prevede abbiano origine da un’attività, valore che viene attualizzato al tasso appropriato per
quei flussi finanziari futuri.
Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo utilizza i piani o le previsioni pluriennali esaminati
dall’organo amministrativo più recenti a disposizione per stimare i flussi finanziari,
estrapolando le proiezioni per gli anni successivi facendo uso di un tasso di crescita stabile o in
diminuzione, salvo che possa essere giustificato un tasso crescente, in ogni caso non eccedente
il tasso medio di crescita a lungo termine del contesto in cui il bene è inserito.
I tassi di sconto usati ai fini del calcolo del valore attuale sono i tassi al lordo delle imposte che
riflettono le valutazioni correnti del mercato in termini del valore temporale del denaro e dei
rischi specifici dell’attività, per i quali le stime dei flussi finanziari futuri non sono state
44
rettificate. Questo tasso è stimato attraverso il tasso implicito utilizzato per attività similari o
nelle contrattazioni correntemente presenti nel mercato o attraverso il costo medio ponderato
del capitale della unità generatrice dei flussi di cassa (UGC) o del Gruppo.
La perdita durevole di valore rilevata su una UGC viene imputata a riduzione del valore
contabile delle attività che fanno parte dell’unità in primo luogo, al valore dell’avviamento
allocato sulla UGC e poi alle altre attività proporzionalmente, sulla base del valore contabile di
ciascuna attività che fa parte dell’UGC.
Ai fini della verifica della sua recuperabilità l’avviamento viene allocato, in sede di prima
iscrizione in bilancio, a una o più UGC, che ci si aspetta generino i flussi di benefici che
giustificano l’iscrizione in bilancio dello stesso.
L’eventuale svalutazione per perdite durevoli di valore, salvo quando ha interessato
l’avviamento, viene ripristinata qualora siano venuti meno i motivi che l’avevano giustificata. Il
ripristino di valore si effettua nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di
valore non avesse mai avuto luogo, interessando la voce altri ricavi e proventi se la precedente
perdita di valore era riconducibile alla gestione ordinaria, o la voce proventi straordinari se la
precedente perdita di valore era di natura straordinaria.
Partecipazioni
Le partecipazioni immobilizzate in imprese non controllate e non collegate, sono rilevate al
costo di acquisto o di costituzione, comprensivo dei costi accessori, costituiti da costi
direttamente imputabili all’operazione, quali, ad esempio, costi di consulenza corrisposti a
professionisti per la predisposizione di contratti e di studi di fattibilità e/o di convenienza
all’acquisto i costi di intermediazione bancaria e finanziaria, le commissioni, le spese e le
imposte.
Il costo sostenuto all'atto dell'acquisto di tali partecipazioni immobilizzate è mantenuto nei
bilanci dei successivi esercizi, a meno che si verifichi una perdita durevole di valore,
determinata confrontando il valore di iscrizione in bilancio della partecipazione con il suo valore
recuperabile, determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all’economia del
Gruppo.
Nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto ad abbandonare il criterio del
costo per assumere nella valutazione delle partecipazioni immobilizzate un valore inferiore, si
incrementa il valore del titolo fino alla concorrenza, al massimo, del costo originario.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto e classificate tra le immobilizzazioni
finanziarie o nell'ambito dell’attivo circolante, a seconda che siano state acquistate per essere
mantenute in portafoglio, oppure per essere rivendute entro breve termine.
Nel primo caso, il prezzo di acquisto delle azioni proprie è ridotto solo nel caso in cui si sia in
presenza di perdita di valore durevole, svalutazione iscritta nel conto economico nella voce D
“Rettifiche di valore di attività finanziarie”. Nel secondo caso le azioni proprie, qualora ne
45
ricorrano le condizioni, sono iscritte in bilancio anziché al costo, al valore minore espresso dal
valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, con una svalutazione iscritta nel
conto economico sempre nella voce D “Rettifiche di valore di attività finanziarie”. In entrambi in
casi in corrispondenza per pari ammontare si rende disponibile la riserva azioni proprie in
portafoglio.
Qualora, in seguito, vengano meno i motivi della operata svalutazione occorre procedere al
ripristino di valore fino alla concorrenza, al massimo, del costo, ripristino iscritto nel conto
economico nella voce D “Rettifiche di valore di attività finanziarie” e, al tempo stesso,
ricostituendo, per ammontare corrispondente, la riserva azioni proprie in portafoglio.
Il successivo annullamento delle azioni proprie in portafoglio, dal confronto tra il valore al quale
sono iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale e il valore nominale delle azioni stesse, può
comportare tre differenti situazioni:
- se il valore di bilancio delle azioni proprie è uguale, l'operazione di annullamento genera,
quale effetto, l'eliminazione del valore iscritto all'attivo e, per importo corrispondente, la
riduzione del capitale sociale; la riserva azioni proprie in portafoglio diviene libera e
interamente disponibile;
- se il valore di bilancio delle azioni proprie è maggiore del valore nominale, la differenza
deve essere coperta mediante la riduzione, per somma corrispondente, della riserva azioni
proprie in portafoglio, che – per la parte rimanente – si rende disponibile;
- se, infine, il valore di bilancio delle azioni proprie è minore del valore nominale delle azioni
annullate, la differenza genera, in aggiunta alla libera disponibilità della riserva azioni
proprie, una ulteriore riserva anch'essa disponibile.
Infine in caso di realizzo di azioni proprie, la differenza tra il valore a cui queste sono iscritte in
bilancio e il prezzo di vendita è iscritta nel conto economico nell’ambito della voce C) “Proventi
e oneri finanziari”. Nel momento in cui si verifica il realizzo la riserva per azioni proprie in
portafoglio diventa disponibile.
Crediti
I crediti sono iscritti in bilancio quando rappresentano validi diritti ad esigere importi di
disponibilità liquide da clienti o da altri terzi.
I crediti originati da ricavi per operazioni di vendita di beni o prestazione di servizi sono rilevati
in base al principio della competenza quando si verificano entrambe le seguenti condizioni:
- il processo produttivo dei beni o dei servizi è stato completato;
- lo scambio è già avvenuto, si è cioè verificato il passaggio sostanziale e non formale del
titolo di proprietà.
In caso di prestazioni di servizi lo scambio si considera avvenuto quanto il servizio è reso, cioè la
prestazione è effettuata, mentre in caso di vendita di beni tale momento è convenzionalmente
rappresentato dalla spedizione o consegna degli stessi, mentre per i beni per i quali è richiesto
l’atto pubblico dalla data della stipulazione del contratto di compravendita. I crediti che si
46
originano per ragioni differenti dallo scambio di beni e servizi (ad esempio per operazioni di
finanziamento) sono iscritti in bilancio quando essi rappresentano effettivamente obbligazione
di terzi verso l'impresa, basandosi su criteri giuridici.
In presenza di crediti commerciali con scadenza oltre i 12 mesi dal momento della rilevazione
iniziale, senza corresponsione di interessi, o con interessi irragionevolmente bassi, gli stessi si
rilevano inizialmente al valore nominale e cioè in base all’effettivo diritto di credito che essi
rappresentano, in contropartita distinguendo il ricavo relativo alla vendita del bene a pronti o
alla prestazione di servizi e gli interessi attivi impliciti relativi alla dilazione di pagamento.
I crediti sono ridotti al presumibile valore di realizzo mediante la costituzione di un apposito
fondo svalutazione crediti, portato a diretta deduzione della voce di bilancio, per tenere conto
della possibilità che il debitore non adempia integralmente ai propri impegni contrattuali, sia
per situazioni di rischio di credito già manifestatesi oppure ritenute probabili sia quelle per altre
inesigibilità già manifestatesi oppure non ancora manifestatesi ma ritenute probabili, oltre che
per rettifiche di fatturazione, sconti o abbuoni.
La svalutazione dei crediti assistiti da garanzie tiene conto degli effetti relativi all’escussione
delle stesse, mentre per i crediti assicurati si limita alla quota non coperta dall’assicurazione,
quando vi è la ragionevole certezza che l’impresa di assicurazione riconoscerà l’indennizzo.
Titoli di debito
I titoli di debito sono esposti nello stato patrimoniale nell’attivo immobilizzato o nell’attivo
circolante in funzione della destinazione degli stessi: quelli destinati a permanere durevolmente
nel patrimonio aziendale sono iscritti tra le immobilizzazioni, gli altri vengono iscritti nel
circolante, considerando in particolare le caratteristiche dello strumento, la volontà della
direzione aziendale e l’effettiva capacità del Gruppo di detenere i titoli per un periodo
prolungato di tempo.
I titoli di debito sono iscritti al costo di acquisto, comprensivo dei costi accessori, costituiti da
costi di intermediazione bancaria e finanziaria, spese di consulenza di diretta imputazione,
ovvero commissioni, spese e imposte di bollo.
I titoli di debito non immobilizzati – ivi incluse le obbligazioni proprie riacquistate – sono
valutati poi in base al minor valore fra il costo d’acquisto, come sopra determinato, e il valore di
realizzazione desumibile dall'andamento del mercato.
Gli interessi che maturano sui titoli di debito sono rilevati secondo il principio della competenza
economica ed in particolare:
- il premio o scarto di sottoscrizione (negoziazione) per ragioni di praticità partecipa alla
formazione del risultato di esercizio secondo competenza economica in rate costanti per la
durata di possesso del titolo;
- in caso i titoli prevedano clausole di step-up o di step-down gli interessi sono calcolati sulla
base del rendimento medio effettivo;
- in caso i titoli prevedano per i primi anni una cedola fissa e per i restanti una cedola a tasso
variabile, gli interessi si calcolano sul tasso di volta in volta applicabile.
47
La differenza tra il costo d’acquisto del titolo e il valore di rimborso finale è rilevata fra gli
interessi attivi.
La perdita durevole di valore di un titolo immobilizzato si ha quando, per ragioni legate alla
capacità di rimborso dell’emittente, il Gruppo ritenga con ragionevolezza e fondatezza di non
poter più incassare integralmente i flussi di cassa – in linea capitale o interessi – previsti dal
contratto.
La perdita di valore è determinata dalla differenza tra valore di iscrizione del titolo,
comprensivo degli eventuali ratei iscritti, ed il minor valore determinato sulla base di quanto
dapprima indicato.
La rettifica per perdita durevole di valore è interamente imputata all’esercizio in cui è rilevata
nella voce “svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”.
Nel caso in cui vengano meno le ragioni che avevano indotto a rettificare il valore di libro dei
titoli immobilizzati, si procede al ripristino di valore del titolo fino a concorrenza, al massimo,
del costo originario, tenendo conto degli eventuali scarti o premi di sottoscrizione/negoziazione
maturati.
