scarica pdf - Primissima

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www.primissima.it
GGIO
OMA
rivista programma dei cinema
Scorsese/Dicaprio:
GENNAIO 2014
The Wolf of Wall Street
IL GRANDE MATCH
BELLE & SEBASTIEN
LAST VEGAS
STORIA DI UNA
LADRA DI LIBRI
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
4 I FILM DI GENNAIO
18 LAST VEGAS
6 I FILM DI GENNAIO
20 IL GRANDE MATCH
8 PAOLO VIRZI'
22
CALENDARIO
CALENDARIO
INTERVISTA
Scheda film
Scheda film
Scheda film
10 LUCA MINIERO
24 LA GENTE CHE STA BENE
11 il castello magico
DI UNA
26 STORIA
LADRA DI LIBRI
INTERVISTA
18
THE WOLF OF WALL STREET
Scheda film
Scheda film
10
Scheda film
SGUARDO DI SATANA
28 BELLE & SEBASTIEN
12 LOCARRIE
Scheda film
Scheda film
14 UN BOSS IN SALOTTO
Scheda film
30 IDELFILM2014ITALIANI
8
ATTUALITA'
12
11
14
24
rivista programmma dei cinema • anno 25 n.1 - GENNAIO 2014
Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane
Direttore responsabile
Piero Cinelli
Direttore editoriale
Paolo Sivori
Editore
Multivision S.r.l.
Via Fabio Massimo, 107 • 00192 Roma
tel. fax. +39 0645437670
[email protected]
Reg. Trib. Roma n. 73/90 del
1/2/1990
P.Iva 07210901000
Art direction e Grafica
Multivision S.r.l.
hanno collaborato a
questo numero
Marco Spagnoli,
Federica Eusebio
stampa PFG • Ariccia (RM)
distribuzione nazionale Bartolini
I Film di Gennaio
Nebraska
1 gennaio
(Usa, 2013) Regia Alexander Payne. Con
Bob Odenkirk, Bruce Dern, Will Forte, Stacy Keach. 115’, Lucky Red, Drammatico.
American Hustle
L’Apparenza inganna
16 gennaio
(American Hustle, Usa, 2013)
Regia David O. Russell con Jennifer Lawrence,
Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams. 138’,
EaglePictures. Drammatico.
Un geniale truffatore assieme alla sua partner è costretto a collaborare con un rude agente dell’FBI per
smascherare i deputati coinvolti in uno degli scandali
più grandi della storia politica americana. David O.
Russell fa di nuovo centro dopo Il lato positivo.
1 gennaio
Un uomo anziano, non particolarmente
lucido e con un debole per la bottiglia,
viaggia dal Montana al Nebraska accompagnato dal figlio che teme per la sua salute,
per ritirare il premio illusorio di un concorso milionario.
Capitan Harlock
(Space Pirate Captain Harlock, Giappone,
2014) Regia Shinji Aramaki
115’, Lucky Red, Animazione
Nel 2977 il Capitan Harlock e la sua ciurma
ribelle sono l’unico ostacolo per la Coalizione
verso la conquista dell’intero Universo. Ezra
il capo della flotta della coalizione riesce ad
infiltrare il fratello Logan nella nave spaziale
di Harlock, con l’ordine di ucciderlo.
The Butler Un maggiordomo
alla Casa Bianca
1 gennaio
(Lee Daniel’s The butler,
Usa, 2013) Regia Lee Daniels Con Liev Schreiber,
Alex Pettyfer, Minka Kelly,
John Cusack. 132’, Videa,
Drammatico-biografico.
30 gennaio
La vera storia di
Eugene Allen, un
uomo di colore
che ha servito 8
Presidenti, come
maggiordomo della
Casa Bianca, per 34
anni, a partire dal
1952. La sua storia
si intreccia con i
grandi avvenimenti
che hanno scosso il
paese nel corso di
quegli anni.
ilgrandematch.it
9 gennaio
Sapore di te
(Italia, 2014) Regia Carlo Vanzina
Con Vincenzo Salemme, Serena
Autieri, Maurizio Mattioli, Nancy
Brilli. Medusa, Commedia.
Sulla falsariga di Sapore di mare i
fratelli Vanzina tornano a Forte dei
Marmi per un amarcord estivo degli
anni 80, con un gruppo di personaggi
destinati ad intrecciare le loro avventure e disavventure sentimentali.
9 gennaio
Disconnect
(Usa, 2012) Regia Henry Alex Rubin Con
Jason Bateman, Alexander Skarsgård.
115’, Universal, Drammatico.
La trappole e le insidie di internet in un
puzzle di storie ‘connesse’ dalla rete e
destinate ad incrociarsi drammaticamente.
Un ex poliziotto, due teen agers bulli, una
giornalista televisiva in carriera, un ragazzo
esibizionista per soldi in una chat, una
coppia vittima di un furto perpetrato da
un hacker.
Hercules La leggenda
ha inizio
(The legend of Hercules, Usa, 2014)
Regia Renny Harlin, Con Kellan Lutz, Gaia
Weiss, Scott Adkins, Roxanne McKee. M2
Pictures, Mitologico.
Tradito dal Re, suo patrigno, esiliato e
venduto come schiavo a causa di un amore
proibito, Ercole deve usare tutti i suoi eccezionali poteri per tornare e riconquistare il
suo regno.
Anita B
(Italia, 2014) Regia Roberto Faenza, Con Eline Powell,
Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Moni
Ovadia. 88’, Good Film, Drammatico.
Anita è appena sedicenne quando esce da Auschwitz. Il suo
unico punto di riferimento è una zia che vive in Cecoslovacchia. Al confine l’attende il cognato della zia, che sin da
subito mostra un grande interesse per la giovane.Tratto dal
romanzo Quanta stella c'è in cielo di Edith Bruck.
16 gennaio
Hansel e Gretel e la strega
della foresta nera
6 febbraio
(Hansel & Gretel Get Baked, Usa, 2014)
Regia Duane Journey. Con Molly Quinn, Michael Welch,
Lara Flynn Boyle, Cary Elwes. 86’, Adler, Horror.
Due giovani, fratello e sorella, si recano nella strana casa
di una vecchia signora, con la promessa di ricevere una
speciale qualità di marijuana, la ‘foresta nera’, per scoprire che la strega ha bisogno di nutrirsi di giovani corpi...
