Cerca - Comune di Mirandola

Transcript

Cerca - Comune di Mirandola
Periodico di informazione
del Comune di Mirandola
fondato nel 1877
Numero 14
Luglio 2014
www.indicatoreweb.it
MIRANDOLESE
Intanto
Gli
im rientrano a casa altre 14 famiglie di via Calatafimi, che avevano un danno in "E"
Si velocizzano le pratiche Mude
A Mirandola più personale, meno verifiche sui Sal e migliori tecnologie informatiche
conclusa l'indagine
distribution center
«Il Cavone
è sicuro»
Festa in Gambro
per il pallet n. 1
«Non vi è alcuna ragione fisica
per sospettare che le variazioni di
pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione
del Campo di Cavone abbiano innescato la sequenza del maggio 2012».
Così la nuova commissione di esperti.
A pag. 14
mirandola
Osservazioni
a Psc e Rue
Pubblichiamo su questo numero
gli avvisi per l'adozione del Piano
Strutturale Comunale (a pag. 6) e del
Regolamento Urbanistico Edilizio (a
pag. 11). Le osservazioni al Psc e al
Rue possono essere presentate entro
lunedì 4 agosto, ma una nota del
Sindaco Maino Benatti chiarisce
che «l’Amministrazione comunale
di Mirandola sottoporrà all'esame
del competente Consiglio comunale
anche le osservazioni pervenute oltre il succitato termine, a condizione
che le stesse siano protocollate entro
e non oltre il 2 ottobre 2014, per consentire a questa Amministrazione di
concludere, entro il mese di ottobre
2014, l'iter di invio delle stesse alla
Provincia».
Il primo tir in arrivo nel nuovo
plant di Medolla aspettava già da
qualche minuto alle porte del Distribution Center finché finalmente, alle
10 in punto del 21 luglio, il pallet
n.1 è stato scaricato con il muletto.
A pag. 6
Il rientro a casa di altre 14 famiglie in "E"
nel condominio "Europa" di via Calatafimi
Lo scorso 18 luglio sono state
riconsegnate le chiavi di casa ad altre
14 famiglie mirandolesi sfollate dal
Condominio “Europa” di Mirandola
per il sisma del 2012. Il loro palazzo,
situato in via Calatafimi 24-26, è stato
infatti completamente ripristinato e
migliorato sismicamente dopo i pesanti danni subiti con la scossa del 29
maggio. Il palazzo era stato classificato in “E leggera”. La cambiale Errani,
pari a 940 mila euro, era stata firmata
il 2 ottobre 2013 ed oggi, meno di
un anno dopo, le famiglie possono
rientrare nei loro appartamenti. Insieme agli inquilini, visibilmente
soddisfatti, c’erano l’amministratore
di condominio Giacomino Paltrinieri, il progettista e direttore dei lavori
Fabio Barbieri e i rappresentanti
della ditta Costruzioni Generali Due
di Baggiovara, che ha realizzato la
4-23 agosto
complessa ristrutturazione del palazzo
di via Calatafimi.
A fine giugno 2014 a Mirandola
sono stati concessi complessivamente
73 milioni e 400 mila euro di contributi per la ricostruzione di abitazioni,
12 milioni e 200 mila dei quali già
erogati a saldo. Il Comune ora ha
messo in campo nuovi strumenti per
velocizzare ulteriormente le procedure (a pag. 3).
Uffici aperti
solo il mattino
G l i u ff i c i d e l C o m u n e d i
Mirandola, nel periodo compreso
tra il 4 e il 23 agosto, resteranno
aperti al pubblico solo al mattino.
Info: 0535/29511.
2 · n. 14 - luglio 2014
Tribuna
I lavori del Consiglio comunale di
Mirandola nelle opinioni dei Capigruppo
brevi
NUOVO PRESIDENTE
A "LA MIRANDOLA"
Dallo scorso 1° luglio la società
"La Mirandola Spa", con delibera della Assemblea dei soci assunta in data
30 giugno, ha accolto le dimissioni
da presidente di Giancarlo Barbieri,
nominando il successore nella persona di Cesare Galavotti. Barbieri
lascia dopo 11 anni di lavoro senza
risparmio, con l’unico obiettivo di garantire qualità e funzionalità al centro
sportivo di via Pietri ed in particolare
al Centro nuoto. A Barbieri va il ringraziamento dell'Amministrazione
comunale, a Galavotti gli auguri di
buon lavoro.
ILLUMINAZIONE
VOTIVA
A seguito dell'invio da parte della
ditta Nuova Attima Service s.r.l., concessionaria per il Comune di Mirandola
del servizio di illuminazione votiva
nei cimiteri comunali, dei bollettini di
pagamento per l'illuminazione votiva
per l'anno in corso, che hanno causato
numerosi disagi per gli utenti per
l'incompletezza dei bollettini stessi, si
pubblica il comunicato stampa della
ditta concessionaria, in cui vengono
fornite indicazioni utili al fine del corretto pagamento del servizio erogato.
In sintesi gli utenti potranno:
1 contattare nei giorni feriali dalle
11 alle 13 e dalle 15 alle 18 il numero
telefonico 3357318084, per ogni tipo
di informazione inerente il pagamento
dell'illuminazione votiva;
2 pagare il servizio entro il 31
agosto 2014 senza alcun aggravio di
spesa; alla scadenza di tale termine
verrà inviato un sollecito a tutti i concessionari che risulteranno non aver
pagato il canone, senza alcun ricarico
di costi;
3 pagare tramite il bollettino inviato (Mav: pagamento Mediante Avviso)
presso tutti gli sportelli bancari, senza
alcuna commissione e senza che sia
necessario avere o aprire un conto corrente bancario. Non è invece possibile
pagare il bollettino presso gli sportelli
degli Uffici Postali;
4 i concessionari le cui concessioni
risultano in zone rese inagibili dal
sisma e in cui è stata interrotta l'erogazione dell'energia elettrica, non sono
tenuti al pagamento del canone per
l'illuminazione votiva fino al ripristino
dell'agibilità;
5 il versamento del canone può,
inoltre, essere effettuato:
• tramite bonifico bancario, utilizzando il seguente codice iban: IT 36 O
0312712900000000004037, indicando
nella causale di versamento il nome
dell'utente;
• in contanti presso l'Ufficio cimiteriale situato all'ingresso del cimitero
del capoluogo, dall'8 luglio al 12
agosto, il martedì e giovedì dalle ore
9 alle ore 13.
L'OSSERVATORIO
DEL CIMONE
Grande
opportunità
per tutti gli
appassionati
della nostra
montagna.
Tutti i mercoledì dal 16
luglio al 27
agosto sarà
possibile
visitare (con guida) l'Osservatorio
Climatico Cnr-Isac (ore 9,30-16) e
l'Osservatorio Meteo dell'Aeronautica
Militare (ore 9,30-12) del Cimone,
potendo compiere così un'esperienza
irripetibile sui 2.165 metri del nostro
monte. Per informazioni Parco Del
Frignano 0536-72134 e Valli Del
Cimone 0536 325586; www.vallidelcimone.it, [email protected]
golinelli-lega nord
«Errani condannato:
piove sul bagnato»
Nel 2006 sono partite delle indagini sulla
cooperativa Terreemerse per truffa e falso ai
danni della Regione
Emilia Romagna, società allora guidata da
Giovanni Errani, fratello del Governatore
Vasco Errani.
A distanza di otto
anni, dopo la condanna
di due dirigenti della cooperativa e di un
funzionario regionale, il
Governatore e altri due
funzionari sono stati
condannati in secondo grado per falso
ideologico (rispettivamente a 1 anno e
1 anno e due mesi) e la cooperativa a
risarcire la Regione (1,2 milioni di Euro),
mentre per Giovanni Errani, che andrà
a processo a fine mese, il Pm ha chiesto
2 anni e sei mesi di reclusione. Vasco
Eranni, che farà ricorso in Cassazione,
ha rassegnato le dimissioni da Presidente
della Regione e da Commissario Straordinario alla ricostruzione, sancendo
la fine anticipata della legislatura e le
elezioni a novembre.
Dopo questa breve cronistoria credo
siano opportune alcune considerazioni:
innanzi tutto bisogna dare atto al Governatore, almeno per onestà intellettuale, di
essersi dimesso, non al suo partito (Pd)
che gli ha chiesto di rimanere, quando in
altre situazioni ha invocato le dimissioni
per un avviso di garanzia; secondo, la
notizia non ha avuto praticamente risal-
to, quando invece per
delle indagini (spesso
rivelatesi inconsistenti)
media e Democratici hanno “sputtanato”
partiti e persone per
diversi mesi; terzo, le
ripercussioni che la
faccenda potrà avere
sulla ricostruzione sia
in termini di serenità
lavorativa che di vuoto
istituzionale.
A quest’ultimo
punto bisogna aggiungere altre due “macchie” e cioè che in oltre
due anni la Giunta regionale a guida
Pd non è stata in grado di nominare
un sub commissario (in Lombardia è
presente con un 90% di danni in meno),
cosa che sarebbe stata utile prima, e col
senno di poi fondamentale adesso e che
l’Assessore che aveva le deleghe alla ricostruzione, Giancarlo Muzzarelli, erano
sei mesi che aveva altro a cui pensare,
prima candidandosi alle primarie e poi
diventando Sindaco di Modena (con
conseguenti dimissioni dalla Regione).
Per il bene di tutti speriamo che l’accaduto non abbia grosse ripercussioni su
un post sisma che ha già dei problemi di
suo e auspichiamo che venga nominato
un nuovo Commissario in tempi celeri,
magari esterno alla Giunta regionale,
in modo da traghettare con serenità la
ricostruzione fino alle prossime elezioni.
Guglielmo Golinelli
Capogruppo Lega Nord Padania
tinchelli-m5s
«Vicenda Errani, facciamo
della discontinuità un'occasione»
Una condanna a un
anno per falso ideologico: le doverose dimissioni e una richiesta di
restare (nonostante tutto) per dare continuità
a quanto fatto finora,
come se una condanna
in appello fosse poco
più di un disguido burocratico. Dalla vicenda
“Terre Emerse” è uscita
l’immagine di un Governatore, che,
se avesse dedicato ai terremotati la
metà della solerzia riservata al fratello,
oggi avremmo una ricostruzione senza
burocrazia, intoppi e balzelli. I Sindaci
della Bassa hanno prontamente fatto
quadrato attorno a quella che, a loro
dire, era una delle figure insostituibili
della ricostruzione. Vorremmo allora
rassicurarli sul fatto che di meglio si
può fare, anzi forse la discontinuità
con la gestione Errani potrebbe essere
addirittura un’opportunità.
Ricordate i rimborsi col tetto massimo dell’80 per cento? Fu forse un atto
di coraggio e determinazione quello
che portò Errani ad accettare una così
iniqua, per non dire assurda, copertura?
Eppure egli riuscì persino a fregiarsi del
grande risultato ottenuto: «Lo chiedeva
l’Europa, lo chiedeva Monti» e chissà
quanti altri gli hanno chiesto di chiudere
un occhio. Che dire poi di un conflitto
di interessi di cui oggi si vede tutta l’abnormità? Già Governatore della Regione
e Presidente della Commissione Stato
Regioni, accettò di buon grado anche il
ruolo di Commissario Straordinario per
il Terremoto (controllore e controllato
insieme). A due anni dal sisma, è ancora possibile non vedere come questa
ricostruzione sia stata imbrigliata nella
burocrazia? E che dire dell’ordinanza
regionale numero 32, denunciata prontamente da Italia Nostra proprio in piazza
a Mirandola, il 5 maggio 2014, che
autorizza la cessione degli immobili del
centro storico, in cambio dei rimborsi
stanziati dallo Stato per acquistare residenze “chiavi in mano”? Conseguenza
lo svuotamento del centro e la ulteriore
perdita della identità cittadina. Sono domande a cui non sapremmo rispondere
o, meglio, vorremmo che la risposta
la dessero i cittadini e gli imprenditori
per i quali il tempo si è
fermato quel maggio.
Non dimentichiamo,
infine, l’ultima grande
performance dell’insostituibile Errani, relativa
al rapporto Ichese (il lavoro di una commissione
scientifica incaricata dalla Regione, quindi sostenuta con soldi pubblici)
i cui risultati si scoprono
quasi per caso, tramite la prestigiosa
rivista “Science” che, forse impietosita,
decide di renderli noti. Non sono né
poche né di poco conto le ragioni per
cui sarebbe augurabile un nuovo modo
di condurre la ricostruzione: semplificare
la burocrazia, eliminare i conflitti di interessi, una maggiore trasparenza e una
vera tutela del territorio. Auspichiamo
che da tutte le parti politiche arrivi maggiore senso critico e di responsabilità
verso i cittadini, mettendo da parte gli
interessi di bandiera. Cogliamo l’occasione per invitare tutti i cittadini al
prossimo incontro del 27 agosto presso
la sala del consiglio in via Giolitti n. 22
a Mirandola, nel quale approfondiremo
questo e tanti altri argomenti, raccogliendo allo stesso tempo idee e suggerimenti da integrare alle nostre azioni e
alla nostra programmazione. Per info:
movimento5stelle.mirandola@gmail.
com, FB Movimento 5 stelle Mirandola.
Grazie, a riveder le stelle.
Nunzio Tinchelli,
Capogruppo consiliare
e Portavoce
Movimento 5 Stelle Mirandola
mirandola
L'Ufficio
cimiteriale
L'Ufficio cimiteriale presso il
Cimitero di Mirandola sarà trasferito
da martedì 29 luglio presso la sede
del Comune (via Giolitti 22) al piano
terra (ufficio n.15). Nessuna modifica
rispetto ai giorni ed orari di apertura
al pubblico: dal lunedì al sabato dalle
ore 8 alle 12. Telefono: 0535/29509.
barbieri-pd
«Senza casa e lavoro non c'è
passaggio solido all'età adulta»
Senza una casa e un
lavoro per un giovane non
può esserci un passaggio
solido all’età adulta. Lo
abbiamo detto in campagna elettorale e lo vogliamo ribadire ancora una
volta: per il Pd e la Giunta
Benatti le politiche giovanili sono assolutamente
strategiche per il futuro.
Una scelta forte, fatta
di precise linee programmatiche a sostegno delle
nuove generazioni; linee
diffuse e trasversali, non solo settoriali ma estese a vari temi e materie
perché, siamo convinti che la loro
attuazione passa attraverso l’intera
azione di governo locale, dalla casa al
lavoro, dalla scuola e la cultura ai luoghi dello sport e dell’aggregazione.
I giovani hanno bisogno di stimoli, di entusiasmo, di partecipazione
fatta prima di tutto di ascolto, di luoghi capaci di portare a sintesi disegni
concreti per la città.
La cura, il sostegno e la promozione delle nuove generazioni sono,
per noi, primari investimenti per il
futuro, occasioni per promuovere
uno stato di benessere generale che
consenta ai giovani di diventare
cittadini attivi, favorendone la piena
autonomia. Sono queste le connotazioni che come Partito Democratico
proponiamo alla Giunta. I giovani
chiedono opportunità di lavoro,
politiche abitative che stimolino l'indipendenza, spazi di aggregazione.
Per il lavoro in generale e quello
giovanile in particolare, serve una
città capace di dare il meglio di sé, il
meglio delle proprie capacità e delle
proprie risorse. Per quanto ci riguarda
non lasceremo nulla di intentato, a
cominciare dalla ricerca di nuove
azioni di governo locale, sempre più
partecipate, coraggiose e lungimiranti
Per quanto riguarda le politiche
abitative abbiamo intenzione di chiedere a Regione e Governo di destinare
nei prossimi anni contributi a fondo
perduto agli under 30
che intendono sfidare il
futuro partendo prima
di tutto dalla loro autonomia, magari cercando
una sistemazione autonoma in affitto in centro
storico. Anche questa
può essere una strada per
costruire un presente di
futuro, degno di crescita
e di sviluppo, per la famiglia e la natalità.
Importanti incentivi
sono già stati erogati
dalla Regione per l'acquisto degli
immobili. Ora dobbiamo concentrarci
sul tema affitti. Questo può portare a
un doppio risultato: aiutare i giovani
a misurarsi in prima persona nella
ricerca di un disegno di vita libero
da paure, favorendo una riabitazione
del centro storico arricchito da nuove
destinazioni d’uso sempre più a misura di giovane.
Tenendo uniti entrambi gli aspetti,
dobbiamo cercare di incentivare i
privati ad investire nel centro storico.
Significativa sarà l'apertura di un
nuovo locale nei prossimi mesi negli
spazi dell’ ex ristorante Castello. Una
riapertura dal tratto giovane, seguita
e sostenuta con molta attenzione dal
Comune, deciso più che mai a scommettere sulle potenzialità e le capacità
dei giovani rendendoli protagonisti e
responsabili.
Come Partito Democratico nei
prossimi mesi daremo vita a momenti
specifici di confronto e di ascolto
con i giovani mirandolesi. Sulla base
anche dei riscontri raccolti, valuteremo l’opportunità di dar vita, con
la partecipazione diretta dell’assessorato comunale competente, ad un
“osservatorio giovani” permanente
per nuove politiche di cittadinanza per
i giovani, per valorizzare i luoghi di
aggregazione, per aiutare i ragazzi a
crescere e a diventare protagonisti del
presente e del futuro che li attende.
Paolo Barbieri
Capogruppo PD
platis-forza italia
«Rinasce "Il Candido" di Guareschi
Aiutiamo Don Camillo a ripartire»
“Il Candido”,
la storica rivista
settimanale protagonista della vita
politica italiana
del secondo Dopoguerra che fu diretta da Giovannino
Guareschi dal 1945
al '57, torna in edicola. Dopo 70 anni
questo nome non
lascia indifferenti,
anzi affascina.
Questa rivista
satirica e pungente
vantava, oltre a Giovannino Guareschi,
le firme e le vignette di Giaci Mondaini,
Carletto Manzoni, Giovanni Mosca
e riusciva a dare alle stampe oltre
400.000 copie. Proprio sulle pagine del
“Candido” venne pubblicata nel 1946
la prima puntata di “Mondo piccolo”
con protagonisti il parroco don Camillo
e il sindaco comunista Peppone. I due
personaggi rappresentavano in modo
colorito le due anime degli italiani
divisi dalle ideologie, passionali e
combattive dell'epoca. Per acquistare
la rivista quindicinale, non è possibile
rivolgersi all'edicola di fiducia ma
è necessario prenotarla al numero
telefonico 06.45468600 per riceverla
a casa per posta. Per richiedere una
copia gratuita, invece, basta compilare
la richiesta a questo link: http://www.
facebook.com/rivistailcandido.
La distribuzione nella rossa Emilia
- direbbe forse Guareschi - è ostacolata
da Peppone e fino a quando Don Camillo non avrà un numero sufficiente
di abbonati le edicole non potranno
tenerlo. Che dite, aiutiamo il parroco?
Antonio Platis
Capogruppo Forza Italia
Periodico del Comune di Mirandola fondato nel
1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del
30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione
gratuita
Dir. responsabile: Fabio Montella.
Capo redattore: Luca Marchesi
Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola.
Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo
(Bs) - tel. 030/2701606
Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini
47 - Mirandola (Mo)
pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721,
e-mail: [email protected]
Le lettere al giornale (con firma verificabile)
vanno indirizzate a
L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola
41037 tel. 0535/29525,
fax 0535/29541 e-mail: fabio.montella@comune.
mirandola.mo.it
Chiuso in redazione il 18 luglio 2014. Prossimo
numero il 7 agosto 2014.
n. 14 - luglio 2014 ·
La Regione Emilia Romagna ha alleggerito i sopralluoghi Sal
mirandola
Pratiche più veloci per i Mude
Entro la fine dell'anno i dipendenti dedicati alle pratiche passeranno da 10 a 18
mude
Via
Fulvia,
una delle
strade più
"accantierate" di
Mirandola
Nuovo personale per le pratiche
Mude, meno verifiche sugli Stati di
Avanzamento Lavoro (Sal) e miglioramento delle tecnologie informatiche:
sono queste le tre principali azioni
intraprese dal Comune di Mirandola per
rendere più veloci le procedure legate
alla ricostruzione.
Per quanto riguarda il personale,
dopo il terremoto erano stati assunti
(con le modalità di assunzione previste
dal Commissario delegato e in tempi
successivi), 10 nuovi dipendenti (tra
tecnici e amministrativi) per seguire le
ricostruzione
Le imprese di Net.Base
denunciano ritardi
Le imprese di Net.Base denunciano
una situazione che si sta aggravando
e che preoccupa tutti gli operatori impegnati nella ricostruzione. Net.Base
(www.net-base.it) è una rete di imprese
costituita a Mirandola subito dopo il
sisma del maggio 2012. è formata da
15 aziende dell’Area Nord, che realizzano impianti termoidraulici, elettrici,
scavi e strutture in ferro e che occupano,
complessivamente, più di 250 addetti.
Secondo le imprese associate, i cantieri
della ricostruzione post sisma già avviati
rischierebbero di bloccarsi perché le difficoltà burocratiche aumentano con ritardi di pagamento che possono provocare
il collasso finanziario. «Si pensava che
almeno nei casi dove è già disponibile la
“cambiale Errani”, la liquidazione degli
acconti potesse essere meno complessa.
Purtroppo – affermano gli imprenditori
di Net.Base – non è così. Oltre al lungo
iter necessario per avere quella “cambiale”, per le scrupolose verifiche preventive dei progetti, riscuotere gli “stati
di avanzamento lavori” (Sal) comporta
talmente tanto tempo da rendere l’attesa
insostenibile. Ogni pagamento è condi-
zionato da lunghi controlli burocratici
come se, ogni volta, si fosse giunti alla
fase finale. Purtroppo la conseguenza è la
sempre più frequente sospensione dei lavori con cantieri che vengono chiusi per
mancanza di liquidità. Le aziende hanno
bisogno di essere pagate, non possono
più permettersi di aspettare. Il fattore
tempo è determinante e gli imprenditori
devono poter lavorare sui cantieri e non
affogare in un mare di scartoffie! Per
questo motivo Net.Base chiede con forza
ai tecnici privati, ai dirigenti pubblici, ed
agli amministratori regionali e comunali
di intervenire per risolvere il problema».
Nella foto d'archivio, un'azienda
danneggiata.
Accettate finora 622 domande
Ma le prenotazioni sono 837
A Mirandola finora sono
state accettate complessivamente 622 domande di ricostruzione, per 398 delle quali
(64% del totale) sono stati
assegnati i relativi contributi.
In 149 casi i contributi sono
già stati erogati a saldo ai
tecnici e alle ditte che hanno
eseguito i lavori.
A queste pratiche si aggiungono le 837 prenotazioni
per edifici con danno in “E”.
Alle prenotazioni sono finora seguite
125 domande effettive di ricostruzione, per cui si attende l’arrivo di altre
700 pratiche circa.
Nel dettaglio, le domande per
contributi di inagibilità in “B” e “C”
(Ordinanza commissariale n. 29) sono
state 437. Di queste ne sono state
accettate 403. Ad oggi sono
state concesse 282 “cambiali” (pari al 70% delle
domande accettate) e in 141
casi i contributi sono già stati
erogati a saldo.
Per quanto riguarda le
domande per le cosiddette
“E leggere” (Ordinanza n. 51,
come quella del Condominio
Europa) sono state presentate
57 domande, quasi tutte (55)
accettate. In 35 casi (pari al
64%) è stata concessa la “cambiale” e in
5 casi i contributi sono già stati erogati
a saldo. Infine, per le “E pesanti” (Ordinanza n. 86), le domande presentate
sono state 165, delle quali 164 accettate.
Per 81 domande è arrivata la “cambiale” (49%) e in tre casi i contributi sono
stati erogati a saldo.
area nord
I Sindaci della Bassa dispiaciuti
per le dimissioni di Errani
Il Presidente Vasco Errani, secondo da destra, in occasione del primo Coc di
Mirandola, il 20 maggio 2012. In qualità di Commissario delegato Errani ha seguito
passo dopo passo l'emergenza e l'avvio della ricostruzione dei nostri territori
I Sindaci dell’area modenese colpita dal terremoto e dalla recente alluvione esprimono profondo rammarico
per le dimissioni di Vasco Errani dalla carica di Presidente della Regione
Emilia Romagna. Errani si è dimesso
in seguito alla condanna ricevuta dalla
Corte di Appello nel processo sul caso
della cooperativa agricola “Terremerse”. Un esito del tutto inaspettato
3
pratiche Mude. Nelle scorse settimane,
in considerazione dell’aumento del
lavoro per l’arrivo delle domande più
difficili (quelle degli edifici con danno
in “E”), l’Amministrazione ha deciso
l’assunzione di nuovo personale. Nel
periodo compreso tra maggio e luglio
2014 sono entrati in servizio due amministrativi e due tecnici (un ingegnere
e un geometra). Entro la fine dell’anno
si prevede l’assunzione di altre quattro
persone. Il personale dedicato ai Mude
passerà così dalle 10 unità raggiunte
gradualmente tra il luglio 2012 e il dicembre 2013, alle 18 unità complessive
previste per la fine del 2014.
Per quanto riguarda le procedure, il
Comune di Mirandola aveva sollecitato
la regione Emilia Romagna a rivedere i
modelli unici per i Comuni del cratere di
parere Sal, che prevedevano molteplici
sopralluoghi nei cantieri per i controlli
sullo Stato Avanzamenti Lavoro (erano due per le ricostruzioni di edifici
con danno in “B” o “C” e quattro per
quelli in “E”). La Regione ha accolto
la sollecitazione, permettendo un unico
sopralluogo finale, che riduce notevolmente i tempi e consente di utilizzare
il personale per altri compiti.
Anche sulle procedure informatiche si è lavorato e si sta lavorando, in
particolare per far dialogare le varie
banche dati e per velocizzare il lavoro
degli operatori. Entro fine settembre/
ottobre sarà possibile trasferire automaticamente nel programma di gestione
delle pratiche edilizie del Comune i dati
caricati sul Mude, consentendo anche
in questo caso una sensibile riduzione
dei tempi.
dopo che lo stesso Errani era stato
assolto in primo grado con formula
piena, «perché il fatto non sussiste».
I Sindaci dei territori colpiti dal sisma
del 2012 e dalla recente alluvione,
manifestano stupore e sconcerto per
l'accaduto. «Grazie al suo grandissimo
impegno come Commissario Straordinario ha consentito ai nostri territori
di imboccare celermente il lungo e
difficile percorso della ricostruzione dichiara Alberto Silvestri, Presidente
dell’Unione Comuni Modenesi Area
Nord - Gli siamo e gli saremo sempre
grati per non averci mai fatto mancare
il suo sostegno durante e dopo l'emergenza terremoto e nel cammino della
ricostruzione, per essersi speso sempre
in prima persona per impostare un
percorso di ricostruzione virtuoso,
trasparente e che consenta a tutti di
poter accedere ai contributi.
