Documento delle direttive 2013 - ULSS n. 3
Transcript
Documento delle direttive 2013 - ULSS n. 3
AZIENDA SANITARIA ULSS N.3 PIANO DELLE PERFORMANCE 2013-2015 DOCUMENTO DELLE DIRETTIVE 2013 Sommario Introduzione .............................................................................................................. 3 Il quadro di riferimento ............................................................................................... 3 Le linee programmatiche e gli obiettivi......................................................................... 5 1. Sostenibilità economica ........................................................................................ 5 2. Accessibilità ai servizi ........................................................................................... 6 3. Qualità e Sicurezza .............................................................................................. 7 4. Assistenza primaria e integrazione socio-sanitaria .................................................. 8 5. Promozione della salute e potenziamento della prevenzione ................................... 9 6. Qualificazione dell’offerta ospedaliera ................................................................. 10 7. Sviluppo del sistema informativo, innovazioni tecnologiche e comunicazione ......... 11 8. Risorse umane .................................................................................................. 12 9. Progetti speciali ................................................................................................. 12 Monitoraggio delle Strategie e Obiettivi: il Cruscotto Aziendale .................................... 13 Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 2 di 14 Introduzione Il Piano delle performance per gli anni 2013-2015, come previsto dalla DGRV 2.205 del 06/11/2012, è il documento programmatico dove sono esplicitati gli indirizzi e gli obiettivi aziendali, gli indicatori per la misurazione e la valutazione dei risultati organizzativi e dei risultati raggiunti dai dipendenti in rapporto agli obiettivi assegnati. Con riferimento all’anno 2013 gli obiettivi che l’Azienda Sanitaria ULSS n.3 si pone e su cui si basa la definizione, misurazione e valutazione dei risultati di budget in coerenza con le risorse assegnate, sono evidenziati nella colonna 2013 e contrassegnati da colore grigio. Tali obiettivi costituiscono il punto di riferimento per la contrattazione e definizione degli obiettivi specifici di Unità operativa da riportare nella scheda di budget, che sarà approvata con provvedimento del Direttore Generale. Nella definizione della programmazione triennale si è tenuto conto dello scenario normativo ed economico attuale, caratterizzato dalla necessità di garantire l’erogazione delle cure in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità e sicurezza in un contesto di risorse limitate nonché dall’esigenza di un doveroso ammodernamento dei servizi, strutture ed ospedali, per far fronte all’evoluzione dei fabbisogni demografici ed epidemiologici. Il quadro di riferimento La programmazione aziendale è strettamente inserita nel quadro normativo e finanziario di riferimento e prende come punto di partenza la DGRV n. 3.140/2010 e la successiva DGRV n. 2.369/2011, che hanno indicato obiettivi di salute e funzionamento miranti sia a garantire un elevato livello di qualità dei servizi e di ottimizzazione del governo clinico, sia a produrre una razionalizzazione dei costi di produzione verso obiettivi di costi standard pro-capite. In attesa dell’assegnazione regionale alle Aziende di nuovi obiettivi per il triennio 2013 - 2015 si ritiene opportuno continuare sul percorso intrapreso con la precisazione che gli obiettivi saranno integrati a seguito di approvazione di specifici obiettivi assegnati per il triennio. Si ricordano le principali disposizioni nazionali e regionali che delineano in modo puntuale il quadro di riferimento: - Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2014, approvato con L.R. n.23 del 29.06.2012 (modificato con L.R. 46 del 3.12.2012) che introduce importanti