Studio Previsionale di impatto acustico RAFFA

Transcript

Studio Previsionale di impatto acustico RAFFA
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 1 di 62
VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ALLA V.A.S.
VAALLUUTTAAZZIIO
ON
NE
E PR
RE
EV
VIIS
SIIO
ON
NA
ALLE
ED
DII IM
MP
PA
ATTTTO
O AC
CU
US
STTIIC
CO
O
P
PIIA
AN
NO
OD
DII R
RE
EC
CU
UP
PE
ER
RO
OE
EX
XA
AR
RTTTT..2266 E
E 2277 LLE
EG
GG
GE
E 445577//7788
““LLO
OTTTTO
O11””
Ambito specializzato per attività produttive e terziarie ASP_C9
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 2 di 62
******* INDICE *******
1
PREMESSA .................................................................................................................... 3
2
INQUADRAMENTO NORMATIVO.................................................................................. 4
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
3
LA LEGGE QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO N°447 26 OTTOBRE 1995......4
IL D.P.C.M. 14 NOVEMBRE 1997........................................................................................5
CIRCOLARE DEL 6/09/2004 PUBBLICATA IN G.U. N°217 DE L 15/09/2004 .....................9
IL D.M.AMB. 16 MARZO 1998 .............................................................................................9
LEGGE REGIONALE EMILIA ROMAGNA N° 15 DEL 2001...... ........................................11
DELIBERA DI GIUNTA EMILIA ROMAGNA N°673/04 ......... .............................................11
INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL SITO.......................................................... 12
3.1
3.2
UBICAZIONE RICETTORI ABITATIVI ...............................................................................13
ZONIZZAZIONE ACUSTICA DELL’AREA.........................................................................14
4
CICLO PRODUTTIVO ................................................................................................... 16
5
RILEVAMENTI FONOMETRICI .................................................................................... 20
5.1 MISURE..............................................................................................................................20
5.1.1 Strumentazione utilizzata per la rilevazione.............................................................21
5.1.2 Caratterizzazione sorgenti sonore ............................................................................22
5.2 POSTAZIONI DI MISURA ..................................................................................................22
6
PREVISIONE DI IMPATTO ........................................................................................... 24
6.1 MODELLO PREVISIONALE UTILIZZATO .........................................................................24
6.1.1 Verifica modello di simulazione ................................................................................26
6.1.2 Determinazione delle sorgenti sonore ......................................................................27
6.1.3 Valutazione impatto acustico previsionale ai ricettori.............................................28
6.1.4 Criterio differenziale...................................................................................................32
7
CONCLUSIONI.............................................................................................................. 33
ALLEGATO 1 ...................................................................................................................... 34
ALLEGATO 2 ...................................................................................................................... 50
ALLEGATO 3 ...................................................................................................................... 56
ALLEGATO 4 ...................................................................................................................... 58
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 3 di 62
1
PREMESSA
Il presente studio è stato redatto in conformità alla L.R. 9 del 13 giugno 2008, secondo la quale “le
varianti specifiche al piano regolatore generale (PRG) ed i piani attuativi di cui alla Legge Regionale
n. 47 del 1978” (art. 2 comma 3) sono soggetti alla Verifica di Assoggettabilità di cui all’art. 12 del
D.Lgs. 152/2006. Scopo dello studio è quello di verificare l’Assoggettabilità alla Valutazione
Ambientale Strategica (V.A.S.) per il “Piano di recupero ex artt. 26 e 27 legge 457/’78 “lotto 1”
riguardante l’ambito specializzato per attività produttive e terziarie ASP_C9.”
La verifica dal punto di vista acustico viene attuata ai sensi dell'art. 8 della Legge Quadro
sull'inquinamento acustico, n. 447 del 26 ottobre 1995 e sviluppata secondo quanto richiesto dalla
Delibera Regionale Emilia Romagna n°673/04.
La situazione acustica è stata analizzata in base agli scenari di riferimento tramite simulazioni
modellistiche acustiche sugli edifici particolarmente sensibili dal punto di vista acustico, nonché
tramite mappatura di un opportuno ambito di studio.
Per le verifiche acustiche tramite modello matematico è stato utilizzato il modello previsionale di
calcolo SoundPLAN 7.2.
Le fasi secondo cui lo studio è stato sviluppato, sono le seguenti:
Inquadramento territoriale: in questa fase lo strumento principale che costituisce la base
d’orientamento delle analisi successive è costituito dal Piano di Classificazione Acustica qualora
esistente.
Caratterizzazione acustica della situazione attuale: effettuata tramite misure svolte nella zona di
studio e mediante l'individuazione delle principali sorgenti sonore presenti
Simulazione della situazione attuale: effettuata immettendo nel programma di simulazione i dati
ottenuti dalla caratterizzazione delle sorgenti, si ottiene la situazione acustica anteoperam
(attuale) della zona di studio.
Simulazione acustica situazione futura: effettuata immettendo nel programma di simulazione i
dati delle sorgenti sonore future si ottiene la situazione acustica postoperam della zona di studio.
Verifica normativa sul rispetto degli standard definiti dalla normativa vigente.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 4 di 62
2
2.1
INQUADRAMENTO NORMATIVO
LA LEGGE QUADRO SULL’INQUINAMENTO ACUSTICO N°44 7 26 OTTOBRE 1995
La Legge Quadro sull’inquinamento acustico, è stata approvata il 26 ottobre 1995 ed è pubblicata
sulla G.U. del 4 novembre 1995.
Vengono pertanto qui illustrati i punti maggiormente significativi della Legge Quadro.
Art.1. - Finalità della legge
1. La presente legge stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e
dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi e per gli effetti dell’art.117 della
Costituzione.