I Film di Gennaio
C’era una volta a
New York
30 gennaio
23 gennaio
(The immigrant, Usa, 2013) Regia James
Gray, Con Jeremy Renner, Marion Cotillard,
Joaquin Phoenix,. 119’, Bim, Drammatico.
Nella New York degli anni 20 una ragazza appena arrivata dalla Polonia diventa preda di un
imbonitore-magnaccia che la costringe a prostituirsi. Finché l’incontro con
il cugino di quest’ultimo, un mago dall’aspetto bonario e rassicurante, non
le offrirà una speranza di fuggire dall’incubo in cui si trova.
9 gennaio
23 gennaio
I, Frankenstein
A spasso con i
dinosauri
(Walking with dinosaurs, Uk, 2013)
Regia Neil Nightingale, Pierre De Lespinios
Con Charlie Rowe, Angourie Rice.
87’, Fox, Fantasy-Avventura.
L’educazione sentimentale e sociale di un
giovane dinosauro in un mondo selvaggio e imprevedibile e abitato da
alcuni tra i predatori più pericolosi della storia. Una esperienza tridimensionale nella terra di 70 milioni di anni fà.
30 gennaio
(Usa, 2013) Regia Jean-Marc
Vallée. Con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Jared
Leto, Steve Zahn. 117’, Good
Films, Drammatico-biografico.
La storia vera di un elettricista
alcolizzato a cui nel 1986 viene
diagnosticato l’AIDS. Deciso a non
arrendersi, e vista l’inefficacia
delle cure ufficiali, l’uomo tenta
una cura alternativa con farmaci
sperimentali vietati in Usa, creando una lucrosa attività con la
vendita di questi medicinali agli
altri malati di AIDS.
23 gennaio
9 gennaio
Un compleanno
da Leoni
Dallas buyers
club
Paranormal
activity - The
marked ones
(Usa, 2014) Regia Stuart Beattie,
Con Aaron Eckhart, Miranda Otto, Yvonne Strahovski, Bill Nighy.
(Usa, 2014) Regia Christopher
Koch Media, Fanta-horror.
Landon. Con Andrew Jacobs,
Sopravvissuta fino ad oggi
Molly Ephraim, Richard Cabral.
grazie ad una mutazione gene84’, Universal, Horror-Thriller.
tica, Adam, la creatura del Dr.
Arriva lo spin-off ufficiale di ParaFrankenstein di cui ha preso il
normal. In una comunità latinocognome, si trova al centro di
americana della California, un
una guerra totale e secolare
giovane dopo essere stato martra due clan di immortali: da
chiato da una oscura forza maliun lato i demoni che vogliono
gna viene perseguitato da forze
conquistare la terra, dall’altro i
misteriose, mentre la sua famiglia
Gargoyles che hanno giurato di
e gli amici cercano di salvarlo.
proteggere l’umanità.
(21 & Over, Usa, 2013)
Regia Jon Lucas e Scott Moore.
Con Skylar Astin, Miles Teller,
Sarah Wright, Basil Harris, Justin
Chon. 93’, M2 Pictures, Commedia.
La notte prima dell’esame di
ammissione alla facoltà di medicina uno studente modello viene
raggiunto a sorpresa da due
vecchi amici delle superiori per
festeggiare il suo 21 compleanno.
Quella che doveva essere l’uscita
per una birra diventa una notte
di follia assoluta. Scritto e diretto
dagli sceneggiatori di Una notte
da Leoni 1 e 2.
Tutta colpa di
Freud
(Italia, 2014) Regia Paolo Genovese Con Marco Giallini, Vittoria
Puccini, Anna Foglietta, Vinicio
Marchioni. Medusa, Commedia.
Uno ‘strizzacervelli’ alle prese con tre casi disperati: una libraia innamorata di un ladro di libri, una lesbica che vuole diventare etero,
ed una diciottenne innamorata di un uomo molto più anziano di lei.
Ma il vero caso disperato è proprio lui, l’analista, perché le tre pazienti sono le sue tre adorate figlie.
16 gennaio
16 gennaio
Angry Games
La ragazza con
l’uccello di fuoco The Counselor
Il Procuratore
(The Starving games, Usa,
2014) Regia Jason Friedberg,
Aaron Seltzer Con Maiara
Walsh, Brant Daugherty, Lauren Bowles. 83’, Lucky Red,
Drammatico.
(The Counselor, Usa, 2013)
Regia Ridley Scott Con Michael Fassbender, Brad Pitt, Javier
Bardem, Cameron Diaz. 111’,
Fox, Drammatico.
Dopo quella di Twilight non
poteva mancare la parodia di
La Ragazza di fuoco, con l’eroina un pò suonata Kantmiss
Evershot che viene spedita dalla
sorella furbastra a gareggiare,
al suo posto, nella settantacinquesima edizione degli Starving
Games.
Ridley Scott dirige un cast stellare per raccontare la discesa
all’inferno di un avvocato rampante che accetta la proposta
di un conoscente legato alla
malavita di portare 20 milioni
di dollari di cocaina dal Messico
negli Stati Uniti. Ma chi gioca
con il diavolo, non può sperare
di non bruciarsi.
Intervista
Paolo Virzì
L’Enigma della Vigilia
“E’ un film difficile da definire, perché riguarda ‘un mistero’: è
enigmatico sia nella sua forma che nella sua anima. E’ un racconto ‘sociale’, ma anche una commedia piuttosto feroce che si confonde con i toni del noir dove, ad un certo punto, c’è da risolvere
qualcosa che, altrimenti, rischia di restare inspiegabile.” Paolo
Virzì descrive così il suo nuovo film Il capitale umano tratto
dall’omonimo romanzo di Stephen Amidon di cui il regista toscano è autore della sceneggiatura insieme a Francesco Piccolo e
Come ha incontrato questo romanzo?
Sono un grande appassionato di letteratura americana: seguo con grande interesse
il lavoro di scrittori che apprezzo molto
come Franzen e Wallace e la cosa che mi
colpisce è la grande capacità di questa
nuova generazione di romanzieri di utilizzare il genere per raccontare la società
contemporanea. E’ una maniera perfetta
per rendere appassionanti e avvincenti delle vicende di personaggi in grado
di esprimere qualcosa riguardo il nostro
tempo. Non c’è moralismo in loro, ma c’è
il desiderio di affrontare temi che hanno
a che fare con questioni etiche e umane
molto rilevanti. Il romanzo di Amidon
era molto bello ed ampio e noi abbiamo
potuto cogliere un epicentro narrativo,
estremamente coinvolgente.
