AttualitàPolitica CulturaeTerritorio FotoCronaca CronacaeSocietà
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26 giugno 2013 - ore 19 Piazza del Popolo Alberobello Luglio 2013, Anno I 3 Numero € 1,00 AttualitàPolitica CulturaeTerritorio FotoCronaca CronacaeSocietà Economia IlTempoLibero Editoriale Anno I - luglio 2013 - numero 03 di Domenico Giliberti C osì come abbiamo annunciato attraverso la divulgazione di un volantino, abbiamo iniziato una nuova avventura. Accanto al giornale, infatti, abbiamo voluto inserire un appuntamento mensile di approfondimento su tematiche di una certa rilevanza socio-economiche della città, attraverso una trasmissione televisiva su Teletrullo, dal titolo “l’orgoglio alberobellese - Forum sulle attività” Una trasmissione che intende far conoscere a tutti noi i protagonisti della vita cittadina nei vari settori da quello della produzione, al lavoro, al volontariato e al servizio pubblico. Il primo appuntamento, andato in onda nella terza decade del mese di giungo, ha interessato la crisi produttiva ed abbiamo intervistato i titolari delle aziende Agrusti & C srl; F.lli Pezzolla snc, Matarrese srl e Miccolis Infissi srl, tutte operanti nel territorio alberobellese, ma che ognuno per ragioni diverse, agiscono su di un territorio ben piú vasto e in alcuni casi anche nazionali. La trasmissione ha fatto registrare, nella qualità di esperto in materia, l’intervento conclusivo di Cosimo Romano, nostro concittadino, da anni ai vertici dell’associazionismo di settore e inserito nella struttura nazionale dell’Assindustria. L’occasione è quella di poter mostrare le nostre eccellenze, affinché siamo di esempio e di riferimento a tutti, sapendo che la nostra città, nel solco del riconoscimento UNESCO, cresce a tutti i livelli. Nel prossimo mese di luglio parleremo di artigianato produttivo, in particolare delle occasioni messe in opera dai nostri giovani concittadini che con grande coraggio e determinazione hanno voluto intraprendere attività lavorative che andavano scomparendo, ma senza delle quali la società potrebbe sprofondare in una crisi economica profonda. Naturalmente avremo modo di informare i nostri affezionati lettori dei tempi e dei modi di questa se- conda iniziativa, attraverso la divulgazione di un volantino. Tornando, invece al nostro giornale, sono diverse le novità e le iniziative che riguardano questo nostro terzo appuntamento. Per citarne alcune abbiamo voluto inserire nello staff dei collaboratori alcuni alunni delle scuole elementari e medie per ascoltare i loro pensieri, le loro problematiche, le loro prospettive. Questa iniziativa costituirà, d’ora in avanti, un punto fermo della nostra rivista perché riteniamo doveroso ascoltare il loro pensiero, ma soprattutto per dare loro l’opportunità di avvicinarsi al mondo del giornalismo, per cui invitiamo tutti i nostri piccoli lettori, qualora lo desiderassero di inviarci uno loro scritto. Con grande soddisfazione ci piace sottolineare lo stimolo che abbiamo creato nei confronti dell’opinione pubblica attraverso le nostre rubriche di vita cittadina. Sono molte le persone che ci contattano o ci fermano per strada per affidarci le loro problematiche. Abbiamo ricevuto diverse lettere su argomenti fra i piú disparati e tutti degni di nota, ma purtroppo per ragioni di spazio ne pubblichiamo soltanto due, fra le piú significative. Grazie all’apporto del nostro vice presidente prof. Angelo Martellotta siamo riusciti a recuperare alcuni sonetti di uno nostro illustre compaesano, don Antonio Agrusti, vissuto nel diciannovesimo secolo. Sacerdote, illustre docente, patriota, scrittore. Di lui abbiamo voluto omaggiare un pieghevole con alcuni suoi sonetti. Altro argomento meritevole di menzione è quello relativo al commercio. In questi ultimi tempi se ne è fatto un gran parlare. Noi, de La Piazza, vogliamo aprire un dibattito sull’argomento, per il quale, non potendo assumere decisioni di parte, ci vogliamo affidare al dialogo, al confronto ed al buon senso di tutti, perché si possa arrivare alla stesura di un piano commerciale che tenga conto delle esigenze di tutte le parti ma essenzialmente del cittadino consumatore. La piazza PERIODICO DI VITA CITTADINA Reg. Tribunale di Bari N.ro 1262 del 10/05/2013 - Registro stampa n.7 Direttore Responsabile Domenico Giliberti Direttore Editoriale Gianfelice De Molfetta Responsabile grafico Luca De Felice Hanno collaborato a questo numero Francesco Annese Mimmo Bruno Modesto Cammisa Martino Convertino Bruno De Luca Carmelo Gallo Nicla Giliberti Roberta Manfredi Angelo Martellotta Rino Perta Antonella Ricci Gianfranco Romanazzi Claudio Sisto Ignazio Spinetti Maria Rosa Nardone Tauro Maria Grazia Veccaro I RAGAZZI Federica Convertino Fabio Giliberti Carlo B. Laera Francesco Palmisano Katia Palmisano Indirizzo e-mail [email protected] Editore Associazione culturale di promozione sociale “La piazza” Sede Legale Corso Trieste e Trento, 23 70011 Alberobello C.F.07473980725 Consiglio di amministrazione Luca De Felice Gianfelice De Molfetta Domenico Giliberti Angelo Martellotta Giuseppe Palmisano Tipografia A.G.A. Arti Grafiche Alebreobello Contrada Popoleto n. c. Alberobello Tel. 080.4322044 [email protected] Foto di copertina: SNAP ART - Alberobello Le opinioni espresse negli articoli firmati vincolano soltanto gli autori. Chiuso in redazione il 27 giugno 2013 3 4 Anno I - luglio 2013 - numero 03 AttualitàPolitica L’unanimità a parole L’ ultimo consiglio comunale ha trattato argomenti abbastanza interessanti e man mano che il tempo passa il rapporto fra maggioranza e opposizione si va delineando nei suoi aspetti amministrativi e politici. La polemica delle carte che mancano continua a tener banco e le dichiarazioni di buona volontà reciproche poi si infrangono miseramente sulle votazioni. Prima di darvi conto di alcune importanti decisioni sulla TARES, sulle Antenne e sul Patto Polis vogliamo soffermarci sulle interpellanze e sulle mozioni presentate. Dopo piú di un anno per la prima volta anche Alberobello Futura ha presentato una sua mozione, è sul parco di Barsento, mentre Alleanza per Alberobello fino ad oggi ha sempre dettato la discussione politica con le sue iniziative per partire dalla logica sulla ricerca dei finanziamenti, per passare poi alla vicenda del lavoro a seguito della crisi dell’ILVA e continuare sui temi della difesa e salvaguardia paesaggistica e quindi una rilettura condivisa sui trulli per arrivare alla discussione, ultima, sulla sicurezza dei cittadini legata al traffico abbastanza caotico nella nostra città. I DISSUASORI Su questo ultimo tema a prescindere dal casus belli: la rimozione dei dissuasori in Coreggia, la discussione si allargata, giustamente, sui temi della sicurezza in città e mentre Mataresse ha illustrato le ragioni giuridiche e politiche di quei provvedimenti, l’assessore Ricci, competente professionalmente in materia, ha motivato la rimozione riportandosi alla normativa. Ambedue sono partiti dalla necessità di assicurare sicurezza ai cittadini e quando sembrava che sulla richiesta di Matarrese si sarebbero ripristinati i dissuasori, realizzandoli a norma, come chiedeva Ricci, la votazione sulla mozione di Alleanza per Alberobello è stata divisa; la maggioranza ha votato no. Allora su questo tema tutti dicono di operare nel nome del paese e tutti si muovono sulle esigenze dei cittadini, si rimane poi sbalorditi quando dal dibattito viene avanzata la proposta di ripristinare il tutto (come vuole la minoranza), rispettando le regole (come chiede la maggioranza), ciascuno va per i fatti suoi; non si vota alla unanimità. Perché? Nasce il dubbio che si vuole abbattere tutto quello che è stato fatto prima, a prescindere. Non vale il ragionamento delle carte che mancano, perché essendo atti legati anche al pagamento dei lavori i documenti devono esserci, se ciò non è; la responsabilità non è politica, ma è altrove. Su questo mi sembra giusto invitare tutti i consiglieri comunali a rivedersi su Teletrullo perché, a mente fredda, questa logica possa essere sottoposta a revisione. Tanto che quando la maggioranza (Carucci) ha parlato del Parco di Barsento, ha trovato il voto unanime del consiglio a sostegno di una posizione nell’interesse della città: una corretta delimitazione dell’osasi di Barsento. Carucci, in realtà, nei suoi interventi sia sulla sicurezza sia sul parco di Barsento, ha espresso una linea politica corretta e da condividere, ma poi per tutti gli Alberobellesi dalle parole bisogna passare ai fatti. Continuare ad abbattere un inesistente muro di Berlino non giova all’interesse di Alberobello. Le altre interpellanze hanno trattato problemi di strade rotte e da riasfaltare, croce e delizia del nostro paese, e la realizzazione di una percorso sicuro per tutti coloro che ormai hanno la bellissima abitudine di correre. Il nostro territorio è bellissimo sotto questo aspetto e creare la sicurezza per i cicloamatori e per i maratoneti serve non solo a noi ma anche a qualificare l’offerta di soggiorno nella nostra città. LA TARES: da quattro a tre rate E veniamo alle dolenti note la TARES. Che cosa è? È la nuova tassa che il governo nazionale ha inventato per inglobare in questa imposta sia i rifiuti nella totalità del loro ciclo, dallo smaltimento ai trasporti e pulizia, compreso anche le AttualitàPolitica Anno I - luglio 2013 - numero 03 quote di pagamento della energia elettrica per la pubblica amministrazione. Una imposta, in definitiva, che sia per i Comuni a costo zero per tutti i servizi che i cittadini singoli o come comunità usufruiscono. Bene, vivere per pagare! Le modalità operative di applicazione, ossia quali i parametri per far pagare, sono da definire non tanto quelli sui rifiuti, dove i mq delle abitazioni sono i parametri di base, ma per tutto il resto. In questa incertezza normativa l’Amministrazione Longo, con l’assessore Mimmo Perta, ha proposto una delibera che preveda il pagamento della nuova tasse in TRE rate con le prime due ben definite, e con la terza da meglio quantizzare a novembre con il conguaglio, una volta capiti i parametri. Le scadenze sono a fine luglio, a fine settembre e appunto a fine novembre, lasciando libero dicembre per il saldo dell’IMU. La motivazione di Perta è nella legge, l’opposizione (Giuliani-Ditano-Lippolis) rivendica la logica del pagamento. In passato, e anche quest’anno, qualche Comune ha fatto pagare in QUATTRO rate, anche se ravvicinate, ma quattro è meglio di tre! È vero che siamo fra “l’incudine ed il martello”: la legge e il rispetto del bilancio, ma è anche vero che la norma va interpretata e credo che questa parli di entro luglio. Quindi, come a Fasano, se la nostra Amministrazione si fosse mossa prima, forse si poteva deliberare su quattro rate. Tant’è! A maggioranza è passato il pagamento a Tre. La pillola è indorata dal fatto che non si verserà l’agio di 110.000 euro alla società di riscossione, perché l’Amministrazione provvederà con i propri uffici. lefoniche all’interno del territorio comunale, a seguito anche delle proteste sollevate dai cittadini della Coreggia sulla recente collocazione in quella frazione di un impianto telefonico. La proposta delibera prevede anche la possibilità di affidare l’incarico professionale per tale redazione. La discussione è di lana caprina ma chiara. Il consiglio non è competente a dare incarichi; questi spettano al funzionario, per cui d’accordo sulla necessità di regolamentare il settore, ma con un deliberato diverso. Voto contrapposto. Domanda: se la legge prevede quanto sostenuto in consiglio da Lippolis ossia che questo organo non può deliberare un documento contenente l’affidamento professionale e la maggioranza, sostenuta dal segretario, lo ha approvato, qual è la giusta via? LE ANTENNE Su questo ultimo tema in consiglio è arrivata una delibera con la quale la Giunta Longo chiede di approvare gli indirizzi di un redigendo piano sulla collocazione delle antenne te- PATTO POLIS E ALTRO Il Patto polis, su questo abbiamo dedicato una pagina e abbiamo chiesto, come si potrà leggere, un parere a Franco Tinelli che di quella esperienza ne ha vissuto gli aspetti positivi e negativi. Il dubbio rimane: Il sindaco Longo spera che questo possa dare ad Alberobello una grande opportunità di investimenti pubblici e privati e dal suo punto di vista è giusto che si muova in tale senso, pur pagando circa 5.000 euro, per riattivare la società consortile con tutti i vincoli imposti, niente gettoni di presenza, organi piú snelli, insomma poche spese, dall’altra l’esperienza della minoranza che all’epoca era nel Patto li porta ad essere scettici. Pensiamo che nel nostro interesse ogni opportunità va colta, visto che all’inizio della legislatura fu proprio Matarrese a ricordare a Longo che la ricerca dei finanziamenti pubblici è cosa lunga e faticosa e che va fatta con cura e pazienza come costruire il pariete, una pietra alla volta. LA PREMIALITà Un argomento a parte è quello dei servizi sociali in particolare le somme che lo Stato, tramite la Regione, elargisce per il sostegno al fitto ai cittadini che abbiamo determinate situazioni disagiate. Una legge del governo Prodi, che a livello CAMPING DEI TRULLI Tel. 080 4323699 5 6 Anno I - luglio 2013 - numero 03 locale, l’allora assessore ai servizi sociali Vito Carparelli attivò con la partecipazione del Comune. La legge, infatti, prevede che se ai soldi dello Stato, l’Amministrazione locale aggiunge anche del suo, questo porta ad una ulteriore disponibilità finanziaria chiamata “premialità”. Carparelli ha chiesto all’assessore Ricci di provvedere ad eventuali anticipazioni, perché le necessità sono molte. L’anticipazione sarebbe possibile perché è già operativa la delibera regionale n. 712 dell’11 aprile 2013, che stanzia i fondi e, quindi, sono somme sicure che il Comune acquisirà, per ammortizzare i tempi tecnici e venire incontro alle famiglie bisognose, si potrebbe- appunto - operare con una anticipazione di cassa. Ricci si è impegnato a fare quanto richiesto chiarendo che oggi soldi non ce ne sono e, quindi, per anticipare bisogna vedere nella cassa del Comune quanta liquidità c’è. Questo servizio fu attivato anni addietro avendo cura e attenzione alla solidarietà e alla soddisfazione dei bisogni reali. Le famiglie interessate sono poco piú di 60 di cui una decina di anziani e soli. AttualitàPolitica completamente rotta, e la rimessa a posto della strada di Coreggia dopo i lavori dell’Acquedotto Pugliese. La intera strada per tutta la carreggiata verrà asfaltata. Nasce un dubbio atroce: poiché un tratto di quella arteria attraversa il territorio di Martina Franca e nessuno in Consiglio ha saputo rispondere alla domanda se quel Comune ha autorizzato l’Ente Acquedotto all’asfalto del tratto di competenza, potremmo assistere all’assurdo che ad un certo punto l’asfalto si ferma e riprende dopo qualche centinaio di metri. Sarebbe davvero una beffa. Ci siamo riservati di fornire agli addetti ai lavori il numero di telefono dell’ufficio tecnico di Martina Franca. CONCLUSIONE In conclusione, vi sono molti temi scottanti fra quelli piú significativi ricordiamo: un piano commerciale chiaro e costruttivo; una ripianificazione ideologica del turismo fra salvaguardia del territorio e qualificazione dell’offerta pubblica e privata; il piano del traffico e dei parcheggi; la assistenza turistica con le guide e la conoscenza storica e culturale di Alberobello; una visione piú moderna delle affissioni commerciali che da noi servono come il pane perché i privati ed anche il pubblico deve comunicare in modo chiaro e non invadente e infine la crescita di settori economici paralleli al turismo esistenti nella nostra città. Una sintesi che il consiglio comunale deve affrontare, non solo dichiarando a parole di lavorare tutti nell’interesse dei cittadini, visto che ad ogni intervento vengono sprecate frasi del tipo” ci hanno detto” “ci hanno avvicinato”, eccetera. Si parla di attivare le commissioni, di aprire dibattiti pubblici, di insediare consulte eccetera, ma tutta questa attività creativa deve avere una sua calendarizzazione e forse un consigliere delegato alla operatività, altrimenti passano gli anni, i cittadini si imbattono nella quotidianità non funzionale. In questa logica noi, nel nostro piccolo, con i Forum su Teletrullo, intendiamo dare anche una mano. Gianfelice De Molfetta L’ASFALTO Infine, due interpellanze con due risposte positive: la sistemazione della via Paolo Rotolo, ingrosso giocattoli - merceria - bigiotteria cancelleria- profumeria - pelletteria casalinghi articoli da regalo, natalizi carnevaleschi e per il mare Via Tito Schipa n.c. (C.da Popoleto) - 70011 Alberobello (BA) Tel. 080 4320011 - Fax 080 4320010 - www.agrusti.it - [email protected] AttualitàPolitica Anno I - luglio 2013 - numero 03 Patto Polis: una opportunità o un debito? N ell’ordine del giorno dei lavori degli ultimi due consigli comunali è tornato il Patto Polis. La legge 662/96, prevedeva la programmazione negoziata d i sindaci di allora di Alberobello, di Castellana Grotte, di Conversano, di Mola di Bari, di Monopoli (comune capofila), di Noci, di Polignano a Mare, di Putignano, di Rutigliano e di Sammichele di Bari si fecero promotori del Patto Territoriale Polis, definendo, in modo concertato con tutti i soggetti operanti in quest’area, piani di intervento e finanziamenti per le imprese e i comuni. Le attività sono state orientate nei settori alberghiero, agricolo, manifatturiero e delle infrastrutture sul territorio, in particolare la viabilità rurale. Alberobello ha usufruito di questi finanziamenti. Terminati i progetti, la società consortile del Patto Polis è stata posta in liquidazione. Di recente il Ministero dello sviluppo ha comunicato la possibilità di usufruire di un finanziamento residuo da destinare in modo particolare ad opere infrastrutturali, il che significa fermare la liquidazione e rifinanziarla per le perdite di esercizio pari a 5 milioni di euro. La domanda che ci si è posti in Consiglio è l’utilità dell’operazione, con tutti i suoi costi gestionali, per un progetto di infrastrutture che il nostro Comune dovrebbe inventarsi o preparare. Le posizioni sono diverse: la maggioranza ritiene di attivare questo sistema per future opere pubbliche, la minoranza paventa il pericolo che il Comune si ritrovi aggravato di costi gestionali e di ripianamento di debiti, quindi senza alcun vantaggio. A tale proposito una riflessione l’abbiamo chiesta a Franco Tinelli che, come Alberobellese, ha conoscenza specifica dei fatti, non solo per la sua attività di assessore di passate amministrazioni, ma perché nella società consortile del Patto Polis ha svolto la funzione di Direttore Operativo. Riportiamo il suo contributo. “Nel tempo si è proceduto ad una politica di interventi frammentati in mille rivoli, di carattere localistico, settoriale e clientelare, che ha avvantaggiato un ceto intermedio affaristico-parassitaraio a danno di investimenti utili (logistica e trasporti in particolare). È venuta anche a mancare una politica indirizzata a sostenere le esportazioni meridionali e ad attirare gli investimenti esteri. Sul fronte delle imprese private, fatte salve le dovute eccezioni, il piú delle volte si è proceduto agli investimenti non in base ad una oculata valutazione delle proprie possibilità di sviluppo ma solo in funzione del contributo pubblico, molte volte vittime inconsapevoli, anche loro, di quel ceto intermediario affaristico-parassitario che proponeva la realizzazione di progetti privi di qualsiasi analisi delle prospettive future di vari settori produttivi. È venuta a mancare in questo modo una seria e credibile politica di programmazione delle risorse disponibili in funzione delle reali e complessive necessità del territorio, risultando gli interventi effettuati completamente sganciati dalla domanda, sia di carattere economico sia sociale, rinveniente dalla collettività. Questa logica dei piccoli interventi locali ha prodotto nel corso degli anni il proliferare di consorzi, di associazioni, di società pubblicoprivate, tutte nate per lo sviluppo socio-economico del territorio, ma ognuna operante all’insaputa dell’altra, determinando inutili sovrapposizioni e sperpero di danaro pubblico. Basta ricordare che sul nostro territorio (Sud Est barese e Valle d’Itria) sono attualmente presenti: il Consorzio Trulli Grotte Mare, i GAL, l’Area Vasta,il PIT, il PIS. Il Patto territoriale, Le strade dell’olio e del vino, rete Natura 2000, Il treno dei prodotti tipici, i distretti produttivi, i distretti rurali, i consorzi di tutela, centri di ricerca e sperimentazione, istituti di formazione professionale eccetera. Tutti a vario titolo finanziati dall’intervento pubblico e operanti autonomamente l’uno dall’altro. Una visione complessiva dello sviluppo del territorio richiederebbe una strategia unica di intervento portando a sintesi l’attività dei vari soggetti in una sola cabina di regia capace di utilizzare al meglio le risorse economiche disponibili, sia pubbliche sia private, a vantaggio dell’intera comunità, creando altresì le condizioni per sostenere i processi di innovazione dei settori produttivi, nonché un rapporto stretto fra ricerca, sviluppo, impresa (intesa nella sua accezione piú vasta: economica, sociale, culturale, ambientale). Nei prossimi anni le risorse non saranno molte e sicuramente non si riuscirà a coprire il gap con le altre aree, è necessario pertanto coordinarsi. L’Area Vasta della Valle d’Itria nel nostro caso potrebbe assumere questo ruolo. Come atto preliminare sarebbe utile e indispensabile, a questo proposito, che gli Enti Locali promuovessero insieme alla Regione Puglia, una seria riflessione sulla possibilità di delimitare il territorio dell’Area Vasta, non solo in funzione della sua omogeneità territoriale, economica e sociale, ma anche considerando le aree di competenza degli altri organismi citati di cui i vari Comuni fanno parte, facendoli coincidere, evitando così sovrapposizioni e doppioni.” 