CUU - Mercitalia Rail
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CONTRATTO UNIFORME D'UTILIZZAZIONE DEI CARRI (C.U.U.) Edizione del 01 maggio 2011 SOMMARIO PREAMBOLO CAPITOLO I OGGETTO, CAMPO AGGIORNAMENTO DEL CONTRATTO D'APPLICAZIONE, RESCISSIONI, CONTRATTO, ESCLUSIONE DAL Articolo 1 : Articolo 2 : Articolo 3 : Articolo 4 : Articolo 5 : Articolo 6 : Oggetto Campo d'applicazione Rescissione Aggiornamento del contratto Esclusione dal contratto Riservato CAPITOLO II : OBBLIGHI E DIRITTI DEL DETENTORE Articolo 7 : Articolo 8 : Articolo 9 : Ammissione Tecnica e manutenzione dei carri Iscrizioni presenti sul carro. Identificazione del carro Diritto di disposizione del Detentore CAPITOLO III : OBBLIGHI E DIRITTI DELLE IMPRESE FERROVIARIE Articolo 10 : Articolo 11 : Articolo 12 : Articolo 13 : Articolo 14 : Articolo 15 : Articolo 16 : Articolo 17 : Accettazione dei carri Rifiuto dei carri. Trattamento dei carri Tempi di trasporto dei carri e responsabilità Disposizione di carri vuoti Informazioni da fornire al Detentore Consegna di un carro a terzi. Accettazione di carri di Detentori terzi CAPITOLO IV : CONSTATAZIONE E TRATTAMENTO DELLE AVARIE AI CARRI SOTTO LA CUSTODIA DI UNA IF Articolo 18 : Articolo 19 : Articolo 20 : Articolo 21 : Constatazione delle avarie Trattamento delle avarie Trattamento dei carri e degli accessori amovibili perduti Trattamento dei carrelli CAPITOLO V : RESPONSABILITA’ IN CASO DI PERDITA O DI AVARIA DI UN CARRO Articolo 22 : Articolo 23 : Articolo 24 : Articolo 25 : Articolo 26 : Responsabilità dell’IF utilizzatrice Montante dell’indennità Responsabilità d’utilizzatori precedenti Obbligo di riduzione del danno Liquidazione dei danni CAPITOLO VI : RESPONSABILITA’ IN CASO DI DANNI CAUSATI DA UN CARRO Articolo 27 : Principio di responsabilità CAPITOLO VII : RESPONSABILITA’ PER GLI AGENTI E ALTRO PERSONALE Articolo 28 : Principio di responsabilità CAPITOLO VIII : DISPOSIZIONI DIVERSE Articolo 29: Articolo 30: Articolo 31 : Articolo 32 : Articolo 33 : Articolo 34 : Articolo 35 : Direttive di carico Contabilità e pagamenti Obbligo al rimborso del danno Giurisdizioni competenti Prescrizione Lingue di redazione Entrata in vigore ALLEGATI Allegato 1 : Lista dei detentori e delle imprese ferroviarie aderenti Allegato 2 : Definizioni Allegato 3 : Lettera carro Allegato 4 : Processo verbale di constatazione dell’avaria del carro Allegato 5 : Metodo di calcolo del valore residuo di un carro Allegato 6 : Indennità in caso di mancato utilizzo del carro Allegato 7 : Pezzi di ricambio Allegato 8 : Regolamento interno relativo all’applicazione ed attualizzazione del CUU Allegato 9 : Condizioni per la visita tecnica di scambio dei carri (pubblicato a parte) Allegato 10 : Manutenzione curativa e manutenzione preventiva Allegato 11 : Iscrizioni e segni sui carri (pubblicato a parte) Allegato 12 : Catalogo delle avarie ai carri merci PREAMBOLO L'utilizzazione dei carri come mezzi di trasporto da parte delle imprese ferroviarie* esige la messa in esercizio di disposizioni contrattuali che definiscono i diritti e gli obblighi di ciascuna delle parti. Al fine di aumentare l'efficacia e la competitività del trasporto merci ferroviario, i detentori di carri* e le Imprese Ferroviarie, le cui liste sono riportate nell’Allegato 1, convengono tra loro l'applicazione delle disposizioni del presente CONTRATTO UNIFORME D'UTILIZZAZIONE (CUU). ________________________ NB : nel presente testo, il simbolo * rinvia all'Allegato 2 « Definizioni » CAPITOLO I OGGETTO, CAMPO D'APPLICAZIONE, RESCISSIONE, AGGIORNAMENTO DEL CONTRATTO, ESCLUSIONE DAL CONTRATTO Articolo 1 : Oggetto 1.1 Il presente contratto, compresi gli allegati, regola le condizioni di consegna dei carri per l’utilizzazione come mezzi di trasporto da parte delle imprese ferroviarie in traffico ferroviario nazionale ed internazionale nel campo d’applicazione della COTIF in vigore. Le condizioni commerciali d'utilizzazione dei carri non fanno parte delle disposizioni del presente Contratto. 1.2 Le disposizioni del presente contratto si applicano ai detentori di carri ed imprese ferroviarie in quanto utilizzatrici dei carri. 1.3 L'utilizzazione comprende il percorso a carico ed il percorso a vuoto, oltre che i casi in cui il carro si trova sotto la custodia di un’ IF aderente. 1.4 L'utilizzazione e la custodia iniziano con l’accettazione del carro da parte dell’IF e termina con la consegna del carro al detentore o ad un altro avente diritto, per es. ad un’altra IF aderente, al destinatario contrattuale della merce trasportata o ad un operatore raccordato abilitato alla ricezione del carro. Articolo 2 : Campo d'applicazione 2.1 Il presente contratto prevale, per il traffico ferroviario internazionale, sulle Regole Uniformi CUV (Appendice D alla COTIF 1999) e per il traffico nazionale sulle prescrizioni nazionali di volta in volta applicabili, fin tanto che il contratto stesso sia applicabile. 2.2 L’ammissione sarà effettiva a partire dal 1° gior no del trimestre successivo, purché la domanda d’ammissione sia stata ricevuta dall’Ufficio CUU almeno un mese di anticipo. 2.3 Le disposizioni del presente contratto multilaterale si applicano tra gli aderenti fintanto che questi non abbiano sottoscritto altri accordi tra loro. 2.4 La lista degli aderenti è redatta ed aggiornata ogni tre mesi al 1° gennaio, 1° aprile, 1° luglio e 1° ottobre dell’anno dall'uffic io CUU. Articolo 3 : Rescissione 3.1 Ciascun aderente può recedere dal presente contratto alla fine di ciascun anno civile mediante un preavviso di almeno sei mesi tramite dichiarazione scritta indirizzata all’Ufficio CUU. La rescissione nonché la data da cui la stessa prende effetto sono pubblicati dall’ufficio CUU insieme alla lista, secondo l'articolo 2.4, pubblicata trimestralmente dall’ufficio CUU. 3.2 Inoltre, l’aderente che ha votato contro una proposta di modifica, può recedere dal contratto contemporaneamente alla messa in vigore di tale modifica, per mezzo di una dichiarazione scritta inviata all’ufficio CUU entro sei settimane dall’adozione della modifica da parte della maggioranza degli aderenti. Articolo 4 : Aggiornamento del contratto Per l’aggiornamento del contratto, i contraenti adottano un Regolamento interno (Allegato 8). L’ufficio CUU ha la responsabilità di redigere e coordinare l’aggiornamento del CUU. Articolo 5 : Esclusione dal contratto Un aderente che, allo scadere di sei mesi e dopo aver ricevuto un sollecito di pagamento, rimanga, due mesi dopo tale suddetto sollecito, debitore di un montante superiore a 100 euro, dovuti ai termini della Sezione I, art. 12 dell’Allegato 8, sarà escluso dal contratto con pubblicazione di tale esclusione nella lista trimestrale prevista dall’art. 2.4. Sarà da allora in poi considerato come terzo ai sensi degli articoli 16 e 17. Articolo 6 : Riservato CAPITOLO II OBBLIGHI E DIRITTI DEL DETENTORE Articolo 7 : Ammissione tecnica e manutenzione dei carri 7.1 7.2 7.3 Il detentore deve assicurare che i propri carri siano ammessi tecnicamente* conformemente al regolamento europeo in vigore e che lo restino durante tutta la loro utilizzazione. Il detentore deve presentare, alle IF utilizzatrici che ne fanno richiesta, la prova che la manutenzione dei suoi carri è fatta in conformità alla regolamentazione in vigore. Ai fini del presente contratto e nei confronti degli altri aderenti, il detentore è considerato come l’entità incaricata e responsabile della manutenzione del carro. Il detentore deve permettere alle IF di effettuare tutte le operazioni di controllo necessarie sui propri carri, a partire da quelle previste dall’Allegato 9. Articolo 8 : Iscrizioni presenti sul carro. Identificazione del carro. Senza pregiudizio dei regolamenti in vigore, i carri portano le seguenti iscrizioni: l'indicazione del Detentore iscrizioni e contrassegni sui carri secondo l’Allegato 11 se prevista la stazione o la zona di residenza* Articolo 9 : Diritto di disposizione del Detentore 9.1 Il detentore gestisce i propri carri. Ai seni del presente contratto, il detentore può agire per mezzo di terzi che egli autorizza. In caso di dubbi, le istruzioni del detentore prevalgono su quelle dei terzi che affermano di essere autorizzati dal detentore. 9.2 Salvo circostanze imperative relative alla sicurezza, il detentore è il solo autorizzato a dare istruzioni alle IF per l’utilizzazione dei suoi carri. 9.3 Il detentore dà in tempo utile alle IF le istruzioni necessarie per il trasporto dei carri vuoti. 9.4 Deve essere rispettata la richiesta di un detentore di non consegnare i propri carri ad alcune IF aderenti o terze. CAPITOLO III OBBLIGHI E DIRITTI DELLE IMPRESE FERROVIARIE Articolo 10 : Accettazione dei carri Subordinatamente al rispetto da parte del detentore degli obblighi che gli derivano dall’applicazione del capitolo II, le IF aderenti accettano i carri nel quadro della loro offerta commerciale*. Articolo 11 : Rifiuto dei carri Una IF aderente può rifiutare dei carri quando: la loro accettazione è interdetta dalle Autorità Pubbliche; è temporaneamente impossibile riceverli per una ragione d'esercizio dell’IF interessata; circostanze eccezionali, indipendenti dall’IF (in particolare casi di forza maggiore), si oppongono temporaneamente alla loro accettazione lo stato del carro non è conforme alle prescrizioni tecniche e di manutenzione oltre che alle direttive di carico in vigore. Una IF non può rifiutare i propri carri quando questi sono vuoti ed atti a circolare. Articolo 12 : Trattamento dei carri Ogni IF tratta i carri con cura e nei modi professionalmente adeguati ed effettua le operazioni di controllo prescritte dall’Allegato 9. La stessa allo stesso modo effettua i controlli relativi alla sicurezza su tutti i carri, qualunque sia il detentore. Le spese legate a questi controlli correnti non sono fatturate come tali al detentore. Articolo 13 : Tempo di trasporto dei carri e responsabilità. 13.1 I tempi di trasporto dei carri carichi dipendono dal tempo di consegna della merce trasportata. I tempi di trasporto dei carri vuoti sono oggetto di un accordo. In assenza di un tale accordo, si applicano i tempi previsti dall’articolo 16 della CIM per i carri completi. 13.2 L’IF utilizzatrice viene esonerata della responsabilità del superamento del tempo di trasporto quando tale superamento ha per causa: - un errore del detentore, - un ordine di questi non derivante da un errore dell’IF utilizzatrice, - un difetto proprio del carro o del carico, - circostanze particolari che l’IF utilizzatrice non poteva evitare ed alle cui conseguenze non poteva ovviare, - un rifiuto giustificato del carro o della spedizione derivante dall’applicazione dell’articolo 11. 13.3 In caso di superamento di tali tempi, imputabile ad una IF, il detentore può reclamare un’indennità per il mancato utilizzo dei carri. Salvo diversa convenzione, il montante dell’indennità per il mancato utilizzo del carro sarà calcolato in base all’Allegato 6. Questa indennità aggiunta all’indennità prevista in caso d’avaria secondo l’Articolo 23.2 non può superare il montante da pagare in caso di perdita del carro stesso. Tale indennità è compresa nell’indennità accordata in caso di perdita secondo gli articoli 20.3 o 23.1. Articolo 14 : Disposizione di carri vuoti 14.1 L’IF esegue, nel quadro della propria offerta commerciale, le istruzioni date dal detentore per il trasporto dei carri vuoti. 14.2 Il trasporto dei carri vuoti è fatto sotto la scorta di una Lettera Carro* (vedere Allegato 3). Le modalità relative all’utilizzazione della lettera carro sono contenute nella Guida Lettera Carro CUV (GLC – CUV) edita dal Comitato Internazionale dei Trasporti ferroviari (CIT). 14.3 In caso di mancanza d’istruzioni da parte del detentore all’atto della riconsegna del carro scaricato all’IF, quest’ultima è obbligata a rinviare il carro alla stazione o zona di residenza o in altra stazione precedentemente convenuta. Articolo 15 : Informazioni da fornire al Detentore 15.1 L’IF utilizzatrice fornisce al detentore le informazioni necessarie all’esercizio ed alla manutenzione dei carri. 15.2 Le IF forniscono ai detentori dei carri che esse utilizzano, nel quadro dei loro sistemi d’esercizio e di controllo, le informazioni relative ai chilometri percorsi dai carri. Articolo 16 : Consegna di un carro a terzi L’IF che consegna un carro ad un terzo senza esserne stata autorizzata dal detentore, è responsabile nei confronti di questo e risponde dei danni che ne possono derivare. La responsabilità del terzo resta immutata. Articolo 17 : Accettazione di carri di Detentori terzi Il presente contratto s’applica anche ai carri di detentori non aderenti al CUU ed accettati da una IF aderente. In questo caso, l’IF che ha accettato il carro è considerata come detentore di questo di fronte alle altre parti del contratto. CAPITOLO IV CONSTATAZIONE E TRATTAMENTO DELLE AVARIE AI CARRI SOTTO LA CUSTODIA DI UNA IF Articolo 18 : Constatazione delle avarie 18.1 Quando l’avaria di un carro o la perdita o l’avaria degli accessori amovibili iscritti sul carro sono scoperte o presunte da una IF o che il detentore ne denuncia l’esistenza, l’IF deve indirizzare, senza indugio e, se possibile, in presenza del detentore, un processo verbale di constatazione di avaria del carro (Allegato 4) che rilevi la natura del danno o della perdita e, se possibile, la sua causa ed il momento in cui è avvenuto. 18.2 Quando l’avaria o la perdita degli accessori non impedisce l’utilizzazione del carro, si può rinunciare ad invitare il detentore ad assistere alle constatazioni. 18.3 Una copia del processo verbale di constatazione di avaria è consegnata senza indugio al detentore. 18.4 Se il detentore non accetta il contenuto della constatazione d’avaria può chiedere che la natura, la causa e l’entità del danno siano constatati da un esperto designato dalle parti in contratto o per via giudiziaria. La procedura è soggetta al diritto dello Stato in cui la constatazione ha luogo. 18.5 Quando un carro subisce un’avaria o una perdita di accessori che ne impedisce la circolazione o la sua utilizzazione, l’IF dovrà informare immediatamente il detentore fornendogli almeno le seguenti informazioni: - il numero del carro - lo stato del carro (carico o vuoto) - la data ed il luogo dello scarto - il motivo dello scarto - le coordinate del servizio da contattare - la durata prevista dell’indisponibilità del carro (fino a 6 giorni lavorativi; più di 6 giorni lavorativi). Articolo 19 : Trattamento delle avarie 19.1 L’IF assicura la rimessa del carro in condizione di circolare, conformemente alle disposizioni dell’Allegato 10. Se il costo delle riparazioni eccede il montante di 750 €, deve essere richiesto anticipatamente il consenso del detentore, ad esclusione della sostituzione dei ceppi dei freni,. Se il detentore non risponde nei successivi 2 giorni lavorativi (sabato escluso), i lavori di riparazione vengono effettuati. 19.2 Se le spese di riparazione del carro danneggiato superano l’indennità calcolata secondo l’Allegato 5, il carro è considerato come economicamente non riparabile. 19.3 Quando i danni non alterano la capacità di circolare del carro ma rendono tuttavia difficile la sua utilizzazione, l’IF può effettuare, senza il consenso del detentore, dei lavori di ripristino fino al montante di 750 €. L’IF può, d’accordo con il detentore, essere autorizzata ad effettuare lavori supplementari. 19.4 Alla fine dei lavori di ripristino, ed in mancanza di particolari istruzioni da parte del detentore, l’IF inoltra il carro alla stazione destinataria inizialmente prevista. 19.5 In tutti i casi in cui l’IF effettua o fa effettuare di propria iniziativa lavori di riparazione, applicando le disposizioni dell’Allegato 10, lo fa con tutta la cura necessaria, ricorrendo ad officine selezionate ed utilizzando materiali omologati. L’IF fornisce al detentore informazioni sul dettaglio dei lavori effettuati. 19.6 La gestione dei pezzi di ricambio è regolata dall’ Allegato 7. 19.7 L’attribuzione delle spese di riparazione è descritta nel capitolo V. Articolo 20 : Trattamento dei carri e degli accessori amovibili perduti 20.1 Un carro è considerato come perduto se lo stesso non è messo a disposizione del detentore nei tre mesi che seguono il giorno d’arrivo della richiesta di ricerca presso l’IF dove era stato messo a disposizione, o quando il detentore non ha ricevuto indicazioni sul luogo in cui si trova il carro. Questo periodo è aumentato del tempo in cui il carro è immobilizzato per cause non imputabili all’IF o per avaria. 20.2 Un accessorio amovibile iscritto sul carro è considerato come perduto quando non viene restituito con lo stesso. 20.3 Se una IF è responsabile, questa paga al detentore : - per un carro perduto, una indennità calcolata conformemente all’Allegato 5 - per gli accessori perduti, una indennità il cui montante corrisponde al valore degli accessori. 20.4 Il detentore, ricevendo l’indennità, può chiedere per iscritto di essere informato immediatamente quando il carro (o l’accessorio amovibile) viene ritrovato. In tal caso, il detentore può esigere nei sei mesi che seguono la ricezione dell’avviso, che il carro (o l’accessorio amovibile) gli sia riconsegnato a fronte della restituzione dell’indennità ricevuta. Il periodo compreso tra il pagamento dell’indennità per la perdita del carro e la sua restituzione da parte del detentore non dà luogo ad alcuna indennità per il mancato utilizzo del carro. Articolo 21 : Trattamento dei carrelli Le disposizioni del presente capitolo sono applicabili, allo stesso modo, al trattamento dei carrelli. CAPITOLO V RESPONSABILITA’ IN CASO DI PERDITA O AVARIA DI UN CARRO Articolo 22 : Responsabilità dell’IF utilizzatrice 22.1 L’IF, che ha in custodia un carro, è responsabile nei confronti del detentore del danno causato per la perdita o l’avaria del carro o dei suoi accessori, nella misura in cui essa non fornisca la prova che tale danno non sia stato provocato da una colpa del detentore. 22.2 La IF non è ritenuta responsabile se fornisce la prova, ed in particolare di fronte ad uno dei seguenti motivi: - circostanze che l’IF non era in grado d’evitare e di cui essa non poteva evitare le conseguenze - errore di un terzo - manutenzione insufficiente da parte del detentore quando l’IF prova d’aver utilizzato e controllato il carro correttamente - errore del detentore. In caso di responsabilità condivisa dall’IF, il danno è sopportato dai responsabili in funzione della rispettiva parte di responsabilità. Il detentore non può valersi della presenza di un vizio occulto per provare la propria estraneità all’avaria stessa. 22.3 L’IF non è responsabile: - della perdita e del deterioramento degli accessori amovibili che non sono iscritti su i due fiancate del carro.; - della perdita e del deterioramento degli accessori (tubi di riempimento, attrezzi, ecc...), finché non è provata la sua colpa. 22.4 Per facilitare il trattamento delle avarie e per tener conto della normale usura del carro, della qualità della sua manutenzione e della sua utilizzazione da parte di terzi, è applicato il catalogo delle avarie riportato all’allegato 12 così come segue: - le avarie attribuite al detentore sono a suo carico; tuttavia, il detentore ha diritto in caso d’avaria il cui montante supera la somma di 750 €, di poter ricorrere contro un’IF se può provare che questa ha responsabilità diretta nell’avaria in causa; - le avarie attribuite all’IF il cui montante non supera la somma di 750 € sono a carico dell’IF utilizzatrice, - le avarie attribuite all’IF il cui montante supera la somma di 750 € sono trattate secondo le modalità dell’articolo 22.1. Articolo 23 : Montante dell’indennità 23.1 In caso di perdita del carro o dei suoi accessori, il montante dell’indennità è calcolato conformemente all’Allegato 5. 23.2 In caso d’avaria del carro o dei suoi accessori, l’indennità è limitata alle spese di ripristino. Il risarcimento per il mancato utilizzo del carro è stabilito conformemente all’articolo 13.3. In caso di richiesta di pezzi di ricambio indirizzata al detentore per i lavori di ripristino, il mancato utilizzo del carro è interrotto per il periodo tra la data della richiesta e quella di ricevimento dei pezzi. L’indennità non può superare il montante che si sarebbe pagato in caso di perdita del carro. Articolo 24 : Responsabilità di utilizzatori precedenti 24.1 Quando l’IF che ha in custodia il carro è sollevata dalla responsabilità, ciascun utilizzatore precedente della catena d’utilizzazione in corso (percorso a carico o a vuoto) risponde nei confronti del detentore dei danni ai carri oltre che per la perdita o danneggiamento degli accessori conformemente alle disposizioni dell’articolo 22 se le IF che l’hanno seguita nella catena d’utilizzazione hanno potuto esonerarsi in virtù dell’articolo 22. 24.2 Al di fuori della catena d’utilizzazione in corso, un utilizzatore precedente risponde di fronte al detentore soltanto se il quest’ultimo prova che l’utilizzatore precedente ha causato l’avaria e non può discolparsi secondo l’articolo 22.1. Articolo 25 : Obbligo di riduzione del danno Per regolarizzare i danni causati ai carri, le parti in contratto rispetteranno i principi generali legati all’obbligo di riduzione del danno. Articolo 26 : Liquidazione dei danni L’IF utilizzatrice o l’officina in qualità di suo ausiliario fattura al detentore le spese di rimessa in esercizio del carro, ad esclusione dei costi dei quali l’IF utilizzatrice è responsabile secondo l’articolo 22. Quando l’utilizzatore precedente è responsabile dell’avaria, il detentore invia ad esso una fattura corrispondente alle spese di rimessa in esercizio che gli sono state fatturate dall’IF utilizzatrice o dall’officina. Il detentore può richiedere una indennità per il mancato utilizzo del carro, conformemente all’articolo 13. CAPITOLO VI RESPONSABILITA’ IN CASO DI DANNI CAUSATI DA UN CARRO Articolo 27 : Principio di responsabilità 27.1 Il detentore o un utilizzatore precedente soggetto al presente contratto è responsabile dei danni causati dal carro quando gli è imputabile una colpa. Il responsabile garantisce l’IF utilizzatrice da tutte le azioni di terzi se nessuna colpa è attribuibile all’IF utilizzatrice. 27.2 In caso di responsabilità condivisa dall’IF utilizzatrice, l’indennità è sopportata da ciascuno in funzione della propria parte di responsabilità. 27.3 Se un terzo è responsabile o corresponsabile del danno, le parti contrattuali convengono di cercare prioritariamente la responsabilità di questo terzo per regolare il danno. 27.4 Per semplificare e per accelerare la procedura nel caso di danni di lieve entità, l’IF utilizzatrice può, nelle sue condizioni generali di vendita, indicare il montante1 per sinistro fino al quale rinuncia a far valere i propri diritti nei confronti del detentore o dell’utilizzatore precedente, anche se essi ne è responsabile. Ciò non si applica in caso di dolo o colpa grave da parte del detentore o dell’utilizzatore precedente. 27.5 Un’IF può proporre di coprire un detentore con la sua propria assicurazione di responsabilità civile d’esercizio. 27.6 Laddove la responsabilità del detentore non è coperta ai sensi degli articoli 27.4 e 27.5, il detentore è tenuto a dimostrare di disporre di un’assicurazione di responsabilità civile conformemente alla legislazione nazionali. 1 Si raccomanda alle IF di fissare tale montante a 17.000 € CAPITOLO VII RESPONSABILITA’ PER GLI AGENTI E ALTRO PERSONALE Articolo 28 : Principio di responsabilità Le parti in contratto sono responsabili dei propri agenti e dell’altro personale di cui si avvale per l’esecuzione del contratto, quando questi agenti o quest’altro personale agisce nell’esercizio delle proprie funzioni. CAPITOLO VIII DISPOSIZIONI DIVERSE Articolo 29: Direttive di carico Le IF devono far rispettare agli speditori le Direttive di carico dell’UIC in vigore. Articolo 30 : Contabilità e pagamenti L’Euro (codice ISO : EUR) è da usare come unità monetaria per tutte le contabilità e pagamenti. Articolo 31 : Obbligo al rimborso del danno Quando un aderente contravviene ad un obbligo che gli deriva dal presente contratto, questi è tenuto a riparare il danno diretto subito dall’aderente leso. Articolo 32 : Giurisdizioni competenti Salvo accordo contrario concluso tra le parti, la giurisdizione competente è quella della sede della parte lesa. Articolo 33 : Prescrizione 33.1 Le azioni basate sul capitolo III sono prescritte dopo un anno. Le azioni fondate sui capitoli V e VI sono prescritte dopo tre anni. 33.2 La prescrizione decorre : a) per le azioni basate sul capitolo III, dal giorno in cui termina il periodo convenuto o quello previsto dalla CIM; b) per le azioni basate sul capitolo V, dal giorno in cui la perdita o il danno subito dal carro è stato constatato o dal giorno in cui il detentore poteva considerare il carro o gli accessori come perduti conformemente all’articolo 20; c) per le azioni basate sul capitolo VI, dal giorno in cui il danno si è prodotto. Articolo 34 : Lingue di redazione Il presente contratto è redatto in lingua francese, tedesca ed inglese, ciascuna di queste tre versioni ha carattere obbligatorio. Articolo 35 : Entrata in vigore Il presente contratto entra in vigore il 1 luglio 2006 ALLEGATO 1 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI LISTA DEI DETENTORI E DELLE IMPRESE FERROVIARIE ADERENTI L’allegato deve comprendere: - sede sociale, - nome, - detentore o IF Raccolta degli indirizzi in un distinto documento appendice dell’allegato (indirizzo postale. e-mail e/o n° di fax) ALLEGATO 2 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI DEFINIZIONI AMMISSIONE TECNICA Procedura condotta dall’autorità nazionale competente per ammettere alla circolazione un carro ferroviario. AUTORITA’ NAZIONALE COMPETENTE Autorità nazionale da cui dipende l’ammissione tecnica conformemente alle leggi e prescrizioni in vigore in ciascuno Stato. DETENTORE DI CARRI o DETENTORE Designa la persona o l’entità proprietaria del carro o che possiede un diritto di disporre dello stesso, che gestisce il suddetto carro come mezzo di trasporto ed è inscritto come detentore del carro sul registro ufficiale dei veicoli, oppure, se il carro non è inscritto in un registro ufficiale dei veicoli o in assenza di un tale registro, la persona o l’entità che si è dichiarata detentrice del carro stesso, presso l’ufficio CUU. IF Ogni impresa, a statuto privato o pubblico, titolare di una licenza conforme alla legislazione comunitaria applicabile, la cui attività principale è la fornitura di prestazioni di trasporto di merci e/o viaggiatori per ferrovia e la cui trazione deve essere obbligatoriamente garantita dalla stessa impresa; questo termine definisce anche le imprese che assicurano la sola trazione. GESTORE D’INFRASTRUTTURA Ogni organismo o impresa responsabile della costruzione e della manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. Questo può, allo stesso modo, includere la gestione dei sistemi di controllo e di sicurezza dell’infrastruttura. Le funzioni di gestore dell’infrastruttura su tutta o parte d’una rete ferroviaria possono essere attribuite a più organismi o imprese. STAZIONE DI RESIDENZA ; ZONA DI RESIDENZA Stazione di residenza : stazione designata, iscritta sul carro, ed a destinazione della quale un carro vuoto è spedito in mancanza di istruzioni del detentore. Zona di residenza : zona geografica che raggruppa un certo numero di stazioni di una data regione verso una delle quali un carro vuoto è spedito in mancanza di istruzioni del detentore. LETTERA-CARRO Documento d’inoltro e di disposizione che accompagna ogni percorso a vuoto d’un carro (modello in allegato 3). OFFERTA COMMERCIALE Designa le prestazioni e le condizioni commerciali offerte da una IF ai detentori ed alle altre IF. Sono elementi costitutivi di queste prestazioni, in particolare, le relazioni servite, i prodotti o le merci accettate nei treni, i differenti modi di inoltro ed i prezzi delle prestazioni fornite. STI Specifiche Tecniche convenzionale. d’Interoperabilità per il sistema ferroviario transeuropeo UTILIZZATORE PRECEDENTE IF che ha utilizzato un carro di cui non è detentore e lo ha consegnato ad un’altra IF per l’utilizzazione. CARRO IN CONDIZIONE DI CIRCOLARE (nozione d’esercizio) Carro che può circolare sulle proprie ruote nei treni merci del regime normale, se del caso in coda ai treni senza pericolo per l’esercizio. ALLEGATO 3 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI LETTERA-CARRO ALLEGATO 4 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI PROCESSO VERBALE DI CONSTATAZIONE D’AVARIA DEL CARRO Processo-verbale di constatazione d’avaria al carro Wagon damage report versione 2-13.12.07 2*) Avaria o perdita constatata Damage or loss noticed a/at : 3 ) Spedizione n° (*) Consignment n° : Il/the : 4 *) Data / Date : Da / From : A / To : Con treno n° By train n° : 5 *) Carro / Wagon N° vuoto / empty carico / loaded codice / code RID : ………………………… 6 *) DETENTORE / KEEPER’ name, nome : Indirizzo / Address : N° fax / fax N° : e-mail : 7 *) Descrizione del danno / Description of damage : 1. Telaio / telaio del carrello / Underfram / bogie frame 1.1 asse / boccola d’asse wheel / axle-box 1.2 molle di sospensione / sospensione suspension spring / suspension 1.3 telaio / delaio del carrello underframe / bogie frame 1.4 organi di trazione draw gear 1.5 organes de choc buffing gear 1.6 freno brake 7a) Motivo dello scarto / deferment wordind : 3. Iscrizioni e varie Markings and others 2. Sovrastruttura / Wagon superstructure 2.1 cassa vehicle body 2.2 cisterna / contenitore tank / container 2.3 rubinetto di riempimento e svuotamento filling and discharge valve 2.4 porte / pareti scorrevoli doors / sliding walls 2.5 toit / bâches roofs / sheets 2.6 sistema di chiusura locking devices 3.1 data di revisione scaduta overhaul period expired 3.2 controllo cisterna, ecc…scaduto tank test etc… overdue 3.3 iscrizione illegibile / errata marking illegible / wrong 3.4 pezzi mancanti, missing parts da descrivere nelle osservazioni see details below (remarks) 3.5 altro others 7b) Osservazioni / observations ( avaria alla merce / goods damaged, trasbordo su altro carro / transfered on an other wagon,…) …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 7c **) Codici completi del danno / complet damage coding, allegato / appendix 9 del / of CUU / GCU : / / / / / 8*) Etichette di scarto / Labels Etichetta esistente / labels found on wagon (in caso di cambio d’etichetta) (if labels have to be changed) : Modello Form Mod M R1 Mod K altro / other : Dall’IF /by RU : Etichetta apposta / Modello Mod M R1 Mod K altro / other : Dall’IF / by RU : Labels affixed to wagon Form Numero / N° : 9 *) Causa probabile e Responsabile presunto / probable cause and presumed responsible : 9a) Propria IF / RU: incidente / accident choc / impact 9b) Terzo / third party (S)caricatore / (un)loader Fornitore / provider Altri / others 9c) usura normale / normal wear 9d) Altra causa (da precisare) others causes (to be precised) 10) Quando il danno è stato provocato da un terzo : coordinate del terzo responsabile / when damage is the fault of a third party, address of third party responsible: Riconoscimento di responsabilità / responsibility recognization : Nome del firmatario / signatory’s name : Società e Indirizzo / Company and address 11*) Redattore del PV, nome Report drawn up by, name : 12*) Indirizzo / address : 9e) consegnato da altra IF delivered by an other RU : Tel . : Fax : E-mail : N° fax : e-mail : date : Trattamento del carro da parte della stazione / handling of the wagon by the station 12a) Costi / costs < € 750 o / or cambio delle suole del freno / brakeshoes changing Il carro è / wagon is : inviato d’ufficio all’officina / sent automatically to the workshop : ………………….. ……… trattato in stazione / repaired at the station : …………………………………………………. carro carico portato a destino per scarico / wagon sent loaded to destination in order to be discharged 12b) Costi / costs > € 750 Le istruzioni sono richieste al detentore del carro il / instructions are requested to the keeper : Data /date : Nell’ attesa, il carro è / awaiting instructions, wagon is : lasciato sul posto nella stazione di scarto / is put aside at the station portato a destino per lo scarico / sent to destination to be unloaded portato vuoto a destino / sent empty to destination : 13*) Le istruzioni saranno inviate con mail o per fax al servizio centrale che tratta le domande d’istruzione / Instruction are sent by e-mail or fax to the central office which manage instructions demands : Identificativo del Servizio / Office identification : Mail : Fax : Tel. : ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Istruzioni del detentore al Servizio identificato in 13*) Istruzioni del detentore da fornire entro 2 giorni lavorativi, sabato escluso CUU allegato 4 B Instructions to be done by the keeper to the Central office (see :13*) Instructions have to be done by the keeper in the two working days, excepted Saturday 14 ) QUADRO DI RIPOSTA (a cura del detentore, se i costi sono > 750€) (Keeper has to be fulfilled these part if costs are more than € 750) Il detentore vuole inviare il carro / Keeper want to sent wagon N° …………………………………… per manutenzione all’officina seguente / for maintenance to the workshop : Officina <IF> designata / to a workshop <RU> indicated : Nome / name : Indirizzo / address : Officina <IF> scelta dalla <IF> / to a workshop <RU> choosed by <RU> Altra officina / to an other workshop : Nome / name: Indirizzo / address : In ogni caso il carro deve essere inviato con lettera di vettura o lettera carro, il redattore deve avere conoscenza della lettera vettura /carro dell’istradamento durante il quale si è prodotto lo scarto del carro. In every case wagon has to be sent with a vehicle letter or wagon letter, the writer has to know the previous document, used when deferment of the wagon was decided. O / OR : Il detentore vuole far intervenire un rappresentante nella stazione di scarto od in quella destinataria del carro / Keeper want to send a provider in order to repairs wagon at the station where it is waiting : Coordinate del rappresentante / provider’ address : Nome / name : Mail : FAX ; Il detentore deve dare al rappresentante le istruzioni necessarie Keeper has to done to the provider necessaries instructions Detentore / Keeper : Coordinate / address : Nome del rappresentante / name of the representative : Data / date : ALLEGATO 5 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI METODO DI CALCOLO DEL VALORE RESIDUO DI UN CARRO In applicazione dell’art.19.2, il valore residuo del carro danneggiato è calcolato secondo i principi di seguito indicati. Il detentore può scegliere tra il metodo di calcolo forfettario secondo i seguenti punti da 1 a 4 o un metodo di calcolo reale del valore residuo con la giustificazione del danno reale. 1) Calcolo del valore di rinnovamento Partire dal valore del carro o del carrello ottenuto moltiplicando la tara del carro o del carrello per il prezzo di costo, al chilo, di un carro o di un carrello nuovo simile o comparabile al momento dell’avaria o della perdita. 2a) Calcolo del deprezzamento in caso di cambio del proprietario Il deprezzamento è fissato al 4% (calcolo lineare) per anno di servizio, il deprezzamento massimo è fissato all’80%. Nel calcolo degli anni di servizio, l’anno di costruzione e l’anno in cui il carro o il carrello si è danneggiato o considerato come perduto contano insieme solo per un anno. Per i carri ammodernati1, un montante del 10% del valore di rinnovamento è aggiunto al deprezzamento secondo il punto 1). 2b) Calcolo del deprezzamento senza cambio del proprietario Il deprezzamento calcolato al punto 2a) è aumentato del 10%. 3) Calcolo delle indennità La differenza tra i valori 1) e 2a) o 2b) rappresenta l’indennità relativa al carro o al carrello al momento dell’avaria o della perdita. Un indennizzo forfettario di 2000 euro è aggiunto al costo dei danni. 4) Calcolo delle spese di trasporto Per la restituzione dei carri o dei carrelli secondo il punto 2b), al massimo il 10% del deprezzamento calcolato secondo il punto 2a) può essere fatturato all’IF responsabile. Indipendentemente da ciò altre esigenze legali del detentore restano invariate. 1) I carri sono considerati come ammodernati se hanno subito una delle seguenti operazioni: 1) ricostruzione dell’infrastruttura, in modo da conferire al carro caratteristiche tecniche e commerciali simili a quelle di un carro di concezione moderna, 2) applicazione di una sovrastruttura di concezione moderna, 3) entrambe le operazioni 1) e 2) nello stesso tempo. L’anno di ammodernamento è considerato come l’anno di costruzione. ALLEGATO 6 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI INDENNITÁ IN CASO DI MANCATO UTILIZZO DEL CARRO L’indennità da corrispondere secondo gli articoli 13.3 e 23.2 del CUU è calcolata come segue. 1. Calcolo Indennizzo forfetario Il montante dell’indennità si calcola in euro e per giorno di calendario come di seguito indicato: Fattore (in euro) corrispondente alla serie del carro moltiplicato per la lunghezza del carro compreso i respingenti (in metri). Serie del carro E - Carro ad alte sponde F - Carro ad alte sponde G - Carro coperto H - Carro coperto I- Carro a temperatura controllata K – Carro pianale a 2 assi Fattore 1.0 1.3 1.0 1.3 1.3 1.0 Serie del carro L - Carro pianale a 2 assi O - Carro misto pianale alte sponde R- Carro pianale a carrelli S - Carro pianale a carrelli T – Carro con tetto apribile U – Carri speciali Z – Carro-cisterna Fattore 1.3 1.3 1.0 1.3 1.3 1.6 1.6 Indennizzo con documenti giustificativi Il detentore può far valere il suo danno reale come mancato utilizzo del carro al posto dell’indennizzo forfetario secondo il punto 1.1. 2. Mancato utilizzo, in caso di superamento dei tempi d’inoltro, dei carri vuoti e carichi Se l’IF utilizzatrice è responsabile del superamento dei tempi di trasporto di un carro vuoto o carico, questa paga al detentore un’indennità forfetaria per giorno di ritardo (indivisibile) calcolata secondo il punto 1 indipendentemente dall’indennità eventualmente dovuta per il superamento dei termini di consegna della merce. 3. Mancato utilizzo del carro a seguito di riparazione di un’avaria di un carro o dei suoi accessori causata dall’IF utilizzatrice Se l’IF utilizzatrice è responsabile della riparazione di un carro o dei suoi accessori, questa paga al detentore un’indennità giornaliera (indivisibile) per il mancato utilizzo del carro secondo il punto 1, a decorrere dal giorno seguente quello in cui il carro viene scartato fino al giorno della sua consegna all’esercizio. I tempi di consegna dei pezzi di ricambio ad opera del detentore sono esclusi conformemente al punto 23.2. Il punto 3 si applica anche se la riparazione è effettuata dal detentore o da un’officina di sua scelta. Le indennità di cui ai punti 2 e 3 non possono essere cumulate. ALLEGATO 7 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI PEZZI DI RICAMBIO 1. Principi generali 1.1 La gestione dei pezzi di ricambio deve essere organizzata in modo economico e razionale per minimizzare la durata d’immobilizzazione dei carri guasti e per ridurre i trasporti di pezzi di ricambio. 1.2 Il detentore deve assicurarsi che i pezzi di ricambio richiesti siano consegnati al più presto o al più tardi entro venti giorni di calendario all’officina incaricata della riparazione. In caso di superamento di tale periodo, le spese d’occupazione dei binari dovute a tale ritardo possono essere fatturate al detentore. Le spese di occupazione dei binari devono essere indicate sulla richiesta dei pezzi di ricambio (Modello H, HR). 1.3 L’IF utilizzatrice ed il detentore devono ciascuno designare un centro logistico, incaricato del coordinamento e della gestione di tutte le funzioni relative alla fornitura dei pezzi di ricambio. Gli indirizzi sono da indicare nella raccolta degli indirizzi del CUU. 1.4 Per lo scambio delle informazioni, è importante utilizzare mezzi di comunicazione moderni (p.es. fax, e-mail). 1.5 Per i trasporti dei pezzi di ricambio, si conviene di scegliere l’offerta più economica, in termini di prezzo, di prestazione, di qualità e di durata del trasporto tenendo conto delle specifiche condizioni di consegna presso il destinatario. 1.6 L’importante è di fornire pezzi di ricambio pronti da montare 1.7 In caso di spedizione di pezzi, bisogna controllare che il destinatario possa sicuramente attribuirli al carro interessato. Parte A Sale montate 2. 2.1 Principi Se è necessario riparare delle sale montate, l’IF utilizzatrice è tenuta ad informare il detentore, al più tardi entro due giorni a decorrere dal giorno della constatazione delle avarie effettuate in officina, utilizzando il modello HR . 2.2 L’IF utilizzatrice deve proporre al detentore del carro una o più procedure secondo il punto 3. La procedura del punto 3.4 deve sempre essere proposta. 2.3 Il detentore deve accettare una delle procedure proposte ed inviare la sua risposta scritta entro il termine di due giorni lavorativi (sabato escluso). 2.4 Questo termine decorre dal ricevimento del modello HR da parte del detentore. 2.5 Se il detentore non risponde nel periodo previsto, si applica la procedura prevista al 3.4. 3. Procedura di trattamento della sala montata 3.1 Riparazione delle sale montate 3.1.1 La sala montata danneggiata deve essere tolta d’opera ed inviata ad un’officina abilitata per la riparazione. Dopo la riparazione, la sala montata sarà rimontata. 3.1.2 Se nel corso della riparazione della sala montata danneggiata, si constata un difetto tecnico che richiede la sostituzione del corpo della ruota, del corpo dell’asse o della boccola, il detentore del carro deve esserne informato senza ritardo. La procedura indicata al punto 3.4 si applica a partire dal punto 3.4.2). 3.1.3 Tutti i costi di trasporto, di riparazione e di spese amministrative sono da mettere a carico della riparazione del carro. 3.2 Scambio delle sale montate 3.2.1 L’IF utilizzatrice monta le proprie sale montate. 3.2.2 Il detentore diventa proprietario delle sale montate e l’IF diventa proprietaria delle sale montate tolte d’opera. 3.2.3 Nell’offerta fatta al detentore del carro, deve essere indicato il prezzo di scambio. Il prezzo di scambio comprende tutti i costi relativi allo scambio della sala montata (es. smontaggio e montaggio, differenza di valore). 3.3 Noleggio delle sale montate 3.3.1 L’IF utilizzatrice noleggia al detentore del carro la propria sala montata. 3.3.2 La sala montata è noleggiata su base giornaliera conformemente all’offerta del modello HR. Il noleggio della sala montata è conteggiato secondo il capitolo V del CUU. Se l’IF è responsabile, questa esenta il detentore per i primi quattro mesi di noleggio. 