COMUNE DI PIOMBINO

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COMUNE DI PIOMBINO
Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale 22.02.2012 – Mattino -
INDICE
Verbale Consiglio comunale
del 22 FEBBRAIO 2012
Mattino
1 Approvazione verbali consiglio comunale 19 gennaio 2012.
Da pag. 1
a pag. 1
COMUNICAZIONI
2 Relazione della Presidente della Commissione per le Pari Opportunità Maria
Grazia Braschi sull’attività svolta dalla commissione nell'anno 2011.
Da pag. 2
a pag. 3
3 Istituzione imposta di soggiorno e approvazione regolamento.
Da pag. 11
4
a pag. 77
Regolamento per forniture di beni e servizi da eseguirsi in economia:
approvazione.
Da pag. 5
5
a pag. 7
Variante al Piano per gli Insediamenti Produttivi in Loc Montegemoli adottata
con deliberazione del Consiglio comunale n 85 del 20 luglio 2011:
Controdeduzioni alle osservazioni presentate ed approvazione.
Da pag. 8
a pag. 10
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C I T T A'
DI
1
PIOMBINO
VERBALE
CONSIGLIO COMUNALE
22 FEBBRAIO 2012
ORE 09:10
Il Segretario Generale – Dr.ssa Maria Luisa Massai
Effettuato l'appello nominale dei consiglieri, i presenti risultano numero 19, pertanto la
seduta e’ valida Scrutatori: Paolo Iacopucci, Gelichi Riccardo, Amerini Giampiero.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Punto 1 all’Ordine del Giorno: “Approvazione verbali Consiglio Comunale
19.01.2012”.
Si da atto che al momento della votazione risultano presenti in aula 20 Consiglieri
essendo entrato il Sindaco.
Favorevoli? Partito Democratico, Gruppo Misto, Di Pietro Italia dei Valori, Futuro e
Liberta' per l'Italia e Popolo della Liberta'.
Contrari? Nessuno.
Astenuti? Nessuno.
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Iniziamo l’Ordine del Giorno con la comunicazione.
Punto 2 all’Ordine del Giorno: “Relazione della Presidente della Commissione
Pari Opportunita' Maria Grazia Braschi sull’attivita’ svolta dalla Commissione
nell’anno 2011”.
Maria Grazia Braschi – Consigliere Partito Democratico
Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Come avete visto sui vostri banchi, e’ stata
distribuita la relazione annuale della Commissione Pari Opportunita'. Quest’anno oltre
che a questa versione qua cartacea – quando ho un attimo di silenzio continuo – ci
sara’ la proiezione di due video, non vi preoccupate, sono due video di tre minuti
ciascuno quindi il tempo non e’ eccessivo. Quello che vi voglio far vedere appunto è
l’attivita’ che noi abbiamo svolto durante l’anno. In questa relazione ci sono tutti gli
incontri che noi abbiamo fatto e, bene o male, siamo stati presenti sul territorio con
varie iniziative ogni mese. La piu’ diciamo significativa, quella che oltre a tutte le altre e’
una voce della Commissione Pari Opportunita', quella che mi rimane piu’ a cuore di
tutte e’ l’ultima, nel mese di novembre quella dedicata alla giornata internazionale
contro la violenza sulla donna. In quell’incontro li’ - svolto al Centro Giovani con gli
studenti delle scuole medie superiori, le forze dell’ordine, il responsabile del pronto
soccorso e la responsabile del Centro Antiviolenza - e’ nato di spontanea volonta’ un
video proprio di una classe che partecipava a quell’incontro. Nessuno gli ha chiesto
“questo lavoro”, questo e’ nato di loro spontanea volonta’, quindi e’ un modo
significativo per me importante e per il resto della Commissione che qualcosa siamo
riuscite a trasmettere. Ora vi chiedo solo sei minuti della vostra attenzione della visione
di questi due filmati. Grazie.
(Proiezione filmato)
Allora, scusate per l’inconveniente del file audio, pero’ non e’ dipeso da me, nel video
c’era, era un file musicale abbastanza significativo. Io quello che voglio ecco farvi
evidenziare e’ che la Commissione Pari Opportunita' si’ e’ alla ricerca delle pari
opportunita’ tra uomo e donna, questo e’ innegabile, pero’ non e’ solo questo. Quello
che noi cerchiamo, cosi’ nel nostro piccolo e con quelle poche risorse che abbiamo a
disposizione, e’ di far passare il messaggio della pari opportunita’ nei confronti di
qualsiasi persona, uomo, donna, emarginato, ragazzo, quindi e’ alla ricerca del rispetto
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e dei diritti uguali per tutti. L’ultima diapositiva che io ho messo e’ significativa per me.
E’ significativa perche’ tutto quello che noi dobbiamo fare e’ rivolgerlo ai giovani perche’
e’ da li’ che parte e che dobbiamo far partire il rispetto per la non violenza e per
qualsiasi forma di discriminazione. Il secondo video che vi faccio vedere questo e’ stato
realizzato dalla I°A dell’Istituto di Scuola Media Superiore ISIS Einaudi Ceccherelli.
Come e’ detto e’ nato dalla giornata dedicata alla violenza contro alle donne e questi
ragazzi molto probabilmente hanno anche quel poco, perche’ erano cinque classi, una
classe ha fatto questo lavoro ma per noi e’ gia’ un risultato. Ora abbiate pazienza gli
ultimi tre minuti, senza musica.
(Proiezione filmato)
Grazie.
Si dà atto che al termine della discussione risultano presenti in aula 21 Consiglieri,
essendo entrati Coppola e Rosalba ed uscito Filacanapa.
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
…. Io vi devo chiedere di fare l'inversione degli argomenti perche’ l’Assessore Francardi
e’ chiamato da altri impegni istituzionali e quindi in mattinata deve... ha degli incontri. A
questo punto se il Consiglio vota per l’inversione appunto dell’Ordine del Giorno e
quindi faremo prima la delibera di Luciano Francardi e poi passeremo normalmente a
discutere di altri argomenti.
Favorevoli? Partito Democratico, Gruppo Misto, Popolo della Liberta', Unione di Centro,
Futuro e Liberta' per l'Italia.
Contrari?
Astenuti?
Allora Assessore Francardi... dove e’ andato a questo punto? Per piacere volete
chiamarlo, perche’ mi ha sollecitato lui di fare... mi ha chiesto lui di fare questa cosa
quindi io ho eseguito...
Interventi sovrapposti
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Ho capito, allora io come devo procedere? Il Consiglio e’ sovrano.
Interventi sovrapposti
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Io non... io allora non lo so procedo... procedo, magari facciamo il Regolamento di
forniture beni e servizi, non so, chiedo all’Assessore; facciamo il Regolamento per
forniture beni e servizi che poi l’altra discussione comunque lo taglia fuori dalla
presentazione della delibera altrimenti, eh, se deve andare via.
Interventi sovrapposti
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Va bene se facciamo la delibera Regolamento per forniture di beni e servizi? In modo
da dare la possibilita'... io mi preoccupo della delibera dell’urbanistica, questo insomma
dovrebbe essere...
Interventi sovrapposti
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Arriva come? Dov’e’?
Interventi sovrapposti
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Assessore?
Interventi sovrapposti
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Si’, facciamo il Regolamento via.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Punto 4 all’Ordine del Giorno: “Regolamento per forniture di beni e servizi da
eseguirsi in economia.: approvazione”
La parola all’Assessore Massimo Giuliani.
Assessore Massimo Giuliani
E’ una delibera prettamente tecnica e ci sara’ l’eguale delibera dell’Assessore Lido
Francini per quanto riguarda il Regolamento dei beni e servizi per le opere pubbliche,
cioe’ per i lavori pubblici. Quello di cui stiamo parlando e sto parlando al momento e’ il
Regolamento per la fornitura di beni e servizi in economia, cioe’ riguardo all’Economato
ed e’ l’adeguamento alla Legge del 2006 del nostro attuale Regolamento che prevede
un limite massimo appunto di € 200.000,00, in pratica l’espletamento di gare informali,
oltre ovviamente bisogna... cioe’ la licitazione privata, oltre si devono attivare tutte le
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procedure di gara formale. Mentre l’innalzamento del limite minimo da € 20.000,00 a €
40.000,00 – queste cifre si intendono sempre + I.V.A. – per invece appunto il contratto
diretto, il rapporto diretto tra Istituzione, tra Comune e fornitori appunto di beni e servizi.
E’ solo un adeguamento tecnico, in quanto che il nostro Regolamento recepiva limiti
inferiori. Questo pensiamo che possa rendere piu’ snella l’opera del Comune. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Allora io ho una prenotazione di Amerini Giampiero.
Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI
Buongiorno. Ma io a dire il vero mi ero prenotato per il precedente punto, per le Pari
Opportunita'. Anche perche’ mi sembra che, visto che solo una volta all’anno noi ci
troviamo a parlare di questo e anche per... sia stato il mio un intervento critico o sia
stato un intervento favorevole credo che anche chi si e’ impegnata per portare avanti
questa Commissione per venire qui fra l’altro anche con un video che non funzionava e
sinceramente credo che anche la Presidente avrebbe accolto secondo me con favore
che qualcuno almeno esprimesse due parole sul suo operato. Il problema e’ passato, lo
riportero’ io in Consiglio Comunale con una, due, tre, quattro, cinque mozioni, vediamo
quante riterro’ opportuno portarle, anche perche’ mi sembra che e questa e’ la prima
volta che succede una cosa del genere, perche’ in tutte le occasioni sulle Pari
Opportunita' ci sono sempre stati gli interventi da parte di tutto il Consiglio Comunale,
perlomeno di tutti i gruppi, i quali hanno espresso le loro critiche, le loro posizioni
favorevoli, che comunque sono intervenuti e hanno perlomeno dato un po’ di
importanza anche alla stessa Commissione che in questo Consiglio comunale oggi e’
veramente stato molto, molto deludente. Ecco, volevo dire questo perche’
sinceramente... e so che anche altri avrebbero avuto piacere di intervenire e dire la loro
opinione. Detto questo, non ho da dire molto su questo Regolamento, anzi forse non ci
sarei nemmeno intervenuto, se non altro si tratta di un Regolamento fra l’altro che si
adegua alle nuove leggi e quindi non mi sembra nemmeno il caso di mettersi a perdere
del tempo. Io – scusate ma oggi che c’e’ anche un argomento fra l’altro importante sul
quale avevo voglia di intervenire ho perso anche la voce ma parlero’ ugualmente, staro’
piu’ vicino al microfono anche se la voce l’ho persa, non e’ stato un attentato da parte
della maggioranza eh, ci mancherebbe altro. No, forse l’unico che lo poteva fare era il
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Sindaco ma non credo, perche’ ora siccome si prendera’ delle critiche poi dopo e
quindi... – comunque ecco detto questo credo che non ci sia molto da dire su questo
Regolamento, e’ un adeguamento alle norme di legge e quindi il mio intervento era solo
per precisare questo. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Altri interventi? Non ci sono prenotazioni, quindi si vota la delibera.
Si dà atto che al momento della votazione risultano presenti in aula21 Consiglieri,
essendo entrato Fabiani ed uscito Molendi.
Favorevoli? Partito Democratico, Gruppo Misto (Mambrini)
Contrari? Popolo della Liberta', Riccardo Gelichi Gruppo Misto.
Astenuti? Unione di Centro, Futuro e Liberta' per l'Italia.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Va votato di nuovo per l’immediata eseguibilita’.
Favorevoli? Partito Democratico, Gruppo Misto (Mambrini)
Contrari? Popolo della Liberta', Riccardo Gelichi del Gruppo Misto.
Astenuti? Unione di Centro, Futuro e Liberta' per l'Italia.
Si dà atto che sono entrati gli assessori E. Murzi, L. Francini, M. Chiarei e O.
Dell'Omodarme.
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Ora abbiamo gia’ votato l’inversione dell’Ordine del Giorno
Punto 5 all’Ordine del Giorno: “Variante per gli Insediamenti Produttivi in
Localita’ Montegemoli adottata con deliberazione del Consiglio comunale n. 85
del
20
luglio
2011:
Controdeduzioni
alle
osservazioni
presentate
ed
approvazione”.
La parola all’Assessore Francardi.
Assessore Luciano Francardi
Nella delibera di adozione su quanto riguardava la Variante di Montegemoli – non voglio
essere lungo ed anzi mi scuso ma ho una riunione nel pomeriggio per cui ho chiesto
questa inversione io non e’ che... per cui non voglio prendere troppo tempo al collega
Giuliani, ne’ voglio rubare tempo a questo Consiglio Comunale – che ricordo era una
Variante che ridefiniva alcuni confini all’interno di quella che e’ tutta l’area produttiva del
PIP di Montegemoli, va ora in approvazione e, come ho spiegato e hanno spiegato i
miei tecnici all’interno della IV° Commissione, e’ sopraggiunta nel frattempo
un’osservazione da parte di un’azienda all’interno di quel settore che chiede di
modificare il proprio... Progressivamente questa azienda ha acquisito vari lotti di quel
settore per cui ci sono gia’ 75 dipendenti, e’ un’azienda che si sta sviluppando, e per
questa ragione loro hanno chiesto di modificare la classificazione di quei terreni da
artigianato e commercio ad artigianato e industria. Faccio presente che nell’area di
Montegemoli complessivamente sono prevalenti quelli da artigianato e industria. Questi
erano sempre definiti artigianato e commercio per una serie di identificazioni che allora
erano valide. Io credo che, siccome abbiamo verificato appunto, come provavano a dire
prima, che l’azienda si servira’ di questa variante per aumentare dal 40 al 50% il
rapporto di copertura e perche’ e’ un’azienda che comunque nel tempo ha sviluppato e
nel tempo vuole ulteriormente svilupparsi, l’unica modifica all’adozione fatta a suo
tempo di Montegemoli e’ questa modifica di classificazione di questi terreni. Ricordo che
su quella zona fu spostata un’area artigianato/industria, un’area a verde; furono
rimodellate anche rispetto alla configurazione del terreno quello che era tutto il PIP di
Montegemoli. Oggi con questa delibera viene approvato accogliendo questa
osservazione. Questo e’ quanto. Ho cercato di rubarvi il meno tempo possibile poi
prego qualsiasi...
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Interventi? Io non ho prenotazioni. Si puo’ procedere quindi al voto di questa delibera.
Sottolineo: io metto a votazione la delibera.
Si dà atto che al momento della votazione risultano presenti in aula 23 Consiglieri,
essendo entrati Molendi e Checcoli.
Favorevoli? Partito Democratico, Gruppo Misto.
Contrari? Nessuno.
Astenuti? Riccardo Gelichi del Gruppo Misto, Partito della Rifondazione Comunista,
Popolo della Liberta', Unione di Centro, Futuro e Liberta' per l'Italia.
Questa delibera e’ stata evasa diciamo.
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Non c’e’ l’immediata eseguibilita’.
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Punto 3 all’Ordine del Giorno: ”Istituzione imposta di soggiorno e approvazione
Regolamento”
Assessore Giuliani; la parola all’Assessore.
Assessore Massimo Giuliani
Si’. Bene, oggi si’ e’ un momento importante per la nostra citta', perche’ con l’atto di
oggi andiamo ad istituire l’imposta sul soggiorno. E’ importante stabilire da quanto
nasce questa imposta. Nasce appunto - come sapete - dall’art. 4 della L. 23 del 2011
dello scorso anno nell’ambito di una delle ultime norme – diciamo - del federalismo
fiscale, legge che e’ stata poi modificata e regolamentata ulteriormente dalla Regione
Toscana, che e’ stata anche una delle regioni piu’ attive nel cercare di migliorare la
legislazione diciamo attuale, da un punto di vista statale un pochino confusa e carente.
Ed e’ proprio su quanto la Regione Toscana ci ha detto, servendoci anche di quello che
Regione Toscana e Provincia ci ha messo a disposizione e quindi gli osservatori
turistici, si e’ intrapreso il percorso, alcuni mesi fa, che ci porta oggi appunto alla
istituzione di questa imposta. Il percorso non e’ da poco – e vorrei ricordarlo – perche’ e’
un percorso che per la prima volta ha visto – e non mi ricordo perlomeno per la mia
esperienza di Assessore in questi anni – non mi ricordo che ci sia stato un percorso
tanto partecipato e tanto condiviso ad esempio fra tutti i comuni, quindi i comuni della
nostra zona,
quindi della Val di Cornia. Comuni che, sollecitati anche dalle
associazioni di categoria e dagli operatori turistici, hanno intrapreso anche un’altra
azione e quindi un’altra strada, che e’ stata quella di confrontarsi con comuni limitrofi o
con associazioni di comuni limitrofi. Tant’e’ vero che il percorso nella sua fase centrale,
e penso culminante, ha visto allo stesso tavolo i comuni di tutta la Val di Cornia, della
Val di Cecina, i comuni di Rosignano ed il Comune di Livorno, allo stesso tavolo a
discutere tra loro ed insieme a tutte le associazioni di categoria rappresentate sia da
rappresentanti locali, ma soprattutto da tutti i rappresentanti provinciali, a discutere di
questa nuova imposta, quindi delle opportunita’, cosi’ come ovviamente dei punti deboli
che rappresentano quello appunto della imposizione a cittadini non del territorio di
questa tassa. Quel percorso poi chiaramente si e’ arricchito del contributo delle
associazioni di categoria, di alcuni colloqui con albergatori e operatori turistici e si e’
arricchito anche del contributo, come dicevo prima, della Provincia attraverso la quale, e
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con i consigli della quale, siamo andati a studiare anche il fenomeno dei flussi turistici
che ci ha permesso di presentare un’imposta che si basa sia sul Regolamento, sia su
delle tariffe che, come sapete, verranno poi approvate dalla Giunta Comunale, tariffe
che tengono conto delle caratteristiche del nostro territorio, che tengono conto dei flussi
turistici e dei suggerimenti dateci da Regione e dall’osservatorio turistico, dal Centro
Studi Turistico. Il gettito di questa imposta, la destinazione e’ molto ben specificata
nell’attuale delibera e va principalmente nella valorizzazione, nel mantenimento di quelli
che sono i nostri beni artistici, culturali, storici, paesaggistici ed ambientali ed anche, per
questo, nella valorizzazione della nostra struttura portante di questa rete al turista, di
questa rete dei nostri beni che vanno ad arricchire il nostro territorio, e cioe’ alla Parchi
Val di Cornia. Ma oltre a questo il gettito di questa imposta sara’ usato per tutta una
serie di altre cose. Sara’ usato ad esempio per – ed e’ stato bene raggiunto penso - per
implementare tutta una serie di azioni di prossimita’ agli albergatori e agli operatori
turistici per implementare una vera e propria, forse per la prima volta, rete di servizi al
turista e per andare ad esempio, un fatto tangibile, a non tagliare quelli che sono i soldi
che purtroppo non ci arriveranno piu’ dalla Provincia, come sapere per i tagli erariali a
cui e’ andata incontro e che erano destinati all’apertura degli sportelli turistici di cui con
un’opera capitanata dal Comune ovviamente il Comune in prima istanza con anche
l’apporto della Val di Cornia assicurera’ comunque l’apertura e quindi la promozione al
territorio. Ecco questa sara’ la destinazione, molto chiara ed assolutamente in linea con
la Legge regionale Toscana, che e’ la piu’ penso all’avanguardia in questo momento d'
Italia. Detto questo parlo brevemente delle tariffe, brevemente, quel tanto che basta per
chiarire che, come avete visto nel Regolamento, e’ messa un’imposta il minimo e il
massimo i due limite dell’imposta che questo Consiglio oggi e’ chiamato a deliberare e,
come avete visto, si passa da 50 centesimi a 2,5 euro come limite massimo, quando la
legge dice che potremmo spingerci a 5 euro e le tariffe, come sappiamo, sono tra le piu’
basse della Toscana di cui abbiamo parlato anche in Commissione e con le categorie,
saranno tra le piu’ basse della Toscana e forse tra le piu’ basse d’Italia. Tanto per fare
un esempio, ma che non e’ argomento di questo Consiglio gia’ discusso pero’ con
categorie e in II° Commissione, per gli alberghi si passera’ da 1 euro delle due stelle a
step di mezzo euro fino ai 2 euro per le quattro stelle e a 2,5 euro – solo ipotetici - ...
Interventi sovrapposti
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Assessore Massimo Giuliani
1 euro... ho detto un euro le due stelle a step di mezzo euro fino a 2 euro per le quattro
stelle, e a 2,5 euro solo ipotetici, come dicevo, per le cinque stelle, dal momento che nel
nostro Comune non esiste una struttura con cinque stelle. Stessa cosa avverra’ per
campeggi e agricampeggi dove le tariffe andranno da 5° centesimi a 1 euro,
differenziando le postazioni e le piazzole dove si mettono le tende e/o le roulotte,
ovviamente invece dai bungalow che hanno un’altra sistemazione. Quindi le prime
andranno con un’imposta di 50 centesimi, le seconde invece con 1 euro. Questo per
farvi capire che la tariffe sono realmente basse confronto e paragonate a quelle gia’ in
vigore. A questo punto vi vorrei parlare intanto di una cosa importante; le categorie ci
avevano chiesto di identificare bene cosa doveva fare l’operatore turistico. Ebbene, io
parto intanto dall’identificazione del cosiddetto soggetto passivo, cioe’ su chi e a chi
andiamo a chiedere questa imposta. Il soggetto passivo per il Comune di Piombino e’
colui che pernotta nelle strutture ricettive del nostro Comune, quindi colui che pernotta,
in pieno spirito della legge che ha infatti parlato di imposta e di soggiorno per questa
tassa imposta. Mentre colui che riscuotera’ non e’ un sostituto di imposta, quindi non e’
un esattore, ma dovra’ solamente svolgere l’opera di riscossione, e quindi una volta
riscossa l’imposta la dovra’ – chiaramente questo sara’ l’altro obbligo che dovra’ avere
nei confronti del Comune – rendicontare e quindi la dovra’ versare. Quindi dichiarazione
e versamento.
Per quanto riguarda invece sempre gli adempimenti e quindi gli
operatori turistici, finiscono qui, quindi solo riscossione, versamento e dichiarazione.
Versamento trimestrale, anche questa una cosa chiesta dalle associazioni di categoria
e approvata dai comuni che, come vi dicevo, hanno stilato questo tipo di Regolamento,
e l’altra cosa che invece dovra’ fare il Comune all’opera di accertamento e di recupero
delle eventuali cifre evase – quindi il cittadino straniero o comunque forestiero come si
dice e quindi non appartenente alla nostra comunita’ e alla nostra citta’ - che si dovesse
rifiutare di pagare questa imposta verra’ solo segnalato e quindi poi al recupero e alla
riscossione di questa cifra penseranno ovviamente gli uffici comunali. Ecco, la cosa su
cui mi dilungherei a questo punto e’ nel far presente le numerose esenzioni di cui
questo Regolamento tiene conto. Partirei subito dall’ eta’. Un Regolamento che voglio
dire rispetto alla prima... i signori commissari della II° Commissione possono ben
essersi resi conto che rispetto alla prima bozza consegnata a dicembre il percorso ha
portato a notevoli sostanziali miglioramenti dell’imposta e nell’applicazione dell’imposta
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stessa. Ad esempio l’innalzamento dell’eta’ che inizialmente era previsto da 6 anni qui
portata a 12 anni, quindi oltre 12 anni si paga, prima non viene applicata l’imposta.