novità relative all’organizzazione del Sistema Sanitario Veneto. Tra le novità principali, la nuova impostazione dei servizi di assistenza e di cura, che punta a ridurre il numero degli ospedali e dei posti letto e a potenziare la rete territoriale, facendo perno sui distretti, sui medici di base associati in gruppo e su nuove strutture residenziali (ospedali di comunità, hospice, Rsa, centri diurni, comunità…). Anche la rete degli ospedali viene riorganizzata sulla base dei diversi livelli di specializzazione e di intensità di cura: ai due poli di eccellenza di Padova e Verona, dove operano le aziende universitarie integrate con le rispettive Ulss cittadine, si affianca la rete degli ospedali territoriali, organizzati secondo il modello anglosassone " hub & spoke". L'attuazione del piano è affidato alle schede di programmazione ospedaliere e territoriali (predisposte dalla Giunta Regionale), che dovranno indicare, azienda per azienda, numero e organizzazione dei presidi, specialità, reparti, posti letto, day-hospital, strutture intermedie e servizi ambulatoriali. - Decreto Lgs n. 118 del 23.06.2011, che al titolo II detta disposizioni sui “principi contabili generali e applicati per il settore sanitario ”, introducendo numerose innovazioni con importanti cambiamenti anche dal punto di vista organizzativo; - DGR 154/CR del 24.10.2012 di assegnazione provvisoria alle ASL delle risorse finanziarie per l’erogazione dei LEA per gli esercizi 2013, 2014 e 2015 Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 3 di 14 - D.L. n. 95 del 6.7.2012 (“spending review”) convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012 n. 135 che, con la L. 24 dicembre 2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013), definisce il quadro di finanza pubblica per il prossimo triennio con una sostanziale riduzione dei costi del sistema; - I provvedimenti regionali attuativi della Legge spending review, DGRV n. 1.670 del 7.8.2012 che ha integrato la precedente DGRV n. 715 del 2.5.2012, e la DGRV n. 2.624 del 18.12.2012 con cui sono stati rivisti i limiti di costo anno 2012; - DGRV n. 2.864 del 28.12.2012 che definisce i limiti di costo per l’anno 2013 per alcune specifiche aree: personale, privati accreditati, medicina convenzionata, specialistica ambulatoriale interna, farmaceutica e dispositivi medici, assistenze integrativa e protesica, tariffe e quote di rilievo sanitario per la residenzialità extraospedaliera; - DGRV n. 2621 del 18.12.2012 di approvazione di ulteriori iniziative da porre in essere in vari ambiti della sanità regionale al fine di assicurare gli obiettivi di risparmio previsti dal D.L. 95/2012. In particolare sono emanate disposizioni per la revisione della spesa nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), tra cui saranno di forte impatto quelle in materia di ammontare, assunzioni ed utilizzo del personale del SSR e quelle sugli importi massimi previsti per le prestazioni di residenzialità extraospedaliera; - DGRV n. 2.618 del 18.12.2012 per l’assegnazione del fondo per il finanziamento degli investimenti e la correlata DGRV n. 2.855 del 28.12.2012 relativa alle modalità di contabilizzazione di investimenti finanziati con particolari fonti di finanziamento; - DGRV n. 1.666/2011 in cui viene specificata la nuova programmazione dell’assistenza primaria e definiti alcuni strumenti (piani aziendali, AFT, medicine di gruppo) al fine di realizzare la continuità delle cure, secondo appropriatezza e sostenibilità economica - la DGRV n. 1.509 del 31.7.2012, con cui la Regione fornisce indirizzi specifici per il contenimento del ricorso a specialisti ambulatoriali interni, ponendo l’obiettivo del limite di monte ore e di spesa dell’anno 2010; Inoltre, sono da ricordare, per la rilevanza che a tutt’oggi rivestono: - Patto per la Salute 2010 – 2012 tra Stato e Regioni (Intesa sottoscritta il 3.12.2009, rep. n. 243/CSR e recepita nelle L. finanziarie); - DGRV n. 600 del 13.3.2007 e la n. 863 del 21.6.2011, sulla riorganizzazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale al fine della maggiore tempestività nell’erogazione