……………
Art.2. - Definizioni
1. Ai fini della presente legge si intende per:
a) inquinamento acustico: l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente
esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la
salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti,
dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni
degli ambienti stessi;
b) ambiente abitativo: ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di
persone o di comunità ed utilizzato per le diverse attività umane, fatta eccezione per gli
ambienti destinati ad attività produttive………………
c) sorgenti sonore fisse: gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili
anche in via transitoria il cui uso produca emissioni sonore; le infrastrutture stradali,
ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali, commerciali ed agricole; i parcheggi;
le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci; i depositi dei mezzi di trasporto di
persone e merci; le aree adibite ad attività sportive e ricreative;
d) sorgenti sonore mobili: tutte le sorgenti sonore non comprese nella lettera c);
e) valori limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una
sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;
f) valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più
sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei
ricettori;
…………………
Art. 8 Disposizioni in materia di Impatto Acustico
Vengono ricondotti entro i limiti di questa legge tutti i procedimenti di V.I.A. resi obbligatori dalla
legge 8/7/86 n. 349, dal D.P.C.M. 10/8/88 n. 377 e dal D.P.C.M. 27/12/88.
2)………..deve essere fornita al Comune una relazione di Impatto Acustico relativa alla
realizzazione, modifica o potenziamento delle seguenti opere:
a) aeroporti, eliporti, aviosuperfici.
b) strade ed autostrade di ogni ordine e grado, escluse le interpoderali o private.
c) discoteche.
d) impianti sportivi e ricreativi.
e) ferrovie ed altri sistemi di trasporto su rotaia.
Va poi notato che è richiesto uno studio di compatibilità acustica anche come allegato alla richiesta
di licenza edilizia, per quegli edifici situati in prossimità delle opere di cui ai precedenti punti a), b) e
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 5 di 62
c)
………………….
4. Le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti e infrastrutture adibiti ad
attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei
provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili e infrastrutture,
nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive devono contenere
una documentazione di previsione di impatto acustico.
2.2
IL D.P.C.M. 14 NOVEMBRE 1997
Pubblicato sulla G.U. n. 280 del 1/12/1997 sostituisce ed integra il DPCM 1/3/1991, stabilendo i
nuovi limiti assoluti e differenziali di rumorosità vigenti sul territorio, nonché i criteri di assegnazione
delle classi (che restano sostanzialmente gli stessi già visti).
Le principali novità del nuovo DPCM sono le seguenti:
Si definiscono per ciascun tipo di sorgente sonora due diversi limiti, detti di emissione e di
immissione.
In applicazione del D.P.C.M. 14/11/97, per ciascuna classe acustica in cui è suddiviso il territorio,
sono definiti i valori limite di emissione, i valori limite di immissione, i valori di attenzione ed i valori di
qualità, distinti per i periodi diurno (ore 6:00-22:00) e notturno (ore 22:00-6:00).
Le definizioni di tali valori sono riportate dall’art. 2 della Legge 447/95:
valori limite di emissione: il valore massimo di rumore che può essere emesso da una
sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa, in corrispondenza degli spazi
utilizzati da persone e comunità (D.P.C.M. 14/11/97) ;
valori limite di immissione: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o
più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei
ricettori, dove i valori limite di immissione sono distinti in:
valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore
ambientale;
valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello
equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo;
valori di attenzione: il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per
la salute umana o per l'ambiente;
valori di qualità: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con
le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela
previsti dalla presente legge.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 6 di 62
I limiti previsti dal D.P.C.M. 14 Novembre 1997 “Determinazione dei limiti delle Sorgenti Sonore”
sono:
Valori limite assoluti di Immissione Leq in dB(A) (DPCM 14/11/97 - Tab. C)
Tempi di riferimento
CLASSI
Diurno
(06.00 - 22.00)
Notturno (22.00
- 06.00)
I – Aree particolarmente protette
50
40
II – Aree prevalentemente residenziali
55
45
III – Aree di tipo misto
60
50
IV – Aree ad intensa attività umana
65
55
V – Aree prevalentemente industriali
70
60
VI – Aree esclusivamente industriali
70
70
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 7 di 62
Valori limite di Emissione Leq in dB(A) (DPCM 14/11/97 - Tab. B)
Tempi di riferimento
CLASSI
Diurno
(06.00 - 22.00)
Notturno (22.00
- 06.00)
I – Aree particolarmente protette
45
35
II – Aree prevalentemente residenziali
50
40
III – Aree di tipo misto
55
45
IV – Aree ad intensa attività umana
60
50
V – Aree prevalentemente industriali
65
55
VI – Aree esclusivamente industriali
65
65
Valori attenzione e qualità Leq in dB(A) (DPCM 14/11/97)
Valori di Attenzione
Classe Acustica
Valori di
Qualità
Breve termine
1h
Lungo
termine
D
N
D
N
D
N
I – Aree particolarmente protette
47
37
60
45
50
40
II – Aree prevalentemente residenziali
52
42
65
50
55
45
III – Aree di tipo misto
57
47
70
55
60
50
IV – Aree ad intensa attività umana
62
52
75
60
65
55
V – Aree prevalentemente industriali
67
57
80
65
70
60
VI – Aree esclusivamente industriali
70
70
80
75
70
70
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 8 di 62
In attesa che i comuni provvedano all’attribuzione di tali classi, si adottano i limiti provvisori previsti
dal DPCM 1 marzo 1991.
Limiti previsti dal D.P.C.M. 01/03/1991, art. 6, comma 1
Zonizzazione
Limite diurno Leq.(A)
Limite notturno Leq(A)
Tutto il territorio nazionale
70
60
Zona A (DM n. 1444/68) (*)
65
55
Zona B (DM n. 1444/68) (*)
60
50
Zona esclusivamente industriale
70
70
(*) Zone di cui all’art. 2 del Decreto Ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444.
Vengono ribaditi i valori limite differenziali di immissione di 5 dB diurni e 3 dB notturni, validi
all’interno delle abitazioni. Tali limiti non si applicano nelle zone di classe VI, ed inoltre quando il
livello di immissione, misurato a finestre aperte, è inferiore a 50 dB(A) di giorno ed a 40 dB(A) di
notte, ovvero quando, a finestre chiuse, tali valori sono inferiori rispettivamente a 35 dB(A) diurni e
25 dB(A) notturni. Inoltre i limiti differenziali non si applicano alle infrastrutture di trasporto, alla
rumorosità prodotta in maniera occasionale ed estemporanea, previa concessione di apposita
deroga, e dai servizi ed impianti a servizio comune dell’edificio disturbato stesso (ascensore,
centrale termica).
