i falsi miti del dimagrimento facile
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i falsi miti del dimagrimento facile
I FALSI MITI DEL DIMAGRIMENTO FACILE dr.ssa Adelaide Potenza Servizio Dietologia e Nutrizione Artificiale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo Nell’evoluzione della nostra specie specie, in risposta alle esigenze di sopravvivenza, si è selezionato un assetto genetico “risparmiatore”, risparmiatore , predisposto all all’accumulo accumulo energetico piuttosto che al dispendio Quello che però prima era un fattore protettivo Oggi rappresenta un fattore di rischio Tutte le comorbidità dell’obesità contribuiscono a •Ridurre l’aspettativa l aspettativa di vita •Peggiorarne la qualità •aumentare aumentare la spesa sanitaria 2,5 milioni di anni anni 50 H.sapiens H.H.erec H ctus H.abiilis .A.robu ustus A.afric canus Il razionale per il trattamento dell’obesità è costituito dalla dimostrazione che un calo ponderale anche modesto ( 5-10% del peso iniziale) comporta una riduzione del rischio di comparsa di eventi morbosi, quali l’ipertensione, le dislipidemie, il diabete,, con conseguente g riduzione del rischio di mortalità ad esso associato. Rossner S. “Factors determinig the long-term outcome of obesity treatment”. In:BjorntorpP, Brohoff BN (eds) Obesity. J.B.Lippincott Co, New York, 1992, 712-719 Benefici di una riduzione di peso del 10% nei soggetti obesi Miglioramento del controllo glicemico nei soggetti obesi con diabete tipo 2 Riduzione significativa della pressione arteriosa e prevenzione nei soggetti a rischio Aumento del colesterolo HDL e miglioramento del rapporto tra LDL e HDL Riduzione dell’ipertrofia ventricolare sinistra p g Riduzione dell’ipertrigliceridemia Riduzione della frequenza delle apnee ostruttive notturne Miglioramento significativo della respirazione Diminuzione sensibile del rischio operatorio, della degenza ospedaliera e delle complicanze La complessità di questa patologia richiede il coinvolgimento di molteplici professionalità Endocrinologod i l i internista i •Escludere eventuali cause endocrine dell’obesità( rare) •valutazione metabolica (livello di tolleranza glucidica,assetto lipidico) •Valutazione delle funzioni cardiocircolatoria e respiratoria Dietologo Psicologo - Psichiatra Obiettivo comune Trattare l’eccesso ponderale Risolverne le complicanze in maniera duratura Bombardamenti della Diet Industry •In Italia ad oggi non ci sono studi per valutare il fenomeno dei trattamenti dimagranti fraudolenti e dannosi •Non ci sono dati economici sul costo che la popolazione sostiene per pagare la diet industry •Non ci sono analisi o prese di posizione ufficiali per combattere e contrastare questo fenomeno “d “degradante” d ” Le Ligio 99 definizione dell’Industria della Dieta: Industria della Dieta è un termine usato nel Nord-America che si riferisce al ricchissimo mercato per la produzione di prodotti, d tti strumenti, t ti strategie, t t i programmii e qualsiasi l i i altro lt mezzo che possa essere impiegato per la perdita di peso, indipendentemente dal rapporto costo-beneficio che si riflette sul consumatore. Ha lo scopo di permettere un facile guadagno sfruttando il bisogno dei soggetti che vogliono o devono p perdere p peso, la loro intenzionalità, la loro mancanza di consapevolezza e di preparazione necessaria ad affrontare la difficile condizione di essere in Sovrappeso, spesso sostenuta da un ambiente tossico e da condizioni genetiche predisponenti. Il mercato è aperto in particolare modo alle ciarlatanerie, alle stupidità, alle frodi, ai falsi ideologici e alle mistificazioni. mistificazioni Entrate annuali dell’Industria