7 8 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CulturaeTerritorio Alberobello ricorda Domenico Morea a 180 anni dalla nascita N ella Biblioteca “Domenico Morea” la parrocchia dei santi Medici Cosma e Damiano col suo Consiglio Pastorale, l’Amministrazione Comunale di AlberobelloAssessorato alla Cultura e il Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli hanno ricordato la figura del nostro grande concittadino Domenico Morea, Arciprete di Alberobello per un trentennio e Rettore del Liceo-Ginnasio e Seminario-Collegio di Conversano per quarant’anni. L’Amministrazione, sulla spinta di don Giovanni Girolamo, aveva commemorato il Nostro dedicandogli nella seduta del Consiglio Comunale del 19 agosto 1932 il da poco realizzato Edificio scolastico di scuola elementare, che aprì i battenti il 23 ottobre 1933 (centenario della nascita) e, nel pomeriggio dello stesso giorno, inaugurando il monumento in piazza D. Morea (ora piazza G. Di Vagno) e murando due epigrafi: la prima in via G. Giusti, al civico 18, dove l’illustre erudito maestro nacque il 21 giugno 1933 e la seconda in corso Vittorio Emanuele, dove l’insigne storico dimorò, con la diletta sorella Nunzia, dal 1875 fino alla morte, sopraggiunta a Conversano il 17 luglio 1902. La serata è stata aperta dall’Arciprete don Leonardo Sgobba con una breve, ma significativa relazione sul Morea sacerdote e uomo di Dio e, soprattutto, su Monsignor Giuseppe Maria Mucedola da San Paolo Civitate, vescovo della diocesi di Conversano dal 1848 al 1865, che tanta importanza rivestì nella formazione del giovane Domenico e perché, intuendone le sue capacità non solo intellettive, ma anche pedagogiche e organizzative, lo mandò a perfezionarsi a sue spese negli studi letterari, religiosi, storici e di esegesi a Montecassino prima (sotto la guida eccelsa del grande teologo, ma, altresì grande storico Padre Luigi Tosti) e a Roma poi, guidato da Carlo Passaglia e Cardinale Guidi. La relazione del sottoscritto si è incentrata sul Morea Rettore del Seminario-Collegio di Conversano e del libero Liceo annesso, nonché Preside dello stesso allorché, pareggiato agli istituti statali, divenne Regio; ed anche del Morea grande educatore, storico, letterato, erudito, patriota, neoguelfo, seguace delle idee del Gioberti, conciliatorista e perfino poeta. Per rimarcare le idee patriottiche del Nostro piccolo genio, diventato sacerdote a 23 anni e Rettore a soli 28 anni ci piace ricordare un fatto importante, che forse costerà al Morea ogni promozione in seno alla Chiesa. Nel mentre dimorava nella città natale per via della sua salute sempre molto precaria, cinque giorni dopo la morte del Cavour e precisamente l’11 giugno 1861, insieme al suo primo mentore e mecenate don Modesto Colucci, che poi quasi ottuagenario gli dedicherà un celebre sonetto, celebravano una messa di requiem solenne per l’illustre statista piemontese. Sul fronte del tempio dei Santi Medici campeggiava uno striscione con su scritto: “Venite e pregate pel Conte Camillo Benso di Cavour”. All’interno della chiesa, piena di ceri accesi e parata a lutto, sul tumulo eretto nel mezzo, l’altra epigrafe: “Al Conte Camillo Benso di Cavour - che volle e osò con miracoli d’audacia e prudenza - creare l’Italia una - proclamare dinanzi l’Europa - la separazione del potere temporale dallo spirituale - e la chiesa libera - i sacerdoti di Alberobello - spontanea- mente - queste esequie”. Durante la celebrazione il giovane Morea, così, dal pulpito, a clero e popolo intervenuto: “L’era delle Nazioni è venuta ed è toccata alla generazione nostra questa insperata ventura. Ed ecco alla grand’opera suscitati provvidenzialmente il filosofo, l’uomo di Stato, ed il guerriero: Gioberti, Cavour e Garibaldi. Gioberti ha rappresentato l’idea dell’italico rinnovamento; il gran cuore di Garibaldi l’azione; Cavour ha alitato nuovamente la vita nelle sparse menti d’Italia, e arditamente per primo le ha proclamato a capitale d’Italia Roma, la Roma eterna”. Il discorso prosegue con l’invocazione del nostro sacerdote: “… Roma capitale d’Italia”. E, infine: “… Quando Roma cattolica e pontificale liberamente accoglierà ed abbraccerà la Roma italiana e civile, oh! Allora i figli tutti d’Italia si affretteranno a versar lacrime e fiori sul sepolcro del Cavour! …” (dallo stralcio della riproduzione del discorso tenuto dall’esimio prof. Michele Viterbo ad Alberobello il 10 agosto 1922 ed edito quello stesso anno a Bari da Humanitas). Forse occorrerà riflettere un attimo su queste epigrafi … che furono sicuramente coraggiose come Colui che le aveva dettate e che in quasi tutte le chiese d’Italia avrebbero sicuramente, all’epoca, procurato non pochi grattacapo al clero patriottico, nonché severi punizioni allo “sfrontato” epigrafista. Ma Domenico Morea era uno strenuo difensore delle sue idee e dei suoi convincimenti, come potrete sicuramente evincere da quanto vi capiterà leggere su di lui … … … se vorrete. Modesto Cammisa CulturaeTerritorio Anno I - luglio 2013 - numero 03 Lettovistoascoltato P er chi avesse già avuto modo di assistervi nelle scorse edizioni, sa che LettoVistoAscoltato non è una semplice rassegna di letteratura, cinema e musica; esso cerca di focalizzare l’attenzione sul tema prescelto, sotto i diversi punti di vista, perché lo spettatore sia estraniato dall’ambiente in cui si trova e venga coinvolto da quelle immagini, da quelle parole e dalla musica che ascolta. Per questo LettoVistoAscoltato è un evento del tutto originale e, soprattutto, utilizza i linguaggi adatti a tutte le diverse tipologie di pubblico; infatti da sempre la letteratura, il cinema e la musica accomunano soggetti con interessi diversi, età differenti … che si ritrovano in questo modo a condividere le stesse sensazioni dinanzi alle parole di un noto romanzo, alle immagini di un celebre film o alle note di una canzone familiare. La particolarità sta nel rendere tutto rigorosamente dal vivo: lo spettatore guarda le immagini mute del film, ascolta le parole tratte dal libro che vengono narrate da un lettore sempre diverso e, negli intermezzi e nei cambi di scena, si lascia trasportare dalla musica delle colonne sonore del film, eseguite anche queste dal vivo. Il tema scelto per questa quarta edizione è il disagio giovanile, un tema forte e molto attuale che punta ad evidenziare le difficoltà che i ragazzi incontrano nel corso dell’adolescenza, difficoltà causate dalla propria volontà o meno, ma comunque motivo di malessere. L’evento si terrà a luglio, in tre serate, ognuna delle quali analizza un diverso libro da cui è stato tratto un film, con l’esecuzione della colonna sonora del film stesso. Il 16 luglio l’appuntamento è con il film “Arancia Meccanica” del 1971 di Stanley Kubrick, tratto dal romanzo del 1962 “Un’arancia ad orologeria” (A Clockwork Orange) di Anthony Burgess. Le musiche sono di autori vari, già edite, ma ri-arrangiamenti di pezzi classici realizzati da Wendy Carlos, uno dei primi interpreti e compositori di musica elettronica. È un’immagine di una società esasperatamente violenta, in cui Alex, il protagonista, è un giovane londinese appartenente alla media borghesia che, assieme ai suoi amici “I Drughi”, trascorrono le loro serate tra sesso, abusi e droga. Il secondo appuntamento è il 19 luglio con il film “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” del 1981 diretto da Uil Edel. Si ispira alla vera storia di Christiane Vera Felscherinow, dalla quale è stato tratto dall’omonimo libro basato sulle interviste compiute nel 1978 nel carcere di Neukölln, a Belino, da due giornalisti, durante il processo per spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, in cui la Felscherinow era testimone ed imputata. La colonna sonora è di David Bowie, le cui canzoni sono un motivo ricorrente nel film e David Bowie appare come se stesso in un concerto dove i protagonisti si recano. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino presenta una tematica molto forte, quella della tossicodipendenza e della prostituzione minorile, in un quartiere disagiato di Berlino, e nasce dalla volontà di ricordare gli amici di Christiane morti di overdose e “gli altri cui mancarono la forza e la fortuna per sopravvivere”, tracciando un’immagine della Berlino degli anni Settanta. Infine, il terzo appuntamento si svolgerà il 23 luglio con “Precious”, un film del 2009 diretto da Lee Daniels, basato sul romanzo di Sapphire “Push – La storia di Precious Jones” del 1996; è un film sicuramente meno noto degli altri, ma molto coinvolgente, grazie anche all’ausilio delle musiche di Mario Grigorov. Clareece Precious Jones è un’adolescente cresciuta in fretta a causa degli abusi del padre e della cattiveria della madre, che hanno inevitabilmente portato gravi conseguenze su di lei: due figli e la dislessia. La scelta dei libri, dei film e delle musiche, nonché la scelta dei lettori e dei musicisti, ha reso nel tempo LettoVistoAscoltato un evento che coniuga aspetti diversi in maniera impeccabile, ma è l’ambiente circostante che contribuisce a rendere lo spettacolo completo nella sua realizzazione: il Rione Aia Piccola, zona di particolare bellezza e di grande importanza per la nostra città. Roberta Manfredi MITOLOGIA GRECA di Bruno De Luca L’origine del nome EUROPA Il nome del nostro continente secondo la mitologia greca si fa risalire ad Europa, figlia del Re di Tiro, antica città fenicia, Agenore. La leggenda narra che mentre la giovane fanciulla giocava sulla spiaggia, fu adocchiata dal grande Zeus, che come tutti sanno, tradiva spessissimo la potente Hera, sua sposa. Per ingannare la sua preda si trasformò in un bellissimo Toro bianco. La fanciulla quando vide apparire il toro sulla spiaggia, in un primo momento, si spaventò e fuggì via, poi visto che l’animale si mostrava mansueto, gli si avvicinò e gli salì in groppa. Il toro immediatamente si gettò in mare trasportandola fino all’isola di Creta, dove riprendendo le sue vere sembianze, la possedette procreando tre figli, tra cui Minosse, che divenne poi il mitico Re di Creta, culla della prima civiltà, cosiddetta occidentale e quindi europea. L’indovino Tiresia Tra le tante versioni del mito, la piú accreditata è quella secondo cui, Tiresia, tebano, uno dei piú celebri indovini dell’antica Grecia, sarebbe diventato cieco, ma esperto nel prevedere il futuro, per la seguente ragione: Un giorno mentre si trovava sul monte Citerone vide due serpenti che si accoppiavano, con il suo bastone li colpì uccidendo la femmina e fu immediatamente trasformato in donna. Dopo alcuni anni, tornato sullo stesso sentiero di montagna, rivide la scena colpì i serpenti uccidendo questa volta il maschio e fu subito nuovamente trasformato in uomo. Per questo diventò molto famoso, tanto che una volta che Zeus ed Hera ebbero una violenta disputa su chi, tra l’uomo e la donna, provasse piú piacere durante l’amplesso, decisero di interpellare Tiresia, considerata la sua duplice esperienza di vita in entrambi i sessi. Poichè Tiresia sentenziò che se, nel fare l’amore, dividessimo il piacere sessuale in dieci parti, nove spetterebbero alla donna e solo una all’uomo, a questo responso Hera s’infuriò talmente, che accecò il povero Tiresia. Allora Zeus per alleviare la pena gli concesse il dono della preveggenza, facendo sì che diventasse il piú ricercato e famoso indovino dell’antichità. 9 10 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CulturaeTerritorio ll romanzo di una vita I mmaginiamo una donna, una di quelle che abbiamo visto percorrere le stradine del nostro paese sempre con la testa incastonata nel cappotto, sempre con gli occhi bassi, con le mani ostinatamente spinte dall’introversione nelle tasche, quella che, camminando, trascinava i suoi silenzi perché parlare le rendeva piú difficile il peso di un corpo. Immaginiamo questa donna e chiamiamola Annamaria Oscuro, nostra compaesana, che ha sempre condotto una vita dietro le quinte, una contabile abile e fattiva, figlia devota che accudì il padre rimasto vedovo rinunciando alla costruzione di un suo personale amore, un’amica taciturna ma presente che, poco prima di morire, ha lasciato a degli amici di famiglia un quadernino pieno zeppo di tutte quelle frasi che durante una vita non aveva inanellato così fluidamente mai. Questo quadernino è “Un bimbo biondo”, un libriccino struggente che naviga tra la sottesa autobiografia e il racconto di fantasia, interamente scritto in inglese, lingua che Annamaria imparò da autodidatta, e con la quale riuscì a trovare un canale scritto di comunicazione piú spontaneo e quasi naturale. La protagonista del libro è Annastella, l’alterego della scrittrice stessa, una contabile non piú giovanissima che ritrova nei numeri la possibilità di mettere ordine nelle cose del mondo e che vive con l’amato padre pittore dopo la S uscita sempre una certa emozione quando si parla di un alberobellese, in particolar modo quando esso, pur non essendo assorto a notorietà pubblica, ha fatto parlare di se in maniera positiva. Questo è il caso della Signorina Anna Maria Oscuro, la quale pur avendo condotto una vita tutta casa, lavoro e preghiera, non ha mai trascurato l’insegnamento umano del quale ne era particolarmente ricca e che ha voluto, nelle sua semplicità, trasmettere a quelle persone che a qualsiasi titolo le sono state vicine. Questa puntualizzazione ci viene suggerita dal famoso quaderno che la Oscuro aveva affidato alle cura della signora Rita Agrusti, per costituirne un testamento di affetto nei suoi confronti. Vale la pena ricordare che il quaderno era scritto in inglese, una lingua prematura morte della madre. Annastella è una donna timida che ritrova nell’amore per la lingua inglese e l’Inghilterra quel fervore che la grigia vita da impiegata e da figlia-moglie le fanno mancare e allora legge Shakeaspeare e Bayron e girano sul grammofono vecchie canzoni della Scozia, che Anna Maria aveva imparato in maniera autodidatta e voleva essere un modo per mettersi alla prova sul suo grado di apprendimento. Quel quaderno, a morte di Rita Agrusti passò nelle mani del figlio Enzo Mansueto, il quale ha pensato bene di tradurlo in italiano, per fare cosa gradita a tutti coloro che hanno conosciuto Anna Maria Oscuro. Pubblicando una breve recinzione del libro, noi che abbiamo conosciuto un pò tutti gli “attori” di questa commedia, abbiamo voluto ringraziarli con questo modestissimo gesto. In particolar modo sentiamo il dovere di esprimere gratitudine ad Enzo Mansueto, per la sua intelligenza, la sua lungimiranza e per la sua amicizia, grazie alla quale abbiamo aggiunto un altro tassello culturale della nostra esistenza. perché ad Annastella l’Inghilterra sembra un po’ come quei numeri, allineata, rigorosa, precisa, implacabilmente pulita. Inaspettatamente, proprio durante un lavoro commissionato di traduzioni, conosce Swanie Entwistle, un borghesissimo signore inglese che, promettendo di volerla sposare non per amore, ma per gettare le basi di una placida amicizia che possa essere per entrambi di conforto nella solitudine feroce nella quale versano, le chiede la mano. Annastella accetta, ma, ben presto, si rende conto di quanto per una donna sia difficile mantenere una promessa fatta su di una ravvicinata distanza e s’innamora perciò di quest’uomo gentile ed educato come un classico inglese eppure a volte freddo, impenetrabile, scostante, inaccessibile come d’altronde possono esserlo anche quei numeri che sanno mettere ordine al mondo. Stritolata dalla desolazione di un paese, da un marito sempre in viaggio e così poco presente, da un padre iperprotettivo e dal bisogno di attenzioni e anche da una fragilità di costituzione, da una malattia che la debilita e le indebolisce i muscoli, Annastella vive impregnata nell’oscena certezza di non poter avere un figlio, da qui il titolo del libro; il bambino biondo è un desiderio che non può essere realizzato, è un disperato richiamo alla procreazione che la sua malattia le nega, è il bimbo dai tratti delicati degli infanti inglesi, dagli occhi verdi come i prati di quell’Inghilterra dove la protagonista immagina che sarebbe stata, forse, un giorno, felice. Attraverso uno stile asciutto, ma pregno di calore come può essere lo stile di una vita di quei timidi che, come l’autrice, in poche parole riescono a far capire come la forza della bellezza deve necessariamente presentarsi condensata nel semplice e nella chiarezza delle frasi non gridate, ci ritroviamo di fronte ad un libricino che consiglio vivamente di leggere, che ricorda le autobiografie femminili alla Sibilla Aleramo e le immense malinconie degli aforismi brevi di Pessoa. Riscoprire Annamaria Oscuro tramite le sue parole e restituirle, così, una voce che, in vita, era stata piú che altro un desiderio, un accenno di possibilità, come quella maternità negata. Maria Grazia Veccaro CulturaeTerritorio I Anno I - luglio 2013 - numero 03 Bicentenario della nascita di don Antonio Agrusti l periodo entro cui avremmo dovuto farlo rivivere si è concluso a marzo. Chi avremmo dovuto ricordare è Antonio Agrusti, nato nel 1812, noto alla storia locale per essere “un verseggiatore leggiadro, ameno e affettuoso” di un buon numero di poesie, gran parte sonetti, scritti per gli amici devoti. Alcuni sono stati editati dal dott. Nicola Roncone in occasione della pubblicazione Inno a Bacco il brindisi dalla tradizione classica al folklore pugliese (Adda Editore, 1995); in quel testo sono stati inseriti soprattutto i suoi brindisi, com’è naturale che fosse. Nel 1834 Antonio fu consacrato sacerdote in Conversano, da mons. Giuseppe Maria Mucedola, grande figura di Pastore consegnata alla Storia con l’appellativo di Vescovo Patriota. Don Antonio fu rettore (1838-1863) della Confraternita del Santissimo Sacramento e dell’annesso oratorio eretto nel 1838, nel quale, tra l’altro, fece votare i concittadini al Plebiscito nazionale (annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna), che si svolse il 21 ottobre 1860 (ecco spiegato il nome della piazzetta), nella quale lo stesso sacerdote introdusse, prima del 1850, il culto per l’Immacolata, allorquando ogni sabato, con apposita funzione, promuoveva la supplica davanti a un grande quadro. La statua che tutti ammiriamo fu donata dal nonno materno del prof. Notarnicola, Giovanni Majellaro, nel 1850 (cfr. Alberobello sacra, ed. 2012). Quel rettore, per alcuni anni, fu anche amministratore dei beni del primo dei due Acquaviva sindaci, il cavaliere Ernesto. Nella sua vita fu tant’altro: Regio Delegato Scolastico del mandamento Noci-Alberobello (Decreto ministeriale, 12 gennaio 1875) e Giudice conciliatore in Noci, caldeggiò le idee liberali, divenne antiborbonico e, di conseguenza, fu incarcerato insieme con il fratello Vito e altri esponenti di rilievo. Un’epigrafe sulla facciata del suo palazzo, attualmente di proprietà dei coniugi Rotolo, gioverebbe a elevarlo insieme a coloro che per la Patria soffrirono. Il testo che esprime i sentimenti liberali, fortemente percepiti in quei tempi, allorché la libertà era controllata, consentirebbe, qualora fosse applicato sulla facciata del bel complesso architettonico di piazza Di Vagno di acquisire un ulteriore ingentilimento, immergendolo nella Grande Storia Italiana. DEGLI IDEALI FERMENTI DEL RISORGIMENTO CONDIVISA LA PASSIONE REDENTRICE ANTONIO AGRUSTI SACERDOTE L’ANIMO FORGIÒ NEL FIDENTE SFORZO LA FEDE PER LA PATRIA FORTIFICÒ NEL DURO CARCERE INSIEME CON IL FRATELLO SAC. VITO CON IL CUGINO SAC. MODESTO COLUCCI CON L’AVV. VITO ANDREA TURI NOI CUSTODI AMMIRATORI DEL MEMORANDO ESEMPIO TRAMANDIAMO AI POSTERI NEL CC ANNO DELLA NASCITA “Quest’uomo della rivoluzione - scrisse Francesco Tinelli in occasione della morte - questo colto e erudito ingegno, questo giovane di affabili maniere, di tratto elegante, di animo espansivo era l’antesignano della civiltà in quei tempi di servaggio, che seguirono dopo il 1848; era uno splendore fra tanta ignoranza, un punto di appoggio e di sollievo agli animi scoraggiati, era come colui, sul quale il paese contava per poter rinascere a quella vita, alla quale egli assieme agli altri invano aveva tentato di farlo rivivere. Vi spiegherete ora il rispetto e l’amore che tutti nutrivano per lui”. Antonio aveva anche il carattere vivace e arguto. Si racconta (è Giuseppe Notarnicola che ne parla) che un giorno per una strada campestre era in compagnia del suo amico don Giuseppe Caramia (nostro 4° arciprete, 1900-1910). Dissertavano dell’epigrafe di Ariosto Parva res, sed apta mihi che don Antonio aveva fatto apporre sul casino di contrada Popoleto. Li raggiunse l’arricchito vinaio Giovanni Tanzi, che volle accompagnarsi a loro. Mentre don Giuseppe lodava l’epigrafe e la ripeteva ad alta voce, i tre pervennero al podere del Tanzi, il quale con atteggiamento premuroso, annunciò: “Qui è la mia campagna, reverendi. Favorite se vi piace. Non è certo la villa di don Antonio, ma pur vale qualcosa e forse meriterebbe anch’essa una scrittura.”. “Già, già, dice bene Giovanni”, aggiunse ironicamente Caramia. Gli occhi di don Antonio s’illuminarono di un risolino burlesco, attese un istante, guardò in alto, nel vuoto, poi disse: “Ecco fatto! Qui [indicando il pilastro di sinistra] metterei Miscuit vinum cum acqua e qui [indicando l’altro di destra] Fecit hoc”, intendendo dire che quel fondo era stato acquistato grazie alla vendita del vino annacquato. “Amò le Lettere - ha scritto Notarnicola - le Scienze e le Arti belle. Fu ammirato e gentile poeta. Maestro e R. Delegato, istruì con zelo, educò con amore, piú che amico fu padre della gioventù studiosa e grande affetto avevano per lui gli studenti, ai quali infondeva idee di libertà, di nazionalità, di indipendenza e di civile progresso. Amò la patria, operò, sacrificò, sofferse per lei. Primo ai pericoli, primo alle gioie nei dì della riscossa. Fece parte della giunta insurrezionale del ’60 quando venne proclamata la Nazione. Soffrì coraggiosamente la persecuzione e intrepido affrontò il carcere. Nei diversi uffici pubblici fu zelantissimo, facile parlatore, scrittore felice, cittadino operoso e chiaro letterato. Coltivò la poesia per scuotere gli animi”. Traggo dall’elogio funebre di Sante Sisto, pretore: “Antonio Agrusti possedeva un’intelligenza specchiatissima ed ebbe molto a cuore la pubblica istruzione; e sia da insegnante e sia da delegato scolastico, avendo egli compreso che senza istruzione non esiste potenza incrollabile e temuta, nulla, ma proprio nulla, tralasciò perché la medesima si potesse eminentemente allargare e in special modo nella classe povera e operaia, la quale aspetta pur essa l’epoca sua, l’epoca della sua redenzione morale e fisica!”