Cerca - Comune di Mirandola
Transcript
Cerca - Comune di Mirandola
Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 14 Luglio 2014 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE Intanto Gli im rientrano a casa altre 14 famiglie di via Calatafimi, che avevano un danno in "E" Si velocizzano le pratiche Mude A Mirandola più personale, meno verifiche sui Sal e migliori tecnologie informatiche conclusa l'indagine distribution center «Il Cavone è sicuro» Festa in Gambro per il pallet n. 1 «Non vi è alcuna ragione fisica per sospettare che le variazioni di pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione del Campo di Cavone abbiano innescato la sequenza del maggio 2012». Così la nuova commissione di esperti. A pag. 14 mirandola Osservazioni a Psc e Rue Pubblichiamo su questo numero gli avvisi per l'adozione del Piano Strutturale Comunale (a pag. 6) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (a pag. 11). Le osservazioni al Psc e al Rue possono essere presentate entro lunedì 4 agosto, ma una nota del Sindaco Maino Benatti chiarisce che «l’Amministrazione comunale di Mirandola sottoporrà all'esame del competente Consiglio comunale anche le osservazioni pervenute oltre il succitato termine, a condizione che le stesse siano protocollate entro e non oltre il 2 ottobre 2014, per consentire a questa Amministrazione di concludere, entro il mese di ottobre 2014, l'iter di invio delle stesse alla Provincia». Il primo tir in arrivo nel nuovo plant di Medolla aspettava già da qualche minuto alle porte del Distribution Center finché finalmente, alle 10 in punto del 21 luglio, il pallet n.1 è stato scaricato con il muletto. A pag. 6 Il rientro a casa di altre 14 famiglie in "E" nel condominio "Europa" di via Calatafimi Lo scorso 18 luglio sono state riconsegnate le chiavi di casa ad altre 14 famiglie mirandolesi sfollate dal Condominio “Europa” di Mirandola per il sisma del 2012. Il loro palazzo, situato in via Calatafimi 24-26, è stato infatti completamente ripristinato e migliorato sismicamente dopo i pesanti danni subiti con la scossa del 29 maggio. Il palazzo era stato classificato in “E leggera”. La cambiale Errani, pari a 940 mila euro, era stata firmata il 2 ottobre 2013 ed oggi, meno di un anno dopo, le famiglie possono rientrare nei loro appartamenti. Insieme agli inquilini, visibilmente soddisfatti, c’erano l’amministratore di condominio Giacomino Paltrinieri, il progettista e direttore dei lavori Fabio Barbieri e i rappresentanti della ditta Costruzioni Generali Due di Baggiovara, che ha realizzato la 4-23 agosto complessa ristrutturazione del palazzo di via Calatafimi. A fine giugno 2014 a Mirandola sono stati concessi complessivamente 73 milioni e 400 mila euro di contributi per la ricostruzione di abitazioni, 12 milioni e 200 mila dei quali già erogati a saldo. Il Comune ora ha messo in campo nuovi strumenti per velocizzare ulteriormente le procedure (a pag. 3). Uffici aperti solo il mattino G l i u ff i c i d e l C o m u n e d i Mirandola, nel periodo compreso tra il 4 e il 23 agosto, resteranno aperti al pubblico solo al mattino. Info: 0535/29511. 2 · n. 14 - luglio 2014 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nelle opinioni dei Capigruppo brevi NUOVO PRESIDENTE A "LA MIRANDOLA" Dallo scorso 1° luglio la società "La Mirandola Spa", con delibera della Assemblea dei soci assunta in data 30 giugno, ha accolto le dimissioni da presidente di Giancarlo Barbieri, nominando il successore nella persona di Cesare Galavotti. Barbieri lascia dopo 11 anni di lavoro senza risparmio, con l’unico obiettivo di garantire qualità e funzionalità al centro sportivo di via Pietri ed in particolare al Centro nuoto. A Barbieri va il ringraziamento dell'Amministrazione comunale, a Galavotti gli auguri di buon lavoro. ILLUMINAZIONE VOTIVA A seguito dell'invio da parte della ditta Nuova Attima Service s.r.l., concessionaria per il Comune di Mirandola del servizio di illuminazione votiva nei cimiteri comunali, dei bollettini di pagamento per l'illuminazione votiva per l'anno in corso, che hanno causato numerosi disagi per gli utenti per l'incompletezza dei bollettini stessi, si pubblica il comunicato stampa della ditta concessionaria, in cui vengono fornite indicazioni utili al fine del corretto pagamento del servizio erogato. In sintesi gli utenti potranno: 1 contattare nei giorni feriali dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18 il numero telefonico 3357318084, per ogni tipo di informazione inerente il pagamento dell'illuminazione votiva; 2 pagare il servizio entro il 31 agosto 2014 senza alcun aggravio di spesa; alla scadenza di tale termine verrà inviato un sollecito a tutti i concessionari che risulteranno non aver pagato il canone, senza alcun ricarico di costi; 3 pagare tramite il bollettino inviato (Mav: pagamento Mediante Avviso) presso tutti gli sportelli bancari, senza alcuna commissione e senza che sia necessario avere o aprire un conto corrente bancario. Non è invece possibile pagare il bollettino presso gli sportelli degli Uffici Postali; 4 i concessionari le cui concessioni risultano in zone rese inagibili dal sisma e in cui è stata interrotta l'erogazione dell'energia elettrica, non sono tenuti al pagamento del canone per l'illuminazione votiva fino al ripristino dell'agibilità; 5 il versamento del canone può, inoltre, essere effettuato: • tramite bonifico bancario, utilizzando il seguente codice iban: IT 36 O 0312712900000000004037, indicando nella causale di versamento il nome dell'utente; • in contanti presso l'Ufficio cimiteriale situato all'ingresso del cimitero del capoluogo, dall'8 luglio al 12 agosto, il martedì e giovedì dalle ore 9 alle ore 13. L'OSSERVATORIO DEL CIMONE Grande opportunità per tutti gli appassionati della nostra montagna. Tutti i mercoledì dal 16 luglio al 27 agosto sarà possibile visitare (con guida) l'Osservatorio Climatico Cnr-Isac (ore 9,30-16) e l'Osservatorio Meteo dell'Aeronautica Militare (ore 9,30-12) del Cimone, potendo compiere così un'esperienza irripetibile sui 2.165 metri del nostro monte. Per informazioni Parco Del Frignano 0536-72134 e Valli Del Cimone 0536 325586; www.vallidelcimone.it, [email protected] golinelli-lega nord «Errani condannato: piove sul bagnato» Nel 2006 sono partite delle indagini sulla cooperativa Terreemerse per truffa e falso ai danni della Regione Emilia Romagna, società allora guidata da Giovanni Errani, fratello del Governatore Vasco Errani. A distanza di otto anni, dopo la condanna di due dirigenti della cooperativa e di un funzionario regionale, il Governatore e altri due funzionari sono stati condannati in secondo grado per falso ideologico (rispettivamente a 1 anno e 1 anno e due mesi) e la cooperativa a risarcire la Regione (1,2 milioni di Euro), mentre per Giovanni Errani, che andrà a processo a fine mese, il Pm ha chiesto 2 anni e sei mesi di reclusione. Vasco Eranni, che farà ricorso in Cassazione, ha rassegnato le dimissioni da Presidente della Regione e da Commissario Straordinario alla ricostruzione, sancendo la fine anticipata della legislatura e le elezioni a novembre. Dopo questa breve cronistoria credo siano opportune alcune considerazioni: innanzi tutto bisogna dare atto al Governatore, almeno per onestà intellettuale, di essersi dimesso, non al suo partito (Pd) che gli ha chiesto di rimanere, quando in altre situazioni ha invocato le dimissioni per un avviso di garanzia; secondo, la notizia non ha avuto praticamente risal- to, quando invece per delle indagini (spesso rivelatesi inconsistenti) media e Democratici hanno “sputtanato” partiti e persone per diversi mesi; terzo, le ripercussioni che la faccenda potrà avere sulla ricostruzione sia in termini di serenità lavorativa che di vuoto istituzionale. A quest’ultimo punto bisogna aggiungere altre due “macchie” e cioè che in oltre due anni la Giunta regionale a guida Pd non è stata in grado di nominare un sub commissario (in Lombardia è presente con un 90% di danni in meno), cosa che sarebbe stata utile prima, e col senno di poi fondamentale adesso e che l’Assessore che aveva le deleghe alla ricostruzione, Giancarlo Muzzarelli, erano sei mesi che aveva altro a cui pensare, prima candidandosi alle primarie e poi diventando Sindaco di Modena (con conseguenti dimissioni dalla Regione). Per il bene di tutti speriamo che l’accaduto non abbia grosse ripercussioni su un post sisma che ha già dei problemi di suo e auspichiamo che venga nominato un nuovo Commissario in tempi celeri, magari esterno alla Giunta regionale, in modo da traghettare con serenità la ricostruzione fino alle prossime elezioni. Guglielmo Golinelli Capogruppo Lega Nord Padania tinchelli-m5s «Vicenda Errani, facciamo della discontinuità un'occasione» Una condanna a un anno per falso ideologico: le doverose dimissioni e una richiesta di restare (nonostante tutto) per dare continuità a quanto fatto finora, come se una condanna in appello fosse poco più di un disguido burocratico. Dalla vicenda “Terre Emerse” è uscita l’immagine di un Governatore, che, se avesse dedicato ai terremotati la metà della solerzia riservata al fratello, oggi avremmo una ricostruzione senza burocrazia, intoppi e balzelli. I Sindaci della Bassa hanno prontamente fatto quadrato attorno a quella che, a loro dire, era una delle figure insostituibili della ricostruzione. Vorremmo allora rassicurarli sul fatto che di meglio si può fare, anzi forse la discontinuità con la gestione Errani potrebbe essere addirittura un’opportunità. Ricordate i rimborsi col tetto massimo dell’80 per cento? Fu forse un atto di coraggio e determinazione quello che portò Errani ad accettare una così iniqua, per non dire assurda, copertura? Eppure egli riuscì persino a fregiarsi del grande risultato ottenuto: «Lo chiedeva l’Europa, lo chiedeva Monti» e chissà quanti altri gli hanno chiesto di chiudere un occhio. Che dire poi di un conflitto di interessi di cui oggi si vede tutta l’abnormità? Già Governatore della Regione e Presidente della Commissione Stato Regioni, accettò di buon grado anche il ruolo di Commissario Straordinario per il Terremoto (controllore e controllato insieme). A due anni dal sisma, è ancora possibile non vedere come questa ricostruzione sia stata imbrigliata nella burocrazia? E che dire dell’ordinanza regionale numero 32, denunciata prontamente da Italia Nostra proprio in piazza a Mirandola, il 5 maggio 2014, che autorizza la cessione degli immobili del centro storico, in cambio dei rimborsi stanziati dallo Stato per acquistare residenze “chiavi in mano”? Conseguenza lo svuotamento del centro e la ulteriore perdita della identità cittadina. Sono domande a cui non sapremmo rispondere o, meglio, vorremmo che la risposta la dessero i cittadini e gli imprenditori per i quali il tempo si è fermato quel maggio. Non dimentichiamo, infine, l’ultima grande performance dell’insostituibile Errani, relativa al rapporto Ichese (il lavoro di una commissione scientifica incaricata dalla Regione, quindi sostenuta con soldi pubblici) i cui risultati si scoprono quasi per caso, tramite la prestigiosa rivista “Science” che, forse impietosita, decide di renderli noti. Non sono né poche né di poco conto le ragioni per cui sarebbe augurabile un nuovo modo di condurre la ricostruzione: semplificare la burocrazia, eliminare i conflitti di interessi, una maggiore trasparenza e una vera tutela del territorio. Auspichiamo che da tutte le parti politiche arrivi maggiore senso critico e di responsabilità verso i cittadini, mettendo da parte gli interessi di bandiera. Cogliamo l’occasione per invitare tutti i cittadini al prossimo incontro del 27 agosto presso la sala del consiglio in via Giolitti n. 22 a Mirandola, nel quale approfondiremo questo e tanti altri argomenti, raccogliendo allo stesso tempo idee e suggerimenti da integrare alle nostre azioni e alla nostra programmazione. Per info: movimento5stelle.mirandola@gmail. com, FB Movimento 5 stelle Mirandola. Grazie, a riveder le stelle. Nunzio Tinchelli, Capogruppo consiliare e Portavoce Movimento 5 Stelle Mirandola mirandola L'Ufficio cimiteriale L'Ufficio cimiteriale presso il Cimitero di Mirandola sarà trasferito da martedì 29 luglio presso la sede del Comune (via Giolitti 22) al piano terra (ufficio n.15). Nessuna modifica rispetto ai giorni ed orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 12. Telefono: 0535/29509. barbieri-pd «Senza casa e lavoro non c'è passaggio solido all'età adulta» Senza una casa e un lavoro per un giovane non può esserci un passaggio solido all’età adulta. Lo abbiamo detto in campagna elettorale e lo vogliamo ribadire ancora una volta: per il Pd e la Giunta Benatti le politiche giovanili sono assolutamente strategiche per il futuro. Una scelta forte, fatta di precise linee programmatiche a sostegno delle nuove generazioni; linee diffuse e trasversali, non solo settoriali ma estese a vari temi e materie perché, siamo convinti che la loro attuazione passa attraverso l’intera azione di governo locale, dalla casa al lavoro, dalla scuola e la cultura ai luoghi dello sport e dell’aggregazione. I giovani hanno bisogno di stimoli, di entusiasmo, di partecipazione fatta prima di tutto di ascolto, di luoghi capaci di portare a sintesi disegni concreti per la città. La cura, il sostegno e la promozione delle nuove generazioni sono, per noi, primari investimenti per il futuro, occasioni per promuovere uno stato di benessere generale che consenta ai giovani di diventare cittadini attivi, favorendone la piena autonomia. Sono queste le connotazioni che come Partito Democratico proponiamo alla Giunta. I giovani chiedono opportunità di lavoro, politiche abitative che stimolino l'indipendenza, spazi di aggregazione. Per il lavoro in generale e quello giovanile in particolare, serve una città capace di dare il meglio di sé, il meglio delle proprie capacità e delle proprie risorse. Per quanto ci riguarda non lasceremo nulla di intentato, a cominciare dalla ricerca di nuove azioni di governo locale, sempre più partecipate, coraggiose e lungimiranti Per quanto riguarda le politiche abitative abbiamo intenzione di chiedere a Regione e Governo di destinare nei prossimi anni contributi a fondo perduto agli under 30 che intendono sfidare il futuro partendo prima di tutto dalla loro autonomia, magari cercando una sistemazione autonoma in affitto in centro storico. Anche questa può essere una strada per costruire un presente di futuro, degno di crescita e di sviluppo, per la famiglia e la natalità. Importanti incentivi sono già stati erogati dalla Regione per l'acquisto degli immobili. Ora dobbiamo concentrarci sul tema affitti. Questo può portare a un doppio risultato: aiutare i giovani a misurarsi in prima persona nella ricerca di un disegno di vita libero da paure, favorendo una riabitazione del centro storico arricchito da nuove destinazioni d’uso sempre più a misura di giovane. Tenendo uniti entrambi gli aspetti, dobbiamo cercare di incentivare i privati ad investire nel centro storico. Significativa sarà l'apertura di un nuovo locale nei prossimi mesi negli spazi dell’ ex ristorante Castello. Una riapertura dal tratto giovane, seguita e sostenuta con molta attenzione dal Comune, deciso più che mai a scommettere sulle potenzialità e le capacità dei giovani rendendoli protagonisti e responsabili. Come Partito Democratico nei prossimi mesi daremo vita a momenti specifici di confronto e di ascolto con i giovani mirandolesi. Sulla base anche dei riscontri raccolti, valuteremo l’opportunità di dar vita, con la partecipazione diretta dell’assessorato comunale competente, ad un “osservatorio giovani” permanente per nuove politiche di cittadinanza per i giovani, per valorizzare i luoghi di aggregazione, per aiutare i ragazzi a crescere e a diventare protagonisti del presente e del futuro che li attende. Paolo Barbieri Capogruppo PD platis-forza italia «Rinasce "Il Candido" di Guareschi Aiutiamo Don Camillo a ripartire» “Il Candido”, la storica rivista settimanale protagonista della vita politica italiana del secondo Dopoguerra che fu diretta da Giovannino Guareschi dal 1945 al '57, torna in edicola. Dopo 70 anni questo nome non lascia indifferenti, anzi affascina. Questa rivista satirica e pungente vantava, oltre a Giovannino Guareschi, le firme e le vignette di Giaci Mondaini, Carletto Manzoni, Giovanni Mosca e riusciva a dare alle stampe oltre 400.000 copie. Proprio sulle pagine del “Candido” venne pubblicata nel 1946 la prima puntata di “Mondo piccolo” con protagonisti il parroco don Camillo e il sindaco comunista Peppone. I due personaggi rappresentavano in modo colorito le due anime degli italiani divisi dalle ideologie, passionali e combattive dell'epoca. Per acquistare la rivista quindicinale, non è possibile rivolgersi all'edicola di fiducia ma è necessario prenotarla al numero telefonico 06.45468600 per riceverla a casa per posta. Per richiedere una copia gratuita, invece, basta compilare la richiesta a questo link: http://www. facebook.com/rivistailcandido. La distribuzione nella rossa Emilia - direbbe forse Guareschi - è ostacolata da Peppone e fino a quando Don Camillo non avrà un numero sufficiente di abbonati le edicole non potranno tenerlo. Che dite, aiutiamo il parroco? Antonio Platis Capogruppo Forza Italia Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 30-08-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: fabio.montella@comune. mirandola.mo.it Chiuso in redazione il 18 luglio 2014. Prossimo numero il 7 agosto 2014. n. 14 - luglio 2014 · La Regione Emilia Romagna ha alleggerito i sopralluoghi Sal mirandola Pratiche più veloci per i Mude Entro la fine dell'anno i dipendenti dedicati alle pratiche passeranno da 10 a 18 mude Via Fulvia, una delle strade più "accantierate" di Mirandola Nuovo personale per le pratiche Mude, meno verifiche sugli Stati di Avanzamento Lavoro (Sal) e miglioramento delle tecnologie informatiche: sono queste le tre principali azioni intraprese dal Comune di Mirandola per rendere più veloci le procedure legate alla ricostruzione. Per quanto riguarda il personale, dopo il terremoto erano stati assunti (con le modalità di assunzione previste dal Commissario delegato e in tempi successivi), 10 nuovi dipendenti (tra tecnici e amministrativi) per seguire le ricostruzione Le imprese di Net.Base denunciano ritardi Le imprese di Net.Base denunciano una situazione che si sta aggravando e che preoccupa tutti gli operatori impegnati nella ricostruzione. Net.Base (www.net-base.it) è una rete di imprese costituita a Mirandola subito dopo il sisma del maggio 2012. è formata da 15 aziende dell’Area Nord, che realizzano impianti termoidraulici, elettrici, scavi e strutture in ferro e che occupano, complessivamente, più di 250 addetti. Secondo le imprese associate, i cantieri della ricostruzione post sisma già avviati rischierebbero di bloccarsi perché le difficoltà burocratiche aumentano con ritardi di pagamento che possono provocare il collasso finanziario. «Si pensava che almeno nei casi dove è già disponibile la “cambiale Errani”, la liquidazione degli acconti potesse essere meno complessa. Purtroppo – affermano gli imprenditori di Net.Base – non è così. Oltre al lungo iter necessario per avere quella “cambiale”, per le scrupolose verifiche preventive dei progetti, riscuotere gli “stati di avanzamento lavori” (Sal) comporta talmente tanto tempo da rendere l’attesa insostenibile. Ogni pagamento è condi- zionato da lunghi controlli burocratici come se, ogni volta, si fosse giunti alla fase finale. Purtroppo la conseguenza è la sempre più frequente sospensione dei lavori con cantieri che vengono chiusi per mancanza di liquidità. Le aziende hanno bisogno di essere pagate, non possono più permettersi di aspettare. Il fattore tempo è determinante e gli imprenditori devono poter lavorare sui cantieri e non affogare in un mare di scartoffie! Per questo motivo Net.Base chiede con forza ai tecnici privati, ai dirigenti pubblici, ed agli amministratori regionali e comunali di intervenire per risolvere il problema». Nella foto d'archivio, un'azienda danneggiata. Accettate finora 622 domande Ma le prenotazioni sono 837 A Mirandola finora sono state accettate complessivamente 622 domande di ricostruzione, per 398 delle quali (64% del totale) sono stati assegnati i relativi contributi. In 149 casi i contributi sono già stati erogati a saldo ai tecnici e alle ditte che hanno eseguito i lavori. A queste pratiche si aggiungono le 837 prenotazioni per edifici con danno in “E”. Alle prenotazioni sono finora seguite 125 domande effettive di ricostruzione, per cui si attende l’arrivo di altre 700 pratiche circa. Nel dettaglio, le domande per contributi di inagibilità in “B” e “C” (Ordinanza commissariale n. 29) sono state 437. Di queste ne sono state accettate 403. Ad oggi sono state concesse 282 “cambiali” (pari al 70% delle domande accettate) e in 141 casi i contributi sono già stati erogati a saldo. Per quanto riguarda le domande per le cosiddette “E leggere” (Ordinanza n. 51, come quella del Condominio Europa) sono state presentate 57 domande, quasi tutte (55) accettate. In 35 casi (pari al 64%) è stata concessa la “cambiale” e in 5 casi i contributi sono già stati erogati a saldo. Infine, per le “E pesanti” (Ordinanza n. 86), le domande presentate sono state 165, delle quali 164 accettate. Per 81 domande è arrivata la “cambiale” (49%) e in tre casi i contributi sono stati erogati a saldo. area nord I Sindaci della Bassa dispiaciuti per le dimissioni di Errani Il Presidente Vasco Errani, secondo da destra, in occasione del primo Coc di Mirandola, il 20 maggio 2012. In qualità di Commissario delegato Errani ha seguito passo dopo passo l'emergenza e l'avvio della ricostruzione dei nostri territori I Sindaci dell’area modenese colpita dal terremoto e dalla recente alluvione esprimono profondo rammarico per le dimissioni di Vasco Errani dalla carica di Presidente della Regione Emilia Romagna. Errani si è dimesso in seguito alla condanna ricevuta dalla Corte di Appello nel processo sul caso della cooperativa agricola “Terremerse”. Un esito del tutto inaspettato 3 pratiche Mude. Nelle scorse settimane, in considerazione dell’aumento del lavoro per l’arrivo delle domande più difficili (quelle degli edifici con danno in “E”), l’Amministrazione ha deciso l’assunzione di nuovo personale. Nel periodo compreso tra maggio e luglio 2014 sono entrati in servizio due amministrativi e due tecnici (un ingegnere e un geometra). Entro la fine dell’anno si prevede l’assunzione di altre quattro persone. Il personale dedicato ai Mude passerà così dalle 10 unità raggiunte gradualmente tra il luglio 2012 e il dicembre 2013, alle 18 unità complessive previste per la fine del 2014. Per quanto riguarda le procedure, il Comune di Mirandola aveva sollecitato la regione Emilia Romagna a rivedere i modelli unici per i Comuni del cratere di parere Sal, che prevedevano molteplici sopralluoghi nei cantieri per i controlli sullo Stato Avanzamenti Lavoro (erano due per le ricostruzioni di edifici con danno in “B” o “C” e quattro per quelli in “E”). La Regione ha accolto la sollecitazione, permettendo un unico sopralluogo finale, che riduce notevolmente i tempi e consente di utilizzare il personale per altri compiti. Anche sulle procedure informatiche si è lavorato e si sta lavorando, in particolare per far dialogare le varie banche dati e per velocizzare il lavoro degli operatori. Entro fine settembre/ ottobre sarà possibile trasferire automaticamente nel programma di gestione delle pratiche edilizie del Comune i dati caricati sul Mude, consentendo anche in questo caso una sensibile riduzione dei tempi. dopo che lo stesso Errani era stato assolto in primo grado con formula piena, «perché il fatto non sussiste». I Sindaci dei territori colpiti dal sisma del 2012 e dalla recente alluvione, manifestano stupore e sconcerto per l'accaduto. «Grazie al suo grandissimo impegno come Commissario Straordinario ha consentito ai nostri territori di imboccare celermente il lungo e difficile percorso della ricostruzione dichiara Alberto Silvestri, Presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord - Gli siamo e gli saremo sempre grati per non averci mai fatto mancare il suo sostegno durante e dopo l'emergenza terremoto e nel cammino della ricostruzione, per essersi speso sempre in prima persona per