Cucina Etnica E Sicurezza Alimentare Anno 2011

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Cucina Etnica E Sicurezza Alimentare Anno 2011
Cucina etnica e sicurezza
alimentare
Cooperativa Promozione Lavoro e Riabilitazione
“Sicurezza alimentare e prevenzione nei luoghi di lavoro” come strumento di
integrazione alla luce dei regolamenti comunitari
S. Eusebio all’Esquilino 14 febbraio 2011
Dott.
Dott. Stefano Saccares
Responsabile Ufficio di Staff Centro Studi per la Sicurezza Alimentare, Istituto Zooprofilattico
Sperimentale del Lazio e della Toscana
Il mercato dei prodotti etnici in
Italia
• il 50,2% degli italiani afferma di aver mangiato etnico
(dati
Fondazione Leone Moressa, Luglio 2010 su campione di 1000 intervistati)
• Distribuzione attraverso 2 segmenti commerciali:
1. Ristorazione : n° ristoranti raddoppiato negli ultimi 9 anni
(2.511 unità nel 2000 ; circa 4.000 nel 2009) ; Preferenza > per
ristoranti cinesi (40,4%), giapponesi (16,2%) e messicani (15,1%
2. vendita al dettaglio della GDO (Grande Distribuzione
Organizzata): Preferenza > per gastronomia messicana
(46%), alimenti orientali (30%) ed americani (22%).
(indagine Fipe-Confcommercio 2010).
Alcuni dati sui controlli sanitari:
•Nel 2010 25 tonnellate di cibi etnici irregolari sequestrati nel corso di
un'operazione che ha coinvolto diverse città italiane;
•Altri Controlli ufficiali condotti su 158 punti di distribuzione e 16 depositi di
alimenti etnici hanno evidenziato numerose irregolarità e nel 13% dei casi si è
avuto il sequestro dei prodotti (2.102 Kg alimenti etnici) (fonte dati: Regione
Lombardia ASL Brescia)
Il sistema rapido di allerta degli
alimenti e dei mangimi (RASF)
•
•
I ristoranti etnici utilizzano più frequentemente materie prime d’importazione dai
paesi extracomunitari (es alghe per sashimi)
Nel 2010, l’Italia è stata interessata da 28 allerte (alert notification) per
alimenti prodotti nei paese extracomunitari (alghe, vermicelli di soia, riso ogm ecc)
Alcune considerazioni:
• Il consumo di prodotti etnici rappresenta una eccezionale
opportunità per conoscere usi e costumi di popolazioni diverse
• Pertanto può essere una via per l’integrazione dei popoli
• l’incremento della domanda di prodotti etnici può offrire nuove
opportunità imprenditoriali nel comparto agroalimentare nazionale
• L’acquisto di alimenti etnici rappresenta una piccola quota dei
consumi nazionali
Alcune considerazioni:
• Tutti i consumatori devono essere tutelati secondo il principio della
massima precauzione
• se da un lato è bene accendere i riflettori sulle problematiche relative al
consumo di prodotti etnici è altresì vero che frodi e sofisticazioni
interessano anche il comparto alimentare nazionale
• E’ auspicabile, in considerazione dei dati attualmente disponibili una
intensificazione dei controlli e delle relative azioni correttive
(informazione, formazione degli operatori ecc.) in merito alle
produzioni extracomunitarie
Alcune proposte:
• Individuare un tavolo di lavoro al quale partecipino le Associazioni, gli
Enti e le autorità per raccogliere dati e coordinare le attività relative a:
–
–
–
–
Vigilanza
Controllo
Formazione
Informazione
Questo tavolo può costituire un osservatorio in grado di fornire strumenti
tempestivi ed efficaci per la prevenzione delle frodi alimentari e la sicurezza
alimentare
Alcune proposte:
Lavorare su esperienze già in essere
Sfruttare professionalità e strutture già impegnate nel settore
Individuare tutte le opportunità per educare OSA e consumatori
(Scuole, Mense, ecc.)
Integrare le attività
dell’autocontrollo
di
controllo
ufficiale
con
quelle
Grazie per l’attenzione
http://195.45.99.79/csra/