3.3.3 Il prezzo di noleggio non comprende i seguenti costi: rimozione della sala montata guasta, montaggio della sala montata noleggiata e il trasporto di ritorno della sala montata guasta al detentore. Il prezzo di noleggio non ingloba nemmeno i costi legati alla restituzione della sala montata noleggiata (rimozione e trasporto). Tali spese saranno detratte conformemente al Capitolo V del CUU. Se la restituzione ha luogo dopo la scadenza di un periodo di quattro mesi, il detentore deve, nel limite di tempo di quattro settimane a decorrere dai quattro mesi scaduti, fatturare all’IF, che si è assunta la responsabilità, un importo di 450 euro per sala montata per la rimozione e la restituzione della sala montata noleggiata. Trascorso tale periodo, ogni reclamo del detentore sarà respinto. 3.3.4 L’affitto termina il giorno della restituzione della sala montata prestata. 3.3.5 Nell’offerta del modello HR sottoposta al detentore del carro, bisogna indicare il costo del noleggio giornaliero e l’indirizzo presso cui la sala montata noleggiata dovrà essere spedita. 3.3.6 Il detentore del carro deve comunicare l’indirizzo per la consegna della sala montata danneggiata. 3.3.7 La sala montata danneggiata deve essere consegnata presso il domicilio del detentore entro 6 settimane dallo smontaggio. Se la sala montata non arriva in tempo presso il domicilio del detentore, questi deve richiamare l’IF utilizzatrice accordandole un tempo supplementare di almeno 2 settimane. Se la sala montata non arriva neanche prima del nuovo termine stabilito, l’IF utilizzatrice deve versare al detentore un importo corrispondente al valore di rinnovamento. Dopo lo smontaggio, è conveniente scrivere il numero del carro, in modo indelebile, sulla sala montata danneggiata (superficie interna del corpo della ruota). 3.3.8 La sala montata noleggiata deve pervenire al domicilio del proprietario entro le 6 settimane successive alla scadenza del periodo di noleggio. Se la sala montata non arriva in tempo presso il domicilio del proprietario, questi deve richiamare il detentore del carro accordandogli un tempo supplementare di almeno 2 settimane. Se la sala montata non arriva al proprietario neanche prima del nuovo termine stabilito, il detentore del carro deve versare al proprietario un importo corrispondente al valore di rinnovamento. Se la riconsegna della sala montata non è comunicata, l’arrivo della sala montata presso il domicilio del proprietario è considerato come la fine del periodo di noleggio. E’ conveniente, dopo lo smontaggio, scrivere il numero del carro in modo indelebile sulla sala montata danneggiata, (superficie interna del corpo della ruota). 3.3.9 Se la sala montata noleggiata presenta delle avarie non dovute a normale usura, la riparazione è pagata dal detentore del carro. 3.4 Ordine per mezzo del modello HR. 3.4.1 Per mezzo del modello HR, l’IF utilizzatrice comunica al detentore del carro i dati della sala montata da fornire e l’indirizzo di consegna. 3.4.2 Il detentore del carro deve inviare la sala montata richiesta, il più presto possibile, all’indirizzo di consegna indicato. Egli deve comunicare all’IF utilizzatrice l’indirizzo di consegna della sala montata danneggiata. 3.4.3 L’IF utilizzatrice fornisce la sala montata danneggiata all’indirizzo comunicato dal detentore. 3.4.4 La sala montata danneggiata deve essere restituita, nelle 6 settimane successive allo smontaggio, all’indirizzo di consegna che figura nel modello HR, conformemente al punto 3.4.2. Se la sala montata non arriva entro i termini stabiliti presso il detentore, quest’ultimo deve richiamare l’IF utilizzatrice accordandole un tempo supplementare di almeno 2 settimane. Se la sala montata non arriva presso il detentore neanche prima del nuovo termine stabilito, l’IF utilizzatrice deve pagare al proprietario un importo corrispondente al valore di rinnovamento. E’ conveniente, dopo lo smontaggio, scrivere il numero del carro in modo indelebile sulla sala montata danneggiata, (superficie interna dei corpi delle ruote). Parte B Altri pezzi unificati (pezzi U) 4. Utilizzazione di pezzi unificati (pezzi U) 4.1 In caso di danneggiamento di parti di carri, l’IF utilizzatrice deve preferibilmente sostituirli con pezzi di ricambio unificati di sua proprietà. I pezzi unificati portano il segno U. Altri pezzi unificati potranno essere usati conformemente alla STI. 4.2 Il valore dei propri pezzi di ricambio U montati, è incluso nelle spese di riparazione. 4.3 Nel caso di un’offerta dell’IF al detentore (spese di riparazione superiori a 750 euro), il detentore deve precisare se desidera farsi restituire a sue proprie spese i respingenti e le molle paraboliche. Se il detentore rinuncia alla restituzione, questi pezzi rimangono con gli altri pezzi smontati presso l’IF utilizzatrice senza alcun compenso del valore. 5. Richiesta eccezionale di pezzi unificati (pezzi U) 5.1 Eccezionalmente, i pezzi U unificati possono essere ugualmente richiesti al detentore come previsto nella parte C (modello H). 5.2 Il coordinamento è garantito esclusivamente dai centri logistici Parte C Altri pezzi di ricambio non unificati 6. Richiesta di pezzi non unificati 6.1 I pezzi non unificati necessari al ripristino di un carro ma non disponibili dall’IF utilizzatrice devono essere richiesti secondo il modello H presso il Centro logistico del detentore. 6.2 Sul modello H bisogna indicare: - il numero del carro guasto - il detentore - la designazione più precisa possibile del pezzo, secondo la parte E, indicando il suo numero d’ordine e all’occorrenza allegando uno schizzo che ne specifica le dimensioni principali. Se i pezzi sono richiesti perché mancanti sul carro, se ne deve fare menzione sulla richiesta - i nomi degli interlocutori che coordinano la richiesta del pezzo di ricambio, con numero di telefono e numero di fax o indirizzo e-mail - indirizzo completo con codice postale cui i pezzi di ricambio devono essere inviati. - condizioni eventuali di consegna. 6.3 Per ogni richiesta di pezzi di ricambio tramite modello H, una ricevuta di ritorno deve essere immediatamente inviata al Centro logistico. Sulla ricevuta di ritorno, si deve precisare la data di consegna prevista dei pezzi di ricambio. Inoltre bisogna indicare se i pezzi guasti devono essere restituiti o meno. Quando i pezzi non possono essere consegnati immediatamente, il centro logistico richiedente deve essere informato senza indugio. 7. Restituzione dei pezzi di ricambio guasti non unificati 7.1 I pezzi guasti rimossi di scarso valore (es. biellette delle molle di sospensione, anelli di sospensione, ecc…) non vengono restituiti. Non si procede ad alcun compenso del valore. 7.2 Gli altri pezzi guasti rimossi sono restituiti solo su richiesta del detentore. 7.3 I costi di trasporto per la resa sono parte integrante dei costi di riparazione. 7.4 Se i pezzi non sono pervenuti al destinatario, l’importo dell’indennità da applicare risulta dalle disposizioni del relativo contratto di trasporto. Parte D Montaggio di pezzi di ricambio provenienti da veicoli del medesimo detentore 8.1 Per non ritardare l’inoltro dei carri, è possibile, con l’autorizzazione del detentore, prelevare dei pezzi di ricambio da un altro carro del medesimo detentore 8.2 Se il detentore è d’accordo, è necessario chiedere i pezzi di ricambio destinati al carro da cui sono stati prelevati Parte E Glossario (da completare) ALLEGATO 8 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI DEI CARRI REGOLAMENTO INTERNO RELATIVO ALL’APPLICAZIONE ED ALL’ATTUALIZZAZIONE DEL CUU Preambolo Il capitolo I di quest’allegato è costituito dalle regole di funzionamento dell’Ufficio CUU. Il capitolo II descrive le modalità secondo le quali le associazioni partecipanti alla stesura del CUU si organizzano per seguire la messa in opera del CUU e contribuire alla sua attualizzazione. I. L’Ufficio CUU 1. I compiti che spettano all’Ufficio CUU in virtù degli articoli da 2 a 4 sono affidati ad un mandatario chiamato “Ufficio CUU”. Tale mandatario può essere una persona fisica o giuridica. L’Ufficio CUU ha sede a Bruxelles. Il mandatario deve considerare allo stesso modo gli interessi dei detentori di carri e quelli delle imprese ferroviarie (IF), e dare prova di neutralità di fronte agli eventuali conflitti d’interesse che contrappongono detentori ed IF. 2. A partire dal 1° gennaio 2009, il mandatario è prop osto dal Comitato comune (vedere II) per la durata di tre anni. La sua nomina è convalidata, a meno che più della metà dei contraenti non si oppongano entro il termine di un mese dopo l’invio della proposta agli stessi. La nomina può essere rinnovata. Se il Comitato comune non ha proposto alcuna persona tre mesi prima della data di nomina del mandatario, i contraenti possono formulare direttamente delle proposte a condizione però che ciascuna proposta ottenga l’appoggio scritto di almeno 50 contraenti. Tale proposta è quindi accettata se più della metà dei contraenti non si siano opposti entro il termine di tre mesi dopo l’invio della proposta agli aderenti. Se i contraenti formulano più proposte, è accettata quella che raccoglie meno pareri contrari. Il mandatario in carica - o, in mancanza, il contraente che detiene il più grande numero di carri sulla lista dei firmatari – trasmette la proposta del Comitato comune o, in mancanza, le proposte formulate dai contraenti a tutti i contraenti. Questi raccoglie le risposte dei contraenti, fa lo spoglio e notifica il risultato dello spoglio a tutti i contraenti. La procedura da applicare è specificata ai punti 8 e 9. 3. Il Comitato comune, o più della metà dei contraenti, può proporre, per un motivo importante, di revocare il mandatario. La revoca ha efficacia a meno che più della metà dei contraenti non vi si opponga entro un mese dopo l’invio della proposta agli aderenti. La procedura da applicare è descritta al punto 2, 3° e 4° capoverso., avendo cognizione che il contraente menzionato nel testo corrispondente si sostituirà al mandatario precedentemente dimissionario. Un motivo sarà ritenuto „importante“ specialmente se il mandatario viene meno al suo obbligo di neutralità. 4. Il mandatario impiega il personale richiesto per svolgere i compiti dell’Ufficio CUU e provvede alle attrezzature necessarie. Il personale dovrà conoscere bene le tre lingue di redazione del contratto indicate all’art. 34 CUU. 5. L’Ufficio CUU traduce il CUU (allegati inclusi) e gli eventuali emendamenti nelle tre lingue del contratto. L’Ufficio CUU procede alla pubblicazione del CUU e delle modifiche eventuali su di un sito web indicato. L’Ufficio CUU pubblica allo stesso modo e sullo stesso sito web, l’elenco dei contraenti. L’elenco dei contraenti si articola come di seguito e si basa sulle dichiarazioni dei contraenti : - collegio 1: contraenti che hanno statuto d’IF con indicazione del numero di tonnellate-chilometri trasportati nel corso dell’ultimo esercizio pubblicato, - collegio 2: contraenti che non hanno lo statuto d’IF con indicazione del numero di carri, di cui essi sono detentori, suscettibili di essere utilizzati da altri contraenti. Fanno parte ugualmente di questo collegio dei detentori che sono imprese giuridicamente indipendenti con partecipazione maggioritaria delle IF, per quanto il loro obiettivo principale sia la commercializzazione (p.es. tramite noleggio) di carri presso terzi. - collegio 3: contraenti che hanno statuto d’IF con indicazione del numero di carri di cui essi sono detentori suscettibili di essere utilizzati da altri contraenti. Fanno parte ugualmente di questo collegio i detentori che non hanno lo statuto d’IF ma che sono imprese giuridicamente indipendenti con partecipazione maggioritaria dell’IF, per quanto il loro obiettivo principale consiste nel mettere i carri a disposizione di queste IF. 6. L’Ufficio CUU notifica a tutti i contraenti le proposte di emendamento al CUU (proposte di modifica), se le condizioni che figurano al punto 7 sono soddisfatte. 7. I contraenti possono indirizzare all’Ufficio CUU proposte di emendamento. Le associazioni rappresentate al Comitato Comune possono allo stesso modo proporre al Comitato Comune raccomandazioni che mirano a modificare o a completare il CUU. Tali raccomandazioni possono allora essere adottate, all’unanimità dal Comitato Comune, come proposte da sottoporre all’ufficio CUU. Ogni proposta richiede, sia l’adesione di almeno venticinque contraenti, sia l’adesione unanime del Comitato Comune. Le proposte devono essere presentate in una delle tre lingue del contratto e devono essere integrate da una motivazione con la specifica dell’articolo o dell’allegato interessati. L’Ufficio CUU ne esamina la validità rispetto alle condizioni richieste e rigetta le proposte incomplete. 8. L’Ufficio CUU pubblica sul sito web menzionato al punto 5 precedente, le proposte di emendamento e notifica, per e-mail e nelle tre lingue del contratto, questa pubblicazione a tutti i contraenti, entro quattro settimane dalla ricezione di una proposta di emendamento completa. Ogni contraente deve comunicare all’Ufficio CUU, un indirizzo e-mail valido, per ricevere le notificazioni. Esemplari stampati delle proposte di emendamento saranno fornite dall’Ufficio CUU solo su richiesta esplicita di un contraente. 9. I contraenti che non sono d’accordo con le proposte di emendamento devono dichiararlo all’Ufficio CUU per lettera, fax o e-mail, entro tre mesi dopo l’invio per email della notifica della proposta in causa. La mancanza di dichiarazione di disaccordo da parte del contraente alla scadenza di detto termine vale come approvazione. 10. Le proposte si ritengono accettate se nessun contraente vi si è opposto nei termini previsti, o meglio, se esse raccolgono in ciascuno dei collegi citati al punto 5, 4° capoverso il consenso di almeno i tre quarti dei contraenti che rappresentano contemporaneamente nel collegio corrispondente tre quarti delle tonnellate-chilometri trasportati o dei carri censiti. 11. Gli emendamenti al CUU che sono accettati saranno pubblicati sul sito web menzionato al punto 5 precedente e questa adozione è notificata per e-mail a tutti i contraenti dall’Ufficio CUU entro una settimana dopo l’adozione. Gli emendamenti accettati all’unanimità avranno efficacia dalla data indicata nella proposta; se non è menzionata alcuna data, essi entrano in vigore tre mesi dopo l’adozione. Gli emendamenti accettati senza unanimità entrano in vigore il 1° giorno del mese che segue i sei mesi dall’adozione. Emendamenti ed integrazioni avranno ugualmente efficacia nei confronti dei contraenti che non li hanno approvati, fin tanto che detti contraenti non recedono dal contratto ai sensi dell’art. 3 CUU. Nel caso d’insuccesso di una proposta, l’Ufficio CUU comunica il risultato sul sito web menzionato al punto 5 precedente e lo notifica ai contraenti per e-mail. 12. Le spese di gestione dell’Ufficio CUU, generate in particolare dalle attività del mandatario stesso, comprese le spese del personale, il costo delle attrezzature e delle risorse utilizzate per la tenuta dei dossiers sono sopportate dai contraenti. L’Ufficio CUU stabilisce un budget di previsione annuale almeno 4 mesi prima della fine di ciascun anno e lo fa approvare dai commissari contabili menzionati al punto 13. L’Ufficio CUU è legittimato, dopo l’approvazione del budget di previsione, a richiedere il versamento di acconti; è tenuto, nei tre mesi successivi alla fine dell’anno civile, a rendere conto della propria gestione di fronte ai commissari contabili e dopo la conferma dei conti da parte di questi ultimi, ad inviare una fattura definitiva a ciascun contraente. Gli acconti inutilizzati e mediamente inferiori ai 100€ per contraente, non vengono rimborsati individualmente ma presi in conto nel calcolo degli acconti seguenti. 50 per cento dei costi previsti dal 1° capoverso si ripartiscono in parti uguali tra i contraenti: 50 per cento saranno ripartiti con un sistema variabile in funzione del numero di carri conteggiati nei termini previsti al punto 5. 13. La contabilità annuale dell’Ufficio CUU è analizzata da due commissari contabili. Il risultato dell’analisi è in seguito pubblicata sul sito web menzionato al punto 5 precedente. A partire dal 1°gennaio 2009, i commissari contabil i sono proposti dal Comitato comune per una durata di tre anni. La loro nomina è convalidata, a meno che più della metà dei contraenti non vi si opponga, in conformità alla procedura prevista al punto 2, 2° capoverso.. Se il Comitato comune non presenta in tempo utile una proposta di nomina dei commissari contabili, si procede conformemente al punto 2, 3° capoverso.. II Il Comitato comune 1. L'UIC, l'UIP e l'ERFA s’impegnano a mettere in opera, a promuovere e a perfezionare il CUU. A tal fine costituiscono un Comitato comune composto da rappresentanti delle tre Associazioni. L’UIP e l’UIC designano ciascuna cinque membri e l’ERFA due membri del Comitato comune. 2. Due Co-Presidenti del Comitato Comune sono scelti tra i membri del Comitato per un periodo di tre anni. Un Co-Prsidente sarà un rappresentante dell’UIP l’altro dell’UIC/ERFA. Il Comitato comune si riunisce finché è necessario e almeno una volta l’anno. 3. Il Comitato comune è in relazione con l’Ufficio CUU. Prende le proprie decisioni all’unanimità. Il Comitato comune - propone il mandatario chiamato ad assumere gli incarichi dell’Ufficio CUU e propone se necessario la sua revoca immediata. I commissari contabili sono soggetti alla stessa regola; - propone emendamenti ed aggiunte da apportare al CUU; - esamina ogni questione d’interesse comune sollevata dall’applicazione del CUU e all’occorrenza crea dei gruppi ad hoc. - decide sulle domande di adesione di altre associazioni che rappresentano IF o detentori di carri e sui cambiamenti che riguardano gli art. 1 e 2. I contraenti sono informati di tali decisioni dall’Ufficio CUU. 4. Le associazioni rappresentate dal Comitato comune controllano che i membri aderenti al CUU inviino le loro proposte di emendamento al Comitato comune innanzitutto per mezzo delle loro rispettive associazioni, affinché il comitato possa esaminare le proposte, delineandone e perfezionandone la formulazione per facilitare il conseguimento di un quorum sufficiente. Le associazioni indirizzano ugualmente al comitato le proprie proposte di emendamento al CUU. 5. Il Comitato comune crea un Gruppo di esperti comune permanente posto sotto la propria tutela e incaricato delle seguenti missioni: - esprimere dei pareri sulle questioni poste dal Comitato comune, in particolare per quanto concerne l’interpretazione e l’applicazione del CUU, esaminare le proposte d’emendamento relative al CUU, mettere in atto le procedure d’arbitraggio sollecitate dalle parti in contrasto. Allegato 9 al Contratto Uniforme d'Utilizzazione (CUU) Condizioni per la visita tecnica di scambio dei carri Applicabile dal 1° luglio 2006 01.01.2006 -2- Allegato 9 Introduzione L'attuale Allegato XII al RIV, applicabile dal 1° n ovembre 2002, è trasposto nel CUU, attualizzato ed editato sotto forma di Allegato 9 (CUU). Le appendici 9, 10 e 11 sono state integrate. Le disposizioni annotate con un tratto a margine rappresentano le modifiche che sono entrate in vigore alla data riportata in fondo alla pagina. Queste indicazioni sono state lasciate per i destinatari delle ultime due edizioni (supplementi). Le pagine modificate o aggiunte ex novo portano la data del 01.01.2012 in fondo alla pagina. L'Allegato 9 entra in vigore alla stessa data del CUU (cfr. la data sulla prima pagina) e l'Allegato XII del RIV decade allo stesso tempo. Modifiche Supplemento N° del 1 31/01/2008 2 01/01/2012 Supplemento N° del 01.01.2012 -3Allegato 9 Indice 1 2 2.1 2.2 2.3 3 3.1 3.2 4 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 4.9 5 5.1 5.2 5.3 - GENERALITÀ VISITA TECNICA DI SCAMBIO Definizioni Modalità operative Conoscenze minime dei verificatori CATALOGO DELLE ANORMALITÀ (APPENDICE 1) Presentazione Introduzione al Catalogo delle anormalità SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ (SGQ) Definizioni generali Pianificazione della qualità Difetti e catalogo delle anormalità Pianificazione dei controlli Controllo della qualità Metodi di controllo Determinazione dei difetti Valutazione dei risultati Provvedimenti da adottare INCORPORAZIONE DEI TRENI NELL’ACCORDO Generalità Principi, pianificazione, realizzazione Esclusione dei treni dall’accordo Appendice 1 – Catalogo delle anormalità e della loro classe di difetto per il sistema di gestione della qualità Appendice 2 – Definizione delle classi dei difetti Appendice 3 – Ordine di grandezza dei campioni secondo ISO 2859 — parte 1 - Estratto dalla tabella II-A con soglia di accettazione per le classi di difetto 4 e 5; - Nota I: Procedura di Accettazione dei Treni in regime di fiducia - Nota II: Procedura di Ritiro dei Treni dal regime di fiducia Rapporto relativo all’incorporazione dei treni nell’accordo Appendice 4 – Verifica della quota qR Appendice 5 – Catalogo dei controlli secondo l’Appendice 1 Appendice 6 – Visita tecnica di scambio - Lista delle irregolarità ai carri ed ai carichi Appendice 7 – Visita tecnica di scambio - Riepilogo e valutazione delle anormalità constatate ai carri ed ai carichi -4- Allegato 9 Appendice 8 – Trattamento dei carri con cartiglio di manutenzione scaduto (dopo il superamento del periodo di revisione) Appendice 9 – Check-list per l’idoneità alla circolazione, catalogo dei controlli da effettuare sui carri vuoti il cui periodo di revisione è scaduto da oltre 6 mesi e da meno di 5 anni. Appendice 10 – Posizionamento della maniglia del rubinetto del freno per freni ad aria compressa Appendice 11 – Modelli I, K, M, R1, U -5- 1 Allegato 9 Generalità 1.1 Il presente allegato disciplina e descrive nella sua Appendice 1, nella misura in cui esse possono essere garantite da una visita tecnica di scambio, le condizioni tecniche che devono soddisfare obbligatoriamente i carri ed i sistemi di trasporto guidati, per essere ammessi allo scambio tra due o più Imprese Ferroviarie (IF) 1.2 L’allegato descrive inoltre la procedura per l’assicurazione della qualità (punto 4) che deve essere applicata quando le IF concludono degli accordi secondo la scheda UIC 471-2 “Condizioni tecniche per Io scambio dei carri merci tra imprese ferroviarie” (punto 4 e Appendice 5, 6 e 7) ed, in tal caso, costituisce una parte obbligatoria di detti accordi. 2 Visita tecnica di scambio 2.1 Definizioni La nozione di “visita tecnica di scambio” è utilizzata nel presente allegato per indicare la visita tecnica di cessione e/o accettazione definita nella scheda UIC 471-2. 2.2 Modalità operative La visita tecnica di scambio è effettuata dai verificatori in una località stabilita di comune accordo tra le IF partecipanti. Consiste nel verificare la sicurezza d’esercizio dei carri e la loro idoneità alla circolazione oltre che a rilevare le anormalità riconoscibili o definite nell’Appendice 1 (Catalogo delle anormalità) e ad adottare i provvedimenti necessari. Per rilevare le anormalità, il (i) verificatore (i) deve (devono) percorrere i due lati del treno ed esaminare accuratamente ciascun veicolo. 2.3 Conoscenze minime dei verificatori I verificatori devono possedere le seguenti conoscenze: - corrispondenti ad una formazione in un’officina nel settore meccanico od elettrico, - nella manutenzione carri, - sulle tipologie costruttive e sull’ uso dei carri, - sulle tipologie costruttive e sul funzionamento dei freni, - in materia di valutazione tecnica delle avarie ed anormalità presentate dai carri e dal loro carico nonché delle loro conseguenze nella circolazione, - in materia di assicurazione dei carichi secondo le Direttive per il Carico, - relative allo scambio dei veicoli tra le Imprese Ferroviarie (IF) ed agli accordi vigenti ai quali si riferisce. I verificatori devono fruire di regolari aggiornamenti formativi. -6- 3 Catalogo delle anormalità (Appendice 1) 3.1 Presentazione Allegato 9 L’Appendice 1 contiene cinque colonne indicanti: (1) la denominazione dell’organo e gli aspetti del carico da controllare, (2) iI codice, (3) le anormalità con l’eventuale indicazione dei criteri e degli indizi che permettono di individuarle. I paragrafi contrassegnati da un “•” segnalano la possibilità di trovare l'avaria in causa, senza tuttavia richiedere la realizzazione dei controlli indicati. (4) i provvedimenti da adottare; (5) la classe di difetto corrispondente (unicamente per l’applicazione degli accordi conclusi secondo la scheda UIC 471-2). 3.2 Introduzione al Catalogo delle Anormalità 3.2.1 Le quote indicate sono da misurare soltanto in caso di dubbio 3.2.2 Le Direttive per il carico,pubblicate separatamente, devono essere applicate integralmente. Sulla base di tale documento, i verificatori ricercano in particolare la presenza delle anormalità indicate al punto 7 del Catalogo (Appendice 1). La colonna (3) del punto 7 riporta, tra parentesi, i riferimenti ai punti corrispondenti del tomo 1 delle Direttive per il carico. In aggiunta alle anomalia menzionate al punto 7 i verificatori controllano, inoltre, che il carico e la sua assicurazione non presentino altri difetti individuabili visivamente e suscettibili di pregiudicare la sicurezza della circolazione. In tale caso adottano i provvedimenti necessari. 3.2.3 Per la segnalazione delle anomalie e dei difetti, i verificatori utilizzano delle etichette da incollare (modelli) descritte nell'Appendice 11 ed utilizzano, nella corrispondenza scritta, i numeri di codice indicati nella colonna (2) dell’Appendice 1. 3.2.4 lI presente allegato non costituisce un elenco esaustivo di tutte le possibili anormalità. In presenza di altre anormalità non riportate nel Catalogo, ma suscettibili di compromettere la sicurezza della circolazione o pregiudicare l’attitudine al trasporto, delle merci, spetta al verificatore di adottare le misure necessarie. -7- 4 Sistema di gestione della qualità (SGQ) 4.1 Definizioni di carattere generale Allegato 9 Il sistema di gestione della qualità (SGQ) permette di garantire la qualità in occasione dello scambio di carri tra IF. L’obiettivo è determinare la qualità tecnica stabilita mediante controllo a campione secondo la norma ISO 2859. Tale qualità tecnica dovrà essere documentata per iscritto e le IF dovranno adottare i provvedimenti per mantenerla o migliorarla. 4.2 Pianificazione della qualità Le esigenze e le caratteristiche della qualità sono definite nella pianificazione della qualità e sono specificate nel catalogo dei controlli. L’obiettivo della qualità convenuto dalle IF è di ottenere un valore cumulato per classe di difetto (VCD) ≤ 1%. 4.3 Difetti e catalogo delle anormalità 4.3.1 E’ considerato difetto, qualunque scostamento rispetto ai criteri di qualità definiti nel catalogo se questo scostamento ha come conseguenza una non conformità del carro o del treno considerato rispetto alle esigenze stabilite, I carri sui quali siano stati constatati dei difetti devono essere trattati conformemente al catalogo delle anormalità dell'allegato 9 del CUU (Appendice 1). 4.3.2 Descrizione dei difetti I difetti sono classificati come segue, in funzione della loro gravità (difetti minori, maggiori e critici) e definiti all’appendice 2. 4.3.3 lI catalogo delle anormalità (Appendice 1) indica, oltre ai difetti/avarie elencati ed i provvedimenti corrispondenti, anche le classi di difetto associate. 4.4 Pianificazione dei controlli Il numero dei carri da controllare detto “lotto di controllo”, è determinato sulla base del “lotto totale”. Il lotto totale include tutti i carri ceduti da un’IF ad un’altra in un anno solare, compresi i carri dei treni in transito. Il lotto totale può essere scisso in lotti parziali, ad esempio in base alle relazioni od ai punti di scambio . Partendo dal lotto totale (o dai corrispondenti lotti parziali),si determina un “lotto di controllo” sulla base della norma ISO 2859 (Appendice 3) che viene assunto, nel programma annuale di controllo, come lotto di controllo teorico. Al momento della suddivisione in lotti parziali definiti mensilmente si deve prendere in considerazione, per quanto possibile, la curva di evoluzione annuale del numero di carri Il lotto di controllo sarà determinato sulla base del livello di controllo II. 31.01.2008 -8Allegato 9 4.5 Controllo di qualità La conformità delle visite tecniche di scambio è verificata dall’IF cessionaria nel corso di controlli a campione. Questi controlli sono effettuati non oltre la prima stazione di smistamento luogo di visita tecnica, o la stazione di ricomposizione di un treno dalla IF cessionaria . I controlli di qualità saranno effettuati prima della scomposizione o riorganizzazione del treno e sono realizzati con le modalità operative descritte al punto 2.2. 4.6 Metodi di controllo I metodi di controllo indicati nel catalogo (Appendice 5) significano: 4.7 CV = a vista: controllo visivo M = misura: controllo mediante misurazione SM = prova sonora: controllo, mediante percussione con il martello CF = azionare: controllo di funzionamento CA = muovere: controllo per azionamento dell’organo Determinazione dei difetti I difetti e le avarie già trattate dalla lF che ha realizzato la visita tecnica di scambio con i provvedimenti indicati nel catalogo dei difetti (Appendice 1) non devono essere presi in considerazione come difetti. Se un carro è stato etichettato dall’IF che ha realizzato la visita tecnica di scambio, saranno considerati ai fini del calcolo del valore VCD soltanto i difetti non menzionati nell’etichetta. Gli stessi difetti rilevati su più sottoinsiemi (quali gli stanti) come pure gli attrezzi per il bloccaggio o per il carico e/o i dispositivi di assicurazione del carico non tolti, sono considerati, di regola, come un difetto per carro o per unità di carico. Se sono stati rilevati difetti alla struttura del carro o al carico con diverse valutazioni, si dovrà registrare solo quello con la classe più elevata. 4.8 Valutazione dei risultati 4.8.1 I parametri da prendere in considerazione per la valutazione del numero dei difetti nel SGQ è la natura dei difetti e non la loro frequenza di apparizione. A ciascun tipo di difetto corrisponde un numero d’ordine riportato nel catalogo delle anormalità (Appendice 1). 4.8.2 lI valore VCD utilizzato come mezzo di misura della difettosità dei lotti di controllo è calcolato sotto forma di percentuale di difetti per cento unità di controllo. A tal fine i difetti sono associati ad una classe in funzione della loro incidenza sull’attitudine al trasporto e sulla sicurezza di circolazione; come segue: - classe 3 indice 0,125/1 - classe 4 indice 0,4/1 - classe 5 indice 1/1 Il VCD si calcola per classe di difetti con la seguente formula: VCD Cl dif. 3 [%] = 0,125 x ∑ Difetti della classe 3 x 100 Numero delle unita controllate 31.01.2008 -9- Allegato 9 VCD Cl dif. 4 [%] = 0,4 x ∑ Difetti della classe 4 x 100 Numero delle unita controllate VCD Cl dif. 5 [%] = 1,0 x ∑ Difetti della classe 5 x 100 Numero delle unita controllate 4.8.3 Le irregolarità rilevate devono essere comunicate mensilmente tra lF cedenti e cessionarie secondo le liste previste nelle Appendici 6 e 7. In tale occasione dovranno essere indicati, per ciascun VCD, il tipo di lotto totale e la quantità controllata. Lo scambio d'informazioni secondo le Appendici 6 e 7 può essere realizzato con diverse modalità, ed in particolare in forma elettronica. 4.9 Provvedimenti da adottare Se l’obiettivo della qualità fissato al punto 4.2 di cui sopra non è raggiunto, l'IF che ha realizzato la visita tecnica di scambio deve attuare misure correttive. Se necessario, l’IF o le IF di transito devono essere informate dall’IF cessionaria. L’IF che ha realizzato la visita tecnica di scambio deve informarne entro un mese l’ IF cessionaria e, se del caso, l’IF o le IF di transito. Ad iniziare dall’adozione di tali provvedimenti, dovrà essere scelto un campione rappresentativo per ciascun mese in modo da poter giustificare il miglioramento. Se necessario, l’IF cessionaria, d’accordo con l’IF o le IF di transito, può escludere certi carri o i carri con un carico particolare dalla formazione dei treni interessati. 5 5.1 INCORPORAZIONE DEI TRENI NELL’ACCORDO Generalità Questa procedura è raccomandata alle IF che prevedono la conclusione di accordi. La stessa si applica solo alle IF e per tutti i treni che fanno parte integrante dell’accordo. Per potere incorporare dei treni nell’accordo, indipendentemente dal valore cumulato dei difetti, le IF applicano una procedura ispirata alla norma DIN/ISO 2859 (regole di campionatura per i controlli attribuiti, secondo il Livello di Qualità Accettabile (NQA) Allo stesso modo, un treno non può essere incorporato nell’accordo a meno che l’accettabilità del lotto (all’occorrenza il treno stesso) è stata constatata per un periodo definito. Le direttive di campionamento, che figurano alla tavola II-A relativo al controllo normale (appendice 3), forniscono criteri chiarissimi per ciò che concerne la determinazione dell’accettabilità dei lotti di controllo (all’occorrenza i treni). Dopo aver constatato che un treno è accettabile, l’IF responsabile della visita di scambio e della verifica della qualità, invia per la firma alle IF partecipanti un protocollo di verifica conformemente all’appendice 3. I difetti critici rilevati durante il periodo di controllo sono da comunicare alle IF partecipanti. 31.01.2008 - 10 - Allegato 9 Tuttavia, dopo essere stati incorporati nell’accordo, questi treni devono rispettare l’obiettivo di qualità convenuto (cioè un valore cumulato ≤ 1 % per classe di difetto). 5.2 Il trasporto di merci RID è oggetto di un paragrafo a parte. Principi, pianificazione, realizzazione Per l’applicazione di questa procedura: • le classi di difetto 5 e 4 sono considerate a parte (la classe 3 non è considerata); • un NQA è definito secondo la norma DIN/ISO 2859 come “la percentuale delle unità di controllo non conforme”; In rapporto ai difetti “K” (classe di difetto 5) valutati 1 su 1, e ai difetti “H” (classe di difetto 4) valutati 0,4 su 1, le NQA di 1,0 per la classe di difetto 5 e di 2,5 per la classe di difetto 4, corrispondono a una percentuale di 1, per ciò che riguarda le unità di controllo non conformi. • Il periodo minimo d’osservazione per ciascun treno è fissato a tre mesi; • La qualità della visita tecnica di scambio è determinata mensilmente tra le IF per realizzare il volume richiesto dal campionamento e i risultati sono scambiati in un protocollo di verifica; • L’accordo per la presa in carico di un treno è dato solo se la soglia di accettazione definita per la classe di difetto 5 e 4 secondo la tavola II-A DIN/ISO 2859 (appendice 3), non è stata superata durante il periodo d’osservazione/controllo. Lo tavola I dell’appendice 3 descrive la procedura da applicare. 5.2.1 Esempio Treno: Giorni di circolazione: Numero medio di carri Numero annuale di carri Numero di carri convenuti per il periodo di’osservazione (3 mesi) Popolazione, secondo l’appendice 3, tavola I, livello di controllo II Lettera di identificazione determinata Dimensione del campione secondo l’appendice 3, tavola II Numero mensile dei controlli Soglia d’accettazione per la classe di difetto 5 (NQA di 1,0), secondo l’appendice 3, tavola II Soglia d’accettazione per la classe di difetto 4 (NQA di 2,5), secondo l’appendice 3, tavola II 12345 7 32 11648 2912 1201 ÷ 3000 K 125 42 3 7 5.2.2 Risultato dei controlli a) Numero dei difetti constatati dopo i 125 controlli: 1 difetto di classe 5, 9 difetti di classe 4. 31.01.2008 - 11 - Allegato 9 Il treno 12345 non può essere inserito nell’accordo, la soglia di accettazione è stata superata durante il periodo di osservazione per la classe di difetto 4. Il periodo di osservazione sarà prolungato di un altro mese. b) Numero dei difetti constatati dopo i 125 controlli: 4 difetti di classe 5, 3 difetti di classe 4. Il treno 12345 non può essere inserito nell’accordo, la soglia di accettazione è stata superata durante il periodo di osservazione per la classe di difetto 5. Il periodo di osservazione sarà prolungato di un altro mese. Un nuovo periodo di osservazione di te mesi è raccomandato se la soglia di accettazione per la classe di difetto 5 o 4 è stata abbondantemente superata. 5.3 Esclusione dei treni dall’accordo Lo schema II dell’appendice 3 descrive le procedure da applicare. 31.01.2008 - 12 - - 13 - Allegato 9 Catalogo delle anormalità e della loro classe di difetto per il sistema di gestione della qualità Indice 1 - Rodiggio 2 - Sospensione 3 - Freno 4 - Telaio del carro e dei carrelli 5 - Organi di trazione e repulsione 6 - Cassa 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 - Cassa in genere Carri coperti Carri ad alte sponde Carri pianali Carri cisterna Carri con equipaggiamenti speciali 7 - Carichi ed unità di carico 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 7.6 7.7 7.8 - Carico in generale Mezzi di assicurazione del carico Modi di carico e assicurazione del carico Merci speciali Elementi costitutivi specifici delle U.T.I. Elementi di fissaggio delle unità di carico sui carri Carico delle unità di carico Marcatura codificata - 14 - -- riservato -- Appendice 1 - 15 - Organi Provvedimenti Classe di difetto Scartare 4 Scartare 5 1.1.3 Cerchione allentato Scartare - marcature di controllo spostate o - suono non chiaro alla percussione o - cerchietto di sicurezza allentato o - presenza di ruggine tra il cerchione ed il corpo ruota su più di 1/3 della circonferenza 5 1.1.4 Marcature di controllo - assenti - non identificabili chiaramente Codice Anormalità / Criteri / Indizi Rodiggio 1 Cerchione riportato 1.1 Spessore inferiore a: 1.1.1 - carri atti a circolare a 120 km/h (Carri muniti del contrassegno SS oppure ”**”)……….. 35 mm - altri carri 1 ……………. .. 