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 9 di 62
2.3
CIRCOLARE DEL 6/09/2004 PUBBLICATA IN G.U. N°21 7 DEL 15/09/2004
In merito all’applicazione del criterio differenziale, in relazione alla Circolare del 6/09/2004
pubblicata in G.U. n°217 del 15/09/2004, si evince che: i limiti massimi di immissione da prendere in
considerazione relativi alla protezione dall'inquinamento acustico, in attesa di zonizzazione, sono
quelli stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991 che prevede una
suddivisione del territorio coincidente con quella urbanistica preesistente, la quale individua
inequivocabilmente nella fattispecie le zone esclusivamente industriali alle quali non si applicano i
valori limite differenziali, così come prescritto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14
novembre 1997 e ancora prima dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° marzo 1991
e dal decreto ministeriale 11 dicembre 1996.
Il mancato richiamo nell'art. 8 ai limiti differenziali non vale quindi ad escludere la loro applicabilità
poiché il richiamo al solo primo comma dell'art. 6 è operato in funzione della determinazione di quali
limiti assoluti siano da considerare in relazione alla protezione del territorio. Quindi anche in
assenza di zonizzazione il criterio differenziale risulta applicabile.
2.4
IL D.M.AMB. 16 MARZO 1998
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
Questo decreto ha sostituito l’allegato “A” al DPCM 1 marzo 1991.
Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico
Art.2 – Strumentazione di misura
1. Il sistema di misura deve essere scelto in modo da soddisfare le specifiche di cui alla classe 1
delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994. Le misure di livello equivalente dovranno
essere effettuate direttamente con un fonometro conforme alla classe 1 delle norme EN
60651/1994 e EN 60804/1994. Nel caso di utilizzo di segnali registrati prima e dopo le misure
deve essere registrato anche un segnale di calibrazione. La catena di registrazione deve
essere una risposta in frequenza conforme a quella richiesta per la classe 1 della EN
60651/1994 ed una dinamica adeguata al fonometro in esame. L’uso del registratore deve
essere dichiarato nel rapporto di misura.
2. I filtri e i microfoni utilizzati per le misure devono essere conformi, rispettivamente, alle norme
EN 6126/0/1995 (IEC 1260) e EN 61094-1/1994, EN 61094-2/1993, EN 61094-3/1995, EN
61094-4/1995. I calibratori devono essere conformi alle norme CEI 29-4.
3. La strumentazione e/o catena di misura, prima e dopo ogni ciclo di misura, deve essere
controllata con un calibratore di classe 1, secondo la norma IEC 942/1988. Le misure
fonometriche eseguite sono valide se le calibrazioni effettuate prima e dopo ogni ciclo di
misura, differiscono al massimo di 0,5 dB. In caso di utilizzo di registrazione e di riproduzione, i
segnali di calibrazione devono essere registrati.
4. Gli strumenti ed i sistemi di misura devono essere provvisti di certificato di taratura e controllati
almeno ogni due anni per la verifica della conformità alle specifiche tecniche. Il controllo
periodico deve essere eseguito presso laboratori accreditati da un servizio di taratura
nazionale ai sensi della legge 11 agosto 1991, n.273.
5. Per l’utilizzo di altri elementi a completamento della catena di misura non previsti nelle norme
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 10 di 62
di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo, deve essere assicurato il rispetto dei limiti di
tolleranza della classe 1 sopra richiamata.
Art. 3. – Modalità di misura del rumore
1. I criteri e le modalità di esecuzione delle misure sono indicati nell’allegato B al presente
decreto di cui costituisce parte integrante.
ALLEGATO A
DEFINIZIONI
1. Sorgente specifica: sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del
potenziale inquinamento acustico.
2. Tempo a lungo termine (TL): rappresenta un insieme sufficientemente ampio di TR all’interno
del quale si valutano i valori di attenzione. La durata di TL è correlata alle variazioni dei fattori
che influenzano la rumorosità a lungo periodo.
3. Tempo di riferimento (TR): rappresenta il periodo della giornata all’interno del quale si
eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello
diurno compreso tra le h 600 e le 2200 e quello notturno tra le h 2200 e le 600.
4. Tempo di osservazione (To): è un periodo di tempo compreso in TR nel quale si verificano le
condizioni di rumorosità che si intendono valutare.
5. Tempo di misura (TM): all’interno di ciascun tempo di osservazione, si individuano uno o più
tempi di misura (TM) di durata pari o minore del tempo di osservazione, in funzione delle
caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del
fenomeno.
6. Livelli dei valori efficaci di pressione sonora ponderata “A”: LAS, LAF, LAI. Esprimono i valori
efficaci in media logaritmica mobile della pressione sonora ponderata “A” LPA secondo le
costanti di tempo “slow”, “fast”, “impulse”.
……………………
11. Livello di rumore ambientale (LA): è il livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato “A”, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un
determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello
prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente
identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E’ il livello che si
confronta con i limiti massimi di esposizione:
1) nel caso dei limiti differenziali, è riferito a TM
2) nel caso di limiti assoluti è riferito a TR
12. Livello di rumore residuo (LR): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”,
che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le
identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi
sonori atipici.
13. Livello differenziale di rumore (LD): differenza tra livello di rumore ambientale (LA) e quello di
rumore residuo (LR):
LD = (LA – LR)
14. Livello di emissione: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato “A”, dovuto
alla sorgente specifica. E’ il livello che si confronta con i limiti di emissione.
15. Fattore correttivo (Ki): è la correzione in dB(A) introdotta per tener conto della presenza di
rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato:
per la presenza di componenti tonali impulsive KI = 3 dB
per la presenza di componenti tonali KT = 3dB
per la presenza di componenti di bassa frequenza KB = 3 dB
I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture dei trasporti.