della Dieta in Italia non abbiamo stime sulle entrate annuali di questa attività commerciale. In Usa, Usa secondo alcune stime, stime le entrate annuali nella promozione delle diete e dei prodotti dietetici si aggira su 30 bilioni di dollari (Marketdata Enterprises, 1990) -Programmi e centri dietetici, programmi di perdita di peso individuali e di gruppo, diet camps, cibi preparati, farmaci, libri per la perdita di peso, professionisti coinvolti nel trattamento dell'obesità: 8 bilioni di dollari. -Club commerciali e residenziali specializzati nel dimagrimento: 8 bilioni di dollari. - Prodotti dietetici e light: 14 bilioni di dollari. Strategie dell’Industria della Dieta numerose strategie commerciali per promuovere i prodotti - Enfatizza che il programma di perdita di peso è facile da seguire e comporterà enormi benefici a livello fisico, fisico psicologico ed interpersonale. - Fa pubblicità che garantisce la perdita di peso facile, senza sforzi e permanente. permanente - Afferma che la perdita di peso è ottenuta senza fare una dieta restrittiva ed esercizio fisico. - Utilizza termini come: miracoloso, miracoloso esclusivo, esclusivo segreto, segreto unico, unico recente, scoperta. - Fa riferimento alla cellulite. - Riporta fotografie relative a "prima" prima e "dopo" dopo . - Porta testimonianze di "clienti soddisfatti", che sono spesso pagati. - Riferisce studi senza le referenze complete di riviste scientifiche accreditate. •Crea Crea e perpetua paure, pregiudizi e stereotipi. •Descrive le persone obese non attraenti, asessuali, deboli pigre, deboli, pigre golose e malate malate. •Considera la perdita di peso e la magrezza mezzi per raggiungere virtù, salute e successo. •Considera il fallimento della dieta un segno di scarsa forza di volontà volontà, di determinazione e di mancanza di valore morale. tipo di messaggio dell’Industria dell Industria della Dieta stereotipato p •strumenti diagnostici sofisticati • sostanze miracolose, miracolose saune, saune •stimolatori elettronici •apparecchi appa ecchi di qualsiasi genere gene e che implicano movimenti passivi • quasi mai riferite le credenziali cliniche •specifico curriculum •una supervisione clinica con professionista laureato in Medicina con una specializzazione attinente. attinente Caratteristiche della Diet Industry y • il contenuto del programma dimagrante non è “volutamente” volutamente descritto in modo chiaro. chiaro •la dieta proposta è spesso inferiore a 1000 Calorie/die •senza alcuna supervisione clinica •spesso sono utilizzati farmaci non appartenenti alla categoria delle specialità medicinali registrate dal Ministero della Sanità. Sanità (spesso diuretici, spirulina, ormoni tiroidei, amfetamine, gonadotropina corionica, dinitrofenolo, erbe di qualsiasi genere, supplementi di aminoacidi) Metodi p per reperire p ip prodotti •propagandare i prodotti per televisione o attraverso i giornali. i li •vendita cosiddetta "piramidale" dove il produttore si serve di una catena di liberi venditori (p (porta a porta) p ) •negli alberghi con riunioni di gruppo in assenza di una supervisione clinica •per posta. posta •È tipica la richiesta di denaro in anticipo senza garanzia di restituzione. g Categorie e cronologia delle frodi e dei trattamenti dannosi almeno tre tipi di frode (Ligio 99): •frode pericolosa in cui il pericolo è legato a preparazioni farmaceutiche magistrali contenenti un cocktail di farmaci e propagandate d t come erbe b o omeopatia; ti •falso ideologico in cui i prodotti sono di per sé utili, ma per amplificare la vendita il marketing usa messaggi pubblicitari che ne alimentano l'uso scorretto; •mistificazione in cui sono