CUU - Mercitalia Rail

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CUU - Mercitalia Rail
CONTRATTO UNIFORME
D'UTILIZZAZIONE DEI CARRI
(C.U.U.)
Edizione del 01 maggio 2011
SOMMARIO
PREAMBOLO
CAPITOLO I
OGGETTO,
CAMPO
AGGIORNAMENTO DEL
CONTRATTO
D'APPLICAZIONE,
RESCISSIONI,
CONTRATTO, ESCLUSIONE DAL
Articolo 1 :
Articolo 2 :
Articolo 3 :
Articolo 4 :
Articolo 5 :
Articolo 6 :
Oggetto
Campo d'applicazione
Rescissione
Aggiornamento del contratto
Esclusione dal contratto
Riservato
CAPITOLO II :
OBBLIGHI E DIRITTI DEL DETENTORE
Articolo 7 :
Articolo 8 :
Articolo 9 :
Ammissione Tecnica e manutenzione dei carri
Iscrizioni presenti sul carro. Identificazione del carro
Diritto di disposizione del Detentore
CAPITOLO III :
OBBLIGHI E DIRITTI DELLE IMPRESE FERROVIARIE
Articolo 10 :
Articolo 11 :
Articolo 12 :
Articolo 13 :
Articolo 14 :
Articolo 15 :
Articolo 16 :
Articolo 17 :
Accettazione dei carri
Rifiuto dei carri.
Trattamento dei carri
Tempi di trasporto dei carri e responsabilità
Disposizione di carri vuoti
Informazioni da fornire al Detentore
Consegna di un carro a terzi.
Accettazione di carri di Detentori terzi
CAPITOLO IV :
CONSTATAZIONE E TRATTAMENTO DELLE AVARIE AI CARRI
SOTTO LA CUSTODIA DI UNA IF
Articolo 18 :
Articolo 19 :
Articolo 20 :
Articolo 21 :
Constatazione delle avarie
Trattamento delle avarie
Trattamento dei carri e degli accessori amovibili perduti
Trattamento dei carrelli
CAPITOLO V :
RESPONSABILITA’ IN CASO DI PERDITA O DI AVARIA DI UN
CARRO
Articolo 22 :
Articolo 23 :
Articolo 24 :
Articolo 25 :
Articolo 26 :
Responsabilità dell’IF utilizzatrice
Montante dell’indennità
Responsabilità d’utilizzatori precedenti
Obbligo di riduzione del danno
Liquidazione dei danni
CAPITOLO VI :
RESPONSABILITA’ IN CASO DI DANNI CAUSATI DA UN CARRO
Articolo 27 :
Principio di responsabilità
CAPITOLO VII : RESPONSABILITA’ PER GLI AGENTI E ALTRO PERSONALE
Articolo 28 :
Principio di responsabilità
CAPITOLO VIII : DISPOSIZIONI DIVERSE
Articolo 29:
Articolo 30:
Articolo 31 :
Articolo 32 :
Articolo 33 :
Articolo 34 :
Articolo 35 :
Direttive di carico
Contabilità e pagamenti
Obbligo al rimborso del danno
Giurisdizioni competenti
Prescrizione
Lingue di redazione
Entrata in vigore
ALLEGATI
Allegato 1 :
Lista dei detentori e delle imprese ferroviarie aderenti
Allegato 2 :
Definizioni
Allegato 3 :
Lettera carro
Allegato 4 :
Processo verbale di constatazione dell’avaria del carro
Allegato 5 :
Metodo di calcolo del valore residuo di un carro
Allegato 6 :
Indennità in caso di mancato utilizzo del carro
Allegato 7 :
Pezzi di ricambio
Allegato 8 :
Regolamento interno relativo all’applicazione ed attualizzazione del
CUU
Allegato 9 :
Condizioni per la visita tecnica di scambio dei carri (pubblicato a parte)
Allegato 10 :
Manutenzione curativa e manutenzione preventiva
Allegato 11 :
Iscrizioni e segni sui carri (pubblicato a parte)
Allegato 12 :
Catalogo delle avarie ai carri merci
PREAMBOLO
L'utilizzazione dei carri come mezzi di trasporto da parte delle imprese ferroviarie* esige
la messa in esercizio di disposizioni contrattuali che definiscono i diritti e gli obblighi di
ciascuna delle parti.
Al fine di aumentare l'efficacia e la competitività del trasporto merci ferroviario, i detentori
di carri* e le Imprese Ferroviarie, le cui liste sono riportate nell’Allegato 1, convengono tra
loro l'applicazione delle disposizioni del presente
CONTRATTO UNIFORME D'UTILIZZAZIONE (CUU).
________________________
NB : nel presente testo, il simbolo * rinvia all'Allegato 2 « Definizioni »
CAPITOLO I
OGGETTO, CAMPO D'APPLICAZIONE, RESCISSIONE, AGGIORNAMENTO DEL
CONTRATTO, ESCLUSIONE DAL CONTRATTO
Articolo 1 : Oggetto
1.1
Il presente contratto, compresi gli allegati, regola le condizioni di consegna dei
carri per l’utilizzazione come mezzi di trasporto da parte delle imprese ferroviarie
in traffico ferroviario nazionale ed internazionale nel campo d’applicazione della
COTIF in vigore.
Le condizioni commerciali d'utilizzazione dei carri non fanno parte delle
disposizioni del presente Contratto.
1.2
Le disposizioni del presente contratto si applicano ai detentori di carri ed imprese
ferroviarie in quanto utilizzatrici dei carri.
1.3
L'utilizzazione comprende il percorso a carico ed il percorso a vuoto, oltre che i
casi in cui il carro si trova sotto la custodia di un’ IF aderente.
1.4
L'utilizzazione e la custodia iniziano con l’accettazione del carro da parte dell’IF e
termina con la consegna del carro al detentore o ad un altro avente diritto, per es.
ad un’altra IF aderente, al destinatario contrattuale della merce trasportata o ad un
operatore raccordato abilitato alla ricezione del carro.
Articolo 2 : Campo d'applicazione
2.1
Il presente contratto prevale, per il traffico ferroviario internazionale, sulle Regole
Uniformi CUV (Appendice D alla COTIF 1999) e per il traffico nazionale sulle
prescrizioni nazionali di volta in volta applicabili, fin tanto che il contratto stesso sia
applicabile.
2.2
L’ammissione sarà effettiva a partire dal 1° gior no del trimestre successivo, purché
la domanda d’ammissione sia stata ricevuta dall’Ufficio CUU almeno un mese di
anticipo.
2.3
Le disposizioni del presente contratto multilaterale si applicano tra gli aderenti
fintanto che questi non abbiano sottoscritto altri accordi tra loro.
2.4
La lista degli aderenti è redatta ed aggiornata ogni tre mesi al 1° gennaio, 1°
aprile, 1° luglio e 1° ottobre dell’anno dall'uffic io CUU.
Articolo 3 : Rescissione
3.1
Ciascun aderente può recedere dal presente contratto alla fine di ciascun anno
civile mediante un preavviso di almeno sei mesi tramite dichiarazione scritta
indirizzata all’Ufficio CUU. La rescissione nonché la data da cui la stessa prende
effetto sono pubblicati dall’ufficio CUU insieme alla lista, secondo l'articolo 2.4,
pubblicata trimestralmente dall’ufficio CUU.
3.2
Inoltre, l’aderente che ha votato contro una proposta di modifica, può recedere dal
contratto contemporaneamente alla messa in vigore di tale modifica, per mezzo di
una dichiarazione scritta inviata all’ufficio CUU entro sei settimane dall’adozione
della modifica da parte della maggioranza degli aderenti.
Articolo 4 : Aggiornamento del contratto
Per l’aggiornamento del contratto, i contraenti adottano un Regolamento interno (Allegato
8). L’ufficio CUU ha la responsabilità di redigere e coordinare l’aggiornamento del CUU.
Articolo 5 : Esclusione dal contratto
Un aderente che, allo scadere di sei mesi e dopo aver ricevuto un sollecito di pagamento,
rimanga, due mesi dopo tale suddetto sollecito, debitore di un montante superiore a 100
euro, dovuti ai termini della Sezione I, art. 12 dell’Allegato 8, sarà escluso dal contratto
con pubblicazione di tale esclusione nella lista trimestrale prevista dall’art. 2.4. Sarà da
allora in poi considerato come terzo ai sensi degli articoli 16 e 17.
Articolo 6 : Riservato
CAPITOLO II
OBBLIGHI E DIRITTI DEL DETENTORE
Articolo 7 : Ammissione tecnica e manutenzione dei carri
7.1
7.2
7.3
Il detentore deve assicurare che i propri carri siano ammessi tecnicamente*
conformemente al regolamento europeo in vigore e che lo restino durante tutta la
loro utilizzazione.
Il detentore deve presentare, alle IF utilizzatrici che ne fanno richiesta, la prova
che la manutenzione dei suoi carri è fatta in conformità alla regolamentazione in
vigore. Ai fini del presente contratto e nei confronti degli altri aderenti, il detentore
è considerato come l’entità incaricata e responsabile della manutenzione del carro.
Il detentore deve permettere alle IF di effettuare tutte le operazioni di controllo
necessarie sui propri carri, a partire da quelle previste dall’Allegato 9.
Articolo 8 : Iscrizioni presenti sul carro. Identificazione del carro.
Senza pregiudizio dei regolamenti in vigore, i carri portano le seguenti iscrizioni:
l'indicazione del Detentore
iscrizioni e contrassegni sui carri secondo l’Allegato 11
se prevista la stazione o la zona di residenza*
Articolo 9 : Diritto di disposizione del Detentore
9.1
Il detentore gestisce i propri carri. Ai seni del presente contratto, il detentore può
agire per mezzo di terzi che egli autorizza. In caso di dubbi, le istruzioni del
detentore prevalgono su quelle dei terzi che affermano di essere autorizzati dal
detentore.
9.2
Salvo circostanze imperative relative alla sicurezza, il detentore è il solo
autorizzato a dare istruzioni alle IF per l’utilizzazione dei suoi carri.
9.3
Il detentore dà in tempo utile alle IF le istruzioni necessarie per il trasporto dei carri
vuoti.
9.4
Deve essere rispettata la richiesta di un detentore di non consegnare i propri carri
ad alcune IF aderenti o terze.
CAPITOLO III
OBBLIGHI E DIRITTI DELLE IMPRESE FERROVIARIE
Articolo 10 : Accettazione dei carri
Subordinatamente al rispetto da parte del detentore degli obblighi che gli derivano
dall’applicazione del capitolo II, le IF aderenti accettano i carri nel quadro della loro
offerta commerciale*.
Articolo 11 : Rifiuto dei carri
Una IF aderente può rifiutare dei carri quando:
la loro accettazione è interdetta dalle Autorità Pubbliche;
è temporaneamente impossibile riceverli per una ragione d'esercizio dell’IF
interessata;
circostanze eccezionali, indipendenti dall’IF (in particolare casi di forza maggiore), si
oppongono temporaneamente alla loro accettazione
lo stato del carro non è conforme alle prescrizioni tecniche e di manutenzione oltre
che alle direttive di carico in vigore.
Una IF non può rifiutare i propri carri quando questi sono vuoti ed atti a circolare.
Articolo 12 : Trattamento dei carri
Ogni IF tratta i carri con cura e nei modi professionalmente adeguati ed effettua le
operazioni di controllo prescritte dall’Allegato 9. La stessa allo stesso modo effettua i
controlli relativi alla sicurezza su tutti i carri, qualunque sia il detentore. Le spese legate a
questi controlli correnti non sono fatturate come tali al detentore.
Articolo 13 : Tempo di trasporto dei carri e responsabilità.
13.1
I tempi di trasporto dei carri carichi dipendono dal tempo di consegna della merce
trasportata. I tempi di trasporto dei carri vuoti sono oggetto di un accordo. In
assenza di un tale accordo, si applicano i tempi previsti dall’articolo 16 della CIM
per i carri completi.
13.2
L’IF utilizzatrice viene esonerata della responsabilità del superamento del tempo di
trasporto quando tale superamento ha per causa:
- un errore del detentore,
- un ordine di questi non derivante da un errore dell’IF utilizzatrice,
- un difetto proprio del carro o del carico,
- circostanze particolari che l’IF utilizzatrice non poteva evitare ed alle cui
conseguenze non poteva ovviare,
- un rifiuto giustificato del carro o della spedizione derivante dall’applicazione
dell’articolo 11.
13.3 In caso di superamento di tali tempi, imputabile ad una IF, il detentore può
reclamare un’indennità per il mancato utilizzo dei carri. Salvo diversa convenzione,
il montante dell’indennità per il mancato utilizzo del carro sarà calcolato in base
all’Allegato 6. Questa indennità aggiunta all’indennità prevista in caso d’avaria
secondo l’Articolo 23.2 non può superare il montante da pagare in caso di perdita
del carro stesso. Tale indennità è compresa nell’indennità accordata in caso di
perdita secondo gli articoli 20.3 o 23.1.
Articolo 14 : Disposizione di carri vuoti
14.1
L’IF esegue, nel quadro della propria offerta commerciale, le istruzioni date dal
detentore per il trasporto dei carri vuoti.
14.2
Il trasporto dei carri vuoti è fatto sotto la scorta di una Lettera Carro* (vedere
Allegato 3).
Le modalità relative all’utilizzazione della lettera carro sono contenute nella Guida
Lettera Carro CUV (GLC – CUV) edita dal Comitato Internazionale dei Trasporti
ferroviari (CIT).
14.3
In caso di mancanza d’istruzioni da parte del detentore all’atto della riconsegna del
carro scaricato all’IF, quest’ultima è obbligata a rinviare il carro alla stazione o
zona di residenza o in altra stazione precedentemente convenuta.
Articolo 15 : Informazioni da fornire al Detentore
15.1
L’IF utilizzatrice fornisce al detentore le informazioni necessarie all’esercizio ed
alla manutenzione dei carri.
15.2
Le IF forniscono ai detentori dei carri che esse utilizzano, nel quadro dei loro
sistemi d’esercizio e di controllo, le informazioni relative ai chilometri percorsi dai
carri.
Articolo 16 : Consegna di un carro a terzi
L’IF che consegna un carro ad un terzo senza esserne stata autorizzata dal detentore, è
responsabile nei confronti di questo e risponde dei danni che ne possono derivare. La
responsabilità del terzo resta immutata.
Articolo 17 : Accettazione di carri di Detentori terzi
Il presente contratto s’applica anche ai carri di detentori non aderenti al CUU ed accettati
da una IF aderente.
In questo caso, l’IF che ha accettato il carro è considerata come detentore di questo di
fronte alle altre parti del contratto.
CAPITOLO IV
CONSTATAZIONE E TRATTAMENTO DELLE AVARIE AI CARRI SOTTO LA
CUSTODIA DI UNA IF
Articolo 18 : Constatazione delle avarie
18.1
Quando l’avaria di un carro o la perdita o l’avaria degli accessori amovibili iscritti
sul carro sono scoperte o presunte da una IF o che il detentore ne denuncia
l’esistenza, l’IF deve indirizzare, senza indugio e, se possibile, in presenza del
detentore, un processo verbale di constatazione di avaria del carro (Allegato 4)
che rilevi la natura del danno o della perdita e, se possibile, la sua causa ed il
momento in cui è avvenuto.
18.2
Quando l’avaria o la perdita degli accessori non impedisce l’utilizzazione del carro,
si può rinunciare ad invitare il detentore ad assistere alle constatazioni.
18.3
Una copia del processo verbale di constatazione di avaria è consegnata senza
indugio al detentore.
18.4
Se il detentore non accetta il contenuto della constatazione d’avaria può chiedere
che la natura, la causa e l’entità del danno siano constatati da un esperto
designato dalle parti in contratto o per via giudiziaria. La procedura è soggetta al
diritto dello Stato in cui la constatazione ha luogo.
18.5 Quando un carro subisce un’avaria o una perdita di accessori che ne impedisce la
circolazione o la sua utilizzazione, l’IF dovrà informare immediatamente il
detentore fornendogli almeno le seguenti informazioni:
- il numero del carro
- lo stato del carro (carico o vuoto)
- la data ed il luogo dello scarto
- il motivo dello scarto
- le coordinate del servizio da contattare
- la durata prevista dell’indisponibilità del carro (fino a 6 giorni lavorativi; più di 6
giorni lavorativi).
Articolo 19 : Trattamento delle avarie
19.1
L’IF assicura la rimessa del carro in condizione di circolare, conformemente alle
disposizioni dell’Allegato 10. Se il costo delle riparazioni eccede il montante di 750
€, deve essere richiesto anticipatamente il consenso del detentore, ad esclusione
della sostituzione dei ceppi dei freni,. Se il detentore non risponde nei successivi 2
giorni lavorativi (sabato escluso), i lavori di riparazione vengono effettuati.
19.2 Se le spese di riparazione del carro danneggiato superano l’indennità calcolata
secondo l’Allegato 5, il carro è considerato come economicamente non riparabile.
19.3
Quando i danni non alterano la capacità di circolare del carro ma rendono tuttavia
difficile la sua utilizzazione, l’IF può effettuare, senza il consenso del detentore, dei
lavori di ripristino fino al montante di 750 €.
L’IF può, d’accordo con il detentore, essere autorizzata ad effettuare lavori
supplementari.
19.4
Alla fine dei lavori di ripristino, ed in mancanza di particolari istruzioni da parte del
detentore, l’IF inoltra il carro alla stazione destinataria inizialmente prevista.
19.5
In tutti i casi in cui l’IF effettua o fa effettuare di propria iniziativa lavori di
riparazione, applicando le disposizioni dell’Allegato 10, lo fa con tutta la cura
necessaria, ricorrendo ad officine selezionate ed utilizzando materiali omologati.
L’IF fornisce al detentore informazioni sul dettaglio dei lavori effettuati.
19.6
La gestione dei pezzi di ricambio è regolata dall’ Allegato 7.
19.7 L’attribuzione delle spese di riparazione è descritta nel capitolo V.
Articolo 20 : Trattamento dei carri e degli accessori amovibili perduti
20.1
Un carro è considerato come perduto se lo stesso non è messo a disposizione del
detentore nei tre mesi che seguono il giorno d’arrivo della richiesta di ricerca
presso l’IF dove era stato messo a disposizione, o quando il detentore non ha
ricevuto indicazioni sul luogo in cui si trova il carro. Questo periodo è aumentato
del tempo in cui il carro è immobilizzato per cause non imputabili all’IF o per
avaria.
20.2
Un accessorio amovibile iscritto sul carro è considerato come perduto quando non
viene restituito con lo stesso.
20.3
Se una IF è responsabile, questa paga al detentore :
- per un carro perduto, una indennità calcolata conformemente all’Allegato 5
- per gli accessori perduti, una indennità il cui montante corrisponde al valore
degli accessori.
20.4
Il detentore, ricevendo l’indennità, può chiedere per iscritto di essere informato
immediatamente quando il carro (o l’accessorio amovibile) viene ritrovato. In tal
caso, il detentore può esigere nei sei mesi che seguono la ricezione dell’avviso,
che il carro (o l’accessorio amovibile) gli sia riconsegnato a fronte della
restituzione dell’indennità ricevuta. Il periodo compreso tra il pagamento
dell’indennità per la perdita del carro e la sua restituzione da parte del detentore
non dà luogo ad alcuna indennità per il mancato utilizzo del carro.
Articolo 21 : Trattamento dei carrelli
Le disposizioni del presente capitolo sono applicabili, allo stesso modo, al trattamento dei
carrelli.
CAPITOLO V
RESPONSABILITA’ IN CASO DI PERDITA O AVARIA DI UN CARRO
Articolo 22 : Responsabilità dell’IF utilizzatrice
22.1
L’IF, che ha in custodia un carro, è responsabile nei confronti del detentore del
danno causato per la perdita o l’avaria del carro o dei suoi accessori, nella misura
in cui essa non fornisca la prova che tale danno non sia stato provocato da una
colpa del detentore.
22.2
La IF non è ritenuta responsabile se fornisce la prova, ed in particolare di fronte ad uno
dei seguenti motivi:
-
circostanze che l’IF non era in grado d’evitare e di cui essa non poteva evitare
le conseguenze
- errore di un terzo
- manutenzione insufficiente da parte del detentore quando l’IF prova d’aver
utilizzato e controllato il carro correttamente
- errore del detentore.
In caso di responsabilità condivisa dall’IF, il danno è sopportato dai responsabili in
funzione della rispettiva parte di responsabilità.
Il detentore non può valersi della presenza di un vizio occulto per provare la
propria estraneità all’avaria stessa.
22.3
L’IF non è responsabile:
- della perdita e del deterioramento degli accessori amovibili che non sono
iscritti su i due fiancate del carro.;
- della perdita e del deterioramento degli accessori (tubi di riempimento,
attrezzi, ecc...),
finché non è provata la sua colpa.
22.4
Per facilitare il trattamento delle avarie e per tener conto della normale usura del
carro, della qualità della sua manutenzione e della sua utilizzazione da parte di
terzi, è applicato il catalogo delle avarie riportato all’allegato 12 così come segue:
- le avarie attribuite al detentore sono a suo carico; tuttavia, il detentore ha diritto
in caso d’avaria il cui montante supera la somma di 750 €, di poter ricorrere
contro un’IF se può provare che questa ha responsabilità diretta nell’avaria in
causa;
- le avarie attribuite all’IF il cui montante non supera la somma di 750 € sono a
carico dell’IF utilizzatrice,
- le avarie attribuite all’IF il cui montante supera la somma di 750 € sono trattate
secondo le modalità dell’articolo 22.1.
Articolo 23 : Montante dell’indennità
23.1
In caso di perdita del carro o dei suoi accessori, il montante dell’indennità è
calcolato conformemente all’Allegato 5.
23.2
In caso d’avaria del carro o dei suoi accessori, l’indennità è limitata alle spese di
ripristino. Il risarcimento per il mancato utilizzo del carro è stabilito conformemente
all’articolo 13.3. In caso di richiesta di pezzi di ricambio indirizzata al detentore per
i lavori di ripristino, il mancato utilizzo del carro è interrotto per il periodo tra la data
della richiesta e quella di ricevimento dei pezzi. L’indennità non può superare il
montante che si sarebbe pagato in caso di perdita del carro.
Articolo 24 : Responsabilità di utilizzatori precedenti
24.1
Quando l’IF che ha in custodia il carro è sollevata dalla responsabilità, ciascun
utilizzatore precedente della catena d’utilizzazione in corso (percorso a carico o a
vuoto) risponde nei confronti del detentore dei danni ai carri oltre che per la perdita
o danneggiamento degli accessori conformemente alle disposizioni dell’articolo 22
se le IF che l’hanno seguita nella catena d’utilizzazione hanno potuto esonerarsi in
virtù dell’articolo 22.
24.2
Al di fuori della catena d’utilizzazione in corso, un utilizzatore precedente risponde
di fronte al detentore soltanto se il quest’ultimo prova che l’utilizzatore precedente
ha causato l’avaria e non può discolparsi secondo l’articolo 22.1.
Articolo 25 : Obbligo di riduzione del danno
Per regolarizzare i danni causati ai carri, le parti in contratto rispetteranno i principi
generali legati all’obbligo di riduzione del danno.
Articolo 26 : Liquidazione dei danni
L’IF utilizzatrice o l’officina in qualità di suo ausiliario fattura al detentore le spese di
rimessa in esercizio del carro, ad esclusione dei costi dei quali l’IF utilizzatrice è
responsabile secondo l’articolo 22. Quando l’utilizzatore precedente è responsabile
dell’avaria, il detentore invia ad esso una fattura corrispondente alle spese di rimessa in
esercizio che gli sono state fatturate dall’IF utilizzatrice o dall’officina. Il detentore può
richiedere una indennità per il mancato utilizzo del carro, conformemente all’articolo 13.
CAPITOLO VI
RESPONSABILITA’ IN CASO DI DANNI CAUSATI DA UN CARRO
Articolo 27 : Principio di responsabilità
27.1
Il detentore o un utilizzatore precedente soggetto al presente contratto è
responsabile dei danni causati dal carro quando gli è imputabile una colpa. Il
responsabile garantisce l’IF utilizzatrice da tutte le azioni di terzi se nessuna colpa
è attribuibile all’IF utilizzatrice.
27.2
In caso di responsabilità condivisa dall’IF utilizzatrice, l’indennità è sopportata da
ciascuno in funzione della propria parte di responsabilità.
27.3
Se un terzo è responsabile o corresponsabile del danno, le parti contrattuali
convengono di cercare prioritariamente la responsabilità di questo terzo per
regolare il danno.
27.4
Per semplificare e per accelerare la procedura nel caso di danni di lieve entità, l’IF
utilizzatrice può, nelle sue condizioni generali di vendita, indicare il montante1 per
sinistro fino al quale rinuncia a far valere i propri diritti nei confronti del detentore o
dell’utilizzatore precedente, anche se essi ne è responsabile. Ciò non si applica in
caso di dolo o colpa grave da parte del detentore o dell’utilizzatore precedente.
27.5
Un’IF può proporre di coprire un detentore con la sua propria assicurazione di
responsabilità civile d’esercizio.
27.6
Laddove la responsabilità del detentore non è coperta ai sensi degli articoli 27.4 e
27.5, il detentore è tenuto a dimostrare di disporre di un’assicurazione di
responsabilità civile conformemente alla legislazione nazionali.
1
Si raccomanda alle IF di fissare tale montante a 17.000 €
CAPITOLO VII
RESPONSABILITA’ PER GLI AGENTI E ALTRO PERSONALE
Articolo 28 : Principio di responsabilità
Le parti in contratto sono responsabili dei propri agenti e dell’altro personale di cui si
avvale per l’esecuzione del contratto, quando questi agenti o quest’altro personale agisce
nell’esercizio delle proprie funzioni.
CAPITOLO VIII
DISPOSIZIONI DIVERSE
Articolo 29: Direttive di carico
Le IF devono far rispettare agli speditori le Direttive di carico dell’UIC in vigore.
Articolo 30 : Contabilità e pagamenti
L’Euro (codice ISO : EUR) è da usare come unità monetaria per tutte le contabilità e
pagamenti.
Articolo 31 : Obbligo al rimborso del danno
Quando un aderente contravviene ad un obbligo che gli deriva dal presente contratto,
questi è tenuto a riparare il danno diretto subito dall’aderente leso.
Articolo 32 : Giurisdizioni competenti
Salvo accordo contrario concluso tra le parti, la giurisdizione competente è quella della
sede della parte lesa.
Articolo 33 : Prescrizione
33.1
Le azioni basate sul capitolo III sono prescritte dopo un anno. Le azioni fondate sui
capitoli V e VI sono prescritte dopo tre anni.
33.2
La prescrizione decorre :
a) per le azioni basate sul capitolo III, dal giorno in cui termina il periodo
convenuto o quello previsto dalla CIM;
b) per le azioni basate sul capitolo V, dal giorno in cui la perdita o il danno
subito dal carro è stato constatato o dal giorno in cui il detentore poteva
considerare il carro o gli accessori come perduti conformemente all’articolo
20;
c) per le azioni basate sul capitolo VI, dal giorno in cui il danno si è prodotto.
Articolo 34 : Lingue di redazione
Il presente contratto è redatto in lingua francese, tedesca ed inglese, ciascuna di queste
tre versioni ha carattere obbligatorio.
Articolo 35 : Entrata in vigore
Il presente contratto entra in vigore il 1 luglio 2006
ALLEGATO 1
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
LISTA DEI DETENTORI E DELLE IMPRESE FERROVIARIE ADERENTI
L’allegato deve comprendere:
-
sede sociale,
-
nome,
-
detentore o IF
Raccolta degli indirizzi in un distinto documento appendice dell’allegato (indirizzo postale.
e-mail e/o n° di fax)
ALLEGATO 2
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
DEFINIZIONI
AMMISSIONE TECNICA
Procedura condotta dall’autorità nazionale competente per ammettere alla circolazione
un carro ferroviario.
AUTORITA’ NAZIONALE COMPETENTE
Autorità nazionale da cui dipende l’ammissione tecnica conformemente alle leggi e
prescrizioni in vigore in ciascuno Stato.
DETENTORE DI CARRI o DETENTORE
Designa la persona o l’entità proprietaria del carro o che possiede un diritto di disporre
dello stesso, che gestisce il suddetto carro come mezzo di trasporto ed è inscritto come
detentore del carro sul registro ufficiale dei veicoli, oppure, se il carro non è inscritto in un
registro ufficiale dei veicoli o in assenza di un tale registro, la persona o l’entità che si è
dichiarata detentrice del carro stesso, presso l’ufficio CUU.
IF
Ogni impresa, a statuto privato o pubblico, titolare di una licenza conforme alla
legislazione comunitaria applicabile, la cui attività principale è la fornitura di prestazioni di
trasporto di merci e/o viaggiatori per ferrovia e la cui trazione deve essere
obbligatoriamente garantita dalla stessa impresa; questo termine definisce anche le
imprese che assicurano la sola trazione.
GESTORE D’INFRASTRUTTURA
Ogni organismo o impresa responsabile della costruzione e della manutenzione
dell’infrastruttura ferroviaria. Questo può, allo stesso modo, includere la gestione dei
sistemi di controllo e di sicurezza dell’infrastruttura. Le funzioni di gestore
dell’infrastruttura su tutta o parte d’una rete ferroviaria possono essere attribuite a più
organismi o imprese.
STAZIONE DI RESIDENZA ; ZONA DI RESIDENZA
Stazione di residenza : stazione designata, iscritta sul carro, ed a destinazione della
quale un carro vuoto è spedito in mancanza di istruzioni del detentore.
Zona di residenza : zona geografica che raggruppa un certo numero di stazioni di una
data regione verso una delle quali un carro vuoto è spedito in mancanza di istruzioni del
detentore.
LETTERA-CARRO
Documento d’inoltro e di disposizione che accompagna ogni percorso a vuoto d’un carro
(modello in allegato 3).
OFFERTA COMMERCIALE
Designa le prestazioni e le condizioni commerciali offerte da una IF ai detentori ed alle
altre IF. Sono elementi costitutivi di queste prestazioni, in particolare, le relazioni servite, i
prodotti o le merci accettate nei treni, i differenti modi di inoltro ed i prezzi delle
prestazioni fornite.
STI
Specifiche Tecniche
convenzionale.
d’Interoperabilità
per
il
sistema
ferroviario
transeuropeo
UTILIZZATORE PRECEDENTE
IF che ha utilizzato un carro di cui non è detentore e lo ha consegnato ad un’altra IF per
l’utilizzazione.
CARRO IN CONDIZIONE DI CIRCOLARE (nozione d’esercizio)
Carro che può circolare sulle proprie ruote nei treni merci del regime normale, se del
caso in coda ai treni senza pericolo per l’esercizio.
ALLEGATO 3
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
LETTERA-CARRO
ALLEGATO 4
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
PROCESSO VERBALE DI CONSTATAZIONE D’AVARIA DEL CARRO
Processo-verbale di constatazione d’avaria al carro
Wagon damage report versione 2-13.12.07
2*) Avaria o perdita constatata
Damage or loss noticed
a/at :
3 ) Spedizione n° (*)
Consignment n° :
Il/the :
4 *) Data / Date :
Da / From :
A / To
:
Con treno n°
By train n° :
5 *) Carro /
Wagon N°
vuoto / empty
carico / loaded
codice / code RID : …………………………
6 *) DETENTORE / KEEPER’ name,
nome :
Indirizzo / Address :
N° fax / fax N° :
e-mail :
7 *) Descrizione del danno / Description of damage :
1. Telaio / telaio del carrello /
Underfram / bogie frame
1.1 asse / boccola d’asse
wheel / axle-box
1.2 molle di sospensione / sospensione
suspension spring / suspension
1.3 telaio / delaio del carrello
underframe / bogie frame
1.4 organi di trazione
draw gear
1.5 organes de choc
buffing gear
1.6 freno
brake
7a) Motivo dello scarto / deferment wordind :
3. Iscrizioni e varie
Markings and others
2. Sovrastruttura /
Wagon superstructure
2.1 cassa
vehicle body
2.2 cisterna / contenitore
tank / container
2.3 rubinetto di riempimento e svuotamento
filling and discharge valve
2.4 porte / pareti scorrevoli
doors / sliding walls
2.5 toit / bâches
roofs / sheets
2.6 sistema di chiusura
locking devices
3.1 data di revisione scaduta
overhaul period expired
3.2 controllo cisterna, ecc…scaduto
tank test etc… overdue
3.3 iscrizione illegibile / errata
marking illegible / wrong
3.4 pezzi mancanti,
missing parts
da descrivere nelle osservazioni
see details below (remarks)
3.5 altro
others
7b) Osservazioni / observations ( avaria alla merce / goods damaged, trasbordo su altro carro / transfered on an other wagon,…)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
7c **) Codici completi del danno / complet damage coding, allegato / appendix 9 del / of CUU / GCU :
/
/
/
/
/
8*) Etichette di scarto / Labels
Etichetta esistente /
labels found on wagon
(in caso di cambio d’etichetta)
(if labels have to be changed) :
Modello
Form
Mod M
R1
Mod K altro / other :
Dall’IF /by RU :
Etichetta apposta /
Modello
Mod M
R1
Mod K altro / other :
Dall’IF / by RU :
Labels affixed to wagon
Form
Numero / N° :
9 *) Causa probabile e Responsabile presunto / probable cause and presumed responsible :
9a) Propria IF / RU: incidente / accident
choc / impact
9b) Terzo /
third party
(S)caricatore / (un)loader
Fornitore / provider
Altri / others
9c)
usura normale / normal wear
9d)
Altra causa (da precisare)
others causes (to be precised)
10) Quando il danno è stato provocato da un terzo : coordinate del terzo responsabile /
when damage is the fault of a third party, address of third party responsible:
Riconoscimento di responsabilità / responsibility recognization :
Nome del firmatario / signatory’s name :
Società e Indirizzo / Company and address
11*) Redattore del PV, nome
Report drawn up by, name :
12*)
Indirizzo / address :
9e) consegnato da altra IF
delivered by an other RU :
Tel . :
Fax :
E-mail :
N° fax :
e-mail :
date :
Trattamento del carro da parte della stazione / handling of the wagon by the station
12a) Costi / costs < € 750
o / or cambio delle suole del freno / brakeshoes changing
Il carro è / wagon is :
inviato d’ufficio all’officina / sent automatically to the workshop : ………………….. ………
trattato in stazione / repaired at the station : ………………………………………………….
carro carico portato a destino per scarico / wagon sent loaded to destination in order to be discharged
12b) Costi / costs > € 750
Le istruzioni sono richieste al detentore del carro il /
instructions are requested to the keeper :
Data /date :
Nell’ attesa, il carro è / awaiting instructions, wagon is :
lasciato sul posto nella stazione di scarto / is put aside at the station
portato a destino per lo scarico / sent to destination to be unloaded
portato vuoto a destino / sent empty to destination
:
13*)
Le istruzioni saranno inviate con mail o per fax al servizio centrale che tratta le domande d’istruzione /
Instruction are sent by e-mail or fax to the central office which manage instructions demands :
Identificativo del Servizio / Office identification :
Mail :
Fax :
Tel. :
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Istruzioni del detentore al Servizio identificato in 13*)
Istruzioni del detentore da fornire entro 2 giorni lavorativi, sabato escluso
CUU allegato 4 B
Instructions to be done by the keeper to the Central office (see :13*)
Instructions have to be done by the keeper in the two working days, excepted Saturday
14 ) QUADRO DI RIPOSTA (a cura del detentore, se i costi sono > 750€)
(Keeper has to be fulfilled these part if costs are more than € 750)
Il detentore vuole inviare il carro / Keeper want to sent wagon N° ……………………………………
per manutenzione all’officina seguente / for maintenance to the workshop :
Officina <IF> designata / to a workshop <RU> indicated :
Nome / name :
Indirizzo / address :
Officina <IF> scelta dalla <IF> / to a workshop <RU> choosed by <RU>
Altra officina / to an other workshop :
Nome / name:
Indirizzo / address :
In ogni caso il carro deve essere inviato con lettera di vettura o lettera carro, il redattore deve avere conoscenza della lettera vettura
/carro dell’istradamento durante il quale si è prodotto lo scarto del carro.
In every case wagon has to be sent with a vehicle letter or wagon letter, the writer has to know the previous document, used when
deferment of the wagon was decided.
O / OR :
Il detentore vuole far intervenire un rappresentante nella stazione di scarto od in quella destinataria del carro /
Keeper want to send a provider in order to repairs wagon at the station where it is waiting :
Coordinate del rappresentante / provider’ address :
Nome / name :
Mail :
FAX ;
Il detentore deve dare al rappresentante le istruzioni necessarie
Keeper has to done to the provider necessaries instructions
Detentore / Keeper :
Coordinate / address :
Nome del rappresentante / name of the representative :
Data / date :
ALLEGATO 5
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
METODO DI CALCOLO DEL VALORE RESIDUO DI UN CARRO
In applicazione dell’art.19.2, il valore residuo del carro danneggiato è calcolato secondo i
principi di seguito indicati.
Il detentore può scegliere tra il metodo di calcolo forfettario secondo i seguenti punti da 1
a 4 o un metodo di calcolo reale del valore residuo con la giustificazione del danno reale.
1) Calcolo del valore di rinnovamento
Partire dal valore del carro o del carrello ottenuto moltiplicando la tara del carro o
del carrello per il prezzo di costo, al chilo, di un carro o di un carrello nuovo simile
o comparabile al momento dell’avaria o della perdita.
2a) Calcolo del deprezzamento in caso di cambio del proprietario
Il deprezzamento è fissato al 4% (calcolo lineare) per anno di servizio, il
deprezzamento massimo è fissato all’80%.
Nel calcolo degli anni di servizio, l’anno di costruzione e l’anno in cui il carro o il
carrello si è danneggiato o considerato come perduto contano insieme solo per un
anno.
Per i carri ammodernati1, un montante del 10% del valore di rinnovamento è
aggiunto al deprezzamento secondo il punto 1).
2b) Calcolo del deprezzamento senza cambio del proprietario
Il deprezzamento calcolato al punto 2a) è aumentato del 10%.
3) Calcolo delle indennità
La differenza tra i valori 1) e 2a) o 2b) rappresenta l’indennità relativa al carro o al
carrello al momento dell’avaria o della perdita.
Un indennizzo forfettario di 2000 euro è aggiunto al costo dei danni.
4) Calcolo delle spese di trasporto
Per la restituzione dei carri o dei carrelli secondo il punto 2b), al massimo il 10%
del deprezzamento calcolato secondo il punto 2a) può essere fatturato all’IF
responsabile.
Indipendentemente da ciò altre esigenze legali del detentore restano invariate.
1)
I carri sono considerati come ammodernati se hanno subito una delle seguenti operazioni:
1) ricostruzione dell’infrastruttura, in modo da conferire al carro caratteristiche tecniche e commerciali
simili a quelle di un carro di concezione moderna,
2) applicazione di una sovrastruttura di concezione moderna,
3) entrambe le operazioni 1) e 2) nello stesso tempo.
L’anno di ammodernamento è considerato come l’anno di costruzione.
ALLEGATO 6
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
INDENNITÁ IN CASO DI MANCATO UTILIZZO DEL CARRO
L’indennità da corrispondere secondo gli articoli 13.3 e 23.2 del CUU è calcolata come
segue.
1.
Calcolo
Indennizzo forfetario
Il montante dell’indennità si calcola in euro e per giorno di calendario come di
seguito indicato:
Fattore (in euro) corrispondente alla serie del carro moltiplicato per la lunghezza del
carro compreso i respingenti (in metri).
Serie del carro
E - Carro ad alte sponde
F - Carro ad alte sponde
G - Carro coperto
H - Carro coperto
I- Carro a temperatura controllata
K – Carro pianale a 2 assi
Fattore
1.0
1.3
1.0
1.3
1.3
1.0
Serie del carro
L - Carro pianale a 2 assi
O - Carro misto pianale alte sponde
R- Carro pianale a carrelli
S - Carro pianale a carrelli
T – Carro con tetto apribile
U – Carri speciali
Z – Carro-cisterna
Fattore
1.3
1.3
1.0
1.3
1.3
1.6
1.6
Indennizzo con documenti giustificativi
Il detentore può far valere il suo danno reale come mancato utilizzo del carro al
posto dell’indennizzo forfetario secondo il punto 1.1.
2.
Mancato utilizzo, in caso di superamento dei tempi d’inoltro, dei carri vuoti e
carichi
Se l’IF utilizzatrice è responsabile del superamento dei tempi di trasporto di un carro
vuoto o carico, questa paga al detentore un’indennità forfetaria per giorno di ritardo
(indivisibile) calcolata secondo il punto 1 indipendentemente dall’indennità
eventualmente dovuta per il superamento dei termini di consegna della merce.
3.
Mancato utilizzo del carro a seguito di riparazione di un’avaria di un carro o
dei suoi accessori causata dall’IF utilizzatrice
Se l’IF utilizzatrice è responsabile della riparazione di un carro o dei suoi accessori,
questa paga al detentore un’indennità giornaliera (indivisibile) per il mancato utilizzo
del carro secondo il punto 1, a decorrere dal giorno seguente quello in cui il carro
viene scartato fino al giorno della sua consegna all’esercizio.
I tempi di consegna dei pezzi di ricambio ad opera del detentore sono esclusi
conformemente al punto 23.2.
Il punto 3 si applica anche se la riparazione è effettuata dal detentore o da
un’officina di sua scelta.
Le indennità di cui ai punti 2 e 3 non possono essere cumulate.
ALLEGATO 7
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
PEZZI DI RICAMBIO
1.
Principi generali
1.1
La gestione dei pezzi di ricambio deve essere organizzata in modo economico e
razionale per minimizzare la durata d’immobilizzazione dei carri guasti e per
ridurre i trasporti di pezzi di ricambio.
1.2
Il detentore deve assicurarsi che i pezzi di ricambio richiesti siano consegnati al
più presto o al più tardi entro venti giorni di calendario all’officina incaricata della
riparazione.
In caso di superamento di tale periodo, le spese d’occupazione dei binari dovute a
tale ritardo possono essere fatturate al detentore.
Le spese di occupazione dei binari devono essere indicate sulla richiesta dei pezzi
di ricambio (Modello H, HR).
1.3
L’IF utilizzatrice ed il detentore devono ciascuno designare un centro logistico,
incaricato del coordinamento e della gestione di tutte le funzioni relative alla
fornitura dei pezzi di ricambio. Gli indirizzi sono da indicare nella raccolta degli
indirizzi del CUU.
1.4
Per lo scambio delle informazioni, è importante utilizzare mezzi di comunicazione
moderni (p.es. fax, e-mail).
1.5
Per i trasporti dei pezzi di ricambio, si conviene di scegliere l’offerta più
economica, in termini di prezzo, di prestazione, di qualità e di durata del trasporto
tenendo conto delle specifiche condizioni di consegna presso il destinatario.
1.6
L’importante è di fornire pezzi di ricambio pronti da montare
1.7
In caso di spedizione di pezzi, bisogna controllare che il destinatario possa
sicuramente attribuirli al carro interessato.
Parte A
Sale montate
2.
2.1
Principi
Se è necessario riparare delle sale montate, l’IF utilizzatrice è tenuta ad informare
il detentore, al più tardi entro due giorni a decorrere dal giorno della constatazione
delle avarie effettuate in officina, utilizzando il modello HR .
2.2
L’IF utilizzatrice deve proporre al detentore del carro una o più procedure secondo
il punto 3. La procedura del punto 3.4 deve sempre essere proposta.
2.3
Il detentore deve accettare una delle procedure proposte ed inviare la sua risposta
scritta entro il termine di due giorni lavorativi (sabato escluso).
2.4
Questo termine decorre dal ricevimento del modello HR da parte del detentore.
2.5
Se il detentore non risponde nel periodo previsto, si applica la procedura prevista
al 3.4.
3.
Procedura di trattamento della sala montata
3.1
Riparazione delle sale montate
3.1.1 La sala montata danneggiata deve essere tolta d’opera ed inviata ad un’officina
abilitata per la riparazione. Dopo la riparazione, la sala montata sarà rimontata.
3.1.2 Se nel corso della riparazione della sala montata danneggiata, si constata un
difetto tecnico che richiede la sostituzione del corpo della ruota, del corpo dell’asse
o della boccola, il detentore del carro deve esserne informato senza ritardo. La
procedura indicata al punto 3.4 si applica a partire dal punto 3.4.2).
3.1.3 Tutti i costi di trasporto, di riparazione e di spese amministrative sono da mettere a
carico della riparazione del carro.
3.2
Scambio delle sale montate
3.2.1 L’IF utilizzatrice monta le proprie sale montate.
3.2.2 Il detentore diventa proprietario delle sale montate e l’IF diventa proprietaria delle
sale montate tolte d’opera.
3.2.3 Nell’offerta fatta al detentore del carro, deve essere indicato il prezzo di scambio.
Il prezzo di scambio comprende tutti i costi relativi allo scambio della sala montata
(es. smontaggio e montaggio, differenza di valore).
3.3
Noleggio delle sale montate
3.3.1 L’IF utilizzatrice noleggia al detentore del carro la propria sala montata.
3.3.2 La sala montata è noleggiata su base giornaliera conformemente all’offerta del
modello HR.
Il noleggio della sala montata è conteggiato secondo il capitolo V del CUU.
Se l’IF è responsabile, questa esenta il detentore per i primi quattro mesi di noleggio.
3.3.3 Il prezzo di noleggio non comprende i seguenti costi: rimozione della sala montata
guasta, montaggio della sala montata noleggiata e il trasporto di ritorno della sala
montata guasta al detentore.
Il prezzo di noleggio non ingloba nemmeno i costi legati alla restituzione della sala
montata noleggiata (rimozione e trasporto). Tali spese saranno detratte
conformemente al Capitolo V del CUU.