30 mm 1.1.2 Cerchione - rotto - con fessurazioni longitudinali o trasversali Scartare 4 1.1.5 Cerchione spostato trasversalmente Scartare - cerchietto di sicurezza allentato o visibilmente deformato 5 1.1.6 Avaria al cerchietto di sicurezza - fessurato - rotto - mancante 5 Scartare ____________________________________________________________ 1 Ivi compresi i carri che possono circolare a 120 Km/h solamente a vuoto Appendice 1 - 16 - Organi Ruota monoblocco Codice 1.2 1.2.1 1.2.2 Anormalità / Criteri / Indizi L’intaglio costituente la linea di fede del Scartare limite d’usura non appare più con la sua sezione trasversale visibile2 Surriscaldamento dovuto a frenatura alterazione recente della pittura di 50 mm o più nella zona di raccordo corona disco ruota • tracce di ossidazione sulla corona cerchione (ruote non pitturate) • fusione delle suole freno • deterioramento della superficie di rotolamento con riporto di metallo (vedere anche codice 1.3.4) • Cerchione riportato o corona cerchione di ruota monoblocco Provvedimenti Classe di difetto 4 Provvedimenti secondo il codice 1.7.1, salvo per le ruote frenate con suole in ghisa e la cui marcatura indica che possono sopportare forti sollecitazioni termiche 1.2.2.1 - con la distanza tra le facce interne K+R1 (isolare entro le tolleranze dal freno) 4 1.2.2.2 - con la distanza tra le facce interne fuori tolleranza Scartare 5 1.3 1.3.1 1.3.2 • Larghezza B >140 mm, < 133 mm Presenza di rifollamenti “S” 4 Scartare Schiacciamento localizzato. Superficie Scartare di contatto non regolare, o presenza di appiattimento irregolare della coronacerchione 4 _______________________________________________________________________________________________________________ 2 Nel caso di ruote con più tracce, la traccia esterna indica lo spessore minimo (linee di fede del limite di usura) 31.01.2008 Appendice 1 - 17 - Organi Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 1.3.3 Sfaccettatura di lunghezza 1.3.3.1 - > 60 mm su ruote Ø ≥ 630 mm Scartare 4 1.3.3.2 - > 30 mm su ruote Ø < 630 mm Scartare 4 1.3.4 Riporto di metallo Scartare 4 1.3.4.1 - Ruote Ø ≥ 630 mm con riporto di metallo > 60 mm di lunghezza o ≥ 1 mm di spessore 1.3.4.2 - Ruote Ø ≥ 630 mm con riporto di metallo > 10 mm ≤ 60 mm di lunghezza e < 1 mm di spessore K+R1 (isolare dal freno) 3 1.3.4.3 - Ruote Ø < 630 mm con riporto di metallo > 30 mm di lunghezza o ≥ 1 mm di spessore Scartare 4 1.3.4.4 - Ruote Ø < 630 mm con riporto di metallo > 10 mm ≤ 30 mm di lunghezza o < 1 mm di spessore K+R1 (isolare dal freno) 3 1.3.5 Cavità, scagliature, sfogliature > 60 mm di Scartare lunghezza sulla superficie di rotolamento 1.3.6 Cricche e intagli 1.3.6.1 Cricche sul bordo tra superficie rotolamento e superficie laterale 1.3.6.2 Intagli con fondo ad angolo vivo sulle K superfici laterali, la corona o la superficie inferiore del cerchione, provocati da utensili, freni di binario o morsetti di serraggio, - ad eccezione delle marcature realizzate dal costruttore 4 1.3.7 Facce laterali ricoperte di pitture o sporche Scartare da sostanze oleose o grasse - eccettuate le marcature di controllo (4 marcature disposte a 90° l’una dall’altra) 5 di Scartare 4 5 31.01.2008 Appendice 1 - 18 - Organi Bordino Codice 1.4 1.4.1 Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Altezza del bordino Sh superiore a 36 Scartare mm • Infossatura del circolo di rotolamento Classe di difetto 4 1.4.2 Spessore del bordino Sd: - ruota Ø ≥ 840 mm in generale: Sd < 22 mm - ruota Ø < 840 mm ≥ 630 (330) mm: Sd < 27,5 mm • bordino usurato Scartare 5 1.4.3 Usura delle superfici attive - qR ≤ 6,5 mm, cf. Appendice 4 • bordino a spigolo vivo Scartare 5 1.4.4 Sbavatura o spigolo, sulla faccia attiva, Scartare ad una distanza h > 2 mm dalla sommità del bordino (cf. anche Appendice 4) 5 Ø della ruota Ø del circolo di rotolamento Corpo ruota 1.5 1.5.1 Fessurazioni o difetti riparati mediante Scartare saldatura sul corpo ruota 5 1.5.2 Fessurazioni o rottura di una razza o Scartare della corona 5 Appendice 1 - 19 - Organi Assile Codice 1.6 1.6.1 1.6.2 1.6.3 Provvedimenti Classe di difetto Avarie all’assile - fessurato - piegato (cf. anche Codice 1.7.1) - difetti riparati con saldatura - spigoli vivi - tracce di sfregamento > 1 mm di profondità tracce di sfregamento < 1mm di profondità, senza spigolo vivo Scartare 5 K+R1 (isolare dal freno) 4 Parti che sfregano sull’assile Legatura + K, eventualmente R1 (isolare dal freno). Se impossibile: Scartare 4 Anormalità / Criteri / Indizi Verificare anche 1.6.1 e 1.6.2 Sala montata 1.7 1.7.1 Scartamento E delle facce interne al di Scartare fuori delle seguenti quote limite - Ø ≥ 840 mm E compreso entro 5 1357 e 1363 mm - Ø < 840 mm E compreso entro 1359 e 1363 mm In tutti i casi di differenza di scartamento, E max – E min > 2 mm • tracce di svio • tracce di scalettamento della ruota sull’assile • surriscaldamento (ruota monoblocco) nella zona di raccordo “L” del disco ruta con la corona cerchione 01.10.2012 Appendice 1 - 20 - Organi Codice 1.7.2 Caratteristiche che indicano la presenza di difetti di circolarità sulle ruote Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto Tanciamento della copiglia del perno del triangolo del freno Rottura della staffa di sicurezza dei triangoli freno (cf. anche codice 3.1.2) Lucentezza delle rondelle dei perni dei triangoli del freno Zone lucide sulle molle interne (molla di carico) (cf. anche il codice 2.5) Perdita o allentamento degli ancoraggi a “T” (cf. anche codice 2.5.5) In presenza di almeno 2 di questi indizi rilevati in corrispondenza di una ruota o 4 del suo intorno: Etichetta K con l’indicazione “Probabile difetto di circolarità” Su carrelli Y25: fessurazioni o distacco delle piastre d’usura al manganese applicate alle guide dei parasala (cf. anche codice 4.4.2) Schiacciamento sulla superficie di rotolamento, irregolarità della superficie di contatto e sbavature irregolari della corona del cerchione (vedere anche codice 1.3.2) 31.01.2008 Appendice 1 - 21 - Organi Boccola Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto Scartare 4 1.8 1.8.1 Boccola non ermetica - perdita di lubrificante - anormalità che permette l’entrata di acqua o di polvere (N.B: è ammessa la perdita di una cuffia di protezione del cono di centraggio) 1.8.2 Alette della boccola che non assicurano più le guide dell’assile • aletta rotta • posizione anormale della boccola Scartare 5 1.8.3 Riscaldo boccola - temperatura tale da non permettere più di toccare la boccola con il dorso della Scartare mano • Tracce di ossidazione 5 Appendice 1 - 22 - Organi Codice Sospensione 2 Molla a lame 2.1 Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 2.1.1 Foglie spostate in senso longitudinale di Scartare oltre 10 mm rispetto alla staffa • tracce lucide in prossimità della staffa 4 2.1.2 Foglia madre rotta o visibilmente crettata Scartare 5 2.1.3 Mancante la parte rotta di una foglia Scartare 4 2.1.4 Rottura senza parte mancante di una foglia intermedia ad una distanza dal centro della molla 2.1.4.1 - < di 1/4 della lunghezza della foglia Scartare 4 2.1.4.2 - > di 1/4 della lunghezza della foglia M 3 Appendice 1 - 23 - Organi Codice 2.1.5 2.1.6 Condizioni aggiuntive per le molle paraboliche 2.2 Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Escursione insufficiente per la molla: Scartare distanza verticale tra la staffa e le parti fisse della cassa, del telaio o del telaio del carrello, inferiore a 15 mm • tracce recenti di contatto tra staffa e le parti fisse del telaio o telaio del carrello • tracce recenti di contatto tra ruota e telaio o pavimento/cassa Scartare Staffa allentata - rottura, fessurazione della staffa - cuneo mancante o inefficiente • tracce di allentamento delle foglie della molla Classe di difetto 5 5 2.2.1 Foglia madre o intermedia 2.2.1.1 rottura o fessurazione visibile 2.2..1.2 rottura nella staffa • due lame si toccano sul 50% della loro lunghezza Scartare 5 Scartare 5 Scartare 4 K 3 2.2.2 Lama spostata longitudinalmente 2.2.2.1 - di oltre 10 mm 2.2.2.2 - di 10 mm o meno • tracce lucide vicino alla staffa della molla 01.01.2012 Appendice 1 - 24 - Organi Staffa danneggiata o allentata - staffa rotta, fessurata - orecchio del cuneo inferiore fessurato - cordone di saldatura del cuneo superiore rotto o crettato Scartare Classe di difetto 5 Rotta Scartare 5 Codolo della staffa uscito dal suo Scartare alloggiamento • posizione anomalo della boccola 5 Bielletta, anelli spostati, mancanti, rotti, sganciati Scartare 5 2.4.3 Perno fuoriuscito, mancante, privo di dispositivi di assicurazione Rimediare se impossibile : Scartare 5 2.4.4 Anelli della sospensione usurati o troppo lunghi • tracce recenti di contatto sul longherone K 4 Codice 2.2.3 Molla elicoidale Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti 2.3 2.3.1 Collega2.4 mento tra molla e 2.4.1 boccola o tra molla e telaio del 2.4.2 carrello Appendice 1 - 25 - Organi Sospensione dei carrelli Y25 e derivati Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 2.5 2.5.1 Molla principale di tara crettata o rotta Scartare 5 2.5.2 Molla addizionale di carico spostata o rotta - su carro vuoto K 3 Scartare 5 2.5.2.1 2.5.2.2 - su carro carico • difetto di orizzontalità della boccola con il bilanciere 2.5.3 Anello (i) dell’ammortizzatore mancante (i) rotto (i) o inefficace (i) • tracce di contatto 2.5.3.1 - 1 anello per carrello K 3 2.5.3.2 - più di un anello per carrello Scartare 5 2.5.4 Supporto (i) di molla a contatto con il telaio del carrello 2.5.4.1 - 1 supporto a contatto con carrello K 3 2.5.4.2 - più di un supporto a contatto per carrello Scartare 5 2.5.5 Ancoraggio a T spostato o mancante M 3 2.5.6 Tracce recenti di contatto tra il corpo della boccola ed il telaio del carrello • distanza < a 8 mm Scartare 5 Appendice 1 - 26 - Organi Codice Provvedimenti 3.1.1 Organi meccanici o parti della timoneria distaccati o rotti Verificare anche 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3 Riparazione provvisoria, K+R1 (isolare il freno) 4 3.1.2 Staffa di sicurezza del triangolo del freno inefficace Riparazione provvisoria, K 4 3.1.3 Rubinetto di isolamento del freno (vedere anche appendice 10) 3.1.3.1 - inutilizzabile Scartare 3 3.1.3.2 - posizione incerta K+R1. (isolare dal freno) Se necessario: Scartare 3 3.1.4 Dispositivo di cambio regime di frenatura V/C o G/P inutilizzabile Isolare dal freno 3 + K+R1 3.1.5 Comando della valvola di scarico rotto K+R1 (isolare dal freno) 3 Suola in ghisa - mancante - rotta, crettata da parte a parte, anche se è ancora tenuta insieme dall’armatura metallica - consumata, in modo tale che lo spessore X in corrispondenza del porta suole sia < 10 mm Sostituire Se impossibile K + R1 (isolare il freno) 3 Freno 3 Parte meccanica (timoneria) 3.1 Suole del freno Classe di difetto Anormalità / Criteri / Indizi 3.2 3.2.1 01.01.2012 - 27 - Organi Codice 3.2.2 3.2.3 Anormalità / Criteri / Indizi Suola in materiale composito - mancante - crettata dalla superficie di attrito fino al bordo della lamiera di rinforzo (salvo il giunto di dilatazione) Materiale d’attrito - sfaldamenti visibili del materiale d’attrito per oltre ¼ della lunghezza della suola o presenza di inclusioni metalliche - distaccato dalla lamiera di supporto > 25 mm - cretto > 25 mm nel senso della circonferenza della ruota - spessore minimo X < 10 mm Suola del freno debordante una suola del freno è considerata debordante quando la sua faccia esterna raggiunge la faccia esterna della corona • Appendice 1 Provvedimenti Classe di difetto 3 Sostituire. Se impossibile K+R1 (isolare il freno) K+R1 (Isolare il freno) 4 01.01.2012 - 28 - Organi Parte pneumatica Codice Anormalità / Criteri / Indizi Appendice 1 Provvedimenti Classe di difetto 3.3 3.3.1 Condotta generale 3.3.1.1 Condotta generale inutilizzabile 3.3.1.2 -- riservato -- 3.3.2 Semi-accoppiamento 3.3.2.1 3.3.2.2 Scartare 4 Avariato, mancante ( i semiaccoppiamenti devono essere presenti su tutti i raccordi del freno esistenti alle due estremità del carro) Sostituire 3 Semi-accoppiamento inutilizzato pendente (se esistono due semiaccoppiamenti, soltanto uno deve essere accoppiato) Riappendere 3 Regolarizzare l’accoppiamento 3.3.2.3 -- riservato -- 3.3.3 Falso accoppiamento inutilizzabile M 3 3.3.4 Freno pneumatico inutilizzabile senza etichette Verificare. Se avariato: K+R1 (isolare il freno) 3 3.3.5 Rubinetto di testata 3.3.5.1 Inutilizzabile, non a tenuta , deformato, maniglia mancante Scartare 5 3.3.5.2 Dispositivo di arresto mancante o non funzionante K 4 Appendice 1 - 29 - Organi Lamiera parascintille Freno a mano Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 3.4 3.4.1 Lamiera mancante o forata per corrosione K+R1 (isolare il freno) 4 3.4.2 Lamiera pendente Togliere la lamiera K+R1 (isolare il freno), se impossibile: Scartare 4 3.4.3 In caso di trasporto di merci pericolose per le quali il RID prescrive la lamiera parascintille: I carri ad assi singoli: - tipo di lamiera parascintille non conforme • carri ad assi singoli senza contrassegno Isolare il freno R1 5 3.5 Freno pneumatico inutilizzabile senza etichette 3.5.1 Visibilmente inutilizzabile K+R1 3 Appendice 1 - 30 - Organi Codice Telaio del carro e del carrello 4 Telaio del carro 4.1 Parasala Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 4.1.1 Telaio deformato verticalmente od orizzontalmente • altezza del respingente fuori tolleranza (vedere codice 5.1.2 • deformazioni visibili Scartare 5 4.1.2 Longherone, traversa di testa o traversa intermedia sollecitazioni a trazione che presentano una rottura od una fessurazione - rottura - fessurazione trasversale che partendo dal bordo dell’ala si estende su più della metà dell’ala, - fessurazione longitudinale > 100 mm in corrispondenza dei supporti della sospensione - fessurazioni longitudinali > 150 mm per le altre parti - fessurazioni in corrispondenza delle saldature visibili delle suddette parti costitutive del telaio Scartare 4 4.2.1 Deformato da pregiudicare la sicurezza Scartare 5 4.2.2 Rotto • Posizione anormale Scartare 5 Scartare M 5 3 Scartare K 4 3 Scartare 5 4.2 4.2.3 4.2.3.1 4.2.3.2 Fissaggio - allentato - qualche bullone o chiodo allentato ma il parasala è ancora fissato nella sua posizione 4.2.4 4.2.4.1 4.2.4.2 Fessurazioni - su più di ¼ della sezione orizzontale - su ¼ o meno della sezione orizzontale - di qualsiasi estensione, in prossimità o in direzione di un punto di fissaggio 4.2.4.3 31.01.2008 Appendice 1 - 31 - Organi Traversino Codice Classe di difetto Scartare 4 K Scartare 3 4 Scartare 5 Scartare 4 Scartare Distaccato, fessurato, rotto o deformato - spazio libero tra supporto della sospensione e longherone - metà o più degli elementi di fissaggio mancanti o rotti 5 Scartare 5 4.3 4.3.1 Spessore di guida Provvedimenti Anormalità / Criteri / Indizi Mancante, rotto, visibilmente deformato, scollegato 4.4 4.4.1 4.4.1.3 Spessore di guida mancante Carri a carrelli: - uno spessore mancante per asse - più di uno spessore mancante per asse Carri non a carrelli: - uno spessore mancante Piastra di usura al manganese su carrelli Y25 4.4.2 Scollegata o mancante Supporto della sospensione di carro ad assi 4.5 Collegamento telaio/ carrello 4.6 4.4.1.1 4.4.1.2 4.5.1 4.6.1 Difettoso, elemento di collegamento e di fissaggio rotto, mancante od inefficiente • Carrello spostato Carrello spostato 31.01.2008 Appendice 1 - 32 - Organi Treccia di messa a terra Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 4.6.2 4.6.2.1 Una o più trecce di messa a terra è (sono) inefficace (i) (mancante (i), avariata (e), scollegata (e)) • i punti di fissaggio permettono di determinare la presenza della (e) treccia (e) K 3 4.6.2.2 Tutte le trecce di messa a terra sono inefficaci • i punti di fissaggio permettono di determinare la presenza delle trecce Riparare se impossibile: Scartare 3 4.7.1 Elemento fessurato o visibilmente deformato Scartare 4 4.7.2 Elemento rotto Scartare 5 4.7.3 Assemblaggio del telaio del carrello Fissaggio con bulloni del telaio del carrello 1 bullone mancante/rotto sullo stesso asse Sostituire se impossibile K+R1 (isolare il freno) 3 Scartare 5 4.7 Telaio del carrello 4.7.3.1 4.7.3.2 Pattino, molla del pattino 2 bulloni mancanti/rotti sullo stesso asse 4.8 4.8.1 Pattino rotto 4.8.1.1 - senza parte mancante K 4 4.8.1.2 - con parte mancante Scartare 5 4.8.2 Molla del pattino rotta Scartare 4 Lubrificata Scartare 4 Superficie 4.9 di attrito del sistema 4.9.1 ammortizzatore 01.01.2012 Appendice 1 - 33 - Organi Organi di trazione e repulsione Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 5 Respingente 5.1 Tipo di respingente 5.1.1 Tipi di respingente visibilmente diversi ad una estremità del carro K 4 Altezza dei respingenti 5.1.2 Fuori tolleranza - h < 940 mm (980 mm per le carrozze) - h > 1065 mm • differenza sensibile dell’altezza tra i respingenti di due veicoli consecutivi Scartare 5 Piatto del respingente 5.2 5.2.1 Mancante, rotto, deformato da non assicurare più la sua funzione, piatto rettangolare ruotato. Scartare 5 5.2.2 Fissaggio sull’asta cava 5.2.2.1 Scartare 4 5.2.2.2 - 1/3 o più dei chiodi o bulloni allentati - meno di 1/3 dei chiodi o bulloni allentati K 3 5.2.3 Superficie di contatto 5.2.3.1 - non ingrassata Ingrassare. Se impossibile: Scartare 5 5.2.3.2 - presenza di striature Scartare 5 01.01.2012 Appendice 1 - 34 - Organi Asta cava Codice 5.3 5.3.1 Classe di difetto Scartare 5 Fessurata nella zona di raccordo con il piatto Funzione alterata (anche a causa di una lubrificazione insufficiente) • parti lucide • presenza di striature Scartare 5 Scartare 5 Mancante o rotta Scartare 5 5.4.2 Fessurata nella zona di raccordo della base Scartare 5 5.4.3 Fessurata longitudinalmente da non assicurare più la guida dell’asta cava Scartare 5 5.4.4 Fissaggio della custodia difettoso 5.4.4.1 - 2 o più bulloni allentati • gioco tra custodia e traversa di testa Serrare i bulloni + M, se impossibile: Scartare 5 5.4.4.2 - 1 bullone mancante Sostituire + M, se impossibile: Scartare 3 5.4.4.3 - 1 bullone allentato Serrare + M, se impossibile: K 3 Scartare Scartare 4 4 5.5.2 Elementi antiurto sollecitati. Scartare • lunghezza del respingente visibilmente ridotta • indice di marca giallo in parte o interamente scomparso *) • asta cava distrutta o difforme *) • indicatore mancante o deformato *) 5 5.5.3 Le strisce di attenzione dell’elemento antiurto mancano o sono incomplete 4 5.3.3 Molleggio dei respingenti ed elementi antiurto Provvedimenti Mancante, rotta 5.3.2 Custodia Anormalità / Criteri / Indizi 5.4 5.4.1 5.5 5.5.1 Respingente inefficace al punto da permettere una compressione a mano - di oltre 15 mm su un respingente - su entrambi i respingenti della medesima estremità Scartare 01.01.2012 *) secondo ciascun tipo di respingente Appendice 1 - 35 - Organi Tenditore Gancio di trazione Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 5.6 5.6.1 Parte mancante, avariata o non utilizzabile Rimediare. Se impossibile: Scartare. Se il carro circola a vuoto a destinazione della IF proprietaria: K 3 5.6.2 Dispositivo di riposo danneggiato, inutilizzabile o mancante M 3 5.6.3 Tenditore pendente Riagganciare. Legare, se necessario 3 5.7 5.7.1 Inutilizzabile o in cattivo stato 5.7.1.1 - rotto, fessurato (compreso il becco) Se possibile, utilizzare l’altro gancio, K. Altrimenti: Scartare 3 5.7.1.2 - girato K 3 5.7.2 — riservato — Appendice 1 - 36 - Organi Altri organi di trazione Ammortizzatore a corsa lunga (per es. carro portacontenitori) Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 5.8 5.8.1 Scartare Altri organi di trazione avariati - lunghezza dell’aggancio tale da non consentire di portare i respingenti a contatto - barra di trazione rotta, fessurata o deformata - conchiglia, bullone, chiavetta rotti, fessurati, mancanti - molleggio mancante • sporgenza visibilmente anormale fra il gancio e la guida di trazione 4 5.8.2 Stato di accoppiamento del treno difettoso 4 Regolarizzare l’accoppiamento 5.9 5.9.1 Elemento scorrevole non in posizione K centrata rispetto al telaio del carro • distanze diverse delle due traverse di testa rispetto alla cassa del carro 4 5.9.2 Assenza di segnalamento di punti di pericolo (strisce in diagonale nere su fondo giallo) sul carro con avancorpo che può spostarsi rispetto al telaio in caso di urto (dispositivo di assorbimento di urti, ecc.), sulle superfici che presentano pericolo e che possono sovrapporsi 4 Scartare Appendice 1 - 37 - Organi Cassa del carro Cassa in generale Iscrizioni sui carri ed unità di carico Codice Classe di difetto 6.1 6.1.1 6.1.1.11 6.1.1.12 6.1.1.13 Marcature ed iscrizioni mancanti, illeggibili od incomplete - numero del carro 3) - marcatura “RIV”, “TEN-RIV” o un contrassegno d’ammissione (TENG1, Sigla del Paese nel cartiglio di omologazione)3) oppure - contrassegno di accordo ( in caso di iscrizione di Regime di scambio 41, 43, 48, 81, 83 o 85) 3) - tara 3) - massa frenata del freno a mano 3) - limiti di carico 3) - capacità dei carri cisterna 3) - -- riservato – - lunghezza del carro senza i respingenti 3) - avviso “alta tensione” sui carri con montatoio d’accesso o scale di altezza > 2 m sopra il piano del ferro - -- riservato -- -- riservato – - -- riservato – 6.1.2 Cartiglio di manutenzione 6.1.2.1 Mancante, incompleto, illeggibile 3) 6.1.2.2 Eventuale prolungamento del periodo di revisione di 3 mesi in caso di iscrizione “+ 3M” - ad iniziare da 15 giorni prima della scadenza del periodo 6.1.1.1 6.1.1.2 6.1.1.4 6.1.1.5 6.1.1.6 6.1.1.7 6.1.1.8 6.1.1.9 6.1.1.10 6.1.2.3 Ossatura della cassa Provvedimenti 6 6.1.1.3 Revisione (cartiglio di manutenzione) Anormalità / Criteri / Indizi 6.1.3 6.1.3.1 6.1.3.2 Eventuale prolungamento del periodo di revisione di 3 mesi in caso di iscrizione “+ 3M” - periodo scaduto Parti dell’ossatura danneggiate - senza superamento del profilo limite di carico - con superamento del profilo limite di carico ___________________________________________________________________ 3) Se tale anormalità è presente su un solo lato del carro: Modello K Scartare Scartare 4 4 Scartare 4 Scartare Scartare Scartare Scartare 4 4 4 4 Scartare 4 Scartare 4 Scartare 3 K 3 4 Procedere secondo App. 8 K 3 Scartare 5 01.01.2012 Appendice 1 - 38 - Organi Codice Pareti anche 6.1.4 delle unità di carico 6.1.4.1 Pavimento, anche delle unità di carico Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto Foderina mancante, rotta, scheggiata K o sconnessa; pannelli forati, rotti 3 6.1.4.2 Rischi di avarie al carico dovuto all’umidità; rischio di perdita di merce Rimediare se necessario + K. Se impossibile: Scartare 4 6.1.5 Pavimento danneggiato 6.1.5.1 - senza rischio di perdita della merce - con rischio di perdita della merce K 3 Rimediare se necessario + K. Se impossibile; Scartare 4 6.1.5.2 31.01.2008 Appendice 1 - 39 - Organi Porte e pareti scorrevoli Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.1.6 6.1.6.1 Non completamente chiuse o non bloccate Chiudere e/o bloccare. Se impossibile legare saldamente + K. Se impossibile: Scartare 5 6.1.6.2 Mancanti o fuori guida posizione anormale rispetto al telaio Se possibile rimettere in posizione, assicurare + K. Se impossibile: Scartare 5 - 40 - Organi Codice Anormalità / Criteri / Indizi Appendice 1 Provvedimenti Classe di difetto Appendice 1 - 41 - Organi Codice 6.1.6.3 Classe di difetto Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Organi di guida o di chiusura in cattivo stato: - telaio della porta, cerniere, catenacci, spranghe, maniglie mancanti, rotti, allentati, piegati. Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 3 6.1.6.4 - con rischio per la sicurezza o di perdita di merce Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 5 6.1.6.5 Porte rotte o deformate - senza rischio di superamento del profilo limite di carico o di perdita di merce Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 3 - con rischio di superamento del profilo limite di carico o di perdita di merce Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 5 Montatoi, maniglie, scale, passerelle in cattivo stato, inutilizzabili K 4 6.1.6.6 Organi vari 6.1.7 (montatoi, mancorrenti, scale, 6.1.7.1 passerelle, pannelli per iscrizioni) Appendice 1 - 42 - Organi 6.1.7.2 Pedane manifestamente assenti K Classe di difetto 4 6.1.7.3 Pedane avariate che compromettono la sicurezza del personale, strappate o deformate fuori tolleranza (quota a > 80 mm) Scartare 4 6.1.7.4 Maniglie: assenti, avaria che mette in pericolo la sicurezza del personale, strappate o deformate fuori tolleranza (quota b < 60 mm) Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 4 6.1.7.5 Fissaggio insufficiente - di pannelli per iscrizioni - di pannelli ribaltabili - di porta-etichette Riparazione provvisoria + M. Se impossibile: Scartare 4 6.1.7.6 Mancanza - di pannelli per iscrizioni - di pannelli ribaltabili - di porta-etichette Etichettatura provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 3 6.1.7.7 Accessori amovibili mancanti, non completi M 3 6.1.7.8 Accessori amovibili non assicurati Assicurare 4 6.1.7.9 Porta-segnali, occhielli per corde assenti, inutilizzabili. M 3 Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti 31.01.2008 Appendice 1 - 43 - Organi Equipaggiam ento interno4) Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.1.8 6.1.8.1 Equipaggiamento interno difettoso: • braccio di ritenuta • guida di scorrimento • vasca di carico • anelli, ganci, occhielli • pareti divisorie 6.1.8.2 Riparazione provvisoria, rimediare con l’aiuto di fissaggi supplementari + M Se impossibile: Scartare 3 Rimediare + K Se impossibile: Scartare 3 Scartare 5 Rimediare + K Se impossibile: Scartare 3 Scartare 4 5 Carri con dispositivi di fissaggio a cinghie (vedi anche 6.6.7), Carri per trasporto automobili, calzatoie delle ruote (vedi anche 6.6.5.2) Carri coperti Portelli d’areazione 6.2 6.2.1 6.2.1.1 6.2.1.2 Forcelle di manovra, cremagliere Imperiale e gocciolatoio 6.2.2 6.2.2.1 6.2.2.2 6.2.3 6.2.4 6.2.4.1 6.2.4.2 6.2.4.3 4) Mancanti, danneggiati - senza rischio di avarie alla merce per umidità o di superamento del profilo limite di carico - con rischio di avaria alla merce per umidità o di superamento del profilo limite di carico Sganciate, deformate allentate - senza rischio di superamento del profilo limite di carico - con rischio di superamento del profilo limite di carico Coperto dell’imperiale o gocciolatoio sollevato con pregiudizio per la sicurezza o da non garantire la ermeticità Tetto apribile - non completamente chiuso, non bloccato - uscito dalle guide organi di manovra mancanti, deformati, inefficienti Chiudere e bloccare la copertura se necessario + K. Se impossibile: Scartare. Rimettere in guida e assicurare. Se impossibile: Scartare. K 5 5 5 4 Equipaggiamento interno difettoso – Constatazione rilevata fuori dalla VT con una Visita Speciale 01.01.2012 Appendice 1 - 44 - Organi Carri ad alte sponde Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.3 Sponde 6.3.1 laterali o pareti di testata 6.3.1.1 oscillanti 6.3.1.2 6.3.1.3 Organi di 6.3.2 chiusura e di funzionamento delle pareti di testa oscillanti 6.3.2.1 6.3.2.2 Profilato 6.3.3 superiore delle sponde 6.3.3.1 Avariate - senza rischio di perdita di merce o di superamento del profilo limite di carico - con rischio di perdita di merce - con rischio di superamento del profilo limite di carico M 3 Rimediare + K. Se impossibile: Scartare Rimediare + K. Se impossibile: Scartare 4 Riparazione provvisoria + K. Se impossibile: Scartare 3 5 Perni, alberi a camme, ganci di chiusura, supporti degli alberi, etc. mancanti, rotti, fessurati, inutilizzabili - senza rischio per la sicurezza - con rischio per la sicurezza 3 Deformato o rotto - senza rischio di superamento del profilo limite di carico 5 Rimediare + K. Se impossibile: Scartare 5 Abbassate e non assicurate Bloccare se impossibile, Scartare 5 6.4.1.2 Abbassate e non assicurate ad eccezione di quanto previsto dalla tavola 3 delle Direttive di Carico Rialzare ed assicurare 5 6.4.1.3 Deformate senza rischio di perdita di merce o di superamento del profilo limite di carico M 3 Forate o deformate con rischio di perdita di merce Rimediare + K. Se impossibile: Scartare 4 6.4.1.4 6.4.1.5 Deformate con rischio di perdita di merce Rimediare + K. Se impossibile: Scartare 5 6.3.3.2 Carri pianali 6.4 Sponde 6.4.1 6.4.1.1 - con rischio di superamento del profilo limite di carico 31.01.2008 Appendice 1 - 45 - Organi Cerniere, perni, dispositivi di chiusura Codice 6.4.2 Mancanti, inutilizzabili, rotti 6.4.2.1 - senza compromettere la sicurezza e senza rischio di perdita della merce - con rischio per la sicurezza e con rischio di perdita della merce 6.4.2.2 Stanti - amovibili - girevoli - scorrevoli Travetti ribaltabili Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto Riparazione Se impossibile: Scartare 3 Se non è possibile rimediare. Scartare 5 4 6.4.3 6.4.3.1 Mancanti sebbene necessari per il tipo di carico 6.4.3.2 Deformati, con superamento del profilo limite di carico 6.4.3.3 Fessurazione o rottura dello stante o del suo dispositivo di ritegno o di fissaggio Se la presenza dello stante è necessaria: Scartare. Altrimenti M 4 6.4.3.4 Catene degli stanti non agganciate Rimediare 4 6.4.3.5 Assicurazione degli stanti inefficiente Assicurare + K. Se impossibile: Scartare 4 M 3 5 6.4.4 6.4.4.1 Rotti, appoggio in legno od articolazione inutilizzabili 6.4.4.2 Travetti amovibili non assicurati dagli stanti laterali o dal carico Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 Fessurazione > di 1/4 della sezione trasversale (della sella o dei tiranti) Se vuoto: K Se carico: Scartare 4 Carri cisterna 6.5 Elementi di collegamento tra corpo del serbatoio e telaio 6.5.1 6.5.1.1 6.5.1.2 Cretti nei cordoni di saldatura 6.5.1.3 Mancanti meno del 10 % dei bulloni o K chiodi di fissaggio del corpo del serbatoio alla sella 6.5.1.4 Mancanti più del 10 % dei bulloni o chiodi di fissaggio del corpo del serbatoio alla sella Scartare 4 4 31.01.2008 Appendice 1 - 46 - Organi Serbatoio Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.5.2 6.5.2.1 Tenuta non stagna, fuga perdita di merce Far chiudere 5 ermeticamente + K. Se impossibile scartare 6.5.2.2 Deformazione con spigoli vivi senza perdita di merce K 4 Data di prova scaduta, trasporto di merci RID Equipaggiamento del serbatoio 6.5.2.3 - cisterna piena, con eventuale prolungamento del periodo di 3 mesi in caso di iscrizione “L” sul serbatoio Scartare 5 6.5.2.4 - cisterna vuota, non ripulita, con eventuale prolungamento del periodo di 3 mesi in caso di iscrizione “L” sul serbatoio K 5 6.5.3 Rivestimento del serbatoio, lamiera para-sole, isolamento termico K 4 Scartare 5 6.5.3.1 - danneggiato 6.5.3.2 - allentato 6.5.4 — riservato — 01.01.2012 - 47 - Organi Apparecchiature, dispositivi di riempimento e vuotatura inferiori Codice 6.5.5 6.5.5.1 6.5.5.2 6.5.5.3 Anormalità / Criteri / Indizi Perdita di merce Appendice 1 Provvedimenti Classe di difetto Rimediare Se impossibile: Scartare 5 Scartare 4 Rimediare Se impossibile: Scartare Rimediare Se impossibile: M 4 6.5.5.4 Riservato Rubinetto a saracinesca o tubature di svuotamento difettose Tappo di chiusura deve essere chiuso ermeticamente (eccetto la tubatura di equilibrio della fase gas) - carico RID 6.5.5.5 - carico non RID 6.5.5.6 Flangia di chiusura mancante o allentata: Flangia di chiusura con un bullone di fissaggio mancante Scartare 4 6.5.5.7 6.5.5.8 - carico RID - carico non RID Scartare K 4 3 6.5.5.9 Flangia di chiusura: più bulloni di fissaggio mancanti L’indicatore del rubinetto a saracinesca di fondo non è in posizione “chiuso” dai due lati - carro carico, oltre che carro vuoto no ripulito (carico RID) Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 Chiudere il rubinetto di fondo, se impossibile: Scartare. 5 6.5.5.11 - carro vuoto (carico non RID) Chiudere il rubinetto di fondo, se impossibile: K 3 6.5.5.12 Bullone del comando d’urgenza della valvola di fondo bloccato ( la valvola sulla cisterna è aperta) 6.5.5.13 Organi di riempimento e svuotamento aperti 6.5.5.14 Sicurezze visibili non efficaci Svitare il comando 5 d’ urgenza. Se impossibile : Scartare Rimediare. Se 5 impossibile: Scartare Rimediare. Se 4 impossibile: Scartare 6.5.5.10 3 01.01.2012 Appendice 1 - 48 - Organi Apparecchiature, dispositivi di riempimento e vuotatura superiori Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.5.6 6.5.6.1 Perdita di merce / di gas dalle apparecchiature (esclusi dispositivi d’aereazione) • Odore, • Tracce di colature recenti, persistenti Scartare 5 6.5.6.2 Coperchio del duomo aperto o mancante Chiudere o far chiudere. Se impossibile: Scartare 5 6.5.6.3 Altri dispositivi superiori di chiusura non chiusi correttamente Chiudere o far chiudere. Se impossibile: Scartare 4 6.5.7 — riservato — Appendice 1 - 49 - Organi Codice Carri con equipaggiamenti speciali 6.6 Carri con copertura scorrevole telonata (per es. Rils, Tams) 6.6.1 Anormalità / Criteri / Indizi Copertura scorrevole non regolarmente chiusa ed assicurata • indicatore invisibile → chiusura laterale aperta Chiusura laterale • Centine di estremità inclinate → bloccaggio non realizzato Bloccaggio superiore Provvedimenti Chiudere. Se impossibile: Scartare Classe di difetto 5 Appendice 1 - 50 - Organi Carri con copertura telescopica (per es. Shimms) Carri pianali a carrelli per trasporto veicoli stradali (per es. Saad) Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 6.6.6.2 6.6.2.1 Copertura telescopica non bloccata Bloccare. Se impossibile: assicurare + K. Se impossibile: Scartare 5 6.6.2.2 Copertura esterna fuori guida Scartare 5 6.6.3.1 Traversa mobile d’estremità danneggiata K 4 6.6.3.2 Traversa mobile d’estremità non bloccata correttamente dai due lati Bloccare. Se impossibile. Scartare 5 6.6.3.3 Sellette d’appoggio, bloccaggio delle Rimediare. Se impossibile. sellette, catene di assicurazione od occhielli delle catene di assicurazione Scartare non in condizione di funzionare 6.6.3.4 Zeppe di arresto delle ruote danneggiate 6.6.3 M 4 3 Appendice 1 - 51 - Organi Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto ACTS *) Carro con telaio girevole 6.6.4 6.6.4.1 Telaio girevole avariato K 4 *) 6.6.4.2 Sicurezza di blocco del telaio girevole non efficiente o non chiusa - posizione della leva di chiusura non certa e non bloccata4 - stanti non posizionati e non assicurati4 - Arresto a scatto (caviglia di sicurezza) difettoso e maglia non in posizione di chiusura4 Assicurare e bloccare. Se impossibile: Scartare 5 6.6.4.3 Sistema di sorveglianza pneumatica Mettere in della sicurezza del telaio girevole non sevizio in servizio e non etichettata 4 6.6.4.4 Sistema di sorveglianza pneumatica della sicurezza del telaio girevole attivata Controllare il sistema di sicurezza del blocco telaio ruotante, se non sono rilevate anomalie: mettere fuori servizio + K 3 6.6.4.5 Sicurezza contro il sollevamento dei contenitori, non efficiente - Leve di chiusura in posizione incerta4 Assicurare. Se impossibile: Scartare 5 6.6.4.6 Sicurezza contro lo spostamento dei contenitori, non efficiente Scartare 5 Sistema di trasporto di container scorrevoli 4 Rispettare le condizioni d’impiego del sistema del telaio girevole Appendice 1 - 52 - Organi Carri per il trasporto di automobili Codice 6.6.5 6.6.5.1 6.6.5.2 6.6.5.3 6.6.5.4 6.6.5.5 Avaria dei dispositivi di sollevamento e abbassamento, delle passerelle e dei ponticelli di passaggio Avaria delle calzatoie o delle guide per le ruote, della maniglia a manovella Sponde di testa e ponticelli di passaggio -se presenti- non rialzati né assicurati Piano di carico superiore, dispositivo indicatore non inserito Piano di carico superiore non assicurato 6.6.5.9 6.6.5.10 6.6.6 Il piano superiore non poggia sulle camme di appoggio (è sospeso per i cavi) Il piano superiore è caricato e non rispetta completamente il profilo limite di carico Passerelle sopra agli assi centrali non manovrabili liberamente sui carri carichi • Distanza ≤ 100 mm tra le ruote del veicolo e le passerelle Avaria meccanica dell’appoggio e del fissaggio alle piastre intercomunicanti degli assi centrali • Deformate, rotte, crettate, parti mancanti - Carro vuoto - Carro carico Valvole non chiuse e non bloccate 6.6.6.1 - carri vuoti 6.6.5.6 6.6.5.7 6.6.5.8 Carri con scarico automatico Anormalità / Criteri / Indizi 6.6.6.2 6.6.7 Carro con attrezzature d’ancoraggio 6.6.7.1 (per es. Snps, Roos, Ealos) - carri carichi Attrezzature d’ancoraggio inutilizzabili, non perfettamente fissate, insufficienti o non bloccate Provvedimenti Classe di difetto K 4 M 3 Rimediare. Se impossibile: Scartare Assicurare 4 Assicurare. Se impossibile: Scartare Rimediare. Se impossibile: Scartare Scartare 5 Rimediare. Se impossibile: Scartare 5 K Scartare 4 5 Chiudere e bloccare. Se impossibile: K 3 Chiudere e bloccare. Se impossibile: Scartare 4 Rimediare. Se impossibile: assicurare + K 4 4 5 5 01.01.2012 Appendice 1 - 53 - Carico Codic e Carichi ed unità di carico 7 Carico in generale Ripartizione del carico sul carro 7.1 Provvedimenti Carico visibilmente spostato • legature strappate • carico fuori dai dispositivi di arresto • carico non centrato Carico non correttamente ripartito (3.3) telaio non orizzontale • differente altezza dei repulsori (3.5) • differente distanza staffa molle/telaio (3.5) • flessione importante del telaio del carro (3.4) Pacchi, fasci, balle, cataste sconnessi, non correttamente legati (1.5) Scartare 5 Scartare 5 Scartare 4 Insufficiente legatura in unità di piccoli oggetti cilindrici (1.5) Scartare 4 7.1.5.1 Superamento non autorizzato del profilo limite di carico (4.1) Scartare 5 7.1.5.2 Superamento del profilo limite di carico non segnalato • modello U mancante Ridotti • carico che oltrepassa la traversa di testa (4.2) Scartare 5 Scartare 5 Superati (3.2) criterio visivo: • differente altezza dei respingenti • distanza staffa della molla/telaio troppo piccola Superati (3.2) constatazione mediante: • dati della spedizione superiori ai limiti di carico iscritti • dispositivi di misurazione, apparecchi diagnostici Scartare, Dopo aver riposizionato il carico: K Scartare, Dopo aver riposizionato il carico: K 5 Distanze orizzontali e verticali (spazi liberi) tra i carichi o tra carico e carro scudo non rispettate (4.3) Scartare 5 7.1.1 7.1.2 Condizionamento, assicurazione del carico 7.1.3 Ingombro massimo ammissibile del carico 7.1.5 7.1.4 Spazi da lasciare liberi 7.1.6 Limiti massimi di carico 7.1.7 7.1.7.1 7.1.7.1 Carro scudo Anormalità / Criteri / Indizi Classe di difetto 5 7.1.8 01.01.2012 - 54 - Carico Codice Copertone, reti 7.1.9 Anormalità / Criteri / Indizi Appendice 1 Provvedimenti Fissaggio insufficiente, difettoso o effettuato mediante elementi di fissaggio non conformi alle Direttive di Carico (6.1, 6.2) Rimediare. Se impossibile: Scartare Classe di difetto 4 Mezzi per l’assicurazione del carico 7.2 Pareti o sponde del carro 7.2.1 Carico che oltrepassa le pareti e le sponde del carro ed è insufficientemente assicurato (5.4.1) Scartare 5 7.2.2 Carico che poggia sulle pareti, i bordi o le porte ostacolando il loro funzionamento, suscettibile di danneggiarle o che presenta un rischio per la circolazione (2.3) Scartare 4 Carico insufficientemente assicurato dagli stanti (2.5 e 5.4.1) Scartare 5 7.2.3.2 Assenza delle legature necessarie tra Scartare stanti laterali contrapposti (2.5) 5 7.2.3.3 Carico appoggiato che deforma gli stanti (2.5) Scartare 5 7.2.3.4 Carico in appoggio pesante e/o suscettibile di danneggiare gli stanti laterali nel caso di spostamento longitudinale (2.5) Scartare 4 7.2.4 Non conformi (5.4.3) - insufficienti - inefficaci - non correttamente fissati al pavimento Scartare 5 7.2.5 Non conformi (5.4.4, 5.5.4) 7.2.5.1 - materiali non idonei o non omologati Scartare 5 7.2.5.2 - fissaggio non corretto od insufficiente 5 7.2.5.3 - allentate Stanti Mezzi di assicurazione fissati con chiodi Legature per l’assicurazione diretta e indiretta 7.2.3 7.2.3.1 Rimediare. Se impossibile: Scartare Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 Appendice 1 - 55 - Carico Intercalari puntoni e selle Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto 7.2.6 7.2.6.1 Non conforme (5.5.5, 5.6.2, 5.8.1) - danneggiati - non adatti - insufficienti - mal disposti - sconnessi Scartare 5 7.2.6.2 Presenti ma non necessari Rimediare 3 Residui di carico 7.2.7 Residui di carico non rimossi possono nuocere alla sicurezza 5 Tipi di carico e assicurazione del carico 7.3 Rimuovere. Se impossibile scartare In generale 7.3.1 Scartare 5 Merce che può essere sollevata dagli spostamenti d’aria (ad es. rottami metallici leggeri, tavole leggere) 7.3.2 Carico instabile o male assicurato (5.1) Merce non od insufficientemente coperta (5.2.1, 5.3.2) Scartare 5 Merce (tralicci, trucioli metallici, ecc) che possono cadere (vibrazioni, urti) 7.3.3 7.3.3.1 Distanza insufficiente tra la merce ed il bordo superiore delle pareti del carro (5.2.2) • merci che superano i bordi superiori Carico con cumulo troppo alto (5.3.1) Scartare 5 Scartare 5 Sovrapposizione non corretta (5.8) - ripartizione irregolare sul pavimento - troppo alta - accatastamento inammissibile - legatura insufficiente - distanze insufficienti tra un carico suscettibile di oscillare ed il profilo limite di carico - carichi cilindrici non sufficientemente assicurati Scartare 5 7.3.3.2 7.3.4 Merci sovrapposte 01.01.2012 Appendice 1 - 56 - Carico Codice Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti Classe di difetto Carico con superficie d’appoggio insufficiente e che può danneggiare il pavimento del carro 7.3.5 7.3.5.1 Intercalari insufficienti o assenti (2.2) • pavimento danneggiati K 3 Carico concentrato su carro pianale 7.3.5.2 Carico eccessivamente concentrato (3.4) Scartare 5 - intercalari esistenti, materiale inappropriato - intercalari esistenti, dimensioni insufficienti Carico che può ribaltarsi 7.3.6 Non assicurato contro il ribaltamento (5.7) Scartare 5 Carico inclinato 7.3.7 Non puntellato in modo affidabile (5.7) Scartare 5 Carico che può rotolare 7.3.8 Insufficiente assicurazione contro il rotolamento (5.6.1, 5.6.2) Scartare 5 Appoggia su dispositivi non appropriati (5.5.1) Scartare 4 Scartare 5 Scartare 3 Scartare 4 Carico che può slittare longitudinalmente 7.3.9 7.3.9.1 - intercalari - guide - slitte 7.3.9.2 Guida laterale non presente o insufficiente con rischio di superamento del profilo limite di carico o dei limiti di carico (5.5) 7.3.9.3 Mancanza dello spazio libero necessario (5.5.2) 7.3.9.4 Mancanza di limitazione agli slittamenti necessari (5.5.3) Appendice 1 - 57 - Carico Codice Anormalità / Criteri / Indizi Merci speciali 7.4 Veicoli, macchinari su ruote o su cingoli 7.4.1 Zeppatura e o sistemi di assicurazione inidonei (5.6.3) Elementi mobili di veicoli e di macchinari 7.4.2 Non correttamente immobilizzati 7.4.2.1 - senza rischio di superamento del profilo limite di carico 7.4.2.2 - con rischio di superamento del profilo limite di carico Carico che poggia su più carri 7.4.3 Modalità di carico/di assicurazione non conforme (5.9) Elementi costituenti le U.T.I. in particolare per il trasporto verticale o orizzontale 7.5 Classe di difetto Rimediare. Se impossibile: Scartare 5 Rimediare. Se impossibile: Scartare Scartare 3 Scartare 5 5 Dispositivo di bloccaggio delle zampe Legare con filo d’appoggio inefficace, mancante, di ferro. Se difettoso impossibile: Scartare Porte di testa delle UTI non completamente chiuse o fissate (salvo il caso di porte caricate l’una contro l’altra) 4 7.5.2.1 - Porte non chiuse 5 7.5.2.2 - Una sola chiusura efficiente per UTI e per porta - Nessuna chiusura efficiente per UTI e per porta Chiudere. Se impossibile: Scartare Rimediare Rimediare 5 Scartare 5 K K Se non è possibile il trasporto in sicurezza Scartare 3 5 7.5.1 7.5.2 7.5.2.3 Elementi per il fissaggio delle U.T.I. sul carro Provvedimenti 3 7.6 7.6.1 Pezzo d’angolo inferiore danneggiato 7.6.2 7.6.2.1 7.6.2.2 Selletta deformata, danneggiata - su carro vuoto - su carro carico 31.01.2008 Appendice 1 - 58 - Carico Carico delle U.T.I. Codice Anormalità / Criteri / Indizi 7.6.3 Perno di aggancio del semirimorchio non bloccato nella selletta 7.6.4 Selletta non utilizzata e non bloccata 7.6.5 Volantino di movimentazione della selletta non bloccato, ed eventualmente fuori profilo limite 7.6.6 Elementi mobili (p. es. caviglie mobili, maniglie per manovratori) 7.6.6.1 Senza rischio di eccedenza del profilo limite 7.6.6.2 Con rischio di eccedenza del profilo limite 7.6.7 Gli elementi anti-urto delle sellette deformati 7.6.7.1 Provvedimenti Bloccare. Se impossibile: Scartare Mettere in posizione e bloccare. Se impossibile assicurare provvisoriament e+K Rimediare. Se impossibile: Scartare Classe di difetto 5 3 4 Rimediare. Se impossibile: Assicurare Rimediare. Se impossibile: Scartare 3 Carro carico Scartare 5 7.6.7.2 Carro vuoto K, chiudere il rubinetto d’isolamento di emergenza 4 7.7 7.7.1 U.T.I. troppo pesante per il carro Scartare 5 7.7.2 I pezzi d’angolo non sono tutti impegnati dalle rispettive caviglie Scartare 5 7.7.3 Caviglie delle piastre di appoggio ribaltabili non rialzate ne assicurate Rialzare e assicurare. Se impossibile: Scartare 5 7.7.4 Sospensioni pneumatiche del semirimorchio non sgonfie Sgonfiare. Se impossibile: Scartare 5 5 31.01.2008 Appendice 1 - 59 - Carico Codice Classe di difetto 3 Anormalità / Criteri / Indizi Provvedimenti 7.7.5 Semi-rimorchi: barre anti-incastro mobili non rialzate e non in posizione, se il tipo di costruzione lo permette, senza contatto con il carro portante Rimediare, alzare mettere in posizione e bloccare 7.7.6 Semi-rimorchio con codifica P: Contatto fra parti del semirimorchio ed il carro eccettuate ruote e selletta Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 7.7.7 Semi-rimorchi con codificazione N: caricati su carri con codice di compatibilità N (tecnica Novatrans) Le parti dl semi-rimorchio (se non attraverso le ruote, le slitte e i longheroni appositi) a contatto con il carro portante. Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 7.7.8 Zeppatura non corretta delle ruote del semirimorchio Rimediare. Se impossibile: Scartare 4 7.7.9 Spostamento del carico nella U.T.I. Scartare 5 • deformazione del telone 7.8 Marcatura codificata nel trasporto intermodale 7.8.1 Codifica scaduta o illeggibile Scartare 5 7.8.2 Assenza di codifica del carro per il trasporto di U.T.I. autorizzate Scartare 5 Assenza della targa di approvazione CSC Scartare 4 Unità di Carico 7.8.3 (UTI) 01.01.2012 - 60 - ― riservato ― 31.01.2008 - 61 - Appendice 2 Definizione delle classi di difetto Classe di difetto 1 Definizione Difetti senza importanza, senza incidenza sull'attitudine al trasporto e sulla sicurezza della circolazione Valore del difetto 0,002 Non considerato nel sistema QMS 2 Difetti con una modesta incidenza sull'attitudine al trasporto 0,05 3 Non considerato nel sistema QMS Difetti minori 0,125 Difetti con incidenza notevole sulla attitudine a circolare e difetti con incidenza sulla utilizzazione dei carri (mancanza di iscrizioni, iscrizioni errate) 4 Difetti maggiori 0,4 5 Difetti per i quali l'attitudine al trasporto non è più assicurata o che possono presentare un rischio per la circolazione. Difetti che possono comportare danni alle persone (Personale che opera sui carri) Difetti critici 1,0 Difetti con conseguenze considerevoli per la sicurezza della circolazione e difetti che presentano un pericolo immediato per la sicurezza della circolazione. 