In presenza di cambiamento di destinazione dei titoli di debito, il trasferimento dei titoli è
rilevato in base al valore risultante dall’applicazione (al momento del trasferimento stesso) dei
criteri valutativi del portafoglio di provenienza e quindi:
- il trasferimento di titoli immobilizzati alle attività circolanti è rilevato in base al costo,
eventualmente rettificato per le perdite durature di valore;
- il trasferimento di titoli non immobilizzati alle immobilizzazioni finanziarie è rilevato in base
al minor valore fra il costo e il valore di mercato.
Alla fine dell’esercizio in cui avviene il cambiamento di destinazione si procede alla valutazione
del titolo con il criterio previsto per la sua nuova classificazione.
Disponibilità liquide
I depositi bancari, i depositi postali e gli assegni costituendo crediti sono valutati in base al
presumibile valore di realizzo, che, salvo situazioni di difficile esigibilità, coincide col valore
nominale.
Ratei e Risconti
I ratei e i risconti si riferiscono a ricavi e costi la cui competenza è anticipata o posticipata
rispetto alla manifestazione finanziaria. L’importo dei ratei e dei risconti è determinato
mediante la ripartizione del ricavo o del costo, al fine di attribuire all’esercizio in corso solo la
quota parte di competenza.
Qualora le prestazioni contrattuali rese o ricevute abbiano un contenuto economico costante
nel tempo, tipico dei contratti di durata, la ripartizione del provento o del costo è effettuata in
proporzione al tempo (c.d. criterio del tempo fisico).
48
Qualora, invece, le prestazioni contrattuali rese o ricevute non abbiano un contenuto
economico costante nel tempo, la ripartizione del provento o del costo è effettuata in rapporto
alle condizioni di svolgimento della gestione (c.d. criterio del tempo economico).In questi casi, il
calcolo dei ratei e risconti è effettuato non in proporzione al tempo, ma correlando, in termini
economici, la prestazione e la controprestazione derivanti dall’operazione in base al principio di
correlazione tra costi e ricavi.
Alla fine di ciascun esercizio la valutazione dei ratei e dei risconti attivi viene aggiornata
rispettivamente in base al valore presumibile di realizzazione e al futuro beneficio economico
correlato a questi costi differiti che, se inferiore al valore contabile del rateo e risconto attivo,
comporta una svalutazione di pari importo nel conto economico.
Debiti
I debiti commerciali originati da acquisizioni di beni e servizi sono iscritti rispettivamente
quando rischi, oneri e benefici significativi connessi alla proprietà sono stati trasferiti e quando i
servizi sono stati resi, cioè la prestazione è stata effettuata.
I debiti finanziari sorti per operazioni di finanziamento e i debiti sorti per ragioni diverse
dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati quando esiste l’obbligazione dell’impresa verso la
controparte. Per i debiti finanziari, generalmente, tale momento coincide con l’erogazione dei
finanziamenti.
Al momento della rilevazione iniziale di un debito commerciale, può risultare necessario
effettuare lo scorporo degli interessi passivi impliciti inclusi nel costo d’acquisto del bene o
servizio, secondo le modalità di seguito indicate.
Gli oneri accessori sostenuti per ottenere finanziamenti, quali, ad esempio, le spese di
istruttoria, l’imposta sostitutiva su finanziamenti a medio termine, e tutti gli altri costi iniziali
vengono capitalizzati nella voce altre immobilizzazioni immateriali.
I prestiti obbligazionari sono rilevati al momento della loro sottoscrizione, con riferimento sia
alle emissioni di obbligazioni ordinarie sia di obbligazioni convertibili, al loro valore nominale.
L’aggio di emissione è rilevato tra i risconti passivi ed è differito e accreditato a conto
economico tra i proventi finanziari in base alla durata del prestito secondo il metodo del tasso
di interesse effettivo.
Alla scadenza del diritto di opzione per la conversione in azioni, la parte di obbligazioni per le
quali è stato esercitato il diritto di opzione è stornata dal debito per obbligazioni convertibili e
rilevato come capitale sociale per l’ammontare corrispondente al valore nominale delle azioni
emesse. All’atto della conversione, se il valore nominale delle azioni emesse per convertire le
obbligazioni è inferiore a quello delle obbligazioni, la differenza che si determina è rilevata alla
riserva soprapprezzo delle azioni.
Se le obbligazioni convertibili sono state emesse al di sopra della pari, l’aggio di emissione, già
rilevato nel passivo dello stato patrimoniale, è accreditato alla riserva sovrapprezzo azioni. Per
le obbligazioni rimborsate, l’aggio è accreditato al conto economico fra gli altri proventi
finanziari.
49
I debiti verso soci per finanziamenti, verso banche e altri finanziatori sono iscritti al momento
dell’utilizzazione della linea di credito o dell’erogazione dei fondi.
Gli acconti e i depositi ricevuti da clienti a fronte di vendite di prodotti e fornitura di servizi sono
rilevati al momento dell’incasso e iscritti tra i debiti dello stato patrimoniale alla apposita voce,
fino al momento in cui la vendita o la prestazione è effettuata e contabilizzata.
I debiti che sorgono per il pagamento di stipendi e ritenute, di contributi sociali e altri costi del
personale sono rilevati secondo la loro competenza temporale.
Quando i debiti a medio-lungo termine che originano dall’acquisizione di beni e servizi non
hanno un interesse contrattualmente esplicitato, nel rispetto dei postulati del bilancio
d’esercizio, del criterio del costo (inteso come prezzo di mercato del bene con pagamento a
breve termine), del principio della competenza e del principio della prudenza, al momento della
rilevazione iniziale del debito, si effettua lo scorporo degli interessi passivi impliciti inclusi nel
costo di acquisizione di beni o prestazione di servizi, quando sono soddisfatte entrambe le
seguenti condizioni:
- il valore nominale dei debiti eccede significativamente il prezzo di mercato del bene con
pagamento a breve termine; ciò si verifica quando il debito non ha un interesse passivo
esplicito ovvero ha un interesse irragionevolmente basso;
- la dilazione concessa è superiore ai dodici mesi.
In tal caso i debiti commerciali si rilevano al loro valore nominale e in contropartita la
componente reddituale è rilevata distintamente tra il costo relativo all’acquisto del bene o alla
prestazione del servizio e gli interessi passivi impliciti relativi alla dilazione di pagamento.
L’ammontare degli interessi passivi impliciti si ricava per differenza tra il valore nominale del
debito e l’ammontare del prezzo di mercato con pagamento a breve termine del bene/servizio;
esso è rilevato inizialmente tra i risconti attivi.
Gli interessi passivi scorporati ed il relativo tasso sono determinati al momento della rilevazione
iniziale del debito e non sono rimisurati successivamente.
L’ammontare degli interessi passivi scorporati è riconosciuto sulla durata del debito, ripartito in
modo tale che l’interesse sia riconosciuto ad un tasso costante sul debito residuo sino a quando
non risulti interamente pagato.
Fondi per rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o
probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la
data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli
elementi a disposizione.
Trattamento di fine rapporto
Il TFR spettante al personale dipendente in forza di legge o di contratto (articolo 2120 codice
civile) al momento di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, costituisce onere
retributivo certo da iscrivere in ciascun esercizio con il criterio della competenza economica.
50
Il TFR è determinato in conformità al disposto dell’articolo 2120 del codice civile e dei contratti
nazionali ed integrativi in vigore alla data di bilancio per le categorie di lavoro subordinato e
considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo.
La passività relativa al trattamento di fine rapporto corrisponde al totale delle singole indennità
maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti
erogati, e cioè è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi in cui a
tale data fosse cessato il rapporto di lavoro.
La passività per TFR include anche le eventuali somme erogate a titolo di prestito, di cui il TFR
maturato costituisce garanzia, le quali vengono rilevate tra i crediti nella voce “verso altri” delle
immobilizzazioni finanziarie o dell’attivo circolante in relazione alla durata del prestito.
Da detta passività sono invece detratte le anticipazioni parziali del TFR maturato ed erogate
inforza di contratti collettivi o individuali o di accordi aziendali, per le quali non ne è richiesto il
rimborso.
Nel caso in cui i contratti in vigore siano scaduti prima della data di bilancio e gli effetti del loro
rinnovo sul trattamento di fine rapporto siano ragionevolmente stimabili, ancorché non
formalmente definiti alla data di formazione del bilancio, per l’eventuale accantonamento a
tale data si tiene conto di quanto previsto per la rilevazione degli effetti relativi ai fatti
intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
Gli importi di TFR relativi a rapporti di lavoro cessati, il cui pagamento è già scaduto o scadrà ad
una data determinata dell’esercizio successivo sono classificati nello stato patrimoniale nella
voce debiti verso il personale.
Riconoscimento di ricavi e costi
I criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi relativi alla gestione caratteristica
sono i seguenti:
- i ricavi relativi alle campagne web e mobile sono rilevati quando il servizio è reso, cioè
quando la prestazione è effettuata;
- i costi sono imputati secondo il principio della prudenza e della competenza temporale;
- gli interessi e gli oneri finanziari sono riconosciuti sulla base della competenza temporale.
Le plusvalenze o le minusvalenze derivanti da alienazioni di immobilizzazioni immateriali e
materiali sono iscritte nel conto economico nella voce “altri ricavi e proventi”, o nella voce
“oneri diversi della gestione” se trattasi di alienazioni derivanti dalla fisiologica sostituzione dei
beni. Se le plusvalenze o le minusvalenze hanno natura straordinaria sono iscritte nella gestione
straordinaria nella voce “proventi” o nella voce “oneri”.
Imposte sul reddito
Le imposte correnti del periodo sono rilevate in base alla valutazione dell’onere fiscale secondo
le aliquote d’imposta vigenti alla data di bilancio nell’ambito della voce “Debiti tributari”, al
51
netto degli acconti versati, ritenute d’acconto subite e crediti d’imposta, se compensabili. Se
l’importo delle imposte già pagato per l’esercizio in corso e per quelli precedenti è superiore a
quello dovuto per tali esercizi, l’eccedenza è rilevata nei “Crediti tributari”, per i quali si ha un
diritto al realizzo tramite rimborso o compensazione.
Le attività per imposte anticipate, rappresentative di imposte sul reddito recuperabili negli
esercizi futuri riferibili alle differenze temporanee deducibili e/o al riporto a nuovo di perdite
fiscali, sono rilevate alla voce “Imposte anticipate” quando sussiste la ragionevole certezza
dell’esistenza di redditi imponibili rispettivamente nel momento in cui le differenze
temporanee andranno di volta in volta a riversarsi e/o le perdite riportabili saranno utilizzate,
I fondi per imposte differite, rappresentative delle imposte sul reddito dovute negli esercizi
futuri riferibili alle differenze temporanee imponibili, sono rilevati quando è probabile
l’esistenza di redditi imponibili nel momento in cui le differenze temporanee andranno di volta
in volta a riversarsi.