. Lo stesso estensore della lode auspicò che i nipoti dell’estinto “Nicola e Angelo, si occupassero di unire in una collezione i componimenti poetici del dotto zio, dandola poi alla stampa e offrendo così alla letteratura civile - popolare un volume di vera poesia. E questo andrà pure a decoro del nostro piccolo paese dove, a dir schietto, non mancano ingegni seri e apprezzabili”. Japyx 11 12 CulturaeTerritorio Anno I - luglio 2013 - numero 03 D L’estemporanea a ben dodici anni, la ricorrenza del 2 giugno vedeva, nella nostra città, molti artisti, armati di pennelli e cavalletti, fra le strade del centro storico per l’ Estemporanea organizzata dalla Pro Loco, è meglio dire da Leonardo Miraglia, socio da sempre dell’associazione turistica, artista e componente del vecchio consiglio direttivo. Negli anni sono passati da Alberobello pittori di ogni età, di ogni tendenza e di varie capacità artistiche e Leonardo Miraglia, con precisione maniacale, quattro cinque mesi prima, cominciava il suo lavoro: in tipografia il regolamento, sempre lo stesso, ma puntualmente rivisto, corretto, aggiornato e discusso per migliorarlo; poi la ricerca degli sponsor, faticosa “elemosina” cittadina verso un prodotto, l’arte, che in verità non ha molti estimatori. Miraglia, però, ci riusciva sempre con la stessa umiltà e senza nessun interesse privato. Così trovava i soldi per i francobolli, per i quadri vincitori, per le targhe, per la colazione a sacco con il vino, le ciliegie, l’acqua, i taralli e un fresco pezzo di focaccia; poi, di recente, grazie ai ristoratori, anche un ticket per un pranzo. Quattro anni fa si pensò di affiancare un premio UNESCO per un’opera ispirata alla nostra storia e al valore mondiale dei sentimenti della pace fra i popoli, e qui l’Amministrazione comunale, fra tante difficoltà e problemi, è sempre riuscita a mettere a disposizione una somma significativa. Queste opere fanno parte, oggi, della collezione comunale e insieme a quelli di proprietà della Pro Loco, rappresentano il primo nucleo importante della nuova Pinacoteca Comunale nella Conceria di prossima apertura. Perché vi abbiamo raccontato tutto questo? Perché quest’anno l’ Estemporanea non si farà. Perché? Perché Miraglia non è piú disponibile, dopo anni di sacrifici, a subire critiche e sollecitazioni da una parte di alcuni appartenenti a quell’ associazione, i quali, anziché pensare alla cultura e alla storia della nostra città, si dedicano ad altro. Il volontariato delle parole non serve, ci vuole quello dei fatti, ma per essere operativi, nel gruppo ci vuole sincera e profonda amicizia, prima di tutto, e poi stima e rispetto. La storia non va solo scritta, va anche valorizzata. GDM L’ Slot machine associazione la Fucina delle idee, in collaborazione con il Consultorio Familiare Diocesano ha organizzato, per mercoledì 26 giugno in piazza del Popolo, un manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle cause e gli effetti che la nuova malattia del gioco d’azzardo sta mietendo in tutto il tessuto sociale italiano. “Gioco e rischio tutto!” – diciamo NO alle slot machines e al gioco d’azzardo, è il titolo emblematico dell’evento. Alla serata sono intervenuti Giuseppe Turi psicologo e volontario del consultorio, Alessandro Cobianchi, referente regionale Libera, ha introdotto e moderato la psicologa Valentina Liuzzi. Le conclusioni sono state affidate al magistrato e sindaco di Bari Michele Emiliano. Dell’evento ne parleremo piú dettagliatamente sul prossimo numero di agosto, visto che già nel primo numero abbiamo sollevato il problema.. CALDARARO TERMOMECCANICA di Pietro Caldararo COSTRUZIONE: SERBATOI METALLICI PER CARBURANTI SERBATOI EROGATORI OMOLOGATI TERMOCAMINI PER RISCALDAMENTO Stabilimento Via per Locorotondo, Z.I. Sede legale Via F. De Biase, 13 70011 ALBEROBELLO (BA) Via Alberobello, 109 70010 - LOCOROTONDO (BA) Cell. 333.7584347 Tel. 080.4316201 Tel. e Fax 080.432.53.89 [email protected] [email protected] CulturaeTerritorio Anno I - luglio 2013 - numero 03 Il “nostro” Francesco Cento giorni di pontificato D a quando è stato eletto al soglio pontificio il “nostro” Francesco ha riempito la nostra quotidianità. Egli parla non con le parole impegnative che spesso utilizzano i teologi, ma con quelle di un pastore avvezzo alla catechesi esperienziale, cioè con le parole semplici e profonde al contempo, perché afferiscono al Vangelo vissuto, non solo declamato. Francesco colpisce per l’approccio sempre umano verso il prossimo, forse sbaglio, nell’oggettivare l’approccio verso l’altro, perché l’approccio verso il di fuori di te deve essere un fatto naturale, non “declamato”. Francesco ha il pregio, che dico, ha la naturale attitudine di chi ha scelto la vita contemplativa non per fare carriera o per vendere libri. Non è affetto dalla sindrome del fattore S, cioè la supponenza, l’arroganza, “in parole povere” la stronzaggine di chi si crede superiore agli altri, a tutti, no! È l’umiltà fatta persona, direi l’ovvio fatto scienza. Esercita sempre quel “buonsenso” di cui dovrebbe essere dotata una persona colta e umana o forse è meglio umana e colta, a conferma, secondo me, di un binomio inscindibile, quasi sinolo tra umanità e cultura; la prima senza la seconda si riduce a bestialità, la seconda senza la prima diventa erudizione per i giuochi a premi televisivi. E quanti esempi di “monopresenza” abbiamo nella società odierna; però, vendono libri a piú non posso, perché si sono ubriacati di cocaina e parlano sempre nei talk show, perché dicono solo quello che sanno, a differenza dei saggi che sanno quello che dicono. Da quando il mon- do si è digitalizzato, anch’io ricorro spesso al feticcio quotidiano, il telecomando e “zappo” in continuazione … “zappando, zappando” ho intercettato il canale 28 CTV, cioè il canale della Città del Vaticano che ovviamente punta sulla “vita quotidiana” della Chiesa senza trascurare lo scibile umano. Grazie ai servizi tecnicamente perfetti e culturalmente validi, il direttore della rete è Dino Boffo, l’ex direttore dell’Avvenire, persona competente e aggiornata, ho potuto arricchire la mia personale conoscenza del “nostro” Francesco. Domenica 26 maggio u.s. ha tenuto la sua prima visita pastorale in una parrocchia della periferia di Roma, dei santi Elisabetta e Zaccaria. È stato significativo il gioco verbale che ha fatto “su ultima parrocchia della periferia di Roma”, ultima per chi dal centro si porta fuori, ma prima per chi da fuori va verso il centro. “Dobbiamo recuperare le periferie” è uno dei suoi intenti. Nell’omelia Egli si concede e con naturalezza. Rivolto ai sacerdoti della parrocchia li ha chiamati “sentinelle”, non vigilanti, a conferma dell’accompagno che devono svolgere verso la società. Vi siete mai resi conto del suo modo di salutare? Non risparmia niente, non lesina il tempo, non evita nessuno, sfugge a qualsiasi forma protocollare, facendo preoccupare i suoi “bodygards”, si vede che predilige gli ultimi, i diversamente abili, e sorvoliamo se è esorcismo o meno quello che ha esercitato nei confronti di quel messicano, posseduto dal demonio. La sua imposizione delle mani sulla testa del “povero posseduto” ha avuto l’effetto della liberazione. L’uomo, adesso sta bene … è questo il risultato senza “se” e senza “ma”. Quando la telecamera ha ripreso il Papa lungo il percorso, fra due ali di folla, ho notato i balconi e i terrazzi, in altre occasioni e per altre persone, pieni, tanto da temere il crollo, al suo passaggio lungo le strade della Roma dei santi Elisabetta e Zaccaria, vuoti, miseramente squallidi … erano stracolmi “in basso” non “in alto” a significare che le persone vedono Francesco come uno di loro, e perciò si portano nella folla, si mescolano volentieri nella calca con le altre persone, perché non vogliono “sentire”. Dopo il papa mediatico, dopo il papa teologo, “dalla fine del mondo”, è arrivato il papa umile. Veramente quel giorno della sua elezione, lo Spirito Santo vigilava attentamente nella Cappella Sistina, era presente non era andato in vacanza. Egli non vuole una Chiesa “da salotto” ne preti scrittori di libri per fare carriera, né pseudopolitici che dettano l’agenda politica. Li vuole al servizio della gente, di tutti, degli ultimi in particolare, secondo la legge del Vangelo, unica “cultura”, se volete anche “ideologia”, ma è riduttivo definirlo così, chi non conosce l’usura del tempo, anzi piú il tempo passa e piú il suo messaggio è giovane, vivo e consono. Come può invecchiare una religione che ti passa “ama il prossimo tuo come te stesso”; ama, ed è veramente paradossale, il tuo nemico, “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” ? Sì, ci sono da citare molti esempi, in qualsiasi ambito della vita sociale, non escluso quello ecclesiastico che si sono serviti di questi moniti evangelici per diventare vescovi, arcivescovi, cardinali e forse anche pontefici, onorevoli, senatori e forse anche presidenti della repubblica … e le lotte “fratricide” che si scatenano all’interno della Curia romana per primeggiare? E poi criticano e demonizzano i politici, anzi alcuni politici, e hanno tollerato, persino in casa loro, coloro che sono andati invece a letto con lo stesso sesso … vergogna … anzi no! Sono stati pionieri della rivendicazione degli omosessuali … e beh! Oggi è moderno e cogente. A proposito, si regolino, una volta per tutte, con legge le coppie omosessuali, si riconoscano loro i diritti al pari degli altri in campo economico, patrimoniale e societario, ma si abbia il coraggio di non usare i termini matrimonio, famiglia e adozione … sono ben altra cosa. Carmelo Gallo 13 IL BIO-LIFTING NON CHIRURGICO UN TRATTAMENTO NON INVASIVO PER IL RINGIOVANIMENTO DEL VISO L a bellezza di uno sguardo risiede nella perfetta armonia tra denti, labbra e viso: un solo difetto tra questi e l’estetica del volto svanisce. L’invecchiamento del viso però è inevitabile: si manifesta con le rughe, gli inestetismi vascolari, la perdita del tono, l’ispessimento della trama cutanea, le macchie senili/solari, l’aumento della lassità cutanea, l’iperpigmentazione. Le cause del processo di invecchiamento possono essere intrinsiche di tipo genetico - come la minor produzione da parte del nostro organismo di acido ialuronico e la riduzione del collagene con l’avanzare dell’età - ma anche estrinseche, legate a fattori di ossidazione cellulare causati da stress, sole, inquinamento, fumo e alcool. In una società sempre più attenta all’estetica, è aumentata la richiesta di interventi effettuati dalla medi- dinaria efficacia nel ridare procedure ringiovanenti. cina estetica, con tecniche giovinezza, riducono i segni Oggi è possibile ridar vita ad invasive (come le infiltrazioni dell’invecchiamento cutaneo uno sguardo, non solo con di acido jaluronico ed il botu- distendendo i solchi e le tecniche chirurgiche e con lino). Questo trattamento bio- rughe e determinando un trattamenti invasivi, ma anche logico consente, infatti, di miglioramento visibile e imme- con interventi non invasivi. È ottenere una cute più tonica, diatamente, progressivo e proprio quest’ultima la nuova più elastica e più giovane. I duraturo nelle settimane suc- frontiera della medicina esteti- programmi e i prodotti bio-lif- cessive. ca che lo Studio Convertino ting non chirurgico, impiegati Questi trattamenti non invasivi pratica, oltre all’ortodonzia. dallo Studio Convertino, sono hanno una straordinaria effi- Lo Studio, infatti, rivolge gran- anallergici, opportunamente cacia nel ridare giovinezza a de attenzione all’estetica del studiati e testati per consentire viso, labbra, collo e decoltè, viso, curando non solo la la veicolazione transdermica, determinando un effetto di salute e la bellezza della sono caratterizzati da una foto-crono ringiovanimento, bocca (si ricorda che lo biostimolazione, da una atti- rassodando, volumizzando, Studio aderisce anche al cir- vazione e proliferazione dei rimpolpando i tessuti. Adatti a cuito “Il Dentista dei bambi- fibroblasti, da una produzio- chi teme interventi invasivi, i ni”), ma anche il volto nella ne di nuove fibre collagene, trattamenti bio-lifting sono sua interezza, grazie al bio-lif- elastina e acido jaluronico. I ideali per ottenere un rimodel- ting. Si tratta di un trattamento fattori di crescita utilizzati lamento del viso dolce e gra- non chirurgico che può essere determinano una specifica duale, per raggiungere un effettuato con o senza l’ausilio riattivazione e/o rigenerazio- risultato naturale, non implica- di Plasma Ricco di Fattori di ne delle cellule e lo sviluppo no preparazione pre-chirurgi- Crescita. I risultati sono simili del tessuto trattato. I trattamen- ca e non invalidano le norma- a quelli che si ottengono dagli ti bio-lifting hanno una straor- li attività quotidiane. CronacaeSocietà Anno I - luglio 2013 - numero 03 è tempo di ciliege D a circa un quarto di secolo si producono le ciliegie, il dolce frutto che ha ispirato tanti artisti. Ad Ercolano, ad esempio, per spingerci lontano nel tempo, nella casa del Gran Portale è stato dipinto un meraviglioso ciliegio; nel museo Kunstistoriches di Vienna è collocata la Madonna delle ciliegie di Tiziano. Il frutto, conosciuto in Italia, fu importato nel I secolo d.C. da Keraus, sul Mar Nero, da Lucullo di ritorno dalla sua campagna contro Mitridate, re del Ponto. Forse non tutti sanno che anche le ciliegie hanno il loro santo protettore: è san Gerardo dei Tintori, patrono di Monza che la città festeggia il 6 giugno. A pochi chilometri da noi, esse sono il fiore all’occhiello di Turi per l’elevata e particolareggiata produzione, mentre tutte le altre città dintorno competono con essa. Chi di noi non ricorda riprodotte le ciliegie sugli alfabetieri o nei libri scolastici di prima classe? Il maestro le indicava per far apprendere e richiamare l’alunno sulla memorizzazione della lettera “C” e ribadiva sempre: la C come ciliegia e gli occhi degli scolaretti ricadevano sul frutto carnoso e ne ricordavano la dolcezza e la polpa gradevole con punte acidule. Oggi pensiamo che sia sempre vero che una ciliegia tira l’altra, forse è il gambo? Il colore dal rosso fuoco al nero, dal giallo all’arancione? Che cosa ci spinge a desiderarle così avidamente? Giugno è il mese della raccolta e da cinque lustri è diventato un affare per la Terra di Puglia. La raccolta è affidata alle fanciulle, che restano le preferite, ma anche gli uomini. Come non pensare alla canzone napoletana Cerasella di Pirro, Bonagura e Sciorilli. Cerasella, Crasé – cantava Aurelio Fierro – dinto tiempo de’limone/ me realaste nu’ schiaffone/ Cerasella, Cerasé/ mò che è ‘o tiempo/ de’ e cerase/ tu me vase/ sotto sole … e con il sole le ragazze sono sotto, intorno o spronate a salire sopra l’albero (è il maschio, sempre lui, a incoraggiarle per poi benevolmente sbirciare sotto l’ampia gonna, scorgere le linde e profumate mutandine e … sognare; e loro pudiche, se ne accorgono, fan finta di niente o in cuor loro ne gioiscono, ripetendo “guarda! guarda!”). Svettano il frutto dai rami, facendo attenzione a non raccoglierlo insieme alle foglie e tra queste le loro mani lo cercano, gelosamente nascosto, mentre nei giorni ventilate appare in tutto il suo rosso abbagliante. Si raccolgono anche le ciliege con piccoli difetti, ma vanno eliminate oppure mangiate all’istante. In fondo è sempre un momento ilare, si celia e si canta e se le ragazze son belle il tempo scorre in fretta. Maria Rosa Nardone Tauro (da il Gazzettino-Noci n. 44 del 7 luglio 2011) Q David Sassoli ad Alberobello ual è stata la risposta dello Stato al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro? Per completare la mole di informazioni che in questi anni sono via via emerse, all’Archivio Centrale dello Stato sono stati depositati i verbali delle otto riunioni del Consiglio dei ministri durante i 55 giorni che sconvolsero la Repubblica. E materiale declassificato, utile agli storici, rimasto per 35 anni in cartelline ingiallite che custodiscono il lavoro, le discussioni e le iniziative del massimo organo politico-amministrativo. Le riunioni riferiscono l’impreparazione, l’approssimazione e le paure di una classe politica travolta da una vicenda che ha segnato la storia del secondo Novecento. David Sassoli e Francesco Saverio Garofani ricostruiscono, con stile giornalistico, un importante percorso narrativo di quei drammatici giorni, con le inedite trascrizioni dei dibattiti avvenuti. Ne emerge la fotografia di un governo e di ministri sorpresi, impreparati, talvolta spaventati, di fronte a una delle piú gravi crisi della nostra giovane Repubblica. Lo Stato appare debole; il suo potere fragile. Nato a Firenze nel maggio del 1956, David Sassoli nel 2009 è stato eletto europarlamentare del Partito democratico. Al Parlamento europeo ricopre l’incarico di capo delegazione del Pd ed è membro della Commissione DEVE(Sviluppo) e AFET(AffariEsteri). Sassoli ha iniziato a lavorare molto giovane. Nel 1985 è entrato nella redazione romana de “Il Giorno”, nel 1992 è entrato in RAI, al TG3 di Sandro Curzi, si è occupato di mafia edi criminalità organizzata, della terribile stagione degli attentati ai giudici Falcone e Borsellino, anche delle vicende di Tangentopoli, della crisi del sistema politico, del dramma dell’immigrazione seguita al crollo dei regimi dell’Est. Nella stagione 1996-97 ha condotto, per Rai Due “La cronaca in diretta”, nel 1999 entra nella redazione del TG1, come inviato speciale. Nel 2007 è diventato vice direttore del TG1 e responsabile dei programmi di approfondimento “TV7” e “Speciale TG1. Dal 2004 al 2007 è stato presidente dell’Associazione Stampa Romana, il sindacato dei giornalisti del Lazio ed è fra i fondatori dell’Associazione “Articolo 21”, movimento di difesa della libertà di stampa. L’appuntamento nella capitale dei trulli con il giornalista David Sassoli si è tenuto venerdì 21 giugno, in piazza Ferdinando IV, al cospetto della Casa D’Amore, uno dei cinque siti riconosciuti dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La serata è stata introdotta dall’on. Gero Grassi. Ha dialogato con l’autore Giuseppe De Tomaso, Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno. Il sindaco Michele Longo ha portato il saluto della civica Amministrazione. L’evento è stato realizzato dalla locale associazione i Presidi del Libro, presieduta da Giuseppe Palmisano, in collaborazione con l’Assessorato comunale alla cultura e l’Assessorato regionale al mediterraneo. 15 16 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CronacaeSocietà Attività di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi C on l’approssimarsi della stagione estiva, fra le varie attività del Corpo Forestale dello Stato, connesse al servizio sul territorio, assume una importanza primaria la campagna estiva della lotta agli Incendi boschivi. Per protocollo di intesa siglato con la Regione Puglia, questa attività è iniziata lo scorso 15 giugno è formalmente terminerà il 30 settembre. Formalmente ma non sostanzialmente, visto che spesso e volentieri sino ai primi giorni di ottobre si verificano numerosi ed estesi incendi in varie aree boschive della nazione e delle regioni meridionali in particolare. I dati dello scorso anno, riferiti al 30 settembre, si evidenzia un elevato numero di incendi boschivi, oltre 8600, che hanno interessato circa 100.000 Ha di territorio percorso dal fuoco, metà del quale, appunto, boscato. L’aumento percentuale degli eventi rispetto al 2011 è pari al 30% con un ben piú significativo aumento delle superfici percorse dal fuoco pari al 158%. Statisticamente parlando il 2012, dopo il terribile 2007, si è confermato come l’anno piú difficile di questo secolo, dal punto del contrasto agli incendi boschivi. Le regioni piú colpite sono state la Calabria (oltre 1300) e la Campania (oltre 1200), mentre la superficie percorsa dal fuoco della sola Sicilia (oltre 45.000 ha) rappresenta quasi il 50% del dato complessivo nazionale. Gravi criticità si sono avute anche in Sardegna, nella Puglia, in Toscana e nel Lazio. Fra le cause piú conclamate sicuramente sono da registrare le difficili condizioni meteorologiche, l’aumento dei parametri predisponenti la possibilità di propagazione degli incendi boschivi e altri fattori legati al clima e alla vegetazione. Ma dietro gli incendi boschivi, nella maggior parte dei casi, c’è purtroppo sempre la mano dell’uomo. Dalle indagini svolte dagli uomini del Corpo forestale dello Stato, infatti, si conferma che piú della metà degli incendi ha origine dolosa: interessi personali, disagio sociale, litigi di vicinato, proteste contro i vincoli, criminalità localizzata sino a situazioni che localmente possono interessare anche la criminalità organizzata. Numerose le denunce contro noti e di arresti in flagranza, anche attraverso l’utilizzo di sistemi di indagine sofisticati (telecamere, radiolocalizzatori, esami di labora- torio, sistemi di refertazione, ecc.). Non va tuttavia sottovalutato l’elevatissimo numero di incendi di origine colposa che nascono da una sottovalutazione da parte dei cittadini del pericolo insito nello svolgere determinate attività che prevedono l’accensione dei fuochi durante determinati periodi dell’anno. Cattive pratiche selvi-colturali, agricole e pastorali, legate a tradizioni ed usi antichi e, spesso, in contrasto con le normative attuali, mancato rispetto delle regole e delle ordinanze da parte dei cittadini che troppe volte diventano autori di incendi boschivi per avere svolto attività normalmente banali, quali l’accensione di un barbecue, la ripulitura di un giardino o una banale cicca di sigaretta Alberobello – sul nostro territorio agiscono mezzi e risorse umane appartenenti ad amministrazioni statali e comunali diverse. Il C.F.S. è preposto all’azione di investigazione e refertazione, nonché di coordinamento e direzione delle operazioni di spegnimento. Al fine di prevenire e contrastare il fenomeno, siamo presenti quotidianamente sul territorio, principalmente nelle zone boscate piú a rischio d incendio. Il controllo del patrimonio boschivo, in quanto bene prezioso ed indispensabile per le comunità, avviene anche attraverso l’ausilio delle vedette dislocate nei punti piú strategici e panoramici delle zone interessate, operai stagionali non spenta. Tali comportamenti, volutamente o involontariamente irresponsabili, hanno causato immensi danni ambientali ed economici al patrimonio forestale italiano ma anche la morte di numerose persone. “Nello specifico del servizio affidato alla nostra giurisdizione – afferma Lorenzo Calabretto, comandante la stazione del C.F.S. di Alberobello, competente per territorio dei comuni di Castellana Grotte, Locorotondo e dell’ARIF ente regione. In maniera repressiva, laddove dai controlli giornalieri risultassero inadempienze di qualsiasi natura, si provvede ad elevare sanzioni amministrative a carico dei soggetti titolari. Nonostante i gravosi impegni quotidiani, in caso di necessità, il nostro personale spesso viene chiamato a sostegno dei diversi comandi dislocati nell’ambito di tutto il territorio provinciale”. CronacaeSocietà Anno I - luglio 2013 - numero 03 In Pace anagrafe Da il Foglio Settimanale della Parrocchia di Sant’Antonio MATRIMONI BATTESIMI Lunedì 3 giugno Cosimo Maria Sabatelli e Maria Pinto 