Qual è stato, invece, l’apporto che lei,
Bruni e Piccolo avete offerto in dote a
questo racconto?
Senza dubbio l’ambientazione nel Nord
del nostro paese con tutte le sue peculiarità e vicissitudini in grado di caratterizzare in pieno una storia che resta
universale. Il film è, infatti, collocato in
un luogo immaginario della ricca Brianza
così come il libro era ambientato nel Connecticut. Una Lombardia invernale per me
è uno sfondo quasi ‘esotico’ esattamente
come l’America raccontata da Amidon. In
più, un po’ di cinismo e di humour. C’è
un regista che ridacchia in maniera un
po’perfida anche nei momenti più drammatici.
Come ha sfruttato le opportunità offerte dal cinema di genere?
Mi sono avvicinato alla trama con uno
spirito quasi etnografico, perché questa
Francesco Bruni. Un cast importante composto da Valeria Bruni
Tedeschi, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni
e Luigi Locascio racconta la storia di un misterioso incidente, in
una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale che coinvolge
una ricca famiglia borghese della provincia del Nord Italia. “E’
un puzzle narrativo che utilizzando punti di vista differenti oltre
ad indagare su un evento delittuoso, esplora l’infelicità di tante
persone.” Spiega Virzì.
storia mi permetteva di entrare in un
mondo inesplorato e perfino un po’ inquietante.
Non è un Noir ‘puro’. Anzi, le contaminazioni sono molte anche perché l’ispirazione proviene da un romanzo bellissimo,
un capolavoro della letteratura americana
contemporanea. Sono rimasto affascinato dallo sguardo lucido verso la nostra
società di questo giovane scrittore che
potrebbe essere un novello Tom Wolfe.
Sicuramente il genere mi ha permesso di
indagare i personaggi e ciò che li muove
in maniera più puntuale e approfondita.
Volevo mantenere uno sguardo umano,
ma non in maniera tenera, bensì beffarda e perfino un po’ dura forse perfino
più veritiera. E’ un film corale dalla
trama infittita da un evento misterioso che avviene in una notte di
Natale.
8
E’ anche un film dalla narrazione abbastanza sexy…
Ci sono delle storie di amore e passione
che si intrecciano: una molto romantica
tra due ragazzi e una piuttosto ridicola e
“inadeguata” tra due persone disperate e
infelici.
Marco Spagnoli
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Intervista
Luca Miniero
Un Boss tutto da ridere
Dopo il grande successo di Benvenuti al Sud e Benvenuti al
Nord, il regista Luca Miniero firma un’altra commedia fondata
sull’apparente “incontro – scontro” di culture interpretata da
Paola Cortellesi, Rocco Papaleo e Luca Argentero. Un boss in
salotto racconta la storia di una donna che ha fatto di tutto
per lasciarsi alle spalle il proprio passato, che, invece, la “raggiunge” quando lei sta vivendo - altrove – una vita felice e
serena. Il fratello camorrista, infatti, ha chiesto di trascorrere
gli arresti domiciliari a casa di lei che, ovviamente, avrà non
poche difficoltà a destreggiarsi tra i comportamenti antisociali
dell’indesiderato parente e riuscire a mantenere una facciata di
normalità. “Per me questo non è tanto un film sul confronto tra
Nord e Sud quanto, piuttosto, sul difficile rapporto tra un fratello e una sorella meridionali.” Spiega Miniero “Il personaggio
di Paola Cortellesi, infatti, è una donna che si è perfettamente
integrata e pur non rinnegando le proprie origini, senza dubbio,
si è evoluta, diventando un’altra persona. Il fratello, invece, con
l’aggravante di essere un affiliato alla malavita, non la riconosce
per come era. Sono passati quindici anni dall’ultima volta che
si erano incontrati e adesso devono confrontarsi in maniera importante mettendo a rischio tutto quello che lei ha costruito in
questo lasso di tempo.”
Il film è stato girato in Alto Adige…
Ed è stata un’esperienza estremamente piacevole e sorprendente: un po’ come è accaduto con Castellabbate per Benvenuti al
Sud lo stesso è successo con Bolzano. Una cittadina bellissima
e tutt’altro che ‘fredda’ o distaccata. Siamo stati molto bene
e credo che l’ambientazione abbia restituito al film un sapore
particolare e originale, perché è un luogo molto vitale e pieno
di ragazzi.
Un boss in salotto propone un cast di interpreti di grande
talento: a partire da Paola Cortellesi…
Volevamo assolutamente avere Paola nel nostro film. L’abbiamo
‘aspettata’, perché era da poco diventata mamma e noi volevamo
che fosse la protagonista. Ci ha anche dato una mano a scrivere
la sua parte. Lo stesso dicasi per Rocco e Luca che hanno contribuito alla costruzione dei loro personaggi nella maniera più divertente possibile. Ci sono poi, Ale &
Franz, e Angela Finocchiaro con cui spero di potere continuare
a lavorare fino a quando lei ne avrà voglia, perché è un’attrice
che stimo tantissimo e con cui mi trovo sempre molto bene.
Il personaggio interpretato da Rocco Papaleo è quello di
un mafioso che, in America, avrebbe potuto essere portato
sullo schermo da De Niro….
In un certo senso l’ispirazione proviene da alcune commedie come Terapia e Pallottole e Un bosso sotto stress,
ma – al di là di tutto –l’originalità del ruolo sta nel suo essere
ispirato a come sono davvero i camorristi con tutta la loro
stravaganza ed eccentricità in grado di costituire un alone
intorno a personalità violentissime e pericolose. Rocco,
con tutto il suo immenso talento, ha saputo restituire
al pubblico una figura molto più realistica di quello
che si potrebbe essere portati a credere senza conoscerli come sono davvero nella realtà. Come nasce
il suo approccio a queste commedie?