31.01.2008 - 62 - — riservato — Appendice 2 Appendice 3 - 63 - Ordine di grandezza dei campioni secondo ISO 2859 - Parte 1 Estratto della Tavola I: lettere indicanti l’ordine di grandezza dei campioni Popolazione 2 9 16 26 51 91 151 281 501 1201 3201 10001 35001 150001 500001 a a a a a a a a a a a a a a a 8 15 25 50 90 150 280 500 1200 3200 10000 35000 150000 500000 l’infinito Livello di controllo generale I II III A A B A B C B C D C D E C E F D F G E G H F H J G J K H K L J L M K M N L N P M P Q N Q R Estratto della Tavola II – A direttive di campionamento semplice per prove e controlli normali Lettere di identificazione A B C D E F G H J K L M N P Q R NQA Dimensione del campione 2 3 5 8 13 20 32 50 80 125 200 315 500 800 1250 2000 1 2,5 Soglia di accettazione per classe di difetto 5 classe di difetto 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 2 1 3 2 5 3 7 5 13 7 17 - 31.01.2008 Appendice 3 - 64 - Esempio I - Procedura per l’inclusione di un treno nell’accordo di fiducia Controllo della qualità Determinazione del numero dei controlli per un periodo di 3 mesi ( vedi punto 5) Numero dei difetti di classe 4 o 5 raggiunto nel periodo di controllo di 3 mesi consecutivi Accettazione del treno in regime di fiducia (VTS) No No Si Numero dei difetti di classe 4 o 5 raggiunto nel periodo di controllo di 3 mesi consecutivi Proroga del periodo di controllo per la qualità di un mese supplementare Si Esempio II Procedura per l’esclusione di un treno nell’accordo di fiducia Tutti i treni sono in regime di accordo di fiducia (VTS) Treno considerato non conforme Pericolo per la sicurezza dell’esercizio, controlli di la qualità, rapporti Si etc. di difetto, proteste Vedere “Accettazione dei treni per il regime di fiducia” (VTS) No Treno rimane in regime di fiducia (VTS) Si Misure correttive No Esclusione del treno dal regime di fiducia (VTS) Decisione individual e di una IF Si Oggetto di misure correttive raggiunte Trattamento specifico dei carri (frontiera) Dettaglio dei provvedimenti sui carri di volta in volta. 31.01.2008 Appendice 3 Rapporto relativo all’ ”Incorporazione dei treni nell’accordo” Relazione IF 1 – IF 2 – IF 3 – IF 4 e senso inverso nel 2007 Treno Origine e destino del treno Numero medio dei carri Giorno di circolazione per settimana IF che ha effettuato la visita tecnica di scambio Luogo della visita tecnica di scambio Controllo teorico (3 mesi) Controllo teorico per mese Soglia d’accettazione max per cl. di difetto 4 in 3 mesi Soglia d’accettazione max per cl. di difetto 5 in 3 mesi IF che ha effettuato il controllo per la qualità Numero Numero dei carri visitati Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre cl. difetto 4 cl. difetto 5 Osservazioni L’incorporazione del treno dentro l’accordo è accettata 31.01.2008 IF 1 IF 2 IF 3 IF 4 Data della firma Data della firma Data della firma Data della firma - 66 - Appendice 3 Codice di difetto, classe, quantità, breve descrizione Codice secondo Allegato 9 CUU Classe difetto Quantità Breve descrizione 31.01.2008 Appendice 4 Verifica della quota qR Il bordino della ruota deve presentare un valore della quota qR sempre superiore a 6,5 mm e nessun spigolo o sbavatura sul suo profilo esterno, a distanza maggiore di 2 mm dalla sommità del bordino. Figura 1 Profilo ammissibile della parte esterna del bordino - 68 - Appendice 4 Figura 3 Bordino di ruota accettabile Bordino di ruota non accettabile Figura 4 Bordino di ruota con spigoli vivi o con formazione di sbavature Bordino di ruota accettabile Bordino di ruota non accettabile Appendice 5 69 Codice 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.1.4 1.1.5 1.1.6 1.2.1 Carri Tutti i carri Tutti i carri 1.2.2.1 1.2.2.2 1.3.1 1.3.2 Tutti i carri Organo Spessore del cerchione Cerchione Cerchione Ruota cerchiata Cerchione Cerchietto di sicurezza Corone cerchione (ruota monoblocco) Corone cerchione (ruota monoblocco) salvo ruote con suole in ghisa e la cui marcatura indica che possono sopportare forti sollecitazioni termiche Corone cerchione (ruota monoblocco) salvo ruote con suole in ghisa e la cui marcatura indica che possono sopportare forti sollecitazioni termiche Cerchione Superficie di rotolamento 1.3.3.1 1.3.3.2 1.3.4.1 Superficie di rotolamento Superficie di rotolamento Superficie di rotolamento 1.3.4.2 1.3.4.4 1.3.4.3 Superficie di rotolamento 1.3.5 1.3.6.1 Superficie di rotolamento Superficie di rotolamento 1.3.6.2 Superficie di rotolamento Superficie di rotolamento Esigenze per la qualità Rispetto delle quote Né rotto, né fessurato Serrato, non ruotato, suono chiaro, presenza di ruggine ≤ 1/3 della circonferenza Marcature di controllo chiaramente identificabili Serrato, non spostato lateralmente Presente, non fessurato, non rotto, Linea di fede del limite d’usura visibile con la sua intera sezione trasversale Senza surriscaldamento termico dovuto a frenatura Criteri di 1) controllo CV, M CV, SM CV, SM Classe di difetto 4 5 5 CV CV, SM CV CV 4 5 5 4 CV 4 Rispetto delle tolleranze in caso di surriscaldamento termico dovuto a frenatura CV, M 5 Larghezza del cerchione rispettata Assenza di schiacciamento sulla superficie di rotolamento Assenza d’irregolarità della superficie di contatto e assenza di sbavature irregolari della corona cerchione Ruota Ø ≥ 630 mm, senza sfaccettature > 60 mm Ruota Ø < 630 mm, senza sfaccettature > 30 mm Ruota Ø > 630 mm, assenza di riporto di metallo > 60 mm di lunghezza o > 1 mm di profondità Nessun riporto di metallo > 10 mm di lunghezza o < 1 mm di profondità Ruota Ø < 630 mm assenza di riporto di metallo > 30 mm di lunghezza o > 1 mm di profondità Assenza di cavità nè scagliature > 60 mm Assenza di cricche sul bordo laterale della superficie di rotolamento/ piano laterale della superficie di rotolamento Assenza di intagli con fondo a spigolo vivo sulle facce laterali (cerchione e coronacerchione) ad eccezione delle marcature di costruzione CV, M CV 4 4 CV, M CV, M CV, M 4 4 4 CV 3 CV 4 CV, M CV 4 5 CV 4 Catalogo dei controlli secondo l’Appendice 1 1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 31.01.2008 Appendice 5 70 Codice Carri 1.3.7 Facce laterali della superficie di rotolamento Bordino Bordino Bordino Bordino 1.4.1 1.4.2 1.4.3 1.4.4 Tutti i carri 1.5.1 Tuffi i carri Corpo ruota 1.5.2 1.6.1 Tutti i carri Corpo ruota Assile 1.6.2 Tutti i carri Assile 1.6.3 Tutti i carri Assile 1.7.1 Tutti i carri 1.7.2 1) Organo Ruota Ruota e suo intorno Esigenze per la qualità Assenza di grasso, assenza di vernice, salvo le 4 marcature di controllo Altezza Sh rispettata Spessore del bordino rispettato, senza spigolo vivo Quota qR rispettata, senza spigolo vivo Assenza di sbavature o di spigoli sulla faccia attiva ad una distanza h >2 mm dalla sommità del bordino Senza fessurazioni, assenza di difetti riparati mediante saldatura Senza rotture né fessurazioni della razza o della corona Non avariato, senza tracce di sfregamento solcature di profondità > 1 mm senza spigolo vivo Non avariato, senza tracce di sfregamento (solcature) a spigolo vivo ≥ 1 mm Senza parti che sfregano sull’assile, Verificare anche 1.6.1 e 1.6.2 Senza spostamenti laterali sull’assile; “E” conforme Presenza di uno al massimo dei criteri di seguito descritti su una ruota o nel suo intorno: copiglia del perno del triangolo del freno tranciata, rottura della staffa di sicurezza del triangolo del freno (cf. anche codice 3.1.2), lucentezza delle rondelle dei perni dei triangoli del freno, zone lucide sulle molle interne (molla di carico) (cf. anche codice 2.5) perdita o allentamento degli ancoraggi a “T” (cf. anche codice 2.5.5) sui carrelli Y 25 fessurazioni o distacco delle piastre d’usura al manganese applicate alle guide dei parasala (vedi anche punto 4.4.2) vedere anche codice 1.3.2 Criteri di 1) controllo Classe di difetto CV 5 CV, M CV, M CV, M CV, M 4 5 5 5 CV 5 CV CV, M 5 5 CV, M 4 CV 4 CV, M 5 Verificare 4 CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 71 Codice Carri Organo Esigenze per la qualità 1.8.1 1.8.2 1.8.3 Tuffi i carri Corpo della Boccola Corpo della Boccola Boccola Boccola a tenuta Non ruotata, non danneggiata, guida dell’assile assicurata Boccola non surriscaldata 2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4.1 Tuffi i carri Foglie della molla Foglie della molla Foglie della molla Foglie della molla spostate rispetto alla staffa < 10 mm Foglia madre né rotta, né visibilmente crettata Nessuna parte di foglia mancante Foglie senza rotture ad una distanza < 1/4 dal centro della staffa Foglie intermedie integre Distanza ≥ 15 mm tra la staffa e la parte della cassa o telaio, assenza di tracce recenti di contatto Integra, serrata, cuneo presente ed efficace Fessurate o rotte in modo non visibile Non rotta nella staffa (nessuna lama della molla in contatto su oltre il 50 % della sua lunghezza) Foglie non slittate longitudinalmente oltre 10 mm Foglie non spostate longitudinalmente Integra, serrata, cuneo efficace Codolo della staffa della molla apposto nel suo alloggiamento Posizionato nel suo alloggiamento Presenti, non spostati, intatti, non sganciati Presente, non fuoruscito, con dispositivi di assicurazione Non usurato, né troppo lungo Non rotta 2.1.4.2 2.1.5 2.1.6 2.2.1.1 2.2.1.2 2.2.2.1 2.2.2.2 2.2.3 2.3.1 Foglie della molla Molla a balestra Tutti i carri Tutti i carri 2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.4.4 2.5.1 Tutti i carri 2.5.2.1 Carri vuoti 2.5.2.2 Carri carichi 2.5.3.1 2.5.3.2 Tutti i carri Tutti i carri Staffa della molla a balestra Molla parabolica Molla parabolica Molla parabolica Molla parabolica Staffa della Molla parabolica Molla elicoidale Codolo della staffa della molla Bielletta, anello Perno Anello di sospensione Molle elicoidali: molla principale I molla di tara Molle elicoidali: molla addizionale I molla di carico Molle elicoidali: molla addizionale I molla di carico Anelli dell’ammortizzatore per carrello Anelli dell’ammortizzatore per carrello Criteri di 1) controllo CV CV CV, controllo manuale CV, M CV CV CV, M Classe di difetto 4 5 5 4 5 4 4 CV, M CV M 3 5 CV CV CV 5 5 5 CV, M CV CV CV 4 3 5 5 CV CV CV CV CV 5 5 5 4 5 In posizione, non rotta CV 3 In posizione, non rotta CV 5 Nessun anello mancante, rotto, danneggiato o inutilizzabile CV 3 Al massimo un anello mancante, rotto, danneggiato o CV 5 inutilizzabile 1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 72 Codice 2.5.4.1 Carri Tutti i carri 2.5.4.2 2.5.5 Tuffi i carri Tutti i carri CV 5 Ancoraggio a T CV 3 Sospensione Senza tracce recenti di contatto CV 5 Timoneria del freno Nessuna parte pendente o mancante Verificare anche 1.6.1, 1.6.2 e 1.6.3 Presente ed in buono stato CV 4 CV 4 Utilizzabile Posizione certa Manovrabile CF CV, azionare CF 3 3 3 Presente, senza rotture CV 3 CV, M 3 CV, M 3 Elementi di attrito Condotta generale Presente, non rotta, con spessore superiore al minimo richiesto Presente, assenza di fessurazioni a partire dalla superficie d’attrito fino al bordo della lamiera di rinforzo. Assenza di sfaldamenti del materiale d per oltre ¼ della lunghezza suola. Spessore superiore al minimo richiesto. Nessun distacco del materiale di attrito dalla lamiera di supporto > 25 mm e nessun cretto > 25 mm nel senso della circonferenza della ruota. Non debordanti lateralmente Utilizzabile CV CV 4 4 Semiaccoppiamento del freno Semiaccoppiamento del freno Presenti, in buono stato Agganciati, uno soltanto accoppiato CV CV 3 3 Falso accoppiamento del freno Presente, utilizzabile CV 3 Freno pneumatico In caso d’isolamento: etichettare regolarmente CV 3 Rubinetto d’isolamento del freno Rubinetto d’isolamento del freno Maniglia di cambiamento di regime: vuoto/carico, G/P Comando della valvola di scarico 3.2.2 Tutti i carri -riservatoTutti i carri Tuffi i carri 3.3.2.3 3.3.3 -riservatoTutti i carri 3.3.4 Suola del freno in ghisa Suola del freno in materiale composito 3.2.3 3.3.1.1 3.3.1.2 3.3.2.1 3.3.2.2 Classe di difetto 3 3.1.3.1 3.1.3.2 3.1.4 Tuffi i carri Criteri di 1) controllo CV Staffa di sicurezza 3.2.1 Esigenze per la qualità Nessun supporto presenta tracce di contatto o è in contatto con il telaio del carrello Non più di un supporto presenta tracce di contatto o è in contatto con il telaio del carrello Presente, avvitatura serrata 3.1.2 3.1.5 1) Un supporto di molla per carrello Supporto di molla 2.5.6 3.1.1 Organo CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 73 Codice 3.3.5.1 3.3.5.2 3.4.1 3.4.2 Organo Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Rubinetto di testata Rubinetto di testata, dispositivo d’arresto Lamiera parascintille Lamiera parascintille Utilizzabile, a tenuta, non piegato, maniglia presente Presente, visibilmente in buono stato Presente, non forata per corrosione Correttamente fissata CV, CF CV CV CV 5 4 4 4 Lamiera parascintille Il carro porta la marcatura prevista secondo l’Allegato 11 del CUU punto 2.10, lamiera parascintille autorizzata CV 5 Freno a mano Visibilmente in stato di funzionare NS 3 Telaio Longherone, traversa di testa e traversa intermedia CV CV, M 5 4 Parasala Visibilmente senza deformazioni, né sghembo Non rotti, fessurazioni < ½ della lunghezza dell’ala, fessurazioni longitudinali di lunghezza < 100 mm in corrispondenza del supporto della sospensione, altrove < 150 mm, nessuna fessurazione sulle saldature visibili Non deformato al punto da compromettere la sicurezza CV 5 4.2.2 Parasala Non rotto CV 5 4.2.3.1 Parasala Fissaggio efficace, non allentato CV 5 4.2.3.2 Parasala Fissaggio nessun bullone o chiodo allentato CV 3 4.2.4.1 Parasala Senza fessurazioni su oltre 1/4 della sezione orizzontale CV, M 4 4.2.4.2 Parasala Senza fessurazioni CV 3 4.2.4.3 Parasala Senza fessurazioni in prossimità o in direzione di un punto di fissaggio Presente, non rotto, nè visibilmente deformato. CV 5 CV 4 3.4.3 3.5.1 4.1.1 4.1.2 4.2.1 4.3.1 1) Carri Tutti i carri Per trasporti di materie pericolose in carri ad assi per le quali il RID prescrive la presenza di lamiere parascintille Tutti i carri equipaggiati Tutti i carri Tutti i carri Tutti i carri Traversino CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 31.01.2008 Appendice 5 74 Codice 4.4.1.1 4.4.1.2 4.4.1.3 4.4.2 4.5.1 4.6.1 4.6.2.1 4.6.2.2 4.7.1 4.7.2 4.7.3.1 4.7.3.2 4.8.1.1 4.8.1.2 4.8.2 4.9.1 Tutti i carri Tutti i carri con carrelli Y Tutti i carri equipaggiati Tutti i carri Tutti i carri Tutti i carri con carrello Y Tutti i carri con carrello Y Tutti i carri Tutti i carri 5.1.1 Tutti i carri 5.1.2 5.2.1 Tutti i carri 5.2.2.1 5.2.2.2 5.2.3.1 5.2.3.2 1) Carri Organo Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto guida del parasala (carro a carrelli) guida del parasala (Carro a carrelli) guida del parasala (Carro ad assi) Piastra d’usura al manganese Nessuna guida mancante per asse Non più di una guida mancante per asse Presenti Fissata, presente CV CV CV CV 3 4 5 4 Supporto della sospensione In buono stato, correttamente fissato CV 5 Collegamento carrello / telaio Intatto, non spostato, elementi di collegamento e di fissaggio presenti ed efficienti Tutte presenti, non avariate, ben fissate Almeno una presente ed efficiente Non rotto, non visibilmente deformato Nessun elemento costitutivo rotto Nessun bullone mancante/rotto del fissaggio dei longheroni interni Almeno due bulloni mancanti/rotti del fissaggio dei longheroni interni nello stesso asse Non rotto (senza parti mancanti) Non rotto (con parti mancanti) Nessuna molla rotta Non lubrificata CV 5 CV CV CV CV CV 3 3 4 5 3 CV 5 CV CV CV CV 4 5 4 4 Visibilmente dello stesso tipo CV 4 Nelle tolleranze Presente, non rotto, deformato ma funzionale, piatto rettangolare non ruotato Non più di 1/3 di chiodi o bulloni allentati Nessun chiodo o bullone allentato Ingrassata CV, M CV 5 5 CV CV CV 4 3 5 Assenza di striature CV 5 Treccia di messa a terra Treccia di messa a terra Telaio del carrello Telaio del carrello Assemblaggio del telaio del carrello Assemblaggio del telaio del carrello Pattino Pattino MoIla del pattino Superficie di attrito del sistema ammortizzatore Tipo di respingente a una estremità del carro Altezza dei respingenti Piatto del respingente Piatto del respingente Piatto del respingente Superficie di contatto dei piatti dei respingenti Superficie di contatto dei piatti dei respingenti CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 75 Codice 5.3.1 5.3.2 5.3.3 5.4.1 5.4.2 5.4.3 5.4.4.1 5.4.4.2 5.4.4.3 5.5.1 5.5.2 5.5.3 5.6.1 5.6.2 5.6.3 5.7.1.1 5.7.1.2 5.7.2. 5.8.1 5.8.2 1) Carri Tutti i carri Tutti i carri Tuffi i carri carri contrassegnati carri contrassegnati Tutti i carri Tutti i carri - riservato Tutti i carri Organo Asta cava Asta cava Asta cava Custodia Custodia Custodia Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto CV CV CV CV CV CV, M 5 5 5 5 5 5 CV, CA CV, CA CV, CA CV, M 5 3 3 4 Elementi antiurto Presente, non rotta Nessuna fessurazione nella zona di raccordo con il piatto Funzione non alterata (lubrificata) Presente, non rotta Nessuna fessurazione nella zona di raccordo con la base Nessuna fessurazione longitudinale da non assicurare più la guida dell’asta cava Serrati (meno di 2 bulloni allentati) Presenza di tutti i bulloni Serrati ( meno di 1 bullone allentato) Efficiente, quote rispettate, non rotto, nessun respingente comprimibile a mano per non oltre 15 mm o nessuno di due respingenti comprimibile non sollecitati CV 5 Marcatura per gli elementi antiurto Presente, visibile e in buono stato CV 4 Tenditore di aggancio Dispositivo di riposo del tenditore Maniglia del tenditore Gancio di trazione Gancio di trazione Presente, non danneggiato, completo Presente, utilizzabile, non avariato Agganciata Utilizzabile, non rotto né fessurato Non ruotato CV CV CV CV CV 3 3 3 3 3 Altri organi e dispositivi di trazione Presenti, non rotti né fessurati, nessuna sporgenza anormale Accoppiati correttamente nel treno CV 4 CV 4 Bulloni di fissaggio custodia Bulloni di fissaggio custodia Bulloni di fissaggio custodia Molleggio del respingente Agganci CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 76 Codice 5.9.1 5.9.2 6.1.1.1 6.1.1.2 6.1.1.3 6.1.1.4 6.1.1.5 6.1.1.6 6.1.1.7 Carri Tutti i carri Carri con il codice di scambio della prima cifra del numero da 0 a 3 Carri con regime di scambio 41, 43,45,81,83 o 85 Tuffi i carri Carri cisterna Ammortizzatori a lunga corsa Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Efficienti, elemento scorrevole in posizione mediana, intatto Presente Presente, leggibile, completo Presente, leggibile CV 4 CV CV CV 4 4 4 Contrassegno di accordo Presente, leggibile, completo CV 4 - Tara - Massa frenata del freno a mano - Limiti di carico - Capacità autorizzata Presente, leggibile, completa Presente, leggibile, completa Presenti, leggibili, completi Presente, leggibile, completa CV CV CV CV 4 4 4 4 CV 4 Segnalazione dei punti di pericolo - Numero del carro Marcatura ”RIV” o un contrassegno d’ammissione (TEN-G1, sigla del Paese nel cartiglio di omologazione) 6.1.1.8 - riservato - 6.1.1.9 Tuffi i carri - Lunghezza esclusi i respingenti Presente, leggibile, completa CV 4 6.1.1.10 Carri muniti di scale - riservato - riservato - riservato Tutti i carri - Avviso di alta tensione Presente, e riconoscibile CV 4 - Iscrizione di revisione Revisione, eventualmente + 3M, se iscritto Revisione, eventualmente + 3 M, se iscritto Ossatura della cassa Presente, leggibile, completa Presenza di modello K, nei 15 giorni prima della scadenza CV CV 3 3 Non scaduta, correttamente etichettato secondo l’appendice 8 Intatta CV 4 CV 3 Ossatura della cassa Senza avarie che compromettono la sicurezza di circolazione CV, M 5 6.1.1.11 6.1.1.12 6.1.1.13 6.1.2.1 6.1.2.2 6.1.2.3 6.1.3.1 6.1.3.2 1) Organo Tutti i carri interessati CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 77 Codice 6.1.4.1 Carri Tutti i carri interessati 6.1.4.2 6.1.5.1 Tutti i carri interessati 6.1.5.2 6.1.6.1 Organo Pareti Senza avarie che provochino la bagnatura o la perdita di merce Integro, in buono stato CV 4 CV 3 Integro, in buono stato, senza rischio di perdita della merce Completamente chiuse ed assicurate CV 4 CV 5 Presenti, non fuori guida, senza superamento del profilo limite di carico Organi di guida e di chiusura in buono stato Organi di guida e di chiusura senza avarie che compromettono la sicurezza o che possono causare perdita di merce Intatte CV, M 5 CV CV 3 5 CV 3 Senza avarie che compromettono la sicurezza di circolazione Utilizzabili CV 5 CV 4 Presenti (se manifestamente necessari) Senza avarie compromettenti la sicurezza del personale, non danneggiati, deformazione in tolleranza Presenti, senza avarie compromettenti la sicurezza del personale, non danneggiati, deformazione in tolleranza Correttamente fissati CV CV, M 4 4 CV, M 4 CV 4 Presenti CV 3 Presenti secondo le iscrizioni Assicurati Presenti, utilizzabili Presenti, senza avarie Senza avarie, utilizzabili, non riparabili Presenti, senza avarie Senza avarie che compromettano la sicurezza e la conservazione della merce o che impegnino il profilo limite CV CV CV CV CV CV CV, M 3 4 3 3 5 3 5 Pavimento Porte e pareti scorrevoli Porte e pareti scorrevoli 6.1.6.3 6.1.6.4 Porte e pareti scorrevoli Porte e pareti scorrevoli E, Ea 6.1.6.6 6.1.7.1 Porte Porte Tutti i carri 6.1.7.2 6.1.7.3 Montatoi, scale, passerelle, maniglie e mancorrenti Marciapiedi Marciapiedi 6.1.7.4 Maniglie 6.1.7.5 Pannelli per iscrizioni, pannelli ribaltabili, porta-etichette Pannelli per iscrizioni, pannelli ribaltabili, porta-etichette Accessori amovibili Accessori amovibili Porta-segnali, occhielli per corde Equipaggiamenti interni Equipaggiamenti interni Portelli d’areazione Portelli d’aerazione 6.1.7.6 6.1.7.7 6.1.7.8 6.1.7.9 6.1.8.1 6.1.8.2 6.2.1.1 6.2.1.2 1) Carri coperti Carri coperti Carri coperti Classe di difetto 3 Integre, in buono stato 6.1.6.2 6.1.6.5 Criteri di 1) controllo CV Pareti Pavimento Tutti i carri interessati Esigenze per la qualità CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento 01.01.2012 dell’organo) Appendice 5 78 Codice Carri 6.2.2.1 6.2.2.2 6.2.3 6.2.4.1 6.2.4.2 6.2.4.3 6.3.1.1 Carri ad alte sponde 6.3.1.2 6.3.1.3 6.3.2.1 Tutti i carri 6.3.2.2 6.3.3.1 6.3.3.2 6.4.1.1 6.4.1.2 Carri pianali Organo Forcella di manovra a cremagliera Forcella di manovra a cremagliera Imperiale Gocciolatoio Tetto apribile Tetto apribile Organi visibili di comando e di bloccaggio Sponde laterali o pareti di testa oscillanti Sponde laterali o pareti di testa oscillanti Sponde laterali o pareti di testa oscillanti Organi di chiusura e di comando delle pareti di testa oscillanti (per es. perni, alberi a camme, gancio d’arresto e supporto d’albero) Organi di chiusura e di comando delle pareti di testa oscillanti (per es. perni, alberi a camme, gancio d’arresto e supporto d’albero) Profilo superiore delle sponde Profilo superiore delle sponde 6.4.1.3 6.4.1.4 Sponde laterali e di testa abbassate Sponde laterali e di testa assicurate (secondo le direttive di carico tabella 3, non ammesse) Sponde laterali e di testa Sponde laterali e di testa 6.4.1.5 Sponde laterali e di testa Agganciata, non deformata, correttamente fissata Senza superamento del profilo limite di carico Senza avarie, a tenuta Presente, integro, senza avarie Assicurato, chiuso Nelle guide Presenti, integri, efficienti Criteri di 1) controllo CV CV, M CV CV CV, M CV CV Classe di difetto 3 5 4 4 5 5 4 Integre, chiuse, a tenuta CV 3 Integre, a tenuta, chiuse. Se danneggiate, senza rischio di perdita di merce Integre, a tenuta, chiuse. Se danneggiate, senza rischio di superamento del profilo limite di carico Integri, senza rotture né fessurazioni, efficienti. CV 4 CV 5 CV 3 Integri, senza rotture né fessurazioni, efficienti. Se avariati I mancanti: assenza di rischi per la sicurezza CV 5 Integro e non deformato Integro e non deformato. Se rotto o deformato; senza rischio di superamento del profilo limite di carico Assicurate Rimontate CV CV 3 5 CV CV 5 5 Non deformate Integre, non deformate. In caso di danneggiamenti o deformazione: senza rischio di perdita di merce Non deformate. Se deformate, senza rischio di superamento del profilo limite di carico CV, M CV 3 4 CV 5 Esigenze per la qualità 1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2006 Appendice 5 79 Codice Carri 6.4.2.1 6.4.2.2 Cerniere, perni, dispositivi di chiusura Cerniere, perni, dispositivi di chiusura 6.4.3.1 6.4.3.4 6.4.3.5 6.4.4.1 Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli) alloggiamenti, supporti e staffe di appoggio Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli) alloggiamenti, supporti e staffe di appoggio Stanti (amovibili, girevoli, scorrevoli) supporti e staffe di appoggio Catene degli stanti Blocco degli stanti Travetti ribaltabili 6.4.4.2 Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Presenti, utilizzabili, senza avarie Presenti, utilizzabili, senza avarie. Se assenti o danneggiati: senza rischio per la sicurezza o senza rischio di perdita di merce Presenti se necessari CV CV 3 4 CV 5 Senza superamento del profilo limite di carico CV 5 Integri CV 4 Agganciate Efficiente Integri CV CV CV 4 4 3 Travetti amovibili Assicurati dagli stanti o dal carico CV 4 Sella del serbatoio Senza fessurazioni> 1/4 della sezione CV, M 4 6.5.1.2 6.5.1.3 Sella del serbatoio Sella del serbatoio CV CV 4 4 6.5.1.4 Sella del serbatoio CV 4 6.5.2.1 6.5.2.2 Serbatoio Serbatoio CV CV 5 4 6.5.2.3 Serbatoio pieno, carico di merci RID CV 5 6.5.2.4 CV 5 6.5.3.1 Serbatoio vuoto, pulito, carico di merci RID Equipaggiamento del serbatoio CV 4 6.5.3.2 Equipaggiamento del serbatoio Senza cretti nei cordoni di saldatura Presenti tutti i chiodi o bulloni di fissaggio del corpo del serbatoio alla sella Presenza del 90% dei chiodi o bulloni di fissaggio del corpo del serbatoio alla sella Ermetico, nessuna fuga, nessuna perdita di merce Nessuna deformazione con spigoli vivi (senza perdite di merce) Data di prova non scaduta, prolungamento del periodo di 3 mesi in caso d’iscrizione “L” sul serbatoio Data di prova non scaduta prolungamento del periodo di 3 mesi in caso d’iscrizione “L” sul serbatoio Rivestimento d’isolamento termico, lamiera para-sole in buono stato Rivestimento d’isolamento termico, lamiera para-sole correttamente fissata CV 5 6.4.3.2 6.4.3.3 6.5.1.1 6.5.4. 1) Organo Carri cisterna - riservato - CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 80 Codice 6.5.5.1 Carri Carri cisterna 6.5.5.2 6.5.5.3 6.5.5.4 6.5.5.5 6.5.5.6 6.5.5.7 6.5.5.8 6.5.5.9 6.5.5.10 6.5.5.11 6.5.5.12 6.5.5.13 6.5.5.14 6.5.6.1 6.5.6.2 6.5.6.3 6.5.7 1) Carri cisterna Organo Armature, Organi di riempimento e di vuotatura inferiori - riservato Valvole o tubi di vuotatura inferiori Tappo di chiusura inferiore (eccetto le tubature d’equilibrio della fase gassosa) carico RID Tappo di chiusura inferiore (eccetto le tubature d’equilibrio della fase gassosa) carico non RID Flangia d’otturazione inferiore Flangia d’otturazione inferiore, carico RID Flangia d’otturazione inferiore, carico non RID Flangia d’otturazione inferiore, Indicatore della saracinesca di fondo, carro carico, oltreché carro vuoto non pulito (carico RID) Indicatore della saracinesca di fondo, carro vuoto, (carico non RID) Bullone di comando d’emergenza della valvola di fondo Organi di riempimento e svuotamento inferiore Organi di riempimento e svuotamento inferiore Apparecchiature, dispositivi di riempimento e vuotatura superiori Coperchio del duomo Altri dispositivi di chiusura superiori Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Nessuna perdita di merce CV 5 Integri Presente e utilizzato CV CV 4 4 Presente, e utilizzato CV 3 presente, stretta Nessun bullone mancate CV CV 4 4 Nessun bullone mancate CV 3 Non più di un bullone mancate CV 4 In posizione chiusa CV 5 In posizione chiusa CV 3 Non avvitato nella massa CV 5 In posizione chiuso CV 5 Sicurezza visibilmente efficace CV 4 Nessuna perdita di merce (eccetto dispositivi d’areazione) CV 5 Presente, chiuso, visibilmente assicurato Correttamente chiusi CV CV 5 4 - riservato CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 81 Codice 6.6.1 6.6.2.1 6.6.2.2 6.6.3.1 6.6.3.2 6.6.3.3 6.6.3.4 6.6.4.1 Carri per es. Rils, Tams per es. S(a)hi per es. S(a)hi per es. Saad per es. Saad Carri ACTS 6.6.4.2 6.6.4.3 6.6.4.4 6.6.4.5 6.6.4.6 6.6.5.1 6.6.5.2 6.6.5.3 6.6.5.4 6.6.5.5 6.6.5.6 6.6.5.7 6.6.5.8 1) Carri per trasporto di automobili Carri per trasporto di automobili carichi Organo Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Copertoni Chiusi, assicurati CV 5 Copertura telescopica Copertura telescopica Traversa di testa mobile Traversa di testa mobile Organi di assicurazione Zeppe di arresto per ruote Telaio girevole Chiusa, assicurata Non fuori guida Integra Correttamente bloccata In condizioni di funzionare Integre Integro CV CV, CA CV CV CV CV CV 5 5 4 5 4 3 4 Sistema di sicurezza che blocca la rotazione del telaio Sistema di sorveglianza pneumatica della sicurezza di rotazione Sistema di sorveglianza pneumatica della sicurezza di rotazione in azione Sicurezza di bloccaggio dal sollevamento dei contenitori Sicurezza di bloccaggio dello spostamento dei contenitori Dispositivi di sollevamento, passerelle intercomunicanti Efficiente, fissato CV 5 In servizio (salvo se etichettato CV 4 Sicurezza di rotazione efficace e assicurata CV 3 Efficiente ed assicurata CV 5 Efficiente CV 5 Integri CV 4 Calzatoie, guide per ruote, manovelle Sponde di testa, ponticelli di passaggio Piano di carico superiore Piano di carico superiore Piano di carico superiore Piano di carico superiore Integre Rialzati e assicurati se presenti Dispositivo indicatore inserito Assicurato Poggia sulle camme di appoggio Nessun superamento del profilo limite di carico CV CV CV CV CV CV 3 4 4 5 5 5 Passerelle sopra agli assi centrali Manovrabili liberamente, distanza tra le ruote del veicolo e le passerelle > 100 mm CV 5 CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 82 Codice 6.6.5.9 6.6.5.10 6.6.6.1 6.6.6.2 6.6.7.1 1) Carri Carri per trasporto di automobili, vuoti Carri per trasporto di automobili, carichi Carri con scarico automatico Carri con scarico automatico carichi Per es:Snps, Roos, Ealos Organo Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Piastre intercomunicanti degli assi centrali Non deformate, ne rotte, ne crettate, senza parti mancanti CV 4 Piastre intercomunicanti degli assi centrali Non deformate, ne rotte, ne crettate, senza parti mancanti CV 5 Valvole Chiuse e assicurate CV 3 Valvole Chiuse e assicurate CV 4 Equipaggiamenti d’ancoraggio inutilizzati Convenientemente e sufficientemente fissati ed assicurati CV, CF 4 CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 Appendice 5 83 Codice Indicazione / Elementi 7.1.1 7.1.2 7.1.3 7.1.4 7.1.5.1 7.1.5.2 7.1.6 7.1.7.1 Carico Ripartizione del carico (3.3) Pacchi, fasci, balle, cataste, pile (1.5) Oggetti cilindrici stretti (1.5) Profilo limite di carico (4.1) Profilo limite di carico Carico che oltrepassa la traversa di testa (4.2) Limite di carico (3.2), criterio visuale 7.1.7.2 Limite di carico (3.2), constatazione 7.1.8 Carro scudo (4.3) 7.1.9 Copertone, reti (6.1, 6.2) 7.2.1 Carico che oltrepassa le pareti o le sponde del carro (5.4.1) Carico in appoggio (2.3) 7.2.2 7.2.3.1 7.2.3.2 7.2.3.3 7.2.3.4 7.2.4 7.2.5.1 7.2.5.2 7.2.5.3 7.2.6.1 7.2.6.2 7.2.7 Carico assicurato dagli stanti (2.5 e 5.4.1) Legatura trasversale degli stanti contrapposti (2.5) Carico che appoggia sugli stanti (2.5) Carichi pesanti o che possono danneggiare gli stanti in caso di spostamento longitudinale (2.5) Zeppatura inchiodata (5.4.3) Legature per l’assicurazione diretta ed indiretta (5.4.4, 5.5.4) Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Non spostato Cassa orizzontale: senza indizi di cattiva ripartizione Assicurate / correttamente legate Legatura sufficiente Rispettato Supero autorizzato del profilo limite di carico Rispetto degli spazi riservati Cassa senza indizi di sovraccarico, stessa altezza dei respingenti, sufficiente distanza molla/telaio I dati di spedizione non si differenziano dai limiti di carico iscritti, i dati dei dispositivi di misurazione e degli apparecchi diagnostici sono conformi. Distanze orizzontali e verticali tra i carichi o tra i carichi ed il carro scudo rispettate Condizioni di utilizzazione rispettate CV CV CV CV CV, M CV CV, M CV, M 5 5 4 4 5 5 5 5 CV, M 5 CV, M 5 CV 4 Sufficientemente assicurato CV 5 Non danneggia gli elementi costruttivi del carri e non ostacola il loro funzionamento Sufficientemente assicurato Presente se necessaria Senza deformazione degli stanti Assicurato, non a contatto con gli stanti CV 4 CV, M CV CV CV 5 5 5 4 Efficace, appropriata, sufficiente e correttamente fissata al pavimento In materiale idoneo ed omologato CV 5 CV 5 Fissaggio corretto e sufficiente Non allentate Adatti al carico e visibilmente ben posizionati e ben fissati Eliminati Residui eliminati CV CV CV CV CV 5 4 5 3 5 Intercalari, puntoni, selle (5.5.5, 5.6.2, 5.8.1) Accessori per il carico, legature Residui di carico non rimossi possono nuocere alla sicurezza 1) CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 84 Codice 7.3.1 7.3.2 1) Indicazione / Elementi Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto 7.3.3.1 Stabilità del carico (5.1) Merce che può essere sollevata dagli spostamenti d’aria durante la marcia (ad es. rottami metallici leggeri, tavole leggere) (5.2.1, 5.3.2) Merce suscettibile di cadere (vibrazioni, urti) (5.2.2) Garantita Sufficientemente coperta CV CV 5 5 7.3.3.2 7.3.4 Altezza del cumulo della merce Sovrapposizione non corretta 7.3.5.1 Merce con superficie di appoggio ridotta (2.2) 7.3.5.2 Carico concentrato su carro pianale 7.3.6 Merce che può ribaltare (5.7) Rispetto delle distanze tra la merce ed i bordi superiori del carro Rispetto delle quote Accatastate correttamente, sufficientemente legate, uniformemente ripartite Presenza di intercalari per la ripartizione del carico su una superficie più ampia, senza danni al pavimento del carro Intercalari esistenti di materiale appropriato e correttamente dimensionati Assicurata in maniera affidabile contro il ribaltamento CV 5 CV CV 5 5 CV 3 CV, M 5 CV 5 7.3.7 Merce caricata inclinata (5.7) Sufficientemente puntellata CV 5 7.3.8 Merce che può rotolare (5.6.1, 5.6.2) Assicurata in maniera affidabile contro il ribaltamento CV 5 7.3.9.1 Merce che può slittare longitudinalmente (5.5) CV 4 7.3.9.2 Guida laterale CV, M 5 7.3.9.3 7.3.9.4 7.4.1 7.4.2.1 7.4.2.2 Spazi liberi necessari Superficie di slittamento necessaria Veicoli, macchine su ruote o su cingoli (5.6.3) Elementi mobili dei veicoli o macchinari Elementi mobili dei veicoli o macchinari CV, M CV, M CV CV CV 3 4 5 3 5 7.4.3 Carico che poggia su più carri (5.9) Appoggiata su appropriati dispositivi presenti (slitte, zeppe che limitano lo spostamento longitudinale, guide laterali) Esistente, sufficiente, senza rischio di superamento del profilo limite di carico Presenti Limitazioni esistenti Zeppatura o legatura conforme alle norme Assicurati Assicurati. Se non assicurati: assenza di rischio di superamento del profilo limite di carico Correttamente caricato e assicurato CV 5 CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) Appendice 5 85 Codice 7.5.1 7.5.2.1 7.5.2.2 7.5.2.3 7.6.1 7.6.2.1 7.6.2.2 7.6.3 7.6.4 7.6.5 7.6.6.1 Indicazione / Elementi Zampe di appoggio Porte di testa delle unità di carico Pezzi d’angolo ISO inferiori Selletta, carri vuoti Selletta, carri carichi Bloccaggio del perno di aggancio del semirimorchio Selletta non utilizzata Volantino di manovra della selletta Elementi mobili (per es. caviglie mobili, maniglie per manovratore) 7.6.6.2 7.6.7.1 7.6.7.2 7.7.1 7.7.2 7.7.3 7.7.4 7.7.5 Unità di carico su carro Unità di carico su carro Caviglie ribaltabili Semirimorchio Semirimorchio 7.7.6 Semirimorchio Sellette, elementi anti-urto 7.7.7 7.7.8 7.7.9 7.8.1 7.8.2 7.8.3 1) Posizione delle calzatoie delle ruote del semirimorchio Carico nelle UTI Marcatura, codificazione del traffico combinato Codifica del carro per il trasporto di UTI autorizzate Unità di carico (UTI) Esigenze per la qualità Criteri di 1) controllo Classe di difetto Presenti ed efficace la sicurezza aggiuntiva Chiuse (salvo il caso di porte caricate l’una contro l’altra) Più di una chiusura efficiente per unità di carico e per porta Almeno una chiusura efficiente per unità di carico e per porta Integri Integra Integra Efficace Bloccata Bloccato, senza eccedenza di sagoma Non bloccato, senza rischio di eccedenza del profilo limite CV CV CV CV CV CV CV CV CV CV CV 4 5 3 5 5 3 5 5 4 5 3 Non bloccato, con rischio di eccedenza del profilo limite Deformate, su carro carico Deformate, su carro vuoto Nessun superamento rispetto alla portata del carro Tutti i pezzi d’angolo sono impegnati dalle rispettive caviglie Tulle le caviglie alloggiate e bloccate Sospensioni pneumatiche sgonfiate Barra anti-incastro mobile posteriore, se il tipo di costruzione lo permette, rialzata e bloccata, senza contatto con il carro Semirimorchio con codifica P: Nessun contatto fra l’unità di carico e il carro se non attraverso le ruote e la selletta Semirimorchio con codifica N: Nessun contatto fra semirimorchio e il carro se non attraverso le ruote, le slitte e gli elementi longitudinali appositi Corretta Nessun spostamento visibile Presenza di almeno una piastra leggibile Carro munito della corrispondente marcatura Targa di accreditamento di sicurezza CSC presente CV CV CV CV CV CV CV CV 5 5 4 5 5 5 5 3 CV 4 CV 4 CV CV CV CV CV 4 5 5 5 4 CV = Controllo visivo; M = Misura; SM = Prova sonora; CF = Azionare (controllo di funzionamento); CA = Muovere (controllo mediante azionamento dell’organo) 01.01.2012 86 Riservato 87 Appendice 6 Visita tecnica di scambio Lista delle anormalità ai carri ed ai carichi - Stazione dell’IF accettante nella quale il difetto è constatato: …………………………………. IF che ha effettuato la visita di scambio: ..…………………… - N° del treno: ……………….... – Numero dei carri cont rollati: …………………………............ IF cedente: …………………………………………………………. - Numero dei carri irregolari secondo l’Appendice 5: ………… Data N° dei carri Descrizione del difetto Codice secondo l’App. 1 o5 Classe di difetto 3 4 5 (12 cifre) 1 2 Carro etichettato dall’IF cedente si 6 no 7 Carro carico si 8 ∑ dei difetti di classe 3 ∑ dei difetti di classe 4 ∑ dei difetti di classe 5 no 9 Superamento del profilo limite di carico conseguente all’anomalia si 10 no 11 Carro carico possibile perdita di merce Riparazione provvisoria / condizionamento effettuato dall’IF cedente conformemente all’Appendice 1 necessaria effettuata si 12 si 14 no 13 no 15 si 16 no 17 88 – riservato – 89 Appendice 7 Visita tecnica di scambio Riepilogo e spoglio delle anormalità constatate ai carri ed ai carichi - Indicazione dell’IF che ha effettuato il controllo di qualità: ………………………………. IF che ha effettuato la visita tecnica di cessione: ………………… IF cedente: ………………… Numero dei difetti di classe da 3 a 5 e totale delle anormalità importanti Mese / Anno Stazione di frontiera Numero dei carri controllati 1 2 3 Classe 3 Classe 4 Classe 5 ∑ col. 4 x 0,125 ∑ col. 6 x 0,40 ∑ col. 8 x 1,0 4 5 6 7 8 9 ∑ dei difetti ponderati col. 5+7+9 10 Valore cumulato dei difetti in % Osservazioni col. 10 x 100 col.3 11 12 90 - riservato - 91 Appendice 8 Trattamento dei carri con il cartiglio di manutenzione scaduto (dopo la scadenza del periodo di revisione) I carri vuoti e carichi per i quali il periodo di validità del cartiglio di manutenzione (periodo di revisione) è scaduto, devono essere accettati. I carri al termine del periodo di revisione perdono formalmente la loro ammissione per cui, dopo detto termine, devono essere adottati speciali provvedimenti per verificare ed attestare la loro idoneità alla circolazione 1. Fino al momento della scadenza del periodo di revisione, i carri vuoti ed i carri carichi sono trattati nello stesso modo; decorso questo periodo, eventualmente aumentato di 3 mesi se il veicolo porta l'iscrizione "+3M", si dovrà distinguere tra carri carichi e vuoti. I dettagli sono indicati nel grafico sotto riportato: 15 gg ≤ 14 gg K I+K I + K + TE + U I + K + R1 + TE + U ≤ 6 mesi I+K Leggenda: gg K I TE U R1 I + K + R1 + TE + U = Giorni = Modello K = Modello I, Certificato di idoneità alla circolazione = Trasporto eccezionale = Modello U = Modello R1 2. L'emissione del modello I (certificato di idoneità alla circolazione) avviene sempre in base ad un esame dell' idoneità alla circolazione (EIC). Per i carri il cui periodo di revisione è superato non oltre 6 mesi, tale esame (EIC) corrisponde ad una visita tecnica di cui al punto 2 (Allegato 9 del CUU). Se non viene rilevata alcuna avaria od anormalità che impedisca al carro vuoto di proseguire il trasporto senza limitazione di velocità, il carro dovrà essere etichettato con le etichette modello K e modello I. Questi carri, idonei a circolare senza restrizioni, devono essere trattati come veicoli muniti di etichetta per avaria e possono essere inseriti in tutti i treni regolari. 92 31.01.2008 Indicazioni operative: Il trattamento iniziale da parte del verificatore è decisivo e rimane valido fino a che il carro giunge nella stazione di arrivo, presso l'IF proprietaria o l'Officina dove sarà eseguita la revisione. I verificatori in base alla loro esperienza pratica adotteranno le misure secondo la situazione attuale di scadenza del periodo di revisione come riportato nel grafico. 3. I carri devono essere scartati dalla composizione: - se sono carichi e se il periodo di revisione è superato da oltre 14 giorni; è ammessa la prosecuzione del trasporto soltanto come trasporto eccezionale (TE), - se si constatano avarie od anormalità che impongono una limitazione di velocità; la prosecuzione del trasporto di questi carri è ammessa soltanto dopo riparazione oppure come trasporto eccezionale (TE). 4. I carri vuoti e carichi il cui intervallo di revisione è superato di oltre 6 mesi, devono essere scartati; I carri carichi devono inoltre essere scaricati, la continuazione del trasporto è ammessa solo come trasporto eccezionale (TE). Per l'esame dell'idoneità alla circolazione si dovrà applicare una particolare check-list. (Appendice 9) 5. Le spese eventualmente causate devono essere fatturate al detentore secondo il CUU, punto 22.4, 1° alinea; come giustificativo si alleg herà alla fattura il processo verbale dell’avaria secondo l’Allegato 4 (CUU). Sono compresi tra le spese, le spese per eseguire l'esame di idoneità alla circolazione (EIC), per l'emissione del modello I e le spese di manovra come pure quelle per l'ammissione, per il procedimento e l'effettuazione del trasporto eccezionale (TE). La fatturazione comprenderà tutte le spese che risultassero effetto del superamento della revisione da > 6 mesi e, nei casi di tempo inferiore, solo le spese per l’effettuazione del TE eventualmente necessario. 93 31.01.2008 94 Appendice 9 Check-list per l’idoneità alla circolazione Check-list per il controllo dell’idoneità alla circolazione - Catalogo delle verifiche non previste nell’appendice 1 da eseguire sui carri vuoti il cui periodo di revisione (termine massimo) è superato di oltre 6 mesi e di 5 anni al massimo. Riferimento: appendice 8, punto 4 La presente check-list deve essere trattata globalmente. In caso di inattitudine, il motivo deve essere menzionato. 