i falsi miti del dimagrimento facile

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i falsi miti del dimagrimento facile
I FALSI MITI DEL
DIMAGRIMENTO FACILE
dr.ssa Adelaide Potenza
Servizio Dietologia e Nutrizione Artificiale
IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo
Nell’evoluzione della nostra specie
specie, in risposta alle esigenze
di sopravvivenza, si è selezionato un assetto genetico
“risparmiatore”,
risparmiatore , predisposto all
all’accumulo
accumulo energetico
piuttosto che al dispendio
Quello che però prima era un fattore protettivo
Oggi rappresenta un fattore di rischio
Tutte le comorbidità dell’obesità contribuiscono a
•Ridurre l’aspettativa
l aspettativa di vita
•Peggiorarne la qualità
•aumentare
aumentare la spesa sanitaria
2,5 milioni di anni
anni 50
H.sapiens
H.H.erec
H
ctus
H.abiilis
.A.robu
ustus
A.afric
canus
Il razionale per il trattamento dell’obesità è costituito dalla
dimostrazione che un calo ponderale anche modesto
( 5-10% del peso iniziale) comporta una riduzione del rischio di
comparsa di eventi morbosi, quali l’ipertensione, le dislipidemie,
il diabete,, con conseguente
g
riduzione del rischio di mortalità ad esso
associato.
Rossner S. “Factors determinig the long-term outcome of obesity treatment”.
In:BjorntorpP, Brohoff BN (eds) Obesity. J.B.Lippincott Co, New York, 1992,
712-719
Benefici di una riduzione di peso del 10% nei soggetti obesi
Miglioramento del controllo glicemico nei soggetti obesi con diabete tipo 2
Riduzione significativa della pressione arteriosa e prevenzione nei soggetti
a rischio
Aumento del colesterolo HDL e miglioramento del rapporto tra LDL e HDL
Riduzione dell’ipertrofia ventricolare sinistra
p
g
Riduzione dell’ipertrigliceridemia
Riduzione della frequenza delle apnee ostruttive notturne
Miglioramento significativo della respirazione
Diminuzione sensibile del rischio operatorio, della degenza ospedaliera e
delle complicanze
La complessità di questa patologia richiede il coinvolgimento
di molteplici professionalità
Endocrinologod
i l
i
internista
i
•Escludere eventuali cause endocrine dell’obesità( rare)
•valutazione metabolica (livello di tolleranza glucidica,assetto lipidico)
•Valutazione delle funzioni cardiocircolatoria e respiratoria
Dietologo
Psicologo - Psichiatra
Obiettivo comune
Trattare l’eccesso ponderale
Risolverne le complicanze in maniera duratura
Bombardamenti della Diet Industry
•In Italia ad oggi non ci sono studi per valutare il
fenomeno dei trattamenti dimagranti fraudolenti e
dannosi
•Non ci sono dati economici sul costo che la
popolazione sostiene per pagare la diet industry
•Non ci sono analisi o prese di posizione ufficiali
per combattere e contrastare questo fenomeno
“d
“degradante”
d
”
Le Ligio 99
definizione dell’Industria della Dieta:
Industria della Dieta è un termine usato nel Nord-America
che si riferisce al ricchissimo mercato per la produzione di
prodotti,
d tti strumenti,
t
ti strategie,
t t i programmii e qualsiasi
l i i altro
lt
mezzo che possa essere impiegato per la perdita di peso,
indipendentemente dal rapporto costo-beneficio che si riflette
sul consumatore. Ha lo scopo di permettere un facile
guadagno sfruttando il bisogno dei soggetti che vogliono o
devono p
perdere p
peso, la loro intenzionalità, la loro mancanza
di consapevolezza e di preparazione necessaria ad affrontare
la difficile condizione di essere in Sovrappeso, spesso
sostenuta da un ambiente tossico e da condizioni genetiche
predisponenti. Il mercato è aperto in particolare modo alle
ciarlatanerie, alle stupidità, alle frodi, ai falsi ideologici e
alle mistificazioni.
mistificazioni
Entrate annuali dell’Industria della Dieta
in Italia non abbiamo stime sulle entrate annuali di questa
attività commerciale.