L’iter giudiziario è tutt'ora aperto
e confidiamo che alla fine giustizia
sarà fatta. Riteniamo che le dimissioni
di Errani siano una conferma della serietà, del senso di responsabilità e del
profondo rispetto che come politico e
come persona ha sempre dimostrato
verso le istituzioni. E' un gesto che
deve far riflettere tutti quanti. Ci
permettiamo però di chiedergli un
ulteriore gesto di grande responsabilità, cioè di rivedere la sua decisione
di dimettersi».
n. 14 - luglio 2014 ·
Controllati 40 autocarri e sanzionati 15 autisti con 3.500 euro
area nord
Giro di vite sugli autotrasportatori
Controlli a raffica sui camion da parte degli agenti della polizia municipale
Controlli
degli
agenti
della Polizia municipale
dell'Area
Nord
Negli ultimi giorni l'attività della
polizia municipale dell'Area Nord ha
portato a ottimi risultati nei controlli
stradali in materia di autotrasporto. In
particolare nei Comuni di Mirandola,
Sventato
suicidio
San Possidonio, San Felice e Concordia gli agenti della polizia municipale
hanno fermato e controllato 40 autocarri
mentre 15 autisti sono stati sanzionati
con multe per un totale di circa 3.500
medolla
Gli agenti del Commissariato di
Mirandola hanno salvato una donna che
aveva tentato il suicidio in una stanza di
un hotel di Medolla. Lo scorso 3 luglio
alle 19,55 una volante dei poliziotti mirandolesi veniva inviata a sirene spiegate
nell’albergo in cui era stata segnalata,
dalla Questura di Modena, la presenza
di una donna, T.R., che si era allontanata da una casa di cura psichiatrica,
manifestando intenti suicidi. Giunti
immediatamente sul posto, gli agenti
contattavano l’addetta alla reception,
con la quale arrivavano velocemente al
primo piano, muniti dei pass d’accesso
alla stanza occupata dalla donna.
La signora era arrivata in hotel verso le 10.30 del mattino e non era stata
più notata scendere dalla camera né
tantomeno aveva risposto alle chiamate
che l’addetta le aveva precedentemente
effettuato. Una volta aperta la porta della
stanza, gli agenti notavano sul letto un
taglierino tipo cutter e numerose macchie di sangue sulle lenzuola. La donna
euro e 60 punti complessivi decurtati
sulle patenti di guida. Gli agenti hanno
svolto scrupolosamente il loro dovere al
fine di mantenere la sicurezza stradale,
verificando in particolare il rispetto de-
san pietro in elda
era in bagno, priva di sensi, con ferite
da taglio sia alle braccia che al collo,
chiaro segno di tentativi suicidi non
andati a buon fine.
Sulle prime però i poliziotti non
riuscivano a svegliarla, visto che aveva
ingerito una ingente quantità di sostanze
antidepressive come confermato dalle
numerose scatole vuote di medicinali
rinvenute nel cestino, pillole probabilmente assunte con alcol ancora presente
sul tavolo della camera.
Gli agenti allora iniziavano le manovre di primo soccorso per svegliare la
donna che, dopo diversi tentativi, apriva
gli occhi e cominciava a rispondere alle
sollecitazioni dei poliziotti che, intanto,
la stabilizzavano in posizione meno
supina, cercando di tenerla sveglia. I
circa 20 minuti successivi erano impiegati nel mantenimento della precaria
condizione psicofisica di T.R., fino
all’arrivo dei sanitari, già informati delle
sue condizioni, che immediatamente le
praticavano le prime cure, constatando
come la donna avesse effettivamente
ingerito molte dosi di medicinali. Dopo
averne stabilizzato le condizioni di salute, la signora, che nel frattempo aveva
perso i sensi, veniva trasferita presso il
Policlinico di Modena.
Arrestato per produzione
e spaccio di marijuana
santa giustina
Distributore abusivo
al campo nomadi
gli orari di guida, dei limiti di velocità,
e la funzionalità dei dispositivi d'illuminazione, dei freni e dei tachigrafi. È
così emerso che molti dei fermati hanno
superato le 10 ore di guida previste
come limite massimo, oppure non hanno rispettato l'imposizione di riposarsi
almeno 45 minuti ogni 270 minuti al
volante. Alcuni di loro avevano anche
superato i limiti di velocità. L'autista
Due persone sono state denunciate a piede libero per ricettazione
dagli agenti del Commissariato di
Mirandola. D. Q., 25 anni e R.C.,
43enne, sono stati sorpresi lo scorso
18 luglio dai poliziotti, presso il campo
nomadi di Santa Giustina, mentre stavano rifornendo con taniche di benzina
riempite con gasolio agricolo le loro
due autovetture. Poco oltre sono state
rinvenute altre due taniche vuote che
puzzavano di gasolio e un innaffiatoio
usato per rifornire le vetture. I due,
già noti alle forze dell’ordine, non
hanno saputo fornire spiegazioni sulla
legittima provenienza del carburante,
mentre nei giorni scorsi erano state
presentate in Cmmissariato numerose
denunce per furti di carburante agricolo avvenuti nella zona. I poliziotti
erano passati al campo nomadi per
controllare se un residente si trovasse
effettivamente agli arresti domiciliari
e si erano insospettiti notando poco
lontano un assembramento di persone
che sembravano voler nascondere
qualcosa, ovvero i due poi denunciati
che stavano facendo il “pieno” di
gasolio agricolo alle loro auto. E’ in
corso un’ ulteriore indagine per risalire
al legittimo proprietario delle taniche
e del carburante.
5
maggiormente sanzionato è stato uno
straniero, di origini polacche, fermato
a Mirandola sulla nuova tangenziale
che conduce a Medolla. L'uomo ha
ricevuto una multa di 800 euro (che ha
dovuto pagare in contanti), mentre dalla
patente gli sono stati sottratti otto punti.
A San Felice e San Possidonio sono
stati sanzionati altri tre guidatori per
mancato rispetto dei tempi di guida. A
ciascuno di loro è stata fatta una multa
di 400 euro e gli
sono stati decurtati
cinque punti dalla
patente di guida. A
Concordia, in via
per Novi, un autista
sloveno ha superato
i limiti di velocità
in centro abitato ed
è stato sanzionato
con una multa da
300 euro che ha dovuto pagare subito
in contanti. Nello
stesso Comune,
un autista bulgaro
è stato sanzionato
per mancato rispetto
dei limiti di peso.
Il dato significativo emerso dai controlli è il seguente:
sono aumentate le
sanzioni a carico di
conducenti di mezzi pesanti stranieri. Tali autisti sono
costretti a pagare immediatamente le
multe per poter riprendere il viaggio. In
caso contrario i mezzi pesanti devono
essere sottoposti a fermo amministrativo e trasferiti in deposito in attesa del
pagamento delle sanzioni. Nei controlli
non sono invece emersi lavoratori abusivi o impiegati in nero.
Lo scorso14 luglio, il personale
della squadra volante, in collaborazione
con il settore anticrimine del Commissariato di Mirandola, ha arrestato A.P.,
37 anni, per produzione e spaccio di
sostanze stupefacenti.
L’arrestato, già conosciuto dalle
forze dell’ordine per precedenti in
materia di stupefacenti, è stato trovato
in possesso di 12 piantine di marijuana,
coltivate in 6 vasi di plastica dell’altezza che varia da 80 a 140 cm.
Dopo una serie di appostamenti
del personale del Commissariato, le
piantine sono state rinvenute all’interno
dell’abitazione di proprietà dell’arrestato, a San Pietro in Elda, frazione
di San Prospero e precisamente nella
sala da pranzo, dove nel corso della
perquisizione sono stati sequestrati anche un bilancino di precisione e un trita
marijuana, che comproverebbero anche
lo spaccio al dettaglio della sostanza.
L’intervento è stato deciso in
considerazione dello stato di crescita
delle piante già abbastanza alte da
poter presumere che fossero pronte
per un eventuale taglio, essicamento e
immissione sul mercato.
L’arrestato è stato condotto in
carcere a disposizione dell’autorità
giudiziaria competente.
6 · n. 14 - luglio 2014
dalla prima
Uffici per il personale di Distribution Center e It dell'azienda
Primo pallet per la nuova Gambro
Il ritorno delle merci a Medolla coincide con l'inizio del trasferimento del personale
energia
Si è trasferito in via Cavour 35
il Punto Enel di Mirandola
Personale di Gambro con il pallet n. 1. Il Distribution Center ha una
capacità massima di stoccaggio di circa 30 mila pallets. Prima del terremoto, ogni anno venivano ricevuti-spediti 250-295 mila pallets, 6.580
containers e venivano gestiti 592.500 ordini
L'arrivo del pallet n.1 dallo stabilimento di Sondalo a quello di Mirandola
ha coinciso con l'inizio del trasferimento
del personale di Distribution Center e It
di Gambro, che proprio in questi giorni
ha cominciato a prendere possesso dei
nuovi uffici del Distribution Center
low bay.
Si riparte da qui: da un Distribution
Center riparato nella parte high bay,
ricostruito nella parte low bay e migliorato in tutta la parte che riguarda i
macchinari di movimentazione, in grado
di portare già da oggi più efficienza e
più sicurezza. Comincia la prima fase di
stoccaggio-prodotti nel grande magazzino automatizzato, stoccaggio che si era
interrotto ormai due anni e due mesi fa,
il 20 maggio 2012 e che aveva visto lo
svuotamento completo con l'estrazione
dell'ultimo pallet il 15 settembre 2012.
Il Dc manager Marco Mazzoni e
il site manager Marco Zanasi hanno
ringraziato i colleghi del Dc e dell'It
per gli sforzi di questi due anni: «è la
prima tappa concreta della ricostruzione.
Da oggi ricominciano ad arrivare i prodotti a Medolla. Se abbiamo raggiunto
questo importante obiettivo, per nulla
scontato due anni fa, è anche grazie a
voi e all'impegno quotidiano che avete
profuso. Un grazie che va naturalmente
anche alle vostre famiglie. Bentornati e
buon lavoro!».
L'inaugurazione ufficiale del Dc,
rivolta a tutto il personale, è prevista
per il 13 settembre, quando il magazzino sarà al 100% operativo dal punto di
vista dei prodotti non-farmaco. Per la
parte farmaco occorrerrà il via libera da
Aifa, presumibilmente ipotizzabile per
l'ultimo trimestre dell'anno.
Il punto Enel di Mirandola si è
trasferito in via Cavour, 35 (è aperto
il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, il giovedì dalle
9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Stefano
Celestini, titolare del punto Enel,
coglie l’occasione per raccomandare a tutti la massima prudenza nel
sottoscrivere contratti con persone,
che vanno a casa dei cittadini, presentandosi come dipendenti Enel che
invece non ha autorizzato nessun
dipendente a passare presso le abitazioni o ditte e uffici dei propri clienti.
«Chi si presenta con il tesserino Enel
– spiega Celestini – non e’ altro che
un agente privato di una qualsiasi
società privata che ha un contratto
di collaborazione e può proporre i
contratti di Enel Energia. Ma costoro devono presentarsi come agenti
della tal società che collabora con
Enel Energia e non come dipendenti
della stessa Enel. Purtroppo non è
così e molte persone, in buona fede,
firmano dei contratti non sempre
idonei ai propri profili di consumo,
con false promesse come sconti
particolari per le persone over 65
eccetera. Così – prosegue – sono
costretto ogni volta a sistemare
questi contratti. Io consiglio di non
firmare se non si è proprio sicuri e
ribadisco che comunque il punto
Enel di Mirandola non ha autorizzato
nessun incaricato a passare per le
abitazioni e non è in nessun modo
responsabile di quanto fatto firmare
da questi agenti. Un modo efficiente
di identificare facilmente i truffatori
è sentirsi dire che è obbligatorio
cambiare contratto: se così succede
si tratta di una truffa, a prescindere
della compagnia che questo agente
dice di rappresentare. Per tutti i casi,
il cliente è sempre libero di decidere
se aderire o meno alle offerte che gli
vengono proposte». Stefano Celestini ricorda anche che: «tanto per Enel
Energia come per tutte le compagnie
venditrici di luce o gas del mercato
libero, non esiste nessuna forma di
riscossione o restituzione di denaro
a domicilio». Enel Distribuzione
effettua periodicamente dei controlli dei contatori a distanza, per
garantirne il normale funzionamento.
In certi casi però è necessaria una
verifica del contatore a domicilio,
operazione che viene eseguita dal
personale qualificato della compagnia. Queste persone sono sempre
munite di tesserino plastificato con
foto e i dati per il riconoscimento. Per maggiori informazioni, la
compagnia mette a disposizione dei
clienti il numero verde 800900860;
altrimenti è possibile recarsi al Punto
Enel di Mirandola. Sul sito web di
Enel Energia è possibile identificare
tutti i Punti Enel Partner presenti sul
territorio.
n. 14 - luglio 2014 ·
aziende/79
7
Anno dopo anno l'impresa è cresciuta evolvendosi secondo il mercato
Compie 30 anni Garden Vivai Morselli
La ditta è nata nel 1984 da un'idea pionieristica dell'attuale titolare
Lorella Ansaloni e
Claudio Morselli
Garden Vivai Morselli compie 30
anni. Tanti ne sono passati da quando
Claudio Morselli decise di allestire
una serra in un terreno da poco comprato in via Statale a Medolla. Siamo
nel 1984 e, all’epoca, di coltivazioni
agricole al coperto in giro ancora non
se ne vedevano. «Eravamo in assoluto
dei pionieri» spiega Lorella Ansaloni,
moglie di Claudio, che arriva in azienda
nel 2002 dopo un’esperienza professionale vissuta in banca. Trattandosi
di un settore ancora poco conosciuto,
serviva una preparazione specifica che
fu fornita da un corso di Irfata, l’ente
di formazione della Coldiretti, a cui
partecipò Morselli e altri giovani che
poi hanno via via intrapreso lo stesso
lavoro. La novità non stava solo nei
vivai e nella floricoltura: i gerani, le
stelle di Natale e i crisantemi prodotti
nell’impresa rurale medollese venivano
anche commercializzati in loco con
vendita diretta al pubblico.
Agli inizi degli anni ’90 del secolo
scorso arriva un'altra importante innovazione: per primo Morselli introduce
nella nostra zona le serre in ferro-vetro
che aveva avuto modo di visionare in
Nord Europa, specie in Germania e
Olanda, paesi in cui la floricultura riceve sovvenzioni da parte del governo.
Il vantaggio rispetto ai teli di plastica
era innegabile: all’interno c’era meno
caldo, più spazio e un ambiente più
gradevole anche per i clienti. In questo
modo la gamma di prodotti si amplia
ulteriormente, in particolare con l’arrivo di Lorella Ansaloni più attenta alle
esigenze della clientela femminile. Anche per questo definire oggi una sorta di
catalogo su tutto quanto viene prodotto
e venduto alla Garden Vivai Morselli
sarebbe impensabile. Una parte dei
27 dipendenti lavora fuori nell’ambito
del giardinaggio ma nel periodo estivo
viene assunto personale stagionale per
la raccolta della frutta nei 15 ettari del
frutteto. «La nostra caratteristica è la
multifunzionalità. Per stare sul mercato
occorre dimostrare flessibilità, tenersi
continuamente informati e aggiornati,
anticipare le tendenze» commentano
i titolari. Un esempio? «Nei giardini
non ci occupiamo solo del verde ma
anche dell’arredo, dell’eventuale manutenzione, ad esempio, dell’impianto
di irrigazione o dell’installazione della
piscina fuori terra» spiegano.
“Aggiornamento” significa anche
coordinarsi con le altre imprese di
settore. Garden Vivai Morselli fa parte
dell’Associazione Italiana Centri Giardinaggio (Aicg), fondata il 15 febbraio
2012, che a sua volta è inserita nella
International Garden Centre Association (Igca). Ha aderito alla Campagna
Amica della Coldiretti che tende ad
avvicinare il produttore al consumatore
tramite la vendita diretta di prodotti,
tutti rigorosamente made in Italy, a
chilometro zero. La frutta dell’azienda
agricola Morselli è portata a maturazione secondo il metodo della “lotta
integrata”, grazie al quale il prodotto
finito giunge sulle nostre tavole senza i
residui del trattamento antiparassitario.
Giovanni Moi
confine di san felice
L'Eccellenza di Tripadvisor
alla trattoria Millennium
Tripadvisor, portale web di viaggi, ha premiato nei giorni scorsi con
il Certificato di Eccellenza 2014 la
trattoria Millenium di via Imperiale,
5858 a Confine di San Felice. Il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor
viene conferito a quegli alloggi e ristoranti che dimostrano con costanza
il proprio impegno nell'eccellenza
del servizio. La Tratttoria Millenium è gestita dai fratelli Gionata e
Giovanni Borsari (foto) dal 1999,
quando il locale da birreria divenne
ristorante.
è specializzata nella cucina
tradizionale, con qualche personale
rivisitazione e si distingue da sempre
per l’eccellenza della materia prima,
scelta con grande cura dai gestori.
Fiore all’occhiello del locale è la
selezione di carni di ottima qualità.
I fratelli Borsari ringraziano di cuore
i loro clienti che, con le loro lusinghiere recensioni, hanno permesso
alla Trattoria Millenium di ottenere
il prestigioso riconoscimento di Tripadvisor. «Si tratta – hanno detto – di
uno stimolo in più per proseguire
con passione ed entusiasmo il nostro lavoro». All’interno del locale
si respira un’atmosfera particolare,
dato che la Trattoria rispecchia la
personalità dei gestori e il loro gusto
per i libri e gli oggetti del passato.
8 · n. 14 - luglio 2014
aziende/80
Durante l'emergenza ha venduto di tutto: anche un km di cavi tv...
Una ferramenta che non si arrende
A Medolla il negozio di Biffoni e Casari ha sempre continuato a lavorare
Più forte del terremoto. La Ferramenta Biffo, in via Roma 170 a
Medolla, è passata indenne attraverso
le due scosse del 20 e 29 maggio 2012 .
Nessun danno alle strutture se si esclude un muro del retrobottega poi prontamente rimesso in piedi. Ma per fortuna
nessun danno nemmeno al materiale
in vendita, tranne il fatto di dover
ricollocare quello che era caduto dagli
scaffali. Superato lo spavento iniziale,
il negozio era stato riaperto nel giro di
pochi giorni. «Abbiamo reso un servizio alla cittadinanza, il Comune stesso
ci ha pregato di riaprire» spiegano i
titolari, Paolo Biffoni e Denny Casari
(da sinistra nella foto). Un servizio che
è andato a beneficio non soltanto dei
medollesi ma anche degli abitanti degli
altri Comuni terremotati, visto che le
restanti ferramenta della zona erano
tutte chiuse. Giugno e luglio 2012 sono
stati due mesi quindi di superlavoro.
«Eravamo molto impegnati ma non ci
sono mai stati problemi. C’era un forte
senso di solidarietà, erano tutti rispettosi e si mettevano in fila di buon grado»
racconta Biffoni (la denominazione
Biffo si deve all’abbreviativo del suo
cognome). Che cosa chiedeva di più
la gente? Fornelletti, teli, materiale da
campeggio, torce ma anche prolunghe
per vedere la televisione fuori dalla
casa: «Abbiamo calcolato di aver
venduto un chilometro di cavi tv in
due mesi» ricorda Casari. Gli operai
del Comune invece e i vigili del fuoco
venivano a procurarsi cavi d’acciaio,
materiale elettrico, morsetti, bulloni,
il nastro segnaletico rosso e bianco per
delimitare le zone off-limits. Alcuni
fornitori hanno capito la situazione e
rifornivano la ferramenta ogni giorno:
al pomeriggio arrivava già in negozio
il materiale che era stato ordinato al
mattino. Passata l’emergenza, molti
dei clienti residenti fuori Medolla
hanno continuato a venire e quindi la
ferramenta ha registrato un aumento
del giro d’affari. Il negozio è stato fondato da Caruso Luppi, nonno di Paolo
Biffoni, nel 1959 ed era intitolato alla
di lui moglie, Carmen Bellini. Poi è
subentrato il padre di Paolo che, insieme alla moglie Wilma Luppi (figlia di
Caruso), lo ha gestito fino all’età della
pensione. Ora è la volta della terza
generazione con Paolo Biffoni che, da
una decina di anni, è affiancato come
socio da Denny Casari. “Biffo” nella
ferramenta ci è cresciuto, visto che i
genitori abitavano a abitano ancora
oggi al piano superiore. Tra i clienti
attuali, oltre ai privati, anche le ditte
biomedicali della zona che trovano qui
quella “componentistica” che sarebbe
problematico reperire altrove.
Giovanni Moi
commercio
La nuova legge regionale
ci avvicina all'Europa
Una nuova importante stagione di
semplificazione per le attività economiche nei settori del commercio e del
turismo. Dal 12 luglio è entrata in vigore
la nuova legge regionale (legge comunitaria 7/2014) che dà applicazione ai nuovi principi in materia stabiliti in Europa.
Tra le principali novità: l’abolizione di
tutti i parametri numerici che vincolavano le nuove aperture di pubblici esercizi
(come bar, ristoranti o pizzerie), fatta eccezione per i negozi delle zone soggette
a tutela dove, invece, resta necessario il
rilascio della autorizzazione comunale
per i prevalenti obiettivi di tutela del
patrimonio artistico, storico e architettonico. Sarà inoltre molto più semplice
avviare le attività: basterà presentare una
“scia” (segnalazione certificata di inizio
attività) al Comune e si potrà cominciare
a lavorare dal giorno stesso in cui si è
presentata, senza attendere risposte o
autorizzazioni. I requisiti professionali
richiesti saranno uguali in tutte le regioni, consentendo così agli operatori
una grande mobilità territoriale. Novità
importanti sono previste anche per la
gestione delle attività: si potrà nominare
un responsabile della gestione anche
nelle imprese individuali (mentre fino
ad oggi ciò ora era possibile solo per le
società) e sarà inoltre possibile affidare
la gestione di un reparto a terzi. Le imprese stagionali potranno poi decidere
liberamente i periodi di apertura e cambiarli anche in corso con una semplice
brevi
ARRESTATO A NOVI
SPACCIATORE 36ENNE
I carabinieri di Novi di Modena
e di Cavezzo hanno arrestato nei
giorni scorsi un 36enne spacciatore
magrebino. L’uomo, già sospettato di
rifornire di droga i giovani della Bassa,
è stato fermato e controllato a Novi in
via Mattarana mentre era a bordo di
una Golf. Ha tentato di disfarsi di un
sacchettino con dieci dosi di cocaina
per un peso complessivo di quattro
grammi circa, ma il suo movimento
non è passato inosservato ai militari
che gli hanno trovato anche 150 euro
in piccolo taglio. In casa a Cavezzo è
stata rinvenuta sostanza da taglio e un
bilancino di precisione.
INTERCETTATO
FURGONE SOSPETTO
I carabinieri di Finale Emilia, nei
giorni scorsi, hanno intercettato e bloccato in via Redene Cremonine un furgone asportato poco prima a Bomporto,
di proprietà di una cittadina di origine
magrebina. I due occupanti alla vista
della pattuglia dei militari sono scappati
a piedi nelle campagne circostanti. Nel
furgone sono state rinvenute 30 batterie
per auto asportate a Cento (Fe), presso
un centro autodemolizioni.
comunicazione al Comune. Per quanto
riguarda le medie e grandi strutture di
vendita, la pianificazione urbanistica
resterà lo strumento con cui gli amministratori definiscono le scelte di sviluppo
per il loro territorio ma è abolito il limite
quantitativo di superficie di vendita per
le grandi strutture in modo da garantire
una maggiore certezza per gli operatori
e gli investimenti. Per quanto concerne
le sagre, la nuove legge riconosce l'importante valore di attrazione che queste
spesso esercitano per i territori e stabilisce che i Comuni debbano definirne
annualmente un calendario, sentiti tutti
i soggetti interessati.
LOTTA ALLA LEUCEMIA
SCOPERTA MODENESE
Uno studio sulla risposta terapeutica a trattamenti in uso per la cura
della leucemia acuta mieloide cattura
l’interesse della rivista Leukemia. Ne
sono principali autrici la prof.ssa Sandra
Marmiroli e la dr.ssa Jessika Bertacchini
dell’Università degli studi di Modena
e Reggio Emilia. La ricerca evidenzia
come la somministrazione di inibitori
di alcuni enzimi, a scopo terapeutico,
possa in realtà innescare meccanismi
di adattamento ai farmaci delle cellule
tumorali.
n. 14 - luglio 2014 ·
Quarta: «Investiamo il patrimonio nel rispetto della diversificazione»
area nord
18 milioni per sostenere le imprese
Attivato un fondo di "private equity" che aiuta le aziende del "cratere" a ripartire
istituzioni
Mario Ventilati nuovo presidente
della Fondazione CrMirandola
Da sinistra, Pietro Busnardo,
Andrea Landi, Gabriele Piccini e
Cosimo Quarta
Nasce “Invest in Modena”, un fondo di “private equity” da 18 milioni di
euro per sostenere la ripresa produttiva
delle imprese, con particolare attenzione a quelle colpite dal terremoto del
2012. Al fondo partecipano Unicredit,
con un finanziamento di 10 milioni di
euro, Fondazione Cassa di Risparmio
di Modena (5 milioni), Carimonte
holding (un milione), Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola (un
milione) e Fondazione di Vignola
(500 mila euro). Sono attese ulteriori
sottoscrizioni da parte di investitori
istituzionali e fondazioni bancarie.