1 2 3 Numero Questione Risposta 4 Riferirsi al numero Disposizioni comuni ai veicoli ad assi e a carrelli Il veicolo ha la marcatura “RIV” o beneficia Si di un accordo bi o multilaterale ? Le IF No interessate sono iscritte nel cartiglio di deroga ? La sagoma limite delle IF è rispettata? Si No Le IF interessate hanno dato il loro accordo Si alla presa in carico ? No Gli assi hanno una marcatura o una data di Si revisione ? No 3 2.1 3 12.2 3.1 12.2 3.1 La data di scadenza della REV degli assi è leggibile ? Si No 3.2 12.2 3.2 La data di revisione degli assi è superata ? No Si 4 12.2 4 Lo spessore dei cerchioni è conforme alle esigenze del § 1.1.1 dell’appendice 1 ? Si No 5 12.2 5 Le quote Sd, Sh, qR e lo scartamento E rispettano i limiti ammissibili ? Lo scartamento delle facce attive delle ruote è conforme ai seguenti criteri: 1426 mm al massimo ? 1410 mm al minimo, il diametro delle ruote superiore o uguale a 840 mm ? 1415 mm al minimo, il diametro delle ruote inferiore a 840 mm ? Il carro comporta visibilmente delle molle di sospensione dello stesso tipo ? Si No Si No 6 12.2 7 12.2 Si No 8 12.2 1 2 2.1 3 6 7 5 Osservazioni 2 12.2 Se necessario fare riferimento al detentore. Se impossibile 12.2 (eventualmente sostituire gli assi). Misurare Misurare Misurare 95 1 2 3 8 L’altezza dei respingenti è conforme alle tolleranze ammesse ? Si No 4 Riferirsi al numero 9 12.2 Numero Questione Risposta 5 9 Il carro è provvisto di sovrastrutture suscettibili di torsioni, spostamenti o movimenti di ogni sorta durante la marcia ? Si No 10 11 10 Ci sono sufficienti fissaggi chiaramente identificabili per assicurare le sovrastrutture mobili ? Si No 11 12.2 11 Il carro è peraltro esente d’avarie o difetti che mettono in causa la sicurezza ? Si No 12.1 12.2 Risultato del controllo dell’idoneità alla circolazione Misure 12.1 Il carro può essere inoltrato alla velocità autorizzata (a vuoto e freno isolato) per il trasporto eccezionale Compilato il certificato (modello I), si dichiara il veicolo atto a circolare. 12.2 Il carro non può essere incorporato in un treno allo stato attuale. Non si compila il certificato (modello I), si dichiara il carro inidoneo alla circolazione. Indicare le ragioni. Osservazioni Misurare 96 Appendice 10 Posizione della maniglia del rubinetto d’isolamento del freno ad aria compressa Situazione Sui carri equipaggiati con freno pneumatico, la maniglia del rubinetto d’isolamento del freno deve essere in posizione verticale e diretta verso il basso quando il freno è in servizio. Il freno deve isolarsi sollevando la maniglia del rubinetto d’isolamento del freno con una rotazione massima di 90°. La maniglia deve soddisfare le condizioni sopra indicate. 97 - riservato - 98 Appendice 11 Modelli I, K, M, R1, U - Generalità Le etichette modelli I, K, M, R1 ed U menzionate nelle appendici 1 e 8 devono essere stampate in una delle lingue tedesca, francese o italiana. Può essere aggiunta la traduzione in un’altra lingua. In caso di utilizzo devono essere riempite integralmente. Modello I ………………………….. (IF) Certificat d’aptitude à la circulation Lauffähigkeitsbescheinigung (LB) Certificato di idoneità alla circolazione Modello I Il carro numero ……………….…………………………….. (tipo del carro) ………………………………………………………………………………………………………. (detentore) a causa del cartiglio di manutenzione scaduto, è stato visitato per assicurarsi del suo stato di sicurezza all’esercizio ed alla circolazione. Può circolare a vuoto / carico *) sulle proprie ruote senza limitazioni della velocità iscritta. Da ……………………………………….. verso …………… …………………………………… (stazione di partenza) (codice paese) (stazione destinataria **) ………………………………………………………., il ………………………………………. (timbro del servizio) (data) Agente verificatore …………………………. (firma) *) cancellare uno dei due termini **) se conosciuta ……………………………… (nome in stampatello) (colore giallo, formato approssimativo 148 x 210 mm) L’etichetta modello I serve a certificare l’attitudine a circolare del carro dopo il superamento della data di revisione. Il modello I deve essere apposto sui due lati del carro, accanto al modello K. 99 Appendice 11 Modello K (blu, formato approssimativo 148 x 210 mm) L’etichetta modello K serve per segnalare la presenza delle anormalità sui carri e sulle unità di carico che possono, per il momento, continuare a circolare. Queste anormalità devono essere eliminate prima di essere ricaricati. La constatazione del ricarico comporta lo scarto. L’etichetta modello K deve essere incollata in modo ben visibile, sui due lati del carro, accanto al pannello della marcatura o nelle vicinanze del porta etichette. Il modello K deve, nella sua forma stampata, contenere i dati presenti in questa appendice 01.01.2012 100 Appendice 11 Modello M (bianco, formato approssimativo 148 x 210 mm) L’etichetta modello M serve a segnalare le avarie ed i difetti dei carri che non impediscono la prosecuzione del viaggio o un ricarico ma necessitano un esame mirato da parte delle IF utilizzatrici. L’etichetta modello M va incollata in modo ben visibile sui due lati del carro, accanto al porta etichette o della marcatura. Il modello M deve, nella sua forma stampata, contenere i dati presenti in questa appendice 101 01.01.2012 102 Appendice 11 Modello R1 L’etichetta modello R1 serve a segnalare i carri con difetti al sistema frenante o, per ragioni particolari, non può essere utilizzato. Se si tratta del freno a mano, manovrabile dalla piattaforma o dal suolo, che è inutilizzabile, staccare dall’etichetta la parte a destra e, nel caso di freno pneumatico inutilizzabile, staccare invece la parte di sinistra del modello R1. L’etichetta modello R1 va incollata in modo ben visibile sui due lati del carro, accanto ai rubinetti d’isolamento o accanto alla indicazione della massa frenata. 103 Appendice 11 Modello U Etichette per i trasporti eccezionali (blu , formato approssimativo 210 x 210/50 mm) L’etichetta modello U serve a segnalare gli invii eccezionali realizzati secondo le prescrizioni di carico, Tomo 1, punto 7. Questi invii sono da trattare secondo la fiche UIC 502. Un’altra applicazione è prevista nell’Appendice 8. L’etichetta modello U va inserita nei porta etichette, ai due lati del carro. 01.01.2006 104 ALLEGATO 10 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE MANUTENZIONE CORRETTIVA E MANUTENZIONE PREVENTIVA SOMMARIO A – MANUTENZIONE CORRETTIVA 0. Principi 1. Organi di rotolamento 2. Sospensioni 3. Freni 4. Telaio del carro e carrelli 5. Organi di repulsione e trazione 6. Cassa del carro B – TRATTAMENTO DEI CARRI DOPO UN EVENTO PARTICOLARE - Principi - Deragliamento - Urti anomali - Sovraccarico - Inondazioni - Contatto con la catenaria sotto tensione C – MANUTENZIONE PREVENTIVA 0. Principi 1. Periodi di revisione D – TRASPORTO DEI PEZZI DI RICAMBIO ED IMMAGAZZINAMENTO 0. Principi 1. Sale montate e boccole 2. Altri pezzi di ricambio Appendice 1 – Indici relativi ai difetti di circolarità delle ruote Appendice 2 –Schema della sospensione dei carrelli Y 25 Appendice 3 – Catalogo Europeo dei controlli visivi agli assili (EVIC) 105 PREAMBOLO L'Allegato 10 ricapitola, per tutti quelli che lavorano in una officina, l'insieme delle disposizioni relative allo stato minimo che deve avere (conformemente ai criteri fissati a livello internazionale) un elemento costitutivo all’uscita dell’officina. É costituito da quattro capitoli. La struttura del capitolo A – Manutenzione correttiva – è la stessa che quella dell'Appendice 1 dell'Allegato 9 "Catalogo delle anomalie". La sua struttura è la seguente: − Stato minimo e misure limite − Indicazioni relative alle misure di manutenzione correttiva– Procedure ammissibili – Divieti Il capitolo B contiene le disposizioni relative al trattamento dei carri dopo particolari eventi. Il capitolo C raccoglie le prescrizioni relative alla manutenzione preventiva. Il capitolo D raccoglie le prescrizioni relative alle modalità d’immagazzinamento e trasporto dei pezzi interscambiabili e di ricambio a livello delle officine prima del montaggio e dopo lo smontaggio dei pezzi stessi. Le iscrizioni che devono figurare sui carri sono descritte all'Allegato 11. L'Allegato 10 tratta solo le iscrizioni che possono costituire motivo di ritiro del carro ai sensi dell’Allegato 9. 106 A – MANUTENZIONE CORRETTIVA 0. PRINCIPI I detentori di carri, coloro i quali possono dare ordini di lavoro di manutenzione e le officine devono fare in modo che, tenuto conto delle disposizioni dell’Allegato 9 relative agli ordini di riparazione da effettuare e dell’Allegato 10 capitolo A, e se del caso capitolo B, concernente la realizzazione di tali riparazioni, i carri non presentino anomalie suscettibili di riportare a nuova riparazione il veicolo togliendolo dall’esercizio. L'Allegato 10 capitolo A contiene, per l’uso delle officine, i criteri e le direttive d’esecuzione da applicare per l’eliminazione delle anomalie ai sensi dell’Allegato 9. Non è necessario applicare totalmente l’Allegato 10 capitolo A tutte le volte che un veicolo entra in officina ma solo quelle disposizioni necessarie a riparare l’avaria riscontrata. Indipendentemente dal motivo dello scarto del carro, il rispetto delle prescrizioni evidenziate da un * deve essere garantito dall’officina ad ogni introduzione del carro nella stessa. Se l’officina non è in grado di ripristinare lo stato minimo che il carro deve avere, questo dovrà essere trattato secondo le prescrizioni del detentore (trattamento conforme all'Allegato 9). 107 1. ORGANI DI ROTOLAMENTO Stato minimo e dimensione limite Sale montate 1.1. 1.1.1 1.1.2 1.1.3 1.1.4 1.2 1.3 1.4. 1.5. 1.6. Lo scartamento delle ruote, misurato all’altezza del livello dei binari, con carro vuoto o carico, insieme allo spessore dei bordini deve soddisfare rispettivamente le quattro condizioni seguenti: distanza tra le parti esterne dei bordini delle ruote, misurata a 10 mm al di sopra dei circoli di rotolamento : – al massimo 1426 mm – per le ruote che hanno un diametro minimo di 840 mm1) minimo: • 1418 mm per le sale montate dei carri a 2 assi, sospensioni a doppio anello, atti a circolare a 100 km/h a 22,5 t/asse di passo superiore o uguale a 8 m, • 1410 mm per le sale montate degli altri carri, – per le ruote che hanno un diametro inferiore a 840 mm minimo 1415 mm; distanza tra i piani inferiori dei cerchioni o dei cerchioni delle ruote monoblocco : – al massimo 1363 mm1), – minimo 1357 mm per le ruote che hanno un diametro minimo di 840 mm 1); – minimo 1359 mm per le ruote che hanno un diametro inferiore a 840 mm. una ruota non deve presentare traccia di spostamento sull’asse. spessore del bordino d’una delle ruote, misurato a 10 mm al di sopra dei circoli di rotolamento: - minimo 22 mm per le ruote di diametro di almeno 840 mm, - minimo 27,5 mm per le ruote di diametro inferiore a 840 mm ma di almeno 630 mm. Il diametro del circolo di rotolamento delle ruote non deve essere inferiore a: - 840 mm per un diametro da 900 a 1000 mm a nuovo; - 760 mm per un diametro nominale di 840 mm a nuovo; - 680 mm per un diametro nominale di 760 mm a nuovo; - 630 mm per un diametro nominale di 680 mm a nuovo. La larghezza del cerchione delle ruote monoblocco deve essere : - al massimo di 140 mm2), - minimo di 133 mm. L’altezza dei bordini delle ruote in rapporto al circolo di rotolamento deve essere al massimo di 36 mm. Il bordino della ruota, misurato con calibro, deve avere un valore della dimensione qR sempre superiore a 6,5 mm, e nessuna scanalatura o sbavatura sul profilo estero del bordino, ad una distanza dalla cima del bordino superiore a 2 mm (Allegato 9, Appendice 4). La superficie di rotolamento di una ruota non deve: – essere parzialmente schiacciata, – presentare una sfaccettatura maggiore di 60 mm di lunghezza per un diametro della ruota > 630 mm, – presentare una sfaccettatura maggiore di 30 mm di lunghezza per un diametro della ruota < 630 mm, – presentare un riporto di metallo maggiore di 60 mm di lunghezza o di 1 mm di spessore per un diametro della ruota > 630 mm; – presentare un riporto di metallo maggiore di 30 mm di lunghezza o di 1 mm di spessore per ruote con diametro di < 630 mm; 1) Queste prescrizioni si applicano anche alle sale montate intermedie dei carri articolati a tre assi, ma non alle sale montate intermedie degli altri veicoli non a carrelli, ne alle sale montate intermedie dei carrelli. 2) Compresa la sporgenza formata dal bordo esterno della superficie di rotolamento. (rifollamento) 108 – presentare cricche sul bordo del piano di rotolamento ; - I difetti della superficie di rotolamento (scheggiature, cavità, sfogliature) non devono avere una lunghezza maggiore di 60 mm. 1.7. La superficie laterale della ruota e la superficie inferiore della corona o del cerchione (superficie attiva) non devono presentare intagli o marcature a spigolo vivo. 1.8. Per le ruote monoblocco, il limite d’usura dei cerchioni deve essere indicato per mezzo di un solco circolare concentrico alla ruota stessa e tracciato sulla superficie esterna1)1. Il solco deve sempre rimanere evidente per intero. Può tuttavia essere parzialmente nascosto dalla sporcizia, senza tuttavia che ciò possa nuocere al controllo dello stato d’usura della ruota. 1.9. Lo spessore del cerchione riportato delle ruote, misurato nel piano del circolo di rotolamento, tale circolo è l’intersezione di un piano verticale distante 70 mm dalla superficie interna del cerchione stesso con la superficie di rotolamento della ruota, deve essere al minimo : – per i carri ammessi a circolare a 120 km/h (carri portanti i segni SS o "**") … 35 mm – per gli altri carri2)…………………… 30 mm 1.10 Su ruota con cerchione riportato: 1.10.1 il cerchione non deve essere allentato. Un cerchione si considera allentato quando si verifica almeno una delle condizioni: – spostamento del cerchione con rotazione sulla corona, nel piano del circolo di rotolamento (visibile per lo spostamento dei segni di controllo – 4 indicatori colorati bianchi a 90 – sul cerchione e sulla corona); – suono non chiaro; – anello a graffa del cerchione allentato; – comparsa di ruggine tra cerchione e la corona su più di 1/3 della circonferenza; 1.10.2 il cerchione non deve presentare tracce di spostamento trasversale (c’è spostamento trasversale del cerchione quando l’anello a graffa del cerchione manca o è allentato, se è rotto o evidentemente deformato); 1.10.3 anello a graffa del cerchione non deve avere fessure. Quando l’anello a graffa del cerchione è calettato per mezzo di un punzone, questo non deve mancare; 1.10.4 un cerchione non deve essere rotto o presentare una fessura trasversale o longitudinale. 1.11 Il mozzo d’una ruota non deve essere fessurato. 1.12 La corona d’una ruota a raggi non deve essere rotta da parte a parte. 1.13 La ruota non deve presentare raggi rotti o fessurati. 1.14 Una ruota monoblocco o un corpo di ruota piena non deve presentare : − nessun difetto riparato con saldatura, − nessuna fessura. Difetti senza importanza al corpo delle ruote provenienti da colata sono accettabili. 1.15.1 Un assile non deve: – presentare fessure ne difetti riparati con saldature; – essere piegato; – avere parti usurate da attrito che presenti spigoli vivi; 1 2 Se, per eccezione, ci sono due solchi in una ruota, il solco esterno indica lo spessore minimo. Compresi i carri atti a 120 km/h solo a vuoto. 109 – avere parti in cui l’usura sia più di 1 mm di profondità. I tiranti dei freni o altre parti non devono pendere toccando gli assi. 1.15.2* E' necessario applicare le prescrizioni dell'appendice 3 1.16* Ad ogni passaggio nei centri di manutenzione, bisogna verificare l’assemblaggio del corpo della ruota con il cerchione dei carri con ruote a cerchione riportato. Le date di tale verifica, oltre che della precedente, sono indicate nel cartiglio secondo l’Allegato 11 punto 7.5 a fronte del segno delle IF e delle officine che hanno fatto la verifica. 1.17 Lo scartamento delle facce interne dei cerchioni o delle corone-cerchioni su ruote monoblocco delle sale montate deragliate devono essere misurata con calibro a livello dei binari, in almeno tre punti, distanti l’uno dall’altro di 120°. 1.18 In caso di sospetto di surriscaldamento di una ruota monoblocco dovuta a frenatura e caratterizzata da : – deterioramento della vernice di più di 50 mm nel raccordo corona-centro o tracce d’ossidazione recenti oppure – fusione dei ceppi oppure – deterioramento della superficie di rotolamento con riporto di metallo, lo scartamento delle facce interne delle corone-cerchioni delle sale montate deve essere misurato secondo il dettato dei punti 1.1.2 e 1.17. Se questo scartamento è in tolleranza, il freno ad aria deve essere isolato ed il veicolo munito di etichette Modello R1 e K (Allegato 9, appendice 11) con annotazione "Freno e superficie di rotolamento da verificare in seguito a surriscaldamento ". Questa verifiche non vanno effettuate sulle ruote che tollerano forti sollecitazioni termiche e segnalate con un tratto interrotto verticale di vernice bianca sulla boccola (Allegato 11 numero 6.1). 1.19 il difetto di circolarità va misurato, quando – almeno due indici di difetto di circolarità e di superficie di rotolamento conformemente all’Allegato 10 appendice 1, sono presenti su una ruota di carro o sui suoi annessi, – sulle ruote dell’asse incriminato, se nessun indice è riscontrato sul secondo asse, – sulle ruote dei due assi, se almeno un indice è presente sul secondo asse, – l'indice "Schiacciamento importante ed irregolare sul giro completo della coronacerchione", conformemente all’Allegato 10 appendice 1, figura 9 (indice che mostra un appiattimento singolare) è presente, indipendentemente dalla presenza d'un altro indice. A tale riguardo, un carro a carrelli è da considerare come un carro ad assi. Il difetto massimo di circolarità è fissato a 0,6 mm. Boccole 1.20 1.21 Una boccola non deve essere avariata al punto di non poter più contenere la materia lubrificante o di lasciar penetrare polvere ed acqua. I gioghi d’una boccola devono, in tutte le posizioni della boccola stessa, inquadrare, con ricopertura di almeno 5 mm, le ali del parasala o delle parti corrispondenti dei carrelli. 110 Indicazioni – Procedure ammesse – Divieti 1.22 1.23 1.24 1.25 1.26 1.27 1.28 1.29 1.30 1.31 1.32 1.33 1.34 1.35 1 Un asse non deve essere riparato da saldature. Le facce laterali dei cerchioni o delle corone-cerchioni delle ruote monoblocco non devono essere dipinte ne ricoperte da sostanze oleose o grasse, ad eccezione dei quattro indicatori dipinti a 90° (marcatura di controllo) p er indicare le ruote con cerchioni (Allegato 11 numero 6.2.). I tiranti dei freni o altre parti non devono pendere toccando gli assi. Se fosse impossibile rimediare a tale difetto, tali pezzi devono essere tolti o sospesi in modo da eliminare lo sfregamento. Il freno deve allora essere isolato e munito di etichette modello R1 e K (secondo l’Allegato 9). Gli spigoli vivi d’un bordino possono essere eliminati al tornio o alla mola. Sulle superfici di rotolamento, le sfaccettature e gli riporti di metallo possono essere soppressi al tornio con l’accordo del detentore. In caso di sostituzione della sala montata, è proibito istallare sotto un carro equipaggiato con ruote monoblocco uno o più sale montate a cerchione riportato. I carri cisterna ed i carri carichi di contenitori cisterna destinati al trasporto dei prodotti di classe 2 del RID devono essere equipaggiati di ruote monoblocco. Per la messa in centratura delle sale montate su di un tornio, l’officina dell’IF utilizzatrice è solo autorizzato a smontare i coperchi delle boccole quando queste non sono munite di fori di centraggio. Ogni altro lavoro sulle boccole è riservato al detentore. In caso di riprofilatura di una ruota monoblocco, autorizzata1 dal detentore: – cercare ed eliminare per riprofilatura le cricche sul bordo della superficie di rotolamento e le tacche a spigolo vivo sul bordino, – eliminare le tracce di rigatura di tornio a fondo acuto e radiale. Le ruote che presentano un difetto di circolarità uguale o superiore a 0,6 mm (Punto 1.19) non possono essere riprofilate e devono essere accantonate, identificate e restituite al detentore. Le sale montate esistenti equipaggiati di ruote monoblocco di tipo d’acciaio R2, R3, R8 ed R9 devono essere sottoposti ad un controllo da parte del detentore. Questo controllo, teso a verificare l’assenza di fessurazioni e di tracce di rigature di tornio è evidenziato con l’apposizione di un timbro che indica il tipo d’acciaio su di un lamierino triangolare fissato al bullone del coperchio del corpo della scatola della boccola d’asse. I carri dotati di freno a ceppi autocontinuo per il regime SS non possono essere equipaggiati con ruote monoblocco in acciaio di tipo R2, R3, R8 ed R9. In caso di sospetto surriscaldamento, si devono applicare le disposizioni del punto 1.18. Un trasudamento d’olio tra l’asse e il mozzo della ruota non prova in modo certo che si sia verificato uno scalettamento; bisogna ancora constatare lo spostamento. In caso di segno o sospetto di riscaldo boccola, la sala montata deve essere sostituita. Le boccole non devono essere ingrassate da altri se non dal detentore. Nessuna riparazione deve essere fatta alle boccole; Se si richiede una sala montata in sostituzione sulla base di un modello HR (vedasi Allegato 7), si deve indicare sul modello HR il diametro della ruota dell’altro asse (carrello o carro ad assi) in modo che il detentore possa fornire una sala montata la cui differenza del diametro della ruota sia conforme alle prescrizioni che gli sono applicabili. Se si procede alla sostituzione di una sala montata al di fuori della procedura prevista via modello HR e in assenza di particolari indicazioni da parte del detentore, la differenza dei diametri delle ruote non deve superare : Autorizzata permanentemente o autorizzazione concessa di volta in vota. 111 − 10 mm tra i due assi di un carrello − 20 mm per i carri ad assi. 112 2. Sospensione Stato minimo e misure limite 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 Le foglie di una molla di sospensione non devono essere spostate di più di 10 mm nel senso longitudinale in rapporto alla staffa. Nessuna foglia deve essere rotta o lesionata. Questa disposizione si applica sia alle molle paraboliche che a quelle trapezoidali. Nessuna molla spirale appartenente alla sospensione principale può essere rotta. Nessun elemento necessario al fissaggio delle molle può essere mancante o rotto. Nessuna staffa delle molle deve essere lenta. Quando i carri sono muniti di molle di sospensione a foglie, la distanza tra la staffa della molla della sospensione e le parti della cassa, del telaio o del telaio del carrello, che possono venire a contatto con quella, deve essere almeno di 15 mm. Non devono esserci tracce recenti di contatto tra : - la staffa della molla o di altri pezzi delle sospensione ed il telaio del carro o del carrello; - le ruote e la cassa o il telaio. Dopo aver eliminato il difetto le tracce di contatto devono essere ridipinte. Il supporto di fissaggio della staffa della molla a foglia deve essere posizionato nel suo alloggiamento (corpo della boccola o bronzina). Non ne deve risultare evidente alcuna posizione anormale (torsione) del corpo della boccola. Gli elementi costitutivi della sospensione elastica (anelli, biellette, cuscinetti intermedi, assi di sospensione) non devono essere spostati, mancanti o rotti. Gli assi di sospensione devono essere fissati. Indicazioni – Procedure ammesse - Divieti 2.9 Non è ammesso ristabilire la distanza tra la staffa della molla di sospensione e le parti della cassa, del telaio o del telaio del carrello che potrebbero venire in contatto tra loro, per mezzo di : – inserzione di lamine di ferro tra i supporti o i cuscinetti della sospensione e gli anelli di sospensione, anche se le lamine sono saldate; – ricarico per saldatura dei supporti o i cuscinetti delle sospensioni. 2.10 In caso d'avaria di una molla di sospensione di un carro a telaio rigido (provvisto della marcatura secondo l’Allegato 11 numero 7.4) si devono sostituire le due molle dello stesso asse con due altre della stessa freccia. A tale scopo, la richiesta di pezzi di ricambio modello H (vedasi Allegato 7) deve precisare che le molle sono destinate ad un carro a telaio rigido. Per le molle a rigidità progressiva, la sostituzione delle due molle non è obbligatoria. Al momento della richiesta di tali molle, il tipo di molla deve essere menzionato espressamente sul modello H. 2.11 Le riparazioni con saldatura alle molle di sospensione sono vietate. 2.12 Le molle di sospensione paraboliche standardizzate per 22 o 22,5 t di carico per asse sono, in caso di danno, liberamente intercambiabile. 113 3. Freno Stato minimo e misure limite Freno pneumatico 3.1 3.2 3.3 Sui carri equipaggiati con freno pneumatico, la maniglia del rubinetto del freno deve essere posizionata verticalmente verso il basso quando il freno è in servizio. Il freno deve essere isolato per mezzo di una rotazione della maniglia del rubinetto di 90° al massimo. Questa maniglia deve rispondere alle condizioni dell’Allegato 9, appendice 10. La funzione degli organi di comando dei dispositivi di cambiamento di regime deve essere facilmente identificabile secondo le indicazioni dell’Allegato 11 numero 4.3. La condotta generale del freno deve essere utilizzabile per assicurare la continuità con gli altri veicoli. Suole, freni a disco e timoneria del freno 3.4 Il dispositivo indicatore del freno a disco deve fare chiaramente apparire la posizione "freno serrato" e la posizione "freno allentato". 3.5 Nessuna staffe di sicurezza del freno deve essere allentata, rotta o mancante. 3.6 I carri con suole dei freni debordanti sono trattati come indicato all’Allegato 9. Una suola è considerata debordante quando la sua superficie esterna tocca la superficie laterale della corona-cerchione. Questa verifica si effettua con suole accostate. 3.7* Le suole dei freni in ghisa usate, rotte o mancanti devono essere sostituite. Lo spessore minimo delle suole, misurato nel punto più ridotto visto dall’esterno, deve essere di 10 mm. Una suola di freno – che presenta un inizio di rottura non si deve considerare come rotta, – è considerata rotta, quando è sostenuta solo dalla sua armatura metallica. 3.8* Quando delle suole di freno in composito – sono assenti, – sono rotte a partire dalla superficie di contatto fino al bordo della lamiera (salvo la parte del giunto di dilatazione), – presentano visibilmente delle disgregazioni del materiale d’attrito su più di ¼ della lunghezza della suola o delle inclusioni metalliche, – hanno uno spessore inferiore a 10 mm nella zona del porta-suole, l’officina dell’IF utilizzatrice deve : – sostituire le suole con quelle di riserva, oppure – isolare il freno se non ci sono suole di riserva. Il carro deve allora essere trattato conformemente all’Allegato 9. il difetto constatato sarà allora indicato sulle etichette. Accoppiamenti del freno 3.9 3.10 3.11 Ogni carro deve essere munito di semi-accoppiamenti di freno. I carri muniti a ciascuna estremità di due raccordi d’accoppiamento per una stessa condotta generale del freno devono, allo stesso modo, avere due semi-accoppiamenti di freno a ciascuna estremità. I semi-accoppiamenti di freno non devono essere guasti (non a tenuta). Nessuna parte degli organi d’accoppiamento del freno (accoppiati o disaccoppiati) deve scendere al di sotto dei 140 mm al di sopra della parte superiore delle rotaie. 114 3.12 I rubinetti di chiusura devono poter essere manovrati e funzionare correttamente. Nessuna leva di manovra dei rubinetti deve mancare o essere rotta. Ciascun rubinetto di chiusura deve essere dotato di un dispositivo di blocco in posizione estrema che funzioni correttamente. Informazioni – Procedure ammesse - Divieti 3.13 3.14 3.15 3.16 3.17* 3.18 3.19 I pezzi dei freni avariati o staccati che potrebbero compromettere la sicurezza o causare altri danni devono essere smontati o assicurati. Questa avaria deve essere esaminata secondo le indicazioni del numero 1.19. In questo caso il freno ad aria compressa deve essere isolato ed il carro munito di etichetta modello R1 e K. I lavori sugli apparati pneumatici dei freni (distributori, valvole-relé, valvole di pesatura, cilindri del freno) e la loro sostituzione da parte dell’officina non sono autorizzati, salvo che in caso di accordo con il detentore. I carri il cui freno a mano manovrabile dalla piattaforma o da terra è inutilizzabile devono essere riparati. In caso contrario devono essere trattati conformemente all’allegato 9. Le guarnizioni dei freni a disco sono sostituite solo dal detentore. Questi deve fare in modo che il freno sia in perfetto stato di funzionamento senza che sia necessario il controllo dell’IF utilizzatrice. I semi-accoppiamenti mancanti o guasti devono essere sostituiti. I lavori di saldatura sulle staffe di sicurezza non sono autorizzati. Le prove del freno fatte in applicazione dell’allegato 12 del CUU, devono essere effettuate secondo la fiche UIC 543-1 115 4. Telaio del carro e dei carrelli Stato minimo e misure limite Telaio 4.1 Il telaio non deve essere visibilmente deformato o piegato. 4.2 Le ali dei longheroni, delle traverse di testa e delle traverse intermedie sollecitate dall’accoppiamento non devono presentare fessure (fessure trasversali) che, partendo dal bordo dell’ala, si estendano a più della metà della larghezza dell’ala. Le fessure longitudinali possono arrivare ad una lunghezza massima di 150 mm, salvo che nel punto in cui i supporti delle sospensioni sono fissati ai longheroni. Qui le fessure longitudinali poste tra l’ala e l’anima del longherone non devono superare una lunghezza massima di 100 mm. 4.3 La saldatura delle traverse e dei longheroni del telaio, oltre che dei parasala e dei longheroni, non devono presentare alcuna fessura, ne essere il punto di partenza di fessure nei pezzi ad essi assemblati. 4.4 Due mancorrenti per manovratore devono essere presenti su ciascuna delle traverse di testa. 4.5 Le pedane e le maniglie devono essere utilizzabili. Le pedane ed i loro supporti non devono presentare fessure. 4.6 I carri dotati di pavimento in legno o infiammabile, anche se, al di sopra, ricoperto in lamiera, devono essere muniti, al di sopra delle ruote frenate, di lamiere parascintille. Le lamiere parascintille applicate direttamente sul pavimento non sono ammesse. Questa prescrizione è valida allo stesso modo per i carri pianali che non abbiano pavimento o con pavimento discontinuo adatti al traffico di contenitori o dei semirimorchi. Le lamiere parascintille non devono essere ne deformate ne bucate dalla ruggine. 4.7 I carri ad assi che portino il segno previsto all’Allegato 11 numero 2.10 devono essere equipaggiati di lamiere parascintille speciali. 4.8 Le semipiastre di protezione non devono essere ne spostate ne rotte. Non possono presentare fessure superiori ad ¼ della loro sezione, o essere in direzione o prossimità di un punto di fissaggio. 4.9 Nessuna ala (piastra d’usura) del parasala deve mancare. 4.10 I traversini del parasala non possono mancare o essere rotti. 4.11 I supporti delle sospensioni non devono essere sconnessi, rotti, fessurati o visibilmente deformati. Carrelli di ogni tipo 4.12 Le saldature delle traverse e dei longheroni del telaio dei carrelli non devono avere fessure, ne essere il punto di partenza di fessure nei pezzi a loro assemblati. I longheroni, le traverse e le aste di richiamo della sospensione della traversa ballerina non devono essere fessurati. 4.13 Le superfici di frizione dei sistemi ammortizzatori agenti sulle guide delle boccole o della traversa ballerina non devono essere ingrassate; 4.14 Nessuna pattino, parte del pattino o molla del pattino deve mancare o essere rotta. 4.15 Il carrello non deve presentarsi in una posizione anormale rispetto al telaio. 116 4.16 La ralla inferiore non deve essere rotta o dissestata. 4.17 Il perno del carrello della ralla inferiore non deve mancare, essere rotto o dissestato. 4.18 Nessuna ala (piastra d’usura) deve mancare. La lunghezza totale delle fessure nel cordone di saldatura delle piastre d’usura non può essere superiore al 50% della lunghezza totale delle stesse saldature. 4.19 Le trecce di messe a terra mancanti devono essere sostituite. Deve essere fatto in modo che la mancanza di una treccia di messa a terra sia riconoscibile. Carrelli Y25 e derivati (vedere Appendice 2) 4.20 Nessuna molla di tara deve essere fessurata o rotta. Quest’avaria deve essere esaminata secondo il numero 1.19. 4.21 Nessuna molla di carico deve essere sconnessa, fessurata o rotta. Quest’avaria deve essere esaminata secondo il numero 1.19. 4.22 Tutte le molle di tara del carrello devono avere lo stesso senso di avvitamento. 4.23 Ogni coppia di molle elicoidali del carrello (molle di tara/molle di carico) devono avere senso di avvitamento opposto. 4.24 Nessun anello d’ammortizzatore esterno o interno deve mancare, essere rotto o sconnesso. 4.25 Nessun cappello della molla deve essere in contatto con il telaio del carrello (ammortizzatore inefficiente). 4.26 Nessuna staffa a T deve essere mancante o allentata. Quest’avaria deve essere esaminata secondo il numero 1.19. Informazioni – Procedure ammesse – Divieti 4.27 Le pedane fessurate devono essere sostituite dall’officina dell’IF utilizzatrice. Le riparazioni con saldatura sono vietate 4.28 Quando le lamiere parascintille di un carro mancano o sono avariate in modo tale da non poter essere riparate correttamente, il freno deve essere isolato ed il carro trattato secondo l’Allegato 9 (etichettatura). 4.29 Le rotture, avarie e fessure dei longheroni, delle traverse intermedie, delle traverse di testa del telaio (dei carri o dei carrelli) ed assemblaggi saldati non devono essere saldati se non dall’officina scelta dal detentore. Tuttavia, l’officina dell’IF utilizzatrice è eccezionalmente autorizzata ad effettuare dei lavori di saldatura solo per la riparazione di fessure o rotture dei profilati del telaio, per rendere possibile il rimpatrio del carro vuoto. 4.30 I carri i cui telai sono piegati o deformati e che non sono atti a circolare devono essere l’oggetto di un trattamento speciale d’accordo con il detentore. 4.31 I parasala ed i supporti delle sospensioni fissati al telaio per mezzo di rivetti possono, quando danneggiati, essere raddrizzati o sostituiti dall’officina. 4.32 Se i rivetti, viti o bulloni di fissaggio dei parasale sono lenti o mancanti devono essere sostituiti dall’officina, con bulloni a dado autobloccante o fermati con copiglia. 4.33 Le superfici di frizione dei sistemi di ammortizzamento agenti sulle guide delle boccole o della traversa ballerina non devono essere ingrassate. L’eventuale 117 grasso deve essere asportato nella misura possibile senza smontaggio delle parti. In tal caso il carro deve essere munito di etichetta di modello M. 4.34 La saldatura delle piastre d’usura sui carrelli non è autorizzata se non dopo lo smontaggio della sala montata e conformemente alle istruzioni del detentore. La risaldatura delle fessure non è ammessa. 118 5. Organi di repulsione e trazione Stato minimo e misure limite Organi di repulsione 5.1 L’altezza del centro degli organi di repulsione, misurata verticalmente dalla superficie dei binari e a riposo, deve essere: – per i carri vuoti .................. al massimo 1.065 mm – sotto carico massimo….…. almeno 940 mm. 5.2 Riservato 5.3 * Nessun respingente e nessun bullone di fissaggio del respingente deve mancare. Tutti i bulloni di fissaggio devono essere stretti. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti. 5.4 I fermi che impediscono alle aste dei respingenti di cadere non devono mancare ne essere danneggiati. 5.5 Le molle e le altre parti del respingente non devono presentare rotture o avarie tali da impedire il buon funzionamento del respingente. Una compressione a mano di 15 mm a massimo è tollerata per un solo respingente a ciascuna estremità del carro. 5.6 Le custodie dei respingenti non devono essere danneggiate in modo che la loro fissazione non garantisca più sufficientemente la solidità o che la guida delle aste dei respingenti non sia più sufficientemente solida. La base della custodia , oltre che l’asta del respingente, non devono presentare fessurazioni. 5.7 * I piatti dei respingenti non devono presentare rivetti o bulloni di fissaggio mancanti o allentati. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti. 5.8 * Le superfici di contatto dei piatti dei respingenti devono essere sufficientemente ingrassate. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti. 5.9 * Le superfici di contatto dei piatti dei respingenti non devono presentare striature ad spigolo vivo che possano impedire lo scivolamento dei piatti. Questo è allo stesso modo valido per gli accoppiamenti permanenti. 5.10 Per i carri muniti di elementi di rilevamento d’urto, questi non devono presentare indicazioni di un loro impegno o tracce di deformazione. Gli elementi di rilevamento d’urto sono stati impegnati, hanno quindi funzionato, se – la freccia (indice) non è interamente visibile, – l’indicatore di rilevamento d’urto manca o è deformato, – la lunghezza del respingente è visibilmente accorciata, – la custodia del respingente è deformata o distrutta. Apparecchi di trazione 5.11 Nessuna parte degli organi di aggancio a vite (accoppiati o meno) devono scendere al di sotto di 140 mm dalla sommità della rotaia. 5.12 La lunghezza dell’aggancio a vite deve essere tale che si possano almeno avvicinare i respingenti in modo da metterli in contatto. 5.13 Gli agganci a vite ed i ganci di trazione non devono mancare. 119 5.14 Gli agganci a vite ed i ganci di trazione non devono presentare fessure. Non devono, inoltre, avarie tali da rendere impossibile l’aggancio con un altro veicolo o suscettibili di ostacolare il loro buon comportamento. 5.15 Le aste di trazione non devono essere rotte o fessurate. Le conchiglie, bulloni o perni o chiavette per dette non devono ne essere rotti ne mancare. 5.16 L’asta del gancio di trazione e le guide del gancio non devono presentare alcuna usura tale che il gancio di trazione possa ruotare sul proprio asse nelle guide. 5.17 Gli apparati di trazione discontinua non devono presentare nessuna delle avarie appresso elencate : – rottura o difetto di una molla a bovolo o di una molla ad anelli; – deterioramento d’una molla in gomma. 5.18 Per gli apparati di trazione continua, non si possono avere rotture o avarie della molla. Le guide dell’apparato di trazione non devono presentare fessure che possano impedire il buon funzionamento dell’apparato di trazione. 5.19 Il diametro dell’asse del gancio di trazione deve essere almeno di 50 mm. 5.20 Quando il dispositivo di sospensione del tenditore a vite è inutilizzabile o mancante, bisogna ripararlo o sostituirlo. Informazioni – Procedure ammesse - Divieti 5.21 5.22 5.23 5.24 5.25 5.26 La riparazione per mezzo della saldatura degli apparati di trazione è vietata. Tuttavia, le aste di trazione rotte o fessurate possono essere riparate provvisoriamente con saldatura elettrica. I carri devono essere trattati conformemente all’Allegato 9 e istradati in coda treno. I carri equipaggiati con ammortizzatori d’urto a corsa lunga il cui elemento scorrevole non è visibilmente in posizione mediana devono essere trattati secondo l’Allegato 9. Quando un respingente è danneggiato all’estremità di un carro, i due respingenti devono essere sostituiti. Quelli che vengono messi al loro posto devono essere identici. In caso di respingente a corsa di 105 mm, 130 mm o 150 mm, i respingenti di ricambio devono far parte della stessa categoria che quelli smontati. In oltre, per i respingenti a corsa di 130 e 150 mm, i pezzi di ricambio devono avere le stesse caratteristiche di quelli tolti d’opera. La sostituzione dei respingenti con piatti muniti indicatori di consumo, deve essere eseguita secondo le istruzioni del detentore. I rivetti di fissaggio dei piatti dei respingenti possono essere sostituiti con apposite viti di fissaggio. Quando ci sono striature a spigoli vivi sulla superficie di contatto dei piatti dei respingenti, questi sono da limare. E vietato fare lavori di saldatura o comunque di riscaldo in prossimità di un respingente marcato con un disco giallo sul corpo dello stesso. (vedasi Allegato 11, numero 7.9.4). Gli elementi antiurto danneggiati o deformati devono essere trattati secondo le istruzioni del detentore. I respingenti equipaggiati con elementi antiurto devono, per principio, essere sostituiti con dei respingenti identici. Se non si dispone dei respingenti equipaggiati di elementi antiurto identici li si può sostituire, eccezionalmente, con respingenti standard per permettere il proseguimento del carro verso lo scarico e verso l’officina per la riparazione. In tal caso si etichetterà il carro con modello K secondo l’Allegato 9, appendice 11 e l’iscrizione corrispondente al simbolo secondo Allegato 11 numero 5.4. o 5.5 a seconda dei casi. 120 6. Cassa Stato minimo e misure limite Disposizioni applicabili a tutti i carri: 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8 6.9 6.10 6.11 6.12 6.13 6.14 La cassa del carro, le sovrastrutture e l’insieme dei dispositivi supplementari non devono presentare segni di danni che possano causare la perdita od il deterioramento del carico o compromettere la sicurezza dell’esercizio ferroviario e/o mettere in pericolo le persone o l’ambiente. La cassa del carro e le sue parti non devono impegnare il profilo limite di carico. Nessuna delle parti dell’accoppiamento del riscaldamento e delle altre strutture di accoppiamento (accoppiate o meno) deve scendere al di sotto di 140 mm al di sopra della parte superiore delle rotaie. Le parti mobili del carro ed i loro dispositivi di manovra non devono presentare avarie apparenti che impediscano il loro normale funzionamento. Nessuna tavola della parete o del pavimento deve mancare, essere rotta, scheggiata o deteriorata al punto da poter causare la perdita del carico od il suo deterioramento a causa dell’umidità. Le porte scorrevoli devono essere disposte in modo che non possano uscire dalle guide di scorrimento. Le pareti laterali ribaltabili devono essere assicurate di modo che non possano uscire dalle cerniere o dai fermi di chiusura. Le porte e le pareti scorrevoli devono potere essere chiuse ed assicurate completamente. Non devono mancare o essere staccate dalle loro guide. Le porte non devono presentare deformazioni o rotture che possano provocare una perdita del carico. Gli organi di guida e di chiusura (telaio delle porte, cerniere, verricelli, ganci di chiusura, maniglie) non devono mancare ne essere spostati, rotti o deformati. Le pedane, i corrimano, scale e passerelle devono poter essere utilizzati in piena sicurezza ed essere esenti da fessure. Questa disposizione si applica anche ai loro organi di fissaggio e supporti. Le pedane possono presentare uno svirgolamento, una deformazione o un’inclinazione di 20 mm al massimo. Lo spazio libero tra i corrimano e la parte più vicina del carro deve essere di almeno 60 mm. Le targhe d’iscrizione, i pannelli ribaltabili e i porta etichette non devono mancare e devono essere fissati in modo appropriato. Le iscrizioni seguenti conformemente all’Allegato 11 devono essere completamente presenti e leggibili: - il numero del carro (compresa il codice della nazione ed i dati del detentore); - la sigla RIV o il cartiglio di accordo (se il codice di scambio iscritto è 41, 43, 45, 81,83, 85); - la tara ; - la massa frenata dal freno a mano; - i limiti di carico; - la capacità dei carri cisterna; - le merci destinate al trasporto con il carro cisterna; - la lunghezza del carro compresi i respingenti; - l’iscrizione "Attenzione – Pericolo elettricità" sui carri muniti di passerella o scala posti ad un’altezza di più di 2 m; - il cartiglio di manutenzione; 121 - le indicazioni per gli elementi antiurto; - le bande diagonali per i carri con ammortizzatori antiurto. Disposizioni aggiuntive per i carri coperti: 6.15 Gli sportelli d’aerazione non devono mancare o essere guasti. 