consigliati sistemi inutili e innocui, ma suggeriti facendo uso della mistificazione come per es. le alghe, il cerotto, ce otto, infusi vari, va i, ecc. ….Le frodi nel campo del trattamento dell’obesità sono iniziate già nel 1800 e continuano ti senza interruzione i t i fino fi aii giorni i i nostri. t i IIn genere le l diete di t proposte t sono costantemente povere di carboidrati ed iperproteiche. Cronologia delle frodi 1864: La dieta povera di carboidrati descritta da Banting rimane ancora q quella p più p popolare p 1893: Dosi farmacologiche di estratti di tiroide che distruggono la massa magra 1920: La dieta di Hollywood (melba toast e succo di frutta) 1933: Nitrofenolo, azione lassativa, sconsigliato nel 1935 dalla Am. Medical Ass. 1938: Introduzione della prima amfetamina 1940: Uso della digitale ad alte dosi per l'effetto nausea 1946: La "pillola arcobaleno" (cocktail di farmaci) 1978 La 1978: L di dieta t Scarsdale S d l 1979: Quattro milioni di americani hanno usato le proteine liquide 1980: Entrano sul mercato in Italia le capsule che contengono cocktail di farmaci 1981: La dieta di Beverly Hills (enormi quantità di frutta che determinano diarrea)) 1983: Herbalife Slim (contiene erbe tossiche: il mandrake e il pokeroot) è condannata dalla Food and Drug Administration 1990: Compaiono in Italia il cerotto, le alghe, ecc. 1993: Le erbe cinesi, responsabili di grave insufficienza renale 1998: Internet è ormai popolata di frodi e di suggerimenti dimagranti potenzialmente dannosi rischi p per la salute specificamente p f associati all'uso di diete iperproteiche e ipoglucidiche che includono: - Decremento di peso iniziale rapido dovuto a di id disidratazione i severa e a perdita di significativa i ifi i di massa magra - Abbassamento eccessivo del metabolismo a riposo - Colelitiasi, danni renali, deplezione di calcio, aumento colesterolemia e trigliceridemia g ((aumento del rischio cardiovascolare) - Depressione del tono dell'umore, comparsa di binge eating ti - Scarso mantenimento del peso perduto a lungo termine Fabbisogno g p proteico e apporto pp energetico g - più elevata è la quantità di energia introdotta, più bassa è la quantità di proteine necessaria per raggiungere l’equilibrio l equilibrio del bilancio azotato - per ogni caloria in più fornita dalla dieta la ritenzione di azoto di 1-2 1 2 mg -la somministrazione di 100 g di CHO/die, in soggetti a digiuno in cui l’escrezione di N è inizialmente elevata, riduce la perdita di azoto t del d l 40% Shils ME, Olson JA, Shike M: Modern Nutrition in Health and Disease. 8 h Edition. 8th Edi i Lea L &F Fabiger bi , Philadelphia, Phil d l hi 1994 Fabbisogno proteico nel soggetto obeso in trattamento dietetico (1) Protein intakes at the level of recommended dietary allowance are not compatible with nitrogen equilibrium when energy intake is severely restricted Hoffer LJ, Bistrian BR, Young VR, Blackburn GL, et al: Metabolic effects of very low calorie weight reduction diets: J Clin Invest 1984, 73 (3) 750-8; Metabolic effects of carbohydrate in low-calorie diets: Metabolism 1984,, 33 (9) ( ) 820-5 Fabbisogno proteico nel soggetto obeso i trattamento in t tt t dietetico di t ti (2) - the higher flux of FFA released during lipolysis more closely approximates the protein-sparing condition that exists when exogenous fuel is consumed - obese individuals have a degree of insulin resistance and therefore secrete more insulin than normal that produce a more efficient recycling of body proteins Forbes GB: Lean body mass – body fat interrelationships in humans. Nutr Rev 1987,, 45,, 225-231;; Loss of body nitrogen on fasting. Am J Clin Nutr 1979, 32, 8, 1570-4 Fabbisogno proteico nel soggetto obeso i trattamento dietetico in di i (3) … in definitiva: 1. E’ necessario che l’introito proteico rispetti il bilancio azotato. 