Faccio da regista il cinema che andrei a vedere come
spettatore: mi piace molto la possibilità di divertire
il pubblico con storie originali, che, però, portino
sempre con sé una matrice un po’ popolare. Desidero
raccontare l’Italia di oggi in maniera non troppo seria e tantomeno approfondita, ma – al tempo stesso – mi piace insistere
su come il nostro paese sia molto meno globalizzato di quanto
si potrebbe credere. Diffido dell’etichetta di ‘commedia intelligente’, io preferisco pensare al mio lavoro come basato più
sulla ‘pancia’ che sulla testa. Sono contento che la comicità
dei miei film non sia artefatta, bensì saldamente ancorata ad
una realtà nella quale tutti quanti possiamo riconoscere parte
di noi stessi. Attraverso i personaggi dei miei lavori desidero
descrivere realtà plausibili. Sinceramente non credo di avere
scoperto una ‘formula’ per fare cinema, ma devo ammettere di
essere particolarmente interessato a raccontare
storie del sud, cogliendone elementi differenti
anche attraverso film che, peraltro, come
questo non hanno un’ambientazione in
quelle terre. Mi piace confrontarmi con
pezzi della nostra Italia attraverso commedie popolari che siano il più ‘comiche’ possibili e offrano sempre molti
pretesti per ridere.
Marco Spagnoli
Il castello magico
Dai creatori di Le avventure di Sammy, una nuova
affascinante storia che unisce magia e divertimento per i più piccoli, e che presenta più di 50
personaggi animati in 3D.
Tuono, un tenero gattino abbandonato
viene accolto da un eccentrico ed anziano signore che è stato un mago famoso nel mondo prima di ritirarsi nella
sua antica dimora di famiglia, dove vive
circondato da animali, giocattoli animati
ed altri oggetti viventi. Ben presto anche Tuono entra a far parte del fantastico serraglio di casa Lorenz, capitanato
da un coniglio sovrappeso e un topolino
molto diffidente. Molto presto Tuono comincia a sentirsi come a casa propria in
quel palazzo incantato, pieno di piccoli e
bizzarri oltre ché divertenti personaggi.
Ma quando il padrone di casa, l’anziano
Lorenz finisce in ospedale, suo nipote
tenta con ogni mezzo di vendere la casa,
senza che lo zio se ne accorga. Ma la manovra non sfugge a Tuono, che ha un’idea
geniale: trasformare la residenza in una
castello infestato! Ce la farà il nostro
eroe, insieme ai suoi bizzarri amici, a
salvare la casa e a tenere insieme la sua
nuova incredibile famiglia?
Nato da un’idea originale del regista Ben Stassen che lo ha diretto
in coppia con Jérémie Degruson,
Il castello magico presenta oltre 50
personaggi animati in 3D e unisce
magia e paura in una storia in cui
il divertimento è sempre in primo
piano.
“All’inizio - dichiara il regista - il
titolo in inglese era The enchanted
house, ma la parola ‘magico’ è più
adatta al film in questione perché
la casa appartiene ad un mago e
perché il protagonista usa la magia.
Così abbiamo deciso di chiamarlo IL
CASTELLO MAGICO. E non è assolutamente un film pauroso. Anche la
scena in cui il potenziale acquirente della casa scappa via urlando “la
casa è infestata!” è divertente perché il pubblico sa che è tutta una
messa in scena orchestrata dagli
abitanti della casa.”
Il castello magico
11
(The House of
magic, Belgio,
2013)
Regia di
Ben Stassen,
Jeremy
Degruson
Notorious,
Animazione
1 GENNAIO
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Carrie è una adolescente complessata,
che viene vessata dai suoi compagni di
scuola, ed è costretta a subire la personalità disturbata di sua madre. Allo
stesso tempo però, Carrie è dotata di uno
straordinario e terrificante potere.
Lo sguardo di satana
Carrie
Educata da una madre crudele e tutt’altro che protettiva a dubitare e odiare se stessa, Carrie è una creatura ferita e molto più fragile rispetto alle sue coetanee. Carrie è terrorizzata anche dall’ira di Dio, che
la madre, una fanatica religiosa, le minaccia quasi
ogni giorno. “Prega bambina mia, prega affinché il
Signore lavi via i tuoi peccati” le sussurra, castigandola. Carrie cerca di trovare un suo spazio lontano da
casa, e quando pensa di aver trovato nella scuola il
posto dove potersi sentire a suo agio e poter vivere
la sua giovinezza e femminilità, viene umiliata sadicamente dagli stessi compagni di classe. La timida ragazza però ben presto scopre di possedere uno
straordinario e terrificante potere che farà di lei una
macchina di morte e distruzione.
L’adattamento del ‘76 con Sissy
Spacek (candidata all’Oscar per il
ruolo di Carrie) e Piper Laurie rimane una delle opere più potenti
e disturbanti dirette da Brian De
Palma, ma il film della Peirce è
calato in uno scenario più complesso e più vicino al romanzo
di Stephen King che al film di
De Palma. La nuova versione di
Carrie, con Chloë Grace Moretz e
Julianne Moore (nella parte della
madre, Margaret White), diretta
da Kimberly Peirce (Boys Don’t
Cry) è una rilettura più sfaccettata del personaggio ideato da
Stephen King nel ‘74, emblema
di una gioventù alla disperata
ricerca di amore e libertà. Un’eroina che cerca se stessa e la
propria femminilità nelle doti
paranormali, e che dopo aver
scoperto le sue straordinarie facoltà cinetiche lascia esplodere
la sua ribellione contro tutto ciò
che la stava schiacciando.
Il capitale umano
I progetti faciloni di ascesa sociale
di un immobiliarista, il sogno di
una vita diversa di una donna ricca
e infelice, il desiderio di un amore
vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un
misterioso incidente, in una notte
gelida alla vigilia delle feste di
Natale, a complicare le cose e a
infittire la trama corale di un film
dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì
stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e
beffardo di questo nostro tempo.
Una sceneggiatura perfetta, firmata a sei mani dallo stesso Virzì con Francesco Piccolo e
Francesco Bruni, tratta dall’omonimo romanzo
americano di Stephen Amidon perfettamente
innestato nella Brianza felix, dove i sogni di
ricchezza sembrano ancora a portata di mano,
e interpretato magnificamente da Valeria Bruni Tedeschi e Fabrizio Bentivoglio, accanto
agli splendidi comprimari Valeria Golino e
Fabrizio Gifuni, il nuovo lavoro di Virzì è un
incrocio tra il poliziesco e la commedia nera,
attraversato da un feroce pessimismo sulla
condizione umana e sulla classe dirigente che
continua a vivere al di sopra dei propri mezzi
ipotecando, anzi cancellando il futuro dei propri figli. Un film simmetrico, che come struttura ricorda vagamente Il Passato di Asghar
Il capitale umano
Lo Sguardo di
Satana - Carrie
12
(Carrie, Usa, 2013)
Regia di Kimberly Peirce.
Con Chloë Grace Moretz,
Julianne Moore, Gabriella
Wilde, Portia Doubleday.