«L'iniziativa, alla quale partecipano
le Fondazioni del territorio, assieme
a UniCredit e Carimonte – dichiara il
Presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena Andrea Landi –
mette a disposizione importanti risorse
a lungo termine per le piccole e medie
imprese, con particolare attenzione a
quelle operanti nelle aree colpite dal
sisma e impegnate nella ricostruzione
e rilancio della base produttiva. Le
aziende anziché ricorrere al credito
bancario potranno sostenere programmi di investimento orientati allo
sviluppo e all'innovazione assicurando
il necessario equilibrio finanziario
rappresentato dal fondo di “Private
equity”». «A Modena UniCredit ha
radici profonde che derivano dalla
Cassa di Risparmio di Modena. Il
nostro Gruppo – sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy
UniCredit - si è sempre impegnato a
valorizzare questa eredità, rafforzando
il proprio legame con il territorio, dove
ha mantenuto una capillare presenza
operativa, ma soprattutto un costante
dialogo con il mondo delle imprese e
degli operatori economici». «Invest
in Modena – spiega l’amministratore
delegato di Gradiente Sgr Pietro Busnardo – rappresenta una novità nel
panorama dei fondi, spesso visto dal
mondo imprenditoriale come popolato
da biechi speculatori». «Strategie di investimento del patrimonio nel rispetto
della diversificazione e dell’adeguata
redditività – precisa Cosimo Quarta
Segretario Generale della Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola – è
questa la motivazione che ha portato
ad investire in “Invest in Modena”,
investimento finanziario, quindi, al di
fuori del processo erogativo motivato
dallo sviluppo economico del territorio
e confidando in un'adeguata redditività
dello stesso da poter poi utilizzare
dalla Fondazione nell’attività istituzionale».
ricostruzione
I costruttori edili donano
un milione di euro alla Regione
Continua la gara di solidarietà per
la ricostruzione dopo il sisma del 20 e
29 maggio 2012: il mondo dei costruttori e dell’edilizia dona alla Regione 1
milione e 66 mila euro.
Nei giorni scorsi a Bologna i vertici nazionali di Cnce (Commissione
Nazionale Casse Edili), Formedil (Ente
nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia)
e Cncpt (network della sicurezza in
edilizia) hanno consegnato i fondi raccolti agli Assessori regionali Luciano
Vecchi (Attività produttive, foto) e
Paola Gazzolo (Protezione civile).
La donazione servirà a realizzare
micro residenze per anziani nei Comuni
modenesi di Concordia e Camposanto.
Con le due strutture di Concordia
e Camposanto si completa il “Progetto
Casa insieme”, programma per la realizzazione di nove micro residenze,
Mario Ventilati (foto) è il nuovo
Presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola.
Ventilati, che subentra a Edmondo Trionfini, è stato eletto lo scorso
7 luglio a larghissima maggioranza
dall’Organo di Indirizzo della Fondazione.
Nell’accettare l’incarico, il Presidente Ventilati ha subito ringraziato il
Presidente uscente, Edmondo Trionfini, sottolineando l’ottimo lavoro da
lui svolto.
La Fondazione, infatti, in questi
anni ha visto il continuo rafforzamento
del patrimonio, passato dai circa 110
milioni di euro al momento della dismissione totale della partecipazione
nella banca conferitaria (anno 2003) ai
123,7 milioni di euro del 31 dicembre
2013. Il buon andamento dell’attività
istituzionale è dimostrato dagli oltre
10 milioni di euro erogati a favore del
territorio di riferimento negli ultimi
cinque anni, frutto della positiva attività reddituale con quasi 22 milioni di
utile netto negli ultimi cinque esercizi,
a fronte di una crisi finanziaria che ha
investito tutto l’occidente industrializzato.
Ventilati ha poi esposto le linee
guida del suo mandato, sottolineando
i temi che caratterizzeranno l’azione
della Fondazione nel prossimo futuro:
continuità nel rafforzamento dell’azione sociale, con interventi nel settore
della scuola, della sanità, dello sviluppo economico del territorio, sia in fase
di stimolo delle richieste che in fase
di proposta autonoma, nelle quattro
aree di intervento istituzionale della
Fondazione: Cultura, Sociale, Ricerca
e Formazione e Salute, Ambiente e Territorio. Per il neo Presidente Ventilati
sarà «importante svolgere il suo compito con l’aiuto di tutti i componenti
l’Organo di Indirizzo ed il Consiglio di
Amministrazione, con il fine ultimo
dello sviluppo e del benessere della
comunità dell’Area Nord».
Marcella Bertolini, Fondazione
Cassa di Risparmio di Mirandola
ciascuna con una decina di
posti letto, in ogni Comune
modenese dell’Area Nord. I
due edifici verranno realizzati da imprese di costruzione
selezionate dal sistema bilaterale delle costruzioni sulla
base di un progetto fornito
dalla Regione ai Comuni di Concordia
e di Camposanto. La soluzione progettuale si caratterizza per assicurare agli
anziani di poter vivere in un contesto
domiciliare con servizi, facilitando le
relazioni sociali e garantendo la necessaria assistenza.
«Si tratta di un significativo contributo alla ricostruzione, un messaggio di
speranza. Un gesto reso ancora più im-
portante per la natura sociale
degli interventi incentrati non
al recupero di strutture distrutte dal sisma, ma aggiuntive.
Solidarietà – ha sottolineato
l’Assessore regionale alle
Attività produttive Luciano
Vecchi - che si va ad aggiungere a un complesso di generosità che
è stata strategica per la ricostruzione e
per il ritorno alla normalità delle popolazioni». Inoltre, l’Assessore regionale
alla Protezione civile Paola Gazzolo ha
aggiunto che «la solidarietà, espressa
da oltre 7 milioni di donatori, è stata
un elemento fondale e straordinario
per dare fiducia alle comunità colpite
dal sisma».
9
brevi
GRANDE CORDOGLIO
PER AMOS BARTOLINO
Ha suscitato profondo sconcerto l’omicidio-suicidio avvenuto lo
scorso 13 luglio a Santa Caterina di
Concordia. Il 50enne Carlo Ghidoni,
elettricista e maestro di arti marziali,
molto conosciuto a Carpi e Concordia
(dove risiedono i genitori) ha ucciso
Amos Bartolino, 51 anni, ora residente
nel reggiano, direttore di Oculistica
all’ospedale di Correggio ma a lungo
primario del “Ramazzini” di Carpi.
Ghidoni, dopo l'omicidio, ha puntato
la pistola contro se stesso togliendosi
la vita. La tragedia si è consumata al
civico numero 19 di via Chiaviche, in
una villetta in ristrutturazione. «Difficile, se non impossibile», per i colleghi,
commentare la morte di Bartolino.
tutti lo ricordano come «un eccellente
professionista che, negli anni in cui
aveva lavorato all’Ausl di Modena e in
particolare presso l’ospedale Ramazzini
di Carpi, si era fatto apprezzare per la
passione con cui svolgeva il proprio
lavoro». Chi lo ha conosciuto personalmente ricorda anche la contagiosa
vitalità e l’entusiasmo con cui affrontava la vita, sempre con il sorriso. Anche
per questo con tanti colleghi modenesi
era nata una solida amicizia che era
proseguita anche dopo il passaggio
all’Azienda Usl di Reggio.
ANT INVITA
A DIFFIDARE
La Fondazione Ant ricorda che non
effettua raccolta di fondi porta a porta.
L’Ant invita quindi i cittadini a diffidare di coloro che si qualificano come
operatori della Fondazione e chiedono
denaro per conto di Ant.
LADRI IN AZIONE
A FINALE EMILIA
In più occasioni si erano introdotti,
attraverso i lucernari, in una casa di
Finale Emilia passando sui tetti delle
abitazioni e rubando, una volta all’interno, monili in oro e orologi. Ma i
carabinieri di Finale Emilia li hanno
scoperti e denunciati. è così finita nei
guai una coppia di giovani finalesi che
dovrà rispondere di furto in abitazione.
I “colpi” erano stati messi a segno in
più fasi verso la fine di giugno e gli
inizi di luglio.
I carabinieri hanno avuto il sospetto che a commettere i furti fosse
stata la coppia di giovani, già noti alle
forze dell’ordine, che abita nei pressi
dell’abitazione derubata. I militari
hanno allora perquisito la casa dei sospettati rinvenendo parte della refurtiva
rubata, costituita da monili in oro e
orologi, mentre altri preziosi erano già
stati venduti dai due a un compro oro,
dove sono stati trovati. Il materiale è
stato restituito al legittimo proprietario.
n. 14 - luglio 2014 ·
rimborsi
La nuova ordinanza definisce modalità e criteri per la concessione
Soldi per alluvione e trombe d'aria
Firmato il provvedimento per risarcire le attività economiche colpite dalle calamità
Firmato il provvedimento per
risarcire le attività economiche colpite
dall’alluvione del 17 e del 19 gennaio
2014, dalla tromba d’aria del 3 maggio
2013, dagli eccezionali eventi atmosferici e dalla tromba d’aria del 30
aprile 2014.
La nuova ordinanza (la n. 6 del 10
luglio 2014) del Commissario delegato
alla Ricostruzione Vasco Errani definisce modalità e criteri per la concessione
dei contributi, stimati in 80 milioni di
euro.
Gli interventi previsti, e ammessi a
contributo, riguardano la riparazione, il
ripristino, la ricostruzione di immobili
a uso produttivo degli impianti e delle
strutture produttive agricole; la riparazione e il riacquisto di beni mobili
strumentali all’attività, di beni mobili
registrati e la ricostituzione delle scorte
e dei prodotti.
Gli interventi dovranno essere
finalizzati alla ripresa e alla piena
funzionalità dell’attività produttiva in
tutte le componenti fisse e mobili strumentali, e al recupero a fini produttivi
degli immobili. La quantificazione del
danno dovrà avvenire attraverso perizia
asseverata, mentre gli interventi devono
essere realizzati successivamente alla
data degli eventi calamitosi e conclusi
entro il 30 giugno 2015. In presenza di
copertura assicurativa, il contributo è
riconosciuto sulla differenza tra i costi
dell’intervento e gli indennizzi assicurativi attribuiti all’intervento finanziato,
corrisposti o da corrispondersi da parte
delle compagnie di assicurazioni.
Possono beneficiare dei contributi
le imprese dei Comuni interessati,
appartenenti ai settori industriali, dei
servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali. I Comuni colpiti
dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013
sono, per quanto riguarda la provincia
di Bologna, Argelato, Bentivoglio, San
Giorgio di Piano e San Pietro in Casale;
nella provincia di Modena Castelfranco
Emilia e Mirandola. I Comuni (tutti
modenesi) colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti tra il 17 e il 19 gennaio
2014 sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San
Felice sul Panaro, San Prospero (a cui
si aggiungono in Comune di Modena
le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello e San Matteo).
Dei 210 milioni di euro stanziati
dal Consiglio dei ministri per alluvione
e tromba d’aria, 160 milioni (che è la
cifra prevista per il 2014, mentre gli
altri 50 milioni andranno sul 2015) sono
già stati impegnati con le ordinanze
finora emanate. Infatti, gli 80 milioni
di quest’ultima ordinanza – per le
imprese - si aggiungono ai 50 milioni
per le abitazioni (ordinanza n. 2), agli
oltre 23 milioni degli interventi idraulici su Secchia e Panaro (ordinanza n.
5) e ai 6 milioni per le opere pubbliche
(ordinanza n. 4).
I contributi vengono concessi per
la riparazione e il ripristino di immobili danneggiati e la ricostruzione
di quelli eventualmente distrutti, in
modo da ristabilire la piena funzionalità per l’attività dell’impresa; per
la riparazione e il riacquisto dei beni
mobili strumentali, così da ripristinare
la loro piena funzionalità e sicurezza
(compresi impianti e macchinari e
compresi i beni mobili registrati); per la
ricostituzione delle scorte, vive e morte,
connesse all’attività dell’impresa; per
i danni economici subiti dai prodotti;
per il ripristino dei terreni agricoli,
degli impianti arborei produttivi, delle
infrastrutture aziendali (strade poderali,
interpoderali e attraversamenti; opere di
approvvigionamento idrico, reti idrauliche, impianti irrigui e rete di scolo;
impianti di protezione delle colture);
per il mancato guadagno dovuto alla
distruzione della produzione agricola,
valorizzata con riferimento alla media
del triennio precedente, o i costi sostenuti per le anticipazioni colturali delle
produzioni agricole danneggiate.
Una successiva ordinanza (la n. 7
del 10 luglio 2014) riguarda l’approvazione dello schema di convenzione con
la Provincia di Modena che, attraverso
le sue strutture, garantirà il supporto per
lo svolgimento delle attività istruttorie
delle domande di contributo. Nello
specifico, la Provincia ha individuato
l’Area Economia come struttura competente per l’istruttoria amministrativa
e tecnica delle domande.
I provvedimenti – come prevede il
Decreto legge numero 74 del 12 maggio
del Consiglio dei ministri – sono stati
adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla Ricostruzione, in
accordo con le amministrazioni locali
e l’Agenzia regionale di Protezione
civile. Le ordinanza firmate (numero
6 e 7 del 10 luglio 2014) e il decreto
legge sono consultabili sul sito della
Regione, all’indirizzo www.regione.
emilia-romagna.it/i-provvedimentiper-alluvione-e-tromba-daria.
11
brevi
TRIPLICE FURTO
A SAN FELICE
I carabinieri di San Felice indagano
su tre furti avvenuti in paese nella notte
del 2 luglio ad opera di 3- 4 persone
che, utilizzando un tombino in ghisa,
hanno infranto le vetrate di tre negozi
(una palestra, un negozio per animali e
una sanitaria) asportando il denaro contenuto nel registratore di cassa (in totale
alcune centinaia di euro). Le indagini si
concentrano particolarmente sul colore
verde chiaro delle scarpette da ginnastica usate da un componente della
banda, su cui i carabinieri sono pronti
ad accogliere segnalazioni da eventuali
testimoni. Il particolare è stato rilevato
dalle telecamere di videosorveglianza.
SORPRESO ALLA GUIDA
CON SPINELLO
I carabinieri di San Prospero lo
hanno sorpreso mentre, all’una di notte,
guidava la propria auto fumando uno
spinello. E’ stato così denunciato un
25enne di Mirandola. Il giovane, che
si è rifiutato di sottoporsi a controlli
medici, è stato anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti.
Altri due ragazzi sono stati fermati nei
giorni scorsi dai carabinieri di San Felice mentre erano in auto a Camposanto
e assumevano stupefacenti. rinvenuti
circa 10 grammi di marijuana.
CENA SOLIDALE
PER L'HOSPICE
Giovedì 4 settembre si svolgerà
presso l’hotel “La Cantina” di Medolla,
alle 20,30, la cena della solidarietà a
favore dell’hospice per malati di tumore
e non solo (anche dementi) dell’Area
Nord. Ospite d’onore dell’iniziativa
sarà Giuseppe Palmieri de “La Francescana”. Organizzano il Circolo Medico
“Merighi” di Mirandola e Amo nove
Comuni Area Nord.
12 · n. 14 - luglio 2014
D'Alpaos: «Le tane di animali selvatici all'origine del collasso»
area nord
«Tassi e volpi colpevoli del disastro»
Conclusi i lavori della Commissione che fa luce sulle cause del cedimento dell'argine
alluvione
«Fuoriusciti dai 36 ai 38 milioni
di metri cubi d'acqua»
Conclusi i lavori della Commissione scientifica istituita dalla Regione
per analizzare e valutare le cause del
cedimento dell’argine destro del fiume Secchia, avvenuto il 19 gennaio
in località San Matteo, frazione del
comune di Modena. Il presidente
della Commissione Luigi D’Alpaos,
affiancato da tutti i colleghi che ne
fanno parte, ha illustrato ai consiglieri
regionali in Commissione Territorio,
Ambiente e Mobilità i risultati del lungo lavoro svolto in questi mesi e basato su prove geotecniche in campo e di
laboratorio, concludendo che «appare
del tutto verosimile che l’argine abbia
collassato per effetto dell’interazione
tra la piena e un articolato sistema
di tane di animali selvatici, presente
nel corpo arginale, che ne ha ridotto
la resistenza. La nostra risposta - ha
affermato - può essere considerata
apparentemente semplice, ma si
basa su una verità scientifica che ha
comportato l’applicazione di analisi
e metodi complessi». In relazione al
problema delle tane, il professore ha
precisato che «la presenza di questi
animali è un fenomeno emergente,
in quanto non si tratta di nutrie ma di
tassi, volpi e istrici, insediati in questo
territorio soltanto da qualche anno a
questa parte».
Per interventi urgenti di messa in
sicurezza idraulica dei bacini dei fiumi
Secchia, Panaro e Naviglio, l’Assessore Paola Gazzolo ha annunciato lo
stanziamento di ulteriori 23 milioni
di euro resi disponibili dalla quinta
ordinanza firmata dal Commissario
delegato. Ad essi si aggiungono 6
milioni destinati al ripristino delle
opere pubbliche e di interesse pubblico previsti dalla quarta ordinanza.
alluvione
Gazzolo: «Ora bisogna puntare
sulla manutenzione degli argini»
«L’intensa attività di
studio e indagine scientifica compiuta in questi
mesi dalla Commissione,
che ringrazio vivamente
assieme ai Rettori delle Università, è stata fondamentale
per fare chiarezza e dare
risposta alla comunità su
ciò che è successo - ha commentato
l’Assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - Abbiamo lavorato per
superare l’emergenza e per ottenere
dal Governo 210 milioni di risorse
necessarie a indennizzare i cittadini
e le imprese e a mettere in sicurezza il territorio. Adesso è
necessario rafforzare le azioni
già messe in campo assieme
agli altri enti coinvolti con un
triplice obiettivo: attuare una
manutenzione costante degli
argini, potenziare il monitoraggio e la vigilanza idraulica
e, anche alla luce del prezioso contributo che ci ha offerto la Commissione,
intensificare l’attività di controllo e
contenimento degli animali. Lo staff
tecnico istituito dal Commissario dopo
l’alluvione è già al lavoro su questo».
Il professor D’Alpaos (foto) ha
ricostruito e spiegato le cause del
collasso arginale, dettagliatamente illustrato anche nella relazione tecnicoscientifica stilata dalla Commissione,
mettendo in luce come “le piogge
cumulate dal 15 gennaio al 4 febbraio
non siano state di particolare intensità,
ma persistenti nel tempo; tali, quindi,
da poter ipotizzare un volume d’acqua
fuoriuscito tra i 36 e i 38 milioni di
metri cubi e un colmo dell’onda di
piena superiore ai 400 metri cubi al
secondo”.
Il fenomeno può essere spiegato
secondo due schemi di innesco, che
possono aver agito singolarmente o
in combinazione fra loro, comportando un ribassamento della sommità
dell’argine con conseguente sormonto
da parte della corrente fluviale. In
seguito all’attivazione del sormonto,
la breccia si è evoluta rapidamente,
nell’arco di poche ore, approfondendosi e allargandosi per effetto
dell’erosione prodotta dalla corrente
fluviale in uscita, caratterizzata da
un’elevata velocità.
Un primo tipo d’innesco è analogo
a quello osservato sull’argine destro
del fiume Panaro nel pomeriggio dello
stesso 19 gennaio 2014. Il fenomeno
si sviluppa inizialmente attraverso
un processo di progressiva erosione
interna, favorito dal sistema di tane
presenti nel corpo arginale, eventualmente indebolito dalla precipitazione
diretta al suolo. Una volta che è stato
asportato un sufficiente quantitativo di
materiale, la parte dell’argine sovrastante le cavità crolla, provocando un
notevole ribassamento della sommità
arginale.
Un secondo tipo d’innesco può
essere ricondotto alla progressiva
instabilità geomeccanica del corpo
arginale, localmente indebolito dalla
presenza delle cavità e favorito dalle
condizioni di parziale saturazione indotte dalla piena e dalle precipitazioni
dirette al suolo. La riduzione di resistenza a taglio dei terreni, indotta dalla
loro saturazione anche locale, può
causare una significativa diminuzione
del grado di sicurezza della struttura
arginale nei confronti della stabilità.
Secondo la Commissione, entrambi gli schemi dimostrano - pur
nei limiti delle incertezze insite nelle
variabili idro-meteorologiche di
controllo, nella parametrizzazione
dei modelli, nelle descrizioni matematiche dei complessi fenomeni naturali considerati - una soddisfacente
consistenza tra i risultati ottenuti e le
osservazioni disponibili.
Tra le possibili cause prese in
esame per capire la dinamica del
cedimento arginale, sono state invece
escluse quelle classiche note in letteratura: erosione per sormonto, erosione al piede e filtrazione al di sotto
del corpo arginale con conseguente
sifonamento.
L’erosione per sormonto dell’argine è stata esclusa poiché i livelli
idrici massimi raggiunti sono stati
molto inferiori (almeno di 1,25 metri)
alla sommità arginale. L’erosione al
piede dell’argine per effetto di un
eccesso di tensione prodotta dalla
corrente rispetto a quella massima
sopportabile non è stata ritenuta
plausibile perché le fotografie scattate
nelle prime ore dopo l’apertura della
breccia testimoniano la presenza della
vegetazione arbustiva, che ha resistito
anche all’aumentata azione erosiva
della corrente in uscita dalla breccia.
Inoltre, le testimonianze oculari hanno
evidenziato che il fenomeno di formazione della breccia arginale è partito
dall’alto, sviluppandosi gradualmente
verso il basso. Infine, per la stessa
ragione è stata esclusa la possibilità
che l’argine sia collassato a causa
dell’erosione lungo cavità prodotte
dallo sradicamento della vegetazione
in alveo da parte della corrente: le
fotografie aeree evidenziano che gli
alberi cresciuti nell’alveo fluviale
erano ancora presenti nelle prime fasi
dopo l’apertura della breccia.
brevi
L'ECONOMIA
CON ZAMAGNI
Mercoledì 17 settembre, alle ore
21, presso il Centro di Comunità di
Medolla in via San Matteo, si terrà una
conferenza-dibattito dal titolo: “Economia, etica, salute e solidarietà, nell'area
del cratere del sisma 2012”. Relatore
sarà il professor Stefano Zamagni del
Dipartimento di Scienze Economiche
dell’Università di Bologna. Organizza il
Circolo Medico “Merighi”di Mirandola.
BANDO ALLOGGI
A SAN POSSIDONIO
E’ entrato in vigore presso il Comune di San Possidonio, seguendo il Protocollo della Regione Emilia Romagna,
il bando che prevede il reperimento di
alloggi direttamente da parte del Comune e che dà pertanto garanzie ai locatori
dal rischio di morosità. Nello specifico,
ai proprietari di alloggi a uso abitativo
nel Comune di San Possidonio, non utilizzati, viene richiesto di concedere tali
appartamenti in locazione temporanea a
nuclei familiari la cui abitazione risulti
ancora non agibile. Maggiori informazioni: Servizio Tecnico del Comune
0535/417934 (Lorenzo); e mail: info@
comune.sanpossidonio.mo.it.
IL QUINTO GIUGNO
PIù CALDO
Il mese di giugno con 24.3°C è
stato per Modena il quinto più caldo
dal 1830. Le temperature del semestre,
invece, secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di
Ingegneria dell’Università di Modena
fanno presagire un anno da record.
Scarse nel mese le piogge, anche se per
le precipitazioni dei mesi precedenti non
si temono deficit idrici.
DON SILVANO, 50 ANNI
DI SACERDOZIO
Don Silvano Rettighieri, parroco
di Santa Giustina e Tramuschio, ha
festeggiato lo scorso 29 giugno i 50
anni di sacerdozio. La festa, a cui hanno
partecipato anche i suoi parrocchiani, si
è svolta presso il santuario della Madonna della Comuna di Ostiglia (Mantova).
A don Silvano i ringraziamenti del
Sindaco di Mirandola Maino Benatti, a
nome dell’Amministrazione comunale,
per l’impegno profuso per la comunità.
SCAMBI CON L'ESTERO
ALL'UNIVERSITà
Sono in incremento di oltre il 74%
le domande degli studenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio
Emilia per la partecipazione a programmi di studio all’estero.
n. 14 - luglio 2014 ·
area nord
Ogni attività potrà offrire il collegamento Wi-Fi ai clienti
Connessione gratuita nei negozi
13
ausl
Un concorso
anti Aids
Iniziativa di Lapam-Licom nei centri storici di Mirandola e Finale Emilia
area nord
«Contro ratti, colombi e bisce
serve la collaborazione di tutti»
Un momento della conferenza stampa di presentazione del servizio
Lapam Confartigianato e Licom,
in partnership con Wiman e Spe ha
dato vita a un’iniziativa per offrire
una connessione Wi-Fi gratuita ai
clienti degli esercizi commerciali
dei centri storici della provincia. Il
progetto prevede due fasi: in questa
prima fase dell'iniziativa, l’iniziativa vedrà la messa a disposizione
gratuita per gli esercizi commerciali
del centro storico di Mirandola e
Finale Emilia (area cratere) di 100
sistemi di accesso Wi-Fi: ogni attività potrà così offrire la connessione
Wi-Fi gratuita ai clienti, all’interno
o all’esterno dei locali. A Mirandola
ne verranno posizionati 60 in via
Pico e in piazza Costituente, mentre
a Finale Emilia 40 in piazza Garibaldi e piazza Verdi.
«E’ un’altra iniziativa attraverso
cui Lapam e Licom hanno voluto
ancora una volta supportare i territori colpiti dal sisma 2012 - sottolinea
Rita Cavalieri, presidente Licom -.
E’ un progetto che va nella direzione
di rivitalizzare i centri storici della
provincia offrendo la possibilità ai
clienti di usufruire di una rete Wi-Fi
gratuita».
«Si tratta di un accordo emblematico di come sta cambiando la
comunicazione - afferma Stefano
Lodi di Spe Web – ed è un iniziativa che potrebbe aprire le porte ad
altre soluzioni atte ad incentivare il
commercio».
Soddisfatto del progetto si dice
il Sindaco di Mirandola, Maino
Benatti che sottolinea come: «Le
connessioni possono aprire a una
serie di progetti da costruire nei
prossimi mesi per dare sostegno alle
attività del centro. Non dobbiamo
ricostruire solo le mura ma anche un
tessuto di opportunità per il centro,
rendendolo appetibile per chi vuole
investire».
La seconda fase consisterà nella
possibilità/opportunità di proporre
agli operatori dei centri storici di
tutti i Comuni della provincia di
Modena e Reggio Emilia l'installazione di un router al costo di 79
euro iva inclusa dando priorità ai
centri in cui le zone Wi- Fi ancora
non ci sono. Ogni attività potrà
così offrire la connessione Wi-Fi
gratuita ai clienti, all’interno o
all’esterno dei locali. Gli utenti del
servizio potranno navigare con un
unico account presso tutte le attività
aderenti all’iniziativa, e gli esercenti
dovranno solo avere una connessione Adsl e impegnarsi a mantenere il
servizio attivo.
Presso gli esercizi commerciali
che faranno richiesta di uno dei kit
Wi-Fi sarà installato un piccolo
apparato “gateway” wireless da
connettere a una qualsiasi linea Adsl
preesistente. L’apparato garantirà
la copertura di un’ampia area sia
all’interno che all’esterno. Le aree
sommate tra loro daranno vita a una
rete di location sparse per la città
presso le quali gli utenti potranno
collegarsi con un unico account.