L’altra cosa importante riteniamo l’esenzione totale delle gite scolastiche – ripeto, e
quindi gite scolastiche di qualsiasi ordine e grado di scuole che vengono
completamente esentate dal pagamento della tassa stessa. Abbiamo l’altra esenzione
che riguarda i lavoratori che si trovano a lavorare nelle strutture ricettive della nostra
citta’; l’esenzione per i familiari al seguito di malati, ammalati e convalescenti dentro le
strutture ospedaliere della nostra citta’, che chiaramente hanno quindi un familiare e lo
debbono seguire, che si sente male, ovviamente presenteranno un documento che
attesta questo e sono completamente esentati da questa imposta. Ma l’altra cosa che,
permettetemi, e’ molto importante, e’ la comparsa per l prima volta di una cosiddetta
stagionalizzazione della tassa. Cioe’ la tassa non sara’ pagata per circa cinque mesi,
quindi l’applicazione dell’imposta va dal primo di aprile al 31 di ottobre, gli altri mesi non
vengono pagati, l’unica variazione che viene fatta quando la cosiddetta Pasqua,
diciamo cosi’... cade bassa, no cosiddetta Pasqua, la Pasqua cade come si dice bassa,
si applica dalla settimana che comprende la Pasqua si applica la tassa stessa. Quindi
come vedete un lavoro molto importante, compiuto con i suggerimenti non solo delle
categorie, ma anche delle forze politiche nonche’ nella Commissione all’interno delle
due discussioni avute in Commissione, che ha portato penso a un grande
miglioramento di questa cosa. Ora io vado velocemente a concludere dicendo che
questo e’ sicuramente un atto di grande responsabilita' fatto da un Governo di Sinistra
di questa citta’, che si trova ad applicare una tassa e che lo fa molto responsabilmente
attraverso un percorso molto lungo, molto partecipato, complesso, ma che porta oggi i
questa aula un Regolamento attento, molto attento al nostro territorio, alle esigenze dei
flussi turistici e degli operatori turistici stessi. Io vi voglio solo dire appunto che gli
esperti da noi interpellati e che sono quegli esperti che poi vengono utilizzati dalla
Regione per calcolare e per valutare i flussi turistici, ci hanno detto che nell’ambito di un
Regolamento siffatto con tariffe che noi andremo a proporre, la domanda e l’appetibilita’
da un punto di vista turistico del nostro territorio non ne e’ minimamente lesa ne’
intaccata, questa la parola degli esperti. Detto questo io voglio solo ricordare che gli
stessi esperti, compreso l’Assessore Pacini, in due incontri ufficiali, ci ha ricordato
quella che fu la sorte della tassa sul soggiorno degli anni ’70. vi voglio ricordare questo,
questo lo hanno detto gli esperti turistici, quelli che si occupano di turismo che, ripeto,
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non sono io in questo momento come Assessore alle Finanze vi posso significare
questo. Allora, la tassa del ’70 fu tolta perche’ si pensava che la crisi di quegli anni in
cui verso’ il turismo in Italia soprattutto e nelle nostre zone, fosse da addebitarsi a quella
tassa; ebbene nei tre/quattro anni successivi al fatto che la tassa fu tolta, si registro’ un
picco vertiginoso dell’andamento turistico, tant’e’ vero che gli osservatori turistici oggi,
giustamente, non osano - da un punto di vista tecnico - piu’ addebitare all’allora tassa
degli anni ’70 la diminuzione del flusso turistico sulla nostra zona. Nessun osservatore
oggi puo’ dire o scrivere quello perche’, ripeto, nei quattro anni successivi cosa fu
quello? Fu il classico picco minimo a cui ciclicamente o non ciclicamente alcune attivita’
produttive, fra cui anche i flussi turistici vanno incontro. Questo e’ stato l’andamento di
quella tassa ed oggi viene ripeto di nuovo, ci viene riferito questo fatto. Quindi, ripeto,
oggi c’e’ un Regolamento che ha delle tariffe bassissime, e’ minimamente impattante
negli adempimenti a cui i nostri operatori turistici andranno incontro e quindi e’ snello, e’
andato incontro ai loro suggerimenti di applicazione, perche’ poi una volta detto no ci
hanno anche spiegato e dato i suggerimenti per andarla ad applicare questa tassa.
Avete visto una grande e variegata mole di esenzioni e quindi noi pensiamo che questa
per il nostro Comune rappresenti non un balzello, ma
un’opportunita’ di sviluppo
turistico per il nostro territorio. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Amerini Giampiero.
Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI
Grazie Presidente. L’Assessore Giuliani ha definito un evento importante, all’inizio del
suo intervento, quello di istituire la tassa di soggiorno; io quando si parla di mettere
tasse le ritengo negative sotto tutti gli aspetti e quindi non ci vedo assolutamente nulla
di positivo. Ma non voglio entrare nel merito, o perlomeno ci entrero’ marginalmente, del
Regolamento che, diciamocelo con estrema tranquillita’, non mi interessa; non mi
interessa perche’ io sono contrario a qualunque tipo di tasse venga messa d’ora in
avanti. L’Italia e’ uno dei paesi al mondo che paga piu’ tasse e credo che ce ne sia solo
una in Europa che e’ piu’ tartassata di noi italiani. Certo, ci sono tasse di diversi tipi: ci
sono le tasse ingiuste, quelle che mette lo Stato; poi ci sono le tasse giuste quelle che
mettiamo noi, pero’ sempre di tasse si tratta e sempre i cittadini sono a pagarle. E mi
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ricordo anche quando il Governo Berlusconi insieme alla Lega hanno voluto
fermamente il Federalismo Fiscale e quando in questo Consiglio Comunale qualcuno
ha detto con estrema tranquillita’ che quella legge era una legge che avrebbe messo le
mani in tasca agli italiani e fu criticata in modo veramente duro, perche’ si disse: “Vedi
cosa fa questo Governo? Berlusconi non vuole mettere le mani lui ce le fa mette’ a noi,
costringe poi... quindi noi non applicheremo mai questa tassa!” Parole dette in questo
Consiglio Comunale; naturalmente fra il dire e il fare c’e’ di mezzo il mare,
evidentemente quando si tratta poi di andare a tartassare i cittadini ed allora non c’è
nessuno che si distingue a partire dal Governo per arrivare alle regioni, gli enti locali
tutti e tutti gli altri enti che possono mettere tasse, balzelli, aumentare le tariffe, tutto
quello che si vuole. Il problema e’ che, e credo che non c’e’ bisogno di essere professori
per capire che se noi aumentiamo le tasse e lasciamo invariati il reddito dei cittadini
evidentemente se lo Stato, gli enti locali o chi per essi prende una parte di questi soldi
ai cittadini evidentemente si riducono i consumi, ma e’ elementare questo, lo capisco io
che non sono un professore, che ho a mala pena fatto la III° Elementare e che so a
fatica leggere e scrivere e poi ho sempre fatto il coltivatore diretto. E’ vero che chi ha
un’azienda da tirare avanti, una famiglia da tirare avanti forse certe cose le capisce
meglio di altri che hanno gli stipendi che gli arrivano tranquillamente tante volte anche
senza nemmeno guadagnarseli e quindi e’ meno facile capire queste cose. Ma, io
parlando con le persone comuni, tutti dicono: “Ma se io ho 100 a disposizione in questo
momento e me ne togli altri 10 io ne spendo 90 e se ne spendo 90 chi produce quel
100 non c’e’ piu’ e quindi perdono posti di lavoro!” e quando si arriva in fondo poi voglio
vedere se questa applicazione di tasse da’ un risultato positivo. I dati attuali, faccio un
esempio, in merito all’aumento del costo dei carburanti, dicono che c’e’ una riduzione e
una contrazione nei consumi del 5 – 6%, se continua cosi’ per tutto l’anno alla fine del
2012 lo Stato incassera’ circa 400 milioni in meno fra accise ed I.V.A., senza
considerare l’indotto. Perche’ evidentemente, se io consumo il 6% in meno di
carburante o il 5%, e’ evidente che quella macchina viaggia meno e quindi consuma
meno gomme, quindi tutto l’insieme che ci viene dietro che va ancora ad aggravare
questa situazione. Ebbene gli enti locali, non tutti ma la maggioranza,. stanno dando un
grosso – scusatemi non ho tanta voce ma cerco di farmi intendere ugualmente –
contributo alla recessione in Italia; noi oggi, voi oggi, perche’ io non lo approvero’, date il
vostro contributo. E’ inutile che mi si venga a dire che poi questi soldi vi tornano.
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Badate, le statistiche dicono che delle tasse che i cittadini pagano ritornano indietro
sotto forma di investimenti il 20 – 30%. Certo, il nostro e’ un Comune virtuoso, forse
ritornera’ il 10, pardon, volevo dire il 40, pero’ comunque una parte si perdono nelle
pieghe o nelle piaghe della burocrazia. Ecco e quindi questa e’ la realta’ a livello
nazionale e nessuno la puo’ smentire, sono dati statistici quindi non e’ che me li sono
inventati io. Ecco, ed allora se nella Val di Cornia, come si dice, verranno tolti ai cittadini
non dei nostri comuni ma quelli dei nostri comuni, attenzione perche’ qui non ci si deve
giocare in cima, perche’ i giochetti non vanno bene. I cittadini del Comune di Piombino
la pagheranno quando vanno in altri comuni! Ecco, quindi e’ un giro vizioso! Quindi dai
comuni della Val di Cornia mancheranno circa si dice fra i 3 – 4 milioni di euro che
vanno a finire nelle casse dei comuni, ma che mancano all’appello! Quindi se uno
viene qui o consuma meno, se paga 50, 40, quelli che saranno, euro di tassa di
soggiorno, o spende meno e si ripercuote sui consumi oppure ci sta un giorno meno. E
non mi venite a dire che questo e’ un fatto positivo per quanto riguarda il turismo; e non
mi venite a dire che questo e’ un fatto positivo per quanto riguarda la situazione
economica drammatica in cui ci troviamo in questo particolare momento in Italia.
Questa e’ la realta’. Ecco, allora io dico, se le statistiche dicono il vero, se in Italia si
parla di 5, 6 miliardi di introito su questa legge a livello nazionale – sto parlando di tutti –
e’ evidente che sono 5 o 6 miliardi che vanno a mancare e che si ripercuotono su quello
che dicevo prima. Ecco perche’ in una situazione come questa bisognerebbe fare il
possibile per ridurre le tasse, perche’ ridurre le tasse... Reagan salvo’ l’America dalla
recessione riducendo le tasse! Perche’ ridurre le tasse vuol dire aumentare i consumi,
vuol dire dare un impulso ad ogni attivita’, ma questo ci si dimentica! Quando le tasse le
mette lo Stato tutti pronti a criticare da quella parte, quando le mettiamo noi vanno
bene. Questo e’ quello che mi lascia veramente perplesso. Io sono contrario sia che le
metta da ora in avanti, ma anche quelli messi da un po’ di tempo, le ultime perlomeno,
sono contrario a che si vada ad aumentare le tasse da qualunque parte vengano, e non
solo le tasse ma anche le tariffe, attenzione, perche’ anche quelle incidono e molto. Ed
allora se sono vere le statistiche, e lo dicono i sindacati, e lo dicono gli enti preposti,
che noi perderemo nel 2012 500.000 posti di lavoro, ebbene qualcuno di questi avete
contribuito anche voi a perderli e non fate certamente gli interessi delle categorie piu’
deboli, perche’ quelli che hanno i soldi non gli importa nulla; sapete dove se ne vanno
quelli che hanno i soldi? Se ne vanno in altri stati a passare le ferie. Ieri hanno trovato
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uno che portava 10 milioni di euro in Svizzera nascosti nel cruscotto della macchina; e
ci credo che ce le portino, per forza, in Italia ci tartassa tutto e la gente arriva a questo.
Ed allora noi dal piccolo, noi che siamo piu’ a contatto con i cittadini, noi che siamo
vicini e conosciamo molto di piu’ di chi sta laggiu’ la realta’, specialmente nella nostra
zona dove veramente siamo in crisi e dove ci sono degli operai in cassa integrazione
che sono in difficolta’, veramente, noi si dovrebbe essere i primi a dire no ad una cosa
del genere. Noi si dovrebbe essere i primi a fare in modo che si riducessero non solo le
tasse ma anche le tariffe che incidono notevolmente su questo particolare momento
nelle casse dei cittadini. Ma poi guardiamo un momentino quale settore andiamo a
colpire, perche’ credo che anche questo sia importante e sia necessario vedere. Poi
parlero’ della destinazione dei soldi e di come – scusate ma qui io e’ una vita che sto
dicendo che questo piccolo listellino di legno non ci consente di vedere i documenti
pero’ non si e’ ancora pensato di alzarlo un capellino in modo che si abbia la possibilita'
almeno di non andarli piu’ tutti i momenti a raccogliere in terra - ... Ecco, io vorrei
leggere alcuni dati che sono dati a livello europeo, non sono dati a livello di Piombino.
Allora si dice: “Il turismo nel 2011 ha avuto a livello della Comunita' Europea un + 3,8%,
in Italia ha avuto 1,2%.” Noi stiamo rischiando di arrivare al terzo posto, attualmente
siamo al secondo per poche... una decina di migliaia o poco piu’, dopo la Spagna che
ha fatto passi e sta facendo passi da gigante, ebbene, rischiamo che ci stia passando
avanti la Germania, la Germania guardate! Ora dire che un paese come la Germania si
puo’ definire un paese turistico veramente insomma vuol dire che quella gente sta
operando in modo veramente serio da poter sviluppare anche questo settore. Ma dico,
qui si dice fra i paesi – questi sono i dati di tutti e 27 i paesi della Comunita' Europea sia
bene chiaro - ... Partiamo dalla “Germania che ha avuto una crescita del 5,4%; la
Spagna una crescita del 7,8%; l’Italia una riduzione dell’1,2%”. Non mi metto a leggere i
dati delle altre nazioni perche’ probabilmente qualcuno potrebbe dire: “Si’ ma quelle
persone... la’ si spende meno perche’ ci sono alcuni paesi, specialmente nell’ex Europa
dell’Est dove i prezzi sono notevolmente inferiori”. Posso dire questo, che la differenza
sostanziale che c’e’ fra il nostro turismo e il turismo di alcuni paesi dell’Europa, dalla
Spagna, al Portogallo, alla Slovenia e ora alla Croazia che entrera’ dentro, ne ho citati
alcuni, e’ sostanzialmente diverso. Perche’ c’e’ questo abbandono dell’Italia? Primo per
i costi, secondo per la mancanza dei sevizi, perche’ noi evidentemente
stiamo
riducendo i servizi. Perche’ quelle persone che operano in questo settore l’unico
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sistema per rientrarci e per attirare i clienti e’ quello di abbassare i prezzi e abbassare i
prezzi vuol dire semplicemente, visto che una parte di questo introito deve andare nelle
casse dei comuni, e’ quello di ridurre i servizi e quindi e’ come una spirale senza fine,
come un gatto che si morde la coda, quanto piu’ si va avanti e quanto piu’ si va
peggiorando. E non mi si venga a dire perche’, ecco e qui credo che ci sia da parlare
alcuni minuti. Io ho sentito dire che, e’ stato detto che una parte di questi fondi andra’ a
sanare il bilancio della Parchi. Ora, il Comune di Piombino naturalmente dovra’ dare di
piu’ perche’ tutti i comuni dovranno dare di piu’, perche’ la Parchi e’ privata – come si
dice almeno – dei parcheggi, giustamente, e sono d’accordo su questo, perche’
evidentemente
ogni Comune deve dare a questa societa’ quello che gli spetta in
proporzione agli abitanti, se noi gli diamo i parcheggi evidentemente gli diamo di piu’ di
quello che gli danno gli altri, e quindi e’ normalissimo e quindi sono perfettamente
d’accordo su questa decisione che condivido in pieno. Tant’e’ vero che il 22 gennaio del
2006 io presentai in questo Consiglio Comunale una proposta appunto di – eccola qui –
togliere i parcheggi alla Societa' Parchi perche’ ritenevo che il Comune di Piombino..., e
questo qui avvenne proprio nel momento in cui era prevista una spesa di €
2.249.500,00 per il parcheggio di Caldanelle, che poi sarebbe andato alla Societa'
Parchi.
io in quella occasione dissi: “Ma scusate eh, ma noi spendiamo sodi dei
cittadini di Piombino, o comunque sia anche se fossero venuti sotto forma di contributi
erano sempre soldi destinati al Comune di Piombino, e poi dobbiamo dare questo
parcheggio gratuitamente alla Societa' Parchi che e’ anche del Comune di Piombino”
ma non tutto e’ del Comune di Piombino. E diro’ di piu’, che fra le altre cose una di
quelle, che secondo me era la piu’ grossa discrepanza che ci potesse essere, era che
le manutenzioni a parte quelle ordinarie ma quelle straordinarie, quelle importanti,
quelle che costavano le ha sempre fatte il Comune! Ebbene, in quella occasione mi fu
risposto, e non solamente in Consiglio comunale ma anche attraverso la stampa,
duramente dicendo che non si poteva, e che io ero uno contro la Societa' Parchi,
togliere questo finanziamento alla Societa' Parchi altrimenti questo avrebbe voluto dire
che non si voleva la Societa' Parchi, si voleva far chiudere la Societa' Parchi perche’
evidentemente non poteva continuare ad andare avanti. Beh, oggi ci siamo arrivati,
forse la Societa' Parchi ha avuto un miglioramento, anzi no, mi sembra di no perche’, se
non vado errato , a quei giorni la Societa' Parchi riusciva ad avere il 90% o qualcosa in
piu’ del suo bilancio, ora e’ diminuito, quindi vuol dire che dobbiamo dare di piu’, ed
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allora se dobbiamo dare di piu’ evidentemente vuol dire che non c’e’ stato nessun
miglioramento e che quindi quell' idea era buona. Mi auguro che fra qualche anno poi
qualcuno, io forse non ci saro’ piu’, poi quando vi togliera’ la tassa di soggiorno la
ritogliera’ dicendo che effettivamente si e’ recato un danno alla nostra zona in modo
notevole. Quindi una parte di questi soldi si dice andranno alla Societa' Parchi,
vediamo, vediamo se ci vanno questi o se ci vanno altri del bilancio di Piombino. Quello
che pero’ veramente e’ il lato peggiore di questa tassa, e’ che e’ stata istituita cosi’.
all’improvviso e nel momento in cui vi ho... per l’amor di Dio la stampa a qualcuno puo’
anche non piacere, ma quando mi si mettono dei dati davanti io non credo che ci sia
nessuno che dirige o scrive su un giornale, io mi guardo per me quindi... che dica dei
dati diversi da quelli che sono in realta’, io prima ho citato dei dati e me li sono presi da
una fonte …. quindi voglio dire non e’ che sono andato a prenderli cosi’, non li ho fatti
io e non li ho inventati io. Ebbene, qualcuno dice che all’Isola d'Elba c’e’ rispetto agli
altri anni, alla data di ieri, 15 o 20...
Interventi sovrapposti
Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI
Diciamo il 15, a me mi dicevano 15 – 20% in meno di prenotazioni. Mah, insomma
questo ci dovrebbe far pensare, no? Io credo che dei buoni amministratori, un bravo
Sindaco dovrebbe cominciare a preoccuparsi, come sta facendo giustamente ed anzi
su questo devo dire, e lo sa, il nostro Sindaco perche’ sono d’accordo con lui quando
interviene e quando parte, quando va anche in seconda classe, giustamente fa bene,
tutti dovrebbero farlo, a Roma per cercare di risolvere i problemi delle Acciaierie fa il
suo dovere il nostro Sindaco, il problema sarebbe se non lo facesse! Il problema sono
quei sindaci che non lo fanno, che magari se ne stanno a casa e non gli importa nulla, o
ci mandano un funzionario qualsiasi a cercare di avere qualcosa a livello nazionale o a
livello regioni a seconda di dove va. Ebbene, pero’ io dico che un buon Sindaco non si
deve preoccupare solamente di un settore si deve preoccupare di tutti i settori, e nel
momento in cui ci accorgiamo che in Italia c’ e’ una regressione per il turismo, che nel
nostro territorio ci sono meno presenze, consapevoli che il nostro territorio non ha, ed
infatti non ci sono alberghi a 5 stelle, infatti non ci sono strutture di lusso e quando
qualcuno ne parla verra’ fuori la fine del mondo, perche’ non ci devono essere, ci
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devono essere solo quelle cosi’ semplici, popolari. Ecco e allora, siccome la
maggioranza di quelli che frequentano questa zona sono persone che hanno un basso
reddito, altrimenti non andrebbero a finire neri campeggi o in quella specie di alveari
che sono i bungalow li’ appiccicati uno all’altro nelle nostre strutture. E allora sono
persone che sono in difficoltà, perche’ non sono in difficolta’ solamente i cittadini di
Piombino perche’ non ci si puo’ fermare al nostro orticello. Perche’ senno’ se noi ci
fermiamo al nostro orticello si ritorna al tempo dei comuni, bisogna pensare qualunque
cosa si fa che si fa per il bene del nostro orticello, ma anche di tutti gli altri orticelli e del
grande orto che e’ lo Stato Italiano. Ecco io dico, allora a questo punto in una situazione
drammatica, noi che siamo uno dei comuni che subira’ di piu’ la riduzione del turismo,
per quello che dicevo prima, bisognerebbe pensare un momento
e bisognava
perlomeno, dico perlomeno prendere un attimo di riflessione, perche’ se vi fosse stato
detto: “Parliamo della tassa di soggiorno, ma aspettiamo che si esca un momento dalla
recessione, aspettiamo, diamo la possibilita' anche agli operatori turistici, a chi vive da
questo turismo” ed anche a chi ci viene, diamogli la possibilita' di avere un po’ di
respiro, parliamone l’anno prossimo della tassa di soggiorno ed allora probabilmente,
pur nella mia contrarieta’ alle tasse ma in un anno possono succedere tante cose, ed
allora forse si poteva anche parlare e anche avere una posizione diversa. E questa non
puo’ essere che una posizione negativa, assolutamente negativa. Perche’ poi noi ci
abbiamo anche un’altra realta’ che troppo spesso si vuol dimenticare, e qui non voglio
entrare nel merito e nemmeno voglio fare polemica. Faccio un esempio fra il nostro
Comune e quello di San Vincenzo: il Comune di San Vincenzo... perché poi c’è anche
questo di problema, noi non possiamo e non applicheremo... è impossibile applicare la
tassa di soggiorno alle seconde case, non si può, perché, e come fai, e’ una casa, non
è uno che soggiorna lì, soggiorna nella sua proprietà, è sua e quindi diventa difficile.
Anche perché poi legalmente non so fino a che punto questo sarebbe possibile, visto
anche che le seconde case sono tartassate in modo veramente notevole. Ora, il
Comune di San Vincenzo, semplice, aumenterà... aumenterà le tasse sulla seconda
casa in modo notevole e quindi... ha un po’ un turismo diverso e quindi per quanto
riguarda l’Amministrazione Comunale di quel Comune piccolo probabilmente, mettila o
non mettila la tassa di soggiorno, perdere o non perdere cento o duecento presenze,
gli incide pochissimo, ma nel Comune di Piombino incide molto! Perché se noi
perdiamo le presenze, e siccome non
abbiamo seconde case, pochissime,
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evidentemente l’introito per il Comune diminuisce, non è che aumenta con la tassa di
soggiorno, c’è il rischio che diminuiscano; c’è il rischio che diminuisca perché
evidentemente se si diminuiscono i consumi, se i cittadini di Piombino,
quelli che
vivono nel periodo estivo da questo, gli operai che ci lavorano e tutto quanto, perdono il
posto di lavoro, non hanno le vendite, hanno una riduzione in tutto evidentemente
pagano meno tasse, perché quando si riduce i consumi si paga anche meno tasse eh,
non c’è niente da dire! E se ci sono... se si perdessero 50.000 presenze vuol dire
perdere quello che forse e probabilmente abbiamo preso con - sotto forma dell’indotto
naturalmente - questa tassa di soggiorno. Ecco perché io dico che... è anche antipatico
dover mettermi qui e fare una discussione e, avendo davanti delle persone che non
sono certamente Paperon dei Paperoni, sono delle persone che vivono, chi più chi
meno, di uno stipendio normale, ci sarà quello che prenderà... il pensionato che
prenderà € 600,00 -700,00 al mese, ci sarà quello che prenderà un buono stipendio,
però evidentemente tutti indistintamente - i dati poi lo dicono - consumano meno,
spendono meno per tutta una serie di problemi. Ed allora in questa recessione, noi
siamo in recessione, ed in questa recessione dare la spinta per andare ancora più in
basso della recessione vuol dire... cosa devo dire? Ditemelo voi! Vuol dire non avere
cognizione di quella che è la realtà. Vuol dire non avere cognizione di quella che è la
realtà attuale non di Piombino, ma della realtà attuale a livello nazionale. Vuol dire non
avere questa cognizione! E non avere questa cognizione - scusatemi se ve lo devo dire
- vuol dire anche che gli fa venire qualche dubbio sulla capacità amministrativa. Eh sì!
