FARMACIA FIDUCIA - Febbraio 2014

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FARMACIA FIDUCIA - Febbraio 2014
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Il morbo di Alzheimer
Escherichia Coli: microbo di cui si sente spesso parlare
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La salute non può essere uno slogan
Integratori alimentari. Linee guida per un uso corretto
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con il vostro cuscino non preoccupatevi.
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individuato nella carenza di
Melatonina, sostanza ormonale prodotta di notte da
una ghiandola del cervello,
una delle cause alla base di
questo problema di cui soffre
circa un terzo della popolazione italiana.
La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni,
l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia i continui cambi di fuso orario, sono
alcune delle ragioni o stili di
vita che sempre più frequentemente causano disordini nel
ritmo sonno/veglia.
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L’ingrato.
Periodico bimestrale di salute & benessere
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On. Dott. Luigi Zocchi
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Federfarma Varese
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Anno X - n° 52 febbraio 2014
Copia Omaggio
Tiratura 20.000 copie
Distribuzione in 215 farmacie di Varese
e provincia.
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ROC - Registro Operatori di
Comunicazione
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di Varese
n° 871 del 22/4/2005
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anche parziale di testi, illustrazioni e foto.
Troverai il prossimo
numero di Farmacia Fiducia
ad aprile nella tua farmacia.
Spazio riservato al timbro della farmacia
Q
On. Dr. Luigi Zocchi
Presidente Federfarma
Varese
uest’anno ho avuto la fortuna, sì per me è proprio una fortuna, di essere in
farmacia, in servizio di “guardia farmaceutica”, come a noi farmacisti piace
chiamare il “turno”, in tre giorni festivissimi: il giorno di Santo Stefano,
Capodanno e nel giorno dell’Epifania.
In questi giorni il cliente medio è molto felice e sollevato.
Ha trovato una farmacia aperta, un farmacista consapevole dei problemi di chi non
si sente molto bene in quei giorni di superfeste e, finalmente, ha potuto ricevere il
farmaco necessario prescritto da un medico o da un pronto soccorso ed in più una
buona dose di consigli su come usare il farmaco e su come trarne il miglior giovamento; oppure più semplicemente, ha potuto chiedere un farmaco per risolvere
una patologia, magari minore, ma non per questo meno fastidiosa, che gli è stato
prontamente fornito.
Negli stessi giorni i grandi profeti delle liberalizzazioni se ne stavano al calduccio nei
propri comodi letti oppure raggruppati attorno ai tavoli delle feste con tutti i parenti
e gli amici; dei poveri malati, in quei giorni, non gli è importato molto.
Per certi tipi di imprenditori il farmaco è un semplice affare, qualche cosa da cui trarre denaro senza troppo impegno; se però si deve stare aperti il giorno di Natale o a
Pasqua o a Capodanno... beh per quello ci sono quegli sciocchi farmacisti, quelli che
non conoscono troppo il marketing o il merchandising, ma che conoscono molto
bene una cosa: il senso del dovere.
Inutile fare ulteriori polemiche.
Quello che è successo nel settore del farmaco è ormai chiaro a tutti.
Imprenditori di diversa qualità e formazione hanno invaso il settore della salute,
hanno occupato i mercati che erano riservati alle farmacie, privando queste ultime
di una buona parte dei loro mezzi di sostentamento economico.
Politici pochissimo competenti e pseudo professoroni hanno aperto le porte all’ingresso di soggetti economici che non hanno portato nulla ai cittadini, ma hanno
rischiato di compromettere seriamente il servizio farmaceutico.
Forse, insistendo su quella demenziale linea di pensiero, i miei clienti dei giorni di
festa non avrebbero trovato più una farmacia aperta, ma, per fortuna, con grande
dedizione ed impegno, il servizio è stato sempre garantito.
Negli stessi giorni non tutti i servizi sanitari funzionavano nello stesso modo.
I medici di base erano spesso assenti, in certi casi fino a dieci giorni di servizio ridotto o assente su quindici, le guardie mediche confinate in ambienti spesso piccoli
ed invasi dalla gente, con magari solo un paio di sedie e la coda fin fuori al freddo e
al gelo, i locali dei pronto soccorso degli ospedali invasi da un’umanità varia e sofferente, costretta a recarsi in ospedale dalla assoluta mancanza di alternative.
In giornate come quelle la capacità e la competenza del farmacista sono messe a
dura prova poiché i consigli richiesti sono spesso impegnativi ed importanti e, naturalmente, il farmacista non può sostituirsi al medico né surrogarne le diagnosi né
le prescrizioni.
Perciò si vivono ore complicate, seppure ricche di soddisfazioni professionali, ricompensate dagli sguardi soddisfatti dei cittadini - clienti che hanno potuto risolvere
un proprio disagio o, nel peggiore dei casi, ricevere adeguati consigli ed indicazioni
per andare a fondo del problema al fine di trovare adeguata soluzione, quando questa è al di fuori della possibilità operative e professionali della farmacia.
Continua a pagina 30
3
Il morbo di Alzheimer.
Prima parte.
Dott.ssa Luisa Nobili
Farmacista
Una malattia in costante aumento,
una vera e propria emergenza
nel mondo occidentale, con un decorso
progressivo inarrestabile per il malato
e per la sua famiglia.
I
l morbo di Alzheimer è una
patologia a carattere degenerativo
del sistema nervoso
centrale e rappresenta il 60% di tutte le demenze con
maggiore incidenza
nell'età più avanzata
e tra la popolazione
femminile.
Le stime italiane sono allarmanti: negli
anziani la demenza
è tra le prime cause
di morte e colpisce
in prevalenza donne
(68%), dato evidentemente dovuto alla
maggiore longevità
rispetto agli uomini.
L'età media è di 78
anni, la grande maggioranza dei malati
vive nelle proprie
abitazioni, accudita
da donne (badanti,
mogli, figlie) con un impegno gravoso fisico e psicologico che si esprime in ore di
assistenza e sorveglianza.
Il caregiver (letteralmente
colui o colei che si prende
cura) è la persona che si
occupa principalmente del
malato: dedica in media sei
ore al giorno per l'assistenza
diretta (igiene, preparazione dei pasti, medicazioni e
somministrazione di farmaci) oltre alle ore di sorveglianza.
F A R M A C I A
Che cos'è la demenza.
Tutte le forme di demenza
hanno in comune la perdita della memoria: il disturbo
della memoria rappresenta il
sintomo fondamentale della
malattia ed è il primo drammaticamente a manifestarsi.
Inizialmente si verifica una
lieve perdita nel ricordare i
fatti recenti, il progressivo
aumento della smemoratezza si associa ad alterazioni
della personalità. I familiari
sostengono che il loro caro
F I D U C I A
si comporta in modo strano,
inusuale o che prende decisioni insolite.
Sul piano comportamentale si
nota una progressiva perdita
di interesse per se stessi, per
gli altri, per la vita. Alcune
caratteristiche come una certa sospettosità, aggressività,
impulsività vengono esaltate;
in altri casi persone abitualmente controllate e misurate
diventano violente. L'aspetto
fisico e l'igiene personale non
hanno più importanza, non si
riesce ad essere autonomi nelle decisioni
e nelle incombenze
quotidiane.
Questa condizione
porta il malato verso
quello che potremmo definire un "non
essere", una vita ritirata, "dissociata",
senza un filo conduttore.
Non può che subentrare la depressione
per la consapevolezza di andare incontro alla perdita di se
stessi, del proprio io
e dei legami affettivi.
L'ansia del paziente
sfocia nei disturbi
del sonno, con confusione tra il giorno
e la notte, generando
stress continuo in famiglia, in una sorta
di circolo senza via
d'uscita.
La diagnosi precoce è fondamentale per istituire un'adeguata terapia farmacologica
e per adottare trattamenti più
opportuni in una sorta di
grande sfida alla malattia. Le
più recenti conoscenze acquisite in ambito scientifico ci
parlano di un cervello plastico cioè allenabile per rallentare i processi degenerativi.
Persone mentalmente attive
hanno processi degenerativi
meno evidenti.
Alleniamo giornalmente il
4
Il morbo di Alzheimer.
nostro cervello, allontanando
una compagna insidiosa, la
noia, leggendo, giocando a
carte o a scacchi, parlando
con gli altri ed ascoltandoli,
vivendo una vita autentica.
Uno studio singolare.
Parlare due lingue rallenta
l'esordio del morbo di Alzheimer: questa è la conclusione di uno studio condotto
da Ellen Bialystok della York
University. Equivale a dire
che i bilingue hanno un cervello più plastico, con una
maggiore riserva cognitiva
fornendo risorse aggiuntive,
una resistenza più marcata ai
danni del tempo.
Il primo beneficio del parlare fluentemente le lingue si
nota nei bambini delle scuole
elementari che iniziando lo
studio di un idioma imparano ad apprendere, a pensare, a padroneggiare termini e
strutture del linguaggio.
In generale apprendere una
lingua stimola la mente con
effetti positivi sul cervello.
In uno studio condotto in un
reparto di geriatria a Toronto
si sono esaminate le personalità di 200 malati di Alzheimer: partendo dalla data di
ufficializzazione della malattia si è giunti alla conclusione
che mediamente la demenza
è iniziata molto più tardi nei
bilingue.
Il cervello non è un organo
statico, ma in continua evoluzione, capace di rimodellarsi
e non solo di cambiare in
peggio!
La musica e l'Alzheimer
Il dott. Oliver Sacks, celebre
per il suo libro "Risvegli",
scrive degli effetti fantastici
della musica sui malati di Alzheimer: "la musica non è un
lusso per loro, ma una necessità
e può aiutarli a rivivere momenti
del passato, pertanto spesso una
persona malata intona canzoni
F A R M A C I A
sentite durante la sua adolescenza
e magari non sa più il nome dei figli". Ricorda quindi quella che
potremmo definire "la colonna sonora della sua vita".
Ogni momento della nostra
esistenza ha infatti una melodia leggera in sottofondo...
La musica fa riaffiorare
eventi del passato con le
emozioni e le sensazioni che
hanno portato con sè.
Tra gli anziani ospiti di un
ospedale italiano si racconta
di una cantante lirica che,
dopo alcune ore di ascolto
di brani musicali, è riuscita
a cantare la Boheme per 40
minuti, malgrado l'avanzato
deterioramento cognitivo.
La musica ha quindi riattivato una parte della sua vita
sommersa, ma ancora importante e cioè l'amore per
l'opera lirica.
L'ascolto della musica viene
attuato a carattere terapeutico con una struttura precisa e quindi con orari ben
definiti per dare un assetto
spazio-temporale a persone
che hanno perso i riferimenti del luogo e del tempo.
Grande importanza ha la
musica popolare, le vecchie
canzoni semplici perchè alzano il livello dell'umore e
creano all'interno del gruppo condivisione e gioia.
Forse possiamo parlare ancora di divertimento per
questi malati tristi?
Sicuramente:
strumenti
musicali rudimentali e piccole frasi musicali ridanno
un'identità a chi vive in un
ambiente che non è la sua
casa e che non racchiude
niente della vita passata e di
ciò che è stato.
Nel 2001 l'American Academy of Neurology ha sottolineato l'importanza della
musicoterapia per risvegliare
certe competenze musicali fondamentali e come via
d'accesso privilegiato per arrivare al cuore dei malati di
demenza.