Se la restituzione ha luogo dopo la scadenza di un periodo di quattro mesi, il
detentore deve, nel limite di tempo di quattro settimane a decorrere dai quattro mesi
scaduti, fatturare all’IF, che si è assunta la responsabilità, un importo di 450 euro per
sala montata per la rimozione e la restituzione della sala montata noleggiata.
Trascorso tale periodo, ogni reclamo del detentore sarà respinto.
3.3.4 L’affitto termina il giorno della restituzione della sala montata prestata.
3.3.5 Nell’offerta del modello HR sottoposta al detentore del carro, bisogna indicare il costo
del noleggio giornaliero e l’indirizzo presso cui la sala montata noleggiata dovrà
essere spedita.
3.3.6 Il detentore del carro deve comunicare l’indirizzo per la consegna della sala montata
danneggiata.
3.3.7 La sala montata danneggiata deve essere consegnata presso il domicilio del
detentore entro 6 settimane dallo smontaggio. Se la sala montata non arriva in tempo
presso il domicilio del detentore, questi deve richiamare l’IF utilizzatrice accordandole
un tempo supplementare di almeno 2 settimane.
Se la sala montata non arriva neanche prima del nuovo termine stabilito, l’IF
utilizzatrice deve versare al detentore un importo corrispondente al valore di
rinnovamento.
Dopo lo smontaggio, è conveniente scrivere il numero del carro, in modo indelebile,
sulla sala montata danneggiata (superficie interna del corpo della ruota).
3.3.8 La sala montata noleggiata deve pervenire al domicilio del proprietario entro le 6
settimane successive alla scadenza del periodo di noleggio.
Se la sala montata non arriva in tempo presso il domicilio del proprietario, questi deve
richiamare il detentore del carro accordandogli un tempo supplementare di almeno 2
settimane.
Se la sala montata non arriva al proprietario neanche prima del nuovo termine
stabilito, il detentore del carro deve versare al proprietario un importo corrispondente
al valore di rinnovamento.
Se la riconsegna della sala montata non è comunicata, l’arrivo della sala montata
presso il domicilio del proprietario è considerato come la fine del periodo di noleggio.
E’ conveniente, dopo lo smontaggio, scrivere il numero del carro in modo indelebile
sulla sala montata danneggiata, (superficie interna del corpo della ruota).
3.3.9 Se la sala montata noleggiata presenta delle avarie non dovute a normale usura, la
riparazione è pagata dal detentore del carro.
3.4
Ordine per mezzo del modello HR.
3.4.1 Per mezzo del modello HR, l’IF utilizzatrice comunica al detentore del carro i dati
della sala montata da fornire e l’indirizzo di consegna.
3.4.2 Il detentore del carro deve inviare la sala montata richiesta, il più presto possibile,
all’indirizzo di consegna indicato.
Egli deve comunicare all’IF utilizzatrice l’indirizzo di consegna della sala montata
danneggiata.
3.4.3 L’IF utilizzatrice fornisce la sala montata danneggiata all’indirizzo comunicato dal
detentore.
3.4.4 La sala montata danneggiata deve essere restituita, nelle 6 settimane successive
allo smontaggio, all’indirizzo di consegna che figura nel modello HR,
conformemente al punto 3.4.2. Se la sala montata non arriva entro i termini stabiliti
presso il detentore, quest’ultimo deve richiamare l’IF utilizzatrice accordandole un
tempo supplementare di almeno 2 settimane.
Se la sala montata non arriva presso il detentore neanche prima del nuovo termine
stabilito, l’IF utilizzatrice deve pagare al proprietario un importo corrispondente al
valore di rinnovamento.
E’ conveniente, dopo lo smontaggio, scrivere il numero del carro in modo
indelebile sulla sala montata danneggiata, (superficie interna dei corpi delle ruote).
Parte B
Altri pezzi unificati (pezzi U)
4.
Utilizzazione di pezzi unificati (pezzi U)
4.1
In caso di danneggiamento di parti di carri, l’IF utilizzatrice deve preferibilmente
sostituirli con pezzi di ricambio unificati di sua proprietà. I pezzi unificati portano il
segno U. Altri pezzi unificati potranno essere usati conformemente alla STI.
4.2
Il valore dei propri pezzi di ricambio U montati, è incluso nelle spese di riparazione.
4.3
Nel caso di un’offerta dell’IF al detentore (spese di riparazione superiori a 750
euro), il detentore deve precisare se desidera farsi restituire a sue proprie spese i
respingenti e le molle paraboliche.
Se il detentore rinuncia alla restituzione, questi pezzi rimangono con gli altri pezzi
smontati presso l’IF utilizzatrice senza alcun compenso del valore.
5.
Richiesta eccezionale di pezzi unificati (pezzi U)
5.1
Eccezionalmente, i pezzi U unificati possono essere ugualmente richiesti al
detentore come previsto nella parte C (modello H).
5.2
Il coordinamento è garantito esclusivamente dai centri logistici
Parte C
Altri pezzi di ricambio non unificati
6.
Richiesta di pezzi non unificati
6.1
I pezzi non unificati necessari al ripristino di un carro ma non disponibili dall’IF
utilizzatrice devono essere richiesti secondo il modello H presso il Centro logistico
del detentore.
6.2
Sul modello H bisogna indicare:
- il numero del carro guasto
- il detentore
- la designazione più precisa possibile del pezzo, secondo la parte E, indicando
il suo numero d’ordine e all’occorrenza allegando uno schizzo che ne specifica
le dimensioni principali. Se i pezzi sono richiesti perché mancanti sul carro, se
ne deve fare menzione sulla richiesta
- i nomi degli interlocutori che coordinano la richiesta del pezzo di ricambio, con
numero di telefono e numero di fax o indirizzo e-mail
- indirizzo completo con codice postale cui i pezzi di ricambio devono essere
inviati.
- condizioni eventuali di consegna.
6.3
Per ogni richiesta di pezzi di ricambio tramite modello H, una ricevuta di ritorno
deve essere immediatamente inviata al Centro logistico.
Sulla ricevuta di ritorno, si deve precisare la data di consegna prevista dei pezzi di
ricambio. Inoltre bisogna indicare se i pezzi guasti devono essere restituiti o meno.
Quando i pezzi non possono essere consegnati immediatamente, il centro
logistico richiedente deve essere informato senza indugio.
7.
Restituzione dei pezzi di ricambio guasti non unificati
7.1
I pezzi guasti rimossi di scarso valore (es. biellette delle molle di sospensione,
anelli di sospensione, ecc…) non vengono restituiti. Non si procede ad alcun
compenso del valore.
7.2
Gli altri pezzi guasti rimossi sono restituiti solo su richiesta del detentore.
7.3
I costi di trasporto per la resa sono parte integrante dei costi di riparazione.
7.4
Se i pezzi non sono pervenuti al destinatario, l’importo dell’indennità da applicare
risulta dalle disposizioni del relativo contratto di trasporto.
Parte D
Montaggio di pezzi di ricambio provenienti da veicoli del medesimo detentore
8.1
Per non ritardare l’inoltro dei carri, è possibile, con l’autorizzazione del detentore,
prelevare dei pezzi di ricambio da un altro carro del medesimo detentore
8.2
Se il detentore è d’accordo, è necessario chiedere i pezzi di ricambio destinati al
carro da cui sono stati prelevati
Parte E
Glossario
(da completare)
ALLEGATO 8
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI DEI CARRI
REGOLAMENTO INTERNO
RELATIVO ALL’APPLICAZIONE ED ALL’ATTUALIZZAZIONE DEL CUU
Preambolo
Il capitolo I di quest’allegato è costituito dalle regole di funzionamento dell’Ufficio CUU. Il
capitolo II descrive le modalità secondo le quali le associazioni partecipanti alla stesura
del CUU si organizzano per seguire la messa in opera del CUU e contribuire alla sua
attualizzazione.
I. L’Ufficio CUU
1. I compiti che spettano all’Ufficio CUU in virtù degli articoli da 2 a 4 sono affidati ad un
mandatario chiamato “Ufficio CUU”. Tale mandatario può essere una persona fisica o
giuridica. L’Ufficio CUU ha sede a Bruxelles.
Il mandatario deve considerare allo stesso modo gli interessi dei detentori di carri e
quelli delle imprese ferroviarie (IF), e dare prova di neutralità di fronte agli eventuali
conflitti d’interesse che contrappongono detentori ed IF.
2. A partire dal 1° gennaio 2009, il mandatario è prop osto dal Comitato comune (vedere
II) per la durata di tre anni. La sua nomina è convalidata, a meno che più della metà
dei contraenti non si oppongano entro il termine di un mese dopo l’invio della proposta
agli stessi. La nomina può essere rinnovata.
Se il Comitato comune non ha proposto alcuna persona tre mesi prima della data di
nomina del mandatario, i contraenti possono formulare direttamente delle proposte a
condizione però che ciascuna proposta ottenga l’appoggio scritto di almeno 50
contraenti. Tale proposta è quindi accettata se più della metà dei contraenti non si
siano opposti entro il termine di tre mesi dopo l’invio della proposta agli aderenti. Se i
contraenti formulano più proposte, è accettata quella che raccoglie meno pareri
contrari.
Il mandatario in carica - o, in mancanza, il contraente che detiene il più grande
numero di carri sulla lista dei firmatari – trasmette la proposta del Comitato comune o,
in mancanza, le proposte formulate dai contraenti a tutti i contraenti. Questi raccoglie
le risposte dei contraenti, fa lo spoglio e notifica il risultato dello spoglio a tutti i
contraenti. La procedura da applicare è specificata ai punti 8 e 9.
3. Il Comitato comune, o più della metà dei contraenti, può proporre, per un motivo
importante, di revocare il mandatario. La revoca ha efficacia a meno che più della
metà dei contraenti non vi si opponga entro un mese dopo l’invio della proposta agli
aderenti. La procedura da applicare è descritta al punto 2, 3° e 4° capoverso., avendo
cognizione che il contraente menzionato nel testo corrispondente si sostituirà al
mandatario precedentemente dimissionario.
Un motivo sarà ritenuto „importante“ specialmente se il mandatario viene meno al suo
obbligo di neutralità.
4. Il mandatario impiega il personale richiesto per svolgere i compiti dell’Ufficio CUU e
provvede alle attrezzature necessarie. Il personale dovrà conoscere bene le tre lingue
di redazione del contratto indicate all’art. 34 CUU.
5. L’Ufficio CUU traduce il CUU (allegati inclusi) e gli eventuali emendamenti nelle tre
lingue del contratto.
L’Ufficio CUU procede alla pubblicazione del CUU e delle modifiche eventuali su di un
sito web indicato.
L’Ufficio CUU pubblica allo stesso modo e sullo stesso sito web, l’elenco dei
contraenti.
L’elenco dei contraenti si articola come di seguito e si basa sulle dichiarazioni dei
contraenti :
- collegio 1:
contraenti che hanno statuto d’IF con indicazione del numero di
tonnellate-chilometri trasportati nel corso dell’ultimo esercizio
pubblicato,
- collegio 2:
contraenti che non hanno lo statuto d’IF con indicazione del numero di
carri, di cui essi sono detentori, suscettibili di essere utilizzati da altri
contraenti. Fanno parte ugualmente di questo collegio dei detentori
che sono imprese giuridicamente indipendenti con partecipazione
maggioritaria delle IF, per quanto il loro obiettivo principale sia la
commercializzazione (p.es. tramite noleggio) di carri presso terzi.
- collegio 3:
contraenti che hanno statuto d’IF con indicazione del numero di carri di
cui essi sono detentori suscettibili di essere utilizzati da altri contraenti.
Fanno parte ugualmente di questo collegio i detentori che non hanno
lo statuto d’IF ma che sono imprese giuridicamente indipendenti con
partecipazione maggioritaria dell’IF, per quanto il loro obiettivo
principale consiste nel mettere i carri a disposizione di queste IF.
6. L’Ufficio CUU notifica a tutti i contraenti le proposte di emendamento al CUU
(proposte di modifica), se le condizioni che figurano al punto 7 sono soddisfatte.
7. I contraenti possono indirizzare all’Ufficio CUU proposte di emendamento. Le
associazioni rappresentate al Comitato Comune possono allo stesso modo proporre
al Comitato Comune raccomandazioni che mirano a modificare o a completare il
CUU. Tali raccomandazioni possono allora essere adottate, all’unanimità dal Comitato
Comune, come proposte da sottoporre all’ufficio CUU.
Ogni proposta richiede, sia l’adesione di almeno venticinque contraenti, sia l’adesione
unanime del Comitato Comune. Le proposte devono essere presentate in una delle
tre lingue del contratto e devono essere integrate da una motivazione con la specifica
dell’articolo o dell’allegato interessati. L’Ufficio CUU ne esamina la validità rispetto alle
condizioni richieste e rigetta le proposte incomplete.
8. L’Ufficio CUU pubblica sul sito web menzionato al punto 5 precedente, le proposte di
emendamento e notifica, per e-mail e nelle tre lingue del contratto, questa
pubblicazione a tutti i contraenti, entro quattro settimane dalla ricezione di una
proposta di emendamento completa. Ogni contraente deve comunicare all’Ufficio
CUU, un indirizzo e-mail valido, per ricevere le notificazioni. Esemplari stampati delle
proposte di emendamento saranno fornite dall’Ufficio CUU solo su richiesta esplicita
di un contraente.
9. I contraenti che non sono d’accordo con le proposte di emendamento devono
dichiararlo all’Ufficio CUU per lettera, fax o e-mail, entro tre mesi dopo l’invio per email della notifica della proposta in causa. La mancanza di dichiarazione di
disaccordo da parte del contraente alla scadenza di detto termine vale come
approvazione.
10. Le proposte si ritengono accettate se nessun contraente vi si è opposto nei termini
previsti, o meglio, se esse raccolgono in ciascuno dei collegi citati al punto 5, 4°
capoverso il consenso di almeno i tre quarti dei contraenti che rappresentano
contemporaneamente nel collegio corrispondente tre quarti delle tonnellate-chilometri
trasportati o dei carri censiti.
11. Gli emendamenti al CUU che sono accettati saranno pubblicati sul sito web
menzionato al punto 5 precedente e questa adozione è notificata per e-mail a tutti i
contraenti dall’Ufficio CUU entro una settimana dopo l’adozione.
Gli emendamenti accettati all’unanimità avranno efficacia dalla data indicata nella
proposta; se non è menzionata alcuna data, essi entrano in vigore tre mesi dopo
l’adozione.
Gli emendamenti accettati senza unanimità entrano in vigore il 1° giorno del mese che
segue i sei mesi dall’adozione.
Emendamenti ed integrazioni avranno ugualmente efficacia nei confronti dei
contraenti che non li hanno approvati, fin tanto che detti contraenti non recedono dal
contratto ai sensi dell’art. 3 CUU.
Nel caso d’insuccesso di una proposta, l’Ufficio CUU comunica il risultato sul sito web
menzionato al punto 5 precedente e lo notifica ai contraenti per e-mail.
12. Le spese di gestione dell’Ufficio CUU, generate in particolare dalle attività del
mandatario stesso, comprese le spese del personale, il costo delle attrezzature e
delle risorse utilizzate per la tenuta dei dossiers sono sopportate dai contraenti.
L’Ufficio CUU stabilisce un budget di previsione annuale almeno 4 mesi prima della
fine di ciascun anno e lo fa approvare dai commissari contabili menzionati al punto 13.
L’Ufficio CUU è legittimato, dopo l’approvazione del budget di previsione, a richiedere
il versamento di acconti; è tenuto, nei tre mesi successivi alla fine dell’anno civile, a
rendere conto della propria gestione di fronte ai commissari contabili e dopo la
conferma dei conti da parte di questi ultimi, ad inviare una fattura definitiva a ciascun
contraente. Gli acconti inutilizzati e mediamente inferiori ai 100€ per contraente, non
vengono rimborsati individualmente ma presi in conto nel calcolo degli acconti
seguenti.
50 per cento dei costi previsti dal 1° capoverso si ripartiscono in parti uguali tra i
contraenti: 50 per cento saranno ripartiti con un sistema variabile in funzione del
numero di carri conteggiati nei termini previsti al punto 5.
13. La contabilità annuale dell’Ufficio CUU è analizzata da due commissari contabili. Il
risultato dell’analisi è in seguito pubblicata sul sito web menzionato al punto 5
precedente.
A partire dal 1°gennaio 2009, i commissari contabil i sono proposti dal Comitato
comune per una durata di tre anni. La loro nomina è convalidata, a meno che più della
metà dei contraenti non vi si opponga, in conformità alla procedura prevista al punto
2, 2° capoverso..
Se il Comitato comune non presenta in tempo utile una proposta di nomina dei
commissari contabili, si procede conformemente al punto 2, 3° capoverso..
II Il Comitato comune
1. L'UIC, l'UIP e l'ERFA s’impegnano a mettere in opera, a promuovere e a perfezionare
il CUU. A tal fine costituiscono un Comitato comune composto da rappresentanti
delle tre Associazioni. L’UIP e l’UIC designano ciascuna cinque membri e l’ERFA due
membri del Comitato comune.
2. Due Co-Presidenti del Comitato Comune sono scelti tra i membri del Comitato per un
periodo di tre anni. Un Co-Prsidente sarà un rappresentante dell’UIP l’altro
dell’UIC/ERFA.
Il Comitato comune si riunisce finché è necessario e almeno una volta l’anno.
3. Il Comitato comune è in relazione con l’Ufficio CUU. Prende le proprie decisioni
all’unanimità.
Il Comitato comune
- propone il mandatario chiamato ad assumere gli incarichi dell’Ufficio CUU e
propone se necessario la sua revoca immediata. I commissari contabili sono
soggetti alla stessa regola;
- propone emendamenti ed aggiunte da apportare al CUU;
- esamina ogni questione d’interesse comune sollevata dall’applicazione del CUU e
all’occorrenza crea dei gruppi ad hoc.
- decide sulle domande di adesione di altre associazioni che rappresentano IF o
detentori di carri e sui cambiamenti che riguardano gli art. 1 e 2. I contraenti sono
informati di tali decisioni dall’Ufficio CUU.
4. Le associazioni rappresentate dal Comitato comune controllano che i membri aderenti
al CUU inviino le loro proposte di emendamento al Comitato comune innanzitutto per
mezzo delle loro rispettive associazioni, affinché il comitato possa esaminare le
proposte, delineandone e perfezionandone la formulazione per facilitare il
conseguimento di un quorum sufficiente.
Le associazioni indirizzano ugualmente al comitato le proprie proposte di
emendamento al CUU.
5. Il Comitato comune crea un Gruppo di esperti comune permanente posto sotto la
propria tutela e incaricato delle seguenti missioni:
-
esprimere dei pareri sulle questioni poste dal Comitato comune, in particolare per
quanto concerne l’interpretazione e l’applicazione del CUU,
esaminare le proposte d’emendamento relative al CUU,
mettere in atto le procedure d’arbitraggio sollecitate dalle parti in contrasto.
Allegato 9
al Contratto Uniforme d'Utilizzazione (CUU)
Condizioni
per la visita tecnica di scambio dei carri
Applicabile dal 1° luglio 2006
01.01.2006
-2-
Allegato 9
Introduzione
L'attuale Allegato XII al RIV, applicabile dal 1° n ovembre 2002, è trasposto nel CUU,
attualizzato ed editato sotto forma di Allegato 9 (CUU). Le appendici 9, 10 e 11 sono state
integrate.
Le disposizioni annotate con un tratto a margine rappresentano le modifiche che sono
entrate in vigore alla data riportata in fondo alla pagina. Queste indicazioni sono state
lasciate per i destinatari delle ultime due edizioni (supplementi). Le pagine modificate o
aggiunte ex novo portano la data del 01.01.2012 in fondo alla pagina. L'Allegato 9 entra in
vigore alla stessa data del CUU (cfr. la data sulla prima pagina) e l'Allegato XII del RIV
decade allo stesso tempo.
Modifiche
Supplemento
N°
del
1
31/01/2008
2
01/01/2012
Supplemento
N°
del
01.01.2012
-3Allegato 9
Indice
1
2
2.1
2.2
2.3
3
3.1
3.2
4
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
5
5.1
5.2
5.3
-
GENERALITÀ
VISITA TECNICA DI SCAMBIO
Definizioni
Modalità operative
Conoscenze minime dei verificatori
CATALOGO DELLE ANORMALITÀ (APPENDICE 1)
Presentazione
Introduzione al Catalogo delle anormalità
SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (SGQ)
Definizioni generali
Pianificazione della qualità
Difetti e catalogo delle anormalità
Pianificazione dei controlli
Controllo della qualità
Metodi di controllo
Determinazione dei difetti
Valutazione dei risultati
Provvedimenti da adottare
INCORPORAZIONE DEI TRENI NELL’ACCORDO
Generalità
Principi, pianificazione, realizzazione
Esclusione dei treni dall’accordo
Appendice 1 – Catalogo delle anormalità e della loro classe di difetto per il sistema di
gestione della qualità
Appendice 2 – Definizione delle classi dei difetti
Appendice 3 – Ordine di grandezza dei campioni secondo ISO 2859 — parte 1
- Estratto dalla tabella II-A con soglia di accettazione per le classi di
difetto 4 e 5;
- Nota I: Procedura di Accettazione dei Treni in regime di fiducia
- Nota II: Procedura di Ritiro dei Treni dal regime di fiducia
Rapporto relativo all’incorporazione dei treni nell’accordo
Appendice 4 – Verifica della quota qR
Appendice 5 – Catalogo dei controlli secondo l’Appendice 1
Appendice 6 – Visita tecnica di scambio - Lista delle irregolarità ai carri ed ai carichi
Appendice 7 – Visita tecnica di scambio - Riepilogo e valutazione delle anormalità
constatate ai carri ed ai carichi
-4-
Allegato 9
Appendice 8 – Trattamento dei carri con cartiglio di manutenzione scaduto (dopo il
superamento del periodo di revisione)
Appendice 9 – Check-list per l’idoneità alla circolazione, catalogo dei controlli da
effettuare sui carri vuoti il cui periodo di revisione è scaduto da oltre 6 mesi
e da meno di 5 anni.
Appendice 10 – Posizionamento della maniglia del rubinetto del freno per freni ad aria
compressa
Appendice 11 – Modelli I, K, M, R1, U
-5-
1
Allegato 9
Generalità
1.1
Il presente allegato disciplina e descrive nella sua Appendice 1, nella misura in cui
esse possono essere garantite da una visita tecnica di scambio, le condizioni tecniche che
devono soddisfare obbligatoriamente i carri ed i sistemi di trasporto guidati, per essere
ammessi allo scambio tra due o più Imprese Ferroviarie (IF)
1.2
L’allegato descrive inoltre la procedura per l’assicurazione della qualità (punto 4)
che deve essere applicata quando le IF concludono degli accordi secondo la scheda UIC
471-2 “Condizioni tecniche per Io scambio dei carri merci tra imprese ferroviarie” (punto 4
e Appendice 5, 6 e 7) ed, in tal caso, costituisce una parte obbligatoria di detti accordi.
2
Visita tecnica di scambio
2.1
Definizioni
La nozione di “visita tecnica di scambio” è utilizzata nel presente allegato per
indicare la visita tecnica di cessione e/o accettazione definita nella scheda UIC
471-2.
2.2
Modalità operative
La visita tecnica di scambio è effettuata dai verificatori in una località stabilita di
comune accordo tra le IF partecipanti.
Consiste nel verificare la sicurezza d’esercizio dei carri e la loro idoneità alla
circolazione oltre che a rilevare le anormalità riconoscibili o definite nell’Appendice
1 (Catalogo delle anormalità) e ad adottare i provvedimenti necessari. Per rilevare
le anormalità, il (i) verificatore (i) deve (devono) percorrere i due lati del treno ed
esaminare accuratamente ciascun veicolo.
2.3
Conoscenze minime dei verificatori
I verificatori devono possedere le seguenti conoscenze:
- corrispondenti ad una formazione in un’officina nel settore meccanico od elettrico,
- nella manutenzione carri,
- sulle tipologie costruttive e sull’ uso dei carri,
- sulle tipologie costruttive e sul funzionamento dei freni,
- in materia di valutazione tecnica delle avarie ed anormalità presentate dai carri e
dal loro carico nonché delle loro conseguenze nella circolazione,
- in materia di assicurazione dei carichi secondo le Direttive per il Carico,
- relative allo scambio dei veicoli tra le Imprese Ferroviarie (IF) ed agli accordi
vigenti ai quali si riferisce.
I verificatori devono fruire di regolari aggiornamenti formativi.
-6-
3
Catalogo delle anormalità (Appendice 1)
3.1
Presentazione
Allegato 9
L’Appendice 1 contiene cinque colonne indicanti:
(1)
la denominazione dell’organo e gli aspetti del carico da controllare,
(2)
iI codice,
(3)
le anormalità con l’eventuale indicazione dei criteri e degli indizi che permettono di
individuarle. I paragrafi contrassegnati da un “•” segnalano la possibilità di trovare
l'avaria in causa, senza tuttavia richiedere la realizzazione dei controlli indicati.
(4)
i provvedimenti da adottare;
(5)
la classe di difetto corrispondente (unicamente per l’applicazione degli accordi
conclusi secondo la scheda UIC 471-2).
3.2
Introduzione al Catalogo delle Anormalità
3.2.1 Le quote indicate sono da misurare soltanto in caso di dubbio
3.2.2 Le Direttive per il carico,pubblicate separatamente, devono essere applicate
integralmente.
Sulla base di tale documento, i verificatori ricercano in particolare la presenza delle
anormalità indicate al punto 7 del Catalogo (Appendice 1). La colonna (3) del punto
7 riporta, tra parentesi, i riferimenti ai punti corrispondenti del tomo 1 delle Direttive
per il carico. In aggiunta alle anomalia menzionate al punto 7 i verificatori
controllano, inoltre, che il carico e la sua assicurazione non presentino altri difetti
individuabili visivamente e suscettibili di pregiudicare la sicurezza della circolazione.
In tale caso adottano i provvedimenti necessari.
3.2.3 Per la segnalazione delle anomalie e dei difetti, i verificatori utilizzano delle etichette
da incollare (modelli) descritte nell'Appendice 11 ed utilizzano, nella
corrispondenza scritta, i numeri di codice indicati nella colonna (2) dell’Appendice
1.
3.2.4 lI presente allegato non costituisce un elenco esaustivo di tutte le possibili
anormalità. In presenza di altre anormalità non riportate nel Catalogo, ma
suscettibili di compromettere la sicurezza della circolazione o pregiudicare
l’attitudine al trasporto, delle merci, spetta al verificatore di adottare le misure
necessarie.
-7-
4
Sistema di gestione della qualità (SGQ)
4.1
Definizioni di carattere generale
Allegato 9
Il sistema di gestione della qualità (SGQ) permette di garantire la qualità in
occasione dello scambio di carri tra IF. L’obiettivo è determinare la qualità tecnica
stabilita mediante controllo a campione secondo la norma ISO 2859.
Tale qualità tecnica dovrà essere documentata per iscritto e le IF dovranno adottare
i provvedimenti per mantenerla o migliorarla.
4.2
Pianificazione della qualità
Le esigenze e le caratteristiche della qualità sono definite nella pianificazione della
qualità e sono specificate nel catalogo dei controlli. L’obiettivo della qualità
convenuto dalle IF è di ottenere un valore cumulato per classe di difetto (VCD) ≤
1%.
4.3
Difetti e catalogo delle anormalità
4.3.1 E’ considerato difetto, qualunque scostamento rispetto ai criteri di qualità definiti nel
catalogo se questo scostamento ha come conseguenza una non conformità del
carro o del treno considerato rispetto alle esigenze stabilite, I carri sui quali siano
stati constatati dei difetti devono essere trattati conformemente al catalogo delle
anormalità dell'allegato 9 del CUU (Appendice 1).
4.3.2 Descrizione dei difetti
I difetti sono classificati come segue, in funzione della loro gravità (difetti minori,
maggiori e critici) e definiti all’appendice 2.
4.3.3 lI catalogo delle anormalità (Appendice 1) indica, oltre ai difetti/avarie elencati ed i
provvedimenti corrispondenti, anche le classi di difetto associate.
4.4
Pianificazione dei controlli
Il numero dei carri da controllare detto “lotto di controllo”, è determinato sulla base
del “lotto totale”. Il lotto totale include tutti i carri ceduti da un’IF ad un’altra in un
anno solare, compresi i carri dei treni in transito. Il lotto totale può essere scisso in
lotti parziali, ad esempio in base alle relazioni od ai punti di scambio . Partendo dal
lotto totale (o dai corrispondenti lotti parziali),si determina un “lotto di controllo” sulla
base della norma ISO 2859 (Appendice 3) che viene assunto, nel programma
annuale di controllo, come lotto di controllo teorico. Al momento della suddivisione
in lotti parziali definiti mensilmente si deve prendere in considerazione, per quanto
possibile, la curva di evoluzione annuale del numero di carri
Il lotto di controllo sarà determinato sulla base del livello di controllo II.
31.01.2008
-8Allegato 9
4.5
Controllo di qualità
La conformità delle visite tecniche di scambio è verificata dall’IF cessionaria nel
corso di controlli a campione.
Questi controlli sono effettuati non oltre la prima stazione di smistamento luogo di
visita tecnica, o la stazione di ricomposizione di un treno dalla IF cessionaria .
I controlli di qualità saranno effettuati prima della scomposizione o riorganizzazione
del treno e sono realizzati con le modalità operative descritte al punto 2.2.
4.6
Metodi di controllo
I metodi di controllo indicati nel catalogo (Appendice 5) significano:
4.7
CV
=
a vista:
controllo visivo
M
=
misura:
controllo mediante misurazione
SM
=
prova sonora:
controllo, mediante percussione con il martello
CF
=
azionare:
controllo di funzionamento
CA
=
muovere:
controllo per azionamento dell’organo
Determinazione dei difetti
I difetti e le avarie già trattate dalla lF che ha realizzato la visita tecnica di scambio
con i provvedimenti indicati nel catalogo dei difetti (Appendice 1) non devono
essere presi in considerazione come difetti. Se un carro è stato etichettato dall’IF
che ha realizzato la visita tecnica di scambio, saranno considerati ai fini del calcolo
del valore VCD soltanto i difetti non menzionati nell’etichetta. Gli stessi difetti rilevati
su più sottoinsiemi (quali gli stanti) come pure gli attrezzi per il bloccaggio o per il
carico e/o i dispositivi di assicurazione del carico non tolti, sono considerati, di
regola, come un difetto per carro o per unità di carico. Se sono stati rilevati difetti
alla struttura del carro o al carico con diverse valutazioni, si dovrà registrare solo
quello con la classe più elevata.
4.8
Valutazione dei risultati
4.8.1 I parametri da prendere in considerazione per la valutazione del numero dei difetti
nel SGQ è la natura dei difetti e non la loro frequenza di apparizione. A ciascun tipo
di difetto corrisponde un numero d’ordine riportato nel catalogo delle anormalità
(Appendice 1).
4.8.2 lI valore VCD utilizzato come mezzo di misura della difettosità dei lotti di controllo è
calcolato sotto forma di percentuale di difetti per cento unità di controllo. A tal fine i
difetti sono associati ad una classe in funzione della loro incidenza sull’attitudine al
trasporto e sulla sicurezza di circolazione; come segue:
- classe 3
indice 0,125/1
- classe 4
indice 0,4/1
- classe 5
indice 1/1
Il VCD si calcola per classe di difetti con la seguente formula:
VCD Cl dif. 3 [%] = 0,125 x ∑ Difetti della classe 3 x 100
Numero delle unita controllate
31.01.2008
-9-
Allegato 9
VCD Cl dif. 4 [%] = 0,4 x ∑ Difetti della classe 4 x 100
Numero delle unita controllate
VCD Cl dif. 5 [%] = 1,0 x ∑ Difetti della classe 5 x 100
Numero delle unita controllate
4.8.3 Le irregolarità rilevate devono essere comunicate mensilmente tra lF cedenti e
cessionarie secondo le liste previste nelle Appendici 6 e 7. In tale occasione
dovranno essere indicati, per ciascun VCD, il tipo di lotto totale e la quantità
controllata. Lo scambio d'informazioni secondo le Appendici 6 e 7 può essere
realizzato con diverse modalità, ed in particolare in forma elettronica.
4.9
Provvedimenti da adottare
Se l’obiettivo della qualità fissato al punto 4.2 di cui sopra non è raggiunto, l'IF che
ha realizzato la visita tecnica di scambio deve attuare misure correttive. Se
necessario, l’IF o le IF di transito devono essere informate dall’IF cessionaria. L’IF
che ha realizzato la visita tecnica di scambio deve informarne entro un mese l’ IF
cessionaria e, se del caso, l’IF o le IF di transito.
Ad iniziare dall’adozione di tali provvedimenti, dovrà essere scelto un campione
rappresentativo per ciascun mese in modo da poter giustificare il miglioramento.
Se necessario, l’IF cessionaria, d’accordo con l’IF o le IF di transito, può escludere
certi carri o i carri con un carico particolare dalla formazione dei treni interessati.
5
5.1
INCORPORAZIONE DEI TRENI NELL’ACCORDO
Generalità
Questa procedura è raccomandata alle IF che prevedono la conclusione di accordi.
La stessa si applica solo alle IF e per tutti i treni che fanno parte integrante
dell’accordo.
Per potere incorporare dei treni nell’accordo, indipendentemente dal valore
cumulato dei difetti, le IF applicano una procedura ispirata alla norma DIN/ISO 2859
(regole di campionatura per i controlli attribuiti, secondo il Livello di Qualità
Accettabile (NQA)
Allo stesso modo, un treno non può essere incorporato nell’accordo a meno che
l’accettabilità del lotto (all’occorrenza il treno stesso) è stata constatata per un
periodo definito.
Le direttive di campionamento, che figurano alla tavola II-A relativo al controllo
normale (appendice 3), forniscono criteri chiarissimi per ciò che concerne la
determinazione dell’accettabilità dei lotti di controllo (all’occorrenza i treni).
Dopo aver constatato che un treno è accettabile, l’IF responsabile della visita di
scambio e della verifica della qualità, invia per la firma alle IF partecipanti un
protocollo di verifica conformemente all’appendice 3.
I difetti critici rilevati durante il periodo di controllo sono da comunicare alle IF
partecipanti.
31.01.2008
- 10 -
Allegato 9
Tuttavia, dopo essere stati incorporati nell’accordo, questi treni devono rispettare
l’obiettivo di qualità convenuto (cioè un valore cumulato ≤ 1 % per classe di difetto).
5.2
Il trasporto di merci RID è oggetto di un paragrafo a parte.
Principi, pianificazione, realizzazione
Per l’applicazione di questa procedura:
• le classi di difetto 5 e 4 sono considerate a parte (la classe 3 non è considerata);
• un NQA è definito secondo la norma DIN/ISO 2859 come “la percentuale delle
unità di controllo non conforme”;
In rapporto ai difetti “K” (classe di difetto 5) valutati 1 su 1, e ai difetti “H” (classe
di difetto 4) valutati 0,4 su 1, le NQA di 1,0 per la classe di difetto 5 e di 2,5 per la
classe di difetto 4, corrispondono a una percentuale di 1, per ciò che riguarda le
unità di controllo non conformi.
• Il periodo minimo d’osservazione per ciascun treno è fissato a tre mesi;
• La qualità della visita tecnica di scambio è determinata mensilmente tra le IF per
realizzare il volume richiesto dal campionamento e i risultati sono scambiati in un
protocollo di verifica;
• L’accordo per la presa in carico di un treno è dato solo se la soglia di
accettazione definita per la classe di difetto 5 e 4 secondo la tavola II-A DIN/ISO
2859 (appendice 3), non è stata superata durante il periodo
d’osservazione/controllo.
Lo tavola I dell’appendice 3 descrive la procedura da applicare.
5.2.1 Esempio
Treno:
Giorni di circolazione:
Numero medio di carri
Numero annuale di carri
Numero di carri convenuti per il periodo di’osservazione (3 mesi)
Popolazione, secondo l’appendice 3, tavola I, livello di controllo II
Lettera di identificazione determinata
Dimensione del campione secondo l’appendice 3, tavola II
Numero mensile dei controlli
Soglia d’accettazione per la classe di difetto 5 (NQA di 1,0),
secondo l’appendice 3, tavola II
Soglia d’accettazione per la classe di difetto 4 (NQA di 2,5),
secondo l’appendice 3, tavola II
12345
7
32
11648
2912
1201 ÷ 3000
K
125
42
3
7
5.2.2 Risultato dei controlli
a) Numero dei difetti constatati dopo i 125 controlli:
1 difetto di classe 5, 9 difetti di classe 4.
31.01.2008
- 11 -
Allegato 9
Il treno 12345 non può essere inserito nell’accordo, la soglia di accettazione è
stata superata durante il periodo di osservazione per la classe di difetto 4.
Il periodo di osservazione sarà prolungato di un altro mese.
b) Numero dei difetti constatati dopo i 125 controlli:
4 difetti di classe 5, 3 difetti di classe 4.
Il treno 12345 non può essere inserito nell’accordo, la soglia di accettazione è
stata superata durante il periodo di osservazione per la classe di difetto 5.
Il periodo di osservazione sarà prolungato di un altro mese.
Un nuovo periodo di osservazione di te mesi è raccomandato se la soglia di
accettazione per la classe di difetto 5 o 4 è stata abbondantemente superata.
5.3
Esclusione dei treni dall’accordo
Lo schema II dell’appendice 3 descrive le procedure da applicare.
31.01.2008
- 12 -
- 13 -
Allegato 9
Catalogo delle anormalità e della loro classe di difetto per il sistema di gestione
della qualità
Indice
1
-
Rodiggio
2
-
Sospensione
3
-
Freno
4
-
Telaio del carro e dei carrelli
5
-
Organi di trazione e repulsione
6
-
Cassa
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
-
Cassa in genere
Carri coperti
Carri ad alte sponde
Carri pianali
Carri cisterna
Carri con equipaggiamenti speciali
7
-
Carichi ed unità di carico
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
7.6
7.7
7.8
-
Carico in generale
Mezzi di assicurazione del carico
Modi di carico e assicurazione del carico
Merci speciali
Elementi costitutivi specifici delle U.T.I.
Elementi di fissaggio delle unità di carico sui carri
Carico delle unità di carico
Marcatura codificata
- 14 -
-- riservato --
Appendice 1
- 15 -
Organi
Provvedimenti
Classe di
difetto
Scartare
4
Scartare
5
1.1.3
Cerchione allentato
Scartare
- marcature di controllo spostate o
- suono non chiaro alla percussione o
- cerchietto di sicurezza allentato o
- presenza di ruggine tra il cerchione ed
il corpo ruota su più di 1/3 della
circonferenza
5
1.1.4
Marcature di controllo
- assenti
- non identificabili chiaramente
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Rodiggio
1
Cerchione
riportato
1.1
Spessore inferiore a:
1.1.1
- carri atti a circolare a 120 km/h
(Carri muniti del contrassegno
SS oppure ”**”)……….. 35 mm
- altri carri 1 ……………. .. 30 mm
1.1.2
Cerchione
- rotto
- con fessurazioni longitudinali o
trasversali
Scartare
4
1.1.5
Cerchione spostato trasversalmente
Scartare
- cerchietto di sicurezza allentato o
visibilmente deformato
5
1.1.6
Avaria al cerchietto di sicurezza
- fessurato
- rotto
- mancante
5
Scartare
____________________________________________________________
1
Ivi compresi i carri che possono circolare a 120 Km/h solamente a vuoto
Appendice 1
- 16 -
Organi
Ruota
monoblocco
Codice
1.2
1.2.1
1.2.2
Anormalità / Criteri / Indizi
L’intaglio costituente la linea di fede del Scartare
limite d’usura non appare più con la
sua sezione trasversale visibile2
Surriscaldamento dovuto a frenatura
alterazione recente della pittura di 50
mm o più nella zona di raccordo
corona disco ruota
• tracce di ossidazione sulla corona
cerchione (ruote non pitturate)
• fusione delle suole freno
• deterioramento della superficie di
rotolamento con riporto di metallo
(vedere anche codice 1.3.4)
•
Cerchione
riportato o
corona
cerchione di
ruota
monoblocco
Provvedimenti
Classe di
difetto
4
Provvedimenti
secondo il
codice 1.7.1,
salvo per le
ruote frenate
con suole in
ghisa e la cui
marcatura
indica che
possono
sopportare forti
sollecitazioni
termiche
1.2.2.1
- con la distanza tra le facce interne K+R1 (isolare
entro le tolleranze
dal freno)
4
1.2.2.2
- con la distanza tra le facce interne
fuori tolleranza
Scartare
5
1.3
1.3.1
1.3.2
•
Larghezza B >140 mm, < 133 mm
Presenza di rifollamenti “S”
4
Scartare
Schiacciamento localizzato. Superficie Scartare
di contatto non regolare, o presenza di
appiattimento irregolare della coronacerchione
4
_______________________________________________________________________________________________________________
2
Nel caso di ruote con più tracce, la traccia esterna indica lo spessore minimo (linee di fede del limite
di usura)
31.01.2008
Appendice 1
- 17 -
Organi
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
1.3.3
Sfaccettatura di lunghezza
1.3.3.1
- > 60 mm su ruote Ø ≥ 630 mm
Scartare
4
1.3.3.2
- > 30 mm su ruote Ø < 630 mm
Scartare
4
1.3.4
Riporto di metallo
Scartare
4
1.3.4.1
- Ruote Ø ≥ 630 mm con riporto di
metallo > 60 mm di lunghezza o ≥ 1
mm di spessore
1.3.4.2
-
Ruote Ø ≥ 630 mm con riporto di
metallo > 10 mm ≤ 60 mm di
lunghezza e < 1 mm di spessore
K+R1 (isolare
dal freno)
3
1.3.4.3
-
Ruote Ø < 630 mm con riporto di
metallo > 30 mm di lunghezza o ≥ 1
mm di spessore
Scartare
4
1.3.4.4
-
Ruote Ø < 630 mm con riporto di
metallo > 10 mm ≤ 30 mm di
lunghezza o < 1 mm di spessore
K+R1 (isolare
dal freno)
3
1.3.5
Cavità, scagliature, sfogliature > 60 mm di Scartare
lunghezza sulla superficie di rotolamento
1.3.6
Cricche e intagli
1.3.6.1
Cricche sul bordo tra superficie
rotolamento e superficie laterale
1.3.6.2
Intagli con fondo ad angolo vivo sulle K
superfici laterali, la corona o la superficie
inferiore del cerchione, provocati da
utensili, freni di binario o morsetti di
serraggio,
- ad eccezione delle marcature
realizzate dal costruttore
4
1.3.7
Facce laterali ricoperte di pitture o sporche Scartare
da sostanze oleose o grasse
- eccettuate le marcature di controllo (4
marcature disposte a 90° l’una dall’altra)
5
di Scartare
4
5
31.01.2008
Appendice 1
- 18 -
Organi
Bordino
Codice
1.4
1.4.1
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Altezza del bordino Sh superiore a 36
Scartare
mm
• Infossatura del circolo di rotolamento
Classe di
difetto
4
1.4.2
Spessore del bordino Sd:
- ruota Ø ≥ 840 mm in generale:
Sd < 22 mm
- ruota Ø < 840 mm ≥ 630 (330) mm:
Sd < 27,5 mm
• bordino usurato
Scartare
5
1.4.3
Usura delle superfici attive
- qR ≤ 6,5 mm, cf. Appendice 4
• bordino a spigolo vivo
Scartare
5
1.4.4
Sbavatura o spigolo, sulla faccia attiva, Scartare
ad una distanza h > 2 mm dalla sommità
del bordino (cf. anche Appendice 4)
5
Ø della ruota
Ø del circolo
di rotolamento
Corpo
ruota
1.5
1.5.1
Fessurazioni o difetti riparati mediante Scartare
saldatura sul corpo ruota
5
1.5.2
Fessurazioni o rottura di una razza o Scartare
della corona
5
Appendice 1
- 19 -
Organi
Assile
Codice
1.6
1.6.1
1.6.2
1.6.3
Provvedimenti
Classe di
difetto
Avarie all’assile
- fessurato
- piegato (cf. anche Codice 1.7.1)
- difetti riparati con saldatura
- spigoli vivi
- tracce di sfregamento > 1 mm di
profondità
tracce di sfregamento < 1mm di
profondità, senza spigolo vivo
Scartare
5
K+R1 (isolare
dal freno)
4
Parti che sfregano sull’assile
Legatura + K,
eventualmente
R1 (isolare dal
freno). Se
impossibile:
Scartare
4
Anormalità / Criteri / Indizi
Verificare anche 1.6.1 e 1.6.2
Sala
montata
1.7
1.7.1
Scartamento E delle facce interne al di Scartare
fuori delle seguenti quote limite
- Ø ≥ 840 mm E compreso entro
5
1357 e 1363 mm
- Ø < 840 mm E compreso entro
1359 e 1363 mm
In tutti i casi di differenza di scartamento,
E max – E min > 2 mm
• tracce di svio
• tracce di scalettamento della ruota
sull’assile
• surriscaldamento (ruota monoblocco)
nella zona di raccordo “L” del disco
ruta con la corona cerchione
01.10.2012
Appendice 1
- 20 -
Organi
Codice
1.7.2
Caratteristiche
che
indicano
la
presenza
di difetti
di circolarità sulle
ruote
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
Tanciamento della copiglia del perno del
triangolo del freno
Rottura della staffa di sicurezza dei
triangoli freno (cf. anche codice 3.1.2)
Lucentezza delle rondelle dei perni dei
triangoli del freno
Zone lucide sulle molle interne (molla di
carico) (cf. anche il codice 2.5)
Perdita o allentamento degli ancoraggi a
“T” (cf. anche codice 2.5.5)
In presenza di
almeno 2 di
questi indizi
rilevati in
corrispondenza
di una ruota o
4
del suo intorno:
Etichetta K con
l’indicazione
“Probabile difetto
di circolarità”
Su carrelli Y25: fessurazioni o distacco
delle piastre d’usura al manganese
applicate alle guide dei parasala (cf.