Eh sì! Vista dal mio punto di vista naturalmente poi ognuno ha le sue idee, ognuno poi
avrà occasione di dire e di esprimersi come ritiene più opportuno. Per quanto mi
riguarda vuol dire non avere cognizione e non avere quelle capacità amministrative che
un Amministratore dovrebbe avere, perché noi abbiamo un territorio e noi sappiamo che
il grosso rischio - e lo dico e mi auguro - come credo tutti noi - questo sia un qualcosa
che non avverrà male - ma noi abbiamo dei grossi problemi con le industrie e non è
certo il turismo quello che salverà o che prenderà i posti di lavoro che eventualmente
verranno persi dall'industria. No! E' impossibile! Però abbiamo 36 km di coste e
probabilmente in una realtà come quella attuale perdere 100 posti di lavoro nel turismo
o nell'indotto non è un fatto positivo, perché si vanno ad aggiungere a quelle migliaia
che sono in difficoltà, o perché vanno in cassa integrazione o perché… E poi, guardate,
basta andare a parlare con un qualunque commerciante e vi dice quanto sono diminuiti
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i consumi. E basta andare a parlare con qualunque albergatore, con chiunque poi dovrà
applicare la tassa di soggiorno perché vi dicano con estrema tranquillità che questa
gente è già in seria difficoltà! Io ieri sera ho avuto un incontro con, appunto, delle
persone del settore ed hanno portato i dati, non è che hanno portato degli scherzi,
hanno portato i dati e hanno detto: “Noi abbiamo le prenotazioni ed ora questa tassa di
soggiorno la dobbiamo pagare noi. Noi - e hanno portato anche lì i dati - e dall'anno
scorso a quest'anno abbiamo avuto una riduzione degli incassi notevole”. Nel 2011
hanno avuto una notevole riduzione degli incassi. Io non vado a guardare le presenze,
le presenze contano relativamente, una notevole riduzione degli incassi. Dice: “Ora noi
abbiamo già le prenotazioni e cosa gli si fa a quello quando viene, gli si fa pagare la
tassa di soggiorno?”. Oh, ma scherziamo? Quello ha già in mano il documento, perche’
dice “Se non ci si avessero prenotazioni vorrebbe dire chiudere”, ce n’è già molti meno
però evidentemente se lo devono accollare loro. E poi cosa succede? Succede che se
uno va in una qualunque struttura ricettiva e paga una cifra - faccio un'ipotesi - di €
10,00 al giorno, quando poi quello che c'era prima di lui ha pagato € 10,00 perché
giustamente c'era la prenotazione e quindi era inevitabile non lo può aumentare perché
c'è la prenotazione, quello dopo gli prende € 1,00 di più e quello dice: “O’ bello, ma te
che fai? Scusa eh, a quello gli hai preso € 10,00 a me me ne pigli 11,00 o 11 e
mezzo?”. Questa la realtà! Ecco perché secondo me, oltre ad essere ingiusta questa
tassa, come tutte le tasse del resto, è anche applicata nel momento peggiore e
applicata in modo nemmeno giusto nei confronti degli albergatori che si dovranno
accollare la maggior parte degli € 800.000,00 previsti di introito nel Comune di
Piombino, perché se li dovranno accollare loro questa! È questa la realtà! È questo
quello che non si vuole riuscire a capire! Io vi guardo a voi tutti e so benissimo che nel
vostro intimo, internamente, siete d'accordo con me. Sapete benissimo che aumentare
le tasse... sapete benissimo che aumentare le tasse vuol dire ridurre i consumi, vuol
dire andare verso la recessione! Perché se non lo sapete, se non lo pensate, se non ne
siete consapevoli ed allora sinceramente dovrei cambiare opinione nei vostri confronti!
Dovrei cambiare opinione nei vostri confronti! Perché allora dovrei dire: “Ma chi ho
davanti?” Ma siccome io sono convinto, sicuro, di avere davanti a me delle persone
intelligenti e voi sapete benissimo che quello che sto dicendo e quello che ho detto fin
dall'inizio è la sacrosanta verità, che ho ragione! Però, nonostante questo, continuate ad
insistere - e questa è grave eh! - su un qualcosa che siete consapevoli che è ingiusta. E
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vi ho spiegato i motivi perché è ingiusta! È ingiusta perché pagheranno anche i
lavoratori che vengono al lavoro a Piombino o che vanno al lavoro a San Vincenzo o
che vanno al lavoro in un altro Comune, perché non sono esenti quelli! È questo quello
che vi dimenticate. E non pagheranno quelli che
hanno le seconde case; quelle
bruttissime seconde case che voi tanto criticate che non volete, che vorreste eliminare
dalla faccia della terra. E poi sono agevolate da queste vostre leggi. Sia ben chiaro,
sono convinto di non avere incantato nessuno, voi voterete tranquillamente alzando la
manina a favore di questa delibera, e ve ne assumete le responsabilità davanti ai
cittadini. Questo è il punto! E ve ne assumerete le responsabilità davanti ai cittadini! Io,
sinceramente, fossi da codesta parte oggi... anzi ci sarei venuto, avrei detto di no, avrei
votato contro, poi mi buttavate fuori dal partito questo sì, questo era chiaro, però avrei
votato contro. Io appartengo ad un partito che se oggi mi avesse detto di votare la tassa
di soggiorno io venivo qui e dicevo: “Il mio partito ha detto questo, io sono contrario,
non me ne frega un accidente del mio partito, io voto a questa maniera perché sono
convinto di fare gli interessi dei cittadini”. Questa è la mia posizione, e’ sempre stata
questa. Poi…
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
(fuori microfono)
Siamo quasi a trenta minuti.
Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI
Poi stavo guardando l'orologio apposta perché voglio sfruttare i miei trenta minuti
perché è un problema, come ha detto l’Assessore, molto importante, molto importante,
e quindi, essendo un argomento molto importante, voglio non certo convincervi ma
perlomeno mettervi nella testa che vi s'accenda una piccolissima lampadina di quelle
proprio di un led, proprio piccoline, piccoline, ma che ogni tanto ta! Ta!
Sindaco Gianni Anselmi
Gliela accendo io la lampadina.
Giampiero Amerini - Presidente Gruppo FLI
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Ta! Che ogni tanto lampeggi e che vi dica: “Ma ho fatto bene? Ma ho fatto bene? Ma ho
fatto bene?” Io dormo tranquillo stasera, voi non lo so. E io sono tranquillo, io non lo so!
Tanto poi ho
da reintervenire sul coso, continuo, continuo! Grazie Presidente di
avermelo ricordato. Beh, sì, ha ragione sono trenta minuti a malapena. Comunque
questa è la mia opinione, questa e’ la mia opinione non solo di questa tassa, ma è la
mia opinione anche su quella che è questa Amministrazione che amministra il nostro
Comune. Credo di essere stato chiaro. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Coppola Luigi.
Luigi Coppola - Presidente Gruppo UDC
Buongiorno a tutti. Evitando ,,,,,,,,nei rapporti istituzionali fra di noi, ma tentando di porre
la questione rispetto a questa delibera, io credo che si debba fare un’analisi che sia
scevra da pregiudizi in ogni senso. Chi conosce il turismo si rende anche conto che il
mondo del turismo ha molte sfaccettature: una che riguarda direttamente le aziende del
settore, che chiaramente sono coinvolte direttamente e che rappresentano un tessuto
importante sotto il profilo dello sviluppo di un settore che è fondamentale per il nostro
paese; dall'altro indubbiamente il peso che questo settore, che purtroppo non è così
regolamentato come dovrebbe in questo paese, un peso che poi si rivolge direttamente
alle amministrazioni locali, perché di fatto poi è ovvio che la differenza di presenze su
un territorio in certi periodi dell'anno comporta anche una differenza di erogazione di
servizi, dei costi aggiunti, e su questo credo si debba fare un'attenta riflessione. Le
stesse categorie che rappresentano il mondo del turismo ne sono pienamente coscienti,
non per niente c'è un continuo confronto a tutti i livelli con gli enti locali. Il problema a
mio avviso è un altro e viene da lontano. Oggi si parla di crisi del turismo, si parla di crisi
in generale per i periodi che stiamo affrontando, ma credo che si debba fare anche
attenzione rispetto ad un sistema strutturale e infrastrutturale legato al turismo che
purtroppo fa acqua da tutte le parti. Gli indici ci dicono che noi da essere uno dei primi
paesi turistici del mondo, siamo oggi di gran lunga scesi nelle classifiche, siamo a
ridosso del quinto posto e siamo minacciati da altre realtà che hanno sviluppato questo
settore solo da pochi anni. È ovvio che ci sono delle responsabilità. Le responsabilità
sono nella gestione sbagliata del sistema, i costi troppo elevati, ma i costi dovuti all'alta
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tassazione che c'è in questo Paese, al costo elevato dei servizi, al costo elevato
dell'energia, è tutto un sistema che poi implica una profonda difficoltà di un settore che
è la prima industria di questo paese e che purtroppo troppo spesso viene dimenticato, e
viene dimenticato in tutti i sensi anche quando ci sono settori importanti del nostro
Paese in difficoltà economica che vedono la perdita di posti di lavoro si mobilita il
Paese, quando vengono persi posti di lavoro nel turismo tutto tace e nessuno alza la
voce. Questo è uno dei drammi di questo Paese; ossia esiste un'industria pesante,
autorevole - pesante non in termini di produzione ma in quanto di legame stretto col
P.I.L. - però nessuno sembra rendersene conto. Noi abbiamo perso più posti di lavoro
in questi ultimi anni nel settore del turismo rispetto ad altre realtà che tutti i giorni sono
in televisione e che vengono tutelate dalle organizzazioni sindacali in modo pressante.
Un posto di lavoro è lo stesso se viene perso sia che faccia riferimento ad un settore o
ad un altro, sono sempre famiglie che cadono in disgrazia, sono sempre difficoltà che
colpiscono le persone. Purtroppo dovremo sviluppare in questo Paese una coscienza
diversa rispetto al turismo, capire che è uno dei settori fondamentali. L'ha capito il
nostro territorio dopo anni di monocultura industriale, oggi c'è questa vocazione e tenta
di svilupparla e fa bene a farlo. Dopo questa premessa è opportuno tornare alla tassa di
soggiorno, perché poi è l'argomento in questione. Ho voluto fare questa premessa per
far capire che quando si discute di turismo non è che lo si fa esclusivamente pensando
che ci debba essere chi ha degli interessi e chi non ce l'ha. Nel turismo tutti abbiamo gli
interessi, ogni singolo cittadino di questo Paese, perché è una parte importante del
P.I.L. che riversa risorse poi allo Stato per garantire attraverso la tassazione dei servizi;
lo è per le realtà comunali, che comunque possono promuovere e sviluppare ancora
meglio il territorio attraverso il turismo, perché quelle realtà che non hanno turismo sono
un po' quelle realtà nascoste che non riescono a vivere di luce riflessa. Quindi è un
insieme di cose che poi crea quella che è la cultura del nostro Paese, che e’ una cultura
improntata profondamente sull'ospitalità, e questo grazie anche a quelle risorse che ci
ha dato madre natura,
ma che comunque anche una storia legata a tanti anni di
presenze sotto ogni profilo culturale, storico, politico e sociale hanno permesso di poter
avere quel grande patrimonio che è il più grande dell'umanità sotto il profilo culturale e
artistico. Tassa di soggiorno; ebbene è chiaro, ci deve essere un confronto serio,
serrato, analitico. Comprendiamo le difficoltà delle amministrazioni, comprendiamo i
momenti particolari in cui si deve fare i conti con bilanci che sono sempre più difficili da
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stilare con poche risorse, però è anche vero che in questo paese da troppi anni
facciamo i conti con poche risorse, ma allo stesso tempo gli stessi conti li fanno anche
gli imprenditori, le aziende dei diversi settori ed in particolar modo in quelli del turismo,
che è uno dei settori più colpiti dalla tassazione in questo Paese. Noi dimentichiamo già
che siamo poco competitivi con il resto del mondo, perché abbiamo l’ I.V.A. che nel
settore turistico è in assoluto la più alta, e già questo pone dei vincoli importanti. I nostri
prezzi oramai non sono più concorrenziali nel settore del turismo; perché? Perché ci
sono nuove realtà che hanno delle tariffe che per noi sono inconcepibili, perché i nostri
servizi costano molto, perché i nostri servizi hanno un peso importante poi nello stilare
le tariffe delle diverse attività. Io credo una cosa, che ci debba essere anche, in base ad
una logica analitica,
una responsabilità da parte di tutti noi ad integrare eventuali
soluzioni che permettono a tutti di poter avere risorse per sviluppare questo settore, ma
con norme specifiche che siano dettate dallo Stato Centrale e che abbiano non un
utilizzo che poi diventa una formula particolare che si sviluppa a macchia di leopardo
come la tassa di soggiorno. Perché la tassa di soggiorno è uno strumento a
disposizione degli enti locali che si sviluppa a macchia di leopardo; chi la applica e chi
non la applica. Già questo pone dei vincoli sotto il profilo della concorrenza stessa di
illegittimità, perché non è possibile che un Comune la applichi e l'altro no. In un
territorio, ipotesi, come l'Isola d'Elba, Portoferraio l’applicherà, o perlomeno, non per
quest'anno, per il 2013, altri comuni no. Di fatto crei una concorrenza sleale in questo
senso, perché comunque va a pesare. Quindi io credo che bisogna partire dall'alto. Il
federalismo fiscale che ha introdotto queste nuove formule di tassazione di fatto era
sbagliato, l'abbiamo detto tutti; purtroppo ci troviamo spesso e volentieri in questo
Paese a trovarci su posizioni diverse rispetto a quelle che sono le logiche
geografico/politiche che poi ci caratterizzano. Ci siamo opposti a livello nazionale al
federalismo fiscale che comprendeva la tassa di scopo, che comprendeva la tassa di
soggiorno, oggi nelle realtà locali siamo costretti a doverci muovere in modo diverso;
questo fa parte anche di una caratterizzazione di questo Paese che garantisce
un'autonomia profonda agli enti locali, come è giusto che sia, che riflettono e che si
muovono spesso e volentieri con sintonie diverse rispetto allo Stato Centrale, questo fa
parte anche di una cultura che garantisce al Paese come l'Italia, al grande Paese dei
comuni, che ci caratterizza sotto ogni profilo e che dà anche una legittimazione a quelle
che sono poi le azioni degli amministratori. Però credo che in questo senso si deve
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capire che non si può intervenire in un modo che non permette che ci sia omogeneità,
come quello che sta avvenendo nell'ambito della tassa di soggiorno. Non è un problema
del Comune di Piombino o di San Vincenzo o di Portoferraio o di Livorno,
è un
problema che parte dall'alto! Cioè, le imposte già sono tra le più alte d'Europa quelle
che noi cittadini italiani paghiamo, ma allo stesso tempo sono le più alte che non ci
permettono in certi settori di essere concorrenziali, perché la tassa di soggiorno è una
tassa che, al di là di chi la paga - e questo non è un problema che riguarda direttamente
il nostro cittadino in quanto sono tasse che noi applichiamo ma per gli ospiti, quindi in
questo momento noi ci limitiamo a quello che è lo strumento in essere - ma il problema
qual è? E’ che questa tassa di soggiorno va ad accumularsi su un sistema fiscale che è
molto pesante per le aziende del settore turistico. Sappiamo bene che ci sono dei
servizi che costano troppo, però bisogna erogarli perché se non si erogano non si
riesce ad essere attrattivi dal punto di vista della scelta della località turistica. Il
problema è che trovare una simbiosi tra esigenze dello Stato, esigenze dei territori,
esigenze dell'impresa non è facile in questo Paese, e quindi si interviene così ogni tanto
tentando di introdurre qualche formula che permetta di far respirare qualcuno, ma non è
questo il modo di affrontare una politica sana di sviluppo di un settore, bisognerebbe
intervenire in modo definitivo cercando di trovare gli strumenti per creare i presupposti
perché ci sia lo sviluppo autorevole e permetta anche a realtà più in difficoltà sotto il
profilo dello sviluppo turistico di potersi emancipare ed avere opportunità rispetto agli
altri. Invece purtroppo troppo spesso si interviene cercando di sviluppare una realtà
rispetto all'altra, introducendo strumenti che a volte creano disparità. Noi abbiamo visto
le formule degli agricampeggi, degli agriturismo, che comunque di fatto sono diventate
delle formule profondamente concorrenziali rispetto alle attività tradizionali come
campeggi, alberghi, case vacanza. Cioè questa è l'Italia: un Paese dove non c'è un
percorso preciso che tenti di dare una giusta regolamentazione, ma si vive alla giornata.
La tassa di soggiorno rappresenta questo tipo di sistema: vivere alla giornata. La
introduciamo oggi, perché? Perché c'è necessità. Ma non è un problema di Piombino,
badate bene, è una concezione! Ed è quella concezione che purtroppo per alcuni anni è
stata fondamentale per alcune scelte che il nostro Governo passato ha preso, per dover
favorire quell'area culturale che fa riferimento ad un partito territoriale che voleva
sviluppare una forma di impostazione del sistema legato alle loro esigenze territoriali.
Oggi noi facciamo lo stesso! Perché se noi applichiamo la tassa di soggiorno a
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Piombino, all’Isola d’Elba non la applichiamo, da altre parti la applichiamo, facciamo lo
stesso discorso della territorialità. Soprattutto poi su quelle realtà come la nostra che
hanno più difficoltà nello sviluppo del turismo e quindi hanno anche più esigenze da un
punto di vista strettamente amministrativo a trovare risorse, perché non è che il turismo
si fa esclusivamente con l'investimento dei privati, i comuni giustamente devono
investire per garantire che i privati stessi abbiano la dovuta capacità di poter sostenere
le loro aziende. È un cane che si morde la coda. Io comprendo le difficoltà di chi dice
che la tassa di soggiorno va applicata perché servono dei servizi per garantire uno
sviluppo turistico; lo comprendo perché forse crediamo che ciascuno di noi se fosse
amministratore di maggioranza o si fosse nelle vesti di un Sindaco si porrebbe la
questione. Allo stesso tempo però è anche vero che non si può misurare da un discorso
più ampio, anche credo di riflessione generale che comporta spesso e volentieri anche
delle opinioni che possono contrastare rispetto a quello che e’ l'andamento generale.
Viceversa, io comprendo che i Sindaci di tutti partiti, al di là dei colori, questo è un
problema in particolar modo in Toscana, che comunque forse... e questo dobbiamo
dirlo, c'è stato un indirizzo preciso da chi governa la Regione, questo dobbiamo dirlo
perché... mentre in altre regioni è molto più variegata, in Toscana si è sentito di più. Ma
questo fa parte di un aspetto diverso, un aspetto politico che poi dovranno affrontare i
partiti nelle sedi preposte. Io oggi dico che questa tassa è una tassa che va a pesare
sulle aziende per due motivi: in primis perché arriva oggi. Voi, come ben sapete, si
presentano le tariffe a fine anno dell'anno diciamo decorrente la stagione precedente,
quindi vengono presentati. Chiaramente quelli sono riferimenti importanti per le
prenotazioni, perché sapete bene che in luglio ed agosto sono mesi che vanno via
prima, e quindi luglio, agosto significa dover prendere le prenotazioni nel periodo di
gennaio, febbraio, perché sono i primi mesi che vanno a toccare poi il grosso delle
prenotazioni e che danno anche l'opportunità attraverso le caparre, le prenotazioni che
prendiamo a gennaio e che riguardano luglio e agosto ed avere un po' di contante
nell'ambito delle aziende turistiche, le quali chiaramente incominciano i lavori a fine
dicembre... cioè a fine ottobre, poi arrivano a dicembre e i soldi ne hanno sempre meno,
a gennaio ancora meno, quindi per arrivare ad aprile che aprono i battenti e le aziende
turistiche hanno bisogno di risorse. Attraverso le prenotazioni quindi c'è una spinta per
farle. È ovvio che ci troviamo di fronte poi ad avere delle prenotazioni importanti per i
mesi di luglio ed agosto che garantiscono sia introiti immediati con le caparre ed introiti
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futuri in prospettiva per la stagione, è ovvio che quindi è già impostata la stagione.
Diventa difficile non tanto per gli italiani, ma in particolar modo per un tedesco. Vai
a
chiedere ad un tedesco quando viene di fronte a te poi ad agosto o a luglio a dirgli: “Ora
dobbiamo applicare € 1,00, € 0,50, a volte per un tedesco anche € 0,10, perché i
tedeschi hanno una cultura ben diversa rispetto alla nostra, cioè sicuramente
rimangono bloccati dicendo: “Come? Noi abbiamo stipulato un contratto preciso con la
prenotazione nel mese di gennaio, oggi voi - gli dici - sì, ma la tassa di soggiorno?” fra
l’altro deve trovare anche una formula per spiegarglielo in modo preciso, cioè già lì è di
fatto una mancanza nei confronti di una prenotazione che è avvenuta. Nel caso non la
applico, come succede, perché se la applichi rischi a quel punto di entrare in conflitto
con il cliente, che tra l'altro in certe situazioni normalmente per gli stranieri si tratta
anche di clienti che vengono da anni e quindi devi mantenere anche un certo tipo di
rapporto, evitare la suscettibilità, c'è il rischio di perderlo quel cliente. Quindi cosa fa?
Se lo sobbarca l'azienda. Infatti a Portoferraio se verrà introdotta verrà introdotta dal
2013 per questo motivo, questa è una delle situazioni, chiaramente è un Comune che
ha una forte vocazione turistica rispetto ad altre realtà del territorio, però questo va
ammesso Assessore, perché sennò saremmo ipocriti a non dirlo. Dato che comunque
Piombino ha 750.000 presenze, credo che sia un riferimento importante dal punto di
vista turistico, anche se è ovvio che basta andare in un campeggio sulla Costa Est, 1/3
delle presenze sono precise in quella realtà lì, quindi tutto rientra anche in una logica e
una riflessione diversa rispetto ad altre realtà. Comunque, al di là di questo, non è la
polemica di quello che fanno …..il problema è un principio. Per noi e’ un principio che di
fatto, pur comprendendo le ragioni dell'Amministrazione - su questo dobbiamo dirlo
chiaramente, saremmo ipocriti se pensassimo che ci si confronta esclusivamente per
posizioni prese o perché - però di fatto anche tecnicamente andrà in parte a
danneggiare, in parte dico perché chiaramente poi è anche vero che le imprese del
settore sono anche capaci di poter sviluppare politiche interne che gli permettono di
tentare delle soluzioni - però è vero che un minimo di problema lo crea, soprattutto in
un momento come questo dove c'è una difficoltà economica generale; si parla di una
diminuzione delle prenotazioni, ma io su questo non voglio entrare perché quando si
dice c'è una diminuzione del 20%, del 15% sulle prenotazioni nei periodi in cui ancora le
attività non sono aperte è difficile fare un'analisi precisa. Per dire se una stagione è
andata bene o è andata male bisogna arrivare a fine stagione quando si fanno i bilanci,
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quello è il momento reale e concreto. Prima, è chiaro, ci sono momenti di perplessità,
momenti di preoccupazione, però poi bisogna che la stagione si svolga per avere
realmente la capacità di capire come andrà a finire. Quindi credo che in questo senso si
deve vedere la tassa di soggiorno, come un balzello perché di fatto lo è. Io ho compreso
molto bene le parole del Assessore e ho apprezzato anche il sentimento, però,
Assessore, una tassa è e una tassa rimane. E quando si applicano le tasse in un
sistema come il nostro... cioè quando le tasse si applicano in Svezia dove i servizi
sono... le tasse sono alte, ma i servizi di profonda qualità c'è una logica, e c'è anche
una differente cultura rispetto alla tassazione e al servizio erogato. Quando lo si fa in
Italia tutti siamo perplessi. Perché in Italia sappiamo bene che l'aumento delle tasse non
è direttamente proporzionale al miglioramento della qualità dei servizi. Ed in parte,
badate bene, questa tassa di soggiorno, anche se poi nell'ottica sarà utile per sostenere
una delle principali realtà turistiche del territorio come la Parchi, però di fatto è un
qualcosa che va a coprire delle specifiche carenze che ormai nas… cioè diciamo sono
consolidate. Perché questo lo avete detto anche voi! La Società Parchi ha bisogno di
essere ristrutturata, purtroppo è stata ereditata in questo modo. È una società che ha
delle problematiche, che sono problematiche che si porta dietro da tempo e che vanno
affrontate, quindi e’ chiaro che non si può chiudere, bisogna sostenerla, però bisogna
anche incominciare a pensare che bisogna metterci dentro un po' la mano, insomma.
Una società che ha 100.000 presenze l'anno, che secondo me sono anche poche
rispetto a quella che dovrebbe essere, perché 100.000 presenze sono molte meno
rispetto a quelli che vanno a dormire al Camping Orizzonte o al Camping Pappasole,
nel senso, per far capire un po' come funziona la cosa. Sono molte di più le presenze
che ha il Pappasole o che ha il Camping Orizzonte. 100.000, presenze non sono tante!