2 Per rispettare un adeguato turnover proteico si calcola 2. che sia necessario mantenere anche nella dieta l’ammontare proteico utile per un soggetto normale: circa 0 8 1 gr di proteine 0.8-1 t i per k kg di peso. Bosello O, Mandragona R: Razionale e tattica della restrizione calorica. In : O. Bosello: Obesità. Ed. Kurtis, Milano 1998, pag. 635-644 Anche nel soggetto gg obeso in trattamento dietetico,, diete iperproteiche sono quelle che assicurano > 1 g di proteine pro die per Kg IBW Razionale dell’uso delle diete iperproteiche p p ((1)) protezione della massa muscolare grazie all’apporto proteico (riduzione dei livelli di insulinemia e stimolo alla chetogenesi che inibirebbe la proteolisi muscolare) In realtà: - gli aminoacidi sono anch’essi in grado di stimolare una risposta insulinica - l’insulina l’i li inibisce i ibi la l proteolisi t li i riducendo id d l’attività l’ tti ità del d l sistema i t ubiquitina-proteasoma - il PSMF integrato con CHO (anche in piccole quantità: 40 g) dà lo stesso risparmio azotato Razionale dell’uso delle diete iperproteiche (2) l’assunzione di CHO provoca un aumento di produzione di insulina in grado di facilitare il deposito di E, sotto forma di grasso In realtà: - la tolleranza ai CHO migliora g al crescere della q quota di energia g assicurata da CHO - sono invece le diete ricche in grassi saturi a produrre un aumento dell’insulino-resistenza dell insulino resistenza Prillo M, Riccardi G: Il trattamento dietetico del paziente diabetico obeso In : O obeso. O. Bosello: Obesità Obesità. Ed. Kurtis, Milano 1998, pag. 659-667; Riccardi G, Rivellese AA: Dietary treatment of the metabolic syndrome. d B Br J N Nutr t 2000, 2000 83, 83 suppll 1, 1 s143-8 143 8 Razionale dell dell’uso uso delle diete iperproteiche (3) lle proteine i facilitano f ili la l produzione d i di glucagone l e lla sua conseguente azione lipolitica In realtà: - le diete iperproteiche non si sono dimostrate in grado di modificare il rapporto insulina/glucagone - la modesta q quota di CHO comunque q somministrata e g gli stessi aminoacidi sono in grado di produrre comunque una risposta insulinica e di ridurre drasticamente l’azione lipolitica del glucagone Cheuvront SN: The zone diet and athletic performance. Sports Med 1999, 27, 4, 213-28; Jarvis M etal: The acute 1-week effects of the Zone diet on body composition, composition blood lipid levels levels, and performance in recreational endurance athletes. J Strength Cond Res 2002, 16, 50, 57 Razionale dell’uso delle diete iperproteiche (4) sfruttare ll’anoressia anoressia conseguente alla chetogenesi In realtà: - l’anoressia da chetogenesi non è mai stata chiaramente di dimostrata t t - anche le proteine hanno un’azione antichetogenetica seppur in minor misura rispetto ai CHO Shils ME, Olson JA, Shike M: Modern Nutrition in Health and Disease. 8th Edition. Lea & Fabiger g , Philadelphia, 1994, p. 944-5 Le diete iperproteiche, nel trattamento dell’obesità: - sono un sostanziale fallimento (perdita di peso e massa magra sovrapponibile) - sono legate g p più alle dinamiche della Diet Industry y che,, in mancanza di idee, ricicla vecchie ipotesi di lavoro -hanno presupposti scientifici deboli - rappresentano un rischio per il paziente (sovraccarico renale ed epatico, acidosi metabolica) - non insegnano nulla IL TEST PORTA AD UN ACQUISTO ON-LINE DI INTEGRATORI ALIMENTARI INTERNET STORES Argomenti ricorrenti: Obesità nei bambini Grasso addominale Abitudini alimentari Sonno e