anche codice 4.4.2)
Schiacciamento sulla superficie di
rotolamento, irregolarità della superficie di
contatto e sbavature irregolari della corona
del cerchione (vedere anche codice 1.3.2)
31.01.2008
Appendice 1
- 21 -
Organi
Boccola
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
Scartare
4
1.8
1.8.1
Boccola non ermetica
- perdita di lubrificante
- anormalità che permette l’entrata di
acqua o di polvere
(N.B: è ammessa la perdita di una cuffia
di protezione del cono di centraggio)
1.8.2
Alette della boccola che non assicurano
più le guide dell’assile
• aletta rotta
• posizione anormale della boccola
Scartare
5
1.8.3
Riscaldo boccola
- temperatura tale da non permettere più
di toccare la boccola con il dorso della Scartare
mano
• Tracce di ossidazione
5
Appendice 1
- 22 -
Organi
Codice
Sospensione
2
Molla a
lame
2.1
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
2.1.1
Foglie spostate in senso longitudinale di Scartare
oltre 10 mm rispetto alla staffa
• tracce lucide in prossimità della staffa
4
2.1.2
Foglia madre rotta o visibilmente crettata
Scartare
5
2.1.3
Mancante la parte rotta di una foglia
Scartare
4
2.1.4
Rottura senza parte mancante di una
foglia intermedia ad una distanza dal
centro della molla
2.1.4.1
- < di 1/4 della lunghezza della foglia
Scartare
4
2.1.4.2
- > di 1/4 della lunghezza della foglia
M
3
Appendice 1
- 23 -
Organi
Codice
2.1.5
2.1.6
Condizioni
aggiuntive
per le
molle
paraboliche
2.2
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Escursione insufficiente per la molla: Scartare
distanza verticale tra la staffa e le parti
fisse della cassa, del telaio o del telaio
del carrello, inferiore a 15 mm
• tracce recenti di contatto tra staffa e le
parti fisse del telaio o telaio del
carrello
• tracce recenti di contatto tra ruota e
telaio o pavimento/cassa
Scartare
Staffa allentata
- rottura, fessurazione della staffa
- cuneo mancante o inefficiente
• tracce di allentamento delle foglie
della molla
Classe di
difetto
5
5
2.2.1
Foglia madre o intermedia
2.2.1.1
rottura o fessurazione visibile
2.2..1.2
rottura nella staffa
• due lame si toccano sul 50% della loro
lunghezza
Scartare
5
Scartare
5
Scartare
4
K
3
2.2.2
Lama spostata longitudinalmente
2.2.2.1
- di oltre 10 mm
2.2.2.2
- di 10 mm o meno
• tracce lucide vicino alla staffa della
molla
01.01.2012
Appendice 1
- 24 -
Organi
Staffa danneggiata o allentata
- staffa rotta, fessurata
- orecchio del cuneo inferiore fessurato
- cordone di saldatura del cuneo
superiore rotto o crettato
Scartare
Classe di
difetto
5
Rotta
Scartare
5
Codolo della staffa uscito dal suo Scartare
alloggiamento
• posizione anomalo della boccola
5
Bielletta, anelli spostati, mancanti, rotti,
sganciati
Scartare
5
2.4.3
Perno fuoriuscito, mancante, privo di
dispositivi di assicurazione
Rimediare se
impossibile :
Scartare
5
2.4.4
Anelli della sospensione usurati o troppo
lunghi
• tracce recenti di contatto sul
longherone
K
4
Codice
2.2.3
Molla
elicoidale
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
2.3
2.3.1
Collega2.4
mento tra
molla e
2.4.1
boccola o
tra molla
e telaio
del
2.4.2
carrello
Appendice 1
- 25 -
Organi
Sospensione dei
carrelli
Y25 e
derivati
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
2.5
2.5.1
Molla principale di tara crettata o rotta
Scartare
5
2.5.2
Molla addizionale di carico spostata o
rotta
- su carro vuoto
K
3
Scartare
5
2.5.2.1
2.5.2.2
- su carro carico
•
difetto di orizzontalità della boccola
con il bilanciere
2.5.3
Anello (i) dell’ammortizzatore mancante
(i) rotto (i) o inefficace (i)
• tracce di contatto
2.5.3.1
- 1 anello per carrello
K
3
2.5.3.2
- più di un anello per carrello
Scartare
5
2.5.4
Supporto (i) di molla a contatto con il
telaio del carrello
2.5.4.1
- 1 supporto a contatto con carrello
K
3
2.5.4.2
- più di un supporto a contatto per
carrello
Scartare
5
2.5.5
Ancoraggio a T spostato o mancante
M
3
2.5.6
Tracce recenti di contatto tra il corpo
della boccola ed il telaio del carrello
• distanza < a 8 mm
Scartare
5
Appendice 1
- 26 -
Organi
Codice
Provvedimenti
3.1.1
Organi meccanici o parti della timoneria
distaccati o rotti
Verificare anche 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3
Riparazione
provvisoria,
K+R1 (isolare il
freno)
4
3.1.2
Staffa di sicurezza del triangolo del
freno inefficace
Riparazione
provvisoria, K
4
3.1.3
Rubinetto di isolamento del freno
(vedere anche appendice 10)
3.1.3.1
- inutilizzabile
Scartare
3
3.1.3.2
- posizione incerta
K+R1. (isolare
dal freno) Se
necessario:
Scartare
3
3.1.4
Dispositivo di cambio regime di
frenatura V/C o G/P inutilizzabile
Isolare dal freno 3
+ K+R1
3.1.5
Comando della valvola di scarico rotto
K+R1 (isolare
dal freno)
3
Suola in ghisa
- mancante
- rotta, crettata da parte a parte, anche
se è ancora tenuta insieme
dall’armatura metallica
- consumata, in modo tale che lo
spessore X in corrispondenza del
porta suole sia < 10 mm
Sostituire
Se impossibile
K + R1
(isolare il freno)
3
Freno
3
Parte
meccanica
(timoneria)
3.1
Suole del
freno
Classe di
difetto
Anormalità / Criteri / Indizi
3.2
3.2.1
01.01.2012
- 27 -
Organi
Codice
3.2.2
3.2.3
Anormalità / Criteri / Indizi
Suola in materiale composito
- mancante
- crettata dalla superficie di attrito fino al
bordo della lamiera di rinforzo (salvo il
giunto di dilatazione)
Materiale d’attrito
- sfaldamenti visibili del materiale d’attrito
per oltre ¼ della lunghezza della suola
o presenza di inclusioni metalliche
- distaccato dalla lamiera di supporto >
25 mm
- cretto > 25 mm nel senso della
circonferenza della ruota
- spessore minimo X < 10 mm
Suola del freno debordante
una suola del freno è considerata
debordante quando la sua faccia
esterna raggiunge la faccia esterna
della corona
•
Appendice 1
Provvedimenti
Classe di
difetto
3
Sostituire. Se
impossibile
K+R1 (isolare il
freno)
K+R1
(Isolare il freno)
4
01.01.2012
- 28 -
Organi
Parte
pneumatica
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Appendice 1
Provvedimenti
Classe di
difetto
3.3
3.3.1
Condotta generale
3.3.1.1
Condotta generale inutilizzabile
3.3.1.2
-- riservato --
3.3.2
Semi-accoppiamento
3.3.2.1
3.3.2.2
Scartare
4
Avariato, mancante ( i semiaccoppiamenti devono essere presenti
su tutti i raccordi del freno esistenti alle
due estremità del carro)
Sostituire
3
Semi-accoppiamento inutilizzato
pendente (se esistono due semiaccoppiamenti, soltanto uno deve
essere accoppiato)
Riappendere
3
Regolarizzare
l’accoppiamento
3.3.2.3
-- riservato --
3.3.3
Falso accoppiamento inutilizzabile
M
3
3.3.4
Freno pneumatico inutilizzabile senza
etichette
Verificare. Se
avariato: K+R1
(isolare il freno)
3
3.3.5
Rubinetto di testata
3.3.5.1
Inutilizzabile, non a tenuta , deformato,
maniglia mancante
Scartare
5
3.3.5.2
Dispositivo di arresto mancante o non
funzionante
K
4
Appendice 1
- 29 -
Organi
Lamiera
parascintille
Freno a
mano
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
3.4
3.4.1
Lamiera mancante o forata per
corrosione
K+R1 (isolare il
freno)
4
3.4.2
Lamiera pendente
Togliere la
lamiera K+R1
(isolare il freno),
se impossibile:
Scartare
4
3.4.3
In caso di trasporto di merci pericolose
per le quali il RID prescrive la lamiera
parascintille:
I carri ad assi singoli:
- tipo di lamiera parascintille non
conforme
• carri ad assi singoli senza
contrassegno
Isolare il freno
R1
5
3.5
Freno pneumatico inutilizzabile senza
etichette
3.5.1
Visibilmente inutilizzabile
K+R1
3
Appendice 1
- 30 -
Organi
Codice
Telaio del
carro e del
carrello
4
Telaio del
carro
4.1
Parasala
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
4.1.1
Telaio deformato verticalmente od
orizzontalmente
• altezza del respingente fuori
tolleranza (vedere codice 5.1.2
• deformazioni visibili
Scartare
5
4.1.2
Longherone, traversa di testa o
traversa intermedia sollecitazioni a
trazione che presentano una rottura od
una fessurazione
- rottura
- fessurazione trasversale che
partendo dal bordo dell’ala si
estende su più della metà dell’ala,
- fessurazione longitudinale > 100 mm
in corrispondenza dei supporti della
sospensione
- fessurazioni longitudinali > 150 mm
per le altre parti
- fessurazioni in corrispondenza delle
saldature visibili delle suddette parti
costitutive del telaio
Scartare
4
4.2.1
Deformato da pregiudicare la sicurezza
Scartare
5
4.2.2
Rotto
• Posizione anormale
Scartare
5
Scartare
M
5
3
Scartare
K
4
3
Scartare
5
4.2
4.2.3
4.2.3.1
4.2.3.2
Fissaggio
- allentato
- qualche bullone o chiodo allentato
ma il parasala è ancora fissato nella
sua posizione
4.2.4
4.2.4.1
4.2.4.2
Fessurazioni
- su più di ¼ della sezione orizzontale
- su ¼ o meno della sezione
orizzontale
- di qualsiasi estensione, in prossimità
o in direzione di un punto di fissaggio
4.2.4.3
31.01.2008
Appendice 1
- 31 -
Organi
Traversino
Codice
Classe di
difetto
Scartare
4
K
Scartare
3
4
Scartare
5
Scartare
4
Scartare
Distaccato, fessurato, rotto o
deformato
- spazio libero tra supporto della
sospensione e longherone
- metà o più degli elementi di fissaggio
mancanti o rotti
5
Scartare
5
4.3
4.3.1
Spessore di
guida
Provvedimenti
Anormalità / Criteri / Indizi
Mancante, rotto, visibilmente
deformato, scollegato
4.4
4.4.1
4.4.1.3
Spessore di guida mancante
Carri a carrelli:
- uno spessore mancante per asse
- più di uno spessore mancante per
asse
Carri non a carrelli:
- uno spessore mancante
Piastra di
usura al
manganese
su carrelli
Y25
4.4.2
Scollegata o mancante
Supporto
della
sospensione
di carro ad
assi
4.5
Collegamento telaio/
carrello
4.6
4.4.1.1
4.4.1.2
4.5.1
4.6.1
Difettoso, elemento di collegamento e
di fissaggio rotto, mancante od
inefficiente
• Carrello spostato
Carrello spostato
31.01.2008
Appendice 1
- 32 -
Organi
Treccia di
messa a
terra
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
4.6.2
4.6.2.1
Una o più trecce di messa a terra è
(sono) inefficace (i) (mancante (i),
avariata (e), scollegata (e))
• i punti di fissaggio permettono di
determinare la presenza della (e)
treccia (e)
K
3
4.6.2.2
Tutte le trecce di messa a terra sono
inefficaci
• i punti di fissaggio permettono di
determinare la presenza delle
trecce
Riparare se
impossibile:
Scartare
3
4.7.1
Elemento fessurato o visibilmente
deformato
Scartare
4
4.7.2
Elemento rotto
Scartare
5
4.7.3
Assemblaggio del telaio del carrello
Fissaggio con bulloni del telaio del
carrello
1 bullone mancante/rotto sullo stesso
asse
Sostituire
se impossibile
K+R1
(isolare il freno)
3
Scartare
5
4.7
Telaio del
carrello
4.7.3.1
4.7.3.2
Pattino,
molla del
pattino
2 bulloni mancanti/rotti sullo stesso
asse
4.8
4.8.1
Pattino rotto
4.8.1.1
- senza parte mancante
K
4
4.8.1.2
- con parte mancante
Scartare
5
4.8.2
Molla del pattino rotta
Scartare
4
Lubrificata
Scartare
4
Superficie
4.9
di attrito
del sistema
4.9.1
ammortizzatore
01.01.2012
Appendice 1
- 33 -
Organi
Organi di
trazione e
repulsione
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
5
Respingente 5.1
Tipo di
respingente
5.1.1
Tipi di respingente visibilmente
diversi ad una estremità del carro
K
4
Altezza dei
respingenti
5.1.2
Fuori tolleranza
- h < 940 mm (980 mm per le
carrozze)
- h > 1065 mm
•
differenza sensibile
dell’altezza tra i respingenti di due
veicoli consecutivi
Scartare
5
Piatto del
respingente
5.2
5.2.1
Mancante, rotto, deformato da non
assicurare più la sua funzione, piatto
rettangolare ruotato.
Scartare
5
5.2.2
Fissaggio sull’asta cava
5.2.2.1
Scartare
4
5.2.2.2
- 1/3 o più dei chiodi o bulloni
allentati
- meno di 1/3 dei chiodi o bulloni
allentati
K
3
5.2.3
Superficie di contatto
5.2.3.1
- non ingrassata
Ingrassare. Se
impossibile:
Scartare
5
5.2.3.2
- presenza di striature
Scartare
5
01.01.2012
Appendice 1
- 34 -
Organi
Asta cava
Codice
5.3
5.3.1
Classe di
difetto
Scartare
5
Fessurata nella zona di raccordo con
il piatto
Funzione alterata (anche a causa di
una lubrificazione insufficiente)
•
parti lucide
•
presenza di striature
Scartare
5
Scartare
5
Mancante o rotta
Scartare
5
5.4.2
Fessurata nella zona di raccordo
della base
Scartare
5
5.4.3
Fessurata longitudinalmente da non
assicurare più la guida dell’asta cava
Scartare
5
5.4.4
Fissaggio della custodia difettoso
5.4.4.1
- 2 o più bulloni allentati
• gioco tra custodia e traversa di
testa
Serrare i bulloni
+ M, se
impossibile:
Scartare
5
5.4.4.2
- 1 bullone mancante
Sostituire + M,
se impossibile:
Scartare
3
5.4.4.3
- 1 bullone allentato
Serrare + M, se
impossibile: K
3
Scartare
Scartare
4
4
5.5.2
Elementi antiurto sollecitati.
Scartare
• lunghezza del respingente
visibilmente ridotta
• indice di marca giallo in parte o
interamente scomparso *)
• asta cava distrutta o difforme *)
• indicatore mancante o deformato *)
5
5.5.3
Le strisce di attenzione dell’elemento
antiurto mancano o sono incomplete
4
5.3.3
Molleggio
dei
respingenti
ed elementi
antiurto
Provvedimenti
Mancante, rotta
5.3.2
Custodia
Anormalità / Criteri / Indizi
5.4
5.4.1
5.5
5.5.1
Respingente inefficace al punto da
permettere una compressione a
mano
- di oltre 15 mm su un respingente
- su entrambi i respingenti della
medesima estremità
Scartare
01.01.2012
*) secondo ciascun tipo di respingente
Appendice 1
- 35 -
Organi
Tenditore
Gancio di
trazione
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
5.6
5.6.1
Parte mancante, avariata o non
utilizzabile
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare. Se il
carro circola a
vuoto a
destinazione
della IF
proprietaria: K
3
5.6.2
Dispositivo di riposo danneggiato,
inutilizzabile o mancante
M
3
5.6.3
Tenditore pendente
Riagganciare.
Legare, se
necessario
3
5.7
5.7.1
Inutilizzabile o in cattivo stato
5.7.1.1
- rotto, fessurato (compreso il
becco)
Se possibile,
utilizzare l’altro
gancio, K.
Altrimenti:
Scartare
3
5.7.1.2
- girato
K
3
5.7.2
— riservato —
Appendice 1
- 36 -
Organi
Altri organi
di trazione
Ammortizzatore a
corsa lunga
(per es.
carro portacontenitori)
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
5.8
5.8.1
Scartare
Altri organi di trazione avariati
- lunghezza dell’aggancio tale da
non consentire di portare i
respingenti a contatto
- barra di trazione rotta, fessurata o
deformata
- conchiglia, bullone, chiavetta rotti,
fessurati, mancanti
- molleggio mancante
•
sporgenza visibilmente anormale
fra il gancio e la guida di trazione
4
5.8.2
Stato di accoppiamento del treno
difettoso
4
Regolarizzare
l’accoppiamento
5.9
5.9.1
Elemento scorrevole non in posizione K
centrata rispetto al telaio del carro
•
distanze diverse delle due
traverse di testa rispetto alla
cassa del carro
4
5.9.2
Assenza di segnalamento di punti di
pericolo (strisce in diagonale nere su
fondo giallo) sul carro con avancorpo
che può spostarsi rispetto al telaio in
caso di urto (dispositivo di
assorbimento di urti, ecc.), sulle
superfici che presentano pericolo e
che possono sovrapporsi
4
Scartare
Appendice 1
- 37 -
Organi
Cassa del
carro
Cassa in
generale
Iscrizioni
sui carri ed
unità di
carico
Codice
Classe di
difetto
6.1
6.1.1
6.1.1.11
6.1.1.12
6.1.1.13
Marcature ed iscrizioni mancanti,
illeggibili od incomplete
- numero del carro 3)
- marcatura “RIV”, “TEN-RIV” o un
contrassegno d’ammissione (TENG1, Sigla del Paese nel cartiglio di
omologazione)3) oppure
- contrassegno di accordo ( in caso
di iscrizione di Regime di scambio
41, 43, 48, 81, 83 o 85) 3)
- tara 3)
- massa frenata del freno a mano 3)
- limiti di carico 3)
- capacità dei carri cisterna 3)
- -- riservato –
- lunghezza del carro senza i
respingenti 3)
- avviso “alta tensione” sui carri con
montatoio d’accesso o scale di
altezza > 2 m sopra il piano del
ferro
- -- riservato -- -- riservato –
- -- riservato –
6.1.2
Cartiglio di manutenzione
6.1.2.1
Mancante, incompleto, illeggibile 3)
6.1.2.2
Eventuale prolungamento del
periodo di revisione di 3 mesi in
caso di iscrizione “+ 3M”
- ad iniziare da 15 giorni prima della
scadenza del periodo
6.1.1.1
6.1.1.2
6.1.1.4
6.1.1.5
6.1.1.6
6.1.1.7
6.1.1.8
6.1.1.9
6.1.1.10
6.1.2.3
Ossatura
della cassa
Provvedimenti
6
6.1.1.3
Revisione
(cartiglio di
manutenzione)
Anormalità / Criteri / Indizi
6.1.3
6.1.3.1
6.1.3.2
Eventuale prolungamento del
periodo di revisione di 3 mesi in
caso di iscrizione “+ 3M”
- periodo scaduto
Parti dell’ossatura danneggiate
- senza superamento del profilo
limite di carico
- con superamento del profilo limite
di carico
___________________________________________________________________
3)
Se tale anormalità è presente su un solo lato del carro: Modello K
Scartare
Scartare
4
4
Scartare
4
Scartare
Scartare
Scartare
Scartare
4
4
4
4
Scartare
4
Scartare
4
Scartare
3
K
3
4
Procedere
secondo App. 8
K
3
Scartare
5
01.01.2012
Appendice 1
- 38 -
Organi
Codice
Pareti anche 6.1.4
delle unità
di carico
6.1.4.1
Pavimento,
anche delle
unità di
carico
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
Foderina mancante, rotta, scheggiata K
o sconnessa; pannelli forati, rotti
3
6.1.4.2
Rischi di avarie al carico dovuto
all’umidità; rischio di perdita di merce
Rimediare se
necessario + K.
Se impossibile:
Scartare
4
6.1.5
Pavimento danneggiato
6.1.5.1
- senza rischio di perdita della
merce
- con rischio di perdita della merce
K
3
Rimediare se
necessario + K.
Se impossibile;
Scartare
4
6.1.5.2
31.01.2008
Appendice 1
- 39 -
Organi
Porte e
pareti
scorrevoli
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
6.1.6
6.1.6.1
Non completamente chiuse o non
bloccate
Chiudere e/o
bloccare. Se
impossibile
legare
saldamente + K.
Se impossibile:
Scartare
5
6.1.6.2
Mancanti o fuori guida
posizione anormale rispetto al telaio
Se possibile
rimettere in
posizione,
assicurare + K.
Se impossibile:
Scartare
5
- 40 -
Organi
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Appendice 1
Provvedimenti
Classe di
difetto
Appendice 1
- 41 -
Organi
Codice
6.1.6.3
Classe di
difetto
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Organi di guida o di chiusura
in cattivo stato:
- telaio della porta, cerniere,
catenacci, spranghe,
maniglie mancanti, rotti,
allentati, piegati.
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
3
6.1.6.4
- con rischio per la sicurezza
o di perdita di merce
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
5
6.1.6.5
Porte rotte o deformate
- senza rischio di
superamento del profilo
limite di carico o di perdita
di merce
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
3
- con rischio di superamento
del profilo limite di carico o
di perdita di merce
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
5
Montatoi, maniglie, scale,
passerelle in cattivo stato,
inutilizzabili
K
4
6.1.6.6
Organi vari
6.1.7
(montatoi,
mancorrenti,
scale,
6.1.7.1
passerelle,
pannelli per
iscrizioni)
Appendice 1
- 42 -
Organi
6.1.7.2
Pedane manifestamente assenti
K
Classe di
difetto
4
6.1.7.3
Pedane avariate che compromettono
la sicurezza del personale, strappate
o deformate fuori tolleranza (quota a
> 80 mm)
Scartare
4
6.1.7.4
Maniglie: assenti, avaria che mette
in pericolo la sicurezza del
personale, strappate o deformate
fuori tolleranza (quota b < 60 mm)
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
4
6.1.7.5
Fissaggio insufficiente
- di pannelli per iscrizioni
- di pannelli ribaltabili
- di porta-etichette
Riparazione
provvisoria + M.
Se impossibile:
Scartare
4
6.1.7.6
Mancanza
- di pannelli per iscrizioni
- di pannelli ribaltabili
- di porta-etichette
Etichettatura
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
3
6.1.7.7
Accessori amovibili mancanti, non
completi
M
3
6.1.7.8
Accessori amovibili non assicurati
Assicurare
4
6.1.7.9
Porta-segnali, occhielli per corde
assenti, inutilizzabili.
M
3
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
31.01.2008
Appendice 1
- 43 -
Organi
Equipaggiam
ento interno4)
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
6.1.8
6.1.8.1
Equipaggiamento interno difettoso:
•
braccio di ritenuta
•
guida di scorrimento
•
vasca di carico
•
anelli, ganci, occhielli
•
pareti divisorie
6.1.8.2
Riparazione
provvisoria,
rimediare con
l’aiuto di fissaggi
supplementari +
M
Se impossibile:
Scartare
3
Rimediare + K
Se impossibile:
Scartare
3
Scartare
5
Rimediare + K
Se impossibile:
Scartare
3
Scartare
4
5
Carri con dispositivi di fissaggio a
cinghie (vedi anche 6.6.7),
Carri per trasporto automobili,
calzatoie delle ruote (vedi anche
6.6.5.2)
Carri coperti
Portelli
d’areazione
6.2
6.2.1
6.2.1.1
6.2.1.2
Forcelle di
manovra,
cremagliere
Imperiale e
gocciolatoio
6.2.2
6.2.2.1
6.2.2.2
6.2.3
6.2.4
6.2.4.1
6.2.4.2
6.2.4.3
4)
Mancanti, danneggiati
- senza rischio di avarie alla merce
per umidità o di superamento del
profilo limite di carico
- con rischio di avaria alla merce
per umidità o di superamento del
profilo limite di carico
Sganciate, deformate allentate
- senza rischio di superamento del
profilo limite di carico
- con rischio di superamento del
profilo limite di carico
Coperto dell’imperiale o gocciolatoio
sollevato con pregiudizio per la
sicurezza o da non garantire la
ermeticità
Tetto apribile
- non completamente chiuso, non
bloccato
- uscito dalle guide
organi di manovra mancanti,
deformati, inefficienti
Chiudere e
bloccare la
copertura se
necessario + K.
Se impossibile:
Scartare.
Rimettere in
guida e
assicurare. Se
impossibile:
Scartare.
K
5
5
5
4
Equipaggiamento interno difettoso – Constatazione rilevata fuori dalla VT con una Visita Speciale
01.01.2012
Appendice 1
- 44 -
Organi
Carri ad alte
sponde
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
6.3
Sponde
6.3.1
laterali o pareti
di testata
6.3.1.1
oscillanti
6.3.1.2
6.3.1.3
Organi di
6.3.2
chiusura e di
funzionamento
delle pareti di
testa oscillanti 6.3.2.1
6.3.2.2
Profilato
6.3.3
superiore delle
sponde
6.3.3.1
Avariate
- senza rischio di perdita di merce o
di superamento del profilo limite di
carico
- con rischio di perdita di merce
- con rischio di superamento del
profilo limite di carico
M
3
Rimediare + K.
Se impossibile:
Scartare
Rimediare + K.
Se impossibile:
Scartare
4
Riparazione
provvisoria + K.
Se impossibile:
Scartare
3
5
Perni, alberi a camme, ganci di
chiusura, supporti degli alberi, etc.
mancanti, rotti, fessurati, inutilizzabili
- senza rischio per la sicurezza
- con rischio per la sicurezza
3
Deformato o rotto
- senza rischio di superamento del
profilo limite di carico
5
Rimediare + K.
Se impossibile:
Scartare
5
Abbassate e non assicurate
Bloccare se
impossibile,
Scartare
5
6.4.1.2
Abbassate e non assicurate ad
eccezione di quanto previsto dalla
tavola 3 delle Direttive di Carico
Rialzare ed
assicurare
5
6.4.1.3
Deformate senza rischio di perdita di
merce o di superamento del profilo
limite di carico
M
3
Forate o deformate con rischio di
perdita di merce
Rimediare + K.
Se impossibile:
Scartare
4
6.4.1.4
6.4.1.5
Deformate con rischio di perdita di
merce
Rimediare + K.
Se impossibile:
Scartare
5
6.3.3.2
Carri pianali
6.4
Sponde
6.4.1
6.4.1.1
- con rischio di superamento del
profilo limite di carico
31.01.2008
Appendice 1
- 45 -
Organi
Cerniere,
perni,
dispositivi di
chiusura
Codice
6.4.2
Mancanti, inutilizzabili, rotti
6.4.2.1
- senza compromettere la sicurezza
e senza rischio di perdita della
merce
- con rischio per la sicurezza e con
rischio di perdita della merce
6.4.2.2
Stanti
- amovibili
- girevoli
- scorrevoli
Travetti
ribaltabili
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
Riparazione
Se impossibile:
Scartare
3
Se non è
possibile
rimediare.
Scartare
5
4
6.4.3
6.4.3.1
Mancanti sebbene necessari per il
tipo di carico
6.4.3.2
Deformati, con superamento del
profilo limite di carico
6.4.3.3
Fessurazione o rottura dello stante o
del suo dispositivo di ritegno o di
fissaggio
Se la presenza
dello stante è
necessaria:
Scartare.
Altrimenti M
4
6.4.3.4
Catene degli stanti non agganciate
Rimediare
4
6.4.3.5
Assicurazione degli stanti inefficiente
Assicurare + K.
Se impossibile:
Scartare
4
M
3
5
6.4.4
6.4.4.1
Rotti, appoggio in legno od
articolazione inutilizzabili
6.4.4.2
Travetti amovibili non assicurati dagli
stanti laterali o dal carico
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
Fessurazione > di 1/4 della sezione
trasversale (della sella o dei tiranti)
Se vuoto: K
Se carico:
Scartare
4
Carri cisterna
6.5
Elementi di
collegamento
tra corpo del
serbatoio e
telaio
6.5.1
6.5.1.1
6.5.1.2
Cretti nei cordoni di saldatura
6.5.1.3
Mancanti meno del 10 % dei bulloni o K
chiodi di fissaggio del corpo del
serbatoio alla sella
6.5.1.4
Mancanti più del 10 % dei bulloni o
chiodi di fissaggio del corpo del
serbatoio alla sella
Scartare
4
4
31.01.2008
Appendice 1
- 46 -
Organi
Serbatoio
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
6.5.2
6.5.2.1
Tenuta non stagna, fuga perdita di
merce
Far chiudere
5
ermeticamente +
K. Se
impossibile
scartare
6.5.2.2
Deformazione con spigoli vivi senza
perdita di merce
K
4
Data di prova scaduta, trasporto di
merci RID
Equipaggiamento del
serbatoio
6.5.2.3
- cisterna piena, con eventuale
prolungamento del periodo di 3
mesi in caso di iscrizione “L” sul
serbatoio
Scartare
5
6.5.2.4
- cisterna vuota, non ripulita, con
eventuale prolungamento del
periodo di 3 mesi in caso di
iscrizione “L” sul serbatoio
K
5
6.5.3
Rivestimento del serbatoio, lamiera
para-sole, isolamento termico
K
4
Scartare
5
6.5.3.1
- danneggiato
6.5.3.2
- allentato
6.5.4
— riservato —
01.01.2012
- 47 -
Organi
Apparecchiature,
dispositivi di
riempimento e
vuotatura
inferiori
Codice
6.5.5
6.5.5.1
6.5.5.2
6.5.5.3
Anormalità / Criteri / Indizi
Perdita di merce
Appendice 1
Provvedimenti
Classe
di
difetto
Rimediare
Se impossibile:
Scartare
5
Scartare
4
Rimediare
Se impossibile:
Scartare
Rimediare
Se impossibile: M
4
6.5.5.4
Riservato
Rubinetto a saracinesca o tubature
di svuotamento difettose
Tappo di chiusura deve essere
chiuso ermeticamente (eccetto la
tubatura di equilibrio della fase
gas)
- carico RID
6.5.5.5
- carico non RID
6.5.5.6
Flangia di chiusura mancante o
allentata:
Flangia di chiusura con un bullone
di fissaggio mancante
Scartare
4
6.5.5.7
6.5.5.8
- carico RID
- carico non RID
Scartare
K
4
3
6.5.5.9
Flangia di chiusura: più bulloni di
fissaggio mancanti
L’indicatore del rubinetto a
saracinesca di fondo non è in
posizione “chiuso” dai due lati
- carro carico, oltre che carro
vuoto no ripulito (carico RID)
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
Chiudere il
rubinetto di fondo,
se impossibile:
Scartare.
5
6.5.5.11
- carro vuoto (carico non RID)
Chiudere il
rubinetto di fondo,
se impossibile: K
3
6.5.5.12
Bullone del comando d’urgenza
della valvola di fondo bloccato ( la
valvola sulla cisterna è aperta)
6.5.5.13
Organi di riempimento e
svuotamento aperti
6.5.5.14
Sicurezze visibili non efficaci
Svitare il comando 5
d’ urgenza. Se
impossibile :
Scartare
Rimediare. Se
5
impossibile:
Scartare
Rimediare. Se
4
impossibile:
Scartare
6.5.5.10
3
01.01.2012
Appendice 1
- 48 -
Organi
Apparecchiature,
dispositivi di
riempimento e
vuotatura
superiori
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
6.5.6
6.5.6.1
Perdita di merce / di gas dalle
apparecchiature (esclusi dispositivi
d’aereazione)
• Odore,
• Tracce di colature recenti,
persistenti
Scartare
5
6.5.6.2
Coperchio del duomo aperto o
mancante
Chiudere o far
chiudere. Se
impossibile:
Scartare
5
6.5.6.3
Altri dispositivi superiori di chiusura
non chiusi correttamente
Chiudere o far
chiudere. Se
impossibile:
Scartare
4
6.5.7
— riservato —
Appendice 1
- 49 -
Organi
Codice
Carri con
equipaggiamenti speciali
6.6
Carri con
copertura
scorrevole
telonata (per
es. Rils, Tams)
6.6.1
Anormalità / Criteri / Indizi
Copertura scorrevole non
regolarmente chiusa ed assicurata
• indicatore invisibile → chiusura
laterale aperta
Chiusura laterale
• Centine di estremità inclinate →
bloccaggio non realizzato
Bloccaggio superiore
Provvedimenti
Chiudere. Se
impossibile:
Scartare
Classe
di
difetto
5
Appendice 1
- 50 -
Organi
Carri con
copertura
telescopica
(per es.
Shimms)
Carri pianali a
carrelli per
trasporto
veicoli stradali
(per es. Saad)
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
6.6.6.2
6.6.2.1
Copertura telescopica non bloccata
Bloccare. Se
impossibile:
assicurare + K.
Se impossibile:
Scartare
5
6.6.2.2
Copertura esterna fuori guida
Scartare
5
6.6.3.1
Traversa mobile d’estremità
danneggiata
K
4
6.6.3.2
Traversa mobile d’estremità non
bloccata correttamente dai due lati
Bloccare. Se
impossibile.
Scartare
5
6.6.3.3
Sellette d’appoggio, bloccaggio delle Rimediare. Se
impossibile.
sellette, catene di assicurazione od
occhielli delle catene di assicurazione Scartare
non in condizione di funzionare
6.6.3.4
Zeppe di arresto delle ruote
danneggiate
6.6.3
M
4
3
Appendice 1
- 51 -
Organi
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
ACTS *) Carro
con telaio
girevole
6.6.4
6.6.4.1
Telaio girevole avariato
K
4
*)
6.6.4.2
Sicurezza di blocco del telaio girevole
non efficiente o non chiusa
- posizione della leva di chiusura
non certa e non bloccata4
- stanti non posizionati e non
assicurati4
- Arresto a scatto (caviglia di
sicurezza) difettoso e maglia non in
posizione di chiusura4
Assicurare e
bloccare. Se
impossibile:
Scartare
5
6.6.4.3
Sistema di sorveglianza pneumatica
Mettere in
della sicurezza del telaio girevole non sevizio
in servizio e non etichettata
4
6.6.4.4
Sistema di sorveglianza pneumatica
della sicurezza del telaio girevole
attivata
Controllare il
sistema di
sicurezza del
blocco telaio
ruotante, se non
sono rilevate
anomalie:
mettere fuori
servizio + K
3
6.6.4.5
Sicurezza contro il sollevamento dei
contenitori, non efficiente
- Leve di chiusura in posizione
incerta4
Assicurare. Se
impossibile:
Scartare
5
6.6.4.6
Sicurezza contro lo spostamento dei
contenitori, non efficiente
Scartare
5
Sistema di
trasporto di
container
scorrevoli
4
Rispettare le condizioni d’impiego del sistema del telaio girevole
Appendice 1
- 52 -
Organi
Carri per il
trasporto di
automobili
Codice
6.6.5
6.6.5.1
6.6.5.2
6.6.5.3
6.6.5.4
6.6.5.5
Avaria dei dispositivi di sollevamento
e abbassamento, delle passerelle e
dei ponticelli di passaggio
Avaria delle calzatoie o delle guide
per le ruote, della maniglia a
manovella
Sponde di testa e ponticelli di
passaggio -se presenti- non rialzati
né assicurati
Piano di carico superiore, dispositivo
indicatore non inserito
Piano di carico superiore non
assicurato
6.6.5.9
6.6.5.10
6.6.6
Il piano superiore non poggia sulle
camme di appoggio (è sospeso per i
cavi)
Il piano superiore è caricato e non
rispetta completamente il profilo
limite di carico
Passerelle sopra agli assi centrali
non manovrabili liberamente sui carri
carichi
•
Distanza ≤ 100 mm tra le ruote
del veicolo e le passerelle
Avaria meccanica dell’appoggio e del
fissaggio alle piastre intercomunicanti
degli assi centrali
•
Deformate, rotte, crettate, parti
mancanti
- Carro vuoto
- Carro carico
Valvole non chiuse e non bloccate
6.6.6.1
- carri vuoti
6.6.5.6
6.6.5.7
6.6.5.8
Carri con
scarico
automatico
Anormalità / Criteri / Indizi
6.6.6.2
6.6.7
Carro con
attrezzature
d’ancoraggio 6.6.7.1
(per es. Snps,
Roos, Ealos)
- carri carichi
Attrezzature d’ancoraggio
inutilizzabili, non perfettamente
fissate, insufficienti o non bloccate
Provvedimenti
Classe
di
difetto
K
4
M
3
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Assicurare
4
Assicurare. Se
impossibile:
Scartare
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Scartare
5
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
5
K
Scartare
4
5
Chiudere e
bloccare. Se
impossibile: K
3
Chiudere e
bloccare. Se
impossibile:
Scartare
4
Rimediare. Se
impossibile:
assicurare + K
4
4
5
5
01.01.2012
Appendice 1
- 53 -
Carico
Codic
e
Carichi ed
unità di carico
7
Carico in
generale
Ripartizione
del carico sul
carro
7.1
Provvedimenti
Carico visibilmente spostato
• legature strappate
• carico fuori dai dispositivi di arresto
• carico non centrato
Carico non correttamente ripartito (3.3)
telaio non orizzontale
• differente altezza dei repulsori (3.5)
• differente distanza staffa molle/telaio
(3.5)
• flessione importante del telaio del
carro (3.4)
Pacchi, fasci, balle, cataste sconnessi,
non correttamente legati (1.5)
Scartare
5
Scartare
5
Scartare
4
Insufficiente legatura in unità di piccoli
oggetti cilindrici (1.5)
Scartare
4
7.1.5.1
Superamento non autorizzato del
profilo limite di carico (4.1)
Scartare
5
7.1.5.2
Superamento del profilo limite di carico
non segnalato
• modello U mancante
Ridotti
• carico che oltrepassa la traversa di
testa (4.2)
Scartare
5
Scartare
5
Superati (3.2) criterio visivo:
• differente altezza dei respingenti
• distanza staffa della molla/telaio
troppo piccola
Superati (3.2) constatazione mediante:
• dati della spedizione superiori ai
limiti di carico iscritti
• dispositivi di misurazione,
apparecchi diagnostici
Scartare,
Dopo aver
riposizionato il
carico: K
Scartare,
Dopo aver
riposizionato il
carico: K
5
Distanze orizzontali e verticali (spazi
liberi) tra i carichi o tra carico e carro
scudo non rispettate (4.3)
Scartare
5
7.1.1
7.1.2
Condizionamento,
assicurazione
del carico
7.1.3
Ingombro
massimo
ammissibile
del carico
7.1.5
7.1.4
Spazi da
lasciare liberi
7.1.6
Limiti massimi
di carico
7.1.7
7.1.7.1
7.1.7.1
Carro scudo
Anormalità / Criteri / Indizi
Classe
di
difetto
5
7.1.8
01.01.2012
- 54 -
Carico
Codice
Copertone, reti 7.1.9
Anormalità / Criteri / Indizi
Appendice 1
Provvedimenti
Fissaggio insufficiente, difettoso o
effettuato mediante elementi di
fissaggio non conformi alle Direttive
di Carico (6.1, 6.2)
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Classe
di
difetto
4
Mezzi per
l’assicurazione del carico
7.2
Pareti o
sponde del
carro
7.2.1
Carico che oltrepassa le pareti e le
sponde del carro ed è
insufficientemente assicurato (5.4.1)
Scartare
5
7.2.2
Carico che poggia sulle pareti, i bordi
o le porte ostacolando il loro
funzionamento, suscettibile di
danneggiarle o che presenta un
rischio per la circolazione (2.3)
Scartare
4
Carico insufficientemente assicurato
dagli stanti (2.5 e 5.4.1)
Scartare
5
7.2.3.2
Assenza delle legature necessarie tra Scartare
stanti laterali contrapposti (2.5)
5
7.2.3.3
Carico appoggiato che deforma gli
stanti (2.5)
Scartare
5
7.2.3.4
Carico in appoggio pesante e/o
suscettibile di danneggiare gli stanti
laterali nel caso di spostamento
longitudinale (2.5)
Scartare
4
7.2.4
Non conformi (5.4.3)
- insufficienti
- inefficaci
- non correttamente fissati al
pavimento
Scartare
5
7.2.5
Non conformi (5.4.4, 5.5.4)
7.2.5.1
- materiali non idonei o non omologati Scartare
5
7.2.5.2
- fissaggio non corretto od
insufficiente
5
7.2.5.3
- allentate
Stanti
Mezzi di
assicurazione
fissati con
chiodi
Legature per
l’assicurazione diretta e
indiretta
7.2.3
7.2.3.1
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
Appendice 1
- 55 -
Carico
Intercalari
puntoni e selle
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe
di
difetto
7.2.6
7.2.6.1
Non conforme (5.5.5, 5.6.2, 5.8.1)
- danneggiati
- non adatti
- insufficienti
- mal disposti
- sconnessi
Scartare
5
7.2.6.2
Presenti ma non necessari
Rimediare
3
Residui di
carico
7.2.7
Residui di carico non rimossi
possono nuocere alla sicurezza
5
Tipi di carico e
assicurazione
del carico
7.3
Rimuovere.
Se impossibile
scartare
In generale
7.3.1
Scartare
5
Merce che può
essere
sollevata dagli
spostamenti
d’aria (ad es.
rottami
metallici
leggeri, tavole
leggere)
7.3.2
Carico instabile o male assicurato
(5.1)
Merce non od insufficientemente
coperta (5.2.1, 5.3.2)
Scartare
5
Merce (tralicci,
trucioli
metallici, ecc)
che possono
cadere
(vibrazioni,
urti)
7.3.3
7.3.3.1
Distanza insufficiente tra la merce ed
il bordo superiore delle pareti del
carro (5.2.2)
• merci che superano i bordi
superiori
Carico con cumulo troppo alto (5.3.1)
Scartare
5
Scartare
5
Sovrapposizione non corretta (5.8)
- ripartizione irregolare sul
pavimento
- troppo alta
- accatastamento inammissibile
- legatura insufficiente
- distanze insufficienti tra un carico
suscettibile di oscillare ed il profilo
limite di carico
- carichi cilindrici non
sufficientemente assicurati
Scartare
5
7.3.3.2
7.3.4
Merci
sovrapposte
01.01.2012
Appendice 1
- 56 -
Carico
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
Classe di
difetto
Carico con
superficie
d’appoggio
insufficiente e
che può
danneggiare il
pavimento del
carro
7.3.5
7.3.5.1
Intercalari insufficienti o assenti (2.2)
• pavimento danneggiati
K
3
Carico
concentrato
su carro
pianale
7.3.5.2
Carico eccessivamente concentrato
(3.4)
Scartare
5
- intercalari esistenti, materiale
inappropriato
- intercalari esistenti, dimensioni
insufficienti
Carico che
può ribaltarsi
7.3.6
Non assicurato contro il ribaltamento
(5.7)
Scartare
5
Carico
inclinato
7.3.7
Non puntellato in modo affidabile
(5.7)
Scartare
5
Carico che
può rotolare
7.3.8
Insufficiente assicurazione contro il
rotolamento (5.6.1, 5.6.2)
Scartare
5
Appoggia su dispositivi non
appropriati (5.5.1)
Scartare
4
Scartare
5
Scartare
3
Scartare
4
Carico che
può slittare
longitudinalmente
7.3.9
7.3.9.1
- intercalari
- guide
- slitte
7.3.9.2
Guida laterale non presente o
insufficiente con rischio di
superamento del profilo limite di
carico o dei limiti di carico (5.5)
7.3.9.3
Mancanza dello spazio libero
necessario (5.5.2)
7.3.9.4
Mancanza di limitazione agli
slittamenti necessari (5.5.3)
Appendice 1
- 57 -
Carico
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
Merci speciali
7.4
Veicoli,
macchinari su
ruote o su
cingoli
7.4.1
Zeppatura e o sistemi di
assicurazione inidonei (5.6.3)
Elementi
mobili di
veicoli e di
macchinari
7.4.2
Non correttamente immobilizzati
7.4.2.1
- senza rischio di superamento del
profilo limite di carico
7.4.2.2
- con rischio di superamento del
profilo limite di carico
Carico che
poggia su più
carri
7.4.3
Modalità di carico/di assicurazione
non conforme (5.9)
Elementi
costituenti le
U.T.I. in
particolare per
il trasporto
verticale o
orizzontale
7.5
Classe
di
difetto
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
5
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Scartare
3
Scartare
5
5
Dispositivo di bloccaggio delle zampe Legare con filo
d’appoggio inefficace, mancante,
di ferro. Se
difettoso
impossibile:
Scartare
Porte di testa delle UTI non
completamente chiuse o fissate
(salvo il caso di porte caricate l’una
contro l’altra)
4
7.5.2.1
- Porte non chiuse
5
7.5.2.2
- Una sola chiusura efficiente per
UTI e per porta
- Nessuna chiusura efficiente per
UTI e per porta
Chiudere. Se
impossibile:
Scartare
Rimediare
Rimediare
5
Scartare
5
K
K
Se non è
possibile il
trasporto in
sicurezza
Scartare
3
5
7.5.1
7.5.2
7.5.2.3
Elementi per il
fissaggio delle
U.T.I. sul carro
Provvedimenti
3
7.6
7.6.1
Pezzo d’angolo inferiore danneggiato
7.6.2
7.6.2.1
7.6.2.2
Selletta deformata, danneggiata
- su carro vuoto
- su carro carico
31.01.2008
Appendice 1
- 58 -
Carico
Carico delle
U.T.I.