Tramite lo stesso verrà garantita
la fornitura del servizio agli utenti,
che potranno connettersi a Internet
con qualsiasi dispositivo (computer,
smartphone, iPhone, iPad eccetera)
dotato di interfaccia Wi-Fi. Ogni
utente potrà ottenere un account
gratuito di accesso a Internet semplicemente inserendo sulla pagina
di benvenuto del servizio il proprio
numero di cellulare, sul quale le
credenziali personali di accesso
saranno recapitate via sms entro
pochi secondi.
Qualsiasi evento catastrofico, oltre ai danni immediati di ordine
materiale e psicofisico,
contribuisce a rendere il
territorio molto fragile.
Fragilità che determina la
proliferazione di popolazioni animali che trovano
protezione e cibo negli stabili crollati,
in quelli abbandonati e nello stato di
degrado generale presente in alcune
aree dei centri abitati. Parliamo di animali quali: ratti, colombi, bisce, insetti
ematofagi e non che possono creare
danni e disagi, con rilevante calo della
qualità della vita dei cittadini. Per questi motivi l’Unione Comuni Modenesi
Area Nord in accordo con il Servizio
Veterinario dell’Ausl di Modena e con
la Gico Systems, azienda che segue la
disinfestazione sul territorio, già dalle
prime fasi dell’emergenza sisma, ha
predisposto piani di controllo numerico delle varie popolazioni di infestanti
nei Comuni della Bassa.
I piani attuati (derattizzazioni,
piano colombi, piano zanzare eccetra)
ovviamente vengono portati avanti
nelle aree pubbliche e di proprietà dei
Comuni come scuole, strade municipi,
piazze giardini pubblici eccetera. Però
ancora rimane tanto da fare negli
edifici, nelle aree cortilive o giardini.
In particolare, i nostri centri storici,
successivamente all’inagibilità di un
notevole numero di edifici privati
e pubblici, sono stati abbandonati e
trascurati in buona parte con conseguente degrado e peggioramento di
certe zone. Questi abbandoni degli
edifici hanno lasciato varie aree caratterizzate da cumuli di detriti, rifiuti e
mancata gestione dei cortili o giardini
privati, condizioni che hanno, come
tutti possono verificare, favorito un
progressivo incremento di animali
parassiti (topi, colombi, insetti, bisce), che ben si adattano ai luoghi
degradati trovando il cibo necessario
per alimentarsi e per procedere alla
proliferazione delle loro specie. Per
rendere quindi maggiormente vivibili i
nostri centri storici si deve intervenire
tutti, collaborando insieme ad ampio
raggio. E’ necessario che i proprietari
degli stabili inagibili attuino semplici
norme di buona tenuta delle aree private come: favorire la pulizia e la cura
degli spazi di proprietà; non abbandonare rifiuti e cibo per nessun motivo
(è proibito per legge); provvedere allo
sfalcio e alla pulizia con la maggior
attenzione possibile delle aree private;
collocare se necessario degli erogatori
di esca – rodenticida (in commercio
se ne trovano di varie tipologie e a
bassi costi) nelle aree di proprietà
avendo cura di controllarli periodicamente; rispettare le trappole collocate
dalla ditta incaricata dall’Unione dei
Comuni poiché solamente se non
alterate potranno svolgere al meglio
il compito prefisso. I Comuni in più
hanno avviato una serie di sopraluoghi
e di verifiche di determinate situazioni
critiche e mal gestite, che porteranno
a dei solleciti e in certi casi a delle
imposizioni (ordinanze contingibili
ed urgenti), affinché i privati cittadini proprietari di edifici/aree in stato
di degrado, si occupino della buona
tenuta dei loro edifici e dei giardini
o cortili relativi. In questo modo tra
l’azione dei Comuni, dell’Unione
Comuni Modenesi Area Nord e la collaborazione dei privati cittadini nelle
loro aree di proprietà, si potrà rendere
l’ambiente inospitale a questi animali
che non trovando più cibo per se stessi
e per le loro nidiate, saranno costretti
a spostarsi dai nostri centri, cercando
aree più appetibili e favorendo sia il
rientro di tutti quei cittadini che hanno
la “vera residenza” nei centri storici
dei nostri Comuni sia, la maggiore vivibilità delle nostre piazze. La pulizia
e l’igiene sono alla base del benessere
di una comunità! Lavoriamoci tutti!
Non aspettiamo, ma interveniamo per
il bene di tutti.
Il Servizio Politiche Ambientali
dell’Unione
Comuni Modenesi Area Nord
Il Servizio Veterinario Ausl
All’interno del bando di concorso di idee per la realizzazione di
materiale per sensibilizzare la cittadinanza sulla prevenzione di malattie
sessualmente trasmissibili, promosso
dal tavolo inter-istituzionale Hiv
dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, è
aperta una sezione ad hoc ricondotta
al progetto di comunità “Giovani e salute”. Tale progetto è incentrato sulla
promozione di sani stili di vita e interessa i giovani residenti e domiciliati
nel territorio comunale di Mirandola:
costoro sono anche i destinatari della
sezione mirandolese del premio “Non
importa come ma fallo sicuro!”, che
mira a raccogliere progetti e idee per
informare e sensibilizzare sulla prevenzione delle malattie sessualmente
trasmissibili. Per il regolamento e le
modalità di partecipazione fa fede
il bando stesso del premio, anche
per quanto riguarda la tempistica: la
scadenza per la consegna delle idee
candidate è fissata per il 15 ottobre
2014. Tutti i residenti o domiciliati
a Mirandola di età compresa tra i 15
e 30 anni che partecipano al premio
accedono ad una graduatoria ad hoc,
stilata sulla base del regolamento
sopra citato. In caso di partecipazioni
di gruppo, almeno un componente, il
rappresentante, deve essere residente
o domiciliato a Mirandola. Tale graduatoria ad hoc assegna i seguenti
premi: premio sezione mirandolese,
area poster buono regalo (Amazon o
Feltrinelli) dal valore di 200 euro; premio sezione mirandolese, area video:
buono regalo (Amazon o Feltrinelli)
dal valore di 200 euro; premio giuria
sezione mirandolese: buono regalo
(Amazon o Feltrinelli) dal valore di
100 euro. I premi dell’area poster e
dell’area video sono assegnati direttamente dalla giuria del premio “Non
importa come ma fallo sicuro!”. Il
premio giuria della sezione mirandolese è invece assegnato a insindacabile
giudizio di una commissione locale
che comprende rappresentanti del
Comune di Mirandola, dell’Azienda
Usl e di altri soggetti coinvolti nel
progetto di comunità “Giovani e
salute”. Per saperne di più visitare la
pagina Facebook “Non importa come
ma fallo sicuro”.
14 · n. 14 - luglio 2014
ambiente
Prima classificata la scuola dell'infanzia "Rodari" di Finale Emilia
La Pica ha premiato i migliori alunni
L'Associazione del giardino botanico ha consegnato gli attestati di fine anno
Domenica 25 maggio in occasione
della seconda Festa sul Prato, il presidente del giardino botanico “La Pica”,
Giorgio Cavazza ha consegnato gli
attestati di partecipazione e i premi
alle insegnanti e ai numerosi bambini
delle scuole dell’infanzia che hanno
partecipato al concorso “Dal seme... al
frutto”- prima parte “Il seme” .
Prima classificata è risultata la
scuola dell’infanzia “G. Rodari”di Finale Emilia, con le sezioni 3°B e 3°C,
seconda è stata la scuola dell’infanzia
di viale Gramsci di Mirandola, con la
sezione 2° A, terza classificata la scuola
dell’infanzia “M. Montessori”di San
Felice con la sezione 3°. Ringraziamo
le insegnanti che si sono adoperate per
far eseguire ai bambini elaborati creativi e ben articolati. Per l’anno scolastico
prossimo, ci auguriamo che aderiscano
anche le classi delle scuole primarie e
secondarie di primo grado.
Si è poi concluso, al Giardino
Botanico, il progetto: “Da una scatola
di terra: sopra, sotto,…”, realizzato in
collaborazione con il Centro di educazione ambientale “La Raganella” e
destinato alle terze sezioni della scuola
dell’infanzia dei Comuni dell’Area
Nord. L’iniziativa ha coinvolto anche
una sezione proveniente da fuori regione. Sono state 17 le sezioni che hanno
partecipato al progetto articolato in
tre incontri: due vissuti in sezione, il
terzo, conclusivo, con la visita guidata
al Giardino e la realizzazione del laboratorio inerente l’argomento scelto in
precedenza.
Quello che più ha meravigliato e
gratificato è stato il passaparola. Questo
ha comportato, giorno dopo giorno, la
visita tra le aiuole, le serre, il bosco
di 601 bambini e 64 tra insegnanti
e personale delle varie scuole. Tanti
sono stati i volontari che in vari modi
hanno collaborato per rendere possibile
l’attuazione di quello che sembrava un
sogno e invece si è rivelata una bellissima realtà. Diciamo grazie a tutti e in
particolare a Silvia Lugnani che da
giardiniere in prova è diventata seminatrice di idee. Arrivederci a settembre
Iana Luppi
[email protected]
indagine conclusa
«Il Cavone
è sicuro»
«Non vi è alcuna ragione fisica per
sospettare che le variazioni di pressione
agli ipocentri derivanti dalle attività di
produzione o iniezione del Campo di
Cavone abbiano innescato la sequenza
del maggio 2012». Ad escludere una
correlazione tra trivellazioni nel sito
della Bassa e terremoto è lo studio
della commissione di monitoraggio
composta da sei docenti accademici statunitensi, che ha concluso il suo lavoro.
L’indagine ha permesso di analizzare
approfonditamente e di caratterizzare
in maniera molto dettagliata l’assetto
tettono-stratigrafico del sottosuolo, le
caratteristiche sismotettoniche e geodinamiche dell’area e di comprendere
la dinamica dei fluidi e l’andamento
degli stress all’interno del giacimento
ed anche in un’area più ampia. Lo
studio ha permesso di completare le
raccomandazioni della commissione
Ichese, che aveva lasciato diverse questioni aperte. Ricordiamo che le attività
di monitoraggio e ricerca del cosiddetto
“Laboratorio Cavone” erano partite lo
scorso 18 aprile, dopo la sottoscrizione
dell’accordo di collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la
Regione Emilia-Romagna e la Società
Padana Energia Spa, con il patrocinio
di Assomineraria.
Le prove in campo nel pozzo Cavone 14 si erano svolte dal 13 maggio
al 16 giugno ed avevano evidenziato
l’assenza di interferenze derivanti
dall’attività di reiniezione e avevano
accertato che l’attuale pressione del
giacimento coincide con la pressione
originaria misurata alla scoperta del
campo (fine anni Settanta). Da segnalare che già dall’inizio degli anni
Ottanta è in funzione una rete locale
di monitoraggio microsismico, che,
implementata coi dati forniti da Ingv,
ha offerto informazioni utili alla nuova
commissione. Tutti gli aggiornamenti
sono pubblicati anche sul sito www.
labcavone.it.
n. 14 - luglio 2014 ·
Il "pansoun" (Gambusia affinis) mangia le larve degli insetti
area nord
15
la lettera
«Chiamiamolo
medical district»
Egregio Direttore,
da 15 anni lavoro nel settore medicale non mirandolese e da buon mirandolese mi sono sempre chiesto da
dove nasca il termine ‘’biomedicale’’.
Se parlo con un non mirandolese
o con un anglosassone non conoscono
la parola biomedicale.
Non è nemmeno riportata su Google (se non riferita ad articoli nostrani) e non esiste in campo industriale.
Esiste la biomedicina, l’ingegneria biomedica ma chi fabbrica
dispositivi medici ha un’industria
medicale.
Non vorrei che, volendo farci conoscere all’estero sempre più, anche
col nuovo sito, venisse indicizzato
male sui motori di ricerca. Meglio
quindi usare medical district, medical industry, medical device come
ovunque si fa.
Lettrera Firmata
guerra alle zanzare con il pesce
L'Unione Comuni Modenesi Area Nord scende in campo con un inedito alleato
Il piccolo pesce che divora le larve di zanzara
Ebbene sì, abbiamo dichiarato
“guerra” alle zanzare per l’estate
2014. Perché? Perché lo scorso anno
abbiamo avuto dei problemi quali casi
umani di West Nile Disease; perché il
“problema zanzare” si accentua sempre
di più; perché dobbiamo impegnarci
tutti per una miglior qualità della vita
nella Bassa modenese; perché dopo il
terremoto, il territorio è molto più fragile e recettivo alla presenza di animali
infestanti. Sappiamo dalla partenza che
dovremo mettere in campo diversi tipi
di intervento, si parla in gergo tecnico di
“piano integrato”, già sapendo che non
vinceremo tutte le battaglie. Dobbiamo
però essere motivati e determinati. In
particolare vogliamo parlare di Gambusie (Gambusia affinis,“pansoun” in dialetto). Questo piccolo pesce, introdotto
in Italia nel 1922, è un forte predatore
di larva di zanzare, quindi un “alleato”
da considerare. Tenendo conto che sono
presenti sul territorio diversi allevatori
di pesce sia ornamentale che per il
consumo alimentare umano, quando si
svuotano le vasche per catturare il pesce
allevato, le gambusie presenti vanno
incontro a morte certa per mancanza di
acqua. Con il supporto del Consorzio
della Bonifica Burana, che ha creduto
nell’importanza dell’azione, abbiamo
ambiente
Individuate le cause
dei cattivi odori a Finale
“Durante il periodo estivo, nel
Comune di Finale Emilia, si concentrano molte operazioni di utilizzazione
agronomica di fertilizzanti organici (effluenti zootecnici, digestati da
impianti a biogas, compost, ecc) e
fanghi. Le norme che ne regolano
la distribuzione in campo servono a
contenere le emissioni in atmosfera, ma non permettono di eliminare
completamente la problematica che è
amplificata o ridotta dalle condizioni
meteorologiche locali”. Sono queste le
conclusioni che i tecnici di Arpa Valentino Biagioni, Francesca Cerniglia e
il dirigente responsabile del Distretto
Area Nord-Carpi Annalisa Zanini
riportano nella relazione trasmessa ieri
all'amministrazione comunale di Finale
Emilia, dopo il sopralluogo svolto su
richiesta dell'Assessore Lisa Poletti lo
scorso 9 luglio, in seguito alle indica-
zioni della cittadinanza che segnalava
odori molesti negli abitati di Finale e
Massa. Nel documento, i funzionari
dell'agenzia ricordano inoltre agli
amministratori finalesi “che sulla base
delle comunicazioni all’uso dei fanghi
in agricoltura, inviate per conoscenza ad
Arpa dai soggetti utilizzatori, dalla metà
di luglio saranno effettuate diverse operazioni di distribuzione dei fanghi che
potrebbero riproporre problemi di odori
molesti”. Per cui nei prossimi giorni si
potrà tornare a far sentire l'olezzo che
ha infastidito finalesi e massesi nelle
scorse settimane. a relazione di Arpa
racconta nel dettaglio lo svolgersi del
sopralluogo eseguito in diverse aree del
territorio comunale, individuate esaminando quali potessero essere le zone di
potenziale origine dei cattivi odori, sulla
base delle informazioni raccolte con verifiche d'ufficio e studiando la direzione
pensato di catturare questi pesci e liberarli in laghetti o aree allagate chiuse a
ridosso dei centri urbani, in accordo con
la Regione Emilia Romagna. I costi di
queste operazioni sono stati sostenuti
attraverso apposito contributo dallo
stesso Consorzio. In questo modo si
avranno diversi vantaggi: la mancata
perdita di ittiofauna presente sul territorio; un contributo alla biodiversità;
nuovi alleati alla lotta alla zanzara; un
incremento numerico di dette popolazioni per riproduzione in natura.
Alleati che hanno già cominciato
la loro azione nei confronti delle larve
di zanzara. Anche i cittadini devono
essere nostri alleati conducendo una
“battaglia” personale nei confronti della
zanzara. Collaborare vuol dire cercare
di evitare tutti i depositi di acqua. Se
possedete piccoli stagni, fontane eccetera, potete condurre quella che viene
definita “lotta biologica” liberando
gambusie e pesci rossi. Nel territorio ci
sono varie aziende che vendono pesci
vivi idonei allo scopo. Gli “alleati” sono
fondamentali nella conduzione della
guerra alla zanzara.
Il Servizio Veterinario
Ausl-Mirandola
del vento nei giorni incriminati.
In via Albero, a Massa Finalese,
presso l'azienda agricola Canedo, si
è potuto di accertare che, come da
regolare segnalazione agli enti autorizzativi, era in corso di svolgimento
la distribuzione su una superficie di 73
ettari di 1.500 tonnellate di ammendante
compostato misto, cioè di compost.
Un quantitativo così significativo che
finché si sono svolte le operazioni di distribuzione (e nonostante si provvedesse
all'interramento contestualmente allo
spandimento) ha continuato a rilasciare
odori molesti.
Nella zona a nord-est di Finale,
in via Serraglio, era invece in corso la
distribuzione di digestato chiarificato
prodotto dall'impianto a biogas della
società agricola allevamenti Cascone
di Bondeno, regolarmente in possesso
di autorizzazione integrata ambientale
rilasciata dalla Provincia di Ferrara
per l'insediamento suino intensivo e
l'impianto a biogas, oltre che dotata del
piano per l'utilizzazione agronomica
(Pua) del digestato prodotto. “Per quanto accertato – si legge nella relazione
Arpa – si ritiene che la distribuzione del
digestato possa aver contribuito almeno
in parte all'emissione degli odori molesti. La ditta Cascone è stata invitata a
procedere all'interramento del digestato
nei tempi dovuti. Sulla correttezza della
tecnica di distribuzione adottata rispetto
a quelle previste dall'Aia in vigore si
richiede un cortese pronunciamento
della Provincia di Ferrara”.
I tecnici di Arpa hanno invece ritenuto di escludere dalla diffusione dei
cattivi odori la distribuzione di effluenti
in un campo di mais e in un pereto nella
zona agricola a nord-est di Finale, in
via Campodoso, perché eseguita alcune
settimane prima della rilevazione delle
emissioni maleodoranti nel territorio
finalese.
san martino
I soliti imbecilli in azione
anche al Barchessone Vecchio
Nei giorni scorsi i soliti ignoti
hanno appiccato il fuoco ai bagni del
Barchessone di San Martino Spino,
provocando seri danni: fumo nero sui
muri, sulla porta, tubi e armadi sciolti... A che pro? Ci chiediamo quanti
grammi di cervello ha nella testa chi
compie un gesto di questo genere. In
una terra dove si fatica per far tornare
bello quello che le calamità hanno
distrutto, e si lavora con coraggio per
ritrovare una normale serenità, accadono queste cose per noi inspiegabili.
Per San Martino Spino, così colpito
dalle difficoltà (terremoto, tromba
d'aria), il Barchessone rappresenta
un’oasi di pace, un punto di ritrovo
per tanti, un luogo dove fare musica,
incontri, mangiare all’ombra degli
alberi, giocare, osservare il volo degli
uccelli e ascoltarne i canti. Mentre il
Barchessone Vecchio, la Basilica delle valli, attende di essere risistemato e
risanato dalle ferite del terremoto, il
bar a fianco è il suo custode, la sentinella che gli fa compagnia. I gestori
del bar si sono trovati nella situazione di non poter lavorare, a causa
dell’inagibilità dei bagni. Ulteriore
aggravante a questo insano gesto è il
fatto che questo territorio è una Zps,
ovvero una zona protezione speciale
d’Europa, ed è soggetta a vincoli e
regolamenti.
Un gesto irresponsabile, compiuto con leggerezza, senza pensare
alle conseguenze, una “bravata”, che
si riversa sulla vita di quelli che la
subiscono. I carabinieri indagano.
Consiglieremmo una punizione
esemplare: la pulizia della struttura
danneggiata e di tutta l’area intorno.
Il Centro di Educazione
Ambientale “La Raganella”
modena
La crisi apre le gabbie:
trovato un serpente del grano
Un serpente del grano, lungo oltre
un metro, è stato catturato nei giorni
scorsi dai volontari del Centro fauna
selvatica Il Pettirosso di Modena in un
cantiere edile in via Torre a Modena.
I volontari erano stati chiamati
dai vigili del fuoco a seguito di una
segnalazione dei muratori del cantiere stesso che
erano riusciti a confinare
l’animale in un recipiente. Assolutamente innocuo, il serpente del grano
è un rettile coloratissimo,
formidabile cacciatore di
topi; l’esemplare molto
probabilmente «era scappato a qualche appassionato
– sostengono i responsabili
del Centro – oppure più
semplicemente liberato,
a causa anche dei costi di
mantenimento abbastanza
elevati. Con la crisi abbiamo
notato che le liberazioni di
animali di fauna esotica
sono aumentate anche se
per legge assolutamente
vietate». Il Centro opera
sulla base di una convezione
con la Provincia di Modena
per il recupero e il salvataggio della
fauna selvatica in difficoltà. Per le
segnalazioni e richieste di intervento
sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri
telefonici: 339 8183676-339 3535192
oppure è possibile chiamare anche il
servizio 118.
16 · n. 14 - luglio 2014
calcio
I giornali locali gli hanno attribuito un ottimo 7 in pagella
Rizzoli promosso ma non da tutti
cavezzo
Elisa Palumbo
è Miss Modena
La brillante prova del mirandolese nella finale mondiale ha diviso la stampa
la lettera
«Grande umanità e disponibilità:
per noi medici è un 10 e lode»
Rizzoli intervistato a
Medolla
L'arbitraggio di Nicola Rizzoli
in occasione di Argentina-Germania?
Impeccabile. Anzi, no. I pareri sulla
prestazione del fischietto di Mirandola
sono stati discordanti. Bocciato dagli
argentini, promosso dai tedeschi e
rimandato da una parte della stampa
italiana. Dalle parti di Buenos Aires il
direttore di gara italiano ha messo tutti
d'accordo, ma in negativo. Non certo
tenero l’affondo del giornale sportivo
“Olè” che paragona Rizzoli all'arbitro
messicano della finale di Italia ‘90,
Edgardo Codesal, colpevole di avere
negato all'Argentina la possibilità di
salire sul trono del mondo, concedendo
alla Germania un rigore che non c'era.
Così come colpevole sarebbe adesso il
nostro miglior arbitro, reo di non avere
concesso un rigore per il contatto avvenuto tra Neuer e Higuain nel corso
della ripresa. In realtà le immagini
televisive smentiscono la tesi argentina
dato che, nell'occasione, Neuer anticipa
nettamente Higuain, arrivando per
primo sul pallone. Difficile, in queste
condizioni, concedere un penalty. In
Italia il mirandolese Rizzoli ha diviso
la stampa sportiva. Se infatti “La Gazzetta dello Sport” lo ha promosso con
un bel sette e mezzo, il “Corriere dello
Sport” lo rimanda con un perentorio
5, frutto però più di un'errata gestione
dei cartellini (vedi mancato rosso a
Howedes e Aguero) che per il presunto
rigore. Promossi invece, e a pieni voti,
gli assistenti Stefani e Faverani.
Più tenera (e allineata) la stampa
locale. Per la “Gazzetta di Modena”
Rizzoli ha giocato «al livello delle
stelle mondiali», con «nessun tentennamento e pochissimi errori»: voto 7. Per
il “Carlino” «nessun errore grave ma
qualche sbavatura» per il nostro “orgoglio” mondiale. Secondo il giornale
Rizzoli sbaglia qualcosa nell’uso dei
cartellini, ma azzecca tutto nelle scelte
che contano. Il voto resta 7.
Caro Direttore, voglio ringraziare
personalmente Nicola Rizzoli, arbitro internazionale che ha arbitrato
la finalissima dei Mondiali di calcio
2014 Argentina-Germania. Non posso
dimenticare l'umanità e la disponibilità
di Nicola Rizzoli quando, in pieno sisma
2012, lo chiamai e gli proposi il triangolare di calcio fra amministratori locali
dei Comuni colpiti dal sisma, medici
e personale del 118 della provincia di
Modena e Nazionale Italiana Arbitri.
Senza batter ciglio accettò e il 27 luglio
2012 si tenne a Medolla, unico campo di
calcio agibile, il triangolare, organizzato
dal Circolo Medico mirandolese in collaborazione con Comune di Medolla, Ac
Medolla e Uisp,con la partecipazione di
oltre 20 arbitri di serie A e serie B guidati dal Presidente nazionale Marcello
Nicchi che espresse apprezzamento
per l'iniziativa. La Nazionale Italiana
Arbitri, guidata dal mirandolese Nicola
Rizzoli, vinse 7 a 1 il triangolare contro
il personale del 118. Fu un momento
di partecipazione molto sentito dalla
popolazione così duramente colpita dal
terremoto. La somma raccolta durante
quella straordinaria e unica serata è stata
donata all'Associazione Malati Oncologici, Amo nove Comuni Area Nord,
per il progetto trasfusioni a domicilio.
Nunzio Borelli,
Circolo Medico “M. Merighi”
«Il coronamento di un sogno»: questo è stato il commento alla “Gazzetta di
Modena” di Elisa Palumbo, la giovane
di Cavezzo che nei giorni scorsi ha
conquistato la fascia di Miss Modena.
La giovane ha vinto il titolo proprio
nel suo Comune, in una serata che si è
svolta a Villa Gardino. Alta 1.75, Elisa
ha i capelli castani, gli occhi marroni,
lavora in un bar e ama il basket: ha giocato nel Cavezzo. È nata sotto il segno
dei Gemelli. Quello andato in scena a
Villa Giardino è stato un grande spettacolo, organizzato in collaborazione con
l’Amministrazione comunale.
n. 14 - luglio 2014 ·
Sfamate e dissetate 750 persone tra coristi, orchestrali e staff
eccellenze
Natali, una garanzia anche a Redipuglia
L'azienda alimentare mirandolese scelta per il catering dell'evento con Muti
Il super catering dei
Natali a Redipuglia
Domenica 6 luglio al Sacrario di
Redipuglia, è stata la giornata dedicata al ricordo dei caduti della prima
guerra mondiale a Redipuglia (Gorizia)
e un’azienda mirandolese è stata protagonista all’appuntamento. “Natali
Alimentari” ha svolto in modo impeccabile il servizio di catering dell’intera
giornata, che è culminata nell’applaudito concerto commemorativo diretto
dal Maestro Riccardo Muti.