impostare un percorso di ricostruzione virtuoso, trasparente e che consenta a tutti di poter accedere ai contributi. L’iter giudiziario è tutt'ora aperto e confidiamo che alla fine giustizia sarà fatta. Riteniamo che le dimissioni di Errani siano una conferma della serietà, del senso di responsabilità e del profondo rispetto che come politico e come persona ha sempre dimostrato verso le istituzioni. E' un gesto che deve far riflettere tutti quanti. Ci permettiamo però di chiedergli un ulteriore gesto di grande responsabilità, cioè di rivedere la sua decisione di dimettersi». n. 14 - luglio 2014 · Controllati 40 autocarri e sanzionati 15 autisti con 3.500 euro area nord Giro di vite sugli autotrasportatori Controlli a raffica sui camion da parte degli agenti della polizia municipale Controlli degli agenti della Polizia municipale dell'Area Nord Negli ultimi giorni l'attività della polizia municipale dell'Area Nord ha portato a ottimi risultati nei controlli stradali in materia di autotrasporto. In particolare nei Comuni di Mirandola, Sventato suicidio San Possidonio, San Felice e Concordia gli agenti della polizia municipale hanno fermato e controllato 40 autocarri mentre 15 autisti sono stati sanzionati con multe per un totale di circa 3.500 medolla Gli agenti del Commissariato di Mirandola hanno salvato una donna che aveva tentato il suicidio in una stanza di un hotel di Medolla. Lo scorso 3 luglio alle 19,55 una volante dei poliziotti mirandolesi veniva inviata a sirene spiegate nell’albergo in cui era stata segnalata, dalla Questura di Modena, la presenza di una donna, T.R., che si era allontanata da una casa di cura psichiatrica, manifestando intenti suicidi. Giunti immediatamente sul posto, gli agenti contattavano l’addetta alla reception, con la quale arrivavano velocemente al primo piano, muniti dei pass d’accesso alla stanza occupata dalla donna. La signora era arrivata in hotel verso le 10.30 del mattino e non era stata più notata scendere dalla camera né tantomeno aveva risposto alle chiamate che l’addetta le aveva precedentemente effettuato. Una volta aperta la porta della stanza, gli agenti notavano sul letto un taglierino tipo cutter e numerose macchie di sangue sulle lenzuola. La donna euro e 60 punti complessivi decurtati sulle patenti di guida. Gli agenti hanno svolto scrupolosamente il loro dovere al fine di mantenere la sicurezza stradale, verificando in particolare il rispetto de- san pietro in elda era in bagno, priva di sensi, con ferite da taglio sia alle braccia che al collo, chiaro segno di tentativi suicidi non andati a buon fine. Sulle prime però i poliziotti non riuscivano a svegliarla, visto che aveva ingerito una ingente quantità di sostanze antidepressive come confermato dalle numerose scatole vuote di medicinali rinvenute nel cestino, pillole probabilmente assunte con alcol ancora presente sul tavolo della camera. Gli agenti allora iniziavano le manovre di primo soccorso per svegliare la donna che, dopo diversi tentativi, apriva gli occhi e cominciava a rispondere alle sollecitazioni dei poliziotti che, intanto, la stabilizzavano in posizione meno supina, cercando di tenerla sveglia. I circa 20 minuti successivi erano impiegati nel mantenimento della precaria condizione psicofisica di T.R., fino all’arrivo dei sanitari, già informati delle sue condizioni, che immediatamente le praticavano le prime cure, constatando come la donna avesse effettivamente ingerito molte dosi di medicinali. Dopo averne stabilizzato le condizioni di salute, la signora, che nel frattempo aveva perso i sensi, veniva trasferita presso il Policlinico di Modena. Arrestato per produzione e spaccio di marijuana santa giustina Distributore abusivo al campo nomadi gli orari di guida, dei limiti di velocità, e la funzionalità dei dispositivi d'illuminazione, dei freni e dei tachigrafi. È così emerso che molti dei fermati hanno superato le 10 ore di guida previste come limite massimo, oppure non hanno rispettato l'imposizione di riposarsi almeno 45 minuti ogni 270 minuti al volante. Alcuni di loro avevano anche superato i limiti di velocità. L'autista Due persone sono state denunciate a piede libero per ricettazione dagli agenti del Commissariato di Mirandola. D. Q., 25 anni e R.C., 43enne, sono stati sorpresi lo scorso 18 luglio dai poliziotti, presso il campo nomadi di Santa Giustina, mentre stavano rifornendo con taniche di benzina riempite con gasolio agricolo le loro due autovetture. Poco oltre sono state rinvenute altre due taniche vuote che puzzavano di gasolio e un innaffiatoio usato per rifornire le vetture. I due, già noti alle forze dell’ordine, non hanno saputo fornire spiegazioni sulla legittima provenienza del carburante, mentre nei giorni scorsi erano state presentate in Cmmissariato numerose denunce per furti di carburante agricolo avvenuti nella zona. I poliziotti erano passati al campo nomadi per controllare se un residente si trovasse effettivamente agli arresti domiciliari e si erano insospettiti notando poco lontano un assembramento di persone che sembravano voler nascondere qualcosa, ovvero i due poi denunciati che stavano facendo il “pieno” di gasolio agricolo alle loro auto. E’ in corso un’ ulteriore indagine per risalire al legittimo proprietario delle taniche e del carburante. 5 maggiormente sanzionato è stato uno straniero, di origini polacche, fermato a Mirandola sulla nuova tangenziale che conduce a Medolla. L'uomo ha ricevuto una multa di 800 euro (che ha dovuto pagare in contanti), mentre dalla patente gli sono stati sottratti otto punti. A San Felice e San Possidonio sono stati sanzionati altri tre guidatori per mancato rispetto dei tempi di guida. A ciascuno di loro è stata fatta una multa di 400 euro e gli sono stati decurtati cinque punti dalla patente di guida. A Concordia, in via per Novi, un autista sloveno ha superato i limiti di velocità in centro abitato ed è stato sanzionato con una multa da 300 euro che ha dovuto pagare subito in contanti. Nello stesso Comune, un autista bulgaro è stato sanzionato per mancato rispetto dei limiti di peso. Il dato significativo emerso dai controlli è il seguente: sono aumentate le sanzioni a carico di conducenti di mezzi pesanti stranieri. Tali autisti sono costretti a pagare immediatamente le multe per poter riprendere il viaggio. In caso contrario i mezzi pesanti devono essere sottoposti a fermo amministrativo e trasferiti in deposito in attesa del pagamento delle sanzioni. Nei controlli non sono invece emersi lavoratori abusivi o impiegati in nero. Lo scorso14 luglio, il personale della squadra volante, in collaborazione con il settore anticrimine del Commissariato di Mirandola, ha arrestato A.P., 37 anni, per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’arrestato, già conosciuto dalle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti, è stato trovato in possesso di 12 piantine di marijuana, coltivate in 6 vasi di plastica dell’altezza che varia da 80 a 140 cm. Dopo una serie di appostamenti del personale del Commissariato, le piantine sono state rinvenute all’interno dell’abitazione di proprietà dell’arrestato, a San Pietro in Elda, frazione di San Prospero e precisamente nella sala da pranzo, dove nel corso della perquisizione sono stati sequestrati anche un bilancino di precisione e un trita marijuana, che comproverebbero anche lo spaccio al dettaglio della sostanza. L’intervento è stato deciso in considerazione dello stato di crescita delle piante già abbastanza alte da poter presumere che fossero pronte per un eventuale taglio, essicamento e immissione sul mercato. L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria competente. 6 · n. 14 - luglio 2014 dalla prima Uffici per il personale di Distribution Center e It dell'azienda Primo pallet per la nuova Gambro Il ritorno delle merci a Medolla coincide con l'inizio del trasferimento del personale energia Si è trasferito in via Cavour 35 il Punto Enel di Mirandola Personale di Gambro con il pallet n. 1. Il Distribution Center ha una capacità massima di stoccaggio di circa 30 mila pallets. Prima del terremoto, ogni anno venivano ricevuti-spediti 250-295 mila pallets, 6.580 containers e venivano gestiti 592.500 ordini L'arrivo del pallet n.1 dallo stabilimento di Sondalo a quello di Mirandola ha coinciso con l'inizio del trasferimento del personale di Distribution Center e It di Gambro, che proprio in questi giorni ha cominciato a prendere possesso dei nuovi uffici del Distribution Center low bay. Si riparte da qui: da un Distribution Center riparato nella parte high bay, ricostruito nella parte low bay e migliorato in tutta la parte che riguarda i macchinari di movimentazione, in grado di portare già da oggi più efficienza e più sicurezza. Comincia la prima fase di stoccaggio-prodotti nel grande magazzino automatizzato, stoccaggio che si era interrotto ormai due anni e due mesi fa, il 20 maggio 2012 e che aveva visto lo svuotamento completo con l'estrazione dell'ultimo pallet il 15 settembre 2012. Il Dc manager Marco Mazzoni e il site manager Marco Zanasi hanno ringraziato i colleghi del Dc e dell'It per gli sforzi di questi due anni: «è la prima tappa concreta della ricostruzione. Da oggi ricominciano ad arrivare i prodotti a Medolla. Se abbiamo raggiunto questo importante obiettivo, per nulla scontato due anni fa, è anche grazie a voi e all'impegno quotidiano che avete profuso. Un grazie che va naturalmente anche alle vostre famiglie. Bentornati e buon lavoro!». L'inaugurazione ufficiale del Dc, rivolta a tutto il personale, è prevista per il 13 settembre, quando il magazzino sarà al 100% operativo dal punto di vista dei prodotti non-farmaco. Per la parte farmaco occorrerrà il via libera da Aifa, presumibilmente ipotizzabile per l'ultimo trimestre dell'anno. Il punto Enel di Mirandola si è trasferito in via Cavour, 35 (è aperto il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13, il giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Stefano Celestini, titolare del punto Enel, coglie l’occasione per raccomandare a tutti la massima prudenza nel sottoscrivere contratti con persone, che vanno a casa dei cittadini, presentandosi come dipendenti Enel che invece non ha autorizzato nessun dipendente a passare presso le abitazioni o ditte e uffici dei propri clienti. «Chi si presenta con il tesserino Enel – spiega Celestini – non e’ altro che un agente privato di una qualsiasi società privata che ha un contratto di collaborazione e può proporre i contratti di Enel Energia. Ma costoro devono presentarsi come agenti della tal società che collabora con Enel Energia e non come dipendenti della stessa Enel. Purtroppo non è così e molte persone, in buona fede, firmano dei contratti non sempre idonei ai propri profili di consumo, con false promesse come sconti particolari per le persone over 65 eccetera. Così – prosegue – sono costretto ogni volta a sistemare questi contratti. Io consiglio di non firmare se non si è proprio sicuri e ribadisco che comunque il punto Enel di Mirandola non ha autorizzato nessun incaricato a passare per le abitazioni e non è in nessun modo responsabile di quanto fatto firmare da questi agenti. Un modo efficiente di identificare facilmente i truffatori è sentirsi dire che è obbligatorio cambiare contratto: se così succede si tratta di una truffa, a prescindere della compagnia che questo agente dice di rappresentare. Per tutti i casi, il cliente è sempre libero di decidere se aderire o meno alle offerte che gli vengono proposte». Stefano Celestini ricorda anche che: «tanto per Enel Energia come per tutte le compagnie venditrici di luce o gas del mercato libero, non esiste nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro a domicilio». Enel Distribuzione effettua periodicamente dei controlli dei contatori a distanza, per garantirne il normale funzionamento. In certi casi però è necessaria una verifica del contatore a domicilio, operazione che viene eseguita dal personale qualificato della compagnia. Queste persone sono sempre munite di tesserino plastificato con foto e i dati per il riconoscimento. Per maggiori informazioni, la compagnia mette a disposizione dei clienti il numero verde 800900860; altrimenti è possibile recarsi al Punto Enel di Mirandola. Sul sito web di Enel Energia è possibile identificare tutti i Punti Enel Partner presenti sul territorio. n. 14 - luglio 2014 · aziende/79 7 Anno dopo anno l'impresa è cresciuta evolvendosi secondo il mercato Compie 30 anni Garden Vivai Morselli La ditta è nata nel 1984 da un'idea pionieristica dell'attuale titolare Lorella Ansaloni e Claudio Morselli Garden Vivai Morselli compie 30 anni. Tanti ne sono passati da quando Claudio Morselli decise di allestire una serra in un terreno da poco comprato in via Statale a Medolla. Siamo nel 1984 e, all’epoca, di coltivazioni agricole al coperto in giro ancora non se ne vedevano. «Eravamo in assoluto dei pionieri» spiega Lorella Ansaloni, moglie di Claudio, che arriva in azienda nel 2002 dopo un’esperienza professionale vissuta in banca. Trattandosi di un settore ancora poco conosciuto, serviva una preparazione specifica che fu fornita da un corso di Irfata, l’ente di formazione della Coldiretti, a cui partecipò Morselli e altri giovani che poi hanno via via intrapreso lo stesso lavoro. La novità non stava solo nei vivai e nella floricoltura: i gerani, le stelle di Natale e i crisantemi prodotti nell’impresa rurale medollese venivano anche commercializzati in loco con vendita diretta al pubblico. Agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso arriva un'altra importante innovazione: per primo Morselli introduce nella nostra zona le serre in ferro-vetro che aveva avuto modo di visionare in Nord Europa, specie in Germania e Olanda, paesi in cui la floricultura riceve sovvenzioni da parte del governo. Il vantaggio rispetto ai teli di plastica era innegabile: all’interno c’era meno caldo, più spazio e un ambiente più gradevole anche per i clienti. In questo modo la gamma di prodotti si amplia ulteriormente, in particolare con l’arrivo di Lorella Ansaloni più attenta alle esigenze della clientela femminile. Anche per questo definire oggi una sorta di catalogo su tutto quanto viene prodotto e venduto alla Garden Vivai Morselli sarebbe impensabile. Una parte dei 27 dipendenti lavora fuori nell’ambito del giardinaggio ma nel periodo estivo viene assunto personale stagionale per la raccolta della frutta nei 15 ettari del frutteto. «La nostra caratteristica è la multifunzionalità. Per stare sul mercato occorre dimostrare flessibilità, tenersi continuamente informati e aggiornati, anticipare le tendenze» commentano i titolari. Un esempio? «Nei giardini non ci occupiamo solo del verde ma anche dell’arredo, dell’eventuale manutenzione, ad esempio, dell’impianto di irrigazione o dell’installazione della piscina fuori terra» spiegano. “Aggiornamento” significa anche coordinarsi con le altre imprese di settore. Garden Vivai Morselli fa parte dell’Associazione Italiana Centri Giardinaggio (Aicg), fondata il 15 febbraio 2012, che a sua volta è inserita nella International Garden Centre Association (Igca). Ha aderito alla Campagna Amica della Coldiretti che tende ad avvicinare il produttore al consumatore tramite la vendita diretta di prodotti, tutti rigorosamente made in Italy, a chilometro zero. La frutta dell’azienda agricola Morselli è portata a maturazione secondo il metodo della “lotta integrata”, grazie al quale il prodotto finito giunge sulle nostre tavole senza i residui del trattamento antiparassitario. Giovanni Moi confine di san felice L'Eccellenza di Tripadvisor alla trattoria Millennium Tripadvisor, portale web di viaggi, ha premiato nei giorni scorsi con il Certificato di Eccellenza 2014 la trattoria Millenium di via Imperiale, 5858 a Confine di San Felice. Il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor viene conferito a quegli alloggi e ristoranti che dimostrano con costanza il proprio impegno nell'eccellenza del servizio. La Tratttoria Millenium è gestita dai fratelli Gionata e Giovanni Borsari (foto) dal 1999, quando il locale da birreria divenne ristorante. è specializzata nella cucina tradizionale, con qualche personale rivisitazione e si distingue da sempre per l’eccellenza della materia prima, scelta con grande cura dai gestori. Fiore all’occhiello del locale è la selezione di carni di ottima qualità. I fratelli Borsari ringraziano di cuore i loro clienti che, con le loro lusinghiere recensioni, hanno permesso alla Trattoria Millenium di ottenere il prestigioso riconoscimento di Tripadvisor. «Si tratta – hanno detto – di uno stimolo in più per proseguire con passione ed entusiasmo il nostro lavoro». All’interno del locale si respira un’atmosfera particolare, dato che la Trattoria rispecchia la personalità dei gestori e il loro gusto per i libri e gli oggetti del passato. 8 · n. 14 - luglio 2014 aziende/80 Durante l'emergenza ha venduto di tutto: anche un km di cavi tv... Una ferramenta che non si arrende A Medolla il negozio di Biffoni e Casari ha sempre continuato a lavorare Più forte del terremoto. La Ferramenta Biffo, in via Roma 170 a Medolla, è passata indenne attraverso le due scosse del 20 e 29 maggio 2012 . Nessun danno alle strutture se si esclude un muro del retrobottega poi prontamente rimesso in piedi. Ma per fortuna nessun danno nemmeno al materiale in vendita, tranne il fatto di dover ricollocare quello che era caduto dagli scaffali. Superato lo spavento iniziale, il negozio era stato riaperto nel giro di pochi giorni. «Abbiamo reso un servizio alla cittadinanza, il Comune stesso ci ha pregato di riaprire» spiegano i titolari, Paolo Biffoni e Denny Casari (da sinistra nella foto). Un servizio che è andato a beneficio non soltanto dei medollesi ma anche degli abitanti degli altri Comuni terremotati, visto che le restanti ferramenta della zona erano tutte chiuse. Giugno e luglio 2012 sono stati due mesi quindi di superlavoro. «Eravamo molto impegnati ma non ci sono mai stati problemi. C’era un forte senso di solidarietà, erano tutti rispettosi e si mettevano in fila di buon grado» racconta Biffoni (la denominazione Biffo si deve all’abbreviativo del suo cognome). Che cosa chiedeva di più la gente? Fornelletti, teli, materiale da campeggio, torce ma anche prolunghe per vedere la televisione fuori dalla casa: «Abbiamo calcolato di aver venduto un chilometro di cavi tv in due mesi» ricorda Casari. Gli operai del Comune invece e i vigili del fuoco venivano a procurarsi cavi d’acciaio, materiale elettrico, morsetti, bulloni, il nastro segnaletico rosso e bianco per delimitare le zone off-limits. Alcuni fornitori hanno capito la situazione e rifornivano la ferramenta ogni giorno: al pomeriggio arrivava già in negozio il materiale che era stato ordinato al mattino. Passata l’emergenza, molti dei clienti residenti fuori Medolla hanno continuato a venire e quindi la ferramenta ha registrato un aumento del giro d’affari. Il negozio è stato fondato da Caruso Luppi, nonno di Paolo Biffoni, nel 1959 ed era intitolato alla di lui moglie, Carmen Bellini. Poi è subentrato il padre di Paolo che, insieme alla moglie Wilma Luppi (figlia di Caruso), lo ha gestito fino all’età della pensione. Ora è la volta della terza generazione con Paolo Biffoni che, da una decina di anni, è affiancato come socio da Denny Casari. “Biffo” nella ferramenta ci è cresciuto, visto che i genitori abitavano a abitano ancora oggi al piano superiore. Tra i clienti attuali, oltre ai privati, anche le ditte biomedicali della zona che trovano qui quella “componentistica” che sarebbe problematico reperire altrove. Giovanni Moi commercio La nuova legge regionale ci avvicina all'Europa Una nuova importante stagione di semplificazione per le attività economiche nei settori del commercio e del turismo. Dal 12 luglio è entrata in vigore la nuova legge regionale (legge comunitaria 7/2014) che dà applicazione ai nuovi principi in materia stabiliti in Europa. Tra le principali novità: l’abolizione di tutti i parametri numerici che vincolavano le nuove aperture di pubblici esercizi (come bar, ristoranti o pizzerie), fatta eccezione per i negozi delle zone soggette a tutela dove, invece, resta necessario il rilascio della autorizzazione comunale per i prevalenti obiettivi di tutela del patrimonio artistico, storico e architettonico. Sarà inoltre molto più semplice avviare le attività: basterà presentare una “scia” (segnalazione certificata di inizio attività) al Comune e si potrà cominciare a lavorare dal giorno stesso in cui si è presentata, senza attendere risposte o autorizzazioni. I requisiti professionali richiesti saranno uguali in tutte le regioni, consentendo così agli operatori una grande mobilità territoriale. Novità importanti sono previste anche per la gestione delle attività: si potrà nominare un responsabile della gestione anche nelle imprese individuali (mentre fino ad oggi ciò ora era possibile solo per le società) e sarà inoltre possibile affidare la gestione di un reparto a terzi. Le imprese stagionali potranno poi decidere liberamente i periodi di apertura e cambiarli anche in corso con una semplice brevi ARRESTATO A NOVI SPACCIATORE 36ENNE I carabinieri di Novi di Modena e di Cavezzo hanno arrestato nei giorni scorsi un 36enne spacciatore magrebino. L’uomo, già sospettato di rifornire di droga i giovani della Bassa, è stato fermato e controllato a Novi in via Mattarana mentre era a bordo di una Golf. Ha tentato di disfarsi di un sacchettino con dieci dosi di cocaina per un peso complessivo di quattro grammi circa, ma il suo movimento non è passato inosservato ai militari che gli hanno trovato anche 150 euro in piccolo taglio. In casa a Cavezzo è stata rinvenuta sostanza da taglio e un bilancino di precisione. INTERCETTATO FURGONE SOSPETTO I carabinieri di Finale Emilia, nei giorni scorsi, hanno intercettato e bloccato in via Redene Cremonine un furgone asportato poco prima a Bomporto, di proprietà di una cittadina di origine magrebina. I due occupanti alla vista della pattuglia dei militari sono scappati a piedi nelle campagne circostanti. Nel furgone sono state rinvenute 30 batterie per auto asportate a Cento (Fe), presso un centro autodemolizioni. comunicazione al Comune. Per quanto riguarda le medie e grandi strutture di vendita, la pianificazione urbanistica resterà lo strumento con cui gli amministratori definiscono le scelte di sviluppo per il loro territorio ma è abolito il limite quantitativo di superficie di vendita per le grandi strutture in modo da garantire una maggiore certezza per gli operatori e gli investimenti. Per quanto concerne le sagre, la nuove legge riconosce l'importante valore di attrazione che queste spesso esercitano per i territori e stabilisce che i Comuni debbano definirne annualmente un calendario, sentiti tutti i soggetti interessati. LOTTA ALLA LEUCEMIA SCOPERTA MODENESE Uno studio sulla risposta terapeutica a trattamenti in uso per la cura della leucemia acuta mieloide cattura l’interesse della rivista Leukemia. Ne sono principali autrici la prof.ssa Sandra Marmiroli e la dr.ssa Jessika Bertacchini dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La ricerca evidenzia come la somministrazione di inibitori di alcuni enzimi, a scopo terapeutico, possa in realtà innescare meccanismi di adattamento ai farmaci delle cellule tumorali. n. 14 - luglio 2014 · Quarta: «Investiamo il patrimonio nel rispetto della diversificazione» area nord 18 milioni per sostenere le imprese Attivato un fondo di "private equity" che aiuta le aziende del "cratere" a ripartire istituzioni Mario Ventilati nuovo presidente della Fondazione CrMirandola Da sinistra, Pietro Busnardo, Andrea Landi, Gabriele Piccini e Cosimo Quarta Nasce “Invest in Modena”, un fondo di “private equity” da 18 milioni di euro per sostenere la ripresa produttiva delle imprese, con particolare attenzione a quelle colpite dal terremoto del 2012. Al fondo partecipano Unicredit, con un finanziamento di 10 milioni di euro, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (5 milioni), Carimonte holding (un milione), Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola (un milione) e Fondazione di Vignola (500 mila euro). Sono attese ulteriori sottoscrizioni da parte di investitori istituzionali e fondazioni bancarie. «L'iniziativa, alla quale partecipano le Fondazioni del