Concludiamo con le parole
del dott. Sacks: "la musica,
unica tra le arti, è profondamente astratta ed emozionale ed ha il potere di
esprimere stati interiori o
sentimentali in modo completo ed universale".
PERCHE' QUEST'APPROCCIO?
Questo primo articolo sulla malattia di Alzheimer non
ha vagliato la malattia parlando in modo rigorosamente
scientifico per una scelta ben precisa: le malattie degenerative entrano nelle famiglie, sovvertendo i rapporti
e le abitudini, intrufolandosi in modo imprevisto nelle
identità di chi amiamo. Non ci può quindi essere un approccio meramente "tecnico", ma prima di tutto umano
per dare la giusta, necessaria collocazione all'emotività,
alle domande, alla storia familiare di ognuno.
F I D U C I A
da sapere
Depressione: la
meditazione riduce
i sintomi d'ansia.
La meditazione riduce i sintomi
di ansia e depressione, secondo un nuovo studio condotto
da Madhav Goyal della Johns
Hopkins University School of
Medicine e pubblicato su Jama
Internal Medicine. I risultati
dell'indagine suggeriscono che
trenta minuti di meditazione al
giorno possono bastare a contrastare positivamente l'impatto
degli stati ansiosi e depressivi
sulla qualità della vita. "Molte
persone ricorrono alla meditazione anche se non è una
pratica considerata parte della
medicina tradizionale", ha spiegato Goyal. "Ma la nostra ricerca dimostra che si tratta di una
vera terapia in grado di alleviare
alcuni sintomi di ansia e depressione alla stregua degli antidepressivi", ha aggiunto. I training
di meditazione sono risultati
efficaci a partire dalle otto settimane di allenamento, con migliorie rilevate anche a sei mesi
dalle prime pause meditative.
5
Escherichia Coli: microbo di cui si sente
spesso parlare.
Prof. Alberto Roggia
Specialista in Urologia
e Chirurgia Pediatrica
Primario Emerito Ospedale
di Gallarate
C
on il termine di
Escherichia Coli si
identifica un bacillo
o battere o microbo che è
“ospite” abituale e costante dell'intestino umano.
Dal punto di vista strettamente scientifico, ricordo
che è un germe cosiddetto “Gram-Negativo“: il
medico danese Hans
Christian Joachim
Gram ha messo a
punto un metodo
di colorazione dei
microrganismi al fine dell'identificazione
specifica degli stessi.
Nei dettagli, il metodo
di Gram consiste nel
colorare i germi con
violetto di genziana e
poi trattarli con iodio
ed ioduro di potassio, quindi effettuare
un lavaggio con alcool etilico. I batteri
che trattengono, dopo tale
trattamento, il forte colore
blu del violetto di genziana
sono identificati come germi Gram-Positivi, mentre i
germi che rimangono incolore sono detti Gram-negativi.
L'Escherichia Coli è germe Gram-Negativo.
I batteri del genere Escherichia Coli vivono principalmente all'interno del tubo
digerente di vari animali con-
F A R M A C I A
Che ruolo ha? E' un Killer pericoloso
e pertanto da combattere, o microbo
innocuo, anzi benefico?
Può determinare infezioni intestinali,
ascessi, infezioni delle vie biliari e delle vie
urinarie anche gravi, setticemie.
Consigli alle mamme per prevenire
vulvovaginiti e cistiti nei piccoli pazienti.
tribuendo alla formazione
delle cosiddetta “flora batterica intestinale” o microflora che è fondamentale
per il benessere generale
dell'organismo. La
flora batte-
cessi digestivi, e le funzioni
intestinali.
Tra l'altro ricordo che è un
microbo utile anche dal lato
pratico, in quanto è utilizzato come
test o
rica, formata da almeno 500 differenti
specie batteriche, costituisce
una vera e propria utilissima
barriera in grado di proteggere l'organismo dall'attacco
di germi nocivi, rinforzando
nel contempo le difese immunitarie, favorendo i pro-
parametro per
la valutazione
della qualità delle
acque. Il giudizio di acqua
potabile o di possibile balneazione di quelle specifiche
acque, si basa sul reperimento in laboratorio di quantità
elevate di Escherichia Coli:
ciò è segno di avvenuta con-
F I D U C I A
taminazione delle acque con
scarichi fognari.
Quando il microrganismo
Escherichia Coli colonizza in
modo anomalo ed in organi diversi da quelli in cui si
trova normalmente presente,
oppure quando l'uomo viene
a contatto con ceppi batterici tipici della flora batterica
di bovini-ovini attraverso
ad esempio il consumo di carni poco
cotte, si possono
generare infezioni anche gravi ed
in esse la patogenicità dell'Escherichia Coli
è determinata dalle tossine
prodotte. Nell'uomo le infezioni da Escherichia Coli si
manifestano frequentemente
con diarrea, talvolta accompagnata da feci macchiate
di sangue o a disturbi della
funzionalità renale. L'Escherichia Coli può determinare
infezioni a carico di vari organi, con quadri clinici generalmente “non complicati“,
ma non mancano infezioni
cosiddette complicate che si
manifestano con obiettività
clinica seria che richiede ricovero ospedaliero: così nelle
meningiti acute, negli ascessi
e flemmoni, infezioni delle
ferite addominali - inguinali,
infezioni delle vie biliari, infezioni delle vie urinarie anche
6
Escherichia Coli: microbo di cui si sente spesso parlare.
in età neonatale - pediatrica,
sepsi e setticemie di elevata
gravità che possono, quest'ultime, mettere a rischio la vita
del paziente.
Molto frequenti le infezioni urinarie da Escherichia
Coli, talora totalmente senza
sintomi e a volte con disturbi riferiti alle basse vie
urinarie, come uretra, vescica, oppure alle vie urinarie
cosiddette alte e specificatamente al rene. Ne deriva che
il quadro sintomatologico è
quanto mai vario, in funzione
di vari fattori: età del paziente
(neonato, bambino, persona
adulta), della “carica batteri-
ca” cioè della concentrazione
riscontrata all'esame colturale dell'urina, ed in relazione
all'organo colpito (rene oppure vescica).
Nel lattante o nel bambino
l'infezione urinaria può manifestarsi in modo del tutto improvviso, cioè a “ciel
sereno“, con febbre subito
elevata, associata a brividi e
talora convulsioni, oppure a
gastroenterite con diarrea e
disidratazione. La visita medica pediatrica o neonatale è
necessaria per poter instaurare la più precoce strategia
terapeutica e gli accertamenti
laboratoristici del caso, sia
sui prelievi ematici che sulle
urine.
L'urinocoltura è esame
F A R M A C I A
estremamente utile per identificare la presenza di germi
patogeni, ma pure la loro
concentrazione (chiamata
“carica" batterica) e la sensibilità di fronte a vari antibiotici che vengono opportunamente testati in laboratorio,
al fine di fornire indicazioni
utilissime al medico di famiglia o allo specialista urologo,
per impostare la terapia più
mirata e corretta. In pratica
è considerata vera infezione
(o batteriuria significativa)
quando l'urinocoltura registra una “carica” superiore a
100.000 colonie, ma occorre
molta attenzione nella moda-
lità di raccolta delle urine in
quanto, se non effettuata sul
mitto cosiddetto intermedio
– cioè occorre non raccogliere le prime urine del getto
minzionale, ma solo quelle
successivamente emesse – si
può verificare non raramente una “contaminazione” per
trasporto involontario nel
contenitore sterile di germi
presenti sul meato uretrale
esterno, o sul glande o sulle
piccole labbra nel sesso femminile, e ciò può simulare
una infezione urinaria.
A proposito di infezioni in età
pediatrica, porto l'attenzione
sulle Vulvovaginiti infantili
che possono simulare, all'inizio, una semplice infezione
urinaria a livello vescicale
F I D U C I A
con sintomatologia cistitica,
documentata da urinocoltura positiva spesse volte chiamante in causa l'Escherichia
Coli. Esistono vulvovaginiti cosiddette aspecifiche,
chiamate pure “irritative”,
in quanto la causa iniziale è
eminentemente di tipo irritativo e non da microbi (esempio per utilizzo di sostanze
detergenti inappropriate, indumenti troppo stretti, contatto con allergeni ecc). La
permanenza di tali cause irritative determina spesse volte
uno stato infiammatorio che
conduce alla crescita “non
equilibrata“ della normale
flora batterica, provocando
la persistenza della infiammazione: il vostro farmacista
di fiducia saprà consigliare
al meglio ogni mamma nella
scelta dei detergenti. Meno
frequentemente si osservano
le vulvovaginiti “specifiche
o infettive” dovute invece
all'ingresso nell'habitat vulvovaginale di un germe di per
sé patogeno, favorito anche
dall'abbassamento per vari
motivi delle difese locali o
immunologiche generali.
Le infezioni vulvovaginali pediatriche sono causate generalmente da Escherichia Coli,
streptococco pyogenes, streptococco aureus, streptococco
pneumoniae, staphylococcus
aureus, shigelle ecc... In ogni
caso, sia nelle vulvovaginiti
“aspecifiche” sia in quelle
infettive, i fattori irritanti
vanno presi in seria considerazione per impostare le cure più idonee nelle vulvovaginiti che si manifestano con
i seguenti sintomi: leucorrea,
arrossamento delle piccole
labbra e del meato uretrale, dolore della area vulvovaginale, prurito, difficoltà
ad urinare talora associata
a bruciori della minzione.
Continua a pagina 9
da sapere
Psicologia: donne
più felici se sono
mamme.
Il gruppo sociale più felice di
tutti? Quello delle mamme.
Lo sostiene un nuovo studio
della Open University che ha
scoperto che le madri sono le
persone più appagate anche
se i loro matrimoni spesso non
sono felici proprio a causa della
presenza dei figli. Madri serene,
mogli infelici, sembra suggerire la ricerca che spiega che le
mamme sono le persone che
mostrano il più alto livello di felicità in generale relativamente
alla propria vita. L'indagine ha
valutato anche quali sono i gesti
e le azioni quotidiane che possono aiutare una coppia a sentirsi maggiormente in sintonia
nel tempo. Dai dati è emerso
che un semplice "grazie" detto
sentitamente al partner piuttosto che grandi manifestazioni di
romanticismo tiene la coppia
particolarmente stretta e coesa.
In ogni caso, il ruolo di genitore
sembra appagare di più le donne che ritengono i figli le persone più importanti della loro vita
(oltre la metà del campione di
cinquemila persone) al contrario dei padri (poco più di un
quarto), i cui due terzi, riporta il
'Daily Telegraph', continuano a
vedere nella compagna la figura
di riferimento maggiore anche
dopo la nascita dei bambini. .
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Escherichia coli: microbo di cui si sente spesso parlare.
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Esistono fattori predisponenti, tra questi una condotta
igienica locale carente ed inadeguata (ad esempio l'utilizzo
troppo prolungato di pannolini, in quanto alcune mamme
ritengono che i pannolini ad
alta assorbenza debbano e
possano essere sostituiti ad
intervalli più ampi).
All'opposto una condotta
igienica “eccessiva” va evitata: infatti lavaggi troppo
frequenti e prolungati, con
detergenti forti o profumati,
o con bagnoschiuma o shampoo, possono causare una ri-
duzione delle difese naturali o
addirittura stati irritativi delle
mucose genitali femminili.