Le attività per imposte anticipate e i fondi per imposte differite sono calcolati sulla base
dell'aliquota in vigore nell'esercizio in cui le differenze temporanee si riverseranno e/o le
perdite riportabili saranno utilizzate, come previsto dalla normativa fiscale alla data di
riferimento del bilancio.
Le imposte anticipate e differite sono rilevate nel conto economico (e nello stato patrimoniale)
nell’esercizio in cui emergono le differenze temporanee o le perdite fiscali riportabili, fatto
salvo le circostanze in cui le differenze temporanee sorgono a seguito di operazioni che
interessano direttamente il patrimonio netto (i cui effetti fiscali saranno quindi attribuiti alla
corrispondente voce di patrimonio netto) o neanche tale voce (nel qual caso risultano
interessate esclusivamente attività e/o passività); dopo la rilevazione iniziale delle imposte le
variazioni nelle imposte differite sono riversate al conto economico, coerentemente con
l’annullamento negli esercizi successivi delle differenze temporanee o alla perdite riportabili
alle quali si riferiscono.
In relazione alle differenze temporanee che sorgono in caso di acquisizione (di una società, di
un’azienda o ramo d’azienda, ecc.), poiché il valore riconosciuto ai fini fiscali alle attività e
passività è diverso rispetto al valore contabile attribuito in sede di allocazione del costo di
acquisto, alla data di acquisizione si rilevano le relative imposte differite o anticipate a fronte
dei maggiori o minori valori derivanti dall’operazione rispetto ai valori fiscalmente riconosciuti;
Il valore contabile di un’attività per imposte anticipate è rivisto a ciascuna data di riferimento
del bilancio e viene ridotto quando non vi è più la ragionevole certezza del loro futuro
recupero; negli esercizi successivi, il valore ridotto dell’attività è ripristinato nella misura in cui
diviene ragionevolmente la presenza di redditi imponibili atti ad assicurare il recupero
dell’attività per imposte anticipate.
Operazioni e saldi denominati in valuta estera
I crediti, i debiti e le disponibilità liquide in valuta estera sono iscritti in contabilità ai cambi in
vigore alla data in cui si effettuano le relative operazioni. Le differenze di cambio realizzate al
52
momento dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte nel
conto economico.
Alla chiusura dell'esercizio le attività e le passività in valuta che non rappresentano
immobilizzazioni sono iscritte al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura dell’esercizio e
rilevato dall’Ufficio Italiano Cambi della Banca d’Italia, imputando le variazioni (utile o perdita
su cambi) al conto economico. L'eventuale differenza positiva è accantonata in apposita riserva
di patrimonio non distribuibile fino al realizzo.
Conti d’ordine
I conti d’ordine comprendono le garanzie (reali e personali) prestate, gli impegni che traggono
origine da negozi giuridici con effetti obbligatori certi ma non ancora eseguiti da nessuna delle
due parti (c.d. contratti ad esecuzione differita), nonché i beni di terzi presso il Gruppo.
Le garanzie prestate sono iscritte nei conti d’ordine per un valore pari al valore della garanzia
assunta o, se non determinato, alla migliore stima del rischio alla luce della situazione esistente
in quel momento.
Gli impegni che per loro natura e ammontare (singolarmente o cumulativamente) possono
incidere in modo rilevante sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo sono
inizialmente rilevati nei conti d’ordine al valore nominale che si desume dalla relativa
documentazione, se in tutto o in parte non quantificabili sono menzionati ed adeguatamente
commentati nella nota integrativa.
I beni di terzi presso il Gruppo sono iscritti al valore nominale, quando si tratti di titoli a reddito
fisso non quotati, al valore corrente di mercato, se disponibile, quando si tratti di beni, di azioni
o di titoli a reddito fisso, se quotati, o al valore desunto dalla documentazione esistente negli
altri casi.
Beni in leasing finanziario
I beni condotti in leasing finanziario sono contabilizzati in base alla metodologia finanziaria, che prevede
l’iscrizione del bene tra le immobilizzazioni materiali e il capitale finanziato tra i debiti finanziari,
addebitando il conto economico degli ammortamenti del cespite e degli interessi maturati nel periodo.
L’unico bene in leasing finanziario è stato riscattato in data 05 maggio 2016.
5. Le operazioni di finanza straordinaria del primo semestre 2016
Durante il primo semestre del 2016 DigiTouch SpA ha firmato in data 22 aprile 2016 l’acquisizione del
10% di Open Gate Italia Srl (società di consulenza specializzata in Public Affairs, Media Relations,
Strategy & Regulation e Digital PR). L’operazione è volta al rafforzamento dell’offerta commerciale
grazie alla complementarietà dei portafogli e alle relazioni di business.
Al fine di rendere più lineare e chiara la propria value proposition e di gestire in modo attivo il suo
portafoglio di attività, l'8 giugno 2016 DigiTouch ha ceduto a Mobyt SpA del 51% di MediaMob Srl, la
programmatic sales house.
53
Il 13 luglio 2016 DigiTouch ha completato l’operazione di acquisizione del 100% di Optimized Group Srl
(web agency specializzata nel SEO) annunciata a fine giugno. L’operazione ha un duplice valore
strategico: da un lato internalizzare un servizio (il SEO) che precedentemente erogava per lo più tramite
terze parti e che rappresenta uno dei segmenti di offerta a maggior richiesta sul mercato del digital
marketing, dall’altro potenziare il proprio management team con una figura esperta sui mercati esteri e
avviare la fase di internazionalizzazione la quale prevede l’acquisizione di budget pubblicitari di
inserzionisti che intendono investire in Italia ma dalle proprie sedi operative estere.
Il 22 luglio 2016 DigiTouch ha firmato un aumento di capitale di Back Office Srl che gli ha permesso di
consolidare al 100% la quota direttamente controllata da DigiTouch in data 15 settembre 2016.
Maggiori dettagli degli eventi qui sopra citati sono descritti del presente documento nel paragrafo
dedicato alla relazione sull’andamento della gestione.
Infine si rammenta che in data 17 settembre 2015, la DigiTouch ha perfezionato il raggiungimento della
partecipazione totalitaria nelle quote della Performedia S.r.l., acquistando, in base agli accordi siglati il 1
agosto 2014, il residuo 49% delle quote (c.d. “seconda tranche”) della partecipata, in base ad un prezzo
da determinarsi in una forchetta da un minimo di euro 4.000.000 ad un massimo di euro 7.000.000,
secondo il meccanismo di seguito meglio precisato.
La regolazione finanziaria della compravendita delle quote sociali della Performedia è stata disciplinata
in un articolato e temporalmente dilazionato piano di pagamento in cinque rate (teso a massimizzare il
ricorso all’autofinanziamento a copertura dell’acquisizione) ed in particolare:
1. primo e secondo versamento per il 51% delle quote trasferite il 1 agosto 2014, pagati il 1 agosto
2014 e il 16 aprile 2015, per complessivi euro 3.000.000;
2. primo versamento sul residuo 49% delle quote trasferite il 17 settembre 2015, pagato
contestualmente per euro 2.225.000, con secondo e terzo versamento rispettivamente attesi il 16
settembre 2016 e il 16 settembre 2017 – ciascuno dei due pari ad un terzo di un ammontare prorata indicizzato al valore di borsa di DigiTouch, calcolato sulla capitalizzazione media registrata
durante i sei mesi antecedenti alla data del versamento (fermo restando la forchetta di prezzo di
cui sopra).
Gli accordi del 1 agosto 2014 tra l’Acquirente e i Venditori stabiliscono altresì un meccanismo di
aggiustamento prezzo (“earn-out”) che opera come di seguito illustrato:
 il secondo e il terzo versamento sulla “seconda tranche” saranno ridotti rispettivamente di euro
1.000.000 e di euro 500.000 qualora nel corso del 2015 e nel corso del 2016 l’Acquisita non abbia
raggiunto i target commerciali prestabiliti;
 in caso di applicazione dell’aggiustamento prezzo 2015 non troverà applicazione l’aggiustamento
prezzo 2016, quindi senza effetto cumulativo.
Tuttavia si segnala che non è possibile escludere, in ragione della descritta meccanica di determinazione
del corrispettivo complessivo dell’acquisizione, risultante quanto a massimi euro 3.000.000 in una parte
variabile indicizzata alle quotazioni future del titolo DigiTouch presso il mercato AIM Italia, una effettiva
e finale valorizzazione dell’operazione di acquisizione inferiore a euro 10.000.000 (e in ogni caso
comunque almeno pari al minimo garantito di euro 7.000.000 contrattualmente pattuito).
Inoltre IL 29 luglio 2016 DigiTouch S.p.A. ha citato avanti il Tribunale di Milano i venditori di Performedia
in relazione a una serie di comportamenti ritenuti decettivi e illeciti assunti dai convenuti in occasione
della stipula del citato accordo per un danno calcolato per Euro 1.890.608,95. Tale fattispecie è descritta
nel dettaglio del paragrafo “Contenziosi” nella Relazione sulla Gestione.
54
Nota sul trattamento contabile del debito nei confronti dei Venditori di Performedia nel bilancio
semestrale intermedio al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch
Il bilancio di esercizio di DigiTouch al 30 giugno 2016 è stato redatto ai sensi degli articoli 2423 e
seguenti del Codice Civile, nonché in conformità̀ ai Principi Contabili emessi dall’Organismo Italiano di
Contabilità̀, in vigore alla data di riferimento del bilancio.
In base al Principio Contabile n. 19 “Debiti” emesso dall’Organismo Italiano di Contabilità, i debiti sono
passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari
determinati di solito ad una data stabilita.
Inoltre i debiti differiscono dagli impegni, che rappresentano accordi per adempiere in futuro a certe
obbligazioni assunte o a svolgere o a eseguire determinate azioni o attività (vedasi OIC 19.4-5).
Ebbene, il trasferimento del 51% delle quote di Performedia (prima tranche), occorso il 1 agosto 2014,
aveva un corrispettivo determinato in misura fissa (euro 3.000.000), che risulta interamente versato al
31 dicembre 2015; pertanto oltre agli oneri accessori sostenuti per l’acquisizione e capitalizzati nella
partecipazione, tale prima transazione è stata già riflessa per pari importo nel bilancio di DigiTouch dal
31 dicembre 2014 alla voce Immobilizzazioni Finanziarie – Partecipazioni in imprese controllate e tra i
debiti verso altri finanziatori per la quota non pagata (al 31 dicembre 2015 pertanto il prezzo della prima
tranche essendo stato interamente pagato è già riflesso come minori disponibilità liquide).
Invece, con riferimento al trasferimento del 49% delle quote di Performedia (seconda tranche), occorso
il 17 settembre 2015, questo presenta un corrispettivo determinato in una forchetta (da minimo euro
4.000.000 a massimo euro 7.000.000), che risulta stabilito in misura fissa solo per la prima porzione
(euro 2.225.000), versata contestualmente, mentre le restanti seconda e terza porzione sono da
calcolarsi in base alla ponderazione del già citato moltiplicatore del 7% per la capitalizzazione giornaliera
di borsa di DigiTouch nei 6 mesi precedenti la data di pagamento rispettivamente della seconda e della
terza porzione per la seconda tranche.