territorio, assieme a UniCredit e Carimonte – dichiara il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Andrea Landi – mette a disposizione importanti risorse a lungo termine per le piccole e medie imprese, con particolare attenzione a quelle operanti nelle aree colpite dal sisma e impegnate nella ricostruzione e rilancio della base produttiva. Le aziende anziché ricorrere al credito bancario potranno sostenere programmi di investimento orientati allo sviluppo e all'innovazione assicurando il necessario equilibrio finanziario rappresentato dal fondo di “Private equity”». «A Modena UniCredit ha radici profonde che derivano dalla Cassa di Risparmio di Modena. Il nostro Gruppo – sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit - si è sempre impegnato a valorizzare questa eredità, rafforzando il proprio legame con il territorio, dove ha mantenuto una capillare presenza operativa, ma soprattutto un costante dialogo con il mondo delle imprese e degli operatori economici». «Invest in Modena – spiega l’amministratore delegato di Gradiente Sgr Pietro Busnardo – rappresenta una novità nel panorama dei fondi, spesso visto dal mondo imprenditoriale come popolato da biechi speculatori». «Strategie di investimento del patrimonio nel rispetto della diversificazione e dell’adeguata redditività – precisa Cosimo Quarta Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola – è questa la motivazione che ha portato ad investire in “Invest in Modena”, investimento finanziario, quindi, al di fuori del processo erogativo motivato dallo sviluppo economico del territorio e confidando in un'adeguata redditività dello stesso da poter poi utilizzare dalla Fondazione nell’attività istituzionale». ricostruzione I costruttori edili donano un milione di euro alla Regione Continua la gara di solidarietà per la ricostruzione dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012: il mondo dei costruttori e dell’edilizia dona alla Regione 1 milione e 66 mila euro. Nei giorni scorsi a Bologna i vertici nazionali di Cnce (Commissione Nazionale Casse Edili), Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e Cncpt (network della sicurezza in edilizia) hanno consegnato i fondi raccolti agli Assessori regionali Luciano Vecchi (Attività produttive, foto) e Paola Gazzolo (Protezione civile). La donazione servirà a realizzare micro residenze per anziani nei Comuni modenesi di Concordia e Camposanto. Con le due strutture di Concordia e Camposanto si completa il “Progetto Casa insieme”, programma per la realizzazione di nove micro residenze, Mario Ventilati (foto) è il nuovo Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Ventilati, che subentra a Edmondo Trionfini, è stato eletto lo scorso 7 luglio a larghissima maggioranza dall’Organo di Indirizzo della Fondazione. Nell’accettare l’incarico, il Presidente Ventilati ha subito ringraziato il Presidente uscente, Edmondo Trionfini, sottolineando l’ottimo lavoro da lui svolto. La Fondazione, infatti, in questi anni ha visto il continuo rafforzamento del patrimonio, passato dai circa 110 milioni di euro al momento della dismissione totale della partecipazione nella banca conferitaria (anno 2003) ai 123,7 milioni di euro del 31 dicembre 2013. Il buon andamento dell’attività istituzionale è dimostrato dagli oltre 10 milioni di euro erogati a favore del territorio di riferimento negli ultimi cinque anni, frutto della positiva attività reddituale con quasi 22 milioni di utile netto negli ultimi cinque esercizi, a fronte di una crisi finanziaria che ha investito tutto l’occidente industrializzato. Ventilati ha poi esposto le linee guida del suo mandato, sottolineando i temi che caratterizzeranno l’azione della Fondazione nel prossimo futuro: continuità nel rafforzamento dell’azione sociale, con interventi nel settore della scuola, della sanità, dello sviluppo economico del territorio, sia in fase di stimolo delle richieste che in fase di proposta autonoma, nelle quattro aree di intervento istituzionale della Fondazione: Cultura, Sociale, Ricerca e Formazione e Salute, Ambiente e Territorio. Per il neo Presidente Ventilati sarà «importante svolgere il suo compito con l’aiuto di tutti i componenti l’Organo di Indirizzo ed il Consiglio di Amministrazione, con il fine ultimo dello sviluppo e del benessere della comunità dell’Area Nord». Marcella Bertolini, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola ciascuna con una decina di posti letto, in ogni Comune modenese dell’Area Nord. I due edifici verranno realizzati da imprese di costruzione selezionate dal sistema bilaterale delle costruzioni sulla base di un progetto fornito dalla Regione ai Comuni di Concordia e di Camposanto. La soluzione progettuale si caratterizza per assicurare agli anziani di poter vivere in un contesto domiciliare con servizi, facilitando le relazioni sociali e garantendo la necessaria assistenza. «Si tratta di un significativo contributo alla ricostruzione, un messaggio di speranza. Un gesto reso ancora più im- portante per la natura sociale degli interventi incentrati non al recupero di strutture distrutte dal sisma, ma aggiuntive. Solidarietà – ha sottolineato l’Assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi - che si va ad aggiungere a un complesso di generosità che è stata strategica per la ricostruzione e per il ritorno alla normalità delle popolazioni». Inoltre, l’Assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha aggiunto che «la solidarietà, espressa da oltre 7 milioni di donatori, è stata un elemento fondale e straordinario per dare fiducia alle comunità colpite dal sisma». 9 brevi GRANDE CORDOGLIO PER AMOS BARTOLINO Ha suscitato profondo sconcerto l’omicidio-suicidio avvenuto lo scorso 13 luglio a Santa Caterina di Concordia. Il 50enne Carlo Ghidoni, elettricista e maestro di arti marziali, molto conosciuto a Carpi e Concordia (dove risiedono i genitori) ha ucciso Amos Bartolino, 51 anni, ora residente nel reggiano, direttore di Oculistica all’ospedale di Correggio ma a lungo primario del “Ramazzini” di Carpi. Ghidoni, dopo l'omicidio, ha puntato la pistola contro se stesso togliendosi la vita. La tragedia si è consumata al civico numero 19 di via Chiaviche, in una villetta in ristrutturazione. «Difficile, se non impossibile», per i colleghi, commentare la morte di Bartolino. tutti lo ricordano come «un eccellente professionista che, negli anni in cui aveva lavorato all’Ausl di Modena e in particolare presso l’ospedale Ramazzini di Carpi, si era fatto apprezzare per la passione con cui svolgeva il proprio lavoro». Chi lo ha conosciuto personalmente ricorda anche la contagiosa vitalità e l’entusiasmo con cui affrontava la vita, sempre con il sorriso. Anche per questo con tanti colleghi modenesi era nata una solida amicizia che era proseguita anche dopo il passaggio all’Azienda Usl di Reggio. ANT INVITA A DIFFIDARE La Fondazione Ant ricorda che non effettua raccolta di fondi porta a porta. L’Ant invita quindi i cittadini a diffidare di coloro che si qualificano come operatori della Fondazione e chiedono denaro per conto di Ant. LADRI IN AZIONE A FINALE EMILIA In più occasioni si erano introdotti, attraverso i lucernari, in una casa di Finale Emilia passando sui tetti delle abitazioni e rubando, una volta all’interno, monili in oro e orologi. Ma i carabinieri di Finale Emilia li hanno scoperti e denunciati. è così finita nei guai una coppia di giovani finalesi che dovrà rispondere di furto in abitazione. I “colpi” erano stati messi a segno in più fasi verso la fine di giugno e gli inizi di luglio. I carabinieri hanno avuto il sospetto che a commettere i furti fosse stata la coppia di giovani, già noti alle forze dell’ordine, che abita nei pressi dell’abitazione derubata. I militari hanno allora perquisito la casa dei sospettati rinvenendo parte della refurtiva rubata, costituita da monili in oro e orologi, mentre altri preziosi erano già stati venduti dai due a un compro oro, dove sono stati trovati. Il materiale è stato restituito al legittimo proprietario. n. 14 - luglio 2014 · rimborsi La nuova ordinanza definisce modalità e criteri per la concessione Soldi per alluvione e trombe d'aria Firmato il provvedimento per risarcire le attività economiche colpite dalle calamità Firmato il provvedimento per risarcire le attività economiche colpite dall’alluvione del 17 e del 19 gennaio 2014, dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013, dagli eccezionali eventi atmosferici e dalla tromba d’aria del 30 aprile 2014. La nuova ordinanza (la n. 6 del 10 luglio 2014) del Commissario delegato alla Ricostruzione Vasco Errani definisce modalità e criteri per la concessione dei contributi, stimati in 80 milioni di euro. Gli interventi previsti, e ammessi a contributo, riguardano la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili a uso produttivo degli impianti e delle strutture produttive agricole; la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all’attività, di beni mobili registrati e la ricostituzione delle scorte e dei prodotti. Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali, e al recupero a fini produttivi degli immobili. La quantificazione del danno dovrà avvenire attraverso perizia asseverata, mentre gli interventi devono essere realizzati successivamente alla data degli eventi calamitosi e conclusi entro il 30 giugno 2015. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i costi dell’intervento e gli indennizzi assicurativi attribuiti all’intervento finanziato, corrisposti o da corrispondersi da parte delle compagnie di assicurazioni. Possono beneficiare dei contributi le imprese dei Comuni interessati, appartenenti ai settori industriali, dei servizi, commerciali, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali. I Comuni colpiti dalla tromba d’aria del 3 maggio 2013 sono, per quanto riguarda la provincia di Bologna, Argelato, Bentivoglio, San Giorgio di Piano e San Pietro in Casale; nella provincia di Modena Castelfranco Emilia e Mirandola. I Comuni (tutti modenesi) colpiti dagli eventi alluvionali avvenuti tra il 17 e il 19 gennaio 2014 sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Prospero (a cui si aggiungono in Comune di Modena le frazioni di Albareto, La Rocca, Navicello e San Matteo). Dei 210 milioni di euro stanziati dal Consiglio dei ministri per alluvione e tromba d’aria, 160 milioni (che è la cifra prevista per il 2014, mentre gli altri 50 milioni andranno sul 2015) sono già stati impegnati con le ordinanze finora emanate. Infatti, gli 80 milioni di quest’ultima ordinanza – per le imprese - si aggiungono ai 50 milioni per le abitazioni (ordinanza n. 2), agli oltre 23 milioni degli interventi idraulici su Secchia e Panaro (ordinanza n. 5) e ai 6 milioni per le opere pubbliche (ordinanza n. 4). I contributi vengono concessi per la riparazione e il ripristino di immobili danneggiati e la ricostruzione di quelli eventualmente distrutti, in modo da ristabilire la piena funzionalità per l’attività dell’impresa; per la riparazione e il riacquisto dei beni mobili strumentali, così da ripristinare la loro piena funzionalità e sicurezza (compresi impianti e macchinari e compresi i beni mobili registrati); per la ricostituzione delle scorte, vive e morte, connesse all’attività dell’impresa; per i danni economici subiti dai prodotti; per il ripristino dei terreni agricoli, degli impianti arborei produttivi, delle infrastrutture aziendali (strade poderali, interpoderali e attraversamenti; opere di approvvigionamento idrico, reti idrauliche, impianti irrigui e rete di scolo; impianti di protezione delle colture); per il mancato guadagno dovuto alla distruzione della produzione agricola, valorizzata con riferimento alla media del triennio precedente, o i costi sostenuti per le anticipazioni colturali delle produzioni agricole danneggiate. Una successiva ordinanza (la n. 7 del 10 luglio 2014) riguarda l’approvazione dello schema di convenzione con la Provincia di Modena che, attraverso le sue strutture, garantirà il supporto per lo svolgimento delle attività istruttorie delle domande di contributo. Nello specifico, la Provincia ha individuato l’Area Economia come struttura competente per l’istruttoria amministrativa e tecnica delle domande. I provvedimenti – come prevede il Decreto legge numero 74 del 12 maggio del Consiglio dei ministri – sono stati adottati da Errani in qualità di Commissario delegato alla Ricostruzione, in accordo con le amministrazioni locali e l’Agenzia regionale di Protezione civile. Le ordinanza firmate (numero 6 e 7 del 10 luglio 2014) e il decreto legge sono consultabili sul sito della Regione, all’indirizzo www.regione. emilia-romagna.it/i-provvedimentiper-alluvione-e-tromba-daria. 11 brevi TRIPLICE FURTO A SAN FELICE I carabinieri di San Felice indagano su tre furti avvenuti in paese nella notte del 2 luglio ad opera di 3- 4 persone che, utilizzando un tombino in ghisa, hanno infranto le vetrate di tre negozi (una palestra, un negozio per animali e una sanitaria) asportando il denaro contenuto nel registratore di cassa (in totale alcune centinaia di euro). Le indagini si concentrano particolarmente sul colore verde chiaro delle scarpette da ginnastica usate da un componente della banda, su cui i carabinieri sono pronti ad accogliere segnalazioni da eventuali testimoni. Il particolare è stato rilevato dalle telecamere di videosorveglianza. SORPRESO ALLA GUIDA CON SPINELLO I carabinieri di San Prospero lo hanno sorpreso mentre, all’una di notte, guidava la propria auto fumando uno spinello. E’ stato così denunciato un 25enne di Mirandola. Il giovane, che si è rifiutato di sottoporsi a controlli medici, è stato anche segnalato alla Prefettura quale assuntore di stupefacenti. Altri due ragazzi sono stati fermati nei giorni scorsi dai carabinieri di San Felice mentre erano in auto a Camposanto e assumevano stupefacenti. rinvenuti circa 10 grammi di marijuana. CENA SOLIDALE PER L'HOSPICE Giovedì 4 settembre si svolgerà presso l’hotel “La Cantina” di Medolla, alle 20,30, la cena della solidarietà a favore dell’hospice per malati di tumore e non solo (anche dementi) dell’Area Nord. Ospite d’onore dell’iniziativa sarà Giuseppe Palmieri de “La Francescana”. Organizzano il Circolo Medico “Merighi” di Mirandola e Amo nove Comuni Area Nord. 12 · n. 14 - luglio 2014 D'Alpaos: «Le tane di animali selvatici all'origine del collasso» area nord «Tassi e volpi colpevoli del disastro» Conclusi i lavori della Commissione che fa luce sulle cause del cedimento dell'argine alluvione «Fuoriusciti dai 36 ai 38 milioni di metri cubi d'acqua» Conclusi i lavori della Commissione scientifica istituita dalla Regione per analizzare e valutare le cause del cedimento dell’argine destro del fiume Secchia, avvenuto il 19 gennaio in località San Matteo, frazione del comune di Modena. Il presidente della Commissione Luigi D’Alpaos, affiancato da tutti i colleghi che ne fanno parte, ha illustrato ai consiglieri regionali in Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità i risultati del lungo lavoro svolto in questi mesi e basato su prove geotecniche in campo e di laboratorio, concludendo che «appare del tutto verosimile che l’argine abbia collassato per effetto dell’interazione tra la piena e un articolato sistema di tane di animali selvatici, presente nel corpo arginale, che ne ha ridotto la resistenza. La nostra risposta - ha affermato - può essere considerata apparentemente semplice, ma si basa su una verità scientifica che ha comportato l’applicazione di analisi e metodi complessi». In relazione al problema delle tane, il professore ha precisato che «la presenza di questi animali è un fenomeno emergente, in quanto non si tratta di nutrie ma di tassi, volpi e istrici, insediati in questo territorio soltanto da qualche anno a questa parte». Per interventi urgenti di messa in sicurezza idraulica dei bacini dei fiumi Secchia, Panaro e Naviglio, l’Assessore Paola Gazzolo ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 23 milioni di euro resi disponibili dalla quinta ordinanza firmata dal Commissario delegato. Ad essi si aggiungono 6 milioni destinati al ripristino delle opere pubbliche e di interesse pubblico previsti dalla quarta ordinanza. alluvione Gazzolo: «Ora bisogna puntare sulla manutenzione degli argini» «L’intensa attività di studio e indagine scientifica compiuta in questi mesi dalla Commissione, che ringrazio vivamente assieme ai Rettori delle Università, è stata fondamentale per fare chiarezza e dare risposta alla comunità su ciò che è successo - ha commentato l’Assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - Abbiamo lavorato per superare l’emergenza e per ottenere dal Governo 210 milioni di risorse necessarie a indennizzare i cittadini e le imprese e a mettere in sicurezza il territorio. Adesso è necessario rafforzare le azioni già messe in campo assieme agli altri enti coinvolti con un triplice obiettivo: attuare una manutenzione costante degli argini, potenziare il monitoraggio e la vigilanza idraulica e, anche alla luce del prezioso contributo che ci ha offerto la Commissione, intensificare l’attività di controllo e contenimento degli animali. Lo staff tecnico istituito dal Commissario dopo l’alluvione è già al lavoro su questo». Il professor D’Alpaos (foto) ha ricostruito e spiegato le cause del collasso arginale, dettagliatamente illustrato anche nella relazione tecnicoscientifica stilata dalla Commissione, mettendo in luce come “le piogge cumulate dal 15 gennaio al 4 febbraio non siano state di particolare intensità, ma persistenti nel tempo; tali, quindi, da poter ipotizzare un volume d’acqua fuoriuscito tra i 36 e i 38 milioni di metri cubi e un colmo dell’onda di piena superiore ai 400 metri cubi al secondo”. Il fenomeno può essere spiegato secondo due schemi di innesco, che possono aver agito singolarmente o in combinazione fra loro, comportando un ribassamento della sommità dell’argine con conseguente sormonto da parte della corrente fluviale. In seguito all’attivazione del sormonto, la breccia si è evoluta rapidamente, nell’arco di poche ore, approfondendosi e allargandosi per effetto dell’erosione prodotta dalla corrente fluviale in uscita, caratterizzata da un’elevata velocità. Un primo tipo d’innesco è analogo a quello osservato sull’argine destro del fiume Panaro nel pomeriggio dello stesso 19 gennaio 2014. Il fenomeno si sviluppa inizialmente attraverso un processo di progressiva erosione interna, favorito dal sistema di tane presenti nel corpo arginale, eventualmente indebolito dalla precipitazione diretta al suolo. Una volta che è stato asportato un sufficiente quantitativo di materiale, la parte dell’argine sovrastante le cavità crolla, provocando un notevole ribassamento della sommità arginale. Un secondo tipo d’innesco può essere ricondotto alla progressiva instabilità geomeccanica del corpo arginale, localmente indebolito dalla presenza delle cavità e favorito dalle condizioni di parziale saturazione indotte dalla piena e dalle precipitazioni dirette al suolo. La riduzione di resistenza a taglio dei terreni, indotta dalla loro saturazione anche locale, può causare una significativa diminuzione del grado di sicurezza della struttura arginale nei confronti della stabilità. Secondo la Commissione, entrambi gli schemi dimostrano - pur nei limiti delle incertezze insite nelle variabili idro-meteorologiche di controllo, nella parametrizzazione dei modelli, nelle descrizioni matematiche dei complessi fenomeni naturali considerati - una soddisfacente consistenza tra i risultati ottenuti e le osservazioni disponibili. Tra le possibili cause prese in esame per capire la dinamica del cedimento arginale, sono state invece escluse quelle classiche note in letteratura: erosione per sormonto, erosione al piede e filtrazione al di sotto del corpo arginale con conseguente sifonamento. L’erosione per sormonto dell’argine è stata esclusa poiché i livelli idrici massimi raggiunti sono stati molto inferiori (almeno di 1,25 metri) alla sommità arginale. L’erosione al piede dell’argine per effetto di un eccesso di tensione prodotta dalla corrente rispetto a quella massima sopportabile non è stata ritenuta plausibile perché le fotografie scattate nelle prime ore dopo l’apertura della breccia testimoniano la presenza della vegetazione arbustiva, che ha resistito anche all’aumentata azione erosiva della corrente in uscita dalla breccia. Inoltre, le testimonianze oculari hanno evidenziato che il fenomeno di formazione della breccia arginale è partito dall’alto, sviluppandosi gradualmente verso il basso. Infine, per la stessa ragione è stata esclusa la possibilità che l’argine sia collassato a causa dell’erosione lungo cavità prodotte dallo sradicamento della vegetazione in alveo da parte della corrente: le fotografie aeree evidenziano che gli alberi cresciuti nell’alveo fluviale erano ancora presenti nelle prime fasi dopo l’apertura della breccia. brevi L'ECONOMIA CON ZAMAGNI Mercoledì 17 settembre, alle ore 21, presso il Centro di Comunità di Medolla in via San Matteo, si terrà una conferenza-dibattito dal titolo: “Economia, etica, salute e solidarietà, nell'area del cratere del sisma 2012”. Relatore sarà il professor Stefano Zamagni del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna. Organizza il Circolo Medico “Merighi”di Mirandola. BANDO ALLOGGI A SAN POSSIDONIO E’ entrato in vigore presso il Comune di San Possidonio, seguendo il Protocollo della Regione Emilia Romagna, il bando che prevede il reperimento di alloggi direttamente da parte del Comune e che dà pertanto garanzie ai locatori dal rischio di morosità. Nello specifico, ai proprietari di alloggi a uso abitativo nel Comune di San Possidonio, non utilizzati, viene richiesto di concedere tali appartamenti in locazione temporanea a nuclei familiari la cui abitazione risulti ancora non agibile. Maggiori informazioni: Servizio Tecnico del Comune 0535/417934 (Lorenzo); e mail: info@ comune.sanpossidonio.mo.it. IL QUINTO GIUGNO PIù CALDO Il mese di giugno con 24.3°C è stato per Modena il quinto più caldo dal 1830. Le temperature del semestre, invece, secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena fanno presagire un anno da record. Scarse nel mese le piogge, anche se per le precipitazioni dei mesi precedenti non si temono deficit idrici. DON SILVANO, 50 ANNI DI SACERDOZIO Don Silvano Rettighieri, parroco di Santa Giustina e Tramuschio, ha festeggiato lo scorso 29 giugno i 50 anni di sacerdozio. La festa, a cui hanno partecipato anche i suoi parrocchiani, si è svolta presso il santuario della Madonna della Comuna di Ostiglia (Mantova). A don Silvano i ringraziamenti del Sindaco di Mirandola Maino Benatti, a nome dell’Amministrazione comunale, per l’impegno profuso per la comunità. SCAMBI CON L'ESTERO ALL'UNIVERSITà Sono in incremento di oltre il 74% le domande degli studenti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per la partecipazione a programmi di studio all’estero. n. 14 - luglio 2014 · area nord Ogni attività potrà offrire il collegamento Wi-Fi ai clienti Connessione gratuita nei negozi 13 ausl Un concorso anti Aids Iniziativa di Lapam-Licom nei centri storici di Mirandola e Finale Emilia area nord «Contro ratti, colombi e bisce serve la collaborazione di tutti» Un momento della conferenza stampa di presentazione del servizio Lapam Confartigianato e Licom, in partnership con Wiman e Spe ha dato vita a un’iniziativa per offrire una connessione Wi-Fi gratuita ai clienti degli esercizi commerciali dei centri storici della provincia. Il progetto prevede due fasi: in questa prima fase dell'iniziativa, l’iniziativa vedrà la messa a disposizione gratuita per gli esercizi commerciali del centro storico di Mirandola e Finale Emilia (area cratere) di 100 sistemi di accesso Wi-Fi: ogni attività potrà così offrire la connessione Wi-Fi gratuita ai clienti, all’interno o all’esterno dei locali. A Mirandola ne verranno posizionati 60 in via Pico e in piazza Costituente, mentre a Finale Emilia 40 in piazza Garibaldi e piazza Verdi. «E’ un’altra iniziativa attraverso cui Lapam e Licom hanno voluto ancora una volta supportare i territori colpiti dal sisma 2012 - sottolinea Rita Cavalieri, presidente Licom -. E’ un progetto che va nella direzione di rivitalizzare i centri storici della provincia offrendo la possibilità ai clienti di usufruire di una