Alle mamme si consiglia
pertanto di porre particolare
attenzione alle abitudini dei
piccoli pazienti: ad esempio il
sedersi a terra senza adeguati
protezioni è fattore favorente
le vulvovaginiti, cambio poco
frequente del pannolino per
cui si ha il ristagno di urina
e feci a contatto della cute
e delle mucose. Ricordiamo
inoltre l'utilità del controllo
delle modalità di igiene personale adottate dalle bambine più grandi che effettuano
manovre autonome di igiene
intima dopo una evacuazione
fecale e minzionale (la per-
F A R M A C I A
sistenza di materiale fecale
in sede perineale e vulvare è
certamente stimolo irritativo,
ma pure causa di infezioni
vulvari, vaginali e vescicali).
In età pediatrica la cistite (da
Escherichia Coli o da altri
germi) si manifesta talora con
bruciori durante la minzione
per cui il piccolo paziente è a
volte terrorizzato da questa
evenienza e piange prima ancora di iniziare la minzione.
Altre volte i sintomi minzionali (bruciore e aumento frequentissimo del numero delle
minzioni) sono accompagna-
ti da febbre che esplode improvvisamente, molto alta e
accompagnata da brividi.
Generalmente il quadro clinico viene ben controllato
dalla terapia tempestivamente
instaurata da parte del medico pediatra, ma ricordo come
anche in tali casi, sia pure
isolati, sia consigliabile un accertamento diagnostico per
escludere che la “cistite” sia
stata favorita dalla presenza
di una patologia malforma-
tiva a carico delle vie urinarie, come il reflusso di urina
dalla vescica verso il rene, o
il restringimento di un tratto di uretere (si parla di reflusso vescico-renale, stenosi
del giunto pieloureterale con
idronefrosi, di megauretere
ecc.). Sono patologie discretamente frequenti e che vanno
sospettate soprattutto se le
infezioni urinarie (da Escherichie Coli, ma pure da Proteus, Klebsiella, enterococchi, pseudomonas, ecc.) sono
recidivanti nonostante la cura
antibiotica mirata, ricordando
che la terapia chirurgica correttiva della malformazione
consente guarigioni totali e
permanenti nella totalità dei
casi, evitando danni al rene.
Generalmente una precisa
ecografia dell'apparato urinario può essere sufficiente per
porre la diagnosi esatta, mentre altre volte è necessario
ricorrere a scintigrafie o cistografie che verranno consigliate dall specialista chirurgo
pediatra o urologo-pediatra.
Informazioni
Per informazioni più dettagliate sull'argomento trattato www.profroggia.it oppure direttamente urologia.profroggia.it
F I D U C I A
da sapere
Insonnia: terapia
efficace anche via
web.
Un programma contro l'insonnia basato su lezioni via web o in
teleconferenza potrebbe essere
utile per sentirsi più riposati durante il giorno. Lo afferma uno
studio pubblicato dalla rivista
'Sleep Medicine' della University of Manitoba di Winnipeg,
in Canada. I ricercatori hanno
reclutato 78 persone cui è stata somministrata una terapia
contro l'insonnia che consiste in
diverse sedute con un esperto
che insegna come migliorare il
proprio sonno, ignorando i condizionamenti esterni, con tecniche di rilassamento e creando
un ambiente più adatto al sonno. A metà delle persone il trattamento è stato dato via web,
mentre le altre lo hanno ricevuto in videoconferenza presso
una clinica vicino casa. Dopo sei
sessioni più di metà dei soggetti
di entrambi i gruppi non avevano più insonnia. "Questo suggerisce che entrambi i metodi
per il trattamento sono efficaci
- scrivono gli autori - e possono
essere usati ad esempio per pazienti che vivono in aree isolate,
lontane dai centri specializzati".
9
A “Le Terrazze” nuovo servizio di diagnosi
a fini scolastici dei Dsa.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
A cura della Casa di Cura Privata Le Terrazze
A
gennaio la Casa di
Cura Privata Le
Terrazze ha inaugurato il nuovo servizio di
Diagnosi a fini scolasti-
ci dei Disturbi Specifici
dell’Apprendimento, coordinato dal dottor Franco
Vanzulli, Neuropsichiatra
infantile.
Cosa sono i DSA.
I disturbi specifici dell’apprendimento possono riguardare
tre sfere: la lettura, la
scrittura e il calcolo.
La Dislessia è una
disabilità specifica
dell’apprendimento caratterizzata
dalla difficoltà di
attuare una lettura corretta e/o
fluente. Si parla
invece di Disortografia quando l’allievo presenta una difficoltà
nell’applicare le regole di
conversione fonema-grafema, nel riconoscimento e nella riproduzione
corretta della sequenza fonetica che costituisce la parola,
nell’individuazione delle ambiguità
F A R M A C I A
F I D U C I A
Ambulatorio guidato dal neuropsichiatra
Dott. Franco Vanzulli per diagnosticare
Dislessia, Disortografia, Disgrafia
e Discalculia, patologie in crescita
negli allievi delle scuole elementari.
e irregolarità ortografiche. Al
contrario la Disgrafia è un
Dsa che riguarda la componente esecutiva della scrittura
che, se il disturbo è presente, risulta spesso illeggibile.
Il bambino disgrafico può
inoltre presentare una cattiva
impugnatura della penna o
matita e una ridotta capacità
di utilizzare lo spazio grafico
nel foglio. Infine la Discalculia riguarda la difficoltà a
comprendere e operare con
i numeri e la difficoltà di
automatizzare alcuni compiti numerici e di calcolo.
Il bambino discalculico può
presentare difficoltà nella
cognizione numerica e nelle
procedure esecutive (lettura,
scrittura, messa in colonna
dei numeri) e di calcolo (ad
esempio recuperare i risultati
delle tabelline).
Chi può fare la diagnosi
di Dsa.
«La certificazione diagnostica a fini scolastici dei DSA è essenziale
per il riconoscimento del diritto ad
usufruire della parziale personalizzazione degli interventi didattici
attraverso l’adozione di specifiche misure dispensative
e compensative durante il
percorso scolastico della scuola
dell’obbligo e non - ha spiegato
il dottor Franco Vanzulli
-. La legge 170/ 2010 e le
direttive regionali prevedono
che la diagnosi possa essere effettuata da èquipe multi
professionali (pubbliche, private
accreditate, private autorizzate)
dopo un percorso di valutazione che prevede diverse sedute (in
genere dalle 7 alle 8 ore) in cui
vengono analizzate le capacità di
lettura, scrittura, calcolo ma anche
intelligenza generale, memoria, attenzione, linguaggio, percezione e
abilità prassiche».
Il percorso diagnostico offerto dalla Casa di Cura Privata Le Terrazze prevede
una visita specialistica di
neuropsichiatria infantile
durante la quale il medico
specialista raccoglie le informazioni fondamentali circa i
motivi dell’invio, l’eventuale
familiarità per Dsa e Disturbi Evolutivi in altri domini
funzionali in considerazione
della frequente co-morbilità
di tali alterazioni; si informa
di una eventuale situazione
di bilinguismo, di precedenti di malattie neurologiche
personali e familiari. Effettua
quindi l’esame clinico delle funzioni neurologiche e
una valutazione preliminare delle abilità comunicativo-linguistiche ed emotivorelazionali anche attraverso
l’esame dei quaderni del minore. Successivamente psicologo e logopedista procedono
alla valutazione cognitiva testale, alla somministrazione delle prove di scolarità
per verificare il livello degli
apprendimenti scolastici e
delle prove per i disturbi
10
A “Le Terrazze” nuovo servizio di diagnosi a fini scolastici dei Dsa.
specifici dell’apprendimento e in singoli casi a selettivi
approfondimenti settoriali.
Alla fine del percorso viene
infatti redatta una relazione
clinico - funzionale finale con esplicitazione delle
misure dispensative e compensative del caso.
di infilare delle perle in una
collana. I dubbi possono
essere confermati o smentiti con l’ingresso del minore nel primo ciclo elementare, momento cruciale
in cui anche gli insegnanti
giocano un ruolo fondamentale con l’avvio dell’insegnamento formale.
I campanelli di allarme per
la scuola e la famiglia.
L’importanza delle misure
Prima di arrivare a una dia- compensative e dispensangnosi a cura del Neuropsi- tive.
chiatra Infantile, le famiglie La tempestività e la corretteze i docenti degli allievi della za della diagnosi sono fondascuola primaria, possono
mentali per la riabilitazione
cogliere nei bambini aldei bambini affetti da
cuni segnali rivelatori
DSA che possono, in
Famiglia
di una potenziale prebase a quanto previsto
senza di Dsa.
dalle normative
Già duranin materia,
Bambino
te l’ultiusufr uire
Servizi
Scuola
affetto
mo anno
di specifici
sanitari
da DSA
di Scuola
strumenti
Materna o
per rendere
Ambienti
nel primo anpiù agevole il lofrequentati
no della Scuola Priro percorso scolastico.
dal
maria il bambino può
Ad esempio, a seconda
bambino
manifestare difficoldella gravità della patà o immaturità nelle
tologia, gli studenti affetcompetenze linguistiche ti da Dsa possono evitare
fonetico-fonologiche e la lettura ad alta voce, la
metafonologiche (scorretta scrittura sotto dettatura o
denominazione di oggetti, la copiatura di testi e calomissione / mancata identi- coli dalla lavagna. Hanno
ficazione della lettera /sillaba inoltre diritto ad alcuni struiniziale e finale delle parole, menti compensativi quali
deficitaria segmentazione/fu- la tabella dell’alfabeto, la
sione sillabica); può presen- retta ordinata dei numeri,
tare un impaccio nella ma- la tavola pitagorica e la
nualità fine e specificamente linea del tempo. Inoltre gli
nel grafismo). In altri casi i stessi docenti possono facibambini possono presentare litare l’apprendimento degli
invece carenze nelle attivi- allievi affetti da Dsa attratà di coordinazione visivo verso specifici accorgimenti
- motoria e specificamente da mettere in pratica come la
in quelle oculo-motorie: ad personalizzazione del piaesempio non sono in grado no didattico.
Come prenotare il servizio
Per maggiori informazioni e per la prenotazione,
telefonare al numero +39 0332 992249. Ulteriori
documentazioni sul servizio, erogato in regime di
solvenza, sono disponibili nella sezione download
del sito: www.clinicaleterrazze.com
F A R M A C I A
F I D U C I A
Accreditata con il Servizio Sanitario Regionale
La cura e la salute
del paziente:
la nostra missione.
▶ Specialità ambulatoriali
■ Cardiologia
■ Diagnostica vascolare
■ Diagnostica per immagini
(ecografia, radiologia, risonanza magnetica, TAC)
■ Laboratorio Analisi
■ Medicina fisica e riabilitativa
■ Moc-dexa
■ Neurologia
■ Oculistica
■ Ortopedia
■ Otorinolaringoiatria
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■ Urologia
▶ Specialità ambulatoriali erogate solo in regime privato
■ Agopuntura
■ Chirurgia generale
■ Dermatologia
■ Dermatologia estetica
■ Neuropsichiatria infantile
▶ Servizi di degenza con 185 posti letto di riabilitazione
specialistica neuromotoria, cardiologica, respiratoria
Casa di Cura Privata le Terrazze S.r.l.
Direzione Sanitaria
Dott.ssa Angela Superchi
Cunardo, Varese · Via Ugo Foscolo 6/b
Tel. +39 0332 992111 · Fax +39 0332 990074
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11 interno
Servizio di prenotazione on-line • Ampio parcheggio
Arnica Montana.