Codice
Anormalità / Criteri / Indizi
7.6.3
Perno di aggancio del semirimorchio
non bloccato nella selletta
7.6.4
Selletta non utilizzata e non bloccata
7.6.5
Volantino di movimentazione della
selletta non bloccato, ed
eventualmente fuori profilo limite
7.6.6
Elementi mobili (p. es. caviglie mobili,
maniglie per manovratori)
7.6.6.1
Senza rischio di eccedenza del profilo
limite
7.6.6.2
Con rischio di eccedenza del profilo
limite
7.6.7
Gli elementi anti-urto delle sellette
deformati
7.6.7.1
Provvedimenti
Bloccare. Se
impossibile:
Scartare
Mettere in
posizione e
bloccare. Se
impossibile
assicurare
provvisoriament
e+K
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
Classe
di
difetto
5
3
4
Rimediare. Se
impossibile:
Assicurare
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
3
Carro carico
Scartare
5
7.6.7.2
Carro vuoto
K, chiudere il
rubinetto
d’isolamento di
emergenza
4
7.7
7.7.1
U.T.I. troppo pesante per il carro
Scartare
5
7.7.2
I pezzi d’angolo non sono tutti
impegnati dalle rispettive caviglie
Scartare
5
7.7.3
Caviglie delle piastre di appoggio
ribaltabili non rialzate ne assicurate
Rialzare e
assicurare. Se
impossibile:
Scartare
5
7.7.4
Sospensioni pneumatiche del
semirimorchio non sgonfie
Sgonfiare. Se
impossibile:
Scartare
5
5
31.01.2008
Appendice 1
- 59 -
Carico
Codice
Classe
di
difetto
3
Anormalità / Criteri / Indizi
Provvedimenti
7.7.5
Semi-rimorchi: barre anti-incastro
mobili non rialzate e non in posizione,
se il tipo di costruzione lo permette,
senza contatto con il carro portante
Rimediare,
alzare mettere in
posizione e
bloccare
7.7.6
Semi-rimorchio con codifica P:
Contatto fra parti del semirimorchio
ed il carro eccettuate ruote e selletta
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
7.7.7
Semi-rimorchi con codificazione N:
caricati su carri con codice di
compatibilità N (tecnica Novatrans)
Le parti dl semi-rimorchio (se non
attraverso le ruote, le slitte e i
longheroni appositi) a contatto con il
carro portante.
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
7.7.8
Zeppatura non corretta delle ruote
del semirimorchio
Rimediare. Se
impossibile:
Scartare
4
7.7.9
Spostamento del carico nella U.T.I.
Scartare
5
•
deformazione del telone
7.8
Marcatura
codificata nel
trasporto
intermodale
7.8.1
Codifica scaduta o illeggibile
Scartare
5
7.8.2
Assenza di codifica del carro per il
trasporto di U.T.I. autorizzate
Scartare
5
Assenza della targa di approvazione
CSC
Scartare
4
Unità di Carico 7.8.3
(UTI)
01.01.2012
- 60 -
― riservato ―
31.01.2008
- 61 -
Appendice 2
Definizione delle classi di difetto
Classe di
difetto
1
Definizione
Difetti senza importanza, senza incidenza sull'attitudine al
trasporto e sulla sicurezza della circolazione
Valore del
difetto
0,002
Non considerato nel sistema QMS
2
Difetti con una modesta incidenza sull'attitudine al trasporto
0,05
3
Non considerato nel sistema QMS
Difetti minori
0,125
Difetti con incidenza notevole sulla attitudine a circolare e
difetti con incidenza sulla utilizzazione dei carri (mancanza di
iscrizioni, iscrizioni errate)
4
Difetti maggiori
0,4
5
Difetti per i quali l'attitudine al trasporto non è più assicurata
o che possono presentare un rischio per la circolazione.
Difetti che possono comportare danni alle persone
(Personale che opera sui carri)
Difetti critici
1,0
Difetti con conseguenze considerevoli per la sicurezza della
circolazione e difetti che presentano un pericolo immediato
per la sicurezza della circolazione.
31.01.2008
- 62 -
— riservato —
Appendice 2
Appendice 3
- 63 -
Ordine di grandezza dei campioni secondo ISO 2859 - Parte 1
Estratto della Tavola I: lettere indicanti l’ordine di grandezza dei campioni
Popolazione
2
9
16
26
51
91
151
281
501
1201
3201
10001
35001
150001
500001
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
a
8
15
25
50
90
150
280
500
1200
3200
10000
35000
150000
500000
l’infinito
Livello di controllo generale
I
II
III
A
A
B
A
B
C
B
C
D
C
D
E
C
E
F
D
F
G
E
G
H
F
H
J
G
J
K
H
K
L
J
L
M
K
M
N
L
N
P
M
P
Q
N
Q
R
Estratto della Tavola II – A direttive di campionamento semplice per prove e controlli
normali
Lettere di
identificazione
A
B
C
D
E
F
G
H
J
K
L
M
N
P
Q
R
NQA
Dimensione del
campione
2
3
5
8
13
20
32
50
80
125
200
315
500
800
1250
2000
1
2,5
Soglia di accettazione per
classe di difetto 5
classe di difetto 4
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
1
2
1
3
2
5
3
7
5
13
7
17
-
31.01.2008
Appendice 3
- 64 -
Esempio I - Procedura per l’inclusione di un treno nell’accordo di fiducia
Controllo della qualità
Determinazione del numero
dei controlli per un periodo
di 3 mesi ( vedi punto 5)
Numero dei difetti di
classe 4 o 5 raggiunto
nel periodo di
controllo di 3 mesi
consecutivi
Accettazione del treno in
regime di fiducia (VTS)
No
No
Si
Numero dei difetti di
classe 4 o 5 raggiunto
nel periodo di
controllo di 3 mesi
consecutivi
Proroga del periodo di
controllo per la qualità di un
mese supplementare
Si
Esempio II Procedura per l’esclusione di un treno nell’accordo di fiducia
Tutti i treni sono in
regime di accordo di
fiducia (VTS)
Treno considerato
non conforme
Pericolo per la
sicurezza
dell’esercizio, controlli
di la qualità, rapporti
Si etc.
di difetto, proteste
Vedere “Accettazione dei treni
per il regime di fiducia” (VTS)
No
Treno rimane in regime
di fiducia (VTS)
Si
Misure
correttive
No
Esclusione del treno dal
regime di fiducia (VTS)
Decisione
individual
e di una
IF
Si
Oggetto di
misure
correttive
raggiunte
Trattamento specifico dei carri
(frontiera) Dettaglio dei
provvedimenti sui carri di volta in
volta.
31.01.2008
Appendice 3
Rapporto relativo all’ ”Incorporazione dei treni nell’accordo”
Relazione IF 1 – IF 2 – IF 3 – IF 4 e senso inverso nel 2007
Treno
Origine e destino del treno
Numero medio dei carri
Giorno di circolazione per settimana
IF che ha effettuato la visita tecnica di scambio
Luogo della visita tecnica di scambio
Controllo teorico (3 mesi)
Controllo teorico per mese
Soglia d’accettazione max per cl. di difetto 4 in 3 mesi
Soglia d’accettazione max per cl. di difetto 5 in 3 mesi
IF che ha effettuato il
controllo per la qualità
Numero
Numero dei
carri visitati
Gennaio
Febbraio
Marzo Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
cl. difetto 4
cl. difetto 5
Osservazioni
L’incorporazione del treno dentro l’accordo è accettata
31.01.2008
IF 1
IF 2
IF 3
IF 4
Data della firma
Data della firma
Data della firma
Data della firma
- 66 -
Appendice 3
Codice di difetto, classe, quantità, breve descrizione
Codice secondo Allegato 9 CUU
Classe difetto
Quantità
Breve descrizione
31.01.2008
Appendice 4
Verifica della quota qR
Il bordino della ruota deve presentare un valore della quota qR sempre superiore a 6,5 mm
e nessun spigolo o sbavatura sul suo profilo esterno, a distanza maggiore di 2 mm dalla
sommità del bordino.
Figura 1 Profilo ammissibile della parte esterna del bordino
- 68 -
Appendice 4
Figura 3
Bordino di ruota accettabile
Bordino di ruota non accettabile
Figura 4
Bordino di ruota con spigoli vivi o con formazione di sbavature
Bordino di ruota accettabile
Bordino di ruota non accettabile
Appendice 5
69
Codice
1.1.1
1.1.2
1.1.3
1.1.4
1.1.5
1.1.6
1.2.1
Carri
Tutti i carri
Tutti i carri
1.2.2.1
1.2.2.2
1.3.1
1.3.2
Tutti i carri
Organo
Spessore del cerchione
Cerchione
Cerchione
Ruota cerchiata
Cerchione
Cerchietto di sicurezza
Corone cerchione (ruota monoblocco)
Corone cerchione (ruota monoblocco)
salvo ruote con suole in ghisa e la cui
marcatura indica che possono sopportare
forti sollecitazioni termiche
Corone cerchione (ruota monoblocco)
salvo ruote con suole in ghisa e la cui
marcatura indica che possono sopportare
forti sollecitazioni termiche
Cerchione
Superficie di rotolamento
1.3.3.1
1.3.3.2
1.3.4.1
Superficie di rotolamento
Superficie di rotolamento
Superficie di rotolamento
1.3.4.2
1.3.4.4
1.3.4.3
Superficie di rotolamento
1.3.5
1.3.6.1
Superficie di rotolamento
Superficie di rotolamento
1.3.6.2
Superficie di rotolamento
Superficie di rotolamento
Esigenze per la qualità
Rispetto delle quote
Né rotto, né fessurato
Serrato, non ruotato, suono chiaro, presenza di ruggine ≤ 1/3
della circonferenza
Marcature di controllo chiaramente identificabili
Serrato, non spostato lateralmente
Presente, non fessurato, non rotto,
Linea di fede del limite d’usura visibile con la sua intera
sezione trasversale
Senza surriscaldamento termico dovuto a frenatura
Criteri di
1)
controllo
CV, M
CV, SM
CV, SM
Classe di
difetto
4
5
5
CV
CV, SM
CV
CV
4
5
5
4
CV
4
Rispetto delle tolleranze in caso di surriscaldamento termico
dovuto a frenatura
CV, M
5
Larghezza del cerchione rispettata
Assenza di schiacciamento sulla superficie di rotolamento
Assenza d’irregolarità della superficie di contatto e assenza di
sbavature irregolari della corona cerchione
Ruota Ø ≥ 630 mm, senza sfaccettature > 60 mm
Ruota Ø < 630 mm, senza sfaccettature > 30 mm
Ruota Ø > 630 mm, assenza di riporto di metallo > 60 mm di
lunghezza o > 1 mm di profondità
Nessun riporto di metallo > 10 mm di lunghezza o < 1 mm di
profondità
Ruota Ø < 630 mm assenza di riporto di metallo > 30 mm di
lunghezza o > 1 mm di profondità
Assenza di cavità nè scagliature > 60 mm
Assenza di cricche sul bordo laterale della superficie di
rotolamento/ piano laterale della superficie di rotolamento
Assenza di intagli con fondo a spigolo vivo sulle facce laterali
(cerchione e coronacerchione) ad eccezione delle marcature
di costruzione
CV, M
CV
4
4
CV, M
CV, M
CV, M
4
4
4
CV
3
CV
4
CV, M
CV
4
5
CV
4
Catalogo dei controlli secondo l’Appendice 1
1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento
dell’organo)
31.01.2008
Appendice 5
70
Codice
Carri
1.3.7
Facce laterali della superficie di
rotolamento
Bordino
Bordino
Bordino
Bordino
1.4.1
1.4.2
1.4.3
1.4.4
Tutti i carri
1.5.1
Tuffi i carri
Corpo ruota
1.5.2
1.6.1
Tutti i carri
Corpo ruota
Assile
1.6.2
Tutti i carri
Assile
1.6.3
Tutti i carri
Assile
1.7.1
Tutti i carri
1.7.2
1)
Organo
Ruota
Ruota e suo intorno
Esigenze per la qualità
Assenza di grasso, assenza di vernice, salvo le 4
marcature di controllo
Altezza Sh rispettata
Spessore del bordino rispettato, senza spigolo vivo
Quota qR rispettata, senza spigolo vivo
Assenza di sbavature o di spigoli sulla faccia attiva ad una
distanza h >2 mm dalla sommità del bordino
Senza fessurazioni, assenza di difetti riparati mediante
saldatura
Senza rotture né fessurazioni della razza o della corona
Non avariato, senza tracce di sfregamento solcature di
profondità > 1 mm senza spigolo vivo
Non avariato, senza tracce di sfregamento (solcature) a
spigolo vivo ≥ 1 mm
Senza parti che sfregano sull’assile, Verificare anche
1.6.1 e 1.6.2
Senza spostamenti laterali sull’assile; “E” conforme
Presenza di uno al massimo dei criteri di seguito descritti
su una ruota o nel suo intorno:
copiglia del perno del triangolo del freno tranciata,
rottura della staffa di sicurezza del triangolo del freno (cf.
anche codice 3.1.2),
lucentezza delle rondelle dei perni dei triangoli del freno,
zone lucide sulle molle interne (molla di carico) (cf. anche
codice 2.5)
perdita o allentamento degli ancoraggi a “T” (cf. anche
codice 2.5.5)
sui carrelli Y 25
fessurazioni o distacco delle piastre d’usura al manganese
applicate alle guide dei parasala (vedi anche punto 4.4.2)
vedere anche codice 1.3.2
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
CV
5
CV, M
CV, M
CV, M
CV, M
4
5
5
5
CV
5
CV
CV, M
5
5
CV, M
4
CV
4
CV, M
5
Verificare
4
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
71
Codice
Carri
Organo
Esigenze per la qualità
1.8.1
1.8.2
1.8.3
Tuffi i carri
Corpo della Boccola
Corpo della Boccola
Boccola
Boccola a tenuta
Non ruotata, non danneggiata, guida dell’assile assicurata
Boccola non surriscaldata
2.1.1
2.1.2
2.1.3
2.1.4.1
Tuffi i carri
Foglie della molla
Foglie della molla
Foglie della molla
Foglie della molla
spostate rispetto alla staffa < 10 mm
Foglia madre né rotta, né visibilmente crettata
Nessuna parte di foglia mancante
Foglie senza rotture ad una distanza < 1/4 dal centro della
staffa
Foglie intermedie integre
Distanza ≥ 15 mm tra la staffa e la parte della cassa o
telaio, assenza di tracce recenti di contatto
Integra, serrata, cuneo presente ed efficace
Fessurate o rotte in modo non visibile
Non rotta nella staffa (nessuna lama della molla in contatto
su oltre il 50 % della sua lunghezza)
Foglie non slittate longitudinalmente oltre 10 mm
Foglie non spostate longitudinalmente
Integra, serrata, cuneo efficace
Codolo della staffa della molla apposto nel suo
alloggiamento
Posizionato nel suo alloggiamento
Presenti, non spostati, intatti, non sganciati
Presente, non fuoruscito, con dispositivi di assicurazione
Non usurato, né troppo lungo
Non rotta
2.1.4.2
2.1.5
2.1.6
2.2.1.1
2.2.1.2
2.2.2.1
2.2.2.2
2.2.3
2.3.1
Foglie della molla
Molla a balestra
Tutti i carri
Tutti i carri
2.4.1
2.4.2
2.4.3
2.4.4
2.5.1
Tutti i carri
2.5.2.1
Carri vuoti
2.5.2.2
Carri carichi
2.5.3.1
2.5.3.2
Tutti i carri
Tutti i carri
Staffa della molla a balestra
Molla parabolica
Molla parabolica
Molla parabolica
Molla parabolica
Staffa della Molla parabolica
Molla elicoidale
Codolo della staffa della molla
Bielletta, anello
Perno
Anello di sospensione
Molle elicoidali: molla principale I molla di
tara
Molle elicoidali: molla addizionale I molla di
carico
Molle elicoidali: molla addizionale I molla di
carico
Anelli dell’ammortizzatore per carrello
Anelli dell’ammortizzatore per carrello
Criteri di
1)
controllo
CV
CV
CV, controllo
manuale
CV, M
CV
CV
CV, M
Classe
di difetto
4
5
5
4
5
4
4
CV, M
CV M
3
5
CV
CV
CV
5
5
5
CV, M
CV
CV
CV
4
3
5
5
CV
CV
CV
CV
CV
5
5
5
4
5
In posizione, non rotta
CV
3
In posizione, non rotta
CV
5
Nessun anello mancante, rotto, danneggiato o inutilizzabile
CV
3
Al massimo un anello mancante, rotto, danneggiato o
CV
5
inutilizzabile
1)
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
72
Codice
2.5.4.1
Carri
Tutti i carri
2.5.4.2
2.5.5
Tuffi i carri
Tutti i carri
CV
5
Ancoraggio a T
CV
3
Sospensione
Senza tracce recenti di contatto
CV
5
Timoneria del freno
Nessuna parte pendente o mancante
Verificare anche 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3
Presente ed in buono stato
CV
4
CV
4
Utilizzabile
Posizione certa
Manovrabile
CF
CV, azionare
CF
3
3
3
Presente, senza rotture
CV
3
CV, M
3
CV, M
3
Elementi di attrito
Condotta generale
Presente, non rotta, con spessore superiore al minimo
richiesto
Presente, assenza di fessurazioni a partire dalla superficie
d’attrito fino al bordo della lamiera di rinforzo. Assenza di
sfaldamenti del materiale d per oltre ¼ della lunghezza
suola. Spessore superiore al minimo richiesto.
Nessun distacco del materiale di attrito dalla lamiera di
supporto > 25 mm e nessun cretto > 25 mm nel senso
della circonferenza della ruota.
Non debordanti lateralmente
Utilizzabile
CV
CV
4
4
Semiaccoppiamento del freno
Semiaccoppiamento del freno
Presenti, in buono stato
Agganciati, uno soltanto accoppiato
CV
CV
3
3
Falso accoppiamento del freno
Presente, utilizzabile
CV
3
Freno pneumatico
In caso d’isolamento: etichettare regolarmente
CV
3
Rubinetto d’isolamento del freno
Rubinetto d’isolamento del freno
Maniglia di cambiamento di regime:
vuoto/carico, G/P
Comando della valvola di scarico
3.2.2
Tutti i carri
-riservatoTutti i carri
Tuffi i carri
3.3.2.3
3.3.3
-riservatoTutti i carri
3.3.4
Suola del freno in ghisa
Suola del freno in materiale composito
3.2.3
3.3.1.1
3.3.1.2
3.3.2.1
3.3.2.2
Classe di
difetto
3
3.1.3.1
3.1.3.2
3.1.4
Tuffi i carri
Criteri di
1)
controllo
CV
Staffa di sicurezza
3.2.1
Esigenze per la qualità
Nessun supporto presenta tracce di contatto o è in
contatto con il telaio del carrello
Non più di un supporto presenta tracce di contatto o è in
contatto con il telaio del carrello
Presente, avvitatura serrata
3.1.2
3.1.5
1)
Un supporto di molla per carrello
Supporto di molla
2.5.6
3.1.1
Organo
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
73
Codice
3.3.5.1
3.3.5.2
3.4.1
3.4.2
Organo
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Rubinetto di testata
Rubinetto di testata, dispositivo d’arresto
Lamiera parascintille
Lamiera parascintille
Utilizzabile, a tenuta, non piegato, maniglia presente
Presente, visibilmente in buono stato
Presente, non forata per corrosione
Correttamente fissata
CV, CF
CV
CV
CV
5
4
4
4
Lamiera parascintille
Il carro porta la marcatura prevista secondo l’Allegato 11
del CUU punto 2.10, lamiera parascintille autorizzata
CV
5
Freno a mano
Visibilmente in stato di funzionare
NS
3
Telaio
Longherone, traversa di testa e traversa
intermedia
CV
CV, M
5
4
Parasala
Visibilmente senza deformazioni, né sghembo
Non rotti, fessurazioni < ½ della lunghezza dell’ala,
fessurazioni longitudinali di lunghezza < 100 mm in
corrispondenza del supporto della sospensione, altrove
< 150 mm, nessuna fessurazione sulle saldature visibili
Non deformato al punto da compromettere la sicurezza
CV
5
4.2.2
Parasala
Non rotto
CV
5
4.2.3.1
Parasala
Fissaggio efficace, non allentato
CV
5
4.2.3.2
Parasala
Fissaggio nessun bullone o chiodo allentato
CV
3
4.2.4.1
Parasala
Senza fessurazioni su oltre 1/4 della sezione orizzontale
CV, M
4
4.2.4.2
Parasala
Senza fessurazioni
CV
3
4.2.4.3
Parasala
Senza fessurazioni in prossimità o in direzione di un punto
di fissaggio
Presente, non rotto, nè visibilmente deformato.
CV
5
CV
4
3.4.3
3.5.1
4.1.1
4.1.2
4.2.1
4.3.1
1)
Carri
Tutti i carri
Per trasporti
di materie
pericolose
in carri ad
assi per le
quali il RID
prescrive la
presenza di
lamiere
parascintille
Tutti i carri
equipaggiati
Tutti i carri
Tutti i carri
Tutti i carri
Traversino
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
31.01.2008
Appendice 5
74
Codice
4.4.1.1
4.4.1.2
4.4.1.3
4.4.2
4.5.1
4.6.1
4.6.2.1
4.6.2.2
4.7.1
4.7.2
4.7.3.1
4.7.3.2
4.8.1.1
4.8.1.2
4.8.2
4.9.1
Tutti i carri
Tutti i carri
con carrelli Y
Tutti i carri
equipaggiati
Tutti i carri
Tutti i carri
Tutti i carri
con carrello Y
Tutti i carri
con carrello Y
Tutti i carri
Tutti i carri
5.1.1
Tutti i carri
5.1.2
5.2.1
Tutti i carri
5.2.2.1
5.2.2.2
5.2.3.1
5.2.3.2
1)
Carri
Organo
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
guida del parasala (carro a carrelli)
guida del parasala (Carro a carrelli)
guida del parasala (Carro ad assi)
Piastra d’usura al manganese
Nessuna guida mancante per asse
Non più di una guida mancante per asse
Presenti
Fissata, presente
CV
CV
CV
CV
3
4
5
4
Supporto della sospensione
In buono stato, correttamente fissato
CV
5
Collegamento carrello / telaio
Intatto, non spostato, elementi di collegamento e di
fissaggio presenti ed efficienti
Tutte presenti, non avariate, ben fissate
Almeno una presente ed efficiente
Non rotto, non visibilmente deformato
Nessun elemento costitutivo rotto
Nessun bullone mancante/rotto del fissaggio dei
longheroni interni
Almeno due bulloni mancanti/rotti del fissaggio dei
longheroni interni nello stesso asse
Non rotto (senza parti mancanti)
Non rotto (con parti mancanti)
Nessuna molla rotta
Non lubrificata
CV
5
CV
CV
CV
CV
CV
3
3
4
5
3
CV
5
CV
CV
CV
CV
4
5
4
4
Visibilmente dello stesso tipo
CV
4
Nelle tolleranze
Presente, non rotto, deformato ma funzionale, piatto
rettangolare non ruotato
Non più di 1/3 di chiodi o bulloni allentati
Nessun chiodo o bullone allentato
Ingrassata
CV, M
CV
5
5
CV
CV
CV
4
3
5
Assenza di striature
CV
5
Treccia di messa a terra
Treccia di messa a terra
Telaio del carrello
Telaio del carrello
Assemblaggio del telaio del carrello
Assemblaggio del telaio del carrello
Pattino
Pattino
MoIla del pattino
Superficie di attrito del sistema
ammortizzatore
Tipo di respingente a una estremità del
carro
Altezza dei respingenti
Piatto del respingente
Piatto del respingente
Piatto del respingente
Superficie di contatto dei piatti dei
respingenti
Superficie di contatto dei piatti dei
respingenti
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
75
Codice
5.3.1
5.3.2
5.3.3
5.4.1
5.4.2
5.4.3
5.4.4.1
5.4.4.2
5.4.4.3
5.5.1
5.5.2
5.5.3
5.6.1
5.6.2
5.6.3
5.7.1.1
5.7.1.2
5.7.2.
5.8.1
5.8.2
1)
Carri
Tutti i carri
Tutti i carri
Tuffi i carri
carri
contrassegnati
carri
contrassegnati
Tutti i carri
Tutti i carri
- riservato Tutti i carri
Organo
Asta cava
Asta cava
Asta cava
Custodia
Custodia
Custodia
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
CV
CV
CV
CV
CV
CV, M
5
5
5
5
5
5
CV, CA
CV, CA
CV, CA
CV, M
5
3
3
4
Elementi antiurto
Presente, non rotta
Nessuna fessurazione nella zona di raccordo con il piatto
Funzione non alterata (lubrificata)
Presente, non rotta
Nessuna fessurazione nella zona di raccordo con la base
Nessuna fessurazione longitudinale da non assicurare più
la guida dell’asta cava
Serrati (meno di 2 bulloni allentati)
Presenza di tutti i bulloni
Serrati ( meno di 1 bullone allentato)
Efficiente, quote rispettate, non rotto, nessun respingente
comprimibile a mano per non oltre 15 mm o nessuno di
due respingenti comprimibile
non sollecitati
CV
5
Marcatura per gli elementi antiurto
Presente, visibile e in buono stato
CV
4
Tenditore di aggancio
Dispositivo di riposo del tenditore
Maniglia del tenditore
Gancio di trazione
Gancio di trazione
Presente, non danneggiato, completo
Presente, utilizzabile, non avariato
Agganciata
Utilizzabile, non rotto né fessurato
Non ruotato
CV
CV
CV
CV
CV
3
3
3
3
3
Altri organi e dispositivi di trazione
Presenti, non rotti né fessurati, nessuna sporgenza
anormale
Accoppiati correttamente nel treno
CV
4
CV
4
Bulloni di fissaggio custodia
Bulloni di fissaggio custodia
Bulloni di fissaggio custodia
Molleggio del respingente
Agganci
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
76
Codice
5.9.1
5.9.2
6.1.1.1
6.1.1.2
6.1.1.3
6.1.1.4
6.1.1.5
6.1.1.6
6.1.1.7
Carri
Tutti i carri
Carri con il
codice di
scambio della
prima cifra del
numero da 0 a 3
Carri con regime
di scambio 41,
43,45,81,83 o 85
Tuffi i carri
Carri cisterna
Ammortizzatori a lunga corsa
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Efficienti, elemento scorrevole in posizione mediana,
intatto
Presente
Presente, leggibile, completo
Presente, leggibile
CV
4
CV
CV
CV
4
4
4
Contrassegno di accordo
Presente, leggibile, completo
CV
4
- Tara
- Massa frenata del freno a mano
- Limiti di carico
- Capacità autorizzata
Presente, leggibile, completa
Presente, leggibile, completa
Presenti, leggibili, completi
Presente, leggibile, completa
CV
CV
CV
CV
4
4
4
4
CV
4
Segnalazione dei punti di pericolo
- Numero del carro
Marcatura ”RIV” o un contrassegno
d’ammissione
(TEN-G1, sigla del Paese nel
cartiglio di omologazione)
6.1.1.8
- riservato -
6.1.1.9
Tuffi i carri
- Lunghezza esclusi i respingenti
Presente, leggibile, completa
CV
4
6.1.1.10
Carri muniti di
scale
- riservato - riservato - riservato Tutti i carri
- Avviso di alta tensione
Presente, e riconoscibile
CV
4
- Iscrizione di revisione
Revisione, eventualmente + 3M, se
iscritto
Revisione, eventualmente + 3 M, se
iscritto
Ossatura della cassa
Presente, leggibile, completa
Presenza di modello K, nei 15 giorni prima della scadenza
CV
CV
3
3
Non scaduta, correttamente etichettato secondo
l’appendice 8
Intatta
CV
4
CV
3
Ossatura della cassa
Senza avarie che compromettono la sicurezza di
circolazione
CV, M
5
6.1.1.11
6.1.1.12
6.1.1.13
6.1.2.1
6.1.2.2
6.1.2.3
6.1.3.1
6.1.3.2
1)
Organo
Tutti i carri
interessati
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
77
Codice
6.1.4.1
Carri
Tutti i carri
interessati
6.1.4.2
6.1.5.1
Tutti i carri
interessati
6.1.5.2
6.1.6.1
Organo
Pareti
Senza avarie che provochino la bagnatura o la perdita di
merce
Integro, in buono stato
CV
4
CV
3
Integro, in buono stato, senza rischio di perdita della
merce
Completamente chiuse ed assicurate
CV
4
CV
5
Presenti, non fuori guida, senza superamento del profilo
limite di carico
Organi di guida e di chiusura in buono stato
Organi di guida e di chiusura senza avarie che
compromettono la sicurezza o che possono causare
perdita di merce
Intatte
CV, M
5
CV
CV
3
5
CV
3
Senza avarie che compromettono la sicurezza di
circolazione
Utilizzabili
CV
5
CV
4
Presenti (se manifestamente necessari)
Senza avarie compromettenti la sicurezza del personale,
non danneggiati, deformazione in tolleranza
Presenti, senza avarie compromettenti la sicurezza del
personale, non danneggiati, deformazione in tolleranza
Correttamente fissati
CV
CV, M
4
4
CV, M
4
CV
4
Presenti
CV
3
Presenti secondo le iscrizioni
Assicurati
Presenti, utilizzabili
Presenti, senza avarie
Senza avarie, utilizzabili, non riparabili
Presenti, senza avarie
Senza avarie che compromettano la sicurezza e la
conservazione della merce o che impegnino il profilo limite
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV, M
3
4
3
3
5
3
5
Pavimento
Porte e pareti scorrevoli
Porte e pareti scorrevoli
6.1.6.3
6.1.6.4
Porte e pareti scorrevoli
Porte e pareti scorrevoli
E, Ea
6.1.6.6
6.1.7.1
Porte
Porte
Tutti i carri
6.1.7.2
6.1.7.3
Montatoi, scale, passerelle, maniglie e
mancorrenti
Marciapiedi
Marciapiedi
6.1.7.4
Maniglie
6.1.7.5
Pannelli per iscrizioni, pannelli
ribaltabili, porta-etichette
Pannelli per iscrizioni, pannelli
ribaltabili, porta-etichette
Accessori amovibili
Accessori amovibili
Porta-segnali, occhielli per corde
Equipaggiamenti interni
Equipaggiamenti interni
Portelli d’areazione
Portelli d’aerazione
6.1.7.6
6.1.7.7
6.1.7.8
6.1.7.9
6.1.8.1
6.1.8.2
6.2.1.1
6.2.1.2
1)
Carri coperti
Carri coperti
Carri coperti
Classe di
difetto
3
Integre, in buono stato
6.1.6.2
6.1.6.5
Criteri di
1)
controllo
CV
Pareti
Pavimento
Tutti i carri
interessati
Esigenze per la qualità
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento
01.01.2012
dell’organo)
Appendice 5
78
Codice
Carri
6.2.2.1
6.2.2.2
6.2.3
6.2.4.1
6.2.4.2
6.2.4.3
6.3.1.1
Carri ad alte
sponde
6.3.1.2
6.3.1.3
6.3.2.1
Tutti i carri
6.3.2.2
6.3.3.1
6.3.3.2
6.4.1.1
6.4.1.2
Carri pianali
Organo
Forcella di manovra a cremagliera
Forcella di manovra a cremagliera
Imperiale
Gocciolatoio
Tetto apribile
Tetto apribile
Organi visibili di comando e di
bloccaggio
Sponde laterali o pareti di testa
oscillanti
Sponde laterali o pareti di testa
oscillanti
Sponde laterali o pareti di testa
oscillanti
Organi di chiusura e di comando delle
pareti di testa oscillanti (per es. perni,
alberi a camme, gancio d’arresto e
supporto d’albero)
Organi di chiusura e di comando delle
pareti di testa oscillanti (per es. perni,
alberi a camme, gancio d’arresto e
supporto d’albero)
Profilo superiore delle sponde
Profilo superiore delle sponde
6.4.1.3
6.4.1.4
Sponde laterali e di testa abbassate
Sponde laterali e di testa assicurate
(secondo le direttive di carico tabella 3,
non ammesse)
Sponde laterali e di testa
Sponde laterali e di testa
6.4.1.5
Sponde laterali e di testa
Agganciata, non deformata, correttamente fissata
Senza superamento del profilo limite di carico
Senza avarie, a tenuta
Presente, integro, senza avarie
Assicurato, chiuso
Nelle guide
Presenti, integri, efficienti
Criteri di
1)
controllo
CV
CV, M
CV
CV
CV, M
CV
CV
Classe di
difetto
3
5
4
4
5
5
4
Integre, chiuse, a tenuta
CV
3
Integre, a tenuta, chiuse. Se danneggiate, senza rischio di
perdita di merce
Integre, a tenuta, chiuse. Se danneggiate, senza rischio di
superamento del profilo limite di carico
Integri, senza rotture né fessurazioni, efficienti.
CV
4
CV
5
CV
3
Integri, senza rotture né fessurazioni, efficienti. Se avariati
I mancanti: assenza di rischi per la sicurezza
CV
5
Integro e non deformato
Integro e non deformato. Se rotto o deformato; senza
rischio di superamento del profilo limite di carico
Assicurate
Rimontate
CV
CV
3
5
CV
CV
5
5
Non deformate
Integre, non deformate. In caso di danneggiamenti o
deformazione: senza rischio di perdita di merce
Non deformate. Se deformate, senza rischio di
superamento del profilo limite di carico
CV, M
CV
3
4
CV
5
Esigenze per la qualità
1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2006
Appendice 5
79
Codice
Carri
6.4.2.1
6.4.2.2
Cerniere, perni, dispositivi di chiusura
Cerniere, perni, dispositivi di chiusura
6.4.3.1
6.4.3.4
6.4.3.5
6.4.4.1
Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli)
alloggiamenti, supporti e staffe di
appoggio
Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli)
alloggiamenti, supporti e staffe di
appoggio
Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli)
supporti e staffe di appoggio
Catene degli stanti
Blocco degli stanti
Travetti ribaltabili
6.4.4.2
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Presenti, utilizzabili, senza avarie
Presenti, utilizzabili, senza avarie. Se assenti o
danneggiati: senza rischio per la sicurezza o senza rischio
di perdita di merce
Presenti se necessari
CV
CV
3
4
CV
5
Senza superamento del profilo limite di carico
CV
5
Integri
CV
4
Agganciate
Efficiente
Integri
CV
CV
CV
4
4
3
Travetti amovibili
Assicurati dagli stanti o dal carico
CV
4
Sella del serbatoio
Senza fessurazioni> 1/4 della sezione
CV, M
4
6.5.1.2
6.5.1.3
Sella del serbatoio
Sella del serbatoio
CV
CV
4
4
6.5.1.4
Sella del serbatoio
CV
4
6.5.2.1
6.5.2.2
Serbatoio
Serbatoio
CV
CV
5
4
6.5.2.3
Serbatoio pieno, carico di merci RID
CV
5
6.5.2.4
CV
5
6.5.3.1
Serbatoio vuoto, pulito, carico di merci
RID
Equipaggiamento del serbatoio
CV
4
6.5.3.2
Equipaggiamento del serbatoio
Senza cretti nei cordoni di saldatura
Presenti tutti i chiodi o bulloni di fissaggio del corpo del
serbatoio alla sella
Presenza del 90% dei chiodi o bulloni di fissaggio del
corpo del serbatoio alla sella
Ermetico, nessuna fuga, nessuna perdita di merce
Nessuna deformazione con spigoli vivi (senza perdite di
merce)
Data di prova non scaduta, prolungamento del periodo di
3 mesi in caso d’iscrizione “L” sul serbatoio
Data di prova non scaduta prolungamento del periodo di
3 mesi in caso d’iscrizione “L” sul serbatoio
Rivestimento d’isolamento termico, lamiera para-sole in
buono stato
Rivestimento d’isolamento termico, lamiera para-sole
correttamente fissata
CV
5
6.4.3.2
6.4.3.3
6.5.1.1
6.5.4.
1)
Organo
Carri cisterna
- riservato -
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
80
Codice
6.5.5.1
Carri
Carri cisterna
6.5.5.2
6.5.5.3
6.5.5.4
6.5.5.5
6.5.5.6
6.5.5.7
6.5.5.8
6.5.5.9
6.5.5.10
6.5.5.11
6.5.5.12
6.5.5.13
6.5.5.14
6.5.6.1
6.5.6.2
6.5.6.3
6.5.7
1)
Carri cisterna
Organo
Armature, Organi di riempimento e di
vuotatura inferiori
- riservato Valvole o tubi di vuotatura inferiori
Tappo di chiusura inferiore (eccetto le
tubature d’equilibrio della fase
gassosa) carico RID
Tappo di chiusura inferiore (eccetto le
tubature d’equilibrio della fase
gassosa) carico non RID
Flangia d’otturazione inferiore
Flangia d’otturazione inferiore, carico
RID
Flangia d’otturazione inferiore, carico
non RID
Flangia d’otturazione inferiore,
Indicatore della saracinesca di fondo,
carro carico, oltreché carro vuoto non
pulito (carico RID)
Indicatore della saracinesca di fondo,
carro vuoto, (carico non RID)
Bullone di comando d’emergenza della
valvola di fondo
Organi di riempimento e svuotamento
inferiore
Organi di riempimento e svuotamento
inferiore
Apparecchiature, dispositivi di
riempimento e vuotatura superiori
Coperchio del duomo
Altri dispositivi di chiusura superiori
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Nessuna perdita di merce
CV
5
Integri
Presente e utilizzato
CV
CV
4
4
Presente, e utilizzato
CV
3
presente, stretta
Nessun bullone mancate
CV
CV
4
4
Nessun bullone mancate
CV
3
Non più di un bullone mancate
CV
4
In posizione chiusa
CV
5
In posizione chiusa
CV
3
Non avvitato nella massa
CV
5
In posizione chiuso
CV
5
Sicurezza visibilmente efficace
CV
4
Nessuna perdita di merce (eccetto dispositivi d’areazione)
CV
5
Presente, chiuso, visibilmente assicurato
Correttamente chiusi
CV
CV
5
4
- riservato
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
81
Codice
6.6.1
6.6.2.1
6.6.2.2
6.6.3.1
6.6.3.2
6.6.3.3
6.6.3.4
6.6.4.1
Carri
per es. Rils,
Tams
per es. S(a)hi
per es. S(a)hi
per es. Saad
per es. Saad
Carri ACTS
6.6.4.2
6.6.4.3
6.6.4.4
6.6.4.5
6.6.4.6
6.6.5.1
6.6.5.2
6.6.5.3
6.6.5.4
6.6.5.5
6.6.5.6
6.6.5.7
6.6.5.8
1)
Carri per
trasporto di
automobili
Carri per
trasporto di
automobili
carichi
Organo
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Copertoni
Chiusi, assicurati
CV
5
Copertura telescopica
Copertura telescopica
Traversa di testa mobile
Traversa di testa mobile
Organi di assicurazione
Zeppe di arresto per ruote
Telaio girevole
Chiusa, assicurata
Non fuori guida
Integra
Correttamente bloccata
In condizioni di funzionare
Integre
Integro
CV
CV, CA
CV
CV
CV
CV
CV
5
5
4
5
4
3
4
Sistema di sicurezza che blocca la
rotazione del telaio
Sistema di sorveglianza pneumatica
della sicurezza di rotazione
Sistema di sorveglianza pneumatica
della sicurezza di rotazione in azione
Sicurezza di bloccaggio dal
sollevamento dei contenitori
Sicurezza di bloccaggio dello
spostamento dei contenitori
Dispositivi di sollevamento, passerelle
intercomunicanti
Efficiente, fissato
CV
5
In servizio (salvo se etichettato
CV
4
Sicurezza di rotazione efficace e assicurata
CV
3
Efficiente ed assicurata
CV
5
Efficiente
CV
5
Integri
CV
4
Calzatoie, guide per ruote, manovelle
Sponde di testa, ponticelli di passaggio
Piano di carico superiore
Piano di carico superiore
Piano di carico superiore
Piano di carico superiore
Integre
Rialzati e assicurati se presenti
Dispositivo indicatore inserito
Assicurato
Poggia sulle camme di appoggio
Nessun superamento del profilo limite di carico
CV
CV
CV
CV
CV
CV
3
4
4
5
5
5
Passerelle sopra agli assi centrali
Manovrabili liberamente, distanza tra le ruote del veicolo e
le passerelle > 100 mm
CV
5
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
82
Codice
6.6.5.9
6.6.5.10
6.6.6.1
6.6.6.2
6.6.7.1
1)
Carri
Carri per
trasporto di
automobili,
vuoti
Carri per
trasporto di
automobili,
carichi
Carri con
scarico
automatico
Carri con
scarico
automatico
carichi
Per es:Snps,
Roos, Ealos
Organo
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Piastre intercomunicanti degli assi
centrali
Non deformate, ne rotte, ne crettate, senza parti mancanti
CV
4
Piastre intercomunicanti degli assi
centrali
Non deformate, ne rotte, ne crettate, senza parti mancanti
CV
5
Valvole
Chiuse e assicurate
CV
3
Valvole
Chiuse e assicurate
CV
4
Equipaggiamenti d’ancoraggio
inutilizzati
Convenientemente e sufficientemente fissati ed assicurati
CV, CF
4
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
Appendice 5
83
Codice
Indicazione / Elementi
7.1.1
7.1.2
7.1.3
7.1.4
7.1.5.1
7.1.5.2
7.1.6
7.1.7.1
Carico
Ripartizione del carico (3.3)
Pacchi, fasci, balle, cataste, pile (1.5)
Oggetti cilindrici stretti (1.5)
Profilo limite di carico (4.1)
Profilo limite di carico
Carico che oltrepassa la traversa di testa (4.2)
Limite di carico (3.2), criterio visuale
7.1.7.2
Limite di carico (3.2), constatazione
7.1.8
Carro scudo (4.3)
7.1.9
Copertone, reti (6.1, 6.2)
7.2.1
Carico che oltrepassa le pareti o le sponde del carro
(5.4.1)
Carico in appoggio (2.3)
7.2.2
7.2.3.1
7.2.3.2
7.2.3.3
7.2.3.4
7.2.4
7.2.5.1
7.2.5.2
7.2.5.3
7.2.6.1
7.2.6.2
7.2.7
Carico assicurato dagli stanti (2.5 e 5.4.1)
Legatura trasversale degli stanti contrapposti (2.5)
Carico che appoggia sugli stanti (2.5)
Carichi pesanti o che possono danneggiare gli stanti in
caso di spostamento longitudinale (2.5)
Zeppatura inchiodata (5.4.3)
Legature per l’assicurazione diretta ed indiretta (5.4.4,
5.5.4)
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Non spostato
Cassa orizzontale: senza indizi di cattiva ripartizione
Assicurate / correttamente legate
Legatura sufficiente
Rispettato
Supero autorizzato del profilo limite di carico
Rispetto degli spazi riservati
Cassa senza indizi di sovraccarico, stessa altezza dei
respingenti, sufficiente distanza molla/telaio
I dati di spedizione non si differenziano dai limiti di carico
iscritti, i dati dei dispositivi di misurazione e degli
apparecchi diagnostici sono conformi.
