20161121 - Ordine dei Medici di Ferrara

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20161121 - Ordine dei Medici di Ferrara
21 novembre 2016
Il Resto del Carlino
Urgenza, servono posti e strategie
«Ma non chiamatela astanteria»
«NOI SIAMO certi che non c’è alcuna intenzione di realizzare una ‘astanteria’, concetto
ormai superato. Riconosciamo però che questa definizione ha creato un po’ di allarme tra
gli operatori, che andrebbero rassicurati». Interpellata da il Resto del Carlino, Adelina
Ricciardelli - che risponde non come primario del Pronto Soccorso ma come Past
President Fimeuc (Federazione Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza) - conferma che
l’utilizzo di questo termine e l’annuncio, da parte di Tiziano Carradori, direttore generale
dell’Azienda Sanitaria, di «dotare la Medicina d’Urgenza e il Pronto Soccorso - queste le
sue parole al Carlino, lo scorso 18 ottobre - di un numero di posti letto adeguato per fare
fronte alle esigenze che si creano quotidianamente», creando «uno spazio che funga da
contenitore dei ricoveri da indirizzare, dopo i necessari accertamenti, nei reparti di cura o
alle dimissioni» grazie al recupero dei 20 posti attrezzati per l’hospice mai entrato in
funzione, ha creato non poche preoccupazioni. I posti letto passerebbero da 20 a 29 - e
questo sarebbe il vantaggio - , ma il nuovo ‘reparto’, che dovrebbe peraltro essere attivo
da inizio dicembre, sarebbe al settore 1. Oggi invece il blocco di Emergenza-Urgenza (che
comprende Pronto Soccorso e Obi/Medicina d’Urgenza) si trova al 3. Il timore è che venga
di fatto smembrato o comunque depauperato. L’1 e il 3 si trovano infatti ai poli opposti del
nosocomio. E se tra i concetti chiave dell’urgenza, c’è la tempestività, ci si chiede - viste le
dimensioni di Cona - come questo possa avvenire in assoluta sicurezza del paziente e
serenità del personale medico che dovrà peregrinare da un’estremità all’altra. A meno che
all’entrata a regime della nuova area - quando? - non corrisponda un simultaneo
potenziamento del personale, composto da 26 unità più il primario, ruolo oggi vacante.
Ricciardelli, ‘astanteria’ sa tanto di vecchio, di un luogo dove ‘appoggiare’ i pazienti,
non è che si fanno passi indietro? Poi, diciamolo, i tempi stringono, dicembre è alle
porte. «Io sono fiduciosa. Capisco però che ci sia chi è rimasto spiazzato da questa
definizione. Per questo ritengo sia giusto che sull’argomento vengano dissipati tutti i dubbi.
E’ quanto mai fondamentale che le specificità della Medicina di Emergenza/Urgenza, le
stesse che ci hanno consentito l’accreditamento regionale, siano salvaguardate. E che sia
salvaguardato il ruolo dei medici dedicati, che svolgono attività integrata, lavorando sia sui
mezzi di soccorso che negli ambulatori. A Ferrara abbiamo eccellenze, come la
specializzazione appena attivata. Siamo punto di riferimento di alte realtà. Abbiamo un
perfetto modello intra-extra ospedaliero. Non possiamo permetterci di perdere questo
patrimonio. Sui tempi, andrebbe fatta chiarezza». Recenti ricerche dimostrano che
sono in aumento i professionisti del Pronto Soccorso colpiti dalla sindrome di
Burnout... «Ai medici non si può chiedere solo di rispettare tempistiche, non si può
continuamente caricarli di responsabilità. Serve un tempo, che è quello della relazione con
il paziente e con i parenti dello stesso. La comunicazione, a maggior ragione in certi
reparti, è fondamentale. Anche per questo, nell’interesse di tutti, è bene che sull’intera
vicenda venga fatto il punto».
La Nuova Ferrara
«Unica scuola per Medicina e Farmacia»
Una trentina di farmacisti di Ferrara e Provincia che hanno maturato 25 e 35 anni di
attività, hanno ricevuto ieri al Dipartimento di Farmacia una targa e una pergamena come
riconoscimento per il servizio che forniscono alla comunità. «Una presenza la vostra,
determinante - ha sottolineato il sindaco Tiziano Tagliani - di cui ho avuto conferma
all’apertura di una nuova farmacia in un piccolo centro, a cui hanno partecipato entusiasti,
tutti i residenti. In questi anni ci siamo chiesti spesso quale ruolo svolgesse una farmacia
concordando alla fine sull'importanza che ha la vostra esperienza che non compete certo
con gli esercizi commerciali». Alla cerimonia è intervenuto Andrea Mandelli, presidente
nazionale della Federazione Ordine Farmacisti Italiani(Fofi), che prima di complimentarsi
con i premiati ha voluto ricordare i 100 giovani farmacisti che sono impegnati nelle zone
terremotate dove la Fofi ha inviato 10 container per aiutare i colleghi a non interrompere la
distribuzione dei farmaci. Devo ora affrontare alcuni temi piuttosto scabrosi - ha continuato
Mandelli - innanzitutto il fatto che il parlamento ha previsto l'entrata in farmacia di capitali
esterni. Come presidente dell’Ordine sono riuscito a limitarla ad un 20% contro un’apertura
totale ma temo che anche così il nostro futuro sarà piuttosto incerto». Mandelli ha quindi
suggerito di stimolare le cooperative dei farmacisti ad avere maggiore indipendenza e ha
espresso il proprio rammarico riguardo la situazione economica delle farmacie, resa
problematica a causa dei forti debiti con i grossisti ed alla inevitabile frammentazione che
deriverà dall’ingresso dei capitali esterni. Ha parlato anche Stefano Manfredini, presidente
della Scuola di Farmacia, che ha annunciato un importante cambiamento con la creazione
di una Scuola congiunta che includerà Medicina, Farmacia e Prevenzione. «Questa
decisione aprirà nuove prospettive - ha detto - ma non mancano le perplessità specie per il
corso di cosmetica, un vero fiore all’occhiello per l’Università di Ferrara».