100’, Warner Bros., Horror
9 GENNAIO
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Farhadi, con la stessa storia vissuta in prima
persona da quattro personaggi per formare un
mosaico che racconta l’Italia di oggi. La storia
comincia e finisce attorno ad un misterioso
incidente, in seguito al quale un ciclista perde
la propria vita. Parallelamente si dipanano le
vicende di una serie di persone, il titolare di
un’agenzia immobiliare che non esita a mettere
in gioco tutto per un sogno di facile arricchimento, quella della sua seconda moglie che ha
appena scoperto di essere incinta, e della figlia
del primo matrimonio che ha una relazione con
un coetaneo, figlio di un ricchissimo e gelido
gestore di fondi finanziari, il quale è sposato
con una donna intelligente e infelice che accetta passivamente il benessere familiare senza
condividerne la pratica predatoria.
13
(Italia, 2014)
Regia di Paolo Virzì
conValeria Bruni
Tedeschi, Fabrizio
Bentivoglio, Valeria
Golino Fabrizio Gifuni,
Luigi Lo Cascio, Matilde
Gioli
01 Distribution,
CommediaDrammatico
9 GENNAIO
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Il regista di Benvenuti al
Sud e Benvenuti al Nord dirige un’altra commedia sullo
‘scontro di culture’ differenti con una strepitosa Paola
Cortellesi
Papaleo dopo il successo di Una piccola impresa
meridionale torna al cinema come attore interpretando un personaggio eccentrico e sopra le
righe: un camorrista flamboyant che riserverà
non poche sorprese alla famiglia della sorella e
certamente una buona dose di risate per il pubblico. L’attore lucano, infatti, gioca a diventare
l’elemento di instabilità di una famiglia borghese
come tante, apparentemente senza problemi e
che, invece, viene messa a dura prova dalla presenza di un cognato rumoroso e volgarotto, che
conosce certamente più le leggi della vendetta
che le regole delle buone maniere della buona
educazione. Detto questo, anche il – si fa per
dire – ‘povero’ Boss ha i suoi guai ad adattarsi
ad un mondo e ad un ambiente molto diversi dal
suo. Riusciranno ad arrivare alla fine del processo senza che ci scappi (qualche altro) morto e
che la famiglia di Cristina diventi qualcos’altro
rispetto a quello che è sempre stata?
Un Boss
in salotto
Cristina è un’energica meridionale trapiantata in un piccolo centro del Nord
dove è finalmente riuscita a costruirsi una vita e una famiglia perfette
insieme al marito, Michele Coso, e ai loro due splendidi figli.
Un giorno la donna, convocata in Questura, scopre che suo fratello
Ciro - che non vede da quindici anni – è implicato in un processo di
camorra e ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari a casa
sua. Cristina suo malgrado accetterà e da quel momento i suoi piani
e l’ordinatissima routine dei Coso verranno letteralmente sconvolti
dall’arrivo dello zio Ciro, un tipo tutto tatuaggi, catene d’oro e poco
abituato alle buone maniere. Un film esilarante dove lo humour del
regista napoletano Luca Miniero si confronta in maniera giocosa,
ma – non troppo – con gli stilemi tipici del ‘Mafia Movie’ e Rocco
Papaleo interpreta, in maniera originale e personale, un ruolo da capo clan che sarebbe potuto appartenere in America a Robert De Niro.
Un boss in salotto
(Italia, 2014)
Regia di Luca Miniero con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Luca Argentero,
Angela Finocchiaro
102’, Warner Bros.
Commedia
1 GENNAIO
15
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A prima vista si potrebbe pensare a Una
Notte da Leoni quarant’anni dopo, ma in
realtà questo progetto è precedente alla
trilogia miliardaria della Warner e risale ai
primi anni 90, ed i protagonisti dovevano
essere Jack Nicholson, Dustin Hoffman e
Billy Crystal. Poi il progetto si era arenato,
e solo adesso dopo circa vent’anni è stato ripreso e riadattato ad un ‘dream team’
composto da quattro Premi Oscar. Michael
Douglas, 69 anni, è lo scapolone dei quattro che decide appunto di sposarsi. Robert
De Niro, 70 anni, nel film è un vedovo
sconsolato. Morgan Freeman, 76 anni, è il
più birichino dei quattro, e Kevin Kline, a
66 anni è il più giovane della compagnia.
«Non pensavo di riuscire - ha detto il regista Jon Turtel - a mettere insieme un cast
del genere. Di solito vogliono più soldi, ma
poi ha vinto il desiderio di lavorare tutti assieme, oltre all’idea di mostrare che si può
essere vecchi e pieni di vita». Quattro vecchi amici, interpretati
da quattro premi Oscar, si riuniscono a Las Vegas per celebrare un
addio al celibato over 60 da far
impallidire le Notti da Leoni.
Last Vegas
Billy, Paddy, Sam e Archie sono cresciuti insieme nell’America degli anni sessanta. Inseparabili formavano una piccola banda i
Flatbush Four, Poi la vita li ha divisi anche se
non si sono mai persi di vista. Fino a quando, dopo più di cinquanta anni, decidono di
ritrovarsi a Las Vegas per celebrare l’addio al
celibato di Billy, lo scapolo impenitente del
gruppo che a settanta anni ha deciso di sposarsi con la fidanzatina trentenne.
Un’occasione irresistibile per tuffarsi nella
città del peccato, dimenticando acciacchi,
problemi, età, e rivivere i giorni di gloria. E
sebbene i decenni trascorsi li abbiano decisamente cambiati, come peraltro scopriranno quanto sia cambiata Sin City, i quattro
vecchietti, tra liti, rappacificazioni, spinte
in piscina, sbornie, battute grossolane sulle
ragazze che incontrano (che hanno meno di
un terzo dei loro anni), non rinunceranno per
nessuna ragione al loro ultimo week end di
follie.
Last Vegas
19
(Last Vegas, 2013, Usa)
Regia di Jon Turteltaub
con Robert De Niro,
Morgan Freeman,
Michael Douglas, Mary
Steenburgen, Kevin
Kline.
105’, Universal
Pictures, Commedia
23 GENNAIO
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Due ex pugili over 60 si preparano a salire ancora una
volta sul ring e suonarsele di
santa ragione, guidati da una
longeva e accanita rivalità e
da una contagiosa euforia.
Il Grande
Match
Dopo Il cavaliere Oscuro era difficile volare
più alto.