L’organizzazione ha scelto l’azienda mirandolese per la ristorazione di
tutte le persone coinvolte, dal maestro
Muti ai cantanti solisti, dagli orchestra-
17
modo impeccabile, ricevendo ringraziamenti personali dal responsabile
del Ravenna Festival nonché dai protagonisti dell’evento. L’organizzazione
del Ravenna Festival ha conosciuto la
professionalità e la qualità dei prodotti
dell’azienda "Natali Alimentari" quando nel luglio del 2013 ha organizzato il
concerto a sostegno delle popolazioni
colpite dai sisma dell’Emilia. Anche in
quell'occasione la ditta "Natali Alimentari" era stata incaricata di provvedere
al servizio di catering.
L’azienda, che ha la nuova sede
produttiva in via Maestri del lavoro 22
a Mirandola, dove si è dovuta trasferire
essendo anch'essa stata vittima, come
tante, dei danni del terremoto, dimostra
che dalle mille difficoltà del terremoto
ma anche della lunga e difficile crisi
economica che attanaglia tutto il Paese
ci si può risollevare alla grande. Come
spiegano i titolari, «Caparbiamente, da
più di tre generazioni vogliamo continuare a fare ciò che abbiamo sempre
dimostrato essere la nostra vocazione:
proseguire la tradizione e le ricette
della nostra cucina ovvero tortellini,
lasagne, cannelloni, e tanto altro, in
modo artigianale senza cedere alla tentazione di facili guadagni a discapito
della qualità». Antonio Natali titolare,
con la moglie ed i figli, ha ricevuto
anche i ringraziamenti personali del
maestro Muti per l’eccellenza portata,
nonostante le difficoltà date dall'allestimento nel luogo piuttosto isolato e
dalla maggiore affluenza rispetto alle
previsioni. L’azienda Natali entra così
a pieno titolo nella lista nazionale e internazionale delle aziende d’eccellenza
nella produzione e somministrazione
di prodotti alimentari. Un’eccellenza
tutta mirandolese.
la lettera
comitato genitori
Gentile Direttore, se mi è concesso
lo spazio vorrei commentare da un
osservatorio a conoscenza dei fatti, mi
riferisco all’articolo apparso sull’Indicatore Mirandolese del 13 luglio 2014
(intervento del capogruppo Platis). Perché val la pena vivere? Sicuramente per
tanti motivi molto importanti, ma anche
perché ogni tanto si scopre che l’uomo
è capace di metamorfosi impensabili. A
parte le inesattezze “tecniche” dell’articolo (esempio dal Cavone si estrae
petrolio e non gas; a San Possidonio non
risulta, almeno dai dati ministeriali nessuna attività di stoccaggio gas, ma anche
qua solo di estrazione), che denotano la
scarsa conoscenza, ora come in passato,
delle tematiche trattate.
Noto con piacere che Antonio Platis
capogruppo di Forza Italia a Mirandola si
è convertito alle posizioni che il Senatore
Carlo Giovanardi e la sottoscritta, hanno
sostenuto in totale isolamento in questi
anni di dibattito su estrazioni di gaspetrolio e terremoto. Qual'era e quale
è la nostra posizione, esplicitata quando
la Regione si oppose allo prescrizione
della Commissione di Valutazione Impatto Ambientale di spendere 20 milioni
di euro, a carico dell'Indipendent, per
effettuare studi e ricerche approfondite
su eventuali rapporti fra stoccaggio
sotterraneo, estrazioni e terremoti? è
quella che oggi il Sindaco di Mirandola e
i Sindaci Pd della Bassa sostengono con
forza e cioè che la scienza non ha ancora
trovato legami e che le sperimentazioni
al Cavone (dove si estrae petrolio) devono andare avanti. Aggiungo un piccolo
particolare: mentre nel 2008 comitati
e Sindaci criminalizzarono Giovanardi
e il professor Boschi, che chiedevano
studi, approfondimenti e adeguamenti
dei fabbricati alla sismicità della zona,
richiesta dal Governo nazionale sin dal
2003, la Regione esentava i territori della
Bassa dalla necessità di adeguare nuovi
e vecchi fabbricati a rischio sismico,
un’opera di prevenzione che avrebbe
probabilmente evitato la perdita di vite
umane, particolarmente nei fabbricati
industriali che crollarono il 29 maggio
2012. Rimane molto da approfondire
sulle vere responsabilità dei mancati
adeguamenti e sul perché mentre c'era
chi urlava contro pericoli immaginari nel
frattempo non si è fatto nulla per evitare
i pericoli reali.
Lia Gabrielli
Nuovo Centro Destra
Il Comitato Genitori di San Martino
Spino si è costituito nei post-terremoto
e post tornado per far fronte alle tante
necessità legate ai nostri piccoli e alla
comunità intera, in coesione con le altre
associazioni e con l'Amministrazione
comunale. Quest'anno, finalmente
ultimati sistemazioni, adeguamenti e
ristrutturazioni, abbiamo potuto iniziare
un bel progetto che coinvolge le nostre
scuole. Il progetto prende il via col
Centro estivo dei più grandi (presso la
scuola elementare e media di via Zanzur) e dei piccoli (nella scuola dell’infanzia Collodi). Il bilancio di questi due
mesi è carico di sorrisi, soddisfazione
e orgoglio, vede oltre 25 laboratori a
tema svolti nei due centri; più di 600
mini- panini alla nutella; sei educatori bravissimi e motivati; 10 aiutanti
volontari fra i 15 e i 18 anni gentili,
fantasiosi, tenaci e disponibilissimi a
dare alla loro estate un valore aggiunto
immenso mettendosi al servizio dei piccoli. Ma ci sono stati anche tre cacce al
tesoro nella natura, presso i nostri amati
Barchessoni, nelle valli e oltre 60 bimbi
iscritti durante l’estate! Una gioia che
si legge negli occhi dei piccoli e che ci
porta a sperare nel prossimo anno di
fare ancora di più. Il grazie di cuore
per tutto questo e per la qualità che
abbiamo potuto dare al progetto ludico
-educativo, va alla fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola, alla Parrocchia, e al Comitato Sagra. Un grazie
anche a tutti coloro che ci hanno dato
tanto, offrendo la loro presenza, fra cui
Les Arts, Alessia Goldoni per gli stage
di hip hop, la docente Elisa Garusi per
Giocodanza; la scuola di Jujitsu Csr di
Finale Emilia. Grazie poi all'Azienda
Agricola Patria (Pilastri - Fe-) che ha
donato i gustosissimi meloni per le merende! Grazie infine alla disponibilità e
alla costante collaborazione di Direzione didattica di Mirandola, Polisportiva
San Martinese e Parrocchia, che ci
hanno messo a disposizione i locali,
e ai tanti genitori che come sempre ci
aiutano e ci sostengono.
Buone Vacanze quindi e un gioioso arrivederci a settembre! Le nostre
educatrici le ritroverete nel doposcuola
che partirà dal 1 ottobre 2014 presso la
scuola elementare e media e dell'infanzia di San Martino Spino.
Silvia Vecchi
Presidente Comitato Genitori
San Martino Spino
«La conversione La prima volta
di Platis»
di San Martino
li ai coristi, dai tecnici agli addetti alla
sicurezza, dalle forze dell'ordine alla
Protezione civile. Più di 750 persone
solidarietà
sono state sfamate e dissetate. Una
vera impresa, che l’azienda "Natali
Alimentari" ha portato a termine in
medolla
è di Maccaferri il Nocino d'oro
Al debutto tanti assaggiatori
Ecco i bimbi
Saharawi
Si è conclusa con grande partecipazione la 16esima gara del “Nocino
d’oro”, che si è svolta a Medolla. Sul
gradino più alto sono saliti Giovanni
Maccaferri di Massa Finalese (per
i concorrenti residenti nei Comuni
dell’Area Nord) e Maura Salsi (per le
altre provenienze). Grande il contributo
portato alla manifestazione dai maestri
assaggiatori dell’Ordine del Nocino
modenese (con sede a Spilamberto,
nella Torre medievale), coadiuvati da 12
nuovi assaggiatori dell’Area Nord. Dietro a Maccaferri (che ha ottenuto 263
punti) si sono classificate, nell’ordine,
Cinzia Mazzoli di Mortizzuolo (257)
e Paolina Veronesi di Massa Finalese
(254). Alle spalle di Salsi (269 punti)
sono arrivati invece Odino Catellani
(268) e Maria Bertilla Pilastro (265).
L’iniziativa aveva anche una finalità
benefica, a favore del progetto globale
malattie del bambino. L’obiettivo era
infatti l’acquisto di un ecografo da
collocare al Pronto Soccorso pediatrico
del Policlinico di Modena. È ancora
I bambini saharawi saranno ospiti
anche quest’anno presso il Comune
di Medolla dal 3 al 9 agosto e alloggeranno alla scuola elementare “Iqbal
Masih”. I Comuni modenesi coinvolti
nel progetto di accoglienza promosso
dall'Associazione “Kabara Lagdaf”
sono Formigine, Campogalliano, Montese, Carpi, Medolla, Nonantola e
Castelfranco.
Lo scopo dell'accoglienza è prima
di tutto sanitario, in quanto i bambini,
durante il soggiorno estivo, ricevono
controlli medici attraverso un protocollo
di visite concordato con l'Assessorato
alla Sanità dell'Emilia Romagna. Il
secondo scopo è quello di permettere ai
bambini di fare una vacanza in Italia per
stare a contatto con la natura e con ambienti diversi da quello del deserto da
cui provengono, motivo per cui, durante
la settimana di accoglienza a Medolla,
saranno coinvolti in numerose attività,
fra cui: giornate in piscina, visita alla
ludoteca di Nonantola, al maneggio
“Ruffo Horses” di San Biagio, all'Oasi
di San Matteo di Medolla, alla fattoria
didattica (Azienda Agricola Casumaro Maurizio) a Solara di Bomporto.
Inoltre, anche quest'anno, durante il
soggiorno a Medolla, si potrà contare
sul sostegno della comunità e delle
associazioni di volontariato medollesi
che hanno dato disponibilità nell'offerta
di pasti e altri contributi. Terzo e ultimo
scopo dell'accoglienza è quello di far
conoscere la realtà del popolo Saharawi,
invaso dal Marocco dal 1975 e costretto
a fuggire nei campi profughi a sud
dell'Algeria (Tindouf) da cui provengono i bambini, la zona più inospitale del
deserto, dove c'è poca acqua e ci sono
temperature elevatissime.
possibile contribuire a questa iniziativa che aiuta i bambini versando un
contributo al conto corrente 00039000
del Banco San Geminiano sede di
Medolla (intestato all’Associazione
Nocino d’oro) con il seguente Iban:
IT84I0503466840000000039000 .
Nelle foto, il gruppo dei nuovi
assaggiatori dell’Area Nord e la sommelier Laura Zini.
18 · n. 14 - luglio 2014
mirandola
Nazzarena Bernardi: «Non dimentichiamo chi sta peggio di noi»
Un anno con le donne in centro
L'Associazione mirandolese ha festeggiato i primi 12 mesi di attività
mirandola
Il presidente Belluzzi
chiude un'intensa annata Lions
L’Associazione “Donne in Centro”
ha compiuto un anno di attività e ha
organizzato una festa lo scorso sabato
19 luglio con la musica del gruppo
“Alberto,Vincenzo, Claudio e gli
amici di ieri” e un’apericena presso
La Degusteria in piazza Costituente
a Mirandola. «Avendo realizzato tanti
eventi durante l’anno abbiamo avvertito l’esigenza di organizzare una
festa – spiega Nazzarena Bernardi (al
centro, nella foto) presidente dell’Associazione – è stata una piacevole
serata con la presenza di tanti amici e
amiche che si sono ritrovati a tavola
a chiacchierare, ridere e a gustare le
prelibetazze della Degusteria. Molto
bravo è stato il gruppo musicale che
ha coinvolto parecchie persone della
piazza, che si sono intrattenute con
noi». La presidente ha poi voluto
ringraziare tutti i partecipanti e anche
se era un momento di festa, ha voluto
ricordare la devastante guerra in Medio
Oriente, leggendo una poesia di Gianni
Rodari e facendo osservare un minuto
di silenzio.
«Non potevamo ignorare il dramma che si sta consumando in quel paese
e che porta alla morte di tanti bambini
e tante persone – ha concluso Bernardi – un ringraziamento particolare va
anche a Rossella della Degusteria per il
suo prezioso impegno durante la serata,
a Iris della Profumeria Serena che ci ha
donato un segna posto per le signore;
a Emilia e Cinzia Estetica, Modhair,
Tipografia Malagoli che ci hanno
dato un contributo per la realizzazione
della brochure. Grazie infine anche al
Sindaco Maino Benatti e alla Giunta
sempre presenti alle nostre iniziative».
Il Presidente del Lions Club
Mirandola Walter Belluzzi (nella foto)
ha potuto con soddisfazione affermare
che il motto (“Trovarsi insieme è un
inizio, restare insieme un progresso,
lavorare insieme un successo”), da lui
scelto per caratterizzare la sua annata,
si è pienamente realizzato. Alla serata di
chiusura della sua presidenza, tenutasi
presso Villa Fondo Tagliata, davanti ad
un folto gruppo di soci ed ospiti, tra i
quali anche il Sindaco di Mirandola
Maino Benatti, e allietata dalle note
jazzistiche del complesso Zeta, ha
tracciato il bilancio del cammino, largamente positivo, compiuto dal Club nei
trascorsi 12 mesi, attraverso i service e
i vari incontri in cui sono stati dibattuti
interessanti temi di attualità. Fra i service più significativi, va sottolineato il
cospicuo sostegno economico offerto al
progetto provinciale “Leggere e scrivere
insieme”, teso a formare insegnanti in
grado di comunicare con gli alunni più
difficili e di recuperarli allo studio, mediante nuove tecniche in cui non sono
più i ragazzi ad adeguarsi ad una didattica rigida, ma al contrario è questa che
diventa flessibile e trova la chiave giusta
per interessarli alla scuola. Un secondo
importante service è stato realizzato in
collaborazione col Rotary Club ed è
consistito nel finanziamento dello scavo
di un pozzo nella missione dell’India in
cui sono presenti i Servi del Boccone
del Povero che, da dopo il terremoto,
reggono la parrocchia di San Martino
Carano. A questi si aggiungono gli aiuti
economici offerti alla scuola materna di
Bastiglia, danneggiata dall’alluvione
dell’inverno scorso, alla scuola di musica di Mirandola, all’Associazione Ant
e ad alcune altre benemerite istituzioni
presenti nel nostro territorio. Il Club
ha inoltre ottenuto dall’Amministrazione comunale di poter intitolare al
proprio fondatore, l’americano Melvin
Jones, la rotonda posta sulla Strada
Statale12 all’ingresso sud della città.
Chi arriva da Modena, viene accolto
dal cartello con la dedica. Infine, nella
scorsa primavera, sono state inaugurate
le lavagne elettroniche Lim donate
all’Istituto “G. Galilei” di Mirandola dal
Distretto Lions 108Tb che raggruppa i
club dell’Emilia. Fra gli incontri più
importanti, avvenuti con specialisti di
chiara fama, vanno ricordati quelli sul
rischio sismico e prevenzione, materia
diventata particolarmente importante
dopo il terremoto del 2012, sulle cellule
staminali, argomento venuto alla ribalta
dopo i fatti (e misfatti) del metodo Stamina, sulla storia dell’aceto balsamico,
specialità modenese che rappresenterà,
assieme alla Ferrari, le eccellenze della
regione Emilia Romagna all’Expo di
Milano del 2015, sulla leadership (militare) vista dai ranghi, in un esercito
italiano fatto di professionisti, dove il
valore dell’esempio dei capi assume
fondamentale importanza motivazionale, e su alcuni aspetti particolari del
mondo delle imprese (fare impresa con
la radio, con l’esempio di Radio Pico)
e dell’innovazione (nuova professione:
ricercatore di tendenze). Inoltre, ogni
incontro del Club è stato dedicato ad
un tema gastronomico particolare: il
maiale, la polenta, i piatti tipici emiliani,
il pesce, gli asparagi, il menù vegetariano eccetera. Nel corso dell’annata,
l’attenzione del Club è sempre stata
rivolta, come il Presidente aveva preannunciato all’atto della sua investitura,
verso i giovani, le istituzioni e i club di
servizio vicini, con i quali si è raggiunto
un alto livello di collaborazione. Nel
passare la mano al nuovo presidente
Paolo Bergamini, Belluzzi ha ancora
una volta spronato tutti a guardare al
futuro fiduciosi, perché continuando
nell’impegno finora dimostrato, ci
risolleveremo dalle difficoltà che ci hanno colpito e, alla fine, «ce la faremo» .
Ivo Panzani
Addetto stampa LC Mirandola
n. 14 - luglio 2014 ·
persone
19
Giuliano Vicenzi se n'è andato all'improvviso lo scorso 6 luglio
«Continuerai a dirigerci da lassù»
Tanti messaggi di cordoglio per la morte del Maestro del Coro "Città di Mirandola"
il ricordo
foto Studio Gi
«Ti siamo venuti a cercare
e hai accettato la sfida»
foto Studio Gi
«Nella mentalità del Settecento, il
viaggio è considerato un evento centrale dell’ esperienza intellettuale e
umana. Chi intende
e può permettersi
di viaggiare, lo fa
per un periodo di
formazione professionale, per cercare
nuove opportunità
di lavoro . Vi sono
anche persone costrette a viaggiare
per sfuggire a persecuzioni politiche
o scandali privati,
chi lo fa per spirito
d’ avventura e desiderio di conoscenza. Tutto questo “ traffico di
cavalli e carrozze” crea e fa scaturire
un vasto movimento di dimensione
continentale, il trasferimento in
Europa dei valori dello spirito, delle
arti, delle opere d’arte, attraverso gli
artefici delle stesse, in campo musicale assistiamo all’ esportazione su
vasta scala di compositori, librettisti,
scenografi, coreografi, costumisti,
cantanti, strumentisti, ballerini.
Il fulcro di questo interessante
movimento è l’ Italia, considerata in
Europa, fin dal Rinascimento, culla
delle arti e mitica patria del canto,
dunque obiettivo e meta desiderata
di tutti gli uomini di cultura di tutto
il continente, ma anche a sua volta
luogo di partenza di moti talenti nostrani». Sono queste le “dieci righe”
con cui il Maestro Giuliano Vicenzi
apre il capitolo primo del volume
"Gli Strinasacchi illustri musicisti
ostigliesi".
«A mio avviso potrebbe essere
un’ introduzione autobiografica,
fatta eccezione per il periodo storico
che non gli appartiene, certamente
l’ esperienza intellettuale, umana,
la formazione professionale, lo
spirito d’ avventura e il desiderio di
conoscenza, rispecchiano a pieno il
suo stile di vita»: queste le parole del
Presidente dell’ Associazione Corale
Coro Città di Mirandola Barbara
Bonfatti nel riferirsi al Direttore del
Coro improvvisamente scomparso
la mattina del 6 luglio. «Raccontava
a noi coristi, lasciando trasparire la
sua grande soddisfazione – prosegue
Bonfatti – per i concerti tenuti sia
come pianista accompagnatore che
come Direttore della Corale Ostigliese in Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Repubb Ceca, Russia, e dell’
ambizioso progetto americano con
Indiana University di Bloomington
a cui aveva dato corso, e a cui stava
ancora lavorando in questi mesi,
testimonianza dell’ operatività professionale di Giuliano Vicenzi anche
al fuori dal territorio nazionale» .
Dal 1993 Vicenzi era direttore
del Coro Città di Mirandola. Il
suo impegno, l’ entusiasmo, la sua
capacità di visione, la dedizione,
l’ascolto attento e
la capacità di trasmettere agli altri
hanno permesso
alla Corale di migliorare progressivamente la qualità
delle proprie esecuzioni divenendo
in questi anni una
realtà apprezzata.
«Accanto alla
pratica della musica – ricorda il
professor Giacomo Gibertoni –
vi era un’ intensa
attività di ricerca
storico- musicologica. Nell' anno
2005 collaborammo alla pubblicazione del volume “ Gli Strinasacchi",
scoprendo che questa famiglia di
musicisti ebbe un ramo mirandolese
i cui membri della metà dell 800
furono alla testa delle istituzioni
musicali della nostra città». Organizzò convegni (ricordiamo quello
a Mirandola in occasione del 250°
della nascita di Mozart) mentre la
sua attività di ricerca fu sicuramente
favorita dalla presenza della biblioteca Greggiati di Ostiglia ove è
custodito un consistente patrimonio
documentale di manoscritti, partiture autografe, che don Giuseppe
Greggiati nel Settecento iniziò ad
accumulare e che successivamente
furono donati al Comune di Ostiglia
con l’obbligo di conservare il suo
Archivio Musicale, “che potrà essere
utilissimo a quei giovani del paese
che si applicassero allo studio della
musica”, così dispose il reverendo
nel suo lascito. Vicenzi certamente
ne fu fruitore. «Quante cose succedono in tredici anni – ricorda ancora
Barbara Bonfatti – quante le persone
incontrate quanti, i legami creati
nella costruzione di un progetto, la
tua fermezza ci ha sempre guidato
attraverso il tempo, consolidando il
rapporto d' amicizia. Ci hai lasciati
improvvisamente, chiedendoci un “
pianissimo” nel manifestare il nostro
dolore e noi obbedienti, anche questa
volta abbiamo seguito il “tuo gesto”.
Concludo con l’immagine di
uno dei tanti eventi, che abbiamo
organizzato e a cui abbiamo partecipato: il gruppo strumentale che
accorda gli strumenti, i coristi che
chiacchierano ridono e scherzano; il
folto pubblico si siede, conversa, si
sistema si scambia i saluti, sfoglia
i programmi di sala. Ad un certo
punto avviene qualcosa di rituale,
di magico: un solo uomo fa il suo
ingresso, attraverso il palcoscenico
e sale sul podio; applausi e tutto
intorno si zittisce. Costui alza una
sottile bacchetta e il silenzio si fa
assoluto. Dal caos ecco nascere l’ordine e la disciplina. Grazie Giuliano
ci mancherai».
foto Studio Gi
Giuliano Vicenzi dirigeva i cori
“Voci in festa” di Mantova, “G. Verdi” di Ostiglia e la Corale e il Coro di
voci bianche “Città di Mirandola”; un
"esercito" di cantanti, anzi una grande
famiglia che all'improvviso si è trovata
orfana di un grande padre. Per tutti era
una guida ma per molti era anche un
amico, che se n'è andato troppo presto.
Alla nostra redazione sono pervenuti
alcuni messaggi, che volentieri pubblichiamo.
«Non eravamo nati nello stesso
paese, non ci eravamo imbattuti in te
per caso. – scrive Francesca Silvestri
– Ti siamo venuti a cercare in un posto
non lontano ma comunque altro da noi.
E tu ti sei fatto trovare, hai accettato
la sfida. Ricordo benissimo il primo
incontro all' oratorio nel settembre
1993 e alcuni di quelli che decisero di
partecipare e di far nascere un coro a
Mirandola non lo hanno lasciato più,
e anche nel salutarti l'ultima volta
hanno cantato il Va' Pensiero con la
voce rotta dall' emozione, ma con la
voglia di dare il meglio, come tu ci
hai insegnato. Ci sono stati momenti
alti e fasi più buie, ci sono state le
defezioni ma anche tanti nuovi amici
che si sono uniti a noi. Tante vicende
si sono susseguite nel nostro gruppo,
ma un punto fermo c'era. Quello eri tu.
Adesso sarà più difficile, sarà strano,
ma è una nuova sfida che anche noi
dobbiamo accettare come facesti tu 21
anni fa. Per te, per noi, per la musica
che ci ha tenuti insieme negli anni.
Grazie Giuliano per quello che hai dato
a noi mirandolesi che con te abbiamo
scoperto com'è bello essere un coro».
«Caro Maestro, – dice Federica Zerbini – è difficile riassumere in poche
parole anni di canto, concerti, prove,
rimproveri, risate, emozioni. Cantare
in un coro non è facile: creare una
armonia con persone diverse richiede
infatti la capacità di fondersi nell’amalgama di voci e di aggrapparsi l’uno
all’altra, dimenticando in quell’istante
tutti i pensieri personali e le difficoltà
quotidiane. Per questo ci dicevi sempre
di non ascoltare solo la nostra voce,
ma anche, e soprattutto, le altre per
divenire una sola entità, un unico organismo. E quando ciò avveniva, allora
era magia pura. Perché tante voci,
tante menti divenivano un canto solo,
una persona sola. Caro Maestro, non
dimenticherò mai le sensazioni che si
sprigionavano da questa magia: il nodo
allo stomaco alle prime note dell’opera, quando tutto è possibile, la pelle
d’oca, quando ci si rende conto che
tutto fila liscio e lo spettacolo prende
vita, il sospiro di sollievo e orgoglio,
quando la bacchetta si ferma e il pubblico inizia ad applaudire. Credo che
queste emozioni siano rare, preziose e
non scontate. Pertanto grazie Maestro,
dal profondo del cuore, per averci
regalato questi attimi eterni, perfetti
e irripetibili».
«Il Maestro Giuliano – aggiunge
Michele De Zaiacomo – è stato una
delle persone che insieme ai miei genitori e ai miei nonni mi ha cresciuto,
sia dal punto di vista musicale, sia dal
punto di vista dell’educazione. Mi
ricordo ancora che avevo iniziato a
cantare nel coro di voci bianche a circa
8 anni, e mi divertivo un sacco, soprattutto grazie a lui, che aveva sempre la
battuta pronta. Mi ricordo anche che
non mi piaceva dire ai miei amici che
cantavo perché un po’ mi vergognavo,
ma quando sono passato nel coro degli
adulti all’età di 16 anni la musica mi è
iniziata a piacere ancora di più, tanto
che essere nel coro Città di Mirandola
mi rendeva orgoglioso e successivamente ho iniziato a dire ai miei amici
di quanto erano belli e maestosi i nostri
concerti. La notizia della morte del
Maestro è stata talmente improvvisa
che stentavo a crederci, perché era
la persona più attiva ed energica che
io conosca, e credo che nessuno se la
sarebbe mai aspettata. Son certo che
nessuno si scorderà mai di lui, perché
era sempre una spanna sopra a tutti
noi, e io avevo solo da imparare,e sono
altrettanto certo che non avremo mai
più un Maestro come lui perché come
lui non c’è nessuno».