2 giugno per Lorenzo di Marco Palmisano e di Grazia Mastromarino Sabato 8 giugno Cosimo Putignano Kvietkaite 15 giugno per Silvia di Francesco Annese e Rosalba Saddemi e Agne Martedì 25 giugno Martino Palmisano e Maristella Mastrofrancesco Sabato 29 giugno Dario Di Carlo e Annalisa Piepoli Giovedì 20 giugno Anniversario di matrimonio di 25 anni per Franco Miccolis e Filomena Veneziano 16 giugno per Giorgia di Mario D’Oria e Annamaria Spalluto per Giuseppe di Antonio Dalena e Livia Romanelli per Davide di Domenico Lippolis e di Barbara Badynska 23 giugno per Barbara Chiara di Nicola Panarese e di Grazia D’Onghia per Valentina di Antonio Marino e Serena Salamida Auguri anche da parte nostra! Pronto soccorso 080.4328220 – 118 Guardia Medica 080.4328230 Ufficiale Sanitario 080.4328225 Carabinieri 080.4321010 Polizia Locale 080.4325340 Corpo Forestale 080.4322848 Municipio 080.4321200 Ferrovie SE-Stazione 080.4321344 Ufficio Postale 080.4320311 La Vigilante 080.4325621 080.4321960 Ufficio Turistico 080.4322060 Informagiovami 080.4322280 Proloco 080.4322822 Ospedale-Putignano 080.4050111 Vigili del Fuoco 080.4911222 Polizia Stradale 080.4963680 Nel mese di giugno nella Parrocchia di sant’Antonio hanno ricevuto la Prima Comunione 47 ragazzi e 54 sono stati i cresimandi (Foto Giannini) Guardia di Finanza 080.4911017 Lutto della famiglia Bimbo Francesco Paolo Bimbo e venuto a mancare. A tutta la famiglia giungano le affettuose condoglianze della nostra redazione. RSA San Raffaele 080.4326228 080.4326200 Assistenza sociale Comune di Alberobello – tel.080.4321200 Parrocchia dei Santi Medici- Charitas - Associazione Vincenziane - tel. 080.4321021 Parrocchia di Sant’Antonio - Charitas - tel.080.4324416 ENEL 803.500 800.900800 Acquedotto Pugliese 800.735735 17 18 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CronacaeSocietà Il sindaco Michele Longo, l’assessore Daniela Salamida e la mamma di Giuseppe Girolamo, Maria D’Elia Una associazione musicale per ricordare Giuseppe Girolamo P er ricordare e non dimenticare per chi lo ha conosciuto, per raccontare a tutti gli altri che hanno vissuto la sua tragica morte. Con queste prerogative la famiglia e gli amici piú intimi hanno voluto costituire l’associazione culturale musicale “Giuseppe Girolamo”. L’Associazione, dedicata al musicista, eroe tragicamente scomparso nel naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio 2012, nasce ad Alberobello grazie alla volontà comune di tutti coloro che lo hanno frequentato e gli sono sempre stati vicino, per creare qualcosa di indelebile in suo onore e che avesse come musa ispiratrice la •pagamento bollettini •posta semplice •posta raccomandata •posta raccomandata a/r •posta certificata •Posta ibrida •servizio raccomandata on-line •servizio data e ora certa musica, quella tanto amata da Giuseppe e per la quale ha sacrificato fisicamente la vita. La presentazione di questa neo associazione è avvenuta la mattina del 12 giugno scorso, nella Sala Consiliare del Comune, alla quale è intervenuta la madre Maria D’Elia, i suoi famgliari, Giorgio Allegretti, responsabile dello stesso organismo, Angelo Romanazzo, direttore responsabile musicale, Michele Longo, sindaco della cittadina dei trulli e diversi esponenti della giunta e del consiglio comunale. L’associazione darà ampio spazio anche alla musica “suonata” con un appuntamento fisso •spedizione pacchi senza limiti di peso (consegna in 24/48h) •servizio pick-up alle aziende •mailing •servizio imballaggio e confezionamento pacchi •caselle postali di domicilazione posta privata/aziendale annuale il “concerto di luglio”, in concomitanza del compleanno di Giuseppe e che vedrà sempre impegnate sul palco le band dei suoi amici storici. Per quest’anno la data è quella del 20 luglio. Infine, fra le altre finalità associative vi è quella di favorire la crescita culturale dei soci e, in generale, del pubblico attraverso iniziative di formazione specifica, realizzate in collaborazione con enti locali, associazioni, scuole, ... Insomma, come ha detto il sindaco Michele Longo, “condensare diverse finalità di educazione e di cuore a nome di Giuseppe che con il suo gesto eroico ha commosso il mondo intero”. •consegna e stampa materiale pubblicitario •servizio ricariche telefono e pay tv •money transfer •servizio fax e fotocopie •servizi finanziari • (mutui e prestiti) agenzia di alberobello Alberobello- Via Cavour, 27 - Tel./Fax 080 2461541 - 349.6381928 - [email protected] - www.quiposte.com CronacaeSocietà L Anno I - luglio 2013 - numero 03 é ancora… primavera, tempo di allergia ai pollini a primavera, stagione del risveglio della natura, diffonde nell’aria nuova vita che porterà promesse di frutti da raccogliere in autunno attraverso i pollini che rappresentano i semi maschili delle piante, che, liberati nell’aria durante la fioritura, quando le condizioni meteorologiche sono idonee, garantiscono la riproduzione delle piante e degli alberi. Un periodo di pioggia eccessiva prima della stagione pollinica, come è accaduto quest’anno, favorisce la crescita delle piante e quindi una maggiore produzione di pollini. Il ritardato arrivo dell’estate rende ancora attuale questo argomento ed è per questo che ce ne occupiamo in questo numero de “La Piazza”. Il perdurare del maltempo con temperature basse, non ha fatto diminuire i sintomi tipici della brutta stagione e gli studi medici sono ancora pieni di pazienti con i sintomi da malattie da raffreddamento. Molti di questi sintomi come: Lacrimazione profusa (a volte irritante); Prurito alle congiuntive, che appaiono arrossate e edematose; Fotofobia (fastidio alla luce); Starnuti ripetuti; Prurito in corrispondenza del naso o del palato; Secrezione abbondante e di colore chiaro; Congestione, con sensazione di naso chiuso; Riduzione dell’olfatto; Tosse secca stizzosa e persistente; Difficoltà respiratoria, associata ad un senso di costrizione toracica sino a vere crisi di Asma, possono nascondere una patologia allergica. A maggior ragione dobbiamo pensarci visto che almeno il 15-20% della popolazione, specie se giovanile, risulta allergica ai pollini. Se questi sintomi compaiono solo in alcuni periodi dell’anno, specie durante la stagione primaverile e peggiorano soprattutto nelle giornate ventose quando la concentrazione pollinica è massima con repentini miglioramenti nelle giornate senza vento, è molto probabile che ci troviamo di fronte a una patologia allergica che è quasi certa se si hanno famigliari che soffrono di allergia. Ovviamente non tutti i pollini danno allergia. Le piante e gli alberi presenti nel nostro territorio che producono pollini e che possono dare allergia sono: LE GRAMINACEE Sono diffuse in ambienti erbacei come pascoli, prati, terreni coltivati e incolti lungo le nostre strade. L’emissione dei pollini avviene da aprile a ottobre con concentrazioni nell’aria piú elevate tra aprile e giugno. L’alternarsi di periodi di pioggia con periodi di sole possono causare ripetute fioriture che determinano un prolungamento della stagione di pollinazione con conseguente andamento protratto della sintomatologia allergica. LA PARIETARIA È un’erba infestante che cresce soprattutto sui muri, nelle fessure delle rocce (da cui il nome “erba muraria o muraiola”), nei terreni secchi e incolti. II periodo di pollinazione va da gennaio a settembre e si fa sempre piú lungo tanto da essere quasi perenne. L’ ULIVO L’Ulivo è diffuso in tutta l’area Mediterranea. Le concentrazioni polliniche atmosferiche possono essere elevatissime come da noi in Puglia però, per fortuna, il periodo di pollinazione dura in genere non oltre i trenta giorni (maggio-giugno), sovrapponendosi al periodo di fioritura delle Graminacee. Il CIPRESSO Negli ultimi anni i soggetti che soffrono di pollinosi invernale da Cipresso sono in aumento, specie in Puglia. Il periodo di pollinazione del Cipresso comune va in genere da febbraio a fine marzo con possibili anticipi a gennaio o continuazioni fino ad aprile. Comunque, a proposito di vacanze, dovunque voi andiate, Buone vacanze! Mimmo Bruno - Pediatra (Prima parte – la seconda parte delle allergie del dott. Bruno verrà riportata nel prossimo numero n. 4- Agosto) 19 20 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CronacaeSocietà Brevi di cronaca cittadina Sequestro mezzo di autospurgo Nei giorni scorsi una pattuglia del C.F.S., in servizio di perlustrazione e controllo sul territorio, segnalava il prelievo e trasporto di rifiuti (acque reflue) di civili abitazioni, e di aziende del Comune di Castellana Grotte con una trattrice agricola con rimorchio-botte auto spurgo. Lo scarico avveniva su un terreno in località “Santa Lucia” - Monopoli (Ba). La stessa la pattuglia, in contrada “Zingarello” - Monopoli (Ba), avvistava in un fondo rustico una identica motrice che alla vista degli agenti si tentava la fuga. L’autista risultava sprovvisto della documentazione prevista, quindi si procedeva al sequestro preventivo del mezzo e a denunciare il proprietario alla A.G.. Denunciati per scarico abusivo di liquami Il 15 giugno scorso, una pattuglia del C.F.S., a seguito di segnalazione, effettuava un sopralluogo in Coreggia, e accertava che luna palazzina, composta da cinque unità abitative, non era allacciata alla pubblica fogna ma risultava provvista di pozzetti di raccolta interrati e preposti allo stoccaggio delle acque reflue domestiche. Questi pozzetti però, una volta colmi, vanno svuotati. Invece si è appurato che erano pieni e le “acque nere” si riversavano sul terreno confinante posto ad una quota inferiore rispetto a quella del “troppo pieno” degli stessi pozzetti. Infatti al momento del sopralluogo, la sostanza liquida sgorgava dalla base della muratura di contenimento del piazzale per poi riversarsi sul terreno agricolo, dando origine ad un acquitrino maleodorante Sono state informate le autorità competenti. COREGGIA: Tentata rapina al bancomat della BCC Ignoti hanno fatto esplodere un ordigno dinanzi alla filiale della BCC di Alberobello, nella frazione Coreggia. L’esplosione ha provocato ingenti danni alla struttura esterna e danneggiato le suppellettili interne, provocando delle crepe anche al solaio della sala degli sportelli. Dalle testimonianze si è appurato che si trattava di due uomini incappucciati, uno dei quali attendeva nella macchina, una fiat stilo, con il motore acceso. Continuano gli accertamenti dei carabinieri che stanno coinvolgendo quasi tutti i centri della valle d’itria, infatti, oltre alla BCC di Coreggia, nei giorni successivi, hanno “visitato” Pezze di Greco e Locorotondo, sventato dall’intervento della vigilante e per ultimo Cisternino, dove i malviventi hanno avuto un conflitto a fuoco con una pattuglia dei carabinieri della locale stazione, prontamente intervenuta. Rubata una autovettura La banca dei furti di autovettura ha colpito ancora. Nei giorni scorsi, infatti, in zona Monte Grappa, è stata rubata una autovettura Citroen C3. La stessa auto è stata rinvenuta abbandonata qualche ora piú tardi in una via di Putignano. Denunciato ambulante abusivo Nel corso di normale perlustrazione del territorio comunale, agenti della Polizia Locale hanno colto in fragranza di reato un commerciante ambulante in sosta per la vendita di fiori. Da un primo controllo si contestava al proprietario la irregolare presenza in quel posto e il modo espositivo contrario al regolamento comunale. Nel contestare l’esistente, gli agenti avvertivano il titolare di attenersi al regolamento e soprattutto di non prolungarne piú del dovuto la sosta. Dopo un’oretta gli stessi agenti, tornati sul posto, notavano che i suggerimenti erano stati disattesi. A quel punto, in un controllo piú accurato, contestavano altre infrazioni. Ne seguiva una vibrata reazione con frasi irriguardose. A quel punto gli agenti invitavano il titolare a seguirli presso il comando, dove si è provveduto a redigere un verbale di denuncia per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale ed una richiesta, al comune di Terlizzi, città di provenienza, di emanazione di decreto di sospensione della licenza. Sospese e poi riattivate tre attività commerciali Nel corso del normale controllo ispettivo da parte del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl BA è stata disposta la sospensione immediata, per carenza delle condizioni igieniche strutturali e la mancanza di manutenzione agli impianti, alle strutture e alle attrezzature, a due bar ed un circolo ricreativo. Le ordinanze sono state eseguite dal comando della Polizia Locale. Successivamente, sempre su segnalazione dello stesso ufficio sanitario, conseguente all’avvenuto ripristino dei luoghi, le tre ordinanze sono state revocate. Turista aveva trovato un anno fa un portafogli con 475,00 euro Circa un anno fa un turista svizzero in visita alla nostra città, rinveniva, in C.so Vittorio Emanuele un portafogli di colore marrone “Luis Vitton” con 475 euro. Il turista consegnava tutto al comando della Polizia Urbana. Nel corso dell’anno, tanto è il tempo necessario per la pretesa da parte di terzi su oggetti ritrovati e non essendosi presentato nessuno, si è provveduto a restituire la somma allo stesso turista, che nel frattempo ne aveva fatta richiesta. CronacaeSocietà Anno I - luglio 2013 - numero 03 Differenziare guadagnando A ll’Ecopunto differenziare conviene … siamo andati ad intervistare il titolare Domenico Basta. Cos’è l’Ecopunto? L’Ecopunto è un punto ecologico, cioè un centro dove il cittadino può conferire la propria raccolta differenziata. Perché bisogna fare la raccolta differenziata? È educazione e un grande risparmio di energia. Gettare via qualcosa significa eliminare anche l’energia consumata per produrla. Lavorare oggetti con materiali di recupero, richiede, infatti, meno consumo di energia. Si frena, così, lo sfruttamento di preziose risorse, in molti casi già scarse in natura. Si riduce la massa dei rifiuti da smaltire, che sono di per sé un problema. È sicuramente un riconoscimento di senso civico per sé, per il futuro e l’ ambiente. In cosa consiste il progetto Ecopunto? Il Progetto Ecopunto è partito ospitando nel proprio centro circa 150 bambini delle classi 4 e 5 elementare e gli scout, affinché loro, che saranno i cittadini di domani, avessero PLASTICA, ALLUMINIO E FERRO Come va conferito il materiale? Soprattutto differenziato, seguendo le categorie sopra citate e inoltre il materiale deve essere pulito in particolare la plastica, l’alluminio e il ferro (scatolame) siano sciacquati dai residui di bevanda o cibo. Cosa viene fatto all’interno dell’ Ecopunto una volta raccolto il materiale? Il materiale viene ulteriormente selezionato, compattato e inviato alle piattaforme autorizzare alla messa in commercio e al riciclo. Perché il cittadino dovrebbe conferire la propria raccolta differenziata all’Ecopunto e quali vantaggi ne trarrebbe? Perché l’Ecopunto riconosce un incentivo economico, motivando la raccolta differenziata domestica in cambio di denaro contante. Attualmente, essendo il nostro un progetto privato e non convenzionato, vendiamo i materiali al mercato libero e non alle piattaforme CONAI. Quindi, siamo “costretti” ad avere dei prezzi inferiori rispetto agli altri centri Ecopunto vicini a noi, i quali hanno raggiunto validi accordi per un progetto in sinergia. la consapevolezza e la cultura che la raccolta differenziata è un bene prezioso da non disperdere. L’entusiasmo con cui hanno accolto la visita ci ha dato la carica e la piú ferma convinzione per questo progetto con una valenza inestimabile per la cittadinanza. Ci auguriamo una sempre maggiore partecipazione, ma soprattutto che ogni cittadino ne diventi convinto esecutore. Cosa si può conferire? Si possono conferire CARTA, CARTONE, Al momento il nostro listino è così composto: carta 0,02 €/kg, cartone 0,03 €/kg, plastica € 0,10 €/kg, imballaggi in plastica 0,05 €/kg, ferro 0,05 €/kg e, infine, alluminio € 0,25 €/ kg. Quindi i vantaggi sono facilmente deducibili, c’è la certezza del riciclo e l’incentivo sulla propria raccolta è immediato; il corrispettivo lo si può vedere subito, volta per volta, ad ogni conferimento; inoltre, il denaro lo si può richiedere quando si vuole. Come ci si può registrare e diventare quindi vostri clienti? Un cittadino diventa “cliente Ecopunto” quando conferisce per la prima volta qualunque tipo e con qualunque peso il materiale; in quel momento, inserendo nome, cognome e codice fiscale, gli viene rilasciata una scheda cartacea che verrà aggiornata, di volta in volta, in base ai conferimenti settimanali e/o mensili. C’è già qualche cittadino che può dire di aver già raggiunto un certo compenso con la propria raccolta differenziata nell’arco di questo primo mese di apertura? Certo. Abbiamo cittadini che hanno raggiunto dalle € 5.00 alle € 40.00 circa. Quindi quale obiettivo oggi vi prefiggete? Quello di intraprendere insieme al cittadino una corretta educazione al riciclo e muovere le coscienze sull’importanza ambientale ed economica, in quanto con la TARES alle porte, meno differenziata si farà e meno alta sarà la tassa che si andrà a pagare. Per concludere cosa si augura? Mi auguro che Alberobello risponda all’ iniziativa puntualizzando e tranquillizzando tutti che la propria raccolta differenziata può essere conferita come e dove si vuole purché si faccia. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 08.30-12.30 e dalle 15.00 alle 17.30; mentre il sabato dalle 08.30-12.30 in contrada Popolato 14/A 21 22 Atto di accusa? Le foto qui pubblicate, non sono un atto di accusa. Vogliamo solo dare una mano di aiuto, su segnalazione dei cittadini, a chi deve intervenire, in primo luogo noi Alberobellesi, che dovremmo amare e difendere il nostro paese. La città accogliente è anche questa: i balconi fioriti dei palazzi ottocenteschi. Un decoro degno di chi ama il proprio paese. Contrada Popoleto, niente telecamere, niente sistemazione idraulica, niente servizi per i lavoratori delle aziende lì collocate, ma almeno la strada la possiamo rendere fruibile sistemando questo unico sfogo dell’acqua piovana? Via Umberto è stata pulita dagli escrementi dei colombi. La nostra foto del primo numero segnalava la sporcizia, questa il ripristino per quanto possibile. Grazie! La città UNESCO non è solo un fatto di orgoglio, ma anche un continuo pulire e tenere in ordine. Costa molto la sistemazione di questo lampione su Corso Vittorio Emanuele? Sotto questi alberi, in Piazza del Popolo, i nostri pensionati e di pomeriggio le badanti. Purtroppo sono costretti a subire le conseguenze di un grave inconveniente: dalle chiome “piovono” moscerini, formiche e insetti di ogni tipo. Provocando prevedibili fastidi igienico-sanitari. Colpa del caldo e della scarsa disinfestazione che in questo caso dovrebbe essere fatta spesso e volentieri. 23 Fiorbianco Liuzzi Simone, per tutti Simone, 48 anni sposato con due figli, è un dipendete comunale, anzi è IL Dipendente comunale; sempre disponibile e pronto nel suo lavoro a tutelare l’interesse dell’Amministrazione pubblica. Qualsiasi cosa cui è chiamato, la puntualità, la bravura e l’onestà lo contraddistingue. È un esempio che vogliamo segnalare per dare anche merito ai dipendenti comunali, spesso impegnati senza le luci della ribalta. Per le strisce stradali però gli diamo a Simone una tintura che duri di piú di una settimana? Casa D’Amore è ritornata al “padre”, ossia nella disponibilità dell’Amministrazione comunale dopo essere stata per alcuni anni galleria d’arte. Qual è il suo destino? Per ora ha l’erbaccia davanti all’ingresso e dalla facciata è caduto l’intonaco. Il Comune ha affisso un manifesto per ricordare ai privati l’obbligo della tinteggiatura di bianco. Vale solo per loro? ALBEROBELLO si riveste di BiAncO Il Sindaco e l’Assessore al Centro Storico invitano i cittadini di Alberobello e della frazione Coreggia ad adempiere alla seguente ordinanza al fine di mantenere integro il decoro di questa città. Ordinanza N° 63 R.G. dell’ 11 Giugno 2013 OggettO: tiNteGGiatuRa di coloRe biaNco deGli immobili di tutto l’abitato IL DIRETTORE DELL’U.T.C. RAVVISATA l’opportunità di disporre, nell’imminenza della stagione estiva, durante la quale più intenso si verifica il movimento turistico, l’esecuzione di adeguati provvedimenti intesi a tutelare l’igiene pubblica ed a curare al massimo il decoro e l’estetica della nostra cittadina; RILEVATA la necessità che tutti gli edifici e fabbricati, ivi compresi quelli destinati al Culto, siano imbianchiti e tinteggiati nelle facciate esterne, secondo le regole tradizionali; VISTO il vigente Regolamento Edilizio e il Regolamento di Polizia Urbana; VISTO il Prontuario del Restauro dei Trulli; VISTA la legge 08.06.1990, n° 142; VISTO l’art. 107 comma 3 lett. F) del D. leg.vo 18/08/2000 n° 207; ORDINA A tutti i possessori di edifici, fabbricati, scale, ecc. di procedere con ogni urgenza ed a proprie spese, all’imbianchimento delle facciate esterne dei detti edifici e fabbricati, con latte di calce od alla tinteggiatura con tinte armoniche preventivamente autorizzate dall’Ufficio Tecnico Comunale. La Polizia Municipale e gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati della esecuzione della presente ordinanza. IL DIRETTORE UTC Ing. Orazio Lazzaro Il bianco a calce sui trulli era fino a qualche anno addietro un orgoglio dei proprietari oltre che una manifestazione di gioia per la nuova stagione. L’Amministrazione ha l’obbligo di ricordarlo e l’arch. Nennella Labbate, assessore al centro storico, ha fatto provvedere con questo bellissimo manifesto. Questo marciapiede, via A.Negri angolo Via Giovanni XXIII, è pericoloso visto che molti ragazzi lì prendono il pulman per Noci, altri frequentano una scuola guida, ma soprattutto vi sono ospiti degli alberghi vicini. Possiamo intervenire? 