6.16 Le forcelle di manovra e le cremagliere non devono essere staccate, sconnesse o deformate. 6.17 La copertura del tetto ed il gocciolatoio non devono essere sollevati ne deformati. 6.18 I tetti apribili devono poter essere chiusi ed assicurati per impedire aperture accidentali. Nessun organo di comando deve mancare, essere deformato o inefficace. I tetti devono trovarsi nella guida prevista. 6.19 Le botole del tetto devono poter essere correttamente utilizzate. Disposizioni aggiuntive per i carri alte sponde: 6.20 Le porte laterali dei carri alte sponde devono poter essere chiuse ed assicurate per impedire aperture accidentali. 6.21 Le pareti o pareti di testa oscillanti devono poter essere chiuse e assicurate per impedire aperture accidentali. 6.22 Gli organi di chiusura delle pareti di testa oscillanti (perni, alberi a camme, anelli, camme) non devono mancare ne essere rotti o spaccati. Devono essere pienamente utilizzabili. 6.23 I profili metallici superiori non devono essere deformati, rotti o strappati di maniera da impegnare il profilo limite di carico. Disposizioni aggiuntive per i carri pianali: 6.24 Le spondine devono poter essere rialzate ed assicurate. 6.25 Le cerniere, gli assi e le staffe di chiusura delle spondine non devono essere mancanti ne rotti. Devono essere pienamente utilizzabili. 6.26 Gli stanti amovibili, girevoli e rientranti non devono essere rotti o fessurati. Non devono essere così deformati da impegnare il profilo limite di carico. Questa disposizione si applica allo stesso modo anche ai dispositivi di sostegno e di blocco degli stanti. I dispositivi di blocco degli stanti devono essere efficienti. 6.27 I travetti ribaltabili non devono essere sconnessi. Disposizioni aggiuntive1 per i carri cisterna2: 6.28* I serbatoi non devono presentare deformazioni a spigoli vivi (anche se non c’è perdita di merce). 6.29* Le fessure delle selle del serbatoio non sono ammesse. Se il fissaggio del serbatoio al telaio prevede dei bulloni o dei rivetti questi non devono mancare. 1 I punti contrassegnate con * sono obbligatori solo per i carri cisterna RID (controlli visivi) Sotto la definizione di carri cisterna vanno compresi i carri per il trasporto di materie liquide, gassose, polverulente o granulari 2 122 6.30* Gli assemblaggi per saldatura della cisterna e del telaio non devono presentare fessurazioni. 6.31* Le scale, piattaforme e ringhiere devono essere utilizzabili in sicurezza e non devono essere sconnesse. 6.32* Le lamiere dell’isolamento termico, i parasole e gli isolamenti non devono essere sconnessi. 6.33 I serbatoi ed i loro organi di riempimento e di svuotamento non devono avere fughe e devono poter essere ermeticamente chiusi salvo che gli apparecchi automatici di aerazione (Allegato 11 numero 6.3). 6.34* I tappi filettati di protezione non devono mancare. 6.35* Le flange di otturazione non devono mancare ne essere allentate. Tutte le viti di fissaggio devono essere presenti. 6.36 La vite bullone di comando di sblocco del rubinetto di svuotamento deve essere svitato. 6.37* L'indicatore del rubinetto di svuotamento deve funzionare correttamente. 6.38 Il coperchio del duomo deve essere presente e deve poter essere chiuso ermeticamente. Disposizioni aggiuntive per i carri a copertura meccanica: 6.39 La copertura meccanica deve poter essere chiusa e bloccata correttamente (indicatore visibile). Questa disposizione si applica anche al bloccaggio degli archi estremi. Disposizioni aggiuntive per i carri a copertura telescopica: 6.40 Gli elementi della copertura telescopica devono poter essere chiusi e bloccati correttamente posizionati sui loro binari di scorrimento previsti. Disposizioni aggiuntive per i carri a carrelli ribassati per il trasporto dei veicoli stradali e ferroviari: 6.41 Le traverse di testa mobili non devono essere danneggiate e devono poter essere bloccate ai due lati. 6.42 Le staffe di fermo, i bloccaggi delle staffe, le catene di stivaggio e gli occhielli della catena di stivaggio devono essere efficienti. Disposizioni aggiuntive per i carri porta contenitori ACTS: 6.43 I telai ruotanti non devono essere danneggiati in modo tale che il fissaggio ed il bloccaggio corretti siano impediti. 6.44 Le chiusure centralizzate devono funzionare. 6.45 La chiusura intermedia deve funzionare ed indicare chiaramente la posizione "chiuso". 6.46 I stanti devono essere perfettamente posizionati. 123 Disposizioni aggiuntive relative ai carri per il trasporto d'automobili: 6.47 Le spondine di testa e i ponticelli di passaggio devono poter essere rialzate e assicurate. 6.48 Il piano di carico superiore deve poggiare sulle camme apposite e poter essere bloccato. Il dispositivo indicatore deve funzionare. 6.49 Nessun accessorio deve essere sconnesso (zeppe, scivoli per le ruote, manovelle, dispositivo di sollevamento, spondine di testa, ponticelli di passaggio). Disposizioni aggiuntive per i carri autoscaricanti: 6.50 I rubinetti e le botole devono essere chiuse e bloccate. 6.51 Nessun pezzo del dispositivo di chiusura e di scarico deve essere sconnesso. Indicazioni – Procedure ammesse - Divieti 6.52 6.53 Quando, in caso di deformazione, la verifica del profilo trasversale si rende necessaria, si applicheranno le disposizioni del numero 4, tomo 1 delle Direttive di carico. Eccezione: per i carri costruiti secondo la fiche UIC 505 e la cui larghezza supera quella ottenuta con l’applicazione del numero 4, tomo 1 delle Direttive di carico, si deve contattare il detentore del carro per conoscere la larghezza ammessa del carro. Senza risposta da parte sua, si applicherà, per ragioni di sicurezza, la cifra del punto 4 del tomo 1 delle Direttive di carico. Le parti in materiale plastico e in legno stratificato (per esempio, le coperture del tetto ed i pannelli delle pareti laterali) non devono essere riparati per mezzo di chiodature. Tali carri portano la sigla come indicato all’Allegato 11 numero 2.14. 6.54 Per ciò che concerne il bloccaggio dei serbatoi dei carri-cisterna, i rivetti possono essere sostituiti da bulloni. 6.55 I lavori di saldatura ai serbatoi possono essere realizzati solo dalle officine autorizzate e con l’accordo del detentore. 124 B- TRATTAMENTO DEI CARRI DOPO PARTICOLARI EVENTI 0 Principio Dopo ogni evento particolare, l’IF utilizzatrice deve assicurare che le avarie provocate o presunte non possano procurare danni indiretti. A tale scopo, le regole definite da questo capitolo devono essere rispettate in modo da rendere il carro ancora atto alla circolazione. Per mezzo di esami complementari bisogna assicurarsi che non esistono danni al carro come deformazioni dei carrelli, e/o del telaio del carro, dei cretti, suscettibili di compromettere la sua idoneità alla circolazione in completa sicurezza. Se lo stato minimo non può essere ristabilito dall’officina, il carro deve essere ulteriormente trattato secondo le decisioni del detentore (conformemente all’allegato 9). 1 Deragliamento Dopo il deragliamento di un carro, lo scartamento delle facce interne dei cerchioni o delle corone su ruote monoblocco delle sale montate deragliate devono essere misurata secondo le prescrizioni del capitolo A, punto 1.17. Conseguentemente, dopo ogni misura, il carro deve essere spostato di un terzo di giro della ruota. Se la differenza di scartamento è superiore a 2 mm, la sala montata deve essere sostituita. La sala montata deragliata sostituita deve essere munita, prima della sua restituzione, di una marcatura che permetta al detentore del carro o alla sua officina di identificarla come sala montata deragliata (Modello HR). 2 Urti anomali Quando un carro ha subito un urto anomalo, si deve supporre che la velocità d’urto sia stata superiore a 12 km/h. In tal caso, si devono fare i seguenti controlli: − misurare l’altezza del respingente e verificare che non ci siano avarie visibili sui respingenti; − il gioco longitudinale dei respingenti non deve essere superiore a 15 mm; − esaminare che la possibilità di ruotare non deve essere superiore a 5 mm (solo per i respingenti che non devono ruotare); − esame visivo per scoprire rientranze della traversa di testa a livello dei respingenti e, posteriormente, delle traversini del telaio. 3 Sovraccarico (testo a solo titolo di raccomandazione) Quando un carro è inviato all’officina in seguito ad un sovraccarico (del carro, di un carrello o di una sala montata), bisogna sottoporre il carro, dopo lo scarico, agli esami e operazioni seguenti: − esame visivo delle molle di sospensione per scoprire la presenza di rotture, fessurazioni e deformazioni; − esame visivo delle molle sospensione e dei componenti del telaio o del carrello per scoprire la presenza di tracce di cedimento; − controllo delle sale montate interessate per scoprire la presenza di tracce di surriscaldo o altro danno. In caso di dubbio, sostituire le sale montate e munirle, prima di inviarle al detentore del carro, della menzione di sovraccarico (Modello HR). 4 Inondazione (testo a solo titolo di raccomandazione) I carri il cui telaio sia stato totalmente o parzialmente sommerso dall’acqua devono essere sottoposti alle prove ed alle operazioni di seguito riportate – a seconda dei casi dopo la pulitura – per essere resi atti alla circolazione: − sostituire tutte le sale montate; 125 − prima della restituzione, le sale montate inondate, saranno munite di una marcatura che permetta al detentore del carro o alla sua officina di identificarli come sale montate inondate (Modello HR); − esame visivo delle molle di sospensione per scoprire la presenza di corrosione che possa causare la rottura di una molla; − sostituire i respingenti quando questi sono stati sotto il livello dell’acqua; − svuotare l’acqua dalla condotta generale. Il carro con il freno isolato dovrà essere trattato conformemente alle disposizioni dell’allegato 9. 5 Contatto con la catenaria sotto tensione Quando parti della cassa sono state in contatto con la catenaria sotto tensione, si deve supporre che il flusso di corrente abbia danneggiato le boccole. In questo caso, si devono eseguire i seguenti lavori: − sostituire tutte le sale montate del carro; − prima del rinvio delle sale montate interessate dal flusso di corrente, questi devono essere marcate in modo da permettere al detentore del carro o alla sua officina di riparazione di riconoscerle come sale montate interessate dal flusso di corrente (Modello HR); − verificare la cassa per scoprire la presenza di avarie supplementari che possano interferire sull’attitudine alla circolazione del carro. 126 C – MANUTENZIONE PREVENTIVA 0 Principio Il detentore deve, al momento della revisione, mettere i carri in uno stato che consenta loro di assicurare un servizio normale fino alla prossima revisione, sia per ciò che concerne la sicurezza sia per quel che riguarda la protezione del carico. Questa revisione deve inscriversi in un quadro di un sistema di manutenzione a tempo o a lavoro effettivamente svolto. 1 Periodo di revisione 1.1 Nel quadro del sistema di manutenzione a tempo, la revisione è fatta dopo un periodo stabilito seguendo le indicazioni della fiche UIC 579-1. In tale sistema, il periodo di revisione è uguale al periodo di validità del cartiglio di manutenzione. Il periodo massimo di validità del cartiglio di manutenzione è non superiore a quello indicato al punto 1.3. 1.2 Nel quadro del sistema di manutenzione a lavoro effettivamente svolto, la revisione è fatta quando il carro raggiunge il limite di lavoro espresso in tonnellate-kilometri e determinato secondo le indicazioni della fiche UIC 579-1. Il periodo massimo di validità del cartiglio di manutenzione è non superiore a quello indicato al punto 1.3. 1.3 Il periodo massimo di validità del cartiglio di manutenzione (Allegato 11 numero 2.3) è di: 1.3.1 6 anni, eventualmente aumentati di 3 mesi, per i carri che rispondono alle seguenti condizioni: - distributore Bd, Ch, O, WE, DK, WU o WA; - regolatore automatico della timoneria; - sospensione a doppi anelli per i carri ad assi; - carrelli con molle a foglia e sospensioni ad anelli (in deroga, anche i carrelli «Niesky» ammodernati con sospensioni a biellette dei carri DB); - carrelli con molle ad elica ed ammortizzatori UIC o con caratteristiche analoghe ; - respingenti con caratteristiche conformi alle fiches UIC 526-1 o 526-2. 1.3.2 4 anni, eventualmente aumentati di 3 mesi, per i carri che non rispondono alle condizioni del punto 1.3.1. 1.3.3 Per ottenere questo prolungamento di 3 mesi, i carri devono portare l’iscrizione «+3M» (Allegato 11 numero 2.3). I carri che non portano l’iscrizione «+3M» possono ottenere, su richiesta del detentore, l’iscrizione “+ 3M”, se lo stato del carro non lo impedisce. 1.4 Tuttavia, il detentore è tenuto a fissare una durata di validità più corta per i carri le cui condizioni d’esercizio ed il tipo di carro lo impongano. In più, per i carri frenati SS1) e per i quali la durata di validità indicata sul cartiglio di manutenzione è superiore a 3 anni, il detentore deve organizzare un controllo intermedio. Quest’ultimo può essere limitato ad una ispezione se i risultati osservati sono soddisfacenti. 1.5 I carri-cisterna per i quali la data (fine mese) della prossima prova del serbatoio è scaduta, secondo l’Allegato 11 numero 6.4, devono essere trattati conformemente all’Allegato 9. 1) Conformemente alla fiche UIC 543 127 D – TRASPORTO DEI PEZZI DI RICAMBIO E IMMAGAZZINAMENTO 0 Principio Le modalità di trasporto, di manutenzione e di immagazzinamento dei pezzi di ricambio prima del loro montaggio su di un carro e dopo la loro rimozione per la preparazione del loro rinvio al detentore del carro, devono essere che le parti costitutive interne, da un lato, e le superfici e la protezione contro la corrosione dall’altro, non siano avariate. 1 Sale montate Immagazzinamento - - Quando vengono immagazzinati sui binari, i profili delle ruote non devono venire a contatto. Il contatto tra i bordini è autorizzato. In caso d’immagazzinamento alternato sui binari (su doppio binario), non si deve avere contatto delle boccole contro il bordino e del bordino contro l’asse. Le condizioni suddette sono applicabili allo stesso modo per l’immagazzinamento in selle. L’immagazzinamento su superfici piane è autorizzato, se le sale montate sono immagazzinate su appropriati supporti (legno, gomma, materie sintetiche) in modo da non danneggiare le superfici a contatto. Il deposito e lo spostamento delle sale montate deve essere fatto in modo che le sale montate stesse e le loro parti costitutive non siano danneggiate. Lo spostamento incontrollato delle sale montate deve essere impedito per mezzo di opportune zeppe di bloccaggio o suole. L’impilaggio delle sale montate è ammesso se le condizioni d’immagazzinaggio sopra indicate sono rispettate. Il contatto asse contro asse è proibito. Trasporto - - 2 - In caso di trasporto con carrello a forca, le selle e i becchi della forca sono da munire di opportuna protezione. Bisogna fare attenzione a non danneggiare l’asse a causa del rotolamento sulla forca. L’uso di strumenti di sollevamento deve essere fatto evitando ogni possibile danneggiamento dell’asse. Le sale montate si dovranno trasportare, nella misura del possibile, in selle tra le officine ed i centri dei pezzi di ricambio. Il carico e l’assicurazione delle sale montate deve essere fatto in modo che ogni contatto tra le sale montate sia evitato durante il trasporto. Le boccole devono essere protette in modo da impedire la rotazione. Altri pezzi L’immagazzinamento dei respingenti deve essere fatto in modo che sia evitata ogni infiltrazione d’acqua tra la custodia e l’asta del respingente. Se il trasporto delle molle paraboliche è fatto direttamente con carrello a forca, le selle e i becchi della forca sono da munire di opportuna protezione (rivestimento in gomma), per impedire ogni possibile danno alla protezione contro la corrosione. 128 Allegato 10 – Appendice 1 Indici relativi ai difetti di circolarità delle ruote Fig. 1 Copiglia tranciata Fig. 2 Staffa di sicurezza rotta Fig. 3 Tracce lucide sulla rondella d’estremità del tirante a triangolo del freno Fig. 4 Tracce lucide sulle molle di carico 129 Allegato 10 – Appendice 1 Fig. 5 Zone lucide con usura, visibile dall’esterno sui punti di frizione delle foglie a molla delle sospensioni paraboliche Fig. 6 Staffa a T persa o allentata Fig. 7 Piastra di usura al manganese dei carrelli e dei cuscinetti dissaldate Fig. 8 Superficie di contatto irregolare sul circo di rotolamento Fig. 9 Schiacciamento importante ed irregolare sul circolo di rotolamento 130 Allegato 10 – Appendice 2 Schema della sospensione dei carrelli Y 25 Figura 1 – Carrello con molle per un carico di 20 t/asse 5 3 1a 2a 4 1a 2a 3 4 5 molla di tara per 20 t/asse, elica a destra molla di carico per 20 t/asse, elica a sinistra coperchio della molla boccola guida della boccola Figura 2 – Carrello con molle per un carico di 22,5 t/asse 5 1b 3 2b 4 1b 2b 3 4 5 molla di tara per 22,5 t/asse, elica a sinistra molla di carico per 22,5 t/asse, elica a destra coperchio della molla boccola guida della boccola 131 ALLEGATO 10 Carri – Manutenzione correttiva e manutenzione preventiva Appendice 3 – CATALOGO EUROPEO DEI CONTROLLI VISIVI DEGLI ASSILI (EVIC) PREAMBOLO 1 I documenti contenuti nella presente appendice sono copie identiche delle procedure concordati dal "Gruppo Settore congiunto della task-force dell’ERA riguardante la manutenzione dei carri/assili" in relazione al controllo visivo degli assili dei carri. Capitolo A: Catalogo europeo dei controlli visivi degli assili (EVIC) dei carri (versione V 2.11) Capitolo B: Guida all’utilizzazione dell catalogo europeo dei controlli visivo degli assili (EVIC) di carri (versione V 2.2) Capitolo C: Tracciabilità degli assili esaminati dalle officine secondo l’EVIC (modello) 2 Gli assili rimossi in seguito alla EVIC devono essere contrassegnati in modo visibile e permanente con il riferimento «EVIC», il numero di codice di difetto e in numero della sala montata corrispondente. Questi dati dovrebbero inoltre essere indicato il modello HR (allegato 7 CUU) per la richiesta della sala montata da sostituire al detentore del carro. 3 Se un carro entra in officina, a causa dei avarie alle sale montate secondo l'allegato 9 della CUU, gli assili delle sale montate in questione non devono essere sottoposti ai controlli visiva. Su tali assili si applicano solamente le disposizioni dell'allegato 10 alla CUU sulla manutenzione correttiva e preventiva. 4 Il costo dei controlli visivi degli assili di cui ai punti A e B della presente appendice sono a carico del detentore del carro esaminato 5 l’appendice 3, nella sua interezza, non farà parte della CUU e ne sarà rimossa non appena gli aderenti CUU riceveranno dal Bureau CUU una notifica per informarli che il Comitato Comune del CUU è concluso, con decisione unanime, che, a seguito di un cambiamento delle circostanze, l'applicazione di documenti di cui al precedente punto 1 non è più necessaria. La decisione del Comitato Comune può, ma senza che lo sia necessariamente, essere basata su una raccomandazione emanata dal Join Sector Group di cui al precedente punto 1 o dall'Agenzia Ferroviaria Europea. Questo cambiamento avrà effetto un mese dopo l’invio della notifica di cui sopra agli aderenti. 132 A Catalogo dei difetti Le pagine che seguono rappresentano l'intero catalogo dei difetti. Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 CATALOGO EUROPEO DEI CONTROLLI VISIVI DEGLI ASSILI 133 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 Assili verniciati 30 31 32 33 34 35 36 37 Nessun danneggiamento Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati Difetti meccanici intagli con bordi angolati Difetti meccanici cretti Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia Difetti di superficie singoli segni di corrosione profonda / vaiolature Difetti allo strato protettivo con o senza corrosione X X X X X X OK (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) C X X X X X X (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) (non ok) Assili Non Verniciati 40 41 42 43 44 45 46 Nessun danneggiamento Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati Difetti meccanici intagli con bordi angolati Difetti meccanico cretti Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia Difetti di superficie singoli segni di corrosione profonda / vaiolature Tutti gli Assili 50 Zona del collarino X (non ok) 134 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 CRITERI PER GLI ASSILI VERNICIATI 135 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 30 Nessun danneggiamento Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Le infossature possono riscontrarsi sia lungo tutto il perimetro che occasionalmente; esse sono caratterizzate da contorni lisci e arrotondati, senza transizioni a spigolo vivo. Questo tipo di infossature possono determinarsi in fase di manutenzione. La verniciatura rimane non danneggiata. Decisioni Assili con infossature il cui rivestimento non sia tuttavia danneggiato possono rimanere in opera Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC OK Esempio di difetti: 136 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 31 Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Le scanalature sono caratterizzate da spigoli vivi Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di scanalature Decisioni Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare conseguentemente Togliere la sala dal servizio Caso A Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC X Esempio di difetti: 137 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 32 Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Caratterizzato da zone di transizione con bordi smussati (CUU Allegato 9, 1.6.2). Abrasioni che insorgono in servizio (causate ad es. dallo strisciamento dei leveraggi del freno) e che comportano danneggiamenti alla verniciatura. Decisioni Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare conseguentemente Togliere la sala dal servizio Caso B Danneggiamento con profondità > 1mm (secondo CUU) Caso A Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC X Esempio di difetti: 138 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 33 Difetti meccanici intagli con bordi angolati Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Intagli con bordi angolati possono verificarsi localmente e sono caratterizzati da contorni a spigolo. Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di intagli. Decisioni Togliere la sala dal servizio (secondo CUU) Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 139 / 299 Caso A X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 34 Difetti meccanici cretti Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Cretti riscontrati nel corpo dell’assile (non necessariamente nella verniciatura) e sono caratterizzati e visibili sotto forma di linee sottili Non sono ammessi cretti nel materiale. Decisioni Togliere la sala dal servizio (secondo CUU) Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 140 / 299 Caso A X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 35 Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di ampie aree pesantemente corrose (da vecchi danneggiamenti allo strato protettivo). Decisioni Togliere la sala dal servizio Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 141 / 299 Caso B X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) 36 Difetti di superficie vaiolature V 2.11 singoli segni di corrosione profonda / Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di vaiolature o segni locali di corrosione profonda (ad es. riconducibili ad azione chimica). Decisioni Togliere la sala dal servizio Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 142 / 299 Caso B X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 37 Difetti allo strato protettivo con o senza corrosione Assili verniciati Costatazioni e conseguenze: Distacchi locali del rivestimento protettivo (verniciatura), con o senza corrosione. Decisioni Lasciare la sala in servizio secondo quanto previsto per il caso C Caso C Indicare 1 nella colonna “C” della tabella dell’EVIC C Esempio di difetti: 143 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 CRITERI PER GLI ASSILI NON VERNICIATI 144 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 40 Nessun danneggiamento Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Esistono regole manutentive che non prevedono protezione anti-corrosiva. In questi casi assili e ruote rimangono non verniciati e in servizio mostrano sulla superficie uno strato ossidato sottile ed uniforme (ruggine superficiale) I ritorni di esperienza di SNCB dimostrano che l’applicazione di questo sistema manutentivo dell’asse non conduce a rotture di fatica durante il servizio dell’assile Decisioni I ritorni di esperienza di SNCB dimostrano che l’applicazione di questo sistema manutentivo dell’asse non conduce a rotture di fatica durante il servizio dell’assile Lasciare in servizio gli assili “come nuovo”, “molto buono”, “buono” e “accettabile” Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC OK Esempio di difetti: come nuovo Molto buono Buono 145 / 299 accettabile Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 41 Difetti meccanici scanalature circonferenziali a spigolo vivo Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Questo danneggiamento è caratterizzato da spigoli vivi circonferenziali o da scanalature con zone di transizione a spigolo vivo. Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di scanalature. Decisioni Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare conseguentemente Togliere la sala dal servizio secondo caso A Indicare 1 nella colonna “ok” della tabella dell’EVIC OK Esempio di difetti: 146 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 42 Difetti meccanici incisioni circonferenziali con bordi smussati Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Caratterizzato da zone di transizione con bordi smussati (CUU Allegato 9, 1.6.2). Abrasioni che insorgono in servizio (causate ad es. dallo strisciamento dei leveraggi del freno) e che comportano danneggiamenti alla verniciatura. Decisioni Controllare sul carro le cause che possono aver originato questo danneggiamento e riparare conseguentemente Togliere la sala dal servizio Caso B Danneggiamento con profondità > 1mm (secondo CUU) Caso A Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC X Esempio di difetti: 147 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 43 Difetti meccanici intagli con bordi angolati Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Intagli con bordi angolati possono verificarsi localmente e sono caratterizzati da contorni a spigolo. Non sono ammessi danneggiamenti meccanici al materiale base sotto forma di intagli. Decisioni Togliere la sala dal servizio (secondo CUU) Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 148 / 299 Caso A X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 44 Difetti meccanici cretti Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Cretti riscontrati nel corpo dell’assile (non necessariamente nella verniciatura) e sono caratterizzati e visibili sotto forma di linee sottili Non sono ammessi cretti nel materiale. Decisioni Togliere la sala dal servizio (secondo CUU) Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 149 / 299 Caso A X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 45 Difetti di superficie corrosione accentuata, profonda e ampia Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di ampie aree pesantemente corrose (da vecchi danneggiamenti allo strato protettivo). Decisioni Togliere la sala dal servizio Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 150 / 299 Caso B X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) 46 Difetti di superficie vaiolature V 2.11 singoli segni di corrosione profonda / Assili non verniciati Costatazioni e conseguenze: Non sono ammessi danneggiamenti alla superficie del materiale base sotto forma di vaiolature o segni locali di corrosione profonda (ad es. riconducibili ad azione chimica). Decisioni Togliere la sala dal servizio Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC Esempio di difetti: 151 / 299 Caso B X Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 ZONA DEL COLLARINO 152 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) V 2.11 50 Zona del collarino Tutti gli Assili Situazione: Normalmente, con sala montata in opera sul carro, la zona del collarino non è sufficientemente visibile per l’ispezione. Raccomandazioni Solo in caso di chiare indicazioni di danneggiamenti meccanici o di corrosione profonda, sostituire la sala Caso A Indicare 1 nella colonna “X” della tabella dell’EVIC C Se non valutabile, lasciare la sala in opera sul carro Indicare 1 nella colonna “OK” della tabella dell’EVIC OK Esempio di difetti: non accettabile Non valutabile 153 / 299 B Guida all’utilizzazione Le pagine che seguono rappresentano l'intera guida di implementazione. 154 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 GUIDA ALL’UTILIZZO DEL CATALOGO EUROPEO DEI CONTROLLI VISIVI AGLI ASSILI (EVIC) DI CARRI MERCI Documento preparato a cura di: Joint Sector Group for ERA Task Force on wagon/axle maintenance 155 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 Sommario 1. Definizioni 2. Fondamenti e preparazione dei controlli 3. Modalità di esecuzione dei controlli visivi 4. Registrazione dei controlli visivi Questa versione sostituisce tutte le precedenti versioni della Guida all’Utilizzo dell’EVIC. Brussels, 10.03.2010 156 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 1. Definizioni Achsschenkel FUSELLO journal Achsschenkel, journal fusée fusée RUOTA Rad wheel Rad, wheel roue Radsitz Nabe PORTATA di CALETTO RUOTA wheel seat hub Radsitz, wheel seat portée de calage moyeu MOZZO de roue Nabe, hub moyeu DEBORDO Nabenüberstand ü hub overhang Nabenüberstand , hub overhang débordement Sala Montata Radsatz Wheelset Essieu monté FUSELLO Achsschenkel journal fusée COLLARINO PORTATA di CALETTO RUOTA Notschenkel Radsitz abutment / collar wheel seat portée de collerette portée de calage de roue RAGGIO di RACCORDO Korbbogen transition radius rayon de raccordement CORPO dell’ASSE Schaft shaft corps Assile Radsatzwelle Axle Essieu-axe 157 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 Nelle istruzioni EVIC, il significato delle diverse espressioni è il seguente: Sostituire = togliere la sala dal carro (e ripararla – quando possibile – in un’officina competente) Riparare = riparare il danneggiamento “in situ” (con sala in opera) in accordo alle regole di riferimento Rimuovere (il difetto) dal servizio = sostituire o riparare (“in situ” se possibile) in accordo alle regole di riferimento 158 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo 2. V 2.2 Fondamenti e preparazione dei controlli 2.1 Motivazione del programma EVIC I detentori Europei di carri merci hanno sviluppato nel corso dei decenni un sistema di manutenzione garantendo un livello di sicurezza tale da farlo divenire il sistema di trasporto terrestre più sicuro. Comunque, dopo il tragico incidente di Viareggio, - l’Agenzia Ferroviaria Europea (ERA) - Le Agenzie Nazionali per la Sicurezza Ferroviaria (NSAs) - Il Gruppo di Settore Merci Ferroviario (CER, ERFA, UIP, UIRR, UNIFE) si sono accordati affinché nell’ambito della Task Force ERA fosse valutata la possibilità per un approccio Europeo di criteri armonizzati e di misure a medio termine che in maniera appropriata accerti l’incremento della sicurezza ferroviaria. Il “Joint Sector Program” predisposto nella Task Force dell’ERA è stato pienamente adottato a Viareggio a dicembre 2009. Il piano di azione Europeo consiste di: - Controllo Visivo della popolazione Europea degli assili (utilizzando l’EVIC) - Indagine più profonda per determinate tipologie di sale montate da definite aree operative - Implementazione su scala Europea della tracciabilità sistematica della manutenzione delle sale montate (per la campagna EVIC e per la generale manutenzione delle sale montate) Il “Joint Sector program” è stato approvato da tutte le autorità dell’Unione Europea e da tutte le NSA. E’ ora in carico al Settore attuare quanto è stato previsto. L’Implementazione del programma (specialmente l’EVIC) è stato fatto proprio come impegno delle Società appartenenti alle Associazioni di Settore nell’adempimento del ruolo di responsabilità per la sicurezza del settore. Non c’è un obbligo legale ma un chiaro impegno del Settore verso le Autorità Nazionali ed Europee nell’attuare il programma d’azione. A livello di Settore il programma EVIC è correntemente integrato nelle CUU. Le NSA Europee sono invitate a verificare l’esecuzione delle misure decise. 2.2 Obiettivi del programma EVIC Nell’attuare il primo punto del programma di Azione Europeo, il Controllo Visivo di tutti gli assili europei, il parco dei carri merci Europei sarà soggetta all’ispezione visiva dello stato dell’assile con gli obiettivi: - di giudicare lo stato dell’assile conformemente ai criteri del Catalogo Europeo dei Controlli Visivi (EVIC) - di rimuovere dal servizio gli assili in uno stato non ammissibile (immediatamente / dopo lo scarico) - di registrare un set minimo di dati relativo agli assili ispezionati - di sottoporre gli assili sostituiti a manutenzione pesante (2°liv) con trattamenti appropriati e controlli non distruttivi. 2.3 Tempistica per l’ispezione secondo l’EVIC Il Programma EVIC decorre in Europa dal 01.04.2010 in avanti così suddiviso: • Tutti i carri - per trasporto di merci pericolose (solo ferrocisterne RID) e - operanti in ambienti corrosivi 159 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo • V 2.2 saranno controllati sotto le condizioni EVIC al 100% in un periodo di 4 anni Tutti i carri standard saranno controllati sotto le condizioni EVIC al 100% in un periodo di 6 anni In caso di sostituzione della sala montata, questa deve essere trattata dal detentore attraverso regolare revisione con controlli non distruttivi in accordo l’appropriato sistema di manutenzione Dopo aver effettuato il controllo del 100% della flotta l’EVIC sarà applicato continuamente e/o modificato in considerazione del ritorno di esperienza (che sarà discusso in Task Force). E’ raccomandata la priorità per i vagoni standard: ad elevato fattore di carico (es. 50% carri di tipologia F, T) con carico a caduta (es. alcuni carri della tipologia E) 2.4 I compiti del Referente EVIC di settore in ogni Paese I Referenti EVIC di settore sono persone membri nominati dalle Associazioni Ferroviarie UIP, CER and ERFA per ogni Paese Europeo (vedi tabella) ed è responsabile per l’implementazione dell’EVIC in ogni rispettivo Stato Membro (più la Svizzera). Il referenti EVIC di settore dovrà: • • • • • • Organizzare la traduzione nelle lingue nazionali e l’emissione dell’EVIC Organizzare una sessione formativa per Paese e congiunta per tutte le Associazioni, detentori e le relative officine (e le Imprese Ferroviarie per informazione) Gestire tutte le informazioni di tutte le parti coinvolte (officine, detentori) Raccogliere la tracciabilità dell’EVIC di tutti I detentori Raggruppare (per Paese) i dati raccolti dai detentori per il gruppo comune di settore Controllare l’implementazione dell’EVIC nelle rispettive Società (es. attraverso una checklist) I risultati raccolti saranno utilizzati e verificati da parte del gruppo comune di settore per la verifica del processo di implementazione e per riferire nella Task Force dell’ERA. Paesey Lingua France FR Switzerland DE, FR, IT Germany DE Italy IT Netherlands NL UIP / Rivière CER / Müller David Tillier [email protected] Olga Wisniewska [email protected] Albert Hartmann VPI [email protected] Lafaix SNCF [email protected] Bernet SBB [email protected] Manfred Bergmann DB manfred.bergmann@ dbschenker.eu Paolo Fusarpoli TI [email protected] (Jaspers DB SR NL) Mauro Pacella ASSOFERR [email protected] Don van Riel [email protected] ERFA / Heiming Nicolin AAE [email protected] Mallikat VDV [email protected] 160 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo Poland POL Austria DE Belgium FR, NL Hungary HON United Kingdom EN Ireland EN Czech Republic Slovak Republic CZ Latvia LAT Lithuania LIT Romania ROM Spain E Sweden SWE Slovenia SLO Portugal POR Greece GR FR, DE EST Luxembourg Estonia Günter Heindl VPI [email protected] Vincent Bourgois [email protected] Gyözö Czitó [email protected] Geoffrey Pratt [email protected] Martin Vosta [email protected] Jaroslav Miklanek [email protected] Nucu Morar [email protected] Alfonso Ynigo [email protected] Staffan Rittgard [email protected] V 2.2 Krzysztof Buszka PKP [email protected] Miroslaw Szczelina RailPolska miroslaw.szczelina @railpolska.pl Andreas Schachner ÖBB [email protected] Entienne Maenhout SNCB [email protected] Miklos Kremer MAV [email protected] Mihály Drotos MAV Cargo [email protected] Paul Antcliff [email protected] Damien Lambert IrishRail [email protected] Martin Vosta [email protected] Roman Sklenar [email protected] Dainis Zvaners LDz [email protected] Kęstutis Rakauskas k.rakauskas@ litrail.lt +370 5 269 31 48 Gheorghe Avram [email protected] Dr. Ireneusz Gójski IGTL [email protected] 0048.601.387.516 Monika Heiming [email protected] Lord Tony Berkeley [email protected] Lord Tony Berkeley [email protected] Edita Gerasimoviene e.gerasimoviene @transachema.lt Gheorghe Avram [email protected] Stephan Aström Stephan.astrom@ hectorrail.com Viktor Sinkovec viktor.sinkovec @slo-zeleznice.si Joaquim José Martins Guerra [email protected] Gaston Zens [email protected] Aggiornato all’inizio di Marzo 2010 161 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 2.5 Predisposizione dei documenti di Lavoro Le condizioni per il programma EVIC son indicate in questa Guida all’Applicazione dell’EVIC Versione 2.2. I criteri per controlli, illustrazioni e azioni richieste sono indicate nel Documento EVIC Versione 2.11 I testi di riferimento sono quelli originali in lingua Inglese. Tutti i documenti (inglese e traduzioni) saranno anche ufficialmente pubblicati su sito Web (da definire prossimamente da parte del Gruppo Comune di Settore). Il Referente EVIC di settore di ogni Paese invierà i documenti EVIC nella rispettiva lingua nazionale Il Referente EVIC di settore di ogni Paese fornirà i documenti EVIC ai detentori nazionali (e per informazione alle Imprese Ferroviarie) I detentori (che commissionano i controlli visivi alle officine) trasferiscono I documenti alle officine che eseguiranno I controlli. Le officine che eseguiranno i controlli aggiungono le richieste nazionali e le locali regole di lavoro così come tutte le ulteriori istruzioni di supporto al lavoro dell’officina. 2.6 Affidamento e fatturazione dei controlli EVIC L’implementazione dell’EVIC nel CUU (compresa la tracciabilità) è in corso (allegato 10, appendice 3) L’esecuzione dell’EVIC deve essere affidata all’officina da parte del detentore (in attesa della piena integrazione dell’EVIC nel CUU). Il detentore deve assumersi I costi per l’esecuzione del programma EVIC (controllo e tracciabilità) e potenzialmente della richiesta del cambio della sala montata (futuro emendamento nell’allegato 12 delle CUU) Le officine devono dare i risultati della tracciatura EVIC al detentore con la corrispondente fattura (massimo dopo un mese) o separatamente con l’invio del riepilogo mensile L’officina deve registrare il numero di identificazione della nuova sala montata (sostituita perché non conforme ai risultati EVIC) nella fattura/documento al detentore (se è normalmente già fatto con la documentazione di manutenzione) 162 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 2.7 Qualificazione del personale I controlli devono essere fatti da personale qualificato nell’applicazione dell’EVIC. Non è necessario che il personale che effettua questi controlli visivi sia qualificato secondo la EN 473. Il personale coinvolto nei controlli dovrà essere formato una giornata per la corretta applicazione di questa procedura. E’ sotto la responsabilità dell’officina mantenere aggiornata la lista del personale abilitato all’uso della presente procedura. 3. Modalità di esecuzione dei Controlli Visivi 3.1 Esecuzione dei controlli visivi Il Controllo visivo degli assili dei carri per il rilevamento di danneggiamenti al materiale base o alla verniciatura (se presente) è obbligatoria: • Durante la manutenzione di 1° livello • Ogni volta che il carro è in un’officina (non dalla squadra mobile) e se una delle seguenti condizioni è verificata: • Il carro è sulla fossa di visita o • Il carro è rialzato In caso di difetti non giudicabili (non sufficientemente dettagliati da parte dell’EVIC), l’incaricato del Controllo EVIC deve contattare il detentore per ulteriori istruzioni. Una sala montata che abbia sostituito una tolta d’opera deve essere nello status “EVIC ok”. L’EVIC non sostituisce le vigenti regole manutentive. Prioritariamente devono essere applicate le vigenti regole manutentive, poi i controlli EVIC. Se un assile è scartato con le vigenti regole manutentive, non è necessario applicare l’EVIC. (Nota: il controllo visivo dell’assile è obbligatorio anche in occasione di revisione del carro) L’area di ispezione visiva copre completamente la superficie del corpo assile tra le ruote. Per la zona del collarino, si vedano le speciali istruzioni riportate nella versione 2.11 dell’EVIC. L’area di ispezione deve essere esaminata per • Difetti meccanici (scanalature, incisioni e intagli, cricche) • Difetti superficiali (aree erose, singoli segni di corrosione / vaiolature) • Difetti alla verniciatura (con o senza corrosione), nel caso di assile verniciato Le immagini di riferimento nella versione 2.11 dell’EVIC (caratteristiche tipiche di danneggiamento) sono usate per identificare le forme di danno non ammesse. 