Dott. Gianluca Bonicalzi
Farmacista
[email protected]
L’
Arnica è una delle
piante più note in
erboristeria benché
nel corso dei secoli le sue
virtù terapeutiche e la sua
tossicità siano state
oggetto di discussioni interminabili. Nei
tempi passati, tuttavia, veniva considerata un rimedio validissimo per risolvere
ecchimosi, ematomi,
e contusioni causati
da incidenti o cadute in genere. Proprio
per questo motivo
era detta anche “panacea lapsorum”
ossia toccasana dei
caduti. L’origine del
nome Arnica è abbastanza oscura: potrebbe essere un’alterazione della parola
greca “ptarmikè”
che significa “che fa
starnutire” sia con
riferimento ai fiori e
alla radice dall’odore
aromatico, sia per la
proprietà della pianta di far starnutire allo stesso
modo del tabacco, quand’è
seccata e sminuzzata. In Francia, ad esempio, i montanari
anziani, dopo aver ridotto le
radici in polvere, l’aspirano
come tabacco.
Sconosciuta nell’antichità,
F A R M A C I A
L’Arnica è una pianta erbacea perenne
appartenente alla famiglia della Compositae.
Nella medicina naturale è utilizzata in caso di
contusioni, slogature, ematomi, dolori muscolari,
geloni, punture d’insetto; in omeopatia è il rimedio
principe in caso di affaticamento muscolare,
strappi, contusioni, shock.
l’arnica fu citata per la prima
volta dalla mistica benedettina Idelgarda di Bingen (XII
secolo) e utilizzata, in seguito,
dalla Scuola Medica Salerni-
curare la febbre e per questo
è stata anche chiamata “china
dei poveri”.
L’Arnica montana è una pianta erbacea, perenne, a fusto
tana. Nel XVI secolo fu descritta e disegnata dal medico
e botanico senese Pier Andrea
Mattioli e, in seguito, i medici
la prescrissero in modo più
o meno opportuno. Più tardi
l’arnica venne usata soprattutto dalla povera gente per
eretto mediamente robusto,
alta 20-70 centimetri. Le foglie intere, oblungo-lanceolate, vellutate e di colore verde
pallido, sono disposte in una
rosetta basale. L’Arnica montana cresce soprattutto nei pascoli umidi di montagna dove
F I D U C I A
fiorisce nei mesi di luglio ed
agosto. Quando è fiorita viene
raccolta per l’uso medicinale.
• Uso terapeutico: le parti
utilizzate per la preparazione
della Tintura Madre
sono i fiori e la radice. Alcune Farmacopee omeopatiche
raccomandano - per
la preparazione della
Tintura Madre di Arnica montana - le sole radici fresche; altre
prescrivono la pulizia accurata dei fiori
che, insieme all’intera pianta, servono
per la preparazione
della Tintura. L’Arnica possiede proprietà antinfiammatorie, analgesiche ed
è un potente inibitore dell’aggregazione
piastrinica. L’uso più
conosciuto e sicuro
dell’Arnica, opportunamente diluita, è
quello esterno per la
terapia delle ecchimosi conseguenti a
contusioni e distorsioni. Preparazioni a base di Arnica
sono somministrate per numerose affezioni delle mucose e della cute. Sono impiegate come antisettico orale
nella piorrea alveolare, nella
faringite cronica, nelle flogo-
12
Arnica Montana.
si delle mucose orofaringee
(collutori e/o gargarismi: da
5 a 10 gocce di tintura in
un bicchiere d’acqua o di
camomilla), nelle flebiti superficiali, nelle foruncolosi.
Si consiglia l’Arnica, sempre
per uso esterno.
Ai giorni nostri, questa pianta
è considerata pericolosa per
l’apparato gastrointestinale e
I consigli del farmacista
er essere
p
i
il
t
u
li
ni consig
mati.
Ecco alcu rettamente infor i.
cor
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a
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sempre
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✘ Corre
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rosa: o
✘ Bollino di donna.
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a misu mani: un gesto
i le
✘ Lavars ma molto utile.
lice
semp
✘Corretto uso degli antibiotici.
I
per il sistema nervoso: il suo
uso per via interna deve essere perciò effettuato esclusivamente dopo aver consultato
il medico esperto in medicina
naturale. In ogni caso anche
l’applicazione esterna (solo
quando non esistano lesioni
cutanee!) deve essere fatta
con attenzione perché si potrebbero verificare allergie o
irritazioni nelle pelli sensibili.
Fanno però eccezione i preparati omeopatici che non
presentano effetti dannosi.
Essendo una specie protetta,
ne è vietata la raccolta nei
prati montani.
F A R M A C I A
dati di antibiotico-resistenza provenienti dall’Europa mostrano un panorama poco confortante: nel
giro di 4 anni è aumentata
notevolmente la resistenza in
due specie di batteri sotto
sorveglianza: Escherichia coli
e Klebsiella pneumoniae. Per
questo motivo è importante tenere accesa l’attenzione
del problema della resistenza
agli antibiotici e della necessità dell’uso appropriato di
questi farmaci per mantenere
il più a lungo possibile la loro efficacia nel trattamento
delle infezioni. L’antibioticoresistenza è divenuta uno dei
problemi principali di sanità
pubblica che minacciano la
salute dei cittadini europei.
L’antibiotico-resistenza determina difficoltà o impossibilità a trattare efficacemente
alcune infezioni batteriche,
con aumento dei tempi di
ospedalizzazioni, costi dell’assistenza sanitaria e mortalità.
Gli antibiotici sono farmaci
preziosi, ma vanno usati correttamente e con equilibrio,
altrimenti rischiano di perdere l’efficacia grazie alla quale
hanno contribuito significativamente ad abbattere la
mortalità dovuta alle malattie
infettive. Usare gli antibio-
F I D U C I A
tici in maniera responsabile
significa tutelare la salute di
tutti poiché il loro cattivo utilizzo rischia di rendere più
forti i batteri aumentando la
diffusione delle infezioni e
diminuendo le nostre armi
per combatterle.
Ecco alcune regole pratiche
per farne un corretto uso:
1
Gli antibiotici combattono
i batteri. Non hanno alcun
effetto sulle malattie di natura
virale, come il raffreddore e
l'influenza. Al contrario, in questi casi, gli antibiotici possono
avere un effetto negativo in
quanto affaticano inutilmente
il fegato e i reni, che ne curano
Continua a pagina 15
13
News in Campo
Odontoiatrico
Addio alle protesi mobili,
anche nei casi con poco osso.
ere di più
Vuoi sap
ia?
lantolog i
sull’imp
oli d
gli artic
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I consigli del farmacista
Continua da pagina 13
lo 'smaltimento'.
Gli antibiotici non curano i
virus e non servono neanche a prevenirli.
Prendi gli antibiotici solo
dietro prescrizione medica
Assumi gli antibiotici seguendo esattamente la posologia indicata dal medico.
Se consumi troppi antibiotici o li sostituisci spontaneamente rischi di farli diventare
inefficaci.
Il ciclo di cura con medicinali antibiotici prescritto
dal medico non va interrotto:
2
3
4
5
6
anche se i sintomi della malattia sono scomparsi, la cura va
portata a termine, rispettando
le dosi e gli orari di somministrazione stabiliti dal medico.
La febbre è un sintomo,
non una malattia. È una
naturale difesa dell'organismo.
Prima di ricorrere agli antibiotici è necessario capire qual è
la sua origine.
Non bisogna autoprescriversi antibiotici utilizzati
per una malattia avuta in precedenza. È necessario sempre
consultare il medico.
7
8
✘Bollini rosa: ospedali
a misura di donna.
“Gli ospedali che si prendono cura delle donne si vedono da lontano. Chiedi alla
tua farmacia di fiducia l’ospedale con
i bollini rosa più
vicino a te”. Questo lo slogan della
locandina esposta
nelle farmacie di tutta Italia per promuovere con un’informazione trasparente la cultura
della medicina di genere. Il
Programma Bollini Rosa 20142015, promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute
della donna e patrocinato da
Federfarma, dal 2007 seleziona gli ospedali nei quali
vengono offerti servizi
a misura di donna. Le
strutture premiate alle quali sono assegnati uno, due o
tre bollini rosa - sono segnalate sul sito
www.bollinirosa.it.
Entrando in farmacia, le donne troveranno
così un prezioso aiuto per
individuare le strutture ospedaliere più a misura delle loro
esigenze di salute.
Fonte: www.federfarma.it
✘La salute nelle tue mani.
Le mani sono un ricettacolo
di germi. Circa il 20% è rappresentato da microrganismi
non patogeni, che risiedono
normalmente sulla cute senza
creare danni. A questi, però,
possono aggiungersi virus e
batteri che circolano nell’aria
o con cui veniamo in contatto
toccando le più diverse superfici. Per questo motivo il
lavaggio delle mani, secondo
il Center for Disease Control
and Prevention di Atlanta rappresenta la misura più
F A R M A C I A
importante per prevenire la
diffusione delle infezioni. Nel
dossier ‘La salute nelle tue
mani’ il ministero della Salute
spiega come e quando lavarsi
le mani, sottolineando la forte
valenza sanitaria di un gesto
così semplice.
F I D U C I A
15
Densità del seno e rischio di cancro al seno.
Dr. Mario Bertoglio
Specialista in Radiologia
Centro Medico SME
Diagnostica per Immagini
L
a mammella è costituita da un insieme di
tessuto fibroghiandolare e tessuto adiposo. Essa viene considerata densa
quando prevale la componente fibroghiandolare. La
densità può ridursi
con l’età, ma nella
maggior parte delle
donne le variazioni
sono minime.
Il 10% delle donne
presenta seni quasi
interamente adiposi; il 40% presenta
aree sparse di tessuto fibroghiandolare; il 40% ha seni
eterogeneamente
densi e il 10% è
caratterizzato da
seni estremamente densi. Di conseguenza, circa il
50% delle donne
ha seni densi.

Come viene stabilita la densità
del seno?
La densità mammaria viene determinata con la
mammografia che
differenzia facilmente le componenti fibroghiandolare e adiposa. I Medici Radiologi caratterizzano
ogni mammografia suddividendo il grado di densità in
quattro livelli secondo uno
schema utilizzato a livello in-
F A R M A C I A
ternazionale, noto come BIRADS (acronimo di Breast
Imaging - Reporting and Data System). Attualmente, la
determinazione è di tipo qualitativo, legata alla valutazione
visiva. L'evoluzione della tec-
Strumenti diagnostici d'avanguardia
aiutano nello studio dei seni densi.
scere la densità del seno?
Le donne con seni di tipo
denso presentano un rischio
maggiore di sviluppare il cancro. L’analisi eseguita utilizzando come riferimento la
densità media del seno ha
documentato un rischio di
circa 1,2 volte maggiore per
le donne con seni densi eterogenei e un rischio 2 volte
maggiore per le donne con
seni estremamente densi. A
questo rischio vanno sommate le difficoltà
diagnostiche nello
studio dei seni densi: il tessuto denso
si presenta bianco
alla mammografia
ed anche i tumori, sia benigni che
maligni, appaiono
bianchi; ne deriva
un mascheramento
che riduce la sensibilità della mammografia di circa il
20%.
Le donne con seni densi devono
eseguire comunque la mammografia?