16. Presenza di rumore a tempo parziale: esclusivamente durante il tempo di riferimento relativo al
periodo diurno, si prende in considerazione la presenza di rumore a tempo parziale, nel caso di
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 11 di 62
persistenza del rumore stesso per un tempo totale non superiore ad un’ora. Qualora il tempo
parziale sia compreso in 1 h il valore del rumore ambientale, misurato in Leq (A) deve essere
diminuito di 3 dB(A); qualora sia inferiore a 15 minuti il Leq(A) deve essere diminuito di 5 dB(A).
17. Livello di rumore corretto (LC): è definito dalla relazione
LC = LA + LI + KT + KB
2.5
LEGGE REGIONALE EMILIA ROMAGNA N° 15 DEL 2001
Questa legge impone ai comuni l’approvazione della classificazione acustica del territorio sulla
base dei criteri individuati dalla Regione.
Tale legge stabilisce le modalità per la realizzazione della classificazione acustica del territorio,
dei piani di risanamento acustico della predisposizione in materia di impatto acustico e le
autorizzazioni per particolari attività rumorose.
Art.11
Autorizzazioni per particolari attività
1. Le autorizzazioni per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o
aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile qualora comportino
l'impiego di macchinari o impianti rumorosi, sono rilasciate dai Comuni anche in deroga ai limiti
fissati all'art. 2 della Legge n. 447 del 1995 , sulla base dei criteri fissati dalla Giunta regionale,
sentita la competente Commissione consiliare, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della
presente legge.
2. I Comuni, fermo restando il principio di minimizzazione del disturbo, a tutela dei ritmi biologici
dovranno garantire almeno il riposo notturno, salvo ragioni di inderogabili urgenze autorizzate dal
sindaco.
2.6
DELIBERA DI GIUNTA EMILIA ROMAGNA N°673/04
A seguito dell’emanazione della Legge Regionale 9 maggio 2001, n. 15 "Disposizioni in materia di
inquinamento acustico" e precisamente con riferimento all’articolo 10 in cui si prevede
l'individuazione dei criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto
acustico e della valutazione del clima acustico, la Regione Emilia-Romagna ha provveduto, con
l’emanazione della DGR 14 aprile 2004 n. 673 alla definizione di detti criteri, perseguendo l’obiettivo
di disciplinare adeguatamente una materia nella quale si sovrappongono, e talvolta contrastano,
istanze di semplificazione amministrativa con reali necessità di valutare i possibili impatti negativi di
nuove opere di tipologia estremamente eterogenea.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 12 di 62
3
INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL SITO
La classificazione catastale del sito indica che l’ambito è localizzato nel Comune di Mordano al
Foglio 21: la particella di riferimento è la 16, come risulta dalla visura antecedente a due
frazionamenti, quello del 30/01/2012 che ha stralciato dalla suddetta area la particella 2018 di 148
mq., e quello del 09/10/2014 che ha stralciato dalla suddetta area la particella 2.039 di mq. 4.751, la
quale è stata ceduta dalla FLORIM S.p.a. alla MAKER S.r.l. con atto del 12/12/2014.
Si riporta di seguito uno stralcio di estratto di mappa aggiornato del foglio 21 dove si vedono le
modifiche appena descritte. Inoltre, è evidenziata in rosso l’area in oggetto che, come detto,
comprende le particelle 16 e 2018, intestate a FLORIM S.p.a. e la “ex 2039” ceduta alla MAKER
S.r.l..
Altresì, con linea tratteggiata si individua la porzione di area che è oggetto del P.D.R. esecutivo.
Si tratta di un’area di mq. 16.494 individuata come “lotto1” nello schema preliminare dell’intero
comparto che risulta suddiviso in soli due lotti.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 13 di 62
3.1
UBICAZIONE RICETTORI ABITATIVI
Il sito Maker confina sul lato Ovest con la strada statale Selice, strada extraurbana di II categoria,
oltre la strada su questo lato sono presenti due civili abitazioni di cui 1 immediatamente al di la’ della
strada statale, mentre la seconda e’ ubicata a circa 100 metri dalla strada stessa.
Su questo lato del confine aziendale, non sono presenti sorgenti sonore particolarmente
significative, si affacciano infatti soprattutto gli uffici e parte del Magazzino, non sono presenti
impianti tecnici esterni rilevanti dal punto di vista acustico.
La principale fonte di rumore esterno pertinente all’attività dell’azienda Maker su questo lato del
confine, e’ rappresentato dal traffico in entrata e uscita dei mezzi pesanti per le operazioni di carico
e scarico che avvengono unicamente in orario diurno.
Il lato Nord confina con altre attività produttive, e lo stabilimento produttivo e’ praticamente
“schermato” dalla presenza di due stabili sempre di pertinenza Maker, in cui nel primo sono
localizzati uffici e laboratori ed il secondo e’ rappresentato dalla costruzione “ex avicola”,ambedue
gli stabili non presentano significative fonti esterne di rumore.
Il lato Est confina con una zona di aperta campagna, in angolo con il lato Nord si rileva però la
presenza di una civile abitazione immediatamente confinante con il sito Maker. Su questo lato del
confine aziendale si rileva la presenza della maggioranza degli impianti tecnici e sorgenti sonore
esterne. Il lato Ovest, confina in parte con aperta campagna ed in parte con altra attività produttiva
(e’ presente un allevamento di maiali) che ha un’ annessa civile abitazione prospiciente a Via Selice.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 14 di 62
3.2
ZONIZZAZIONE ACUSTICA DELL’AREA
Il Comune di Mordano ha classificato (DELIBERAZIONE di adozione N. 9 DEL 27/03/2014) il
territorio di ubicazione del sito ai sensi della Legge 447/95 come classe V – in base alla
zonizzazione acustica del territorio adottata il limite diurno assoluto e’ pari a 70 dB(A), mentre il
limite notturno assoluto e’ 60 dB(A).
Sono inoltre applicabili i limiti differenziali previsti per il periodo diurno (5 dBA) e notturno (3dBA)
I ricettori ubicati nel comune di Mordano ricadono in Classe III
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 15 di 62
I ricettori ubicati nel comune di Imola ricadono anch’essi nella classe III.