In Usa,
Usa secondo alcune stime,
stime le entrate annuali nella
promozione delle diete e dei prodotti dietetici si aggira su 30
bilioni di dollari (Marketdata Enterprises, 1990)
-Programmi e centri dietetici, programmi di perdita di peso
individuali e di gruppo, diet camps, cibi preparati, farmaci,
libri per la perdita di peso, professionisti coinvolti nel
trattamento dell'obesità: 8 bilioni di dollari.
-Club commerciali e residenziali specializzati nel dimagrimento:
8 bilioni di dollari.
- Prodotti dietetici e light: 14 bilioni di dollari.
Strategie dell’Industria della Dieta
numerose strategie commerciali per promuovere i prodotti
- Enfatizza che il programma di perdita di peso è facile da
seguire e comporterà enormi benefici a livello fisico,
fisico psicologico
ed interpersonale.
- Fa pubblicità che garantisce la perdita di peso facile, senza
sforzi e permanente.
permanente
- Afferma che la perdita di peso è ottenuta senza fare una dieta
restrittiva ed esercizio fisico.
- Utilizza termini come: miracoloso,
miracoloso esclusivo,
esclusivo segreto,
segreto unico,
unico
recente, scoperta.
- Fa riferimento alla cellulite.
- Riporta fotografie relative a "prima"
prima e "dopo"
dopo .
- Porta testimonianze di "clienti soddisfatti", che sono spesso
pagati.
- Riferisce studi senza le referenze complete di riviste
scientifiche accreditate.
•Crea
Crea e perpetua paure, pregiudizi e
stereotipi.
•Descrive le persone obese
non attraenti, asessuali,
deboli pigre,
deboli,
pigre golose e malate
malate.
•Considera la perdita di peso e la magrezza
mezzi per raggiungere virtù, salute e successo.
•Considera il fallimento della dieta un segno di
scarsa forza di volontà
volontà, di determinazione e di
mancanza di valore morale.
tipo di messaggio dell’Industria
dell Industria della Dieta
stereotipato
p
•strumenti diagnostici sofisticati
• sostanze miracolose,
miracolose saune,
saune
•stimolatori elettronici
•apparecchi
appa ecchi di qualsiasi genere
gene e che implicano
movimenti passivi
• quasi mai riferite le credenziali cliniche
•specifico curriculum
•una supervisione clinica con professionista laureato
in Medicina con una specializzazione attinente.
attinente
Caratteristiche della Diet Industry
y
• il contenuto del programma dimagrante non è
“volutamente”
volutamente descritto in modo chiaro.
chiaro
•la dieta proposta è spesso inferiore a 1000 Calorie/die
•senza alcuna supervisione clinica
•spesso sono utilizzati farmaci non appartenenti alla
categoria delle specialità medicinali registrate dal
Ministero della Sanità.
Sanità
(spesso diuretici, spirulina, ormoni tiroidei, amfetamine,
gonadotropina corionica, dinitrofenolo,
erbe di qualsiasi genere, supplementi di aminoacidi)
Metodi p
per reperire
p
ip
prodotti
•propagandare i prodotti per televisione o attraverso i
giornali.
i
li
•vendita cosiddetta "piramidale" dove il produttore si
serve di una catena di liberi venditori (p
(porta a porta)
p
)
•negli alberghi con riunioni di gruppo in assenza di una
supervisione clinica
•per posta.
posta
•È tipica la richiesta di denaro in anticipo senza
garanzia di restituzione.
g
Categorie e cronologia delle frodi e
dei trattamenti dannosi
almeno tre tipi di frode (Ligio 99):
•frode pericolosa in cui il pericolo è legato a preparazioni
farmaceutiche magistrali contenenti un cocktail di farmaci e
propagandate
d t come erbe
b o omeopatia;
ti
•falso ideologico in cui i prodotti sono di per sé utili, ma per
amplificare la vendita il marketing usa messaggi pubblicitari che
ne alimentano l'uso scorretto;
•mistificazione in cui sono consigliati sistemi inutili e innocui, ma
suggeriti facendo uso della mistificazione come per es. le alghe, il
cerotto,
ce
otto, infusi vari,
va i, ecc.
….Le frodi nel campo del trattamento dell’obesità sono iniziate già nel 1800 e
continuano
ti
senza interruzione
i t
i
fino
fi aii giorni
i i nostri.
t i IIn genere le
l diete
di t proposte
t sono
costantemente povere di carboidrati ed iperproteiche.