La mammografia è
l'unico strumento
di screening per il
Seno
estremamente
denso 10%
nologia mammografica con
imaging spettrale fornirà in
tempi brevi una valutazione
oggettiva e quantitativa della
densità mammaria.

Perché è importante cono-
F I D U C I A
Seno
eterogeneamente
denso 40%
Seno
fibro-adiposo 10%
Seno con aree
sparse di tessuto
ghiandolare 40%
16
Densità del seno e rischio di cancro al seno.
Classificazione BI-RADS della densità mammaria
I
Prevalentemente
fibro-adiposa
II
Aree sparse
di tessuto
fibroghiandolare
III
Eterogeneamente
densa
5 mm. Anche la Risonanza
Magnetica (RM) trova indicazione nelle pazienti con seno
estremamente denso, specie
quando presentano struttura
disomogenea all’ecografia. Va
tuttavia segnalato che Ecografia e RM, in considerazione dell’elevata sensibilità,
evidenziano anche delle alterazioni non necessariamente maligne che inducono ad
eseguire ulteriori approfon-
Esistono altre indagini
complementari per i seni
densi?
Per migliorare l’accuratezza
diagnostica nelle pazienti con
seno denso la mammografia
deve essere integrata dall'ecografia che è in grado di analizzare la struttura mammaria indipendentemente dalla
densità, rilevando alterazioni di dimensioni inferiori a
dimenti diagnostici quali le
agobiopsie. E’ pur vero che la
recente disponibilità dell’elastografia, in grado di valutare
Cervello: la
caffeina potenzia
la memoria e
prolunga i ricordi.
Estremamente
densa
le caratteristiche elastiche dei
tessuti, differenziando i noduli benigni da quelli maligni,
ha permesso di ridurre il numero di agobiopsie grazie al
suo elevato valore predittivo
negativo.
Quali suggerimenti per le donne con
seni densi e non
densi?
Le donne con seno
denso devono discutere con il proprio Medico curante
o con il Medico Radiologo la più adeguata tipologia di indagini da eseguire.
Le donne con seno
prevalentemente fibroadiposo, pertanto non denso, devono comunque dopo
i 40 anni sottoporsi al controllo mammografico ogni 1218 mesi, in quanto
non può essere trascurata l’esistenza di altri fattori di rischio,
in primis la familiarità.
Informazioni
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F I D U C I A
da sapere
Il caffè come stimolante anche
per la memoria. A scoprirlo,
uno studio di Michael Yassa e
colleghi della John Hopkins University pubblicato sulla rivista
quale, grazie a studi randomizzati, è stata dimostrata la
capacità di ridurre la mortalità del cancro al seno. Nonostante la mammografia abbia
minor sensibilità nelle donne
con seni molto densi, rimane
l'unico test affidabile in grado
di rilevare eventuali microcalcificazioni sospette. Tali
calcificazioni rappresentano
spesso il primo segno di tumori in situ che oltretutto nel
20% dei casi coesistono con
tumori invasivi altrimenti non
visibili. La tecnologia digitale
ha migliorato la qualità delle immagini nelle mammelle
dense; i maggiori progressi sono stati ottenuti con la
tecnologia photon counting
che riduce sensibilmente il
rumore presente nelle immagini mammografiche, pur utilizzando una dose di raggi X
molto bassa (Mammografia
Microdose).
F A R M A C I A
IV
'Nature Neuroscience'. Secondo
la ricerca la caffeina avrebbe un
effetto positivo sulla memoria a
lungo termine, rinforzando determinati ricordi anche a distanza di 24 ore dalla sua assunzione. "L'effetto di potenziamento
della memoria - spiega Yassa
- era già noto. Noi abbiamo documentato per la prima volta
uno specifico effetto sulla riduzione dell''oblio a oltre 24 ore
di distanza". Gli scienziati hanno
messo alla prova alcuni volontari
in test mnemonici facendo loro
assumere duecento milligrammi
di caffeina oppure un placebo.
La caffeina 'radicava' più profondamente le memorie aumentando i livelli di 'ritenzione'
mnemonica e permettendo ai
ricordi di permanere anche per
oltre 24 ore.
17
La salute non può essere uno slogan.
Giovanni Nello Franchi
Giornalista
[email protected]
Negli anni si sono moltiplicati
i prodotti alimentari che ci promettono
una benefica azione sulla salute,
scopriamo se questo è sempre vero.
I
n questi ultimi
anni l’attenzione per la salute
è cambiata ed è in
continua crescita:
viviamo un’epoca di
salutismo imperante.
Abbiamo ormai imparato che fare jogging può essere senza
dubbio salutare, frequentare una palestra
altrettanto e così via.
Seguendo questa filosofia del benesseresalute-forma sappiamo che un’attenta
dieta alimentare ci
aiuta in questa direzione.
A questo punto scopriamo che negli anni
si sono moltiplicati i
prodotti alimentari
che ci promettono
una benefica azione
sulla salute e dagli
scaffali dei supermercati ci invitano
all’acquisto; ci promettono benessere,
salute, naturalità, serenità ed equilibrio
psicofisico, però più
di una volta si scoprono poco veritieri ed ingannevoli. Il campanello d’allarme è dell'Autorità Europea
per la Sicurezza Alimentare
F A R M A C I A
(EFSA) che, dopo aver esaminato ben più di 4000 slogan ed etichette di prodotti
alimentari, arriva a bocciarne
F I D U C I A
il 95%. Il risultato è che solo
poco più di duecento prodotti attraverso slogan ed etichetta dicono la verità, gli al-
tri, con diversi gradi
di imprecisione, non
mantengono le qualità decantate perchè
non sono scientificamente fondate. Acquistiamo così latte
fortificato con vitamine e minerali per
garantire ai nostri
bambini una crescita
più armonica ma poi
EFSA ci mostra come tali formulazioni
non risultino affatto
migliori e superiori
al semplice latte di
mucca.
Il regolamento europeo 1924/2006
pone l’attenzione e
fa specifico riferimento sia agli slogan nutrizionali sia
a quelli sulla salute.
I requisiti corretti
sono esclusivamente
quelli dove lo slogan si basa su criteri
scientifici verificabili e non certamente su un requisito ipotetico forzato
dalla pubblicità ed
esigenze di marketing: non si può vantare la
cura o la prevenzione di malattie senza un fondamento
scientifico. Il regolamento
18
ambulatorio Medico Polispecialistico
La salute non può essere uno slogan.
evidenzia come non si possano usare frasi generiche per
indicare la riduzione di uno
o più fattori di rischio per
una malattia; un esempio: “i
fitostanoli riducono il colesterolo”
o con riferimento alla salute
dei bambini “la vitamina D
è necessaria per la crescita ed il
normale sviluppo delle ossa dei
bambini”. Il regolamento eu-
ropeo è entrato in vigore nel
dicembre del 2012 e molti di
questi slogan generici ritenuti
non corretti e fuorvianti sono fuorilegge, ma i prodotti
interessati sono ancora in
commercio senza le modifiche richieste. Gli esempi
F A R M A C I A
purtroppo possono essere
tanti dalle acque minerali che
elencano una serie di benefici
assolutamente di fantasia, come Uliveto e Rocchetta che
dovranno modificare i contenuti dell’etichetta e del claim
e multate di 100 mila euro
dall’Antitrust per queste informazioni non veritiere. La
lattina della bibita Red Bull
ha dovuto cambiare lo slogan
che asseriva un miglioramento delle prestazioni intellettive e fisiche. Danone con il
prodotto Actimel vantava in
etichetta e nella pubblicità di
“rinforzare le difese naturali”: ha dovuto rivedere i contenuti perchè ritenuti generici
e poco veritieri. Il persistere
di questa situazione è da ricercare anche nella mancanza
di un “listino” che pianifichi
sanzioni pecuniarie sicure e
rilevanti in modo da interrompere queste pratiche.
Negli Stati Uniti la Federal
Trade Commission ha multato con 35 milioni di dollari
alcune aziende che dovranno
risarcire i propri clienti ingannati da false e scientificamente infondate promesse di
dimagrire con creme ed integratori alimentari miracolosi.
L’uso e l’abuso di questi slogan che reclamizzano effetti positivi sulla salute sono
quindi solamente un espediente per vendere di più,
fornendo diete e modelli alimentari sbilanciati ed intrinsecamente sbagliati, portando il consumatore a pensare
che adottare una normale e
corretta dieta equilibrata non
riesca a fornire al proprio organismo il giusto apporto nutritivo, senza dover ricorrere
ad integratori e quant’altro.
Non lasciamoci quindi attrarre da slogan roboanti, ma
spesso bugiardi, ma orientiamoci semplicemente verso
un sano e variato regime
alimentare.
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19
La farmacia incontra la scuola:
alimentazione, adolescenza e dintorni.
Terza parte.
Dott.ssa Anna Carnelli
Farmacista
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Concludiamo con questo articolo la sintesi di quanto è emerso dal progetto “La farmacia incontra la scuola: alimentazione, adolescenza e dintorni”, patrocinato e finanziato da
Federfarma Varese, progetto di educazione alla salute in
ambito alimentare, consistente in alcuni incontri presso la
scuola media di Castiglione Olona, con i ragazzi e con i loro
genitori.
N
ell’affrontare il tema dell’alimentazione con i ragazzi,
abbiamo scelto di soffermarci con loro sui rischi
e sugli eccessi in
cui possono cadere quando
si misurano
con obiettivi legati alla
forma fisica
o alla riuscita nello sport:
che cosa succede dentro un
ragazzo o una
ragazza quando
insegue un obiettivo
per così dire “prestazionale”, come può
essere il perdere
peso, migliorare il proprio
aspetto fisico,
rag giungere
alcuni risultati
in uno sport?
Fatto salvo il
senso di efficacia personale
che si prova nel
F A R M A C I A
perseguire un obiettivo, nel
curarsi e nel piacersi, quand’è
che si deve invece riconoscere un eccesso, che fa
male anziché
F I D U C I A
Con il patrocinio
FEDERFARMA VARESE
Associazione Varesina
Titolari di Farmacia
Dott.ssa Renata Radici
Psicologa e Psicoterapeuta
Specializzata in Psicoterapia
dell'Adolescente e dell'Adulto
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bene?
Con i ragazzi abbiamo stimolato una riflessione critica su
alcuni messaggi e stereotipi di
cui la nostra cultura è portatrice, attraverso l’analisi di immagini tratte dalle pubblicità.
I ragazzi hanno subito colto
come la bellezza sia associata
alla magrezza, alla seduzione
e non di rado alla felicità.
Dal confronto
in gruppo
sono emersi aspetti contrastanti e dubbi: la bellezza è
ritenuta da molti importante,
nel senso che facilita secondo
loro le relazioni con i coetanei, ma non è tutto; anzi, da
parte di alcuni è stata data più
importanza ad altri aspetti
della persona, più caratteriali,
più legati al “dentro” e meno al “fuori”. In particolare,
i ragazzi hanno riconosciuto che la
bellezza non
g arantisce
la certezza
di essere
amati e
la felicità, anche
citando
esempi
di personaggi
noti
del
mondo dello
spettacolo. Tutto questo è servito
a “smontare” un po’
l’importanza che si può
attribuire alla forma fisica
e alla magrezza, a cui va
da dato “il giusto peso”
nella vita di una persona
e in particolare di un adolescente alle prese con profondi cambiamenti e incertezze.