Nolan c’è riuscito, realizzando il più colossale, emozionante e
intenso film della storia dei supereroi. Una
deg n a
Stallone e De Niro sono rispettivamente Henry “Razor” Sharp e Billy “The Kid”
McDonnen, due pugili di Pittsburgh finiti
sotto i riflettori dell’intera nazione a causa della loro storica rivalità. Ai tempi d’oro
ognuno di loro aveva vinto un match ma, nel
1983, alla vigilia del terzo e decisivo incontro, improvvisamente Razor aveva annunciato il suo ritiro, rifiutandosi di spiegare il
perché, ma assestando un colpo definitivo
alla carriera di entrambi. Trenta anni dopo
il promoter di pugilato Dante Slate Jr., vedendo la possibilità di fare soldi, fa ai due
boxers un’offerta che non possono rifiutare:
tornare sul ring e regolare i conti una volta
per tutte.
Ma i due non ce la fanno ad aspettare: già
durante il loro primo incontro dopo decenni finiscono con il darsele di santa ragione
in una esilarante rissa che finisce subito in
rete e diventa popolarissima. L’improvvisa
frenesia dei social media trasforma quindi
il loro match locale in un evento imperdibile
per HBO. Ora, se riusciranno a sopravvivere
agli allenamenti, potranno combattere di
nuovo e scoprire chi è il più forte.
Non poteva essere un film qualsiasi, sia
per la presenza di due star come Stallone
e De Niro, ma soprattutto per il mettere l’uno di fronte all’altro due icone del
cinema come lo Stallone italiano alias
Rocky Balboa alias Sylvester Stallone
contro Toro scatenato alias Jake LaMotta
alias Robert De Niro. Un film scritto e
cucito su di loro, due star over 60, ancora
in splendida forma, capaci di mettersi in
gioco con quel pizzico di autoironia che il
loro passato esigeva.
Una action comedy per una terza età sempre più tonica e sempre più brillante con
un cast di premi Oscar, a cominciare da
Robert De Niro e Sylvester Stallone (2 nomination), e inoltre il premio Oscar Alan
Arkin nei panni del vecchio allenatore di
Razor, Louis “Lightning” Conlo, il premio
Oscar Kim Basinger (“L.A. Confidential”)
nel ruolo di Sally Rose ex fiamma di Razor, ed infine Jon Bernthal (“The Walking
Dead”) nel ruolo di BJ, che diventa l’alle-
natore di The Kid e il giovane esordiente
Camden Gray (“Californication”).
Un Premio Oscar - il direttore della fotografia Dean Semler (“Balla coi lupi”,
“Apocalypto”) - anche nel cast tecnico,
diretto dal regista Peter Segal (Agente
Smart - Casino Totale) e composto dallo
scenografo Wynn Thomas (“Cinderella
Man”); la costumista Mary Vogt (“Men
in Black 3”) e il montatore William Kerr
(“Le amiche della sposa”),Robert Sale che
è stato il consulente tecnico per gli incontri di pugilato di “Rocky Balboa” e Trevor
Rabin che ha composto la colonna sonora.
Il grande match
(Grudge Match, Usa, 2013)
Regia di Peter Segal con Sylvester
Stallone, Robert De Niro, Alan Arkin,
Kim Basinger, Jon Bernthal
113’, Warner Bros, Action-Comedy
16 GENNAIO
21
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The Wolf of
Wall Street
Plurinominato ai Golden Globes
e quasi certamente candidato
agli Oscar, Martin Scorsese
torna a dirigere Leonardo Di
Caprio in un film di scottante
attualità.
Tratto dal libro autobiografico di
Jordan Belfort, uno degli uomini di
maggiore successo a Wall Street, che
a ventisei anni guadagnava circa 49
milioni di dollari l’anno, il film del
premio Oscar Martin Scorsese racconta la storia emblematica dell'uomo che dopo aver fondato una delle
più importanti società di brokeraggio
dopo pochi anni finì in carcere per
frode e riciclaggi. Una storia vera che
racconta l'altra faccia del sogno americano e che chiude con la massima
espressione dell'alta finanza un ciclo
fondamentale nella storia del cinema,
iniziato con una storia di mafiosi di
piccolo cabotaggio con Quei bravi
ragazzi (1990) e proseguito con Casinò (1995) con una storia di mafia
imprenditoriale ed i suoi intrecci con
il grande capitale.
Una storia densa di emozioni forti che Martin
Scorsese sublima in un grande affresco della
finanza americana al cui centro c’è un personaggio carismatico, affascinante, ma anche un
po’ insolito portato sullo schermo con il solito
grande talento da un Leonardo Dicaprio che
merita, senza dubbio, la nomination all’Oscar
per la sua interpretazione ‘senza rete’ di un
uomo che vive la sua vita al limite.
Tratto dalle memorie dello stesso Belfort il
film che segna la quinta collaborazione tra
Dicaprio e Scorsese racconta di come il broker, negli anni Novanta, riuscisse a guadagnare più soldi di quanti potesse spenderne nelle
sue leggendarie notti piene di coca, eccessi
e squillo di lusso; più di quanti avesse mai
osato sognarne ai tempi in cui vendeva carne
e pesce nel Queens. Perché a Wall Street, cuore tachicardico della finanza mondiale, niente
è impossibile, se sei giovane e affamato abbastanza. E nessuno ha più fame di Belfort,
un ‘lupo’ arruolato come semplice telefonista
dalla
società
di brokeraggio LF
Rothschild e subito contagiato dalla selvaggia ambizione
dei giovani broker che “puzzano di successo
lontano un miglio”. Geniale e spericolato, Belfort impara in un lampo l’ambigua arte di spostare mucchi di soldi e felicità, e giunge, nel
giro di pochi anni, a fondare la sua società,
la potentissima Stratton Oakmont, la “Disneyland dei broker”, dove il denaro si moltiplica
senza controllo. Ma non bastano otto Ferrari,
la villa più grande degli Hamptons, una moglie
trofeo, l’elicottero personale pilotato in stato
di ebbrezza, per farti padrone del mondo o,
se è per questo, della tua vita. Dipendente da
ventidue sostanze diverse, dalle orge, e dal
vizio implacabile della grandezza, Belfort si
prepara a una caduta più spettacolare persino della sua formidabile ascesa. Cattivo,
sincero, irriverente, “II lupo di Wall Street”
è la travolgente storia vera del più grandioso e spudorato sogno americano degli
ultimi decenni, simbolo di un sistema che
esalta e corrompe.