Distanze orizzontali e verticali tra i carichi o tra i carichi ed
il carro scudo rispettate
Condizioni di utilizzazione rispettate
CV
CV
CV
CV
CV, M
CV
CV, M
CV, M
5
5
4
4
5
5
5
5
CV, M
5
CV, M
5
CV
4
Sufficientemente assicurato
CV
5
Non danneggia gli elementi costruttivi del carri e non
ostacola il loro funzionamento
Sufficientemente assicurato
Presente se necessaria
Senza deformazione degli stanti
Assicurato, non a contatto con gli stanti
CV
4
CV, M
CV
CV
CV
5
5
5
4
Efficace, appropriata, sufficiente e correttamente fissata al
pavimento
In materiale idoneo ed omologato
CV
5
CV
5
Fissaggio corretto e sufficiente
Non allentate
Adatti al carico e visibilmente ben posizionati e ben fissati
Eliminati
Residui eliminati
CV
CV
CV
CV
CV
5
4
5
3
5
Intercalari, puntoni, selle (5.5.5, 5.6.2, 5.8.1)
Accessori per il carico, legature
Residui di carico non rimossi possono nuocere alla
sicurezza
1)
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento
dell’organo)
01.01.2012
84
Codice
7.3.1
7.3.2
1)
Indicazione / Elementi
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
7.3.3.1
Stabilità del carico (5.1)
Merce che può essere sollevata dagli spostamenti d’aria
durante la marcia (ad es. rottami metallici leggeri, tavole
leggere) (5.2.1, 5.3.2)
Merce suscettibile di cadere (vibrazioni, urti) (5.2.2)
Garantita
Sufficientemente coperta
CV
CV
5
5
7.3.3.2
7.3.4
Altezza del cumulo della merce
Sovrapposizione non corretta
7.3.5.1
Merce con superficie di appoggio ridotta (2.2)
7.3.5.2
Carico concentrato su carro pianale
7.3.6
Merce che può ribaltare (5.7)
Rispetto delle distanze tra la merce ed i bordi superiori del
carro
Rispetto delle quote
Accatastate correttamente, sufficientemente legate,
uniformemente ripartite
Presenza di intercalari per la ripartizione del carico su una
superficie più ampia, senza danni al pavimento del carro
Intercalari esistenti di materiale appropriato e
correttamente dimensionati
Assicurata in maniera affidabile contro il ribaltamento
CV
5
CV
CV
5
5
CV
3
CV, M
5
CV
5
7.3.7
Merce caricata inclinata (5.7)
Sufficientemente puntellata
CV
5
7.3.8
Merce che può rotolare (5.6.1, 5.6.2)
Assicurata in maniera affidabile contro il ribaltamento
CV
5
7.3.9.1
Merce che può slittare longitudinalmente (5.5)
CV
4
7.3.9.2
Guida laterale
CV, M
5
7.3.9.3
7.3.9.4
7.4.1
7.4.2.1
7.4.2.2
Spazi liberi necessari
Superficie di slittamento necessaria
Veicoli, macchine su ruote o su cingoli (5.6.3)
Elementi mobili dei veicoli o macchinari
Elementi mobili dei veicoli o macchinari
CV, M
CV, M
CV
CV
CV
3
4
5
3
5
7.4.3
Carico che poggia su più carri (5.9)
Appoggiata su appropriati dispositivi presenti (slitte, zeppe
che limitano lo spostamento longitudinale, guide laterali)
Esistente, sufficiente, senza rischio di superamento del
profilo limite di carico
Presenti
Limitazioni esistenti
Zeppatura o legatura conforme alle norme
Assicurati
Assicurati. Se non assicurati: assenza di rischio di
superamento del profilo limite di carico
Correttamente caricato e assicurato
CV
5
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
Appendice 5
85
Codice
7.5.1
7.5.2.1
7.5.2.2
7.5.2.3
7.6.1
7.6.2.1
7.6.2.2
7.6.3
7.6.4
7.6.5
7.6.6.1
Indicazione / Elementi
Zampe di appoggio
Porte di testa delle unità di carico
Pezzi d’angolo ISO inferiori
Selletta, carri vuoti
Selletta, carri carichi
Bloccaggio del perno di aggancio del semirimorchio
Selletta non utilizzata
Volantino di manovra della selletta
Elementi mobili (per es. caviglie mobili, maniglie per
manovratore)
7.6.6.2
7.6.7.1
7.6.7.2
7.7.1
7.7.2
7.7.3
7.7.4
7.7.5
Unità di carico su carro
Unità di carico su carro
Caviglie ribaltabili
Semirimorchio
Semirimorchio
7.7.6
Semirimorchio
Sellette, elementi anti-urto
7.7.7
7.7.8
7.7.9
7.8.1
7.8.2
7.8.3
1)
Posizione delle calzatoie delle ruote del semirimorchio
Carico nelle UTI
Marcatura, codificazione del traffico combinato
Codifica del carro per il trasporto di UTI autorizzate
Unità di carico (UTI)
Esigenze per la qualità
Criteri di
1)
controllo
Classe di
difetto
Presenti ed efficace la sicurezza aggiuntiva
Chiuse (salvo il caso di porte caricate l’una contro l’altra)
Più di una chiusura efficiente per unità di carico e per porta
Almeno una chiusura efficiente per unità di carico e per porta
Integri
Integra
Integra
Efficace
Bloccata
Bloccato, senza eccedenza di sagoma
Non bloccato, senza rischio di eccedenza del profilo limite
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
4
5
3
5
5
3
5
5
4
5
3
Non bloccato, con rischio di eccedenza del profilo limite
Deformate, su carro carico
Deformate, su carro vuoto
Nessun superamento rispetto alla portata del carro
Tutti i pezzi d’angolo sono impegnati dalle rispettive caviglie
Tulle le caviglie alloggiate e bloccate
Sospensioni pneumatiche sgonfiate
Barra anti-incastro mobile posteriore, se il tipo di costruzione
lo permette, rialzata e bloccata, senza contatto con il carro
Semirimorchio con codifica P:
Nessun contatto fra l’unità di carico e il carro se non
attraverso le ruote e la selletta
Semirimorchio con codifica N:
Nessun contatto fra semirimorchio e il carro se non attraverso
le ruote, le slitte e gli elementi longitudinali appositi
Corretta
Nessun spostamento visibile
Presenza di almeno una piastra leggibile
Carro munito della corrispondente marcatura
Targa di accreditamento di sicurezza CSC presente
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
CV
5
5
4
5
5
5
5
3
CV
4
CV
4
CV
CV
CV
CV
CV
4
5
5
5
4
CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo)
01.01.2012
86
Riservato
87
Appendice 6
Visita tecnica di scambio
Lista delle anormalità ai carri ed ai carichi
- Stazione dell’IF accettante nella quale il difetto è constatato: …………………………………. IF che ha effettuato la visita di scambio: ..……………………
- N° del treno: ……………….... – Numero dei carri cont rollati: …………………………............
IF cedente: ………………………………………………………….
- Numero dei carri irregolari secondo l’Appendice 5: …………
Data
N° dei carri
Descrizione del difetto
Codice
secondo
l’App. 1
o5
Classe
di difetto
3
4
5
(12 cifre)
1
2
Carro
etichettato
dall’IF cedente
si
6
no
7
Carro carico
si
8
∑ dei difetti di classe 3
∑ dei difetti di classe 4
∑ dei difetti di classe 5
no
9
Superamento
del profilo
limite di carico
conseguente
all’anomalia
si
10
no
11
Carro
carico
possibile
perdita di
merce
Riparazione provvisoria /
condizionamento
effettuato dall’IF cedente
conformemente
all’Appendice 1
necessaria
effettuata
si
12
si
14
no
13
no
15
si
16
no
17
88
– riservato –
89
Appendice 7
Visita tecnica di scambio
Riepilogo e spoglio delle anormalità constatate ai carri ed ai carichi
- Indicazione dell’IF che ha effettuato il controllo di qualità: ………………………………. IF che ha effettuato la visita tecnica di cessione: …………………
IF cedente: …………………
Numero dei difetti di classe da 3 a 5 e totale delle anormalità importanti
Mese /
Anno
Stazione di
frontiera
Numero
dei carri
controllati
1
2
3
Classe 3
Classe 4
Classe 5
∑
col. 4 x 0,125
∑
col. 6 x 0,40
∑
col. 8 x 1,0
4
5
6
7
8
9
∑ dei difetti
ponderati
col. 5+7+9
10
Valore cumulato
dei difetti in %
Osservazioni
col. 10 x 100
col.3
11
12
90
- riservato -
91
Appendice 8
Trattamento dei carri con il cartiglio di manutenzione scaduto (dopo la
scadenza del periodo di revisione)
I carri vuoti e carichi per i quali il periodo di validità del cartiglio di manutenzione (periodo di
revisione) è scaduto, devono essere accettati.
I carri al termine del periodo di revisione perdono formalmente la loro ammissione per cui,
dopo detto termine, devono essere adottati speciali provvedimenti per verificare ed attestare
la loro idoneità alla circolazione
1. Fino al momento della scadenza del periodo di revisione, i carri vuoti ed i carri carichi
sono trattati nello stesso modo; decorso questo periodo, eventualmente aumentato di 3
mesi se il veicolo porta l'iscrizione "+3M", si dovrà distinguere tra carri carichi e vuoti. I
dettagli sono indicati nel grafico sotto riportato:
15 gg
≤ 14 gg
K
I+K
I + K + TE + U
I + K + R1 + TE + U
≤ 6 mesi
I+K
Leggenda: gg
K
I
TE
U
R1
I + K + R1 + TE + U
= Giorni
= Modello K
= Modello I, Certificato di idoneità alla circolazione
= Trasporto eccezionale
= Modello U
= Modello R1
2. L'emissione del modello I (certificato di idoneità alla circolazione) avviene sempre in base
ad un esame dell' idoneità alla circolazione (EIC). Per i carri il cui periodo di revisione è
superato non oltre 6 mesi, tale esame (EIC) corrisponde ad una visita tecnica di cui al
punto 2 (Allegato 9 del CUU). Se non viene rilevata alcuna avaria od anormalità che
impedisca al carro vuoto di proseguire il trasporto senza limitazione di velocità, il carro
dovrà essere etichettato con le etichette modello K e modello I. Questi carri, idonei a
circolare senza restrizioni, devono essere trattati come veicoli muniti di etichetta per avaria
e possono essere inseriti in tutti i treni regolari.
92
31.01.2008
Indicazioni operative:
Il trattamento iniziale da parte del verificatore è decisivo e rimane valido fino a che il
carro giunge nella stazione di arrivo, presso l'IF proprietaria o l'Officina dove sarà
eseguita la revisione. I verificatori in base alla loro esperienza pratica adotteranno le
misure secondo la situazione attuale di scadenza del periodo di revisione come riportato
nel grafico.
3.
I carri devono essere scartati dalla composizione:
-
se sono carichi e se il periodo di revisione è superato da oltre 14 giorni; è ammessa
la prosecuzione del trasporto soltanto come trasporto eccezionale (TE),
-
se si constatano avarie od anormalità che impongono una limitazione di velocità; la
prosecuzione del trasporto di questi carri è ammessa soltanto dopo riparazione
oppure come trasporto eccezionale (TE).
4.
I carri vuoti e carichi il cui intervallo di revisione è superato di oltre 6 mesi, devono essere
scartati; I carri carichi devono inoltre essere scaricati, la continuazione del trasporto è
ammessa solo come trasporto eccezionale (TE). Per l'esame dell'idoneità alla circolazione
si dovrà applicare una particolare check-list. (Appendice 9)
5.
Le spese eventualmente causate devono essere fatturate al detentore secondo il CUU,
punto 22.4, 1° alinea; come giustificativo si alleg herà alla fattura il processo verbale
dell’avaria secondo l’Allegato 4 (CUU). Sono compresi tra le spese, le spese per eseguire
l'esame di idoneità alla circolazione (EIC), per l'emissione del modello I e le spese di
manovra come pure quelle per l'ammissione, per il procedimento e l'effettuazione del
trasporto eccezionale (TE). La fatturazione comprenderà tutte le spese che risultassero
effetto del superamento della revisione da > 6 mesi e, nei casi di tempo inferiore, solo le
spese per l’effettuazione del TE eventualmente necessario.
93
31.01.2008
94
Appendice 9
Check-list per l’idoneità alla circolazione
Check-list per il controllo dell’idoneità alla circolazione - Catalogo delle verifiche non previste
nell’appendice 1 da eseguire sui carri vuoti il cui periodo di revisione (termine massimo) è
superato di oltre 6 mesi e di 5 anni al massimo.
Riferimento: appendice 8, punto 4
La presente check-list deve essere trattata globalmente. In caso di inattitudine, il
motivo deve essere menzionato.
1
2
3
Numero
Questione
Risposta
4
Riferirsi
al
numero
Disposizioni comuni ai veicoli ad assi e a carrelli
Il veicolo ha la marcatura “RIV” o beneficia
Si
di un accordo bi o multilaterale ? Le IF
No
interessate sono iscritte nel cartiglio di
deroga ?
La sagoma limite delle IF è rispettata?
Si
No
Le IF interessate hanno dato il loro accordo
Si
alla presa in carico ?
No
Gli assi hanno una marcatura o una data di
Si
revisione ?
No
3
2.1
3
12.2
3.1
12.2
3.1
La data di scadenza della REV degli assi è
leggibile ?
Si
No
3.2
12.2
3.2
La data di revisione degli assi è superata ?
No
Si
4
12.2
4
Lo spessore dei cerchioni è conforme alle
esigenze del § 1.1.1 dell’appendice 1 ?
Si
No
5
12.2
5
Le quote Sd, Sh, qR e lo scartamento E
rispettano i limiti ammissibili ?
Lo scartamento delle facce attive delle ruote
è conforme ai seguenti criteri:
1426 mm al massimo ?
1410 mm al minimo, il diametro delle ruote
superiore o uguale a 840 mm ?
1415 mm al minimo, il diametro delle ruote
inferiore a 840 mm ?
Il carro comporta visibilmente delle molle di
sospensione dello stesso tipo ?
Si
No
Si
No
6
12.2
7
12.2
Si
No
8
12.2
1
2
2.1
3
6
7
5
Osservazioni
2
12.2
Se necessario
fare riferimento
al detentore. Se
impossibile 12.2
(eventualmente
sostituire gli
assi).
Misurare
Misurare
Misurare
95
1
2
3
8
L’altezza dei respingenti è conforme alle
tolleranze ammesse ?
Si
No
4
Riferirsi
al
numero
9
12.2
Numero
Questione
Risposta
5
9
Il carro è provvisto di sovrastrutture
suscettibili di torsioni, spostamenti o
movimenti di ogni sorta durante la marcia ?
Si
No
10
11
10
Ci sono sufficienti fissaggi chiaramente
identificabili per assicurare le sovrastrutture
mobili ?
Si
No
11
12.2
11
Il carro è peraltro esente d’avarie o difetti
che mettono in causa la sicurezza ?
Si
No
12.1
12.2
Risultato del controllo dell’idoneità alla
circolazione
Misure
12.1
Il carro può essere inoltrato alla velocità
autorizzata (a vuoto e freno isolato) per il
trasporto eccezionale
Compilato il certificato (modello I), si
dichiara il veicolo atto a circolare.
12.2
Il carro non può essere incorporato in un
treno allo stato attuale.
Non si compila il certificato (modello I), si
dichiara il carro inidoneo alla
circolazione. Indicare le ragioni.
Osservazioni
Misurare
96
Appendice 10
Posizione della maniglia del rubinetto d’isolamento del freno ad aria
compressa
Situazione
Sui carri equipaggiati con freno pneumatico, la maniglia del rubinetto d’isolamento del
freno deve essere in posizione verticale e diretta verso il basso quando il freno è in
servizio. Il freno deve isolarsi sollevando la maniglia del rubinetto d’isolamento del freno
con una rotazione massima di 90°. La maniglia deve soddisfare le condizioni sopra
indicate.
97
- riservato -
98
Appendice 11
Modelli I, K, M, R1, U - Generalità
Le etichette modelli I, K, M, R1 ed U menzionate nelle appendici 1 e 8 devono essere
stampate in una delle lingue tedesca, francese o italiana. Può essere aggiunta la
traduzione in un’altra lingua. In caso di utilizzo devono essere riempite integralmente.
Modello I
…………………………..
(IF)
Certificat d’aptitude à la circulation
Lauffähigkeitsbescheinigung (LB)
Certificato di idoneità alla circolazione
Modello I
Il carro numero
……………….……………………………..
(tipo del carro)
……………………………………………………………………………………………………….
(detentore)
a causa del cartiglio di manutenzione scaduto, è stato visitato per assicurarsi del suo
stato di sicurezza all’esercizio ed alla circolazione. Può circolare a vuoto / carico *) sulle
proprie ruote senza limitazioni della velocità iscritta.
Da ……………………………………….. verso …………… ……………………………………
(stazione di partenza)
(codice paese) (stazione destinataria **)
………………………………………………………., il ……………………………………….
(timbro del servizio)
(data)
Agente verificatore
………………………….
(firma)
*) cancellare uno dei due termini
**) se conosciuta
………………………………
(nome in stampatello)
(colore giallo, formato approssimativo 148 x 210 mm)
L’etichetta modello I serve a certificare l’attitudine a circolare del carro dopo il
superamento della data di revisione.
Il modello I deve essere apposto sui due lati del carro, accanto al modello K.
99
Appendice 11
Modello K
(blu, formato approssimativo 148 x 210 mm)
L’etichetta modello K serve per segnalare la presenza delle anormalità sui carri e sulle unità di
carico che possono, per il momento, continuare a circolare. Queste anormalità devono essere
eliminate prima di essere ricaricati. La constatazione del ricarico comporta lo scarto.
L’etichetta modello K deve essere incollata in modo ben visibile, sui due lati del carro, accanto al
pannello della marcatura o nelle vicinanze del porta etichette.
Il modello K deve, nella sua forma stampata, contenere i dati presenti in questa appendice
01.01.2012
100
Appendice 11
Modello M
(bianco, formato approssimativo 148 x 210 mm)
L’etichetta modello M serve a segnalare le avarie ed i difetti dei carri che non
impediscono la prosecuzione del viaggio o un ricarico ma necessitano un esame mirato
da parte delle IF utilizzatrici.
L’etichetta modello M va incollata in modo ben visibile sui due lati del carro, accanto al
porta etichette o della marcatura.
Il modello M deve, nella sua forma stampata, contenere i dati presenti in questa appendice
101
01.01.2012
102
Appendice 11
Modello R1
L’etichetta modello R1 serve a segnalare i carri con difetti al sistema frenante o, per
ragioni particolari, non può essere utilizzato. Se si tratta del freno a mano, manovrabile
dalla piattaforma o dal suolo, che è inutilizzabile, staccare dall’etichetta la parte a destra
e, nel caso di freno pneumatico inutilizzabile, staccare invece la parte di sinistra del
modello R1.
L’etichetta modello R1 va incollata in modo ben visibile sui due lati del carro, accanto ai
rubinetti d’isolamento o accanto alla indicazione della massa frenata.
103
Appendice 11
Modello U
Etichette per i trasporti eccezionali
(blu , formato approssimativo 210 x 210/50 mm)
L’etichetta modello U serve a segnalare gli invii eccezionali realizzati secondo le
prescrizioni di carico, Tomo 1, punto 7. Questi invii sono da trattare secondo la fiche UIC
502. Un’altra applicazione è prevista nell’Appendice 8.
L’etichetta modello U va inserita nei porta etichette, ai due lati del carro.
01.01.2006
104
ALLEGATO 10
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE
MANUTENZIONE CORRETTIVA E MANUTENZIONE PREVENTIVA
SOMMARIO
A – MANUTENZIONE CORRETTIVA
0.
Principi
1.
Organi di rotolamento
2.
Sospensioni
3.
Freni
4.
Telaio del carro e carrelli
5.
Organi di repulsione e trazione
6.
Cassa del carro
B – TRATTAMENTO DEI CARRI DOPO UN EVENTO PARTICOLARE
-
Principi
-
Deragliamento
-
Urti anomali
-
Sovraccarico
-
Inondazioni
-
Contatto con la catenaria sotto tensione
C – MANUTENZIONE PREVENTIVA
0.
Principi
1.
Periodi di revisione
D – TRASPORTO DEI PEZZI DI RICAMBIO ED IMMAGAZZINAMENTO
0.
Principi
1.
Sale montate e boccole
2.
Altri pezzi di ricambio
Appendice 1 – Indici relativi ai difetti di circolarità delle ruote
Appendice 2 –Schema della sospensione dei carrelli Y 25
Appendice 3 – Catalogo Europeo dei controlli visivi agli assili (EVIC)
105
PREAMBOLO
L'Allegato 10 ricapitola, per tutti quelli che lavorano in una officina, l'insieme delle
disposizioni relative allo stato minimo che deve avere (conformemente ai criteri fissati a
livello internazionale) un elemento costitutivo all’uscita dell’officina.
É costituito da quattro capitoli.
La struttura del capitolo A – Manutenzione correttiva – è la stessa che quella
dell'Appendice 1 dell'Allegato 9 "Catalogo delle anomalie".
La sua struttura è la seguente:
− Stato minimo e misure limite
− Indicazioni relative alle misure di manutenzione correttiva– Procedure ammissibili –
Divieti
Il capitolo B contiene le disposizioni relative al trattamento dei carri dopo particolari
eventi.
Il capitolo C raccoglie le prescrizioni relative alla manutenzione preventiva.
Il capitolo D raccoglie le prescrizioni relative alle modalità d’immagazzinamento e
trasporto dei pezzi interscambiabili e di ricambio a livello delle officine prima del
montaggio e dopo lo smontaggio dei pezzi stessi.
Le iscrizioni che devono figurare sui carri sono descritte all'Allegato 11. L'Allegato 10
tratta solo le iscrizioni che possono costituire motivo di ritiro del carro ai sensi
dell’Allegato 9.
106
A – MANUTENZIONE CORRETTIVA
0.
PRINCIPI
I detentori di carri, coloro i quali possono dare ordini di lavoro di manutenzione e le
officine devono fare in modo che, tenuto conto delle disposizioni dell’Allegato 9 relative
agli ordini di riparazione da effettuare e dell’Allegato 10 capitolo A, e se del caso capitolo
B, concernente la realizzazione di tali riparazioni, i carri non presentino anomalie
suscettibili di riportare a nuova riparazione il veicolo togliendolo dall’esercizio.
L'Allegato 10 capitolo A contiene, per l’uso delle officine, i criteri e le direttive
d’esecuzione da applicare per l’eliminazione delle anomalie ai sensi dell’Allegato 9.
Non è necessario applicare totalmente l’Allegato 10 capitolo A tutte le volte che un
veicolo entra in officina ma solo quelle disposizioni necessarie a riparare l’avaria
riscontrata.
Indipendentemente dal motivo dello scarto del carro, il rispetto delle prescrizioni
evidenziate da un * deve essere garantito dall’officina ad ogni introduzione del carro nella
stessa.
Se l’officina non è in grado di ripristinare lo stato minimo che il carro deve avere, questo
dovrà essere trattato secondo le prescrizioni del detentore (trattamento conforme
all'Allegato 9).
107
1.
ORGANI DI ROTOLAMENTO
Stato minimo e dimensione limite
Sale montate
1.1.
1.1.1
1.1.2
1.1.3
1.1.4
1.2
1.3
1.4.
1.5.
1.6.
Lo scartamento delle ruote, misurato all’altezza del livello dei binari, con carro vuoto o
carico, insieme allo spessore dei bordini deve soddisfare rispettivamente le quattro
condizioni seguenti:
distanza tra le parti esterne dei bordini delle ruote, misurata a 10 mm al di sopra dei circoli
di rotolamento :
– al massimo 1426 mm
– per le ruote che hanno un diametro minimo di 840 mm1) minimo:
• 1418 mm per le sale montate dei carri a 2 assi, sospensioni a doppio anello, atti a
circolare a 100 km/h a 22,5 t/asse di passo superiore o uguale a 8 m,
• 1410 mm per le sale montate degli altri carri,
– per le ruote che hanno un diametro inferiore a 840 mm minimo 1415 mm;
distanza tra i piani inferiori dei cerchioni o dei cerchioni delle ruote monoblocco :
– al massimo 1363 mm1),
– minimo 1357 mm per le ruote che hanno un diametro minimo di 840 mm 1);
– minimo 1359 mm per le ruote che hanno un diametro inferiore a 840 mm.
una ruota non deve presentare traccia di spostamento sull’asse.
spessore del bordino d’una delle ruote, misurato a 10 mm al di sopra dei circoli di
rotolamento:
- minimo 22 mm per le ruote di diametro di almeno 840 mm,
- minimo 27,5 mm per le ruote di diametro inferiore a 840 mm ma di almeno 630 mm.
Il diametro del circolo di rotolamento delle ruote non deve essere inferiore a:
- 840 mm per un diametro da 900 a 1000 mm a nuovo;
- 760 mm per un diametro nominale di 840 mm a nuovo;
- 680 mm per un diametro nominale di 760 mm a nuovo;
- 630 mm per un diametro nominale di 680 mm a nuovo.
La larghezza del cerchione delle ruote monoblocco deve essere :
- al massimo di 140 mm2),
- minimo di 133 mm.
L’altezza dei bordini delle ruote in rapporto al circolo di rotolamento deve essere al
massimo di 36 mm.
Il bordino della ruota, misurato con calibro, deve avere un valore della dimensione qR
sempre superiore a 6,5 mm, e nessuna scanalatura o sbavatura sul profilo estero del
bordino, ad una distanza dalla cima del bordino superiore a 2 mm (Allegato 9, Appendice
4).
La superficie di rotolamento di una ruota non deve:
– essere parzialmente schiacciata,
– presentare una sfaccettatura maggiore di 60 mm di lunghezza per un diametro della
ruota > 630 mm,
– presentare una sfaccettatura maggiore di 30 mm di lunghezza per un diametro della
ruota < 630 mm,
– presentare un riporto di metallo maggiore di 60 mm di lunghezza o di 1 mm di
spessore per un diametro della ruota > 630 mm;
– presentare un riporto di metallo maggiore di 30 mm di lunghezza o di 1 mm di
spessore per ruote con diametro di < 630 mm;
1)
Queste prescrizioni si applicano anche alle sale montate intermedie dei carri articolati a tre assi, ma non
alle sale montate intermedie degli altri veicoli non a carrelli, ne alle sale montate intermedie dei carrelli.
2)
Compresa la sporgenza formata dal bordo esterno della superficie di rotolamento. (rifollamento)
108
– presentare cricche sul bordo del piano di rotolamento ;
- I difetti della superficie di rotolamento (scheggiature, cavità, sfogliature) non
devono avere una lunghezza maggiore di 60 mm.
1.7. La superficie laterale della ruota e la superficie inferiore della corona o del
cerchione (superficie attiva) non devono presentare intagli o marcature a spigolo
vivo.
1.8. Per le ruote monoblocco, il limite d’usura dei cerchioni deve essere indicato per
mezzo di un solco circolare concentrico alla ruota stessa e tracciato sulla
superficie esterna1)1. Il solco deve sempre rimanere evidente per intero. Può
tuttavia essere parzialmente nascosto dalla sporcizia, senza tuttavia che ciò possa
nuocere al controllo dello stato d’usura della ruota.
1.9. Lo spessore del cerchione riportato delle ruote, misurato nel piano del circolo di
rotolamento, tale circolo è l’intersezione di un piano verticale distante 70 mm dalla
superficie interna del cerchione stesso con la superficie di rotolamento della ruota,
deve essere al minimo :
– per i carri ammessi a circolare a 120 km/h
(carri portanti i segni SS o "**") … 35 mm
– per gli altri carri2)…………………… 30 mm
1.10 Su ruota con cerchione riportato:
1.10.1 il cerchione non deve essere allentato.
Un cerchione si considera allentato quando si verifica almeno una delle condizioni:
– spostamento del cerchione con rotazione sulla corona, nel piano del circolo di
rotolamento (visibile per lo spostamento dei segni di controllo – 4 indicatori
colorati bianchi a 90 – sul cerchione e sulla corona);
– suono non chiaro;
– anello a graffa del cerchione allentato;
– comparsa di ruggine tra cerchione e la corona su più di 1/3 della circonferenza;
1.10.2 il cerchione non deve presentare tracce di spostamento trasversale (c’è
spostamento trasversale del cerchione quando l’anello a graffa del cerchione
manca o è allentato, se è rotto o evidentemente deformato);
1.10.3 anello a graffa del cerchione non deve avere fessure. Quando l’anello a graffa del
cerchione è calettato per mezzo di un punzone, questo non deve mancare;
1.10.4 un cerchione non deve essere rotto o presentare una fessura trasversale o
longitudinale.
1.11 Il mozzo d’una ruota non deve essere fessurato.
1.12 La corona d’una ruota a raggi non deve essere rotta da parte a parte.
1.13 La ruota non deve presentare raggi rotti o fessurati.
1.14 Una ruota monoblocco o un corpo di ruota piena non deve presentare :
− nessun difetto riparato con saldatura,
− nessuna fessura.
Difetti senza importanza al corpo delle ruote provenienti da colata sono accettabili.
1.15.1 Un assile non deve:
– presentare fessure ne difetti riparati con saldature;
– essere piegato;
– avere parti usurate da attrito che presenti spigoli vivi;
1
2
Se, per eccezione, ci sono due solchi in una ruota, il solco esterno indica lo spessore minimo.
Compresi i carri atti a 120 km/h solo a vuoto.
109
– avere parti in cui l’usura sia più di 1 mm di profondità.
I tiranti dei freni o altre parti non devono pendere toccando gli assi.
1.15.2* E' necessario applicare le prescrizioni dell'appendice 3
1.16* Ad ogni passaggio nei centri di manutenzione, bisogna verificare l’assemblaggio del corpo
della ruota con il cerchione dei carri con ruote a cerchione riportato. Le date di tale
verifica, oltre che della precedente, sono indicate nel cartiglio secondo l’Allegato 11 punto
7.5 a fronte del segno delle IF e delle officine che hanno fatto la verifica.
1.17 Lo scartamento delle facce interne dei cerchioni o delle corone-cerchioni su ruote
monoblocco delle sale montate deragliate devono essere misurata con calibro a livello
dei binari, in almeno tre punti, distanti l’uno dall’altro di 120°.
1.18 In caso di sospetto di surriscaldamento di una ruota monoblocco dovuta a frenatura e
caratterizzata da :
– deterioramento della vernice di più di 50 mm nel raccordo corona-centro o tracce
d’ossidazione recenti oppure
– fusione dei ceppi oppure
– deterioramento della superficie di rotolamento con riporto di metallo,
lo scartamento delle facce interne delle corone-cerchioni delle sale montate deve essere
misurato secondo il dettato dei punti 1.1.2 e 1.17.
Se questo scartamento è in tolleranza, il freno ad aria deve essere isolato ed il veicolo
munito di etichette Modello R1 e K (Allegato 9, appendice 11) con annotazione "Freno e
superficie di rotolamento da verificare in seguito a surriscaldamento ".
Questa verifiche non vanno effettuate sulle ruote che tollerano forti sollecitazioni termiche
e segnalate con un tratto interrotto verticale di vernice bianca sulla boccola (Allegato 11
numero 6.1).
1.19 il difetto di circolarità va misurato, quando
– almeno due indici di difetto di circolarità e di superficie di rotolamento conformemente
all’Allegato 10 appendice 1, sono presenti su una ruota di carro o sui suoi annessi,
– sulle ruote dell’asse incriminato, se nessun indice è riscontrato sul secondo asse,
– sulle ruote dei due assi, se almeno un indice è presente sul secondo asse,
– l'indice "Schiacciamento importante ed irregolare sul giro completo della coronacerchione", conformemente all’Allegato 10 appendice 1, figura 9 (indice che mostra un
appiattimento singolare) è presente, indipendentemente dalla presenza d'un altro
indice.
A tale riguardo, un carro a carrelli è da considerare come un carro ad assi.
Il difetto massimo di circolarità è fissato a 0,6 mm.
Boccole
1.20
1.21
Una boccola non deve essere avariata al punto di non poter più contenere la materia
lubrificante o di lasciar penetrare polvere ed acqua.
I gioghi d’una boccola devono, in tutte le posizioni della boccola stessa, inquadrare, con
ricopertura di almeno 5 mm, le ali del parasala o delle parti corrispondenti dei carrelli.
110
Indicazioni – Procedure ammesse – Divieti
1.22
1.23
1.24
1.25
1.26
1.27
1.28
1.29
1.30
1.31
1.32
1.33
1.34
1.35
1
Un asse non deve essere riparato da saldature.
Le facce laterali dei cerchioni o delle corone-cerchioni delle ruote monoblocco non devono
essere dipinte ne ricoperte da sostanze oleose o grasse, ad eccezione dei quattro
indicatori dipinti a 90° (marcatura di controllo) p er indicare le ruote con cerchioni (Allegato
11 numero 6.2.).
I tiranti dei freni o altre parti non devono pendere toccando gli assi. Se fosse impossibile
rimediare a tale difetto, tali pezzi devono essere tolti o sospesi in modo da eliminare lo
sfregamento. Il freno deve allora essere isolato e munito di etichette modello R1 e K
(secondo l’Allegato 9).
Gli spigoli vivi d’un bordino possono essere eliminati al tornio o alla mola.
Sulle superfici di rotolamento, le sfaccettature e gli riporti di metallo possono essere
soppressi al tornio con l’accordo del detentore.
In caso di sostituzione della sala montata, è proibito istallare sotto un carro equipaggiato
con ruote monoblocco uno o più sale montate a cerchione riportato.
I carri cisterna ed i carri carichi di contenitori cisterna destinati al trasporto dei prodotti di
classe 2 del RID devono essere equipaggiati di ruote monoblocco.
Per la messa in centratura delle sale montate su di un tornio, l’officina dell’IF utilizzatrice è
solo autorizzato a smontare i coperchi delle boccole quando queste non sono munite di
fori di centraggio.
Ogni altro lavoro sulle boccole è riservato al detentore.
In caso di riprofilatura di una ruota monoblocco, autorizzata1 dal detentore:
– cercare ed eliminare per riprofilatura le cricche sul bordo della superficie di
rotolamento e le tacche a spigolo vivo sul bordino,
– eliminare le tracce di rigatura di tornio a fondo acuto e radiale.
Le ruote che presentano un difetto di circolarità uguale o superiore a 0,6 mm (Punto 1.19)
non possono essere riprofilate e devono essere accantonate, identificate e restituite al
detentore.
Le sale montate esistenti equipaggiati di ruote monoblocco di tipo d’acciaio R2, R3, R8 ed
R9 devono essere sottoposti ad un controllo da parte del detentore. Questo controllo,
teso a verificare l’assenza di fessurazioni e di tracce di rigature di tornio è evidenziato con
l’apposizione di un timbro che indica il tipo d’acciaio su di un lamierino triangolare fissato
al bullone del coperchio del corpo della scatola della boccola d’asse.
I carri dotati di freno a ceppi autocontinuo per il regime SS non possono essere
equipaggiati con ruote monoblocco in acciaio di tipo R2, R3, R8 ed R9.
In caso di sospetto surriscaldamento, si devono applicare le disposizioni del punto 1.18.
Un trasudamento d’olio tra l’asse e il mozzo della ruota non prova in modo certo che si sia
verificato uno scalettamento; bisogna ancora constatare lo spostamento.
In caso di segno o sospetto di riscaldo boccola, la sala montata deve essere sostituita.
Le boccole non devono essere ingrassate da altri se non dal detentore.
Nessuna riparazione deve essere fatta alle boccole;
Se si richiede una sala montata in sostituzione sulla base di un modello HR (vedasi
Allegato 7), si deve indicare sul modello HR il diametro della ruota dell’altro asse
(carrello o carro ad assi) in modo che il detentore possa fornire una sala montata
la cui differenza del diametro della ruota sia conforme alle prescrizioni che gli sono
applicabili.
Se si procede alla sostituzione di una sala montata al di fuori della procedura
prevista via modello HR e in assenza di particolari indicazioni da parte del
detentore, la differenza dei diametri delle ruote non deve superare :
Autorizzata permanentemente o autorizzazione concessa di volta in vota.
111
− 10 mm tra i due assi di un carrello
− 20 mm per i carri ad assi.
112
2.
Sospensione
Stato minimo e misure limite
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
Le foglie di una molla di sospensione non devono essere spostate di più di 10 mm
nel senso longitudinale in rapporto alla staffa.
Nessuna foglia deve essere rotta o lesionata. Questa disposizione si applica sia
alle molle paraboliche che a quelle trapezoidali.
Nessuna molla spirale appartenente alla sospensione principale può essere rotta.
Nessun elemento necessario al fissaggio delle molle può essere mancante o rotto.
Nessuna staffa delle molle deve essere lenta.
Quando i carri sono muniti di molle di sospensione a foglie, la distanza tra la staffa
della molla della sospensione e le parti della cassa, del telaio o del telaio del
carrello, che possono venire a contatto con quella, deve essere almeno di 15 mm.
Non devono esserci tracce recenti di contatto tra :
- la staffa della molla o di altri pezzi delle sospensione ed il telaio del carro o del
carrello;
- le ruote e la cassa o il telaio.
Dopo aver eliminato il difetto le tracce di contatto devono essere ridipinte.
Il supporto di fissaggio della staffa della molla a foglia deve essere posizionato nel
suo alloggiamento (corpo della boccola o bronzina). Non ne deve risultare
evidente alcuna posizione anormale (torsione) del corpo della boccola.
Gli elementi costitutivi della sospensione elastica (anelli, biellette, cuscinetti
intermedi, assi di sospensione) non devono essere spostati, mancanti o rotti. Gli
assi di sospensione devono essere fissati.
Indicazioni – Procedure ammesse - Divieti
2.9
Non è ammesso ristabilire la distanza tra la staffa della molla di sospensione e le
parti della cassa, del telaio o del telaio del carrello che potrebbero venire in
contatto tra loro, per mezzo di :
– inserzione di lamine di ferro tra i supporti o i cuscinetti della sospensione e gli
anelli di sospensione, anche se le lamine sono saldate;
– ricarico per saldatura dei supporti o i cuscinetti delle sospensioni.
2.10 In caso d'avaria di una molla di sospensione di un carro a telaio rigido (provvisto
della marcatura secondo l’Allegato 11 numero 7.4) si devono sostituire le due
molle dello stesso asse con due altre della stessa freccia. A tale scopo, la
richiesta di pezzi di ricambio modello H (vedasi Allegato 7) deve precisare che le
molle sono destinate ad un carro a telaio rigido.
Per le molle a rigidità progressiva, la sostituzione delle due molle non è
obbligatoria. Al momento della richiesta di tali molle, il tipo di molla deve essere
menzionato espressamente sul modello H.
2.11 Le riparazioni con saldatura alle molle di sospensione sono vietate.
2.12 Le molle di sospensione paraboliche standardizzate per 22 o 22,5 t di carico per
asse sono, in caso di danno, liberamente intercambiabile.
113
3.
Freno
Stato minimo e misure limite
Freno pneumatico
3.1
3.2
3.3
Sui carri equipaggiati con freno pneumatico, la maniglia del rubinetto del freno deve
essere posizionata verticalmente verso il basso quando il freno è in servizio. Il freno deve
essere isolato per mezzo di una rotazione della maniglia del rubinetto di 90° al massimo.
Questa maniglia deve rispondere alle condizioni dell’Allegato 9, appendice 10.
La funzione degli organi di comando dei dispositivi di cambiamento di regime deve essere
facilmente identificabile secondo le indicazioni dell’Allegato 11 numero 4.3.
La condotta generale del freno deve essere utilizzabile per assicurare la continuità con gli
altri veicoli.
Suole, freni a disco e timoneria del freno
3.4
Il dispositivo indicatore del freno a disco deve fare chiaramente apparire la
posizione "freno serrato" e la posizione "freno allentato".
3.5
Nessuna staffe di sicurezza del freno deve essere allentata, rotta o mancante.
3.6
I carri con suole dei freni debordanti sono trattati come indicato all’Allegato 9. Una
suola è considerata debordante quando la sua superficie esterna tocca la
superficie laterale della corona-cerchione. Questa verifica si effettua con suole
accostate.
3.7* Le suole dei freni in ghisa usate, rotte o mancanti devono essere sostituite.
Lo spessore minimo delle suole, misurato nel punto più ridotto visto dall’esterno,
deve essere di 10 mm.
Una suola di freno
– che presenta un inizio di rottura non si deve considerare come rotta,
– è considerata rotta, quando è sostenuta solo dalla sua armatura metallica.
3.8* Quando delle suole di freno in composito
– sono assenti,
– sono rotte a partire dalla superficie di contatto fino al bordo della lamiera
(salvo la parte del giunto di dilatazione),
– presentano visibilmente delle disgregazioni del materiale d’attrito su più di
¼ della lunghezza della suola o delle inclusioni metalliche,
– hanno uno spessore inferiore a 10 mm nella zona del porta-suole,
l’officina dell’IF utilizzatrice deve :
– sostituire le suole con quelle di riserva, oppure
– isolare il freno se non ci sono suole di riserva.
Il carro deve allora essere trattato conformemente all’Allegato 9. il difetto
constatato sarà allora indicato sulle etichette.
Accoppiamenti del freno
3.9
3.10
3.11
Ogni carro deve essere munito di semi-accoppiamenti di freno. I carri muniti a
ciascuna estremità di due raccordi d’accoppiamento per una stessa condotta
generale del freno devono, allo stesso modo, avere due semi-accoppiamenti di
freno a ciascuna estremità.
I semi-accoppiamenti di freno non devono essere guasti (non a tenuta).
Nessuna parte degli organi d’accoppiamento del freno (accoppiati o disaccoppiati)
deve scendere al di sotto dei 140 mm al di sopra della parte superiore delle rotaie.
114
3.12
I rubinetti di chiusura devono poter essere manovrati e funzionare correttamente.
Nessuna leva di manovra dei rubinetti deve mancare o essere rotta.
Ciascun rubinetto di chiusura deve essere dotato di un dispositivo di blocco in
posizione estrema che funzioni correttamente.
Informazioni – Procedure ammesse - Divieti
3.13
3.14
3.15
3.16
3.17*
3.18
3.19
I pezzi dei freni avariati o staccati che potrebbero compromettere la sicurezza o
causare altri danni devono essere smontati o assicurati. Questa avaria deve
essere esaminata secondo le indicazioni del numero 1.19. In questo caso il freno
ad aria compressa deve essere isolato ed il carro munito di etichetta modello R1 e
K.
I lavori sugli apparati pneumatici dei freni (distributori, valvole-relé, valvole di
pesatura, cilindri del freno) e la loro sostituzione da parte dell’officina non sono
autorizzati, salvo che in caso di accordo con il detentore.
I carri il cui freno a mano manovrabile dalla piattaforma o da terra è inutilizzabile
devono essere riparati. In caso contrario devono essere trattati conformemente
all’allegato 9.
Le guarnizioni dei freni a disco sono sostituite solo dal detentore. Questi deve fare
in modo che il freno sia in perfetto stato di funzionamento senza che sia
necessario il controllo dell’IF utilizzatrice.
I semi-accoppiamenti mancanti o guasti devono essere sostituiti.
I lavori di saldatura sulle staffe di sicurezza non sono autorizzati.
Le prove del freno fatte in applicazione dell’allegato 12 del CUU, devono essere
effettuate secondo la fiche UIC 543-1
115
4.
Telaio del carro e dei carrelli
Stato minimo e misure limite
Telaio
4.1
Il telaio non deve essere visibilmente deformato o piegato.
4.2
Le ali dei longheroni, delle traverse di testa e delle traverse intermedie sollecitate
dall’accoppiamento non devono presentare fessure (fessure trasversali) che,
partendo dal bordo dell’ala, si estendano a più della metà della larghezza dell’ala.
Le fessure longitudinali possono arrivare ad una lunghezza massima di 150 mm,
salvo che nel punto in cui i supporti delle sospensioni sono fissati ai longheroni.
Qui le fessure longitudinali poste tra l’ala e l’anima del longherone non devono
superare una lunghezza massima di 100 mm.
4.3
La saldatura delle traverse e dei longheroni del telaio, oltre che dei parasala e dei
longheroni, non devono presentare alcuna fessura, ne essere il punto di partenza
di fessure nei pezzi ad essi assemblati.
4.4
Due mancorrenti per manovratore devono essere presenti su ciascuna delle
traverse di testa.
4.5
Le pedane e le maniglie devono essere utilizzabili. Le pedane ed i loro supporti
non devono presentare fessure.
4.6
I carri dotati di pavimento in legno o infiammabile, anche se, al di sopra, ricoperto
in lamiera, devono essere muniti, al di sopra delle ruote frenate, di lamiere
parascintille. Le lamiere parascintille applicate direttamente sul pavimento non
sono ammesse.
Questa prescrizione è valida allo stesso modo per i carri pianali che non abbiano
pavimento o con pavimento discontinuo adatti al traffico di contenitori o dei
semirimorchi.
Le lamiere parascintille non devono essere ne deformate ne bucate dalla ruggine.
4.7 I carri ad assi che portino il segno previsto all’Allegato 11 numero 2.10 devono
essere equipaggiati di lamiere parascintille speciali.
4.8 Le semipiastre di protezione non devono essere ne spostate ne rotte. Non
possono presentare fessure superiori ad ¼ della loro sezione, o essere in
direzione o prossimità di un punto di fissaggio.
4.9 Nessuna ala (piastra d’usura) del parasala deve mancare.
4.10 I traversini del parasala non possono mancare o essere rotti.
4.11 I supporti delle sospensioni non devono essere sconnessi, rotti, fessurati o
visibilmente deformati.
Carrelli di ogni tipo
4.12 Le saldature delle traverse e dei longheroni del telaio dei carrelli non devono avere
fessure, ne essere il punto di partenza di fessure nei pezzi a loro assemblati. I
longheroni, le traverse e le aste di richiamo della sospensione della traversa
ballerina non devono essere fessurati.
4.13 Le superfici di frizione dei sistemi ammortizzatori agenti sulle guide delle boccole o
della traversa ballerina non devono essere ingrassate;
4.14 Nessuna pattino, parte del pattino o molla del pattino deve mancare o essere rotta.
4.15 Il carrello non deve presentarsi in una posizione anormale rispetto al telaio.
116
4.16 La ralla inferiore non deve essere rotta o dissestata.
4.17 Il perno del carrello della ralla inferiore non deve mancare, essere rotto o
dissestato.
4.18 Nessuna ala (piastra d’usura) deve mancare.
La lunghezza totale delle fessure nel cordone di saldatura delle piastre d’usura
non può essere superiore al 50% della lunghezza totale delle stesse saldature.
4.19 Le trecce di messe a terra mancanti devono essere sostituite. Deve essere fatto in
modo che la mancanza di una treccia di messa a terra sia riconoscibile.
Carrelli Y25 e derivati (vedere Appendice 2)
4.20 Nessuna molla di tara deve essere fessurata o rotta. Quest’avaria deve essere
esaminata secondo il numero 1.19.
4.21 Nessuna molla di carico deve essere sconnessa, fessurata o rotta. Quest’avaria
deve essere esaminata secondo il numero 1.19.
4.22 Tutte le molle di tara del carrello devono avere lo stesso senso di avvitamento.
4.23 Ogni coppia di molle elicoidali del carrello (molle di tara/molle di carico) devono
avere senso di avvitamento opposto.
4.24 Nessun anello d’ammortizzatore esterno o interno deve mancare, essere rotto o
sconnesso.
4.25 Nessun cappello della molla deve essere in contatto con il telaio del carrello
(ammortizzatore inefficiente).
4.26 Nessuna staffa a T deve essere mancante o allentata.
Quest’avaria deve essere esaminata secondo il numero 1.19.
Informazioni – Procedure ammesse – Divieti
4.27 Le pedane fessurate devono essere sostituite dall’officina dell’IF utilizzatrice.
Le riparazioni con saldatura sono vietate
4.28 Quando le lamiere parascintille di un carro mancano o sono avariate in modo tale
da non poter essere riparate correttamente, il freno deve essere isolato ed il carro
trattato secondo l’Allegato 9 (etichettatura).