«Ho avuto l’onore e il piacere di
conoscere il Prof. Giuliano Vicenzi. –
spiega Anna Bellodi – Era il direttore
del nostro coro, ma in una triste mattina di luglio un malore improvviso ha
interrotto la sua corsa. Ci sono giorni
che non vorresti mai veder arrivare ed
eventi che non vorresti mai accadessero. La scomparsa senza preavviso
di un grande Maestro, un protagonista
del mondo del canto, ma soprattutto un
nostro amico, ci ha lasciato sgomenti,
increduli. Ci ha lasciato il vuoto della
sua presenza fisica con la tristezza che
lo accompagna, ma ci ha lasciato la
gioia delle tante cose che ci ha donato,
che contribuiranno a riempire il futuro
che ci sarà concesso, suggestioni e
ricordi, frutto della sua instancabile
creatività, che rimarranno impressi
nella nostra memoria per sempre.
Il tempo trascorso è stato un lungo
concerto, un intreccio di voci che ha
contribuito a formare e ha diretto negli
anni. Per tutto questo lo ringraziamo».
Per l'ex presidente del Coro Città di
Mirandola, Ivo Paradisi, «è stato
un incontro occasionale il nostro, da
adulti, ma è durato venti anni e poteva
durare ancora. Vi era affinità, sintonia
e comunanza di obiettivi. Grazie di
tutto... è stato molto bello, interessante
e vitale percorrere con te una parte di
questi venti anni. Ciao».
«Sabato 5 luglio nel primo pomeriggio al cellulare mi è giunta la
notizia. – racconta l'ex Assessore comunale Lara Cavicchioli – L’infarto
ha colpito Vicenzi, il maestro che ha
fatto crescere insieme alla nostra corale, la cultura musicale e del bel canto
a Mirandola. L’avevo visto la sera di
Pentecoste nel memorabile concerto
in piazza Duomo; nell’occasione ho
avuto il piacere di consegnargli a nome
dell’Amministrazione comunale un
riconoscimento per l’artista che ha
dato tanto alla città, con la sua professionalità e la sua grande preparazione.
Nel consegnargli il premio, motivandolo, ho apprezzato il suo sorriso
un po’ schivo alle lodi ma soprattutto
la sua fiera stretta di mano, una mano
forte, risoluta, sincera. Di poche parole, Vicenzi, dal portamento elegante
ed austero, dalla gestualità essenziale,
dalla riservatezza come stile. Ma dal
podio al pubblico, attraverso la musica,
trasmetteva il calore della passione.
Era un grande. Così la cittadinanza
l’ha sempre percepito ed apprezzato.
Così è nel cuore di tutti...».
Hanno voluto inviare condoglianze anche il baritono Milo Buson,
con Chiara Polato e il Coro “San
Martino” di Monselice, e la Segreteria
artistica del Ravenna Festival, con
Federica Bozzo, Angelo Nicastro ed
Emilio Vita.
Tutti i volumi selezionati sono disponibili alla "Garin"
biblioteca
Coi libri alla ricerca della libertà
Si è conclusa la decima edizione di Xanadu, progetto di lettura per adolescenti
GLI ORARI
Dal 7 luglio al 30 agosto la biblioteca temporanea “Garin” di via
29 Maggio a Mirandola osserverà
l’orario estivo. Mattino: da lunedì
a sabato dalle 8,30 alle 13. Pomeriggio: lunedì e giovedì dalle 14,30 alle
18,30. La biblioteca resterà chiusa
dall’11 al 20 agosto compresi. Si
ricorda infine a chi avesse ancora
libri in prestito dal periodo del sisma
di restituirli al più presto presso la
sede della biblioteca temporanea.
Telefono: 0535/29778-783; [email protected].
Xanadu è un progetto di promozione alla lettura per adolescenti organizzato dall’Associazione Culturale Hamelin di Bologna in collaborazione con
le biblioteche dell’Unione dei Comuni
di Mirandola, Camposanto, Medolla,
San Felice, San Prospero (si vedano
precedenti Indicatori). Attraverso un’
apposita cerimonia di premiazione
tenuta di recente in un cinema di Bologna, alla presenza di numerose classi
partecipanti provenienti da tutta Italia
e di alcuni degli autori selezionati, Hamelin ha reso pubbliche le classifiche
Xanadu, decima edizione, che aveva
come titolo e filone conduttore “Sulle
orme del vento. Alla ricerca della
libertà”. Ecco pertanto l’elenco dei
primi cinque per ogni ordine di classe
fra libri, fumetti e film maggiormente
gettonati dai ragazzi partecipanti:
Terza media
1) D.Ellis, “Il coraggio della libellula”, Rizzoli; 2) J.C.Mourlevat,
“La battaglia d’inverno”, Rizzoli; 3)
V. Brosgol, “Anya e il suo fantasma”,
Bao; 4) F.Darabont, “Le ali della
mirandola
libertà”’, Usa 1994, 5) M. Morpurgo,
“Verso casa”, Piemme.
Prima superiore
1) D.Levithan, “Ogni giorno”,
Rizzoli; 2) S. King, “L’uomo in fuga”,
Sperling; 3) D. Grossman, “Qualcuno
con cui correre”, Mondadori; 4)P.
Dowswell, “L’ultima alba di guerra”,
Feltrinelli; 5) Y.Sagnet, “Ama il tuo
sogno”, Fandango.
Seconda superiore
1) J.Green, “Cercando Alaska”,
Rizzoli; 2) K. Stockett, “The help”,
Mondadori; 3) D.Levithan, “Ogni
giorno”, Rizzoli; 4) S.E.Hinton, “I
ragazzi della 56° strada”, Castelvecchi;
5) D. Grossman, “Qualcuno con cui
correre”, Mondadori.
Tutti i volumi sono a disposizione per il prestito nelle biblioteche
comunali aderenti. La biblioteca di
Mirandola, nello specifico, ha costituito nella sede temporanea di via 29
Maggio un’apposita sezione “Giovani
adulti”, nella quale, contrassegnati
dalla sigla “Gio” si trovano, insieme a
molti altri, i libri vincitori e tutti quelli
proposti alle classi all’interno dell’iniziativa Xanadu. Si coglie l’occasione
per ringraziare i donatori che, tramite la
Provincia di Modena, hanno finanziato
le nostre biblioteche in conseguenza
del terremoto, e la Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola. Grazie a loro
sono stati acquistati i libri distribuiti
ai ragazzi e organizzati i laboratori di
approfondimento sui medesimi.
mirandola
Dopo due anni d'assenza
riparte il Microfono d'oro
Studenti del "Galilei" posano
nei negozi del centro "Al Borgo"
Dopo due anni di assenza a causa
degli eventi sismici del maggio 2012,
i prossimi 25 e 26 luglio l’evento
musicale “Microfono d’oro” tornerà a
Mirandola, in piazza Costituente e solo
in caso di maltempo la manifestazione
si sposterà nella vicina Galleria. Come
nelle scorse edizioni, ragazzi tra i 6 e
i 25 anni, suddivisi in tre categorie e
provenienti da tutta Italia e da altri paesi
europei, si sfideranno in una avvincente
gara canora per aggiudicarsi il premio
“Il Resto del Carlino”.
Tra le tante novità, questa edizione
si tingerà anche di un po’ di arancione,
cioè del caratteristico colore della divisa
indossata dai volontari della Croce Blu
di Mirandola, che per celebrare il proprio 25esimo anniversario ha deciso di
riconoscere alla manifestazione anche
il proprio patrocinio a fianco di quello
dei quotidiani “Il Resto del Carlino” e
“Qn”, oltre che di partecipare all’evento
con uno stand gastronomico per la distribuzione di gnocco fritto con salume. Un
anniversario che rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso caratterizzato
dalla solidarietà a servizio dei bisogni
socio-sanitari dei cittadini. Croce Blu di
Mirandola è un’associazione che esiste
solo grazie a persone che hanno scelto
di dedicare sé stesse e parte del proprio
Lo scorso 4 giugno le ragazze
dell’istituto d’istruzione superiore
Galilei di Mirandola, indirizzo moda,
supportate dal fotografo e media educator Ermanno Ferrarini, dal counsellor
Fabio Preti e coordinate dalla docente
Elisabetta Biancani, hanno posato
per un set fotografico per tutti i negozi
del centro commerciale “Al Borgo” di
Mirandola. Gli scopi dell’iniziativa erano molteplici. Il più importante è stato
sicuramente quello formativo.
Le ragazze del “moda” hanno
potuto approfondire e consolidare le
competenze apprese durante l’anno
scolastico grazie al progetto “Uso della
fotografia nella moda”, progettato e
realizzato da Formazione & CoachCounselling, cui hanno collaborato sia
Ermanno Ferrarini sia Fabio Preti. E’
infatti molto importante formare gli
studenti dando loro competenze da poter
usare al termine del percorso scolastico,
rinforzandone talenti e risorse. Ecco
perché il progetto “Uso della fotografia
nella moda”, sia pur nella sua brevità,
ha permesso alle ragazze d’imparare a
usare la macchina fotografica, per poi
scattare fotografie, nelle quali mettere
in evidenza i propri modelli di abito o
accessori. Con le fotografie realizzate
tempo per portare un aiuto concreto a
cittadini, anziani ed ammalati che si
trovano in difficoltà e per ricevere, talvolta, come unico compenso semplice,
ma appagante, non certo denaro bensì
un sorriso o un «grazie che ci siete!».
Un servizio divenuto via via sempre
più insostituibile, messo a disposizione
anche dell’Azienda Usl per gli interventi
di emergenza-urgenza (118), trasporto di
dializzati e trasferimenti interospedalieri
di pazienti, oltre che delle case protette
e dei servizi sociali territoriali. E non
dimentichiamo il ruolo dell’Associazione nelle attività di Protezione civile,
che hanno visto i volontari in prima
linea e ininterrottamente per l’intera
durata dell’emergenza, in occasione
dei terremoti del maggio 2012, della
tromba d’aria che nel 2013 ha colpito
la frazione di San Martino Spino e della
esondazione del fiume Secchia nello
scorso gennaio 2014. Per questi impegni
Croce Blu non riceve alcun finanziamento, corrispettivo o altra sovvenzione
dallo Stato o da altri enti pubblici; per
questa ragione l’Associazione è costretta
a chiedere agli utenti un contributo a
titolo di compartecipazione alle spese,
contributo che rappresenta l’unico
sostentamento economico e, quindi,
indispensabile per l’esistenza stessa
dell’Associazione. Croce Blu ha bisogno di aiuto: l’Associazione cerca nuovi
volontari disposti a “dare senza chiedere”. Ma ha anche bisogno di sostegni
economici: per acquistare un’ambulanza
occorrono non meno di 70-80 mila euro!
Ecco perché, per quanto modesta, sarà
comunque importantissima la raccolta
fondi che Croce Blu di Mirandola potrà
realizzare tramite l’allestimento dello
stand gastronomico in occasione della
manifestazione “Microfono d’oro”. Un
invito quindi a intervenire numerosi,
con tanta voglia di gnocco fritto e a non
scordare il motto dell’Associazione:
“Aiutateci ad aiutarvi!” .
è stato poi promosso un concorso fotografico all’interno dell’istituto per il
quale hanno votato tutti gli studenti.
Altro obiettivo raggiunto è stato quello
di riuscire ad avvicinare i commercianti
agli studenti: è stato bellissimo vedere
quanta collaborazione e quanto coinvolgimento ci siano stati durante gli scatti
nei vari negozi, dove ognuno ha dato il
meglio di sé. Altrettanto soddisfacente
è stato assistere all’emozione ed al compiacimento degli insegnanti che osservavano i loro ragazzi all’opera. O ancora,
sentire i complimenti che i negozianti
hanno fatto sul comportamento e la
professionalità degli studenti coinvolti.
Da questo “Pomeriggio di shopping Al
Borgo” nascerà un libretto che parlerà
di commercio, di prodotti, di viaggi,
di cibo, ma anche di voglia di fare, di
mettersi in discussione per crescere.
Alla manifestazione ha partecipato anche l’associazione “Donne in Centro” e
sono state presentate le T- Shirt contro il
femminicio realizzate dalla classe 2°U
sezione Ipi moda nell’ambito dei nuovi
percorsi IeFp. L’evento chiude un anno
davvero straordinario per il Galilei che
ha riscosso grandi successi in tutte le
sue sezioni ottenendo risultati davvero
molto brillanti.
brevi
STRADA FACENDO
A CONCORDIA
Ritorna il consueto appuntamento
intitolato "Strada facendo", dedicato
agli artisti di strada. Musica dal vivo,
animazioni per i più piccoli, esibizioni
di giocolieri e trampolieri, spettacoli
itineranti, performance di arti mimiche
e molto altro avranno luogo domenica
27 luglio a partire dalle ore 18 lungo le
strade di Concordia. Ci saranno anche
bancarelle dell'artigianato e dell'ingegno e negozi aperti con offerte
commerciali. "Strada facendo" è reso
possibile grazie al contributo del programma operativo della Regione del
Fondo Europeo di sviluppo regionale.
A QUARANTOLI
è TEMPO DI SAGRA
Si svolgerà il 2,3 e 4 agosto a
Quarantoli, presso l’area della Polisportiva quarantolese, in via Pertini,
la Sagra della Madonna della Neve.
La manifestazione, organizzata dal
nuovo Comitato Sagra di Quarantoli,
sarà inaugurata sabato 2 agosto alle
19 con l’apertura dello stand gastronomico “La Gnoccheria” che proporrà
tutte le sere della Sagra, gnocco fritto,
tigelle, prosciutto e melone, patatine
fritte e altro ancora. Alle 21, presso
l’arena spettacoli 1, esibizione dei
“Cantabacci” con la partecipazione
straordinaria di Lisa Maggio. Nel
frattempo in Polisportiva si svolgerà
la tombolata e nell’arena spettacoli 2
sarà di scena il gruppo “Bajo Tango”
di Mirandola. Domenica 3 agosto si
comincia alle 9 con “Il primo trofeo
delle frazioni” (gara di motocross su
fettucciato solo per tesserati), mentre
il bar della Sagra sarà aperto anche per
le prime colazioni. Alle 12, presso la
Polisportiva, ci sarà l’apertura dello
stand gastronomico tradizionale che
proporrà piatti tipici (tortelli di zucca, maccheroni al pettine, grigliata,
straccetti con rucola e altro ancora).
Alle 17 aperitivo al bar all’aperto e
alle 19 apertura stand gastronomici,
mentre alle 21 si balla con i “Polenta
e Osei”. Lunedì 4 agosto si conclude
la manifestazione. Alle 19 apertura
degli stand gastronomici e alle 21,
nell’arena spettacoli 1, concerto dei
“Classe 3” (Ligabue tribute band),
mentre nell’arena spettacoli 2 si
svolgerà il grande show per grandi
e piccini di “Capitan Bretella” con
giocoleria, mega bolle, mangiafuoco
e tante altre sorprese.
Tutte le sere della Sagra ci saranno
calcetto saponato, bar all’aperto, pesca
pro asilo, mercatino dell’ingegno, area
bimbi con gonfiabili. Gli organizzatori, infine, vogliono ringraziare gli
sponsor che consentono di realizzare
l’iniziativa e tutti coloro che vorranno passare tre serate in allegria alla
Sagra della Madonna della Neve di
Quarantoli.
IL TEATRO DUSE
AIUTA FINALE
Teatro Duse Impresa Sociale ha
consegnato lo scorso 10 luglio nella
mani del Sindaco di Finale Emilia
Fernando Ferioli e dell'Assessore alla
Cultura Massimiliano Righini una
donazione di 1.607,65 euro, raccolti
con il recital “Sulle mie corde” messo
in scena al Teatro Duse di Bologna da
Neri Marcorè e dalla sua orchestra il
30 ottobre 2012.
n. 14 - luglio 2014 ·
Pubblichiamo, in collaborazione con “Al Barnardon”, la sesta puntata
della storia semiseria del biomedicale mirandolese
Romania e Bulgaria, gioie e dolori
Prosegue la "saga" del nostro comparto economico scritta da Giorgio Goldoni
Tersiev) si riversavano a casa sua
per mangiare, berebere-bere e ballare
fino a tardi (una specie di bunga-bunga
ante litteram). Il suo
matrimonio salvò
molti dalla cirrosi e
i costumi divennero
per tutti più morigerati. Ebbi più tempo
per girovagare per
la città: gli italiani
erano visti di buon
occhio e non era difficile fare amicizia
camminando lungo
le strade del centro. Ovviamente le
ragazze che ti inviIl prestigioso Hungarian Istitute of Cardiology di Budapest. A destra, l'Hotel Otani di Sofia
tavano a chiacchierare in un italiano più che accettabile,
Torniamo a quel primo viaggio: le e nelle ore dopo il lavoro amavano
mentre centellinavi un caffè turco al
visite a Bucarest e Sofia furono bre- bere vino locale, mangiare specialità
bar del Grand Hotel, non erano così
vissime, ma avevano già incapsulate mirandolesi e rilassarsi musicalmente
disinteressate e avevano la ovvia funin loro la storia dei nostri successi e magari davanti ad un ospitale camino.
zione di riportare utili informazioni al
insuccessi futuri. La Romania doveva Il genero di Websinger divenne per un
“Grande Fratello”, ma la cosa era così
in breve richiudersi a riccio e restare il certo periodo agente della Bellco per
evidente che potevi allegramente far
fanalino di coda della medicina ospe- l’Austria. Il nostro grande amico, il dotfinta di non rendertene conto.
daliera: dopo una prima fornitura al tor Sdravko Kiriakoff, era a capo del
Il Grand Hotel rimase per alcuni
nefrologo capo dell’ospedale Fundeni centro di Sofia e lui spostò l’ago della
anni l’unico albergo vivibile nel centro
di Bucarest, il dottor Barbu, il rapporto bilancia in nostro favore: c’erano andi Sofia, in alternativa al sovietico Hosi estinse, mentre in Bulgaria c’erano cora fondi statali per due centri sul Mar
tel Balkan, sprovvisto di ogni confort.
dei medici coraggiosi in un ambiente Nero, uno a Varna (qui l’equipe medica,
Poi i giapponesi decisero di costruire
più liberale che, ovviamente sempre capeggiata dal dottor Nenov, tifava per
un Otani Hotel alle pendici del monte
per i motivi sopra menzionati e con i noi) e uno a Burgas, e l’importatore,
Vitosha, e anche questo contribuì a
limiti di situazioni oggettive, diedero Elektroimpex mi convocò nei primi
facilitare il viaggiatore straniero, in
impulso a vari settori.
giorni di dicembre del 1971 per firmare
perenne lotta per una sistemazione
Fu un viaggio avventuroso sul il contratto, succulento, di fornitura che
alberghiera decorosa. L’hotel era imtreno notturno da Bucarest a Sofia: io comprendeva due impianti chiavi in
menso e cupo, pare frequentato dalla
e Gianni Bellini dormivamo a turno mano. Corsi all’aeroporto, per trovarmi
mafia turca e forniva nei due ristoranti
per non farci fregare le valigie; fra i bloccato da avverse condizioni meteo
di stile occidentale lo stesso cibo stanpasseggeri c’era persino un pastore in quel di Swechat: l’aeroporto di Sofia
dard di tutti gli hotel e ristoranti bulgari
con una pecora sulle spalle: anche era chiuso per nebbia da quattro giorni.
collettivizzati: spiedini di carne tiepidi,
lui teneva ai propri bagagli. A Sofia
Bene, in tarda serata volai da Viencon contorno di riso e patate fritte gelail motore di tutto era la Medicinska na a Belgrado, noleggiai un vecchio
te, e qualche pomodoro troppo maturo.
Akademia di Sofia: il nostro agente bidone e mi feci quattrocento chilomeI giapponesi, per ingentilire questa
austriaco, Websinger, era anche pro- tri nella nebbia, in fila tra Tir turchi, e
specie di funerea cattedrale, avevano
duttore di apparecchiature per dialisi e pullman di emigranti. Arrivai a Sofia
anche costruito una palazzina di leaveva avuto mani libere in Bulgaria e alle sei del mattino, stremato. Doccia e
gno in puro stile del Sol Levante, nel
nella Serbia meridionale per vendere colazione energetica, varcai la soglia di
mezzo di un laghetto, in uno dei cortili
ed installare due impianti, uno alla Elektroimpex al momento prestabilito:
dell’hotel e qui avevano sistemato un
sopra citata M.A. di Sofia, il secondo a il contratto era nostro. La Dasco fece
ristorante giapponese, dove improbaNis in Serbia. Gli impianti erano delle ottimi affari anche grazie alla tenacia
bili geishe bulgare (fisicamente sono
brutte copie degli impianti Dasco, che del sottoscritto. Visitare il dottor Kiagli antipodi della donna giapponese, le
Websinger scopiazzava quando veniva riakoff era una esperienza complessa,
bulgare così alte e smilze, più saltatrici
in visita a Mirandola. Websinger era cioè c’era il tempo del lavoro e dopo le
e gazzelle olimpioniche che batuffoli
un ex ufficiale pilota della Luftwaffe, sei di sera cominciava il divertimento,
rotondi e sorridenti) ti accoglievacommendatore (Kommerzialrat) ed era perché lui quando iniziai a bazzicarlo
no per un normalmente inesistente
sempre accompagnato dal suo ex atten- era scapolo e tutti i medici (compreso
pranzo giapponese, data la scarsità e
dente, Herr Nisch. Quando venivano a il simpatico ed “angelico” Antonov),
aleatorietà dei rifornimenti alimentari.
Mirandola portavano una fisarmonica le infermiere e i tecnici (il mellifluo
Un vero giapponese era il cuoco, che
aveva frequenti crisi di disperazione.
Negli anni successivi il passaggio di
consegne Dasco-Bellco (di cui parlerò
più avanti) avvenne senza colpo ferire:
la nostra supremazia in quel paese
durò per anni. Oltre all’indiscussa
leadership di Kiriakoff, mi piace anche ricordare la amabilità e ospitalità
del dottor Bakardjeff, responsabile
del secondo centro dialisi cittadino,
all’ospedale Pirogoff di Sofia, altro
grande supporter dei nostri prodotti. Io
mi recavo in Bulgaria in auto nei mesi
più clementi, e in aereo negli orripilanti
mesi invernali.
è nei Balcani che ho iniziato a
odiare la neve, così diversa dalla neve
della pianura padana. Come accadeva
ovunque oltrecortina, c’era un grande
stridore tra le conoscenze personali, il
livello amichevole dei rapporti umani
con tutte le persone con cui entravo
in contatto da un lato, e le condizioni
generali, il livello di vita di quei paesi.
In Bulgaria la polizia aveva il pugno
duro, il paese era intimorito e mancava
quasi totalmente di ogni confort e la
Jugoslavia di allora in confronto poteva
essere scambiata per la Svizzera. Quando andavo a Sofia in auto, rientrare e
rifugiarmi in Jugoslavia al ritorno mi
dava grande sollievo. Gianni Bellini
tenne ancora i contatti con la Jugoslavia per qualche mese e fece anche un
primo viaggio esplorativo in Polonia,
Cecoslovacchia e Unione Sovietica
(sempre sfruttando la rete Sandoz) e io
alternai la mia prima attività, in Europa
Occidentale, con un paio di viaggi in
Ungheria dove cominciai a conoscere
gente e a promuovere prima la cardiochirurgia e poi la dialisi, fra la “finta
incredulità” dei chirurghi nostri clienti
potenziali che non faticavano a immaginare questo connubio commerciale
tra est e ovest. Ricordo un colloquio
memorabile con il decano dei cardiochirurghi ungheresi, il professor Petri
di Szeged, il quale continuava a scuotere il capo, mormorando «a hundreddollar oxygenator, impossible...» e poi
aggiunse «ma se dovremo rifornirci di
questi dispositivi, lo faremo importando prima di tutto prodotti dai paesi
dell’Europa Orientale!». Quel giorno
ero accompagnato dal suo assistente,
il simpatico dottor Kovacs, il quale mi
strizzò l’occhio. Il messaggio era chiarissimo: il professore stava recitando
una parte. In settembre 1971 feci un
altro viaggio in Jugoslavia, con un'auto
21
di seconda mano fornitami dalla Dasco
e un incarico assolutamente assurdo,
che avrei dovuto rifiutare, se non fossi
stato così assolutamente digiuno in
materie doganali: portare al di là della
frontiera, al centro dialisi di Lubiana,
una voluminosa pompa, senza uno
straccio di un documento valido per
l’esportazione. Esperienza allucinante:
contact man, il dottor Vittorio Porta,
direttore della dogana di Gorizia: lui
certo mi fece passare senza problemi,
era nostro amico d’infanzia, e aveva
anche lavorato in Dasco per un brevissimo periodo (era rimasto famoso per
il tenore delle lettere che lui inviava ai
clienti in risposta alle loro lamentele:
un urologo belga ne era rimasto così
impressionato da telefonare in Dasco
per conoscere Porta personalmente).
Ahimè: gli sloveni furono completamente sordi alle mie richieste. Ritorno
precipitoso alla dogana di Gorizia
italiana e reperimento di una gentilissima “trattora” nelle vicinanze che fu
d’accordo di ospitare la mia pompa fino
al mio ritorno in Italia. A Lubiana mi
incontrai con la “new entry”, il buon
Mikulicic, il cognato del responsabile
del centro dialisi di Fiume, dottor Zec,
che era stato assunto dalla Dasco per
farci da tecnico di assistenza in tutta
la Jugoslavia e che per questo andò
incontro a tutte le possibili angherie
e disavventure doganali, sia per gli
attrezzi di lavoro che per i pezzi di
ricambio che portava con sé.
Lui fu utile a tenere i contatti coi
centri, che intanto crescevano di numero. Da buon fiumano, la Jugoslavia era
per lui un pianeta sconosciuto, quasi
quanto o forse più che per me e in
effetti essa, fuori dal circuito tradizionale, Lubiana, Zagabria, Belgrado, era
veramente un mondo spesso primitivo
e ostile. Sulla strada per Sarajevo i
pastorelli bosniaci ci tiravano pietrate,
gli adulti ci minacciavano agitando il
pugno. Arrivammo fino a Skopje in
un viaggio che durò due settimane e
a Skopje passammo un fine settimana
non male, con profumati spiedini,
grappa, musica. Mikulicic divenne
un volto familiare anche a Mirandola,
dove passava periodi necessari al suo
aggiornamento tecnico. Scapolo, alloggiava all’albergo Aquila Nera, ed era
corteggiato da due nubili della Dasco,
che con le loro Fiat 500 facevano la
ronda davanti all’albergo, per poterlo
accalappiare: cosa non facile dato che
il gigante fiumano solo a fatica poteva
essere accomodato all’interno di una
delle due minuscole automobili. La
più intraprendente delle due, stanca di
tergiversare, una sera decise di osare
l’inosabile, schivò la portineria, salì
le scale fino alla porta della stanza
di Mikulicic e bussò. Lui, preso alla
sprovvista, non sapendo che fare per
ricusare il pressante invito, si riempì
la testa di shampoo e la buttò sotto il
rubinetto, presentandosi in questo stato
schiumoso agli occhi della allibita spasimante, che dovette desistere.
n. 14 - luglio 2014 ·
eventi
Sabato 2 agosto si potrà assistere alla Turandot
Gli Amici della Musica all'Arena
Proseguono le trasferte dell'Associazione nel tempio estivo della lirca
Proseguono le trasferte organizzate dagli Amici della Musica di
Mirandola per seguire la stagione
operistica dell’Arena di Verona.