Limiti assoluti di immissione
Ricettore
Classe
Diurno
Notturno
R1 R2 R3 R5
III – Aree di tipo misto
60
50
R4
V Aree prevalentemente industriali
70
60
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 16 di 62
4
CICLO PRODUTTIVO
Viene effettuato un ciclo di lavorazione completo che inizia con l’accettazione delle materie prime e
termina con la spedizione del prodotto finito alla distribuzione.
Segue lo schema a blocchi di base.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 17 di 62
Preparazione impasti “Reparto Terre”
In questo reparto si produce polvere per pressatura(atomizzato) utilizzando come principali materie
argille, carbonati, feldspati, chamotte (piastrellecotte di scarto macinate), quarzo e sabbia di
provenienza
sia
nazionale
(Sardegna)
sia
estera
(Turchia,
Germania
e
Ucraina).
L’approvvigionamento di queste materie prime avviene tramite automezzi che vengono scaricati al
coperto nel capannone dedicato allo stoccaggio delle materie prime.
Il processo tecnologico vero e proprio ha inizio con il caricamento mediante pala gommata delle
tramogge di alimentazione dei nastri che conducono prima a dei silos di stoccaggio e poi da qui alla
macinazione.
La macinazione avviene in mulini tamburlani continui (MTC); scopo della macinazione è quello di
ridurre le dimensioni dei materiali e di omogeneizzarli.
Nella bocca del mulino vengono caricate oltre alle materie prime suddette anche i materiali di
recupero, l’acqua e con una certa periodicità ancheil reintegro dei corpi macinanti di selce.
Allo scarico del mulino (dopo circa 2 ore) si ha unfango denominato “barbottina” che viene inviato a
delle vasche in cemento armato dove viene tenuto in movimento onde evitare la sedimentazione
della parte solida.
Successivamente la barbottina viene nebulizzata mediante pompe all’interno dell’atomizzatore dove
viene evaporata l’acqua in eccesso mediante un flusso di aria calda a circa 600°C.
In uscita dall’atomizzatore abbiamo la polvere per pressatura, denominata “atomizzato”, che viene
poi inviata a dei silos di stoccaggio (zona “miscele”).
In stabilimento è presente un atomizzatore principale, l’ATM 140 (che sfrutta il calore di un impianto
di cogenerazione avente una potenza di 5 MWh elettrici) ed un nuovo ATM 65 che andrà a sostituire
i due atomizzatori ATM 15 ed ATM 35, non più efficienti.
Pressatura ed Essicamento “Reparto Presse”
La pressatura permette di formare il supporto dellapiastrella mediante la compattazione
dell’atomizzato all’interno di appositi stampi metallici nel caso delle presse tradizionali, come già
accennato la linea continua effettua la pressatura mediante rulli compattatori.
La pressione necessaria è funzione dei prodotti chesi vogliono ottenere e varia in un range tra i 200
e i 400 kg/cm2.
In uscita dalla pressa il corpo della piastrella già formata (detto “verde” o “crudo”) viene fatto
passare in un essiccatoio a circa 180°C per 45 minu ti al fine di ridurre l’acqua ancora presente (circa
il 5-6%) e aumentare la resistenza meccanicadel pezzo.
Preparazione Smalti
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 18 di 62
In questo reparto vengono preparati gli smalti e lepaste serigrafiche necessarie in smalteria.
Si parte dalle materie prime che sono rappresentate da fritte, graniglie, ossidi, veicoli, smalti e acqua
e tramite macinazione in mulini tamburlani discontinui si ottengono i semilavorati che vengono poi
utilizzati nella fase seguente.
Smalteria
In smalteria si creano gli effetti grafici sulla superficie della piastrella utilizzando una serie di
macchinari per applicare gli smalti e le paste serigrafiche in modo specifico a seconda degli effetti
che si vogliono ottenere.
Cottura
Dopo essere state smaltate le piastrelle vengono cotte in forni a rulli monostrato: la piastrella ancora
cruda che deve essere riscaldata a una temperatura
di circa 1.200°C per permettere la
greificazione del supporto e la vetrificazione dello smalto.
Anche in questa cottura le temperature e i cicli sono variabili in funzione delle caratteristiche del
prodotto.
Rettifica
Nel reparto rettifica avviene la rettifica prodottofinito in base a parametri dimensionali, e l’eventuale
taglio e lappatura dei prodotti finiti.
Scelta e Confezionamento
In questo reparto si effettua il controllo delle piastrelle prima di spedirle ai clienti.
Il controllo riguarda due aspetti: quello legato alle caratteristiche geometriche (effettuato da
macchina automatiche) e quello legato alle caratteristiche estetiche (effettuato da parte di operatori
appositamente addestrati).
Il confezionamento avviene con macchine automatiche che inscatolano le piastrelle, reggettano le
scatole e le pallettizzano.
I pallet vengono successivamente incappucciati con
un film plastico termoretraibile che ha la
funzione di proteggere il prodotto finito dalle acque meteoriche e più in generale dall’umidità, in
modo da poterlo stoccare in piazzali scoperti senza danneggiarlo.
Magazzino del Prodotto Finito
Consiste in una zona molto vasta (in parte coperta e in parte no) dove vengono stoccati i pallet pieni
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 19 di 62
di piastrelle.
Quando giunge un ordine da parte di un cliente, i carrellisti prelevano le piastrelle interessate e le
caricano sui camion.
Laboratori
In stabilimento sono presenti:
- “Laboratorio Ricerca” in cui si effettuano la sperimentazione di nuovi prodotti e nuove soluzioni da
un punto di vista estetico”.
-
“Laboratorio Tecnologico” in cui si effettuano giornalmente le prove sulle materie prime, sul
prodotto finito e i controlli sui semilavorati.