Dovrebbe essere sviluppata, servirebbero le energie con le imprese della zona. Forse a
mio avviso invece della tassa di soggiorno se si trovasse il modo di tentare un rapporto
migliore fra imprese turistiche e Società Parchi con gli introiti che dovrebbero andare
oggi ha la Parchi attraverso la tassa di soggiorno utilizzati invece forse per finanziare e
per sviluppare la Società Parchi forse sarebbe meglio, ma qui si entra in un aspetto
diverso che non dobbiamo toccare ora ma è una riflessione che va fatta, e per prime le
opposizioni devono farla e capire che non si può più pretendere di avere dei totem che
vanno adorati senza poi dover mettere in discussione quello che abbiamo. La Società
Parchi va messa in discussione, cioè bisogna incominciare a pensare di riformarla;
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piano, piano, è chiaro non si può fare oggi, però è una realtà che così non può andare
avanti, perché dovrebbe essere capace di auto sostenersi. Non parlo degli interventi
archeologici o per quel che riguardano le Belle Arti o i Beni Culturali, ma per un certo
discorso di auto-amministrazione interna, soprattutto costi e ricavi, dovrebbe avere la
capacità di essere quasi autonoma, non dico totalmente autonoma, ma quasi
autonoma, purtroppo così non è. Forse sono scelte del passato che vanno riviste, sì
vanno riviste, nonostante se poi andiamo a vedere anche sui bilanci alcuni tagli ci sono
stati in particolar modo negli stipendi di chi li amministra, una bella riduzione c'è stata e
su questo bisogna fare onore anche a chi ha permesso che ciò avvenisse, perché
sennò sarebbe anche difficile poter integrare un discorso di ristrutturazione con delle
formule che poi garantiscono degli oneri importanti per chi poi va a gestire quelle
società. Quindi credo che... ho cercato di evitare di entrare nel merito del Regolamento,
per il semplice fatto che i il Regolamento va a verificare quelli che sono poi i metodi e gli
strumenti di applicabilità di questa tassa di soggiorno e sappiamo bene che bisogna
entrare poi nel merito della tassa di soggiorno in quanto tale. È ovvio che se il bambino
non paga fino al 13 anni, a 14, fino a 10 o fino a 12 cambia poco, cioè sono quelle
formule che chiaramente garantiscono l'applicabilità sotto il profilo dell'etica e della
morale di una tassa, ma il principio non è quello di un Regolamento che può essere
anche apprezzabile così com'è stato elaborato, il problema è il principio della tassa di
soggiorno. Io credo che in questo momento faremmo meglio ad evitare di applicarla.
Aspettare un anno potrebbe essere una soluzione, anche perché forse se questa tassa
partisse dal 1° aprile del 2013 forse le stesse aziende avrebbero l'opportunità... Perché,
l' Assessore dice: “E vero che è semplice e facilmente applicabile” però le dico una
cosa; quando introdussero la nuova formula per la dichiarazione e notifica delle
presenze alle forze di polizia tramite una formula telematica le aziende dovettero
assumere una persona per fare solo quello. Perché? Perché era impossibile poter
partire tentando di utilizzare vecchi sistemi e il vecchio personale per fare delle cose
che erano innovative, ma anche difficili nell'applicazione iniziale. Io un po' ho letto
l'applicazione della tassa di soggiorno ed anche dal punto di vista strutturale verrà... c'è
bisogno di una persona che si occupi solo di quello dentro un'azienda. Eh, purtroppo è
così, Assessore! Forse non conosce quali sono i meccanismi di un'azienda, cioè, nel
senso... è così! Una persona che si occupi… un discorso è farlo da Assessore, un
altro discorso è farlo quando poi operativamente deve farlo, perché hai un'azienda da
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mandare avanti. Ci vuole una persona che si occupa di quello o perlomeno qualcuno
che distoglie la propria attenzione, perché poi tutto deve... ma queste sono… Io dico,
forse rimandandola al 2013 sarebbe molto meglio. Poi è chiaro… comunque, poi è
chiaro, tutto è fattibile, cioè nel senso problemi non ce ne saranno perché comunque gli
imprenditori del settore sono capaci, dato che sono imprenditori troveranno le soluzioni
adeguate, però di fatto in questo momento credo sia inopportuno. È ovvio che
servirebbero nuovi introiti per le amministrazioni, purtroppo questo lo sappiamo tutti. È
anche ovvio che forse ci crogioliamo un po' nelle spese del passato, in quegli
investimenti decisi nel passato, che tra l'altro alcune amministrazioni si trovano oggi a
dover portare avanti, forse anche se non lo diranno mai, contro la loro volontà, però
questo purtroppo fa parte anche di un sistema ciclico dell'Amministrazione, non è che
un Sindaco arriva e parte da zero, purtroppo si trova dietro a volte anche dei percorsi
amministrativi che non sono propri, ma che appartengono ad un percorso precedente,
ma che deve gestire. Questo lo sappiamo tutti. Per concludere e ho finito. Io credo che
oggi faremmo bene a riflettere sull'applicazione di questa tassa. Al di là poi di quelle che
sono le sensazioni personali, io credo che poi in certi frangenti ci sono anche delle
regole che appartengono alla democrazia, al confronto serio fra forze politiche, ma
anche all'appartenenza. Se si appartiene ad una forza politica è ovvio che ci deve
essere anche la lealtà rispetto ad alcune posizioni precise, il dibattito però è importante.
È importante, io credo, nel momento in cui si finisce di pensare che ci debbano essere
degli scontri culturali rispetto ad un provvedimento e quando si incomincia a pensare
che ci debba essere un dibattito serio rispetto alle opportunità che deve avere un
territorio. Io credo che non deve essere uno scontro culturale quello sulla tassa di
soggiorno, ma deve essere una riflessione di opportunità di questo territorio. Vogliamo
farla in modo serio e sincero e senza pregiudizi? Da parte mia c'è la piena disponibilità.
Io personalmente dico che non sono contro la tassa di soggiorno per come e per chi e
per cosa viene applicata, perché in questo momento sarebbe meglio non farlo. Poi
posso benissimo essere, diciamo, avere una replica da parte di chi dice: “Ma a New
York si paga, a Roma si paga…” è vero! A New York si paga, in America è ben scritta
da anni si paga, si pagava anche in Italia; fu tolta per motivazioni che non avevano
niente a che vedere con quella che poi era la fisiologia della crisi dell'epoca. Ciò non
toglie che però quando si va a rimettere si creano i presupposti perché ci sia un nuovo
balzello. C'è necessità oggi per la situazione economica del nostro territorio per
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garantire una maggiore capacità di consumi di mettere un nuovo balzello? Ci siamo
tappati il naso di fronte ai balzelli di Monti perché, nonostante il mio partito sorregga
Monti per tante cose, io mi sono tappato il naso perché forse appartengo ad una forza
di Governo che un pochino ancora ha qualche retaggio del passato e che si sente come
forza politica a vocazione governativa. Ma ci siamo tappati il naso, perché è difficile
andare a toccare quei settori importanti della società che oramai non possono neanche
più permettersi di sopravvivere. E credo che l'abbiamo fatto con... dovremmo fare così
anche sulla tassa di soggiorno? Possiamo anche farlo, nessuno mette in dubbio che ci
siano le motivazioni per farlo, perché tutto quello che viene fatto in funzione di tutela dei
territori e delle amministrazioni a mio avviso è lecito. Però ripensiamoci. Forse in questo
momento faremmo bene a trovare una soluzione diversa ed aspettare perlomeno un
anno per verificare anche quale potrebbe essere la prospettiva degli anni a venire. Io
spero che si esca dalla crisi economica e che alla fine ci possano essere anche nuovi
introiti per le amministrazioni affinché... (registrazione sospesa)… seria, pacata,
precisa, non vuole creare dei totem ideologici e creare contrapposizioni fra chi è contro
e a favore, una riflessione. Poi è ovvio, ciascuno addurrà le proprie motivazioni. Io
credo che in questo momento faremo bene tutti a riflettere ed evitare che ci sia un
maggiore balzello per le attività, perché di fatto è vero che le pagano i cittadini che
vengono da fuori, per l'amor di Dio! però diciamo che,
dell'anno,
le pagheranno le aziende stesse. Ed
perlomeno per un periodo
infine il problema sono le tariffe,
purtroppo siamo un Paese che ha tariffe molto alte nel settore del turismo. E se siamo
la quinta potenza turistica, nonostante abbiamo il patrimonio più grosso in assoluto
dell'umanità sotto il profilo artistico, qualche motivo ci sarà. Uno dei motivi principali,
nonostante ce ne siano altri e tanti, è il fatto che abbiamo delle tariffe molto elevate.
Con i soldi con cui si dorme in un campeggio del nostro territorio in alcune realtà ci vale
a dormire in un albergo a quattro stelle. E concludo. Questa la realtà dei fatti. Quindi
credo che questa riflessione debba servire a tutti per tentare di dare una motivazione
concreta e reale a quello che sarà questo provvedimento nel caso venga applicato,
come sicuramente sarà, per scelta della maggioranza, viceversa non fosse applicato
perché intervenissero fattori nuovi che potrebbero eventualmente tentare di dare una
soluzione, perlomeno per quest'anno, rimandando il tutto al prossimo anno. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
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Mambrini Federico.
Federico Mambrini - Presidente Gruppo Misto
Buongiorno a tutti. Io, a differenza dei consiglieri e dei colleghi che mi hanno preceduto,
sarò molto più breve nell’intervento,
anche perché le cose che devo dire sono sì
importanti ma possono essere riassunte in pochi minuti, anche per cercare di
riequilibrare un attimino le tempistiche del Consiglio Comunale. Intanto comincio con un
elogio agli assessori Pallini e Giuliani che nello stilare il Regolamento hanno
sicuramente fatto un lavoro certosino di equilibrio tra le categorie e le forze politiche che
rappresentano la maggioranza di questa città. È chiaro che per chi governa
sicuramente ci sono delle responsabilità diverse rispetto a chi ovviamente fa altre scelte
politiche, come quelle di essere all'opposizione e spesso e volentieri chi governa ha
anche la responsabilità di cercare di far quadrare i bilanci e cercare anche, come in
questo caso, di investire in promozione e servizi sul territorio Piombino in essere, ma
direi di più, anche di tutta la Val di Cornia. Dico questo perché credo che è
responsabilità di tutti i partiti che la sostengono questa maggioranza di cercare di sì
migliorare questo Regolamento, così come è stato fatto, ma anche poi alla fine cercare
di capire che la tassa di scopo che andiamo stamattina a deliberare, qualora ci sarà la
maggioranza dei voti,
è un'opportunità e non un balzello per il nostro territorio.
Un’opportunità perché, come dicevo prima, essendo una tassa di scopo va a cercare di
migliorare quelli che sono i servizi e fare promozioni sul nostro territorio. Dovrebbe
nascere per noi socialisti un grande progetto per il turismo in Val di Cornia, non
solamente quindi riguardare Piombino, e andando quindi a modificare quelle che sono
le funzioni dell'attuale Società Parchi, funzioni che dovrebbero in parte prendere anche
quelle delle A.P.T., ma comunque anche andare a cercare attraverso anche
consorziamenti di svolgere altre attività. Noi sosteniamo che i Comuni devono
esercitare un ruolo guida andando a formare un Comitato Turistico Territoriale trovando
anche collaborazioni miste pubblico/ privato, perché no; comunque abbiamo bisogno
anche del privato che comunque crei attraverso idee e anche investimenti sul territorio
per cercare, come dicevo prima, di migliorarci. Io, a differenza del Consigliere Coppola
che prima mi ha preceduto, due cose sul Regolamento le voglio dire perché, a
differenza di lui che chiaramente è contrario e che quindi il Regolamento in sé per sé
seppur accettabile mi sembra le parole che sono state date, di fatto non è importante
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perché per lui, come giustamente sosteneva, era contrario alla tassa in quanto tale, io
credo invece che questo Regolamento una nota vada fatta di apprezzamento in quanto,
come dicevo prima, è stato difficile cercare punti di equilibrio. E va apprezzato anche
perché si è cercato di tutelare alcune categorie - lo ricordava nella presentazione
l'Assessore Giuliani - come i parenti che assistono i malati nell’ospedale del nostro
territorio, i lavoratori che lavorano nelle strutture ricettive, i bambini sotto una certa età e
soprattutto anche le gite scolastiche che vengono sul nostro territorio. Così come è
importante la stagionalità e quindi la vera novità, ovvero quella comunque di cercare di
incentivare, anche attraverso la non applicazione della tassa stessa; alcuni mesi che
diciamo possono essere definiti “morti” per il turismo sul nostro territorio, perche’
comunque c'è bisogno anche di sviluppare in quel periodo un minimo di attività turistica.
Vorrei anche far presente che la tassa in realtà non è poi troppo esosa, rapportata alle
strutture ricettive che ci sono sul nostro territorio in confronto ad altre realtà con noi
paragonabili; quindi secondo me da un punto di vista anche della tassa in sé per sé non
credo che avrà un impatto recessivo, così come è stato ricordato da chi mi ha
preceduto, per quanto riguarda il turismo sul nostro territorio. Anzi, se questi soldi
verranno spesi e utilizzati in maniera appropriata, e su questo noi socialisti, come
dicevo prima, abbiamo le nostre idee, e staremo attenti a come verranno sviluppate le
cose da ora in avanti, diciamo che per noi avrà una ricaduta positiva sul territorio. Io mi
fermo qua, poi tanto avrò modo di reintervenire con la dichiarazione di voto. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Checcoli Torrino.
Torrino Checcoli - Presidente Gruppo PdRC
Una delle cose che sono uscite un po’ in tutti gli interventi è questa presa d'atto della
situazione economica grave, problematica, quasi
giustificare la necessità di un intervento
- nella mia interpretazione
che porti comunque nelle
- a
casse
dell'Amministrazione del denaro, del denaro che è stato tolto dall'Amministrazione
Centrale. Beh, credo che già questo tipo di logica non mi convince ovviamente perché
troppo facile e troppo semplice per una forza politica…
Interventi sovrapposti
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Torrino Checcoli - Presidente Gruppo PdRC
Troppo facile e troppo semplice per una forza politica che si richiama alla sinistra dire:
trovo una forma di tassazione che mi compensi quello che lo Stato Centrale di destra, e
quindi contro il mio essere quantomeno di centro sinistra, se ancora si può usare questo
termine, credo che sia proprio illogico e quindi già di per sé nella logica informatrice,
secondo me, di questa questione c'è qualcosa che non mi convince. Ma oltre a questo
non mi convincono tutta una serie di cose e, a differenza del Presidente Coppola, io
credo che invece sia necessario ed importante entrare nel problema del Regolamento.
Ci sono delle cose secondo me che in un Regolamento che regola, vuol dire che regola,
vuol dire che stabilisce in maniera precisa, sennò poi si scende nelle questioni di come
si revoca un Consigliere o meno, indipendentemente dai regolamenti, quindi un
Regolamento regola e un Regolamento che dice: “Rientrano fra le strutture ricettive
ecc., tra queste a titolo esemplificativo e non esaustivo”, già crea dei problemi, perché
significa che ci sono queste, poi te lo dico io quale altre ce ne possono essere, volta
per volta le individuerò. No! No! In un Regolamento si scrive: questo paga e questo non
paga, poi al limite ci si rende conto nel proseguire che ci sono delle differenze, delle
necessità, degli aggiornamenti, delle modifiche di strutture che hanno preso aspetti che
non prevedevamo e quindi eventualmente ne prendiamo atto e facciamo delle
modifiche, ne discutiamo, ecc., ma in questo modo si lascia in un Regolamento una
deregulation di fatto, e questo già mi sembra che sia poco attinente al fatto che ci sia un
Regolamento nell'imposta di soggiorno. Fra l'altro già qui c'è qualcosa che non mi
convince, per esempio gli ostelli per la gioventù. O si pensa che gli ostelli per la
gioventù siano diventati altro, da quello che una volta forse per chi ancora vede le cose
e il turismo della gioventù in maniera un po' poetica, sono diventati altro, ma se sono
diventati altro bisogna avere il coraggio di intervenire in questo altro e fare in modo che
siano cosa diversa, e gli ostelli della gioventù siano gli ostelli della gioventù, cioè quei
posti in cui si va spendendo poco, quasi niente, accontentandosi di certe situazioni e
non un mascherare, come dobbiamo avere il coraggio di intervenire in tutta una serie di
strutture come sono per esempio gli agriturismi. Sappiamo che gli agriturismi hanno
delle regolamentazioni precise per cui una grossa parte delle cose che vengono
offerte... una volta l'agriturismo inizialmente era qualcosa di davvero “poetico”, andavi lì
per lavorare insieme e per vedere ecc., ovviamente questo è durato poco perché
lavora’… ma questo era lo spirito iniziale. Si andava lì per dividere, condividere
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quell'esperienza e quindi staccare da un tipo di lavoro diverso mentalmente ecc.. Ora
sappiamo che è diverso, c'è una regolamentazione che spesso, sappiamo tutti, non è
rispettata, che sono in percentuali di cose alimentari ecc., che dovrebbero essere di
produzione diretta di quell'azienda. Si sono trasformati in alberghi/ristoranti,
probabilmente con certi vantaggi fiscali e così via, ma che non rispondono di fatto ad
una realtà. Interveniamo su questi e facciamo qualcosa di diverso. Insomma, credo che
ci siano situazioni e situazioni. Ci sono delle situazioni per esempio in cui - e penso
anche alle esenzioni - a parte la questione dei soggetti passivi, anche qui vorrei chiarire
una questione: “Soggetti passivi dell'imposta sono coloro che pernottano nelle strutture
ricettive di cui all’Art. 1 e non risultano iscritti nell'anagrafe del Comune di Piombino”;
ora qui le questioni sono due: o si pensa che ci sia gente che esce di casa la sera alle
07.30 magari prima di cena o dopo cena a seconda delle sue abitudini e va a dormire
all'albergo Italia, mah, può darsi, se ha litigato con la moglie, tuteliamo queste
situazioni, o col marito, sennò credo che non sia una cosa logica, quindi mi sembra
strana questa esenzione, no? Però può esserci un altro motivo di questa esenzione; un
altro soggetto può essere colui invece che ha disponibilità economiche, possibilità
economiche e se ne sta quattro mesi d'estate in un bungalow di sua proprietà, perché di
questo si tratta di sua proprietà, anche se poi i marchingegni per tutelare il problema del
residence e così via - che abbiamo affrontato anche nell'altra legislatura ecc. - e se ne
sta lì, non vedo perché questo signore non debba pagare la tassa di soggiorno al pari,
al pari, dell'operaio torinese - ora, prima si diceva l'operaio della Fiat, ora la Fiat non c'è
più di fatto quindi – o l'operaio milanese che ha un'esigenza fisica, fisiologica di venire
al mare, no di stacco, dice: “Sai cosa c’è? Ora me ne vado quindici giorni in campeggio
perché so’ stufo di girà per Corso Italia”, no! Per questi soggetti, questi soggetti hanno
la necessità anche di indebitarsi pur di poter passare quindici giorni al mare con i
bambini perché è fisiologico, è indispensabile! Questi soggetti però pagano la tassa di
soggiorno anche se vanno in campeggio. Credo che ci sia una illogicità in questo, che ci
sia soltanto una questione “Vieni qui e ti faccio pagare”. Mentre nell'altro discorso del
soggetto esentato semplicemente perché iscritto all'anagrafe di Piombino è una tutela
perché si dice: “Non ti preoccupa’ tanto pagano quelli che vengono di fuori”, credo che
dovremmo avere un'idea un po' più larga di questa questione. Sul problema delle
esenzioni; mi pare che queste esenzioni siano di fatto, come dire, scritte, ma che poi
nella sostanza molto poche sono quelle che davvero ci interessano di fatto. Va bè, il
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pagamento... sono esenti i minori entro il 12º anno di età, va be', questo, voglio dire,
negli alberghi fino a 10 anni ci stanno gratis purché il terzo letto con i genitori, quindi
non è che si è inventato niente di particolare. “I familiari di soggetti ricoverati presso
strutture ospedaliere...”, beh, con quello che segue, fossimo a Pisa, fossimo a Genova,
a Milano, non lo so, a New York, con una sanità di un certo tipo potremmo anche
metterlo, ma metterci questo quando siamo in una situazione che sappiamo quella che
e’, dove si aspettano sette o otto mesi per fare una TAC, metterci che chi viene qui ad
assistere il familiare che è venuto magari dal Gaslini di Genova ha detto: “Voglio andare
a Piombino con tutta la famiglia perché sennò qui me lo fanno morìre”, cioè credo che
sia davvero, va be’, mettiamocelo, a volte succedesse, però mi sembra che sia
abbastanza improprio, improprio perché è come se si dicesse... lo dico semplicemente
per dire che è come se si dicesse: “Sono esenti quelli che vengono a Piombino per
vedere il Vesuvio”, non c’è il Vesuvio, è inutile, non ci viene nessuno, scriviamocelo,
però tanto serve a poco. “Coloro che prestano attività lavorativa presso qualsiasi
struttura ricettiva di cui all'Art. 1.”, che cosa vuol dire? Vuol dire coloro che lavorano in
una struttura ricettiva. Cioè, non lo so, si doveva scrivere? Si doveva scrivere che un
dipendente di quell’albergo che dorme lì ‘un deve pagare la tassa di soggiorno? Ma
non paga nemmeno… cioè, voglio dire, non è che ’ha un conto in fondo... oddio!
Probabilmente ci s’arriverà! Visto che ti ho dato da mangiare e da dormire per tre
mesi quando arrivo in fondo invece di dammi € 10.000,00 me ne dai € 5.000,00 e siamo
pari così. Ci si arriverà probabilmente! Ma scrivere che “E’ esente” ma da quale tassa
di soggiorno? La tassa di soggiorno si paga sul conto che il cliente fa. Che cliente…
cioè non è un cliente questo qui! Non è che uno è venuto... questo è uno che è a giro lì
e lavora in un certo posto. Però invece cosa che sarebbe stata più logica forse ci
sarebbe dovuto essere scritta anche coloro che sono al lavoro come trasfertisti, tutti
coloro che esercitano, che lavorano, che sono dipendenti di un’impresa in questo posto.
Questo sarebbe l’unico valido. Cioè ora si potrebbe dire... siccome prima hai fatto un
discorso: “Ah, non lo fai? Sì”, si potrebbe dire che ora non si presenta più questa
necessità perché probabilmente non ci sarà più gente che viene a lavorare di fuori a
Piombino, ma questo avrebbe un senso, perché solo fino a poco tempo fa
probabilmente erano decine i trasferisti se non centinaia, un tempo anche migliaia
trasfertisti che stavano su questo posto, qui avrebbe una logica, perché probabilmente
questi vanno a dormire da una parte e pagano e potrebbero essere soggetti..-. così
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com'è il Regolamento - sono soggetti alla tassa di soggiorno. E credo che questo sia
davvero assurdo che non ci sia, quando abbiamo avuto l'attenzione di metterci cose che
nella pratica proprio... non dico che sono sbagliate eh, perché in assoluto sono giuste,
l'esenzione di chi dorme qui per assistere i familiari, i ragazzini sotto i 12 anni e così via,
ma sono davvero poco applicabili e ci si mette e si salvaguardia quelli che sono... non
hanno necessità di salvaguardia perché non pagano un conto, non lo pagano un conto,
però si dice: “Non dovete pagare nemmeno la tassa di soggiorno”, grazie! Cioè non mi
levate i soldi, cioè non fate del caporalato in sostanza, via, cioè tu vieni qui a lavorare
e i soldi che guadagni te li puoi mettere in tasca perché io non ti porto via nulla; ci
mancava anche questo, cioè voglio dire, mi sembra proprio assurdo, proprio averlo
scritto mi sembra assurdo! Perché bastava comprendere tutti coloro che esercitano
un'attività lavorativa sul territorio e perciò pernottano in questo territorio in una struttura
ricettiva. Anche perché da tutto questo ovviamente con il discorso della residenza si
escludono tutti coloro che di fatto, pur non avendo... perché fra quelli che sono i soggetti
ci sono case per ferie; cosa vuol dire case per ferie? Cioè c’è qualcuno che acquista
una casa e scrive e dice: “Ho comprato la casa per fare le ferie?” Il 90% dei casi cioè
magari succede così; cos 'è una seconda casa?
Interventi sovrapposti
Torrino Checcoli - Presidente Gruppo PdRC
No! No! Perché c'è scritto anche: “Case e appartamenti per vacanze”, Signor Sindaco
so leggere e, se lei si prendesse la briga di leggere tutto, capirebbe che è insolito e
inopportuno che intervenga in quel modo, perché c'è scritto sia “Case per ferie”, sia
“Case e appartamenti per vacanze”, l’avete scritto voi, non l’ho scritto io. Io mi limito a
leggere e a rilevare quello che è illogico in quello che avete scritto. Mi perdoni ed abbia
pazienza se mi permetto, fino a leggere ci arrivo ancora, sono forse un pochino meno
ignorante del Presidente Amerini perché ho fatto la quinta invece che la terza, però so
leggere. Allora casa per ferie cosa vuol dire, casa vacanza? Perché l’avete scritto due
volte? Vi eravate scordati mentre battevate che c’era scritto già? Evidentemente sono
due cose diverse. Quindi, ci sarà chi dice: “Io ho comprato una casa per farci le ferie” e
noi gli faremo pagare, e qui bisognerà vedere chi è l’esattore; perché o c’è qualcuno
che ha dieci case per ferie e l’affitta, sennò tutti coloro che hanno una seconda casa
ovviamente sono esenti da questa questione, che sono quelli che possono di più certo
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rispetto all’operaio che vien qui a lavorare, ma rispetto anche all’operaio che viene in
campeggio, che però la paga! Poi ci sarà, in questo caso, la possibilità in qualche
modo, come dire, di eludere, perché ora è sempre più diffusa la pratica o delle
separazioni finte, per cui così non si paga le tasse sulla seconda casa o non fanno
cumulo, oppure addirittura chi prende la residenza nel Comune di Piombino il marito e
ha la casa con residenza quindi non ci paga nulla, e anche la luce, ecc., la paga a
prezzo di residente, e il marito o la moglie a seconda dei casi è residente a Torino dove
ha la casa e questi sono semplicemente al di fuori da queste cose e fanno la stessa
cosa se non peggio di quelli che invece, ripeto, vengono in campeggio a Piombino, ecc.