24 CronacaeSocietà Anno I - luglio 2013 - numero 03 Premio Cittadino: la premiazione A bbiamo scritto del valore e della funzione del Premio Cittadino, ma la cerimonia ha registrato toni di commozione e di partecipazione davvero significativi. Modesto Cammisa, incaricato dalla Commissione di illustrare le motivazioni del premio, ha raccontato con dovizia di particolari i curricula dei singoli. Gruppo Folkloristico Internazionale “Città dei Trulli” Alberobello Il programma artistico/culturale del Gruppo Folkloristico “Città dei Trulli” di Alberobello perpetra nello spirito, nei suoi canti e nelle sue danze quanto intrapreso dalla sua prima animatrice: la sig.ra Isabella Sgobba (per tutti all’epoca Sabbedd d ‘mbond u vosch) che già dal lontano 1928, con un gruppo di amici, per lo piú contadini, allietava il pubblico durante il carnevale (a mo’ delle “probbagini putignanesi”), ma anche nei festini, nei matrimoni, nelle ricorrenze … con arguzie, mottetti, serenate, danze e canti risalenti alla fine dell’ ‘800, sempre accompagnandosi con l’inseparabile tamburello. Sembra opportuno rimarcare l’importanza della prima “uscita ufficiale” del Gruppo Folkloristico di Alberobello, che, con oltre 40 componenti, partecipò, nel lontano 1936, alla manifestazione del “Maggio Barese”. Dopo queste esperienze, dal 1947, messo alle spalle il periodo bellico, il Gruppo si ricostituisce, assume l’attuale denominazione (Gruppo Folkloristico “Città dei Trulli” di Alberobello) e viene diretto ininterrottamente per oltre 25 anni dal cav. Biagio Miraglia (il Capogruppo di questo Gruppo - come soleva dire), cui spetta il merito di aver iniziato a far conoscere le musiche, le danze, gli usi, i costumi, le tradizioni, la cultura … la storia della nostra cittadina, ben oltre i confini regionali e nazionali. Non vanno dimenticati i contributi, per la ricostruzione dei testi e gli arrangiamenti delle musiche dei canti e delle danze, dei signori: Sebastiano Doria, Franco Pontrelli e Michele De Biase. Per brevi periodi il gruppo ha anche avuto come presidenti Tommaso Perrini e Domenico Miccolis. Dal 1979 a tutt’oggi il Gruppo è presieduto da Nino Agostino. La compagine, formata da circa 30 ballerini e canterini continua a portare in giro per il mondo una “tipica festa sull’aia” ai tempi di una mietitura di fine 800, accompagnati dalla fisarmonica, dalla chitarra, dagli immancabili tamburelli e da disparati strumenti locali (una particolare menzione merita, tra questi, “u rasc ‘ca-rasc ‘ca”, così caro sia a Biagio Miraglia sia a Nino Agostino). Nel corso dei suoi 85 anni di esistenza il Dottore in Fisioterapia Donato Todaro cell. 339.44.77.608 C.da Muscio 11/A 70011 Alberobello (Ba) tel. 080.432.57.35 www.prosalute.it - [email protected] [ Centro di Fisioterapia ] Gruppo può annoverare una numerosissima “carriera” di esibizioni sul territorio nazionale, dove ha partecipato a moltissimi Festival e rappresentato la Regione Puglia in tutti gli angoli d’Italia, e in campo internazionale, dove ha avuto l’onore di rappresentare la Nostra Nazione in tutto il mondo: dagli Stati Uniti alla Libia, dalla Spagna alla Grecia, dall’Olanda alla Germania, dalla Francia al Belgio, dal Lussemburgo alla Svizzera, dall’Austria all’Inghilterra, dalla Slovenia all’ex Jugoslavia, dalla Repubblica Ceca alla Bulgaria … Grande merito va riconosciuto alla gestione Agostino per aver allestito il Gruppo de “I Pulcini”, costituito da circa 40 bambini di scuola dell’infanzia e primaria. I piccoli, oltre a rappresentare il serbatoio naturale del “Gruppo”, incarnano, l’orgoglio degli Alberobellesi, che vedono nella loro passione, nella loro gioia, nella loro spensieratezza e nel loro impegno, perpetrata la continuità nello studio, nella ricerca, nell’approfondimento degli usi, dei costumi, delle tradizioni, della cultura e della storia della nostra terra. Gaetano Domenici Nato ad Alberobello il 27 marzo del 1946, dove ha compiuto i suoi studi fino all’Istituto Tecnico Agrario “Don F. Gigante”. Trasferito con la propria famiglia a Roma, dove tuttora risiede, ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università “La Sapienza” con il massimo dei voti, la lode e la pubblicazione della Tesi. Presso lo stesso Ateneo è risultato “Assegnista di ricerca” dal 1975 al 1980, anno in cui ha vinto il concorso per “Ricercatore”, assumendo servizio alla Facoltà di Lettere e Filosofia della stessa Università. Vincitore, prima, di un concorso per “Professore CronacaeSocietà Associato” (1989), poi, di un concorso per “Professore Ordinario” presso “La Sapienza” ha insegnato “Docimologia” in quell’Ateneo fino al 1992, e conservato la titolarità dello stesso insegnamento fino al 1994 anche nella Facoltà di lettere e Filosofia dell’Ateneo di Roma Tre, dove è stato eletto per due trienni “Direttore del Dipartimento in Scienze dell’Educazione”. Attualmente, insegna “Didattica e Metodologia della ricerca educativa” presso la Facoltà di Scienze della Formazione (Università Roma Tre) della quale è Preside dal 2010. Riveste, inoltre, la carica elettiva di Direttore del nuovo Dipartimento di Scienze della Formazione, che in applicazione di una recente legge di riforma accorpa tre vecchi dipartimenti educativi e dal prossimo anno accademico accorperà anche la facoltà appena citata. Le linee di ricerca, che lo hanno visto impegnato afferiscono essenzialmente alle teorie, ai modelli e alle procedure della Valutazione dell’apprendimento, dei sistemi di istruzione e della ricerca; alla Metodologia della ricerca educativa; all’Organizzazione modulare della didattica, in presenza e “a distanza” con piattaforme e-learning; all’Orientamento- Anno I - luglio 2013 - numero 03 formativo, ambiti in rapporto ai quali ha pubblicato articoli, saggi e volumi e organizzato Convegni di studio nazionali e internazionali. Ricopre numerosi incarichi istituzionali e la Direzione e il coordinamento di collane editoriali e di periodici. Ha pubblicato numerosi testi scientifici. ANGELO PANARESE Nasce ad Alberobello il 18 febbraio del 1952, e qui frequenta le elementari e le medie, il Liceo classico “Tito Livio” a Martina Franca. Laureato in Lettere e Scienze Politiche, insegna nella Scuola Media Superiore. É Dottore di Ricerca presso la facoltà di Scienze Politiche di Bari, dove collabora con la prof.ssa Franca Maria Papa. Una giovinezza spensierata nel suo paese con i suoi tanti amici, poi compagni e avversari, ma mai nemici, anche in politica. L’amore per lo sport e per il calcio in particolare lo portano a calcare i campi di Prima Categoria della Regione con l’A. S. Alberobello. Considerato un’autentica “promessa” del calcio alberobellese militò anche nel Martina che giocava in C1. Una stagione felice, piena di sogni, ma breve. La morte del genitore lo spinse di colpo nel mondo dei grandi, in quello della maturità, degli obblighi e degli impegni, dello studio e del lavoro. Durante il periodo di formazione universitaria, ha lavorato presso il Carcere “Nicola Fornelli” di Bari, prima come Animatore Culturale e successivamente come Educatore. Eletto Consigliere comunale nel 1975 (a 23 anni), ha svolto, ininterrottamente fino al 2006, varie funzioni: Consigliere, Assessore, Vice-Sindaco; Sindaco (dal 1994 al 2001), Presidente del Consiglio Comunale, Candidato per l’Ulivo alle Elezioni della Camera dei Deputati (2001). Ha ricoperto vari incarichi nella ex USL BA5. È stato eletto per tre volte Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della BCC di Alberobello, dove ha svolto an- che la funzione di Vice-Presidente negli anni 1993-1994. La sua esistenza si intreccia con quella del PCI, vissuto come grande partito di massa e soggetto politico fondamentale nella scoperta di una via originale al Socialismo, sulla base della tradizione marxista, gramsciana e togliattiana. La “virtù” politica e lo studio delle età passata, moderna e contemporanea hanno sempre suscitato il suo piú vivo interesse. La Scienza Politica, come Arte del Buon Governo, ha sempre rappresentato lo strumento di comprensione e di modificazione della realtà. Esempio concreto di questa “visione politica” risulta la sua prima Amministrazione Comunale: coraggiosa, garibaldina, innovativa … Fino a portare, nel 1996, al riconoscimento della nostra Alberobello a Patrimonio Inestimabile dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Questo può essere considerato il lascito storico, politico, spirituale piú importante del Nostro per la sua terra e per la sua città. Nascono da queste esperienze tutte le opere di carattere sociologico, economico, politico, filosofico e storico che ha sin qui pubblicato. Il Sindaco Longo e il parroco don Beppe Frugis chiudendo la manifestazione hanno sottolineato la valenza del Premio che mostra le intelligenze che onorano la nostra città. panificio l’assunta fo rn o a leg n a pasticceria ● tavola calda CHARMING Tutti i giorni a pranzo primi e secondi piatti anche la domenica Apulia & South of Italy Buffet per ogni ricorrenza MONOPOLI (BA) - C.da S.Antonio d’Ascula, 169 S.S.16 tra Fasano e Monopoli Tel. 080.6903062 - Cell. 360.640450 TOURS CHARMING TOURS Incoming Tour Operator www.charmingtours.it [email protected] 70011 Alberobello (BA) - Piazza Sacramento, 17 Tel. +39.080.432.38.29 - Fax +39.080.434.81.44 25 26 Anno I - luglio 2013 - numero 03 CronacaeSocietà Compagni di sventura A bbiamo voluto avviare un dibattito sulla situazione del commercio al dettaglio partendo dal casus belli dell’apertura del supermercato Conad. Nel numero scorso abbiamo ascoltato il direttore di questo negozio, e ora abbiamo chiesto ai componenti l’Associazione Commercio e Civiltà la loro opinione. Lo scenario dominante di questa questione è la grande sofferenza economica e occupazionale che il comparto vive. Il peggioramento delle condizioni di vita dei consumatori non è uno slogan elettorale, è la realtà. Tanto che i nostri amici commercianti accolgono i nuovi con un “benvenuti nella sfortuna!” Ossia in un settore inspiegabilmente divenuto rifugio di nuove aperture in cerca di nuovo lavoro. La politica in questo settore ha un grande ruolo: l’assunzione di responsabilità civile e sociale. Di tutto questo, in un colloquio aperto e costruttivo, abbiamo parlato con Franco Palmisano, Presidente dell’Associazione, Giuseppe Putignano Vice Presidente e Vincenzo Montrone, Segretario, che con Antonello Aquilino e Domenico Laneve compongono il direttivo dell’Associazione commercianti di strada Commercio e civiltà che chiede a tutti gli operatori del settore di unirsi, perché fra di loro non vige la concorrenza, visto che i consumatori hanno di fronte gli stessi prodotti e gli stessi prezzi e qualità, ma unirsi per pianificare e migliorare il sistema distributivo e il colloquio con i cittadini. “Commercio e Civiltà, Associazione dei Com- L’incontro con l’Associazione Commercio e Civiltà. Da sinistra: il nostro direttore Mimmo Giliberti, Giuseppe Putignano - vicepresidente, Vincenzo Montrone - segretario, Franco Palmisano - presidente mercianti di strada”, presenza e coinvolgimento nel tessuto urbano, fa parte della rete di relazioni sociali e delle strutture vitali della città. Da qui il nome della associazione. Dal 2005 e con diverse iniziative svolte per stimolare l’attenzione della civica amministrazione e della cittadinanza, cerca di far comprendere come la rete distributiva tra le vie della città deve sopravvivere. Il crescente numero di chiusure dei negozi peggiora la qualità della vita agli stessi cittadini. Chiusure e licenziamenti sono all’ordine del giorno; mentre nascono nuove e a volte inesperte iniziative imprenditoriali, grazie a fondi pubblici, le precedenti, che rappresentano l’esperienza e la continuità, vanno verso il declino. “ L’associazione, quindi, non a caso si chiama Associazione dei commercianti di strada perché vede proprio nel tessuto urbano e sociale il suo ruolo di calmiere dei consumi e di servizio alla cittadinanza con le proprie vetrine e con la stretta vicinanza fra venditore e acquirente. Un rapporto umano, ma anche solidale dove non c’è promozione, non c’è sconto che tenga rispetto alla fiducia reciproca del giusto e qualificato acquisto. La situazione attuale è la tenaglia che assale il commercio: la ristrettezza nei consumi e il disordine amministrativo. “Non è contro la gestione dell’insegna Conad l’intervento della associazione, ma la nostra iniziativa è l’ultimo atto di una azione messa in campo in tutti questi anni verso la pubblica amministrazione e verso la mancata trasparenza e l’immobilismo amministrativo.” “Le proteste per la nuova apertura - dicono gli operatori - non sono timori di concorrenza dei nuovi a danno degli esercizi preesistenti; conosciamo piuttosto bene il mercato e i diritti di ognuno. Abbiamo però sempre manifestato le nostre perplessità e richiesto chiarezza sugli atti amministrativi. Questa non ci è stata data e, approfondendo, abbiamo ravvisato sia il gioco delle “scatole cinesi” dentro le quali si nascondono soggetti imprenditoriali poco chiari e sempre diversi, sia leggerezza nei controlli e nelle verifiche dei requisiti; quella che noi richiediamo, con il nome Tutela, è dovuta a tutti i cittadini da parte degli Enti amministrativi e di controllo. L’equivoca interpretazione delle disposizioni normative da parte degli Uffici comunali ai responsabili dei quali abbiamo chiesto piú volte di porre attenzione, ci ha indotto a rivolgerci ad un valido professionista, l’avv. Giuseppe Baccaro, ci dà purtroppo ragione.” “In questo contesto, la assenza di un piano o di una qualsivoglia idea di programmazione commerciale insieme alla mancata nomina della Consulta per il Commercio ha fatto il resto (e sono passati due anni che per nostra iniziativa e tenacia ne abbiamo ottenuta la delibera). Che facciamo, manteniamo questo stato di tensioni o collaboriamo? Pare finalmente che si inizi un percorso nuovo. È di questi giorni la notizia dell’immediato CronacaeSocietà insediamento, che accogliamo con grandissima soddisfazione! È un nostro risultato che avvicina la cittadinanza alla Amministrazione comunale. Nel nostro caso conosceremo anche il parere delle altre associazioni finora pubblicamente distanti dal problema e sapremo su cosa confrontarci.” “La nostra motivazione, quindi, è duplice: da una parte chiarire ai cittadini consumatori la dinamica di questa nuova apertura e dall’altra aprire un colloquio reale fra tutte le parti in causa su questo tema. Se sulla ristrettezza dei consumi, la ricerca della soluzione si allarga a vari livelli, alcuni dei quali lontani dalla nostra possibilità di agire, il disordine amministrativo è tutto nostro”. Alberobello, città di 11.000 abitanti, da anni, non ha uno strumento di pianificazione dell’apertura degli esercizi commerciali. “Il Decreto Bersani sulla liberalizzazione parlava di accorpamento di licenze, ossia la possibilità che piú commercianti si riunissero per produrre uno sforzo comune; non voleva fare riferimento all’acquisto fittizio di attività o di licenze e poi alla loro unione per un nuovo punto vendita. Parlava di una seria opportunità di riqualificazione delle imprese esistenti che, purtroppo, è stata volutamente travisata e utilizzata da nuove figure imprenditoriali interessate a sottrarre pezzi della economia locale.” Anno I - luglio 2013 - numero 03 “Noi adesso dobbiamo rafforzarci e tutelarci insieme e non piú isolatamente. Per far fronte a questo non bastano le promozioni e gli sconti che comunque ci saranno e saranno coordinati tra gli operatori in tutta la città. La moltiplicazione dei pani e dei pesci non è cosa di questo mondo né mai pensiamo di avere noi tanto potere. Oggi nessuno regala nulla! È necessario, invece, investire in unità della categoria e in strategie che vadano realmente incontro alle esigenze dei consumatori.” È chiara la sostanziale differenza fra i due sistemi ed è per questo che l’Associazione, assistita da un legale, vuole prima capire come piú licenze si siano concentrate in un nuovo titolare e perché la continua apertura di attività commerciali non solleciti una regolamentazione amministrativa, quello che comunemente si chiama, piano commerciale. Si assiste, ad esempio, a un recente e nuovo fenomeno accaduto a Alberobello, illusorio e deleterio, di quattro negozi, della stessa categoria merceologica, aperti in soli duecento metri: uno accanto all’altro danneggiandosi a vicenda. Facile prevedere che qualcuno di essi non ce la farà per poi avere il disoccupato che si lancia dal balcone del Comune perché non riesce a pagare le bollette o le tasse. Lo stato di necessità deve essere quantomeno lo stimolo a regolamentare e soprattutto a confrontarsi, così come accadrà con la prima consulta del nostro paese sui temi del commercio, del turismo e dell’artigianato. C’è poi la netta spaccatura che si registra fra commercio orientato al turismo e quello verso i paesani, che se non ben gestito porta anche a valutazioni politiche e amministrative dannose. “I due sistemi sono complementari e possono insieme risolvere il problema economico e occupazionale. Richiedono, tuttavia, diversa attenzione l’uno dall’altro non solo per tipologia, ma proprio perché rappresentano speci- di Tinelli Vito & C. Tel. 080/4321396 Via Vecchia per Mottola z.i. 70011 ALBEROBELLO (BA) [email protected] fiche rappresentazioni dei valori economici e sociali del Territorio”. “Siamo in gravissimo ritardo e se non stiamo attenti l’economia dei poteri finanziari, di quelli che vengono qui a investire capitali e portarci via le risorse senza appartenere o fornire servizi al territorio, ucciderà anche quello, comprese le attività alberghiere comunque organizzate e i pubblici esercizi dei bar e della ristorazione. Temiamo che sia una storia ancora lunga e difficile che può essere affrontata solo con la presenza e la partecipazione di tutti gli operatori in ogni categoria.!” Condividiamo la preoccupazione basilare di tutta questa vicenda: la salvaguardia dell’equilibrio economico e occupazionale del settore e il servizio di qualità e di convenienza verso il cittadino consumatore. Appare evidente la maggiore sensibilità del rapporto umano costruito sul marciapiede rispetto alla musica e agli scaffali anonimi in un locale ben temperato. Il caldo o il fresc o non è nelle macchine, ma negli atti istintivi legati al cuore e al cervello. Continueremo a parlarne fino alla soluzione ipotizzata: una regolamentazione chiara ed efficace w w w. m i s e r i a e n o b i l t a w e b . i t 27 28 TempoLibero Anno I - luglio 2013 - numero 03 “Ditegli sempre di sì” “E ccomi a voi. Non c’è filosofia nella farsa che recito stasera, ma un personaggio della vita vera, un tal de’ tali affetto da follia. Non c’è tesi specifica, né un fatto, ma cosa pensa e come vive un matto. «Allora è un dramma?» mi direte voi. Io vi rispondo: è una tragedia nera, ma non è nostra. La tragedia nera diventa farsa se non tocca noi. Dite male del lavoro mio, ma la pazzia non l’ho inventata io. Divertitevi dunque, riflettendo che ognuno può trovarselo davanti un vero matto, e accade a tutti quanti di commuoversi e ridere piangendo. Riderebbe persino un missionario a contatto di un folle. Su il sipario”. Con queste parole Eduardo De Filippo presenta la sua commedia in due atti, “Ditegli sempre di sì”, scritta nel 1927 e messa in scena nello stesso anno dalla compagnia di Vincenzo Scarpetta, con Eduardo prota- di pazzia. Michele sembra guarito, si mostra affabile e cortese, ma come afferma il dottor Croce (interpretato da Mimino Pugliese) è “guarito fino ad un certo punto”. L’uomo presenta un grave problema: prende troppo alla lettera tutto ciò che gli viene detto, non considerando le intenzioni che sono dietro alle affermazioni degli altri; è vittima incosciente di un’ambiguità del linguaggio che egli non coglie, è fissato con il “parlare con le parole appropriate”. Michele è un uomo smarrito nei circuiti della quotidianità, dove pensa che tutto possa seguire la logica del suo pensiero, ma non è così. Ridondante la sua frase “vedi come fila il ragionamento …”, espressione di un’allucinata coerenza, una lucida follia … che, umoristicamente, da una parte suscita il riso fragoroso degli spettatori e dall’altra conduce alla amara riflessione sulla condizione di estraneità da sé e dagli altri che L’applauso finale alla Compagnia teatrale “Gli amici del teatro Tommaso Perrini” (Foto Giannini) gonista. Lontano dalla Napoli dei primi anni del ‘900, il 28 e 29 maggio 2013, al Teatro Sala Margherita di Putignano, gli attori della Compagnia teatrale “Gli amici del teatro Tommaso Perrini” di Alberobello hanno vestito i panni dei personaggi di Eduardo e hanno inscenato una “tragicommedia” della pazzia. Rispettando le intenzioni dell’autore, la Compagnia ha rappresentato gli aspetti piú esilaranti della follia. Nel ruolo del grande attore napoletano, Nicola Gigante (attore e regista) è il protagonista della vicenda, Michele Murri, un pazzo appena uscito dal manicomio dopo un anno di internato. Michele torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, interpretata da Marisara Anelli, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi vive il matto. La sua follia lo rende responsabile del susseguirsi di una serie di equivoci e fraintendimenti che rendono comico il suo dramma reale. Tra le vittime della sua follia c’è Luigi Strada, poeta e artista bizzarro, impersonato da Emilio Turi, coinvolto in una serie di assurdi e divertenti intrighi che portano il malcapitato a rischiare la vita. Con i già citati attori, formano l’affiatato cast: Nunzia Smaltini (Checchina, cameriera famiglia Murri), Tonino Pugliese (don Giovanni Altamura, padrone di casa), Marica Giliberti (Evelina, figlia di don Giovanni), Tommaso Leggeri (Ettore, amico di Luigi), Carmine Valenza (Vincenzo Gallucci, amico di famiglia), Nancy Rinaldi (Olga, fidanzata di Ettore), Lorenza Palmisano (Saveria Gal- lucci, moglie di Vincenzo), Michele Colucci (fioraio), Modesto Cammisa (Attilio, fratello di Vincenzo) e Caterina Pugliese (Filomena, cameriera casa Gallucci). Come sempre elegante e ricercata è la scenografia di Carmelo Sumerano. Gli Amici del teatro, come è consuetudine ogni anno, da ormai 26 anni, hanno divertito e coinvolto il pubblico in sala. La compagnia riporterà in scena la commedia “Ditegli sempre di sì” ad Alberobello nel mese di agosto. Che siate “missionari” o meno… avrete la possibilità di allontanarvi per due ore dalla vostra realtà, qualunque essa sia, e ridere di un matto, come matti. Nicla Giliberti Nell’Auditorium della Chiesa della Madonna della Madia, per le attività pastorali e oratoriali è stata festeggiata l’accoglienza degli Amici della Musica, i quali, con questa iniziativa, hanno voluto presentare al pubblico la costituzione dell’associazione intitolata al grande fisarmonicista Pino Di Modugno. Durante la serata, presentata da Giorgio Martellotta, presidente dell’Associazione, si sono esibiti diversi musicisti e non. Ospite d‘onore della serata il maestro Pino Di Modugno, il quale ha ringraziato alla sua maniera, presentando un mix del suo vasto repertorio. GiovaniPenne Anno I - luglio 2013 - numero 03 Una giornata al grest UN SALUTO ALLA SCUOLA ELEMENTARE La scuola elementare dopo cinque anni volge la termine. Ci sono state esperienze positive, tra cui progetti di vario genere che ci hanno aiutato a conoscere il territorio oppure a comprendere piú facilmente nuove lingue che ci serviranno in futuro. Certo, lasciare tanti amici con cui abbiamo condiviso diverse cose e che