rete Wi-Fi gratuita». «Si tratta di un accordo emblematico di come sta cambiando la comunicazione - afferma Stefano Lodi di Spe Web – ed è un iniziativa che potrebbe aprire le porte ad altre soluzioni atte ad incentivare il commercio». Soddisfatto del progetto si dice il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti che sottolinea come: «Le connessioni possono aprire a una serie di progetti da costruire nei prossimi mesi per dare sostegno alle attività del centro. Non dobbiamo ricostruire solo le mura ma anche un tessuto di opportunità per il centro, rendendolo appetibile per chi vuole investire». La seconda fase consisterà nella possibilità/opportunità di proporre agli operatori dei centri storici di tutti i Comuni della provincia di Modena e Reggio Emilia l'installazione di un router al costo di 79 euro iva inclusa dando priorità ai centri in cui le zone Wi- Fi ancora non ci sono. Ogni attività potrà così offrire la connessione Wi-Fi gratuita ai clienti, all’interno o all’esterno dei locali. Gli utenti del servizio potranno navigare con un unico account presso tutte le attività aderenti all’iniziativa, e gli esercenti dovranno solo avere una connessione Adsl e impegnarsi a mantenere il servizio attivo. Presso gli esercizi commerciali che faranno richiesta di uno dei kit Wi-Fi sarà installato un piccolo apparato “gateway” wireless da connettere a una qualsiasi linea Adsl preesistente. L’apparato garantirà la copertura di un’ampia area sia all’interno che all’esterno. Le aree sommate tra loro daranno vita a una rete di location sparse per la città presso le quali gli utenti potranno collegarsi con un unico account. Tramite lo stesso verrà garantita la fornitura del servizio agli utenti, che potranno connettersi a Internet con qualsiasi dispositivo (computer, smartphone, iPhone, iPad eccetera) dotato di interfaccia Wi-Fi. Ogni utente potrà ottenere un account gratuito di accesso a Internet semplicemente inserendo sulla pagina di benvenuto del servizio il proprio numero di cellulare, sul quale le credenziali personali di accesso saranno recapitate via sms entro pochi secondi. Qualsiasi evento catastrofico, oltre ai danni immediati di ordine materiale e psicofisico, contribuisce a rendere il territorio molto fragile. Fragilità che determina la proliferazione di popolazioni animali che trovano protezione e cibo negli stabili crollati, in quelli abbandonati e nello stato di degrado generale presente in alcune aree dei centri abitati. Parliamo di animali quali: ratti, colombi, bisce, insetti ematofagi e non che possono creare danni e disagi, con rilevante calo della qualità della vita dei cittadini. Per questi motivi l’Unione Comuni Modenesi Area Nord in accordo con il Servizio Veterinario dell’Ausl di Modena e con la Gico Systems, azienda che segue la disinfestazione sul territorio, già dalle prime fasi dell’emergenza sisma, ha predisposto piani di controllo numerico delle varie popolazioni di infestanti nei Comuni della Bassa. I piani attuati (derattizzazioni, piano colombi, piano zanzare eccetra) ovviamente vengono portati avanti nelle aree pubbliche e di proprietà dei Comuni come scuole, strade municipi, piazze giardini pubblici eccetera. Però ancora rimane tanto da fare negli edifici, nelle aree cortilive o giardini. In particolare, i nostri centri storici, successivamente all’inagibilità di un notevole numero di edifici privati e pubblici, sono stati abbandonati e trascurati in buona parte con conseguente degrado e peggioramento di certe zone. Questi abbandoni degli edifici hanno lasciato varie aree caratterizzate da cumuli di detriti, rifiuti e mancata gestione dei cortili o giardini privati, condizioni che hanno, come tutti possono verificare, favorito un progressivo incremento di animali parassiti (topi, colombi, insetti, bisce), che ben si adattano ai luoghi degradati trovando il cibo necessario per alimentarsi e per procedere alla proliferazione delle loro specie. Per rendere quindi maggiormente vivibili i nostri centri storici si deve intervenire tutti, collaborando insieme ad ampio raggio. E’ necessario che i proprietari degli stabili inagibili attuino semplici norme di buona tenuta delle aree private come: favorire la pulizia e la cura degli spazi di proprietà; non abbandonare rifiuti e cibo per nessun motivo (è proibito per legge); provvedere allo sfalcio e alla pulizia con la maggior attenzione possibile delle aree private; collocare se necessario degli erogatori di esca – rodenticida (in commercio se ne trovano di varie tipologie e a bassi costi) nelle aree di proprietà avendo cura di controllarli periodicamente; rispettare le trappole collocate dalla ditta incaricata dall’Unione dei Comuni poiché solamente se non alterate potranno svolgere al meglio il compito prefisso. I Comuni in più hanno avviato una serie di sopraluoghi e di verifiche di determinate situazioni critiche e mal gestite, che porteranno a dei solleciti e in certi casi a delle imposizioni (ordinanze contingibili ed urgenti), affinché i privati cittadini proprietari di edifici/aree in stato di degrado, si occupino della buona tenuta dei loro edifici e dei giardini o cortili relativi. In questo modo tra l’azione dei Comuni, dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord e la collaborazione dei privati cittadini nelle loro aree di proprietà, si potrà rendere l’ambiente inospitale a questi animali che non trovando più cibo per se stessi e per le loro nidiate, saranno costretti a spostarsi dai nostri centri, cercando aree più appetibili e favorendo sia il rientro di tutti quei cittadini che hanno la “vera residenza” nei centri storici dei nostri Comuni sia, la maggiore vivibilità delle nostre piazze. La pulizia e l’igiene sono alla base del benessere di una comunità! Lavoriamoci tutti! Non aspettiamo, ma interveniamo per il bene di tutti. Il Servizio Politiche Ambientali dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord Il Servizio Veterinario Ausl All’interno del bando di concorso di idee per la realizzazione di materiale per sensibilizzare la cittadinanza sulla prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, promosso dal tavolo inter-istituzionale Hiv dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, è aperta una sezione ad hoc ricondotta al progetto di comunità “Giovani e salute”. Tale progetto è incentrato sulla promozione di sani stili di vita e interessa i giovani residenti e domiciliati nel territorio comunale di Mirandola: costoro sono anche i destinatari della sezione mirandolese del premio “Non importa come ma fallo sicuro!”, che mira a raccogliere progetti e idee per informare e sensibilizzare sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Per il regolamento e le modalità di partecipazione fa fede il bando stesso del premio, anche per quanto riguarda la tempistica: la scadenza per la consegna delle idee candidate è fissata per il 15 ottobre 2014. Tutti i residenti o domiciliati a Mirandola di età compresa tra i 15 e 30 anni che partecipano al premio accedono ad una graduatoria ad hoc, stilata sulla base del regolamento sopra citato. In caso di partecipazioni di gruppo, almeno un componente, il rappresentante, deve essere residente o domiciliato a Mirandola. Tale graduatoria ad hoc assegna i seguenti premi: premio sezione mirandolese, area poster buono regalo (Amazon o Feltrinelli) dal valore di 200 euro; premio sezione mirandolese, area video: buono regalo (Amazon o Feltrinelli) dal valore di 200 euro; premio giuria sezione mirandolese: buono regalo (Amazon o Feltrinelli) dal valore di 100 euro. I premi dell’area poster e dell’area video sono assegnati direttamente dalla giuria del premio “Non importa come ma fallo sicuro!”. Il premio giuria della sezione mirandolese è invece assegnato a insindacabile giudizio di una commissione locale che comprende rappresentanti del Comune di Mirandola, dell’Azienda Usl e di altri soggetti coinvolti nel progetto di comunità “Giovani e salute”. Per saperne di più visitare la pagina Facebook “Non importa come ma fallo sicuro”. 14 · n. 14 - luglio 2014 ambiente Prima classificata la scuola dell'infanzia "Rodari" di Finale Emilia La Pica ha premiato i migliori alunni L'Associazione del giardino botanico ha consegnato gli attestati di fine anno Domenica 25 maggio in occasione della seconda Festa sul Prato, il presidente del giardino botanico “La Pica”, Giorgio Cavazza ha consegnato gli attestati di partecipazione e i premi alle insegnanti e ai numerosi bambini delle scuole dell’infanzia che hanno partecipato al concorso “Dal seme... al frutto”- prima parte “Il seme” . Prima classificata è risultata la scuola dell’infanzia “G. Rodari”di Finale Emilia, con le sezioni 3°B e 3°C, seconda è stata la scuola dell’infanzia di viale Gramsci di Mirandola, con la sezione 2° A, terza classificata la scuola dell’infanzia “M. Montessori”di San Felice con la sezione 3°. Ringraziamo le insegnanti che si sono adoperate per far eseguire ai bambini elaborati creativi e ben articolati. Per l’anno scolastico prossimo, ci auguriamo che aderiscano anche le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Si è poi concluso, al Giardino Botanico, il progetto: “Da una scatola di terra: sopra, sotto,…”, realizzato in collaborazione con il Centro di educazione ambientale “La Raganella” e destinato alle terze sezioni della scuola dell’infanzia dei Comuni dell’Area Nord. L’iniziativa ha coinvolto anche una sezione proveniente da fuori regione. Sono state 17 le sezioni che hanno partecipato al progetto articolato in tre incontri: due vissuti in sezione, il terzo, conclusivo, con la visita guidata al Giardino e la realizzazione del laboratorio inerente l’argomento scelto in precedenza. Quello che più ha meravigliato e gratificato è stato il passaparola. Questo ha comportato, giorno dopo giorno, la visita tra le aiuole, le serre, il bosco di 601 bambini e 64 tra insegnanti e personale delle varie scuole. Tanti sono stati i volontari che in vari modi hanno collaborato per rendere possibile l’attuazione di quello che sembrava un sogno e invece si è rivelata una bellissima realtà. Diciamo grazie a tutti e in particolare a Silvia Lugnani che da giardiniere in prova è diventata seminatrice di idee. Arrivederci a settembre Iana Luppi [email protected] indagine conclusa «Il Cavone è sicuro» «Non vi è alcuna ragione fisica per sospettare che le variazioni di pressione agli ipocentri derivanti dalle attività di produzione o iniezione del Campo di Cavone abbiano innescato la sequenza del maggio 2012». Ad escludere una correlazione tra trivellazioni nel sito della Bassa e terremoto è lo studio della commissione di monitoraggio composta da sei docenti accademici statunitensi, che ha concluso il suo lavoro. L’indagine ha permesso di analizzare approfonditamente e di caratterizzare in maniera molto dettagliata l’assetto tettono-stratigrafico del sottosuolo, le caratteristiche sismotettoniche e geodinamiche dell’area e di comprendere la dinamica dei fluidi e l’andamento degli stress all’interno del giacimento ed anche in un’area più ampia. Lo studio ha permesso di completare le raccomandazioni della commissione Ichese, che aveva lasciato diverse questioni aperte. Ricordiamo che le attività di monitoraggio e ricerca del cosiddetto “Laboratorio Cavone” erano partite lo scorso 18 aprile, dopo la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Emilia-Romagna e la Società Padana Energia Spa, con il patrocinio di Assomineraria. Le prove in campo nel pozzo Cavone 14 si erano svolte dal 13 maggio al 16 giugno ed avevano evidenziato l’assenza di interferenze derivanti dall’attività di reiniezione e avevano accertato che l’attuale pressione del giacimento coincide con la pressione originaria misurata alla scoperta del campo (fine anni Settanta). Da segnalare che già dall’inizio degli anni Ottanta è in funzione una rete locale di monitoraggio microsismico, che, implementata coi dati forniti da Ingv, ha offerto informazioni utili alla nuova commissione. Tutti gli aggiornamenti sono pubblicati anche sul sito www. labcavone.it. n. 14 - luglio 2014 · Il "pansoun" (Gambusia affinis) mangia le larve degli insetti area nord 15 la lettera «Chiamiamolo medical district» Egregio Direttore, da 15 anni lavoro nel settore medicale non mirandolese e da buon mirandolese mi sono sempre chiesto da dove nasca il termine ‘’biomedicale’’. Se parlo con un non mirandolese o con un anglosassone non conoscono la parola biomedicale. Non è nemmeno riportata su Google (se non riferita ad articoli nostrani) e non esiste in campo industriale. Esiste la biomedicina, l’ingegneria biomedica ma chi fabbrica dispositivi medici ha un’industria medicale. Non vorrei che, volendo farci conoscere all’estero sempre più, anche col nuovo sito, venisse indicizzato male sui motori di ricerca. Meglio quindi usare medical district, medical industry, medical device come ovunque si fa. Lettrera Firmata guerra alle zanzare con il pesce L'Unione Comuni Modenesi Area Nord scende in campo con un inedito alleato Il piccolo pesce che divora le larve di zanzara Ebbene sì, abbiamo dichiarato “guerra” alle zanzare per l’estate 2014. Perché? Perché lo scorso anno abbiamo avuto dei problemi quali casi umani di West Nile Disease; perché il “problema zanzare” si accentua sempre di più; perché dobbiamo impegnarci tutti per una miglior qualità della vita nella Bassa modenese; perché dopo il terremoto, il territorio è molto più fragile e recettivo alla presenza di animali infestanti. Sappiamo dalla partenza che dovremo mettere in campo diversi tipi di intervento, si parla in gergo tecnico di “piano integrato”, già sapendo che non vinceremo tutte le battaglie. Dobbiamo però essere motivati e determinati. In particolare vogliamo parlare di Gambusie (Gambusia affinis,“pansoun” in dialetto). Questo piccolo pesce, introdotto in Italia nel 1922, è un forte predatore di larva di zanzare, quindi un “alleato” da considerare. Tenendo conto che sono presenti sul territorio diversi allevatori di pesce sia ornamentale che per il consumo alimentare umano, quando si svuotano le vasche per catturare il pesce allevato, le gambusie presenti vanno incontro a morte certa per mancanza di acqua. Con il supporto del Consorzio della Bonifica Burana, che ha creduto nell’importanza dell’azione, abbiamo ambiente Individuate le cause dei cattivi odori a Finale “Durante il periodo estivo, nel Comune di Finale Emilia, si concentrano molte operazioni di utilizzazione agronomica di fertilizzanti organici (effluenti zootecnici, digestati da impianti a biogas, compost, ecc) e fanghi. Le norme che ne regolano la distribuzione in campo servono a contenere le emissioni in atmosfera, ma non permettono di eliminare completamente la problematica che è amplificata o ridotta dalle condizioni meteorologiche locali”. Sono queste le conclusioni che i tecnici di Arpa Valentino Biagioni, Francesca Cerniglia e il dirigente responsabile del Distretto Area Nord-Carpi Annalisa Zanini riportano nella relazione trasmessa ieri all'amministrazione comunale di Finale Emilia, dopo il sopralluogo svolto su richiesta dell'Assessore Lisa Poletti lo scorso 9 luglio, in seguito alle indica- zioni della cittadinanza che segnalava odori molesti negli abitati di Finale e Massa. Nel documento, i funzionari dell'agenzia ricordano inoltre agli amministratori finalesi “che sulla base delle comunicazioni all’uso dei fanghi in agricoltura, inviate per conoscenza ad Arpa dai soggetti utilizzatori, dalla metà di luglio saranno effettuate diverse operazioni di distribuzione dei fanghi che potrebbero riproporre problemi di odori molesti”. Per cui nei prossimi giorni si potrà tornare a far sentire l'olezzo che ha infastidito finalesi e massesi nelle scorse settimane. a relazione di Arpa racconta nel dettaglio lo svolgersi del sopralluogo eseguito in diverse aree del territorio comunale, individuate esaminando quali potessero essere le zone di potenziale origine dei cattivi odori, sulla base delle informazioni raccolte con verifiche d'ufficio e studiando la direzione pensato di catturare questi pesci e liberarli in laghetti o aree allagate chiuse a ridosso dei centri urbani, in accordo con la Regione Emilia Romagna. I costi di queste operazioni sono stati sostenuti attraverso apposito contributo dallo stesso Consorzio. In questo modo si avranno diversi vantaggi: la mancata perdita di ittiofauna presente sul territorio; un contributo alla biodiversità; nuovi alleati alla lotta alla zanzara; un incremento numerico di dette popolazioni per riproduzione in natura. Alleati che hanno già cominciato la loro azione nei confronti delle larve di zanzara. Anche i cittadini devono essere nostri alleati conducendo una “battaglia” personale nei confronti della zanzara. Collaborare vuol dire cercare di evitare tutti i depositi di acqua. Se possedete piccoli stagni, fontane eccetera, potete condurre quella che viene definita “lotta biologica” liberando gambusie e pesci rossi. Nel territorio ci sono varie aziende che vendono pesci vivi idonei allo scopo. Gli “alleati” sono fondamentali nella conduzione della guerra alla zanzara. Il Servizio Veterinario Ausl-Mirandola del vento nei giorni incriminati. In via Albero, a Massa Finalese, presso l'azienda agricola Canedo, si è potuto di accertare che, come da regolare segnalazione agli enti autorizzativi, era in corso di svolgimento la distribuzione su una superficie di 73 ettari di 1.500 tonnellate di ammendante compostato misto, cioè di compost. Un quantitativo così significativo che finché si sono svolte le operazioni di distribuzione (e nonostante si provvedesse all'interramento contestualmente allo spandimento) ha continuato a rilasciare odori molesti. Nella zona a nord-est di Finale, in via Serraglio, era invece in corso la distribuzione di digestato chiarificato prodotto dall'impianto a biogas della società agricola allevamenti Cascone di Bondeno, regolarmente in possesso di autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia di Ferrara per l'insediamento suino intensivo e l'impianto a biogas, oltre che dotata del piano per l'utilizzazione agronomica (Pua) del digestato prodotto. “Per quanto accertato – si legge nella relazione Arpa – si ritiene che la distribuzione del digestato possa aver contribuito almeno in parte all'emissione degli odori molesti. La ditta Cascone è stata invitata a procedere all'interramento del digestato nei tempi dovuti. Sulla correttezza della tecnica di distribuzione adottata rispetto a quelle previste dall'Aia in vigore si richiede un cortese pronunciamento della Provincia di Ferrara”. I tecnici di Arpa hanno invece ritenuto di escludere dalla diffusione dei cattivi odori la distribuzione di effluenti in un campo di mais e in un pereto nella zona agricola a nord-est di Finale, in via Campodoso, perché eseguita alcune settimane prima della rilevazione delle emissioni maleodoranti nel territorio finalese. san martino I soliti imbecilli in azione anche al Barchessone Vecchio Nei giorni scorsi i soliti ignoti hanno appiccato il fuoco ai bagni del Barchessone di San Martino Spino, provocando seri danni: fumo nero sui muri, sulla porta, tubi e armadi sciolti... A che pro? Ci chiediamo quanti grammi di cervello ha nella testa chi compie un gesto di questo genere. In una terra dove si fatica per far tornare bello quello che le calamità hanno distrutto, e si lavora con coraggio per ritrovare una normale serenità, accadono queste cose per noi inspiegabili. Per San Martino Spino, così colpito dalle difficoltà (terremoto, tromba d'aria), il Barchessone rappresenta un’oasi di pace, un punto di ritrovo per tanti, un luogo dove fare musica, incontri, mangiare all’ombra degli alberi, giocare, osservare il volo degli uccelli e ascoltarne i canti. Mentre il Barchessone Vecchio, la Basilica delle valli, attende di essere risistemato e risanato dalle ferite del terremoto, il bar a fianco è il suo custode, la sentinella che gli fa compagnia. I gestori del bar si sono trovati nella situazione di non poter lavorare, a causa dell’inagibilità dei bagni. Ulteriore aggravante a questo insano gesto è il fatto che questo territorio è una Zps, ovvero una zona protezione speciale d’Europa, ed è soggetta a vincoli e regolamenti. Un gesto irresponsabile, compiuto con leggerezza, senza pensare alle conseguenze, una “bravata”, che si riversa sulla vita di quelli che la subiscono. I carabinieri indagano. Consiglieremmo una punizione esemplare: la pulizia della struttura danneggiata e di tutta l’area intorno. Il Centro di Educazione Ambientale “La Raganella” modena La crisi apre le gabbie: trovato un serpente del grano Un serpente del grano, lungo oltre un metro, è stato catturato nei giorni scorsi dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena in un cantiere edile in via Torre a Modena. I volontari erano stati chiamati dai vigili del fuoco a seguito di una segnalazione dei muratori del cantiere stesso che erano riusciti a confinare l’animale in un recipiente. Assolutamente innocuo, il serpente del grano è un rettile coloratissimo, formidabile cacciatore di topi; l’esemplare molto probabilmente «era scappato a qualche appassionato – sostengono i responsabili del Centro – oppure più semplicemente liberato, a causa anche dei costi di mantenimento abbastanza elevati. Con la crisi abbiamo notato che le liberazioni di animali di fauna esotica sono aumentate anche se per legge assolutamente vietate». Il Centro opera sulla base di una convezione con la Provincia di Modena per il recupero e il salvataggio della fauna selvatica in difficoltà. Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118. 