Se poi vogliamo con questo volere affrontato il fatto che tante leggi - come il sostegno
all'agricoltura e così via - sono eluse e diventano semplicemente un investimento con
chi con l'agricoltura non ha niente a che vedere - e mi riferisco alle piazzole per le
aziende agricole ecc. che sono diventate l'attività principale e si tende a colpire queste
qui - abbiamo il coraggio di intervenire in queste cose qui, ma no a fare un
Regolamento in cui, ripeto, sono insufficienti le esenzioni e sono quantomeno discutibili
gli obblighi. Questa è la questione di fondo. L'avete scritto voi non l'ho scritto io! Credo
quindi che ci sia bisogno semplicemente di rivedere la questione, ma solo con il fatto di
capire bene chi vogliamo colpire. E non si può semplicemente dire: “Chiunque venga
qui gli diamo un servizio”, perché credo che noi - e lo ripeto - si debba avere una visione
più ampia della questione, e si debba capire chi viene qui, qual è il suo censo, quali
sono le sue possibilità, qual è l'uso che fa del territorio, quanto noi gli diamo e
dopodiché scegliere. Perché noi sono pochissime le situazioni in cui abbiamo e in
realtà la maggioranza delle presenze sono i camping, sono degli agriturismi, sono tutti
quei posti dove ci va la gente, o ci dovrebbe andare la gente con meno possibilità
economiche e con necessità comunque di fare un tipo di turismo di un certo tipo. Ed
essendo la nostra situazione purtroppo per tutta una serie di problemi non certo
appetibilissima da un punto di vista turistico, anche se auspichiamo tutti che lo diventi
sempre di più, anche questo è un motivo che ci deve far pensare che la maggioranza
probabilmente di queste presenze, al di là di chi ci viene con la barca e non paga la
tassa di soggiorno, ma ha creato tutti i problemi che sappiamo bene - il porto di Salivoli
e così via - al di là di queste persone la maggioranza sono persone di un ceto sociale,
economico, non certo brillantissimo. E, con contorno e chiudo, a me non interessa
usare tutta la mezz'ora, ed in questo quadro si potrebbe anche vedere il fatto che
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casomai per la promozione del nostro turismo opportuno sarebbe casomai far sì che
costi meno, no che costi di più. Perché siamo sempre in una fase che abbiamo da far
conoscere le nostre bellezze, che rischiamo di metterle in discussione se non
nell'immediato in un futuro magari un pochino più lontano, di metterle in discussione;
perché le nostre bellezze, quelle vere, a parte la Costa Est con la sua bellezza
particolare come le spiagge e così via soggetta ad un tipo di uso, ma quelle davvero
particolari sono molto delicate, un equilibrio molto fragile e non so quanto noi siamo
sufficientemente lungimiranti da pensare a preservarle e pensare ad un turismo che non
sia di massa, ma di un turismo motivato e particolare. Quindi, ecco, all'interno di questo
c'è anche il problema di dover essere appetibili in questo senso, nel senso di dovere
meno costare e non più, invece noi andiamo di fatto nel senso opposto. Ecco, questo è
tutto... è il quadro della situazione. Quindi credo che
proprio noi ci siamo limitati
semplicemente a capire… Un'altra cosa così che mi sfuggiva, ma anche la destinazione
dell'imposta, si limita - tenendo conto che questo è sottoposto all'esame del Consiglio
Comunale – ad un elenco di coloro che beneficeranno di questa cosa. Ma per esempio
gestione del sistema parchi; benissimo, il sistema parchi è una bella cosa, va
probabilmente modificato, probabilmente sistemato, probabilmente migliorato,
ma
quanto andrà al sistema parchi? E in quali casi? E perché? E gli rimarranno i cespiti che
hanno? Continueranno ad averci anche gli introiti dei parcheggi o non ce l'avranno più?
E se non ce l'avranno più cosa facciamo? Sostituiamo una cosa per toglierla e quindi
introitare denaro dell'Amministrazione Comunale e quindi è soltanto una sostituzione
oppure è in più? E perché è in più? Dove sono le mancanze? Quanti soldi gli
serviranno? Quando interverremo? O interverremo sempre? E se è sempre in che
percentuale? O sennò quali sono i limiti? Qui c’è scritto semplicemente un elenco, un
elenco. Per cui “... con finanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in
collaborazione con la Regione e gli enti locali”, ci si mettono tutti i soldi dalla tassa di
soggiorno e un € 1000,00 ce le mette... oppure faremo un discorso diverso? Io dai
regolamenti a cui devo dare un assenso o un diniego glielo do se sono dettagliati, se so
cosa vuoi fare, come lo vuole fare e quali sono le regole, perché non si può fare
diversamente, sennò è tutto opinabile. E il tutto e’ opinabile non è corretto in un
Regolamento; in una discussione, in un dibattito, si ragiona alla fine se si stabilisce... o
si stabilisce un organo che decide da sé con una rappresentanza più multiforme ecc. è
una questione, ma se stabilisce un Regolamento una volta che si fa un Regolamento, il
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Regolamento per sua natura deve essere asettico! S’è fatto una bella discussione, poi
si prende il Regolamento, si legge e si dice: “De’, al di là delle opinioni c'è scritto così”.
Poi eventualmente potremmo capire che il Regolamento è insufficiente, non è più
adeguato ai momenti, ma allora ne discuteremo, verificheremo le modifiche che ci sono
venute intorno rispetto anche alle tipologie - e qui ritiro fuori la essenzialità e la verità di
essere agriturismo, di essere attività in appoggio all'agricoltura, e così via - e le
modificheremo tutti insieme vedendo le modifiche e applicheremo un altro Regolamento
sennò non ha senso, non ha senso! Stabiliamo un'Autorità in qualche modo
rappresentativa che stabilisca volta per volta le cose, ma il Regolamento deve esse’
dettagliato. Questo è un Regolamento che e’ tutt'altro che dettagliato. È un non
Regolamento. Si stabilisce tutta una serie di tipologie di cose, ma non si stabilisce... è
emblematico l'inizio a titolo esemplificativo e non esaustivo quando parlo di chi rientra in
queste cose! Per cui io non so nemmeno... se metto su un'attività non so se rientro o
non rientro in questo tipo di cose; oppure mi invento una tipologia o una cosa nelle
pieghe per cui stabilisco che non ci rientro e faccio quell' attività. No! Chi paga, chi non
paga. Questo ….e poi in generale ci sono tutte quelle cose che dicevo io prima, che
alla fine sarebbe più logico che ci fosse della gente che viene da fuori a campeggiare
qui, a fare le vacanze qui, che non paga e gente che sta qui e che usufruisce di certe
strutture, come la Costa Est, come i vari campeggi ecc., che invece paga. Perché non è
la necessità di fare questa cosa; quindi sono proprio in disaccordo globale proprio
nell’ideazione, nel concetto di fondo di tutta questa struttura. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Gelichi Riccardo.
Riccardo Gelichi - Consigliere Gruppo Misto
Sì, io faccio una premessa e mi scuso con il Consiglio Comunale perché dopo
l'intervento non potrò proseguire i lavori, ho un impegno inderogabile familiare. Quindi lo
dico perché di solito non è bello fare interventi e poi andare via, a me non piace, però
d'altra parte non posso fare altrimenti. Io sono contrario alla tassa di soggiorno. Sono
contrario in linea di principio; i motivi sono stati ampiamente espressi anche dai
consiglieri che mi hanno preceduto, perché comunque aumenta l'inflazione, perché è
una tassa che va a colpire un settore e ne inibisce lo sviluppo. Di per sé se questa
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tassa fosse applicata rispetto alle premesse, cioè rispetto allo scopo con cui è stata
concepita, dovrebbe sicuramente invece potenziare le strutture turistiche, i servizi al
turismo, ecc., ecc.. Cioè quindi concettualmente non è una tassa che ha uno scopo
negativo o disincentivante, anzi teoricamente dovrebbe essere l'esatto contrario, cioè
viene concepita proprio perché appunto si potenzino i servizi turistici sul territorio. E la
domanda... io non sono un intenditore di queste, non mi intendo molto di questi settori,
però ho visto che tutte le associazioni di categoria si sono espresse in maniera contraria
alla tassa di soggiorno, e mi sono chiesto: ci sarà un motivo, no? Perché le associazioni
di categoria che in qualche modo dovrebbero essere favorevoli ad uno sviluppo dei
servizi turistici e, appunto, ad un potenziamento del settore sono contrari alla tassa di
soggiorno. Temo che il motivo sia abbastanza semplice. Temo che non si fidino molto
della politica in generale; cioè credo che il ragionamento sia poi abbastanza semplice,
la politica dice di fare una cosa,
poi in realtà ne fa un'altra, altrimenti non si
spiegherebbe per quale motivo le associazioni sono... cioè non c'è un articolo di
giornale dove ci sia un apprezzamento a questo tipo di iniziativa. E questo la dice lunga,
cioè rispetto proprio alla sostanza, al merito. Qualcosa si potrebbe anche intuire
leggendo il Regolamento. Cioè nel Regolamento ci sono due cose che stridono in
maniera molto evidente; la prima è il fatto che la tariffa comunque sia è decisa dalla
Giunta e la seconda è che la destinazione pure sia decisa dalla Giunta. Questo intanto
lede, a mio giudizio, il ruolo e la funzione del Consiglio comunale che in qualche modo
dovrebbe poter dire qualcosa rispetto a queste decisioni che sono decisioni importanti;
si tratta di stabilire la tariffa, si tratta di stabilire soprattutto la destinazione di
quest'ultima e qui è fondamentale. Perché il Consiglio Comunale non può esprimersi
rispetto a come io poi devo destinare la tassa di soggiorno? Secondo me è una chiave
importantissima questa. C'è effettivamente un emendamento dell'Italia dei Valori che
evidenzia questo aspetto e lo fa secondo me in maniera molto intelligente. Anzi tutti e
tre gli emendamenti entrando nel Regolamento, migliorano appunto la stesura del
Regolamento, lo rendono quantomeno più chiaro e più trasparente in risposta anche
alle cose che diceva prima il Consigliere, il Presidente Checcoli Torrino, dicendo che
questo Regolamento è molto generico e dentro contiene un po' tutto. Infatti nelle
destinazioni ci vediamo un po' di tutto; sostanzialmente troviamo dalle infrastrutture, alla
Parchi, agli interventi promozionali, voglio dire insomma si potrebbe utilizzare anche
per finanziare iniziative tipo “Quanto Basta” o altri tipi di iniziative sul territorio. Ora non
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so, per esempio iniziative, quanto... che tipo di interesse turistico possano avere.
L'aspetto della stagionalità, mi permetta Assessore, insomma a gennaio che ci siano
turisti in questa zona mi sembra abbastanza scontato che non ci siano, questo
comunque evidenzia il fatto che Piombino non è percepita come città d'arte. Cioè noi
abbiamo fatto inserire la città di Piombino all'interno di questo albo, delle località
turistiche e città d'arte, io pensavo che ci fosse per un motivo di pregio, cioè quindi
anche di lustro per la città, ma in realtà poi lo scopo finale era quello di inserire la tassa
di soggiorno, che sicuramente non so se sarà un momento importante per la città, è
sicuramente un movimento importante per le casse del Comune. L'altra cosa che
invece io poi vorrei chiedere all’Assessore, e qui vorrei che fosse esaustivo nella
risposta. Io purtroppo non ci sarò ad ascoltarla ma poi l'ascolterò in differita,
sicuramente, rispetto appunto alle destinazioni. Gira voce, e ho sentito un po' in questi
banchi, che sembra che la Giunta Comunale abbia l'intenzione di destinare il 70% di
questa tassa di soggiorno alla Parchi. Io non lo so se questa cosa è vera e vorrei che
Lei dopo ci dicesse qualcosa in merito, perché questa cosa un po' mi preoccupa.
Perché non vorrei che si desse un po' l'idea di voler potenziare, effettivamente in
maniera molto intelligente, un sistema, il sistema dei parchi che in qualche modo fa
turismo storico, turismo archeologico e produce un servizio sul territorio, non vorrei però
che nello stesso tempo ci fossero le intenzioni di togliergli la gestione dei parcheggi.
Cioè se la manovra è: ti do il 70% della tassa di soggiorno, ma ti levo la gestione dei
parcheggi io sostanzialmente, fermo restando il contratto di servizio - perché credo che
non vogliate toccare il contratto di servizio perché se si toglie il contratto di servizio è
come se si riconoscesse che il contratto di servizio è soltanto una copertura di un
disavanzo di bilancio, cosa che sicuramente non è ed io penso che non sia, penso che
sia un contratto di servizio vero è proprio, quindi penso che rimanga tal quale come
contratto di servizio, (mi riferisco a quei € 300.000,00 annui circa che sono il contratto di
servizio) - ma se veramente ci fosse questa intenzione della Parchi poi in sostanza non
si potenzia niente. Cioè se gli si dà il 70% della tassa di soggiorno e poi gli si leva la
gestione dei parcheggi la Parchi resta tal quale. Però sicuramente il Comune non ha da
destinare il 70% delle risorse rispetto all'incremento del turismo ma ha le entrate dei
parcheggi e ci può fare sostanzialmente un po' quello che vuole. Cioè non vorrei che poi
lo scopo fosse questo, e io qui davvero, Assessore, vorrei che lei fosse molto chiaro
rispetto questa cosa. Cioè se è così ce lo dica che è così, perché tanto poi se
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successivamente ci saranno delibere che vanno in questo senso poi lo vediamo se
l'intenzione era quella. Vorrei che già ora lei, siccome è Assessore al Bilancio e quindi
ha un'idea di questo, ci chiarisse questo aspetto e lo chiarisse in maniera molto netta,
se è possibile, se è possibile. Detto questo io, sinceramente, non ho da aggiungere
altro anche perché poi sull'argomento mi sembra che si sono espressi tutti in maniera
molto esaustiva, però questo aspetto io evidenzio: la necessità di chiarire bene come
devono essere destinati questi soldi. Perché se questi soldi veramente vengono
destinati in maniera virtuosa per incrementare il turismo in questa città sicuramente
questa tassa ha uno scopo benefico e può anche essere apprezzata, se invece lo
scopo è poi alla fine di utilizzarla attraverso sistemi un po' strani per altre cose che
hanno un po' poco a che vedere con il turismo, cioè se si destina soltanto il 30% per lo
sviluppo del turismo e questo 30% magari lo si destina per fare le iniziative, le
spettacolazioni o roba del genere io credo veramente noi abbiamo non solo messo la
tassa iniqua, ma abbiamo completamente sbagliato il bersaglio. Mentre sarebbe stata ecco invece questo è importante - mentre avrei accettato molto più volentieri la tassa di
imbarco. La tassa di imbarco secondo me sarebbe stata una cosa molto positiva.
Interventi sovrapposti
Riccardo Gelichi - Consigliere Gruppo Misto
Certo! Perché comunque andava a toccare tutta una serie di turisti che non insistono in
questo territorio, ma che lo penalizzano fortemente transitando in un'infrastruttura che è
per noi ormai particolarmente congestionata ed inquinano anche la città perché poi
transitano sul Viale della Resistenza e quindi toccano una parte della città e quindi noi
dobbiamo subire anche questo aspetto dell'inquinamento molto pesante. La tassa di
imbarco sarebbe stata secondo me una cosa più benefica e da perseguire, la tassa di
soggiorno invece credo che deprima un settore che in questo momento, permettetemi al
di là delle presenze ma all'interno della cinta urbana non si vede, sostanzialmente è del
tutto inconsistente e, con i venti che tirano rispetto alla crisi industriale, del settore
industriale,
io credo che questa Amministrazione dovrebbe lavorare nel senso
esattamente opposto, quindi cercare di trovare fonti di economie alternative, che non
possono essere sicuramente tutte viste all'interno del comparto turistico, perché può
essere soltanto una minima parte, ma sicuramente anche questo potrebbe dare un po'
di respiro ad un territorio che ha necessità, estrema necessità, di posti di lavoro. Grazie.
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Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Mosci Marco.
Marco Mosci - Presidente Gruppo IDV
Non aspettavo tutta questa suspense sull'intervento. Noi abbiamo un'idea nazionale su
questo tipo di tassa, su questo tipo d’imposta, che è quello chiaramente che sta nel
nome; questa è un'imposta, che venga chiamata tassa, che venga chiamata imposta,
che venga chiamata addizionale, cioè qualunque sia il nome che diamo a questa
trattenuta, a questa estirpazione cruenta dalle tasche delle persone, è una cosa che
non condividiamo di partenza a livello nazionale. Abbiamo visto in questi giorni un
aumento incredibile del prezzo del gasolio e del prezzo la benzina; abbiamo visto
addirittura che alla proposta del Presidente Rossi, di mettere cinque centesimi sul
gasolio e la benzina per quanto riguarda le alluvioni,
il Governo ha risposto
aggiungendo l'I.V.A. su questo contributo per le alluvioni; cioè mi sembra che in questo
momento stiamo andando veramente verso un'estirpazione cruenta dalle tasche dei
contribuenti. Non ultimo il canone Rai inviato agli studi professionali che hanno un
computer, arriverà probabilmente anche ai residenti che hanno un telefonino in grado di
ricevere dei video. Insomma, mi sembra che veramente in questo momento dall'alto
stiamo andando verso quella che è una palese raschiatura del fondo del barile. Il
Governo ci mette in condizioni di fare la nostra parte per quanto riguarda diciamo
questo momento in cui c'è una gara a chi si inventa il balzello più limpido, più
accettabile e più sostenibile, cambiando nome, aumentando del 160% i valori catastali.
Cioè dapprima ci dicono che sono degli edifici che sono storici, che sono bellissimi e
che hanno valori bassi, facendoci credere che interverranno sul reale valore, quindi
interverranno edificio per edificio a valutarlo, dopodiché ci dicono che è molto difficile, è
molto improbabile, è impossibile, ed allora aumentiamo tutto del 160%. Cioè sembra
che ad ogni cosa corrisponda un lancio di un'idea intelligente che poi invece finisce tutto
nel vuoto. Noi già a dicembre abbiamo palesato alcune perplessità nei confronti di
questa tassa. Abbiamo già palesato quando ci fu chiesto di inserire Piombino all'interno
dell'elenco delle città turistiche. Noi non vogliamo escludere Piombino dal turismo,
vogliamo però far capire che per il turismo, cioè in questi casi in tutte le attività
commerciali di qualunque tipo prima si investe e poi si riscuote. Cioè forse era meglio
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un passaggio in cui a maggiori investimenti sul turismo avremmo avuto maggiori
ingressi turistici di conseguenza un intervento detassazione per mantenere alti i servizi.
Questo non vuol dire che, come già dissi in quell'intervento, Piombino non è cambiata
negli ultimi anni, anzi negli ultimi anni è molto migliorata, ma c'è ancora molto margine,
molto, molto margine per una città che
ha praticamente le coste più belle della
Toscana, perché non credo che senza andare su un'isola si possa avere quello che
offre il nostro promontorio da Baratti al Centro Storico. Quindi, visto anche che cosa
avviene quando le tasse si inaspriscono, cioè ciò che sta succedendo in Grecia è
abbastanza visibile, cosa succede quando si va a chiedere alla gente più di quello che
si può dare, non ci sembra questo di quest'anno il periodo storico adatto all'inserimento
di un aumento e di un balzello per quanto riguarda il nostro turismo. Noi avevamo
proposto... abbiamo presentato ai consiglieri comunali tre emendamenti che sono
arrivati a loro tramite la segreteria del Consiglio; (ALLEGATO A) cercherò di spiegare
questi tre emendamenti uno per uno in modo che abbiate la possibilità di valutarli. Il
primo emendamento è sull'Art. 2; noi chiediamo di sostituire “La Giunta Comunale
annualmente presenta al Consiglio Comunale una relazione sugli interventi”, sostituirlo
con “Il Consiglio Comunale stabilisce la destinazione dei proventi annualmente prima
della stesura del Bilancio Preventivo”. Questo emendamento praticamente chiede che
non si vada a fare questa tassa semplicemente ponendola in uno di quei dieci o quindici
posti che sono semplicemente dei posti di bilancio, delle caselle del nostro bilancio, cioè
noi potremmo, anche rimanendo così,
prendere questi soldi coprire ciò che è già
facevamo semplicemente con questa cifra, e noi non vogliamo che venga... che
traspaia che questa tassa viene fatta solo e soltanto per chiudere un bilancio. Non
vogliamo che passi questo, agli operatori non vogliamo che passi questo ai cittadini.
Quindi noi chiediamo che di questa tassa sia responsabile il Consiglio Comunale e
quindi di anno in anno, supponendo quella che sia la cifra, il Consiglio Comunale
stabilisca dove investirla. Faccio un esempio; decidiamo che quest'anno con la tassa
noi ci mettiamo a posto Lungomare Marconi; se avanzano Piazza Bovio; se avanzano
ulteriormente rifacciamo alcune strade. Una volta che abbiamo questi soldi vediamo
come possono essere spesi e dove possiamo arrivare. Quindi se i soldi sono sufficienti
facciamo soltanto Lungomare Marconi, se sono di più facciamo anche Piazza Bovio, in
un ordine ben predefinito che è il Consiglio Comunale a stabilire con un'apposita
delibera di Consiglio Comunale. In questo modo dimostreremo agli operatori a cui
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stiamo chiedendo un sacrificio, perché vi ricordo che stiamo chiedendo loro un
sacrificio, perché loro hanno già fatto dei contratti con i tour operator, loro hanno già
stabilito che per venire in Piombino a dormire si spende € 20,00 - 25,00 o 30,00 e che
probabilmente per far sì che i turisti che vengono in questa città ci tornino anche il
prossimo anno probabilmente alcuni si faranno carico di questa cifra, per evitare che il
turista vada da altre parti si faranno carico di questa cifra e noi vogliamo che la persona,
l'albergatore che esce, fa uscire dal suo bilancio una cifra veda realmente come questa
cifra venga investita e che già prima di tirarla fuori dalle sue tasche sappia dove casca,
quindi da qui l'idea di emendare l’Art. 2. Proprio per quanto riguarda il concetto che gli
operatori turistici hanno già fatto degli accordi con i tour operator, accordi che
prevedono già una cifra prestabilita e che - come dicevo - questa cifra prestabilita o si
aggiunge il balzello della tassa di soggiorno e quindi il turista verrà – diciamo spremuto di questi che sono spiccioli, effettivamente, detto € 2,50 sono spiccioli, ma
una famiglia con due figli grandi sono quattro persone, sono € 10,00 a settimana e sono
€ 70,00. Sono quella che sarebbe una cena fuori che sicuramente potrebbe mancare,
potrebbe mancare una cena fuori dalla nostra città. Quindi comunque è un introito
all'interno del nostro diciamo chiamiamolo Pil comunale. Quindi noi chiediamo come
emendamento un emendamento all'Art. 13 che deve essere sostituito integralmente
con: “L’applicazione dell'imposta di soggiorno decorre dall'anno 2013”. Cioè, in
relazione al fatto che gli accordi che sono stati presi non riteniamo opportuno
l'inserimento da questo anno. Il terzo emendamento che portiamo alla votazione del
Consiglio Comunale è sull’Art. 6, sulle esenzioni. Noi vogliamo che il Comma C) venga
sostituito integralmente con: “Sono esentati coloro che prestano attività lavorativa
presso qualsiasi struttura o azienda sul territorio del Comune di Piombino”. Ora, al di là
di una motivazione politica che piazza il nostro Comune tra uno dei comuni più a
sinistra della storia d'Italia, noi riteniamo che chi viene per lavoro, visto anche il
momento storico, debba essere tutelato non soltanto perché questa è una tassa di
soggiorno legata al turismo, quindi chiaramente se io vengo a lavorare io non vengo in
ferie, ma soprattutto per il fatto che viviamo in un mondo legato alla speculazione
finanziaria o di altro tipo e che quindi il lavoro - che vi ricordo bene è ancora nell'Art. 1
della nostra Costituzione, non nei discorsi sotto banco di altre cose inutili - deve essere
in ogni modo tutelato specialmente in questo momento storico dove qualcuno sta
parlando che l’Art. 18 non è un tabù. Insomma, forse se da quest'angolo d'Italia parte
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un segnale così importante e così deciso verso l'importanza del lavoro e della sua
tutela, non è l'Italia dei Valori che fa una bella figura ma è questa città, che ricorda
all'Italia la sua posizione a sinistra, netta, a favore e a fianco dei lavoratori che non sono
soltanto lavoratori nella fabbrica, perché i riferimenti vengono spesso fatti ai lavoratori
della fabbrica. Noi vogliamo far notare che questo Regolamento in certi punti è
effettivamente scritto male; perché se noi con l’Art. C) attualmente in vigore lo lasciamo
scritto in questo modo, cioè l'articolo come è recita: “Coloro che prestano attività
lavorativa presso qualsiasi struttura ricettiva di cui all’Art. 1”. Chiaramente all’Art. 1
rientrano tutti i posti dove si dorme, perché si parla di pernottamenti. Ora, io mi chiedo
quale sia la differenza tra una persona che viene a Piombino per fare il cameriere in un
ristorante e che cosa cambia la persona che viene in Piombino a fare il cameriere in un
hotel. Quindi noi in questo modo diciamo che, se io faccio il cameriere in un albergo io
non pago la tassa di soggiorno, se io faccio il cameriere in un ristorante che non ha
anche l'albergo io la pago. Cioè, quindi non è soltanto riferito al lavoratore trasfertisti
della fabbrica, ma deve essere riferito a tutto un insieme di lavori che sono legati al
turismo, ma che non sono prettamente legati a ciò che è nell’Art. 1 perché l'Art. 1 fa
riferimento ai pernottamenti. Quindi è chiaro che, se io ho la fortuna di fare l'animatore
in un campeggio visto che lì ci si dorme, non pago la tassa, però non capisco perché
se io lavoro a uno dei qualsiasi bagni presenti sulla Costa Est io debba pagarla per la
sfortuna che il mio datore di lavoro non è un albergatore. Faccio riferimento per
esempio al Consigliere Bianchi che ha anche lui un posto dove ci vanno i turisti, non
capisco perché se lui dovesse decidere di assumere persone che hanno bisogno di
dormire nella nostra città debbano pagare, pur essendo qui per lavorare e non essendo
prettamente
trasfertisti che il Consiglio Comunale ha diciamo intravisto nel nostro
Regolamento. Sempre oltre a questi tre emendamenti che abbiamo presentato nei
giorni scorsi e che i consiglieri hanno a disposizione grazie alla segreteria che li ha
prontamente inviati via mail, questa mattina e poco fa abbiamo presentato un ulteriore
quarto emendamento che dovrebbe esservi arrivato tramite la segreteria stessa.