Inoltre il laboratorio tecnologico effettua anche ricerca sulle materie prime, sugli impasti e sui
semilavorati.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 20 di 62
5
5.1
RILEVAMENTI FONOMETRICI
MISURE
Al fine di caratterizzare il livello di rumorosità nella zona di interesse è stata eseguita, in data
22/10/2015 una campagna di misure.
Sono state effettuate 5 misure della durata di 24 ore, posizionando la strumentazione in prossimità
dei confini in direzione dei ricettori maggiormente sensibili, al fine di verificare il livelli di immissione
sonora attuali.
P4
P5
P3
P1
P2
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 21 di 62
Rilievi della rumorosità
Ric
Data rilievo
P1
Ric1
22/10/2015
P2
Ric2
22/10/2015
P3
Ric3
22/10/2015
P4
Ric4
22/10/2015
P5
Ric5
22/10/2015
Altezza
Periodo di
Leq
misura
riferimento
dB(A)
6:00-22:00
Limite
Superamenti
64.5
70
//
22:00-6:00
58,5
60
//
6:00-22:00
58.5
70
//
22:00-6:00
52.0
60
//
6:00-22:00
60.5
70
//
22:00-6:00
55.0
60
//
6:00-22:00
68.0
70
//
22:00-6:00
62.5
60
+2,5
6:00-22:00
53.0
70
//
22:00-6:00
42.5
60
//
4,5 m p.c.
4,5 m p.c
4,5 m p.c
4,5 m p.c
4,5 m p.c
Nota: come previsto dalle modalità di misura del rumore riportate dal Decreto 16/3/98, le misure fonometriche sono
arrotondate a 0,5 dB.
I rilievi sono stati effettuati nel periodo diurno e notturno, il risultato della rilevazione è espresso in
termini di livello acustico equivalente Leq dB(A).
Come si vede la rumorosità misurata rientra nei limiti imposti dalla normativa vigente per la classe di
appartenenza (V) dello stabilimento. Sono stati riscontrati dei superamenti nel Punto P4 da
imputarsi (come dimostra il tracciato) al traffico veicolare transitante sulla Selice.
I grafici degli spettri in frequenza e dell’andamento temporale delle misure effettuate sono riportati in
Allegato 1.
5.1.1
Strumentazione utilizzata per la rilevazione
Le misure fonometriche sono state eseguite con la seguente strumentazione:
analizzatore “real time” Larson & Davis mod. 824 mod 831 di precisione CLASSE 1, conforme alle
norme IEC 651, IEC 804, IEC 225 e ANSI S1-11 tipo 0-AA e 1-D, capace di analisi spettrali in bande
d’ottava e 1/3 d’ottava;
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 22 di 62
Calibratore Larson & Davis modello CAL 200, di classe 1, conforme alla norma CEI 29-4;
La strumentazione utilizzata risulta essere conforme a quanto previsto dal Decreto 16/03/98
“Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”, emanato in attuazione
dell’articolo 3, comma 1, lettera c), della Legge quadro 447/95 (Allegato 2).
Prima e dopo le misure è stata effettuata la calibrazione degli strumenti e per ogni rilievo
fonometrico è stata utilizzata la cuffia anti-vento prevista per le misure in esterno., è stato utilizzato
un cavo di almeno 3 metri come previsto dall’allegato B del Decreto 16/03/98.
5.1.2
Caratterizzazione sorgenti sonore
Le misure strumentali sono state eseguite conformemente alla L 447/95 e al DPCM 14/11/98 in un
giorno feriale durante il tempo di riferimento diurno e notturno, in quanto l’attività dell’impianto viene
svolta sia nelle ore diurne sia nelle ore notturne, e per un tempo di osservazione di circa 4 ore dalle
11,00 alle 15,30.
5.2
Postazioni di misura
Per simulare l’impatto acustico dell’impianto è stato necessario procedere alla determinazione delle
potenze sonore dei vari macchinari, identificati come sorgenti sonore future, e alla determinazione
del clima acustico attuale in prossimità delle sorgenti sia all’interno che all’esterno del capannone.
Questa determinazione è stata eseguita facendo diversi rilievi fonometrici (effettuati in data
22/10/2015) nei pressi dello stabilimento e delle sorgenti sonore attuali durante il tempo di
riferimento diurno.
Si sono infatti effettuate misure lungo le linee di rettifica attuali che sono del tutto simili a quelle
future che saranno installate nel nuovo capannone. Le postazioni di misura interne sono indicate
nella planimetria riportata qui di seguito.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 23 di 62
M1
M2
M3
M4
Tab. 5.2-1: Rilievi della rumorosità in interno - periodo diurno
Punto
di
misura
Leq (A)
Tempo
(sec)
Distanza
fonometro sorgente
Sorgenti misurate
M1
89.7
36
2m
Satinatura
M2
95.1
32
2.5 m
Satinatura
M3
94.1
31
1.5 m
Squadratura
M4
84.7
31
2.5 m
Squadratura
I rilievi sono stati effettuati nel periodo diurno, indicando il tempo di rilevazione, il risultato della
rilevazione espresso in termini di livello acustico equivalente Leq dB(A) ed eventuali note, nonché i
grafici degli spettri in frequenza e dell’andamento temporale delle misure effettuate con tale
metodo. Tali grafici sono riportati in Allegato 3.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 24 di 62
6
6.1
PREVISIONE DI IMPATTO
MODELLO PREVISIONALE UTILIZZATO
Per la simulazione del rumore prodotto dalle nuove linee di rettifica inserite nel nuovo capannone
della Maker Srl si è fatto ricorso al programma di previsione e propagazione acustica SoundPlan
7.2.
Tale programma di simulazione semiempirico è fornito degli standards nazionali deliberati per il
calcolo delle sorgenti di rumore e, basandosi sul metodo di Ray Tracing, è in grado di definire la
propagazione del rumore sia su grandi aree, fornendone la mappatura, sia per i singoli punti
fornendo i livelli globali e la loro composizione direzionale.
Il programma richiede quindi una introduzione di dati che si articola in più fasi attraverso la
digitalizzazione di coordinate topografiche e l'inserimento di informazioni supplementari di
contorno; di seguito si riportano in dettaglio le fasi citate:
-Introduzione dei dati relativi alla sorgente sonora
Assieme ai dati topografici vengono introdotti i livelli sonori di riferimento di rumorosità.
