Comunicato Stampa 008/2010 – 03.11.2010

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Comunicato Stampa 008/2010 – 03.11.2010
Comunicato Stampa 008/2010 – 03.11.2010
Alla fine la vittoria del Challenge Formule Storiche ha arriso ad un nome “nobile” dell’automobilismo
del passato: Taraschi. L’abruzzese, di Teramo, Tazio, figlio del costruttore di competitive vetture di
Formula Junior ha rinverdito i successi del passato, ottenuti dalle vetture anche a livello europeo, oggi
come allora. Alle sue spalle, il bresciano Bruno Ferrari, che aveva saltato il primo appuntamento di
Monza e il promoter del Challenge, Tommaso Gelmini, giovane, ma con un carnet di importanti
successi già ottenuti con vetture diverse per potenza e classe. Il primo si è cimentato con una Branca
Formula Junior, mentre il secondo è sceso in pista alternando una vettura simile e la Matra F3. Certo,
un vantaggio per Taraschi è venuto dal limitato numero di vetture presenti nella sua classe, rispetto a
quanto accaduto nella classe delle Junior a motore posteriore, e dalla mancanza nelle due prove finali
del suo più acerrimo avversario, anche lui con una Formula a motore anteriore, una Stanguellini, il
bresciano Angiolino Baiguera, indimenticato protagonista con le Formula Italia negli anni settanta.
Assente per metà delle gare anche un altro potenziale vincitore della stessa classe, il bresciano Daniele
Salodini, alla fine comunque nei primi dieci. La medaglia di legno nella classifica assoluta è andata a
Franco Beolchi, con una Junior di costruzione americana, afflitto più volte da una serie di problemi, che
seppur di non grave entità hanno sempre limitato il potenziale della vettura. Tra le Formula 3 il primo
piazzato è lo svizzero Angelo Delea, con la Brabham BT16 del 1965. Chi ha dimostrato di poter essere
un potenziale vincitore del Challenge, se avesse partecipato più assiduamente allo stesso, è Pierre
Tonetti, alla fine settimo con solo tre appuntamenti disputati e cinque risultati validi. Quattro volte a
zero punti hanno invece penalizzato Patrizia Sbardolini, il volto femminile del Challenge, che con la sua
simpatia ha contribuito a rafforzare il clima amichevole tra i partecipanti. Per lei solo un ottavo posto
finale che non può certo accontentare la “battagliera” pilotessa bresciana. Tra i partecipanti anche
Arturo Merzario, “il fantino” già pilota ufficiale della Ferrari e dell’Alfa Romeo, che ha onorato le
quattro gare fatte con un primo, un secondo un terzo posto ed un ritiro. Tra i debuttanti con le vetture
a ruote scoperte, troviamo poi lo svizzero Guido Haschke, cresciuto nelle due ultime gare grazie alla
maggior confidenza con la vettura. Le classifiche delle sette classi, vedono vincitori alcuni nomi già
citati, come Taraschi, Ferrari e Delea. A loro si aggiungono il britannico Duncan Rabagliati, con la Alexis
FJ, Achille Minoia con una De Sanctis, il noto driver Luigi Baulino, con la Lotus 20 ed infine il pilota
romano, già campione italiano negli anni ’70 con le Fiat 500, Francesco Zadotti, con la stupenda Tecno
F3 passo corto. Senza le assenze per alcune concomitanze europee ed un poco di fortuna in più
avremmo trovato nelle parti alte della classifica anche il pilota della Wainer FJ, Alessandro Ripamonti,
tanto tranquillo al di fuori della pista, quanto combattivo, ma sempre molto corretto quando ha il
volante in mano. Chi ha partecipato a tutte le gare, ma ha raccolto veramente poco in termini di
punteggio, ma molto in termini di sfortuna, è Paolo Marzatico. Per lui una stagione comunque da
ricordare per i risultati ottenuti quando la macchina non l’ha tradito, che hanno mostrato come il
pilota possa ritornare ai vertici di un tempo. Vanno infine ricordati per aver partecipato anche se solo
ad una gara, Stefano Rosina, pilota impegnato sui circuiti europei più importanti con vetture molto più
potenti, ma che ha voluto provare l’emozione del Challenge Formule Storiche, Simone Tacconi e
Maurizio Piantelli tutti attesi ad una partecipazione più assidua nel 2011. Da citare anche il pilota
toscano, Piero Lottini che con la sua March F3, ha dato prova delle sue capacità sui circuiti più stretti di
Franciacorta e Varano e Leo Bartoli, che con la sua Moroni, realizzazione super artigianale non è voluto
mancare almeno ad un appuntamento. ANGELO SENECI
Maggiori informazioni su www.challengeformulestoriche.it
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