ci hanno aiutato nei momenti piú difficili, crea dispiacere e magari si spera di incontrare qualcuno di loro quasi tutti i giorni durante l’estate o negli anni a venire. In questi cinque anni ci sono state anche esperienze negativ, che davano tristezza e magari ci si sentiva giù col morale; ma i compagni erano pronti a consolare chiunque e cercavano di far dimenticareil brutto episodio. Ci sono tanti motivi per cui non si dimenticano i compagni con cui si sono passati cinque anni e che cambiano il percorso della vita. Arrivati a questo punto, dove la scuola elementare è finita, si sono visti tanti sorrisi, ma anche tante lacrime piene di tristezza per aver lasciato una scuola, i compagni e le insegnanti che ci hanno accompagnato in questo percorso. Questi cinque anni sono stati davvero fantastici, con qualche giornata che non è andata splendidamente, ma è normale che ci sia stato qualche episodio un po’ triste, anche quello ci ha aiutato a crescere. Le speranze rivolte alla scuola media sono sicuramente quelle di ritrovare alcuni compagni e di creare con i nuovi professori un rapporto di stima e di comprensione. Ovviamente, la scuola media sarà un ambiente molto serio dove bisognerà studiare intensamente, ma, allo stesso tempo, spero che ci si diverta anche insieme ai compagni piú grandi, con cui si cercherà di andare d’accordo. Federica Convertino Sc. Elementare 5^B Ogni anno, terminata la scuola noi ragazzi, dai 6 fino ai 12 anni, partecipiamo al grest presso l’Istituto don Guanella. Quest’anno il raduno si è tenuto dal 16 al 29 giugno ed eravamo circa 120 ragazzi. Come ogni anno viene scelto un tema che per quest’anno è stato “il gobbo di Notredame”. La nostra giornata iniziava alle 8.30 con il raduno dei vari gruppi nelle proprie postazioni distinte da un colore, quindi si andava tutti al centro per la preghiera del mattino e successivamente per balli di gruppo. A seguire gli animatori delle varie squadre recitavano un piccola scena del tema prescelto, per dare il via ai giuochi che occupavano il resto della mattinata. La partecipazione a questa attività serviva per assegnare un punteggio che alla fine avrebbe decretato la squadra vincitrice. Alle 12.30 tutti a casa per la pausa pranzo. Il rientro era previsto alle 15.30, dove gli animatori ci separavano in gruppi in base all’età per farci commentare le scene viste al mattino e continuare con altri giochi e balli, fino alle 18.30, quando la giornata si concludeva la giornata. Durante tutto il periodo abbiamo fatto due gite, una al mare e l’altra al Bosco Selva. Fabio Giliberti - Francesco Palmisano Sc. Media 1^C - Sc. Elementare 5^B UNA NUOVA AVVENTURA Dopo i tre anni della scuola media è iniziato un nuovo percorso in un ambiente che possiamo definire anche opposto a quello precedente, cioè quello della scuola superiore. Un’altra scuola, un’altra città, nuovi compagni e nuovi insegnanti hanno sicuramente contribuito ad accentuarne le differenze. Il contesto della scuola media è stato caratterizzato da un’educazione essenziale dove, a ciascun ragazzo, venivano fornite le basi per stare con gli altri, in maniera non marginale, e in base all’età. Il secondo contesto, cioè quello della scuola superiore, dà invece per scontato l’aspetto educativo, per poi contribuire alla sana formazione di individui, non solo propensi allo studio, ma anche all’instaurare rapporti onesti e sinceri che contribuiscono a migliorare il futuro di ogni ragazzo. Inoltre, mentre nella scuola media i ragazzi hanno tendenzialmente la stessa età, la scuola superiore permette il confronto con persone piú grandi, che si rapportano in maniera diversa anche in conformità alla differente età. Lo stesso vale per i docenti che si rivolgono a ciascuno studente, affidando loro responsabilità, stima, fiducia sia nello studio sia nel rapporto che si stabilisce. Katia Palmisano Liceo Linguistico “Tito Livio” - Martina Franca - 1^ AL ASPETTANDO L’ESTATE Quando si parla di estate, si ha un’idea che questa sia piena di emozioni ma l’estate ad Alberobello lo è ancora di piú. Per i ragazzi della mia età il divertimento è percorrere le strade di campagna in bici, giocare a pallone, andare in piscina, uscire in piazza con gli amici. Nel complesso quindi ogni ragazzo non aspetta altro che la fine della scuola per essere finalmente “libero” da impegni scolastici. Quest’anno ancora di piú! Infatti, per noi ragazzi di terza media l’estate è arrivata piú tardi rispetto al solito e, quindi, ancora piú desiderata. Abbiamo dovuto affrontare i primi esami scolastici: la prova di italiano, che consisteva nello scegliere una traccia tra le tre fornite ed elaborare il tema; la prova di matematica che comprendeva gli esercizi e un problema; la comprensione di un testo in lingua inglese; la prova INVALSI, ovvero un test attitudinale a livello nazionale; infine la prova orale. Tutte le prove si sono rivelate abbastanza semplici, tranne la prova INVALSI che ha messo in difficoltà diversi ragazzi. I test ci hanno preparato ad affrontare un nuovo percorso ovvero quello della scuola superiore; la nuova scuola sarà sicuramente molto piú difficile della scuola media ma certamente un luogo in cui farò nuove conoscenze e imparerò tanto. Adesso godiamoci questa estate! Carlo B. Laera Sc. Media 3^D 29 30 TempoLibero Anno I - luglio 2013 - numero 03 Il “Morea-Tinelli” di Alberobello e gli eventi di fine anno scolastico “Il giornalino di Gian Burrasca” L’anno scolastico 2012-2013 volge al termine e, dunque, l’Istituto Comprensivo “MoreaTinelli” di Alberobello ha portato in scena due musical, l’uno realizzato da 106 alunni di quinta elementare e l’altro da 30 studenti della scuola media. Il primo è intitolato “Il giornalino di Gian Burrasca” e continua quel filone letterario di rappresentazioni che, da qualche anno, la scuola elementare porta avanti. A questo, c’è da precisare che la scel- ta di questo testo è stata operata in concomitanza con il centenario della pubblicazione della prima puntata delle avventure di Gian Burrasca sul “Giornalino della Domenica”. L’argomento sviscerato da tale spettacolo è stato leggero, alla portata degli studenti della scuola primaria, che ha suscitato l’ilarità del pubblico. La tematica è ben nota: le magagne di Giannino Stoppani (soprannominato Gian Burrasca) il quale era solito annotare le sue avventure su una sorte di diario (il “giornalino”), regalatogli in occasione del suo nono compleanno. Tutte le vicende vissute da Gian Burrasca sono state rese scenicamente mediante il musical, che si configura essere l’espressione teatrale piú completa, comprendente il canto, il ballo e la recitazione, tramite la quale ogni studente ha modo di esprimere al meglio le proprie potenzialità. In occasione di questa rappresentazione, l’Istituto Comprensivo di Alberobello ha avuto l’onore e il piacere di ospitare il maestro Edoardo Nevola, il quale, nella messa in onda del La chiusura dell’anno scolastico ha visto i nostri ragazzi impegnati in varie attività: dal Premio di pittura e fotografia “Gianni Bimbo” fino all’annullo filatelico a cura del Circolo Filatelico Collezionistico di Alberobello, per poi proseguire nelle manifestazioni qui ricordate. In particolare gli alunni di cinque anni e le docenti della scuola dell’infanzia “G. Notarnicola” presso la Scuola Primaria “M. La Sorte” hanno realizzato lo spettacolo di fine anno: Marilù e i cinque sensi, nonché il Laboratorio Artistico Creativo per alunni diversamente abili. Un impegno vivace e intelligente di tutto il corpo insegnante dell’Istituto Comprensoriale “Morea-Tinelli” che raccoglie dai piccoli della scuola materna fino agli allievi delle scuole medie, che stanno per far il grande salto verso il liceo e il mondo del lavoro. Gian Burrasca di Rita Pavone (1963), impersonava Tito Barozzo, compagno di collegio di Giannino e capo della locale società segreta “Uno per Tutti e Tutti per Uno”. Questi ha avuto modo di complimentarsi per l’operato e di ribadire l’importanza didattico-disciplinare di rappresentazioni di questo genere. (A.R.) “15.22… ma lo capiranno?”. Un gruppo di 30 studenti della scuola media è stato impegnato nella messa in scena di un musical intitolato “15.22… ma lo capiranno?”. Effettivamente, ad una prima istanza, non è possibile comprendere il senso e il significato di questo spettacolo. 15.22 è il numero del centro antiviolenza sulle donne. La tematica che è stata portata avanti nel corso della rappresentazione è quanto mai attuale, dura e toccante: si tratta della violenza di genere. Ciò che maggiormente spaventa è l’introduzione ufficiale del termine “femminicidio” nel dizionario della lingua italiana. È la conferma di come questo fenomeno stia dilagando sempre piú nella nostra società e di quanto siano numerosi i casi di donne picchiate, violentate ed uccise da mariti, padri, fidanzati e conviventi. E non solo: talvolta può trattarsi anche di violenza psicologica! Il musical, nella sua struttura compositiva, constava di una serie di scene slegate fra loro, che avevano come comune denominatore un diverso tipo di violenza sulle donne. Non si è trattato assolutamente di un tema semplice da sviscerare, ma è opportuno che i neo-adolescenti siano a conoscenza della brutalità e dell’orrore che questo fenomeno porta con sé. Il tutto è stato spettacolarizzato mediante coreografie e canzoni inerenti questa tematica che, nonostante i media e la comunicazione odierna, spaventa e crea disagio anche negli adulti. Il progetto teatrale è portato avanti e abilmente realizzato grazie alla prof.ssa Fenisia Gramolini, docente di lettere, impegnata da diversi anni nell’attività di laboratorio teatrale delle scuole dei diversi gradi d’istruzione. Un grande supporto tecnico ed organizzativo va alla maestra Mary Caccavo, per la realizzazione dello spettacolo della scuola elementare ed alla prof. ssa Rosa Salamida per la messa in scena del musical della scuola media. Le scenografie sono state curate dalla prof.ssa Antonella De Cataldo e dal giovane designer Jacopo Sgobba. Per le coreografie, si ringraziano Angela Salamida, Silvia Mastrangelo e Chiarita Notarnicola, insegnanti di danza e docenti di attività motorie. Un doveroso grazie va al dirigente dell’IISS “Morea-Tinelli”, prof. Stefano Totaro, quellomaggiore va agli studenti di entrambi gli ordini di scuola, i quali, con la loro tenacia e volontà, sono stati in grado di metter su due eccellenti spettacoli e, al contempo, di porre in risalto le proprie abilità teatrali. (A.R.) TempoLibero “Giocando… fra i trulli” La sinergia tra l’Amministrazione Comunale, l’Istituto Comprensivo “Morea-Tinelli” e le Associazioni Sportive hanno permesso lo svolgimento della 7^ manifestazione comunale di “Giocando… fra i trulli”, una mattinata dedicata all’insegna dello sport, a conclusione anche di quanto svolto, nel corso dell’ anno scolastico, durante le attività motorie e sportive delle due scuole, in particolare in riferimento ai progetti GIO.MO.VI. e GIOCO-SPORT, a cui la Scuola Primaria ha aderito. Un ruolo determinante lo ha svolto le associazioni sportive che operano gratuitamente: ASD Valley Alberobello, ASD Volley Alberobello, ASD SPES, Basket Alberobello, ASD Taekwondo, ASD Podistica, Alberobello Running e Circolo Tennis. Anno I - luglio 2013 - numero 03 Annullo In occasione del 216° anniversario della proclamazione di Alberobello a Città regia, presso l’Istituto comprensivo Morea-Tinelli, in via Dante Alighieri è stato presente un Servizio Postale Temporaneo, precisamente, un annullo postale in omaggio a tre educatori alberobellesi: Domenico Morea, Piero Trevisani e Michelangelo La Sorte, ai quali sono intitolati tre plessi scolastici nella nostra cittadina. Sono state predisposte cartoline postali, una per ogni illustre educatore e una con l’effige dei tre personaggi, oltre ad una loro breve biografia. L’evento, organizzato dall’Assessorato alla Cultura di Alberobello, in collaborazione con il Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli, ha riscontrato un notevole successo. Madrina dell’evento è stata l’assessore alla Cultura Daniela Salamida. Presenti il sindaco Michele Longo, il direttore dell’ufficio postale, Donato Di Giuseppe, e il vice segretario del Comune Mario Piepoli. Notevole l’interesse che l’iniziativa ha suscitato negli studenti, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e ad alcune classi dell’Istituto Tecnico Agrario Statale di Alberobello, che, nella sala “Rodari” hanno acquistato l’annullo. Si è andati oltre le previsioni. Sono state vendute piú di cinquecento cartoline, al costo simbolico di 1 euro, corredate di un francobollo a scelta e dell’annullo postale con l’effige dei tre illustri educatori. Il successo ottenuto per questa iniziativa, grazie anche alla perfetta organizzazione, non può essere che di buon auspicio per le altre che il Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli ha in programma per il futuro. Il 27 settembre 2013, il 23 febbraio e il 16 marzo 2014, in occasione, rispettivamente, del 1° anniversario della scoperta della grotta Rotolo nel Canale delle Pile, del 1° anniversario di rettoria della Chiesa Madonna della Madia e per il 200° anniversario dell’elevazione della parrocchia dei santi medici Cosma e Damiano. Un ringraziamento particolare al Direttore dell’Istituto comprensivo Morea-Tinelli Stefano Totaro, per la immediata disponibilità e l’ampia collaborazione. Gianfranco Romanazzi Presidente del Circolo Filatelico Collezionistico dei Trulli 31 32 TempoLibero Anno I - luglio 2013 - numero 03 10 regole per abbronzarsi senza conseguenze L’ estate è iniziata e vale la pena ricordare che il sole ha effetti benefici: favorisce la sintesi della vitamina D, è utile per fissare il calcio nelle ossa; produce la serotonina, l’ormone del buonumore; ha un ruolo terapeutico su alcune malattie; ma ha anche conseguenze negative come eritemi, scottature, insolazioni, invecchiamento della pelle, melanomi e persino lesioni della retina. Tenuto conto che per il corpo umano i benefici sono piú fondamentali degli esiti negativi, si deduce che tutti dovrebbero utilizzare questa terapia naturale, rispettando però alcune regole basilari. Esposizione al sole - Evitare l’esposizione nelle ore piú critiche della giornata (dalle 11 alle 16). Non esporre in nessun caso bambini al di sotto dei tre anni perché la loro pelle è molto delicata. Se ne sconsiglia l’esposizione anche alle donne in gravidanza e a soggetti che assumono alcuni particolari farmaci che possono scatenare reazioni allergiche. In questi ultimi casi è opportuno ricorrere al consiglio di un dermatologo o del medico curante. Il tempo di esposizione -Il tempo di esposizione varia a seconda del tipo di pelle. Piú è chiara e meno sarà il tempo da dedicare alla tintarella. È opportuno, comunque, iniziare con un tempo di esposizione molto breve che andrà aumentando gradualmente. Bere tanta acqua- Bere con regolarità molta acqua naturale (non gassata) per evitare di disidratarsi e a temperatura ambiente, da sorseggiare per tutto il tempo di permanenza al sole. Proteggere il corpo - I raggi ultravioletti si propagano anche attraverso le nuvole, per cui anche se il cielo è nuvoloso bisogna usare la stessa prudenza. Sia al mare che in montagna è opportuno cautelarsi, utilizzando magliette di cotone protettive, occhiali da sole e cappello, e creme, partendo da quelle a piú alto dosaggio (50+) e diminuendo man mano. Non utilizzare mai creme al di sotto di protezione 20+. Il colore della pelle, dei capelli e degli occhi- Il colore dei capelli e degli occhi è fondamentale. I soggetti con pelle chiara e con lentiggini, con capelli biondi, rossi, castano chiaro e con occhi chiari sono piú a rischio scottature e difficilmente ottengono una buona abbronzatura, mentre quelli con pelle scura o olivastra, capelli scuri o neri ed occhi neri si abbronzano molto piú facilmente e raramente subiscono scottature. Utilizzo dei prodotti protettivi - Spalmare la crema, o similare, mezz’ora prima dell’esposizione. Se il tempo di esposizione è prolungato riapplicarla ogni due ore. Utilizzare la crema dopo ogni bagno. Prima di applicare la crema è necessario pulire e asciugare bene il corpo. Dopo ogni esposizione è importante applicare un prodotto dopo sole per attenuare il calore accumulato dalla pelle e idratare in profondità. Evitare profumi- In questo periodo estivo, quando si utilizzano le creme protettive è sconsigliato applicare sulla pelle altri prodotti come deodoranti, profumi o similari. La dieta – È opportuno seguire una dieta ricca di frutta con una notevole quantità di vitamine, in particolare la vitamina C e betacarotene. Evitare bevande gassate o troppo alcoliche. buona estate a tutti! La Psoriasi tamente perdendo acqua fino a distaccarsi arrivati in superficie. Questo processo nella psoriasi è molto accelerato per cui le cellule si sovrappongono e formano le chiazze caratteristiche della malattia. La psoriasi è una malattia che presenta in genere un andamento ciclico, con fasi acute e periodi di remissione. Tornando all’estate: il sole con le sue radiazioni UVB penetra nella pelle e, nelle zone affette da psoriasi, rallenta la moltiplicazione delle cellule che formano le placche psoriasiche. Il problema diventa psicologico. Non è facile scoprirsi, con la gente intorno che osserva e commenta. Conoscere i benefici che il sole può appor- tare dovrebbe aiutare a vincere questi timori. Per ottenere il massimo tutte le zone del corpo, coperte da placche, devono essere esposte alla luce del sole in modo corretto, Chi soffre di psoriasi deve proteggersi con creme solari a fattore di protezioni alto/molto alto (almeno 30).Nel lavarsi vanno usati preferibilmente prodotti non aggressivi sia per il corpo che per il cuoio capelluto. Infine non bisogna dimenticare di usare creme molto idratanti. La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non infettiva né contagiosa; chi ne soffre ha già i suoi problemi, non aumentiamoli con i nostri comportamenti. A rriva l’estate. Tutti pronti a spogliarsi. Il sole, il mare, tutta salute ma, c’è chi, pur avendone un beneficio, non lo vive con gioia. Parliamo di chi è affetto da psoriasi, sono circa due milioni di italiani. La psoriasi è una malattia della pelle che si manifesta con la formazione di chiazze ispessite, rossastre, ricoperte da scaglie argentee costituite da cellule morte. Di solito si manifesta su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto, ma si può sviluppare su tutto il corpo. Le cellule che costituiscono la pelle si formano nello strato piú profondo e risalgono len- Franco Annese - Parrucchiere TempoLibero 33 Anno I - luglio 2013 - numero 03 T iz ia na Pag l i a r u lo Le ricette de “La piazza” A cura di Ignazio Spinetti - ristoratore Martino Convertino - chef Claudio Sisto - enologo Il primo: Strascinate di grosso/ grossetto (o integrali) con pomodoro cacio di ricotta e basilico Ingredienti per 4 persone 500 grammi di strascinate integrali o di farina di grosso (preferibilmente fatte a mano) 1kg.di pomodorini (ciliegine) spaccati in due 1 cipolla bianca tritata 10/12 foglie di basilico tagliuzzate in maniera grossolana 150 g di cacio ricotta grattuggiato Olio extra vergine di oliva qb Sale qb Procedimento: prendere una pentola e mettere a bollire circa 4/5litri d’acqua con sale a sufficienza, in una padella fare un fondo d’olio extra vergine di oliva mettere la cipolla (precedentemente tritata) e farla appassire; dopo aggiungere i pomodorini e portare a cottura per 15/20 minuti, a fine cottura aggiungere la metà del basilico e far riposare 3/4 minuti, nel frattempo che l’acqua bolle immergere le strascinate giusto 4/5 minuti subito dopo scolarle e collocarle nella padella con i pomodorini, far saltare, aggiungendo il basilico rimasto. Mettere nei piatti e spolverare con abbondante cacioricotta. Il secondo: Frittata di melanzane con menta. Occorrente: 2 melanzane medie, 4 uova intere, formaggio vaccino ben stagionato, pane grattugiato 100 grammi circa, 1 spicchio d’aglio, 5/6 foglie di menta, sale, pepe, olio di oliva q.b. Prendere le melanzane, eliminare la buccia e tagliarle a tocchetti, mettere un fondo di olio in una padella e lo spicchio d’aglio dopo aver ben riscaldato il tutto aggiungere i tocchetti di melanzana e far cuocere a fuoco lento con coperchio in modo da stufare la melanzana e non soffriggere, dopo circa 8/10 minuti di cottura togliere dal fuoco le melanzane eliminare l’aglio e farle stemperare, prendere le uova frustarle, aggiungere il formaggio e il pane grattugiato frustare tutto insieme, aggiungere le melanzane, sale, pepe, e mentuccia, amalgamare, mettere un altro fondo d’olio di oliva in una padella e soffriggere il tutto coperto prima da un lato e dopo qualche minuto dall’altro lato. Se dobbiamo fare una cosa piú leggera e meno fritta si può mettere il composto di melanzane ecc. in una teglia da forno antiaderente e cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 10 minuti. La chiameremo rosata di melanzane e non frittata. I vini Le strascinate di grossetto con cacio e basilico sono un piatto fresco, con note balsamiche del basilico e fresche del pomodorino, in abbinamento consiglio un bianco SELVA DOC Locorotondo, un uvaggio autoctono nel quale le note aromatiche del Minutolo si articolano con la freschezza acida della Verdeca e del Bianco d’Alessano. Consiglio di degustarlo a 10/12 °C in ballon a tulipano. La frittata di melanzane con menta è un secondo che contrasta la grassezza della frittura alla freschezza della menta. Per questo piatto consiglio un vino bianco di spiccata acidità e mediamente aromatico, il TRULLO BIANCO una verdeca in purezza da degustare a 10/12°C in calici per bianco. L’evento: Landini in tour... - Premio Viticoltore Albea 2013 Erano 13 i Landini testa calda in mostra nel piazzale della cantina Museo Albea di Dante Renzini, splendidi esempi di una viticoltura eroica del passato perfettamente custoditi dai 13 collezionisti che il Cav Renzini ha voluto premiare domenica 16 giugno nella sala degustazioni del Museo DeSantis-ALBEA dopo la cerimonia di benedizione di Don Leonardo Sgobba. I veri protagonisti però sono stati i coltivatori, 16 aziende rappresentate dai loro vignaioli che hanno il merito di dare una precisa identità ai vini ALBEA. “La qualità dei nostri vini sta’ nel vostro lavoro” ha esordito il cav. Renzini presentando la tavola rotonda presieduta dall’Enologo Claudio Sisto della cantina ALBEA, dal Prof. Vito Nicola Savino preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari e presidente del CNRA Basile Caramia di Locorotondo, Massimo Tripaldi consigliere e segretario Assoenologi Puglia, Calabria e Basilicata ed Eustacchio Cazzorla Enogiornalista, il Sindaco Michele Longo e il capogruppo di Alberobello Futura dott. Piero Carucci. Il Sindaco Longo ha presentato un progetto di VIGNA SOCIALE, e cioè la volontà di impiantare vigneti su terreni incolti dell’agro di Alberobello per dare occupazione. La manifestazione dopo la consegna dei riconoscimenti si è conclusa con un pranzo organizzato dalla associazione ristoratori di Alberobello rappresentati dal Sig. Spinetti presidente,offerto da Renzini. 