-Introduzione dei dati relativi alle superfici riflettenti
Le abitazioni, gli stabilimenti, le pareti e in generale ogni costruzione, rappresentano potenziali
fonti di riflessione dell'onda sonora. In analogia al metodo illustrato precedentemente, si
digitalizzano tutte le case con relative quote del piano di campagna, altezza e indice di riflessione
delle superfici che le identificano.
-Introduzione dei punti ricettore
Vengono introdotti tutti i punti in corrispondenza dei quali si ritiene utile acquisire dati relativi ai
livelli sonori di previsione.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 25 di 62
Introduzione dei dati relativi alle opere di mitigazione
In questa fase si digitalizza la localizzazione di tutte le opere di mitigazione previste all'interno
dell'intervento di mitigazione acustica.
Si forniscono inoltre tutte le caratteristiche fisiche e dimensionali che influiscono sul loro
comportamento dal punto di vista acustico.
Specifiche per l’elaborazione
Si provvede ad informare il modello in merito al tipo di elaborazioni che si intendono eseguire :
A) Calcolo livelli sonori ante opera
Questo tipo di elaborazione é di fondamentale importanza nel caso sia possibile confrontare i dati
ottenuti tramite modello previsionale con i livelli sonori effettivamente misurati tramite rilievi
fonometrici. In questo caso diviene quindi possibile procedere ad una taratura e messa a punto
del modello in grado di garantire maggiore precisione ed attendibilità.
B) Calcolo livelli sonori senza interventi di mitigazione acustica
In questa seconda elaborazione vengono inserite all’interno del modello di simulazione acustica le
sorgenti sonore specifiche dell’attività oggetto di studio di impatto acustico e viene verificato il
livello di pressione sonora ai vari ricettori individuati.
C) Calcolo livelli sonori a seguito dell'intervento di mitigazione acustica
I dati forniti da questa terza elaborazione consentono di valutare il miglioramento in termini di
riduzione dei livelli di rumorosità determinato dall'intervento in esame.
D) Ottimizzazione dell'intervento di mitigazione acustica
I dati forniti nell’elaborazione precedente sono ottimizzati in funzione di obiettivi prestabiliti.
Il programma è stato preventivamente tarato in base ai dati reali attuali ottenuti dalle misurazioni
effettuate in loco descritte precedentemente.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 26 di 62
6.1.1
Verifica modello di simulazione
Al fine di verificare il modello di simulazione acustica utilizzato e i relativi standard, si sono
confrontati i livelli sonori ottenuti dalla simulazione con i livelli misurati nei medesimi punti nei quali
si sono effettuati, ad opera di Ausilio Spa, i rilievi acustici in prossimità delle linee di rettifica
attuali.
Punto di
Punto di
Valore
Valore
Scarto di
simulazione
Misura interno
simulato
misurato
taratura
1
M1
89.3
89.7
-0.4
2
M2
95.5
95.1
+0.4
3
M3
93.6
94.1
-0.5
4
M4
85.1
84.7
+0.4
Da quanto si evince dalle tabelle sovrastanti si può affermare che il modello di simulazione
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 27 di 62
rappresenta in modo sufficientemente esatto la realtà acustica dell’area, essendo la differenza fra
il valore di Leq misurato e quello simulato inferiore a +/- 1,0 dB(A).
6.1.2
Determinazione delle sorgenti sonore
Sulla base dei livelli di pressione sonora LpA , in frequenza di terzi di ottava, determinate dai rilievi
effettuati presso lo stabilimento, delle sorgenti di rumore attuali, sono stati calcolati, in conformità
con le regole dettate dalle norme, i livelli in frequenza in terzi di ottava, di potenza sonora LW
attribuibili a ciascuna sorgente.
Le sorgenti individuate ed il relativo livello totale di potenza sonora attribuito, sono riportate nella
tabella seguente, mentre l'ubicazione di tali sorgenti è visibile nella figura sottostante.
I livelli delle potenze sonore delle sorgenti sonore esterne future, individuabili nelle filtropresse e
nell’impianto di depurazione acque di rettifica, sono stati individuati da precedenti misurazioni e da
banche dati.
Tabella -Caratterizzazione delle sorgenti esterne individuate
Tipologia di
Livello di potenza
sorgente
sonora LW dBA
Condensatore
puntiforme
98.0
Pompa impianto
puntiforme
98.0
Pompe impianto depurazione
puntiforme
101.5
Condensatore
puntiforme
95.0
Descrizione sorgenti esterne
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 28 di 62
Tabella -Caratterizzazione delle sorgenti interne individuate
6.1.3
Descrizione sorgenti interne
Tipologia di
sorgente
Livello di potenza
sonora LW dB
lineare
Satinatura
lineare
102.0
Satinatura
lineare
114.0
Satinatura
lineare
98.0
Squadratura
lineare
95.0
Squadratura
lineare
105.0
Squadratura
lineare
106.0
Squadratura
lineare
96.0
Valutazione impatto acustico previsionale ai ricettori
Al fine di comprendere l’impatto acustico futuro delle attività della Maker Srl che si svolgeranno nel
nuovo capannone sono stati considerati i livelli di emissione sonora, in corrispondenza dei ricettori
abitativi, e sono stati sommati ai livelli misurati attraverso la campagna di misure di 24 ore
effettuate. In tale modo si ottengono i livelli di immissione sonora ambientale futuri che potranno
essere utilizzati per la verifica dei limiti di immissione assoluti; sottraendo a tali livelli i valori di
pressione sonora ottenuti nelle campagne di misura di 24 ore si potrà verificare anche il rispetto
del limite differenziale futuro sia nel periodo di riferimento notturno che diurno.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 29 di 62
Nuovo capannone linee di rettifica
Pompe e impianto di depurazione
R5
R4
R3
R1
R2
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 30 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 31 di 62
Si riportano i livelli di immissione sonora relativi al 1° piano delle abitazioni in quanto sempre
superiori a quelli del piano terra.