Cronologia delle frodi
1864: La dieta povera di carboidrati descritta da Banting rimane
ancora q
quella p
più p
popolare
p
1893: Dosi farmacologiche di estratti di tiroide che distruggono la
massa magra
1920: La dieta di Hollywood (melba toast e succo di frutta)
1933: Nitrofenolo, azione lassativa, sconsigliato nel 1935 dalla Am.
Medical Ass.
1938: Introduzione della prima amfetamina
1940: Uso della digitale ad alte dosi per l'effetto nausea
1946: La "pillola arcobaleno" (cocktail di farmaci)
1978 La
1978:
L di
dieta
t Scarsdale
S
d l
1979: Quattro milioni di americani hanno usato le proteine liquide
1980: Entrano sul mercato in Italia le capsule che
contengono cocktail di farmaci
1981: La dieta di Beverly Hills (enormi quantità di frutta
che determinano diarrea))
1983: Herbalife Slim (contiene erbe tossiche: il
mandrake e il pokeroot) è condannata dalla Food and
Drug Administration
1990: Compaiono in Italia il cerotto, le alghe, ecc.
1993: Le erbe cinesi, responsabili di grave insufficienza
renale
1998: Internet è ormai popolata di frodi e di
suggerimenti dimagranti potenzialmente dannosi
rischi p
per la salute specificamente
p f
associati all'uso di
diete iperproteiche e ipoglucidiche che includono:
- Decremento di peso iniziale rapido dovuto a
di id
disidratazione
i
severa e a perdita
di significativa
i ifi i di
massa magra
- Abbassamento eccessivo del metabolismo a riposo
- Colelitiasi, danni renali, deplezione di calcio,
aumento colesterolemia e trigliceridemia
g
((aumento del
rischio cardiovascolare)
- Depressione del tono dell'umore, comparsa di binge
eating
ti
- Scarso mantenimento del peso perduto a lungo
termine
Fabbisogno
g
p
proteico e apporto
pp
energetico
g
- più elevata è la quantità di energia introdotta, più bassa è
la quantità di proteine necessaria per raggiungere l’equilibrio
l equilibrio
del bilancio azotato
- per ogni caloria in più fornita dalla dieta la ritenzione di
azoto di 1-2
1 2 mg
-la somministrazione di 100 g di CHO/die, in soggetti a digiuno
in cui l’escrezione di N è inizialmente elevata, riduce la perdita
di azoto
t del
d l 40%
Shils ME, Olson JA, Shike M: Modern Nutrition in Health and Disease.
8 h Edition.
8th
Edi i
Lea
L &F
Fabiger
bi
, Philadelphia,
Phil d l hi 1994
Fabbisogno proteico nel soggetto
obeso in trattamento dietetico (1)
Protein intakes at the level of recommended dietary allowance
are not compatible with nitrogen equilibrium when energy
intake is severely restricted
Hoffer LJ, Bistrian BR, Young VR, Blackburn GL, et al:
Metabolic effects of very low calorie weight reduction diets: J
Clin Invest 1984, 73 (3) 750-8;
Metabolic effects of carbohydrate in low-calorie diets:
Metabolism 1984,, 33 (9)
( ) 820-5
Fabbisogno proteico nel soggetto obeso
i trattamento
in
t tt
t dietetico
di t ti (2)
- the higher flux of FFA released during lipolysis more closely
approximates the protein-sparing condition that exists when
exogenous fuel is consumed
- obese individuals have a degree of insulin resistance and
therefore secrete more insulin than normal that produce a more
efficient recycling of body proteins
Forbes GB: Lean body mass – body fat interrelationships in
humans. Nutr Rev 1987,, 45,, 225-231;;
Loss of body nitrogen on fasting. Am J Clin Nutr 1979, 32, 8,
1570-4
Fabbisogno proteico nel soggetto obeso
i trattamento dietetico
in
di
i
(3)
… in definitiva:
1. E’ necessario che l’introito proteico rispetti il bilancio
azotato.
2 Per rispettare un adeguato turnover proteico si calcola
2.
che sia necessario mantenere anche nella dieta
l’ammontare proteico utile per un soggetto normale: circa
0 8 1 gr di proteine
0.8-1
t i
per k
kg di peso.
Bosello O, Mandragona R: Razionale e tattica della
restrizione calorica. In : O. Bosello: Obesità.