delle prestazioni; - DGRV n. 4.277 del 29.12.2009, rispetto ai ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza; Oltre a tali atti normativi, programmatori e d’indirizzo nazionali e regionali, sono tenuti presenti i seguenti documenti aziendali: il Piano di Zona dei Servizi alla Persona, strumento fondamentale con cui i Comuni, d’intesa con l’ULSS e con il concorso di tutti i soggetti attivi nella progettazione, definiscono la rete di interventi, servizi sociali e sociosanitari, in riferimento a bisogni, strumenti e risorse da attivare (attualmente quello per il quinquennio 2011-2015, approvato con Delib. D.G. n. 1065 del 29.11.2010); il “Documento sulle Politiche aziendali” che rappresenta un quadro d’insieme della pianificazione strategica dell’Azienda, raccogliendo e sistematizzando le singole politiche di settore, spesso suddivise e presentate in documenti o atti separati (deliberazione D.G. n. 2 del 11.1.2012). Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 4 di 14 Le linee programmatiche e gli obiettivi Risulta necessario uno sviluppo sistematico e coordinato delle attività di programmazione e controllo per supportare gli interventi rivolti al perseguimento dei suddetti obiettivi. Tali attività sono realizzate anche con l’utilizzo di definiti documenti, strumenti e metodi, che costituiscono elementi essenziali: il presente Piano delle Performance con sviluppo su arco triennale dei principali obiettivi strategici; il Documento delle Direttive, con cui si esplicita il focus sugli obiettivi aziendali definiti per il 2013 (evidenziati in grigio) e che rappresenta lo strumento di programmazione annuale; il Budget annuale, quale strumento operativo costituito dalle schede di budget con cui di definisce l’attività di programmazione, monitoraggio e verifica dei costi e delle attività delle Unità operative; il sistema di Reporting con indicatori puntuali per la Direzione Strategica e per le Unità Operative, e il Cruscotto direzionale alimentato attraverso il sistema informativo. Documento delle Direttive Budget annuale Sistema di Reporting Cruscotto Aziendale Piano delle Performance Le strategie sono condizionate dai necessari interventi rivolti al contenimento dei costi, ma seguono precise linee, in armonia con la programmazione regionale di cui al PSSR e tengono conto di situazioni ed esigenze specifiche. Esse riguardano principalmente la sostenibilità economica, l’accessibilità ai servizi, la qualità e la sicurezza, l’assistenza primaria e l’integrazione socio-sanitaria, la promozione della salute, la qualificazione dell’offerta ospedaliera e la comunicazione intra ed extra-aziendale. 1. Sostenibilità economica Gli obiettivi di efficienza, di contenimento dei costi e di governo dei consumi sono sostanzialmente trasversali ai servizi aziendali e sono pregnanti per la realizzazione della maggior parte degli altri obiettivi, in una situazione di risorse sempre più limitate, con l’obbligo di raggiungimento dell’equilibrio di bilancio e di rispetto dei tetti di spesa. Gli obiettivi aziendali da raggiungere nel triennio 2013-2015 sono individuati tenendo conto dei vincoli economici definiti dalla Regione Veneto con l’adozione dei provvedimenti riportati nel capitolo introduttivo sul quadro di riferimento e pertanto la programmazione aziendale non può prescindere dal loro rispetto. Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 5 di 14 Di seguito si riportano i principali indirizzi: OBIETTIVO 2013 2014 2015 1.1 Rispetto dei vincoli economici Rispetto vincoli economici fissati con il BEP Rispetto dei tetti di spesa fissati dalla Regione (personale, farmaci, dispositivi medici, AIR, ass.protesica) Rispetto vincoli economici fissati con il BEP Rispetto dei tetti di spesa fissati dalla Regione Rispetto vincoli economici fissati con il BEP Rispetto dei tetti di spesa fissati dalla Regione Ospedaliera: € 616 Ospedaliera: € 616 Ospedaliera: € 616 Specialistica: €160 Specialistica: €160 Specialistica: €160 Farmaceutica convenzionata: € 120 Farmaceutica convenzionata: € 120 Farmaceutica convenzionata: € 120 limite di spesa per assistibile