(ALLEGATO A) Praticamente noi abbiamo chiesto che, siccome nell’Art. 6 esenzioni si
prevedeva questo; si prevedeva “La Giunta Comunale può altresì deliberare misure
incentivanti e/o premiali per i soggiorni di durata superiori a 15 giorni consecutivi” . Ora,
sappiamo che su questo ragionamento c'è anche un qualcosa che deve ancora
concludersi, però noi riteniamo che possa essere anche il Consiglio comunale nell'ottica
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di allungare il pernottamenti, nell'ottica di allungare le vacanze, cioè chi viene in
Piombino a dormire un mese non è una persona che viene con un camper carico di
roba da mangiare, è una persona che vive e spende qui. Quindi noi chiediamo che chi
sta oltre il quindicesimo pernottamento la tassa non venga più corrisposta. Quindi
all’”Art. 6: esenzioni” di aggiungere un Comma G)
che recita: “Esenzioni: i
pernottamenti oltre il quindicesimo”. Questo perché chi sta in Piombino un mese o un
mese e mezzo, due mesi, è chiaro e palese che spenderà delle cifre sul territorio, cifre
che ricadranno sul territorio e io devo incentivarlo. Ed ecco una volta spiegate ed
elencate quelle che sono le nostre idee in merito a come migliorare questa tassa di
soggiorno, questa imposta che non vediamo come una cosa positiva allo stato dei fatti,
questo chiaro e palese e lo abbiamo più volte detto, riteniamo che ci siano stati dei
miglioramenti rispetto a quella che era la versione iniziale. Nella versione iniziale non
c'era un'esenzione che chiaramente penso e pensiamo che sia necessaria; cioè se una
gita scolastica viene nella nostra città per vedere le ricchezze del nostro territorio è
giusto che gli alunni che sono qui per imparare non paghino la tassa di soggiorno, in
pratica cioè basta guardare ciò che prevede la legge nazionale, cioè dove per esempio
chi studia beni culturali ha un tesserino che gli permette di vedere tutti beni culturali
nazionali in modo gratuito. Quindi è una cosa migliorativa. Un'altra cosa migliorativa è la
stagionalizzazione; cioè si prevede di farla solo d'estate. È chiaramente migliorativa. Noi
avremmo pensato ad un ulteriore miglioramento, miglioramento che non mettiamo per
scritto, ma che chiaramente vogliamo che si sappia che lo apprezziamo. Noi
apprezziamo quanto è uscito dalla II° Commissione in cui è stato proposto questo
ragionamento; cioè se agli albergatori che lavorano dodici mesi possiamo fare
un'esenzione nei mesi invernali dove si ha la bassa stagione, in alcune altre recettività,
quali ad esempio i campeggi, questa stagione diciamo potrebbe essere ulteriormente
respinta, nel senso che non vediamo quale il motivo per cui non incentivare l'utilizzo di
un campeggio nei mesi di maggio e nei mesi di settembre o magari a chiusura delle
scuole che permetta l'utilizzo della nostra città proprio allungando i tempi di permanenza
sul nostro territorio,
che sono quelli che sono alla base poi dei motivi in cui noi
investiamo questa tassa che stiamo a mettere. Insomma, va be’ poi diciamo che
rispetto a quanto è successo nella prima bozza ci piace un po' meno il fatto che siano
sparite le cifre, perché sinceramente mi pareva doveroso che fosse il Consiglio
Comunale stamattina ad uscire con delle cifre che sono i cinquanta centesimi per i
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campeggi fino a seguire, e queste cifre sono state tolte dalla delibera e demandate ad
una successiva…
Interventi sovrapposti
Marco Mosci - Presidente Gruppo IDV
−
No, non ci sono più - ... queste cifre erano esattamente specificate nella prima
bozza dove si diceva esattamente in funzione delle stelle quelle che erano le spese. E
noi ritenevamo una questione morale e di trasparenza il fatto che fosse un Consiglio
eletto a metterle queste cifre. Adesso è stato sostituito semplicemente con un “Tra
cinquanta centesimi e € 2,50 sarà… - ve lo leggo… sento un brusio e quindi preferisco
leggerlo: - ...imposta; quello che era una previsione in cui si parlava di cosa veniva
inserito in funzione delle stelle, viene sostituito in questa seconda versione con: “Le
tariffe dell'imposta di soggiorno sono determinate dalla Giunta per categoria alberghiera
e fra un minimo di cinquanta e un massimo di € 2,50”. Questo era secondo ….
migliorativo del passaggio precedente. Prima di concludere vorrei dire... vorremmo dire
che come dice il detto: “Non tutti i mali vengono per nuocere”. Questo perché? Perché
all'interno del Regolamento dell'imposta di soggiorno noi si prevede di tassare le
residenze turistico/alberghiere. Ora, non ci nascondiamo dietro ad un dito a dire che
sono tutte regolari e nessuna di queste è un problema. Noi crediamo, come lo crede
buona parte dei residenti, che spesso dietro questo concetto di residenza
turistico/alberghiera si nasconda un qualcosa di diverso; posso immaginare ad esempio
una seconda casa, comunque niente di stravolgente e irrazionale, però un qualcosa
che va al di là di quella che è la destinazione d'uso data dal nostro Comune. Quindi
diciamo che grazie a questa tassa, qualora decidessimo di portare avanti la tesi che
venga stamani attuata, noi saremo in grado di vedere esattamente se queste residenze
turistico/alberghiere sono realmente residenze turistiche/alberghiere grazie alla cifra che
arriverà nei nostri bilanci. Quindi se esistono dieci appartamenti che sono RTA e alla
fine dell'anno da queste RTA che sono state aperte, perché i vigili controlleranno che
sono state aperte, non arriverà nessun introito, noi avremmo le carte in mano per fare
operazioni, non dico stravolgenti come ha fatto ad esempio il Comune di Follonica
confiscando o comunque bloccando l'utilizzo di un campeggio, quindi perché vedeva in
quella cosa non quello per cui era destinata, però potremmo sicuramente intervenire
adesso per ricordare a queste - quello che sto facendo - cioè ricordare ai proprietari di
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RTA che quest'anno, qualora dovesse passare la tassa di soggiorno, saranno soggetti
ad un occhio anche da parte del Comune quando porteranno le cifre che la loro RTA ha
portato come persone che ci hanno dormito. Quindi sarebbe impensabile … sarebbe
impossibile vedere dieci o quindici appartamenti realizzati come RTA utilizzati durante
l'estate che portano delle cifre irrisorie o addirittura nulle, perché nessuno ci ha dormito,
eppure sono sempre state sempre aperte con i lenzuoli stesi alle finestre o cose simili.
Prima di concludere,
siccome noi abbiamo presentato degli emendamenti, vorrei
chiedere alla presidenza se chiaramente si può fare questo tipo di procedura, cioè si fa
una dichiarazione di voto sugli emendamenti e si votano, dopodiché per passare alla
votazione della delibera chiaramente eventuali variazioni alla delibera stessa dovuti ad
emendamenti portano a una dichiarazione di voto della delibera stessa diversa. Cioè
noi siamo formalmente contrari e distanti da questa imposta, ma se chiaramente tutti i
nostri emendamenti vengono accettati la nostra posizione è necessariamente portata
ad una variazione. Quindi il nostro intervento sulla dichiarazione di voto sulla delibera
emendata o non emendata varia in funzione di quelli che sono gli accoglimenti della
delibera stessa. Quindi chiediamo alla presidenza, una volta votati gli emendamenti,
che ci dia la parola per, chiaramente non dieci minuti, ma il tempo necessario per dire
cosa faremo in relazione agli emendamenti accettati.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Bene, le dichiarazioni di voto, prima della dichiarazione di voto può dire… io faccio
votare gli emendamenti prima.
Torrino Checcoli - Presidente Gruppo PdRC
(fuori microfono)
Gli emendamenti vanno discussi.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Vanno discussi, sì. Era logico come avevamo stabilito nella Conferenza dei Presidenti
che chi presentava gli emendamenti facesse il primo intervento, perché così eravamo
rimasti d’accordo, e quindi c’era la possibilità da parte di tutti di discuterli. Va bene, ora
passiamo a Claudio Capuano.
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Claudio Capuano - Presidente Gruppo PD
Buongiorno. Colgo l’occasione intanto per ringraziare Monica Braschi per la relazione,
per la comunicazione che ha dato, mi dispiace che non sia venuta poi alla fine come ci
aspettavamo, però è comunque interessante e grazie per il lavoro che ha fatto. Siamo
qua oggi a parlare di questa imposta di soggiorno, chiaramente le sensibilità sono tante,
le osservazioni sono molte anche comprensibili, però io vorrei invitare il Consiglio
Comunale a fare una riflessione un po' più ampia perché come al solito poi le cose non
possono essere viste ed esaminate in sé per sé, ma vanno considerate nel contesto.
Noi a volte mi chiedo anche come cittadino, insomma, ci troviamo a vivere un periodo
storico di quelli più difficili e complicati. Saremo ricordati senz'altro, questo periodo sarà
ricordato, lo dicono tutti, come forse anche più difficile dell'immediato dopoguerra. Ci
obbligano a ripensare a tutto,: a ripensare ai nostri stili di vita, alle nostre idee politiche,
le nostre impostazioni. Non si può pensare certo che nulla stia accadendo e nulla sia
accaduto, basta guardarsi intorno e vedere come sta cambiando il mondo in maniera
drastica. È una crisi storica gravissima che ci porta a cambi radicali in tutti i sensi.
Politicamente anche il nostro Paese, va detto, è abbastanza allo sconquasso. Siamo
chiamati tutti a gesti di responsabilità molto forti e molto significativi; poco fa qualcuno lo
diceva, e mi sembra Coppola, con riferimento all’UDC, ma vale anche per noi, penso
che valga anche per il PDL, sapendo bene che stiamo sostenendo un Governo più per
responsabilità che per condivisione sostanziale delle scelte che fa, eppure siamo
chiamati ad un gesto di responsabilità che ci obbliga a digerire rospi, però a condividerli
anche con forze più lontane da noi. Il malessere sociale cresce e dilaga in una società
che è sempre più divisa tra quelli che hanno di più, quelli che hanno ancora quello che
avevano e quelli che non hanno più nemmeno quello che è sufficiente per stare. Tutti, le
politiche dei nostri governi, governi a qualunque livello, nazionale ed anche locale, sono
pressati dalla questione finanziaria e dalle misure da adoperare per fronteggiarle, tutti
sempre sottolineando che sono misure necessarie. Io non credo che nemmeno il
Governo Monti si diletti a mettere tasse dove le mette, ma ob torto collo è costretto ad
accettare che per evitare la bancarotta è costretto a metterle. Quindi nessuna misura
straordinaria né del Governo Monti, né del Governo Berlusconi, né dei governi
precedenti eh questo vale per tutti, da un po' di anni a questa parte quando mettono
balzelli e tasse le mettono con la gioia e con la soddisfazione e con allegria. Però c'è
anche da chiedersi di fronte a questi problemi, questi grossi problemi dove le cose che
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vanno male potrebbero andare ancora peggio, quale sia l'approccio che deve adottare
una classe dirigente, seria, responsabile; se basta dire di no, se basta opporsi, se basta
dire non mi piace, se basta dire le tasse le devono pagare chi i soldi ce l’ha, cioè se
basta fermarsi ai luoghi comuni o una classe dirigente e quindi che dirige, abbia
obbligo,
se è seria, responsabile, di individuare come poter superare i problemi
cercando di fare il meno dolore possibile, ma sapendo che la medicina è molto amara e
che non potrà che essere così, ed ancora per diversi anni, ahimè. I partiti hanno
l'obbligo a mio parere nella nostra democrazia se sono responsabili di raccogliere le
istanze sociali, ma trasformarle in proposte politiche. Raccogliere le istanze sociali che
secondo me è abbastanza deludente immaginare che uno le prende al bar e si metta lì
assegnarle, a scriverle: “Te di cosa hai bisogno? Te cosa ne pensi?”. Penso però che i
partiti abbiano una funzione fondamentale, quella che gli è riconosciuta dai fondatori
della democrazia, perché altrimenti non c'è democrazia, ma solo populismo, quella di
raccogliere le istanze sociali trasformarle in proposte politiche diventando i partiti
trasformatori di bisogni in politiche. Quel politico che si limita a fare da altoparlante del
bisogno secondo me potrebbe risparmiarsi anche di far tanta politica e starsene a casa
tranquillamente o al bar tra gli amici. Il terreno e’ fertile quindi per la demagogia, è fertile
per i no, così, di popolo, per il populismo e il rischio è quello che purtroppo ci troviamo
intorno. Il disfacimento particolaristico, il corporativismo, l'egoismo dei gruppi sociali tutti
protesi a difendere i loro interessi corporativi e si perde di vista il bene comune, il bene
generale. Allora, se questo è il contesto, è in questo contesto appunto che dobbiamo
inquadrare anche la nostra politica del Comune di Piombino, quindi della classe
dirigente che abbiamo, degli impegni, dei ruoli di ciascuno di noi e di capire come
improntare l'imposta di soggiorno. Allora, chiariamo anche qui alcuni punti; l'imposta di
soggiorno intanto è una legge che l’ha posta il Governo Berlusconi, Governo Tremonti e
la Lega. Questa facoltà che è stata data al Comune è una facoltà che ci arriva da un
Governo, non l'attuale Governo, ma il precedente Governo, anche sostenuto da
Alleanza Nazionale, da Futuro e Libertà in un primo periodo, quindi la tassa di
soggiorno è una tassa che legittimamente un Governo di destra, di centro/destra ha
posto. E’ a questo che va ricondotto quando ci dicevano che non mettevano i soldi in
tasca gli italiani, evidentemente, loro non mettevano i soldi in tasca agli italiani ma
mettevano i presupposti perché qualche altro ce li mettesse. Ed eccoci arrivati al punto,
e lo dicevamo già allora, è una bufala dire che non mettono i soldi in tasca agli italiani,
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ce li mettono, eccome se ce li mettono, in maniera indiretta, ma ce li mettono. Hanno
tagliato giustamente le risorse ai governi locali, tutti, tutti, e tutti i comuni - basta andare
su internet e vedere - di destra e di sinistra, tutti i Comuni, soprattutto quelli che, ahimè,
non hanno delle entrate che gli derivano magari dalle seconde case, da I.C.I. e via
dicendo, sono inevitabilmente costretti a trovare altre fonti di sostentamento e di risorse,
pena il venir meno dei servizi indispensabili e i servizi sociali. Ed anche lì calcoliamo
nella logica che dicevo prima qual è il male minore; perché se il male minore... se non
mettere la tassa di soggiorno, l'imposta di soggiorno, significa inevitabilmente andare a
toccare altri servizi, la mensa, servizi dati ai più deboli, io sottoscrivo voglio la tassa di
soggiorno. Colgo qual è il male minore. È un'imposta che non ricade sui residenti; è
bene che lo sappiano i cittadini di Piombino, e’ un'imposta che non ricade sui residenti,
ma che invece ricade sui residenti di Piombino quando vanno negli altri comuni, in tutti
gli altri comuni. Io ero sabato scorso a Firenze, dovendo dormire là, tranquillamente €
6,00 tassa di soggiorno. Sottolineo che io non ho scelto quell'albergo in funzione della
tassa di soggiorno sì, e tassa di soggiorno no, eh, l'ho scelto a prezzo completo quali
erano i servizi che davano. Quindi, è un'imposta che non ricade sui residenti, posta da
un Governo di centro/destra e poi non è una tassa sul turismo, ma è una tassa per il
turismo. L'imposta è prevista che sia a carico di coloro che soggiornano non per fare
vacanze, soggiornano anche per lavoro, anche per altre ragioni, così è l'imposta. Poi i
regolamenti attenuano ma è un'imposta che ricade su coloro che soggiornano. Il
secondo articolo della legge però prevede che gli introiti della tassa vadano al turismo;
quindi è una tassa per il turismo non sul turismo. È una tassa inevitabile anche per i
nostri bilanci. Non ho sentito un intervento, uno, che abbia proposto una linea
alternativa. “Guardate, anziché mettere l'imposta di soggiorno facciamo questo”, è un
po' facile eh, è una posizione un pochino semplice; e a chi dice: “Potremmo perlustrare
altri percorsi, individuare altre soluzioni” da quello che ci ha detto in più occasioni
l’Assessore Giuliani, il dirigente della contabilità, io temo che non sia neppure sufficiente
l'imposta di soggiorno e che quei percorsi dovranno comunque essere perlustrati,
comunque essere perlustrati, speriamo che sia sufficiente. Quindi anche tanti
emendamenti che puntano alla fine a ridurre e ad esentare io invito l’Assessore a non
farci votare un provvedimento e poi si sono ratificate dalle esenzioni eh, perché se
dobbiamo votarlo votiamolo perché sia utile e sufficiente per quello che ci serve e che
non siamo domani ricostretti a individuare magari un'altra imposta perché non è
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sufficiente questa. È una tassa, come dicevamo prima, un'imposta che mettono tutti i
comuni, di destra e di sinistra, tutti! Andate su Internet e lo trovate, anzi, qualcuno l'ha
messo molto prima di noi. Però è un'imposta e credo che alcune osservazioni che sono
emerse anche dai banchi dell'opposizione, anche dalla maggioranza, siano accoglibili
sulla quale come Partito Democratico riteniamo di farci promotori di un'iniziativa, non la
portiamo oggi, ma la porteremo per i prossimi consigli comunali, ma abbiamo
immaginato un'imposta che sia in grado di fare da volano per il turismo e il marketing
territoriale di questa zona in maniera addirittura sovra-comunale. Noi faremo,
presenteremo un Ordine del Giorno, una mozione sulla tassa di soggiorno che - ora
brevissimamente annuncio e poi naturalmente porteremo alla votazione all'esame del
Consiglio comunale - proprio per dare a questa imposta, fare di questa imposta non
soltanto una gabella, ma farne addirittura uno strumento per rilanciare il turismo nella
filosofia della legge. Una tassa, un'imposta non sul turismo, ma per il turismo. Noi in
Toscana con la soppressione delle A.P.T e ormai la presenza dell'Agenzia di
Promozione Turistica che ha come finalità quella di promuovere la Toscana e non certo
la Val di Cornia, crediamo che la Società Parchi Val di Cornia - di cui peraltro si è anche
parlato - possa essere lo strumento operativo più idoneo per vocazione, per storia, per i
successi che ha ottenuto, per quello che è, riveduta e corretta chiaramente in questa
prospettiva, crediamo che possa essere uno strumento da mettere a disposizione non
soltanto per il Comune di Piombino, non soltanto per i comuni della Val di Cornia ma
addirittura, se possibile, addirittura vedere in prospettiva ancora più ampia coinvolgendo
comuni a Nord, a Sud ed Est della nostra zona, quindi anche con Follonica e l’Elba,
cercare il più possibile di farne uno strumento operativo per meglio, per valorizzare ed
esaltare ancora di più il marchio Val di Cornia e quindi i nostri territori. L'imposta di
soggiorno chiederemo pertanto
non solo che questo Ordine del Giorno poi sia
approvato da tutti gli i consigli comunali della Val di Cornia, ma andrà sicuramente a
coprire gran parte delle risorse necessarie perché la Società Val di Cornia riveduta e
corretta, quindi in questa prospettiva, possa davvero svolgere un ruolo di rilancio, di
promozione del turismo e del territorio in tutti i suoi aspetti. Proporremo pertanto,
proprio per questa ragione, di andare ad associare la funzione del turismo proprio come
primo passo nel senso della sovra-comunalità tra i comuni della Val di Cornia. Fare nel
primo passo di una funzione associata che veda il turismo e che colga il turismo in
questa forma sovra-comunale e attraverso appunto l'imposta di soggiorno possa essere
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quindi utilizzata da tutti a beneficio di tutti i Comuni. In questo senso proporremo
naturalmente che il Comune di San Vincenzo, peraltro come il Comune che è quello
che più in materia di turismo avrà introiti al livello di tassa di soggiorno ed anche per
una vocazione del Comune, possa anche essere il capofila di questa associazione e
quindi, attraverso questa chiave di volta, dare un valore all'imposta che noi stiamo
chiedendo e mettendo in tono ancora di più di rilancio del turismo e della politica
territoriale, di promozione territoriale della zona. Quindi chiudo dicendo che se
riusciamo a dare a questa imposta - qualcuno l'ha detto e credo che sia giusto porlo in
questi termini – e non fermarsi ad una questione di mero principio ma cogliendone la
necessità e saperla valorizzare ed utilizzare per la promozione del turismo e del
territorio alla fine potrà essere anche una tassa utile in questa prospettiva. Chiudo
dicendo che da cittadino, lo accennavo anche prima, non saranno certo i trenta o i
cinquanta centesimi che determineranno un cambio di rotta del turismo, e perché la
mettono tutti e da tutte le parti la troveremo ed anche perché credo che il turismo non
sia certo questa imposta a lanciarlo o meno, credo che siano i servizi nel loro
complesso. Se riusciamo imprenditori, categorie, Comune, Società Parchi Val di Cornia,
chiunque opera in questo settore a fare sinergia e con uno sforzo comune magari da
parte del Comune di prendersi, così, di adottare una misura impopolare e da parte degli
operatori quella di farsi carico sicuramente anche di questo passaggio, io credo che
forse il turismo alla fine ne uscirà più rafforzato. Se pensiamo che rilanciare il turismo
sia solo un problema di imposta di soggiorno e tutto possa continuare così quasi che sia
questa poi quella che chiuderà io credo che abbiamo preso un bell'abbaglio. Molto
probabilmente quando la gente va fuori, va in strutture ricettive guarda anche altre cose,
non guarda soltanto quanto paga e quanto paga poi per quel Comune ma guarda un
insieme di servizi; molti di questi derivano dal soggetto che riceve, quindi dall'albergo,
dalla struttura, molto anche dal contorno, da quanto costano i trasporti, dai servizi che
vengono offerti, dai musei e dai prezzi dei biglietti, non è solo un problema di imposta di
soggiorno. Se l'imposta di soggiorno, come io credo, auspico, anzi ne sono convinto, ha
quel valore di essere addirittura un volano che consente di abbattere invece forse alcuni
costi, di migliorare alcuni servizi, io credo che possiamo a testa alta dire che abbiamo
fatto una cosa positiva per i residenti e sicuramente per i nostri turisti.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
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Pazzaglia Federico.