4.29 Le rotture, avarie e fessure dei longheroni, delle traverse intermedie, delle traverse
di testa del telaio (dei carri o dei carrelli) ed assemblaggi saldati non devono
essere saldati se non dall’officina scelta dal detentore.
Tuttavia, l’officina dell’IF utilizzatrice è eccezionalmente autorizzata ad effettuare
dei lavori di saldatura solo per la riparazione di fessure o rotture dei profilati del
telaio, per rendere possibile il rimpatrio del carro vuoto.
4.30 I carri i cui telai sono piegati o deformati e che non sono atti a circolare devono
essere l’oggetto di un trattamento speciale d’accordo con il detentore.
4.31 I parasala ed i supporti delle sospensioni fissati al telaio per mezzo di rivetti
possono, quando danneggiati, essere raddrizzati o sostituiti dall’officina.
4.32 Se i rivetti, viti o bulloni di fissaggio dei parasale sono lenti o mancanti devono
essere sostituiti dall’officina, con bulloni a dado autobloccante o fermati con
copiglia.
4.33 Le superfici di frizione dei sistemi di ammortizzamento agenti sulle guide delle
boccole o della traversa ballerina non devono essere ingrassate. L’eventuale
117
grasso deve essere asportato nella misura possibile senza smontaggio delle parti.
In tal caso il carro deve essere munito di etichetta di modello M.
4.34 La saldatura delle piastre d’usura sui carrelli non è autorizzata se non dopo lo
smontaggio della sala montata e conformemente alle istruzioni del detentore.
La risaldatura delle fessure non è ammessa.
118
5.
Organi di repulsione e trazione
Stato minimo e misure limite
Organi di repulsione
5.1
L’altezza del centro degli organi di repulsione, misurata verticalmente dalla
superficie dei binari e a riposo, deve essere:
– per i carri vuoti .................. al massimo 1.065 mm
– sotto carico massimo….…. almeno 940 mm.
5.2
Riservato
5.3 * Nessun respingente e nessun bullone di fissaggio del respingente deve mancare.
Tutti i bulloni di fissaggio devono essere stretti. Questo è allo stesso modo valido
per gli accoppiamenti permanenti.
5.4
I fermi che impediscono alle aste dei respingenti di cadere non devono mancare ne
essere danneggiati.
5.5
Le molle e le altre parti del respingente non devono presentare rotture o avarie tali
da impedire il buon funzionamento del respingente. Una compressione a mano di
15 mm a massimo è tollerata per un solo respingente a ciascuna estremità del
carro.
5.6
Le custodie dei respingenti non devono essere danneggiate in modo che la loro
fissazione non garantisca più sufficientemente la solidità o che la guida delle aste
dei respingenti non sia più sufficientemente solida.
La base della custodia , oltre che l’asta del respingente, non devono presentare
fessurazioni.
5.7 * I piatti dei respingenti non devono presentare rivetti o bulloni di fissaggio mancanti
o allentati. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti.
5.8 * Le superfici di contatto dei piatti dei respingenti devono essere sufficientemente
ingrassate. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti.
5.9 * Le superfici di contatto dei piatti dei respingenti non devono presentare striature ad
spigolo vivo che possano impedire lo scivolamento dei piatti. Questo è allo stesso
modo valido per gli accoppiamenti permanenti.
5.10 Per i carri muniti di elementi di rilevamento d’urto, questi non devono presentare
indicazioni di un loro impegno o tracce di deformazione.
Gli elementi di rilevamento d’urto sono stati impegnati, hanno quindi funzionato, se
– la freccia (indice) non è interamente visibile,
– l’indicatore di rilevamento d’urto manca o è deformato,
– la lunghezza del respingente è visibilmente accorciata,
– la custodia del respingente è deformata o distrutta.
Apparecchi di trazione
5.11 Nessuna parte degli organi di aggancio a vite (accoppiati o meno) devono
scendere al di sotto di 140 mm dalla sommità della rotaia.
5.12 La lunghezza dell’aggancio a vite deve essere tale che si possano almeno
avvicinare i respingenti in modo da metterli in contatto.
5.13 Gli agganci a vite ed i ganci di trazione non devono mancare.
119
5.14
Gli agganci a vite ed i ganci di trazione non devono presentare fessure. Non devono,
inoltre, avarie tali da rendere impossibile l’aggancio con un altro veicolo o suscettibili di
ostacolare il loro buon comportamento.
5.15
Le aste di trazione non devono essere rotte o fessurate. Le conchiglie, bulloni o perni o
chiavette per dette non devono ne essere rotti ne mancare.
5.16
L’asta del gancio di trazione e le guide del gancio non devono presentare alcuna usura
tale che il gancio di trazione possa ruotare sul proprio asse nelle guide.
5.17
Gli apparati di trazione discontinua non devono presentare nessuna delle avarie appresso
elencate :
– rottura o difetto di una molla a bovolo o di una molla ad anelli;
– deterioramento d’una molla in gomma.
5.18
Per gli apparati di trazione continua, non si possono avere rotture o avarie della molla. Le
guide dell’apparato di trazione non devono presentare fessure che possano impedire il
buon funzionamento dell’apparato di trazione.
5.19
Il diametro dell’asse del gancio di trazione deve essere almeno di 50 mm.
5.20
Quando il dispositivo di sospensione del tenditore a vite è inutilizzabile o mancante,
bisogna ripararlo o sostituirlo.
Informazioni – Procedure ammesse - Divieti
5.21
5.22
5.23
5.24
5.25
5.26
La riparazione per mezzo della saldatura degli apparati di trazione è vietata. Tuttavia, le
aste di trazione rotte o fessurate possono essere riparate provvisoriamente con saldatura
elettrica. I carri devono essere trattati conformemente all’Allegato 9 e istradati in coda
treno.
I carri equipaggiati con ammortizzatori d’urto a corsa lunga il cui elemento scorrevole non
è visibilmente in posizione mediana devono essere trattati secondo l’Allegato 9.
Quando un respingente è danneggiato all’estremità di un carro, i due respingenti devono
essere sostituiti. Quelli che vengono messi al loro posto devono essere identici. In caso di
respingente a corsa di 105 mm, 130 mm o 150 mm, i respingenti di ricambio devono far
parte della stessa categoria che quelli smontati. In oltre, per i respingenti a corsa di 130 e
150 mm, i pezzi di ricambio devono avere le stesse caratteristiche di quelli tolti d’opera.
La sostituzione dei respingenti con piatti muniti indicatori di consumo, deve essere
eseguita secondo le istruzioni del detentore.
I rivetti di fissaggio dei piatti dei respingenti possono essere sostituiti con apposite viti di
fissaggio. Quando ci sono striature a spigoli vivi sulla superficie di contatto dei piatti dei
respingenti, questi sono da limare.
E vietato fare lavori di saldatura o comunque di riscaldo in prossimità di un respingente
marcato con un disco giallo sul corpo dello stesso. (vedasi Allegato 11, numero 7.9.4).
Gli elementi antiurto danneggiati o deformati devono essere trattati secondo le istruzioni
del detentore. I respingenti equipaggiati con elementi antiurto devono, per principio,
essere sostituiti con dei respingenti identici. Se non si dispone dei respingenti
equipaggiati di elementi antiurto identici li si può sostituire, eccezionalmente, con
respingenti standard per permettere il proseguimento del carro verso lo scarico e verso
l’officina per la riparazione. In tal caso si etichetterà il carro con modello K secondo
l’Allegato 9, appendice 11 e l’iscrizione corrispondente al simbolo secondo Allegato 11
numero 5.4. o 5.5 a seconda dei casi.
120
6.
Cassa
Stato minimo e misure limite
Disposizioni applicabili a tutti i carri:
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
6.10
6.11
6.12
6.13
6.14
La cassa del carro, le sovrastrutture e l’insieme dei dispositivi supplementari non devono
presentare segni di danni che possano causare la perdita od il deterioramento del carico o
compromettere la sicurezza dell’esercizio ferroviario e/o mettere in pericolo le persone o
l’ambiente.
La cassa del carro e le sue parti non devono impegnare il profilo limite di carico.
Nessuna delle parti dell’accoppiamento del riscaldamento e delle altre strutture di
accoppiamento (accoppiate o meno) deve scendere al di sotto di 140 mm al di sopra della
parte superiore delle rotaie.
Le parti mobili del carro ed i loro dispositivi di manovra non devono presentare avarie
apparenti che impediscano il loro normale funzionamento.
Nessuna tavola della parete o del pavimento deve mancare, essere rotta, scheggiata o
deteriorata al punto da poter causare la perdita del carico od il suo deterioramento a causa
dell’umidità.
Le porte scorrevoli devono essere disposte in modo che non possano uscire dalle guide di
scorrimento. Le pareti laterali ribaltabili devono essere assicurate di modo che non
possano uscire dalle cerniere o dai fermi di chiusura.
Le porte e le pareti scorrevoli devono potere essere chiuse ed assicurate completamente.
Non devono mancare o essere staccate dalle loro guide.
Le porte non devono presentare deformazioni o rotture che possano provocare una
perdita del carico.
Gli organi di guida e di chiusura (telaio delle porte, cerniere, verricelli, ganci di chiusura,
maniglie) non devono mancare ne essere spostati, rotti o deformati.
Le pedane, i corrimano, scale e passerelle devono poter essere utilizzati in piena
sicurezza ed essere esenti da fessure. Questa disposizione si applica anche ai loro organi
di fissaggio e supporti.
Le pedane possono presentare uno svirgolamento, una deformazione o un’inclinazione di
20 mm al massimo.
Lo spazio libero tra i corrimano e la parte più vicina del carro deve essere di almeno 60
mm.
Le targhe d’iscrizione, i pannelli ribaltabili e i porta etichette non devono mancare e
devono essere fissati in modo appropriato.
Le iscrizioni seguenti conformemente all’Allegato 11 devono essere completamente
presenti e leggibili:
- il numero del carro (compresa il codice della nazione ed i dati del detentore);
- la sigla RIV o il cartiglio di accordo (se il codice di scambio iscritto è 41, 43, 45, 81,83,
85);
- la tara ;
- la massa frenata dal freno a mano;
- i limiti di carico;
- la capacità dei carri cisterna;
- le merci destinate al trasporto con il carro cisterna;
- la lunghezza del carro compresi i respingenti;
- l’iscrizione "Attenzione – Pericolo elettricità" sui carri muniti di passerella o scala posti
ad un’altezza di più di 2 m;
- il cartiglio di manutenzione;
121
- le indicazioni per gli elementi antiurto;
- le bande diagonali per i carri con ammortizzatori antiurto.
Disposizioni aggiuntive per i carri coperti:
6.15 Gli sportelli d’aerazione non devono mancare o essere guasti.
6.16 Le forcelle di manovra e le cremagliere non devono essere staccate, sconnesse o
deformate.
6.17 La copertura del tetto ed il gocciolatoio non devono essere sollevati ne deformati.
6.18 I tetti apribili devono poter essere chiusi ed assicurati per impedire aperture
accidentali. Nessun organo di comando deve mancare, essere deformato o
inefficace. I tetti devono trovarsi nella guida prevista.
6.19 Le botole del tetto devono poter essere correttamente utilizzate.
Disposizioni aggiuntive per i carri alte sponde:
6.20
Le porte laterali dei carri alte sponde devono poter essere chiuse ed assicurate
per impedire aperture accidentali.
6.21
Le pareti o pareti di testa oscillanti devono poter essere chiuse e assicurate per
impedire aperture accidentali.
6.22
Gli organi di chiusura delle pareti di testa oscillanti (perni, alberi a camme, anelli,
camme) non devono mancare ne essere rotti o spaccati. Devono essere
pienamente utilizzabili.
6.23
I profili metallici superiori non devono essere deformati, rotti o strappati di maniera
da impegnare il profilo limite di carico.
Disposizioni aggiuntive per i carri pianali:
6.24
Le spondine devono poter essere rialzate ed assicurate.
6.25
Le cerniere, gli assi e le staffe di chiusura delle spondine non devono essere
mancanti ne rotti. Devono essere pienamente utilizzabili.
6.26
Gli stanti amovibili, girevoli e rientranti non devono essere rotti o fessurati. Non
devono essere così deformati da impegnare il profilo limite di carico. Questa
disposizione si applica allo stesso modo anche ai dispositivi di sostegno e di
blocco degli stanti. I dispositivi di blocco degli stanti devono essere efficienti.
6.27
I travetti ribaltabili non devono essere sconnessi.
Disposizioni aggiuntive1 per i carri cisterna2:
6.28* I serbatoi non devono presentare deformazioni a spigoli vivi (anche se non c’è
perdita di merce).
6.29* Le fessure delle selle del serbatoio non sono ammesse. Se il fissaggio del
serbatoio al telaio prevede dei bulloni o dei rivetti questi non devono mancare.
1
I punti contrassegnate con * sono obbligatori solo per i carri cisterna RID (controlli visivi)
Sotto la definizione di carri cisterna vanno compresi i carri per il trasporto di materie liquide, gassose,
polverulente o granulari
2
122
6.30* Gli assemblaggi per saldatura della cisterna e del telaio non devono presentare
fessurazioni.
6.31* Le scale, piattaforme e ringhiere devono essere utilizzabili in sicurezza e non
devono essere sconnesse.
6.32* Le lamiere dell’isolamento termico, i parasole e gli isolamenti non devono essere
sconnessi.
6.33 I serbatoi ed i loro organi di riempimento e di svuotamento non devono avere
fughe e devono poter essere ermeticamente chiusi salvo che gli apparecchi
automatici di aerazione (Allegato 11 numero 6.3).
6.34* I tappi filettati di protezione non devono mancare.
6.35* Le flange di otturazione non devono mancare ne essere allentate. Tutte le viti di
fissaggio devono essere presenti.
6.36 La vite bullone di comando di sblocco del rubinetto di svuotamento deve essere
svitato.
6.37* L'indicatore del rubinetto di svuotamento deve funzionare correttamente.
6.38 Il coperchio del duomo deve essere presente e deve poter essere chiuso
ermeticamente.
Disposizioni aggiuntive per i carri a copertura meccanica:
6.39
La copertura meccanica deve poter essere chiusa e bloccata correttamente
(indicatore visibile). Questa disposizione si applica anche al bloccaggio degli archi
estremi.
Disposizioni aggiuntive per i carri a copertura telescopica:
6.40
Gli elementi della copertura telescopica devono poter essere chiusi e bloccati
correttamente posizionati sui loro binari di scorrimento previsti.
Disposizioni aggiuntive per i carri a carrelli ribassati per il trasporto dei veicoli
stradali e ferroviari:
6.41
Le traverse di testa mobili non devono essere danneggiate e devono poter essere
bloccate ai due lati.
6.42
Le staffe di fermo, i bloccaggi delle staffe, le catene di stivaggio e gli occhielli della
catena di stivaggio devono essere efficienti.
Disposizioni aggiuntive per i carri porta contenitori ACTS:
6.43
I telai ruotanti non devono essere danneggiati in modo tale che il fissaggio ed il
bloccaggio corretti siano impediti.
6.44
Le chiusure centralizzate devono funzionare.
6.45
La chiusura intermedia deve funzionare ed indicare chiaramente la posizione
"chiuso".
6.46
I stanti devono essere perfettamente posizionati.
123
Disposizioni aggiuntive relative ai carri per il trasporto d'automobili:
6.47
Le spondine di testa e i ponticelli di passaggio devono poter essere rialzate e
assicurate.
6.48
Il piano di carico superiore deve poggiare sulle camme apposite e poter essere
bloccato. Il dispositivo indicatore deve funzionare.
6.49
Nessun accessorio deve essere sconnesso (zeppe, scivoli per le ruote, manovelle,
dispositivo di sollevamento, spondine di testa, ponticelli di passaggio).
Disposizioni aggiuntive per i carri autoscaricanti:
6.50
I rubinetti e le botole devono essere chiuse e bloccate.
6.51
Nessun pezzo del dispositivo di chiusura e di scarico deve essere sconnesso.
Indicazioni – Procedure ammesse - Divieti
6.52
6.53
Quando, in caso di deformazione, la verifica del profilo trasversale si rende
necessaria, si applicheranno le disposizioni del numero 4, tomo 1 delle Direttive di
carico.
Eccezione: per i carri costruiti secondo la fiche UIC 505 e la cui larghezza supera
quella ottenuta con l’applicazione del numero 4, tomo 1 delle Direttive
di carico, si deve contattare il detentore del carro per conoscere la
larghezza ammessa del carro.
Senza risposta da parte sua, si applicherà, per ragioni di sicurezza, la
cifra del punto 4 del tomo 1 delle Direttive di carico.
Le parti in materiale plastico e in legno stratificato (per esempio, le coperture del
tetto ed i pannelli delle pareti laterali) non devono essere riparati per mezzo di
chiodature. Tali carri portano la sigla come indicato all’Allegato 11 numero 2.14.
6.54
Per ciò che concerne il bloccaggio dei serbatoi dei carri-cisterna, i rivetti possono
essere sostituiti da bulloni.
6.55
I lavori di saldatura ai serbatoi possono essere realizzati solo dalle officine
autorizzate e con l’accordo del detentore.
124
B- TRATTAMENTO DEI CARRI DOPO PARTICOLARI EVENTI
0
Principio
Dopo ogni evento particolare, l’IF utilizzatrice deve assicurare che le avarie provocate o presunte
non possano procurare danni indiretti. A tale scopo, le regole definite da questo capitolo devono
essere rispettate in modo da rendere il carro ancora atto alla circolazione. Per mezzo di esami
complementari bisogna assicurarsi che non esistono danni al carro come deformazioni dei
carrelli, e/o del telaio del carro, dei cretti, suscettibili di compromettere la sua idoneità alla
circolazione in completa sicurezza. Se lo stato minimo non può essere ristabilito dall’officina, il
carro deve essere ulteriormente trattato secondo le decisioni del detentore (conformemente
all’allegato 9).
1
Deragliamento
Dopo il deragliamento di un carro, lo scartamento delle facce interne dei cerchioni o delle corone
su ruote monoblocco delle sale montate deragliate devono essere misurata secondo le
prescrizioni del capitolo A, punto 1.17. Conseguentemente, dopo ogni misura, il carro deve
essere spostato di un terzo di giro della ruota.
Se la differenza di scartamento è superiore a 2 mm, la sala montata deve essere sostituita.
La sala montata deragliata sostituita deve essere munita, prima della sua restituzione, di una
marcatura che permetta al detentore del carro o alla sua officina di identificarla come sala
montata deragliata (Modello HR).
2
Urti anomali
Quando un carro ha subito un urto anomalo, si deve supporre che la velocità d’urto sia stata
superiore a 12 km/h. In tal caso, si devono fare i seguenti controlli:
− misurare l’altezza del respingente e verificare che non ci siano avarie visibili sui respingenti;
− il gioco longitudinale dei respingenti non deve essere superiore a 15 mm;
− esaminare che la possibilità di ruotare non deve essere superiore a 5 mm (solo per i
respingenti che non devono ruotare);
− esame visivo per scoprire rientranze della traversa di testa a livello dei respingenti e,
posteriormente, delle traversini del telaio.
3
Sovraccarico (testo a solo titolo di raccomandazione)
Quando un carro è inviato all’officina in seguito ad un sovraccarico (del carro, di un carrello o di
una sala montata), bisogna sottoporre il carro, dopo lo scarico, agli esami e operazioni seguenti:
− esame visivo delle molle di sospensione per scoprire la presenza di rotture, fessurazioni e
deformazioni;
− esame visivo delle molle sospensione e dei componenti del telaio o del carrello per scoprire la
presenza di tracce di cedimento;
− controllo delle sale montate interessate per scoprire la presenza di tracce di surriscaldo o
altro danno.
In caso di dubbio, sostituire le sale montate e munirle, prima di inviarle al detentore del carro,
della menzione di sovraccarico (Modello HR).
4
Inondazione (testo a solo titolo di raccomandazione)
I carri il cui telaio sia stato totalmente o parzialmente sommerso dall’acqua devono essere
sottoposti alle prove ed alle operazioni di seguito riportate – a seconda dei casi dopo la pulitura –
per essere resi atti alla circolazione:
−
sostituire tutte le sale montate;
125
− prima della restituzione, le sale montate inondate, saranno munite di una marcatura
che permetta al detentore del carro o alla sua officina di identificarli come sale
montate inondate (Modello HR);
− esame visivo delle molle di sospensione per scoprire la presenza di corrosione che
possa causare la rottura di una molla;
− sostituire i respingenti quando questi sono stati sotto il livello dell’acqua;
− svuotare l’acqua dalla condotta generale. Il carro con il freno isolato dovrà essere
trattato conformemente alle disposizioni dell’allegato 9.
5
Contatto con la catenaria sotto tensione
Quando parti della cassa sono state in contatto con la catenaria sotto tensione, si deve
supporre che il flusso di corrente abbia danneggiato le boccole.
In questo caso, si devono eseguire i seguenti lavori:
− sostituire tutte le sale montate del carro;
− prima del rinvio delle sale montate interessate dal flusso di corrente, questi devono
essere marcate in modo da permettere al detentore del carro o alla sua officina di
riparazione di riconoscerle come sale montate interessate dal flusso di corrente
(Modello HR);
− verificare la cassa per scoprire la presenza di avarie supplementari che possano
interferire sull’attitudine alla circolazione del carro.
126
C – MANUTENZIONE PREVENTIVA
0
Principio
Il detentore deve, al momento della revisione, mettere i carri in uno stato che consenta
loro di assicurare un servizio normale fino alla prossima revisione, sia per ciò che
concerne la sicurezza sia per quel che riguarda la protezione del carico.
Questa revisione deve inscriversi in un quadro di un sistema di manutenzione a tempo o
a lavoro effettivamente svolto.
1
Periodo di revisione
1.1
Nel quadro del sistema di manutenzione a tempo, la revisione è fatta dopo un periodo
stabilito seguendo le indicazioni della fiche UIC 579-1. In tale sistema, il periodo di
revisione è uguale al periodo di validità del cartiglio di manutenzione. Il periodo massimo
di validità del cartiglio di manutenzione è non superiore a quello indicato al punto 1.3.
1.2
Nel quadro del sistema di manutenzione a lavoro effettivamente svolto, la revisione è
fatta quando il carro raggiunge il limite di lavoro espresso in tonnellate-kilometri e
determinato secondo le indicazioni della fiche UIC 579-1. Il periodo massimo di validità del
cartiglio di manutenzione è non superiore a quello indicato al punto 1.3.
1.3
Il periodo massimo di validità del cartiglio di manutenzione (Allegato 11 numero 2.3) è di:
1.3.1 6 anni, eventualmente aumentati di 3 mesi, per i carri che rispondono alle seguenti
condizioni:
- distributore Bd, Ch, O, WE, DK, WU o WA;
- regolatore automatico della timoneria;
- sospensione a doppi anelli per i carri ad assi;
- carrelli con molle a foglia e sospensioni ad anelli (in deroga, anche i carrelli
«Niesky» ammodernati con sospensioni a biellette dei carri DB);
- carrelli con molle ad elica ed ammortizzatori UIC o con caratteristiche analoghe ;
- respingenti con caratteristiche conformi alle fiches UIC 526-1 o 526-2.
1.3.2 4 anni, eventualmente aumentati di 3 mesi, per i carri che non rispondono alle condizioni
del punto 1.3.1.
1.3.3 Per ottenere questo prolungamento di 3 mesi, i carri devono portare l’iscrizione «+3M»
(Allegato 11 numero 2.3). I carri che non portano l’iscrizione «+3M» possono ottenere, su
richiesta del detentore, l’iscrizione “+ 3M”, se lo stato del carro non lo impedisce.
1.4
Tuttavia, il detentore è tenuto a fissare una durata di validità più corta per i carri le cui
condizioni d’esercizio ed il tipo di carro lo impongano.
In più, per i carri frenati SS1) e per i quali la durata di validità indicata sul cartiglio di
manutenzione è superiore a 3 anni, il detentore deve organizzare un controllo intermedio.
Quest’ultimo può essere limitato ad una ispezione se i risultati osservati sono
soddisfacenti.
1.5
I carri-cisterna per i quali la data (fine mese) della prossima prova del serbatoio è scaduta,
secondo l’Allegato 11 numero 6.4, devono essere trattati conformemente all’Allegato 9.
1)
Conformemente alla fiche UIC 543
127
D – TRASPORTO DEI PEZZI DI RICAMBIO E IMMAGAZZINAMENTO
0
Principio
Le modalità di trasporto, di manutenzione e di immagazzinamento dei pezzi di ricambio
prima del loro montaggio su di un carro e dopo la loro rimozione per la preparazione del
loro rinvio al detentore del carro, devono essere che le parti costitutive interne, da un lato,
e le superfici e la protezione contro la corrosione dall’altro, non siano avariate.
1
Sale montate
Immagazzinamento
-
-
Quando vengono immagazzinati sui binari, i profili delle ruote non devono venire a
contatto. Il contatto tra i bordini è autorizzato.
In caso d’immagazzinamento alternato sui binari (su doppio binario), non si deve
avere contatto delle boccole contro il bordino e del bordino contro l’asse.
Le condizioni suddette sono applicabili allo stesso modo per l’immagazzinamento in
selle.
L’immagazzinamento su superfici piane è autorizzato, se le sale montate sono
immagazzinate su appropriati supporti (legno, gomma, materie sintetiche) in modo da
non danneggiare le superfici a contatto.
Il deposito e lo spostamento delle sale montate deve essere fatto in modo che le sale
montate stesse e le loro parti costitutive non siano danneggiate.
Lo spostamento incontrollato delle sale montate deve essere impedito per mezzo di
opportune zeppe di bloccaggio o suole.
L’impilaggio delle sale montate è ammesso se le condizioni d’immagazzinaggio sopra
indicate sono rispettate. Il contatto asse contro asse è proibito.
Trasporto
-
-
2
-
In caso di trasporto con carrello a forca, le selle e i becchi della forca sono da munire
di opportuna protezione. Bisogna fare attenzione a non danneggiare l’asse a causa
del rotolamento sulla forca.
L’uso di strumenti di sollevamento deve essere fatto evitando ogni possibile
danneggiamento dell’asse.
Le sale montate si dovranno trasportare, nella misura del possibile, in selle tra le
officine ed i centri dei pezzi di ricambio. Il carico e l’assicurazione delle sale montate
deve essere fatto in modo che ogni contatto tra le sale montate sia evitato durante il
trasporto. Le boccole devono essere protette in modo da impedire la rotazione.
Altri pezzi
L’immagazzinamento dei respingenti deve essere fatto in modo che sia evitata ogni
infiltrazione d’acqua tra la custodia e l’asta del respingente.
Se il trasporto delle molle paraboliche è fatto direttamente con carrello a forca, le selle
e i becchi della forca sono da munire di opportuna protezione (rivestimento in
gomma), per impedire ogni possibile danno alla protezione contro la corrosione.
128
Allegato 10 – Appendice 1
Indici relativi ai difetti di circolarità delle ruote
Fig. 1
Copiglia tranciata
Fig. 2
Staffa di sicurezza rotta
Fig. 3
Tracce lucide sulla rondella d’estremità del tirante a
triangolo del freno
Fig. 4
Tracce lucide sulle molle di carico
129
Allegato 10 – Appendice 1
Fig. 5
Zone lucide con usura, visibile dall’esterno sui punti di
frizione delle foglie a molla delle sospensioni paraboliche
Fig. 6
Staffa a T persa o allentata
Fig. 7
Piastra di usura al manganese dei carrelli e dei cuscinetti
dissaldate
Fig. 8
Superficie di contatto irregolare sul circo di rotolamento
Fig. 9
Schiacciamento importante ed irregolare sul circolo di
rotolamento
130
Allegato 10 – Appendice 2
Schema della sospensione dei carrelli Y 25
Figura 1 – Carrello con molle per un carico di 20 t/asse
5
3
1a
2a
4
1a
2a
3
4
5
molla di tara per 20 t/asse, elica a destra
molla di carico per 20 t/asse, elica a sinistra
coperchio della molla
boccola
guida della boccola
Figura 2 – Carrello con molle per un carico di 22,5 t/asse
5
1b
3
2b
4
1b
2b
3
4
5
molla di tara per 22,5 t/asse, elica a sinistra
molla di carico per 22,5 t/asse, elica a destra
coperchio della molla
boccola
guida della boccola
131
ALLEGATO 10
Carri – Manutenzione correttiva e manutenzione preventiva
Appendice 3 – CATALOGO EUROPEO DEI CONTROLLI VISIVI DEGLI ASSILI (EVIC)
PREAMBOLO
1
I documenti contenuti nella presente appendice sono copie identiche delle
procedure concordati dal "Gruppo Settore congiunto della task-force dell’ERA
riguardante la manutenzione dei carri/assili" in relazione al controllo visivo degli
assili dei carri.
Capitolo A:
Catalogo europeo dei controlli visivi degli assili (EVIC) dei carri (versione V 2.11)
Capitolo B:
Guida all’utilizzazione dell catalogo europeo dei controlli visivo degli assili (EVIC) di
carri (versione V 2.2)
Capitolo C:
Tracciabilità degli assili esaminati dalle officine secondo l’EVIC (modello)
2
Gli assili rimossi in seguito alla EVIC devono essere contrassegnati in modo visibile
e permanente con il riferimento «EVIC», il numero di codice di difetto e in numero
della sala montata corrispondente. Questi dati dovrebbero inoltre essere indicato il
modello HR (allegato 7 CUU) per la richiesta della sala montata da sostituire al
detentore del carro.
3
Se un carro entra in officina, a causa dei avarie alle sale montate secondo l'allegato
9 della CUU, gli assili delle sale montate in questione non devono essere sottoposti
ai controlli visiva. Su tali assili si applicano solamente le disposizioni dell'allegato 10
alla CUU sulla manutenzione correttiva e preventiva.
4
Il costo dei controlli visivi degli assili di cui ai punti A e B della presente appendice
sono a carico del detentore del carro esaminato
5
l’appendice 3, nella sua interezza, non farà parte della CUU e ne sarà rimossa non
appena gli aderenti CUU riceveranno dal Bureau CUU una notifica per informarli
che il Comitato Comune del CUU è concluso, con decisione unanime, che, a
seguito di un cambiamento delle circostanze, l'applicazione di documenti di cui al
precedente punto 1 non è più necessaria. La decisione del Comitato Comune può,
ma senza che lo sia necessariamente, essere basata su una raccomandazione
emanata dal Join Sector Group di cui al precedente punto 1 o dall'Agenzia
Ferroviaria Europea. Questo cambiamento avrà effetto un mese dopo l’invio della
notifica di cui sopra agli aderenti.
132
A
Catalogo dei difetti
Le pagine che seguono rappresentano l'intero catalogo dei difetti.
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
CATALOGO EUROPEO
DEI CONTROLLI VISIVI
DEGLI ASSILI
133 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
Assili verniciati
30
31
32
33
34
35
36
37
Nessun danneggiamento
Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo
Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati
Difetti meccanici intagli con bordi angolati
Difetti meccanici cretti
Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia
Difetti di superficie singoli segni di corrosione profonda / vaiolature
Difetti allo strato protettivo con o senza corrosione
X
X
X
X
X
X
OK
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
C
X
X
X
X
X
X
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
(non ok)
Assili Non Verniciati
40
41
42
43
44
45
46
Nessun danneggiamento
Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo
Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati
Difetti meccanici intagli con bordi angolati
Difetti meccanico cretti
Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia
Difetti di superficie singoli segni di corrosione profonda / vaiolature
Tutti gli Assili
50 Zona del collarino
X (non ok)
134 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
CRITERI PER GLI ASSILI VERNICIATI
135 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
30 Nessun danneggiamento
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Le infossature possono riscontrarsi sia lungo tutto il perimetro che occasionalmente; esse sono
caratterizzate da contorni lisci e arrotondati, senza transizioni a spigolo vivo. Questo tipo
di infossature possono determinarsi in fase di manutenzione. La verniciatura rimane non
danneggiata.
Decisioni
Assili con infossature il cui rivestimento non sia tuttavia danneggiato possono rimanere in
opera
Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC
OK
Esempio di difetti:
136 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
31 Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Le scanalature sono caratterizzate da spigoli vivi
Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di scanalature
Decisioni
Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare
conseguentemente
Togliere la sala dal servizio
Caso A
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
X
Esempio di difetti:
137 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
32 Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Caratterizzato da zone di transizione con bordi smussati (CUU Allegato 9, 1.6.2). Abrasioni che
insorgono in servizio (causate ad es. dallo strisciamento dei leveraggi del freno) e che
comportano danneggiamenti alla verniciatura.
Decisioni
Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare
conseguentemente
Togliere la sala dal servizio
Caso B
Danneggiamento con profondità > 1mm (secondo CUU)
Caso A
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
X
Esempio di difetti:
138 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
33 Difetti meccanici intagli con bordi angolati
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Intagli con bordi angolati possono verificarsi localmente e sono caratterizzati da contorni a
spigolo.
Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di intagli.
Decisioni
Togliere la sala dal servizio (secondo CUU)
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
139 / 299
Caso A
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
34 Difetti meccanici cretti
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Cretti riscontrati nel corpo dell’assile (non necessariamente nella verniciatura) e sono
caratterizzati e visibili sotto forma di linee sottili
Non sono ammessi cretti nel materiale.
Decisioni
Togliere la sala dal servizio (secondo CUU)
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
140 / 299
Caso A
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
35 Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di ampie aree
pesantemente corrose (da vecchi danneggiamenti allo strato protettivo).
Decisioni
Togliere la sala dal servizio
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
141 / 299
Caso B
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
36 Difetti di superficie
vaiolature
V 2.11
singoli segni di corrosione profonda / Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di vaiolature
o segni locali di corrosione profonda (ad es. riconducibili ad azione chimica).
Decisioni
Togliere la sala dal servizio
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
142 / 299
Caso B
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
37 Difetti allo strato protettivo con o senza corrosione
Assili verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Distacchi locali del rivestimento protettivo (verniciatura), con o senza corrosione.
Decisioni
Lasciare la sala in servizio secondo quanto previsto per il caso C
Caso C
Indicare 1 nella colonna “C” della tabella dell’EVIC
C
Esempio di difetti:
143 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
CRITERI PER GLI ASSILI NON VERNICIATI
144 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
40 Nessun danneggiamento
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Esistono regole manutentive che non prevedono protezione anti-corrosiva. In questi casi assili e
ruote rimangono non verniciati e in servizio mostrano sulla superficie uno strato ossidato sottile
ed uniforme (ruggine superficiale)
I ritorni di esperienza di SNCB dimostrano che l’applicazione di questo sistema manutentivo
dell’asse non conduce a rotture di fatica durante il servizio dell’assile
Decisioni
I ritorni di esperienza di SNCB dimostrano che l’applicazione di questo sistema manutentivo
dell’asse non conduce a rotture di fatica durante il servizio dell’assile
Lasciare in servizio gli assili “come nuovo”, “molto buono”, “buono” e
“accettabile”
Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC
OK
Esempio di difetti:
come nuovo
Molto buono
Buono
145 / 299
accettabile
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
41 Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Questo danneggiamento è caratterizzato da spigoli vivi circonferenziali o da scanalature con
zone di transizione a spigolo vivo.
Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di scanalature.
Decisioni
Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare
conseguentemente
Togliere la sala dal servizio secondo
caso A
Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC
OK
Esempio di difetti:
146 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
42 Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Caratterizzato da zone di transizione con bordi smussati (CUU Allegato 9, 1.6.2). Abrasioni che
insorgono in servizio (causate ad es. dallo strisciamento dei leveraggi del freno) e che
comportano danneggiamenti alla verniciatura.
Decisioni
Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare
conseguentemente
Togliere la sala dal servizio
Caso B
Danneggiamento con profondità > 1mm (secondo CUU)
Caso A
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
X
Esempio di difetti:
147 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
43 Difetti meccanici intagli con bordi angolati
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Intagli con bordi angolati possono verificarsi localmente e sono caratterizzati da contorni a
spigolo.
Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di intagli.
Decisioni
Togliere la sala dal servizio (secondo CUU)
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
148 / 299
Caso A
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
44 Difetti meccanici cretti
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Cretti riscontrati nel corpo dell’assile (non necessariamente nella verniciatura) e sono
caratterizzati e visibili sotto forma di linee sottili
Non sono ammessi cretti nel materiale.
Decisioni
Togliere la sala dal servizio (secondo CUU)
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
149 / 299
Caso A
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
45 Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di ampie aree
pesantemente corrose (da vecchi danneggiamenti allo strato protettivo).
Decisioni
Togliere la sala dal servizio
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
150 / 299
Caso B
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
46 Difetti di superficie
vaiolature
V 2.11
singoli segni di corrosione profonda /
Assili non
verniciati
Costatazioni e conseguenze:
Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di vaiolature
o segni locali di corrosione profonda (ad es. riconducibili ad azione chimica).
Decisioni
Togliere la sala dal servizio
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
Esempio di difetti:
151 / 299
Caso B
X
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
ZONA DEL COLLARINO
152 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
V 2.11
50 Zona del collarino
Tutti gli Assili
Situazione:
Normalmente, con sala montata in opera sul carro, la zona del collarino non è sufficientemente
visibile per l’ispezione.
Raccomandazioni
Solo in caso di chiare indicazioni di danneggiamenti meccanici o di corrosione profonda,
sostituire la sala
Caso A
Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC
C
Se non valutabile,
lasciare la sala in opera sul carro
Indicare 1 nella colonna “OK” della tabella dell’EVIC
OK
Esempio di difetti:
non accettabile
Non valutabile
153 / 299
B
Guida all’utilizzazione
Le pagine che seguono rappresentano l'intera guida di implementazione.
154 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
GUIDA ALL’UTILIZZO
DEL CATALOGO EUROPEO DEI CONTROLLI
VISIVI AGLI ASSILI (EVIC) DI CARRI MERCI
Documento preparato a cura di:
Joint Sector Group for ERA Task Force on wagon/axle maintenance
155 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
Sommario
1. Definizioni
2. Fondamenti e preparazione dei controlli
3. Modalità di esecuzione dei controlli visivi
4. Registrazione dei controlli visivi
Questa versione sostituisce tutte le precedenti versioni della Guida
all’Utilizzo dell’EVIC.
Brussels, 10.03.2010
156 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
1. Definizioni
Achsschenkel
FUSELLO
journal
Achsschenkel, journal
fusée
fusée
RUOTA
Rad
wheel
Rad, wheel
roue
Radsitz
Nabe
PORTATA
di CALETTO RUOTA
wheel
seat
hub
Radsitz,
wheel seat
portée de calage
moyeu
MOZZO
de roue
Nabe, hub
moyeu
DEBORDO
Nabenüberstand
ü
hub overhang
Nabenüberstand
, hub overhang
débordement
Sala Montata
Radsatz
Wheelset
Essieu monté
FUSELLO
Achsschenkel
journal
fusée
COLLARINO
PORTATA di CALETTO RUOTA
Notschenkel
Radsitz
abutment / collar
wheel seat
portée de collerette
portée de calage
de roue
RAGGIO di RACCORDO
Korbbogen
transition radius
rayon de raccordement
CORPO dell’ASSE
Schaft
shaft
corps
Assile
Radsatzwelle
Axle
Essieu-axe
157 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
Nelle istruzioni EVIC, il significato delle diverse espressioni è il seguente:
Sostituire =
togliere la sala dal carro (e ripararla – quando possibile – in un’officina
competente)
Riparare =
riparare il danneggiamento “in situ” (con sala in opera) in accordo alle
regole di riferimento
Rimuovere (il difetto) dal servizio = sostituire o riparare (“in situ” se possibile) in
accordo alle regole di riferimento
158 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
2.
V 2.2
Fondamenti e preparazione dei controlli
2.1 Motivazione del programma EVIC
I detentori Europei di carri merci hanno sviluppato nel corso dei decenni un sistema di
manutenzione garantendo un livello di sicurezza tale da farlo divenire il sistema di
trasporto terrestre più sicuro.
Comunque, dopo il tragico incidente di Viareggio,
- l’Agenzia Ferroviaria Europea (ERA)
- Le Agenzie Nazionali per la Sicurezza Ferroviaria (NSAs)
- Il Gruppo di Settore Merci Ferroviario (CER, ERFA, UIP, UIRR, UNIFE)
si sono accordati affinché nell’ambito della Task Force ERA fosse valutata la possibilità
per un approccio Europeo di criteri armonizzati e di misure a medio termine che in
maniera appropriata accerti l’incremento della sicurezza ferroviaria.
Il “Joint Sector Program” predisposto nella Task Force dell’ERA è stato pienamente
adottato a Viareggio a dicembre 2009. Il piano di azione Europeo consiste di:
- Controllo Visivo della popolazione Europea degli assili (utilizzando l’EVIC)
- Indagine più profonda per determinate tipologie di sale montate da definite aree
operative
- Implementazione su scala Europea della tracciabilità sistematica della manutenzione
delle sale montate (per la campagna EVIC e per la generale manutenzione delle sale
montate)
Il “Joint Sector program” è stato approvato da tutte le autorità dell’Unione Europea e da
tutte le NSA. E’ ora in carico al Settore attuare quanto è stato previsto.
L’Implementazione del programma (specialmente l’EVIC) è stato fatto proprio come
impegno delle Società appartenenti alle Associazioni di Settore nell’adempimento del
ruolo di responsabilità per la sicurezza del settore. Non c’è un obbligo legale ma un
chiaro impegno del Settore verso le Autorità Nazionali ed Europee nell’attuare il
programma d’azione. A livello di Settore il programma EVIC è correntemente integrato
nelle CUU.
Le NSA Europee sono invitate a verificare l’esecuzione delle misure decise.
2.2 Obiettivi del programma EVIC
Nell’attuare il primo punto del programma di Azione Europeo, il Controllo Visivo di tutti
gli assili europei, il parco dei carri merci Europei sarà soggetta all’ispezione visiva dello
stato dell’assile con gli obiettivi:
- di giudicare lo stato dell’assile conformemente ai criteri del Catalogo Europeo dei
Controlli Visivi (EVIC)
- di rimuovere dal servizio gli assili in uno stato non ammissibile (immediatamente /
dopo lo scarico)
- di registrare un set minimo di dati relativo agli assili ispezionati
- di sottoporre gli assili sostituiti a manutenzione pesante (2°liv) con trattamenti
appropriati e controlli non distruttivi.
2.3 Tempistica per l’ispezione secondo l’EVIC
Il Programma EVIC decorre in Europa dal 01.04.2010 in avanti così suddiviso:
• Tutti i carri
- per trasporto di merci pericolose (solo ferrocisterne RID) e
- operanti in ambienti corrosivi
159 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
•
V 2.2
saranno controllati sotto le condizioni EVIC al 100% in un periodo di 4 anni
Tutti i carri standard saranno controllati sotto le condizioni EVIC al 100% in un
periodo di 6 anni
In caso di sostituzione della sala montata, questa deve essere trattata dal detentore
attraverso regolare revisione con controlli non distruttivi in accordo l’appropriato sistema
di manutenzione
Dopo aver effettuato il controllo del 100% della flotta l’EVIC sarà applicato continuamente
e/o modificato in considerazione del ritorno di esperienza (che sarà discusso in Task
Force).
E’ raccomandata la priorità per i vagoni standard:
ad elevato fattore di carico (es. 50% carri di tipologia F, T)
con carico a caduta
(es. alcuni carri della tipologia E)
2.4 I compiti del Referente EVIC di settore in ogni Paese
I Referenti EVIC di settore sono persone membri nominati dalle Associazioni Ferroviarie
UIP, CER and ERFA per ogni Paese Europeo (vedi tabella) ed è responsabile per
l’implementazione dell’EVIC in ogni rispettivo Stato Membro (più la Svizzera).
Il referenti EVIC di settore dovrà:
•
•
•
•
•
•
Organizzare la traduzione nelle lingue nazionali e l’emissione dell’EVIC
Organizzare una sessione formativa per Paese e congiunta per tutte le Associazioni,
detentori e le relative officine (e le Imprese Ferroviarie per informazione)
Gestire tutte le informazioni di tutte le parti coinvolte (officine, detentori)
Raccogliere la tracciabilità dell’EVIC di tutti I detentori
Raggruppare (per Paese) i dati raccolti dai detentori per il gruppo comune di settore
Controllare l’implementazione dell’EVIC nelle rispettive Società (es. attraverso una
checklist)
I risultati raccolti saranno utilizzati e verificati da parte del gruppo comune di settore per la
verifica del processo di implementazione e per riferire nella Task Force dell’ERA.