pesato per dispositivi per l'autocontrollo e l'autosomministrazione a soggetti diabetici: Rispetto limite costo annuo per assistibile pesato : € 7,7 Rispetto limite costo annuo per assistibile pesato : € 7,7 Rispetto limite costo annuo per assistibile pesato : € 7,7 limite di spesa per l'erogazione dei prodotti senza glutine a favore di persone con celiachia Rispetto dei limiti massimi di spesa mensile, per fascia di età e sesso stabiliti dalla DGRV 2529/2012 Rispetto dei limiti massimi di spesa mensile definiti al livello Regionale Rispetto dei limiti massimi di spesa mensile, definiti al livello Regionale Rispetto dei valori soglia come da indicazioni Regionali e compilazione schede AIFA Rispetto dei valori soglia come da indicazioni Regionali e compilazione schede AIFA 1.2 Rispetto tendenziale dei costi standard per residente (pesato) definiti dalla Regione per la razionalizzazione dell'Assistenza: 1.3 Assistenza integrativa (AIR): 1.4 Monitoraggio dei farmaci innovativi e ad alto costo Rispetto dei valori soglia come da indicazioni Regionali e compilazione schede AIFA 2. Accessibilità ai servizi I problemi collegati all’accessibilità sono complessi e riguardano sia la gestione delle liste d’attesa, al fine di garantire per prestazioni ambulatoriali e di ricovero tempi di attesa con rispetto degli standard definiti con DGRV 600/2007 e DRGV 863/2011 e recepiti nel Piano Attuativo Aziendale, sia lo sviluppo di azioni di governo clinico, da perseguire riorganizzando il modello erogativo e migliorando l’integrazione tra i professionisti. Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 6 di 14 Al fine di garantire prestazioni tempestive e appropriate, le aree oggetto di interventi, con i relativi obiettivi, sono schematicamente di seguito riportate: OBIETTIVO 2013 2014 2.1 Rispetto delle percentuali di prestazioni erogate nei tempi di attesa previsti dalla DGR 863/2011 Classe B 90% Classe D 90% Classe B 90% Classe D 90% Classe P100% Classe B 90% Classe D 90% Classe P100% definizione e implementazione di PDTA per la continuità assistenzaiale nelle patologia croniche: definizione e implementazione di PDTA per la continuità assistenzaiale nelle patologia croniche: 1 percorsi 1 percorsi 2.2 Organizzazione del sistema di offerta e governo della domanda per le patologie croniche Classe P100% definizione e implementazione di PDTA per la continuità assistenzaiale nelle patologia croniche: 2 percorsi percorsi integrati Ospedale - Territorio 2015 3. Qualità e Sicurezza Fornire le migliori e le più appropriate cure possibili e garantire adeguati standard qualitativi dei servizi e delle prestazioni rappresentano principi cardine per l’Azienda. Un impegno costante è quindi assunto al fine di rendere l’organizzazione adatta alla soddisfazione dei propri utenti e di coinvolgere le risorse umane nella ricerca del miglioramento dei processi per raggiungere obiettivi di qualità. Ciò è già stato sviluppato attraverso gli obiettivi e programmi di seguito riportati, per cui si tratterà di mantenerli e di migliorarli ulteriormente negli elementi un po’ meno ottimali: OBIETTIVO 3.1 Accreditamento istituzionale (valutazione complessiva 98%) 3.2 Rilevazione della qualità percepita dai propri utenti Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 2013 2014 2015 Azioni di miglioramento per i requisiti con valutazione al 60% (213 su 3997 totali) Prosecuzione attività Prosecuzione attività Indagine annuale qualità percepita dai degenti Prosecuzione rilevazioni per utenti ambulatoriali Rilevazioni per altre strutture/servizi residenziali e diurni Prosecuzione attività Prosecuzione attività Pagina 7 di 14 Tra gli aspetti che portano a ritenere di buona qualità un servizio ricevuto vi è la percezione della sicurezza, ossia la fiducia che tutto il sistema tenda sempre ai migliori standard delle prestazioni e che ogni operatore sia attento ad evitare gli errori e, in caso di loro presenza, sia in grado di individuarli e di risolverli. 