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Buongiorno a tutti. E’ il primo intervento che faccio, quindi colgo l’occasione per salutare
il Sindaco, la Giunta e tutti i consiglieri presenti. Io parto da un dato di fatto, prima di
entrare nel merito della delibera e dell'imposta, e cioè ad una questione politica. Io
vedo qui tra i banchi della maggioranza l'assenza di un gruppo, forse è una casualità,
però non credo che sia così; parto dall'intervento che ha fatto il Consigliere... il
Presidente Mosci, che praticamente ha usato dei termini “Non condividiamo questa
tassa, non la vediamo come una cosa positiva”, ha parlato di “estirpazione cruenta
dalle tasche dei cittadini”, ha proposto tutta una serie di emendamenti che ponendoli mi
è sembrato come condizione per votare questa delibera. E quindi io mi domando una
cosa: ma la maggioranza così come è uscita dalle elezioni del 2009 esiste sempre
oppure oggi è qualcosa di diverso? Perché a questo punto credo che, non io come
Presidente di un gruppo di opposizione, ma credo che i cittadini di Piombino vogliano
saperlo. Perché a me sembra che la maggioranza che è uscita dalle elezioni su un
tema così importante, uno dei temi fondamentali di questa legislatura, mi sembra
riduttivo dire è spaccata, mi sembra, ripeto, che non esista più, non ci sia una
convergenza su una tematica estremamente importante. Quindi credo che un
chiarimento da questo punto di vista - io lo chiedo formalmente al Sindaco che
sicuramente poi interverrà - di spendere due parole su questo aspetto. L'intervento del
Presidente Capuano è stato un intervento, soprattutto nella sua prima parte, che ha
dato molti spunti di riflessione e sui quali su alcuni aspetti mi trova sicuramente
d'accordo, e cioè sul fatto che stiamo senz'altro vivendo uno dei momenti dal punto di
vista economico, ma che poi si ripercuote anche da un punto di vista sociale e di
cambiamento probabilmente che dal dopoguerra ad oggi non ha paragoni, sicuramente
sta cambiando, e forse non ce ne accorgiamo nemmeno in tutta la sua importanza, sta
cambiando tutto, sta cambiando il mondo e noi vivendolo tutti i giorni forse non ce ne
rendiamo nemmeno conto. Se poi andremo a leggere o chi per noi leggerà i libri di
storia su questo momento potrà apprezzarne il cambiamento. Ed è proprio per questo
che noi nel nostro piccolo che siamo chiamati a svolgere una funzione istituzionale,
ripeto, a livello locale senza poter incidere in modo determinante su quella che è
l'evoluzione sociale, economica, politica di questo periodo dobbiamo dare anche dei
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Città di Piombino - Verbale Consiglio comunale 22.02.2012 – Mattino -
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segnali, dobbiamo in qualche maniera anche cercare di dare un nostro contributo, che
non so quanto potrà incidere, probabilmente sarà una goccia nel mare, però abbiamo la
possibilità di farlo. Ed è proprio per questo che secondo me oggi si deve e si potrebbe
da parte di un Comune come quello di Piombino cogliere un'occasione e dare un
segnale, però mi sembra che, a mio avviso, si stia andando nella direzione opposta e
cioè quello di praticamente sedersi su quella che è una posizione che ormai è stata
presa e che in qualche maniera subiamo e basta senza dare, ripeto, un segnale di
diversificazione, che noi invece avremo la possibilità di fare. Questo perché? Perché
oggi noi siamo chiamati a decidere sull'applicazione o meno di una tassa, la chiamiamo
tassa di soggiorno, ha un determinato importo, si dice che comunque non avrà un
particolare peso; e' vero probabilmente così, però noi oggi abbiamo la possibilità di dare
un segnale e questa Amministrazione non lo darà. E il segnale qual è? E’ quello di dire
che le tasse non hanno mai portato sviluppo! Le tasse non portano sviluppo! Il Comune
di Piombino oggi avrebbe la possibilità di dare un'inversione di tendenza, inversione di
tendenza che non darà. In un settore come quello turistico che oggi probabilmente per
Piombino rappresenta forse l'unico settore che può avere una forma di incremento, che
potrebbe rappresentare l'unico settore che in qualche maniera può dare respiro ad
un'economia che si trova in una situazione drammatica, perché è drammatica la
situazione della grande industria e che quindi il principale elemento economico della
Città di Piombino in una crisi gravissima, probabilmente irreversibile, noi abbiamo un
settore che potrebbe rappresentare un elemento trainante che potrebbe dare
un'alternativa alla situazione economica di questa città e noi abbiamo la possibilità di
dare un segnale e di dire: “Noi su questo settore non interveniamo con un'imposizione
di una tassa” e noi questa occasione la perdiamo! E noi questa occasione la perdiamo!
Questo sarebbe uno spot pubblicitario senza precedenti; cioè noi dovremmo dire: “Noi
sul turismo... noi al turismo vogliamo dare un incremento, noi il turismo lo vogliamo
aiutare”. Se possiamo anche togliere un euro in modo tale che la gente venga a
Piombino, noi lo facciamo! Questa sarebbe un'operazione di immagine senza
precedenti che abbiamo la possibilità di fare e noi non lo faremo! L'altro…
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
No! No! Sto racca…
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Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
No! Mi sta cadendo tutto… sta cadendo…
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Noi quest'elemento…
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Non lo so se…
Intervento fuori microfono
Ma te la paghi?
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Forse me la faranno pagare… Noi questo, ripeto, per quest’occasione. L’altro aspetto è
quello di dare un'immagine anche nei confronti della politica che sta portando avanti il
Governo Nazionale. Un Governo Nazionale che, come ha detto anche il Presidente
Capuano, in maniera più o meno convinta, probabilmente meno convinta, molti partiti
stanno appoggiando come un male necessario, però è un Governo che ha fatto una
scelta, una scelta che io personalmente non condivido, che una parte del mio partito
non condivide, ma io in questo momento dico personalmente non condivido, e cioè la
scelta di risolvere la crisi imponendo soltanto in una direzione, imponendo tasse. Non è
stato fatto altro, oggi! Quindi una scelta che va in una direzione secondo me... non
secondo me ma come stanno dicendo tutti, in una direzione recessiva, perché toglierà
sostanzialmente risorse a tutti i cittadini e questi cittadini non potranno... laddove
potranno pagare le tasse, perché credo che ci saranno anche tanti cittadini che non
riusciranno a pagare le tasse, ma comunque chi potrà sicuramente non potrà dedicare
parte delle proprie entrate, del proprio reddito per altre spese, e questo
necessariamente accentuerà una recessione già in atto. Ancora una volta noi abbiamo
l'occasione di dare un segnale che ci vede in controtendenza rispetto a queste scelte
politiche, perché si dice sempre che le tasse le mette lo Stato Centrale, noi non
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possiamo far niente, ce le ritroviamo, non saremmo d'accordo. Oggi noi ce l'abbiamo la
possibilità di far vedere che non siamo d'accordo su queste scelte politiche! Oggi noi
abbiamo la possibilità di dare un segnale ai cittadini per far vedere che noi non siamo
d'accordo su questo, e noi quest'occasione, come ho detto prima, la perdiamo. Prima si
dava la colpa a Tremonti! “E’ Tremonti che mette le tasse, noi non le vorremmo, però
Tremonti le mette”. Oggi abbiamo la possibilità di dire che noi effettivamente non siamo
d'accordo. Con poco, eh, e non lo facciamo! E non lo faremo! E quindi credo che ancora
una volta allora si mette la testa sotto la sabbia come gli struzzi, perché oggi abbiamo la
possibilità di far vedere che non siamo d'accordo, e non lo faremo! Io credo che il
segnale che si potrebbe dare sarebbe importante, perché, ripeto, avrebbe la funzione di
far vedere che non c'è solo la possibilità di governare attraverso l'imposizione fiscale…
Mi dispiace signor Molendi se la disturbo, mi dispiace! Mi dispiace!
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
E se può... se vuole si può anche accomodare fuori eh?
Giorgio Molendi – Consigliere PD
(fuori microfono)
Ma di cosa sta parlando?
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Sto parlando del sospiro molto…
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
E allora... e allora, comunque se non mi vuole sentire si può accomodare fuori!
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Ripeto, l’educazione è una gran cosa e non tutti ce l’abbiamo. L’altro elemento
importante - e mi riallaccio a quello che ha detto il Presidente Capuano – e’ presentato
dal fatto che è vero che la tassa di soggiorno fu inserita, fu prevista dal Governo Monti...
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Tremonti scusate, ma in uno scenario molto, molto diverso. Era una tassa che doveva
essere la sostituzione per quanto riguarda i Comuni rispetto alle entrate dell’ I.C.I. Oggi
però questo scenario è cambiato perché l’ I.C.I. i cittadini italiani se la ritroveranno e si
ritroveranno quindi l’ I.C.I. e la tassa di soggiorno.
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Quello che è, l’ I.M.U. comunque l'imposta sulla casa, se la ritroveranno, così come si
ritroveranno anche l'imposta di soggiorno. E quindi, ripeto, il contesto in cui fu fatta una
tale scelta - che può essere comunque giusta o sbagliata, questo è un altro discorso era molto, molto diverso. Oggi mi sembra un po' voler scaricare la responsabilità agli
altri “Va be’ la tassa l’ha messa Tremonti, perché non siamo d'accordo? L’ha messa
Tremonti”. No! Il contesto in cui questa scelta era maturata era un contesto lontano
anni luce da quella che è la situazione attuale. Quindi ritengo che si possa
tranquillamente non scaricare la responsabilità. Capisco che senza il Governo
Berlusconi alla guida del Paese manchi un po' la possibilità di dare la colpa agli altri,
però purtroppo in questo momento la situazione è questa. Quindi credo che questi
argomenti siano tutti argomenti che possono giustificare non solo un voto negativo, ma
anche una richiesta che io faccio al Sindaco e che faccio alla Giunta, che è quella di
ritirare questa delibera, di ripensarci, di affrontare e di vedere di affrontare il problema in
un altro modo per, ripeto, dare un segnale estremamente importante e far vedere che
non si può affrontare i problemi e scaricarli esclusivamente attraverso l'imposizione
fiscale sui cittadini. Se così non verrà fatto noi certamente non saremo complici in
questa scelta. E andando anche un po' nello specifico,
sulla base di quelli che
l’Assessore ha indicato quali elementi di positività di questa norma su alcuni aspetti,
Assessore, credo che sia addirittura banale dire che non si poteva fare diversamente.
Cioè, laddove si dice che, e si presenta come elemento positivo, la tassa di soggiorno
non graverà sui familiari che vengono ad assistere le persone che si trovano in degenza
ospedaliera, mah, credo, ripeto, che sia addirittura banale dire che è giusto fare così.
Cioè volevamo anche, siccome una persona deve assistere malati all'ospedale e deve
andare in un albergo, dirgli che deve pagare la tassa di soggiorno? Mah, credo, ripeto,
che sia nemmeno da prendere in considerazione questo aspetto.
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Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
Appunto, però, non può esser considerato un elemento di vanto, cioè non può essere
considerato un elemento di vanto: “Ma abbiamo fatto questa cosa”.
Interventi sovrapposti
Federico Pazzaglia - Presidente Gruppo PDL
L’altro aspetto è quello, così’ come ha detto il Presidente Capuano, che questa non è
una tassa sul turismo ma è una tassa per il turismo. Beh, anche questo credo che non
mi trova assolutamente d'accordo. Non mi trova assolutamente d'accordo sul fatto che,
se per questa tassa ci sarà una riduzione di quello che è il flusso turistico sulla nostra
zona, non vedo come possa essere considerato qualcosa per il turismo, sinceramente
non riesco a capirlo. E così come non sono d'accordo su quanto ha detto l' Assessore
quando ha detto che in base a studi degli esperti questa tassa non andrà ad incidere in
modo negativo sui flussi turistici. Io a questi esperti credo poco. Io credo che quando
una persona va a valutare se andare o meno in vacanza o se starci un determinato
periodo o un periodo più lungo credo che vada a valutare quanto questo gli costa ed
oggi come oggi va a valutare anche il singolo euro. E poi non è il singolo euro, perché
se noi si fa il calcolo su una famiglia di quattro persone che sta una settimana in albergo
sicuramente la tassa di soggiorno rappresenta una cifra che deve essere senz'altro
valutata. Quindi, e credo che ci sarà chi magari invece di venirci una settimana ci sta la’
tre giorni, chi invece di starci tre giorni probabilmente non verrà. E questo comporterà
senz'altro un dato negativo sia per la questione turistica, il flusso turistico, sia anche da
un punto di vista economico. Perché noi possiamo mettere tutte le tasse che vogliamo,
ma se poi la gente non verrà a Piombino le entrate che noi avevamo calcolato non ci
saranno. E quindi credo che la scelta di istituire questa tassa sia una scelta sbagliata da
un punto di vista concettuale per i motivi che ho detto, ma potrebbe rivelarsi anche una
scelta sbagliata da un punto di vista economico. Noi valutiamo anche questo! Perché
come quando si fa il ragionamento e si mettono in bilancio le multe; si mette in bilancio
una certa cifra poi le multe la gente non le paga e quella cifra non entra! E così vediamo
anche questo, noi si mette in bilancio una certa cifra che deve entrare la tassa di
soggiorno, ma se poi la gente non verrà anche per questo motivo noi questa cifra non
ce l'avremo! Valutiamo anche quest'aspetto. Sicuramente sarebbe, ripeto, uno spot
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pubblicitario importante far vedere che Piombino sul turismo e per garantire uno
sviluppo in questo settore rifiuta la tassa di soggiorno. Questa sarebbe una scelta
importante! Sarebbe una scelta che darebbe un'immagine diversa! A parte non è vero
che tutti i Comuni stanno accettando la tassa di soggiorno, ci sono diversi Comuni che
stanno ragionando in modo negativo su quest'aspetto. Quindi ripeto, la richiesta che fa il
PDL è quella di ripensare a quest'argomento e ritirare oggi la delibera sulla tassa di
soggiorno. Grazie.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Fabiani Valerio.
Fabiani Valerio – Consigliere gruppo PD
Sì, buongiorno. Abbiamo ritenuto, così, di dare un ulteriore contributo a questa
discussione, una discussione rispetto alla quale lo sforzo che abbiamo voluto fare - e
credo si sia compreso bene dalle parole prima di tutto dell' Assessore e poi dalle cose
che hanno detto chi rappresenta la maggioranza ed è presente in questo Consiglio
Comunale in primo luogo il nostro Capogruppo, uno sforzo per alzare un po' lo sguardo
e provare a dare un po' più in profondità rispetto ai problemi che noi abbiamo di fronte.
Ma ci tengo innanzitutto, così, anche rispondere ad alcune sollecitazioni che sono
emerse durante il dibattito. Intanto si è parlato di una questione politica; ci si è chiesti...
ci viene chiesto di spiegare ai cittadini cosa succede, presenze ed assenze; glielo
diamo subito un segnale ai cittadini e diciamo a quei cittadini che,
al di là delle
presenze o delle assenze, in quest' aula qui c'è una maggioranza che ci mette la
faccia, che decide di affrontare dei problemi rispetto ad una proposta, lasciatemi dire,
quantomeno discutibile. Perché qua mi sembra di capire che ci viene chiesto: “Ritirate
la delibera e facciamo altro”, vorrei capire cos'è quest'altro. Ecco, se ci è consentito, ma
magari ci sarà modo più in qua, diciamo avremo finalmente anche l'opportunità di
misurarci sulla base di una proposta,
oltre che di una considerazione politica o
commenti rispetto alle cose che questa maggioranza e questa Giunta propongono in
quest' aula. Ma molti dei consiglieri che sono intervenuti hanno giustamente evocato,
sia della maggioranza che di opposizione, lo scenario complesso che abbiamo di fronte
e nel quale ci troviamo a prendere queste decisioni. Di queste cose io credo e di quella
situazione drammatica - così è stata descritta da molti dei consiglieri che sono
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intervenuti - io vorrei che se ne parlasse anche di più in quest' aula. Perché, o noi
cominciamo a capire davvero e a dirci con grande chiarezza quello che sta succedendo
attorno a noi e che riguarda evidentemente anche questo territorio, o altrimenti non si
capisce il senso delle cose che facciamo od anche di quelle che vengono
legittimamente contestate. Io penso come molti di voi, diciamo a me capita di guardare i
dati che ci vengono forniti dagli osservatori, dalle associazioni di categoria, e proprio
l'altra sera in un incontro insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria una di
loro mi ha portato un po' di dati che ci dicono per esempio che in questa Provincia
nell'anno che si è da poco chiuso gli investimenti delle imprese artigiane segnano un –
95%. (meno 95%). Non cito diciamo i dati sull'occupazione e sul ricorso agli
ammortizzatori sociali, piuttosto che quelli sull’occupazione giovanile. Non c'è bisogno
che citi le difficoltà dei Comuni; qui c'è l’Assessore che lo ha nuovamente spiegato
anche questa mattina, ma ci siamo tornati sopra tante volte anche quando venivano
approvate certe manovre che sapevamo, e lo abbiamo detto in tempi non sospetti
siamo scesi persino in piazza qualche volta, che gli enti locali e quindi i cittadini
avrebbero pagato, e infatti siamo a raccattare i cocci. I nostri Comuni, tanto per dirne
una, quest'anno aumenteranno l'intervento pro capite sul fronte dei servizi sociali fra €
3,00 o € 4,00 mi pare € 4,00, ecco, per garantire quei servizi lì a fronte di una domanda
che costantemente è destinata a crescere perché la crisi c'è. Eh? Ok. Questa è la
situazione nella quale ci troviamo. E in questa situazione io credo che abbiamo il
dovere -
o almeno questo è quello che abbiamo avvertito noi che abbiamo la
responsabilità di governare questa città e questo territorio - di tutelare in tutti i modi un
minimo di politiche per lo sviluppo... , perché altrimenti è difficile capire diciamo quale
strada invocheremo per uscire dalla crisi. Che cosa racconteremo a quelle imprese che
non ce la fanno più ad investire perché sono stritolate nella morsa del credito e dalla
crisi del mercato, cosa gli racconteremo!? Ed ecco qui la proposta che noi abbiamo
fatto e che spiegheremo in maniera più dettagliata anche attraverso un Ordine del
Giorno che porteremo in tutti i consigli comunali della Val di Cornia e che metteremo a
disposizione per una discussione e se ce la facciamo anche per una condivisione con le
altre forze politiche. Ecco il punto. Noi pensiamo che di fronte a questa situazione si
debba capire come gli strumenti dei quali dispongono gli enti locali vengono utilizzati,
strumenti che peraltro - ricordo diciamo soprattutto ai consiglieri del centro/destra che
mi sembra si siano dimenticati che fino a ieri l'altro c'è stato un Presidente del Consiglio
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che non si chiamava neppure Tremonti ma Berlusconi - che il Governo con le sue
manovre ha evidentemente messo a nostra disposizione. Strumenti che sono quello
che rimane dello sbandierato federalismo fiscale del quale ci si è riempiti in tanti la
bocca, ma che alla fine diciamo in concreto significa I.M.U. con il grande bluff, come
sappiamo che, a differenza dell’ I.C.I., si tratta di risorse che non rimarranno tutte nelle
casse degli enti locali dei Comuni, e la tassa di soggiorno. Ora, io penso che, potendo
disporre di questi strumenti qui e non di molti altri per la verità, applicare la tassa di
soggiorno per esempio e provare a tenere il più possibile basse le aliquote I.M.U., credo
che sia diciamo una scelta orientata ad una maggiore equità. A maggior ragione se noi,
come dirò, leghiamo questa imposta ad un progetto, che poi alla fine si propone
l'obiettivo di sostenere investimenti nel territorio in questo importante segmento
dell'economia locale, e quindi io dico questo insomma; cioè messi in sicurezza i bilanci
pubblici dei nostri Comuni, cosa della quale ci si deve occupare tutti, tutti! A partire da
quelli che hanno deciso di utilizzare i tagli orizzontali nei confronti degli enti locali per
poi mettere a disposizione queste piccole leve fiscali per riequilibrare in qualche modo,
ci si deve preoccupare tutti, ma messi in sicurezza questi bilanci occorre - per stare al
tema che è oggetto di questa discussione - predisporre presto, presto un progetto vero
di promozione turistica di questo territorio e collocare la promozione turistica, e più in
generale il turismo, ai primi posti delle cose delle quali si deve occupare la
programmazione territoriale di questo pezzo di Toscana. Ecco il senso della nostra
proposta, sulla quale io vorrei ci si misurasse un po' di più, un po' tutti. C'è il
Regolamento, benissimo, ne abbiamo discusso; ma come vogliamo impiegare queste
risorse? C’è un’idea? C’è la nostra e discuteremo di questa. Un progetto vero per
rispondere ad una domanda che imposta di soggiorno sì o imposta di soggiorno no si
sarebbe opposta comunque. E cioè, lo ha detto anche il nostro Capogruppo, ma
soppresse le A.P.T - cosa che peraltro noi abbiamo condiviso e l'ha fatta la nostra
Giunta Regionale - diciamo, conferito un maggiore ruolo di programmazione in questo
settore a questa Agenzia di Promozione Regionale, in che modo riconosciamo un ruolo
ai territori? Come si fa... come interagisce anche questo soggetto regionale con i
creditori per promuovere le realtà locali. Decidiamo di demandare questo compito ad
ogni singolo Comune? Auguri, diciamo. Io spero che... insomma, qui c'è qualche
Consigliere, e anche piuttosto esperto del settore turismo, sa bene qual è il mercato nel
quale ci si confronta e sa bene che sarebbe davvero velleitario immaginare che il
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Comune di Piombino, per non parlare di quello di Sassetta, andasse a promuovere se
stesso nel mondo. Bene. Allora, che cosa facciamo? Io penso che non basti nemmeno
solo l'Agenzia Regionale, tanto per essere chiari, ma si debba chiedere ai territori di fare
un salto di qualità, ed ecco la nostra proposta che mette in campo la copertura
finanziaria, derivante dall'imposta di soggiorno e che credo dia credibilità e serietà alla
proposta che stiamo facendo, che immagina degli strumenti con i quali mettere in
pratica questa proposta, che sono, è stato detto sostanzialmente due: una Società
Parchi Val di Cornia riformata diciamo spingendo di più verso la parte che riguarda
appunto la promozione turistica e il marketing territoriale arricchendo quella che è già
una proposta e dei servizi formidabili, è un ruolo che quella società ha giocato in questi
anni nel nostro territorio, ma uno strumento fondamentale diciamo innanzitutto perché è
già uno strumento comprensoriale, è uno strumento per sua natura più flessibile
diciamo di altri, ai quali potremmo pensare, magari più di natura istituzionale. Ma ci
consente anche di fare un'altra cosa, che credo sia il valore aggiunto di questa nostra
proposta e di questo progetto, tenere insieme l'aspetto della conservazione e della
tutela dei beni ambientali, culturali, quello che in buona parte è già quello straordinario
patrimonio che gestisce la Parchi, e l'aspetto della fruibilità di questi beni, la
valorizzazione e appunto la promozione di questo territorio nel mercato turistico
internazionale. Ma non ci basta questo, diciamo; accanto a uno strumento di questo tipo
che dovrà essere riorganizzato in funzione di questo obiettivo che peraltro, insomma, fa
già parte della mission
originaria di questa società,
ma che deve essere
evidentemente consolidato anche nel rapporto con gli operatori, col sistema delle
imprese del turismo, oltre che ovviamente con le amministrazioni locali; accanto a
questo strumento ne immaginiamo un altro istituzionale che dia il senso di quello che
dicevo prima. Provare a collocare dentro politiche di programmazione di tutto il territorio
la questione del turismo e della promozione. Ed è per questo che proponiamo di
associare le funzioni alla promozione turistica dei singoli Comuni del territorio provando
a mettere in campo appunto un progetto che guarda all’insieme di questo comprensorio,
peraltro dando anche un segnale secondo me significativo in un momento difficile come
questo nel quale ciascun Comune e ciascuna realtà per forza di cose è più portata a
ripiegare su se stessa, piuttosto che ad aprire un po' i propri orizzonti; associare le
funzioni per mettere in campo un progetto di questa natura. Ma non ci basta nemmeno
questo! Noi pensiamo che per fare una cosa seria che vada incontro alle istanze anche
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di questo mondo, che è anche un mondo appunto di imprese, di eccellenze, di gente
che ha scommesso su questo territorio, sia necessario guardare questo territorio nel
suo insieme, allargando un po' i confini e cominciare a pensare che questo territorio è
un territorio che si promuove meglio se è il territorio dell'Alta Maremma che va dal
sistema di Bolgheri e del territorio di Castagneto fino alle Colline Metallifere passando
per il mare, il sistema dei parchi, il parco termale e l'Arcipelago Toscano, insomma
quella straordinaria ricchezza di cose delle quali possiamo già essere fieri, ma che
dobbiamo mettere a sistema in un progetto più complessivo. Questa è l'idea alla quale
abbiamo agganciato l'adozione di questa imposta e io penso che questa idea
rappresenti anche una straordinaria sfida per un territorio che decide davvero di
scommettere su quella diversificazione tanto evocata e richiamata anche nella
discussione di questa mattina, ma che deve uscire davvero solo dal dibattito o dalla
convegnistica ma cominciare a declinarsi in politiche di governo vere. Ed in questo
senso, insomma, noi sosteniamo questa delibera evidentemente che è la conditio sine
qua non ed anche ringraziando il lavoro che la Giunta, il Sindaco e i Sindaci di questo
territorio hanno fatto dimostrando ancora una volta lungimiranza e dimostrando anche
che la sovra-comunalità, non può essere soltanto quel totem che qualcuno citava in
questa discussione,
ma è qualcosa di vero e ricco di contenuti, contenuti nuovi
all'altezza delle nuove sfide che il nostro tempo pone davanti a noi.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Passiamo all’ultimo intervento di Gianni Anselmi e poi possiamo interrompere e
riprendiamo poi con la replica sulla delibera dall’Assessore e continuiamo i lavori
dandoci un regolamento che poi discuteremo all’inizio dei lavori oggi pomeriggio, eh.
