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Corso di laurea di primo livello in Architettura Ambientale POLITECNICO DI MILANO TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA – PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Prof. ssa Laura Ferrari – Prof. Antonelli Boatti L. GHIRRI (1998, Il Profilo delle nuvole) – Migliarina PAESAGGIO: concezioni e prospettive Arch. Elisabetta Maino – 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Nella più semplice ed immediata definizione IL PAESAGGIO E’ ASPETTO VISIBILE in cui si possono distinguere 3 livelli: Attraverso la vista le immagini sono trasferite in modo neutro al nostro cervello VISTA La MENTE filtra le immagini attraverso la FORMAZIONE CULTURALE – MEMORIA – INTERPRETAZIONE – SENSIBILITA’ – SENTIMENTI/GUSTO proprie di ogni individuo PERCEZIONE In questo modo l’immagine CAMBIA si arricchisce, si personalizza, diventa elemento cognitivo e stimolo culturale , si carica di significati APPREZZAMENTO ESTETICO SOGGETTIVO ed espresso da QUALSIASI OSSERVATORE Contemporaneamente proprio perché espresso da tutti, questo costituisce l’OPINIONE DELLA MASSA Esiste una realtà oggettiva (res physica) e la stessa realtà percepita (res percepta) Questo fa si che l’oggetto può essere studiato nelle due realtà: quella oggettiva e quella soggettiva 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il paesaggio nell’arte L’arte è soprattutto interpretazione ed approfondimento del paesaggio. Secondo Goethe ‘la pittura è capace di creare con i quadri un mondo visibile assai più compiuto di quanto possa essere quello reale’ Il grande arco della pittura occidentale descrive il modo con cui il paesaggio è stato PERCEPITO, SENTITO, VISSUTO nel corso di un millennio. Liguria – Cinque terre Il molo verso Ovest con la libreria e la colonna di San Teodoro Canaletto 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il paesaggio nell’arte La pittura vedutista Il paesaggio è stato identificato per tutto l’Ottocento e gran parte del ‘bellezze … l’emozione diNovecento, un istantecon di luce coltopanoramiche’ nella pace della laguna …. un’atmosfera sospesa e quasi magica ‘con ciò che l’occhio può abbracciare in un giro di orizzonte’ (Biasutti) Liguria – Cinque terre Francesco Guardi, Laguna grigia (1765) 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il romanticismo s’impossesserà della natura come elemento privilegiato di espressione emotiva ‘…. nei paesaggi si continuerà ad ammassare le cose mediante un disegno che cerca di esprimere il groviglio delle masse’ (Vincent Van Gogh) Liguria – Cinque terre Vincent van Gogh, Paesaggio di montagna, 1889 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive La rappresentazione del paesaggio appartiene alla sfera dei processi conoscitivi, in cui scienza e arte dimostrano di essere i due occhi con cui la mente umana vede, conosce, interpreta il mondo Vincent Van Gogh, Oliveto con nuvola bianca, 1889 G. Morandi, Paesaggio con casa rosa, 1935 Teorie e concezioni Fino alla prima metà del ‘900 la concezioni di paesaggio è orientata versi i due indirizzi: - il paesaggio come immagine alla cui conoscenza si accede in particolare per mezzo della vista, e nei confronti del quale si esprimono valutazioni ed apprezzamenti, eminentemente soggettivi basati sulle qualità estetiche, sulla bellezza dei panorami e dei ‘quadri’ naturali, - il paesaggio come entità fisica reale ed oggettiva analizzato attraverso indagini scientifiche Liguria – Cinque terre 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Primi provvedimenti legislativi Nel 1909 per opera di Luigi Rava, Ministro della Pubblica Istruzione del Governo Giolitti, si iniziò ad equiparare la nozione di ‘bellezza naturale’ e quella di ‘monumento’ LEGGE n. 778/22 Tutela sulle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico sono dichiarate soggette a speciale protezione le cose immobili (…) a causa della loro bellezza naturale e della loro particolare relazione con la storia e la letteratura (art. 1). LEGGE n. 1497/39 , ‘Protezione delle bellezze naturali’ applicava vincoli rigorosi alle bellezze individue ed alle bellezze d’insieme di riconosciuto valore intendendo come paesaggio gli stupendi panorami italiani immortalati