3.3 Gestione del rischio clinico Utilizzo Check-list completamento lista operatoria informatizzata a Bassano Prosecuzione attività Prosecuzione attività sviluppo metodologia audit clinico 4. Assistenza primaria e integrazione socio-sanitaria Per raggiungere l’obiettivo di sviluppo dell’assistenza primaria secondo un modello della continuità delle cure e dell’integrazione delle risposte sociali e sanitarie, le strategie adottate sono riconducibili, da un lato, alla valorizzazione e responsabilizzazione dei Medici convenzionati e, dall’altro, al consolidamento dei rapporti tra i due livelli complementari, quello dei Servizi Territoriali, con attività assistenziali continuative, e quello dell’Ospedale, con prestazioni qualificate per episodi acuti. La normativa nazionale e regionale definisce alcuni strumenti per mettere in atto le scelte programmate, per cui si procederà con: OBIETTIVO 4.1 Contratti Aziendali con la medicina convenzionata con obiettivi di appropriatezza prescrittiva 4.2 Attuazione DRGV n. 1666/2011 attraverso la riorganizzazione della medicina convenzionata, in particolare con attivazione delle AFT 4.3 Specialistica ambulatoriale interna (SAI) (disposizioni previste da DGRV n. 1509/2012) 2013 2014 2015 Definizione patti con azioni di monitoraggio Definizione patti con azioni di monitoraggio Definizione patti con azioni di monitoraggio Conclusione contratto entro il 30/04/2013 Conclusione contratto entro il 30/04/2014 Conclusione contratto entro il 30/04/2015 Attivazione n. 5 AFT e 1 Medicina di Gruppo Integrata Attivazione di ulteriori 2 Medicine di Gruppo Integrate Attivazione di ulteriori 2 Medicine di Gruppo Integrate Stesura piano rientro entro il 31.01 per il rispetto del limite monte ore e spesa 2010 con monitoraggio triemestrale partecipazione alle M.G.I. Prosecuzione attività Prosecuzione attività Da tempo le politiche dell’integrazione socio – sanitaria caratterizzano il modello veneto di welfare; esse rappresentano la sfida per la costruzione di moderne modalità di gestione dei servizi alla persona. Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 8 di 14 L’assistenza territoriale, soprattutto per aspetti relativi a domiciliarità, non autosufficienza, maternità, età infantile ed evolutiva, si configura sempre più come area ad alta integrazione socio sanitaria; le linee di indirizzo regionali, emanate nell’ambito della protezione e tutela del minore e dell’integrazione scolastica e lavorativa, hanno fornito quadri di riferimento unitari. In tale contesto, negli ultimi anni sono stati elaborati alcuni documenti a livello locale, che rientrano in un piano di miglioramento della gestione integrata dei servizi e che troveranno continuità di attuazione anche nel 2013. In particolare, con riferimento alle principali aree d’interesse, abbiamo: o per l’Area materno infantile Protezione e tutela del minore Atto di programmazione sullo sviluppo dei servizi di protezione e cura delle risorse accoglienti per il minore in condizione di disagio. Linee Guida per la protezione e tutela del minore, per l’affidamento familiare e per gli orientamenti nel rapporto fra scuola e servizi territoriali. Servizio Integrato per l’Età Evolutiva, per cui sono stati ridefiniti i modelli di presa in carico dei minori disabili con problematiche sanitarie complesse e rivisti i livelli valutativi, diagnostici e riabilitativi e quelli assistenziali sociali e sanitari; o per l’Area inserimento lavorativo Accordo quadro per l’integrazione lavorativa nel territorio dell’ULSS 3, per cui è stato possibile perfezionare la rete dei servizi esistenti e consolidare il sistema territoriale delle politiche sociali connesse alle politiche attive del lavoro a favore delle persone con disabilità e/o in situazione di svantaggio sociale, con il coinvolgimento di tutte le risorse del territorio, quali la Provincia di Vicenza, i Comuni, le cooperative sociali, le forze produttive, le associazioni di categoria e le istituzioni scolastiche; o per l’Area non autosufficienza, per cui viene data applicazione ai piani di ottimizzazione per la gestione dei fondi, sia per gli anziani che per i disabili, nell’ambito della domiciliarità e della residenzialità. 