The Wolf of Wall Street
(id., USA, 2013)
Regia di Martin Scorsese Con Leonardo
Dicaprio, Matthew McCounaghey, Jonah
Hill, Jon Favreau, Spike Jonze, Kyle
Chandler, Rob Reiner, Jean Dujardin,
Margot Robbie
180’, 01 distribution
30 GENNAIO
23
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Francesco Patierno porta sullo
schermo l'intrigante romanzo di
Federico Baccomo con Claudio Bisio nel ruolo del cinico avvocato, circondato da un cast importantissimo.
La gente
che sta bene
La penna di Federico Baccomo è alla base di un racconto molto attuale e un po’
cinico sull’Italia di oggi, sulle sue debolezze e magagne: c’è, infatti, qualcuno per
cui crisi, tasse e precarietà, sono solo un
altro titolo di giornale, nemmeno dei più
interessanti. È l’avvocato Umberto Borlone interpretato da un sulfureo Claudio
Bisio Nessuna incertezza per lui, nessuna
difficoltà. Umberto è un uomo che ce l’ha
fatta: ha una famiglia ideale, un solido
conto in banca, una carriera in ascesa,
tanti colleghi a cui farlo sapere. Vanitoso, a tratti sbruffone, spesso infantile, è
sempre pronto a prendersi il centro della
scena, che sia una sala riunioni o il camerino di un atelier di alta moda. Ma proprio
quando un’intervista su un’importante rivista economica e l’invito al più esclusivo
dei ricevimenti sono lì a suggellare il suo
personale trionfo, quel mondo così perfetto mostra tutte le sue crepe e, pezzo
dopo pezzo, comincia a franargli addosso.
Umberto non è il tipo disposto a cedere
tanto facilmente la sua fetta di paradiso.
Così, in una lotta sempre più frenetica per
riconquistare il suo posto sulla vetta, l’avvocato si troverà a colpire e a essere colpito, a tradire e a essere tradito, in un percorso imprevedibile sull’orlo del precipizio
che, tra battute fuori luogo e donne fatali,
inganni e batoste, lo porterà alla scoperta
di uno sguardo nuovo e di un nuovo se
stesso. “Sono molto soddisfatto del risultato di questo film e credo finalmente di
potere avere messo a frutto l’esperienza
di questi anni per ottenere questo lavoro
così come lo desideravo.” dice il regista
Francesco Patierno, reduce dal successo
del documentario La guerra dei Vulcani dedicato a Anna Magnani e al suo rapporto
tormentato con Roberto Rossellini e la
‘nemica’ Ingrid Bergman “La gente che
sta bene è una commedia a tutto tondo
con dei momenti brillanti e altri più seri
se non quasi drammatici con un Claudio
Bisio inedito che mostra dei lati del suo
talento sorprendenti.” Patierno spiega il
suo approccio alla narrazione del film “Le
serie americane hanno rappresentato una
vera e propria rivoluzione dal punto di vista narrativo. Le storie appartengono ora
ai personaggi e l’autore Federico Baccomo
ha scritto dei dialoghi molto vicini a quelli delle serie più scanzonate che vengono
prodotte oggi in America. Il romanzo e il
film esplorano la nostra realtà con lo stesso approccio originale e sincero, ma dove
anche nelle situazioni più drammatiche si
tira fuori una grande ironia.”
La gente che sta bene
25
(Italia, 2014)
Regia di Francesco Patierno con Claudio
Bisio, Margherita
Buy, Diego
Abatantuono,
Carlo Buccirosso,
Claudio Bigagli
100’, 01
distribution,
Commedia
30 GENNAIO
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Il regista di Downton Abbey porta
sul grande schermo un racconto indimenticabile
Storia di una
ladra di libri
Tratto dal bestseller La bambina che
salvava i libri dello scrittore australiano
Markus Zusakì, il film è diretto da Brian
Percival, regista di diversi episodi, nonché una delle menti creative alle spalle
del successo della fortunatissima serie
televisiva Downton Abbey che così firma il suo primo film importante per il
grande schermo “A un certo punto mi
arrivavano cinque sceneggiature al giorno ed era impossibile leggerle tutte.”
Dice Percival “Leggevo le prime trenta pagine di ogni script e decidevo se
si trattava di un progetto interessante. Quando mi è arrivato il copione di
Storia di una ladra di libri sono rimasto
come ipnotizzato. Mi sono bastate due
pagine per capire che questo era il film
che volevo fare.” Ma cosa aveva colpito
il regista così tanto ? “Il romanzo mi
ha profondamente emozionato: è una
storia molto positiva e piena di speranza, ho apprezzato che il personaggio principale fosse una ragazza che pur
non avendo nulla alle spalle e alcuna
prospettiva futura, riuscisse non solo a
sopravvivere ma a migliorare.” Percival
si è rispecchiato nella storia della protagonista Liesel. “Le mie origini sono
molto umili: la mia famiglia aveva ben
poco e l’aspirazione era quella di realizzare qualcosa, nel mio caso fare film. In
seguito, quando sono andato alla scuola d’arte ho conosciuto persone che mi
hanno insegnato a guardare il mondo in
modo diverso, soprattutto attraverso i
libri, e quindi a vivere la vita in modo
diverso.”
Pubblicato per la prima volta nel 2005,
il libro ha venduto otto milioni di copie
in tutto il mondo ed è stato tradotto
in oltre trenta lingue, la trama racconta una storia commovente e ricca di
emozioni ambientata nella Germania
della Seconda Guerra Mondiale. Liesel è
una coraggiosa ragazzina affidata dalla
madre incapace di mantenerla, ad Hans
Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo
buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Liesel fatica
ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove
viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione, è tuttavia decisa a cambiare la
situazione e trova un valido alleato nel
suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il
suo primo libro. L’amore di Liesel per la
lettura e il crescente attaccamento verso
la sua nuova famiglia si rafforzano grazie
all’amicizia con un ebreo di nome Max che
i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per
i libri incoraggiandola ad approfondire le
sue capacità di osservazione. Altrettanto
importante diventa l’amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch),
che prende in giro Liesel per la sua mania
di rubare i libri ma intanto si innamora
di lei. Da notare che lo scrittore Markus
Zusak ha tratto ispirazione per il libro dalle storie narrate dai suoi genitori quando
era ancora un bambino in Australia. “Era
come se un pezzo d’Europa entrasse nella nostra cucina quando mamma e papà
27
raccontavano di come fosse crescere tra
Germania e Austria, dei bombardamenti di
Monaco, dei prigionieri che i nazisti facevano sfilare per le strade. Allora non me
ne rendevo conto, ma sono state queste
storie a spingermi a diventare scrittore.