Ed. Kurtis, Milano 1998, pag. 635-644
Anche nel soggetto
gg
obeso in trattamento dietetico,,
diete iperproteiche sono quelle che assicurano
> 1 g di proteine pro die per Kg IBW
Razionale dell’uso delle diete iperproteiche
p p
((1))
protezione della massa muscolare grazie all’apporto proteico
(riduzione dei livelli di insulinemia e stimolo alla chetogenesi che
inibirebbe la proteolisi muscolare)
In realtà:
- gli aminoacidi sono anch’essi in grado di stimolare una
risposta insulinica
- l’insulina
l’i
li
inibisce
i ibi
la
l proteolisi
t li i riducendo
id
d l’attività
l’ tti ità del
d l sistema
i t
ubiquitina-proteasoma
- il PSMF integrato con CHO (anche in piccole quantità: 40 g) dà lo
stesso risparmio azotato
Razionale dell’uso delle diete iperproteiche (2)
l’assunzione di CHO provoca un aumento di produzione di
insulina in grado di facilitare il deposito di E, sotto forma di
grasso
In realtà:
- la tolleranza ai CHO migliora
g
al crescere della q
quota di energia
g
assicurata da CHO
- sono invece le diete ricche in grassi saturi a produrre un
aumento dell’insulino-resistenza
dell insulino resistenza
Prillo M, Riccardi G: Il trattamento dietetico del paziente diabetico
obeso In : O
obeso.
O. Bosello: Obesità
Obesità.
Ed. Kurtis, Milano 1998, pag. 659-667; Riccardi G, Rivellese AA:
Dietary treatment of the metabolic
syndrome.
d
B
Br J N
Nutr
t 2000,
2000 83,
83 suppll 1,
1 s143-8
143 8
Razionale dell
dell’uso
uso delle diete iperproteiche (3)
lle proteine
i facilitano
f ili
la
l produzione
d i
di glucagone
l
e lla sua conseguente
azione lipolitica
In realtà:
- le diete iperproteiche non si sono dimostrate in grado di
modificare il rapporto insulina/glucagone
- la modesta q
quota di CHO comunque
q somministrata e g
gli stessi
aminoacidi sono in grado di produrre comunque una risposta
insulinica e di ridurre drasticamente l’azione lipolitica del glucagone
Cheuvront SN: The zone diet and athletic performance. Sports Med
1999, 27, 4, 213-28; Jarvis M etal: The acute 1-week effects of the
Zone diet on body composition,
composition blood lipid levels
levels, and performance in
recreational endurance athletes. J Strength Cond Res 2002, 16, 50, 57
Razionale dell’uso delle diete iperproteiche (4)
sfruttare ll’anoressia
anoressia conseguente alla chetogenesi
In realtà:
- l’anoressia da chetogenesi non è mai stata chiaramente
di
dimostrata
t t
- anche le proteine hanno un’azione antichetogenetica
seppur in minor misura rispetto ai CHO
Shils ME, Olson JA, Shike M: Modern Nutrition in Health
and Disease. 8th Edition. Lea & Fabiger
g ,
Philadelphia, 1994, p. 944-5
Le diete iperproteiche, nel trattamento dell’obesità:
- sono un sostanziale fallimento (perdita di peso e massa magra
sovrapponibile)
- sono legate
g
p
più alle dinamiche della Diet Industry
y che,, in
mancanza di idee, ricicla vecchie ipotesi di lavoro
-hanno presupposti scientifici deboli
- rappresentano un rischio per il paziente (sovraccarico renale
ed epatico, acidosi metabolica)
- non insegnano nulla
IL TEST PORTA AD
UN ACQUISTO
ON-LINE DI
INTEGRATORI
ALIMENTARI
INTERNET
STORES
Argomenti ricorrenti:
Obesità nei bambini
Grasso addominale
Abitudini alimentari
Sonno e obesità
A i i à fi
Attività
fisica
i
Statistiche
Farmaci
Numero di p
pubblicità in TV viste da bambini
in USA
40.000 per anno
Henry J
J. Kaiser Family Foundation
Foundation. The Role of Media
in Childhood Obesity, Issue Report, February 2004
ARTICOLI SULL’OBESITA’: FREQUENZA
ARTICOLI SULL’ANORESSIA: FREQUENZA
NUMERO DI ARTICOLI PER MESE
MESE: OBESITA’
ROTAZIONE ALIMENTARE
Gli alti e bassi calorici che stimolano il metabolismo
Il tipo di alimentazione che vi proponiamo in quest’articolo non
comporta una dieta super-rigorosa e nemmeno delle infinite
sessioni d’aerobica
d aerobica, ma prevede un abbondante consumo di cibo
per parecchi giorni. Questa tecnica nutrizionale a zig zag - o a
rotazione - vi permetterà non solo di soddisfare il palato e di
migliorare
i li
la
l vostra
t immagine
i
i allo
ll specchio,
hi ma anche
h di ridurre
id
il
peso corporeo in modo permanente
IL DIMAGRIMENTO LOCALIZZATO, SOGNO O REALTÀ?