Pertanto in base al suddetto meccanismo la seconda porzione risulta di importo determinabile al 16
settembre 2016, mentre per la terza rata si conoscerà l’importo solo il prossimo 16 settembre 2017.
In base al Principio Contabile n. 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di stime contabili,
correzioni di errori, eventi e operazioni straordinarie, fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”
emesso dall’Organismo Italiano di Contabilità, i fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio (ossia
quei fatti che avvengono tra la data di chiusura e la data di approvazione del bilancio di esercizio)
devono essere recepiti nei valori di bilancio quando modificano condizioni già esistenti alla data di
riferimento di bilancio, condizione che ricorre in caso di definizione, dopo la chiusura dell’esercizio, di un
maggiore/minore prezzo di acquisto di un’attività acquisita (vedasi OIC 29.59).
Conseguentemente, alla luce di quanto sopra, è da escludersi la possibilità di rilevazione nel bilancio al
30 giugno 2016 dell’importo ancora da determinarsi riferito alla terza porzione seconda tranche, mentre
la Direzione ha rilevato in tale bilancio la seconda porzione seconda tranche per euro 1.775.000, nei
limiti del prezzo minimo di euro 4.000.000, importo peraltro prossimo a quello risultante
dall’applicazione della predetta formula (che cumulato con la prima porzione risulta superiore di circa
l’1% rispetto al prezzo minimo della seconda tranche di euro 4.000.000).
55
Infine, va altresì tenuto debitamente conto che, come già accennato nella premessa, la Direzione ritiene
che sussistano motivi più che fondati per una violazione da parte dei Venditori delle cosiddette
“representations & warranties” - rilasciate nell’ambito del contratto di compravendita delle quote di
Performedia del 1 agosto 2014 - sulle informazioni messe a disposizione nel processo di “due diligence”;
infatti tali rilievi sono già stati puntualmente contestati alla controparte, secondo le modalità previste
nel contratto di compravendita, e la Direzione ritiene ragionevolmente certa la determinazione di un
aggiustamento prezzo a favore della DigiTouch per un importo non trascurabile che, per questioni di
prudenza, non risulta rilevato nel bilancio al 30 giugno 2016 della Società.
Il maggior valore che riviene dal calcolo puntuale del debito legato all’acquisizione derivante dalle
previsioni contrattuali e calcolato il 16 settembre 2016, risulta comunque inferiore alla richiesta di
revisione prezzo per la tranche in questione di cui maggiori dettagli nell’apposito paragrafo della
relazione della gestione.
Nella fattispecie non ricorrono nemmeno le condizioni per iscrivere un fondo per oneri futuri, in quanto
l’eventuale differenza di prezzo, ancorché si manifesti, non rappresenta un costo di esercizio, ma un
investimento.
6. Informazioni sulle voci dello stato patrimoniale consolidato
Nel seguito sono commentate le voci dello stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2016 raffrontate
con le corrispondenti voci al 31 dicembre 2015 del Gruppo DigiTouch.
6.1 Immobilizzazioni immateriali – euro 13.544.360 (13.713.747)
Le immobilizzazioni immateriali al 30 giugno 2016 ammontano a 13.544.360, in diminuzione di euro
169.387, quale risultato delle variazioni nette negative da operazioni straordinarie del semestre per
euro 171.295, delle acquisizioni di euro 901.000 e degli ammortamenti del periodo di euro 896.592,
come rappresentato dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.
Costo
storico
Amm.ti
cumulati
31/12/2015 Acquisizioni Variazioni da RiclassIfiche
operazioni
Saldo
straordinarie
netto
Costi di impianto ed ampliamento
Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità
Diritti brev. ind. e di utilizz. opere ingegno
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Avviamento
Immobilizzazioni in corso e acconti
Altre
1.364.770
474.336
982.349
10.144
11.174.049
1.178.347
386.034
(274.064)
(175.581)
(439.622)
(1.896)
(834.998)
0
(130.120)
1.090.706
298.755
542.727
8.248
10.339.051
1.178.347
255.914
Saldo
15.570.029
(1.856.281)
13.713.747
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DELLE IMMOBILIZZAZIONI
IMMATERIALI
13.636
56.841
901.000
Costo
storico
Amm.ti
cumulati
30/6/2016
Saldo
netto
(30.615)
1.364.770
394.124
961.743
10.144
11.174.049
2.006.370
386.034
(410.350)
(211.790)
(556.779)
(2.300)
(1.410.920)
0
(160.735)
954.419
182.334
404.964
7.844
9.763.129
2.006.370
225.300
(896.592)
16.297.234
(2.752.874)
13.544.360
(136.286)
(36.209)
(117.157)
(404)
(575.921)
(93.848)
(77.447)
830.523
Amm.ti
di periodo
(2.500)
(171.295)
(2.500)
Le variazioni nette da operazioni straordinarie per euro 171.295 riportano i saldi al 31 maggio 2016
relativi alla cessione del ramo d’azienda MediaMob e la successiva cessione della partecipazione di
controllo di MediaMob Srl a Moby Spa, iper i cui dettagli si rimanda al paragrafo sulle operazioni
straordinarie nella relazione della Gestione.
L’avviamento che al 31 dicembre 2015 ammontava a euro 10.339.051 ha scontato l’ammortamento del
periodo di euro 575.921, chiudendo quindi a euro 9.763.129 ed è costituito in particolare da:
56
- per euro 5.496.441 al consolidamento della partecipazione di controllo del 100% nella Performedia
S.r.l. (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 319.946), risultante quale differenza fra il prezzo
complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro 7.375.307, inclusivo degli oneri accessori, ed i
valori correnti attribuito agli elementi patrimoniali attivi e passivi della società acquisita alle date di
acquisizione;
- per euro 3.884.914 al consolidamento del 100% della partecipazione di controllo del 100% nella CRM
S.r.l., inclusiva della sua controllata E3 (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 215.828),
risultante quale differenza fra il prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro
6.265.381, inclusivo degli oneri accessori, ed i valori correnti attribuito agli elementi patrimoniali
attivi e passivi della società acquisita alla data di acquisizione;
- per euro 216.579 al consolidamento del 80,96% della partecipazione di controllo del 100% nella BackOffice S.r.l. (dopo l’ammortamento dell’esercizio di euro 12.032), risultante quale differenza fra il
prezzo complessivo sostenuto per l’acquisizione, pari a euro 188.351, inclusivo degli oneri accessori,
ed i valori correnti attribuiti agli elementi patrimoniali attivi e passivi della società acquisita alla data
di acquisizione;
- per euro 86.117 alla rilevazione del ramo TheBlogTv Communities, dopo l’ammortamento
dell’esercizio di euro 24.605;
- per euro 79.078 all’avviamento iscritto nella controllata E3 dopo l’ammortamento dell’esercizio di
euro 15.815.
L’ammortamento dei suddetti avviamenti è stato determinato come segue:
- per Performedia in un periodo di 10 anni applicato in quote costanti (scadenza 31 luglio 2024);
- per il ramo TheBlogTv Communities in 5 anni applicato in quote costanti (scadenza 31 dicembre
2019);
- per Back-Office in un periodo di 10 anni applicato in quote costanti (scadenza 30 giugno 2025);
- per CRM in un periodo di 10 anni applicato a quote costanti (scadenza 30 giugno 2025);
- per E3 in un periodo di 10 anni applicato a quote costanti (scadenza 31 dicembre 2019).
Rispetto al periodo orientativo presunto dettato dal codice civile e dai principi contabili di riferimento
(pari a cinque anni, con l’indicazione di un massimo di venti anni ove ne ricorrano le circostanze) nei casi
di Performedia e di CRM/E3 la maggior durata è ritenuta congrua in relazione alle posizioni di vantaggio
acquisite sul mercato dalle controllate, nonché confortata dai piani industriali pluriennali valutati dalla
Capogruppo al momento delle acquisizioni e successivamente alle stesse.
In particolare in relazione all’avviamento di Performedia è stato effettuato l’impairment test alla luce
delle performance della divisione che, seppure in linea con il ’14, sono risultate meno positive rispetto
alle previsioni di budget. Per la valutazione sono state utilizzate le due metodologie alla base della
perizia effettuata nel 2014 pre-acquisizione, il metodo DCF e il metodo dei multipli di società
comparabili. In particolare per il metodo DCF è stato calcolato un WACC pari a 8,8%. In entrambi i casi il
risultato dell’analisi non ha reso necessario procedere ad una variazione del valore dell’avviamento.
Le acquisizioni dell’esercizio ulteriori all’avviamento, pari ad euro 901.000 si riferiscono:
-
-
per euro 300.821 alla capitalizzazione di costi interni, rappresentati esclusivamente dal costo del
personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo o nella produzione interna di software
tutelabile, attività già descritte nell’ambito dello specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione,
rilevati interamente tra le immobilizzazioni in corso e acconti, non essendo ancora disponibile il
prodotto dell’attività in via di completamento;
per euro 505.943 alla capitalizzazione dei costi sostenuti nel primo semestre 2016 per attività di
ricerca e sviluppo di cui al punto precedente, rilevati anch’essi interamente tra le immobilizzazioni
in corso e acconti;
57
-
per euro 56.841 alla capitalizzazione dei costi sostenuti nel primo semestre 2016 per lo sviluppo dei
software legato al progetto "Vinci uno smartphone";
Nel corso del primo semestre 2016 non si sono verificate circostanze che abbiano reso necessaria la
rivisitazione della vita utile stimata per le immobilizzazioni immateriali.
Alla data di chiusura del bilancio, il Gruppo ha accertato che non sussistono indicazioni che le
immobilizzazioni immateriali iscritte nell’attivo possano aver subito una riduzione di valore e,
conseguentemente, ha ritenuto tali valori pienamente recuperabili.
6.2 Immobilizzazioni materiali – euro 280.264 (273.640)
Le immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2016 ammontano a 280.264, in aumento di euro 6.625, quale
risultato delle acquisizioni per euro 51.339 e degli ammortamenti di euro 44.714, come rappresentato
dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DELLE IMMOBILIZZAZIONI
MATERIALI
Costo
storico
Amm.ti
cumulati
31/12/2015 Acquisizioni Decrementi
Saldo
netto
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e commerciali
Altri beni
25.156
3.416
413.796
(8.062)
(919)
(159.748)
17.095
2.497
254.048
51.339
Saldo
442.368
(168.729)
273.640
51.339
-
Amm.ti
di periodo
Costo
storico
Amm.ti
cumulati
30/6/2016
Saldo
netto
(3.998)
(732)
(39.984)
25.156
3.416
465.135
(12.060)
(1.651)
(199.732)
13.096
1.765
265.403
(44.714)
442.368
(168.729)
280.264
Nel corso del primo semestre 2016 non si sono verificate circostanze che abbiano reso necessaria la
rivisitazione delle vite utili stimate per le immobilizzazioni materiali.