16 · n. 14 - luglio 2014 calcio I giornali locali gli hanno attribuito un ottimo 7 in pagella Rizzoli promosso ma non da tutti cavezzo Elisa Palumbo è Miss Modena La brillante prova del mirandolese nella finale mondiale ha diviso la stampa la lettera «Grande umanità e disponibilità: per noi medici è un 10 e lode» Rizzoli intervistato a Medolla L'arbitraggio di Nicola Rizzoli in occasione di Argentina-Germania? Impeccabile. Anzi, no. I pareri sulla prestazione del fischietto di Mirandola sono stati discordanti. Bocciato dagli argentini, promosso dai tedeschi e rimandato da una parte della stampa italiana. Dalle parti di Buenos Aires il direttore di gara italiano ha messo tutti d'accordo, ma in negativo. Non certo tenero l’affondo del giornale sportivo “Olè” che paragona Rizzoli all'arbitro messicano della finale di Italia ‘90, Edgardo Codesal, colpevole di avere negato all'Argentina la possibilità di salire sul trono del mondo, concedendo alla Germania un rigore che non c'era. Così come colpevole sarebbe adesso il nostro miglior arbitro, reo di non avere concesso un rigore per il contatto avvenuto tra Neuer e Higuain nel corso della ripresa. In realtà le immagini televisive smentiscono la tesi argentina dato che, nell'occasione, Neuer anticipa nettamente Higuain, arrivando per primo sul pallone. Difficile, in queste condizioni, concedere un penalty. In Italia il mirandolese Rizzoli ha diviso la stampa sportiva. Se infatti “La Gazzetta dello Sport” lo ha promosso con un bel sette e mezzo, il “Corriere dello Sport” lo rimanda con un perentorio 5, frutto però più di un'errata gestione dei cartellini (vedi mancato rosso a Howedes e Aguero) che per il presunto rigore. Promossi invece, e a pieni voti, gli assistenti Stefani e Faverani. Più tenera (e allineata) la stampa locale. Per la “Gazzetta di Modena” Rizzoli ha giocato «al livello delle stelle mondiali», con «nessun tentennamento e pochissimi errori»: voto 7. Per il “Carlino” «nessun errore grave ma qualche sbavatura» per il nostro “orgoglio” mondiale. Secondo il giornale Rizzoli sbaglia qualcosa nell’uso dei cartellini, ma azzecca tutto nelle scelte che contano. Il voto resta 7. Caro Direttore, voglio ringraziare personalmente Nicola Rizzoli, arbitro internazionale che ha arbitrato la finalissima dei Mondiali di calcio 2014 Argentina-Germania. Non posso dimenticare l'umanità e la disponibilità di Nicola Rizzoli quando, in pieno sisma 2012, lo chiamai e gli proposi il triangolare di calcio fra amministratori locali dei Comuni colpiti dal sisma, medici e personale del 118 della provincia di Modena e Nazionale Italiana Arbitri. Senza batter ciglio accettò e il 27 luglio 2012 si tenne a Medolla, unico campo di calcio agibile, il triangolare, organizzato dal Circolo Medico mirandolese in collaborazione con Comune di Medolla, Ac Medolla e Uisp,con la partecipazione di oltre 20 arbitri di serie A e serie B guidati dal Presidente nazionale Marcello Nicchi che espresse apprezzamento per l'iniziativa. La Nazionale Italiana Arbitri, guidata dal mirandolese Nicola Rizzoli, vinse 7 a 1 il triangolare contro il personale del 118. Fu un momento di partecipazione molto sentito dalla popolazione così duramente colpita dal terremoto. La somma raccolta durante quella straordinaria e unica serata è stata donata all'Associazione Malati Oncologici, Amo nove Comuni Area Nord, per il progetto trasfusioni a domicilio. Nunzio Borelli, Circolo Medico “M. Merighi” «Il coronamento di un sogno»: questo è stato il commento alla “Gazzetta di Modena” di Elisa Palumbo, la giovane di Cavezzo che nei giorni scorsi ha conquistato la fascia di Miss Modena. La giovane ha vinto il titolo proprio nel suo Comune, in una serata che si è svolta a Villa Gardino. Alta 1.75, Elisa ha i capelli castani, gli occhi marroni, lavora in un bar e ama il basket: ha giocato nel Cavezzo. È nata sotto il segno dei Gemelli. Quello andato in scena a Villa Giardino è stato un grande spettacolo, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale. n. 14 - luglio 2014 · Sfamate e dissetate 750 persone tra coristi, orchestrali e staff eccellenze Natali, una garanzia anche a Redipuglia L'azienda alimentare mirandolese scelta per il catering dell'evento con Muti Il super catering dei Natali a Redipuglia Domenica 6 luglio al Sacrario di Redipuglia, è stata la giornata dedicata al ricordo dei caduti della prima guerra mondiale a Redipuglia (Gorizia) e un’azienda mirandolese è stata protagonista all’appuntamento. “Natali Alimentari” ha svolto in modo impeccabile il servizio di catering dell’intera giornata, che è culminata nell’applaudito concerto commemorativo diretto dal Maestro Riccardo Muti. L’organizzazione ha scelto l’azienda mirandolese per la ristorazione di tutte le persone coinvolte, dal maestro Muti ai cantanti solisti, dagli orchestra- 17 modo impeccabile, ricevendo ringraziamenti personali dal responsabile del Ravenna Festival nonché dai protagonisti dell’evento. L’organizzazione del Ravenna Festival ha conosciuto la professionalità e la qualità dei prodotti dell’azienda "Natali Alimentari" quando nel luglio del 2013 ha organizzato il concerto a sostegno delle popolazioni colpite dai sisma dell’Emilia. Anche in quell'occasione la ditta "Natali Alimentari" era stata incaricata di provvedere al servizio di catering. L’azienda, che ha la nuova sede produttiva in via Maestri del lavoro 22 a Mirandola, dove si è dovuta trasferire essendo anch'essa stata vittima, come tante, dei danni del terremoto, dimostra che dalle mille difficoltà del terremoto ma anche della lunga e difficile crisi economica che attanaglia tutto il Paese ci si può risollevare alla grande. Come spiegano i titolari, «Caparbiamente, da più di tre generazioni vogliamo continuare a fare ciò che abbiamo sempre dimostrato essere la nostra vocazione: proseguire la tradizione e le ricette della nostra cucina ovvero tortellini, lasagne, cannelloni, e tanto altro, in modo artigianale senza cedere alla tentazione di facili guadagni a discapito della qualità». Antonio Natali titolare, con la moglie ed i figli, ha ricevuto anche i ringraziamenti personali del maestro Muti per l’eccellenza portata, nonostante le difficoltà date dall'allestimento nel luogo piuttosto isolato e dalla maggiore affluenza rispetto alle previsioni. L’azienda Natali entra così a pieno titolo nella lista nazionale e internazionale delle aziende d’eccellenza nella produzione e somministrazione di prodotti alimentari. Un’eccellenza tutta mirandolese. la lettera comitato genitori Gentile Direttore, se mi è concesso lo spazio vorrei commentare da un osservatorio a conoscenza dei fatti, mi riferisco all’articolo apparso sull’Indicatore Mirandolese del 13 luglio 2014 (intervento del capogruppo Platis). Perché val la pena vivere? Sicuramente per tanti motivi molto importanti, ma anche perché ogni tanto si scopre che l’uomo è capace di metamorfosi impensabili. A parte le inesattezze “tecniche” dell’articolo (esempio dal Cavone si estrae petrolio e non gas; a San Possidonio non risulta, almeno dai dati ministeriali nessuna attività di stoccaggio gas, ma anche qua solo di estrazione), che denotano la scarsa conoscenza, ora come in passato, delle tematiche trattate. Noto con piacere che Antonio Platis capogruppo di Forza Italia a Mirandola si è convertito alle posizioni che il Senatore Carlo Giovanardi e la sottoscritta, hanno sostenuto in totale isolamento in questi anni di dibattito su estrazioni di gaspetrolio e terremoto. Qual'era e quale è la nostra posizione, esplicitata quando la Regione si oppose allo prescrizione della Commissione di Valutazione Impatto Ambientale di spendere 20 milioni di euro, a carico dell'Indipendent, per effettuare studi e ricerche approfondite su eventuali rapporti fra stoccaggio sotterraneo, estrazioni e terremoti? è quella che oggi il Sindaco di Mirandola e i Sindaci Pd della Bassa sostengono con forza e cioè che la scienza non ha ancora trovato legami e che le sperimentazioni al Cavone (dove si estrae petrolio) devono andare avanti. Aggiungo un piccolo particolare: mentre nel 2008 comitati e Sindaci criminalizzarono Giovanardi e il professor Boschi, che chiedevano studi, approfondimenti e adeguamenti dei fabbricati alla sismicità della zona, richiesta dal Governo nazionale sin dal 2003, la Regione esentava i territori della Bassa dalla necessità di adeguare nuovi e vecchi fabbricati a rischio sismico, un’opera di prevenzione che avrebbe probabilmente evitato la perdita di vite umane, particolarmente nei fabbricati industriali che crollarono il 29 maggio 2012. Rimane molto da approfondire sulle vere responsabilità dei mancati adeguamenti e sul perché mentre c'era chi urlava contro pericoli immaginari nel frattempo non si è fatto nulla per evitare i pericoli reali. Lia Gabrielli Nuovo Centro Destra Il Comitato Genitori di San Martino Spino si è costituito nei post-terremoto e post tornado per far fronte alle tante necessità legate ai nostri piccoli e alla comunità intera, in coesione con le altre associazioni e con l'Amministrazione comunale. Quest'anno, finalmente ultimati sistemazioni, adeguamenti e ristrutturazioni, abbiamo potuto iniziare un bel progetto che coinvolge le nostre scuole. Il progetto prende il via col Centro estivo dei più grandi (presso la scuola elementare e media di via Zanzur) e dei piccoli (nella scuola dell’infanzia Collodi). Il bilancio di questi due mesi è carico di sorrisi, soddisfazione e orgoglio, vede oltre 25 laboratori a tema svolti nei due centri; più di 600 mini- panini alla nutella; sei educatori bravissimi e motivati; 10 aiutanti volontari fra i 15 e i 18 anni gentili, fantasiosi, tenaci e disponibilissimi a dare alla loro estate un valore aggiunto immenso mettendosi al servizio dei piccoli. Ma ci sono stati anche tre cacce al tesoro nella natura, presso i nostri amati Barchessoni, nelle valli e oltre 60 bimbi iscritti durante l’estate! Una gioia che si legge negli occhi dei piccoli e che ci porta a sperare nel prossimo anno di fare ancora di più. Il grazie di cuore per tutto questo e per la qualità che abbiamo potuto dare al progetto ludico -educativo, va alla fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, alla Parrocchia, e al Comitato Sagra. Un grazie anche a tutti coloro che ci hanno dato tanto, offrendo la loro presenza, fra cui Les Arts, Alessia Goldoni per gli stage di hip hop, la docente Elisa Garusi per Giocodanza; la scuola di Jujitsu Csr di Finale Emilia. Grazie poi all'Azienda Agricola Patria (Pilastri - Fe-) che ha donato i gustosissimi meloni per le merende! Grazie infine alla disponibilità e alla costante collaborazione di Direzione didattica di Mirandola, Polisportiva San Martinese e Parrocchia, che ci hanno messo a disposizione i locali, e ai tanti genitori che come sempre ci aiutano e ci sostengono. Buone Vacanze quindi e un gioioso arrivederci a settembre! Le nostre educatrici le ritroverete nel doposcuola che partirà dal 1 ottobre 2014 presso la scuola elementare e media e dell'infanzia di San Martino Spino. Silvia Vecchi Presidente Comitato Genitori San Martino Spino «La conversione La prima volta di Platis» di San Martino li ai coristi, dai tecnici agli addetti alla sicurezza, dalle forze dell'ordine alla Protezione civile. Più di 750 persone solidarietà sono state sfamate e dissetate. Una vera impresa, che l’azienda "Natali Alimentari" ha portato a termine in medolla è di Maccaferri il Nocino d'oro Al debutto tanti assaggiatori Ecco i bimbi Saharawi Si è conclusa con grande partecipazione la 16esima gara del “Nocino d’oro”, che si è svolta a Medolla. Sul gradino più alto sono saliti Giovanni Maccaferri di Massa Finalese (per i concorrenti residenti nei Comuni dell’Area Nord) e Maura Salsi (per le altre provenienze). Grande il contributo portato alla manifestazione dai maestri assaggiatori dell’Ordine del Nocino modenese (con sede a Spilamberto, nella Torre medievale), coadiuvati da 12 nuovi assaggiatori dell’Area Nord. Dietro a Maccaferri (che ha ottenuto 263 punti) si sono classificate, nell’ordine, Cinzia Mazzoli di Mortizzuolo (257) e Paolina Veronesi di Massa Finalese (254). Alle spalle di Salsi (269 punti) sono arrivati invece Odino Catellani (268) e Maria Bertilla Pilastro (265). L’iniziativa aveva anche una finalità benefica, a favore del progetto globale malattie del bambino. L’obiettivo era infatti l’acquisto di un ecografo da collocare al Pronto Soccorso pediatrico del Policlinico di Modena. È ancora I bambini saharawi saranno ospiti anche quest’anno presso il Comune di Medolla dal 3 al 9 agosto e alloggeranno alla scuola elementare “Iqbal Masih”. I Comuni modenesi coinvolti nel progetto di accoglienza promosso dall'Associazione “Kabara Lagdaf” sono Formigine, Campogalliano, Montese, Carpi, Medolla, Nonantola e Castelfranco. Lo scopo dell'accoglienza è prima di tutto sanitario, in quanto i bambini, durante il soggiorno estivo, ricevono controlli medici attraverso un protocollo di visite concordato con l'Assessorato alla Sanità dell'Emilia Romagna. Il secondo scopo è quello di permettere ai bambini di fare una vacanza in Italia per stare a contatto con la natura e con ambienti diversi da quello del deserto da cui provengono, motivo per cui, durante la settimana di accoglienza a Medolla, saranno coinvolti in numerose attività, fra cui: giornate in piscina, visita alla ludoteca di Nonantola, al maneggio “Ruffo Horses” di San Biagio, all'Oasi di San Matteo di Medolla, alla fattoria didattica (Azienda Agricola Casumaro Maurizio) a Solara di Bomporto. Inoltre, anche quest'anno, durante il soggiorno a Medolla, si potrà contare sul sostegno della comunità e delle associazioni di volontariato medollesi che hanno dato disponibilità nell'offerta di pasti e altri contributi. Terzo e ultimo scopo dell'accoglienza è quello di far conoscere la realtà del popolo Saharawi, invaso dal Marocco dal 1975 e costretto a fuggire nei campi profughi a sud dell'Algeria (Tindouf) da cui provengono i bambini, la zona più inospitale del deserto, dove c'è poca acqua e ci sono temperature elevatissime. possibile contribuire a questa iniziativa che aiuta i bambini versando un contributo al conto corrente 00039000 del Banco San Geminiano sede di Medolla (intestato all’Associazione Nocino d’oro) con il seguente Iban: IT84I0503466840000000039000 . Nelle foto, il gruppo dei nuovi assaggiatori dell’Area Nord e la sommelier Laura Zini. 18 · n. 14 - luglio 2014 mirandola Nazzarena Bernardi: «Non dimentichiamo chi sta peggio di noi» Un anno con le donne in centro L'Associazione mirandolese ha festeggiato i primi 12 mesi di attività mirandola Il presidente Belluzzi chiude un'intensa annata Lions L’Associazione “Donne in Centro” ha compiuto un anno di attività e ha organizzato una festa lo scorso sabato 19 luglio con la musica del gruppo “Alberto,Vincenzo, Claudio e gli amici di ieri” e un’apericena presso La Degusteria in piazza Costituente a Mirandola. «Avendo realizzato tanti eventi durante l’anno abbiamo avvertito l’esigenza di organizzare una festa – spiega Nazzarena Bernardi (al centro, nella foto) presidente dell’Associazione – è stata una piacevole serata con la presenza di tanti amici e amiche che si sono ritrovati a tavola a chiacchierare, ridere e a gustare le prelibetazze della Degusteria. Molto bravo è stato il gruppo musicale che ha coinvolto parecchie persone della piazza, che si sono intrattenute con noi». La presidente ha poi voluto ringraziare tutti i partecipanti e anche se era un momento di festa, ha voluto ricordare la devastante guerra in Medio Oriente, leggendo una poesia di Gianni Rodari e facendo osservare un minuto di silenzio. «Non potevamo ignorare il dramma che si sta consumando in quel paese e che porta alla morte di tanti bambini e tante persone – ha concluso Bernardi – un ringraziamento particolare va anche a Rossella della Degusteria per il suo prezioso impegno durante la serata, a Iris della Profumeria Serena che ci ha donato un segna posto per le signore; a Emilia e Cinzia Estetica, Modhair, Tipografia Malagoli che ci hanno dato un contributo per la realizzazione della brochure. Grazie infine anche al Sindaco Maino Benatti e alla Giunta sempre presenti alle nostre iniziative». Il Presidente del Lions Club Mirandola Walter Belluzzi (nella foto) ha potuto con soddisfazione affermare che il motto (“Trovarsi insieme è un inizio, restare insieme un progresso, lavorare insieme un successo”), da lui scelto per caratterizzare la sua annata, si è pienamente realizzato. Alla serata di chiusura della sua presidenza, tenutasi presso Villa Fondo Tagliata, davanti ad un folto gruppo di soci ed ospiti, tra i quali anche il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, e allietata dalle note jazzistiche del complesso Zeta, ha tracciato il bilancio del cammino, largamente positivo, compiuto dal Club nei trascorsi 12 mesi, attraverso i service e i vari incontri in cui sono stati dibattuti interessanti temi di attualità. Fra i service più significativi, va sottolineato il cospicuo sostegno economico offerto al progetto provinciale “Leggere e scrivere insieme”, teso a formare insegnanti in grado di comunicare con gli alunni più difficili e di recuperarli allo studio, mediante nuove tecniche in cui non sono più i ragazzi ad adeguarsi ad una didattica rigida, ma al contrario è questa che diventa flessibile e trova la chiave giusta per interessarli alla scuola. Un secondo importante service è stato realizzato in collaborazione col Rotary Club ed è consistito nel finanziamento dello scavo di un pozzo nella missione dell’India in cui sono presenti i Servi del Boccone del Povero che, da dopo il terremoto, reggono la parrocchia di San Martino Carano. A questi si aggiungono gli aiuti economici offerti alla scuola materna di Bastiglia, danneggiata dall’alluvione dell’inverno scorso, alla scuola di musica di Mirandola, all’Associazione Ant e ad alcune altre benemerite istituzioni presenti nel nostro territorio. Il Club ha inoltre ottenuto dall’Amministrazione comunale di poter intitolare al proprio fondatore, l’americano Melvin Jones, la rotonda posta sulla Strada Statale12 all’ingresso sud della città. Chi arriva da Modena, viene accolto dal cartello con la dedica. Infine, nella scorsa primavera, sono state inaugurate le lavagne elettroniche Lim donate all’Istituto “G. Galilei” di Mirandola dal Distretto Lions 108Tb che raggruppa i club dell’Emilia. Fra gli incontri più importanti, avvenuti con specialisti di chiara fama, vanno ricordati quelli sul rischio sismico e prevenzione, materia diventata particolarmente importante dopo il terremoto del 2012, sulle cellule staminali, argomento venuto alla ribalta dopo i fatti (e misfatti) del metodo Stamina, sulla storia dell’aceto balsamico, specialità modenese che rappresenterà, assieme alla Ferrari, le eccellenze della regione Emilia Romagna all’Expo di Milano del 2015, sulla leadership (militare) vista dai ranghi, in un esercito italiano fatto di professionisti, dove il valore dell’esempio dei capi assume fondamentale importanza motivazionale, e su alcuni aspetti particolari del mondo delle imprese (fare impresa con la radio, con l’esempio di Radio Pico) e dell’innovazione (nuova professione: ricercatore di tendenze). Inoltre, ogni incontro del Club è stato dedicato ad un tema gastronomico particolare: il maiale, la polenta, i piatti tipici emiliani, il pesce, gli asparagi, il menù vegetariano eccetera. Nel corso dell’annata, l’attenzione del Club è sempre stata rivolta, come il Presidente aveva preannunciato all’atto della sua investitura, verso i giovani, le istituzioni e i club di servizio vicini, con i quali si è raggiunto un alto livello di collaborazione. Nel passare la mano al nuovo presidente Paolo Bergamini, Belluzzi ha ancora una volta spronato tutti a guardare al futuro fiduciosi, perché continuando nell’impegno finora dimostrato, ci risolleveremo dalle difficoltà che ci hanno colpito e, alla fine, «ce la faremo» . Ivo Panzani Addetto stampa LC Mirandola n. 14 - luglio 2014 · persone 19 Giuliano Vicenzi se n'è andato all'improvviso lo scorso 6 luglio «Continuerai a dirigerci da lassù» Tanti messaggi di cordoglio per la morte del Maestro del Coro "Città di Mirandola" il ricordo foto Studio Gi «Ti siamo venuti a cercare e hai accettato la sfida» foto Studio Gi «Nella mentalità del Settecento, il viaggio è considerato un evento centrale dell’ esperienza intellettuale e umana. Chi intende e può permettersi di viaggiare, lo fa per un periodo di formazione professionale, per cercare nuove opportunità di lavoro . Vi sono anche persone costrette a viaggiare per sfuggire a persecuzioni politiche o scandali privati, chi lo fa per spirito d’ avventura e desiderio di conoscenza. Tutto questo “ traffico di cavalli e carrozze” crea e fa scaturire un vasto movimento di dimensione continentale, il trasferimento in Europa dei valori dello spirito, delle arti, delle opere d’arte, attraverso gli artefici delle stesse, in campo musicale assistiamo all’ esportazione su vasta scala di compositori, librettisti, scenografi, coreografi, costumisti, cantanti, strumentisti, ballerini. Il fulcro di questo interessante movimento è l’ Italia, considerata in Europa, fin dal Rinascimento, culla delle arti e mitica patria del canto, dunque obiettivo e meta desiderata di tutti gli uomini di cultura di tutto il continente, ma anche a sua volta luogo di partenza di moti talenti nostrani». Sono queste le “dieci righe” con cui il Maestro Giuliano Vicenzi apre il capitolo primo del volume "Gli Strinasacchi illustri musicisti ostigliesi". «A mio avviso potrebbe essere un’ introduzione autobiografica, fatta eccezione per il periodo storico che non gli appartiene, certamente l’ esperienza intellettuale, umana, la formazione professionale, lo spirito d’ avventura e il desiderio di conoscenza, rispecchiano a pieno il suo stile di vita»: queste le parole del Presidente dell’ Associazione Corale Coro Città di Mirandola Barbara Bonfatti nel riferirsi al Direttore del Coro improvvisamente scomparso la mattina del 6 luglio. «Raccontava a noi coristi, lasciando trasparire la sua grande soddisfazione – prosegue Bonfatti – per i concerti tenuti sia come pianista accompagnatore che come Direttore della Corale Ostigliese in Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Repubb Ceca, Russia, e dell’ ambizioso progetto americano con Indiana University di Bloomington a cui aveva dato corso, e a cui stava ancora lavorando in questi mesi, testimonianza dell’ operatività professionale di Giuliano Vicenzi anche al fuori dal territorio nazionale» . Dal 1993 Vicenzi era direttore del Coro Città di Mirandola. Il suo impegno, l’ entusiasmo, la sua capacità di visione, la dedizione, l’ascolto attento e la capacità di trasmettere agli altri hanno permesso alla Corale di migliorare progressivamente la qualità delle proprie esecuzioni divenendo in questi anni una realtà apprezzata. «Accanto alla pratica della musica – ricorda il professor Giacomo Gibertoni – vi era un’ intensa attività di ricerca storico- musicologica. Nell' anno 2005 collaborammo alla pubblicazione del volume “ Gli Strinasacchi", scoprendo che questa famiglia di musicisti ebbe un ramo mirandolese i cui membri della metà dell 800 furono alla testa delle istituzioni musicali della nostra città». Organizzò convegni (ricordiamo quello a Mirandola in occasione del 250° della nascita di Mozart) mentre la sua attività di ricerca fu sicuramente favorita dalla presenza della biblioteca Greggiati di Ostiglia ove è custodito un consistente patrimonio documentale di manoscritti, partiture autografe, che don Giuseppe Greggiati nel Settecento iniziò ad accumulare e che successivamente furono donati al Comune di Ostiglia con l’obbligo di conservare il suo Archivio Musicale, “che potrà essere utilissimo a quei giovani del paese che si applicassero allo studio della musica”, così dispose il reverendo nel suo lascito. Vicenzi certamente ne fu fruitore. «Quante cose succedono in tredici anni – ricorda ancora Barbara Bonfatti – quante le persone incontrate quanti, i legami creati nella costruzione di un progetto, la tua fermezza ci ha sempre guidato attraverso il tempo, consolidando il rapporto d' amicizia. Ci hai lasciati improvvisamente, chiedendoci un “ pianissimo” nel manifestare il nostro dolore e noi obbedienti, anche questa volta abbiamo seguito il “tuo gesto”. Concludo con l’immagine di uno dei tanti eventi, che abbiamo organizzato e a cui abbiamo partecipato: il gruppo strumentale che accorda gli strumenti, i coristi che chiacchierano ridono e scherzano; il folto pubblico si siede, conversa, si sistema si scambia i saluti, sfoglia i programmi di sala. Ad un certo punto avviene qualcosa di rituale, di magico: un solo uomo fa il suo ingresso, attraverso il palcoscenico e sale sul podio; applausi e tutto intorno si zittisce. Costui alza una sottile bacchetta e il silenzio si fa assoluto. Dal caos ecco nascere l’ordine e la disciplina. Grazie Giuliano ci mancherai». foto Studio Gi Giuliano Vicenzi dirigeva i cori “Voci in festa” di Mantova, “G. Verdi” di Ostiglia e la Corale e il Coro di voci bianche “Città di Mirandola”; un "esercito" di cantanti, anzi una grande famiglia che all'improvviso si è trovata orfana di un grande padre. Per tutti era una guida ma per molti era anche un amico, che se n'è andato troppo presto. Alla nostra redazione sono pervenuti alcuni messaggi, che volentieri pubblichiamo. «Non eravamo nati nello stesso paese, non ci eravamo imbattuti in te per caso. – scrive Francesca Silvestri – Ti siamo venuti a cercare in un posto non lontano ma comunque altro da noi. E tu ti sei fatto trovare, hai accettato la sfida. Ricordo benissimo il primo incontro all' oratorio nel settembre 1993 e alcuni di quelli che decisero di partecipare e di far nascere un coro a Mirandola non lo hanno lasciato più, e anche nel salutarti l'ultima volta hanno cantato il Va' Pensiero con la voce rotta dall' emozione, ma con la voglia di dare il meglio, come tu ci hai insegnato. Ci sono stati momenti alti e fasi più buie, ci sono state le defezioni ma anche tanti nuovi amici che si sono uniti a noi. Tante vicende si sono susseguite nel nostro gruppo, ma un punto fermo c'era. Quello eri tu. Adesso sarà più difficile, sarà strano, ma è una nuova sfida che anche noi dobbiamo accettare come facesti tu 21 anni fa. Per te, per noi, per la musica che ci ha tenuti insieme negli anni. Grazie Giuliano per quello che hai dato a noi mirandolesi che con te abbiamo scoperto com'è bello essere un coro». «Caro Maestro, – dice Federica Zerbini – è difficile riassumere in poche parole anni di canto, concerti, prove, rimproveri, risate, emozioni. Cantare in un coro non è facile: creare una armonia con persone diverse richiede infatti la capacità di fondersi nell’amalgama di voci e di aggrapparsi l’uno all’altra, dimenticando in quell’istante tutti i pensieri personali e le difficoltà quotidiane. Per questo ci dicevi sempre di non ascoltare solo la nostra voce, ma anche, e soprattutto, le altre per divenire una sola entità, un unico organismo. E quando ciò avveniva, allora era magia pura. Perché tante voci, tante