Abbiamo allora fornito ai
ragazzi poche e semplici
informazioni sui disturbi
20
La farmacia incontra la scuola:
alimentazione, adolescenza e dintorni.
alimentari (in particolare
sull’anoressia e sulla bulimia),
insistendo sui rischi che derivano dall’”assolutizzare” la
magrezza (fino a farla diventare l’unica cosa che davvero
conta e su cui si investe, a
scapito di tutte le altre dimensioni della vita), ma anche dal mangiare in modo
sregolato per compensare in
realtà bisogni non fisici.
Abbiamo anche voluto dare
consigli pratici per quanto
riguarda l’alimentazione,
lo sport e le diete. Ad esempio abbiamo sottolineato che
quando si fa attività sportiva
aumenta il dispendio ener-
tezza. E’ importante invece
nutrirsi adeguatamente dopo
aver svolto attività fisica, per
recuperare l’energia persa e
stare bene. Abbiamo anche
voluto mettere in guardia
i ragazzi sull’utilizzo di
integratori alimentari venduti in palestra o consigliati
da personale non medico,
perché sappiano che vincere
è importante, ma non a costo di mettere a repentaglio
la loro salute. Come sappiamo infatti esistono integratori (steroidi anabolizzanti,
stimolanti etc.) che migliorano le prestazioni fisiche
di chi li assume, ma causano
getico ed è necessario anche
aumentare l’assunzione giornaliera di calorie, a seconda
del tipo di attività svolta,
dell’intensità e della durata.
Inoltre quando si fa sport
si suda ed è necessario bere
acqua in quantità maggiore,
per compensare la perdita
di liquidi. Abbiamo voluto
dire ai ragazzi che devono
far passare almeno tre ore
(Regola delle tre ore) per
fare attività fisica, dopo
un pasto completo di primo,
secondo, contorno e dolce,
e solo un’ora e mezza se
invece viene consumato uno
spuntino (frutta, cereali etc.),
che serve per togliere la fame
e permettere di svolgere lo
sport senza accusare pesan-
effetti collaterali seri. Infine,
abbiamo parlato di come le
diete fai da te, possono far
male a chi le segue; si tratta
innanzitutto di diete non impostate con uno specialista,
ma lette sui giornali o addirittura fatte di testa propria
e possono portare a carenze
alimentari, debolezza, addirittura se persistenti, a danni
fisici importanti come problemi a stomaco e intestino.
Insomma per concludere abbiamo voluto dire ai ragazzi
come è bello nutrirsi bene,
gustare il cibo, mangiare in
modo equilibrato, essere come si è, e anche fare sport
serenamente, basandosi sulle
proprie forze e sull’allenamento.
F A R M A C I A
F I D U C I A
da sapere
Esperti: sì ai test sul Dna del feto
che prevedono rischi malattie.
Il momento in cui sarà possibile fare uno scan completo
del Dna di un bambino entro il terzo trimestre di gravidanza è sempre più vicino, ma nonostante i problemi
etici i genitori hanno il diritto di sapere se il figlio ha un
maggior rischio di avere qualche malattia nel corso della
vita. Lo afferma un editoriale sul New England Journal
of Medicine. La possibilità di ottenere un
campione di Dna fetale
estraendolo dal sangue
materno, o attraverso
la combinazione dei
test dei genitori, è stata
dimostrata due anni fa.
Questo tipo di esame
può dare una massa
enorme di informazioni, come la maggiore suscettibilità
a tutte le malattie legate ai geni. Questo, spiega l'editoriale, può mandare in confusione i genitori, anche perchè
un rischio aumentato non vuol dire automaticamente la
presenza della malattia. ''E' solo una questione di costi
ancora alti e di problemi etici per l'applicazione - spiega
Lisa Soleymani Lehmann del Brigham and Women Hospital, uno degli autori, al sito di Scientific American - i
genitori però hanno il diritto di discutere i risultati del
test insieme a un genetista, perchè questo permetterebbe loro di pianificare meglio il futuro dei figli''. Se ad
esempio un bambino è più suscettibile di diabete, continua l'esperta, i genitori potranno prestare più attenzione
alla dieta e all'attività fisica. Il rischio che si usino queste
informazioni per ottenere 'bambini perfetti' non è molto
alto. ''Questa paura non può giustificare il rifiuto di dare
le informazioni - afferma l'editoriale -. I genitori hanno il
diritto di averle insieme ai mezzi per capirle al meglio''.
Narcisismo: è 'epidemia' tra giovani
e giovanissimi. Il 70% dei ragazzi
manca di empatia.
Bambini e giovani sono sempre più narcisisti e noncuranti degli altri, meno capaci di provare empatia, capire e mettersi nei panni degli altri e, quindi, di aiutarli.
Secondo quanto spiegato sulla rivista Psychology Today
dallo psicologo Peter Gray del Boston College, oggi fino
al 70% dei ragazzi è 'malato' di narcisismo. Il narcisismo,
spiega lo psicologo, è una visione 'gonfiata' di sé, in cui
gli altri diventano solo un mezzo per raggiungere i propri scopi o un ostacolo ad essi.
21
Pelle e bellezza... in fumo.
Dott.ssa Silvia Magnani
Specialista in Chirurgia Plastica
Libera professionista in Varese
L
a pelle è un vero e proprio organo corporeo
con una funzionalità
raffinatissima: in particolare
racchiude e difende il contenuto, ma presiede anche ad
una comunicazione intelligente con l'ambiente esterno
in senso fisico come strumento di percezione termica
e tattile, in senso psicologico
assecondando la muscolatura
mimica producendo espressioni, rughe o pieghe prevalenti secondo il carattere della
persona.
L'abitudine al fumo, poiché
risulta negativa ed autolesionistica in molti ambiti corporei, (bellezza precocemente
sfiorita nelle rughe da fumo)
viene inquadrata come vizio,
cioè un'attitudine capricciosa
che non è strettamente necessaria per vivere. In realtà
le persone che fumano entrano inconsapevolmente in un
meccanismo chimico di dipendenza dalla nicotina, la
componente del tabacco che
determina a livello del lobo
limbico e delle aree corticali
cerebrali il meccanismo
di piacere, di maggior
prontezza di riflessi,
ideazione, resistenza allo stress.
In funzione della
ricerca di questi
effetti
perma-
F A R M A C I A
Per chi smette di fumare sono
assicurati per la pelle 13 anni meno
dell'età biologicamente dimostrata
già dopo nove mesi da questa
eroica ed ultra saggia prova di
carattere e volontà.
nenti,
apparentemente
vantaggiosi, nel
frattempo si sottopone il proprio
organismo ad un
rischio altissimo
di patologie davvero mortali o quantomeno invalidanti, come neoplasie
maligne e problemi
circolatori e cardiovascolari, essendo
più di cinquanta le
sostanze chimiche gravemente nocive alla salute
che una sigaretta trascina in
assorbimento dai polmoni
all'intero organismo. Il fumo
con certezza immette in
circolo queste sostanze destruenti
F I D U C I A
22
Pelle e bellezza... in fumo.
che producono continuativamente radicali liberi, molecole che a loro volta sono in
grado di alterare la corretta
funzione del DNA. Ne deriva
una sintesi di enzimi anomali
in grado di distruggere fibre
elastiche e collagene, gli elementi portanti e costitutivi
per una pelle biologicamente
funzionale e qualitativamente
fresca.
La pelle infatti, organo ponte
tra interno ed esterno esprime immediatamente a livello
estetico la realtà del fumo, entra cronicamente in distress e
perde progressivamente la
sua funzionalità in termini di
luminosità, microvascolarizzazione, elasticità e turgore e
questi deficit risultano ancor
più evidenti se la persona è
magra, o geneticamente predisposta ad una cute sottile
e facilmente incline a rughe,
grinzosità ed avvizzimenti.
Se poi si aggiunge l'abuso
di sovraesposizione ai raggi
F A R M A C I A
solari nelle ore meno adatte
o con scarsa fotoprotezione
cosmetica, il danno al derma
(la parte funzionale, la sala
comandi della cute) è innescato, il microcircolo è penalizzato e la cute, così poco
ossigenata va incontro a progressiva asfissia cioè mancanza di quell'ossigenazione che
già di per sé concorrerebbe in
parte all'eliminazione dei suddetti radicali liberi. Tutto ciò
potrebbe divenire progressivamente irrimediabile se
la persona non acquisisce la
consapevolezza di migliorare
i propri errori comportamentali, fumo in primis. e non li
modifica. Alle fumatrici allora è consigliabile tassativamente la costante assunzione
di antiossidanti riparanti e
riparatori sul processo di invecchiamento cellulare, reperibili in farmacia e prodotti
dalle case di ricerca più serie
che selezionano per le formulazioni di assunzione principi
attivi spesso potentissimi di
natura vegetale ed altamente
biocompatibili come resverartrolo, olivella spinosa,
acido lipoico, vitamina A C
E, beta carotenoidi, bioflavonoidi, estratto di tè verde, tranferrina, ferritina,
ceruloplasmina, glutatione, zinco e manganese. Per
meglio orientarsi è opportuno un consiglio dal proprio
farmacista di fiducia o dallo
Specialista.
Il chirurgo plastico può inquadrare il problema delle
rughe in generale, ma per le
rughe da fumo il volto della
paziente è piuttosto caratteristico tanto da essere comunemente inquadrato come
“smoker-face” con prevalenza di rughe e raggrinzimenti
di varia profondità a livello
periorale (intorno alla bocca), in regione sovralabiale
superiore (codice a barre),
Continua a pagina 30
F I D U C I A
Consegniamo fiducia
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Integratori alimentari.
Linee guida per un uso corretto.
Dott.ssa Rachele Aspesi
Farmacista specialista in nutrizione
[email protected]
Q
uello degli integratori è un tema molto attuale: il numero di persone che consuma
regolarmente integratori
alimentari è in costante
aumento negli ultimi anni
-si parla di circa 6 milioni
di adulti che ne hanno
fatto uso negli ultimi 3
anni- e tra poco tempo
avremo, sugli scaffali delle
nostre farmacie, una quantità di integratori equivalente
Gli integratori alimentari sono
un supplemento dietetico di origine
animale o vegetale, necessario al corretto
funzionamento del nostro organismo
e/o a mantenere lo stato di salute.
a quella dei farmaci.
Essendo prodotti di
derivazione naturale
e reperibili senza obbligo di ricetta, erroneamente si crede
che integratore sia
sinonimo di medicinale innocuo,
convinzione che
incoraggia la pratica dell'automedicazione. Vediamo
brevemente come
farne un uso razionale
e consapevole.
Cosa si intende per
integratore?
Secondo la definizione
ufficiale, gli integratori
alimentari
sono un supplemento dietetico di origine animale o
vegetale, necessario al corretto funzionamento del nostro
organismo e/o a mantenere
lo stato di salute. Da qualche anno, si sente parlare di
nutraceutici: questa categoria
avanzata di integratori comprende prodotti contenenti
sostanze naturali per le quali
è stata dimostrata, in maniera
soddisfacente, l'attività verso
uno specifico organo o tessuto corporeo in modo funzionale allo stato di benessere,
alla salute o alla riduzione del
rischio di malattie. Il ruolo
di tutti gli integratori è, dunque, quello di essere complementari all'alimentazione, con
specifiche sostanze, quando
si evidenziano condizioni di
aumentato fabbisogno o del
loro ridotto apporto.
Quando utilizzare un integratore alimentare.