INTEGRATORI
Al
Alcuni
i integratori
i t
t i danno
d
un notevole
t
l aiuto
i t
in un programma finalizzato al
dimagrimento. Ce ne sono di varie
categorie, ognuno dei quali con una
finzione specifica:
Termogenici (Dimagrel - Adipo Burner).
Attivano il metabolismo facendo consumare
più calorie anche a riposo.
Lipobloccanti
p
((Lipo
p Bloker).
) Limitano
l'assorbimento dei grassi.
Glucobloccanti (Gluco BloK). Limitano
ll'assorbimento
assorbimento dei carboidrati.
carboidrati
Pasti sostitutivi ipocalorici (Nutra Power).
Sostituiscono il pranzo o la cena
apportando solo 200 calorie.
calorie
INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: SUPER
INTENSIVO
INTEGRATORI PER
TRATTAMENTO: MODERATO
PRODOTT
O
QUANTO
QUANDO
DIMAGRE
L
4 capsule
2
mattino,
1 pranzo,
1 cena
INTEGRATORI PER TRATTAMENTO:
TRATTAMENTO
RINFORZATO
PRODOTTO
QUANTO
QUANDO
DIMAGREL
4 capsule
2 mattino, 1
pranzo, 1
cena
LIPO
BLOCKER
4 capsule
2 pranzo, 2
cena
GLUCO
BLOCK
4 capsule
2 pranzo, 2
cena
PASTO
SOSTITUTIV
O
1 busta
cena
INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: INTENSIVO
PRODOTTO
QUANTO
QUANDO
PRODOTT
O
QUANTO
QUANDO
DIMAGREL
4 capsule
DIMAGREL
4 capsule
2 mattino,
1 pranzo,
1 cena
2 mattino, 1
pranzo, 1
cena
LIPO
BLOCKER
4 capsule
2 pranzo, 2
cena
LIPO
BLOCKER
p
4 capsule
pranzo,,
2p
2 cena
GLUCO BLOCK
4 capsule
2 pranzo, 2
cena
Dimagrire con la Luna e altre
stravaganze...
t
nell'applicare una sorta di digiuno ad ogni cambio
di ffase lunare, ingerendo
g
solo sostanze liquide
(thé, tisane o succhi di frutta) da attuare nelle 24
ore successive al cambio di fase. Il principio su cui
si basa questa dieta é che la Luna,
una, essendo in
grado di muovere i liquidi del pianeta tramite le
maree, possa fare lo stesso con il nostro corpo il
quale è costituito per il 70% di acqua.
acqua
7 CHILI IN 7 GIORNI? un film già visto
Meccanismi di azione delle erbe dimagranti
Fondamentalmente i meccanismi delle erbe
utili per dimagrire sono tre:
1) - Riduzione dell'assorbimento
2) - Attivazione del metabolismo
3) - Drenaggio - Diuresi
Il metodo Albanesi
Dimagrisci e rinasci in 10 lezioni
II edizione
La
regime alimentare (Pritikin® Eating Plan) adatto per
contrastare le patologie cardiovascolari, identificando
grassi la ffonte principale
p
p
del rischio
nei g
cardiovascolare. I grassi sono fortemente ridotti
(intorno al 4%), mentre le proteine (20%) sono per lo più
di origine vegetale.