Alla data di chiusura del bilancio intermedio, il Gruppo ha accertato che non sussistono indicazioni che le
immobilizzazioni materiali iscritte nell’attivo possano aver subito una riduzione di valore e,
conseguentemente, ha ritenuto tali valori pienamente recuperabili.
6.3 Immobilizzazioni finanziarie – euro 270.849 (300)
Le immobilizzazioni finanziarie al 30 giugno 2016 ammontano a euro 270.849, in aumento di euro
270.549 per effetto della costituzione della Società MediaMob Srl, di cui sono state successivamente
cedute le quote di maggioranza a Mobyt Spa per un importo netto di euro 118.049 e dell’acquisizione
del 10% delle quote di Open Gate Italia Srl per euro 152.500 (inclusi i costi accessori), come
rappresentato dal prospetto di movimentazione di seguito rappresentato.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
31/12/2015
DELLE IMMOBILIZZAZIONI Costo Svalutazioni Acquisizioni Costituzione
FINANZIARIE storico cumulate
Partecipazioni in imprese collegate
Mediamob S.r.l.
Partecipazioni in altre imprese
OpenGate Italia S.r.l.
Consorzio Qualità
Saldo
Cessione
30/6/2016
Saldo
finale
250.501 (132.452) 118.049
152.500
152.500
300
300
300
58
152.500
250.501 (132.452)
270.849
Le partecipazioni in altre imprese includono la quota di partecipazione al fondo consortile del Consorzio
Qualità promosso da Assolombarda, con il sostegno finanziario della Camera di Commercio di Milano,
con sede in Milano, in via Pantano 9.
6.4 Crediti dell’attivo circolante – euro 13.539.092 (10.139.100)
I crediti dell’attivo circolante al 30 giugno 2016 ammontano a 13.539.092, in aumento di euro
3.399.992, rappresentati dalle voci riportate nel prospetto di dettaglio nel seguito rappresentato.
ANALISI ESIGIBILITA' DEI CREDITI
IN BASE ALLA LORO
SCADENZA
Crediti verso clienti
Crediti verso imprese collegate
Crediti tributari
Crediti per imposte anticipate
Crediti verso altri
Saldo
AL 30/6/2016
Entro Oltre l'es. ed
Oltre il 5°
Totale
l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo
12.339.384
25.177
32.756
30.695
349.791
12.777.803
12.339.384
25.177
46.024
42.449
1.086.058
13.268
11.754
736.267
761.289
-
13.539.092
Entro
Oltre l'es. ed
Oltre il 5°
l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo
9.917.652
7.385
41.840
13.268
24.038
79.123
51.794
10.011.286
123.814
4.000
4.000
AL 31/12/2015
Totale
9.925.037
55.108
24.038
134.917
10.139.100
In termini di ripartizione geografica delle controparti debitrici al 30 giugno 2016 nei confronti del
Gruppo, si segnala che tutte le altre posizioni sono riferibili all’Italia, ad eccezione di euro 361.269 verso
clienti residenti in altri paesi; non vi sono posizioni creditorie in valuta diversa dall’euro.
Crediti verso clienti – euro 12.339.384 (9.925.037)
I crediti netti verso clienti al 30 giugno 2016 ammontano a euro 12.339.384, in aumento di euro
2.414.347 rispetto al 31 dicembre 2015, rappresentati dalle voci riportate nel prospetto di dettaglio nel
seguito rappresentato.
Composizione della voce
crediti verso clienti
Fatture Emesse
Fatture da emettere
Note di credito da emettere
Fondo Svalutazione crediti:
-quota tassata
-quota non tassata
Saldo
Saldo al
31/12/2015
Saldo al
30/06/2016
7.010.888
9.234.078
3.207.638
3.229.015
(203.641)
(5.685)
(89.847)
(118.024)
(15.707)
(15.707)
(74.140)
(102.317)
9.925.037
12.339.384
I crediti lordi verso clienti al 30 giugno 2016 ammontano complessivamente a euro 12.457.408, prima
del fondo svalutazione crediti stanziato in relazione alle posizioni di dubbie esigibilità di complessivi euro
118.024, di cui euro 15.707 rappresenta la quota fiscalmente la cui deducibilità avverrà in futuri esercizi
ed euro 102.317 la quota fiscalmente già dedotta.
Crediti tributari – euro 46.024 (55.108)
I crediti tributari al 30 giugno 2016 ammontano a euro 46.024, in diminuzione di euro 9.084 e sono
rappresentati da crediti IRAP e IRES per euro 13.268, connesse alla mancata deduzione in precedenti
59
esercizi della quota connessa al personale, da euro 300 per credito d'imposta residuo per spese di
ricerca, da crediti per ritenute subite per euro 9.464 e per la parte residuale da crediti IVA.
Crediti per imposte anticipate– euro 42.449 (24.038)
I crediti per imposte anticipate al 30 giugno 2016 ammontano a euro 42.449, in aumento di euro 18.411
rispetto al saldo del 31 dicembre 2015 e sono prevalentemente costituiti dalla valorizzazione delle
differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi relative ai crediti verso clienti (quota tassata
del fondo svalutazione crediti), nonché dei titoli iscritti nell’attivo circolante (adeguamento al valore di
mercato di fine periodo).
Crediti verso altri – euro 1.086.058 (134.917)
I crediti verso altri al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 1.086.058, in aumento di euro 951.141
rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, rappresentati principalmente da crediti nei confronti di Mobyt
Spa per la cessione del 51% di MediaMob Srl per i cui dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della
Relazione della Gestione per euro 956.250. Per euro 50.000 cessione parziale del credito commerciale
nei confronti di Poinx Srl (ora PLA Srl in liquidazione) alla controllante My Best Group Spa oltre a euro
88.783 di crediti nei confronti di Enasarco e depositi cauzionali costituiti presso terzi per euro 6.167 e da
anticipi a fornitori per euro 32.322.
6.5 Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni – euro 214.332 (641.392)
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni al 30 giugno 2016 ammontano ad euro
214.332, in riduzione di euro 427.060 rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, rappresentate dalle voci
del prospetto di movimentazione nel seguito riportato.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE CHE NON
COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI
31/12/2015
Saldo
iniziale
Altre partecipazioni
Digital Magics S.r.l.
20.700
Azioni proprie
99.904
Altri titoli
BTP 1 febbraio 2037 4%
Venezuela 9,65% 15St27
Saldo
406.018
114.770
641.392
Svalutazioni
e rivalutazioni
del periodo
Adeguamento
cambio
Alienazioni
(5.508)
1.919
(3.589)
30/6/2016
Saldo
finale
15.192
(30.825)
69.079
(406.018)
130.061
(436.843)
214.332
13.372
13.372
Le azioni ordinarie Digital Magic S.r.l. in portafoglio sono quotate presso l’AIM Italia e in base al prezzo
rilevato al 30 giugno 2016 su tale mercato, organizzato e gestito da Borsa Italiana, il fair value delle
stesse risultava essere inferiore e pari a euro 15.192, per cui si è reso necessario un adeguamento al
minore valore di mercato per euro 5.508.
Nel corso del primo semestre 2016, sono stati venduti i Buoni del Tesoro Poliennali emessi dalla
Repubblica Italiana con scadenza 1 febbraio 2037, denominati in euro con un rendimento fisso annuo
60
lordo del 4%. Tale vendita ha generato una plusvalenza di euro 132.126, rilevati negli Altri proventi
finanziari.
I bond emessi dallo Stato del Venezuela con scadenza 15 settembre 2027, denominati in dollari
statunitensi, presentano un tasso fisso annuo lordo del 9,25%, con cedola semestrale.
Il prezzo rilevato al 30 giugno 2015 sul mercato Euro Tlx per quest’ultimo titolo governativo, risultava
essere pari a euro 130.061, che ha comportato nel semestre il recupero parziale della svalutazione
operata al 31 dicembre 2014, registrando quindi una plusvalenza su titoli di euro 1.919 e di un utile su
cambi non realizzato di euro 13.372.
Infine, si segnala che gli indicatori della situazione di deterioramento duraturo della solvibilità dei
soggetti emittenti i suddetti titoli di capitale e di debito, monitorati anche successivamente alla chiusura
dell’esercizio, hanno portato il Gruppo a ritenere tali situazioni già riflesse nei valori di mercato di fine
esercizio e pertanto non si è proceduto a ulteriori rettifiche negative di valore.
Si segnala che al 30 giugno le azioni proprie in portafoglio sono 38.500 iscritte ad un valore medio per
azione pari a 1,79; il fair value di tali titoli, in base al prezzo rilevato al 30 giugno 2016 sul mercato
gestito da Borsa Italiana, risulta essere pari a euro 1,86 per azione.
Le azioni proprie in portafoglio alla data del 30 giugno 2016 sono state quasi interamente cedute al
venditore di Optimized Group Srl, operazione per i cui dettagli si rimanda all’apposito paragrafo della
Relazione sulla Gestione.
Alla data del 30 settembre 2016 le azioni proprie in portafoglio sono 55.500 per un controvalore
complessivo di euro 81.986 (valore medio di carico euro 1,48 per azione).
6.6 Disponibilità liquide – euro 8.357.547 (7.511.479)
Le disponibilità liquide al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 8.357.547, in aumento di euro 846.068
rispetto al 31 dicembre 2015.
6.7 Ratei e risconti attivi – euro 498.314 (369.653)
I ratei e risconti attivi al 30 giugno 2016 ammontano ad euro 498.314 e risultano in aumento rispetto al
31 dicembre 2015 di euro 128.661; si riferiscono quadi esclusivamente a risconti attivi che accolgono il
differimento di costi di prestazioni di terzi e per risconti costi media e pubblicità.
6.8 Patrimonio netto – euro 13.691.274 (12.655.783)
Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2016 ammonta ad euro 13.691.274, di cui
rispettivamente euro 13.702.930 di patrimonio netto di Gruppo ed euro (11.656) di patrimonio
netto di terzi, ed aumenta di euro 1.035.490 rispetto al saldo del 31 dicembre 2015, come
riportato nel prospetto di movimentazione nel seguito rappresentato.