Il livello acustico che è imputato ai ricettori non è stato misurato, come prescrive la norma, ad un
metro dalla facciata ma all'interno del confine di proprietà MAKER e preso come valido per le
abitazioni. Questo comporta che i livelli siano SOVRASTIMATI rispetto alla realtà.
Ric
Periodo di
riferimento
Livello di
emissione
sonora
Livello
misurato
Livello
ambientale
futuro
Leq dB(A)
Limite
Superamenti
Incremento
con nuove
sorgenti
6:00-22:00
25,2
64,5
64,5
60
+4,5
//
22:00-6:00
25,2
58,5
58,5
50
+8,5
//
6:00-22:00
26,0
58,5
58,5
60
22:00-6:00
26,0
52,0
52,0
50
+2,0
//
6:00-22:00
40,7
60,5
60,5
60
+0,5
//
22:00-6:00
40,7
55,0
55,2
50
+5,2
+0,2
6:00-22:00
46,1
68,0
68,0
70
22:00-6:00
46,1
62,5
62,6
60
6:00-22:00
40,0
53,0
53,2
60
+0,2
22:00-6:00
40,0
42,5
44,4
50
+1,9
R1(6)
//
R2(7)
R3(8)
//
R4(9)
+2,6
+0,1
R5(10)
Si riscontrano dei superamenti ai limiti di zona nei punti R1, R2 ed R4 da imputarsi al traffico
veicolare lungo la via Selice, nel punto R3 il superamento sarà oggetto di ulteriori indagini.
Come si evince dalla tabella gli incrementi della rumorosità ai ricettori sono minimi, dove si
segnalano dei superamenti questi erano comunque presenti anche prima dell'immissione delle
nuove sorgenti sonore.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 32 di 62
6.1.4
Criterio differenziale
Nella zona presa in esame, non essendo a vocazione prevalentemente industriale, deve essere
valutato anche il rispetto del criterio differenziale ai ricettori sensibili (Decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 14 novembre 1997).
Il calcolo del valore differenziale si basa sulla differenza tra il “Rumore Ambientale”, considerando la
rumorosità provocata dal funzionamento delle attività della Maker e il “Rumore Residuo” in
prossimità dei ricettori, questo valore deve essere inferiore al delta di 5 dB(A) previsto dalla
normativa per il periodo di riferimento diurno e di 3 dB(A) per il periodo di riferimento notturno.
Il criterio differenziale in questa sede è calcolato su un periodo di "Morbida" (momento di minor
disturbo di tutte le sorgenti sonore) sia diurno che notturno.
Al valore misurato durante la campagna di misure (valore residuo) è stato sommato il valore
ottenuto della simulazione riguardante il contributo delle nuove sorgenti considerato in via
cautelativa uguale sia di giorno che di notte e al massimo regime (valore ambientale).
RIC
R1
R2
R3
R4
R5
Periodo
13:00-14:00
1:00-2:00
13:00-14:00
1:00-2:00
12:00-13:00
1:00-2:00
12:00-13:00
1:00-2:00
12:00-13:00
1:00-2:00
Contributo
nuova
sorgente
25,2
26,0
40,7
46,1
40,0
Rumore
Ambientale
Rumore
residuo
Differenziale
Limiti
Superamenti
64,2
64,2
0,0
5
//
56,2
56,2
0,0
3
//
55,5
55,5
0,0
5
//
48,8
48,8
0,0
3
//
57,1
57,0
0,1
5
//
53,7
53,5
0,2
3
//
67,7
67,7
0,0
5
//
60,1
59,9
0,2
3
//
50,8
50,4
0,4
5
//
43,2
40,4
2,8
3
//
Come si evince dalla tabella il criterio differenziale viene rispettato nei ricettori abitativi presenti nella
zona di studio.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 33 di 62
7
CONCLUSIONI
Sulla base dello studio degli elaborati, delle misure svolte in loco e dalle modellizzazioni effettuate
sull’impatto acustico che sarà generato dall’introduzione delle nuove linee di rettifica e dell'impianto
di depurazione della Maker sita nel Comune di Mordano (BO) è possibile trarre le seguenti
conclusioni:
I livelli di rumore residuo misurati al confine di proprietà nei punti P1, P2, P3 e P5 sono tali
da rispettare i limiti di immissione relativi alla Classe V di appartenenza come prescritto dal
D.P.C.M. 14 Novembre 1997.
I livelli di rumore residuo misurati al confine di proprietà nel punto P4 sono tali da non
rispettare i limiti di immissione relativi alla Classe V di appartenenza come prescritto dal
D.P.C.M. 14 Novembre 1997, in questo punto risulta importante il contributo della rumorosità
stradale dovuta al traffico veicolare transitante lungo la SS 610 Via Selice.
Utilizzando le misure al confine per valutare il rumore residuo alle abitazioni si riscontrano
dei superamenti rispetto ai limiti di zona, per i ricettori prossimi alla SS 610 Via Selice i
superamenti sono dovuti al traffico veicolare, per gli altri ci si riserva di eseguire ulteriori
indagini.
Dalle simulazioni effettuate si riscontra che l’impatto acustico generato dai nuovi macchinari
sui ricettori abitativi è tale da:
o
Non influire in maniera significativa sui valori assoluti imputati ai ricettori;
o
rispettare i limiti imposti dal criterio differenziale per il periodo di riferimento diurno
e notturno.
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 34 di 62
ALLEGATO 1
Grafici delle misure
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 35 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 36 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 37 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 38 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 39 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 40 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 41 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 42 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 43 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 44 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 45 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 46 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 47 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 48 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 49 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 50 di 62
ALLEGATO 2
Certificati di taratura
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 51 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 52 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 53 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 54 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 55 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 56 di 62
ALLEGATO 3
Ubicazione delle misure spot
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 57 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 58 di 62
ALLEGATO 4
Grafici delle misura spot
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 59 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 60 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 61 di 62
Commessa n°3880
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico
Data:Nov 2015
Pagina 62 di 62