no calo ponderale quantificato
la riduzione del colesterolo LDL (23%), trigliceridi
(33%), della proteina C reattiva (PCR) nelle donne (45%)
e dell'insulina
d ll'i
li
(46%)
( 6%) negli
li uomini
i i
Ripartizione errata dei macronutrienti –
carboidrati (76%), grassi (solo il 4% omega-3 e omega-6)
proteine
t i (20%),
(20%) ma lla fonte
f t quasii esclusivamente
l i
t
vegetale induce notevoli carenze Demonizza alcuni
alimenti
dieta Pritikin
Copyright by THEA 2006
ZUCCHERI AI MINIMI TERMINI
Le diete che riducono drasticamente gli
alimenti del tipo pane, pasta, riso,
patate, frutta ed ortaggi (principali fonti
di carboidrati) si basano sul
presupposto che è impossibile
trasformare i grassi alimentari in grassi
di deposito
d
it senza la
l presenza di
carboidrati.
Oltre ad uno stato di acidosi, le diete a
bassissimo contenuto di carboidrati
possono dare: nausea, affaticamento
ed aumento dei livelli di acido urico nel
sangue con rischio di gotta e di
sangue,
calcolosi renale.
DIETA ATKINS
(Proteine= 24%, Carboidrati= 14%,
Lipidi =62%)
Li i drasticamente
Limita
d
i
gli
li alimenti
li
i che
h
contengono glucidi, sia semplici che
complessi (zuccheri, pasta, pane, riso,
l
legumi,
i patate),
t t ) mentre
t viene
i
data
d t via
i
libera a proteine e grassi (carni, uova,
pesce, formaggi, alcool, caffè, tè).
Sono esclusi anche tutti i legumi verdi
(es. piselli, fave).
Questa dieta è assolutamente
sbilanciata e molto ricca di grassi che
forniscono circa il 70% delle calorie.
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETA PUNTI o DIETA
DELL’ASTRONAUTA
(P
(Proteine=
i
25%,
25% Carboidrati=
C b id i 30%,
30%
Lipidi=45%)
E' una variante della dieta Atkins e
rappresenta una forma di
grossolana volgarizzazione delle
diete ipoglicidiche,
p g
, proposte
p p
da oltre
40 anni per il trattamento
dell’obesità. Mentre i formaggi
grassi salsicce e burro possono
grassi,
essere assunti liberamente, patate
e frutta sono fortemente limitati.
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
- i cibi
ibi ricchi
i hi in
i proteine
t i e grassii
hanno punteggio più basso:
- carni, salumi e condimenti 0 pti
- una p
porzione di fformaggio
gg o uova 1
pto
- mezza mela o una fetta di pancarrè
10 pti
- una porzione di cannelloni 15 pti
fino a 60 pti non si ingrassa, da 40 a
60 si dimagrisce
DIETE IPERPROTEICHE
DIETA SCARSDALE
(Proteine= 36%, Carboidrati= 38%,
Lipidi =26%)
Dura due settimane. Vengono
concessi alcuni alimenti a volontà,
ma sono fortemente limitate le
scelte: in particolare sono aboliti i
primi
p
imi piatti ed è molto ridotto
idotto il
pane.
Seppure la restrizione dei
carboidrati sia meno marcata
rispetto alle altre due diete
precedenti, si tratta di un regime
sbilanciato iperproteico e carente di
sbilanciato,
vitamine (B1, B6 e Bl2) oltre che di
calcio, ferro e magnesio.
CO C S O
CONCLUSIONI:
NON
O
RACCOMANDABILE
- mira a far perdere peso rapidamente a
soggetti
tti cardiopatici
di
ti i candidati
did ti ad
d un
intervento, quindi in una situazione
d’emergenza
- da p
praticare solo p
per due settimane ed
eventuale ripresa dopo
adeguato periodo di pausa
VEGAN
La dieta vegetariana stretta o
VEGAN (abolizione di qualsiasi cibo
di origine animale), se prolungata
nel tempo, può indurre la carenza
di importanti
i
t ti nutrienti
t i ti
indispensabili per il completo
benessere, quali ad esempio il ferro,
lo zinco, il calcio, la vitamina B12.
Particolarmente a rischio nelle diete
vegetariane
g
strette risultano i
bambini, le gestanti, le donne in
allattamento, gli anziani, gli
sportivi. Alcuni sono morti.