163 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 Non è prevista pulizia dell’asse. In casi di dubbio, l’assile dovrebbe essere pulito (localmente) al fine di permetterne il controllo. Nel caso di luce naturale troppo debole, dovrà essere usata una sorgente supplementare di luce bianca al fine di ottenere una adeguata visibilità dell’assile. Gli assili che presentano difetti non ammessi devono essere riparati, quando possibile, secondo le modalità prescritte. Altrimenti, gli assili dovranno essere sostituiti. La figura qui di seguito riporta un esempio di posizione adeguata per il personale che effettua il controllo. Se la sala non può ruotare (se il carro non è rialzato), la piena visibilità su tutta la superficie dell’asse deve essere garantita in maniera diversa. 3.2 Misure da prendere dopo il controllo (casi) I casi seguenti definiscono le azioni da intraprendere a seguito del controllo visivo dell’assile: A Togliere la sala dal servizio senza ritardi B Togliere la sala dal servizio dopo scarico del carro e/o rinvio all’Impianto di assegnazione C Lasciare la sala in servizio fino alla successiva revisione del carro o riparare il danneggiamento sulla sala “in situ”. In occasione della successiva revisione, la rimozione dal servizio è obbligatoria Rimuovere (il difetto) dal servizio = sostituire o riparare (“in situ” se possibile) secondo le regole di riferimento Per sale in opera a carri in servizio in ambiente corrosivo, sono ammesse solo le categorie A e B. 164 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 4. Registrazione dei controlli visivi Il risultato del programma dei controlli visivi deve essere registrato / tracciato dopo l’esecuzione in officina. 4.1 Elenco delle Categorie e delle Registrazioni EVIC Assili verniciati e non verniciati 30 40 Assili Verniciati 31 32 33 34 35 36 37 Assili non Verniciati 41 42 43 44 45 46 47 Nessun difetto Nessun difetto Difetto Meccanico Scanalature circonferenziali a spigolo vivo Difetto Meccanico Incisioni circonferenziali con bordi smussati Difetto Meccanico Intagli con bordi angolati Difetto Meccanico Cretti Difetto di Superficie Corrosione accentuata, profonda e ampia Difetto di superficie Singoli segni di corrosione profonda / vaiolature Danni allo stato Con o senza corrosione protettivo Difetto Meccanico Scanalature circonferenziali a spigolo vivo Difetto Meccanico Incisioni circonferenziali con bordi smussati Difetto Meccanico Intagli con bordi angolati Difetto Meccanico Cricche Difetto di Superficie Corrosione accentuate, profonda e ampia Difetto di Superficie Singoli segni di corrosione profonda / vaiolature --- Tutti gli Assili 50 Zona del collarino Categoria per la registrazione EVIC ok ok X (non ok) X (non ok) X X X (non ok) (non ok) (non ok) X (non ok) C X (non ok) X (non ok) X X X (non ok) (non ok) (non ok) X (non ok) X (non ok) 165 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 I compiti e le azioni delle differenti parti coinvolte sono I seguenti: 4.2 Compiti delle officine Le officine devono • • Registrare I risultati dei controlli visivi Per ogni detentore • • in formato cartaceo o in un file in formato elettronico conformemente la file formato Execel (xls): (I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI) Officina TERGNIER Paese Dell’officina France Detentore ERMEWA anno 2010 Mese 5 (come riportato sul carro) Solo un risultato per sala - se identificabile - indicare NA se non identificabile Numero del carro (indicare una sola volta per tutte le sale Data 338712345689 02.05.10 338700000002 338700000123 338701231123 12.05.10 12.05.10 13.05.10 Numero della sala Tipo di assile Risultato altri controlli Risult. controllo EVIC pe controllo check inserire 1 in funzi. Del risultato scrivere 1 in funzion del risultato "ok" "X" 12345 9056 1 12312 345621 9052 9052 1 41414 9056 19 9076 287 9076 NI NI "C" 1 1 1 1 1 294 9076 13213213 9076 1232131414 NA 34562133 9052 1 34562132 9056 1 1 1 1 “Registrazione EVIC per il detentore 2.2” 166 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 4.3 Compiti del Detentore Il Detentore deve • deve raccogliere mensilmente i risultati dalle officine incaricate (per Nazione) La prima settimana del mese successivo • Conservare le registrazioni • Integrare i risultati ricevuti mensilmente dalle officine (per Nazione) in un file elettronico secondo il formato “Rapporto mensile del detentore 2.2”, Nota: il nome del detentore deve essere conforme al VKM registrato nel NVR. • Fare rapporto mensilmente in formato elettronica del riassunto del “Rapporto mensile del detentore” inviandolo ai referenti EVIV di settore (i dettagli sono forniti dai referenti EVIC di settore): (Esempio Germania: [email protected]) I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI: Country FRANCE ID of the keeper to be formatted acco rding to VKM or NVR registration keeper Month Year No of wagons checked XYZ 5 2010 400 No of axles No of EVIC sorted out axles for other reasons 100 „ok“ 1000 No of EVIC axles No of EVIC axles „X“ 80 „C“ 120 “Rapporto EVIC mensile del detentore 2.2 167 / 299 Catalogo Europeo dei Controlli Visivi agli assili (EVIC) Guida all’utilizzo V 2.2 4.4 Compiti dei Referenti EVIC di settore I Referenti EVIC di settore devono • Raccogliere i “rapporti EVIC mensili dei differenti detentori • Fare una sintesi in formato elettronico dei risultati mensili di tutti i detentori per nazione secondo il formato “Rapporto EVIC mensile per paese 2.2” la seconda settimana del mese successivo • Inviare questo report mensile elettronicamente al JSG: [email protected] I SEGUENTI DATI SONO SOLO ESEMPLIFICATIVI: Country FRANCE ID of the keeper to be formatted according to VKM or NVR registration keeper UVW XYZ Month 5 5 Year 2010 2010 No of wagons checked 300 400 No of axles No of EVIC sorted out axles for other reasons 20 70 No of EVIC axles No of EVIC axles „ok“ „X“ „C“ 800 1000 40 80 80 120 Solo i dati sommati sono riportati nella Task Force ERA Sum 700 90 1800 120 200 “Rapporto EVIC mensile per paese 2.2” 168 / 299 C Tracciabilità degli assili esaminati dalle officine La rintracciabilità deve essere garantita nel formato riprodotto pagina successiva. ALLEGATO 11 al Contratto Uniforme d’Utilizzazione dei carri (CUU) Contrassegni e iscrizioni sui carri o Applicabile dal 1 luglio 2006 Rettificativo Rettificativo N° del Messa in applicazione 01.01.2006 Complemento 1 31.01.2008 Rettificativo N° del 31.01.2008 - riservato - Sommario Punti Tema Pag. 1 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 2.12 2.13 2.14 2.15 2.16 2.17 Generalità – Disposizioni generali Numero del carro Cartiglio di deroga Cartiglio di manutenzione Massa limite di carico Capacità di trasporto Carichi concentrati, lunghezze delle superfici d’appoggio Capacità ed indicazione delle merci ammesse al trasporto Lunghezza utile di carico e superficie del pavimento Distanza degli assi estremi e dei perni dei carrelli Lamiera parascintille Traffico con la Gran Bretagna Angolo d’inclinazione per il passaggio sulle navi traghetto Accessori amovibili del carro Divieto di applicare chiodi o ganci Carri muniti di dispositivi speciali (carri a scarico automatico, tetto apribile, ecc.) Scartamento di binario diverso Contrassegno per carrelli equipaggiati con assi a scartamento nominale di 1435 mm dotati della possibilità di cambiare lo scartamento (cambio di scartamento automatico secondo la fiche UIC 510-4) Contrassegno per carrelli equipaggiati con assi a scartamento nominale di 1520 mm dotati della possibilità di cambiare lo scartamento (cambio di scartamento automatico secondo la fiche UIC 510-4) Altezza del piano di carico dei carri porta contenitori quando non sono caricati Contrassegno per i carri del traffico combinato, carri porta casse mobili, carri a tasca (carri poche) Lunghezza del carro compresi i respingenti Tara e massa frenata Dispositivi di cambio del regime dei freni ad aria compressa, masse frenate, designazione abbreviata dei freni ad aria compressa Suole del freno in materiale composito Freno a dischi Carri non autorizzati a transitare su tutte le selle di lancio Contrassegno per i carri a carrelli il cui scartamento tra due assi contigui è superiore a 14,0 m ammessi sulle selle di lancio Carri non autorizzati a transitare su freni di binario in posizione attiva Carri con divieto di urto Divieto di manovra a spinta o a gravità Marcatura dei carri equipaggiati di elementi antiurto Dispositivo d’assorbimento degli urti Marcatura per i carri muniti di ganci d’alaggio sporgenti Carri accoppiati permanentemente 7 9 11 13 14 16 17 21 22 23 23 25 26 27 29 29 30 30 2.18 3.1 3.2 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8 5.9 31 33 34 39 40 41 48 48 49 49 50 50 51 52 52 53 53 5.10 Carri a carrelli che non possono transitare su curve di raggio superiore a 35 m 54 5.11 Carri muniti della condotta elettrica di alimentazione tra i veicoli di un treno 5.12 Aggancio automatico 54 55 5.13 Detettore di deragliamento 56 6.1 Ruote atte a tollerare forti sollecitazioni termiche 57 6.2 Marcatura delle ruote a cerchione riportato 57 6.3 Raccordi d’aerazione 58 6.4 Prova dei serbatoi dei carri cisterna, codifica dei serbatoi e prescrizioni particolari 58 7.1 Sollevamento dei carri senza organi di rotolamento in officina 59 7.2 Sollevamento dei carri su 4 punti 59 7.3 Sollevamento o controllo da una sola estremità 60 7.4 Sostituzione delle molle 60 7.5 Controllo dei cerchioni riportati 61 7.6 Periodo di controllo delle istallazioni frigorifere 62 7.7 Carri cisterna con rivestimento interno 62 7.8 Carro privato, carri unificati UIC, carri standard UIC 63 7.9 Pezzi di ricambio 64 8.1 Contrassegno d’avvertimento per alta tensione 65 Appendice 1 Appendice 2 Appendice 3 Condizioni da rispettare per il trasporto di carri sulle navi-traghetto Prescrizioni per l’uso reciproco con la RENFE e le CP dei carri con sale intercambiabili Prescrizioni per l’uso reciproco con le VR dei carri privati con sale (per i carri ad assi) o carrelli (per i carri a carrelli) intercambiabili 67 71 77 31.01.2008 1 Generalità 1.1 L’allegato descrive le iscrizioni ed i simboli per la marcatura dei carri merci (appresso indicati come carri) oltre che le loro posizione sul carro. Questo documento è ordinato secondo l’indice riportato di seguito senza peraltro associare quest’ordine a processi, servizi specializzati o un utilizzatore: - processi di carico e fornitura dei carri - traffico combinato, - composizione treno, - manovre, - controllo tecnico, - officina e - contrassegni d’avvertimento. Le appendici riprendono le specifiche prescrizioni per i carri ammessi al transito su navitraghetto o su binari con diverso scartamento. 1.2 I carri devono avere, nelle posizioni definite, le iscrizioni ed i contrassegni necessari nella lingua del detentore, in caratteri latini e cifre arabe. Le iscrizioni ed i contrassegni devono essere sempre visibili. Saranno posti sulle pareti laterali, se possibile, a 1600 mm al di sopra del piano delle rotaie (altezza media delle iscrizioni). Per i carri sprovvisti di pareti laterali, le iscrizioni sono da porre su pannelli speciali. Per le disposizioni riguardanti i pannelli d’iscrizione riferirsi alla fiche UIC 573. Le iscrizioni ed i contrassegni non possono essere utilizzati con altro significato. 1.3 I carri con iscrizioni e contrassegni mancanti o illeggibili si trattano secondo gli allegati 9 e 10. 1.4 Le iscrizioni ed i contrassegni oltre a quelli previsti da questo allegato saranno posti in luoghi ben distinti da quelli che sono riservati a queste iscrizioni. L’angolo inferiore sinistro delle pareti laterali deve essere riservato per le etichette modello K ed M. 2.1 Numero del carro, paese di registrazione, detentore, tipo La marcatura deve essere fatta come di seguito indicato sulla cassa del carro (esempi) : Eccezion fatta per i carri la cui cassa non offre superfici sufficientemente grandi per la marcatura precedentemente indicata, come per i carri pianali. In tal caso, l’iscrizione si farà come di seguito indicato (esempio): Posizione : a sinistra su ciascuna parete laterale, a sinistra su ciascuno dei longheroni nel caso di carri alte sponde, o su pannelli speciali nel caso di carri sprovvisti di pareti laterali (es : carri cisterna). Significato (base 1° esempio) : 31 80 0691 235 -2 RIV TEN D DB Tanoos Attitudine all’interoperabilità (2 cifre) Paese di immatricolazione del carro (2 cifre) Caratteristiche tecniche salienti (4 cifre) Numero d’ordine nella serie (3 cifre) Cifra d’autocontrollo (1 cifra) Il marchio RIV, oltre l’ammissione del carro secondo le regole in vigore, garantisce che i carri soddisfano alle prescrizioni dell’Unità Tecnica nel campo ferroviario (UT) e del Codice UIC e, così anche, a tutte le prescrizioni in vigore applicabili per il loro tipo al traffico ferroviario internazionale. Tali carri sono atti senza restrizioni all’interoperabilità. Carri nuovi che sono stati omologati secondo la STI (specifiche tecniche d’interoperabilità). L’iscrizione “TEN” (Rete Trans-Europea) può essere anche associata al marchio “RIV” Paese di immatricolazione registrazione del carro, in questo caso la Germania Detentore del carro (abbreviazione) ; questa indicazione è obbligatoria se si rinuncia all’indicazione completa della società con indirizzo Caratteristiche tecniche principali : - T : Lettera del tipo (in maiuscolo) - anoos : lettere d’identificazione ; lettere minuscole che permettono di dedurre le caratteristiche principali d’utilizzazione del carro 31.01.2008 Nota : 1. Altri dettagli sono documentati nella fiche UIC 438-2 *. 2. I carri con più di 8 assi possono comunque essere provvisti del contrassegno RIV, anche se non soddisfacenti le prescrizioni in materia di limiti di carico (cfr. Punto 2.4) ma rispondenti a tutte le altre condizioni di questo allegato e dell’Allegato 9 e che non abbiano elementi sporgenti che possano impegnare la sagoma limite in qualsiasi tipo di servizio. Per tali carri, sono autorizzate eccezioni per quel che riguarda la posizione delle iscrizioni. * Per le IF di Stati membri dell’Unione europea la STI OPE Allegato P è preponderante in quanto legge nazionale. 31.01.2008 2.2 Cartiglio di deroga Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Posizione : A destra su ciascuna parete laterale. Significato : A causa delle sostanziali differenze con il codice UIC, questi carri non portano la sigla «RIV». La loro utilizzazione è quindi sottoposta ad accordi bi o multi laterali tra le imprese ferroviarie, la designazione codificata dei partecipanti all’accordo sarà indicata nel cartiglio. Questi carri sono utilizzabili solo dalle IF indicate, la loro utilizzazione in interoperabilità è limitata. La menzione GA o GB indica il profilo limite, secondo la fiche UIC 506, secondo la quale sono stati costruiti i carri. Ogni IF sopporta le spese relative all’ammissione dei carri non RIV sulle proprie linee. Nota : 2.3 Cartiglio di manutenzione Figura 1 Figura 2 Posizione : Significato : 1) 2) 3) 4) A destra di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati all’altezza dei longheroni. A questa data, maggiorata del periodo di validità e, se scritto, d’un periodo supplementare di 3 mesi, il carro perde formalmente l’autorizzazione a circolare in esercizio normale Periodo di validità del cartiglio di manutenzione : far riferimento all’Allegato 10, paragrafo C, punto 1.3 per ulteriori dettagli. Contrassegno dell’officina che ha fatto i lavori di manutenzione. Data della realizzazione dei lavori (giorno, mese, anno). Iscrizione supplementare secondo l’Allegato 10, paragrafo C, punto 1.3.3. Da indicare solo su istruzione del detentore. 2.4 Iscrizione per la massa limite di carico Figura 1 Figura 2 Figura 3 Figura 4 Figura 5 Figura 6 Figura 7 Figura 8 Figura 9 Figura 10 * In deroga, le stelle possono trovarsi a sinistra del contrassegno delle masse limite di carico. Posizione : Significato : A sinistra su ciascuna parete laterale. S SS Massa limite di carico, espressa in t (tonnellate), da rispettare per i carri in composizione ai treni che possono circolare in regime S (V max 100 km/h) senza restrizioni d’esercizio particolari. Massa limite di carico, espressa in t (tonnellate), da rispettare per i carri in composizione ai treni che possono circolare in regime SS (V max 120 km/h) senza restrizioni d’esercizio particolari. 120 / Carri atti a circolare, solo a vuoto, (00,0 t) alla velocità di 120 km/h (Figure 00,0 3 e 9). Fig. 4, 5 Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) e velocità (in km/h) da rispettare sulle IF che l’hanno convenuto di comune accordo e che superano la massa limite di carico fissata dal codice UIC. Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) per i carri autorizzati a circolare nei treni circolanti a 120 km/h, anche se il freno non corrisponde a tutte le prescrizioni del regime SS. Massa limite di carico espressa in t (tonnellate) per i carri autorizzati a circolare nei treni a 120 km/h, anche se il freno non corrisponde a tutte le prescrizioni del regime SS. I carri devono essere equipaggiati con dispositivo di frenatura autovariabile in funzione del carico. Osservazione 1 : Le iscrizioni relative alle categorie di linea D si trovano solo sui carri che, per questa categoria di linea, ammettono una massa limite per asse superiore a quella che è ammessa nella categoria C. Le iscrizioni relative alle categorie di linea E si trovano solo sui carri che, per questa categoria di linea, ammettono una massa limite per asse superiore a quella che è ammessa nella categoria D. Osservazione 2 : Le IF definiscono per i loro carri, contrassegnati con il simbolo e , le regole per una corretta composizione del treno (percentuale di peso frenato necessaria, se del caso modifiche dell’orario, ecc.). * marcatura con *** per tutti i nuovi carri messi in servizio dopo il 01.01.2007 con corrispondente attitudine. 31.01.2008 2.5 Contrassegno per la capacità di trasporto Posizione : A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato : Contrassegno per i carri che ammettono un carico superiore al più elevato limite di carico iscritto e per i carri senza iscrizione di limite di carico [t]. 2.6 Contrassegno per d’appoggio (carico) carichi concentrati, lunghezze delle superfici 2.6.1 Esempio di carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di lunghezza differenti, e carichi effettuati su due appoggi distanti fra loro nella misura delle stesse lunghezze (larghezza d’appoggio ≥ 2 m) Riferimenti sui longheroni Valore massimo, per diverse lunghezze: -dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze -dei carichi effettuati su due appoggi 1) 2) 3) 4) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi. Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze. Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti Valori massimi, in tonnellate, dei carichi effettuati su due appoggi Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato : Vedere punto 2.6.2 2.6.2 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di lunghezze differenti, e carichi effettuati su due appoggi distanti fra loro nella misura delle stesse lunghezze (larghezza d’appoggio ≥ 1,20 m) Riferimenti sui longheroni Valore massimo, per diverse lunghezze: -dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze -dei carichi effettuati su due appoggi 1) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi. 2) 3) 4) Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze. Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti Valori massimi, in tonnellate, dei carichi effettuati su due appoggi Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato delle figure secondo i punti 2.6.1 e 2.6.2: Sui carri pianali unificati, questo contrassegno indica i carichi massimi concentrati ed i carichi effettuati su due appoggi secondo il numero indicato di lunghezze della superficie d’appoggio o delle distanze d’appoggio del codice UIC. Tale contrassegno è facoltativo per gli altri carri, che possono, se necessario, portare il contrassegno previsto ai punti 2.6.1 o 2.6.2 o 2.6.3 o 2.6.4. 2.6.3 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di lunghezze differenti (larghezza ≥ 2 m) Riferimenti sui longheroni Valore massimo, per diverse lunghezze, dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze 1) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi. 2) 3) Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze. Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato : Vedere punto 2.6.4. 2.6.4 Esempio per carichi concentrati, distribuiti su superfici d’appoggio di lunghezze differenti (larghezza ≥ 1,20 m) Riferimenti sui longheroni Valore massimo, per diverse lunghezze, dei carichi concentrati distribuiti su superfici d’appoggio di differenti lunghezze 1) 2) 3) Riferimenti per le lunghezze delle superfici d’appoggio dei carichi concentrati o delle distanze degli appoggi. Distanze, in metri, fra i riferimenti delle lunghezze. Valori massimi, in tonnellate, dei carichi concentrati distribuiti Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato delle Per i carri pianali non trattati ai punti 2.6.1 e 2.6.2, di lunghezza utile del piano figure secondo i di carico superiore a 10 m, oltre che per i carri alte sponde costruiti dopo il 1° punti 2.6.3 e 2.6.4 : gennaio 1968, questo contrassegno indica i carichi massimi concentrati ripartiti su almeno tre distanze diverse della superficie d’appoggio. Tale contrassegno è facoltativo per gli altri carri. 2.7 Contrassegno per la capacità dei carri ed indicazione delle marci ammesse al trasporto Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale (sul serbatoio stesso per i carri cisterna o su tabelle speciali). 3 Significato : Capacità in m , hl o l Per i carri cisterna, si indicheranno le merci autorizzate se il RID lo richiede per il trasporto di merci pericolose. 2.8 Contrassegni per la lunghezza utile di carico e la superficie del pavimento Figura 1 Posizione : Significato : Figure 2 Lunghezza utile di carico A sinistra su ciascuna parete laterale. Lunghezza [m] utile di carico sui carri pianali e i carri coperti a pavimento piano, tenuto conto dello spessore degli eventuali pannelli intermedi (lunghezza utile del piano di carico). Superficie del pavimento Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale. Significato : Superficie del piano di carico [m ] sui carri coperti e i carri a tetto apribile e a pavimento piano. 2 2.9 Contrassegno per la distanza degli assi estremi o dei perni dei carrelli Posizione : A destra su ciascun longherone, o sul telaio dei carrelli (è sufficiente che il contrassegno figuri sul telaio del carrello a sinistra di ciascun lato del carro) o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato : Vi è riportata la distanza : – tra – tra gli assi estremi dei carrelli e dei carri non a carrelli, i perni dei carri a carrelli. 2.10 Contrassegno per le lamiere parascintille Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Il contrassegno può essere apposto a destra di ciascuna parete laterale. Significato : Il carro è provvisto di lamiere parascintille, conformemente a l’allegato A della fiche UIC 543 ; queste lamiere sono indispensabili per i carri ad assi atti al trasporto delle merci della classe 1, sotto-classi 1.1, 1.2, 1.3, 1.5 e 1.6, oltre che a quelle di alcune materie delle classi 4.1 e 5.1 (RID, 7a parte, paragrafi 7.2.4 e W 8). 2.11 Contrassegni per i carri ammessi al traffico con la Gran-Bretagna Figura 1 Per i carri ammessi a viaggiare sulle navi traghetto Figure 3a, 3b, 3c Figure 3a Figura 2 Per i carri ammessi a circolare nella galleria sotto la Manica Per i carri ammessi sulle navi traghetto e nella galleria sotto la Manica Figure 3b Figura 3c Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale. Significato : Questo contrassegno è destinato ai soli carri ammessi a circolare sulle linee britanniche, sia secondo le figure 1 o 2 sia secondo le loro combinazioni (figure 3a, 3b o 3c). 2.12 Contrassegno per l’angolo d’inclinazione per il passaggio su navi traghetto Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali fissati a livello dei longheroni. Significato : Contrassegna i carri a carrelli che possono transitare solo i ponti mobili con angolo di inclinazione inferiore a 2°30‘. Il contrassegno è indispensabile ai carri a carrelli che, in caso di passaggio su navi traghetto, sopportano solo un angolo di inclinazione inferiore a 2°30‘. L’iscrizione corrisponde all’angolo di inclinazione massimo. Nota : Le prescrizioni per i carri che usano le navi traghetto sono definite all’appendice 1. 2.13 Contrassegno per gli accessori amovibili del carro Accessori amovibili del carro Posizione : A destra su ciascuna parete laterale. Significato : Gli accessori amovibili sono segnalati sul carro in numero e tipo. Si tratti di carri giara o di carri portanti recipienti amovibili, il numero di tali recipienti deve essere indicato. Il numero posto prima della frazione indica la quantità di accessori amovibili appartenenti al carro; la lettera « A », al numeratore, significa che si tratta d’accessori amovibili; il denominatore corrisponde a numero d’ordine che designa l’accessorio amovibile riportato nella lista seguente. Questi contrassegni possono essere completati con iscrizioni anche in chiaro. Numero d’ordine Descrizione dell’organo amovibile del carro 1 Stante amovibile 2 Sponda laterale amovibile su carro pianale 3 Sponda frontale amovibile su carro pianale 4 Longherina laterale amovibile 5 Montante intermedio amovibile, per ancoraggio del carico 6 Catena per stante 7 Manovella per carri porta-automobili 8 – riservato – 9 Traversa ruotante con stanti 10 Listello amovibile 11 – 12 – riservato – 13 – 14 – riservato – Numero d’ordine Descrizione dell’organo amovibile del carro 15 – 16 – riservato – 17 – riservato – 18 – riservato – 19 – riservato – 20 – riservato – 21 – riservato – 22 – riservato – 23 – riservato – 24 Barra d’aggancio (aggancio rigido) 25 – riservato – 26 Serbatoio del ghiaccio 27 Schermo del serbatoio del ghiaccio 28 Telaio della ghiacciaia 29 30 Cavalletto o barra con ganci per la sospensione della carne Traversa amovibile del carro con piano di carico basso 31 Supporto amovibile (dei carri per trasporti speciali) 32 Traversa d’ancoraggio (dei carri per trasporti speciali) 33 Pannello del pavimento mobile (dei carri per trasporti speciali) 34 – riservato – 35 Blocco di fissaggio 36 37 Barra d’arresto, con o senza suole, per carri pianali per il trasporto di auto Cinghia d’ancoraggio per carri pianali per il trasporto di auto 38 Putrella per rampe mobili per carri pianali per il trasporto di auto 39 – riservato – 40 Semi-accoppiamento di riscaldamento di riserva 41 Estintore 42 Blocca ruote per veicoli automobilistici 43 Rampe di carico, passerelle 44 – riservato – 45 – riservato – 46 – riservato – 47 Reti metalliche per rotoli di lamiera 48 Pannelli di copertura delle inscrizioni 49 Telai di carico per merci speciali 2.14 Contrassegni per l’interno dei carri : « Vietato applicare chiodi o ganci » Martello e chiodo : nero Contorni di colore Croce : Nera o rossa Posizione : A l’interno del carro, in un posto ben visibile, e se possibile all’altezza degli occhi. Significato : Su queste pareti o pavimenti del carro, ecc., nessun chiodo o gancio deve essere applicato. 2.15 Iscrizioni per carri muniti di dispositivi speciali (carri a scarico automatico, tetto apribile, ecc.) Esempio : Wandarretierung lösen durch Schließen und Öffnen mit Bedienhebel. Débloquer l’arrêt mural en l’ouvrant et le fermant avec le levier de commande. Release wall locking device by Allentare il blocco della parete closing and opening with control mediante chiusura e apertura lever. con la leva di servizio. Posizione : Nei posti appropriati ai due lati del carro. Significato : Le istruzioni concernenti la manovra di questi dispositivi e le misure di sicurezza da prendere sono redatte se possibile in più lingue. Queste istruzioni possono essere completate con appropriati pittogrammi. 2.16 Carri costruiti in previsione del passaggio da un paese ad un altro aventi un differente scartamento Contrassegno per carri costruiti in previsione del passaggio da un paese ad un altro aventi un differente scartamento dei binari. Paesi a scartamento 1520 mm (escluso Finlandia) Finlandia scartamento 1524 mm Spagna, Portogallo scartamento 1668 mm Posizione e significato : vedere punto 2.17 2.17 Contrassegno per carrelli equipaggiati di assi con scartamento nominale di 1435 mm dotati della possibilità di cambiare tale scartamento (cambio automatico dello scartamento secondo la fiche UIC 510-4) Posizione : Significato : Nota 1 : Nota 2 : A destra su ciascuna parete laterale. Solo il contrassegno di destra deve essere presente anche sul telaio del carrello. Questo contrassegno, con quello descritto al punto 2.16, in accordo con le fiches 430-1 o 430-3, sono apposti sui carri atti al passaggio da un paese all’altro con scartamento dei binari differente ; per i carri equipaggiati d’assi a cambio automatico dello scartamento, il contrassegno 2.16 è apposto insieme a quello di destra del punto 2.17. Al momento del cambio di questi assi, il numero di codice del detentore (IF proprietaria o IF con la quale il detentore ha sottoscritto un contratto di servizio) e la data (mese ed anno) dell’ultima revisione delle boccole devono essere apposti su ciascun fronte della boccola in vernice bianca ed in maniera ben evidente. I cambi di carrello sono da segnalare su di un cartiglio di revisione speciale. Le prescrizioni concernenti l’impiego per il traffico transpirenaico dei carri ad assi intercambiabili sono riprese all’appendice 2 salvo quelle per le VR che sono in appendice 3. 2.18 Contrassegno per carrelli equipaggiati di assi con scartamento nominale di 1520 mm dotati della possibilità di cambiare tale scartamento (cambio automatico dello scartamento secondo la fiche UIC 510-4) Posizione : In spazi appropriati sul carrello. Significato : Questo contrassegno è applicato dalle IF che hanno firmato il PPW *. La sua applicazione riguarda essenzialmente per il punto 2.17. Questo contrassegno è applicato a carri con carrelli equipaggiati di assi con scartamento nominale di 1520 mm dotati della possibilità di cambiare automaticamente. I carri equipaggiati di tali carrelli hanno a destra di ciascuna parete laterale la combinazione degli opportuni segni previsti ai punti 2.16 e 2.18. *PPW Accordo pubblicato dall’OSJD** : « Prescrizioni per l’uso dei carri in traffico internazionale » **OSJD Organizzazione per la cooperazione delle reti ferroviarie, con sede a Varsavia 3.1 Altezza del piano di carico dei carri porta-containers quando non sono caricati Posizione : A destra su ciascun longherone Significato : Questo contrassegno è apposto sui carri porta-containers atti al trasporto dei grandi containers e/o delle casse mobili ed indica l’altezza in mm del piano di carico quando il carro non è caricato. 3.2 Contrassegni per i carri del traffico combinato secondo la fiche UIC571-4 Sui carri porta casse mobili e carri ad assi Su carro a tasca per semi-rimorchi che, per la codifica delle unità di carico, presentano caratteristiche identiche o più favorevoli. nero giallo Su carro a tasca di tipo 1a e 1b e/o su Su carro porta casse amovibili una loro variante per semi-rimorchio con capacità superiore. Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale. Per i carri del traffico combinato rotaia/strada, il contrassegno : Sui carri a tasca per semirimorchi che presentano le caratteristiche definite al punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6, Sui carri a tasca per semirimorchi che presentano le caratteristiche definite al punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche definite al punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche definite al punto 3.3.2 e Allegato C della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse mobili che presentano le caratteristiche che non soddisfano le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse mobili le cui caratteristiche sono più favorevoli rispetto alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri a tasca le cui caratteristiche, nel trasporto dei semirimorchi, non soddisfano le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri a tasca le cui caratteristiche, nel trasporto dei semirimorchi, sono più favorevoli rispetto alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse amovibili le cui caratteristiche non soddisfano alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri per casse amovibili le cui caratteristiche sono più favorevoli rispetto alle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6. Sui carri porta-casse mobili con caratteristiche che non soddisfano le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri porta-casse mobili le cui caratteristiche sono più favorevoli delle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Significato : « - 3 » :Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è inferiore, per esempio di almeno 3 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). « + 2 » : Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è superiore, per esempio al massimo di 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). « + 23 » : Il carro può circolare caricato con casse mobili il cui numero di profilo è superiore, per esempio al massimo di 23 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). Sui carri tasca le cui caratteristiche, nel trasporto di semi-rimorchi non soddisfano le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri tasca le cui caratteristiche, nel trasporto di semi-rimorchi sono più favorevoli delle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Significato : -2 : 0: +5 : Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo è inferiore, per esempio di almeno 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo corrisponde al massimo a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). Il carro può circolare caricato con semi-rimorchi il cui numero di profilo è superiore, per esempio al massimo di 5 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). Sui carri porta casse amovibili non soddisfacenti le condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Sui carri porta casse amovibili le cui caratteristiche sono più favorevoli delle condizioni del punto 3.3.2 della fiche UIC 596-6, Significato : +3 : Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è superiore, per esempio di almeno 3 unità, di quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). -2 : Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è inferiore, per esempio di almeno 2 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). +6 : Il carro può circolare caricato con casse amovibili il cui numero di profilo è superiore, per esempio al massimo di 6 unità, a quello attribuito all’IF (alle IF) interessata(e). Definizione del codice di compatibilità secondo la fiche UIC 596-5 I carri-poche a tasca maggiorata sono collegati ad un codice di compatibilità, sotto forma di una lettera che specifica il codice di compatibilità del carro (“P”, a l’occorrenza) e di una lettera minuscola approvata dall’UIC, che indica le tasche/tipi di carri-poche definiti. Tali lettere, che sono iscritte sul carro-poche e sulla tabella di codifica del semirimorchio, devono concordare al momento delle operazioni di carico. Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “a” caricati su carri-poche di tipo 4, con selletta da 113 o 98 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “b” caricati su carri-poche di tipo 739, con selletta da 113 o 98 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “c” caricati su carri-poche di tipo 2000, con selletta da 113 o 98 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “d” caricati su carri-poche di tipo Mega 2, con selletta da 113, 98 o 85 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “e” caricati su carri-poche di tipo 5, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “f” caricati su carri-poche di tipo 3000, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “g” caricati su carri-poche Twin, con selletta da 113, 98 o 88 cm di altezza Tasca per semirimorchi P con codice di compatibilità “h” caricati su carri-poche di tipo 4.2, con selletta da 113 o 98 cm di altezza 31.01.2008 4.1 Contrassegno per la lunghezza del carro compresi i respingenti Lunghezza del carro compresi i respingenti Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale. Significato : La lunghezza del carro compresi i respingenti è indicata in metri [m]. Sui carri composti da elementi accoppiati con barra d’accoppiamento permanente (carri multipli), indicare la lunghezza totale del carro. 4.2 Contrassegno per la tara e la massa frenata Figura 1 : Tara Figura 2 : Tara del carro e massa frenata del freno a mano manovrabile dalla piattaforma Figura 3 : Tara del carro e massa frenata del freno a mano manovrabile dal suolo, quest’ultimo deve essere inquadrato in rosso Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale. Significato : La tara (cifra a numeratore), massa frenata (cifra a denominatore). Il contrassegno corrispondente alle figure 2 o 3 è apposto quando la massa frenata è inferiore alla massa totale del veicolo (tara + carico corrispondente al limite di carico più elevato). La massa frenata (cifra a denominatore) secondo la figura 3 deve essere inquadrata in rosso quando concerne un freno a mano manovrabile dal suolo. Se il carro è equipaggiato con più freni a mano indipendenti l’uno dall’altro, il numero di questi deve precedere l’indicazione della massa frenata (per esempio : 2 x 00,0 t). Nota 1 : Il contrassegno secondo la figura 1 non si deve applicare quando il carro deve portare il contrassegno della figura 2. Nota 2 : I carri, la cui tara iscritta differisce di più del 2% della tara constatata, devono essere muniti di etichetta modello M. 4.3 4.3.1 Contrassegni per i dispositivi di cambiamento del regime di frenatura ad aria compressa, iscrizione della massa frenata sui carri, designazione abbreviata dei freni ad aria compressa Iscrizione della massa frenata dei carri senza dispositivo di cambiamento del regime Freno YY 00 t 4.3.2 o Freno YY 00 t Posizione : Su ciascun longherone, in prossimità dell’iscrizione del sistema di frenatura. Significato : Contrassegno corrispondente al tipo di freno (YY) conformemente al punto 4.3.9, e indicazione della massa frenata (t). Far precedere questa indicazione dalla parola «freno» è facoltativo. Cambiamento di regime « Merci / Viaggiatori » (manovrabile a mano) Posizione : Sulla piastra davanti alla quale è posta la leva d’inversione, a lato della posizione corrispondente della leva, se le masse frenate (t) nella posizione «Merci» e «Viaggiatori» sono differenti. Significato : Quando un veicolo possiede un dispositivo di cambiamento di regime di frenatura «Merci / Viaggiatori», il passaggio da un regime all’altro viene eseguito per mezzo di una leva munita, all’estremità, di una sfera (vedere la figura del punto 4.3.2). Nel regime «Merci», la leva occupa una posizione inclinata verso l’alto a sinistra. Nel regime «Viaggiatori», la leva occupa una posizione inclinata verso l’alto a destra. 4.3.3 Cambiamento di regime « vuoto / carico » (manovrabile a mano) Veicoli muniti di un solo cambiamento di regime « vuoto-carico » (Figure 1 e 2) Fig.1: Regime di frenatura «vuoto» ed un regime di frenatura «carico» Fig. 2: Regime di frenatura «vuoto» ed più (p. es. due) regimi di frenatura «carico» Veicoli muniti di due o più cambiamenti di regime « vuoto-carico » (Figure 3 e 4) Fig.3: Regime di frenatura «vuoto» ed un regime di frenatura «carico» Fig. 4: Regime di frenatura «vuoto» ed più (p. es. due) regimi di frenatura «carico» Su ciascun longherone, approssimativamente al centro del carro, sulla piastra Posizione (Figure da 1 a davanti alla quale è posta la leva d’inversione, con le masse frenate (t) iscritti al lato della posizione corrispondente de questa leva. Le masse frenate [t] di cambiamento 4) : di regime si trovano sulla stessa piastra nei pressi dell’asse della leva. Significato : Quando un veicolo possiede un regime di frenatura «vuoto» ed uno o più regimi «carico» il passaggio da un regime all’altro viene eseguito per mezzo di una leva a gomito conformemente alle indicazioni delle figure 1, 2, 3, o 4. Se il veicolo è munito di un solo dispositivo «vuoto-carico», questo è dotato di una leva con maniglia semplice conformemente alle figure 1 o 2. Se esso è munito di due o più dispositivi «vuoto-carico» separati, le leve hanno una maniglia traforata conformemente alle figure 3 o 4. Nel regime di frenatura «vuoto» la leva è rivolta in alto verso sinistra ed occupa la posizione estrema di sinistra: — se il veicolo è vuoto; — se la massa lorda (tara + carico) è inferiore alla massa di cambiamento di regime iscritta; — se la massa per asse o per carrello è inferiore alla metà della massa di cambiamento di regime iscritta. Nel regime di frenatura «carico», cioè quando la massa lorda (tara più carico) è uguale o superiore a quella del cambiamento di regime (la più elevata nel caso vi siano più posizioni «carico»), la leva è rivolta in alto verso destra ed occupa la posizione estrema di destra. Le posizioni corrispondenti agli altri regimi di frenatura «carico» si trovano fra tali posizioni estreme e si susseguono da sinistra e destra in ordine crescente di potere frenante. 4.3.4 Contrassegni per i carri equipaggiati con dispositivo di frenatura che varia automaticamente in funzione del carico (freno autocontinuo) Figura 1 Frein YY – GP – A MAX : 00 t Posizione : In un riquadro su ciascuno dei longheroni. Significato : Indicazione del tipo di frenatura (YY), conformemente al punto 4.3.9. Indicazioni supplementari, conformemente al punto 4.3.9 (GP, A) e indicazione della massa frenata massima [t] → Fino a tale valore massimo, la massa frenata [t] è uguale alla somma della tara del carro e del carico [t]. Far precedere le indicazioni dalla parola « freno » è facoltativo. Figura 2 Freno...