Paesey
Lingua
France
FR
Switzerland
DE, FR, IT
Germany
DE
Italy
IT
Netherlands
NL
UIP / Rivière
CER / Müller
David Tillier
[email protected]
Olga Wisniewska
[email protected]
Albert Hartmann VPI
[email protected]
Lafaix SNCF
[email protected]
Bernet SBB
[email protected]
Manfred Bergmann DB
manfred.bergmann@
dbschenker.eu
Paolo Fusarpoli TI
[email protected]
(Jaspers DB SR NL)
Mauro Pacella ASSOFERR
[email protected]
Don van Riel
[email protected]
ERFA / Heiming
Nicolin AAE
[email protected]
Mallikat VDV
[email protected]
160 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
Poland
POL
Austria
DE
Belgium
FR,
NL
Hungary
HON
United
Kingdom
EN
Ireland
EN
Czech
Republic
Slovak
Republic
CZ
Latvia
LAT
Lithuania
LIT
Romania
ROM
Spain
E
Sweden
SWE
Slovenia
SLO
Portugal
POR
Greece
GR
FR,
DE
EST
Luxembourg
Estonia
Günter Heindl VPI
[email protected]
Vincent Bourgois
[email protected]
Gyözö Czitó
[email protected]
Geoffrey Pratt
[email protected]
Martin Vosta
[email protected]
Jaroslav Miklanek
[email protected]
Nucu Morar
[email protected]
Alfonso Ynigo
[email protected]
Staffan Rittgard
[email protected]
V 2.2
Krzysztof Buszka PKP
[email protected]
Miroslaw Szczelina RailPolska
miroslaw.szczelina
@railpolska.pl
Andreas Schachner ÖBB
[email protected]
Entienne Maenhout SNCB
[email protected]
Miklos Kremer MAV
[email protected]
Mihály Drotos MAV Cargo
[email protected]
Paul Antcliff
[email protected]
Damien Lambert IrishRail
[email protected]
Martin Vosta
[email protected]
Roman Sklenar
[email protected]
Dainis Zvaners LDz
[email protected]
Kęstutis Rakauskas
k.rakauskas@ litrail.lt
+370 5 269 31 48
Gheorghe Avram
[email protected]
Dr. Ireneusz Gójski IGTL
[email protected]
0048.601.387.516
Monika Heiming
[email protected]
Lord Tony Berkeley
[email protected]
Lord Tony Berkeley
[email protected]
Edita Gerasimoviene
e.gerasimoviene
@transachema.lt
Gheorghe Avram
[email protected]
Stephan Aström
Stephan.astrom@
hectorrail.com
Viktor Sinkovec
viktor.sinkovec
@slo-zeleznice.si
Joaquim José Martins Guerra
[email protected]
Gaston Zens
[email protected]
Aggiornato all’inizio di Marzo 2010
161 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
2.5 Predisposizione dei documenti di Lavoro
Le condizioni per il programma EVIC son indicate in questa Guida all’Applicazione
dell’EVIC Versione 2.2.
I criteri per controlli, illustrazioni e azioni richieste sono indicate nel Documento EVIC
Versione 2.11
I testi di riferimento sono quelli originali in lingua Inglese. Tutti i documenti (inglese e
traduzioni) saranno anche ufficialmente pubblicati su sito Web (da definire
prossimamente da parte del Gruppo Comune di Settore).
Il Referente EVIC di settore di ogni Paese invierà i documenti EVIC nella rispettiva
lingua nazionale
Il Referente EVIC di settore di ogni Paese fornirà i documenti EVIC ai detentori
nazionali (e per informazione alle Imprese Ferroviarie)
I detentori (che commissionano i controlli visivi alle officine) trasferiscono I documenti
alle officine che eseguiranno I controlli.
Le officine che eseguiranno i controlli aggiungono le richieste nazionali e le locali regole
di lavoro così come tutte le ulteriori istruzioni di supporto al lavoro dell’officina.
2.6 Affidamento e fatturazione dei controlli EVIC
L’implementazione dell’EVIC nel CUU (compresa la tracciabilità) è in corso (allegato 10,
appendice 3)
L’esecuzione dell’EVIC deve essere affidata all’officina da parte del detentore (in
attesa della piena integrazione dell’EVIC nel CUU).
Il detentore deve assumersi I costi per l’esecuzione del programma EVIC (controllo e
tracciabilità) e potenzialmente della richiesta del cambio della sala montata (futuro
emendamento nell’allegato 12 delle CUU)
Le officine devono dare i risultati della tracciatura EVIC al detentore
con la corrispondente fattura (massimo dopo un mese) o
separatamente con l’invio del riepilogo mensile
L’officina deve registrare il numero di identificazione della nuova sala montata
(sostituita perché non conforme ai risultati EVIC) nella fattura/documento al detentore
(se è normalmente già fatto con la documentazione di manutenzione)
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Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
2.7 Qualificazione del personale
I controlli devono essere fatti da personale qualificato nell’applicazione dell’EVIC.
Non è necessario che il personale che effettua questi controlli visivi sia qualificato
secondo la EN 473.
Il personale coinvolto nei controlli dovrà essere formato una giornata per la corretta
applicazione di questa procedura.
E’ sotto la responsabilità dell’officina mantenere aggiornata la lista del personale abilitato
all’uso della presente procedura.
3. Modalità di esecuzione dei Controlli Visivi
3.1 Esecuzione dei controlli visivi
Il Controllo visivo degli assili dei carri per il rilevamento di danneggiamenti al materiale
base o alla verniciatura (se presente) è obbligatoria:
• Durante la manutenzione di 1° livello
• Ogni volta che il carro è in un’officina (non dalla squadra mobile)
e se una delle seguenti condizioni è verificata:
• Il carro è sulla fossa di visita o
• Il carro è rialzato
In caso di difetti non giudicabili (non sufficientemente dettagliati da parte dell’EVIC),
l’incaricato del Controllo EVIC deve contattare il detentore per ulteriori istruzioni.
Una sala montata che abbia sostituito una tolta d’opera deve essere nello status
“EVIC ok”.
L’EVIC non sostituisce le vigenti regole manutentive. Prioritariamente devono essere
applicate le vigenti regole manutentive, poi i controlli EVIC. Se un assile è scartato con le
vigenti regole manutentive, non è necessario applicare l’EVIC.
(Nota: il controllo visivo dell’assile è obbligatorio anche in occasione di revisione del
carro)
L’area di ispezione visiva copre completamente la superficie del corpo assile tra le
ruote. Per la zona del collarino, si vedano le speciali istruzioni riportate nella versione
2.11 dell’EVIC.
L’area di ispezione deve essere esaminata per
• Difetti meccanici
(scanalature, incisioni e intagli, cricche)
• Difetti superficiali
(aree erose, singoli segni di corrosione / vaiolature)
• Difetti alla verniciatura
(con o senza corrosione), nel caso di assile verniciato
Le immagini di riferimento nella versione 2.11 dell’EVIC (caratteristiche tipiche di
danneggiamento) sono usate per identificare le forme di danno non ammesse.
163 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
Non è prevista pulizia dell’asse. In casi di dubbio, l’assile dovrebbe essere pulito
(localmente) al fine di permetterne il controllo.
Nel caso di luce naturale troppo debole, dovrà essere usata una sorgente supplementare
di luce bianca al fine di ottenere una adeguata visibilità dell’assile.
Gli assili che presentano difetti non ammessi devono essere riparati, quando possibile,
secondo le modalità prescritte. Altrimenti, gli assili dovranno essere sostituiti.
La figura qui di seguito riporta un esempio di posizione adeguata per il personale che
effettua il controllo.
Se la sala non può ruotare (se il carro non è rialzato), la piena visibilità su tutta la
superficie dell’asse deve essere garantita in maniera diversa.
3.2 Misure da prendere dopo il controllo (casi)
I casi seguenti definiscono le azioni da intraprendere a seguito del controllo visivo
dell’assile:
A
Togliere la sala dal servizio senza ritardi
B
Togliere la sala dal servizio dopo scarico del carro e/o rinvio all’Impianto di
assegnazione
C
Lasciare la sala in servizio fino alla successiva revisione del carro o riparare il
danneggiamento sulla sala “in situ”. In occasione della successiva revisione, la
rimozione dal servizio è obbligatoria
Rimuovere (il difetto) dal servizio = sostituire o riparare (“in situ” se possibile) secondo
le regole di riferimento
Per sale in opera a carri in servizio in ambiente corrosivo, sono ammesse solo le
categorie A e B.
164 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
4. Registrazione dei controlli visivi
Il risultato del programma dei controlli visivi deve essere registrato / tracciato dopo
l’esecuzione in officina.
4.1 Elenco delle Categorie e delle Registrazioni EVIC
Assili
verniciati e
non verniciati
30
40
Assili
Verniciati
31
32
33
34
35
36
37
Assili non
Verniciati
41
42
43
44
45
46
47
Nessun difetto
Nessun difetto
Difetto Meccanico
Scanalature circonferenziali
a spigolo vivo
Difetto Meccanico
Incisioni circonferenziali con
bordi smussati
Difetto Meccanico
Intagli con bordi angolati
Difetto Meccanico
Cretti
Difetto di Superficie Corrosione accentuata,
profonda e ampia
Difetto di superficie Singoli segni di corrosione
profonda / vaiolature
Danni allo stato
Con o senza corrosione
protettivo
Difetto Meccanico
Scanalature circonferenziali
a spigolo vivo
Difetto Meccanico
Incisioni circonferenziali con
bordi smussati
Difetto Meccanico
Intagli con bordi angolati
Difetto Meccanico
Cricche
Difetto di Superficie Corrosione accentuate,
profonda e ampia
Difetto di Superficie Singoli segni di corrosione
profonda / vaiolature
---
Tutti gli Assili
50
Zona del collarino
Categoria per
la registrazione
EVIC
ok
ok
X
(non ok)
X
(non ok)
X
X
X
(non ok)
(non ok)
(non ok)
X
(non ok)
C
X
(non ok)
X
(non ok)
X
X
X
(non ok)
(non ok)
(non ok)
X
(non ok)
X
(non ok)
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Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
I compiti e le azioni delle differenti parti coinvolte sono I seguenti:
4.2 Compiti delle officine
Le officine devono
•
•
Registrare I risultati dei controlli visivi
Per ogni detentore
•
•
in formato cartaceo o
in un file in formato elettronico
conformemente la file formato Execel (xls):
(I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI)
Officina
TERGNIER
Paese
Dell’officina
France
Detentore
ERMEWA
anno
2010
Mese
5
(come riportato sul carro)
Solo un risultato per sala
- se identificabile
- indicare NA se non identificabile
Numero del carro
(indicare una sola volta
per tutte le sale
Data
338712345689
02.05.10
338700000002
338700000123
338701231123
12.05.10
12.05.10
13.05.10
Numero
della sala
Tipo di
assile
Risultato altri
controlli
Risult. controllo EVIC
pe controllo
check
inserire 1 in funzi.
Del risultato
scrivere 1
in funzion
del risultato
"ok"
"X"
12345
9056
1
12312
345621
9052
9052
1
41414
9056
19
9076
287
9076
NI
NI
"C"
1
1
1
1
1
294
9076
13213213
9076
1232131414
NA
34562133
9052
1
34562132
9056
1
1
1
1
“Registrazione EVIC per il detentore 2.2”
166 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
4.3 Compiti del Detentore
Il Detentore deve
•
deve raccogliere mensilmente i risultati dalle officine incaricate (per Nazione)
La prima settimana del mese successivo
•
Conservare le registrazioni
•
Integrare i risultati ricevuti mensilmente dalle officine (per Nazione) in un file
elettronico secondo il formato “Rapporto mensile del detentore 2.2”,
Nota: il nome del detentore deve essere conforme al VKM registrato nel NVR.
•
Fare rapporto mensilmente in formato elettronica del riassunto del “Rapporto mensile
del detentore” inviandolo ai referenti EVIV di settore (i dettagli sono forniti dai referenti
EVIC di settore):
(Esempio Germania: [email protected])
I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI:
Country
FRANCE
ID of the keeper to be formatted acco rding to VKM or NVR registration
keeper
Month
Year
No of
wagons
checked
XYZ
5
2010
400
No of axles No of EVIC
sorted out
axles
for other
reasons
100
„ok“
1000
No of
EVIC
axles
No of
EVIC
axles
„X“
80
„C“
120
“Rapporto EVIC mensile del detentore 2.2
167 / 299
Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC)
Guida all’utilizzo
V 2.2
4.4 Compiti dei Referenti EVIC di settore
I Referenti EVIC di settore devono
•
Raccogliere i “rapporti EVIC mensili dei differenti detentori
•
Fare una sintesi in formato elettronico dei risultati mensili di tutti i detentori per
nazione secondo il formato “Rapporto EVIC mensile per paese 2.2” la seconda
settimana del mese successivo
•
Inviare questo report mensile elettronicamente al JSG:
[email protected]
I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI:
Country
FRANCE
ID of the keeper to be formatted according to VKM or NVR registration
keeper
UVW
XYZ
Month
5
5
Year
2010
2010
No of
wagons
checked
300
400
No of axles No of EVIC
sorted out
axles
for other
reasons
20
70
No of
EVIC
axles
No of EVIC
axles
„ok“
„X“
„C“
800
1000
40
80
80
120
Solo i dati sommati
sono riportati nella
Task Force ERA
Sum
700
90
1800
120
200
“Rapporto EVIC mensile per paese 2.2”
168 / 299
C Tracciabilità degli assili esaminati dalle officine
La rintracciabilità deve essere garantita nel formato riprodotto pagina successiva.
ALLEGATO 11
al Contratto Uniforme d’Utilizzazione dei carri
(CUU)
Contrassegni e iscrizioni sui carri
o
Applicabile dal 1 luglio 2006
Rettificativo
Rettificativo
N°
del
Messa in applicazione
01.01.2006
Complemento 1
31.01.2008
Rettificativo
N°
del
31.01.2008
- riservato -
Sommario
Punti
Tema
Pag.
1
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
2.7
2.8
2.9
2.10
2.11
2.12
2.13
2.14
2.15
2.16
2.17
Generalità – Disposizioni generali
Numero del carro
Cartiglio di deroga
Cartiglio di manutenzione
Massa limite di carico
Capacità di trasporto
Carichi concentrati, lunghezze delle superfici d’appoggio
Capacità ed indicazione delle merci ammesse al trasporto
Lunghezza utile di carico e superficie del pavimento
Distanza degli assi estremi e dei perni dei carrelli
Lamiera parascintille
Traffico con la Gran Bretagna
Angolo d’inclinazione per il passaggio sulle navi traghetto
Accessori amovibili del carro
Divieto di applicare chiodi o ganci
Carri muniti di dispositivi speciali (carri a scarico automatico, tetto apribile, ecc.)
Scartamento di binario diverso
Contrassegno per carrelli equipaggiati con assi a scartamento nominale di 1435
mm dotati della possibilità di cambiare lo scartamento (cambio di scartamento
automatico secondo la fiche UIC 510-4)
Contrassegno per carrelli equipaggiati con assi a scartamento nominale di 1520
mm dotati della possibilità di cambiare lo scartamento (cambio di scartamento
automatico secondo la fiche UIC 510-4)
Altezza del piano di carico dei carri porta contenitori quando non sono caricati
Contrassegno per i carri del traffico combinato, carri porta casse mobili, carri a
tasca (carri poche)
Lunghezza del carro compresi i respingenti
Tara e massa frenata
Dispositivi di cambio del regime dei freni ad aria compressa, masse frenate,
designazione abbreviata dei freni ad aria compressa
Suole del freno in materiale composito
Freno a dischi
Carri non autorizzati a transitare su tutte le selle di lancio
Contrassegno per i carri a carrelli il cui scartamento tra due assi contigui è
superiore a 14,0 m ammessi sulle selle di lancio
Carri non autorizzati a transitare su freni di binario in posizione attiva
Carri con divieto di urto
Divieto di manovra a spinta o a gravità
Marcatura dei carri equipaggiati di elementi antiurto
Dispositivo d’assorbimento degli urti
Marcatura per i carri muniti di ganci d’alaggio sporgenti
Carri accoppiati permanentemente
7
9
11
13
14
16
17
21
22
23
23
25
26
27
29
29
30
30
2.18
3.1
3.2
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
5.9
31
33
34
39
40
41
48
48
49
49
50
50
51
52
52
53
53
5.10
Carri a carrelli che non possono transitare su curve di raggio superiore a 35 m
54
5.11
Carri muniti della condotta elettrica di alimentazione tra i veicoli di un treno
5.12
Aggancio automatico
54
55
5.13
Detettore di deragliamento
56
6.1
Ruote atte a tollerare forti sollecitazioni termiche
57
6.2
Marcatura delle ruote a cerchione riportato
57
6.3
Raccordi d’aerazione
58
6.4
Prova dei serbatoi dei carri cisterna, codifica dei serbatoi e prescrizioni particolari
58
7.1
Sollevamento dei carri senza organi di rotolamento in officina
59
7.2
Sollevamento dei carri su 4 punti
59
7.3
Sollevamento o controllo da una sola estremità
60
7.4
Sostituzione delle molle
60
7.5
Controllo dei cerchioni riportati
61
7.6
Periodo di controllo delle istallazioni frigorifere
62
7.7
Carri cisterna con rivestimento interno
62
7.8
Carro privato, carri unificati UIC, carri standard UIC
63
7.9
Pezzi di ricambio
64
8.1
Contrassegno d’avvertimento per alta tensione
65
Appendice 1
Appendice 2
Appendice 3
Condizioni da rispettare per il trasporto di carri sulle navi-traghetto
Prescrizioni per l’uso reciproco con la RENFE e le CP dei carri con sale
intercambiabili
Prescrizioni per l’uso reciproco con le VR dei carri privati con sale (per i
carri ad assi) o carrelli (per i carri a carrelli) intercambiabili
67
71
77
31.01.2008
1
Generalità
1.1
L’allegato descrive le iscrizioni ed i simboli per la marcatura dei carri merci (appresso
indicati come carri) oltre che le loro posizione sul carro. Questo documento è ordinato
secondo l’indice riportato di seguito senza peraltro associare quest’ordine a processi,
servizi specializzati o un utilizzatore:
- processi di carico e fornitura dei carri
- traffico combinato,
- composizione treno,
- manovre,
- controllo tecnico,
- officina e
- contrassegni d’avvertimento.
Le appendici riprendono le specifiche prescrizioni per i carri ammessi al transito su navitraghetto o su binari con diverso scartamento.
1.2
I carri devono avere, nelle posizioni definite, le iscrizioni ed i contrassegni necessari
nella lingua del detentore, in caratteri latini e cifre arabe. Le iscrizioni ed i contrassegni
devono essere sempre visibili. Saranno posti sulle pareti laterali, se possibile, a 1600
mm al di sopra del piano delle rotaie (altezza media delle iscrizioni).
Per i carri sprovvisti di pareti laterali, le iscrizioni sono da porre su pannelli speciali. Per
le disposizioni riguardanti i pannelli d’iscrizione riferirsi alla fiche UIC 573.
Le iscrizioni ed i contrassegni non possono essere utilizzati con altro significato.
1.3
I carri con iscrizioni e contrassegni mancanti o illeggibili si trattano secondo gli allegati 9
e 10.
1.4
Le iscrizioni ed i contrassegni oltre a quelli previsti da questo allegato saranno posti in
luoghi ben distinti da quelli che sono riservati a queste iscrizioni. L’angolo inferiore
sinistro delle pareti laterali deve essere riservato per le etichette modello K ed M.
2.1 Numero del carro, paese di registrazione, detentore, tipo
La marcatura deve essere fatta come di seguito indicato sulla cassa del carro (esempi) :
Eccezion fatta per i carri la cui cassa non offre superfici sufficientemente grandi per la marcatura
precedentemente indicata, come per i carri pianali. In tal caso, l’iscrizione si farà come di seguito
indicato (esempio):
Posizione : a sinistra su ciascuna parete laterale, a sinistra su ciascuno dei longheroni nel caso
di carri alte sponde, o su pannelli speciali nel caso di carri sprovvisti di pareti laterali (es : carri
cisterna).
Significato (base 1° esempio) :
31
80
0691
235
-2
RIV
TEN
D
DB
Tanoos
Attitudine all’interoperabilità (2 cifre)
Paese di immatricolazione del carro (2 cifre)
Caratteristiche tecniche salienti (4 cifre)
Numero d’ordine nella serie (3 cifre)
Cifra d’autocontrollo (1 cifra)
Il marchio RIV, oltre l’ammissione del carro secondo le regole in vigore, garantisce
che i carri soddisfano alle prescrizioni dell’Unità Tecnica nel campo ferroviario (UT) e
del Codice UIC e, così anche, a tutte le prescrizioni in vigore applicabili per il loro tipo
al traffico ferroviario internazionale. Tali carri sono atti senza restrizioni
all’interoperabilità.
Carri nuovi che sono stati omologati secondo la STI (specifiche tecniche
d’interoperabilità). L’iscrizione “TEN” (Rete Trans-Europea) può essere anche
associata al marchio “RIV”
Paese di immatricolazione registrazione del carro, in questo caso la Germania
Detentore del carro (abbreviazione) ; questa indicazione è obbligatoria se si rinuncia
all’indicazione completa della società con indirizzo
Caratteristiche tecniche principali :
- T : Lettera del tipo (in maiuscolo)
- anoos : lettere d’identificazione ; lettere minuscole che permettono di dedurre le
caratteristiche principali d’utilizzazione del carro
31.01.2008
Nota :
1.
Altri dettagli sono documentati nella fiche UIC 438-2 *.
2.
I carri con più di 8 assi possono comunque essere provvisti del contrassegno RIV, anche
se non soddisfacenti le prescrizioni in materia di limiti di carico (cfr. Punto 2.4) ma rispondenti a
tutte le altre condizioni di questo allegato e dell’Allegato 9 e che non abbiano elementi sporgenti
che possano impegnare la sagoma limite in qualsiasi tipo di servizio. Per tali carri, sono
autorizzate eccezioni per quel che riguarda la posizione delle iscrizioni.
* Per le IF di Stati membri dell’Unione europea la STI OPE Allegato P è preponderante in
quanto legge nazionale.
31.01.2008
2.2
Cartiglio di deroga
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale.
Significato :
A causa delle sostanziali differenze con il codice UIC, questi carri non portano la
sigla «RIV». La loro utilizzazione è quindi sottoposta ad accordi bi o multi laterali
tra le imprese ferroviarie, la designazione codificata dei partecipanti all’accordo
sarà indicata nel cartiglio. Questi carri sono utilizzabili solo dalle IF indicate, la loro
utilizzazione in interoperabilità è limitata.
La menzione GA o GB indica il profilo limite, secondo la fiche UIC 506, secondo la
quale sono stati costruiti i carri.
Ogni IF sopporta le spese relative all’ammissione dei carri non RIV sulle proprie
linee.
Nota :
2.3
Cartiglio di manutenzione
Figura 1
Figura 2
Posizione :
Significato :
1)
2)
3)
4)
A destra di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o
su pannelli speciali fissati all’altezza dei longheroni.
A questa data, maggiorata del periodo di validità e, se scritto, d’un periodo
supplementare di 3 mesi, il carro perde formalmente l’autorizzazione a circolare
in esercizio normale
Periodo di validità del cartiglio di manutenzione : far riferimento all’Allegato 10, paragrafo C, punto 1.3 per ulteriori
dettagli.
Contrassegno dell’officina che ha fatto i lavori di manutenzione.
Data della realizzazione dei lavori (giorno, mese, anno).
Iscrizione supplementare secondo l’Allegato 10, paragrafo C, punto 1.3.3. Da indicare solo su istruzione del
detentore.
2.4
Iscrizione per la massa limite di carico
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
Figura 6
Figura 7
Figura 8
Figura 9
Figura 10
* In deroga, le stelle possono trovarsi a sinistra del contrassegno delle masse limite di carico.
Posizione :
Significato :
A sinistra su ciascuna parete laterale.
S
SS
Massa limite di carico, espressa in t (tonnellate), da rispettare per i
carri in composizione ai treni che possono circolare in regime S (V
max 100 km/h) senza restrizioni d’esercizio particolari.
Massa limite di carico, espressa in t (tonnellate), da rispettare per i
carri in composizione ai treni che possono circolare in regime SS (V
max 120 km/h) senza restrizioni d’esercizio particolari.
120 / Carri atti a circolare, solo a vuoto, (00,0 t) alla velocità di 120 km/h
(Figure
00,0 3 e 9).
Fig.
4, 5
Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) e velocità (in km/h) da
rispettare sulle IF che l’hanno convenuto di comune accordo e che
superano la massa limite di carico fissata dal codice UIC.
Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) per i carri autorizzati a
circolare nei treni circolanti a 120 km/h, anche se il freno non
corrisponde a tutte le prescrizioni del regime SS.
Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) per i carri autorizzati a
circolare nei treni a 120 km/h, anche se il freno non corrisponde a tutte
le prescrizioni del regime SS. I carri devono essere equipaggiati con
dispositivo di frenatura autovariabile in funzione del carico.
Osservazione 1 :
Le iscrizioni relative alle categorie di linea D si trovano solo sui carri che, per
questa categoria di linea, ammettono una massa limite per asse superiore a
quella che è ammessa nella categoria C. Le iscrizioni relative alle categorie di
linea E si trovano solo sui carri che, per questa categoria di linea, ammettono
una massa limite per asse superiore a quella che è ammessa nella categoria
D.
Osservazione 2 :
Le IF definiscono per i loro carri, contrassegnati con il simbolo
e , le
regole per una corretta composizione del treno (percentuale di peso frenato
necessaria, se del caso modifiche dell’orario, ecc.).
*
marcatura con *** per tutti i nuovi carri messi in servizio dopo il 01.01.2007 con
corrispondente attitudine.
31.01.2008
2.5
Contrassegno per la capacità di trasporto
Posizione :
A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato :
Contrassegno per i carri che ammettono un carico superiore al più
elevato limite di carico iscritto e per i carri senza iscrizione di limite di
carico [t].
2.6
Contrassegno per
d’appoggio (carico)
carichi
concentrati,
lunghezze
delle
superfici
2.6.1
Esempio di carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di
lunghezza differenti, e carichi effettuati su due appoggi distanti fra loro
nella misura delle stesse lunghezze (larghezza d’appoggio ≥ 2 m)
Riferimenti sui longheroni
Valore massimo, per diverse lunghezze:
-dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze
-dei carichi effettuati su due appoggi
1)
2)
3)
4)
Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi.
Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze.
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi effettuati su due appoggi
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o
su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato :
Vedere punto 2.6.2
2.6.2 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di
lunghezze differenti, e carichi effettuati su due appoggi distanti fra loro nella
misura delle stesse lunghezze (larghezza d’appoggio ≥ 1,20 m)
Riferimenti sui
longheroni
Valore massimo, per diverse lunghezze:
-dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze
-dei carichi effettuati su due appoggi
1) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi.
2)
3)
4)
Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze.
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi effettuati su due appoggi
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o
su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato delle
figure secondo i
punti 2.6.1 e 2.6.2:
Sui carri pianali unificati, questo contrassegno indica i carichi massimi
concentrati ed i carichi effettuati su due appoggi secondo il numero indicato di
lunghezze della superficie d’appoggio o delle distanze d’appoggio del codice
UIC. Tale contrassegno è facoltativo per gli altri carri, che possono, se
necessario, portare il contrassegno previsto ai punti 2.6.1 o 2.6.2 o 2.6.3 o
2.6.4.
2.6.3 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di
lunghezze differenti (larghezza ≥ 2 m)
Riferimenti sui longheroni
Valore massimo, per diverse lunghezze, dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di
differenti lunghezze
1) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi.
2)
3)
Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze.
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o
su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato :
Vedere punto 2.6.4.
2.6.4 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di
lunghezze differenti (larghezza ≥ 1,20 m)
Riferimenti sui longheroni
Valore massimo, per diverse lunghezze, dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di
differenti lunghezze
1)
2)
3)
Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi.
Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze.
Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone
o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato
delle Per i carri pianali non trattati ai punti 2.6.1 e 2.6.2, di lunghezza utile del piano
figure secondo i di carico superiore a 10 m, oltre che per i carri alte sponde costruiti dopo il 1°
punti 2.6.3 e 2.6.4 : gennaio 1968, questo contrassegno indica i carichi massimi concentrati
ripartiti su almeno tre distanze diverse della superficie d’appoggio. Tale
contrassegno è facoltativo per gli altri carri.
2.7
Contrassegno per la capacità dei carri ed indicazione delle marci
ammesse al trasporto
Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale (sul serbatoio stesso per i carri cisterna o su
tabelle speciali).
3
Significato :
Capacità in m , hl o l
Per i carri cisterna, si indicheranno le merci autorizzate se il RID lo richiede per il
trasporto di merci pericolose.
2.8
Contrassegni per la lunghezza utile di carico e la superficie del pavimento
Figura 1
Posizione :
Significato :
Figure 2
Lunghezza utile di carico
A sinistra su ciascuna parete laterale.
Lunghezza [m] utile di carico sui carri pianali e i carri coperti a pavimento
piano, tenuto conto dello spessore degli eventuali pannelli intermedi
(lunghezza utile del piano di carico).
Superficie del pavimento
Posizione :
A sinistra su ciascuna parete laterale.
Significato :
Superficie del piano di carico [m ] sui carri coperti e i carri a tetto apribile e a
pavimento piano.
2
2.9 Contrassegno per la distanza degli assi estremi o dei perni dei carrelli
Posizione :
A destra su ciascun longherone, o sul telaio dei carrelli (è
sufficiente che il contrassegno figuri sul telaio del carrello a sinistra
di ciascun lato del carro) o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato :
Vi è riportata la distanza :
– tra
– tra
gli assi estremi dei carrelli e dei carri non a carrelli,
i perni dei carri a carrelli.
2.10 Contrassegno per le lamiere parascintille
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o
su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Il contrassegno può essere
apposto a destra di ciascuna parete laterale.
Significato :
Il carro è provvisto di lamiere parascintille, conformemente a l’allegato A della
fiche UIC 543 ; queste lamiere sono indispensabili per i carri ad assi atti al
trasporto delle merci della classe 1, sotto-classi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6, oltre che
a quelle di alcune materie delle classi 4.1 e 5.1 (RID, 7a parte, paragrafi 7.2.4 e
W 8).
2.11 Contrassegni per i carri ammessi al traffico con la Gran-Bretagna
Figura 1
Per i carri ammessi a viaggiare
sulle navi traghetto
Figure 3a, 3b, 3c
Figure 3a
Figura 2 Per i carri ammessi a circolare
nella galleria sotto la Manica
Per i carri ammessi sulle navi traghetto e nella galleria sotto la Manica
Figure 3b
Figura 3c
Posizione :
A sinistra su ciascuna parete laterale.
Significato :
Questo contrassegno è destinato ai soli carri ammessi a circolare sulle linee
britanniche, sia secondo le figure 1 o 2 sia secondo le loro combinazioni
(figure 3a, 3b o 3c).
2.12 Contrassegno per l’angolo d’inclinazione per il passaggio su navi traghetto
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su
pannelli speciali fissati a livello dei longheroni.
Significato :
Contrassegna i carri a carrelli che possono transitare solo i ponti mobili con angolo
di inclinazione inferiore a 2°30‘.
Il contrassegno è indispensabile ai carri a carrelli che, in caso di passaggio su navi
traghetto, sopportano solo un angolo di inclinazione inferiore a 2°30‘. L’iscrizione
corrisponde all’angolo di inclinazione massimo.
Nota :
Le prescrizioni per i carri che usano le navi traghetto sono definite all’appendice 1.
2.13 Contrassegno per gli accessori amovibili del carro
Accessori amovibili del carro
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale.
Significato :
Gli accessori amovibili sono segnalati sul carro in numero e tipo. Si tratti di
carri giara o di carri portanti recipienti amovibili, il numero di tali recipienti
deve essere indicato. Il numero posto prima della frazione indica la
quantità di accessori amovibili appartenenti al carro; la lettera « A », al
numeratore, significa che si tratta d’accessori amovibili; il denominatore
corrisponde a numero d’ordine che designa l’accessorio amovibile
riportato nella lista seguente. Questi contrassegni possono essere
completati con iscrizioni anche in chiaro.
Numero
d’ordine
Descrizione dell’organo amovibile del carro
1
Stante amovibile
2
Sponda laterale amovibile su carro pianale
3
Sponda frontale amovibile su carro pianale
4
Longherina laterale amovibile
5
Montante intermedio amovibile, per ancoraggio del carico
6
Catena per stante
7
Manovella per carri porta-automobili
8
– riservato –
9
Traversa ruotante con stanti
10
Listello amovibile
11 – 12
– riservato –
13 – 14
– riservato –
Numero
d’ordine
Descrizione dell’organo amovibile del carro
15 – 16
– riservato –
17
– riservato –
18
– riservato –
19
– riservato –
20
– riservato –
21
– riservato –
22
– riservato –
23
– riservato –
24
Barra d’aggancio (aggancio rigido)
25
– riservato –
26
Serbatoio del ghiaccio
27
Schermo del serbatoio del ghiaccio
28
Telaio della ghiacciaia
29
30
Cavalletto o barra con ganci per la sospensione della carne
Traversa amovibile del carro con piano di carico basso
31
Supporto amovibile (dei carri per trasporti speciali)
32
Traversa d’ancoraggio (dei carri per trasporti speciali)
33
Pannello del pavimento mobile (dei carri per trasporti speciali)
34
– riservato –
35
Blocco di fissaggio
36
37
Barra d’arresto, con o senza suole, per carri pianali per il trasporto di auto
Cinghia d’ancoraggio per carri pianali per il trasporto di auto
38
Putrella per rampe mobili per carri pianali per il trasporto di auto
39
– riservato –
40
Semi-accoppiamento di riscaldamento di riserva
41
Estintore
42
Blocca ruote per veicoli automobilistici
43
Rampe di carico, passerelle
44
– riservato –
45
– riservato –
46
– riservato –
47
Reti metalliche per rotoli di lamiera
48
Pannelli di copertura delle inscrizioni
49
Telai di carico per merci speciali
2.14 Contrassegni per l’interno dei carri : « Vietato applicare chiodi o ganci »
Martello e chiodo :
nero
Contorni di colore
Croce :
Nera o rossa
Posizione : A l’interno del carro, in un posto ben visibile, e se possibile all’altezza degli
occhi.
Significato : Su queste pareti o pavimenti del carro, ecc., nessun chiodo o gancio deve
essere applicato.
2.15 Iscrizioni per carri muniti di dispositivi speciali (carri a scarico automatico,
tetto apribile, ecc.)
Esempio :
Wandarretierung lösen durch
Schließen und Öffnen mit
Bedienhebel.
Débloquer l’arrêt mural en
l’ouvrant et le fermant avec le
levier de commande.
Release wall locking device by Allentare il blocco della parete
closing and opening with control mediante chiusura e apertura
lever.
con la leva di servizio.
Posizione :
Nei posti appropriati ai due lati del carro.
Significato :
Le istruzioni concernenti la manovra di questi dispositivi e le misure di
sicurezza da prendere sono redatte se possibile in più lingue. Queste
istruzioni possono essere completate con appropriati pittogrammi.
2.16
Carri costruiti in previsione del passaggio da un paese ad un altro aventi un
differente scartamento
Contrassegno per carri costruiti in previsione del passaggio da un paese ad un altro
aventi un differente scartamento dei binari.
Paesi a scartamento 1520 mm
(escluso Finlandia)
Finlandia scartamento 1524 mm
Spagna, Portogallo
scartamento 1668 mm
Posizione e significato : vedere punto 2.17
2.17
Contrassegno per carrelli equipaggiati di assi con scartamento nominale di 1435
mm dotati della possibilità di cambiare tale scartamento (cambio automatico
dello scartamento secondo la fiche UIC 510-4)
Posizione :
Significato :
Nota 1 :
Nota 2 :
A destra su ciascuna parete laterale. Solo il contrassegno di destra deve essere
presente anche sul telaio del carrello.
Questo contrassegno, con quello descritto al punto 2.16, in accordo con le
fiches 430-1 o 430-3, sono apposti sui carri atti al passaggio da un paese
all’altro con scartamento dei binari differente ; per i carri equipaggiati d’assi a
cambio automatico dello scartamento, il contrassegno 2.16 è apposto insieme a
quello di destra del punto 2.17.
Al momento del cambio di questi assi, il numero di codice del detentore (IF
proprietaria o IF con la quale il detentore ha sottoscritto un contratto di servizio)
e la data (mese ed anno) dell’ultima revisione delle boccole devono essere
apposti su ciascun fronte della boccola in vernice bianca ed in maniera ben
evidente. I cambi di carrello sono da segnalare su di un cartiglio di revisione
speciale.
Le prescrizioni concernenti l’impiego per il traffico transpirenaico dei carri ad
assi intercambiabili sono riprese all’appendice 2 salvo quelle per le VR che
sono in appendice 3.
2.18
Contrassegno per carrelli equipaggiati di assi con scartamento nominale di 1520
mm dotati della possibilità di cambiare tale scartamento (cambio automatico
dello scartamento secondo la fiche UIC 510-4)
Posizione :
In spazi appropriati sul carrello.
Significato :
Questo contrassegno è applicato dalle IF che hanno firmato il PPW *.
La sua applicazione riguarda essenzialmente per il punto 2.17.
Questo contrassegno è applicato a carri con carrelli equipaggiati di assi con
scartamento nominale di 1520 mm dotati della possibilità di cambiare
automaticamente. I carri equipaggiati di tali carrelli hanno a destra di ciascuna
parete laterale la combinazione degli opportuni segni previsti ai punti 2.16 e 2.18.
*PPW
Accordo pubblicato dall’OSJD** : « Prescrizioni per l’uso dei carri in traffico
internazionale »
**OSJD
Organizzazione per la cooperazione delle reti ferroviarie, con sede a Varsavia
3.1
Altezza del piano di carico dei carri porta-containers quando non sono caricati
Posizione :
A destra su ciascun longherone
Significato :
Questo contrassegno è apposto sui carri porta-containers atti al trasporto dei
grandi containers e/o delle casse mobili ed indica l’altezza in mm del piano di
carico quando il carro non è caricato.
3.2
Contrassegni per i carri del traffico combinato secondo la fiche UIC571-4
Sui carri porta casse mobili e carri ad assi Su carro a tasca per semi-rimorchi
che, per la codifica delle unità di carico,
presentano caratteristiche identiche o più
favorevoli.
nero
giallo
Su carro a tasca di tipo 1a e 1b e/o su Su carro porta casse amovibili
una loro variante per semi-rimorchio con
capacità superiore.
Posizione : A sinistra su ciascuna parete
laterale.
Per i carri del traffico combinato rotaia/strada, il contrassegno :
Sui carri a tasca per semirimorchi che presentano le caratteristiche definite al
punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6,
Sui carri a tasca per semirimorchi che presentano le caratteristiche definite al
punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche definite al punto
3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche definite al punto
3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche che non soddisfano
le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse mobili le cui caratteristiche sono più favorevoli rispetto alle
condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri a tasca le cui caratteristiche, nel trasporto dei semirimorchi, non
soddisfano le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri a tasca le cui caratteristiche, nel trasporto dei semirimorchi, sono più
favorevoli rispetto alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse amovibili le cui caratteristiche non soddisfano alle
condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri per casse amovibili le cui caratteristiche sono più favorevoli rispetto
alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6.
Sui carri porta-casse mobili con caratteristiche che non soddisfano le condizioni del
punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri porta-casse mobili le cui caratteristiche sono
più favorevoli delle condizioni del punto 3.3.2 della fiche
UIC 596-6,
Significato :
« - 3 » :Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è inferiore,
per esempio di almeno 3 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e).
« + 2 » : Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è
superiore, per esempio al massimo di 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
« + 23 » : Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è
superiore, per esempio al massimo di 23 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
Sui carri tasca le cui caratteristiche, nel trasporto di semi-rimorchi non soddisfano le
condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Sui carri tasca le cui caratteristiche, nel trasporto di
semi-rimorchi sono più favorevoli delle condizioni del
punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6,
Significato :
-2 :
0:
+5 :
Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo è
inferiore, per esempio di almeno 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo
corrisponde al massimo a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e).
Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo è
superiore, per esempio al massimo di 5 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
Sui carri porta casse amovibili non soddisfacenti le condizioni del punto 3.3.2 della fiche
UIC 596-6,
Sui carri porta casse amovibili le cui caratteristiche
sono più favorevoli delle condizioni del punto 3.3.2
della fiche UIC 596-6,
Significato :
+3 :
Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è
superiore, per esempio di almeno 3 unità, di quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
-2 :
Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è
inferiore, per esempio di almeno 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
+6 :
Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è
superiore, per esempio al massimo di 6 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF)
interessata(e).
Definizione del codice di compatibilità secondo la fiche UIC 596-5
I carri-poche a tasca maggiorata sono collegati ad un codice di compatibilità, sotto forma
di una lettera che specifica il codice di compatibilità del carro (“P”, a l’occorrenza) e di
una lettera minuscola approvata dall’UIC, che indica le tasche/tipi di carri-poche definiti.
Tali lettere, che sono iscritte sul carro-poche e sulla tabella di codifica del semirimorchio,
devono concordare al momento delle operazioni di carico.
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “a” caricati su carri-poche
di tipo 4, con selletta da 113 o 98 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “b” caricati su carri-poche
di tipo 739, con selletta da 113 o 98 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “c” caricati su carri-poche di
tipo 2000, con selletta da 113 o 98 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “d” caricati su carri-poche
di tipo Mega 2, con selletta da 113, 98 o 85 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “e” caricati su carri-poche
di tipo 5, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “f” caricati su carri-poche di
tipo 3000, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “g” caricati su carri-poche
Twin, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza
Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “h” caricati su carri-poche
di tipo 4.2, con selletta da 113 o 98 cm di altezza
31.01.2008
4.1
Contrassegno per la lunghezza del carro compresi i respingenti
Lunghezza del carro compresi i respingenti
Posizione :
A sinistra su ciascuna parete laterale.
Significato :
La lunghezza del carro compresi i respingenti è indicata in metri [m]. Sui carri
composti da elementi accoppiati con barra d’accoppiamento permanente
(carri multipli), indicare la lunghezza totale del carro.
4.2
Contrassegno per la tara e la massa frenata
Figura 1 : Tara
Figura 2 : Tara del carro e massa frenata del freno a mano manovrabile dalla piattaforma
Figura 3 : Tara del carro e massa frenata del freno a mano manovrabile dal suolo,
quest’ultimo deve essere inquadrato in rosso
Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale.
Significato : La tara (cifra a numeratore), massa frenata (cifra a denominatore). Il
contrassegno corrispondente alle figure 2 o 3 è apposto quando la massa
frenata è inferiore alla massa totale del veicolo (tara + carico corrispondente
al limite di carico più elevato).
La massa frenata (cifra a denominatore) secondo la figura 3 deve essere
inquadrata in rosso quando concerne un freno a mano manovrabile dal
suolo.
Se il carro è equipaggiato con più freni a mano indipendenti l’uno dall’altro, il
numero di questi deve precedere l’indicazione della massa frenata (per
esempio : 2 x 00,0 t).
Nota 1 : Il contrassegno secondo la figura 1 non si deve applicare quando il carro deve portare il
contrassegno della figura 2.
Nota 2 : I carri, la cui tara iscritta differisce di più del 2% della tara constatata, devono essere
muniti di etichetta modello M.
4.3
4.3.1
Contrassegni per i dispositivi di cambiamento del regime di frenatura ad
aria compressa, iscrizione della massa frenata sui carri, designazione
abbreviata dei freni ad aria compressa
Iscrizione della massa frenata dei carri senza dispositivo di cambiamento del
regime
Freno YY 00 t
4.3.2
o
Freno YY
00 t
Posizione :
Su ciascun longherone, in prossimità dell’iscrizione del sistema di frenatura.
Significato :
Contrassegno corrispondente al tipo di freno (YY) conformemente al punto
4.3.9, e indicazione della massa frenata (t). Far precedere questa
indicazione dalla parola «freno» è facoltativo.
Cambiamento di regime « Merci / Viaggiatori » (manovrabile a mano)
Posizione :
Sulla piastra davanti alla quale è posta la leva d’inversione, a lato
della posizione corrispondente della leva, se le masse frenate (t)
nella posizione «Merci» e «Viaggiatori» sono differenti.
Significato :
Quando un veicolo possiede un dispositivo di cambiamento di
regime di frenatura «Merci / Viaggiatori», il passaggio da un regime
all’altro viene eseguito per mezzo di una leva munita, all’estremità,
di una sfera (vedere la figura del punto 4.3.2).
Nel regime «Merci», la leva occupa una posizione inclinata verso
l’alto a sinistra.
Nel regime «Viaggiatori», la leva occupa una posizione inclinata
verso l’alto a destra.
4.3.3
Cambiamento di regime « vuoto / carico » (manovrabile a mano)
Veicoli muniti di un solo cambiamento di regime « vuoto-carico » (Figure 1 e 2)
Fig.1:
Regime di frenatura
«vuoto» ed un regime
di frenatura «carico»
Fig. 2:
Regime di frenatura
«vuoto» ed più (p. es.
due) regimi di frenatura
«carico»
Veicoli muniti di due o più cambiamenti di regime « vuoto-carico » (Figure 3 e 4)
Fig.3:
Regime di frenatura
«vuoto» ed un regime
di frenatura «carico»
Fig. 4:
Regime di frenatura
«vuoto» ed più (p. es.
due) regimi di frenatura
«carico»
Su ciascun longherone, approssimativamente al centro del carro, sulla piastra
Posizione
(Figure da 1 a davanti alla quale è posta la leva d’inversione, con le masse frenate (t) iscritti al lato
della posizione corrispondente de questa leva. Le masse frenate [t] di cambiamento
4) :
di regime si trovano sulla stessa piastra nei pressi dell’asse della leva.
Significato :
Quando un veicolo possiede un regime di frenatura «vuoto» ed uno o più
regimi «carico» il passaggio da un regime all’altro viene eseguito per mezzo di
una leva a gomito conformemente alle indicazioni delle figure 1, 2, 3, o 4.
Se il veicolo è munito di un solo dispositivo «vuoto-carico», questo è dotato di
una leva con maniglia semplice conformemente alle figure 1 o 2.
Se esso è munito di due o più dispositivi «vuoto-carico» separati, le leve
hanno una maniglia traforata conformemente alle figure 3 o 4.
Nel regime di frenatura «vuoto» la leva è rivolta in alto verso sinistra ed
occupa la posizione estrema di sinistra:
— se il veicolo è vuoto;
— se la massa lorda (tara + carico) è inferiore alla massa di cambiamento di
regime iscritta;
— se la massa per asse o per carrello è inferiore alla metà della massa di
cambiamento di regime iscritta.
Nel regime di frenatura «carico», cioè quando la massa lorda (tara più carico)
è uguale o superiore a quella del cambiamento di regime (la più elevata nel
caso vi siano più posizioni «carico»), la leva è rivolta in alto verso destra ed
occupa la posizione estrema di destra.
Le posizioni corrispondenti agli altri regimi di frenatura «carico» si trovano fra
tali posizioni estreme e si susseguono da sinistra e destra in ordine crescente
di potere frenante.