34 Economia Anno I - luglio 2013 - numero 03 Riflettere e decidere Il commissariamento è l’epilogo di una annosa vicenda che ha visto, più volte, la Banca d’Italia procedere a sanzioni amministrative. Una punizione molto severa per gli oltre duemila soci che hanno sempre dimostrato fedeltà ed attaccamento alle istituzioni e che oggi si vedono esautorati di un loro privilegio gestionale, con tutte le conseguenze che questa nuova situazione potrà determinare per i prossimi mesi. Non è la vittoria di nessuno! Anzi è la sconfitta amara di una intera classe dirigente che nel corso degli ultimi venti anni, si è alternata alla guida della istituto alberobellese. Venti anni dove tutti , anche quelli che negli ultimi tempi hanno affilato le armi per contrapporsi fra di loro, hanno partecipato alla gestione della stessa. Il declino è cominciato con l’approvazione dell’attuale regolamento ed è seguito con l’assuefazione al potere. Abbiamo raccolto lo sfogo amaro sul commissariamento anche di chi ha contrastato la gestione recente. L’insuccesso del management è oggi certificato. Nella prima pagina del sito della BCC è pubblicato il comunicato che riportiamo integralmente e, nella stessa pagina, vi è ancora il riferimento al ruolo del socio che inseriamo volutamente sotto la nota del Ministero delle finanze, per sottolineare da che parte stiamo. Il commissariamento durerà dieci mesi (aprile del 2014), scadenza naturale dell’organo amministrativo. 21 giugno 2013 - Comunicato Stampa Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari in amministrazione straordinaria. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con decreto del 19 giugno 2013, ha disposto, su proposta della Banca d’Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari – Società Cooperativa (BA), ai sensi dell’art. 70, comma 1, lett. a), del Testo Unico Bancario. La proposta è stata formulata a seguito delle risultanze di accertamenti ispettivi avviati da questo Istituto che hanno fatto complessivamente emergere gravi irregolarità nella amministrazione e gravi violazioni normative. Con provvedimento della Banca d’Italia del 20 giugno 2013 sono stati nominati gli Organi straordinari nelle persone del dott. Pasquale Roberto Santomassimo e dott. Giuseppe Tammaccaro, quali Commissari straordinari, e avv. Leonardo Patroni Griffi, dott. Sabino Filippini, dott. Domenico Posca, quali Componenti del Comitato di Sorveglianza. Gli Organi straordinari si sono insediati in data 21.6.2013. La Procedura, che opera sotto la supervisione della Banca d’Italia, adotterà tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell’attività aziendale e la piena tutela dei diritti dei depositanti e dei creditori sociali. La clientela potrà quindi continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività. Il socio Il socio di una Banca di Credito Cooperativo rappresenta la fondamentale risorsa strategica dell’Azienda in quanto ne costituisce il principale “cliente”. Tramite il singolo socio la B.C.C. mantiene un legame forte ed esteso con le comunità locali. Far parte della compagine sociale significa quindi partecipare ad un progetto di promozione e di sviluppo del territorio in cui la Banca stessa opera, apportando il proprio importante contributo. Lo status di socio garantisce il godimento di diversi vantaggi, sia di natura bancaria che di tipo extra-bancario. Dal dott. Francesco Deramo, socio della BCC di Alberobello e Sammichele riceviamo e volentieri pubblichiamo Abbiamo scritto tanto sulla BCC, su come essa era governata, amministrata, usata, sfruttata per l’interesse e a beneficio di pochi. Sul mensile “il Territorio” abbiamo raccontato le tante ombre che affliggevano la nostra BCC. Lo abbiamo fatto sempre con documenti alla mano e con testimonianze dirette. Non siamo stati MAI SMENTITI. Siamo stati espulsi da soci. Il Tribunale ci ha riammessi ad essere socio. Continueremo a fare con responsabilità il nostro lavoro di giornalisti nell’esclusivo interesse della BCC a cui teniamo tanto. È giunto il momento, ora, di affidare con fiducia nelle mani dei Commissari di Banca d’Italia tutto ciò che ha fatto soffrire e pagare ingiu- stamente Soci e Clienti della nostra BCC. I Commissari, con il loro lavoro, sapranno fare luce su tutte le storture, gli abusi, le deviazioni e sulle inadempienze di ex amministratori. È giusto che ognuno, ora, sia chiamato alle sue responsabilità. La prima cosa che chiediamo ai Commissari: facciano loro subito giustizia ai tanti espulsi da Socio per ritorsione!Facciano luce sulle epurazioni di massa da socio ingiustamente consumate. Un solo invito ai Soci: mai piú deleghe in bianco a nessuno, mai piú assenza alle assemblee. La partecipazione diretta sconfigge tutti gli abusi e le deviazioni. La nostra bcc va difesa e messa in condizione di poter riprendere serenamente e con responsabilità il suo insostituibile ruolo . Franco Deramo Economia Anno I - luglio 2013 - numero 03 Intervista al direttore generale Pietro Meneghetti R iportiamo l’intervista fatta al direttore generale della BCC di Alberobello il giorno 20 giugno prima della comunicazione ufficiale del commissariamento. Abbiamo ritenuto opportuno pubblicarla per tranquillizzare la pubblica opinione con risposte certe concrete, rassicuranti. Soprattutto serie, veritiere, trasparenti. Ormai sono di dominio pubblico gli eventi e le situazioni che hanno caratterizzato queste ultime settimane della BCC. Fatti e circostanze che stanno creando allarmismo fra i risparmiatori ed in particolare fra i soci. Le dimissioni della quasi totalità del consiglio di amministrazione presieduto dall’avv. Carlo Colucci, ad appena un anno dal suo insediamento, la ormai consolidata permanenza degli ispettori della Banca d’Italia presso la sede centrale della banca alberobellese. Entrambi fatti inusuali ma accertati. La notizia non sono le dimissioni del consiglio di amministrazione presieduto dall’avv. Carlo Colucci, che possono rientrare anche nella vita di una compagine societaria; ma l’ormai consolidata permanenza degli ispettori della Banca d’Italia presso la sede centrale dell’istituto alberobellese. In effetti la visita di Banca d’Italia si sta prolungando, riteniamo anche in funzione della prossima assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche sociali. Le dimissioni del CdA anche se rientrano nella vita di una compagine societaria, hanno comunque un ben preciso riferimento: far recuperare alla Banca, ai suoi soci, ai suoi clienti, al personale tutta la massima serenità. La situazione – si dice in giro - è molta fluida e mai come adesso la vita della BCC è sempre minacciata. Ma è vero? La Banca è in crisi? Quanto e in che maniera si può ripercuotere sui soci e peggio ancora sulla clientela? La Banca non è in crisi, anzi, dal punto di vista patrimoniale è fra le più solide della Puglia e del sistema del credito cooperativo nazionale. Ricordo che la BCC aderisce a tutti i fondi di garanzia dei depositanti e obbligazionisti, per cui pericoli dal punto di vista finanziario proprio non esistono. L’eventuale crisi da Lei citata è per lo più nelle parole di pochi soci dissenzienti, capaci solo di criticare e non già nei fatti. Faccio anche presente che la Banca ormai da oltre un anno, ha stabilizzato le proprie masse, sia di raccolta che d’impiego e, in un momento difficile come questo, mira a ricominciare a crescere per continuare ad essere di riferimento per il territorio ed i soci che realmente vogliono il bene di questa cooperativa. Piove sul bagnato, nel senso che accanto alle difficoltà legate al mercato, ai punti di riferimento governativi, per i nostri imprenditori si aggiunge anche un rapporto difficile con l’istituto di credito maggiormente rappresentativo e vicino alla nostra realtà produttiva? I rapporti con i nostri soci e clienti, quelli veri, che lavorano con la Banca è sempre stato ottimo. L’attenzione al mercato, alla difficile situazione economica, alle difficoltà che quotidianamente incontrano anche i più piccoli operatori economici sono monitorati costantemente sia dal management della Banca che dagli amministratori. Come da Lei detto la situazione economica è difficile, ma la voglia di condividere queste difficoltà con i soci e clienti non è mai venuta meno; la Banca non ha mai sospeso il credito né alle famiglie né alle imprese, anche se questo influisce sulla complessa qualità del credito erogato. Appare chiaro che l’organo di governo della banca stabilisce le strategie operative, mentre la struttura è in prima linea, ogni giorno, attraverso gli sportelli delle agenzie e delle filiali, qual è lo stato d’animo dei lavoratori e dei clienti? Lo stato d’animo non è diverso da quello che si può trovare nelle altre realtà del credito cooperativo e forse migliore di quello riscontrabile nel restante sistema. Ciò perché il nostro personale e la nostra clientela sono abituati a dialogare a condividere tutti gli aspetti di ogni singolo rapporto a confrontarsi per trovare la soluzioni più idonee ai vari problemi. Quello di cui non ha bisogno la Banca, il suo personale e l’affezionata clientela, sono tutte quelle chiacchere che spesso accompagnano il vivere quotidiano della BCC e non giovano a nessuno. Il mondo imprenditoriale e del lavoro in particolare, è in grave crisi e certamente la nostra città rientra in questa situazione. Ci indichi una valutazione di responsabilità fra sistemi aziendali, governo centrale e banche. Tre anelli della stessa catena. Quali sono le vie da percorrere per uscire da questo stallo. Degli argomenti da Lei citati se ne è parlato largamente a Bari, in occasione della recente presentazione da parte della Banca d’Italia dello studio sull’economia della Puglia. In tale occasione sono stati presentati i risultati che non sono certo positivi. Gli indicatori sono tutti negativi eccetto quello delle esportazioni che – seppur in flessione – comunque mantiene una certa positività. Illustri ospiti del mondo imprenditoriale e finanziario, nonché esperti in economia hanno cercato di dare ognuno la propria ricetta per uscire o quantomeno mitigare gli effetti di questa crisi. L’unico fattor comune dei diversi punti di vista riguarda il fatto che dalla crisi non siamo ancora usciti, che essa continuerà ancora per diverso tempo a condizionare le nostre economie e che qualsiasi cura che verrà proposta per uscirne non sarà indolore, anzi è molto probabile che vengano richiesti ancora maggiori sacrifici. Alla luce di tutto quanto abbiamo detto prima, che cosa si sente di dire ai soci ed a tutti coloro che vorrebbero considerare la banca un punto di riferimento per la risoluzione dei propri problemi e/o dei propri desideri, piccoli o grandi che siano. Una sola cosa: se voi avete bisogno della Banca, la Banca ha bisogno di voi. Troviamoci, parliamone, una soluzione a quasi tutto si può trovare. Ricordiamoci che una cooperativa è un’impresa formata da uomini per gli uomini, ove il fine di lucro non è il principale obiettivo, ma solo un mezzo per la crescita morale ed economica sia dei soci che del territorio ore opera la Banca. Restiamo uniti e compatti, lavoriamo tutti assieme per lo stesso obiettivo: lo sviluppo della Banca e dei suoi soci, il futuro non ci fa paura. 35 36 Economia Anno I - luglio 2013 - numero 03 Zona Monti: avanza la paura D opo vari incontri e scambi di opinioni, anche attraverso il nostro giornale fra rappresentanti delle guide e commercianti, il Sindaco Michele Longo ha convocato, con urgenza, le parti per arrivare ad una prima definizione, visto che il problema è abbastanza intricato. LA RIUNIONE L’Amministrazione ha ricevuto dalle agenzie turistiche varie lamentele circa la “scarsa” accoglienza riservate alle guide che accompagnano i gruppi a Alberobello, tanto da minacciare di eliminare il nostro paese dai loro percorsi. Le guide lamentano le accuse generiche nei loro confronti; si fa dell’erba tutto un fascio rispetto ai capi gruppo, che spesso devono osservare gli accordi commerciali sottoscritti dai titolari degli esercizi di vendita della Zona Monti, che rende obbligatoria la visita. I commercianti, quelli senza contatti con le agenzie turistiche, lamentano la loro totale esclusione dalla visita di gruppi organizzati condotti per la Zona Monti a marce forzate fino al negozio convenzionato. La legge regionale crea l’albo delle guide, ma i commercianti lamentano la presenza fra queste di titolari di esercizi commerciali, connessione vietata. La legge, da tutti attesa, doveva porre fine alla annosa questione, ma così non è stato. Come uscirne? Facendo sistema, suggerisce Longo, ossia convincendo e operando tutti insieme per evitare situazioni deleterie. Sanzionare dicono i commercianti. L’Amministrazione non desidera farlo per due ragioni: la prima politica. Un paese turistico non può e non deve punire; la seconda che sanzionare significa comminare una multa amministrativa con tanto di prove e di testimoni. Difficile e onerose per il contenzioso che sicuramente nasce; Longo, quindi, propone la redazione di un codice deontologico sottoscritto da tutti, guide, commercianti e agenzie turistiche, per verificare in sostanza chi è d’accordo e chi no! LE OPINIONI A seguito dell’incontro in Comune, abbiamo raccolto alcune obiezioni degli operatori della Zona Monti, secondo i quali le “regole deontologiche” proposte dal Sindaco presentano alcuni punti deboli. Per esempio, si chiedono: come potrà un “regolamento deontologico” essere preventivamente comunicato, successivamente approvato e sottoscritto dall’enorme numero di guide turistiche (540 circa quelle già accreditate alla provincia di Bari, oltre quelle accreditate presso le altre province pugliesi e quelle che a mano a mano si accrediteranno...) che potenzialmente graviteranno su Alberobello? Sarà rispettato? Come ci si comporterà nei confronti di chi non lo rispetta (ammettendo che lo si possa individuare!)? Per non parlare del rischio che, così facendo, passi l’idea che sul ‘nostro’ territorio le leggi e i regolamenti possano essere solo interpretati. Invece, c’è la convinzione che la legge regionale N. 13 del 25 maggio 2012 costituisca uno strumento che deve essere applicato: è una questione che riguarda il principio di legalità, a cui devono attenersi le guide e anche gli operatori “collegati” alle agenzie (o meglio, direttamente alle guide, nella maggior parte dei casi). Le leggi sono fatte dal Parlamento e in base a queste legiferano le Regioni. Pertanto, ne consegue che siano rispettate; contrariamente, è come se non esistessero. Circa le motivazioni addotte dal Sindaco a favore di un comportamento “morbido”, “non sanzionatorio”, si fa presente che la sanzione è solo la diretta conseguenza di una trasgressione della legge, prima accertata, come normalmente avviene quando non rispettiamo le regole sociali. Sottolineano altri aspetti. Negli ultimi anni, condotti da guide a passo di bersagliere, affollano il centro storico gruppi di croceristi che trovano il tempo solo per qualche foto ricordo e ai quali viene preventivamente comunicato di non rientrare a bordo con merci adducendo motivi di sicurezza, scoraggiando in modo subdolo gli acquisti sul posto. E sempre a proposito delle grandi compagnie di navigazione, saremmo ingenui a preoccuparci dei loro interessi, come si è lasciato intendere in un recente articolo sulla Gazzet- Economia ta del Mezzogiorno in data 18 giugno 2013 perché, fra l’altro, offrono un prodotto confezionato a ‘nostre’ spese e lo offriamo su un piatto d’argento e da loro venduto ai turisti a caro prezzo, mentre lasciano nelle nostre tasche gli spiccioli per qualche gelato, bibita o piccolo souvenir. Dobbiamo entrare nell’idea di essere depositari del ‘nostro’ territorio ed essere noi gli artefici della sua valorizzazione. Inoltre, sono anche comparse guide di nazionalità russa, giapponese, cinese che, a meno che non abbiano cittadinanza italiana o di un paese europeo, come previsto dalla legge, non possono esercitare questa professione sul nostro territorio. E si chiedono: quali informazioni ricevono i loro “clienti” sulla storia di Alberobello, come viene presentato il monumento e la cultura che lo ha generato. Consapevoli della complessità del fenomeno, concludono, con un po’ di amarezza, che, così affrontando il problema, si favorisce uno stato di “illegalità di fatto” e si spogliano di fiducia e di credibilità chi amministra e le leggi che devono essere applicate con civile fermezza senza addurre pretestuosi ‘demagogismi’. 37 Anno I - luglio 2013 - numero 03 LA PROPOSTA La soluzione è nella logica di mercato, nel senso che, come altre eccellenze turistiche, Alberobello deve cambiare mentalità; deve incentivare un turismo stanziale non di passaggio e attrarre l’ospite con la unicità e la qualità dei prodotti artigianali a noi congeniali. Dobbiamo specializzarci, non possiamo essere un bazar generico. Difficile e lungo da realizzare? Qualità e unicità, è scritto nel riconoscimento UNESCO dei trulli, dovrebbe essere così anche per tutto ciò che nei trulli vive e si crea. La legge 25 maggio 2012 n. 13 della Regione Puglia all’art. 5 al comma 1 recita” la regione con propri atti amministrativi e sentite le provincie, si riserva di promuovere specifiche forme di accreditamento, rivolte in particolare alle guide turistiche e non vincolanti per l’esercizio delle attività professionali di cui alla presente legge, allo scopo di migliorare la qualità dell’offerta del servizio in relazione a specifici territori o contesti tematici”. Questo significa che potrebbe essere possibile, con atto della Giunta Regionale, creare all’interno dell’albo provinciale di Bari un accreditamento specifico per il sito UNESCO Alberobello, riservato a coloro che superano un ulteriore esame specifico sulla conoscenza della storia e della cultura di Alberobello. Queste guide specializzate e autorizzate svolgono un servizio di assistenza turistica, affiancandosi alle guide che giungono nella nostra città e guidando loro i visitatori nelle aree UNESCO. Attuando così una informazione corretta, un controllo sul territorio e soprattutto qualificando l’offerta turistica. Questo servizio attuato attraverso l’ufficio turistico comunale può essere pagato sia dai tour operator organizzati e dai gruppi sia dalla tassa di soggiorno. Una soluzione nella legge, veloce e politica. Avremmo così guide “triennali” quelle iscritte all’albo e quelle “specialistiche” con il riconoscimento UNESCO. Provvedimenti che, a quanto detto in riunione, potrebbe usufruire della sensibilità dimostrata dai dirigenti regionali del settore e della stesso Assessore regionale al ramo, e, inoltre, è alla attenzione del Consiglio comunale la nuova politica dei trulli sollevata da Lippolis e da Carucci: si può passare dalle parole ai fatti nell’interesse di Alberobello. GDM 38 Economia Anno I - luglio 2013 - numero 03 Il GAL, ufficio ad Alberobello in via Bligny, in questi giorni ha attivato un bando per Il sostegno alla creazione di nuove microimprese e per lo sviluppo competitivo di quelle esistenti nello svolgimento di attività dell’artigianato tipico locale, basato su processi di lavorazione tradizionali del mondo rurale; di commercio, esclusivamente relativo ai prodotti tradizionali e tipici del territorio di riferimento, favorendo, in particolare la creazione di aggregazioni di microimprese per l’attivazione di microcircuiti di distribuzione locale; e di servizi alla popolazione locale soprattutto per la prima infanzia e gli anziani, come la creazione di ludoteche, di baby-sitting, di centri ricreativi per anziani Gli interventi devono ricadere nei seguenti comuni: Alberobello, Castellana Grotte, Gioia del Colle, Noci, Putignano, Sammichele di Bari e Turi. I soggetti beneficiari devono occupare meno di 10 persone e realizzare un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro. Venerdì 14 giugno a Roma si è svolta la cerimonia di premiazione della 57a edizione dei Premi David di Donatello, prestigioso riconoscimento che dal 1950 premia i migliori film prodotti nel corso dell’anno. Miseriaenobiltà, unico espositore pugliese, ha presentato i prodotti tipici regionali durante la manifestazione, su invito del Consorzio Gruppo Eventi. Le televisioni e i quotidiani hanno enfatizzato l’apertura del negozio di PRADA a Bari in Via Sparano, sottolineando la fiducia di questa grande impresa verso la Puglia. Al successo della iniziativa ha partecipato anche Alberobello attraverso l’azienda F.lli Pezzolla che ha realizzato, a tempo di record e con la massima soddisfazione del management di Prada, il negozio. La qualità, la professionalità si impongono sul mercato insieme all’orgoglio alberobellese. Mare e trulli da Castellaneta Marina ad Alberobello N ei mesi scorsi, come da noi rilevato, turisti austriaci hanno affollato il nostro paese. La novità è il frutto di un accordo commerciale sottoscritto dalla società Nova Yardinia di Castellaneta Marina con le organizzazioni sindacali austriache. Per conoscere meglio la portata di questo accordo abbiamo rivolto alcune domande a Vincenzo Gentile, direttore del complesso turistico jonico. Il nostro territorio è vincente nell’offerta dell’ospitalità? Gli ospiti stranieri apprezzano le tipicità culturali e paesaggistiche, e l’unicità dell’offerta enogastronomica pugliese. Tra le attrattive maggiori ovviamente ascriviamo anche il clima temperato, le spiagge e il mare cristallino della costa jonica. La destagionalizzazione, poi, è l’obiettivo principale che il sistema turistico pugliese deve porsi per poter migliorare la propria offerta e raggiungere soddisfacenti risultati economici. Nova Yardinia è precursore in tal senso, avendo da anni puntato sul mercato MICE (Meeting, Incentive, Conference and Event) e che rappresenta per noi circa il 30% del fatturato. Alberobello, in particolare, per la vostra offerta, è stato un vantaggio? E se è mancato qualcosa, cosa? Alberobello è uno dei punti di forza del territorio, che proponiamo con grande impegno tra le nostre mete consigliate per le escursioni, così come gli altri siti UNESCO a noi vicini. Alberobello, così come tutta la Valle d’Itria, è una località