–G–A Posizione : Su ciascuno dei longheroni dopo l’iscrizione del tipo di sistema frenante. Significato : Su alcuni carri di vecchia costruzione, le masse frenate corrispondenti a diversi stati di carico (cinque al massimo) sono iscritti sotto forma gabellare. Ciascuna colonna della tabella comprende due cifre : – sopra : il valore della massa frenata [t]; – sotto : la massa minima complessiva [t] che produce una massa frenata [t] per lo meno uguale a tale valore. 4.3.5 Contrassegni per i carri muniti di un dispositivo automatico di cambiamento del regime « vuoto - carico » Figura 1 Veicoli con più masse frenate in regime «merci» e «viaggiatori» Figura 2 Veicoli con una sola massa frenata per i regimi «merci» e «viaggiatori» Figura 3 Veicoli muniti del solo freno «merci» o del solo freno «viaggiatori» Posizione figure 1 – 3 : Significato: 4.3.6 Su ciascun longherone in prossimità dell’iscrizione del tipo di freno. Su questi carri, il cambiamento « vuoto – carico » si effettua automaticamente quando la massa totale (tara del carro e carico) (t) è superiore alla massa di carico del regime iscritto [t]. Individuazione degli assi dei carri equipaggiati con un solo distributore Sui carri equipaggiati di un solo distributore del freno, un contrassegno (numerazione continua) può essere iscritto sul longherone al di sopra di ciascuna boccola (facoltativo). 4.3.7 Contrassegni per i carri muniti di più distributori a) Carri muniti di più distributori e di cambiamento di regime « vuoto - carico » separati Le masse frenate [t] del distributore corrispondente oltre che la massa di cambio del regime [t] per il carro carico devono essere iscritte sulle piastre d'identificazione di ciascun dispositivo di cambio del regime "vuoto – carico” (cf. punto 4.3.3). b) Carri muniti di più distributori con frenatura autovariabile figura 1 3X YY GP – A Max. 203 t (80 t + 43 t + 80 t) Significato: Esempio di marcatura di carri multipli a tre distributori (3X), denominazione codificata del tipo di freno, conformemente al punto 4.3.9 (YY) ; sigle supplementari conformemente al punto 4.3.9 (GP, A). Iscrivere sulle piastre di ciascun dispositivo di cambio del regime «vuoto – carico » le masse freinate [t] del distributore corrispondente oltre che la massa di cambio del regime per il carro completo. figura 2 Posizione figure 1 e 2: Su ciascun longherone in prossimità d’una leva d’isolamento del freno. Significato: 1) Massa frenata sviluppata dal sistema comandato dal distributore considerato. 2) Indicazione dei numeri estremi degli assi sui quali questo sistema di frenatura agisce. Per di più, dovranno essere iscritti (vedere punto 4.3.7) : - il numero dei sistemi di frenatura, - la massa frenata totale e tra parentesi la massa frenata ottenuta con ciascuno dei distributori. 4.3.8 Individuazione degli assi dei carri muniti di più distributori e d’un freno autovariabile a carico Sui carri multipli ad aggancio permanente muniti di più distributori e d’un freno autovariabile a carico, indicare con un codice numerico, al livello dei longheroni al di sopra di ciascuna boccola, la posizione corrispondente dell’asse contata progressivamente a partire da una estremità del carro. Questa marcatura deve essere effettuata entro il 01.01. 2007. 4.3.9 Denominazione codificata dei freni ad aria compressa ammessi in traffico internazionale al 01.03.2005 1. Tipi di freni Freno Kunze-Knorr Kk Freno Drolshammer Dr Freno Bozic Bo Freno Hildebrand-Knorr Hik Freno Breda Bd Freno Charmilles Ch Freno Oerlikon O Freno Knorr, type KE KE Freno Westinghouse, type E WE Freno Dako DK Freno Westinghouse, type U WU Freno Westinghouse, tipo A *(omologato fino al 01.01.2000 per le nuove costruzioni di carri). WA* Freno Davies e Metcalfe, Distributeur DMD 3 DM Freno MZT HEPOS MH SAB-WABCO, Tipo SW 4/SW 4C/SW 4/3 SW Distributore KE-483 **(In posizione “483”, il freno soddisfa le condizioni delle Reti della CEI). KE 483** 2. Denominazioni complementari Freno per treni merci G Freno per treni viaggiatori P Freno ad alta pressione R Cambio di regime G-P GP Cambio di regime P-R PR Cambio di regime G-P-R GPR Dispositivo di frenatura autovariabile a carico A Freno magnetico Mg Posizione : Al centro di ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni, in prossimità dei dispositivi di cambio del regime in rapporto con le iscrizioni di frenatura. 4.4 Contrassegno per i carri muniti di suole dei freni in materiale composito Posizione : Sui due lati del carro, direttamente a destra dell'iscrizione del tipo di freno. Significato : I carri muniti di questa marcatura sono equipaggiati di suole del freno in materiale composito : • a coefficiente d’attrito d’alto livello (suole di tipo (K)) • a coefficiente d’attrito di livello medio (suole di tipo (L)) • a coefficiente d’attrito di basso livello (suole di tipo (LL)) dall’avorio al giallo giallo giallo 31.01.2008 4.5 Contrassegno per i carri muniti di freno a dischi dall’avorio al giallo Posizione : Significato : Sui due lati del carro, direttamente a destra dell'iscrizione del tipo del freno. I carri muniti di questa marcatura sono equipaggiati di freni a dischi 31.01.2008 5.1 5.2 Contrassegno per i carri non autorizzati a passare su tutte le selle di lancio Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Questa iscrizione è obbligatoria sui carri che, per la loro costruzione, sono suscettibili di subire avaria passando sulle selle di lancio con raggio di curvatura di 250 m. Viene iscritto il più piccolo raggio di curvatura accettabile. Contrassegno per i carri a carrelli con passo tra le sale interne superiore a 14,0 m ammessi sulle selle di lancio Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Questa iscrizione è obbligatoria sui carri a carrelli atti a passare le selle di lancio quando il passo fra le sale interne è superiore a 14,0 m. Viene iscritta l’indicazione della più grande distanza tra gli assi interni. 5.3 Contrassegno per i carri non autorizzati a circolare sui freni di binario e altri dispositivi di smistamento e di arresto attivati rosso 5.4 Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Tenuto conto della loro tipologia, questi carri non devono passare sui freni di binario e gli altri dispositivi di smistamento e di arresto eventualmente attivati. Contrassegno per i carri con divieto di urti rosso nero bianco Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Prendere le necessarie precauzioni al momento della scomposizione dei treni per non danneggiare il carro. Quest’ultimo non deve urtare né essere urtato da altro materiale senza le opportune precauzioni. Nota : Questa iscrizione è obbligatoria sui carri provvisti di dispositivi speciali (elettronici, frigoriferi, ecc.) per i quali un urto normale non è autorizzato perché può causarne il danneggiamento. Questi carri non possono essere provvisti della sigla RIV, ma possono essere l’oggetto di accordi bilaterali. 5.5 Contrassegno per il divieto di manovra a spinta o a gravità rosso nero bianco Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : • • • Nota : Il RID menziona al punto 5.3.4.1 che in sostituzione dell’etichetta di manovra (modello 15) è possibile apporre iscrizioni permanenti (marcatura del carro) che rispettino scrupolosamente il modello prescritto. vietata manovra a spinta o a gravità, deve essere accompagnato da mezzo di trazione, non deve urtare né essere urtato. 5.6 Marcatura dei carri muniti di elementi anti-urto giallo 5.7 nero Posizione : Sulle traverse di testa, tra i respingenti. Formato : Pittura : bande diagonali nere su fondo giallo. Significato : Il carro è munito di elementi anti-urto. Il rettangolo di Berna rischia di non essere più garantito. Rispettare le direttive di manovra. Marcatura dei carri muniti di amortizzatori anti-urto a corsa lunga (dispositivo d’assorbimento d’urto) Superficie zebrata gialla e nera di divieto d’acceso Posizione : Uno strato di pittura (bande diagonali nere su fondo giallo) sulle superfici a rischio dei carri con dispositivi d’assorbimento d’urto. Significato : In caso d’urto, gli elementi interessati si spostano rispetto al telaio, gli scartamenti e gli spazi disponibili sono ridotti. Si raccomanda quindi prudenza durante le manovre. 5.8 Marcatura per i carri muniti di ganci d’alaggio sporgenti Posizione : Marcatura colorata su più di 150 mm dei ganci d’alaggio sporgenti, delle loro protezioni, oltre che dei loro supporti e delle loro mensole. ganci d’alaggio e protezioni : in giallo. Marcatura colorata dei supporti e delle mensole dei ganci d’alaggio : - Significato : 5.9 fino a 250 mm di sporgenza : in giallo, al di là di 250 mm di sporgenza : bande diagonali nere su fondo giallo. Marcatura necessaria alla prevenzione dei pericoli d’incidente. Contrassegno per carri accoppiati permanentemente Colore contrastante con il colore del veicolo Posizione : Su ciascuna traversa di testa, a lato del respingente destro. Significato : Disgiunzione vietata in servizio. Da usare solo su carri multipli, composti di più elementi accoppiati permanentemente. 5.10 5.11 Contrassegno destinato ai carri a carrelli che non possono impegnare curve di raggio inferiore a 35 m Posizione : A sinistra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Viene indicato il raggio minimo d’iscrizione in curva. Nota Questi dati si riferiscono ai carri muniti di dispositivi speciali, per esempio ai carri a piano ribassato, alla posizione mediana del dispositivo di spostamento laterale e/o allo scartamento massimo dei perni dei carrelli. Contrassegno per carri muniti di condotta d’alimentazione per 3000 V per 3000 V e 50 Hz per 1500 V per 1500 e 50 Hz per 1000 V Posizione : Sulla parte inferiore dei montanti d’angolo e su ciascuna faccia dei montanti stessi. Per i carri sprovvisti di montanti d’angolo, si raccomanda di apporre questi contrassegni su apposite lamiere. Formato: Rettangolo giallo chiaro di circa 200 mm di altezza, della stessa larghezza del montante d’angolo e terminante superiormente in una rastrematura diretta dallo spigolo verso la mezzeria con un angolo di circa 45°, discendente verso il centro del carro . Il rettangolo giallo avrà delle bande nere orizzontali di circa 15 mm di altezza separate tra di loro da spazi della stessa misura. Significato : Questo carro è munito di condotta d’alimentazione. Una banda nera corrisponde ad un cavo continuo di 1.000 V, due bande a 1.500 V e tre bande a 3.000 V. L’omologazione per le reti elettrificate a corrente alternata da 50 Hz è segnalata dal numero «50». 5.12 5.13 Contrassegno per i carri muniti di aggancio automatico (conforme allo standard OSJD*) Posizione : A ciascuna estremità del carro o sul longherone oltre che su ciascuna parete di testa. Significato : Il carro è munito di aggancio automatico. Nota : Sui carri muniti di aggancio automatico, il rettangolo di Berna può essere parzialmente impegnato. *OSJD : Organizzazione per la collaborazione delle ferrovie, sede a Varsavia; Marcatura che indica un detettore di deragliamento Posizione : Ai due lati del carro se il detettore di deragliamento è visibile. Il simbolo che rappresenta il detettore di deragliamento è disegnato con linea tratteggiata quando il detettore stesso non è visibile. Significato : I detettori di deragliamento per carri sono apparecchi che diagnosticano accelerazioni verticali elevate non plausibili sul veicolo e presumono un deragliamento. Ne consegue una frenatura d’emergenza determinata da apparecchiature apposite o un segnale d’allarme. Il deragliamento in quanto tale non può essere evitato. 31.01.2008 6.1 6.2 Contrassegno per le ruote atte a sopportare forti sollecitazioni termiche Posizione : Sul coperchio della boccola. Significato : Gli assi sono provvisti di ruote atte a sopportare forti sollecitazioni termiche, conformemente alle fiches UIC 510-5 e 510-2, allegato H. Marcatura delle ruote a cerchione riportato ruota a cerchione riportato Posizione : Significato : Quattro bande di colore bianco, posizionate a 90° l’una dall’altra, dipinte sulla faccia esterna del cerchione e della corona della ruota. Marcatura di riscontro del piano del cerchione sulla corona della ruota. 6.3 Contrassegno per i raccordi d’aerazione fondo bianco nero quadro nero 6.4 Posizione : Sui serbatoi, a lato dei raccordi interessati. Significato : I raccordi d’aerazione così marcati non devono essere necessariamente chiusi ermeticamente. Contrassegno per la verifica dei serbatoi dei carri cisterna, codifica dei serbatoi e prescrizioni particolari Figura 1 Figura 2 (esempio) TE 5 Posizione : A destra di ciascun lato della cisterna. Significato Figura Indicazione della prossima verifica del serbatoio (fine del mese) per il 1: trasporto delle merci pericolose secondo il RID. Sono iscritti il mese (1) e l’anno (2) della prossima verifica. Significato Figura Esempio di codice alfa numerico di tutte le prescrizioni* speciali applicabili: 2: in questo caso il carro è dotato d’isolamento difficilmente infiammabile. *Nota : In prossimità della data della prossima verifica del serbatoio, è indicato il codice-cisterna con caratteri di almeno 90 mm. In più, sono indicati, con caratteri di 50 mm di altezza sotto la codifica della cisterna o nei pressi immediati, i codici alfanumerici di tutte le disposizioni particolari applicabili secondo il RID. Questa marcatura deve essere realizzata entro il 01.01.2011. 7.1 7.2 Contrassegno dei punti di sollevamento dei carri in officina Posizione : Nei punti previsti per tale operazione sui longheroni Significato : Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro. Contrassegno dei 4 punti, per il sollevamento con o senza gli organi del rodiggio Posizione : Nei punti previsti per tale operazione sui longheroni Significato : Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro, compresi gli organi del rodiggio, se necessario. 7.3 7.4 Contrassegno per il sollevamento o la rimessa in binario del carro con o senza gli organi di rodiggio, ad una sola testata o presso la stessa Posizione : Nei punti previsti per tale operazione alle estremità del carro o in prossimità delle stesse. Significato : Marcatura dei punti in cui è possibile piazzare verricelli, cavalletti di sollevamento, ecc. per sollevare l’insieme della cassa del carro, da un’estremità o nei suoi pressi, compresi gli organi del rodiggio, se necessario. Contrassegno per la sostituzione delle molle di sospensione Posizione : A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Per i carri a telaio rigido (carri cisterna, carri tramoggia, ecc.), è necessario, in caso d’avaria di una molla della sospensione, cambiare le 2 molle. Non si applica alle molle a curva caratteristica progressiva (p. es. molle paraboliche). Vedere l'Allegato 10, punto 2.10 del capitolo A. 7.5 Contrassegno per il controllo dei cerchioni riportati Posizione : A destra su ciascun longherone, o sugli elementi che ricoprono il longherone o su pannelli speciali istallati all’altezza dei longheroni. Significato : Questo cartiglio permette d’indicare la data (giorno, mese, anno) (1) delle due ultime verifiche dell’assemblaggio corpo della ruota - cerchione. Oltre la data, sono riportate le sigle delle IF ed il codice dell’officina (2). 7.6 Contrassegno per la scadenza di controllo delle istallazioni frigorifere (caratteri in azzurro su fondo bianco) 7.7 Posizione : A destra su ciascuna parete laterale, sotto il contrassegno UIC o UIC St. Significato : Per i carri destinati al trasporto delle derrate deperibili, il contrassegno distintivo, secondo l’accordo ATP, del sistema di temperatura controllata, oltre che la data di scadenza (mese e anno) del certificato del carro. Contrassegno di protezione per carri cisterna con rivestimento interno Verniciatura: Contorni e scritte nere su fondo giallo Posizione : Sulla cisterna in posti ben visibili Significato : Serve a proteggere il rivestimento interno (smalto, strato di vernice ...). Nota: Questo pittogramma potrà essere completato con la dicitura « rivestimento interno », in una o più lingue. 7.8 Carri privati, carri unificati, carri standard Figura 1 Contrassegno per carri privati (che erano immatricolati nel parco di una IF prima dell'applicazione del CUU) Posizione : A sinistra su ciascuna parete laterale, di seguito alla cifra d’autocontrollo della matricola del carro. Iscrizione : Se non c’è spazio sul lato sinistro, si potrà apporre il nome o la società e il contrassegno del detentore sul lato destro. Significato : Carri privati, che il detentore ha fatto immatricolare da una IF. Indicare sempre il nome o la società e il contrassegno del titolare (oltre al suo numero di fax). Questa marcatura sarà soppressa per l’avvenire. Figura 2 Contrassegno per i carri unificati Posizione : A destra su ciascuna parete laterale. Significato : Questi carri soddisfano le prescrizioni internazionali unificate (carri unificati). Figura 3 Contrassegno per i carri standard Posizione : A destra su ciascuna parete laterale. Significato : Hanno questa iscrizione solo i carri unificati (carri standard), costruiti conformemente ai disegni dell’ERRI. 7.9 7.9.1 Contrassegno per i pezzi di ricambio I pezzi interscambiabili unificati portano il contrassegno , le sale montate ed i respingenti portano in più il contrassegno o il numero di codice del detentore. Per le sale montate dotate di boccole la cui fabbricazione è anteriore all’unificazione, il contrassegno deve essere applicato al momento della prima revisione del carro se i pezzi rispondono ai criteri d’unificazione. Gli agganci standard hanno in più la marcatura « St ». 7.9.2 Le sale montate atte a peso per asse superiore a 20,0 t hanno il contrassegno 2Q = 00,0 t indicante la massa per asse ammessa : - sull’anello d’identificazione per le sale montate dotate d’un anello intorno all’asse, sulla faccia interna del mozzo della ruota per le sale montate sprovviste di anello identificativo. 7.9.3 Le molle delle sospensioni a foglia atte ad un peso per asse superiore a 20,0 t hanno sulla flangia il contrassegno 2Q = 00,0 t indicante la massa per asse ammessa. 7.9.4 Per i carri equipaggiati di respingenti sui quali o in prossimità degli stessi i lavori di saldatura o di riscaldamento presentano un rischio per il personale, deve essere dipinto sulla custodia dello stesso respingente un disco di colore giallo di 50 mm di diametro. 7.9.5 I respingenti unificati con corsa di 105 mm hanno sulla custodia, al di sopra del contrassegno e del marchio di proprietà, il contrassegno 105 – X indicante la corsa e la categoria del respingente (A, B o C) secondo il codice UIC. Per i respingenti costruiti prima del 01.01.1981 e non soddisfacenti le condizioni della categoria A, la lettera della categoria è soppressa. 8.1 Contrassegno d’avvertimento per l’alta tensione (saetta) nero giallo riflettente Posizione : Sui carri muniti di marciapiede o di scale, nelle loro vicinanze ed ad un’altezza tale che sia ben visibile prima che sia raggiunta la posizione pericolosa ; carri per i quali il gradino superiore del marciapiedi o la parte superiore della scala è posta a più di 2 000 mm al di sopra del piano del ferro. Significato : Segnale d’allarme per l’alta tensione : « Fermo ! Lei sta superando il limite di una zona particolarmente pericolosa. Solo le persone autorizzate possono lavorare e sostare in questa zona, applicando le dovute precauzioni. » Nota : La dimensione del contrassegno è in funzione del posto in cui sarà collocato. Appendice 1 (2.11, 2.12, 5.10) Condizioni da rispettare per il trasporto dei carri con nave-traghetto Gruppo 1 IF gerente il servizio di nave-traghetto : Railion Deutschland (DB) Railion Danmark (DSB) Green Cargo (GC) Ferrovie dello Stato polacco S.A. (PKP) TRENITALIA S.P.A. (FS) Ferrovie romene (CFR) Traghetti : Trelleborg-Sassnitz Port ferry (GC/DB) Trelleborg-Rostock Port marittime. Zone portuarie ferry boat (GC/DB) Helsingborg Syd-København (GC/DSB) Goeteborg-Fredrikshavn (GC/DSB) Malmoe-Travemuende (GC/DB) Swinoujscie-Ystad (PKP/GC) Constanta-Samsun (CFR/TCDD) Reggio Calabria-Messina (FS) Villa S. Giovanni-Messina (FS) Civitavecchia-Golfo Aranci (FS) Condizioni da soddisfare per : 1 carri a due assi : Nessuna limitazione. 2 carri a tre assi : I carri a tre assi possono essere traghettati solo quando il livello del mare lo permetta. Devono poter superare le curve delle navi-traghetto (vedere elenco dei traghetti dei gruppi 1 e 2, pagina 68). 3 carri a carrelli atti al traghettamento senza restrizioni : I carri con carrelli a due o tre assi sono ammessi senza restrizioni se possono superare contemporaneamente l’angolo massimo di inclinazione e le curve delle navi traghetto (vedere Allegato 11, punto 5.10 e 2.12 oltre che l’elenco dei traghetti dei gruppi 1 e 2, pagina 68). 4 altri carri a carrelli e trasporti effettuati su più d’un carro o con carro-scudo: I carri con carrelli a due o tre assi non rispondenti alle suddette condizioni, i carri con carrelli a più di tre assi, nonché i trasporti per i quali occorre l’impiego di più di un carro (trasporti su carri congiunti o con carro-scudo), possono essere traghettati solo a seguito di preventivi accordi e quando il livello del mare lo permetta. Spetta all’IF mittente prendere gli accordi del caso con le IF che partecipano al servizio del traghetto. Le IF che si trovano sul percorso del carro devono essere avvisate dell’autorizzazione ottenuta mediante un’annotazione da apporre sui documenti di trasporto. 31.01.2008 Appendice 1 Gruppo 2 IF che espletano il servizio di navi-traghetto Ferrovie dello Stato della Repubblica turca (TCDD) Traghetti : Sirkeci-Haydarpasa Tatvan-Van Nessuna limitazione. Lista dei traghetti espletati dalle ferrovie dei Gruppi 1 e 2 I carri ammessi al trasporto senza accordi preventivi devono poter superare le curve e gli angoli di inclinazione indicati in corrispondenza del traghetto considerato. Traghetto Numero dei binari della nave traghetto 1 2 Trelleborg-Sassnitz Port ferry Trelleborg-Rostock Port maritime Helsingborg Syd-København Goeteborg-Fredrikshavn 5 6 8 5 6 8 5 Curve ad S Raggio in m Lunghezza della parte rettilinea in m Raggio in m Angolo massimo di inclinazione tra ponte mobile e coperta della nave α Osservazioni 7 3 4 5 6 150 0 140* 2°30‘ 150 0 140* 2°30‘ 190 150 0 11,7 190 190 2°30‘ 4+2 150 12 150 2°30‘ Malmoe-Travemuende 5 180 14 180 2°30‘ Swinoujscie-Ystadt 4 — — — 2°30‘ Constanta-Samsun 5+1 120 2,5 120 1°30‘ Reggio Calabria-Messina 3 150 15,5 150 1°30‘ Villa S. Giovanni-Messina 3 4 150 120 15,5 19,6 150 120 1°30‘ Civitavecchia-Golfo Aranci 3 — — — 1°30‘ Sirkeci-Haydarpasa 3 — — — — Tatvan-Van 2 1 120 — — — 120 — — 31.01.2008 Appendice 1 Gruppo 3 Percorsi di traghetti tra le IF a scartamento normale e la Finlandia : 1) Lübeck-Skandinavienkai (Germania)-Turku (Finlandia) 2) Stockholm (Svezia)-Turku (Finlandia) 3) Hargshamn (Svezia)-Uusikaupunki (Finlandia) I carri ammessi al trasporto senza accordi preventivi devono poter superare le curve e gli angoli di inclinazione indicati in corrispondenza del traghetto considerato. Curve ad S Angolo massimo di inclinazione tra ponte mobile e coperta della nave α Osservazio ni 7 Traghetto Numero dei binari della nave traghetto 1 2 3 4 5 6 2 2 1 150 150 — 6 6 — 100 100 — 2°30‘ 2°30‘ 2°30‘ Stockholm-Turku 2 2 150 150 4 0 150 150 2°30‘ 0° Hargshamn-Uusikaupunki 1 1 1 1 150 150 — 150 3,8 5 — 6 150 150 — 150 2°30‘ 2°30‘ 2°30‘ 2°30‘ Lübeck-Skandinavienkai-Turku Raggio in m Lunghezza della parte rettilinea in m Raggio in m Prescrizioni concernenti l’uso reciproco nel traffico con VR dei carri privati formano l’oggetto dell’appendice 3. 1) aperto come linea CIM solamente per il traffico internazionale di grandi contenitori e di casse mobili. 2) linea non CIM. 3) linea CIM. Appendice 1 - riservato - Appendice 2 (2.16, 2.17) Prescrizioni per l’uso reciproco di carri le cui sale montate sono intercambiabili per il traffico transpirenaico 1 1) Generalità 1.1 Le disposizioni del CUU sono applicabili a tutti i carri con sale montate intercambiabili, a meno che non sia disposto diversamente nella presente Appendice. 1.2 A causa della situazione attuale degli impianti per il cambio delle sale montate si possono ammettere allo scambio tra IF i carri a 2 assi intercambiabili o a carrelli con assi intercambiabili per i quali le IF proprietarie o i detentori hanno concluso un accordo preventivo con le IF francesi e iberiche interessate. Tale accordo preventivo stabilisce in particolare le condizioni per l’effettuazione del cambio e della fornitura delle sale montante. 2 Condizioni tecniche supplementari 2.1 Il periodo di revisione delle sale montate è di quattro anni. La revisione deve essere eseguita dall’IF proprietaria o dal titolare della sala con il collaudo dell’lF immatricolante . La data dell’ultima revisione delle sale montate, il numero di codice dell’IF e l’indicazione del l’impianto che ha eseguito la revisione, devono essere impressi su un anello intorno all’asse. Le sale montate devono inoltre portare, sulla parte anteriore delle boccole, le iscrizioni di cui il punto 7 del presente Allegato. 2.2 Al momento in cui il tempo trascorso dall’ultima revisione di una sala montata abbia superato quattro anni, occorre, secondo il caso, procedere nel modo seguente: 2.2.1 Se la constatazione è fatta da un impianto per il cambio delle sale montate in una stazione di transito, detto impianto deve rinviare ai loro detentori, le sale montate 2) il cui periodo di revisione è scaduto A tale scopo questi impianti devono fare il possibile per metterle in opera su carri destinati ai detentori. Tali carri devono essere muniti di etichette modello M. 2.2.2 Se il carro si trova nei treni dell’IF detentrice della sala montata, questa deve eseguire o far eseguire la revisione della sala montata o procedere alla sua sostituzione, qualunque sia il carro su cui essa è in opera. 1) Nel testo seguente per sale montate si intendono sia quelle a scartamento normale, sia quelle a scartamento largo. 2) Possono tuttavia essere conclusi accordi tra IF o fra detentori e IF per facilitare la revisione delle sale montate. Appendice 2 (2.16, 2.17) 2.2.3 Se il carro si trova sulle linee di una lF utilizzante non detentrice della sala montata, e se eccezionalmente la revisione della sala montata è scaduta da due anni o più, questa lF deve: 2.2.3.1 munire il carro di etichette modello K, cancellando la dizione “da riparare dopo lo scarico” ove si tratti: — di un carro carico, — di un carro vuoto a destinazione del detentore della sala montata; 2.2.3.2 procedere d’ufficio alla sostituzione della o delle sale montate in tutti gli altri casi (punto 2.3). 2.2.4 I carri possono essere rifiutati nelle stazioni di transito diverse da quelle della frontiera franco-spagnola, se la revisione delle sale montate è scaduta da più di due anni, eccettuati i carri di cui il punto 2.2.3.1. 2.3 Se un IF deve, conformemente al punto 2.2.3.2, sostituire una sala montata di cui non è detentrice, essa deve: — inviare una richiesta di sostituzione della sala montata al detentore; — rinviare la sala montata da revisionare al detentore. 2.4 La distanza fra gli assi delle aste o delle custodie del respingenti deve essere: — al massimo 1.860 mm, — al minimo 1.840 mm. 3 Cambio delle sale montate 3.1 L’IF cessionaria è incaricata di assicurare il cambio delle sale montate dei carri ammessi allo scambio. Se la ferrovia non esegue tali operazioni, essa deve effettuarne il controllo unicamente dal punto di vista della sicurezza dell’esercizio. 3.2 I carri devono, per quanto è possibile, riprendere, nella località dove è avvenuto in precedenza il cambio, le sale montate appartenenti al detentore. 3.3 Il cambio di sale montate non giustifica una richiesta di pesatura del carro nella località dove ha luogo il cambio. 3.4 Invece del cambio delle sale montate occorre procedere al trasbordo del carro quando: 3.4.1 il carro utilizzato è inadatto alla continuazione del trasporto oltre la località in cui ha luogo il cambio delle sale montate; 3.4.2 mancano le sale montate; 3.4.3 è superata la potenzialità dell’impianto in cui ha luogo il cambio delle sale montate; 3.4.4 sono inutilizzabili gli impianti adibiti al cambio delle sale montate. 3.5 Le spese per il trasbordo sono sopportate: — nei casi di cui il punto 3.4.1: dall’lF responsabile dell’utilizzazione di un carro inadatto al traffico transpirenaico; — nei casi di cui il punto 3.4.2: dall’IF cessionaria; — nei casi di cui i punti 3.4.3 e 3.4.4: dall’lF che deve normalmente effettuare il cambio delle sale montate, se essa non ha segnalato l’impedimento conformemente all’articolo 11 del CUU. 4 Spese per il cambio e la fornitura delle sale nelle stazioni di scambio franco-spagnole Le spese relative al cambio delle sale sono regolate sulla base di una tassa forfetaria dovuta all’lF che esegue il cambio delle sale per ogni carro presentato allo scambio. Anche l’eventuale fornitura di sale è regolata in base ad una tassa forfetaria. Dette tasse sono portate in conto nelle tariffe. 5 Rimpatrio dei carri Salvo specifiche disposizioni, i carri vuoti devono, al ritorno, essere restituiti attraverso la stazione nella quale sono state cambiate le sale montate del viaggio di andata. 6 Carri con spedizioni in piccole partite I carri con spedizioni in piccole partite possono essere accettati al transito soltanto — se il carico riempie completamente il carro, oppure — se la massa del carico è di almeno 3000 kg. 7 Iscrizioni supplementari sui carri carri devono portare: 7.1 su ogni parete laterale — il contrassegno E secondo l’allegato 11, punto 2.16; — le iscrizioni secondo la figura 1 o 2; i valori da iscrivere saranno, su richiesta, comunicati dalle IF (il detentore); 7.2 sulle sale montate (sul lato anteriore della boccola), in tinta bianca ed in modo ben visibile, il numero di codice del detentore e la data (mese e anno) della loro ultima revisione. Appendice 2 Figura 1 Contrassegni supplementari per i carri ammessi a circolare in Spagna e Portogallo Figura 1 per i carri dotati di un freno a vuoto rosso giallo Posizione : A destra su ciascuna parete laterale, inquadratura e iscrizioni sulla parte inferiore in nero sui carri verniciati in bianco, in bianco su fondo azzurro sugli altri carri. Significato : 1. Rombo a sinistra Rombo a destra 2. 3. 4. 5. velocità massima con carico massimo velocità massima a vuoto. Se le velocità massime a vuoto e con carico massimo sono uguali, sarà riportato un solo rombo. TARA Tara del veicolo. CARGA MAX Massa limite di carico. FRENO VACIO Freno a vuoto numero a sinistra = massa frenata in posizione “vuoto”, numero a destra = massa frenata in posizione “carico”. FRENO MANO MAX Massa frenata massima del freno a vite. Figura 2 Figura 2 per carri dotati solo di una condotta pneumatica passante per il freno a vuoto rosso fondo azzurro Posizione : Significato: bianco A destra su ciascuna parete laterale, inquadratura e iscrizioni sulla parte inferiore in nero sui carri verniciati in bianco, in bianco su fondo azzurro sugli altri carri. Il carro, con il freno isolato, può essere messo in composizione ad un treno con il freno isolato - riservato - APPENDICE 3 Prescrizioni per l’uso reciproco nel traffico con le VR dei carri privati con sale (per i carri ad assi) o carrelli (per i carri a carrelli) intercambiabili 1) 1 Generalità 1.1 Le disposizioni del CUU si applicano ai carri privati ad assi o carrelli intercambiabili, salvo diverse disposizioni della presente Appendice. 1.2 A causa della situazione dell’impianto per il cambio delle sale montate o dei carrelli a Tornio (VR), possono essere ammessi allo scambio tra GC e le VR solo quei carri per i quali il detentore ha concluso un preventivo accordo con le VR. Tale accordo preventivo stabilisce in particolare le condizioni alle quali si esegue il cambio delle sale montate o dei carrelli. 2 Condizioni tecniche supplementari 2.1 Se la scadenza di revisione di una sala montata intercambiabile è superata da più di 3 mesi, essa è considerata avariata e deve essere sostituita. 2.2 Se la scadenza di revisione di un carrello intercambiabile è superata da più di 3 mesi, si deve informare il detentore. L’IF richiede istruzioni al titolare. Il carro deve essere munito di etichette modello K depennando la dicitura “da riparare dopo lo scarico”. 2.3 La distanza fra gli assi dei respingenti deve essere: — al massimo di 1.800 mm, — al minimo di 1.780 mm. Tuttavia, per i carri costruiti prima del 1.7.1984 si ammette una distanza fra gli assi dei respingenti compresa tra 1760 mm e 1740 mm. 3 Cambio delle sale montate o dei carrelli 3.1 Il detentore del carro deve controllare, in accordo con le VR, che risultino disponibili a Tornio le sale montate o i carrelli intercambiabili necessari, I dettagli sono regolati dall’accordo che deve essere concluso ai sensi del punto 1.2, della presente Appendice. 3.2 Le VR assicurano, in linea di massima, il cambio delle sale montate o dei carrelli a Tornio. Qualora le VR non eseguano direttamente tale operazione, deve eseguirne il controllo dal solo punto di vista della sicurezza di esercizio. 3.3 Il cambio delle sale montate o dei carrelli non può comportare una richiesta di pesatura a Tornio. 1) NeI testo seguente si intendono per sale montate e per carrelli tanto quelli per lo scartamento normale quanto quelli per lo scartamento largo. 3.4 Invece del cambio delle sale montate o dei carrelli, occorre il trasbordo quando: 3.4.1 il carro utilizzato non è atto alla continuazione del trasporto oltre Tornio; 3.4.2 mancano le sale montate o i carrelli; 3.4.3 viene superata la potenzialità dell’impianto per il cambio delle sale montate o dei carrelli a Tornio; 3.4.4 l’impianto per il cambio delle sale montate o dei carrelli è inutilizzabile. 3.5 Le spese per il trasbordo sono sopportate: — nel caso di cui al punto 3.4.1: dall’IF responsabile; — nel caso di cui al punto 3.4.2: daI detentore; — nel casi di cui ai punti 3.4.3 e 3.4.4: dalle VR se questa non ha segnalato l’inconveniente secondo l’Articolo 11 del CUU. 4 Spese per il cambio e per la fornitura delle sale montate e dei carrelli a Tornio Le spese conseguenti al cambio delle sale montate e dei carrelli formano oggetto di una tassa forfetaria dovuta alle VR per ogni carro presentato allo scambio. Queste tasse sono addebitate per via tariffaria. 5 Iscrizione supplementare sui carri 5.1 Tutti i carri devono essere muniti su ogni parete laterale a destra (o su ogni longherone a destra per i carri pianali) del contrassegno indicato all’Allegato 11, punto 2.16 (Finlandia) attestante che rispondono alle disposizioni di costruzione della scheda UIC 430-3 e che sono ammessi al traffico con la Finlandia. 5.2 I carri con sale montate intercambiabili (carri ad assi) devono portare la seguente iscrizione supplementare, in prossimità delle iscrizioni di revisione, sia nella lingua del detentore che in finlandese : «Tenere conto delle iscrizioni di revisione delle sale montate» «Huom! Pyöräkerran korjausmerkintä». 5.3 I carri con carrelli intercambiabili (carri a carrelli) devono portare la seguente iscrizione supplementare, in prossimità delle iscrizioni di revisione, sia nella lingua deI detentore che in finlandese.: «Tenere conto delle iscrizioni di revisione dei carrelli» «Huom! Telin korjausmerkintä». 5.4 Le sale montate intercambiabili devono portare su ogni boccola il numero di codice o la sigla del detentore insieme con il periodo di revisione e la data (mese ed anno) dell’ultima revisione, apposti in modo indelebile. 5.5 I carrelli intercambiabili devono portare su ogni longherone, verniciato in bianco ed in modo visibile, il numero di codice o la sigla ed il contrassegno del detentore, insieme con le iscrizioni di revisione secondo l’Allegato 11, punto 2.3. ALLEGATO 12 AL CONTRATTO UNIFORME D’UTILIZZAZIONE DEI CARRI CATALOGO DELLE AVARIE AI CARRI ALLEGATO 12 AL COTRATTO UNIFORME D’ UTILIZZAZIONE A carico Categoria Elemento di costruzione Natura delle avarie Informazioni complementari del detentore Della IF utilizz. Rodiggio Cerchione riportato Lento, spostato trasversalmente, fessurato Riscaldo termico Riscaldo termico Fessure nel centro della ruota Cerchione / centro della ruota / ruota monoblocco / superficie di rotolamento Cerchietto di sicurezza Tracce limite di usura non visibili Danni dovuti ai freni di binario x x x x x x x 1) x Esfoliazione, scagliatura, ripiegature di laminazione Senza riscaldo termico x Dispositivo di frenatura difettoso Dispositivo di frenatura in buono stato 1) Se presenti tracce di incidente x Ovalizzazioni Tracce di sfregamento sul corpo dell'asse Deformati Fessurati Boccola riscaldata Perdita di grasso recente Tracce di contatto sul corpo della boccola (in alto : contatto con il telaio del carrello) Piastre di manganese x x Danneggiamenti a seguito di incidente Superficie di rotolamento incavata in più parti Boccole Ruota nei limiti d’usura (diametro dell’asse troppo piccolo) Intagli con fondo a spigolo vivo nel cerchione e la corona della ruota o la corona inferiore del cerchione x x Tracce di sfregamento, bordini danneggiati Apporto di metallo, sfaccettature Assile Riscaldo termico non visibile Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura difettoso) Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura in buono stato) Dispositivo di frenatura difettoso Dispositivo di frenatura in buono stato Riscaldo termico non identificato Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura difettoso) Riscaldo termico visibile (dispositivo di frenatura in buono stato) Mancanti Fessurate x x x Nella misura in cui le avarie sono chiaramente dettagliate dall'IF Avarie del carro Nessuna avaria del carro Senza tracce di urti Confermata Non confermata Temperatura della boccola più alta, rumori anomali della boccola al pattinaggio dell’asse x x x x x x x x x Molle e ammortizzatori a frizione in buono stato e carro senza riscaldo x x 1) Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF. A carico Categoria Elemento di costruzione Natura delle avarie Informazioni complementari del detentore Della IF utilizz. Sospensione Molle Ammortizzatori a frizione Rottura, formazione di crepe, ecc. Molle danneggiate per fatica x x Montaggio sbagliato (parallele) x Montaggio sbagliato (curva caratteristica) o tipo di molla sospensione a foglie x Qualsiasi avaria x Freno 1) Timoneria del freno difettosa Dispositivo di cambio di regime "Merci/Viaggiatori" difettoso Suole del freno (qualsiasi avaria) Freno a mano difettoso Danneggiamento a seguito di incidente Usura 1) Danneggiamento a seguito di incidente Usura Danneggiamento a seguito di incidente Usura 1) Danneggiamento a seguito di incidente 1) Elementi meccanici o pneumatici del freno Elementi diversi del freno, p.es. : distributore, Avariati (con Rapporto delle avarie) valvola di pesatura, cilindro del freno, cambio del carico, valvola Non avariati del relè, ... difettosi Usura Perdita delle condotta del freno 1) Danneggiamento a seguito di incidente (incrinato, fessurato) Flessibili del semi-accoppiamento difettosi Tagliati, non integri x x x x x x Staffe di sicurezza mancanti Staffe di sicurezza difettose, danneggiate x x x x x x x x x Accoppiamento del freno difettoso Confermato dalla prova del freno x Organi pneumatici Non confermato dalla prova del freno x 1) Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF. A carico Elemento di costruzione Categoria Natura delle avarie Informazioni complementari del detentore Della IF utilizz. Telaio e carrello Telaio del carroTraversa di testa Longherine Parasala Traversino del parasala x Rottura da sforzo, formazione di cricche, fessurazioni, deformazioni x x Salvo casi di vetustà Deformati Rotti o staccati Fessurato, rotto Staccato x x x x Supporti della sospensione Gioco, rottura da sforzo (vecchie fessure) Giunzione telaio/carrello Gioco anomalo tra gli elementi di giunzione o elementi danneggiati Telaio del carrello Deformato Rottura da sforzo x Piastra di usura e guide carrelli Qualsiasi avaria x Cartiglio di revisione Scarto del veicolo prima della scadenza del periodo di revisione Fessurato, deformato Danneggiamento a seguito di incidente 1) x x x Costi generati dalla certificazione della rimessa in circolazione / trasporto eccezionale x Incomplete Iscrizione generale secondo regolamentazione x Per es. sovrascritture, sovrapposizione di etichette varie, graffiti x Illeggibili x Graffiti su carro di materiali pericolosi RID Cavo di messa a terra Mancante Difettoso x Usura x 1) Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF. A carico Categoria Elemento di costruzione Natura delle avarie Informazioni complementari del detentore Della IF utilizz. Organi di repulsione e di trazione Respingenti Modelli differenti Posizione dei respingenti fuori norma / Aste incastrate Elementi antiurto Difettosi Piatto del respingente Rotto o deformato Custodia Rotta o fessurata Fissaggi dei respingenti Elementi elastici Gancio di trazione, asta di trazione Apparecchio di trazione Tenditore a vite Gancio di sostegno del tenditore a vite Sovrastruttura Allentati Rotti Inefficaci Rotto(a) Piegato(a) Sradicato Usurato 1) Danneggiato a seguito di incidente x Nessuno scambio preliminare con un IF Tracce di urto (Contatto corpo / asta) Vecchie fessure e/o saldature Urto di manovra a velocità troppo alta Usura normale x x x x x Usura normale 1) Danneggiamento a seguito di incidente Usura normale Non rotti da sforzo Possono essere compressi manualmente Rottura da sforzo (vecchia fessura) 1) Danneggiamento a seguito di incidente (rottura recente, netta) Danneggiamento a seguito di incidente x x x x x x x x 1) x x x Piegato, rotto x Usurata 1) Danneggiamento a seguito di incidente sopravvenuto sotto la custodia dell'IF Scale, montatoi passerelle, Usurati ganci di alaggio, 1) Danneggiamento a seguito di incidente mancorrenti, portasopravvenuto sotto la custodia dell'IF etichette Danni dovuti ad avarie del telaio Avarie al serbatoio Danneggiamento a seguito di incidente sopravvenuto sotto la custodia dell'IF 1) Danneggiamento a seguito di incidente sopravvenuto sotto la custodia dell'IF Cisterne Danneggiamento a seguito di incidente 1) sopravvenuto sotto la custodia dell'IF Danneggiamento a seguito di incidente 1) sopravvenuto sotto la custodia dell'IF In generale Corpo del serbatoio o chiusura non stagna Sella del serbatoio fessurata Cavo di messa a terra Mancante, danneggiato Usurato x x x 1) x x x x x x x Nota 1) Per danneggiamento a seguito di incidente, ai sensi dell'allegato 12, non si devono intendere i danni da usura, ma quelli che si possono attribuire a manipolazioni inappropriate del carro da parte dell'IF (per esempio : incidenti di manovra, collisioni laterali od altri simili eventi inattesi) oppure ad una colpevole violazione degli obblighi di sorveglianza che incombono all’IF.