menti divenivano un canto solo, una persona sola. Caro Maestro, non dimenticherò mai le sensazioni che si sprigionavano da questa magia: il nodo allo stomaco alle prime note dell’opera, quando tutto è possibile, la pelle d’oca, quando ci si rende conto che tutto fila liscio e lo spettacolo prende vita, il sospiro di sollievo e orgoglio, quando la bacchetta si ferma e il pubblico inizia ad applaudire. Credo che queste emozioni siano rare, preziose e non scontate. Pertanto grazie Maestro, dal profondo del cuore, per averci regalato questi attimi eterni, perfetti e irripetibili». «Il Maestro Giuliano – aggiunge Michele De Zaiacomo – è stato una delle persone che insieme ai miei genitori e ai miei nonni mi ha cresciuto, sia dal punto di vista musicale, sia dal punto di vista dell’educazione. Mi ricordo ancora che avevo iniziato a cantare nel coro di voci bianche a circa 8 anni, e mi divertivo un sacco, soprattutto grazie a lui, che aveva sempre la battuta pronta. Mi ricordo anche che non mi piaceva dire ai miei amici che cantavo perché un po’ mi vergognavo, ma quando sono passato nel coro degli adulti all’età di 16 anni la musica mi è iniziata a piacere ancora di più, tanto che essere nel coro Città di Mirandola mi rendeva orgoglioso e successivamente ho iniziato a dire ai miei amici di quanto erano belli e maestosi i nostri concerti. La notizia della morte del Maestro è stata talmente improvvisa che stentavo a crederci, perché era la persona più attiva ed energica che io conosca, e credo che nessuno se la sarebbe mai aspettata. Son certo che nessuno si scorderà mai di lui, perché era sempre una spanna sopra a tutti noi, e io avevo solo da imparare,e sono altrettanto certo che non avremo mai più un Maestro come lui perché come lui non c’è nessuno». «Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere il Prof. Giuliano Vicenzi. – spiega Anna Bellodi – Era il direttore del nostro coro, ma in una triste mattina di luglio un malore improvviso ha interrotto la sua corsa. Ci sono giorni che non vorresti mai veder arrivare ed eventi che non vorresti mai accadessero. La scomparsa senza preavviso di un grande Maestro, un protagonista del mondo del canto, ma soprattutto un nostro amico, ci ha lasciato sgomenti, increduli. Ci ha lasciato il vuoto della sua presenza fisica con la tristezza che lo accompagna, ma ci ha lasciato la gioia delle tante cose che ci ha donato, che contribuiranno a riempire il futuro che ci sarà concesso, suggestioni e ricordi, frutto della sua instancabile creatività, che rimarranno impressi nella nostra memoria per sempre. Il tempo trascorso è stato un lungo concerto, un intreccio di voci che ha contribuito a formare e ha diretto negli anni. Per tutto questo lo ringraziamo». Per l'ex presidente del Coro Città di Mirandola, Ivo Paradisi, «è stato un incontro occasionale il nostro, da adulti, ma è durato venti anni e poteva durare ancora. Vi era affinità, sintonia e comunanza di obiettivi. Grazie di tutto... è stato molto bello, interessante e vitale percorrere con te una parte di questi venti anni. Ciao». «Sabato 5 luglio nel primo pomeriggio al cellulare mi è giunta la notizia. – racconta l'ex Assessore comunale Lara Cavicchioli – L’infarto ha colpito Vicenzi, il maestro che ha fatto crescere insieme alla nostra corale, la cultura musicale e del bel canto a Mirandola. L’avevo visto la sera di Pentecoste nel memorabile concerto in piazza Duomo; nell’occasione ho avuto il piacere di consegnargli a nome dell’Amministrazione comunale un riconoscimento per l’artista che ha dato tanto alla città, con la sua professionalità e la sua grande preparazione. Nel consegnargli il premio, motivandolo, ho apprezzato il suo sorriso un po’ schivo alle lodi ma soprattutto la sua fiera stretta di mano, una mano forte, risoluta, sincera. Di poche parole, Vicenzi, dal portamento elegante ed austero, dalla gestualità essenziale, dalla riservatezza come stile. Ma dal podio al pubblico, attraverso la musica, trasmetteva il calore della passione. Era un grande. Così la cittadinanza l’ha sempre percepito ed apprezzato. Così è nel cuore di tutti...». Hanno voluto inviare condoglianze anche il baritono Milo Buson, con Chiara Polato e il Coro “San Martino” di Monselice, e la Segreteria artistica del Ravenna Festival, con Federica Bozzo, Angelo Nicastro ed Emilio Vita. Tutti i volumi selezionati sono disponibili alla "Garin" biblioteca Coi libri alla ricerca della libertà Si è conclusa la decima edizione di Xanadu, progetto di lettura per adolescenti GLI ORARI Dal 7 luglio al 30 agosto la biblioteca temporanea “Garin” di via 29 Maggio a Mirandola osserverà l’orario estivo. Mattino: da lunedì a sabato dalle 8,30 alle 13. Pomeriggio: lunedì e giovedì dalle 14,30 alle 18,30. La biblioteca resterà chiusa dall’11 al 20 agosto compresi. Si ricorda infine a chi avesse ancora libri in prestito dal periodo del sisma di restituirli al più presto presso la sede della biblioteca temporanea. Telefono: 0535/29778-783; [email protected]. Xanadu è un progetto di promozione alla lettura per adolescenti organizzato dall’Associazione Culturale Hamelin di Bologna in collaborazione con le biblioteche dell’Unione dei Comuni di Mirandola, Camposanto, Medolla, San Felice, San Prospero (si vedano precedenti Indicatori). Attraverso un’ apposita cerimonia di premiazione tenuta di recente in un cinema di Bologna, alla presenza di numerose classi partecipanti provenienti da tutta Italia e di alcuni degli autori selezionati, Hamelin ha reso pubbliche le classifiche Xanadu, decima edizione, che aveva come titolo e filone conduttore “Sulle orme del vento. Alla ricerca della libertà”. Ecco pertanto l’elenco dei primi cinque per ogni ordine di classe fra libri, fumetti e film maggiormente gettonati dai ragazzi partecipanti: Terza media 1) D.Ellis, “Il coraggio della libellula”, Rizzoli; 2) J.C.Mourlevat, “La battaglia d’inverno”, Rizzoli; 3) V. Brosgol, “Anya e il suo fantasma”, Bao; 4) F.Darabont, “Le ali della mirandola libertà”’, Usa 1994, 5) M. Morpurgo, “Verso casa”, Piemme. Prima superiore 1) D.Levithan, “Ogni giorno”, Rizzoli; 2) S. King, “L’uomo in fuga”, Sperling; 3) D. Grossman, “Qualcuno con cui correre”, Mondadori; 4)P. Dowswell, “L’ultima alba di guerra”, Feltrinelli; 5) Y.Sagnet, “Ama il tuo sogno”, Fandango. Seconda superiore 1) J.Green, “Cercando Alaska”, Rizzoli; 2) K. Stockett, “The help”, Mondadori; 3) D.Levithan, “Ogni giorno”, Rizzoli; 4) S.E.Hinton, “I ragazzi della 56° strada”, Castelvecchi; 5) D. Grossman, “Qualcuno con cui correre”, Mondadori. Tutti i volumi sono a disposizione per il prestito nelle biblioteche comunali aderenti. La biblioteca di Mirandola, nello specifico, ha costituito nella sede temporanea di via 29 Maggio un’apposita sezione “Giovani adulti”, nella quale, contrassegnati dalla sigla “Gio” si trovano, insieme a molti altri, i libri vincitori e tutti quelli proposti alle classi all’interno dell’iniziativa Xanadu. Si coglie l’occasione per ringraziare i donatori che, tramite la Provincia di Modena, hanno finanziato le nostre biblioteche in conseguenza del terremoto, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Grazie a loro sono stati acquistati i libri distribuiti ai ragazzi e organizzati i laboratori di approfondimento sui medesimi. mirandola Dopo due anni d'assenza riparte il Microfono d'oro Studenti del "Galilei" posano nei negozi del centro "Al Borgo" Dopo due anni di assenza a causa degli eventi sismici del maggio 2012, i prossimi 25 e 26 luglio l’evento musicale “Microfono d’oro” tornerà a Mirandola, in piazza Costituente e solo in caso di maltempo la manifestazione si sposterà nella vicina Galleria. Come nelle scorse edizioni, ragazzi tra i 6 e i 25 anni, suddivisi in tre categorie e provenienti da tutta Italia e da altri paesi europei, si sfideranno in una avvincente gara canora per aggiudicarsi il premio “Il Resto del Carlino”. Tra le tante novità, questa edizione si tingerà anche di un po’ di arancione, cioè del caratteristico colore della divisa indossata dai volontari della Croce Blu di Mirandola, che per celebrare il proprio 25esimo anniversario ha deciso di riconoscere alla manifestazione anche il proprio patrocinio a fianco di quello dei quotidiani “Il Resto del Carlino” e “Qn”, oltre che di partecipare all’evento con uno stand gastronomico per la distribuzione di gnocco fritto con salume. Un anniversario che rappresenta un’ulteriore tappa di un percorso caratterizzato dalla solidarietà a servizio dei bisogni socio-sanitari dei cittadini. Croce Blu di Mirandola è un’associazione che esiste solo grazie a persone che hanno scelto di dedicare sé stesse e parte del proprio Lo scorso 4 giugno le ragazze dell’istituto d’istruzione superiore Galilei di Mirandola, indirizzo moda, supportate dal fotografo e media educator Ermanno Ferrarini, dal counsellor Fabio Preti e coordinate dalla docente Elisabetta Biancani, hanno posato per un set fotografico per tutti i negozi del centro commerciale “Al Borgo” di Mirandola. Gli scopi dell’iniziativa erano molteplici. Il più importante è stato sicuramente quello formativo. Le ragazze del “moda” hanno potuto approfondire e consolidare le competenze apprese durante l’anno scolastico grazie al progetto “Uso della fotografia nella moda”, progettato e realizzato da Formazione & CoachCounselling, cui hanno collaborato sia Ermanno Ferrarini sia Fabio Preti. E’ infatti molto importante formare gli studenti dando loro competenze da poter usare al termine del percorso scolastico, rinforzandone talenti e risorse. Ecco perché il progetto “Uso della fotografia nella moda”, sia pur nella sua brevità, ha permesso alle ragazze d’imparare a usare la macchina fotografica, per poi scattare fotografie, nelle quali mettere in evidenza i propri modelli di abito o accessori. Con le fotografie realizzate tempo per portare un aiuto concreto a cittadini, anziani ed ammalati che si trovano in difficoltà e per ricevere, talvolta, come unico compenso semplice, ma appagante, non certo denaro bensì un sorriso o un «grazie che ci siete!». Un servizio divenuto via via sempre più insostituibile, messo a disposizione anche dell’Azienda Usl per gli interventi di emergenza-urgenza (118), trasporto di dializzati e trasferimenti interospedalieri di pazienti, oltre che delle case protette e dei servizi sociali territoriali. E non dimentichiamo il ruolo dell’Associazione nelle attività di Protezione civile, che hanno visto i volontari in prima linea e ininterrottamente per l’intera durata dell’emergenza, in occasione dei terremoti del maggio 2012, della tromba d’aria che nel 2013 ha colpito la frazione di San Martino Spino e della esondazione del fiume Secchia nello scorso gennaio 2014. Per questi impegni Croce Blu non riceve alcun finanziamento, corrispettivo o altra sovvenzione dallo Stato o da altri enti pubblici; per questa ragione l’Associazione è costretta a chiedere agli utenti un contributo a titolo di compartecipazione alle spese, contributo che rappresenta l’unico sostentamento economico e, quindi, indispensabile per l’esistenza stessa dell’Associazione. Croce Blu ha bisogno di aiuto: l’Associazione cerca nuovi volontari disposti a “dare senza chiedere”. Ma ha anche bisogno di sostegni economici: per acquistare un’ambulanza occorrono non meno di 70-80 mila euro! Ecco perché, per quanto modesta, sarà comunque importantissima la raccolta fondi che Croce Blu di Mirandola potrà realizzare tramite l’allestimento dello stand gastronomico in occasione della manifestazione “Microfono d’oro”. Un invito quindi a intervenire numerosi, con tanta voglia di gnocco fritto e a non scordare il motto dell’Associazione: “Aiutateci ad aiutarvi!” . è stato poi promosso un concorso fotografico all’interno dell’istituto per il quale hanno votato tutti gli studenti. Altro obiettivo raggiunto è stato quello di riuscire ad avvicinare i commercianti agli studenti: è stato bellissimo vedere quanta collaborazione e quanto coinvolgimento ci siano stati durante gli scatti nei vari negozi, dove ognuno ha dato il meglio di sé. Altrettanto soddisfacente è stato assistere all’emozione ed al compiacimento degli insegnanti che osservavano i loro ragazzi all’opera. O ancora, sentire i complimenti che i negozianti hanno fatto sul comportamento e la professionalità degli studenti coinvolti. Da questo “Pomeriggio di shopping Al Borgo” nascerà un libretto che parlerà di commercio, di prodotti, di viaggi, di cibo, ma anche di voglia di fare, di mettersi in discussione per crescere. Alla manifestazione ha partecipato anche l’associazione “Donne in Centro” e sono state presentate le T- Shirt contro il femminicio realizzate dalla classe 2°U sezione Ipi moda nell’ambito dei nuovi percorsi IeFp. L’evento chiude un anno davvero straordinario per il Galilei che ha riscosso grandi successi in tutte le sue sezioni ottenendo risultati davvero molto brillanti. brevi STRADA FACENDO A CONCORDIA Ritorna il consueto appuntamento intitolato "Strada facendo", dedicato agli artisti di strada. Musica dal vivo, animazioni per i più piccoli, esibizioni di giocolieri e trampolieri, spettacoli itineranti, performance di arti mimiche e molto altro avranno luogo domenica 27 luglio a partire dalle ore 18 lungo le strade di Concordia. Ci saranno anche bancarelle dell'artigianato e dell'ingegno e negozi aperti con offerte commerciali. "Strada facendo" è reso possibile grazie al contributo del programma operativo della Regione del Fondo Europeo di sviluppo regionale. A QUARANTOLI è TEMPO DI SAGRA Si svolgerà il 2,3 e 4 agosto a Quarantoli, presso l’area della Polisportiva quarantolese, in via Pertini, la Sagra della Madonna della Neve. La manifestazione, organizzata dal nuovo Comitato Sagra di Quarantoli, sarà inaugurata sabato 2 agosto alle 19 con l’apertura dello stand gastronomico “La Gnoccheria” che proporrà tutte le sere della Sagra, gnocco fritto, tigelle, prosciutto e melone, patatine fritte e altro ancora. Alle 21, presso l’arena spettacoli 1, esibizione dei “Cantabacci” con la partecipazione straordinaria di Lisa Maggio. Nel frattempo in Polisportiva si svolgerà la tombolata e nell’arena spettacoli 2 sarà di scena il gruppo “Bajo Tango” di Mirandola. Domenica 3 agosto si comincia alle 9 con “Il primo trofeo delle frazioni” (gara di motocross su fettucciato solo per tesserati), mentre il bar della Sagra sarà aperto anche per le prime colazioni. Alle 12, presso la Polisportiva, ci sarà l’apertura dello stand gastronomico tradizionale che proporrà piatti tipici (tortelli di zucca, maccheroni al pettine, grigliata, straccetti con rucola e altro ancora). Alle 17 aperitivo al bar all’aperto e alle 19 apertura stand gastronomici, mentre alle 21 si balla con i “Polenta e Osei”. Lunedì 4 agosto si conclude la manifestazione. Alle 19 apertura degli stand gastronomici e alle 21, nell’arena spettacoli 1, concerto dei “Classe 3” (Ligabue tribute band), mentre nell’arena spettacoli 2 si svolgerà il grande show per grandi e piccini di “Capitan Bretella” con giocoleria, mega bolle, mangiafuoco e tante altre sorprese. Tutte le sere della Sagra ci saranno calcetto saponato, bar all’aperto, pesca pro asilo, mercatino dell’ingegno, area bimbi con gonfiabili. Gli organizzatori, infine, vogliono ringraziare gli sponsor che consentono di realizzare l’iniziativa e tutti coloro che vorranno passare tre serate in allegria alla Sagra della Madonna della Neve di Quarantoli. IL TEATRO DUSE AIUTA FINALE Teatro Duse Impresa Sociale ha consegnato lo scorso 10 luglio nella mani del Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli e dell'Assessore alla Cultura Massimiliano Righini una donazione di 1.607,65 euro, raccolti con il recital “Sulle mie corde” messo in scena al Teatro Duse di Bologna da Neri Marcorè e dalla sua orchestra il 30 ottobre 2012. n. 14 - luglio 2014 · Pubblichiamo, in collaborazione con “Al Barnardon”, la sesta puntata della storia semiseria del biomedicale mirandolese Romania e Bulgaria, gioie e dolori Prosegue la "saga" del nostro comparto economico scritta da Giorgio Goldoni Tersiev) si riversavano a casa sua per mangiare, berebere-bere e ballare fino a tardi (una specie di bunga-bunga ante litteram). Il suo matrimonio salvò molti dalla cirrosi e i costumi divennero per tutti più morigerati. Ebbi più tempo per girovagare per la città: gli italiani erano visti di buon occhio e non era difficile fare amicizia camminando lungo le strade del centro. Ovviamente le ragazze che ti inviIl prestigioso Hungarian Istitute of Cardiology di Budapest. A destra, l'Hotel Otani di Sofia tavano a chiacchierare in un italiano più che accettabile, Torniamo a quel primo viaggio: le e nelle ore dopo il lavoro amavano mentre centellinavi un caffè turco al visite a Bucarest e Sofia furono bre- bere vino locale, mangiare specialità bar del Grand Hotel, non erano così vissime, ma avevano già incapsulate mirandolesi e rilassarsi musicalmente disinteressate e avevano la ovvia funin loro la storia dei nostri successi e magari davanti ad un ospitale camino. zione di riportare utili informazioni al insuccessi futuri. La Romania doveva Il genero di Websinger divenne per un “Grande Fratello”, ma la cosa era così in breve richiudersi a riccio e restare il certo periodo agente della Bellco per evidente che potevi allegramente far fanalino di coda della medicina ospe- l’Austria. Il nostro grande amico, il dotfinta di non rendertene conto. daliera: dopo una prima fornitura al tor Sdravko Kiriakoff, era a capo del Il Grand Hotel rimase per alcuni nefrologo capo dell’ospedale Fundeni centro di Sofia e lui spostò l’ago della anni l’unico albergo vivibile nel centro di Bucarest, il dottor Barbu, il rapporto bilancia in nostro favore: c’erano andi Sofia, in alternativa al sovietico Hosi estinse, mentre in Bulgaria c’erano cora fondi statali per due centri sul Mar tel Balkan, sprovvisto di ogni confort. dei medici coraggiosi in un ambiente Nero, uno a Varna (qui l’equipe medica, Poi i giapponesi decisero di costruire più liberale che, ovviamente sempre capeggiata dal dottor Nenov, tifava per un Otani Hotel alle pendici del monte per i motivi sopra menzionati e con i noi) e uno a Burgas, e l’importatore, Vitosha, e anche questo contribuì a limiti di situazioni oggettive, diedero Elektroimpex mi convocò nei primi facilitare il viaggiatore straniero, in impulso a vari settori. giorni di dicembre del 1971 per firmare perenne lotta per una sistemazione Fu un viaggio avventuroso sul il contratto, succulento, di fornitura che alberghiera decorosa. L’hotel era imtreno notturno da Bucarest a Sofia: io comprendeva due impianti chiavi in menso e cupo, pare frequentato dalla e Gianni Bellini dormivamo a turno mano. Corsi all’aeroporto, per trovarmi mafia turca e forniva nei due ristoranti per non farci fregare le valigie; fra i bloccato da avverse condizioni meteo di stile occidentale lo stesso cibo stanpasseggeri c’era persino un pastore in quel di Swechat: l’aeroporto di Sofia dard di tutti gli hotel e ristoranti bulgari con una pecora sulle spalle: anche era chiuso per nebbia da quattro giorni. collettivizzati: spiedini di carne tiepidi, lui teneva ai propri bagagli. A Sofia Bene, in tarda serata volai da Viencon contorno di riso e patate fritte gelail motore di tutto era la Medicinska na a Belgrado, noleggiai un vecchio te, e qualche pomodoro troppo maturo. Akademia di Sofia: il nostro agente bidone e mi feci quattrocento chilomeI giapponesi, per ingentilire questa austriaco, Websinger, era anche pro- tri nella nebbia, in fila tra Tir turchi, e specie di funerea cattedrale, avevano duttore di apparecchiature per dialisi e pullman di emigranti. Arrivai a Sofia anche costruito una palazzina di leaveva avuto mani libere in Bulgaria e alle sei del mattino, stremato. Doccia e gno in puro stile del Sol Levante, nel nella Serbia meridionale per vendere colazione energetica, varcai la soglia di mezzo di un laghetto, in uno dei cortili ed installare due impianti, uno alla Elektroimpex al momento prestabilito: dell’hotel e qui avevano sistemato un sopra citata M.A. di Sofia, il secondo a il contratto era nostro. La Dasco fece ristorante giapponese, dove improbaNis in Serbia. Gli impianti erano delle ottimi affari anche grazie alla tenacia bili geishe bulgare (fisicamente sono brutte copie degli impianti Dasco, che del sottoscritto. Visitare il dottor Kiagli antipodi della donna giapponese, le Websinger scopiazzava quando veniva riakoff era una esperienza complessa, bulgare così alte e smilze, più saltatrici in visita a Mirandola. Websinger era cioè c’era il tempo del lavoro e dopo le e gazzelle olimpioniche che batuffoli un ex ufficiale pilota della Luftwaffe, sei di sera cominciava il divertimento, rotondi e sorridenti) ti accoglievacommendatore (Kommerzialrat) ed era perché lui quando iniziai a bazzicarlo no per un normalmente inesistente sempre accompagnato dal suo ex atten- era scapolo e tutti i medici (compreso pranzo giapponese, data la scarsità e dente, Herr Nisch. Quando venivano a il simpatico ed “angelico” Antonov), aleatorietà dei rifornimenti alimentari. Mirandola portavano una fisarmonica le infermiere e i tecnici (il mellifluo Un vero giapponese era il cuoco, che aveva frequenti crisi di disperazione. Negli anni successivi il passaggio di consegne Dasco-Bellco (di cui parlerò più avanti) avvenne senza colpo ferire: la nostra supremazia in quel paese durò per anni. Oltre all’indiscussa leadership di Kiriakoff, mi piace anche ricordare la amabilità e ospitalità del dottor Bakardjeff, responsabile del secondo centro dialisi cittadino, all’ospedale Pirogoff di Sofia, altro grande supporter dei nostri prodotti. Io mi recavo in Bulgaria in auto nei mesi più clementi, e in aereo negli orripilanti mesi invernali. è nei Balcani che ho iniziato a odiare la neve, così diversa dalla neve della pianura padana. Come accadeva ovunque oltrecortina, c’era un grande stridore tra le conoscenze personali, il livello amichevole dei rapporti umani con tutte le persone con cui entravo in contatto da un lato, e le condizioni generali, il livello di vita di quei paesi. In Bulgaria la polizia aveva il pugno duro, il paese era intimorito e mancava quasi totalmente di ogni confort e la Jugoslavia di allora in confronto poteva essere scambiata per la Svizzera. Quando andavo a Sofia in auto, rientrare e rifugiarmi in Jugoslavia al ritorno mi dava grande sollievo. Gianni Bellini tenne ancora i contatti con la Jugoslavia per qualche mese e fece anche un primo viaggio esplorativo in Polonia, Cecoslovacchia e Unione Sovietica (sempre sfruttando la rete Sandoz) e io alternai la mia prima attività, in Europa Occidentale, con un paio di viaggi in Ungheria dove cominciai a conoscere gente e a promuovere prima la cardiochirurgia e poi la dialisi, fra la “finta incredulità” dei chirurghi nostri clienti potenziali che non faticavano a immaginare questo connubio commerciale tra est e ovest. Ricordo un colloquio memorabile con il decano dei cardiochirurghi ungheresi, il professor Petri di Szeged, il quale continuava a scuotere il capo, mormorando «a hundreddollar oxygenator, impossible...» e poi aggiunse «ma se dovremo rifornirci di questi dispositivi, lo faremo importando prima di tutto prodotti dai paesi dell’Europa Orientale!». Quel giorno ero accompagnato dal suo assistente, il simpatico dottor Kovacs, il quale mi strizzò l’occhio. Il messaggio era chiarissimo: il professore stava recitando una parte. In settembre 1971 feci un altro viaggio in Jugoslavia, con un'auto 21 di seconda mano fornitami dalla Dasco e un incarico assolutamente assurdo, che avrei dovuto rifiutare, se non fossi stato così assolutamente digiuno in materie doganali: portare al di là della frontiera, al centro dialisi di Lubiana, una voluminosa pompa, senza uno straccio di un documento valido per l’esportazione. Esperienza allucinante: contact man, il dottor Vittorio Porta, direttore della dogana di Gorizia: lui certo mi fece passare senza problemi, era nostro amico d’infanzia, e aveva anche lavorato in Dasco per un brevissimo periodo (era rimasto famoso per il tenore delle lettere che lui inviava ai clienti in risposta alle loro lamentele: un urologo belga ne era rimasto così impressionato da telefonare in Dasco per conoscere Porta personalmente). Ahimè: gli sloveni furono completamente sordi alle mie richieste. Ritorno precipitoso alla dogana di Gorizia italiana e