Sono previste partenze da Finale
Emilia, San Felice, Mirandola e
Ostiglia. Per qualsiasi informazioni
su orari, prezzi e altro telefonare al
numero 3391899383 o inviare una e
mail all'indirizzo: [email protected].
è possibile prenotarsi per qualsiasi delle opere in cartellone tutti i
venerdì e sabato dalle ore 10 alle ore
12 presso l'ufficio dell'Associazione
in via Castelfidardo 40 a Mirandola.
Sabato 2 agosto si potrà assistere
alla “Turandot” un'opera in 3 atti e
5 quadri, su libretto di Giuseppe
Adami e Renato Simoni, lasciata
incompiuta da Giacomo Puccini
(morto il 29 novembre 1924) e successivamente completata da Franco
Alfano. La trama: in Cina, in un
mitico “tempo delle favole”, viveva
una bellissima e solitaria principessa
(Turandot), nella quale albergava lo
spirito di una sua antenata violentata
e uccisa. Da ciò nasceva l'orrore di
Turandot per gli uomini.
Il popolo di Pechino e l'Imperatore suo padre (Altoum) le fanno
però pressione affinché si sposi.
Ella alla fine accetta di sposare solamente il giovane nobile che sarà
in grado di sciogliere i tre enigmi da
lei proposti: se fallirà, però, morirà.
L'opera si apre con l'ennesima testa
che cade, quella del giovane Principe
di Persia. Tra la folla è presente in
quel momento Calaf, principe tartaro
spodestato, che non riesce a resistere
alla bellezza di Turandot e decide di
provare a risolvere gli enigmi. Fra la
folla ritrova il vecchio padre (Timur)
e la fedele schiava Liù (da tempo
segretamente innamorata di Calaf)
che tentano inutilmente di fargli
cambiare idea. Calaf si ritrova faccia
a faccia con la “bella di ghiaccio” di
cui riesce a risolvere tutti e tre gli
enigmi.
Turandot è ovviamente disperata
e Calef le propone a sua volta un
enigma: se prima dell'alba la Principessa riuscirà a scoprire il suo nome,
egli morirà. Altrimenti diventerà il
suo sposo.
Turandot, riesce a rintracciare
Timur e Liù, ma entrambi taceranno, anzi, Liù sentendo di non poter
resistere alle torture a cui la stanno
sottoponendo, si suicida. Alla fine
sarà lo stesso Calaf a rivelare alla
principessa il proprio nome, ma solo
dopo essere riuscito a darle un bacio appassionato.
Bacio che sconvolgerà nell'intimo
Turandot, la quale andrà con Calaf
davanti all'imperatore suo padre ed al
popolo, annuncerà trionfante di aver
finalmente scoperto il nome dello
straniero: «Il suo nome è “Amor”».
Gli altri appuntamenti degli
Amici della Musica con l’Arena
sono sabato 16 agosto con l’edizione
storica dell’Aida di Verdi, sabato
30 agosto con la Madama Butterfly
di Puccini e domenica 12 ottobre
con il celebre musical Jesus Christ
Superstar. Ogni estate sono più di
600 gli appassionati della Bassa che,
grazie all’associazione mirandolese,
si recano all’Arena per assistere alle
opere.
23
i "classici" giovani
«Che emozioni
con Carmen»
Con l’inizio dell’estate l’associazione Amici della musica di Mirandola,
come ormai è consuetudine da molti
anni, organizza pullman all’Arena di
Verona. Venerdì 4 luglio è stato il turno
di “Carmen” famosissima opera del
francese Georges Bizet, regia e scene
di Zeffirelli. Ecco che immediatamente, fin dal primo atto, si torna indietro
nel tempo, a metà del XIX secolo e si
viene trasportati in una calda e frizzante
atmosfera spagnola, precisamente in
una piazza di Siviglia.
Il celebre registra ha creato un
impatto scenico che è in perfetta simbiosi con la musica di Bizet. Colori e
danze: i balli delle gitane sono un vero
e proprio tripudio di sfumature rosso
arancio che danno una calda atmosfera
a tutto l’anfiteatro romano. Ovviamente
non è solo uno spettacolo per gli occhi,
ma anche (e soprattutto) per le orecchie
come il coro di voci bianche nel primo
atto o la voce di Micaela interpretata
da Irina Lungu che ha incantato tutto
il pubblico dell’Arena. L’atmosfera
brillante dei primi atti tuttavia si sfuma
sempre di più, fino alla conclusione
con il dramma, e l’uccisione di Carmen da parte del non più amato Don
Jose'. Ma da quasi centoquarant’anni,
da quando l’opera per la prima volta
fu rappresentata a Parigi, le emozioni
non cambiano, anzi, si moltiplicano e
diventano sempre più forti, e il successo
per quest’opera si afferma sempre di
più. È un momento imperdibile di pura
arte e tradizione, ecco perché gli Amici
della Musica si impegnano a divulgare
con così tanta forza questo progetto, e
sono già disponibili altre date: il 2 aosto
per Turandot di Puccini e il 16 agosto
la famosissima opera di Verdi Aida
per essere trasportati, ancora una volta,
nella Pechino del tempo delle favole e
nell’Egitto dei faraoni.
Matteo Silvestri
n. 14 - luglio 2014 ·
sei di mirandola se
Un giorno senza guerre Manfredo vide passare una ragazza bellissima...
Delle nostre origini... poco storiche
25
brevi
ELEONORA E WALTER
UNITI IN MATRIMONIO
Proseguono le avventure del gruppo Facebook "Sei di Mirandola se..."
Il gruppo Sei di Mirandola Se
è orgoglioso di presentare un documento più unico che raro riguardante la “vera” origine storica di
Mirandola. Di questo non possiamo
che ringraziare l'autore, il nostro
benemerito, stimato, egregio e funambolico membro: Vanni Chierici.
Buona lettura.
Mira... indoa?... là...
Un dè can ghera minga gueri in
cors (gnint dati parchè al legendi in
gà minga temp) l'imperator romano
Costanzo, cl'era adree a giraras i dì
gros, al pinsò ad dar na gran festa cla
durò par tutt al dè. La sira tutt a sena,
na sena in pee parchè a ghera dimondi
invidaa e pochi scranni.
A cla sena a partecipava anc Manfredo n'om bellissim cal dasgniva da
na famia nobile dimondi davsina ala
cort dl'imperator. Intant cl'era dre spilucar in dal piatt al fa un pass indre e
al ciapa contra al brass ad na ragasola
e ag fa cascar al piatt par tera. As gira
par admandarag umilment scusa e
l'incrosa i occ dla pulzella.
Oh, maravia, l'era la più bela
gnoc... ehmm la più bela ragasola clis
mai vist in vita sua.
Ed anca lee l'armas culpida da lù,
tant che al gomat agh fè mal tuta nott.
Cupido l'iva cintraa al bersai n'atra
volta, ma boia d'un mond ladar le l'era
Euride, la fiola preferida dl'imperator,
l'unica. Quand Costanzo al ven a saver
al quel al s'ncasa ad brutt e al taca
a sigaar: an darò mai al consens al
matrimoni.
Manfredo ed Euride alora ad na-
scost i van infin a Las Vegas
e i sa sposan l'istess.
Ad turnar a Costantinopoli però an
s'in dascor minga acsè i van in
Italia e i tacan
un gir fasend
tapa prima a
Napoli e po'
a Ravenna,
ma dop un
po' ad temp
ariva la
notisia che
l'imperator
al vol gnir in
Italia e propria da cal
bandi.
Alora a ripart al gir e i ariva
a Bulogna. I vresan
andar dai partigian in
muntagna, ma la salida
ad San Luca la risulta trop
dura acsè i devian vers al vali
dal mudnes, che l'è in dla basa an ghè
minga salidi e as fa meno fadiga.
Dat n'uciada d'intoran, e vist che
i cuntaden ca gh'era ieran bona zent
e operos e che al post l'abundava ad
latt, carna e ad tutt quel che i psiva
aver bisogn, i decidan ad farmaras lè.
E sicome fidaras l'è ben, ma an
fidaras minga l'è mei, in rivelan minga
la so vera identità e i drovan di nickname fasull.
Pasa al temp e i tacan a faras amig i
vilan che in cambi dal gioie che Euride
la s'era purtada adre igh vendan dal
terri e Manfredo av costruiss insima
na casetta col focolare.
Sintendas al sicur i
du spos is dà ala
lettura dla bibbia tutt al siri
davanti al
caminett
finchè
Euride
la s'ingrassa,
ma ad
brutt.
Dop na
dieta
durada nov
mes la
ritrova la
linea e is
catan con
tri baghet in
na volta sola,
san e fort e i ciaman Pio, Pico e Papazono, ma sol quand i
sa sluntana, quand iè davsen
igh disan tu, tu e tu. Intant con i raport
ad bon vicinato is fa sempar più benvolere dai cuntaden d'intoran e i dventan
famos e onoraa e tgnù in gran cont.
In dal fratemp, l'imperator as
distraiva con dal gueri a destra e a
sinistra, parchè lù l'era un moderaa,
e al s'era mis in testa ad conquistar la
zittà d'Aquilegia.
Mo al ghiva d'aver n'esercit cal
valiva poc parchè, dop averla circundada e misa sot asedio, dop soquant
mes la resistiva incora. Stuff d'aspetar
Costanzo, par i amigh “show”, al
spedì di banditor in dla basa mudnesa
sei di mirandola se...
Il buongiorno si vede...
dal mattino di Angela
16°
Temporali e Pioggia
Tarda Mattinata Cielo Sereno
Sole
Temperature max
27°...
Oramai sono mesi
che puntualmente, ogni
mattina, Angela Bignardi
ci regala le previsioni del
tempo per tutta la giornata
su Facebook.
Non solo.
Come nutrimento per i nostri stati
d'animo, pure loro variabili come causa
ed effetto della condizione umana in parallelo con le condizioni atmosferiche,
Angela elenca di seguito al normale
meteo frasi filosofiche o riflessioni
legate ad una particolare idea o ad un
particolare sentimento, citando grandi
autori, o semplicemente se stessa, ponendo sempre e comunque validi spunti
di riflessione che ci accompagnano per
tutta la giornata.
Alcuni esempi:
B isognerebbe
U sare il cuore oltre al cervello
O gni
N uovo giorno o
A lmeno
D egnarsi
O ogni tanto di
M isurare le parole per
E vitare discussioni… e
N on dimenticare mai
I l valore immenso della vita e
C he ogni giorno è un giorno in
più per
A mare, per sognare, per VIVERE!!!
Scritto da "Nessuno" cioè non lo ha
firmato... ma troppo bello.
Stamattina al bar un signore seduto
mi guarda e mi dice: “Giovane… ma te
sai cos’è l’amicizia?” sto per rispondere e mi interrompe: “Lo vedi quel
signore seduto laggiù? quello è il mio
migliore amico… siamo nati nel 1939...
siamo nati e cresciuti
insieme… io gli ho fatto
da testimone a nozze e
lui l'ha fatto a me… abbiamo comprato la terra
da lavorare insieme… e
tutti i giorni venivamo in
questo bar e prendevamo
un bianchino e leggevamo le notizie.. Lui me le
leggeva perché io non so
leggere e io ascoltavo.
Sempre insieme. Nel
1978 abbiamo litigato.
Ce le siamo anche date… e da quel
giorno non ci siamo più parlati. Neanche un ciao... Beh, ti dirò: dal 1978,
nonostante tutto, ogni giorno veniamo
qui sempre alla stessa ora. Ogni giorno
ci vediamo, non ci salutiamo e ci sediamo in due tavolini differenti. Entrambi
prendiamo un bianchino. Tutti i giorni
prende il giornale e legge le notizie
ad alta voce. La gente pensa che sia
matto, ma lo fa per me... dal 1978.
Scritto da "Rhonda Byrne". Quando al
mattino ti svegli, devi essere entusiasta
perché sai che quel giorno sarà pieno
di grandi cose.
Meriti di ridere ed essere felice.
Meriti di sentirti forte e al sicuro.
Meriti di sentirti bene con te stesso
e di sapere che il tuo valore è inestimabile. Naturalmente nella vita dovrai
affrontare delle sfide e ti meriti anche
quelle, perché ti aiuteranno a crescere,
ma meriti anche di conoscere il modo
per superare sfide e problemi.
Noi di Sei di Mirandola se... siamo
consapevoli di aver trovato in lei un
punto di riferimento, la garanzia che al
nostro risveglio ci aspetta una buona
colazione per lo spirito. Ora, qual'è il
segreto di Angela che le permette ogni
mattina di svegliarsi prestissimo per
regalarci perle di saggezza? Una buona
sveglia, direte voi. Non basta. Ci vuole
costanza, passione, un'occhiatina al
meteo e... un briciolo di follia. Grazie
Angela. Buona giornata...
par catar su di rinfors. Manfredo, che
oltre che bellissim l'era anc furbissim,
al ciapa l'ucasion al vol e al fa su un
picul esercit ai so cmand cal mett subit
a disposion dl'imperator e al partiss
par Aquilegia.
Sensa star l'è a perdar tant temp al
và subit all'atac e in du dè al conquista,
tutt da par lù, la zittà. L'imperator, che
quand Manfredo al s'era presentà an
l'iva minga gnusù, al và so ad testa
da la cuntintessa all'a ciama a la so
presensa e all'a quacia d'unor, agh dà
un trenta e lode e all'a fa Cavaliere
militare... tò mo.
Manfredo l'imprufita dal mument
e a ga svela la so identità e agh conta
tuta la storia.
L'imperator tutt comoss dal peripezii, chisà cus al ghiva dat d'intendar
cal furbon, all'a perdona par averag
purtaa via la fiola prediletta, l'unica,
e in più agh regala tutt al terri che
Manfredo l'è bon ad circundar in na
giurnada a cavall.
Cum a savemm tutt Manfredo l'è
furbissim e cambiand al cavall quand
l'è stuff con un fresc al circonda tanta
tera che al'imperator a ga scapa ditt:
ma cum a son sta caion......
A stal punt a ghè l'incontar tra l'imperator e la fiola Euride e quand agh
conta dal parto triplo, a chi temp l'era
ben dificil c'andass tutt ben in un cas
dal genar, Costanzo l'armagn talment
culpii che gridand al miracul al dis:
d'ora in avanti t'at ciamarà Miranda.
Turnaa a cà Manfredo as fa su al
manghi e al taca a costruir di castei,
par sé e i fioi e al più bel al san ten lù.
Naturalment all'a ciama Mirandola.
Va mo là.
parole senza tempo
a cura di Giampaolo Ziroldi
«Le scienze avanzano
e poi si ricompattano»
«Le scienze, dopo essersi esasperatamente specializzate, sembra
che si vadano ricompattando, come
se ognuna avvertisse di avere sempre più bisogno anche delle altre
per comprendere meglio quella
complessità che è propria del reale».
Jader Jacobelli
è convolata a nozze Eleonora
Costi, nuovo consigliere comunale di
Mirandola e giocatrice professionista
di basket. A lei e allo sposo, Walter
Mantovani, altro validissimo cestista
mirandolese, vanno i migliori auguri
della nostra redazione per una lunga
e felice vita assieme.
DONNE E MEDIA
IN UN LIBRO
La professoressa Cecilia Robustelli
dell’Università degli Studi
di Modena e
Reggio Emilia
ha pubblicato
"Donne, grammatica e media:
suggerimenti per l’uso dell’italiano",
una utile e pratica guida dedicata
a giornalisti e giornaliste perché
l’informazione riconosca, rifletta e
rispetti le differenze, a partire da un
uso corretto del linguaggio. Promossa
da Giulia Giornaliste, un’associazione
nata nel 2012 che raccoglie più di 800
adesioni, il volume ha la prefazione
di Nicoletta Maraschio, presidente
onoraria dell’Accademia della Crusca.
Jader Jacobelli nacque a Bologna il 24 giugno 1918.
Dopo aver studiato filosofia,
entrò alla Rai come giornalista
radiofonico. Nel 1964 fu nominato
direttore della trasmissione “Tribuna Politica”. Questo suo ruolo di
conduttore e moderatore televisivo
gli conferì una grande popolarità.
Nel 1985 scrisse la monografia
“Giovanni Pico della Mirandola”.
Dieci anni dopo pubblicò “Quei
due Pico della Mirandola: Giovanni
e Giovan Francesco Pico”.
Jacobelli morì il 19 marzo
2005.
i libri di greta
"La cena" di Herman Koch
sulle tracce di Polanski
•
•
•
•
•
•
Titolo: La cena
Autore: Herman Koch
Editore: Beat
Anno: 2009
Pagine: 255
Prezzo: 9,00 €
A chi era piaciuto “Carnage” piacerà quasi sicuramente questo romanzo di
Herman Koch che un po’ richiama la
pellicola del 2011 di Roman Polański
per numero di personaggi e ambienti
in cui si svolge l’azione. In questo
libro troviamo, infatti, quattro persone
a cena insieme in un ristorante di lusso
e la storia dura quanto la loro serata.
Due fratelli, Paul e Serge Lohman,
e le rispettive mogli, Claire e Babette,
si trovano per cenare e discutere insieme del futuro dei loro figli, anche se il
vero e proprio motivo della riunione
di famiglia rimane come nell’aria per
tutto il racconto per poi essere rivelato
solo proseguendo nella lettura. Come
tutti quegli argomenti scottanti che non
vengono trattati perché se non se ne
parla è come se non esistessero, ma in
realtà i problemi vengono solo posticipati. Per queste due famiglie il guaio da
risolvere è scaturito dal comportamento
spregiudicato e
violento che i
loro figli hanno
avuto nei confronti di una
senzatetto. In
seguito all’uccisione della
donna e alla
trasmissione
delle immagini
dell’omicidio
in televisione e internet grazie a telecamere di sicurezza, ma non solo, la
famiglia Lohman si ritrova davanti a
un bivio: dire tutta la verità, anche se
questo comporterebbe compromettere
il futuro dei ragazzi, o “lavare i panni
sporchi” in famiglia cercando di convivere con il senso di colpa, anche se
Serge, candidato alle prossime elezioni,
sembra aver già deciso cosa fare anche
per gli altri. Un romanzo assolutamente
non scontato, che non vuole indorare
la pillola su niente, crudo, e purtroppo
molto attuale. Koch ci spinge a chiederci da che parte stiamo e si arriva alla
fine del romanzo un po’ scossi e turbati.
La sensazione che ho provato finita
la lettura è stata un misto tra disgusto e
arrendevole consapevolezza che quelle
parole non sono parte di un copione inventato ma che, purtroppo, potrebbero
adattarsi a molte situazioni moderne. I
motivi sono vari: i problemi all’interno
di famiglie troppo fragili, cattiveria e
inconsapevolezza (si spera almeno)
dei più giovani che non si sa per quale
motivo trovano piacere nel far vedere
al mondo quanto e come possono trasformarsi in mostri. E poi la verità, la
capacità di prendersi le proprie colpe e
scontare una qualche pena per espiare
i propri errori. I personaggi non sono
per niente perfetti, tutt’altro, ed è quindi
molto più facile immedesimarsi in loro
e riconoscerne la contemporaneità.
Greta Sala
(greta-allaboutgreta.blogspot.com)
n. 14 - luglio 2014 ·
la grande guerra dei modenesi/2
Scoppiato il conflitto, ci si divise come due tifoserie
Una scazzottata in nome... della Pace
A Mirandola i socialisti aggredirono la fanfara del ricreatorio cattolico
Mercoledì, 5 agosto 1914
Nei giorni che seguirono l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie (28 giugno 1914),
la tensione internazionale cominciò
a salire di livello. Anche a Modena
gli animi si surriscaldarono presto. A
Mirandola, il 5 agosto, si arrivò addirittura alle mani tra socialisti e cattolici,
divisi come due tifoserie. I socialisti
modenesi, già schierati in maggioranza
per la pace in occasione della guerra di
Libia, nel 1911, rafforzarono la loro
contrarietà alla guerra. I cattolici ebbero invece una posizione più sfumata.
La maggioranza di loro si collocava su
posizioni di fiduciosa attesa delle decisioni del Governo, anche se giudicava
il possibile conflitto come un disastro.
«Alla vigilia di una terribile conflagrazione europea?» titola ad esempio,
il 2 agosto, il giornale “Il Frignano”,
con parole ben lontane dagli
entusiasmi dei nazionalisti.
Pur con questa premessa,
va detto anche che per i
cattolici modenesi se
guerra doveva essere,
meglio combatterla
a fianco dell’Austria
(all’epoca nostra alleata) e contro la Francia
“laica e massonica”.
In caso di intervento,
insomma, occorreva
scendere in campo dalla parte dell'imperatore
Francesco Giuseppe (foto
a sinistra). è proprio per questo
motivo che a Mirandola si arrivò alla
rissa. Leggiamo su un altro giornale
dell’epoca, “Il Panaro”: «Circa alle ore
23 la fanfara del ricreatorio clericale
entrava in città al suono di una marcia.
I cittadini risposero alla provocazione
pretina con fischi e grida di evviva la
Francia, abbasso la guerra. I preti che
accompagnavano la fanfara gridarono
“viva l’Austria”. Questa fu come la
scintilla che fece divampare l’incendio; nacque una colluttazione, i preti
fuggirono e i giovincelli sopraffatti,
furono sottratti a stento dai carabinieri
accorsi, all’ira della folla». Documenti
conservati all’Archivio di Stato di Modena confermano solo in parte questa
versione giornalistica. Verso le 18.30
don Verri, che era a capo del ricreatorio
cattolico, mandò una lettera al delegato
di pubblica sicurezza di Mirandola
nella quale annunciava l’uscita, per la
sera stessa, della fanfara del ricreatorio.
Per una serie di circostanze la lettera
non arrivò sul tavolo giusto e così la
fanfara, seguita da vari giovani, si trovò
a passare nell’attuale piazza Costituente proprio nel momento
in cui in Municipio si stava
svolgendo un’adunanza
del circolo socialista. Fu
come gettare benzina
sul fuoco. La posizione
contro la guerra e quella a favore dell’Austria
(o almeno non ostile
all'intervento al suo
fianco) si trovarono
all’improvviso a tu per
tu. La fanfara fu dapprima
fischiata da alcune persone
sedute al caffè “dei Cacciatori”, poi fu di nuovo sommersa
da fischi ed inseguita da un’ottantina
di persone che scendevano dal Municipio, alla testa delle quali c’era il
Sindaco (socialista) Attilio Lolli (foto
sopra) Il pronto intervento delle forze
dell’ordine evitò che si arrivasse alle
vie di fatto, ad eccezione di un pugno
ricevuto da uno dei giovani che seguivano la fanfara. I socialisti a quel
punto si radunarono sotto la canonica
per continuare a protestare, ma furono
allontanati anche da lì. Stando ad una
lettera del sottoprefetto di Mirandola,
non era vero che un giovane cattolico
avesse gridato in quell’occasione “Viva
l’Austria”. «Ho assicurazione assoluta
– scrisse poi il sottoprefetto nel riassumere i fatti al prefetto di Modena – che
di questa parte dell’incidente non sarà
fatto cenno sui giornali di alcun partito». Ma le sue parole, come abbiamo
visto, furono smentite e la stampa diede
risalto all'accaduto.
A quell’epoca (agosto 1914) la
censura di guerra non “sbianchettava”
ancora le pagine dei giornali.
finale emilia
Un grazie
a don Roberto
Il Sindaco di Finale Emilia,
Fernando Ferioli, la Giunta municipale e l'intera Amministrazione
comunale ringraziano don Roberto
Montecchi per l'opera svolta in
questi, difficili, anni a Finale Emilia, si complimentano per il nuovo
incarico e formulano i migliori
auguri di buon lavoro.
«Don Roberto ha lasciato un
segno indelebile nella nostra comunità – dice il Sindaco Ferioli – per la
sua energia e la voglia di costruire.
Da un punto di vista personale,
posso dire che la mia amicizia sarà
per sempre e che spero di poterlo
rivedere spesso. Sappiamo cosa
perde la nostra città con il suo
trasferimento, sappiamo con certezza cosa guadagna la parrocchia
di Pavullo con il suo arrivo, ma
sappiamo anche che il nuovo vice
parroco don Daniele Bernabei è
persona di valore e saprà proseguire
in modo ottimale e con la stessa
passione tutte le attività che sono
state sviluppate dalla parrocchia
negli ultimi anni. Ci auguriamo,
inoltre, che don Roberto possa
mantenere l'incarico di referente
per il recupero del patrimonio
storico e artistico della diocesi di
Modena, così da poter continuare
a lavorare per la nostra città».
27
brevi
LA GRANDE GUERRA
SECONDO GASPARI
La Grande Guerra è
forse l’unico
fatto storico
del quale si
possa andar
fieri, al quale far risalire
l’amor di patria e la presa
di coscienza
legata al momento basilare del cammino della cittadinanza
politica: è questa la tesi di fondo
intorno alla quale si dipana il nuovo
libro di Paolo Gaspari, un pamphlet
che identifica nella prima guerra
mondiale il momento di svolta della
nostra Nazione. Il volume fa parte
della nuova collana di divulgazione
sulla Grande Guerra. Paolo Gaspari,
da anni si occupa di storia militare
all’interno del progetto di ricerca
del museo virtuale di Redipuglia
“Rileggiamo la Grande guerra” sotto
l’alto patronato del Presidente della
Repubblica. Tra i suoi ultimi libri: La
battaglia dei gentiluomini (2013) e La
battaglia dei generali (2013).
PREMI DI LAUREA
DA TRE AZIENDE
Tre premi di laurea in favore di tre
studenti, laureati presso un’Università
o un Politecnico italiano, che abbiano
svolto una tesi di laurea magistrale o a
ciclo unico, sono bandite dalle aziende
italiane “Grandi Salumifici Italiani”,
“Gruppo italiano Vini S.p.A.” e “Parmareggio”. I premi saranno consegnati
nell’ambito delle attività del convegno
annuale 2014 della Società italiana di
Studi di Marketing. Per presentare
domanda c’è tempo fino a giovedì 31
luglio 2014. Per maggiori informazioni consultare il sito www.simktg.it.