in quadri famosi ed in tante cartoline illustrate Sono soggette alla presente legge a causa del loro interesse pubblico (art. 1) : - le cose immobili che hanno caratteri di cospicua bellezza naturale; - le ville, i giardini, i parchi che si distinguono per la loro non comune bellezza; - i complessi di cose immobili avente valore estetico tradizionale; - le bellezze panoramiche considerate come quadri naturali. Prevede la formulazione di Piani Territoriali Paesaggistici che assomigliano più a piani particolareggiati, proprio per la tipologia di prescrizioni che devono contenere (zone di rispetto, rapporto tra aree libere ed aree fabbricabili, norme per i diversi tipi di costruzione, allineamento e distribuzione dei fabbricati, istruzioni per scelta e la varia distribuzione della flora) COSTITUZIONE ITALIANA Articolo 9 - introdotto nel 1948 la Repubblica tuteli il paesaggio ed il patrimonio storico artistico 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Cosa stava accadendo nel frattempo in Italia? Lo SVILUPPO come IDEOLOGIA, un’OPPORTUNITA’ per cambiare la propria condizione di vita. In testa a tutto vi era la ‘voglia di città’, che significava “la possibilità di un godimento più borghese della vita, un diverso modo di abitare, di muoversi, di viaggiare, di alimentarsi, di divertirsi, ecc.” [Turri (2000) p 88] La legge 1497 del ‘39 si è rilevata inadeguata ed impreparata ad impedire, gli scempi provocati sul territorio nel periodo post bellico, a guidare gli interventi sul paesaggio quale realtà non definendo metodologie e criteri da applicare nella prassi operativa Le mani sulla città – Francesco Rosi 1963 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Francesco Rosi “Le mani sulla città” - 1963 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Cosa stava accadendo nel frattempo in Italia? P. P. Pasolini denuncia la trasformazione in corso, la distruzione del paesaggio, delle diversità che costituiscono il paesaggio italiano, non inteso solo nella sua eccezione estetica e localizzata, ma in senso olistico, in cui la cultura, la socialità ed i valori umani, hanno un significato e caratterizzano i diversi luoghi del patrimonio italiano; ed accanto alla trasformazione di questi valori antropici, quella del paesaggio naturale. Le forma della città – Pier Paolo Pasolini 1973 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive La grande trasformazione: il paesaggio costiero … Esodo estivo 1975 – Autostrada del Sole La costiera romagnola Marco Pesaresi, da Rimini 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive La grande trasformazione: il paesaggio costiero … e gli ecomostri Esodo estivo 1975 – Autostrada del Sole La costiera romagnola ‘UN MISFATTO ECOLOGICO ESEMPLARE’ A. Cederna, 1972 Data di costruzione: 1968 - Abbattuto in parte: 1999 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il paesaggio agrario la banalizzazione unità produttive mono-colturali e meccanizzate provincia di Pavia (E. Maino) E. Turri il disordine il fronteggiarsi e confondersi delle attività produttive provincia di Pescara (F. Di Donato) Parco Agricolo sud Milano la massima produttività l’abbandono e trasformazione del patrimonio architettonico rurale G. B. Garden, Paesaggio Pugliese 1965 provincia di Pavia (E. Maino) Azienda Agricola Spedalera – Circondario di Imola 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Un paesaggio perduto? Sprawl, banalizzazione, omologazione, standardizzazione, produttività, velocità e mobilità hanno generato ‘…… una progressiva perdita di qualità, caratteri ed identità e generano una dilagante banalizzazione delle strutture paesaggistiche; provocano un degrado diffuso negli antichi rapporti uomo-natura e negli equilibri ecologicoambientali.’ (A.M. Calcagno, Paesaggio: concezioni, problemi, prospettive, in Luoghi della Mente, pag.53) Don Camillo e Peppone (G. GUARESCHI) 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il paesaggio come stratificazione di segni 1967 R. ASSUNTO Il paesaggio e l’estetica (1973) la Commissione Parlamentare Franceschini sottolineò la necessità di un rinnovamento delle concezioni poste alla base della 1497/39, superando il concetto di paesaggio quale quadro pittorico; occorreva un rinnovamento volto ad una ‘comprensione delle strutture e delle forme (del paesaggio) per consentire un’interpretazione storica e geografica globale […] della complessa realtà culturale di cui strutture e forme del paesaggio umanizzato sono espressione’. ‘paesaggio luogo della memoria e del tempo’ Nel paesaggio ‘epoche ed eventi, istituzioni e credenze, costumi e culture […] diventano simultanee nell’immagine spaziale nella capacità che esse hanno di restituire nel cuore del presente, e senza modificare il presente, tutto il passato;…’ Ma evidentemente questi appelli non vengono ascoltati, le ambiguità permangono e la Commissione Parlamentare Franceschini rimane una larva di memoria. L. GHIRRI (1988), Verso la foce del Po 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Il paesaggio come ecosistema globale dinamico 1960 - Szava-Kovats ‘… tutto ciò che v’è sull’involucro terrestre, tutto, nella sua esistenza ed interferenza, costituisce il paesaggio’ 1963 - Aldo Sestini ‘…. Il paesaggio è la complessa combinazione di oggetti e fenomeni legati tra loro da mutui rapporti funzionali, oltre che dalla posizione, si da costituire un’unità organica’. Valerio Giacomini 1970/1980 Introduce un cultura ecologica in Italia Il paesaggio è inteso nella sua accezione più ampia e dinamica di ‘ecosistema globale’, per questo si dimostra come l’integrazione fra discipline diverse garantisce la comprensione di sistemi complessi, quali appunto i paesaggi e come attraverso l’ecologia diventa possibile indagare ed interpretare la complessità dei paesaggi, intesi come dominio fenomenologico in cui opera l’uomo attivando una grande varietà di processi collegati. 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive LEGGE n. 431/85 detta Legge Galasso: una legge ambientale Riesuma i Piani paesistici del ’39, ne aggiorna un po’ sommariamente i contenuti ed i presupposti e ne rende obbligatoria alle Regioni la realizzazione. Il tutto però senza spiegare cosa si intendesse per paesaggio, lasciandolo alla libera interpretazione di tecnici ed amministratori e senza descrivere un processo analitico-valutativo a supporto per la redazione dei piani. Contiene disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale L’interesse estetico si trasforma in quello della preservazione ambientale la conservazione non riguarda più i singoli beni, ma aree e zone, vincolate e classificate in base alle caratteristiche morfologiche. Viene imposto il vincolo di inedificabilità in: - aree alpine al di sopra dei 1600 metri; - aree appenniniche al di sopra dei 1200 metri - a distanza di 300 metri dalla riva di mari e laghi e 150 metri dalle sponde di fiumi e torrenti; - sui vulcani, nelle paludi, in aree di interesse archeologico, università di agraria ed aree per il rimboschimento o incendiate. Mancava inoltre ancora una cultura in grado di interpretare il paesaggio come un’entità fisica complessa, organizzata in sistemi naturali ed artificiali, in continua mutazione a causa di eventi spontanei e di azioni umane, a valutarlo come processo evolutivo dovuto a molteplici fattori ed elementi 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Intanto cosa accadeva in Europa? L’attenzione alla qualità del paesaggio aveva portato all’adozione e diffusione di documenti contenenti ‘raccomandazioni’, ‘direttive’ e ‘indicazioni di comportamenti’ nel campo della protezione, pianificazione e gestione dell’ambiente naturale e culturale europeo e del paesaggio 1972 - Convenzione Unesco sulla protezione del patrimonio mondiale, culturale e naturale (Parigi) 1979 - Convenzione di Berna per la protezione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio naturale, per il suo valore scientifico, estetico, ricreativo ed economico 1980 - Convenzione quadro-europea sulla cooperazione transfrontaliera della collettività e delle autorità territoriali (Madrid) 1985 - Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico d’Europa (Granada) 1993 -- Convenzione Carta del paesaggio mediterraneo sottolinea come la maggior parte dei paesaggi 1992 di Malta (La Vallette) che che sottolinea l’importanza della protezione del mediterranei, risultato dell’integrazione tra fattori naturali, culturali, storici, funzionali e visuali, patrimonio archeologico (fondamento della memoria collettiva, degli studi storici e profondamente segnati dalla presenza dell’uomo, costituiscano valori fondamentali e significativi elementi scientifici dell’identità culturale europea (Montpellier). Promossa, sottoscritta e successivamente proposta alle altre regioni mediterranee dalle regioni dell’Andalusia, del 1992 - Convenzione sulla biodiversità (Rio) in cui si inizia ad introdurre la partecipazione attiva dei cittadini in cui Languedoc-Roussillon e della Toscana con l’obiettivo di offrire alle popolazioni un quadro di vita che risponda si introduce il concetto del coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali nelle strategie per l’ambiente alle loro aspirazioni, di migliorarne l’assetto e di favorirne la gestione, in particolare per le generazioni future. e la sostenibilità. Il paesaggio è inteso in senso olistico, quale risultato della combinazione di aspetti naturali, culturali, storici, funzionali e visivi. Definisce un quadro dello stato attuale dei diversi paesaggi mediterranei e gli obiettivi per una 1998 - Convenzione relativa all’accesso all’informazione, alla partecipazione del pubblico al processo decisionale e politica di conservazione e gestione del paesaggio nell’area mediterranea e le conseguanti azioni per un progetto di paesaggioall’accesso alla giustizia in materia ambientale (Aarhus) 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (CEP) 2000 – Firenze Sottoscritta da 35 Paesi europei e ratificata al 2008 da 29 Stati, modello per altri continenti, in particolare l’Asia, il Nord ed il Sud America Ratificata in Italia il 9 gennaio nel 2006 con la L. n. 14 Il paesaggio è inteso come una determinata parte del territorio così come è PERCEPITA DALLE POPOLAZIONI il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni L’oggetto di interesse è tutto quanto il territorio, comprensivo degli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani, includendo le acque marine ed interne territori degradati come in quelli di grande qualità, nelle zone considerate eccezionali, come in quelle di vita quotidiana. 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (CEP) Il paesaggio è in ogni luogo, inteso nella sua globalità elemento importante della qualità di vita delle popolazioni riconosciuta come condizione essenziale per il benessere (inteso non solo nel senso fisico), individuale e sociale, per uno sviluppo durevole e come risorsa che favorisce le attività economiche 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (CEP) OBIETTIVO: pervenire ad uno SVILUPPO SOSTENIBILE fondato sul rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente si definisce la POLITICA DEL PAESAGGIO ponendo l’accento sul tema della SALVAGUARDIA, GESTIONE, PIANIFICAZIONE e VALORIZZAZIONE dei paesaggi e sugli obiettivi di qualità paesistica basati SULLE ASPIRAZIONI DELLE POPOLAZIONI PER QUANTO RIGUARDA LE CARATTERISTICHE DEL LORO AMBIENTE DI VITA 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive QUALI CONSEGUENZE? Il paesaggio ha un ruolo determinante per la qualità della vita delle popolazioni e nel costituire il fondamento delle loro identità consapevole. Ha sottolineato la necessità di accrescere la sensibilità della società civile nei confronti dei temi del paesaggio e di promuovere azioni finalizzate alla sensibilizzare le popolazioni attraverso appositi programmi di INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAIONE e FORMAZIONE Dal concetto di vincolo si passa a quello di tutela attiva e di conservazione innovativa, con il coinvolgimento di tutti i molteplici soggetti, che operano, vivono e agiscono, a vario titolo, nella costruzione e nella trasformazione dei paesaggi IDENTITA’ quale fattore determinante di riconoscibilità e senso di appartenenza ad un luogo nel rapporto tra paesaggio e coloro che lo abitano (stabilmente e temporaneamente) RUOLO ATTIVO E PROPOSITIVO DELLA POPOLAZIONE nella trasformazione e cura del proprio ambiente di vita 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive IL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO (o Codice Urbani) – D.Lgs. 42 del 2004 ed integrazione del D.Lgs 63 del 2008 Disciplina e delinea il Piano Paesaggistico Regionale, recependo gli indirizzi della