Al contrario le diete vegetariane
meno rigide (dieta latteovegetariana dieta ovo
vegetariana,
ovo-latteolatteo
vegetariana) presentano possibilità
molto maggiore di copertura dei
bi
bisogni
i nutritivi.
t iti i
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETE SENZA VARIETA'
DIETA DISSOCIATA
(Proteine= 27%, Carboidrati= 23%,
Lipidi=50%)
Per 6 giorni alla settimana si
mangia, ogni giorno, un unico tipo
di alimento, a volontà, scelto fra
latticini verdure
latticini,
verdure, frutta
frutta, uova
uova, carni
e pesci. La domenica, invece il
regime e' libero.
N ammette i dolci
Non
d l i e l'acool.
l'
l
Obbliga a mangiare il formaggio
senza pane, il vino con i legumi e
l'acqua con la carne.
La sua efficacia dipende dal fatto e
che sono esclusi alcool e dolci.
Comunque e' una dieta chiaramente
non fisiologica, poichè fornisce si' i
vari nutrienti,
nutrienti ma non in una
giornata bensì nell’arco della
settimana!
DIETA di SHELTON
E' una variante
i t d
della
ll precedente.
d t
Vi e' il divieto di mescolare proteine,
carboidrati, lipidi.
Sono presenti carenze vitaminiche
multiple e di calcio.
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
POMPELMO E UOVA
(P t i
(Proteine=
49%,
49% Carboidrati=
C b id ti 15%,
15%
Lipidi=36%)
La cura dura solo 15 giorni che però
possono essere più che sufficienti
per compromettere la salute.
Sono previste 24 uova alla
settimana oltre che abbondanti
quantità di carne. Mancano i
carboidrati
ca
boid ati e gli oli vegetali mentre
ment e
è ricca di grassi e povera di calcio.
DIETA SETTIMANALE
Si mangia una sola cosa al giorno
per più pasti. 250 grammi di riso il
primo giorno i 4 pasti. 500 grammi
di carne arrosto o alla griglia in
secondo giorno.
giorno
La perdita di chili è data dalla
mancanza dell'appetito per la
monotonia.
t i
E' dannosa a breve termine ed il
peso ritorna quando si finisce di
seguirla.
DIETA DEL MINESTRONE
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETA DELLA FRUTTA
DIETA DI BEVERLY HILLS
(
(Proteine=
i
5%,
5 Carboidrati=
b id i 95%,
5
Lipidi=0%)
E’ basata solo sulla frutta, da mangiare
i grande
in
d quantità.
tità E' quindi
i di una dieta
di t
sbilanciata, carente di calcio, zinco,
ferro, fosforo, magnesio, niacina,
vitamina B2 c vitamina B12.
B12
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETA DI HOLLYWOOD
Assunzione esclusiva di noci, uva e
frutti esotici. si aggiunge qualche volta
un po'' di cereali.
li Q
Questa di
dieta è
sconsigliabile perchè squilibrata nel
senso che prevede poche proteine e
t
troppi
i carboidrati.
b id ti
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETE NATURISTE
Utilizzano solo
Utili
l cibi
ibi integri
i t i e non
trattati con prodotti chimici.
Cercano di non cuocere le verdure
(neanche i carciofi).
Si afferma che noci, mandorle,
noccioline e p
pinoli contengono
g
proteine che costituiscono una
valida alternativa ai cibi proteici di
derivazione animale
(NON E’ VERO).
Riguardo alla fragola ci dicono che:
le eventuali reazioni allergiche sono
da interpretare come crisi dovute
alla energica
g
espulsione
p
di
sostanze tossiche! (NON E’ VERO).
DIETE NON EDUCATIVE
DIETA WEIGHT WATCHERS
Costosa e non educativa
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
PASTI SOSTITUTIVI (liquidi,
( q
,
barrette)
Consentono riduzioni ponderali a
breve termine.
termine
CONCLUSIONI: NON EDUCATIVA
NEW ENTRY
DIETA DELL’ETA’ DELLA PIETRA
Nuova moda USA: mangiamo come
40.000 anni fa !
Comprende frutta
frutta, verdura
verdura, carni
magre, pesce, legumi, noci
Esclusione di pane, pasta, cereali,
olio di oliva,
oliva latte e derivati
derivati,
zucchero.
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
DIETA della Clinica MAYO
N h
Non
ha nulla
ll a che
h ffare con il
celebre ospedale Mayo Clinic di
New York.
Carente di calcio (latte e formaggi
sono severamente proibiti), risulta
iperproteica
p p
e monotona.