28 · n. 14 - luglio 2014
amarcord
Nella parte ovest c'era anche un orto con alberi da frutto
In 200, dal Torrione alle cantine
Le vicende degli abitanti del Castello, ricordati per la prima volta uno per uno...
Negli anni Quaranta vivevano nel
Castello Pico di Mirandola 52 famiglie,
ovvero più di 200 residenti (che vivevano in camere come quella qui sopra).
Proverò a ricordarle tutte, scusandomi fin da ora per eventuali omissioni,
inesattezze o per la mancanza di alcuni
nomi, visto che a quei tempi si utilizzavano i soprannomi. Del resto gli abitanti del Castello erano una popolazione
in continuo mutamento per matrimoni,
morti, traslochi. Partiamo da ovest,
dove adesso c’è il Torrione. Lo gestiva
Budri che con pazienza infinita era
riuscito anche a creare un orto di circa
mille metri, in cui coltivava la verdura.
Ci aveva messo anche qualche
pianta di prugne, albicocche, nespole
e una vite. Naturalmente noi bambini
lo “aiutavamo” a mangiare i frutti, ma
lui non ha mai picchiato, per rappresaglia, nessuno di noi, visto che era
una brava persona. A nord abitava
Igea che era inserviente dei Pinotti
e aveva due figli, una si chiamava
Gloria. Nel cortile nord, in una piccola
abitazione, viveva mio cugino Giorgio
Mantovani. La prima entrata a est era
dei Frassoldati. La famiglia aveva una
rivendita di motorini e di bici della
Bianchi. Uno dei figli dei Frassoldati
si chiamava Tazio. Nei pressi c’era
anche un distributore di benzina e lì
vicino si trovava il bar Piombi,
gestito da Giuseppe Bergonzini
detto “Totò”, sposato con Elsa
con cui aveva tre figli: Mario,
Antonio e Chico. Nell’altra
entrata, saliti pochi gradini, vivevano diverse famiglie: quella
di Dirce Gavioli, composta
da tre persone, i Varianini (3
persone), i Gambuzzi (4) e i
Trentini, con i figli Giordano
e Carlo. C’erano poi i Benatti
e i Pinotti con il figlio Gianni.
Poco oltre abitava “Merchiori”
che ha anche gestito il cinema
Pico. Era una buonissima persona. Io e Carlo tutte le mattine gli
portavamo giù il pattume e per
lui per ricompensarci ci faceva
entrare gratis al cinema.
Alla loro destra c’era il
tabacchino dei fratelli Aldo e
Luigia. Di fianco si trovavano
il meccanico di bici Angiolino
Silvestri (che aveva due figlie:
Bianca e Rosanna) e la lavanderia di Evans Anderlini, la cui
famiglia era composta dalla
moglie Anna Maria e dai figli
Gianni e Paola. Nell’angolo a
sud del Castello che si affacciava su piazza Marconi abitava
la famiglia di Mario Musi,
con moglie e la figlia Maria Grazia e
l’inserviente “Gefa”. I Musi avevano
acquistato l’osteria e il fabbricato dai
Brancolini che a quei tempi gestivano
l’osteria Roma. Poco oltre lavorava
l’idraulico Duilio Bonfatti con la moglie e la figlia Nina. Entrando invece
dal portone e percorrendo i famosi 28
scalini si trovava subito la porta della
Bulgarelli coi figli Adriana, Alberto
e Rino. A seguire c’era la famiglia di
Bentivoglio Maini con la moglie Laura
e i figli Arturo, Francesco, Germano,
Marisa, Massimo, Rossana. E poi
tutti gli altri: Adolfo Mantovani con
la figlia Nely; Walter Mantovani con
il padre Guglielmo, la moglie Irma e i
figli Franco, Wally, Quirino, Guglielmo
e Rino; Severina Cristini e la sorella;
Bonfiglio Rebecchi con nonna Elisa
(Lisetta), la moglie Lucia, i figli Cesare, Lucia e Tiziano; Dalloi Carletti
con la moglie Nordana; Galiano Guagliumi con la moglie Maria Danieli, i
figli Adriana, Remo, Romolo, Esarmo;
Nedo Brancolini con la moglie Lina.
Nella parte del Castello di proprietà di Vincenzo Pinotti abitavamo:
Ervè Gavioli, con il fratello Amadio,
la madre Luigia, la moglie Diva, i figli
Ettore, Adriano, Francesco, Mauro,
Isa, Vanna; Luigi Benatti “Al Toch”
con la moglie Alba e il figlio Sergio;
Aleardo Baraldi, il padre Attilio, la
moglie Lina, i figli Massimo e Stefano,
la sorella Tiziana. C’erano poi i Luppi
con i figli Lorenzo e Paola; Vainer
Garutti, la moglie Maggiolina, i figli
Giorgio e Marinella; Gino Bignardi
(Cincillà) con la sorella Gianna, la
moglie Carmen, la figlia Silvia; Alfo
Garutti, la moglie Fernanda, i figli
Adriana, Lorenzo e Paola. Poco oltre
vivevano Confortini con la moglie
Rosa e il figlio Alfio; Pina Gandolfi con
Lidia e Mario; Ausilia Andreoli con i
figli Paolo, Luciano, Aldo e il nonno
Antichiano; Alberto Andreoli con la
moglie Vanda; Adolfo Amadelli, la
moglie Fiorinda, i figli Marino, Selvino, Giorgio, Rita, Erminia. Nelle porte
seguenti abitavano i Reggiani con i figli
Rina e Rino; Vincezo Cavicchioni;
Benatti “Al Vecc”; Loris Bellia, con la
moglie Tama Mantovani e i figli Roberto, Giorgio, Paolo, Tonina e Renata;
Giovanni Borsatti; Franco Caleffi;
Bodo Venturi, con la moglie Maria e
i figli Gelsomina, Luigi e Rino; Odile
Caleffi con i figli Adamo e Lorenzo; i
Caleffi (nel cortile sulla scalinata) con
i figli Flavio e Mirta; Franco Pinotti
con la figlia Renata; Giuseppe Pinotti;
Vincenzo Pinotti; Alderina; Giovanni
e la madre Sederia.
Quirino Mantovani
n. 14 - luglio 2014 ·
Erano presenti i genitori dell'atleta prematuramente scomparso
sport
Inaugurata la palestra Bovolenta
Camposanto ha dedicato il nuovo impianto all'indimenticato campione di volley
mirandola
Centinaia di appassionati
per il moto incontro Spidy
è stata una cerimonia semplice
ma molto emozionante quella che nei
giorni scorsi ha inaugurato la palestra
di Camposanto con l’intitolazione al
campione di pallavolo Vigor Bovolenta, prematuramente scomparso.
La palestra, ristrutturata dopo il
terremoto, è stata inaugurata alla presenza di una delegazione del Volley
Modena, gli Irriducibili Gialloblu, il
parroco del paese per la benedizione
dei locali, l’Assessore Regionale
Luciano Vecchi e i genitori di Vigor. «L'impianto è stato intitolato al
campione – ha commentato Palma
Costi, presidente dell'Assemblea
regionale e camposantese – per onorarne i meriti umani e sportivi, che
sono alla base dello sport ma anche
della spirito di ricostruzione».
nuoto
Chiude con 9 medaglie
la grande annata di Atlantide
Si è conclusa a Bari dall'11 al 13
luglio la 37esima edizione dei Campionati assoluti italiani di nuoto per disabili
fisici e non vedenti. Nello straordinario
scenario dello “Stadio del Nuoto” hanno
partecipato 54 società con 200 atleti
qualificati. Gli atleti della onlus mirandolese Atlantide hanno conquistato ben
9 medaglie (tre ori, tre argenti e tre bronzi), oltre ad innumerevoli piazzamenti.
Il risultato è ancora più prestigioso se si
pensa alla presenza in vasca di diversi
atleti della Nazionale, che si stanno
preparando per gli
Europei di Eindhoven dal 4 al 10 agosto. «I nostri atleti
si sono comportati
come si sperava,
nel modo migliore dove occorreva
cuore, atletica e
soprattutto gioia
di nuotare contro
avversari molto
forti – commenta
Antonio Modena,
presidente e allenatore – Meglio di
così non si poteva
fare: una trasferta positiva e mi auguro
che i nostri concittadini e tifosi di
Mirandola siano orgogliosi di una così
bella squadra di nuoto paralimpico».
«è vero. – gli fa eco il direttore
sportivo Eldorigo Pasquini – Devo ringraziare la piscina Arca di Castelmassa
per la collaborazione, che ha permesso
agli atleti di prepararsi per gli Assoluti
di Bari. I nostri ragazzi si sono battuti
con orgoglio e passione per il nuoto, in
un finale di stagione da incorniciare».
Grande successo per la 22esima edizione del moto incontro
nazionale “Città della Mirandola”
che si è svolto a Mirandola il 5 e
6 luglio. Centinaia di appassionati
motociclisti hanno preso parte alla
manifestazione, organizzata dal
locale Moto Club Spidy, che si è
articolata in due giorni con numerose iniziative, tra cui si segnalano
giri turistici del territorio, mostre
di moto d’epoca, appuntamenti gastronomici con le specialità tipiche
del territorio.
Molto seguite sono state le
spericolate esibizioni delle moto da
trial in piazza Costituente, che hanno fatto restare con il fiato sospeso
tanti spettatori.
L’appuntamento per tutti è per
il prossimo anno, con una nuova
edizione di una manifestazione
dalla formula collaudata e vincente.
Il presidente del Moto Club Spi-
dy Walter Mazzoli ha ringraziato
tutti i volontari che hanno lavorato
per la riuscita della manifestazione,
gli ospiti arrivati a Mirandola e la
Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola e il Comune per il
sostegno fornito al moto incontro.
Risultati e iscritti in aumento:
stagione positiva per la Pico
in gioco, magari dopo qualche anno
di inattività, o per chi volesse per la
prima volta, sotto la guida di un tecnico qualificato, avvicinarsi a questa
disciplina. La stagione del Pattinaggio Pico dunque termina, ma si è già
al lavoro per quella successiva, che
riprenderà con gli allenamenti da
settembre, mentre già fissata la data
del prossimo spettacolo di Natale, che
si terrà al Palazzetto di Mirandola il
prossimo 14 dicembre.
Il Settore Pattinaggio della Pico
ringrazia tutti gli atleti e le loro
famiglie, che hanno permesso tanti
risultati e tante soddisfazioni, e coglie
l'occasione per ringraziare anche tutto
lo staff: i dirigenti Antonio Franciosi, Franca Ganzerli, Barbara Mantovani, Fabrizio Vincenzi, Arabella
Vannucci e Grazia Quarantino;
gli allenatori Alberto Annovi (coordinatore), Katia Reggiani, Lisa
Franciosi, Carlotta Tinchelli e Lara
Vincenzi, che si sono avvalsi dell'aiuto delle collaboratrici Giulia Bedore,
brevi
VANNI BENATTI GUIDA
LA "FOLGORE"
Nell'ultimo Consiglio della Scuola Calcio Folgore della stagione
2013/2014 sono state accettate le
dimissioni presentate da Gino Mantovani, in carica da novembre 2009. Un
passaggio annunciato da settimane, reso
necessario da un nuovo incarico assunto
dallo stesso Mantovani, che comunque
resterà a far parte del Consiglio della
società di via Posta. A fare le funzioni
di presidente, almeno fino all'inizio
della prossima stagione, il dirigente
della prima squadra Vanni Benatti. Per
Mantovani quasi cinque anni alla guida
della realtà sportiva mirandolese che nel
2014 taglia il grande traguardo dei 50
anni. Nel suo ultimo Consiglio da presidente, Gino Mantovani ha tracciato un
breve bilancio del suo mandato: «Sono
molto fiero di quanto è stata capace di
fare la Folgore in questi anni. In tempi
difficili per qualsiasi realtà sportiva
abbiamo tenuto alta la qualità della
didattica, con un gruppo di allenatori
ringiovanito e migliorato, qualificato
sia sotto il profilo tecnico-sportivo che
sotto quello educativo. Il terremoto ci ha
costretti a due anni di sforzi e sacrifici,
ma che si sono rivelati anche ricchi di
soddisfazioni, con tanti che ci hanno
aiutato, e collaborazioni prestigiose, da
quella con la Federcalcio a quella con la
Aic (Associazione Italiana Calciatori),
che ci ha scelto insieme a poche altre
scuole in tutta Italia come sede per il
loro camp estivo. A settembre la Folgore, con il nuovo campo da calcetto
e quello in sintetico di via Toti, potrà
finalmente partire per la nuova stagione
con una situazione di strutture ottimale,
anzi migliorata rispetto a prima del terremoto. Chiudo con i ringraziamenti, a
partire dall'Amministrazione comunale
e proseguendo con la parrocchia e il
Csi, tutti i consiglieri e il nostro staff di
tecnici e collaboratori, i nostri sponsor,
senza dimenticare Quarantolese e Sanmartinese, realtà che in questi anni hanno portato avanti il calcio a Mirandola,
un calcio fatto per chi lo gioca e non
per far divertire un gruppo di dirigenti.
La nostra prima squadra è stata creata
per l'esigenza dei ragazzi di avere uno
sbocco dopo il settore giovanile. Ma
voglio chiudere con un grazie ai nostri
atleti e alle loro famiglie, senza di loro
la Folgore non sarebbe la bella e sana
realtà che è».
DONATI SI AGGIUDICA
IL TROFEO BENVENUTI
pattinaggio
Con la fine di giugno si è conclusa la stagione 2013/2014 di questa stagione sportiva per il Settore
Pattinaggio della Polisportiva Pico,
con l'unica appendice costituita dalla
partecipazione di Carlotta Bellini ai
Campionati Italiani Fihp Divisione
Nazionale che si sono tenuti a Roccaraso, in provinca de L'Aquila.
Un bilancio complessivo più che
positivo, oltre che per i risultati sportivi, anche per il numero di iscritti, ad
oggi poco meno di cento, suddivisi
nei quattro gruppi: avviamento primo
anno, avviamento secondo anno, preagonistica e agonistica, con atleti dai
3 ai 18 anni. La novità più rilevante
della stagione appena trascorsa è
stata costituita senz'altro dal grande
successo ottenuto dal corso adulti,
pensato per chi volesse rimettersi
29
Irene Pedrazzi e Carlotta Bellini.
Info: www.pattinaggiopico.it;
pagina Facebook: Pico Mirandola
Settore Pattinaggio
Si è concluso ai campi del Tennis
Club Mirandola il tradizionale “Trofeo
Benvenuti Sport”, torneo maschile Fit di
quarta categoria giunto alla sua decima
edizione. Il torneo, diretto impeccabilmente dal giudice arbitro Osmelia
Branchini e dal direttore di Gara Saverio Mazerti, ha visto al via ben 85
partecipanti, che hanno dato vita a dieci
giorni di sfide emozionanti. Come da
pronostico il torneo è stato dominato
dal beniamino di casa, Andrea Donati
(4/1), che ha bissato il successo del 2012
non lasciando per strada neanche un set.
Davanti ad un folto pubblico Donati si è imposto in finale sull’esperto
Roberto Pozzi (4/1) del Tennis Club
Cavezzo con il punteggio di 6/2 e 4/3,
approfittando dell’infortunio del giocatore cavezzese. Grazie ad un tennis
completo fatto di servizi potenti, serve
and volley e precise smorzate, Donati
è riuscito a limitare la qualità e il tennis
vario dell’indomabile Pozzi, autore
comunque di un fantastico torneo.
Da segnalare le ottime prestazioni dei
due semifinalisti, Alessandro Pecorari
(Carpi) e Pietro Bertolasi (Poggio
Rusco). Per quel che riguarda i colori
mirandolesi lasciano ben sperare per il
futuro le prove di Luca Bozzoli (Tennis
Club Mirandola) e Federico Rossi (Club
La Marchesa).
30 · n. 14 - luglio 2014
sport
Si è svolta ai Lidi ferraresi la nuova edizione della manifestazione
Pierich stella del Pico Camp
Presente anche il forte giocatore di basket, un tempo miniatleta della società
I partecipanti. Sotto, Simone Pierich firma le "canotte". A destra, con un giovane atleta della Pico
Si è concluso nei giorni scorsi il
Pico Basket Summer Camp organizzato, ai Lidi ferraresi, dalla Polisportiva Pico di Mirandola. All’iniziativa
era presente anche Simone Pierich,
un tempo miniatleta della Pico, che
ha realizzato il sogno di giocare in
serie A, come del resto altri giocatori e giocatrici, cresciuti nel vivaio
mirandolese, quali Valeria Zanoli,
Eleonora Costi, Walter Mantovani
che non sono riusciti a partecipare per
impegni di lavoro, ma hanno regalato
ai ragazzi maglie autografate. Erano
invece presenti le allenatrici Erika
Aleotti e Lorenza Baraldi, seria A
e Nazionale. Ma sentiamo come i
ragazzi hanno vissuto l’esperienza
del Camp. «Molti di noi sono cresciuti nella Pico – spiega Francesca
Rebecchi - altri ci sono da poco, ma
l'affetto che si sviluppa per questa
Polisportiva è esattamente uguale in
tutti e due i casi. Il Camp estivo ci
ha aiutato a migliorare la tattica e la
tecnica, ma anche a farci capire che
il gioco di squadra è fondamentale
in questi sport, dove non esiste “io”,
ma soltanto “noi”. La squadra vince
e perde insieme, la squadra è nella
vittoria e nella sconfitta, non solo nei
momenti di gloria. Durante la settimana ci sono stati numerosi ospiti,
giocatori e giocatrici di serie A e non,
allenatori e arbitri, che nonostante siano cresciuti in realtà piccole come la
nostra, hanno raggiunto il loro sogno.
La pallacanestro e il divertimento
sono l'accoppiata vincente di questa
“vacanza”». «Il Camp mi è servito
molto per vari aspetti della mia persona – aggiunge Luca Borghi - il primo
è il lavoro fisico, abbiamo faticato veramente tanto, ma è servito per tenersi
un po’ in forma; secondo abbiamo
vissuto in un modo molto diverso
rispetto alla nostra solita vita a casa;
ultimo è servito per stare con gli amici
e divertirsi insieme a loro con varie
attività. Inoltre voglio ringraziare di
cuore i coach e tutto lo staff per questa
avventura meravigliosa». «Che dire
di questa settimana passata al mare
con la proprio squadra? Sicuramente
una delle esperienze più belle che ti
possano capitare in ambito cestistico
ma anche sociale – racconta Francesco Rosta - passare sette giorni con
i tuoi compagni di squadra divertendosi, scherzando e impegnandosi è
stato fantastico. Sono quindi molto
contento di aver frequentato il Camp
estivo della Polisportiva Pico. Ho
passato una settimana stupenda. Ho
riso, scherzato, lavorato. Ero davvero amareggiato e rattristito sabato 5
giugno, quando sono dovuto tornare
a casa. Le attività, oltre agli allenamenti, erano tutte organizzate bene e
molto interessanti e divertenti, dalle
escursioni in bicicletta alle navigate
in pedalò. Ringrazio tutti i coach,
ma soprattutto la mia allenatrice
Lorenza Baraldi per tutto quello che
ha fatto per me e per la mia squadra.
In conclusione consiglierei a tutti di
partecipare ai futuri campi estivi della
Polisportiva Pico. Il divertimento è
assicurato!».
n. 14 - luglio 2014 ·
Premiato anche Filippo Belli, giovane promessa della campestre
podismo
Brillano Bianchi e Cremonini
Sono i vincitori dell'Oasi di corsa di Fossa, sulla distanza dei 14 chilometri
Lo scorso 22 giugno, alle ore
8,30, più di 400 persone aspettavano
il fischio di inizio della 6° edizione
dell’Oasi di corsa a Fossa di Concordia. Tutti i partecipanti sono partiti dal
centro sportivo e, in seguito, il gruppo
si è smembrato. Ognuno ha seguito la
segnaletica relativa al percorso scelto:
era possibile percorrere un tratto di 14
Km, uno più corto di 7,7 Km e uno
breve di 3,5 Km. I tre gruppi si sono
poi riuniti nel tratto finale della “maratona paesana” che li ha riportati in via
Dugarello, dove era situato l’arrivo.
Sono stati premiati i primi tre uomini
e le prime tre donne che hanno tagliato
il traguardo, per ogni percorso.
Per quanto riguarda il tratto più
breve di 3,5 Km, sono stati premiati
anche i primi sei bimbi under 11 ritornati alla base. Ecco elencati i nomi
dei vincitori. Hanno percorso il tratto
di 3,5 Km giungendo per primi al traguardo Marcello Meschiari e Chiara
Marchesi, seguiti da Luca Beggi e
Denise Ascari. Si sono aggiudicati il
terzo posto Eddy Bedhiaf e Federica
31
Riccò. Per gli under 11, in ordine di
arrivo: Federico Baccaglini e Guia
Riccò, Alessandro Bruschi e Ines Bedhiaf, Filippo Belli e Vittoria Riccò.
Filippo Belli, piccola promessa della
corsa campestre, ha percorso i 7,7 Km
in circa 40 minuti: non è arrivato tra i
primi, ma è stato deciso di premiarlo
ugualmente tra i coetanei. Per il gruppo
dei 7,7 Km sono arrivati primi Davide
Morandi e Chiara Zaccari, seguiti
da Ivan Tartari e Katrin Pignatti,
Massimo Reggiani e Monica Malagoli. Alle 9,25, esattamente 55 minuti
dopo la partenza, Roberto Bianchi è
arrivato al traguardo dopo aver corso
14 Km, seguito a ruota da Fabrizio
Benedetti e Stefano Baraldini. Per
quanto riguarda il gruppo femminile,
Manuela Cremonini è arrivata prima
alle 9,38, seguita da Cristina Gaspari
e Mita Baldini. Le società sportive che
hanno partecipato con il maggior numero di membri sono state il gruppo di
maratoneti di Finale Emilia, seguiti dai
Pico Runners e dai Podisti Mirandolesi.
Le premiazioni hanno avuto luogo alla
presenza dell’Assessore allo Sport
Dario Caprara e dell’Assessore alla
Pubblica Istruzione Adriana Ferrari
del Comune di Concordia, che hanno
sottolineato l’importanza di queste
manifestazioni che coniugano tre
fattori fondamentali nelle comunità
dei cittadini: sport, benessere e natura.
Infine, ciascun partecipante ha potuto
ritirare una maglietta, offerta dagli
organizzatori, come gadget.
Laura Beggi
bassa
sport
La staffetta che
non dimentica
Gita sociale a Porcari
per i Podisti Mirandolesi
è ormai consuetudine che i Podisti Mirandolesi, due volte all’anno,
si rechino a una camminata fuori dai
soliti itinerari domenicali, per poter
dar vita a un importante momento di
socializzazione. Quest’anno la gita
sociale si è svolta a Porcari, una bella
località in provincia di Lucca, dove
si svolge una gara che vede sempre
partecipare oltre 4 mila persone. E
anche in questa edizione alla partenza
c’era una nutrita folla di ragazzini
e familiari, tutti con la classica maglietta locale e intere famiglie con
bimbi in carrozzina. Una grande festa,
insomma. Abbiamo potuto ammirare
i percorsi bellissimi che portavano su
una collinetta dalla quale si godeva
di un panorama meraviglioso. Anche
la giornata ci ha aiutato, con sole
bellissimo e arietta fresca.
Alle premiazioni finali, con 59
partecipanti, ci siamo classificati al 25
esimo posto tra le società. Abbiamo
poi ringraziato per gli aiuti ricevuti,
donando agli organizzatori un libro
del Comune di Mirandola e ricevendo
in cambio un volume su Porcari. Al
termine delle premiazioni abbiamo
visitato la cittadina per poi pranzare,
in modo “ottimo e abbondante”, in
un circolo locale. Abbiamo quindi
visitato Villa Torrigiani, bellissimo
edificio del ‘500, al centro di un parco
con piante immense ed enormi vasi
di agrumi sui vialetti. Ultima tappa
della nostra gita è stato Montecarlo,
Comune di 4.500 abitanti sempre in
provincia di Lucca, con le sue tre
porte d’ingresso contornate dalle
mura, al cui interno ci sono il teatrino più piccolo d’Italia, il castello e
la rocca che abbiamo visitato prima
della nostra partenza per Mirandola.
Un rientro tranquillo, soddisfatti per
la bella giornata di sole e di amicizia.
I consiglieri del Gruppo
Podisti Mirandolesi
Mercoledì 11 giugno, a Mirandola
la Lega del Sindacato Pensionati della
Cgil, assieme alla “Associazione dei
Combattenti Reduci” e all'Amministrazione comunale di Mirandola,
ha festeggiato i 100 anni di Brenno
Balboni, che è sempre stato un attivista
sia dello Spi che di altre associazioni.
E' stata una bellissima festa. Brenno era
contornato da amici e parenti ed erano
Farà tappa anche nella Bassa modenese l'ormai tradizionale staffetta
podistica competitiva “Insieme per
non dimenticare il 2 agosto 1980”,
giunta all'ottava edizione.
Ad organizzare l'iniziativa è il
Comitato staffetta 2 agosto 1980, in
collaborazione con il Coordinamento
staffette podistiche per Bologna, la
partecipazione di innumerevoli associazioni, società e gruppi sportivi, e il
sostegno e il patrocinio dei Comuni
attraversati.
«Il continuo e costante accrescimento dell'iniziativa – spiega Sonia
Zanotti, dell'Associazione tra i famigliari della strage di Bologna – sta a
dimostrare che il terrorismo è ancora
un argomento di attualità e che suscita interesse, emozioni e curiosità fra
la gente e soprattutto nei giovani».
La staffetta partirà lunedì 29
luglio 2014 alle ore 10 dal confine
di Stato del Brennero e arriverà a
Bologna per il giorno della strage.
Venerdì 1 agosto è prevista la tappa
nella Bassa.
Gli atleti partiranno alle 9 da Revere, arriveranno alle 10.20 a Poggio
Rusco, alle 11.30 a Mirandola (dove
saranno ricevuti nel Municipio di via
Giolitti), alle 12 a Medolla, alle 12.45
a San Felice e via verso Crevalcore,
San Giovanni in Persiceto e Calderara, dove arriveranno alle 18 circa.
mirandola
I 100 anni di Brenno Balboni
festeggiati dai pensionati Cgil
presenti il Sindaco di Mirandola Maino
Benatti e i rappresentanti dei Combattenti Reduci. Facciamo gli auguri a
Brenno di essere sempre così vivace e
combattivo per molti anni.