obesità A i i à fi Attività fisica i Statistiche Farmaci Numero di p pubblicità in TV viste da bambini in USA 40.000 per anno Henry J J. Kaiser Family Foundation Foundation. The Role of Media in Childhood Obesity, Issue Report, February 2004 ARTICOLI SULL’OBESITA’: FREQUENZA ARTICOLI SULL’ANORESSIA: FREQUENZA NUMERO DI ARTICOLI PER MESE MESE: OBESITA’ ROTAZIONE ALIMENTARE Gli alti e bassi calorici che stimolano il metabolismo Il tipo di alimentazione che vi proponiamo in quest’articolo non comporta una dieta super-rigorosa e nemmeno delle infinite sessioni d’aerobica d aerobica, ma prevede un abbondante consumo di cibo per parecchi giorni. Questa tecnica nutrizionale a zig zag - o a rotazione - vi permetterà non solo di soddisfare il palato e di migliorare i li la l vostra t immagine i i allo ll specchio, hi ma anche h di ridurre id il peso corporeo in modo permanente IL DIMAGRIMENTO LOCALIZZATO, SOGNO O REALTÀ? INTEGRATORI Al Alcuni i integratori i t t i danno d un notevole t l aiuto i t in un programma finalizzato al dimagrimento. Ce ne sono di varie categorie, ognuno dei quali con una finzione specifica: Termogenici (Dimagrel - Adipo Burner). Attivano il metabolismo facendo consumare più calorie anche a riposo. Lipobloccanti p ((Lipo p Bloker). ) Limitano l'assorbimento dei grassi. Glucobloccanti (Gluco BloK). Limitano ll'assorbimento assorbimento dei carboidrati. carboidrati Pasti sostitutivi ipocalorici (Nutra Power). Sostituiscono il pranzo o la cena apportando solo 200 calorie. calorie INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: SUPER INTENSIVO INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: MODERATO PRODOTT O QUANTO QUANDO DIMAGRE L 4 capsule 2 mattino, 1 pranzo, 1 cena INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: TRATTAMENTO RINFORZATO PRODOTTO QUANTO QUANDO DIMAGREL 4 capsule 2 mattino, 1 pranzo, 1 cena LIPO BLOCKER 4 capsule 2 pranzo, 2 cena GLUCO BLOCK 4 capsule 2 pranzo, 2 cena PASTO SOSTITUTIV O 1 busta cena INTEGRATORI PER TRATTAMENTO: INTENSIVO PRODOTTO QUANTO QUANDO PRODOTT O QUANTO QUANDO DIMAGREL 4 capsule DIMAGREL 4 capsule 2 mattino, 1 pranzo, 1 cena 2 mattino, 1 pranzo, 1 cena LIPO BLOCKER 4 capsule 2 pranzo, 2 cena LIPO BLOCKER p 4 capsule pranzo,, 2p 2 cena GLUCO BLOCK 4 capsule 2 pranzo, 2 cena Dimagrire con la Luna e altre stravaganze... t nell'applicare una sorta di digiuno ad ogni cambio di ffase lunare, ingerendo g solo sostanze liquide (thé, tisane o succhi di frutta) da attuare nelle 24 ore successive al cambio di fase. Il principio su cui si basa questa dieta é che la Luna, una, essendo in grado di muovere i liquidi del pianeta tramite le maree, possa fare lo stesso con il nostro corpo il quale è costituito per il 70% di acqua. acqua 7 CHILI IN 7 GIORNI? un film già visto Meccanismi di azione delle erbe dimagranti Fondamentalmente i meccanismi delle erbe utili per dimagrire sono tre: 1) - Riduzione dell'assorbimento 2) - Attivazione del metabolismo 3) - Drenaggio - Diuresi Il metodo Albanesi Dimagrisci e rinasci in 10 lezioni II edizione La regime alimentare (Pritikin® Eating Plan) adatto per contrastare le patologie cardiovascolari, identificando grassi la ffonte principale p p del rischio nei g cardiovascolare. I grassi sono fortemente ridotti (intorno al 4%), mentre le proteine (20%) sono per lo più di origine vegetale. no calo ponderale quantificato la riduzione del colesterolo LDL (23%), trigliceridi (33%), della proteina C reattiva (PCR) nelle donne (45%) e dell'insulina d ll'i li (46%) ( 6%) negli li uomini i i Ripartizione errata dei macronutrienti – carboidrati (76%), grassi (solo il 4% omega-3 e omega-6) proteine t i (20%), (20%) ma lla fonte f t quasii esclusivamente l i t vegetale induce notevoli carenze Demonizza alcuni alimenti dieta Pritikin Copyright by THEA 2006 ZUCCHERI AI MINIMI TERMINI Le diete che riducono drasticamente gli alimenti del tipo pane, pasta, riso, patate, frutta ed ortaggi (principali fonti di carboidrati) si basano sul presupposto che è impossibile trasformare i grassi alimentari in grassi di deposito d it senza la l presenza di carboidrati. Oltre ad uno stato di acidosi, le diete a bassissimo contenuto di carboidrati possono dare: nausea, affaticamento ed aumento dei livelli di acido urico nel sangue con rischio di gotta e di sangue, calcolosi renale. DIETA ATKINS (Proteine= 24%, Carboidrati= 14%, Lipidi =62%) Li i drasticamente Limita d i gli li alimenti li i che h contengono glucidi, sia semplici che complessi (zuccheri, pasta, pane, riso, l legumi, i patate), t t ) mentre t viene i data d t via i libera a proteine e grassi (carni, uova, pesce, formaggi, alcool, caffè, tè). Sono esclusi anche tutti i legumi verdi (es. piselli, fave). Questa dieta è assolutamente sbilanciata e molto ricca di grassi che forniscono circa il 70% delle calorie. CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETA PUNTI o DIETA DELL’ASTRONAUTA (P (Proteine= i 25%, 25% Carboidrati= C b id i 30%, 30% Lipidi=45%) E' una variante della dieta Atkins e rappresenta una forma di grossolana volgarizzazione delle diete ipoglicidiche, p g , proposte p p da oltre 40 anni per il trattamento dell’obesità. Mentre i formaggi grassi salsicce e burro possono grassi, essere assunti liberamente, patate e frutta sono fortemente limitati. CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE - i cibi ibi ricchi i hi in i proteine t i e grassii hanno punteggio più basso: - carni, salumi e condimenti 0 pti - una p porzione di fformaggio gg o uova 1 pto - mezza mela o una fetta di pancarrè 10 pti - una porzione di cannelloni 15 pti fino a 60 pti non si ingrassa, da 40 a 60 si dimagrisce DIETE IPERPROTEICHE DIETA SCARSDALE (Proteine= 36%, Carboidrati= 38%, Lipidi =26%) Dura due settimane. Vengono concessi alcuni alimenti a volontà, ma sono fortemente limitate le scelte: in particolare sono aboliti i primi p imi piatti ed è molto ridotto idotto il pane. Seppure la restrizione dei carboidrati sia meno marcata rispetto alle altre due diete precedenti, si tratta di un regime sbilanciato iperproteico e carente di sbilanciato, vitamine (B1, B6 e Bl2) oltre che di calcio, ferro e magnesio. CO C S O CONCLUSIONI: NON O RACCOMANDABILE - mira a far perdere peso rapidamente a soggetti tti cardiopatici di ti i candidati did ti ad d un intervento, quindi in una situazione d’emergenza - da p praticare solo p per due settimane ed eventuale ripresa dopo adeguato periodo di pausa VEGAN La dieta vegetariana stretta o VEGAN (abolizione di qualsiasi cibo di origine animale), se prolungata nel tempo, può indurre la carenza di importanti i t ti nutrienti t i ti indispensabili per il completo benessere, quali ad esempio il ferro, lo zinco, il calcio, la vitamina B12. Particolarmente a rischio nelle diete vegetariane g strette risultano i bambini, le gestanti, le donne in allattamento, gli anziani, gli sportivi. Alcuni sono morti. Al contrario le diete vegetariane meno rigide (dieta latteovegetariana dieta ovo vegetariana, ovo-latteolatteo vegetariana) presentano possibilità molto maggiore di copertura dei bi bisogni i nutritivi. t iti i CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETE SENZA VARIETA' DIETA DISSOCIATA (Proteine= 27%, Carboidrati= 23%, Lipidi=50%) Per 6 giorni alla settimana si mangia, ogni giorno, un unico tipo di