reperimento di una gentilissima “trattora” nelle vicinanze che fu d’accordo di ospitare la mia pompa fino al mio ritorno in Italia. A Lubiana mi incontrai con la “new entry”, il buon Mikulicic, il cognato del responsabile del centro dialisi di Fiume, dottor Zec, che era stato assunto dalla Dasco per farci da tecnico di assistenza in tutta la Jugoslavia e che per questo andò incontro a tutte le possibili angherie e disavventure doganali, sia per gli attrezzi di lavoro che per i pezzi di ricambio che portava con sé. Lui fu utile a tenere i contatti coi centri, che intanto crescevano di numero. Da buon fiumano, la Jugoslavia era per lui un pianeta sconosciuto, quasi quanto o forse più che per me e in effetti essa, fuori dal circuito tradizionale, Lubiana, Zagabria, Belgrado, era veramente un mondo spesso primitivo e ostile. Sulla strada per Sarajevo i pastorelli bosniaci ci tiravano pietrate, gli adulti ci minacciavano agitando il pugno. Arrivammo fino a Skopje in un viaggio che durò due settimane e a Skopje passammo un fine settimana non male, con profumati spiedini, grappa, musica. Mikulicic divenne un volto familiare anche a Mirandola, dove passava periodi necessari al suo aggiornamento tecnico. Scapolo, alloggiava all’albergo Aquila Nera, ed era corteggiato da due nubili della Dasco, che con le loro Fiat 500 facevano la ronda davanti all’albergo, per poterlo accalappiare: cosa non facile dato che il gigante fiumano solo a fatica poteva essere accomodato all’interno di una delle due minuscole automobili. La più intraprendente delle due, stanca di tergiversare, una sera decise di osare l’inosabile, schivò la portineria, salì le scale fino alla porta della stanza di Mikulicic e bussò. Lui, preso alla sprovvista, non sapendo che fare per ricusare il pressante invito, si riempì la testa di shampoo e la buttò sotto il rubinetto, presentandosi in questo stato schiumoso agli occhi della allibita spasimante, che dovette desistere. n. 14 - luglio 2014 · eventi Sabato 2 agosto si potrà assistere alla Turandot Gli Amici della Musica all'Arena Proseguono le trasferte dell'Associazione nel tempio estivo della lirca Proseguono le trasferte organizzate dagli Amici della Musica di Mirandola per seguire la stagione operistica dell’Arena di Verona. Sono previste partenze da Finale Emilia, San Felice, Mirandola e Ostiglia. Per qualsiasi informazioni su orari, prezzi e altro telefonare al numero 3391899383 o inviare una e mail all'indirizzo: [email protected]. è possibile prenotarsi per qualsiasi delle opere in cartellone tutti i venerdì e sabato dalle ore 10 alle ore 12 presso l'ufficio dell'Associazione in via Castelfidardo 40 a Mirandola. Sabato 2 agosto si potrà assistere alla “Turandot” un'opera in 3 atti e 5 quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini (morto il 29 novembre 1924) e successivamente completata da Franco Alfano. La trama: in Cina, in un mitico “tempo delle favole”, viveva una bellissima e solitaria principessa (Turandot), nella quale albergava lo spirito di una sua antenata violentata e uccisa. Da ciò nasceva l'orrore di Turandot per gli uomini. Il popolo di Pechino e l'Imperatore suo padre (Altoum) le fanno però pressione affinché si sposi. Ella alla fine accetta di sposare solamente il giovane nobile che sarà in grado di sciogliere i tre enigmi da lei proposti: se fallirà, però, morirà. L'opera si apre con l'ennesima testa che cade, quella del giovane Principe di Persia. Tra la folla è presente in quel momento Calaf, principe tartaro spodestato, che non riesce a resistere alla bellezza di Turandot e decide di provare a risolvere gli enigmi. Fra la folla ritrova il vecchio padre (Timur) e la fedele schiava Liù (da tempo segretamente innamorata di Calaf) che tentano inutilmente di fargli cambiare idea. Calaf si ritrova faccia a faccia con la “bella di ghiaccio” di cui riesce a risolvere tutti e tre gli enigmi. Turandot è ovviamente disperata e Calef le propone a sua volta un enigma: se prima dell'alba la Principessa riuscirà a scoprire il suo nome, egli morirà. Altrimenti diventerà il suo sposo. Turandot, riesce a rintracciare Timur e Liù, ma entrambi taceranno, anzi, Liù sentendo di non poter resistere alle torture a cui la stanno sottoponendo, si suicida. Alla fine sarà lo stesso Calaf a rivelare alla principessa il proprio nome, ma solo dopo essere riuscito a darle un bacio appassionato. Bacio che sconvolgerà nell'intimo Turandot, la quale andrà con Calaf davanti all'imperatore suo padre ed al popolo, annuncerà trionfante di aver finalmente scoperto il nome dello straniero: «Il suo nome è “Amor”». Gli altri appuntamenti degli Amici della Musica con l’Arena sono sabato 16 agosto con l’edizione storica dell’Aida di Verdi, sabato 30 agosto con la Madama Butterfly di Puccini e domenica 12 ottobre con il celebre musical Jesus Christ Superstar. Ogni estate sono più di 600 gli appassionati della Bassa che, grazie all’associazione mirandolese, si recano all’Arena per assistere alle opere. 23 i "classici" giovani «Che emozioni con Carmen» Con l’inizio dell’estate l’associazione Amici della musica di Mirandola, come ormai è consuetudine da molti anni, organizza pullman all’Arena di Verona. Venerdì 4 luglio è stato il turno di “Carmen” famosissima opera del francese Georges Bizet, regia e scene di Zeffirelli. Ecco che immediatamente, fin dal primo atto, si torna indietro nel tempo, a metà del XIX secolo e si viene trasportati in una calda e frizzante atmosfera spagnola, precisamente in una piazza di Siviglia. Il celebre registra ha creato un impatto scenico che è in perfetta simbiosi con la musica di Bizet. Colori e danze: i balli delle gitane sono un vero e proprio tripudio di sfumature rosso arancio che danno una calda atmosfera a tutto l’anfiteatro romano. Ovviamente non è solo uno spettacolo per gli occhi, ma anche (e soprattutto) per le orecchie come il coro di voci bianche nel primo atto o la voce di Micaela interpretata da Irina Lungu che ha incantato tutto il pubblico dell’Arena. L’atmosfera brillante dei primi atti tuttavia si sfuma sempre di più, fino alla conclusione con il dramma, e l’uccisione di Carmen da parte del non più amato Don Jose'. Ma da quasi centoquarant’anni, da quando l’opera per la prima volta fu rappresentata a Parigi, le emozioni non cambiano, anzi, si moltiplicano e diventano sempre più forti, e il successo per quest’opera si afferma sempre di più. È un momento imperdibile di pura arte e tradizione, ecco perché gli Amici della Musica si impegnano a divulgare con così tanta forza questo progetto, e sono già disponibili altre date: il 2 aosto per Turandot di Puccini e il 16 agosto la famosissima opera di Verdi Aida per essere trasportati, ancora una volta, nella Pechino del tempo delle favole e nell’Egitto dei faraoni. Matteo Silvestri n. 14 - luglio 2014 · sei di mirandola se Un giorno senza guerre Manfredo vide passare una ragazza bellissima... Delle nostre origini... poco storiche 25 brevi ELEONORA E WALTER UNITI IN MATRIMONIO Proseguono le avventure del gruppo Facebook "Sei di Mirandola se..." Il gruppo Sei di Mirandola Se è orgoglioso di presentare un documento più unico che raro riguardante la “vera” origine storica di Mirandola. Di questo non possiamo che ringraziare l'autore, il nostro benemerito, stimato, egregio e funambolico membro: Vanni Chierici. Buona lettura. Mira... indoa?... là... Un dè can ghera minga gueri in cors (gnint dati parchè al legendi in gà minga temp) l'imperator romano Costanzo, cl'era adree a giraras i dì gros, al pinsò ad dar na gran festa cla durò par tutt al dè. La sira tutt a sena, na sena in pee parchè a ghera dimondi invidaa e pochi scranni. A cla sena a partecipava anc Manfredo n'om bellissim cal dasgniva da na famia nobile dimondi davsina ala cort dl'imperator. Intant cl'era dre spilucar in dal piatt al fa un pass indre e al ciapa contra al brass ad na ragasola e ag fa cascar al piatt par tera. As gira par admandarag umilment scusa e l'incrosa i occ dla pulzella. Oh, maravia, l'era la più bela gnoc... ehmm la più bela ragasola clis mai vist in vita sua. Ed anca lee l'armas culpida da lù, tant che al gomat agh fè mal tuta nott. Cupido l'iva cintraa al bersai n'atra volta, ma boia d'un mond ladar le l'era Euride, la fiola preferida dl'imperator, l'unica. Quand Costanzo al ven a saver al quel al s'ncasa ad brutt e al taca a sigaar: an darò mai al consens al matrimoni. Manfredo ed Euride alora ad na- scost i van infin a Las Vegas e i sa sposan l'istess. Ad turnar a Costantinopoli però an s'in dascor minga acsè i van in Italia e i tacan un gir fasend tapa prima a Napoli e po' a Ravenna, ma dop un po' ad temp ariva la notisia che l'imperator al vol gnir in Italia e propria da cal bandi. Alora a ripart al gir e i ariva a Bulogna. I vresan andar dai partigian in muntagna, ma la salida ad San Luca la risulta trop dura acsè i devian vers al vali dal mudnes, che l'è in dla basa an ghè minga salidi e as fa meno fadiga. Dat n'uciada d'intoran, e vist che i cuntaden ca gh'era ieran bona zent e operos e che al post l'abundava ad latt, carna e ad tutt quel che i psiva aver bisogn, i decidan ad farmaras lè. E sicome fidaras l'è ben, ma an fidaras minga l'è mei, in rivelan minga la so vera identità e i drovan di nickname fasull. Pasa al temp e i tacan a faras amig i vilan che in cambi dal gioie che Euride la s'era purtada adre igh vendan dal terri e Manfredo av costruiss insima na casetta col focolare. Sintendas al sicur i du spos is dà ala lettura dla bibbia tutt al siri davanti al caminett finchè Euride la s'ingrassa, ma ad brutt. Dop na dieta durada nov mes la ritrova la linea e is catan con tri baghet in na volta sola, san e fort e i ciaman Pio, Pico e Papazono, ma sol quand i sa sluntana, quand iè davsen igh disan tu, tu e tu. Intant con i raport ad bon vicinato is fa sempar più benvolere dai cuntaden d'intoran e i dventan famos e onoraa e tgnù in gran cont. In dal fratemp, l'imperator as distraiva con dal gueri a destra e a sinistra, parchè lù l'era un moderaa, e al s'era mis in testa ad conquistar la zittà d'Aquilegia. Mo al ghiva d'aver n'esercit cal valiva poc parchè, dop averla circundada e misa sot asedio, dop soquant mes la resistiva incora. Stuff d'aspetar Costanzo, par i amigh “show”, al spedì di banditor in dla basa mudnesa sei di mirandola se... Il buongiorno si vede... dal mattino di Angela 16° Temporali e Pioggia Tarda Mattinata Cielo Sereno Sole Temperature max 27°... Oramai sono mesi che puntualmente, ogni mattina, Angela Bignardi ci regala le previsioni del tempo per tutta la giornata su Facebook. Non solo. Come nutrimento per i nostri stati d'animo, pure loro variabili come causa ed effetto della condizione umana in parallelo con le condizioni atmosferiche, Angela elenca di seguito al normale meteo frasi filosofiche o riflessioni legate ad una particolare idea o ad un particolare sentimento, citando grandi autori, o semplicemente se stessa, ponendo sempre e comunque validi spunti di riflessione che ci accompagnano per tutta la giornata. Alcuni esempi: B isognerebbe U sare il cuore oltre al cervello O gni N uovo giorno o A lmeno D egnarsi O ogni tanto di M isurare le parole per E vitare discussioni… e N on dimenticare mai I l valore immenso della vita e C he ogni giorno è un giorno in più per A mare, per sognare, per VIVERE!!! Scritto da "Nessuno" cioè non lo ha firmato... ma troppo bello. Stamattina al bar un signore seduto mi guarda e mi dice: “Giovane… ma te sai cos’è l’amicizia?” sto per rispondere e mi interrompe: “Lo vedi quel signore seduto laggiù? quello è il mio migliore amico… siamo nati nel 1939... siamo nati e cresciuti insieme… io gli ho fatto da testimone a nozze e lui l'ha fatto a me… abbiamo comprato la terra da lavorare insieme… e tutti i giorni venivamo in questo bar e prendevamo un bianchino e leggevamo le notizie.. Lui me le leggeva perché io non so leggere e io ascoltavo. Sempre insieme. Nel 1978 abbiamo litigato. Ce le siamo anche date… e da quel giorno non ci siamo più parlati. Neanche un ciao... Beh, ti dirò: dal 1978, nonostante tutto, ogni giorno veniamo qui sempre alla stessa ora. Ogni giorno ci vediamo, non ci salutiamo e ci sediamo in due tavolini differenti. Entrambi prendiamo un bianchino. Tutti i giorni prende il giornale e legge le notizie ad alta voce. La gente pensa che sia matto, ma lo fa per me... dal 1978. Scritto da "Rhonda Byrne". Quando al mattino ti svegli, devi essere entusiasta perché sai che quel giorno sarà pieno di grandi cose. Meriti di ridere ed essere felice. Meriti di sentirti forte e al sicuro. Meriti di sentirti bene con te stesso e di sapere che il tuo valore è inestimabile. Naturalmente nella vita dovrai affrontare delle sfide e ti meriti anche quelle, perché ti aiuteranno a crescere, ma meriti anche di conoscere il modo per superare sfide e problemi. Noi di Sei di Mirandola se... siamo consapevoli di aver trovato in lei un punto di riferimento, la garanzia che al nostro risveglio ci aspetta una buona colazione per lo spirito. Ora, qual'è il segreto di Angela che le permette ogni mattina di svegliarsi prestissimo per regalarci perle di saggezza? Una buona sveglia, direte voi. Non basta. Ci vuole costanza, passione, un'occhiatina al meteo e... un briciolo di follia. Grazie Angela. Buona giornata... par catar su di rinfors. Manfredo, che oltre che bellissim l'era anc furbissim, al ciapa l'ucasion al vol e al fa su un picul esercit ai so cmand cal mett subit a disposion dl'imperator e al partiss par Aquilegia. Sensa star l'è a perdar tant temp al và subit all'atac e in du dè al conquista, tutt da par lù, la zittà. L'imperator, che quand Manfredo al s'era presentà an l'iva minga gnusù, al và so ad testa da la cuntintessa all'a ciama a la so presensa e all'a quacia d'unor, agh dà un trenta e lode e all'a fa Cavaliere militare... tò mo. Manfredo l'imprufita dal mument e a ga svela la so identità e agh conta tuta la storia. L'imperator tutt comoss dal peripezii, chisà cus al ghiva dat d'intendar cal furbon, all'a perdona par averag purtaa via la fiola prediletta, l'unica, e in più agh regala tutt al terri che Manfredo l'è bon ad circundar in na giurnada a cavall. Cum a savemm tutt Manfredo l'è furbissim e cambiand al cavall quand l'è stuff con un fresc al circonda tanta tera che al'imperator a ga scapa ditt: ma cum a son sta caion...... A stal punt a ghè l'incontar tra l'imperator e la fiola Euride e quand agh conta dal parto triplo, a chi temp l'era ben dificil c'andass tutt ben in un cas dal genar, Costanzo l'armagn talment culpii che gridand al miracul al dis: d'ora in avanti t'at ciamarà Miranda. Turnaa a cà Manfredo as fa su al manghi e al taca a costruir di castei, par sé e i fioi e al più bel al san ten lù. Naturalment all'a ciama Mirandola. Va mo là. parole senza tempo a cura di Giampaolo Ziroldi «Le scienze avanzano e poi si ricompattano» «Le scienze, dopo essersi esasperatamente specializzate, sembra che si vadano ricompattando, come se ognuna avvertisse di avere sempre più bisogno anche delle altre per comprendere meglio quella complessità che è propria del reale». Jader Jacobelli è convolata a nozze Eleonora Costi, nuovo consigliere comunale di Mirandola e giocatrice professionista di basket. A lei e allo sposo, Walter Mantovani, altro validissimo cestista mirandolese, vanno i migliori auguri della nostra redazione per una lunga e felice vita assieme. DONNE E MEDIA IN UN LIBRO La professoressa Cecilia Robustelli dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha pubblicato "Donne, grammatica e media: suggerimenti per l’uso dell’italiano", una utile e pratica guida dedicata a giornalisti e giornaliste perché l’informazione riconosca, rifletta e rispetti le differenze, a partire da un uso corretto del linguaggio. Promossa da Giulia Giornaliste, un’associazione nata nel 2012 che raccoglie più di 800 adesioni, il volume ha la prefazione di Nicoletta Maraschio, presidente onoraria dell’Accademia della Crusca. Jader Jacobelli nacque a Bologna il 24 giugno 1918. Dopo aver studiato filosofia, entrò alla Rai come giornalista radiofonico. Nel 1964 fu nominato direttore della trasmissione “Tribuna Politica”. Questo suo ruolo di conduttore e moderatore televisivo gli conferì una grande popolarità. Nel 1985 scrisse la monografia “Giovanni Pico della Mirandola”. Dieci anni dopo pubblicò “Quei due Pico della Mirandola: Giovanni e Giovan Francesco Pico”. Jacobelli morì il 19 marzo 2005. i libri di greta "La cena" di Herman Koch sulle tracce di Polanski • • • • • • Titolo: La cena Autore: Herman Koch Editore: Beat Anno: 2009 Pagine: 255 Prezzo: 9,00 € A chi era piaciuto “Carnage” piacerà quasi sicuramente questo romanzo di Herman Koch che un po’ richiama la pellicola del 2011 di Roman Polański per numero di personaggi e ambienti in cui si svolge l’azione. In questo libro troviamo, infatti, quattro persone a cena insieme in un ristorante di lusso e la storia dura quanto la loro serata. Due fratelli, Paul e Serge Lohman, e le rispettive mogli, Claire e Babette, si trovano per cenare e discutere insieme del futuro dei loro figli, anche se il vero e proprio motivo della riunione di famiglia rimane come nell’aria per tutto il racconto per poi essere rivelato solo proseguendo nella lettura. Come tutti quegli argomenti scottanti che non vengono trattati perché se non se ne parla è come se non esistessero, ma in realtà i problemi vengono solo posticipati. Per queste due famiglie il guaio da risolvere è scaturito dal comportamento spregiudicato e violento che i loro figli hanno avuto nei confronti di una senzatetto. In seguito all’uccisione della donna e alla trasmissione delle immagini dell’omicidio in televisione e internet grazie a telecamere di sicurezza, ma non solo, la famiglia Lohman si ritrova davanti a un bivio: dire tutta la verità, anche se questo comporterebbe compromettere il futuro dei ragazzi, o “lavare i panni sporchi” in famiglia cercando di convivere con il senso di colpa, anche se Serge, candidato alle prossime elezioni, sembra aver già deciso cosa fare anche per gli altri. Un romanzo assolutamente non scontato, che non vuole indorare la pillola su niente, crudo, e purtroppo molto attuale. Koch ci spinge a chiederci da che parte stiamo e si arriva alla fine del romanzo un po’ scossi e turbati. La sensazione che ho provato finita la lettura è stata un misto tra disgusto e arrendevole consapevolezza che quelle parole non sono parte di un copione inventato ma che, purtroppo, potrebbero adattarsi a molte situazioni moderne. I motivi sono vari: i problemi all’interno di famiglie troppo fragili, cattiveria e inconsapevolezza (si spera almeno) dei più giovani che non si sa per quale motivo trovano piacere nel far vedere al mondo quanto e come possono trasformarsi in mostri. E poi la verità, la capacità di prendersi le proprie colpe e scontare una qualche pena per espiare i propri errori. I personaggi non sono per niente perfetti, tutt’altro, ed è quindi molto più facile immedesimarsi in loro e riconoscerne la contemporaneità. Greta Sala (greta-allaboutgreta.blogspot.com) n. 14 - luglio 2014 · la grande guerra dei modenesi/2 Scoppiato il conflitto, ci si divise come due tifoserie Una scazzottata in nome... della Pace A Mirandola i socialisti aggredirono la fanfara del ricreatorio cattolico Mercoledì, 5 agosto 1914 Nei giorni che seguirono l’uccisione dell’arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie (28 giugno 1914), la tensione internazionale cominciò a salire di livello. Anche a Modena gli animi si surriscaldarono presto. A Mirandola, il 5 agosto, si arrivò addirittura alle mani tra socialisti e cattolici, divisi come due tifoserie. I socialisti modenesi, già schierati in maggioranza per la pace in occasione della guerra di Libia, nel 1911, rafforzarono la loro contrarietà alla guerra. I cattolici ebbero invece una posizione più sfumata. La maggioranza di loro si collocava su posizioni di fiduciosa attesa delle decisioni del Governo, anche se giudicava il possibile conflitto come un disastro. «Alla vigilia di una terribile conflagrazione europea?» titola ad esempio, il 2 agosto, il giornale “Il Frignano”, con parole ben lontane dagli entusiasmi dei nazionalisti. Pur con questa premessa, va detto anche che per i cattolici modenesi se guerra doveva essere, meglio combatterla a fianco dell’Austria (all’epoca nostra alleata) e contro la Francia “laica e massonica”. In caso di intervento, insomma, occorreva scendere in campo dalla parte dell'imperatore Francesco Giuseppe (foto a sinistra). è proprio per questo motivo che a Mirandola si arrivò alla rissa. Leggiamo su un altro giornale dell’epoca, “Il Panaro”: «Circa alle ore 23 la fanfara del ricreatorio clericale entrava in città al suono di una marcia. I cittadini risposero alla provocazione pretina con fischi e grida di evviva la Francia, abbasso la guerra. I preti che accompagnavano la fanfara gridarono “viva l’Austria”. Questa fu come la scintilla che fece divampare l’incendio; nacque una colluttazione, i preti fuggirono e i giovincelli sopraffatti, furono sottratti a stento dai carabinieri accorsi, all’ira della folla». Documenti conservati all’Archivio di Stato di Modena confermano solo in parte questa versione giornalistica. Verso le 18.30 don Verri, che era a capo del ricreatorio cattolico, mandò una lettera al delegato di pubblica sicurezza di Mirandola nella quale annunciava l’uscita, per la sera stessa, della fanfara del ricreatorio. Per una serie di circostanze la lettera non arrivò sul tavolo giusto e così la fanfara, seguita da vari giovani, si trovò a passare nell’attuale piazza Costituente proprio nel momento in cui in Municipio si stava svolgendo un’adunanza del circolo socialista. Fu come gettare benzina sul fuoco. La posizione contro la guerra e quella a favore dell’Austria (o almeno non ostile all'intervento al suo fianco) si trovarono all’improvviso a tu per tu. La fanfara fu dapprima fischiata da alcune persone sedute al caffè “dei Cacciatori”, poi fu di nuovo sommersa da fischi ed inseguita da un’ottantina di persone che scendevano dal Municipio, alla testa delle quali c’era il Sindaco (socialista) Attilio Lolli (foto sopra) Il pronto intervento delle forze dell’ordine evitò che si arrivasse alle vie di fatto, ad eccezione di un pugno ricevuto da uno dei giovani che seguivano la fanfara. I socialisti a quel punto si radunarono sotto la canonica per continuare a protestare, ma furono allontanati anche da lì. Stando ad una lettera del sottoprefetto di Mirandola, non era vero che un giovane cattolico avesse gridato in quell’occasione “Viva l’Austria”. «Ho assicurazione assoluta – scrisse poi il sottoprefetto nel riassumere i fatti al prefetto di Modena – che di questa parte dell’incidente non sarà fatto cenno sui giornali di alcun partito». Ma le sue parole, come abbiamo visto, furono smentite e la stampa diede risalto all'accaduto. A quell’epoca (agosto 1914) la censura di guerra non “sbianchettava” ancora le pagine dei giornali. finale emilia Un grazie a don Roberto Il Sindaco di Finale Emilia, Fernando Ferioli, la Giunta municipale e l'intera Amministrazione comunale ringraziano don Roberto Montecchi per l'opera svolta in questi, difficili, anni a Finale Emilia, si complimentano per il nuovo incarico e formulano i migliori auguri di buon lavoro. «Don Roberto ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità – dice il Sindaco Ferioli – per la sua energia e la voglia di costruire. Da un punto di vista personale, posso dire che la mia amicizia sarà per sempre e che spero di poterlo rivedere spesso. Sappiamo cosa perde la nostra città con il suo trasferimento, sappiamo con certezza cosa guadagna la parrocchia di Pavullo con il suo arrivo, ma sappiamo anche che il nuovo vice parroco don Daniele Bernabei è persona di valore e saprà proseguire in modo ottimale e con la stessa passione tutte le attività che sono state sviluppate dalla parrocchia negli ultimi anni. Ci auguriamo, inoltre, che don Roberto possa mantenere l'incarico di referente per il recupero del patrimonio storico e artistico della diocesi di Modena, così da poter continuare a lavorare per la nostra città». 