CONCLUSIONI: NON
RACCOMANDABILE
Perché i soggetti obesi continuano ad usare
trattamenti dimagranti fraudolenti e dannosi?
obiettivi di perdita di peso: pazienti obesi desiderano perdere
dal 20 al 30% del loro peso corporeo iniziale
Foster e collaboratori 1997
obiettivo
60 donne obese p
prima del trattamento
“ peso corporeo da sogno”,
“peso corporeo felice”,
“peso
peso corporeo accettabile
accettabile”
“peso corporeo deludente”.
L’obiettivo medio di calo ponderale era del 32%;
un dimagrimento di 17 kg era considerato deludente
Obiettivo non apprezzato
società maniaca per la magrezza
e che instilla negli individui l’idea perversa
p è modificabile
f
che la fforma del corpo
con un po’ di buona volontà.
obiettivi generalmente associati alla perdita di peso corporeo
(Cooper e Fairburn
Fairburn, in press)
(1) modificare l’apparenza fisica;
(2) migliorare la fiducia in se stessi e il rispetto di sé;
(3) migliorare la salute.
Generalmente solo le donne anziane e gli uomini adulti
con complicanze mediche cercano di perdere peso per motivi di salute
(Dalle Grave, 2001).
Con una perdita di peso del 10%,
proposta generalmente dai programmi professionali di cura dell’obesità,
il paziente può raggiungere solo l’obiettivo di un miglioramento della salute,
ma non gli altri.
La Diet Industry
Promette
•calo 20-30%
•migliorare l’aspetto fisico
• la fiducia in se stessi
Obiettivo
Raggiunto!!!
I.D.3. Obiettivi
Gli obiettivi della TFOI …….
1 Diffusione dei lavori della IOTF in Italia
1.
2. Informazione sulla “Diet Industry” quale barriera per il
corretto trattamento dell’Obesità
dell Obesità
3. Coinvolgimento dei media per la correttezza dell’informazione
e per la
l lotta
l
alla
ll disinformazione
di i f
i
4. Coesione di tutte le forze scientifiche italiane interessate allo
studio e alla ricerca nel campo dell’Obesità
Componenti essenziali di un programma salutare di
perdita
dit di peso 1
Due recenti resoconti (WHO, 1997 e Clinical Guidelines on the
Identification, Evaluation and Treatment of Overweight and
Obesity in Adults: The Evidence Report, 1998) hanno fornito
delle linee g
guida dettagliate
g
su quali dovrebbe essere le
componenti essenziali di un programma di perdita di peso; in
sintesi queste si possono così riassumere:
- Valutazione
alutazione diagnostica multidimensionale (dete
(determinazione
minazione
del grado di sovrappeso e del livello di rischio per lo stato di
salute, valutazione psicologica)
- Numero ragionevole di calorie (non meno di 1200 Kcal per le
donne e di 1500 Kcal per gli uomini
- Contenuto proteico adeguato (10 - 15% delle calorie totali e
non inferiori alle raccomandazioni della RDA (da 45 a 65 gr per
un adulto)
- Limitazione del contenuto di grassi (30% o meno delle calorie)
- Adeguato
Ad
contenuto di carboidrati
b id i complessi
l
i (55
(55-60%
60% d
delle
ll
calorie dai carboidrati - non meno di 100 gr/die
Componenti essenziali di un programma salutare di perdita
di peso 2
- Introito dietetico vario e bilanciato ((tutti e cinque
q i gruppi
g pp alimentari))
- Attività fisica componente chiave (30 minuti la maggior parte dei
giorni della settimana)
- Sicurezza ed economicità (inclusione di cibi naturali, facilmente
disponibili a prezzi ragionevoli ed eventualmente di farmaci
riconosciuti sicuri ed efficaci a lungo termine regolarmente registrati e
venduti nelle farmacie)
- Modificazione dello stile di vita (permanente modificazione dello
stile di vita con tecniche comportamentali e moderata perdita di peso
-10%)
10%)
- Conduzione affidata ad un professionista specializzato
- Programma flessibile e di lunga durata (non meno di 6 mesi e con
un programma di mantenimento di almeno un anno)
I programmi proposti dall’Industria della Dieta non soddisfano la
maggior
gg
parte delle componenti ritenute essenziali dalla comunità
scientifica internazionale per curare l’obesità.
Grazie…
Grazie