61
PROSPETTO DEI MOVIMENTI Capitale
DEL PATRIMONIO NETTO sociale
CONSOLIDATO
AL 31/12/2015
694.835
Riserva Riserva
sovrapprezzo legale
8.789.814
Destinazione utile es. precedente
Riserva di
Riserva
Riserva
consolidam. straordinaria az. proprie
in portafoglio
59.836
(5.295)
56.485
10.216
Aggiornamento riserve vincolate
1.467.912
Altre
riserve
99.904 418.321
Utile
del
periodo
1.139.925
1.073.224 (1.139.925)
(633.739)
(30.825)
664.564
Altre variazioni
Differenza arrotondamento euro
(1)
Utile del periodo
AL 30/6/2016
8.789.814
116.321
4.921
834.173
12.665.252
Patrimonio
netto di
terzi
(9.468)
Patrimonio
netto
consolidato
12.655.783
-
-
-
-
-
(1)
1.037.679
694.835
Patrimonio
netto di
Gruppo
69.079 2.156.108
1.037.679
(1)
1.037.679
(2.188)
1.035.491
13.702.930
(11.656)
13.691.274
L’assemblea del 29 aprile 2015 della Capogruppo ha deliberato di destinare l’utile dell’esercizio 2015,
pari a euro 1.129.709, a Riserva Legale quanto a euro 56.485, a Riserva da rivalutazione delle
partecipazioni, per applicazione del metodo del patrimonio netto ex articolo 2426, numero 4, del codice
civile, non distribuibile per euro 537.552, a Riserva vincolata per un importo pari ai costi di ricerca e
sviluppo e ai costi di impianto ed ampliamento (inclusi quelli corrispondenti che saranno riclassificati tra
tali voci dalle immobilizzazioni in corso e acconto) non ancora ammortizzati al 31 dicembre 2015 per
Euro 535.672.
La riserva per azioni proprie è stata ridotto per euro 30.825, in linea con il valore delle azioni proprie in
portafoglio alla data del 30 giugno 2016.
L’utile del primo semestre 2016 del Gruppo risulta di euro 1.037.679, mentre l’utile di spettanza di terzi
risulta pari ad euro (2.188).
Al 30 giugno 2016 il capitale sociale della Capogruppo ammonta ad euro 694.835 ed è costituito come
illustrato nel seguente prospetto.
Composizione azionariato DigiTouch SpA
25/7/2016
n. azioni % sul totale
Sodapao (Mardegan)
2.834.695
20,40%
Digivalue Media Sarl (Ranucci Brandimarte) 2.388.000
17,18%
Daniele Meini
1.650.500
11,88%
Simone Ranucci Brandimarte
1.562.000
11,24%
Marko Maras
791.500
5,70%
MERCATO *
4.670.000
33,61%
Totale azioni
13.896.695
100,00%
29/4/2016
n. azioni % sul totale
2.834.695
20,40%
2.388.000
17,18%
1.648.500
11,86%
1.562.000
11,24%
802.500
5,77%
4.661.000
33,54%
13.896.695
100,00%
Schema azionariato aggiornato alle date delle ultime due assemblee dei soci riunitesi al 29 aprile 2016 e
al 25 luglio 2016.
*Nel mercato sono incluse le azioni proprie, di cui si rimanda al paragrafo “Altre Informazioni” nella
Relazione sulla Gestione.
6.9 Fondi per rischi e oneri – euro 93.816 (90.091)
I fondi per rischi e oneri al 30 giugno 2016 ammontano a euro 93.816 e la loro movimentazione
nell’esercizio è rappresentata nella tabella di seguito riportata.
62
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DEI FONDI PER RISCHI E ONERI
31/12/2015
Saldo Accantonamento
iniziale
del periodo
Fondo trattamento quiesc, e obblighi simili
21.461
Fondo per imposte differite
68.630
Saldo
90.091
30/06/2016
Saldo
finale
21.461
3.725
72.355
3.725
93.816
Fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili – euro 21.416 (21.416)
Il fondo per trattamento di quiescenza al 30 giugno 2016 ammonta ad euro 21.416invariato rispetto alla
chiusura al 31 dicembre 2015, ed è costituito dalle indennità maturate sui contratti di agenzia in essere
alla chiusura dell’esercizio.
Fondo per imposte differite – euro 72.355 (68.630)
Il fondo per imposte differite al 30 giugno 2016 ammonta a euro 72.355, in aumento di euro 3.725
rispetto al 31 dicembre 2015, ed accoglie la fiscalità differita connessa principalmente agli utili su cambi
non realizzati alla chiusura del semestre, nonché quella relativa al maggior valore contabile riflesso nel
bilancio consolidato, rispetto al bilancio della partecipata, su alcuni titoli del portafoglio dell’attivo
circolante.
6.10 Trattamento di fine rapporto – euro 331.313 (365.168)
Il trattamento di fine rapporto al 30 giugno 2016 è pari ad euro 331.313, in diminuzione di euro 33.855
rispetto al 31 dicembre 2015, e la sua movimentazione nel corso del primo semestre 2016 è
rappresentata nella tabella di seguito riportata.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
Trattamento di fine rapporto
31/12/2015
Saldo
iniziale
365.168
Variazioni
Utilizzi per
da operazioni Accantonamento liquidazioni e
straordinarie
del periodo
anticipi
(10.921)
87.363
(110.297)
30/06/2016
Saldo
finale
331.313
La colonna variazione da operazioni straordinarie riporta il trattamento di fine rapporto del ramo
d’azienda MediaMob ceduto alla neo costituita MediaMob Srl per euro 10.921, a cui si aggiungono gli
accantonamenti del semestre per euro 87.363 e gli utilizzi per liquidazione e anticipi di euro 110.297.
6.11 Debiti – euro 21.964.171 (18.002.307)
I debiti al 30 giugno 2016 ammontano complessivamente ad euro 21.964.171, in aumento di euro
3.961.864 rispetto al 31 dicembre 2015 e la loro composizione e ripartizione in base alla relativa
scadenza sono rappresentate nel seguito in tabella.
63
ANALISI ESIGIBILITA' DEI DEBITI
IN BASE ALLA LORO
SCADENZA
Obbligazioni convertibili
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
Acconti
Debiti verso fornitori
Debiti verso imprese collegate
Debiti tributari
Debiti verso istitituti di previd. e sicurezza soc.
Debiti verso altri
Saldo
AL 30/6/2016
Totale
Oltre il 5°
Entro Oltre l'es. ed
l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo
352.070
2.333.333
846
10.563.183
33.066
1.641.693
227.730
124.174
15.276.095
3.000.000
1.598.779
4.774.700
846
10.563.183
33.066
1.641.693
227.730
124.174
3.000.000
1.246.709
2.441.367
6.688.076
-
21.964.171
Oltre il 5°
Oltre l'es. ed
Entro
l'esercizio entro il 5° succ.es. successivo
355.370
2.333.333
3.000.000
1.770.618
4.774.760
3.000.000
1.415.248
2.441.427
7.157.382
7.157.382
846.790
201.495
220.080
11.114.450
AL 31/12/2015
Totale
877.972
201.495
220.080
31.182
6.887.857
-
18.002.307
In termini di ripartizione geografica delle controparti creditrici nei confronti del Gruppo al 30 giugno
2015, si segnala che tutte le altre posizioni sono riferibili all’Italia, ad eccezione di euro 2.629.800 verso
fornitori residenti all’estero, di cui 33.606 in dollari (rilevata in euro 29.511).
Obbligazioni convertibili – euro 3.000.000 (3.000.000)
I debiti per obbligazioni convertibili al 30 giugno 2016 ammontano a euro 3.000.000, invariati rispetto
alla chiusura dell’esercizio precedente, e sono conseguenti all’emissione di obbligazioni convertibili
quotate presso il mercato AIM Italia in data 16 marzo 2015. In particolare sono state emesse 1.000
obbligazioni convertibili alla pari del valore nominale di euro 3.000, corredate da un tasso annuo
nominale fisso del 6%, cedola trimestrale posticipata, scadenza 16 marzo 2020. Nel periodo compreso
tra il 16 marzo 2015 e il 9 marzo 2020 (il “Periodo di Esercizio”), gli Obbligazionisti avranno il diritto di
richiedere la conversione delle Obbligazioni Convertibili in Azioni di Compendio (il “Diritto di
Conversione”) sulla base del rapporto di conversione di numero 1000 (mille) Azioni DigiTouch per ogni
Obbligazione presentata in conversione (il “Rapporto di Conversione”) e pertanto al prezzo unitario
implicito per singola azione pari ad Euro 3,00 (tre/00). Il Diritto di Conversione potrà essere esercitato
dall’Obbligazionista per tutte o parte delle Obbligazioni. Le Obbligazioni per le quali non sia stato
esercitato il Diritto di Conversione, saranno rimborsate alla pari (ossia per un importo pari al loro valore
nominale), alla data di scadenza.
Debiti verso banche – euro 1.598.779 (1.770.618)
I debiti verso banche al 30 giugno 2016 ammontano a euro 1.598.779, rappresentati principalmente per
euro 1.581.492 dal saldo del mutuo erogato da Unicredit a favore della Capogruppo DigiTouch.
Il mutuo concesso da Unicredit nel 2014 per Euro 2.200.00 per l’acquisto del 51% del capitale di
Performedia, ed erogato per euro 1.100.000 nel 2014 e per euro 1.100.000 ad aprile 2015, è stato
rimborsato anticipatamente per euro 200.000 a maggio 2015 e rinegoziato a condizioni più favorevoli
per la parte residua di euro 1.745.475 ad ottobre 2015.
La più importante variazione riguarda il tasso di interesse sul finanziamento, che è stato ridotto
attraverso il riconoscimento di una maggiorazione di 275 punti base sul tasso euribor trimestrale. Alla
chiusura di ciascun esercizio, a partire dal 2015, sarà misurato il rapporto indebitamento finanziario
netto/EBITDA su basi pro-forma e, in caso di superamento del valore di 1,5, lo spread sull’euribor tre
mesi da applicarsi per quell’esercizio sarà pari a 325 basis point. Il finanziamento non prevede più la
garanzia da parte di alcuni soci ma di una controgaranzia pari all’80% del valore del finanziamento
fornita ad Unicredit da parte di Mediocredito Centrale.
64
Il piano di ammortamento prevede il rimborso di 20 rate costanti trimestrali posticipate a partire dal 31
gennaio 2016 fino al 31 ottobre 2020.
Infine si evidenzia che il valore degli affidamenti bancari riconosciuti alla Società e non utilizzati alla fine
del 2015 risulta essere complessivamente pari a euro 155.000.
Debiti verso altri finanziatori – euro 4.774.700 (4.774.700)
I debiti verso altri finanziatori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 4.774.760 e sono rappresentati per
euro 1.775.000 debito residuo per acquisizione 49% Performedia, per euro 2.930.000 debito residuo per
acquisizione 100% CRM.
Con riferimento al debito residuo per acquisizione delle quote di CRM si segnala che la Banca Popolare
di Vicenza ha concesso una fidejussione di Euro 1.000.000, a fronte della quale ha richiesto la
costituzione di fondi in pegno per Euro 500.000.
Debiti verso fornitori – euro 10.563.183 (7.157.382)
I debiti verso fornitori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 10.563.183, rappresentati dalle voci nel
seguito rappresentate in tabella.