È ormai provato che uno stile
di vita scorretto, un'alimentazione inadeguata, la scarsa
attività fisica e l'inquinamento ambientale possano essere
fortemente implicati nell'alterazione del nostro stato di salute. In questo caso, il nostro
corpo può subire una serie di
diversificazioni biochimiche
come attivazione o inibizione di enzimi, accumulo di
sostanze tossiche e altre situa-
F A R M A C I A
F I D U C I A
24
zioni negative che pare siano
responsabili dell'insorgenza
di uno stato di malessere,
che si esprime sottoforma di
sintomi più o meno marcati.
In questi casi, l'integrazione
alimentare può fare la differenza e il suo utilizzo può
aiutarci a prevenire tali disagi
e, quindi, a mantenerci in uno
stato di benessere oppure può
alleviare i sintomi aiutando il
nostro corpo a un riequilibrio
biochimico tipico dello stato
di salute.
Chi deve farne uso?
In condizioni normali, se si
adotta una dieta normocalorica, bilanciata e varia, in teoria,
F A R M A C I A
non ci sono carenze da correggere. Tuttavia, raramente
ci troviamo in una condizione
utopica di normalità: un integratore può essere, infatti, di
grande aiuto in tutte quelle
situazioni di aumentato fabbisogno di nutrienti come nei
bambini e nei ragazzi in fase
di accrescimento, nelle donne
in età fertile, durante la gravidanza, l'allattamento o la menopausa, in soggetti sportivi,
negli anziani o in coloro che
convivono con una patologia
cronica o lottano con una
condizione di malattia acuta.
Come utilizzare gli integratori alimentari.
Tutti gli integratori devono
essere assunti con regolarità
e costanza, senza superare le
dosi indicate, per un periodo
non inferiore ai 60-90 giorni
consecutivi, per poi ripetere ciclicamente il trattamento
durante l'anno. Come tutte le
sostanze attive, sarebbe consigliata l'assunzione a stomaco
vuoto per favorirne l'assorbimento, tranne nei casi in cui si
soffra di problematiche gastriche o l'integratore provochi
disagi nella digestione.
L'efficacia dell'integratore dipende molto sia dal modo
corretto con cui viene assunto, sia dalla scelta del tipo
di integratore stesso. In un
mercato in cui vince spesso la
tecnica di marketing migliore
o il passaparola tra amiche, c'è
la necessità di riferirsi sempre
alla consulenza del farmacista
per l'acquisto di questi prodotti. Le figure specializzate sono
in grado, infatti, di descriverci
le caratteristiche e le proprietà
delle varie formulazioni, ricordandoci, inoltre, che spesso
contengono vere e proprie
molecole farmaceutiche che
devono essere assunte in modo appropriato per non dare
effetti collaterali o interazioni
con altri medicinali.
F I D U C I A
DOTT.SSA RACHELE ASPESI
COnSuLEnTE nuTRIzIOnALE
FARMACISTA
Una corretta alimentazione è fondamen-
tale per una buona qualità di vita: la salute
si conquista e conserva soprattutto a tavola, imparando, fin da bambini, le regole del
mangiare sano.
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Integratori alimentari. Linee guida per un uso corretto.
Melatonina: luci ed ombre.
Cos'è la melatonina? Perchè tanto
interesse attorno a questo ormone?
Quali sono i possibili impieghi
terapeutici?
Intervista al
Dott. Fabio Colombo
Dottore di Ricerca e Specialista
in Endocrinologia.
Endocrinologo, diabetologo, dietologo
per la Dieta a Zona e consulente
per la Chirurgia Bariatrica presso il
Poliambulatorio Sanigest di Luino (VA)
Che cosa è la melatonina?
La melatonina è un ormone
prodotto da una ghiandola
annessa al cervello, la pineale
(detta anche epifisi) e da altri
organi (tra i quali la retina e
l’intestino).
La ghiandola pineale servirebbe a sincronizzare il nostro orologio biologico (una
struttura, situata in una parte
del sistema nervoso centrale chiamata ipotalamo, che
avrebbe il compito di coordinare i ritmi di diversi sistemi
fisiologici) con le modificazioni ambientali (rappresentate ad esempio da variazioni
del ciclo luce-buio, presenza
di eventi stressanti o di agenti
patogeni) per ottimizzare le
capacità adattative del nostro
organismo. Tutto questo sarebbe finalizzato alla difesa ed
alla riproduzione della specie.
L’epifisi è in grado di tradurre
gli impulsi nervosi provenienti da stimoli dell’ambiente
esterno od interno in un messaggio di natura ormonale,
rappresentato dalla produzione di melatonina. Il principale
fattore ambientale in grado
di stimolare la ghiandola pineale è la variazione del ciclo luce-buio. La secrezione
di melatonina è stimolata dal
buio ed è inibita dalla luce.
Pertanto i livelli di questo ormone nel sangue seguono un
ritmo circadiano: sono bassi
nelle ore diurne, aumentano
F A R M A C I A
Cerebral
cortex
Pineal
gland
Suprachiasmatic
nucleus
Optic
chiasm
Pituitary
Hypothalamus
nella prima parte della notte
e raggiungono il loro massimo nelle ore successive alla
mezzanotte. Questo ritmo di
secrezione è tipico delle persone sane e la sua alterazione costituisce uno dei segni
più precoci del configurarsi
di un grave stato patologico.
Infatti alterazioni del ritmo
luce-buio della melatonina
sono state dimostrate in gravi
patologie quali le neoplasie
metastatiche, la malattia depressiva, la schizofrenia nella
fase cronica e l’ischemia cerebrale. Nell’uomo un ritmo
F I D U C I A
circadiano della melatonina è
presente fin dal 3° - 4° mese
di vita; alla pubertà si verifica una transitoria caduta dei
livelli notturni di questa sostanza; durante l’età adulta il
ritmo di secrezione è presente
fino alla senescenza, quando
la sua ampiezza si attenua e
la produzione di melatonina
diminuisce; il declino più rapido avviene dai cinquant’anni in poi ed a sessant’anni
la ghiandola pineale produce
una quantità di melatonina
pari all’incirca alla metà di
quella prodotta a vent’anni.
Perché oggi vi è tanto interesse intorno alla melatonina?
Alcuni studiosi ritengono che
la riduzione dei livelli di melatonina sia in qualche modo
responsabile del fenomeno
dell’invecchiamento (che deve essere considerato come la
perdita delle capacità dell’organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali) e che
pertanto la somministrazione
di questa sostanza possa ritardare questo processo.
Vi sono ipotesi secondo le
quali la diminuzione dei livelli
26
Melatonina: luci ed ombre.
di melatonina nell’età avanzata si tradurrebbe in un’alterata
trasmissione di informazioni
dalla pineale ai nuclei soprachiasmatici dell’ipotalamo
(sede dell’orologio biologico). Questo comporterebbe
la perdita della capacità di
coordinazione dei ritmi dei
diversi sistemi fisiologici con
conseguente diminuzione
della capacità di adattamento dell’organismo e quindi
un aumento della suscettibilità dello stesso a diverse
patologie quali infezioni, tumori e malattie degenerative;
si avrebbe di conseguenza
un’accelerazione di tutti i
processi che portano ad un
invecchiamento precoce. Una
parte importante della capacità di adattamento è legata
alla regolazione del metabolismo basale e della temperatura corporea, effettuata dalla
melatonina tramite un’azione
sugli ormoni tiroidei.
Il fatto poi che a svilupparsi
sia una patologia piuttosto
che un’altra dipende da altri
cofattori: familiarità, alimentazione, condizioni ambientali, stress psichici, ecc.
Va inoltre ricordato che la
melatonina è una potentissima sostanza antiossidante, in
grado di rimuovere i radicali
liberi, che contribuiscono al
processo dell’invecchiamento attraverso i danni da essi
causati alle cellule, e di inibire
la loro formazione. Questa
azione avrebbe un ruolo protettivo nei confronti di diverse patologie, in particolare
della malattia di Alzheimer.
Queste proprietà, unitamente
al ruolo modulatorio di questo ormone su quasi tutti i
sistemi biologici, permettono
di prendere in considerazione
un trattamento con melatonina in patologie apparentemente molto diverse tra loro
ed a carico di quasi tutti gli
apparati dell’organismo.
F A R M A C I A
Al di là di questa affascinante ipotesi vi sono attualmente possibili impieghi
terapeutici di questo ormone nella pratica medica?
Sicuramente la somministrazione di melatonina al momento di coricarsi può normalizzare i ritmi del sonno
senza produrre la dipendenza
e gli effetti indesiderati degli
psicofarmaci. Questa azione
sarebbe legata ad una dimi-
nuzione della temperatura
corporea ed alla modulazione
dell’attività del sistema nervoso centrale; l’associazione con
le benzodiazepine, farmaci
usati frequentemente per il
trattamento dell’insonnia, ne
potenzierebbe i benefici.
La melatonina, in particolare,
riduce il tempo di addormentamento, aumenta il numero
delle ore di sonno e migliora
l’attenzione durante il giorno.
Un altro utile impiego di questa sostanza si ha nel lavoro
F I D U C I A
a turni e soprattutto nella
“sindrome da jet lag”, quel
complesso di disturbi conseguente a variazioni acute
del ciclo luce-buio, come ad
esempio dopo un volo transcontinentale. Si ritiene che
questo fenomeno sia dovuto
al fatto che il ritmo circadiano
della melatonina si riaggiusta,
in accordo con il nuovo orario di vita, solo dopo una
decina di giorni. La somministrazione temporizzata (dal
giorno prima della partenza
al quarto giorno dopo l’arrivo, secondo schemi prefissati
a seconda della direzione del
volo e della differenza di fusi
orari tra la località di partenza
e quella di destinazione) di
melatonina sarebbe pertanto
in grado di alleviare questi
sintomi.
Un terzo campo di applicazione della melatonina è la
terapia dei tumori. La pineale
è responsabile della naturale
resistenza contro le neoplasie
ed il non rispetto del ciclo
luce-buio, alterandone la funzionalità, predispone all’insorgenza di questa patologia.
Il difetto nella produzione
notturna di melatonina costituisce inoltre il più frequente
grave difetto endocrino presente nella malattia neoplastica, contribuendo al peggioramento della prognosi. Vi
sono studi, effettuati su una
casistica di oltre 200 pazienti
portatori di tumori solidi in
fase avanzata non più responsivi alle terapie convenzionali
od intolleranti ad esse, che
dimostrano che l’associazione di questo ormone con l’interleukina - 2, un composto
naturale prodotto dal sistema
immunitario, amplificherebbe l’attività antitumorale di
questa sostanza. Inoltre la
somministrazione di melatonina permetterebbe l’uso di
Continua a pagina 28
da sapere
Internet peggiora
la qualità del sonno
negli adolescenti.
Nuove ricerche condotte dalla
University of Adelaide, Australia, mostrano che oltre il 70 per
cento degli adolescenti australiani non dorme bene.
Molti riferiscono un uso eccessivo di media elettronici, come
internet, videogame e telefoni
cellulari, che potrebbero contribuire al problema. Lo studio
è stato condotto dalla scuola di
Psicologia dell'Università, e ha
coinvolto 1200 studenti di età
compresa fra 12 e 18 anni, valutandone abitudini del sonno
e uso di apparecchi elettronici.