5. Promozione della salute e potenziamento della prevenzione La promozione di sani comportamenti e stili di vita, la tutela della salute collettiva e l’attivazione di programmi di prevenzione e diagnosi precoce, pur avendo un’articolazione aziendale dedicata, richiedono le sinergie di molti altri servizi che concorrono alla loro concreta messa in opera e le partecipazioni di associazioni ed enti del territorio che sono indispensabili per la loro efficace realizzazione. Infatti, da sempre l’Azienda è impegnata in progetti ed attività per la promozione e l’educazione sanitaria, anche con il coinvolgimento diretto di Istituzioni del territorio. Nella consapevolezza del ruolo strategico che tale funzione ha dentro e fuori l’Azienda, è stato istituito il Comitato per la Promozione della Salute, con il fine di garantire che i programmi e gli obiettivi di promozione della salute siano coordinati in modo trasversale e che i progetti e le iniziative siano validate e valutabili nei risultati. Nel 2012, questo organismo è stato pienamente operativo, con la ricognizione e validazione dei vari progetti presentati, secondo quanto previsto dal Piano di coordinamento, nonché con l’avvio delle azioni concordate. Nell’ambito della pianificazione della tutela della salute collettiva, un ruolo fondamentale è comunque espresso dalle strategie di prevenzione delle malattie, con adeguati programmi ed interventi, le cui evidenze sono ormai riconosciute e consolidate, relativamente alle patologie trasmissibili da un lato, a quelle prevenibili con diagnosi precoce e con comportamenti e stili di vita sani dall’altro. In particolare, per la nostra Azienda, occorre perseguire il miglioramento e lo sviluppo di: Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 9 di 14 OBIETTIVO 5.1 Attività di vaccinazione, per l’incremento dell’adesione alle vaccinazioni ex obbligatorie e morbillo 5.2 Prosecuzione dei tre programmi di screening dei tumori previsti a livello regionale: citologico, mammografico e del colon retto 2013 2014 2015 Copertura vaccinale (vaccinazioni ex obbligatorie): 95% Copertura vaccinale (vaccinazioni ex obbligatorie): 95% Copertura vaccinale (vaccinazioni ex obbligatorie): 95% Tassi corretti di adesione: Tassi corretti di adesione: Tassi corretti di adesione: 60% citologico 80% mammografico 60% citologico 80% mammografico 65% colon rettale 60% citologico 80% mammografico 65% colon rettale 65% colon rettale 6. Qualificazione dell’offerta ospedaliera L’Ospedale è centro qualificato per la diagnosi e la cura di pazienti con patologie acute, che, per espletare le prestazioni richieste, abbisogna di tecnologie, processi produttivi e professionalità eccellenti. Le scelte aziendali sono rivolte in tale ambito a qualificare le competenze presenti e a procedere con revisioni costanti e di adeguamento dei sistemi erogativi; in particolare si continueranno le azioni per: OBIETTIVO 2013 2014 2015 - Definizione di indicatori di esito 6.1 Implementare indicatori di qualità e di esito, in particolare in ambito chirurgico 6.2 Definire nuovi modelli organizzativi dell’offerta nelle due sedi ospedaliere di Bassano e di Asiago 6.3 Riorganizzazione delle attività assistenziali ed ambulatoriali Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 - Rispetto tempi di intervento per la frattura del collo del femore in pazienti ultra65enni (% pazienti operati entro 3 gg dal ricovero: ≥ 70%) Implementazione e applicazione protocolli operativi : - attività chirurgica; Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto - endoscopia - materno - infantile rioriganizzazione percorsi pre e post ricovero applicazione tariffario ambulatoriale con appropriatezza di livello assistenziale Pagina 10 di 14 7. Sviluppo del sistema informativo, innovazioni tecnologiche e comunicazione Uno sviluppato ed articolato sistema informativo costituisce strumento fondamentale negli attuali modelli organizzativi, essendo a supporto in tutti i processi ed azioni, sia di gestione che di governo. Lo sviluppo e le innovazioni tecnologiche non riguardano la sola informazione, ma anzi permeano l’intero sistema sanitario, dalle apparecchiature biomedicali