sirmione - Locanda San Vigilio
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SAN VIGILIO SIRMIONE itinerario di km 32 circa, andata e ritorno Le località da visitare: ⇒ SIRMIONE Sirmione si raggiunge anche con il traghetto (solo passeggeri), che salpa dai principali porti veronesi La prima immagine che si ha di Sirmione è il suo castello, l'imponente Rocca Scaligera che si innalza dal lago, uno dei fortilizi meglio conservati d'Italia. Mancando una documentazione certa sulle sue origini, diversi ipotesi sono state formulate, fra cui, la più accreditata, suddivide il castello in tre lotti diversi, costruiti in epoche differenti. Il nucleo originale dovrebbe coincidere con l'area occupata dal cortile centrale, riconducibile al XII secolo, innalzato dai Della Scala, i signori di Verona; si ritiene che solo poco tempo dopo si aggiunge il secondo giro di mura. Il terzo lotto coincide con la fortificazione della darsena, verso la fine del XIV secolo e sempre su commissione dei Della Scala, che, proprio in quel periodo, potenziarono l'apparato difensivo nel territorio sotto il loro controllo. Allo stesso periodo risale la fortificazione del borgo antico. Superando il ponte che lo collega alla terraferma, si accede al castello; giunti al primo cortile, si potrà immaginarlo com’era un tempo, occupato dai soldati intenti a sorvegliare fuori le mura, attraverso le feritoie. Il mastio, alto 47 metri, permette di approfittare di una scenografica vista di Sirmione e del lago, basterà solo salire i circa 150 gradini che raggiungono la sua sommità! (orario: 8,30 / 18,30 - informazioni tel. 030 916468) Terminata la visita al castello, proseguite sulla destra, seguendo il vicolo che costeggia il lago e che poi si addentra nel centro storico; giunti nuovamente al lago, percorrete la passeggiata lungo la costa e salite, alla fine, lungo il giardino alberato. Quando arrivate sulla strada asfaltata, procedete a destra, raggiungendo l'estremità della penisola, dove si gode uno splendido panorama e dove, soprattutto, sorgono le monumentali Grotte di Catullo. Anche se gli archeologi non condividono, ormai la tradizione popolare, risalente addirittura al XV secolo, indica questi imponenti resti romani come l’antica dimora di Catullo. Di certo si sa solo che Catullo aveva effettivamente una villa a Sirmione, ma che questi siano proprio i resti della sua residenza è un'ipotesi tutta da dimostrare. In ogni modo, qualunque sia la verità, il complesso monumentale della villa romana, posto all’estremità della penisola, è un autentica rivelazione, articolata su più di 20.000 mq di superficie, affacciata su uno dei più bei panorami del lago di Garda. I resti, i più antichi dei quali risalgono al I secolo a.C., mostrano portici, una piscina, corridoi, loggiati e varie stanze, che, nell’insieme, costituiscono il più imponente sistema archeologico del nord Italia. Il grandioso panorama che si gode dalla collina, circondata dagli oliveti e fronteggiata dal lago, sottolinea la maestosità del luogo, permettendo al visitatore di apprendere una parte importante della storia di Sirmione, circondato da una natura generosa. All'ingresso dell'area archeologica, dal 1999 è aperto un Museo, ideato come supporto alla visita della villa romana, ma in grado di esporre anche la storia di Sirmione, in età anteriore e posteriore il periodo romano. Si potranno osservare oggetti recuperati nelle palafitte sommerse lungo le coste della penisola, che documentano le attività svolte dalle popolazioni gardesane, dalla pesca, all'agricoltura, alla filatura. Interessanti anche le testimonianze del periodo medioevale, quando Sirmione, sfruttata per la sua posizione strategica, gode di un periodo di grande splendore: di quel periodo sono esposte spade, parti di scudo, punte di lancia e coltelli, oltre ad alcuni arredi di chiese, purtroppo andate distrutte. La parte più rilevante del museo espone comunque gli oggetti rinvenuti alle Grotte di Catullo, durante gli scavi che si sono protratti per circa cinquant'anni. Si comincia subito con il grande plastico della villa, in grado di farci capire quanto maestoso fosse il complesso nel periodo del suo massimo splendore. Si potranno ammirare le decorazioni architettoniche dell'edificio, documentate da frammenti di capitelli, intonaci dipinti e stucchi, che ci dimostrano anche l'alto livello qualitativo delle decorazioni parietali dei luoghi di dimora. Gli scavi portarono inoltre alla luce diversi oggetti di uso comune e numerose monete, oltre a corredi di tombe risalenti alla seconda metà del IV secolo, quando ormai la villa era da tempo crollata. (orario: dal 1° marzo al 14 ottobre, h. 8.30-19.00, feriale, h. 9.00-18.00, festivo; dal 15 ottobre a fine febbraio, h. 8.30-16.30, feriale, h. 9.00-16.30, festivo; chiuso lunedì - foto su gentile concessione della Soprintendenza Archeologica della Lombardia) Ritornate verso il centro storico, seguendo la strada asfaltata, facendo attenzione, sulla sinistra, al cartello che indica la Chiesa di S. Pietro in Mavina, di origini antichissime, edificata addirittura dai Longobardi nel VIII secolo. Anche se in realtà fu quasi interamente ricostruita nel XIV secolo, la chiesa è un eccezionale monumento storico, con la splendida abside affrescata e il campanile romanico, del IX secolo, alto 17 metri. ___________________mangiar bene___ Ristorante LA RUCOLA Vicolo Strentelle 7 - SIRMIONE / tel. 030 916326 (prezzo medio, vini esclusi: € 60,00; chiuso giovedì e venerdì a pranzo) Questo grazioso ed elegante locale è una meta d'obbligo per gli amanti della buona cucina! Gionata, lo chef, e la moglie Elena, in sala, accolgono i loro ospiti nelle tre piccole salette, dove si gustano i piatti della cucina tipica mediterranea, accompagnati da una scelta di vini eccezionale, con oltre 800 etichette nazionali ed estere. Difficile consigliare il piatto forte, anche perché le proposte variano a seconda della stagione: la caratteristica comune rimane il grande estro creativo dello chef, che elabora la cucina tradizionale in forma decisamente accattivante. Trattoria VECCHIA LUGANA piazzale Vecchia Lugana 1 - LUGANA DI SIRMIONE / tel. 030 919012 (menù gardesano, € 54,00 - menù degustazione, € 65,00; chiuso lunedì e martedì) Trattoria di lunga tradizione, la Vecchia Lugana è un punto di ritrovo, dove da sempre si danno appuntamento i cultori del mangiar bene. Molti i menù degustazione proposti, tutti all'insegna della tradizione regionale, come quello gardesano, con i ravioli di coregone al profumo di erba cipollina e la terrina di pesce alle verdure. La stessa attenzione prestata ai piatti è riservata anche alla carta dei vini, con un centinaio di etichette nazionali e regionali. D'estate ci si gode la vista del lago, pranzando nel bel giardino. testi e impaginazione: Orietta Gaspari - cartografia e foto: Flavio Vallenari contatti: [email protected] - [email protected] _____________________realizzato per LOCANDA SAN VIGILIO,giugno 2003