27 brevi LA GRANDE GUERRA SECONDO GASPARI La Grande Guerra è forse l’unico fatto storico del quale si possa andar fieri, al quale far risalire l’amor di patria e la presa di coscienza legata al momento basilare del cammino della cittadinanza politica: è questa la tesi di fondo intorno alla quale si dipana il nuovo libro di Paolo Gaspari, un pamphlet che identifica nella prima guerra mondiale il momento di svolta della nostra Nazione. Il volume fa parte della nuova collana di divulgazione sulla Grande Guerra. Paolo Gaspari, da anni si occupa di storia militare all’interno del progetto di ricerca del museo virtuale di Redipuglia “Rileggiamo la Grande guerra” sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Tra i suoi ultimi libri: La battaglia dei gentiluomini (2013) e La battaglia dei generali (2013). PREMI DI LAUREA DA TRE AZIENDE Tre premi di laurea in favore di tre studenti, laureati presso un’Università o un Politecnico italiano, che abbiano svolto una tesi di laurea magistrale o a ciclo unico, sono bandite dalle aziende italiane “Grandi Salumifici Italiani”, “Gruppo italiano Vini S.p.A.” e “Parmareggio”. I premi saranno consegnati nell’ambito delle attività del convegno annuale 2014 della Società italiana di Studi di Marketing. Per presentare domanda c’è tempo fino a giovedì 31 luglio 2014. Per maggiori informazioni consultare il sito www.simktg.it. 28 · n. 14 - luglio 2014 amarcord Nella parte ovest c'era anche un orto con alberi da frutto In 200, dal Torrione alle cantine Le vicende degli abitanti del Castello, ricordati per la prima volta uno per uno... Negli anni Quaranta vivevano nel Castello Pico di Mirandola 52 famiglie, ovvero più di 200 residenti (che vivevano in camere come quella qui sopra). Proverò a ricordarle tutte, scusandomi fin da ora per eventuali omissioni, inesattezze o per la mancanza di alcuni nomi, visto che a quei tempi si utilizzavano i soprannomi. Del resto gli abitanti del Castello erano una popolazione in continuo mutamento per matrimoni, morti, traslochi. Partiamo da ovest, dove adesso c’è il Torrione. Lo gestiva Budri che con pazienza infinita era riuscito anche a creare un orto di circa mille metri, in cui coltivava la verdura. Ci aveva messo anche qualche pianta di prugne, albicocche, nespole e una vite. Naturalmente noi bambini lo “aiutavamo” a mangiare i frutti, ma lui non ha mai picchiato, per rappresaglia, nessuno di noi, visto che era una brava persona. A nord abitava Igea che era inserviente dei Pinotti e aveva due figli, una si chiamava Gloria. Nel cortile nord, in una piccola abitazione, viveva mio cugino Giorgio Mantovani. La prima entrata a est era dei Frassoldati. La famiglia aveva una rivendita di motorini e di bici della Bianchi. Uno dei figli dei Frassoldati si chiamava Tazio. Nei pressi c’era anche un distributore di benzina e lì vicino si trovava il bar Piombi, gestito da Giuseppe Bergonzini detto “Totò”, sposato con Elsa con cui aveva tre figli: Mario, Antonio e Chico. Nell’altra entrata, saliti pochi gradini, vivevano diverse famiglie: quella di Dirce Gavioli, composta da tre persone, i Varianini (3 persone), i Gambuzzi (4) e i Trentini, con i figli Giordano e Carlo. C’erano poi i Benatti e i Pinotti con il figlio Gianni. Poco oltre abitava “Merchiori” che ha anche gestito il cinema Pico. Era una buonissima persona. Io e Carlo tutte le mattine gli portavamo giù il pattume e per lui per ricompensarci ci faceva entrare gratis al cinema. Alla loro destra c’era il tabacchino dei fratelli Aldo e Luigia. Di fianco si trovavano il meccanico di bici Angiolino Silvestri (che aveva due figlie: Bianca e Rosanna) e la lavanderia di Evans Anderlini, la cui famiglia era composta dalla moglie Anna Maria e dai figli Gianni e Paola. Nell’angolo a sud del Castello che si affacciava su piazza Marconi abitava la famiglia di Mario Musi, con moglie e la figlia Maria Grazia e l’inserviente “Gefa”. I Musi avevano acquistato l’osteria e il fabbricato dai Brancolini che a quei tempi gestivano l’osteria Roma. Poco oltre lavorava l’idraulico Duilio Bonfatti con la moglie e la figlia Nina. Entrando invece dal portone e percorrendo i famosi 28 scalini si trovava subito la porta della Bulgarelli coi figli Adriana, Alberto e Rino. A seguire c’era la famiglia di Bentivoglio Maini con la moglie Laura e i figli Arturo, Francesco, Germano, Marisa, Massimo, Rossana. E poi tutti gli altri: Adolfo Mantovani con la figlia Nely; Walter Mantovani con il padre Guglielmo, la moglie Irma e i figli Franco, Wally, Quirino, Guglielmo e Rino; Severina Cristini e la sorella; Bonfiglio Rebecchi con nonna Elisa (Lisetta), la moglie Lucia, i figli Cesare, Lucia e Tiziano; Dalloi Carletti con la moglie Nordana; Galiano Guagliumi con la moglie Maria Danieli, i figli Adriana, Remo, Romolo, Esarmo; Nedo Brancolini con la moglie Lina. Nella parte del Castello di proprietà di Vincenzo Pinotti abitavamo: Ervè Gavioli, con il fratello Amadio, la madre Luigia, la moglie Diva, i figli Ettore, Adriano, Francesco, Mauro, Isa, Vanna; Luigi Benatti “Al Toch” con la moglie Alba e il figlio Sergio; Aleardo Baraldi, il padre Attilio, la moglie Lina, i figli Massimo e Stefano, la sorella Tiziana. C’erano poi i Luppi con i figli Lorenzo e Paola; Vainer Garutti, la moglie Maggiolina, i figli Giorgio e Marinella; Gino Bignardi (Cincillà) con la sorella Gianna, la moglie Carmen, la figlia Silvia; Alfo Garutti, la moglie Fernanda, i figli Adriana, Lorenzo e Paola. Poco oltre vivevano Confortini con la moglie Rosa e il figlio Alfio; Pina Gandolfi con Lidia e Mario; Ausilia Andreoli con i figli Paolo, Luciano, Aldo e il nonno Antichiano; Alberto Andreoli con la moglie Vanda; Adolfo Amadelli, la moglie Fiorinda, i figli Marino, Selvino, Giorgio, Rita, Erminia. Nelle porte seguenti abitavano i Reggiani con i figli Rina e Rino; Vincezo Cavicchioni; Benatti “Al Vecc”; Loris Bellia, con la moglie Tama Mantovani e i figli Roberto, Giorgio, Paolo, Tonina e Renata; Giovanni Borsatti; Franco Caleffi; Bodo Venturi, con la moglie Maria e i figli Gelsomina, Luigi e Rino; Odile Caleffi con i figli Adamo e Lorenzo; i Caleffi (nel cortile sulla scalinata) con i figli Flavio e Mirta; Franco Pinotti con la figlia Renata; Giuseppe Pinotti; Vincenzo Pinotti; Alderina; Giovanni e la madre Sederia. Quirino Mantovani n. 14 - luglio 2014 · Erano presenti i genitori dell'atleta prematuramente scomparso sport Inaugurata la palestra Bovolenta Camposanto ha dedicato il nuovo impianto all'indimenticato campione di volley mirandola Centinaia di appassionati per il moto incontro Spidy è stata una cerimonia semplice ma molto emozionante quella che nei giorni scorsi ha inaugurato la palestra di Camposanto con l’intitolazione al campione di pallavolo Vigor Bovolenta, prematuramente scomparso. La palestra, ristrutturata dopo il terremoto, è stata inaugurata alla presenza di una delegazione del Volley Modena, gli Irriducibili Gialloblu, il parroco del paese per la benedizione dei locali, l’Assessore Regionale Luciano Vecchi e i genitori di Vigor. «L'impianto è stato intitolato al campione – ha commentato Palma Costi, presidente dell'Assemblea regionale e camposantese – per onorarne i meriti umani e sportivi, che sono alla base dello sport ma anche della spirito di ricostruzione». nuoto Chiude con 9 medaglie la grande annata di Atlantide Si è conclusa a Bari dall'11 al 13 luglio la 37esima edizione dei Campionati assoluti italiani di nuoto per disabili fisici e non vedenti. Nello straordinario scenario dello “Stadio del Nuoto” hanno partecipato 54 società con 200 atleti qualificati. Gli atleti della onlus mirandolese Atlantide hanno conquistato ben 9 medaglie (tre ori, tre argenti e tre bronzi), oltre ad innumerevoli piazzamenti. Il risultato è ancora più prestigioso se si pensa alla presenza in vasca di diversi atleti della Nazionale, che si stanno preparando per gli Europei di Eindhoven dal 4 al 10 agosto. «I nostri atleti si sono comportati come si sperava, nel modo migliore dove occorreva cuore, atletica e soprattutto gioia di nuotare contro avversari molto forti – commenta Antonio Modena, presidente e allenatore – Meglio di così non si poteva fare: una trasferta positiva e mi auguro che i nostri concittadini e tifosi di Mirandola siano orgogliosi di una così bella squadra di nuoto paralimpico». «è vero. – gli fa eco il direttore sportivo Eldorigo Pasquini – Devo ringraziare la piscina Arca di Castelmassa per la collaborazione, che ha permesso agli atleti di prepararsi per gli Assoluti di Bari. I nostri ragazzi si sono battuti con orgoglio e passione per il nuoto, in un finale di stagione da incorniciare». Grande successo per la 22esima edizione del moto incontro nazionale “Città della Mirandola” che si è svolto a Mirandola il 5 e 6 luglio. Centinaia di appassionati motociclisti hanno preso parte alla manifestazione, organizzata dal locale Moto Club Spidy, che si è articolata in due giorni con numerose iniziative, tra cui si segnalano giri turistici del territorio, mostre di moto d’epoca, appuntamenti gastronomici con le specialità tipiche del territorio. Molto seguite sono state le spericolate esibizioni delle moto da trial in piazza Costituente, che hanno fatto restare con il fiato sospeso tanti spettatori. L’appuntamento per tutti è per il prossimo anno, con una nuova edizione di una manifestazione dalla formula collaudata e vincente. Il presidente del Moto Club Spi- dy Walter Mazzoli ha ringraziato tutti i volontari che hanno lavorato per la riuscita della manifestazione, gli ospiti arrivati a Mirandola e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e il Comune per il sostegno fornito al moto incontro. Risultati e iscritti in aumento: stagione positiva per la Pico in gioco, magari dopo qualche anno di inattività, o per chi volesse per la prima volta, sotto la guida di un tecnico qualificato, avvicinarsi a questa disciplina. La stagione del Pattinaggio Pico dunque termina, ma si è già al lavoro per quella successiva, che riprenderà con gli allenamenti da settembre, mentre già fissata la data del prossimo spettacolo di Natale, che si terrà al Palazzetto di Mirandola il prossimo 14 dicembre. Il Settore Pattinaggio della Pico ringrazia tutti gli atleti e le loro famiglie, che hanno permesso tanti risultati e tante soddisfazioni, e coglie l'occasione per ringraziare anche tutto lo staff: i dirigenti Antonio Franciosi, Franca Ganzerli, Barbara Mantovani, Fabrizio Vincenzi, Arabella Vannucci e Grazia Quarantino; gli allenatori Alberto Annovi (coordinatore), Katia Reggiani, Lisa Franciosi, Carlotta Tinchelli e Lara Vincenzi, che si sono avvalsi dell'aiuto delle collaboratrici Giulia Bedore, brevi VANNI BENATTI GUIDA LA "FOLGORE" Nell'ultimo Consiglio della Scuola Calcio Folgore della stagione 2013/2014 sono state accettate le dimissioni presentate da Gino Mantovani, in carica da novembre 2009. Un passaggio annunciato da settimane, reso necessario da un nuovo incarico assunto dallo stesso Mantovani, che comunque resterà a far parte del Consiglio della società di via Posta. A fare le funzioni di presidente, almeno fino all'inizio della prossima stagione, il dirigente della prima squadra Vanni Benatti. Per Mantovani quasi cinque anni alla guida della realtà sportiva mirandolese che nel 2014 taglia il grande traguardo dei 50 anni. Nel suo ultimo Consiglio da presidente, Gino Mantovani ha tracciato un breve bilancio del suo mandato: «Sono molto fiero di quanto è stata capace di fare la Folgore in questi anni. In tempi difficili per qualsiasi realtà sportiva abbiamo tenuto alta la qualità della didattica, con un gruppo di allenatori ringiovanito e migliorato, qualificato sia sotto il profilo tecnico-sportivo che sotto quello educativo. Il terremoto ci ha costretti a due anni di sforzi e sacrifici, ma che si sono rivelati anche ricchi di soddisfazioni, con tanti che ci hanno aiutato, e collaborazioni prestigiose, da quella con la Federcalcio a quella con la Aic (Associazione Italiana Calciatori), che ci ha scelto insieme a poche altre scuole in tutta Italia come sede per il loro camp estivo. A settembre la Folgore, con il nuovo campo da calcetto e quello in sintetico di via Toti, potrà finalmente partire per la nuova stagione con una situazione di strutture ottimale, anzi migliorata rispetto a prima del terremoto. Chiudo con i ringraziamenti, a partire dall'Amministrazione comunale e proseguendo con la parrocchia e il Csi, tutti i consiglieri e il nostro staff di tecnici e collaboratori, i nostri sponsor, senza dimenticare Quarantolese e Sanmartinese, realtà che in questi anni hanno portato avanti il calcio a Mirandola, un calcio fatto per chi lo gioca e non per far divertire un gruppo di dirigenti. La nostra prima squadra è stata creata per l'esigenza dei ragazzi di avere uno sbocco dopo il settore giovanile. Ma voglio chiudere con un grazie ai nostri atleti e alle loro famiglie, senza di loro la Folgore non sarebbe la bella e sana realtà che è». DONATI SI AGGIUDICA IL TROFEO BENVENUTI pattinaggio Con la fine di giugno si è conclusa la stagione 2013/2014 di questa stagione sportiva per il Settore Pattinaggio della Polisportiva Pico, con l'unica appendice costituita dalla partecipazione di Carlotta Bellini ai Campionati Italiani Fihp Divisione Nazionale che si sono tenuti a Roccaraso, in provinca de L'Aquila. Un bilancio complessivo più che positivo, oltre che per i risultati sportivi, anche per il numero di iscritti, ad oggi poco meno di cento, suddivisi nei quattro gruppi: avviamento primo anno, avviamento secondo anno, preagonistica e agonistica, con atleti dai 3 ai 18 anni. La novità più rilevante della stagione appena trascorsa è stata costituita senz'altro dal grande successo ottenuto dal corso adulti, pensato per chi volesse rimettersi 29 Irene Pedrazzi e Carlotta Bellini. Info: www.pattinaggiopico.it; pagina Facebook: Pico Mirandola Settore Pattinaggio Si è concluso ai campi del Tennis Club Mirandola il tradizionale “Trofeo Benvenuti Sport”, torneo maschile Fit di quarta categoria giunto alla sua decima edizione. Il torneo, diretto impeccabilmente dal giudice arbitro Osmelia Branchini e dal direttore di Gara Saverio Mazerti, ha visto al via ben 85 partecipanti, che hanno dato vita a dieci giorni di sfide emozionanti. Come da pronostico il torneo è stato dominato dal beniamino di casa, Andrea Donati (4/1), che ha bissato il successo del 2012 non lasciando per strada neanche un set. Davanti ad un folto pubblico Donati si è imposto in finale sull’esperto Roberto Pozzi (4/1) del Tennis Club Cavezzo con il punteggio di 6/2 e 4/3, approfittando dell’infortunio del giocatore cavezzese. Grazie ad un tennis completo fatto di servizi potenti, serve and volley e precise smorzate, Donati è riuscito a limitare la qualità e il tennis vario dell’indomabile Pozzi, autore comunque di un fantastico torneo. Da segnalare le ottime prestazioni dei due semifinalisti, Alessandro Pecorari (Carpi) e Pietro Bertolasi (Poggio Rusco). Per quel che riguarda i colori mirandolesi lasciano ben sperare per il futuro le prove di Luca Bozzoli (Tennis Club Mirandola) e Federico Rossi (Club La Marchesa). 30 · n. 14 - luglio 2014 sport Si è svolta ai Lidi ferraresi la nuova edizione della manifestazione Pierich stella del Pico Camp Presente anche il forte giocatore di basket, un tempo miniatleta della società I partecipanti. Sotto, Simone Pierich firma le "canotte". A destra, con un giovane atleta della Pico Si è concluso nei giorni scorsi il Pico Basket Summer Camp organizzato, ai Lidi ferraresi, dalla Polisportiva Pico di Mirandola. All’iniziativa era presente anche Simone Pierich, un tempo miniatleta della Pico, che ha realizzato il sogno di giocare in serie A, come del resto altri giocatori e giocatrici, cresciuti nel vivaio mirandolese, quali Valeria Zanoli, Eleonora Costi, Walter Mantovani che non sono riusciti a partecipare per impegni di lavoro, ma hanno regalato ai ragazzi maglie autografate. Erano invece presenti le allenatrici Erika Aleotti e Lorenza Baraldi, seria A e Nazionale. Ma sentiamo come i ragazzi hanno vissuto l’esperienza del Camp. «Molti di noi sono cresciuti nella Pico – spiega Francesca Rebecchi - altri ci sono da poco, ma l'affetto che si sviluppa per questa Polisportiva è esattamente uguale in tutti e due i casi. Il Camp estivo ci ha aiutato a migliorare la tattica e la tecnica, ma anche a farci capire che il gioco di squadra è fondamentale in questi sport, dove non esiste “io”, ma soltanto “noi”. La squadra vince e perde insieme, la squadra è nella vittoria e nella sconfitta, non solo nei momenti di gloria. Durante la settimana ci sono stati numerosi ospiti, giocatori e giocatrici di serie A e non, allenatori e arbitri, che nonostante siano cresciuti in realtà piccole come la nostra, hanno raggiunto il loro sogno. La pallacanestro e il divertimento sono l'accoppiata vincente di questa “vacanza”». «Il Camp mi è servito molto per vari aspetti della mia persona – aggiunge Luca Borghi - il primo è il lavoro fisico, abbiamo faticato veramente tanto, ma è servito per tenersi un po’ in forma; secondo abbiamo vissuto in un modo molto diverso rispetto alla nostra solita vita a casa; ultimo è servito per stare con gli amici e divertirsi insieme a loro con varie attività. Inoltre voglio ringraziare di cuore i coach e tutto lo staff per questa avventura meravigliosa». «Che dire di questa settimana passata al mare con la proprio squadra? Sicuramente una delle esperienze più belle che ti possano capitare in ambito cestistico ma anche sociale – racconta Francesco Rosta - passare sette giorni con i tuoi compagni di squadra divertendosi, scherzando e impegnandosi è stato fantastico. Sono quindi molto contento di aver frequentato il Camp estivo della Polisportiva Pico. Ho passato una settimana stupenda. Ho riso, scherzato, lavorato. Ero davvero amareggiato e rattristito sabato 5 giugno, quando sono dovuto tornare a casa. Le attività, oltre agli allenamenti, erano tutte organizzate bene e molto interessanti e divertenti, dalle escursioni in bicicletta alle navigate in pedalò. Ringrazio tutti i coach, ma soprattutto la mia allenatrice Lorenza Baraldi per tutto quello che ha fatto per me e per la mia squadra. In conclusione consiglierei a tutti di partecipare ai futuri campi estivi della Polisportiva Pico. Il divertimento è assicurato!». n. 14 - luglio 2014 · Premiato anche Filippo Belli, giovane promessa della campestre podismo Brillano Bianchi e Cremonini Sono i vincitori dell'Oasi di corsa di Fossa, sulla distanza dei 14 chilometri Lo scorso 22 giugno, alle ore 8,30, più di 400 persone aspettavano il fischio di inizio della 6° edizione dell’Oasi di corsa a Fossa di Concordia. Tutti i partecipanti sono partiti dal centro sportivo e, in seguito, il gruppo si è smembrato. Ognuno ha seguito la segnaletica relativa al percorso scelto: era possibile percorrere un tratto di 14 Km, uno più corto di 7,7 Km e uno breve di 3,5 Km. I tre gruppi si sono poi riuniti nel tratto finale della “maratona paesana” che li ha riportati in via Dugarello, dove era situato l’arrivo. Sono stati premiati i primi tre uomini e le prime tre donne che hanno tagliato il traguardo, per ogni percorso. Per quanto riguarda il tratto più breve di 3,5 Km, sono stati premiati anche i primi sei bimbi under 11 ritornati alla base. Ecco elencati i nomi dei vincitori. Hanno percorso il tratto di 3,5 Km giungendo per primi al traguardo Marcello Meschiari e Chiara Marchesi, seguiti da Luca Beggi e Denise Ascari. Si sono aggiudicati il terzo posto Eddy Bedhiaf e Federica 31 Riccò. Per gli under 11, in ordine di arrivo: Federico Baccaglini e Guia Riccò, Alessandro Bruschi e Ines Bedhiaf, Filippo Belli e Vittoria Riccò. Filippo Belli, piccola promessa della corsa campestre, ha percorso i 7,7 Km in circa 40 minuti: non è arrivato tra i primi, ma è stato deciso di premiarlo ugualmente tra i coetanei. Per il gruppo dei 7,7 Km sono arrivati primi Davide Morandi e Chiara Zaccari, seguiti da Ivan Tartari e Katrin Pignatti, Massimo Reggiani e Monica Malagoli. Alle 9,25, esattamente 55 minuti dopo la partenza, Roberto Bianchi è arrivato al traguardo dopo aver corso 14 Km, seguito a ruota da Fabrizio Benedetti e Stefano Baraldini. Per quanto riguarda il gruppo femminile, Manuela Cremonini è arrivata prima alle 9,38, seguita da Cristina Gaspari e Mita Baldini. Le società sportive che hanno partecipato con il maggior numero di membri sono state il gruppo di maratoneti di Finale Emilia, seguiti dai Pico Runners e dai Podisti Mirandolesi. Le premiazioni hanno avuto luogo alla presenza dell’Assessore allo Sport Dario Caprara e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Adriana Ferrari del Comune di Concordia, che hanno sottolineato l’importanza di queste manifestazioni che coniugano tre fattori fondamentali nelle comunità dei cittadini: sport, benessere e natura. Infine, ciascun partecipante ha potuto ritirare una maglietta, offerta dagli organizzatori, come gadget. Laura Beggi bassa sport La staffetta che non dimentica Gita sociale a Porcari per i Podisti Mirandolesi è ormai consuetudine che i Podisti Mirandolesi, due volte all’anno, si rechino a una camminata fuori dai soliti itinerari domenicali, per poter dar vita a un importante momento di socializzazione. Quest’anno la gita sociale si è svolta a Porcari, una bella località in provincia di Lucca, dove si svolge una gara che vede sempre partecipare oltre 4 mila persone. E anche in questa edizione alla partenza c’era una nutrita folla di ragazzini e familiari, tutti con la classica maglietta locale e intere famiglie con bimbi in carrozzina. Una grande festa, insomma. Abbiamo potuto ammirare i percorsi bellissimi che portavano su una collinetta dalla quale si godeva di un panorama meraviglioso. Anche la giornata ci ha aiutato, con sole bellissimo e arietta fresca. Alle premiazioni finali, con 59 partecipanti, ci siamo classificati al 25 esimo posto tra le società. Abbiamo poi ringraziato per gli aiuti ricevuti, donando agli organizzatori un libro del Comune di Mirandola e ricevendo in cambio un volume su Porcari. Al termine delle premiazioni abbiamo visitato la cittadina per poi pranzare, in modo “ottimo e abbondante”, in un circolo locale. Abbiamo quindi visitato Villa Torrigiani, bellissimo edificio del ‘500, al centro di un parco con piante immense ed enormi vasi di agrumi sui vialetti. Ultima tappa della nostra gita è stato Montecarlo, Comune di 4.500 abitanti sempre in provincia di Lucca, con le sue tre porte d’ingresso contornate dalle mura, al cui interno ci sono il teatrino più piccolo d’Italia, il castello e la rocca che abbiamo visitato prima della nostra partenza per Mirandola. Un rientro tranquillo, soddisfatti per la bella giornata di sole e di amicizia. I consiglieri del Gruppo Podisti Mirandolesi Mercoledì 11 giugno, a Mirandola la Lega del Sindacato Pensionati della Cgil, assieme alla “Associazione dei Combattenti Reduci” e all'Amministrazione comunale di Mirandola, ha festeggiato i 100 anni di Brenno Balboni, che è sempre stato un attivista sia dello Spi che di altre associazioni. E' stata una bellissima festa. Brenno era contornato da amici e parenti ed erano Farà tappa anche nella Bassa modenese l'ormai tradizionale staffetta podistica competitiva “Insieme per non dimenticare il 2 agosto 1980”, giunta all'ottava edizione. Ad organizzare l'iniziativa è il Comitato staffetta 2 agosto 1980, in collaborazione con il Coordinamento staffette podistiche per Bologna, la partecipazione di innumerevoli associazioni, società e gruppi sportivi, e il sostegno e il patrocinio dei Comuni attraversati. «Il continuo e costante accrescimento dell'iniziativa – spiega Sonia Zanotti, dell'Associazione tra i famigliari della strage di Bologna – sta a dimostrare che il terrorismo è ancora un argomento di attualità e che suscita interesse, emozioni e curiosità fra la gente e soprattutto nei giovani». La staffetta partirà lunedì 29 luglio 2014 alle ore 10 dal confine di Stato del Brennero e arriverà a Bologna per il giorno della strage. Venerdì 1 agosto è prevista la tappa nella Bassa. Gli atleti partiranno alle 9 da Revere, arriveranno alle 10.20 a Poggio Rusco, alle 11.30 a Mirandola (dove saranno ricevuti nel Municipio di via Giolitti), alle 12 a Medolla, alle 12.45 a San Felice e via verso Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Calderara, dove arriveranno alle 18 circa. mirandola I 100 anni di Brenno Balboni festeggiati dai pensionati Cgil presenti il Sindaco di Mirandola Maino Benatti e i rappresentanti dei Combattenti Reduci. Facciamo gli auguri a Brenno di essere sempre così vivace e combattivo per molti anni.