Composizione della voce
debiti verso fornitori
Fatture Ricevute
Fatture da ricevere
Note di credito da ricevere
Saldo
Saldo al
31/12/2015
Saldo al
30/06/2016
5.477.800
1.840.725
(161.143)
9.346.937
1.347.918
(131.672)
7.157.382
10.563.183
Debiti verso imprese collegate – euro 33.066 (-)
I debiti verso fornitori al 30 giugno 2016 ammontano a euro 33.066 e sono costituiti dai debiti verso la
società collegata MediaMob Srl.
Debiti tributari – euro 1.641.693 (877.972)
I debiti tributari al 30 giugno 2016 ammontano a euro 1.641.693 e sono rappresentati principalmente
dal saldo sulle imposte sul reddito dovute per l’esercizio 2015 pari a euro 274.925, alle imposte sul
reddito dovute per il periodo gennaio – giugno 2016 pari a euro 648.890, dal debito IVA per euro
505.148 e da ritenute su lavoro dipendente e autonomo per euro 123.505.
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale – euro 227.730 (201.495)
I debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale al 30 giugno 2016 ammontano a euro 227.730
costituiti da contributi su compensi lavoro dipendente e assimilato.
Altri debiti – euro 124.174 (220.080)
Gli altri debiti al 30 giugno 2016 ammontano a euro 124.174 e sono sostanzialmente rappresentati da
debiti verso lavoratori dipendenti per stipendi, mensilità aggiuntive, ferie e rimborsi.
65
6.12 Ratei e risconti passivi – euro 624.184 (1.535.962)
I ratei e risconti passivi al 30 giugno 2016 ammontano a euro 624.184 e sono rappresentati da ratei
passivi per interessi sul mutuo di euro 9.400, nonché da risconti passivi per euro 614.784 relativi alla
quota dei ricavi su servizi pubblicitari fatturati nel periodo ma di competenza del periodo successivo.
66
7. Informazioni sulle voci dei conti d’ordine consolidati
Nel seguito sono commentate le voci dei conti d’ordine consolidati dell’esercizio chiuso al 30 giugno
2016 del Gruppo DigiTouch.
Garanzie
Al 30 giugno 2016 non risultano garanzie significative rilasciate dal Gruppo a favore di terzi, ulteriori a
quelle che assistono i propri debiti iscritti in bilancio a tale data ed in tale ambito commentate.
Si segnalano in questa sezione le fidejussioni rilasciate dalla Capogruppo a favore di terzi:
- Fidejussione di Euro 1.000.000 relativamente al debito residuo per acquisizione delle quote di CRM
concessa da Banca Popolare di Vicenza, a fronte della quale ha richiesto la costituzione di fondi in
pegno per Euro 500.000;
- Fidejussione di Euro 54.000 concessa da Unicredit in luogo della cauzione sul contratto di locazione
degli uffici di Milano;
- Fidejussione di Euro 15.000 concessa da Banca Regionale Europea per fini commerciali.
Impegni
Al 30 giugno 2016 non risultano impegni della società nei confronti di terze parti.
Altri
Al 30 giugno 2016 non risultano significativi beni di terzi presso il Gruppo.
67
8. Informazioni sulle voci del conto economico consolidato
Nel seguito sono commentate le principali voci del conto economico consolidato del semestre chiuso al
30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.
Nota sul trattamento contabile dei ricavi
Il Gruppo Digitouch SpA società attiva nella ideazione, gestione e sviluppo di progetti di marketing
digitale si è quotata nel 2015 per accelerare il processo di crescita e di aggregazione in atto nel mercato
italiano. I ricavi sono cresciuti tra il 2014 e il 2015 da circa 14milioni di Euro a circa 25milioni di Euro, così
come il portafoglio prodotti. Nel corso del 2015 e nel primo semestre del 2016 il Gruppo ha proseguito
la sua attività di crescita e sviluppo per linee interne e per linee esterne attraverso la quotazione di una
specifica realtà in grado di apportare competenze, prodotti e base clienti.
Il ruolo e il funzionamento del Centro Media
Gli inserzionisti di pubblicità possono avvalersi del supporto strategico ed operativo dei Centri Media
che svolgono una serie di servizi tra cui quello di analisi, programmazione, pianificazione, negoziazione e
acquisto di spazi pubblicitari presso le Concessionarie.
La funzione principale del Centro Media nei confronti dell’inserzionista di pubblicità concerne nella
gestione del budget pubblicitario del cliente attraverso la selezione della strategia di comunicazione
commerciale e quindi della scelta nell’ambito dell’offerta di spazi pubblicitari resi disponibili dalle
concessionarie.
I Centri Media sono remunerati dal cliente attraverso il pagamento:


di un corrispettivo fisso per la gestione delle campagne e
da un corrispettivo variabile a fine anno definito overcommission o diritto di negoziazione in
funzione del fatturato totale intermediato dal Centro Media a favore di una determinata
concessionaria.
Generalmente il ruolo di Centro Media si sostanzia nel fatto che viene svolto un ruolo a 360 gradi nella
gestione dei servizi per il Cliente e quindi non solo una attività mirata e specifica ad un determinato
obiettivo di marketing e di comunicazione.
Tipicamente quindi il Centro Media acquisisce il budget complessivo del cliente che in alcuni casi può
rappresentare diversi milioni di Euro. Nel caso di investimenti di questo tipo il progetto si sviluppa su
base annuale e riguarda tutti gli aspetti della comunicazione quindi non solo la parte on line ma anche
quella off line. Per le campagne di questo tipologia è prevista una approvazione del piano preventiva da
parte dell’inserzionista.
L’inquadramento giuridico dei rapporti e la connessa procedura di fatturazione e pagamento dei
Centri Media
Sotto il profilo giuridico, i rapporti contrattuali che la società pone in essere sono di due tipi: mandato
con rappresentanza (articolo 1704 del codice civile) e mandato senza rappresentanza (articolo 1705 del
codice civile).
68
Nel primo caso il Gruppo è deputato ad agire in nome e per conto del cliente («contemplatio domini»),
mentre nel secondo caso al Gruppo è stato conferito il potere di agire in nome proprio.
Con riferimento alla fatturazione degli spazi pubblicitari, si presentano due soluzioni, a seconda della
tipologia di mandato conferito al Centro Media: il contratto può prevedere che le fatture siano intestate
all’agenzia pubblicitaria ovvero in alternativa allo stesso cliente.
In particolare, quando il Centro Media negozia in nome, oltre che per conto, dell’inserzionista – caso che
ricorre in presenza di clienti con budget più contenuto - le fatture emesse dai canali pubblicitari a fronte
dello spazio pubblicato sono intestate al cliente stesso mentre il CM procede ad effettuare i controlli
amministrativi e comunica al cliente che può procedere al pagamento. In altri casi, la fatturazione da
parte delle Concessionarie, per semplicità, può essere accentrata sul CM.
Digitouch su alcuni selezionati clienti assume il ruolo di Centro Media
Nel corso del 2016 il Gruppo Digitouch ha valutato anche la possibilità di estendere il suo ruolo da
agenzia specializzata in determinati filoni del digital marketing (p.es. il social e performance
marketing,…) a quello di Centro Media.
Nel caso specifico la scelta avviene qualora il Cliente richiede:



prestazioni complessive di investimento pubblicitario con budget che possono valere qualche
milione di Euro all’anno;
un ruolo di pianificazione su tutti i media senza assumerne il cd “rischio d’impresa” (per esempio in
termini di ritorni della campagna, come potrebbe essere invece il caso di Agos, per il quale
Performedia investe a fronte del conseguimento di un determinato numero di lead qualificati e solo
su questi viene riconosciuta la remunerazione da parte del cliente), in quanto il piano di
investimenti pubblicitari, se pur preparato dal Centro Media, viene validato dal cliente che se ne
assume la responsabilità;
alcune voci del piano di marketing posso includere anche concessionarie/editori che non
riconoscono i c.d. diritti di negoziazione (come il caso di google e di facebook), nel qual caso il
ruolo del Centro Media è solo quello di “semplificazione” della gestione degli investimenti
pubblicitari ma senza un’assunzione di rischio/beneficio dalla gestione stessa della prestazione
Gestione contabile delle Campagne per Clienti ai quali Digitouch offre un servizio completo di Centro
Media
Ai fini della “revenue recognition” quindi il Bilancio 2016 del Gruppo Digitouch dovrà tener conto che per
talune campagne pubblicitarie il Gruppo adotterà il modello del Centro Media quindi a tutti gli effetti dal
momento che non si assume il rischio d’impresa ma si presta una attività di sola gestione amministrativa
i relativi ricavi (e conseguentemente i costi) non sono riportati e rilevati tra i c.d. Ricavi caratteristici, in
quanto rappresentativi del ristoro ricevuto dal cliente a fronte di anticipazioni effettuate per conto dello
stesso (quindi segnatamente movimenti di natura patrimoniale e finanziaria, ma non economica)
Nel caso in questione infatti gli investimenti pubblicitari vengono fatto da Digitouch per conto terzi e
non per conto proprio.
69
Anche se talvolta il Centro Media gestisce per conto del cliente la fatturazione e ne sostiene anche i
relativi pagamenti, non è possibile sostenere che la gestione finanziaria determini la configurazione della
prestazione/servizio e quindi del ricavo.
A partire dal 2016 quindi il Gruppo Digitouch indicherà in modo distinto per taluni clienti i c.d. ricavi
caratteristici distinti dal “billing”, ovvero il budget gestito.
I ricavi di competenza sono quindi rappresentati da tre principali componenti:




fees di gestione: tipicamente una percentuale del volume di budget di pubblicità gestito
overcommission o diritti di negoziazione: le performance variabili a fronte degli investimenti
pubblicitari che vengono riconosciute dagli Editori
creatività: sviluppo di progetti a forte contenuto creativo
progetti speciali: altre ipotesi di lavori comunicazione e promozione p.es. campagne SEO, SEM e
Social.
8.1 Valore della produzione – euro 13.541.497 (10.454.877)
Il valore della produzione del primo semestre 2016 risulta complessivamente pari a euro
13.541.497 ed è rappresentato dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.
VALORE DELLA PRODUZIONE
1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
Altri ricavi e proventi
Totale
9.937.947
475.511
41.419
10.454.877
13.113.995
300.821
126.681
13.541.497
Ricavi delle vendite e delle prestazioni – euro 13.113.995 (9.937.947)
I ricavi delle vendite e delle prestazioni nel primo semestre 2016 risultano pari a euro 13.113.995 e la
seguente tabella indica la ripartizione tra le tre divisioni Mobile&Social, Performance&Vertical
Comparables e Big Data & Analytics.