I risultati, pubblicati sull'International Journal of Mental Health
and Addiction, mostrano che
molti fra i più giovani non dormono in modo adeguato e che
il problema è anche più grave
fra quelli che sono dipendenti
dai media elettronici (stimati
nella percentuale di uno su dieci). "L'uso dei media elettronici ha spiegato Daniel King, che ha
condotto lo studio - ritarda l'ora
in cui si va a letto e a volte interrompe il sonno. Questo porta a
non raggiungere le necessarie
ore di riposo".
27
Melatonina: luci ed ombre.
Continua da pagina 27
dosi minori di interleukina
- 2 e renderebbe quindi più
tollerante il trattamento immunoterapico riducendone gli
importanti effetti indesiderati.
L’effetto antineoplastico della
melatonina è in parte dovuto
ad una stimolazione del sistema immunitario; questo giustificherebbe l’impiego di questo ormone anche in soggetti
sottoposti a stress. L’azione
antitumorale è comunque il
risultato di molteplici effetti
desiderati (soprattutto a carico
del sistema vascolare) della
classica “pillola” (composta
da un estrogeno più un progestinico) ed avrebbe un’azione
protettiva nei confronti del
carcinoma mammario. In alcune donne in menopausa,
inoltre, la melatonina avrebbe
portato ad un ripristino del
ciclo mestruale e ad un alleviamento dei disturbi neurovegetativi (vampate, nervosismo,
insonnia, depressione) asso-
Profili del ritmo circadiano dei livelli plasmatici di melatonina in soggetti
giovani e in soggetti anziani - da http://ocw.unican.es
biologici di questa sostanza,
l’applicazione della quale nella
cura del cancro non deve pertanto essere vista in antitesi
rispetto ai trattamenti convenzionali, ma in aggiunta e ad
integrazione di essi. Vi sono
infine altre possibili applicazioni cliniche della melatonina
meritevoli di ulteriore approfondimento.
Tra le più interessanti occorre
ricordare l’impiego di questa
sostanza nella contraccezione. E’ infatti noto l’effetto
inibitorio di questo ormone
sulla produzione ipofisaria di
gonadotropine, gli ormoni
che controllano la funzionalità dell’ovaio e del testicolo.
E’ attualmente in studio un
contraccettivo composto da
un progestinico associato a
melatonina. Questa associazione avrebbe meno effetti in-
F A R M A C I A
ciati a questa condizione.
Vi sono inoltre numerose
patologie neuropsichiatriche
(sindromi depressive, schizofrenia, autismo, epilessia,
demenza, alcuni tipi di cefalee, morbo di Parkinson, ecc.)
che potrebbero trovare giovamento dalla somministrazione esogena di melatonina,
in quanto in esse sono state
descritte alterazioni del ritmo
della secrezione di questa sostanza con riduzione del picco
notturno. Recenti studi, infine,
hanno riportato un’azione antiaggregante a carico delle piastrine, un miglioramento della
funzionalità tiroidea, un’attenuazione del tono simpatico sia centrale che periferico
con conseguente effetto di
abbassamento della pressione
arteriosa e cardioprotezione, una diminuzione dei livelli
F I D U C I A
di colesterolemia, un’azione
più efficace del placebo sugli
acufeni e, in pazienti con sarcoidosi polmonare, una completa scomparsa del quadro
clinico dopo trattamento con
melatonina.
Che cosa ci può dire riguardo alle controindicazioni e
agli effetti indesiderati della somministrazione di melatonina?
Negli esperimenti finora effettuati (sono stati somministrati
fino a 6.6 grammi al giorno di
melatonina per 35 giorni) gli
unici effetti collaterali rilevati
sono stati cefalea, vertigini,
nausea, crampi addominali,
prurito ed aumento del senso
di affaticamento (quest’ultimo
probabilmente legato all’eccessivo dosaggio). Altri studi
hanno riportato che la melatonina rende i sogni più vivi e
può causare una diminuzione
del desiderio sessuale.
E’ infine giusto dire anche
che l’associazione di melatonina con antidepressivi potrebbe scatenare crisi di panico e che in animali infettati
con un virus leucemogenico
per un particolare tipo di
cellule, i linfociti T, questo
ormone ha accelerato lo sviluppo della malattia. Non si
può dire ancora niente invece sugli effetti indesiderati di
trattamenti a lungo termine;
in particolar modo occorre
valutare l’effetto della somministrazione di melatonina
sulla funzione riproduttiva.
In definitiva non esistono
vere e proprie controindicazioni all’uso della melatonina, ma essenzialmente delle
regole di prudenza che sconsigliano l’utilizzo di questa
sostanza nei bambini, nelle
donne in gravidanza, nell’allattamento, nelle persone con
insufficienza renale od epatica o che sono alla ricerca di
In che dosi, quando
e per quanto tempo dovrebbe essere assunta la melatonina?
Parametri quali la dose, l’ora
della somministrazione e la durata ottimale del trattamento
non sono ancora stati ben definiti. E’ tuttavia importante sottolineare l’efficacia delle recenti preparazioni a lunga durata
d’azione, la cui emivita nel sangue periferico è di circa 6-8 ore
contro le 3-4 delle preparazioni più comuni.
In linea di massima si può dire
che per quanto riguarda il trattamento dell’insonnia e della
“sindrome da jet lag” possono
essere consigliate dosi variabili
da 0.1 a 3 milligrammi al giorno, mentre nella terapia antineoplastica le dosi utilizzate sono 10 - 50 mg al giorno.
Per quanto riguarda l’ora della
somministrazione è di fondamentale importanza che l’ormone venga assunto tra le ore
22 e le ore 23; l’assunzione
mattutina non solo è inefficace
ma può addirittura provocare
effetti nocivi.
Come già detto anche la durata
ottimale del trattamento non è
ancora stata stabilita. Sulla base di esperimenti svolti recentemente si ritiene la sostanza
debba essere assunta per 21 28 giorni consecutivi seguiti da
una settimana di sospensione.
Un discorso a parte merita la
terapia della “sindrome da jet
lag”: a questo proposito esistono vari schemi ma dal punto di vista pratico è sufficiente
assumere la melatonina circa
mezz’ora prima di coricarsi una
volta arrivati a destinazione, sia
nel viaggio di andata che in
quello di ritorno.
una gravidanza, nei pazienti
con malattie autoimmunitarie
(in particolare nell’ipotiroidismo non compensato) o
gravi sindromi allergiche oltre che naturalmente prima
di mettersi alla guida. Alcuni
studi, tuttavia, ritengono che
la melatonina, attraverso la
ricostruzione dell’integrità
28
Melatonina: luci ed ombre.
News dalle aziende News dalle aziende
immunologica, possa rappreuna cura per le
malatPaginasentare
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plasmatici di questo ormone:
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calcio-antagonisti, anticoagulanti orali, benzodiazepine,
antidepressivi, corticosteroidi
ed immunosoppressori sono le sostanze maggiormente implicate. Inoltre occorre
dire che fumo, alcool, caffeina, aspartame, mercurio e
fluoro calcificano la pineale e
ne bloccano la fondamentale
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Ma, purtroppo, non tutti i
clienti sanno apprezzare e
non tutti ricambiano con un
grazie e con un sorriso l’impegno che è stato profuso nei
loro confronti.
Infatti, tra i moltissimi soddisfatti, ecco comparire “l’ingrato”. Sembra un tipo civile
ed educato come tanti altri
ma, dopo poche parole di
circostanza, comincia a lamentarsi in modo sempre più
aggressivo ed insistente del
fatto che non ha trovato la
farmacia aperta sotto la propria casa, ma ha dovuto percorrere ben nove chilometri per arrivare alla farmacia
aperta più vicina.Circa dieci
minuti di macchina per accedere al servizio farmaceutico,
nello stesso momento in cui
molti altri servizi sono inaccessibili, circa dieci minuti
per pretendere di trovare tutto quello che serve, compresi i prodotti fagocitati dalla
grande distribuzione che li
vuole vendere quando vuole,
come vuole ma, magari, non
sempre e non quando la gente ne ha più bisogno.
Forse per una pizza con gli
amici si fanno anche venti o
trenta chilometri... Ma certo
saranno casi diversi.
Ah, dimenticavo, i farmacisti
della Provincia di Varese si
autotassano per garantire un
servizio di recapito di farmaci a domicilio, gratuito, nelle
giornate festive e di notte,
per tutti i cittadini, indistintamente.
Anche per l’ingrato.
perdita di turgore e di continuità del profilo delle labbra
con impoverimento dei volumi originari, invecchiamento
precoce delle aree mimiche
più usate nell'espressività
come la regione perioculare
o naso-geniena; la tipologia
cutanea risulta impoverita
nell'idratazione e ciò determina una maggiore propensione
a grinzosità multiple e perdita
complessiva della luminosità.
Lo specialista chirurgo plastico può ben affrontare questi
problemi e, dopo un'accurata
valutazione nel caso specifico,
attuare terapie ambulatoriali di medicina estetica atte a
correggerlo, a dare un rinfresco complessivo al volto con
filler di acido ialuronico
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molto maneggevoli nell'effettuazione, a costi contenuti.
Nel caso occorresse una correzione più decisa, cioè un lifting chirurgico, è necessario
portare la fumatrice ad una
riduzione o meglio alla decisione di smettere di fumare
per una corretta riuscita di
un intervento così prezioso.
Tenendo conto che spegnere
la sigaretta per sempre fa ringiovanire il viso di tredici anni
On. Dr. Luigi Zocchi
Presidente Federfarma
Varese
in nove mesi, calcolo eseguito attraverso un complesso
algoritmo matematico che
ha tenuto conto di parametri
come la levigatezza, il turgore, la luminosità, il colorito e
l'elasticità cutanea.
Smetterla con il fumo non è
così semplice, ma per i sovradescritti motivi, il vantaggio per la propria immagine
e per prolungare l'esistenza
di almeno quindici anni è da
considerare seriamente.
Un aiuto per spazzare la dipendenza può derivare dall'uso di
cerotti sostitutivi alla nicotina
od alla assunzione di bupropione, una nuova molecola
che limita l'aumento di peso
dovuto alla sospensione della
nicotina che molto spaventa
gli intenzionati a smettere; il
tutto reperibile nella propria
farmacia di fiducia, ma sotto
il controllo del medico o del
farmacista, pericolosi i fai-date improvvisati.
La libertà comincia dove finisce la dipendenza dalle nostre
errate abitudini. Per poter migliorare è necessaria una sana
autocritica. La consapevolezza si acquisisce comprendendo i meccanismi negativi che
rinforzano autolesionisticamente i nostri errori inconsci.
Farcela sarebbe un guadagno
in tutti i sensi con un'autostima decisamente sfavillante.
Sono con voi, proviamo a
provarci!
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trattati avete modo di contattarmi al numero:
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La Legge Bersani (n. 248 del 4 agosto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni
sanitarie ed ausiliarie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici
attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti
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fisico come digestione difficile, problemi
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dopo attente ricerche, le virtù delle erbe
depurative.
Dalla sua esperienza e dall’abilità nel
miscelare sapientemente gli ingredienti,
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che si dimostrò un ottimo aiuto per ritrovare il benessere fisico.
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prevenire i piccoli disturbi quotidiani.
L’esclusiva formulazione di Padre
Raineri rappresenta oggi la salutare riscoperta di una antica tradizione, preziosa per depurare l’organismo e quando si
sente il bisogno di un aiuto che unisca
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