ai dispositivi, dalle tecniche diagnosticoterapeutiche ai farmaci e altresì richiedono la partecipazione di competenze multidisciplinari per la loro valutazione e nelle scelte conseguenti. In tale contesto, continuano ad essere di particolare rilevanza gli obiettivi già assegnati alle Aziende per gli ultimi anni, che, come espresso in diversi provvedimenti e circolari regionali, saranno presenti anche per il 2013, a cui si aggiungono le progettualità specifiche avviate a livello aziendale; ossia: OBIETTIVO 7.1 Implementazione sistema informativo territoriale e flusso residenzialità extraospedaliera 2013 Attuazione indicazioni DGRV 2961 del 28/12/2012 - flusso residenzialità 2014 2015 Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto Prosecuzione progetto 7.2 Gestione telematica delle prescrizioni di prestazioni specialistiche e farmaceutiche (E-prescription) Completamento attività per refertazione ambulatoriale (ambulatori ospedalieri) Prosecuzione attività Prosecuzione attività 7.3 Fascicolo Sanitario Elettronico Implentazione del FSE secondo indicazioni Regionali Prosecuzione attività Prosecuzione attività Prosecuzione attività Prosecuzione attività Prosecuzione attività Prosecuzione attività 7.4 Rispetto delle scadenze e della qualità nell’invio dei flussi informativi 7.5 Gestione comunicazione verso l’esterno e verso l'interno: sito INTERNET e INTRANET Aziendale Rispetto dei requisiti di tempistica e di qualità per i flussi già in esercizio Attivazione e messa a regime per i flussi di nuova introduzione o in modifica per il 2013 Messa a regime e aggiornamento sito internet sviluppo area riservata Medicina Convenzionata sviluppo area Intranet aziendale Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 11 di 14 8. Risorse umane La valorizzazione del personale è di fondamentale interesse per l’Azienda e viene perseguita soprattutto attraverso l’identificazione di precise funzioni e responsabilità e con l’investimento in sviluppo professionale e in adeguata formazione. Per dare concretezza a tali elementi, non si può prescindere dalla conoscenza dei livelli di professionalità presenti in Azienda, ossia dalla mappatura delle competenze professionali e tecniche, e, alla fine, dalla verifica dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi e in funzione dell’organizzazione, ossia dalla valutazione degli operatori. In tale ottica, l’ULSS 3 ha predisposto e attuato in via sperimentale alcuni progetti di sviluppo delle risorse umane, che saranno oggetto di verifica, eventuale revisione e/o completamento nel corso del 2013, anche alla luce della normativa che prevede la costituzione di un nuovo Organismo per la valutazione del personale, con componenti tutti esterni all’Azienda. Al momento risultano attivi i seguenti progetti: OBIETTIVO 8.1 Sistema di valutazione per tutto il personale dipendente, quale progetto finalizzato all’ottimizzazione del processo di budgeting e alla costruzione di una cultura condivisa della valutazione 8.2 Progetto di valorizzazione delle competenze per la mappatura, il monitoraggio e la valutazione delle competenze tecnico- professionali dei dirigenti medici professional 2013 Valutazione risultati 2012 Predisposizione e condivione schede con obiettivi assegnati per il 2013 Elaborazione della scheda di struttura e della scheda di professionalità individuale, composta di: mappatura delle competenze richieste, posizionamento del dirigente, percorso formativo e professionale atteso, obiettivi finalizzati all’incarico 2014 2015 Proseguimento attività; aggiornamento del software e nuove implementazioni sulla base delle necessità che emergono dal confronto con gli operatori del sistema Proseguimento attività; aggiornamento del software e nuove implementazioni sulla base delle necessità che emergono dal confronto con gli operatori del sistema Inserimento e aggiornamento delle schede nel software già predisposto per la valutazione individuale Messa in efficienza del sistema per tutti i dipartimenti ospedalier 9. Progetti speciali Il nuovo Ospedale dell’Altopiano: la scelta accordata dalla Regione di costruire