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
1° Semestre 2015
Mobile e Social
Performance e Vertical Comparables
Big Data & analytics
Totale
5.723.102
4.214.845
0
9.937.947
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni – euro 300.821 (475.511)
70
1° Semestre 2016
10.410.178
2.661.972
41.845
13.113.995
Gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni nel primo semestre 2016 sono pari a euro
300.821 e sono rappresentati dai costi di ricerca e sviluppo per DigiTouch già commentati nell’ambito
dell’apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione.
Altri ricavi – euro 126.681 (41.419)
Gli altri ricavi e proventi del primo semestre 2016 risultano pari a euro 126.681 e sono costituiti
principalmente da insussistenze del passivo e da indennità Enasarco maturate nel periodo e
sopravvenienze attive di carattere ordinario.
8.2 Costi della produzione – euro 13.016.324 (9.428.520)
I costi della produzione nel primo semestre 2016 risultano complessivamente pari a euro 13.016.324 e
sono rappresentati dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio
COSTI DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATI
1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Per servizi
Per godimento beni di terzi
Per il personale
Ammortamenti e svalutazioni
Oneri diversi di gestione
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE CONSOLIDATI
10.641
7.847.667
91.938
995.016
450.386
32.872
9.428.520
24.366
9.802.138
155.907
1.711.899
969.483
352.531
13.016.324
Costi per servizi – euro 9.802.138 (7.847.667)
I costi per servizi del primo semestre 2016 risultano complessivamente pari a euro 9.802.138 e sono
rappresentati dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.
COSTI PER SERVIZI CONSOLIDATI
Costi caratteristici
Servizi e consulenze tecniche, fiscali e legali
Altre prestazioni di terzi
Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
Società di Revisione
TOTALE COSTI PER SERVIZI CONSOLIDATI
71
1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
6.847.222
250.280
489.460
223.904
20.800
16.000
7.847.667
8.562.398
430.851
544.829
232.400
19.500
12.160
9.802.138
Costi per il personale – euro 1.711.899 (995.016)
I costi per il personale risultano complessivamente pari a euro 1.711.899 e sono rappresentati
dalle voci riportate nel seguente prospetto di dettaglio.
COSTI PER IL PERSONALE CONSOLIDATI
1° Semestre 2015
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento di fine rapporto
Altri costi
TOTALE COSTI PER IL PERSONALE CONSOLIDATI
1° Semestre 2016
766.996
170.561
49.996
7.463
995.016
ORGANICO MEDIO DI GRUPPO
1.341.149
282.262
87.363
1.125
1.711.899
1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Altri*
TOTALE ORGANICO MEDIO DI GRUPPO
1
6
42
8
57
1
7
54
22
84
* Includono distaccati e tirocinanti/stagisti; non includono co.co.co. e lavoratori a progetto
Ammortamenti e svalutazioni – euro 969.483 (450.386)
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e le svalutazioni dei crediti dell’attivo
circolante e delle disponibilità liquide nel primo semestre del 2016 ammontano a euro 969.483, come
rappresentati nella seguente tabella di dettaglio.
PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE
DELLE IMMOBILIZZAZIONI 1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
MATERIALI
Amm.nti delle immobilizzazioni immateriali
Amm.nti delle immobilizzazioni materiali
428.997
21.389
896.592
44.714
Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo
circolante e delle disponibilità liquide
Saldo
0
28.177
450.386
969.483
Oneri diversi di gestione – euro 352.531 (32.872)
Gli oneri diversi di gestione del primo semestre del 2016 ammontano a euro 352.531 e includono la
perdita su una posizione creditoria di euro 250mila relativo alla controllata Performedia Srl.
72
Proventi e oneri finanziari – euro 1.214.764 (102.172).
I proventi finanziari netti nel primo semestre del 2016 ammontano a euro 1.214.764 e la loro
composizione è riportata nel seguente prospetto di dettaglio.
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI CONSOLIDATI
Proventi da altre partecipazioni
Proventi da titoli immob. che non cost. part.ni
Proventi da titoli dell' attivo circ. che non cost. part.ni
Altri proventi finanziari
Subtotale proventi finanziari
Interessi ed oneri finanziari verso altri
Utili (perdite) su cambi
TOTALE
1° Semestre 2015 1° Semestre 2016
131.812
23.379
1.438
2.126
158.755
1.158.716
25.359
128.537
6.432
1.319.044
45.155
117.678
(11.428)
102.172
13.398
1.214.764
Nello specifico i Proventi da Altre Partecipazioni sono costituiti dalla plusvalenza derivante dalla
cessione del 51% di MediaMob Srl avvenuta in data 08 giugno 2016. Per maggiori dettagli
sull’operazione si rimanda al relativo paragrafo nella Relazione della Gestione.
I proventi da Titoli Immobilizzati che non costituiscono partecipazioni invece sono costituiti dalla
plusvalenza derivante dal trasferimento delle azioni proprie ad Open Gate Italia Srl a fronte dell’acquisto
del 10% delle quote societarie. Il costo della partecipazione è stato concordato per euro 150.000 di cui
per euro 50.000 tramite bonifico bancario e per euro 100.000 tramite trasferimento di 32.258 azioni al
prezzo di trasferimento di euro 3,10 cadauna. Dalla differenza tra valore medio di carico pari a euro 2,30
per azione e il prezzo di trasferimento concordato si è generata la plusvalenza di euro 25.359.
8.4 Rettifiche di valore di attività finanziarie – euro -3.509 (-5.894)
Le rettifiche negative di valore di attività finanziarie del primo semestre 2016 per euro 3.509 sono
relative al portafoglio titoli non immobilizzato e si rinvia per maggiori dettagli al commento alle attività
finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni.
8.5 Proventi e oneri straordinari – euro 89 (-5)
I proventi straordinari di euro 89 del primo semestre del 2016 includono solo valori di arrotondamento.
73
8.6 Imposte sul reddito dell’esercizio – 700.945 (305.766)
Le imposte sul reddito dell’esercizio ammontano nel primo semestre 2016 ammontano a euro 700.945,
e sono rappresentate da imposte correnti per euro 690.882, imposte differite per euro 3.724 e imposte
anticipate per euro 6.339.
Nella seguente tabella viene rappresentata la rilevazione delle imposte differite e anticipate del Gruppo
DigiTouch e gli effetti conseguenti.
Analisi delle imposte
1° Semestre 2016
1° Semestre 2015
IRES
IRAP
Imposte correnti
627.400
63.482
690.882
226.771
76.304
303.075
Accantonamenti
Rilasci
Imposte anticipate
(18.955)
25.294
6.339
1.159
1.159
3.724
3.724
1.532
1.532
700.945
305.766
Accantonamenti
Rilasci
Variazione di stime di esercizi precedenti
Imposte differite
Carico fiscale del periodo
74
9. Informazioni sulle voci del rendiconto finanziario consolidato
Nel seguito sono commentate le principali voci del rendiconto finanziario consolidato del semestre
chiuso al 30 giugno 2016 del Gruppo DigiTouch.
9.1 Flusso finanziario generato dalla gestione reddituale – euro 1.599.399 (1.943.960)
Il flusso finanziario generato dalla gestione reddituale del primo semestre 2016 ammonta
complessivamente ad euro 1.599.399, grazie al contributo dell’utile consolidato di euro 1.035.491, di
imposte, interessi e dividendi di euro 786.832, delle plusvalenze da cessione attività per euro 1.312.612
delle rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante
netto per euro 1.306.846, della variazione negativa del capitale circolante netto per euro 138.765 e di
altre rettifiche negative per euro 78.393.
9.2 Flusso finanziario assorbito dall’attività di investimento – euro 612.293 (2.555.800)
Il flusso finanziario assorbito dall’attività di investimento del primo semestre 2016 ammonta
complessivamente ad euro 612.293, trainato dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e
immateriali per euro 778.543, oltre alle acquisizioni del 10% delle quote di Open Gate Italia Srl per euro
152.500 e della prima tranche del incasso dalla vendita del 51% della partecipazione di MediaMob Srl
per euro 318.750.
9.3 Flusso finanziario assorbito dall’attività di finanziamento – 141.018 (generato
11.096.224)
Il flusso finanziario assorbito dall’attività di finanziamento del primo semestre 2016 ammonta
complessivamente ad euro 141.018, e risulta composto da Rimborso finanziamenti per euro 163.982, da
diminuzione dei debiti a breve verso banche per 7.857 e da cessione di azioni proprie per euro 30.825.
9.4 Incremento delle disponibilità liquide – euro 846.088 (10.484.384)
L’incremento delle disponibilità liquide registrato nel primo semestre 2016 alla luce dei risultati riportati
nelle precedenti sezioni ammonta a euro 846.088, importo altresì che riconcilia le disponibilità liquide
dello stato patrimoniale consolidato all’inizio e alla fine del semestre pari rispettivamente ad euro
7.511.459 ed euro 8.357.547.
75
10. Altre informazioni
Rapporti con parti correlate
Nel corso del primo semestre 2016 il Gruppo DigiTouch nello svolgimento sua attività non ha posto in
essere operazioni con parti correlate inusuali per caratteristiche ovvero significative per ammontare,
diverse da quelle aventi carattere continuativo nel seguito rappresentate, per le quali le condizioni
previste ed effettivamente praticate sono da considerarsi in linea con le normali condizioni di mercato.
Nel seguito si riporta il dettaglio delle operazioni, intercorse nel corso del primo semestre 2016, con le
società correlate del Gruppo, con indicazione dei saldi economici e patrimoniali.
Denominazione 30/06/2016
30/06/2016
Controparte Crediti Debiti Ricavi Costi
Crowd Solutions srl
Sodapao srl
TOTALE
-
0
0
58.000
53.600
0 111.600
Crowd Solution S.r.l., società collegata ad un membro del Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo, nel primo semestre 2016 ha erogato al Gruppo servizi concernenti l’attività di sviluppo
delle piattaforme tecnologiche.
Sodapao S.r.l., società collegata ad un membro del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, nel
primo semestre 2016 ha prestato servizi di consulenza professionale in ambito di comunicazione e
pubbliche relazioni.
Si riporta di seguito il dettaglio dei compensi a vario titolo riconosciuti nel corso del primo semestre
2015 agli Amministratori ed ad altre parti correlate, segnalando nel contempo che il Collegio Sindacale
della Capogruppo è stato nominato in data 11 febbraio 2015.
30/06/2016
Nome e Cognome Compenso fisso Altri compensi
Consiglio di Amministrazione
Simone Ranucci Brandimarte
Paolo Mardegan
Mauro Del Rio
Collegio Sindacale
Sergio Gemma
Domenico Antonio Italiano
Paolo Flaminio Storti
TOTALE
25.200
37.200
15.000
-
25.200
37.200
15.000
7.500
6.000
6.000
-
7.500
6.000
6.000
96.900
76
Totale
0
96.900
***
Il presente bilancio consolidato intermedio del Gruppo DigiTouch al 30 giugno 2016 rappresenta in
modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico del
periodo e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili del Gruppo.
77
4. Relazione
78
79
80