molto apprezzata dai nostri ospiti, sia italiani siastranieri, perché consente di vivere emozioni particolari e uniche; inoltre la presenza di tanti ristoranti che propongono la cucina tipica pugliese e di negozi di souvenir caratteristici consentono ai visitatori di trascorrere una giornata piacevole e indimenticabile. In particolare l’operazione austriaci nasce da un accordo di Nova Yardinia con il sindacato pensionati austriaci, che ha portato per 5 settimane circa 1.500 anziani per ciascuna settimana a soggiornare presso il nostro resort. L’accordo è per gli anni 201314: anche il prossimo anno è prevista la stessa affluenza a Nova Yardinia per il periodo aprile-maggio. Economia Anno I - luglio 2013 - numero 03 Principi attivi a Canale di Pirro B ollenti spiriti - principi attivi è un programma che da anni sostiene idee e progetti di giovani talenti pugliesi e nel corso degli anni ha stimolato la creatività e la voglia di fare. Ad Alberobello negli anni passati ci sono stati giovani che hanno visto i loro progetti finanziati, ma quello che vi presentiamo credo meriti una sottolineatura particolare. Innanzi tutto il “volli, fortissimamente volli” di Gianfranco Tinelli, 28 anni alberobellese doc, con genitori, Vitantonio e la madre Margherita Angiulli con il fratello minore Pietro, amanti della terra e della produzione agricola; la novità progettuale: coltivazione, trattamento e vendita di erbe officinali, quelle che servono all’industria farmaceutica, alla cosmesi ed alla erboristeria. La passione, perché tale è, nasce all’Istituto Agrario di Alberobello grazie all’incontro positivo fra docente e allievo quando si parla di piante e di coltivazioni, così, conseguito il diploma, si parte per Bologna e ci si iscrive al corso di laurea triennale in tecniche erboristiche - orientamento agronomico - della facoltà di Farmacia, Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, dove Gianfranco si mantiene a sue spese, lavorando, studiando e laureandosi con un tirocinio pratico presso un’azienda dell’Appennino modenese, leader nella produzione di piante officinali; impara che la tipologia dei terreni è diversa e sa che questa azienda emiliana importa spezie da paesi caldi e climatologicamente simili ad Alberobello. Rientra, stende il progetto e ottiene il finanziamento. Su 2273 istanze presentate alla Regione Puglia, solo 173 vengono ritenute SRL A 1 EURO Gianfranco Tinelli valide e Gianfranco Tinelli, con le sue erbe, è al 152 posto. Franco Ivone, anche lui legato alla terra, gli offre 2500 mq di terreno al Canale di Pirro e lì a marzo vengono piantate i primi semi di tarassaco, di bardana, di echinacea, di carota e di cardo mariano, che ad ottobre daranno i frutti e, con i soldi del progetto, verranno preparate essiccate e inviate alla ditta modenese che ha di Gianfranco Tinelli tanta fiducia. E poi ? – gli chiediamo. Poi creeremo una filiera; il mio è un inizio sperimentale; se va bene, ho bisogno di aiuto e se mio fratello Pietro, ora disoccupato, vorrà aiutarmi, sarà il primo dipende della mia srl Gianfranco Tinelli nella sua intervista ha fatto riferimento alla srl ad 1 euro. Che cosa è? Il governo Monti ha emanato nel settembre 2012 i regolamenti attuativi su tale forma semplificata di società divisa in società srl a capitale ridotto e società srl semplificata. Queste ultime sono ad un euro di capitale e sono esenti da costi notarili. Una recente indagine della UNION CAMERE vede Bari fra le province piú attive in questo settore, soprattutto nell’utilizzo da parte dei giovani under 35. Il problema, ancora tutto da scoprire è il rapporto fra queste nuove forme di società e le forme di finanziamento. Escluso che le banche, così rigide, possano avere un rapporto costruttivo con questo tipo di società, gli esperti parlano dei nuovi strumenti come il venture capital o sistemi che facciano capo al fondo strategico italiano, costituito proprio per agevolare l’avvio dell’occupazione e del nuovo lavoro. I notai, scettici all’inizio, di recente hanno manifestato segni di approvazione, tanto che hanno attivato un portale “arancia.org” con tutte le indicazioni operative. fatta con un amico di Noci Davide Lanzillotta, esperto in marketing di prodotti agricoli. L’agricoltura come sistema per vivere. È un ritorno alle origini per un giovane come te? Non so se è un ritorno, per me è una passione nata all’Istituto Agrario. Credo poi che un buon progetto, la voglia di fare e l’ambiente adatto, possano essere la soluzione alla ricerca di una salario. Il tempo del cosidetto posto fisso è passato, noi abbiamo capacità e desiderio di emergere. Hai ricevuto un pubblico riconoscimento, che valore dai? Penso di essere di esempio e di stimolo a quanti come me hanno voglia di fare. Ho fatto molti sacrifici durante gli studi universitar, ho lavorato, ho fatto di tutto ma la stanchezza spariva quando pensavo al mio progetto ed alla mia azienda. Per darmi coraggio, ho subito chiamato i miei prodotti ErvaNost dal dialetto. Un legame serio fra me, la mia famiglia e il mio territorio. L’assessore Miccolis, in una cerimonia pubblica, ha voluto ancora una volta sottolineare come le politiche giovanili si attuano sostenendo ed evidenziando quanti nella nostra città danno il meglio di se stessi. Una linea concreta per sconfiggere la crisi e la demotivazione dilagante fra i giovani in cerca di lavoro. 39 40 Sport Anno I - luglio 2013 - numero 03 P Gli allievi SPES arallelamente a quella degli amatori, procede intensamente la stagione agonistica del team giovanile categoria allievi della SPES. L’attività giovanile è ripresa da tre stagioni, diventando subito una realtà molto considerata nel panorama ciclistico pugliese, nell’ambito di uno sport che da sempre paga dazio nell’attività giovanile, nei confronti di altre discipline piú blasonate. La categoria allievi è riservata ai ragazzi di 15 e 16 anni, ed è un crocevia importante nella carriera ciclistica di un ragazzo. È una fascia età in cui hanno margini di miglioramento rapidissimi, e fanno “loro” tutte le astuzie e le tattiche necessarie al mestiere di corridore. Non è stata casuale. Infatti, la performance del no- stro allievo Rocco De Cosmis che è stato il primo “spessino” a tagliare il traguardo della scorsa Alberobello-Murge, lasciando di stucco i “grandi”. Allo stesso tempo è una categoria che richiede un notevole sforzo organizzativo e grossi sacrifici economici da sostenere per poter garantire loro l’attività. Dati alla mano, i nostri atleti, ad oggi hanno partecipato ad una dozzina di eventi, di cui solo 2 in Puglia, a Crispiano e Adelfia, per le restanti, hanno affrontato trasferte in Basilicata, Campania, Calabria, Abruzzo e Lazio. Trasferte, che consentono di correre con regolarità e di confrontarsi con i pari età di altre regioni, permettendogli di crescere umanamente e tecnicamente. In quest’ottica, tassello importante di questa stagione, è stato l’ingaggio di un Direttore Sportivo esperto e competente che potesse seguire il Team, Gigi Loria di Casamassima. Personaggio legato al ciclismo, corridore da Minibasket 2013 giovane, Ds poi, e ancora massaggiatore, (a fine giugno seguirà un team professionistico al giro d’Italia femminile). Capace di seguire la carriera di due figli professionisti, i gemelli Eugenio e Domenico, che hanno corso fino a due anni fa. E soprattutto è stato mentore nella carriera giovanile del nostro Leonardo Piepoli. Sono sette i corridori che compongono la squadra, nucleo tra i piú numerosi del movimento pugliese. Angelo Lucarella e Davide Dormio di Alberobello; Rocco De Cosmis e Lorenzo Radogna di Casamassima; Cosimo Petruzzi di Grottaglie, Domenico Gigliola di Ceglie Messapica e Federico Lascala di S. Giorgio Jonico. I risultati, in questa prima parte della stagione, stanno dando ragione al lavoro da lui impostato, il 5° posto di Cosimo Petruzzi a Catanzaro, domenica 16 giugno, ne è la prova. Piazzamento, che però non basta ad un tecnico esigente come Loria, specie quando intravede nei suoi corridori talento sicuro. Vittoria, che potrebbe anche arrivare ad Alberobello, visto che la società pensa di organizzare una corsa in casa, proprio per mettere in vetrina questo magnifico gruppo, e allo stesso tempo creare stimoli emulativi ai loro coetanei. Tra di loro ci sarà il futuro Leonardo Piepoli? Noi ce lo auguriamo di cuore, senza però creare inutili pressioni, perché lo sport per prima cosa deve aiutare i ragazzi a maturare e a crescere serenamente, e deve rimanere, alla loro età, prima di tutto divertimento. Rino Perta P resso il Palazzetto dello Sport di Alberobello si è svolta la terza edizione della“Festa del Minibasket” a conclusione del percorso Formativo Educativo iniziato a settembre scorso. Abbiamo sempre espresso il significato del nostro “fare “Minibasket: condividere (il progetto formativo educativo); gruppo (le squadre “Pulcini, Scoiattoli e Aquilotti”), aggregazione (unire le famiglie a partecipare e sostenere i propri figli). Il viaggio con i “Pulcini” (5/6 anni) iniziato in palestra con l’educazione motoria di base, le prime esperienze e l’emozione del tiro a canestro. Il gioco come adeguata risposta ai bisogni di movimento dei bambini. Con gli “Scoiattoli” 7/8 anni la fase della scoperta. La scoperta della combinazione e utilizzo dei diversi schemi motori coordinati tra loro, lo sviluppo della capacità di organizzare e gestire l’orientamento delle proprie azioni in riferimento allo spazio e tempo. La scoperta dei fondamentali, palleggio, tiro, passaggio, difesa e loro utilizzo in funzione delle azioni di gioco, ovvero: risolvere i problemi giocando. Con gli “aquilotti”, 9/10 anni giocare. Abbiamo iniziato con l’educazione e l’organizzazione delle abilità motorie, proseguito con la trasformazione dei movimenti appresi in relazione allo spazio, al tempo e alle situazioni di gioco utilizzando i fondamentali con palla,(palleggio, tiro, passaggio) e senza palla, (attacco e difesa), per l’acquisizione di una maggiore tecnica rispetto agli scoiattoli. Abbiamo dedicato la giornata della festa del Minibasket di fine anno, ai genitori dei nostri bambini. L’intento era quello di farli divertire giocando con i propri figli in giochi-gare di abilità, palleggio e tiro e una gara ad eliminazione tra i soli genitori. Dai segnali ricevuti, abbiamo raggiunto lo scopo. È stato il giusto premio per aver sostenuto i propri figli,con entusiasmo e partecipazione, nei vari incontri del “Trofeo scoiattoli e aquilotti”, e nelle feste provinciali del “Jamboree” di Rutigliano, Monopoli e Bari, dei “pulcini”. Antonio Spano Sport Anno I - luglio 2013 - numero 03 Lorenzo Longo: dal campo di Contrada Popoleto alla C2 L orenzo Longo, anni 19, Mimmo Giliberti, Lorenzo Longo Alberobello dok di Pietro e e l’assessore Gianfranco Miccolis Lorita Matarrese; secondo genito dopo Domenico, 21 anni anche lui con la passione del pallone. Domenico ha militato nell’Alberobello, quindi è passato in eccellenza al Castellana prima e al Vieste lo scorso campionato. Le sue aspirazioni concrete sono quelle di passare al Monopoli che il prossimo anno militerà nel campionato di pegno lavorativo vero e proprio, ma tu lo serie D. Lorenzo, invece, sino all’età di 12 anni ha consideri tale oppure è sempre un divermilitato nelle fila dell’Alberobello. Successi- timento? vamente è stato ceduto all’A.S. Calcio Bari, Da quest’anno lo considero un lavoro, pergrazie all’interessamento di Mimino Puglie- ché mi ha procurato un introito economico. se. Il suo cartellino è sempre della società Sino allo scorso anno è stata la mia passione barese, anche se lo scorso campionato è e, quindi, un puro e semplice divertimento. Il stato ceduto il prestito all’Ischia. In quest’ul- lavoro va affrontato sempre con passione e tima compagine ha disputato il campionato giocare al calcio a certi livelli comporta dei di serie D conclusosi con la promozione in sacrifici di vita enormi. seconda divisione della società campana. Quali sono le tue aspirazioni future? Negli anni passati ha collezionato tre convo- Attualmente, sono ancora un tesserato del cazioni in nazionale, rispettivamente di 14, Bari e le mie aspirazioni sono proprio quel15 e 16 anni. Voci insistenti segnalano inte- le di indossare la casacca biancorossa, soressamenti per il suo trasferimento a club di prattutto perché sono sempre stato un tifoso grande rilevanza nazionale, come Atalanta, della squadra. Il campionato appena conclusosi ti ha viChievo e Udinese. Lo abbiamo incontrato al termine del cam- sto protagonista e vincitore con l’Ischia, pionato e durante la sua vacanza ad Albe- la squadra campana che militava il serie D e che è stata promossa in seconda divirobello. Quando hai iniziato i primi calci al pallo- sione. Come giudichi il tuo campionato? Quando il Bari autorizzò il prestito all’Ischia ne? Ho iniziato all’età di quattro anni con l’Asso- mi sono sentito emozionato e felice allo ciazione Calcio Alberobello, il mio primo ma- stesso tempo, perché ho pensato che fosse giunto il mio momento. Per la prima volta mi estro è stato Giampiero Minardi sono confrontato con giocatori tutti piú grandi Hai sempre giocato nell’Alberobello? Dai quattro ai dodici anni ho sempre indossa- di età, per cui è stata una grande emozione. to la casacca giallo verde dell’Alberobello, sin Ciò nonostante mi sono subito ambientato e quando sono passato nelle giovanili del Bari, ho dato sempre il meglio di me stesso. Il risultato finale ne è la prova lampante. dove sono rimasto sino allo scorso anno. Oltre al calcio sei appassionato di qual- Cosa ne pensi del calcio qui ad Alberobello? che altro sport? Il calcio è la mia prima e grande passione. Soffro molto nel sentire e vedere che il calcio Ciò nonostante adoro anche il tennis e quan- ad Alberobello sta sempre piú regredendo. do posso, nel poco tempo libero che il calcio Anche i miei amici vivono nello sconforto mi consente, specialmente quando torno nel- perché, nonostante gli sforzi di qualcuno non la mia Alberobello, con i miei amici, approfitto si riesce a trovare una cordata di imprenditori che riescono ad organizzare una socieper fare una partita a tennis. Il calcio per te oggi rappresenta un im- tà capace di espletare un’attività sportiva. Il mio pensiero va ai tanti bambini e giovani che non sanno dove e come trascorrere il tempo libero. Ricordo molto bene i tempi, non tanto lontani, in cui la squadra dell’Alberobello lottava per la promozione in eccellenza. La tribuna stracolma di tifosi. Era un tripudio festoso. Quali sono le tue prospettive future? R. Non dipende soltanto da me, perché ripeto il mio cartellino è del Bari e saranno loro a prospettarmi eventuali situazioni. Le personali prospettive sono quelle di giocare nel Bari, quantomeno entrare nella rosa dei convocati. In alternativa restare ad Ischia per affrontare il campionato di seconda divisione. Come hai condiviso in questo ultimo anno il rapporto con la tua famiglia e con i tuoi amici. Nonostante la lontananza, rientravo ogni due – tre mesi, anche se ci sentivamo telefonicamente diverse volte nella settimana. L’Assessore allo sport, Gianfranco Miccolis, ha consegnato a Lorenzo Longo, in occasione di un apposito incontro nella sala consiliare, una targa della Amministrazione comunale, in presenza di Mimino Pugliese, consigliere della FIGC Puglia. Miccolis ha sottolineato come: “Noi siamo orgogliosi di avere comunque un Alberobellese che esalti lo sport e soprattutto esalti l’alberobellesità, perché non dobbiamo mai perdere di vista quello che siamo, da dove veniamo e dove andremo e Lorenzo sta esaltando questa nostra prerogativa. Ho delle indicazioni certe che ci sono delle squadre piuttosto importanti, che vorrebbero avere le prestazioni sportive di Lorenzo e che sia possibile che si concretizzi il tutto. È chiaro, comunque, che se si dovesse insediare una nuova società a Bari è probabile che il nostro Lorenzo possa restare e partire in ritiro con la prima squadra. Per questo ti ringraziamo perché il tuo nome possa avere una risonanza nazionale al quale certamente si abbinerà quello della nostra città”. Dopo il saluto e gli auguri del sindaco Longo a Lorenzo Longo è stata consegnata la targa di buon augurio. 41 42 Anno I - luglio 2013 - numero 03 RiceviamoePubblichiamo In un paese turistico… H o letto con attenzione l’editoriale del direttore Giliberti pubblicato sul primo numero del nuovo giornale “ La Piazza”. Ho subito condiviso le sue idee, le finalità degli articoli, spero sempre apolitici, tendenti alla conoscenza del nostro paese, dei suoi pregi e difetti. E allora perché queste note? Perché amo profondamente Alberobello e penso sia giusto segnalare a coloro che ci governano, forse distratti da troppi impegni, le situazioni, le carenze, le disfunzioni che ritengo di facile soluzione. Abito in via Dante, a pochi passi dal vecchio mercato coperto e osservo quotidianamente l’indegno spettacolo offerto dallo stretto corridoio retrostante l’ edificio, tra via De Amicis e via Domenico Morea. Mi rendo conto dei problemi economici che affliggono tutti i Comuni d’ Italia, il nostro com- G entilissimo Presidente, e Direttore Responsabile, del Periodico la “PIAZZA”, devo ringraziarVi della missiva giuntami con l’invito a leggere il VS/Ns n uovo Periodico in una veste editoriale nuova e soprattutto a colori. Complimenti di cuore. Mancava ad Alberobello un Periodico che potesse raccontare quello che succede, quello che è stata la Storia, il suo patrimonio artistico-monumentale, ma soprattutto un Periodico che si confronti con la gente, che raccolga le sue esigenze, i suoi problemi di cittadini. Fatti, non parole sterili. Fare informazione, comunicare, dialogare, intervistare, porre delle domande alla gente in difficoltà e saper dare delle risposte e soprattutto aiutare chi è in difficoltà. Vorrei che questo periodico, raccogliesse una rubrica, con le lettere, e- mail, provenienti dalla gente che possa interloquire con la redazio- preso, ma non credo sia costoso riempire le buche delle perforazioni con pietrisco di risulta e livellare i pochi metri con ghiaia sottile o mattoni antiscivolo: un piccolo tratto è addirittura asfaltato. L’apertura del varco consentirebbe di eliminare le antiestetiche reti color arancione, impedirebbe l’accumulo di rifiuti anche per motivi igienici e permetterebbe l’utilizzo dei servizi pubblici da parte di turisti, di commercianti e clienti del mercato settimanale (è utopistico pensare ad un custode fruitore di piccole offerte da parte di coloro che utilizzerebbero i servizi igienici?). Quelle reti di sbarramento, spettacolo indecoroso per un paese turistico, sono lì da lungo tempo e senza un intervento mirato, sicuramente semplice e non costoso, rimarrebbero in loco sino alla demolizione del mercato rinviata alle calende greche per ne, la quale con la pubblicazione, possa far nascere un filo conduttore tra tutti noi cittadini. Noi saremo, per quello che ci compete, a Vostra disposizione per far conoscere alla gente i vostri problemi, farli nostri, e se possibile trovare delle soluzioni. La solidarietà, l’amore per il prossimo, per la gente, per la città, per il suo patrimonio, per il rispetto delle regole, di quel senso civico oramai appannaggio dei tempi passati. Abbiamo le idee, abbiamo la voglia di ripartire, rimbocchiamoci le maniche. Possiamo farcela! L’Italia va male, l’Europa ci bacchetta, l’economia non riparte, la paura ci deprime. La storia ci insegna, che dopo i momenti tragici (guerre, terremoti, disastri) le Nazioni hanno fatto veri miracoli. Non dovremmo, quindi, piangerci addosso. La fede, a volte, aiuta. Donato Speciale motivi sui quali non oso soffermarmi. E che dire poi delle numerose e sofferte processioni di turisti che, scesi dai pullman in via Piccinni, devono percorrere, sotto le intemperie o il sole cocente, la lunga via Indipendenza per raggiungere largo Martellotta? Perché non consentire agli autisti di sostare brevemente nell’ area del Terminal e subito ripartire per il parcheggio loro assegnato? Ad ore concordate potrebbero tornare per consentire ai clienti, spesso anziani e sicuramente stanchi, di risalire sui mezzi. Costo per il Comune? Zero. Certa di aver riportato le osservazioni di tanti concittadini, ringrazio il periodico La Piazza per l’ opportunità di dialogo concessami e spero nella rapida soluzione dei problemi evidenziati. Anna Longo 2008 e t a t s E 2013 IL PARCO ACQUATICO DI ALBEROBELLO Tel. 080.4321724 - Cell. 388.4603264 - www.acquaparkalberobello.it Attrazioni e servizi CALENDARIO 2013 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1. Area sosta 2. Bar - panini - self-sevice 3. pizzeria 4. Area giochi 5. Idromassaggio 6. Toboga 7. Multipista 8. Kamikaze 9. Rainbowcannon 10.Jumbocannon 11. Castellino con acquascivoli 12.Servizi WC 13.Spogliatoi doccia 14.Armadietti 15.Cassa - Direzione 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE BASSA STAGIONE INTERO Domeniche RIDOTTO Alta stagione LETTINO 8,00 € 6,00 € + 2,00 € 10,00 € 7,00 € + 2,00 € 10,00 € 7,00 € + 2,00 € 12,00 € 8,00 € + 2,00 € 15,00 € 10,00 € + 2,00 € Ogni 2 lettini è compreso 1 ombrellone INGRESSO RIDOTTO • Bambini fino a cm. 120 • Militari e forze dell’ordine • Adulti dai 65 ai 70 anni INGRESSO gratuito • Anziani ultra settantenni • Bambini alti fino a cm. 105 • Portatori di handicap motorio non autosufficienti Domeniche di agosto Ferragosto 1/2 GIORNATA ADULTI 1/2 GIORNATA RIDOTTI 1/2 GIORNATA 6,00 € 7,00 € 7,00 € 4,00 € 5,00 € 5,00 € + 1,00 € + 1,00 € + 1,00 € LETTINO Mezza giornata: mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e pomeriggio dalle ore 13:00 alle ore 18:00 OBBLIGATORIO L’USO DELLA CUFFIA Per il mese di Agosto la mezza giornata è dal lunedì al sabato Le attrazioni sono aperte dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore15:00 alle ore 18:00 ABBONAMENTI 2008 (gli abbonamenti sono validi solo per i giorni • 7 ingressi interi € 46,00 + € 2,00 per il lettino e ombrellone • 7 ingressi 1/2 giornata € 36,00 + € 1,00 per il lettino e ombrellone • 7 ingressi bambini € 32,00 + € 2,00 per il lettino e ombrellone • 7 ingressi bambini 1/2 giornata € 25,00 + € 1,00 per il lettino e ombrellone Percorso Consigliato Aperto tutti i giorni dal 9 giugno al 9 settembre dalle ore 9:00 alle ore 18:00 ) SCONTI E ABBONAMENTI sul sito www.acquaparkalberobello.it Trulli San Leonardo Tel. 080.4321724 Cell. 339.3807294 - 333.2413509 di Palmisano Francesco & C.Snc Via Vittime del fascismo, 12 Alberobello associazione Via Trieste e Trento, 49 Alberobello Alberobellese w w w. a s s o c i a z i o n e a l b e r o b e l l e s e c o m m e r c i o. i t L.&G. 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