un nuovo ospedale ad Asiago, anziché ristrutturare l’esistente, ha dato l’opportunità all’Azienda di ripensare all’intero assetto dei servizi socio sanitari dell’Altopiano. Sono stati quindi definiti gli obiettivi, per cui si continuerà nelle attività appena intraprese, con: OBIETTIVO 2013 2014 2015 9.1 Avvio dei lavori di costruzione del nuovo ospedale di Asiago Realizzazione azioni secondo cronoprogramma Realizzazione azioni secondo cronoprogramma Realizzazione azioni secondo cronoprogramma Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 12 di 14 Monitoraggio delle Strategie e Obiettivi: il Cruscotto Aziendale Per un monitoraggio puntuale del sistema, è stato definito un modello di rappresentazione multidimensionale delle strategie aziendali che si svilupperanno nel triennio 2013 – 2015 con indicatori specifici sullo stato di realizzazione. Il collegamento tra l’elaborazione e l’attuazione delle strategie aziendali e i sistemi di misurazione e valutazione delle performance viene attuata attraverso il cruscotto aziendale che costituisce lo strumento in grado di fornire una rappresentazione completa delle performance aziendali rispetto a quattro macro-aree di intervento: 1. Contesto esterno: monitora le dinamiche che caratterizzano l’ambiente in cui opera l’ULSS n.3 distinti nei seguenti ambiti: Profilo di salute della popolazione: relativo alle informazioni sullo stato di salute degli assistiti del territorio, anche attraverso indicatori sull’incidenza di alcune malattie e sui principali responsabili di mortalità (c.d. “big killers”); Specificità di contesto territoriale relativo alle informazioni sulle peculiarità sociali, economiche e territoriali della popolazione su cui opera l’Azienda. 2. Area Strategica: identifica le aree di performance che l’azienda ULSS n.3 intende presidiare nel medio/lungo periodo misurate rispetto a quattro dimensioni: Performance di copertura del bisogno: misura la quota di copertura e la tempestività con cui l’azienda risponde ai bisogni (potenziali ed effettivi) del singolo e della comunità; Performance economica: misura la capacità dell’azienda di sopravvivere e svilupparsi nel lungo periodo attraverso un flusso di risorse sostenibile; performance clinica: misura i risultati dell’azienda che possono essere considerati una proxy della qualità delle cure; progetti chiave: misura lo stato di avanzamento di alcuni progetti ritenuti strategici dalla Direzione Generale. 3. Area della Produzione: approfondisce tutti gli aspetti che riguardano i processi produttivi che vengono attuati all’interno dell’azienda per ciascuna articolazione organizzativa (ospedale e territorio), sia in termini di volumi delle attività svolte che di efficacia ed efficienza dei processi e dei servizi erogati. 4. Area del Potenziale Organizzativo: valuta le risorse interne all’azienda in termini di sviluppo individuale che di sviluppo organizzativo. Si riporta di seguito la struttura del Cruscotto Direzionale, pensata, come sopra detto, per monitorare costantemente oltre alle già collaudate dinamiche economiche anche le performances assistenziali e realizzata integrando i sistemi gestionali in essere coerentemente con l’approccio adottato. Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 13 di 14 Il cruscotto realizza pertanto il collegamento fondamentale tra gli strumenti del percorso di pianificazione e programmazione aziendale che comprende il presente Piano delle Performance e Documento delle Direttive (quale strumento di programmazione annuale) e le schede di budget con cui vengono esplicitati, per singola struttura, gli obiettivi assegnati e i relativi indicatori. La logica seguita è di tipo drill down, ovvero attraverso un’articolazione “a cascata” che parte dal generale e scende via via al particolare con approfondimenti sui fenomeni sottostanti. Piano delle Performance Aziendali Documento delle Direttive Budget Annuale Macro-aree da presidiare da parte della direzione aziendale Dimensioni omogenee di performance Indicatore Piano Strategico 2013-2015 Documento approvato con deliberazione n. 93 del 27.02.2013 Pagina 14 di 14