alimento, a volontà, scelto fra latticini verdure latticini, verdure, frutta frutta, uova uova, carni e pesci. La domenica, invece il regime e' libero. N ammette i dolci Non d l i e l'acool. l' l Obbliga a mangiare il formaggio senza pane, il vino con i legumi e l'acqua con la carne. La sua efficacia dipende dal fatto e che sono esclusi alcool e dolci. Comunque e' una dieta chiaramente non fisiologica, poichè fornisce si' i vari nutrienti, nutrienti ma non in una giornata bensì nell’arco della settimana! DIETA di SHELTON E' una variante i t d della ll precedente. d t Vi e' il divieto di mescolare proteine, carboidrati, lipidi. Sono presenti carenze vitaminiche multiple e di calcio. CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE POMPELMO E UOVA (P t i (Proteine= 49%, 49% Carboidrati= C b id ti 15%, 15% Lipidi=36%) La cura dura solo 15 giorni che però possono essere più che sufficienti per compromettere la salute. Sono previste 24 uova alla settimana oltre che abbondanti quantità di carne. Mancano i carboidrati ca boid ati e gli oli vegetali mentre ment e è ricca di grassi e povera di calcio. DIETA SETTIMANALE Si mangia una sola cosa al giorno per più pasti. 250 grammi di riso il primo giorno i 4 pasti. 500 grammi di carne arrosto o alla griglia in secondo giorno. giorno La perdita di chili è data dalla mancanza dell'appetito per la monotonia. t i E' dannosa a breve termine ed il peso ritorna quando si finisce di seguirla. DIETA DEL MINESTRONE CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETA DELLA FRUTTA DIETA DI BEVERLY HILLS ( (Proteine= i 5%, 5 Carboidrati= b id i 95%, 5 Lipidi=0%) E’ basata solo sulla frutta, da mangiare i grande in d quantità. tità E' quindi i di una dieta di t sbilanciata, carente di calcio, zinco, ferro, fosforo, magnesio, niacina, vitamina B2 c vitamina B12. B12 CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETA DI HOLLYWOOD Assunzione esclusiva di noci, uva e frutti esotici. si aggiunge qualche volta un po'' di cereali. li Q Questa di dieta è sconsigliabile perchè squilibrata nel senso che prevede poche proteine e t troppi i carboidrati. b id ti CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETE NATURISTE Utilizzano solo Utili l cibi ibi integri i t i e non trattati con prodotti chimici. Cercano di non cuocere le verdure (neanche i carciofi). Si afferma che noci, mandorle, noccioline e p pinoli contengono g proteine che costituiscono una valida alternativa ai cibi proteici di derivazione animale (NON E’ VERO). Riguardo alla fragola ci dicono che: le eventuali reazioni allergiche sono da interpretare come crisi dovute alla energica g espulsione p di sostanze tossiche! (NON E’ VERO). DIETE NON EDUCATIVE DIETA WEIGHT WATCHERS Costosa e non educativa CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE PASTI SOSTITUTIVI (liquidi, ( q , barrette) Consentono riduzioni ponderali a breve termine. termine CONCLUSIONI: NON EDUCATIVA NEW ENTRY DIETA DELL’ETA’ DELLA PIETRA Nuova moda USA: mangiamo come 40.000 anni fa ! Comprende frutta frutta, verdura verdura, carni magre, pesce, legumi, noci Esclusione di pane, pasta, cereali, olio di oliva, oliva latte e derivati derivati, zucchero. CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE DIETA della Clinica MAYO N h Non ha nulla ll a che h ffare con il celebre ospedale Mayo Clinic di New York. Carente di calcio (latte e formaggi sono severamente proibiti), risulta iperproteica p p e monotona. CONCLUSIONI: NON RACCOMANDABILE Perché i soggetti obesi continuano ad usare trattamenti dimagranti fraudolenti e dannosi? obiettivi di perdita di peso: pazienti obesi desiderano perdere dal 20 al 30% del