Quindi la parola a Gianni Anselmi.
Sindaco Gianni Anselmi
Prendo volentieri la parola salutando anche chi ci segue da casa, compresi anche gli
amici del copia/incolla. E
volevo far precedere il mio intervento sul merito dalle
sollecitazioni in tema di democrazia che son state poste. Io sono un po’ preoccupato dal
clima di cedimento - usando una terminologia cara alla sinistra storica - che si avverte
nel dibattito politico ed anche in quest’aula. Cioè il fatto che, come dire, non sia un
valore il fatto che si discuta rispettandosi, esprimendo ciascuno il proprio ruolo che è
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stato demandato dagli elettori, quindi la maggioranza, l'opposizione, il Governo,
l'opposizione, la maggioranza, la minoranza, scegliete voi i termini, e che invece sia un
valore il conflitto torvo, acceso, non legato al merito delle questioni. Mi ha fatto male
vedere che è stato presentato un documento dalle opposizioni di questo tipo. Io spero
che e sono stato assolutamente soddisfatto del clima che c'è stato in questo Consiglio
per la prima metà della legislatura, pur non mancando gli argomenti, i motivi e le
occasioni per confrontarci anche puntualmente sulle questioni all'Ordine del Giorno, ma
tendo ad avvertire il ritorno di interessi terzi rispetto ad un dibattito sereno sulle
questioni che ci sono. E parlo ovviamente di chi sta nella maggioranza non
sentendosene parte, parlo di chi dall'esterno ha interesse a che il dibattito sia confuso il
più improntato alla polemica che al merito - e mi riferisco agli addetti ai lavori - e parlo di
chi sente l'avvicinarsi della scadenza amministrativa e fisiologicamente agisce,
legittimo. Ma attenzione a scomodare concetti strumentalmente di democrazia,
tolleranza, che sono concetti che fortunatamente ci precedono, ci seguiranno e ai quali
ciascuno avrà modo di dare un segno di... rispetto ai quali ciascuno avrà il modo di
contribuire rispetto a ciò che e’ la sua cultura e la sua coscienza politica lo spinge a
fare. Rispondo così alla sollecitazione del capogruppo Pazzaglia in modo credo non
ipocrita, perché ne abbiamo viste di cose in questo Consiglio in questi anni, anche
durante la prima legislatura, e chi parla pensa sempre che ci debba essere una
positività anche quando si esprimono posizioni diverse ed anche contrarie, se l'obiettivo
è quello di far avanzare il dibattito, di qualificare le decisioni e non quello di
destabilizzare la qualità della discussione. Ed è questo che avverto su temi anche non
all'Ordine del Giorno ma all'Ordine del Giorno della discussione dell'attualità politica. Un
tentativo davvero poco onorevole di violentare i principi della rappresentanza ed anche
quelli della democrazia. La discussione di questa mattina, che ho trovato una
discussione seria anche se ovviamente non condivido alcuni degli argomenti che sono
stati - mi dai i fogli per cortesia? - avanzati da una parte del Consiglio, ma questo credo
rientri ovviamente su un tema abbastanza delicato come questo, io credo debba essere
abbordata non tematicamente come alcuni consiglieri hanno cercato autorevolmente di
fare, e cioè a parlare del soggiorno e legare l'imposta e ciò che, tutto cio’ che il
malessere che il concetto di imposta può evocare all'interno dell’opinione pubblica, dei
lavoratori del settore, delle imprese del comparto. Viviamo in un tempo nel quale il
sistema pubblico, ahimè, ci pone di fronte costantemente a scelte complicate da questo
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punto di vista. Gli enti locali che gradualmente... rispetto ai quali da un lato si sostiene
l'autonomia finanziaria, ma dall'altro si tolgono le risorse e si aumentano i vincoli,
perché ci si dice: “Abbassate l'indebitamento” usando un indice che vede al
denominatore le entrate correnti e dall'altro ci si tagliano i trasferimenti intervenendo
drasticamente sul denominatore. Da un lato si dice: “Lavorate, promuovete lo sviluppo
locale”, anche da parte dei più ferventi autonomisti, i federalisti, i sostenitori delle
autonomie locali in modo persino ideologico, dall'altro si accreditano interventi sul
funzionamento della gestione, peraltro violentando persino il dettato costituzionale,
togliendo invece autonomia. Che cosa sono i vincoli legati al Patto di Stabilità, i limiti
sulle assunzioni, i limiti sull'indebitamento ultronei rispetto agli obiettivi che ci si propone
di raggiungere, specie in un tempo dove l'unico strumento per abbattere l'indebitamento
e’ vendere il patrimonio, e il mercato immobiliare è talmente fermo che non riceve nulla.
- non parlo solo del nostro Comune, basta leggere, sfogliare le pagine dei giornali di
tutta Italia per capire come l'obiettivo lodevole di abbassare l'indebitamento anche a
ritmi sostenuti, abbiamo un 4% di obiettivo nel 2014, si scontra contro le possibilità reali
dei Comuni, vi si fa passare dall’ 8 al 4% in un anno in una situazione di mercato
immobiliare sostanzialmente immobile, dove non si vende nemmeno un appartamento.
- Per cui, Amerini ci invitava a partire dalla realtà; io parto dalla realtà, ma invito a
considerarla tutta! E a considerarla... tentando di considerarla con un approccio di
Governo quale dovrebbe avere anche chi transitoriamente -
perché nessuno è di
Governo o di opposizione, ho avuto già modo di dirlo, qualcuno lo e’ per vocazione di
opposizione cioe’ soffrirebbe un incarico di Governo - ma auspicabilmente chi sta
all'opposizione lavora per essere maggioranza. Cioè le condizioni, diciamo, a
disposizione del gioco democratico sono per loro natura transitorie. Per cui io inviterei
anche i più forti oppositori rispetto a questo strumento che ha un nome antipatico ed
anche un funzionamento, probabilmente non simpaticissimo, ma è uno strumento che
esiste da anni in Europa, nei paesi che consideriamo i motori dello sviluppo europeo, ed
è uno strumento che non ha impedito a quei paesi di fare numeri enormi sul turismo,
perché è dentro una vocazione profonda, nella storia, nell'offerta turistica che la natura
e la qualità dei servizi che sono stati costruiti in quei territori che fanno la differenza, non
il mezzo euro che è un caffè o un giornale. Allora se noi partiamo dalla situazione in cui
versano i Comuni, generale, noi quest'anno meno un milione e mezzo... meno un
milione e mezzo che si cumula a tutti i tagli degli anni precedenti; meno sessanta
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persone in organico, ci sono i testimoni, poi ci sono i lavoratori del Comune che
possono testimoniare che gli uffici si stanno svuotando, e questo non è che non è un
valore che non si può sostenere rispetto al ragionamento sulle risorse, perché se non lo
si prende in considerazione e si affronta solo una parte del ragionamento si rischia di
essere incoerenti,
nel momento in cui noi siamo costretti a chiudere un ufficio
decentrato in un'anagrafe e ci viene presentata un'interrogazione sui motivi del fatto che
quella mattina il personale mancava. Si rischia l'incoerenza. Quindi chiedo perlomeno
una complicità - qualcuno va sottolineata questa comprensione e mi ha fatto piacere perché non c'è dubbio che il tema delle risorse, se noi vogliamo essere difensori feroci
dei nostri servizi,
è un problema che c'è. E
io credo che questo Comune possa
spendere parole forti su questo, perché non solo ha difeso in questi anni i servizi, mai
tagliandoli e laddove possibile potenziandoli, quantomeno difendendoli, ma l’ha fatto
dando dimostrazione di non fare ricorso alla leva fiscale, perché non è stata aumentata
l'addizionale dell’ I.R.P.E.F. anche prima che Tremonti ne bloccasse l'agibilità, che ora è
stata riaperta, ma anticipo che noi cercheremo di non toccare le aliquote I.R.P.E.F.,
cercheremo perché poi alla fine i bilanci vanno chiusi e i servizi vanno tenuti aperti.
Perché un conto è parlare e un conto è governare e misurarsi con le risorse. Per cui,
come dire, questo strumento noi dobbiamo fare... abbiamo cercato di fare uno sforzo...
Ecco, stavo dicendo, non abbiamo mai fatto ricorso alla leva fiscale, semmai l’abbiamo
fatto dando dei segnali sul 2 x 1000 sui contratti concordati per l’I.C.I., le agevolazioni
per chi si insedia nei P.I.P per i primi tre anni con l’ I.C.I. al minimo al 4 x 1000; abbiamo
ridotto l’ I.C.I. sulla prima casa,
prima che fosse tolta dall'ultimo esecutivo... dal
penultimo esecutivo l'avevamo ridotta fino al 5 e mezzo... fino al 5 x 1000 partendo dal
6 - se non ricordo male - o 5,8.
Interventi sovrapposti
Sindaco Gianni Anselmi
5,8 e non furono sacrifici, perché lo 0,8 sulla prima casa a Piombino erano svariate
centinaia di migliaia di euro. Per cui in un quadro che è davanti a tutti noi non solo non
abbiamo fatto ricorso alle imposte, ma abbiamo cercato di ridurre i costi, di aumentare
la produttività, perché quella cultura lì non è una cultura di destra o di sinistra ma è
semplicemente una cultura di buon senso nel governare le risorse pubbliche, cercare di
fare il massimo possibile ottimizzando e massimizzando le risorse a disposizione,
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cercando di sprecare il meno possibile. E questo è stato quello che ci ha animato; poi è
evidente se uno mi domandasse: “La produttività è al 100% il tuo Comune?”
Risponderei: “Dove è al 100%? In quale organizzazione pubblica o privata?” E però io
sono contento di come si lavora qui dentro, da un punto di vista dell'attaccamento e
della produttività che i lavoratori mi hanno dimostrato in questi sette anni perché,
proprio per quello è stato possibile fronteggiare questa temperie finanziaria
onorevolmente, senza chiudere nulla sostanzialmente! Qualche volta ci siamo trovati in
difficoltà ma abbiamo preferito non ricorrere alla leva fiscale. Questo lo dico perché
Verdone diceva: “Chi te l’ha dato questo?” Vi ricordate la gag dove tirava fuori la
patente? Perché quello che segue non si capisce se non c'è questa premessa. E qui
non c’ e’! Non ci sono gli stati ….
tassatori che passano per mantenere in piedi
sovrastrutture che non sarebbe legittimo difendere, men che meno alimentare. Io credo
che le democrazie liberali absit iniuria verbis si reggono su questi principi. E venendo
all'imposta di soggiorno - purtroppo dovendo citare questa nomenclatura antipatica, io
avrei preferito fosse chiamato “contributo al turismo”, avrebbero potuto scegliere un
altro tipo di tassonomia fiscale, diciamo così, - noi ne usciamo bene da questo dibattito
come territorio, non dico come maggioranza o come il Consiglio Comunale, come
territorio, se noi proviamo ad approcciare questo tema da un lato non svilendolo al
bisogno della Pubblica Amministrazione di finanziare cose che non meriterebbero di
essere finanziate; dall'altro interpretandolo come una sfida progettuale che motivi la
Pubblica Amministrazione, gli operatori e che renda chi visita il nostro territorio complice
alleato della costruzione di servizi qualificati che siano parte dell'identità nuova che
vogliamo dare a questo pezzo d'Italia. Quindi c'è il modello di sviluppo su cui dobbiamo
riflettere e questa riflessione su come noi alimentiamo un mero protagonismo del
territorio sulla fascia alta della capacità ricettiva, dell'offerta, per questo danno fastidio
certi slogan quando si parla di strutture ricettive, di lusso, l'alta qualità, giocando su
manierismi che davvero sfuggono ormai. Cioè io preferisco che si paghi un prezzo
accessibile da tutti per posizionarsi, per accedere ad
una posizione pregiata di
territorio, piuttosto che per accedervi si debba essere amici dei proprietari o degli aventi
diritto all'accesso in quell'area. Non so se mi sono spiegato di cosa sto parlando.
Perché questa era un'operazione realmente democratica; sono i privilegi, sono i privilegi
il nemico per chi ha a cuore una visione collettiva delle questioni, non necessariamente
il prezzo equilibrato da pagare per accedere alla qualità. E poi ci sono i beni comuni,
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che ovviamente vanno divisi, ma esiste anche la proprietà privata in questo Paese.
Bisogna purtroppo ogni tanto fare i conti anche con questo dettaglio. Io dico purtroppo,
ma non sono fra quelli… ogni tanto ci sono anche questioni giuridiche, formali, con cui
dover fare i conti, perché tutto si deve legare in questa discussione! Perché se chi va
sulla Costa Est piuttosto che a Baratti, piuttosto che nei nostri centri storici riceve
un'assistenza, servizi pubblici di qualità. Per inciso - 300.000 sul TPL. C’è stato
proposto il taglio del 50% sul Trasporto Pubblico Locale; e noi vogliamo fare i servizi di
qualità per i turisti? Ma dove senza risorse? Ma un turista che arriva qui e non ha uno
strumento pubblico per muoversi sul territorio, magari gratuito, o a tariffe di vantaggio
perché c'è una convenzione fra la struttura ricettiva e l'azienda pubblica dei trasporti,
sarà o no disposto a pagare mezzo euro il giorno anziché pagarne mezzo euro meno e
non trovarlo il servizio? Sarà o no disposto a dare un contributo perché entra in camera
e trova un documento che gli illustra quali sono gli eventi che… tutte cose che senza
soldi non si fanno. Non si fanno! A parte non chiudere i bilanci, perché altrimenti mi si
deve dire chi dice no all'imposta di soggiorno deve - nella discussione sul bilancio, mi
permetto di provocare un contributo - mi dovrebbe chiedere... suggerire dove si trovano
le risorse per mantenere il contratto... per ossequiare al contratto di servizio di questo
grande prestigio che ci portiamo appresso, che è la Società dei Parchi. Allora, passo al
merito in modo più rapido della cappella, diciamo così,... del cappello. Le risorse
dell'imposta di soggiorno ci serviranno non solo per alimentare e incontrare chi ci
chiede.. rilanciate, date più spazio, date la sensazione che i parchi tornano a mettere in
moto un dinamismo sia sul fronte della gestione che sul fronte degli investimenti. È
vero, dopo gli anni dei grandi investimenti, noi siamo stati sulla gestione in questi anni,
abbiamo pensato che avesse bisogno anche la città, il territorio, di investimenti di opere
pubbliche dopo la grande stagione di investimenti dei Docup sul sistema dei Parchi, c'è
stato un periodo di consolidamento diciamo e si è preferito fare un po' di marciapiede,
fare un po' di cose che i cittadini... perché i cittadini non vivono mica nei Parchi poi, la
mattina escono e non solo in un parco, vivono... hanno bisogno anche di una città. E
quindi diciamo dopo la grande opportunità dei finanziamenti comunitari abbiamo cercato
di recuperare sul terreno della manutenzione e della riqualificazione urbana, e stata una
scelta politica, peraltro abbastanza apprezzata dai cittadini, e lo sapete quanto me.
Penso però che con questa extra-gettito, extra-risorse se noi diciamo pubblicamente
come viene proposto autorevolmente, evochiamo, la legge lo dice: “Usala per investire,
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per alimentare”, allora noi che cosa si propone? Diamo i soldi alla Parchi e in più
investiamo il resto del gettito su un progetto che non può essere un progetto di
Piombino, Piombino e’ un bruscolo nella dimensione anche Toscana, investiamoli in un
progetto che lanci la Val di Cornia, ma come un pezzo di un progetto ancora più ampio,
chi l'ha detto ha ragione! Qui c'è in ballo un territorio che va da Bolgheri a Monteregio;
che va dalla Costa degli Etruschi fino all’Alta Maremma nelle sue propaggini
grossetane, settentrionali, che può essere tenuto insieme. E parlo di politiche di
marchio; parlo di politiche di incoming serio, di comunicazione, investimenti nei servizi,
esattamente quelle cose che in un dibattito di qualche Consiglio fa sono state
sottolineate come non essere ancora adeguate in questo territorio, perché è un territorio
che è entrato nel turismo quando c'è entrato, prima era turismo da pionieri per chi
veniva da fuori e dei cittadini che dopo il lavoro andavano in spiaggia o… Di questo
stiamo tentando di parlare con i Sindaci, e cioè di fare un lavoro di, come è stato
giustamente delineato qui, consolidamento territoriale da un punto di vista funzionale
della promozione turistica, con un versamento dentro un capitolo comune di una quota
sostanziale del gettito dell'imposta che potrà arrivare ad essere anche l'intero. Diciamo
partiamo da un'aliquota, supponiamo il 75% minimo, minimo. Cioè tutti i Comuni, e qui
bisogna dare atto della disponibilità del Sindaco di San Vincenzo a riflettere su questo,
perché per Campiglia il 75% sono € 100.000,00, per San Vincenzo è 1 milione di euro
che, anziché trattenere nel suo bilancio sperabilmente, sarà messo a disposizione di
questo progetto. Progetto che è già visto di buon occhio da amministrazioni contermini
e che ci consentirà dal prossimo anno, perché quest’anno la Parchi la copriamo con un
accordo che non sottrarrà un euro rispetto al passato anche dopo l’operazione dei
parcheggi, quindi il budget della Parchi sarà coperto con una nuova redistribuzione fra i
comuni che varrà per il 2012, dal 2013 vogliamo partire con la nuova progettualità di
questa piccola APT - piccola, insomma - che mette insieme svariate imprese,
importanti, di territori che secondo noi debbono essere venduti insieme perché
rappresentano l’Alta Maremma, gli etruschi, i metalli, le colline metallifere, il vino,
possono rappresentare un brand (registrazione sospesa) nel mercato della promozione
turistica. Per cui quello che vi inviterei a fare, io non entro nel merito del Regolamento
che è stato... noi siamo - lo dirà l' Assessore - disponibili a riflettere sulla questione, ad
accettare la questione dei quindici giorni, cioè di esentare chi sta… però io penso che
chi va in una struttura ricettiva del nostro territorio debba avere la sensazione come si
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ha quando si va in altri territori dove l'industria del turismo è una cosa consolidata,
sperimentata, e noi abbiamo molto da imparare, anche ci vuole l'umiltà del caso; ma
quando parlo di industria del turismo mi riferisco alla sistematicità dei servizi non alla
banalizzazione dell'offerta territoriale, attenzione! Il turista che arriva qui perché
apprezza il nostro territorio per certi versi poco urbanizzato fortunatamente nei luoghi di
frequentazione dove la forza della natura e’ ancora, vivaddio, una cosa seria che si
percepisce e se noi riusciamo a governare ancora meglio l'inquinamento della presenza
industriale, senza arretrare sul fronte della qualificazione dell'occupazione e
dell'industria, faremo un buon servizio anche al turismo. Ecco, se un turista che arriva
perché ci apprezza e perché la sua destinazione siamo noi, ci trova anche pronti, più
pronti di quanto siamo ora a dare un messaggio di essere un territorio organizzato chi
si distrae qui per almeno una settimana non paghi il parcheggio sulla costa piuttosto
che altre cose, se ne possono inventare mille, mille, con il contributo specialmente degli
operatori, perché in questa cabina di regia - che era stata ipotizzata, mi sembra, negli
interventi che si sono succeduti dei sindaci, degli assessori, con la Parchi - vanno
coinvolti gli operatori con protagonismo necessario, perché la progettualità e l'ingegno
arriva spesso da chi lavora tutti i giorni su queste cose, allora noi possiamo - come si
dice alle volte fra noi anche sorridendo - alzare l'asticella di questo progetto facendolo
un progetto interprovinciale che non disperde ma rafforza e consolida le nostre identità
e che sia coerente con quello che ci stiamo dicendo sulle altre cose, sui rifiuti, sui
trasporti, sulla sanità. Cioè il pezzo del turismo e della promozione territoriale dell'offerta
naturale, culturale, balneare, dei turismi
che possiamo mettere in campo,
dell'archeologia industriale - speriamo che non sia pervasivo, diciamo, che non
diventiamo così archeologici da rinunciare alle nostre strutture produttive - ma che sia
un pezzo protagonistico della Val di Cornia che vogliamo, della città che vogliamo e
soprattutto del messaggio di innovazione che in questa fase siamo chiamati
necessariamente a dare. Questo e’ un mondo che cambia, si fronteggia se si
modernizza e se non si arresta sul fronte dell'innovazione non se ci si ripiega e ci si
arrocca su un mondo conosciuto o peggio ancora su un mondo antecedente a quello
che abbiamo provato a migliorare. Cioè non basta quello che si è fatto nel ‘900, anche
grandi cose…
Interventi sovrapposti
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Sindaco Gianni Anselmi
Ho finito, lo vedi che sto… anche grandi cose: la Parchi, la sovra - comunalità… lo dico
qui per non essere frainteso, sono state grandi cose! Che nessuno abbia dubbi su come
la pensi sul passato e chi è stato prima di me su questi scranni, ma quel mondo lì non
va scimmiottato, va superato con strumenti ancora più contemporanei e che
possibilmente ci mettono al centro di un progetto territoriale ancora più ambizioso.
Serve dare spessore a questa idea, e noi a Piombino non possiamo che essere quelli
che accompagnano, non dico i capofila, ma quelli che si mettono al servizio di questo
percorso. Proviamoci, poi ciascuno ci metterà il suo. Ma se si parla di lanciare il turismo,
di rendere protagonisti i Parchi, ecc., queste cose non si fanno senza risorse e non ci
sono altri strumenti che risorse aggiuntive. Questo e’ il messaggio che mi sentivo di
dare.
Si dà atto che alla sospensione della discussione risultano presenti in aula 23
Consiglieri, essendo entrato Filacanapa ed uscito Gelichi.
Si dà altresì atto che entra Mosci ed esce poco dopo.
Presidente del Consiglio comunale Maida Mataloni
Riprendiamo alle 15.30.
(La seduta termina alle ore 13:30)
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ALLEGATO A)
Emendamenti posti alla proposta di delibera 2012/73 “istituzione imposta di soggiorno e
approvazione regolamento”
1° emendamento
ART.2
Sostituire “la giunta comunale annualmente presenta al consiglio comunale una
relazione sugli interventi” con
“il consiglio comunale stabilisce la destinazione dei proventi annualmente prima della
stesura del bilancio preventivo”
2° emendamento
ART. 6 comma c
Sostituire integralmente con
“coloro che prestano attività lavorativa presso qualsiasi struttura o azienda sul territorio
del comune di Piombino”
3° emendamento
ART. 13
Sostituire integralmente con:
“L'applicazione dell'imposta di soggiorno decorre dall'anno 2013.
4° emendamento
emendamento su proposta di delibera n. 73 del 2012.
ART. 6 – ESENZIONI
aggiungere
g) i pernottamenti oltre il quindicesimo consecutivo.
Marco Mosci
(Italia dei Valori)
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