4.3.4
Contrassegni per i carri equipaggiati con dispositivo di frenatura che varia
automaticamente in funzione del carico (freno autocontinuo)
Figura 1
Frein YY – GP – A
MAX : 00 t
Posizione :
In un riquadro su ciascuno dei longheroni.
Significato :
Indicazione del tipo di frenatura (YY), conformemente al punto
4.3.9. Indicazioni supplementari, conformemente al punto
4.3.9 (GP, A) e indicazione della massa frenata massima [t] →
Fino a tale valore massimo, la massa frenata [t] è uguale alla
somma della tara del carro e del carico [t]. Far precedere le
indicazioni dalla parola « freno » è facoltativo.
Figura 2
Freno...–G–A
Posizione :
Su ciascuno dei longheroni dopo l’iscrizione del tipo di sistema
frenante.
Significato :
Su alcuni carri di vecchia costruzione, le masse frenate
corrispondenti a diversi stati di carico (cinque al massimo) sono
iscritti sotto forma gabellare. Ciascuna colonna della tabella
comprende due cifre :
– sopra : il valore della massa frenata [t];
– sotto : la massa minima complessiva [t] che produce una massa
frenata [t] per lo meno uguale a tale valore.
4.3.5
Contrassegni per i carri muniti di un dispositivo automatico di cambiamento del
regime « vuoto - carico »
Figura 1
Veicoli con più masse frenate in regime «merci» e «viaggiatori»
Figura 2 Veicoli con una sola massa frenata per i regimi «merci» e «viaggiatori»
Figura 3 Veicoli muniti del solo freno «merci» o del solo freno «viaggiatori»
Posizione
figure 1 – 3 :
Significato:
4.3.6
Su ciascun longherone in prossimità dell’iscrizione del tipo di freno.
Su questi carri, il cambiamento « vuoto – carico » si effettua automaticamente
quando la massa totale (tara del carro e carico) (t) è superiore alla massa di carico
del regime iscritto [t].
Individuazione degli assi dei carri equipaggiati con un solo distributore
Sui carri equipaggiati di un solo distributore del freno, un contrassegno (numerazione
continua) può essere iscritto sul longherone al di sopra di ciascuna boccola
(facoltativo).
4.3.7 Contrassegni per i carri muniti di più distributori
a) Carri muniti di più distributori e di cambiamento di regime « vuoto - carico »
separati
Le masse frenate [t] del distributore corrispondente oltre che la massa di cambio del
regime [t] per il carro carico devono essere iscritte sulle piastre d'identificazione di
ciascun dispositivo di cambio del regime "vuoto – carico” (cf. punto 4.3.3).
b) Carri muniti di più distributori con frenatura autovariabile
figura 1
3X YY GP – A
Max. 203 t (80 t + 43 t + 80 t)
Significato:
Esempio di marcatura di carri multipli a tre distributori (3X),
denominazione codificata del tipo di freno, conformemente al punto
4.3.9 (YY) ; sigle supplementari conformemente al punto 4.3.9 (GP,
A). Iscrivere sulle piastre di ciascun dispositivo di cambio del regime
«vuoto – carico » le masse freinate [t] del distributore corrispondente
oltre che la massa di cambio del regime per il carro completo.
figura 2
Posizione
figure 1 e 2:
Su ciascun longherone in prossimità d’una leva d’isolamento del freno.
Significato:
1) Massa frenata sviluppata dal sistema comandato dal distributore
considerato.
2) Indicazione dei numeri estremi degli assi sui quali questo sistema di
frenatura agisce.
Per di più, dovranno essere iscritti (vedere punto 4.3.7) :
- il numero dei sistemi di frenatura,
- la massa frenata totale e tra parentesi la massa frenata ottenuta
con ciascuno dei distributori.
4.3.8
Individuazione degli assi dei carri muniti di più distributori e d’un freno
autovariabile a carico
Sui carri multipli ad aggancio permanente muniti di più distributori e d’un freno
autovariabile a carico, indicare con un codice numerico, al livello dei longheroni al di
sopra di ciascuna boccola, la posizione corrispondente dell’asse contata
progressivamente a partire da una estremità del carro. Questa marcatura deve essere
effettuata entro il 01.01. 2007.
4.3.9
Denominazione codificata dei freni ad aria compressa ammessi in traffico
internazionale al 01.03.2005
1. Tipi di freni
Freno Kunze-Knorr
Kk
Freno Drolshammer
Dr
Freno Bozic
Bo
Freno Hildebrand-Knorr
Hik
Freno Breda
Bd
Freno Charmilles
Ch
Freno Oerlikon
O
Freno Knorr, type KE
KE
Freno Westinghouse, type E
WE
Freno Dako
DK
Freno Westinghouse, type U
WU
Freno Westinghouse, tipo A *(omologato fino al
01.01.2000 per le nuove costruzioni di carri).
WA*
Freno Davies e Metcalfe, Distributeur DMD 3
DM
Freno MZT HEPOS
MH
SAB-WABCO, Tipo SW 4/SW 4C/SW 4/3
SW
Distributore KE-483 **(In posizione “483”, il freno soddisfa le
condizioni delle Reti della CEI).
KE 483**
2. Denominazioni complementari
Freno per treni merci
G
Freno per treni viaggiatori
P
Freno ad alta pressione
R
Cambio di regime G-P
GP
Cambio di regime P-R
PR
Cambio di regime G-P-R
GPR
Dispositivo di frenatura autovariabile a carico
A
Freno magnetico
Mg
Posizione :
Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni,
in prossimità dei dispositivi di cambio del regime in rapporto con le
iscrizioni di frenatura.
4.4
Contrassegno per i carri muniti di suole dei freni in materiale composito
Posizione :
Sui due lati del carro, direttamente a destra dell'iscrizione del tipo di
freno.
Significato :
I carri muniti di questa marcatura sono equipaggiati di suole del
freno in materiale composito :
• a coefficiente d’attrito d’alto livello (suole di tipo (K))
• a coefficiente d’attrito di livello medio (suole di tipo (L))
• a coefficiente d’attrito di basso livello (suole di tipo (LL))
dall’avorio al giallo
giallo
giallo
31.01.2008
4.5
Contrassegno per i carri muniti di freno a dischi
dall’avorio al giallo
Posizione :
Significato :
Sui due lati del carro, direttamente a destra dell'iscrizione del tipo del
freno.
I carri muniti di questa marcatura sono equipaggiati di freni a dischi
31.01.2008
5.1
5.2
Contrassegno per i carri non autorizzati a passare su tutte le selle di lancio
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Questa iscrizione è obbligatoria sui carri che, per la loro
costruzione, sono suscettibili di subire avaria passando sulle selle
di lancio con raggio di curvatura di 250 m. Viene iscritto il più
piccolo raggio di curvatura accettabile.
Contrassegno per i carri a carrelli con passo tra le sale interne superiore a 14,0
m ammessi sulle selle di lancio
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Questa iscrizione è obbligatoria sui carri a carrelli atti a passare le
selle di lancio quando il passo fra le sale interne è superiore a 14,0 m.
Viene iscritta l’indicazione della più grande distanza tra gli assi interni.
5.3
Contrassegno per i carri non autorizzati a circolare sui freni di binario e altri
dispositivi di smistamento e di arresto attivati
rosso
5.4
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Tenuto conto della loro tipologia, questi carri non devono passare
sui freni di binario e gli altri dispositivi di smistamento e di arresto
eventualmente attivati.
Contrassegno per i carri con divieto di urti
rosso
nero
bianco
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Prendere le necessarie precauzioni al momento della
scomposizione dei treni per non danneggiare il carro. Quest’ultimo
non deve urtare né essere urtato da altro materiale senza le
opportune precauzioni.
Nota :
Questa iscrizione è obbligatoria sui carri provvisti di dispositivi
speciali (elettronici, frigoriferi, ecc.) per i quali un urto normale non
è autorizzato perché può causarne il danneggiamento. Questi carri
non possono essere provvisti della sigla RIV, ma possono essere
l’oggetto di accordi bilaterali.
5.5
Contrassegno per il divieto di manovra a spinta o a gravità
rosso
nero
bianco
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
•
•
•
Nota :
Il RID menziona al punto 5.3.4.1 che in sostituzione dell’etichetta di
manovra (modello 15) è possibile apporre iscrizioni permanenti
(marcatura del carro) che rispettino scrupolosamente il modello
prescritto.
vietata manovra a spinta o a gravità,
deve essere accompagnato da mezzo di trazione,
non deve urtare né essere urtato.
5.6
Marcatura dei carri muniti di elementi anti-urto
giallo
5.7
nero
Posizione :
Sulle traverse di testa, tra i respingenti.
Formato :
Pittura : bande diagonali nere su fondo giallo.
Significato :
Il carro è munito di elementi anti-urto. Il rettangolo di Berna rischia
di non essere più garantito. Rispettare le direttive di manovra.
Marcatura dei carri muniti di amortizzatori anti-urto a corsa lunga (dispositivo
d’assorbimento d’urto)
Superficie zebrata gialla e nera di
divieto d’acceso
Posizione :
Uno strato di pittura (bande diagonali nere su fondo giallo) sulle
superfici a rischio dei carri con dispositivi d’assorbimento d’urto.
Significato :
In caso d’urto, gli elementi interessati si spostano rispetto al telaio, gli
scartamenti e gli spazi disponibili sono ridotti. Si raccomanda quindi
prudenza durante le manovre.
5.8
Marcatura per i carri muniti di ganci d’alaggio sporgenti
Posizione :
Marcatura colorata su più di 150 mm dei ganci d’alaggio sporgenti,
delle loro protezioni, oltre che dei loro supporti e delle loro mensole.
ganci d’alaggio e protezioni : in giallo.
Marcatura colorata dei supporti e delle mensole dei ganci d’alaggio :
-
Significato :
5.9
fino a 250 mm di sporgenza : in giallo,
al di là di 250 mm di sporgenza : bande diagonali nere su
fondo giallo.
Marcatura necessaria alla prevenzione dei pericoli d’incidente.
Contrassegno per carri accoppiati permanentemente
Colore contrastante con il colore del veicolo
Posizione :
Su ciascuna traversa di testa, a lato del respingente destro.
Significato :
Disgiunzione vietata in servizio. Da usare solo su carri multipli,
composti di più elementi accoppiati permanentemente.
5.10
5.11
Contrassegno destinato ai carri a carrelli che non possono impegnare curve di
raggio inferiore a
35 m
Posizione :
A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Viene indicato il raggio minimo d’iscrizione in curva.
Nota
Questi dati si riferiscono ai carri muniti di dispositivi speciali, per
esempio ai carri a piano ribassato, alla posizione mediana del
dispositivo di spostamento laterale e/o allo scartamento massimo
dei perni dei carrelli.
Contrassegno per carri muniti di condotta d’alimentazione
per 3000 V
per 3000 V e 50 Hz
per 1500 V
per 1500 e 50 Hz
per 1000 V
Posizione :
Sulla parte inferiore dei montanti d’angolo e su ciascuna faccia dei
montanti stessi. Per i carri sprovvisti di montanti d’angolo, si
raccomanda di apporre questi contrassegni su apposite lamiere.
Formato:
Rettangolo giallo chiaro di circa 200 mm di altezza, della stessa
larghezza del montante d’angolo e terminante superiormente in una
rastrematura diretta dallo spigolo verso la mezzeria con un angolo
di circa 45°, discendente verso il centro del carro . Il rettangolo giallo
avrà delle bande nere orizzontali di circa 15 mm di altezza separate
tra di loro da spazi della stessa misura.
Significato :
Questo carro è munito di condotta d’alimentazione. Una banda nera
corrisponde ad un cavo continuo di 1.000 V, due bande a 1.500 V e
tre bande a 3.000 V. L’omologazione per le reti elettrificate a
corrente alternata da 50 Hz è segnalata dal numero «50».
5.12
5.13
Contrassegno per i carri muniti di aggancio automatico (conforme allo standard
OSJD*)
Posizione :
A ciascuna estremità del carro o sul longherone oltre che su
ciascuna parete di testa.
Significato :
Il carro è munito di aggancio automatico.
Nota :
Sui carri muniti di aggancio automatico, il rettangolo di Berna può
essere parzialmente impegnato.
*OSJD :
Organizzazione per la collaborazione delle ferrovie, sede a
Varsavia;
Marcatura che indica un detettore di deragliamento
Posizione :
Ai due lati del carro se il detettore di deragliamento è visibile.
Il simbolo che rappresenta il detettore di deragliamento è disegnato
con linea tratteggiata quando il detettore stesso non è visibile.
Significato :
I detettori di deragliamento per carri sono apparecchi che
diagnosticano accelerazioni verticali elevate non plausibili sul
veicolo e presumono un deragliamento. Ne consegue una
frenatura d’emergenza determinata da apparecchiature
apposite o un segnale d’allarme. Il deragliamento in quanto
tale non può essere evitato.
31.01.2008
6.1
6.2
Contrassegno per le ruote atte a sopportare forti sollecitazioni termiche
Posizione :
Sul coperchio della boccola.
Significato :
Gli assi sono provvisti di ruote atte a sopportare forti sollecitazioni
termiche, conformemente alle fiches UIC 510-5 e 510-2, allegato H.
Marcatura delle ruote a cerchione riportato
ruota a cerchione riportato
Posizione :
Significato :
Quattro bande di colore bianco, posizionate a 90° l’una dall’altra, dipinte
sulla faccia esterna del cerchione e della corona della ruota.
Marcatura di riscontro del piano del cerchione sulla corona della ruota.
6.3
Contrassegno per i raccordi d’aerazione
fondo bianco
nero
quadro nero
6.4
Posizione :
Sui serbatoi, a lato dei raccordi interessati.
Significato :
I raccordi d’aerazione così marcati non devono essere necessariamente
chiusi ermeticamente.
Contrassegno per la verifica dei serbatoi dei carri cisterna, codifica dei serbatoi e
prescrizioni particolari
Figura 1
Figura 2 (esempio)
TE 5
Posizione :
A destra di ciascun lato della cisterna.
Significato Figura Indicazione della prossima verifica del serbatoio (fine del mese) per il
1:
trasporto delle merci pericolose secondo il RID. Sono iscritti il mese (1) e
l’anno (2) della prossima verifica.
Significato Figura Esempio di codice alfa numerico di tutte le prescrizioni* speciali applicabili:
2:
in questo caso il carro è dotato d’isolamento difficilmente infiammabile.
*Nota :
In prossimità della data della prossima verifica del serbatoio, è indicato il
codice-cisterna con caratteri di almeno 90 mm. In più, sono indicati, con
caratteri di 50 mm di altezza sotto la codifica della cisterna o nei pressi
immediati, i codici alfanumerici di tutte le disposizioni particolari applicabili
secondo il RID. Questa marcatura deve essere realizzata entro il
01.01.2011.
7.1
7.2
Contrassegno dei punti di sollevamento dei carri in officina
Posizione :
Nei punti previsti per tale operazione sui longheroni
Significato :
Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di
sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro.
Contrassegno dei 4 punti, per il sollevamento con o senza gli organi del rodiggio
Posizione :
Nei punti previsti per tale operazione sui longheroni
Significato :
Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di
sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro,
compresi gli organi del rodiggio, se necessario.
7.3
7.4
Contrassegno per il sollevamento o la rimessa in binario del carro con o senza gli
organi di rodiggio, ad una sola testata o presso la stessa
Posizione :
Nei punti previsti per tale operazione alle estremità del carro o in
prossimità delle stesse.
Significato :
Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di
sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro, da
un’estremità o nei suoi pressi, compresi gli organi del rodiggio, se
necessario.
Contrassegno per la sostituzione delle molle di sospensione
Posizione :
A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il
longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Per i carri a telaio rigido (carri cisterna, carri tramoggia, ecc.), è
necessario, in caso d’avaria di una molla della sospensione, cambiare le 2
molle. Non si applica alle molle a curva caratteristica progressiva (p. es.
molle paraboliche). Vedere l'Allegato 10, punto 2.10 del capitolo A.
7.5
Contrassegno per il controllo dei cerchioni riportati
Posizione :
A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su
pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni.
Significato :
Questo cartiglio permette d’indicare la data (giorno, mese, anno) (1) delle due
ultime verifiche dell’assemblaggio corpo della ruota - cerchione. Oltre la data, sono
riportate le sigle delle IF ed il codice dell’officina (2).
7.6
Contrassegno per la scadenza di controllo delle istallazioni frigorifere
(caratteri in azzurro su fondo bianco)
7.7
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale, sotto il contrassegno UIC o
UIC St.
Significato :
Per i carri destinati al trasporto delle derrate deperibili, il
contrassegno distintivo, secondo l’accordo ATP, del sistema di
temperatura controllata, oltre che la data di scadenza (mese e
anno) del certificato del carro.
Contrassegno di protezione per carri cisterna con rivestimento interno
Verniciatura: Contorni e scritte nere su fondo giallo
Posizione :
Sulla cisterna in posti ben visibili
Significato :
Serve a proteggere il rivestimento interno (smalto, strato di vernice ...).
Nota:
Questo pittogramma potrà essere completato con la dicitura « rivestimento
interno », in una o più lingue.
7.8
Carri privati, carri unificati, carri standard
Figura 1
Contrassegno per carri privati (che erano immatricolati nel parco di una IF
prima dell'applicazione del CUU)
Posizione :
A sinistra su ciascuna parete laterale, di seguito alla cifra d’autocontrollo
della matricola del carro.
Iscrizione : Se non c’è spazio sul lato sinistro, si potrà apporre il nome o la
società e il contrassegno del detentore sul lato destro.
Significato :
Carri privati, che il detentore ha fatto immatricolare da una IF. Indicare
sempre il nome o la società e il contrassegno del titolare (oltre al suo
numero di fax). Questa marcatura sarà soppressa per l’avvenire.
Figura 2
Contrassegno per i carri unificati
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale.
Significato :
Questi carri soddisfano le prescrizioni internazionali unificate (carri
unificati).
Figura 3
Contrassegno per i carri standard
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale.
Significato :
Hanno questa iscrizione solo i carri unificati (carri standard), costruiti
conformemente ai disegni dell’ERRI.
7.9
7.9.1
Contrassegno per i pezzi di ricambio
I pezzi interscambiabili unificati portano il contrassegno
, le sale montate ed i
respingenti portano in più il contrassegno o il numero di codice del detentore. Per le
sale montate dotate di boccole la cui fabbricazione è anteriore all’unificazione, il
contrassegno
deve essere applicato al momento della prima revisione del carro se i
pezzi rispondono ai criteri d’unificazione.
Gli agganci standard hanno in più la marcatura « St ».
7.9.2
Le sale montate atte a peso per asse superiore a 20,0 t hanno il contrassegno 2Q =
00,0 t indicante la massa per asse ammessa :
-
sull’anello d’identificazione per le sale montate dotate d’un anello intorno all’asse,
sulla faccia interna del mozzo della ruota per le sale montate sprovviste di anello
identificativo.
7.9.3
Le molle delle sospensioni a foglia atte ad un peso per asse superiore a 20,0 t hanno
sulla flangia il contrassegno 2Q = 00,0 t indicante la massa per asse ammessa.
7.9.4
Per i carri equipaggiati di respingenti sui quali o in prossimità degli stessi i lavori di
saldatura o di riscaldamento presentano un rischio per il personale, deve essere
dipinto sulla custodia dello stesso respingente un disco di colore giallo di 50 mm di
diametro.
7.9.5
I respingenti unificati con corsa di 105 mm hanno sulla custodia, al di sopra del
contrassegno
e del marchio di proprietà, il contrassegno 105 – X indicante la corsa
e la categoria del respingente (A, B o C) secondo il codice UIC. Per i respingenti
costruiti prima del 01.01.1981 e non soddisfacenti le condizioni della categoria A, la
lettera della categoria è soppressa.
8.1
Contrassegno d’avvertimento per l’alta tensione (saetta)
nero
giallo riflettente
Posizione :
Sui carri muniti di marciapiede o di scale, nelle loro vicinanze ed ad
un’altezza tale che sia ben visibile prima che sia raggiunta la posizione
pericolosa ; carri per i quali il gradino superiore del marciapiedi o la parte
superiore della scala è posta a più di 2 000 mm al di sopra del piano del
ferro.
Significato :
Segnale d’allarme per l’alta tensione : « Fermo ! Lei sta superando il limite
di una zona particolarmente pericolosa. Solo le persone autorizzate
possono lavorare e sostare in questa zona, applicando le dovute
precauzioni. »
Nota :
La dimensione del contrassegno è in funzione del posto in cui sarà
collocato.
Appendice 1
(2.11, 2.12, 5.10)
Condizioni da rispettare per il trasporto dei carri con nave-traghetto
Gruppo 1
IF gerente il servizio di nave-traghetto :
Railion Deutschland (DB)
Railion Danmark (DSB)
Green Cargo (GC)
Ferrovie dello Stato polacco S.A. (PKP)
TRENITALIA S.P.A. (FS)
Ferrovie romene (CFR)
Traghetti :
Trelleborg-Sassnitz Port ferry (GC/DB)
Trelleborg-Rostock Port marittime. Zone portuarie ferry boat (GC/DB)
Helsingborg Syd-København (GC/DSB)
Goeteborg-Fredrikshavn (GC/DSB)
Malmoe-Travemuende (GC/DB)
Swinoujscie-Ystad (PKP/GC)
Constanta-Samsun (CFR/TCDD)
Reggio Calabria-Messina (FS)
Villa S. Giovanni-Messina (FS)
Civitavecchia-Golfo Aranci (FS)
Condizioni da soddisfare per :
1
carri a due assi :
Nessuna limitazione.
2
carri a tre assi :
I carri a tre assi possono essere traghettati solo quando il livello del mare lo permetta.
Devono poter superare le curve delle navi-traghetto (vedere elenco dei traghetti dei
gruppi 1 e 2, pagina 68).
3
carri a carrelli atti al traghettamento senza restrizioni :
I carri con carrelli a due o tre assi sono ammessi senza restrizioni se possono superare
contemporaneamente l’angolo massimo di inclinazione e le curve delle navi traghetto
(vedere Allegato 11, punto 5.10 e 2.12 oltre che l’elenco dei traghetti dei gruppi 1 e 2,
pagina 68).
4
altri carri a carrelli e trasporti effettuati su più d’un carro o con carro-scudo:
I carri con carrelli a due o tre assi non rispondenti alle suddette condizioni, i carri con
carrelli a più di tre assi, nonché i trasporti per i quali occorre l’impiego di più di un carro
(trasporti su carri congiunti o con carro-scudo), possono essere traghettati solo a seguito
di preventivi accordi e quando il livello del mare lo permetta.
Spetta all’IF mittente prendere gli accordi del caso con le IF che partecipano al servizio
del traghetto. Le IF che si trovano sul percorso del carro devono essere avvisate
dell’autorizzazione ottenuta mediante un’annotazione da apporre sui documenti di
trasporto.
31.01.2008
Appendice 1
Gruppo 2
IF che espletano il servizio di navi-traghetto
Ferrovie dello Stato della Repubblica turca (TCDD)
Traghetti :
Sirkeci-Haydarpasa
Tatvan-Van
Nessuna limitazione.
Lista dei traghetti espletati dalle ferrovie dei Gruppi 1 e 2
I carri ammessi al trasporto senza accordi preventivi devono poter superare le curve e gli angoli
di inclinazione indicati in corrispondenza del traghetto considerato.
Traghetto
Numero dei
binari della
nave
traghetto
1
2
Trelleborg-Sassnitz Port ferry
Trelleborg-Rostock Port maritime
Helsingborg Syd-København
Goeteborg-Fredrikshavn
5
6
8
5
6
8
5
Curve ad S
Raggio in m
Lunghezza
della parte
rettilinea in m
Raggio in m
Angolo
massimo di
inclinazione tra
ponte mobile e
coperta della
nave α
Osservazioni
7
3
4
5
6
150
0
140*
2°30‘
150
0
140*
2°30‘
190
150
0
11,7
190
190
2°30‘
4+2
150
12
150
2°30‘
Malmoe-Travemuende
5
180
14
180
2°30‘
Swinoujscie-Ystadt
4
—
—
—
2°30‘
Constanta-Samsun
5+1
120
2,5
120
1°30‘
Reggio Calabria-Messina
3
150
15,5
150
1°30‘
Villa S. Giovanni-Messina
3
4
150
120
15,5
19,6
150
120
1°30‘
Civitavecchia-Golfo Aranci
3
—
—
—
1°30‘
Sirkeci-Haydarpasa
3
—
—
—
—
Tatvan-Van
2
1
120
—
—
—
120
—
—
31.01.2008
Appendice 1
Gruppo 3
Percorsi di traghetti tra le IF a scartamento normale e la Finlandia :
1)
Lübeck-Skandinavienkai (Germania)-Turku (Finlandia)
2)
Stockholm (Svezia)-Turku (Finlandia)
3)
Hargshamn (Svezia)-Uusikaupunki (Finlandia)
I carri ammessi al trasporto senza accordi preventivi devono poter superare le curve e gli angoli
di inclinazione indicati in corrispondenza del traghetto considerato.
Curve ad S
Angolo massimo
di inclinazione
tra ponte mobile
e coperta della
nave α
Osservazio
ni
7
Traghetto
Numero dei
binari della
nave
traghetto
1
2
3
4
5
6
2
2
1
150
150
—
6
6
—
100
100
—
2°30‘
2°30‘
2°30‘
Stockholm-Turku
2
2
150
150
4
0
150
150
2°30‘
0°
Hargshamn-Uusikaupunki
1
1
1
1
150
150
—
150
3,8
5
—
6
150
150
—
150
2°30‘
2°30‘
2°30‘
2°30‘
Lübeck-Skandinavienkai-Turku
Raggio in m
Lunghezza
della parte
rettilinea in m
Raggio in m
Prescrizioni concernenti l’uso reciproco nel traffico con VR dei carri privati formano l’oggetto dell’appendice 3.
1) aperto come linea CIM solamente per il traffico internazionale di grandi contenitori e di casse mobili.
2) linea non CIM.
3) linea CIM.
Appendice 1
- riservato -
Appendice 2
(2.16, 2.17)
Prescrizioni per l’uso reciproco di carri le cui sale montate sono intercambiabili
per il traffico transpirenaico
1
1)
Generalità
1.1
Le disposizioni del CUU sono applicabili a tutti i carri con sale montate
intercambiabili, a meno che non sia disposto diversamente nella presente
Appendice.
1.2
A causa della situazione attuale degli impianti per il cambio delle sale montate si
possono ammettere allo scambio tra IF i carri a 2 assi intercambiabili o a carrelli
con assi intercambiabili per i quali le IF proprietarie o i detentori hanno concluso
un accordo preventivo con le IF francesi e iberiche interessate. Tale accordo
preventivo stabilisce in particolare le condizioni per l’effettuazione del cambio e
della fornitura delle sale montante.
2
Condizioni tecniche supplementari
2.1
Il periodo di revisione delle sale montate è di quattro anni. La revisione deve
essere eseguita dall’IF proprietaria o dal titolare della sala con il collaudo dell’lF
immatricolante .
La data dell’ultima revisione delle sale montate, il numero di codice dell’IF e
l’indicazione del l’impianto che ha eseguito la revisione, devono essere impressi
su un anello intorno all’asse.
Le sale montate devono inoltre portare, sulla parte anteriore delle boccole, le
iscrizioni di cui il punto 7 del presente Allegato.
2.2
Al momento in cui il tempo trascorso dall’ultima revisione di una sala montata
abbia superato quattro anni, occorre, secondo il caso, procedere nel modo
seguente:
2.2.1
Se la constatazione è fatta da un impianto per il cambio delle sale montate in una
stazione di transito, detto impianto deve rinviare ai loro detentori, le sale montate
2)
il cui periodo di revisione è scaduto A tale scopo questi impianti devono fare il
possibile per metterle in opera su carri destinati ai detentori. Tali carri devono
essere muniti di etichette modello M.
2.2.2
Se il carro si trova nei treni dell’IF detentrice della sala montata, questa deve
eseguire o far eseguire la revisione della sala montata o procedere alla sua
sostituzione, qualunque sia il carro su cui essa è in opera.
1)
Nel testo seguente per sale montate si intendono sia quelle a scartamento normale, sia quelle a scartamento largo.
2)
Possono tuttavia essere conclusi accordi tra IF o fra detentori e IF per facilitare la revisione delle sale montate.
Appendice 2
(2.16, 2.17)
2.2.3
Se il carro si trova sulle linee di una lF utilizzante non detentrice della sala
montata, e se eccezionalmente la revisione della sala montata è scaduta da due
anni o più, questa lF deve:
2.2.3.1 munire il carro di etichette modello K, cancellando la dizione “da riparare dopo lo
scarico” ove si tratti:
— di un carro carico,
— di un carro vuoto a destinazione del detentore della sala montata;
2.2.3.2 procedere d’ufficio alla sostituzione della o delle sale montate in tutti gli altri casi
(punto 2.3).
2.2.4
I carri possono essere rifiutati nelle stazioni di transito diverse da quelle della
frontiera franco-spagnola, se la revisione delle sale montate è scaduta da più di
due anni, eccettuati i carri di cui il punto 2.2.3.1.
2.3
Se un IF deve, conformemente al punto 2.2.3.2, sostituire una sala montata di cui
non è detentrice, essa deve:
— inviare una richiesta di sostituzione della sala montata al detentore;
— rinviare la sala montata da revisionare al detentore.
2.4
La distanza fra gli assi delle aste o delle custodie del respingenti deve essere:
— al massimo 1.860 mm,
— al minimo 1.840 mm.
3
Cambio delle sale montate
3.1
L’IF cessionaria è incaricata di assicurare il cambio delle sale montate dei carri
ammessi allo scambio.
Se la ferrovia non esegue tali operazioni, essa deve effettuarne il controllo
unicamente dal punto di vista della sicurezza dell’esercizio.
3.2
I carri devono, per quanto è possibile, riprendere, nella località dove è avvenuto
in precedenza il cambio, le sale montate appartenenti al detentore.
3.3
Il cambio di sale montate non giustifica una richiesta di pesatura del carro nella
località dove ha luogo il cambio.
3.4
Invece del cambio delle sale montate occorre procedere al trasbordo del carro
quando:
3.4.1
il carro utilizzato è inadatto alla continuazione del trasporto oltre la località in cui
ha luogo il cambio delle sale montate;
3.4.2
mancano le sale montate;
3.4.3
è superata la potenzialità dell’impianto in cui ha luogo il cambio delle sale
montate;
3.4.4
sono inutilizzabili gli impianti adibiti al cambio delle sale montate.
3.5
Le spese per il trasbordo sono sopportate:
— nei casi di cui il punto 3.4.1: dall’lF responsabile dell’utilizzazione di un carro
inadatto al traffico transpirenaico;
— nei casi di cui il punto 3.4.2: dall’IF cessionaria;
— nei casi di cui i punti 3.4.3 e 3.4.4: dall’lF che deve normalmente effettuare il
cambio delle sale montate, se essa non ha segnalato l’impedimento
conformemente all’articolo 11 del CUU.
4
Spese per il cambio e la fornitura delle sale nelle stazioni di scambio
franco-spagnole
Le spese relative al cambio delle sale sono regolate sulla base di una tassa
forfetaria dovuta all’lF che esegue il cambio delle sale per ogni carro presentato
allo scambio.
Anche l’eventuale fornitura di sale è regolata in base ad una tassa forfetaria.
Dette tasse sono portate in conto nelle tariffe.
5
Rimpatrio dei carri
Salvo specifiche disposizioni, i carri vuoti devono, al ritorno, essere restituiti
attraverso la stazione nella quale sono state cambiate le sale montate del viaggio
di andata.
6
Carri con spedizioni in piccole partite
I carri con spedizioni in piccole partite possono essere accettati al transito
soltanto
— se il carico riempie completamente il carro, oppure
— se la massa del carico è di almeno 3000 kg.
7
Iscrizioni supplementari sui carri
carri devono portare:
7.1
su ogni parete laterale
— il contrassegno E secondo l’allegato 11, punto 2.16;
— le iscrizioni secondo la figura 1 o 2; i valori da iscrivere saranno, su richiesta,
comunicati dalle IF (il detentore);
7.2
sulle sale montate (sul lato anteriore della boccola), in tinta bianca ed in modo ben
visibile, il numero di codice del detentore e la data (mese e anno) della loro ultima
revisione.
Appendice 2
Figura 1
Contrassegni supplementari per i carri ammessi a circolare in Spagna e Portogallo
Figura 1
per i carri dotati di un freno a vuoto
rosso
giallo
Posizione :
A destra su ciascuna parete laterale, inquadratura e iscrizioni sulla
parte inferiore in nero sui carri verniciati in bianco, in bianco su fondo
azzurro sugli altri carri.
Significato :
1. Rombo a sinistra
Rombo a destra
2.
3.
4.
5.
velocità massima con carico massimo
velocità massima a vuoto. Se le velocità
massime a vuoto e con carico massimo sono
uguali, sarà riportato un solo rombo.
TARA
Tara del veicolo.
CARGA MAX
Massa limite di carico.
FRENO VACIO
Freno a vuoto
numero a sinistra = massa frenata in
posizione “vuoto”, numero a destra = massa
frenata in posizione “carico”.
FRENO MANO MAX Massa frenata massima del freno a vite.
Figura 2
Figura 2
per carri dotati solo di una condotta pneumatica passante per il freno a
vuoto
rosso
fondo azzurro
Posizione :
Significato:
bianco
A destra su ciascuna parete laterale, inquadratura e iscrizioni sulla parte
inferiore in nero sui carri verniciati in bianco, in bianco su fondo azzurro sugli
altri carri.
Il carro, con il freno isolato, può essere messo in composizione ad un treno con
il freno isolato
- riservato -
APPENDICE 3
Prescrizioni per l’uso reciproco nel traffico con le VR dei carri privati con sale (per i
carri ad assi) o carrelli (per i carri a carrelli) intercambiabili 1)
1
Generalità
1.1
Le disposizioni del CUU si applicano ai carri privati ad assi o carrelli
intercambiabili, salvo diverse disposizioni della presente Appendice.
1.2
A causa della situazione dell’impianto per il cambio delle sale montate o dei
carrelli a Tornio (VR), possono essere ammessi allo scambio tra GC e le VR solo
quei carri per i quali il detentore ha concluso un preventivo accordo con le VR.
Tale accordo preventivo stabilisce in particolare le condizioni alle quali si esegue
il cambio delle sale montate o dei carrelli.
2
Condizioni tecniche supplementari
2.1
Se la scadenza di revisione di una sala montata intercambiabile è superata da
più di 3 mesi, essa è considerata avariata e deve essere sostituita.
2.2
Se la scadenza di revisione di un carrello intercambiabile è superata da più di 3
mesi, si deve informare il detentore. L’IF richiede istruzioni al titolare. Il carro
deve essere munito di etichette modello K depennando la dicitura “da riparare
dopo lo scarico”.
2.3
La distanza fra gli assi dei respingenti deve essere:
— al massimo di 1.800 mm,
— al minimo di 1.780 mm.
Tuttavia, per i carri costruiti prima del 1.7.1984 si ammette una distanza fra gli
assi dei respingenti compresa tra 1760 mm e 1740 mm.
3
Cambio delle sale montate o dei carrelli
3.1
Il detentore del carro deve controllare, in accordo con le VR, che risultino
disponibili a Tornio le sale montate o i carrelli intercambiabili necessari, I dettagli
sono regolati dall’accordo che deve essere concluso ai sensi del punto 1.2, della
presente Appendice.
3.2
Le VR assicurano, in linea di massima, il cambio delle sale montate o dei carrelli
a Tornio. Qualora le VR non eseguano direttamente tale operazione, deve
eseguirne il controllo dal solo punto di vista della sicurezza di esercizio.
3.3
Il cambio delle sale montate o dei carrelli non può comportare una richiesta di
pesatura a Tornio.
1)
NeI testo seguente si intendono per sale montate e per carrelli tanto quelli per lo
scartamento normale quanto quelli per lo scartamento largo.
3.4
Invece del cambio delle sale montate o dei carrelli, occorre il trasbordo quando:
3.4.1
il carro utilizzato non è atto alla continuazione del trasporto oltre Tornio;
3.4.2
mancano le sale montate o i carrelli;
3.4.3
viene superata la potenzialità dell’impianto per il cambio delle sale montate o dei
carrelli a Tornio;
3.4.4
l’impianto per il cambio delle sale montate o dei carrelli è inutilizzabile.
3.5
Le spese per il trasbordo sono sopportate:
— nel caso di cui al punto 3.4.1: dall’IF responsabile;
— nel caso di cui al punto 3.4.2: daI detentore;
— nel casi di cui ai punti 3.4.3 e 3.4.4: dalle VR se questa non ha segnalato
l’inconveniente secondo l’Articolo 11 del CUU.
4
Spese per il cambio e per la fornitura delle sale montate e dei carrelli a
Tornio
Le spese conseguenti al cambio delle sale montate e dei carrelli formano oggetto
di una tassa forfetaria dovuta alle VR per ogni carro presentato allo scambio.
Queste tasse sono addebitate per via tariffaria.
5
Iscrizione supplementare sui carri
5.1
Tutti i carri devono essere muniti su ogni parete laterale a destra (o su ogni
longherone a destra per i carri pianali) del contrassegno
indicato all’Allegato
11, punto 2.16 (Finlandia) attestante che rispondono alle disposizioni di
costruzione della scheda UIC 430-3 e che sono ammessi al traffico con la
Finlandia.
5.2
I carri con sale montate intercambiabili (carri ad assi) devono portare la seguente
iscrizione supplementare, in prossimità delle iscrizioni di revisione, sia nella
lingua del detentore che in finlandese :
«Tenere conto delle iscrizioni di revisione delle sale
montate» «Huom! Pyöräkerran korjausmerkintä».
5.3
I carri con carrelli intercambiabili (carri a carrelli) devono portare la seguente
iscrizione supplementare, in prossimità delle iscrizioni di revisione, sia nella
lingua deI detentore che in finlandese.:
«Tenere conto delle iscrizioni di revisione dei carrelli»
«Huom! Telin korjausmerkintä».
5.4
Le sale montate intercambiabili devono portare su ogni boccola il numero di
codice o la sigla del detentore insieme con il periodo di revisione e la data (mese
ed anno) dell’ultima revisione, apposti in modo indelebile.
5.5
I carrelli intercambiabili devono portare su ogni longherone, verniciato in bianco
ed in modo visibile, il numero di codice o la sigla ed il contrassegno del
detentore, insieme con le iscrizioni di revisione secondo l’Allegato 11, punto
2.3.
ALLEGATO 12
AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI
CATALOGO DELLE AVARIE AI CARRI
ALLEGATO 12 AL COTRATTO UNIFORME D’ UTILIZZAZIONE
A carico
Categoria
Elemento di
costruzione
Natura delle avarie
Informazioni complementari
del
detentore
Della
IF
utilizz.
Rodiggio
Cerchione riportato
Lento, spostato trasversalmente, fessurato
Riscaldo termico
Riscaldo termico
Fessure nel centro della ruota
Cerchione / centro
della ruota / ruota
monoblocco /
superficie di
rotolamento
Cerchietto di sicurezza
Tracce limite di usura non visibili
Danni dovuti ai freni di binario
x
x
x
x
x
x
x
1)
x
Esfoliazione, scagliatura, ripiegature di
laminazione
Senza riscaldo termico
x
Dispositivo di frenatura difettoso
Dispositivo di frenatura in buono stato
1)
Se presenti tracce di incidente
x
Ovalizzazioni
Tracce di sfregamento sul corpo dell'asse
Deformati
Fessurati
Boccola riscaldata
Perdita di grasso recente
Tracce di contatto sul corpo della boccola (in alto
: contatto con il telaio del carrello)
Piastre di
manganese
x
x
Danneggiamenti a seguito di incidente
Superficie di rotolamento incavata in più parti
Boccole
Ruota nei limiti d’usura (diametro dell’asse troppo piccolo)
Intagli con fondo a spigolo vivo nel cerchione e la corona della ruota o la corona
inferiore del cerchione
x
x
Tracce di sfregamento, bordini danneggiati
Apporto di metallo, sfaccettature
Assile
Riscaldo termico non visibile
Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura difettoso)
Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura in buono stato)
Dispositivo di frenatura difettoso
Dispositivo di frenatura in buono stato
Riscaldo termico non identificato
Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura difettoso)
Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura in buono stato)
Mancanti
Fessurate
x
x
x
Nella misura in cui le avarie sono chiaramente dettagliate dall'IF
Avarie del carro
Nessuna avaria del carro
Senza tracce di urti
Confermata
Non confermata
Temperatura della boccola più alta, rumori anomali della boccola al pattinaggio
dell’asse
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Molle e ammortizzatori a frizione in buono stato e carro senza riscaldo
x
x
1)
Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da
parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF.
A carico
Categoria
Elemento di
costruzione
Natura delle avarie
Informazioni complementari
del
detentore
Della
IF
utilizz.
Sospensione
Molle
Ammortizzatori a
frizione
Rottura, formazione di crepe, ecc.
Molle danneggiate per fatica
x
x
Montaggio sbagliato (parallele)
x
Montaggio sbagliato (curva caratteristica) o
tipo di molla sospensione a foglie
x
Qualsiasi avaria
x
Freno
1)
Timoneria del freno difettosa
Dispositivo di cambio di regime
"Merci/Viaggiatori" difettoso
Suole del freno (qualsiasi avaria)
Freno a mano difettoso
Danneggiamento a seguito di incidente
Usura
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
Usura
Danneggiamento a seguito di incidente
Usura
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
1)
Elementi meccanici
o pneumatici del
freno
Elementi diversi del freno, p.es. : distributore,
Avariati (con Rapporto delle avarie)
valvola di pesatura,
cilindro del freno, cambio del carico, valvola
Non avariati
del relè, ... difettosi
Usura
Perdita delle condotta del freno
1)
Danneggiamento a seguito di incidente (incrinato, fessurato)
Flessibili del semi-accoppiamento difettosi
Tagliati, non integri
x
x
x
x
x
x
Staffe di sicurezza mancanti
Staffe di sicurezza difettose, danneggiate
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Accoppiamento del freno difettoso
Confermato dalla prova del freno
x
Organi pneumatici
Non confermato dalla prova del freno
x
1)
Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da
parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF.
A carico
Elemento di
costruzione
Categoria
Natura delle avarie
Informazioni complementari
del
detentore
Della
IF utilizz.
Telaio e carrello
Telaio del carroTraversa di testa Longherine
Parasala
Traversino del
parasala
x
Rottura da sforzo, formazione di cricche,
fessurazioni, deformazioni
x
x
Salvo casi di vetustà
Deformati
Rotti o staccati
Fessurato, rotto
Staccato
x
x
x
x
Supporti della
sospensione
Gioco, rottura da sforzo (vecchie fessure)
Giunzione
telaio/carrello
Gioco anomalo tra gli elementi di giunzione o
elementi danneggiati
Telaio del carrello
Deformato
Rottura da sforzo
x
Piastra di usura e
guide carrelli
Qualsiasi avaria
x
Cartiglio di revisione
Scarto del veicolo prima della scadenza del
periodo di revisione
Fessurato, deformato
Danneggiamento a seguito di incidente
1)
x
x
x
Costi generati dalla certificazione della rimessa in circolazione / trasporto eccezionale
x
Incomplete
Iscrizione generale
secondo
regolamentazione
x
Per es. sovrascritture, sovrapposizione di etichette varie, graffiti
x
Illeggibili
x
Graffiti su carro di materiali pericolosi RID
Cavo di messa a
terra
Mancante
Difettoso
x
Usura
x
1)
Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da
parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF.
A carico
Categoria
Elemento di costruzione
Natura delle avarie
Informazioni complementari
del
detentore
Della
IF utilizz.
Organi di repulsione e di trazione
Respingenti
Modelli differenti
Posizione dei respingenti fuori norma /
Aste incastrate
Elementi antiurto
Difettosi
Piatto del respingente
Rotto o deformato
Custodia
Rotta o fessurata
Fissaggi dei respingenti
Elementi elastici
Gancio di trazione, asta di
trazione
Apparecchio di trazione
Tenditore a vite
Gancio di sostegno del
tenditore a vite
Sovrastruttura
Allentati
Rotti
Inefficaci
Rotto(a)
Piegato(a)
Sradicato
Usurato
1)
Danneggiato a seguito di incidente
x
Nessuno scambio preliminare con un IF
Tracce di urto (Contatto corpo / asta)
Vecchie fessure e/o saldature
Urto di manovra a velocità troppo alta
Usura normale
x
x
x
x
x
Usura normale
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
Usura normale
Non rotti da sforzo
Possono essere compressi manualmente
Rottura da sforzo (vecchia fessura)
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
(rottura recente, netta)
Danneggiamento a seguito di incidente
x
x
x
x
x
x
x
x
1)
x
x
x
Piegato, rotto
x
Usurata
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
sopravvenuto sotto la custodia dell'IF
Scale, montatoi passerelle, Usurati
ganci di alaggio,
1)
Danneggiamento a seguito di incidente
mancorrenti, portasopravvenuto sotto la custodia dell'IF
etichette
Danni dovuti ad avarie del telaio
Avarie al serbatoio
Danneggiamento a seguito di incidente sopravvenuto sotto la custodia dell'IF
1)
Danneggiamento a seguito di incidente sopravvenuto sotto la custodia dell'IF
Cisterne
Danneggiamento a seguito di incidente
1)
sopravvenuto sotto la custodia dell'IF
Danneggiamento a seguito di incidente
1)
sopravvenuto sotto la custodia dell'IF
In generale
Corpo del serbatoio o chiusura non stagna
Sella del serbatoio fessurata
Cavo di messa a terra
Mancante, danneggiato
Usurato
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1)
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Nota
1) Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da parte
dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF.