leggi cartella stampa - Sistema Gioco Italia

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CONFINDUSTRIA SISTEMA GIOCO ITALIA FIEPeT Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici di Genova, aderente a Confesercenti Federazione Italiana Tabaccai della provincia di Genova CONFERENZA STAMPA Genova, venerdì 25 ottobre 2013 Le conseguenze della legge regionale ligure n.17/2012 e del regolamento comunale di Genova sul gioco legale Cartella stampa, abstract dei contenuti -­‐
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La normativa locale è in contrasto con quella nazionale, in quanto il gioco è una riserva statale Il 96% del territorio ligure off limits per il gioco legale: è concreto, su questa base, il rischio del ritorno del gioco illegale e dei videopoker clandestini, proprio mentre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sta per lanciare una riforma da 1,3 miliardi di euro per introdurre sul mercato apparecchi più moderni e sicuri -­‐
Un migliaio gli addetti in Liguria a rischio licenziamento per gli effetti della normativa locale -­‐
70 le imprese liguri di gestione del gioco legale a rischio chiusura nei prossimi mesi -­‐
Rischio per le attività imprenditoriali in concessione (sale bingo, agenzie di scommesse): investimenti tecnologici, ristrutturazioni edilizie, occupazione, sono elementi che potrebbero in poco tempo essere vanificati Bar e tabacchi: il valore dell’avviamento commerciale abbattuto tra il 50 e il 60% __________ Ufficio stampa Confindustria Sistema Gioco Italia SEC Relazioni pubbliche e istituzionali -­‐ 02/6249991 Federico Forcieri 335/1862415 [email protected] Daniele Murgia 349/4734704, [email protected]
Pagina 1 of 5 1. Il contesto: la L.R. n. 17/2012 e il Regolamento Comune di Genova 24 maggio 2013 La Legge regionale Liguria del 30 aprile 2012, n. 17 introduce una disciplina che limita l’installazione di apparecchi per il gioco lecito sovrapponendosi alle regole nazionali sino all’epoca vigenti. All’articolo 2 della legge si dispone infatti che: •
L’autorizzazione all’esercizio di cui all’articolo 1, ai sensi del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e successive modificazioni ed integrazioni, non viene concessa nel caso di ubicazione in un raggio di 300 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio–assistenziale ed inoltre strutture ricettive per categorie protette. L’autorizzazione viene concessa per cinque anni e ne può essere chiesto il rinnovo dopo la scadenza. Per le autorizzazioni esistenti il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge. •
Il Comune può individuare altri luoghi sensibili in cui può non essere concessa l’autorizzazione di cui al comma 1, tenuto conto dell’impatto della stessa sul contesto urbano e sulla sicurezza urbana, nonché dei problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica. •
E’ vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco. La legge decreta sostanzialmente la “sensibilità” del territorio urbano della Liguria e pone inizio al conto alla rovescia per la rimozione dell'attività di gioco lecito e di tutti gli apparecchi. Nel 2017 nessun pubblico esercizio potrà presentare la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) per l’installazione di apparecchi. Con il Regolamento Comunale di Genova del 24 maggio 2013 il Consiglio Comunale ricalca le disposizioni della legge regionale ma introduce molte sensibili novità. Le principali: • le attività (tutte) di gioco devono cessare alle ore 19,30; • i luoghi sensibili su cui applicare il “distanziometro” vengono ampliati (si aggiungono i bancomat, i compra-­‐oro), • si specifica che anche le attività autorizzate dal Questore devono soggiacere ad un nulla osta comunale che non può essere rilasciato all’interno delle aree sensibili. Pagina 2 of 5 2. I danni della normativa regionale e locale 2.1 Premessa L’oggetto del contendere non è tra operatori e Regione o Comune, ma tra legislatore locale (Regione e Comune) e legislatore nazionale, in quanto il gioco è da sempre una riserva statale. Il soggetto competente a dirimere la controversia è la Corte Costituzionale e le azioni legali a questo puntano per affrontare e risolvere il problema per il Paese, per gli operatori, per gli utenti. Il punto centrale resta infatti la data del 2017: da questo momento in poi la Liguria sarà la Regione che, in virtù di scelte amministrative locali e di una legislazione regionale in contrasto con la normativa dello Stato, metterà al bando un’intera filiera produttiva legale, vedendo altresì abbattuti i suoi ricavi erariali. 2.2 Il gioco lecito e sicuro diventa off limits per i liguri Quasi tutto il territorio di Genova è diventato area “off limits” per il gioco legale grazie all’espansione dei luoghi sensibili che la normativa comunale ha attuato. Confindustria – Sistema Gioco Italia ha commissionato una perizia planimetrica che può essere presa a parametro di riferimento per tutto il territorio Ligure. La perizia ha evidenziato i luoghi sensibili elencati nel Regolamento (istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-­‐sanitario, strutture ricettive attrezzature balneari e spiagge giardini, parchi, sportelli bancari, postali, bancomat agenzie di prestiti di pegno o attività in cui si eserciti l’acquisto di oro, argento od oggetti preziosi) rilevando che: “Se al territorio urbano consolidato sommiamo anche gli ambiti extraurbani e le zone territoriali speciali, di fatto si satura l’intero territorio comunale di aree in cui NON è ammesso l’insediamento delle Attività del Gioco Legale.” In conclusione: ”si ottiene una percentuale media del territorio pari 96,4 %, in cui gli effetti interdettivi del Regolamento sono evidenti. La rimanente porzione del territorio -­‐ in cui tali attività sono potenzialmente ammesse -­‐ si riduce ad una quantità percentuale pressoché inservibile pari a circa 3,6 %.” A livello regionale le percentuali di territorio off limits sono le stesse, in ragione del distanziometro previsto dalla legge regionale n. 17/ 2012. 2.3 Nuovo spazio all’illegalità La rimozione del circuito legale di gioco lecito incrinerà fortemente la più grande operazione di legalizzazione mai realizzata in Italia dal 2004 ad oggi. Sino al 2003, infatti, esistevano 800.000 videopoker totalmente illegali per tecnologia e regole di funzionamento, totalmente sconosciuti a fisco e autorità amministrative di Pagina 3 of 5 controllo. In risposta all’allarme lanciato dagli allora Ministri dell’Interno Bianco e del Tesoro Visco, si è istituito il circuito legale di gioco, avente come mission istituzionale la sconfitta dell’offerta illegale e non controllata, attraverso l’affermazione un prodotto “di Stato”. Purtroppo le normative liguri avranno l’effetto di spostare la domanda di gioco verso realtà non legali, non controllate fiscalmente e dal punto di vista di sicurezza e ordine. Tutto questo mentre in Italia si stanno compiendo importanti sforzi per aumentare la sicurezza del gioco lecito e degli apparecchi in particolare. Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) sta per chiedere alla filiera del gioco legale un investimento da 1,3 miliardi di euro nei prossimi 4 anni per garantire apparecchi ancor più evoluti sul fronte della sicurezza e della tutela dei minori. In Liguria nessuna di queste nuove slot potrà più essere installata. 2.4 A forte rischio i livelli occupazionali delle aziende del comparto e dell’indotto Attorno ad un punto di gioco (sala gioco, sala scommesse, sala bingo) o a un pubblico esercizio con attività di gioco (bar, tabaccai) c’è un universo operativo e produttivo destinato in Liguria a soccombere: aziende di costruzione e vendita, aziende di gestione, concessionari di rete e tutto l'indotto che ruota intorno a questi (sicurezza, pulizia, manutenzioni, etc.), tutte attività a cui corrispondono famiglie – lavoratori – buste paga ed economia di prossimità. Tutti dovranno ridurre personale e progressivamente, in molti casi, dismetterlo del tutto, in quanto nel 2017 gli apparecchi per il gioco lecito non avranno più diritto di cittadinanza in un territorio classificato sensibile, sotto il profilo della sua incompatibilità al gioco legale. Le stime più prudenti individuano come rischi a breve termine: • un centinaio circa di addetti nel solo comparto della produzione e distribuzione degli apparecchi per il gioco lecito a rischio licenziamento; • diverse centinaia di addetti al comparto gestione/manutenzione/raccolta del giocato degli apparecchi a rischio licenziamento; • 20 aziende “liguri” di gestione, operanti prevalentemente sulla provincia di Genova a rischio chiusura totale entro i prossimi sei mesi, ed almeno altre 50, operanti prevalentemente sulla regione LIGURIA a rischio chiusura negli stessi tempi, unitamente ad altre 15 insediate nelle regioni confinanti ed operanti in modo prevalente sul territorio ligure a rischio chiusura nei medesimi termini. Discorso del tutto analogo, poi, vale per i concessionari che svolgono attività di gioco, per le agenzie di scommesse, per le sale Bingo, ovvero attività imprenditoriale sorte a seguito di forti investimenti per l’acquisizione dei diritti concessori, l’allestimento delle location e la formazione del personale (peraltro costantemente aggiornata rispetto all’evolversi delle procedure e delle normative ostacolo anti-­‐riciclaggio). Pagina 4 of 5 Nei confronti di alcune di queste realtà ci sono stati recentemente cenni di sensibilità da parte del Comune, ma con un complessivo effetto “placebo” nel contesto di riferimento. In buona sostanza l’annunciata apertura fino alle 2 di notte di Sale Bingo e Agenzie di Scommesse, senza però poter offrire tutte le tipologie di gioco, pur essendo un atto certamente apprezzabile,rischia di essere solo un palliativo. 2.5 Abbattimento della raccolta erariale di tributi connessi al gioco pubblico, diminuzione di tutte le imposte statali – regionali – comunali connesse all’attività di imprese di gioco lecito e rispettivo indotto. Il calcolo complessivo dei gettiti in Liguria comprende: • calo del Prelievo Erariale Unico (Preu), e quindi aumento del deficit dello Stato • calo delle imposte IRAP-­‐IRES-­‐IRPEG-­‐IRPEF sia a livello Statale sia a livello di “quota parte” degli Enti locali Si stima infine che, come effetto dei limiti posti, il valore dell’avviamento commerciale delle attività di bar e tabacchi possa abbattersi tra il 50% ed 60%. Pagina 5 of 5