loro peso corporeo iniziale Foster e collaboratori 1997 obiettivo 60 donne obese p prima del trattamento “ peso corporeo da sogno”, “peso corporeo felice”, “peso peso corporeo accettabile accettabile” “peso corporeo deludente”. L’obiettivo medio di calo ponderale era del 32%; un dimagrimento di 17 kg era considerato deludente Obiettivo non apprezzato società maniaca per la magrezza e che instilla negli individui l’idea perversa p è modificabile f che la fforma del corpo con un po’ di buona volontà. obiettivi generalmente associati alla perdita di peso corporeo (Cooper e Fairburn Fairburn, in press) (1) modificare l’apparenza fisica; (2) migliorare la fiducia in se stessi e il rispetto di sé; (3) migliorare la salute. Generalmente solo le donne anziane e gli uomini adulti con complicanze mediche cercano di perdere peso per motivi di salute (Dalle Grave, 2001). Con una perdita di peso del 10%, proposta generalmente dai programmi professionali di cura dell’obesità, il paziente può raggiungere solo l’obiettivo di un miglioramento della salute, ma non gli altri. La Diet Industry Promette •calo 20-30% •migliorare l’aspetto fisico • la fiducia in se stessi Obiettivo Raggiunto!!! I.D.3. Obiettivi Gli obiettivi della TFOI ……. 1 Diffusione dei lavori della IOTF in Italia 1. 2. Informazione sulla “Diet Industry” quale barriera per il corretto trattamento dell’Obesità dell Obesità 3. Coinvolgimento dei media per la correttezza dell’informazione e per la l lotta l alla ll disinformazione di i f i 4. Coesione di tutte le forze scientifiche italiane interessate allo studio e alla ricerca nel campo dell’Obesità Componenti essenziali di un programma salutare di perdita dit di peso 1 Due recenti resoconti (WHO, 1997 e Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation and Treatment of Overweight and Obesity in Adults: The Evidence Report, 1998) hanno fornito delle linee g guida dettagliate g su quali dovrebbe essere le componenti essenziali di un programma di perdita di peso; in sintesi queste si possono così riassumere: - Valutazione alutazione diagnostica multidimensionale (dete (determinazione minazione del grado di sovrappeso e del livello di rischio per lo stato di salute, valutazione psicologica) - Numero ragionevole di calorie (non meno di 1200 Kcal per le donne e di 1500 Kcal per gli uomini - Contenuto proteico adeguato (10 - 15% delle calorie totali e non inferiori alle raccomandazioni della RDA (da 45 a 65 gr per un adulto) - Limitazione del contenuto di grassi (30% o meno delle calorie) - Adeguato Ad contenuto di carboidrati b id i complessi l i (55 (55-60% 60% d delle ll calorie dai carboidrati - non meno di 100 gr/die Componenti essenziali di un programma salutare di perdita di peso 2 - Introito dietetico vario e bilanciato ((tutti e cinque q i gruppi g pp alimentari)) - Attività fisica componente chiave (30 minuti la maggior parte dei giorni della settimana) - Sicurezza ed economicità (inclusione di cibi naturali, facilmente disponibili a prezzi ragionevoli ed eventualmente di farmaci riconosciuti sicuri ed efficaci a lungo termine regolarmente registrati e venduti nelle farmacie) - Modificazione dello stile di vita (permanente modificazione dello stile di vita con tecniche comportamentali e moderata perdita di peso -10%) 10%) - Conduzione affidata ad un professionista specializzato - Programma flessibile e di lunga durata (non meno di 6 mesi e con un programma di mantenimento di almeno un anno) I programmi proposti dall’Industria della Dieta non soddisfano la maggior gg parte delle componenti ritenute essenziali dalla comunità scientifica internazionale per curare l’obesità. Grazie… Grazie