CEP ed aggiornando (radicalmente) le indicazioni contenute nella legge 1947 e la 431 Definizione di PAESAGGIO esso è volto del territorio, espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni Definizione di BENI PAESAGGISTICI - gli immobili e le aree di interesse pubblico (definite dalla L. 1497/39) - le categorie geografiche (o morfologiche) della L. 431/85 - gli immobili e le aree che il Pp ritiene opportuno sottoporre a tutela AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Ruoli ed obiettivi Le amministrazioni pubbliche cooperano per la definizione di indirizzi e criteri riguardanti le attività di salvaguardia e tutela, pianificazione, recupero, valorizzazione/reintegrazione del paesaggio e di gestione dei relativi interventi, il tutto volto ad uno sviluppo sostenibile PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA Vengono riunificate le nozioni di piano paesaggistico e di piano urbanistico/territoriale, che divengono piani paesaggistici Alle Regioni viene richiesta una tutela e valorizzazione del paesaggio, attraverso l’approvazione dei Pp, e non tanto la stesura, al fine di coinvolgere le amministrazioni provinciali e locali. 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Principi funzionali del Piano Paesaggistico Individua e DEFINISCE FUNZIONI POLITICHE e PUBBLICHE Principio di TRASVERSALITA’ le trasformazioni compatibili con i valori paesaggistici, le azioni di recupero e di riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposte a tutela, nonché gli interventi di valorizzazione del paesaggio in relazione alle prospettive di sviluppo sostenibile Oltre alla ricognizione degli elementi morfologici della conservazione dei caratteri costitutivi dei beni e delle aree territoriali, sono riconosciute finalità innovative,ed in particolare: - il mantenimento delle caratteristiche morfologiche ed architettoniche - l’individuazione delle linee di sviluppo urbanistico ed edilizio - interventi di riqualificazione e recupero Molteplici sono gli strumenti di governo definiti quali piani di settore alle diverse scale (regionale-provinciale e locale) e con molteplici scopi, per esempio ambientali, per la mobilità, che vengono via via integrati nei piani urbanistici. Il Pp tiene conto del carattere di trasversalità del paesaggio, inteso quale volto del territorio, interagendo con tutti gli strumenti di piano (ed estensivamente tutte le attività) suscettibili di mutare e/o gestire tale volto. Si pensi alle interrelazioni tra paesaggio e difesa del suolo, oppure tra paesaggio e protezione ambientale diffusa (ad esempio le reti ecologiche), oppure alle relazioni potenzialmente conflittuali tra paesaggio e infrastrutture nonché tra paesaggio ed insediamenti. 26 marzo 2013 PAESAGGIO: concezioni e prospettive Principi funzionali del Piano Paesaggistico I piani paesaggistici sono un tutt’uno con quelli di carattere urbanistico-territoriale, devono perciò contenere un adeguato quadro conoscitivo delle risorse dei caratteri e delle opzioni di fondo da considerare ai fini delle scelte paesaggistico-ambientali, così come di quelle urbanistico-insediative, economiche-territoriali e infrastrutturali. La formulazione del quadro conoscitivo avviene attraverso: - ricognizione dell’intero territorio da un punto di vista storiche, naturali, estetiche e delle loro interrelazioni e la conseguente definizione dei valori paesaggistici da tutelare, recuperare riqualificare e valorizzare - analisi delle dinamiche di trasformazione del territorio attraverso l’individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, la comparazione con gli altri atti di programmazione, di pianificazione e di difesa del suolo - individuazione degli ambiti paesaggistici e dei relativi obiettivi di qualità paesaggistica - determinazione di misure per la conservazione dei caratteri connotativi delle aree tutelate per legge e, ove necessario, dei criteri di gestione e degli interventi di valorizzazione paesaggistica degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico - individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate - individuazione delle misure necessarie al corretto inserimento degli interventi di trasformazione del territorio nel contesto paesaggistico 26 marzo 2013