Era un’epoca di estremo pericolo e malvagità e mi hanno profondamente colpito
i tanti gesti di umanità compiuti in quei
tempi cupi - continua Zusak parla proprio
di questo: della capacità di trovare la bellezza anche nelle situazioni più orrende.
Uno dei punti centrali della storia è che
Hitler sta distruggendo la mente delle persone con le parole mentre Liesel di quelle
stesse parole si appropria per scrivere una
storia completamente diversa”.
Storia di una ladra di
libri
(The Book Thief, USA, Germania, 2013)
Regia di Brian Percival
con Geoffrey Rush, Emily Watson,
Sophie Nélisse, Ben
Schnetzer, Nico
Liersch
131’, 20th Century
Fox
30 GENNAIO
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Tratto dalla serie Belle et Sebastien
scritta e diretta da Cécile Aubry il più
grande successo televisivo francese
degli ultimi anni, e dal cartone animato giapponese con cui sono cresciuti
milioni di bambini in tutto il mondo,
il film racconta una grande storia
d’amicizia estremamente commovente e
ricca di emozioni.
Durante la Seconda guerra mondiale, il piccolo orfano Sebastien
trova conforto nell’amicizia con Belle, un grande cane dei Pirenei
che abita nei boschi intorno al paese. Sebastien, colpito dalla
dolcezza dell’animale, dovrà difenderlo da chi lo ritiene un feroce e pericoloso predatore. Per dirigere questo adattamento non
facile la produzione si è avvalsa del talento di uno dei registi più
esperti di cinema in condizioni ‘estreme’. Per più di venticinque
anni, infatti, Nicolas Vanier ha percorso i territori più selvaggi
delle montagne. Dalle sue peripezie sono nati molti spettacoli,
romanzi e documentari.L’avventura, per lui , inizia sempre con il
rispetto assoluto della Natura e delle popolazioni che vi abitano
e questa sua filosofia lo ha reso la scelta perfetta per dirigere un
film tanto importante. I suoi sogni d’infanzia sono stati cullati
da i racconti di Jack London. Indiani, esploratori,bestie selvagge e luoghiostili hanno stimolato la sua immaginazione e dato
ritmo ai suoi viaggi. ”Da piccolo ero completamente pazzo della
serie tv Belle e Sebastien “ricorda il regista “per questo quando
mi hanno proposto questo progetto ero molto intimidito: per
me non si trattava di adattare per il grande schermo una serie
di successo, bensì di trasformare per il cinema una storia che
era un classico del genere legato all’amore per gli animali
e alla comprensione della Natura. Accettare di farne un
adattamento cinematografico era una grande sfida. Come Sebastien, la montagna è un personaggio a tutti
gli effetti. Girare in alta montagna e con un cane
al seguito però non è stata la cosa più difficile di
questo film. La sfida più grande è stata quella
di lavorare con un attore bambino poiché la
maggior parte del film si regge sulla sua capacità di vivere questa avventura dall’inizio alla
fine. Non è stato facile trovare chi interpretasse Sebastien, dopo avere esaminato più
di 2400 candidature, però, ho incontrato
Félixe in que lmomento ho capito che solo
lui sarebbe stato in grado di interpretare
quel ruolo.”
Belle & Sebastien
Belle &
Sebastien
(Id., Francia, 2013)
Regia di Nicolas Vanier con Félix Boussuet, Tchéky Karyo,
Margaux Chatelier, Dimitri
Storoge, Andreas Pietschmann,
Urbain Cancelier
98’, Notorious, Family
30 GENNAIO
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Il cinema italiano del 2014: Paolo Virzì, Carlo Verdone e Nanni Moretti
Sole a catinelle
Sotto una buona stella
Anita B.
La sedia
della fe
licità
Allacciate le cinture
Freud
Tutta colpa di
Ti ricordi di m
e
Sole a catinelle
La gente che sta bene
Anche il 2014 sarà un anno di grande
cinema italiano: ad inaugurarlo tanto
idealmente quanto felicemente è Il capitale
umano, il nuovo lavoro di Paolo Virzì, un
film importantissimo, che rappre- senta
senza dubbio uno dei titoli realizzati in
Italia più importanti degli ultimi dieci
anni. Una pellicola di grande forza, capace
di raccontare fra- gilità e misfatti del
nostro paese attraverso il cinema di
genere. A seguire arriveranno Anita B di
Roberto Faenza e l’ultimo lavoro di Carlo
Mazzacurati La sedia della felicità con
Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese,
Giuseppe Battiston e Antonio Albanese.
Ferzan Oztepek vedrà uscire ai primi di
marzo il suo Alllacciate le cinture con
Kasia Smutniak, Francesco Arca, Carolina
Crescentini, Filippo Scicchitano. Nei mesi
successivi torneranno anche Gabriele
Salvatores con Il ragazzo invisibile, Mario
Martone con Il giovane favoloso in cui
Elio Germano interpreta Giacomo Leopardi
e Francesco Bruni, reduce dal successo
di Scialla! con Noi Quattro interpretato
da Ksenya Rapaport e Fabrizio Gifuni.
Per quello che, invece, riguarda la commedia pura tra gennaio e aprile ci saranno due
film diretti dai Fratelli Vanzina: Sapore
di te interpretato da Vincenzo Salemme,
Maurizio Mattioli, Serena Autieri, Martina Stella, Nancy Brilli e Giorgio Pasotti.
La storia ricorda, in qualche maniera, il
grande successo del classico vanziniano
Sapore di Mare ed è ambientato tra gli
anni Ottanta e il presente; Un matrimonio
da favola, con Ricky Memphis, Adriano
Giannini, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca e
Riccardo Rossi segue le avventure di alcuni
ex compagni di scuola venti anni dopo la
maturità. Sotto una buona stella in uscita
a febbraio è il nuovo film scritto e diretto
da Carlo Verdone con Paola Cortellesi, Tutta
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colpa di Freud propone un altro gruppo di
giovani attori ed attrici di grandissimo talento e fascino: Vittoria Puccini, Laura Adriani, Anna Foglietta, Alessandro Gassman,
Vinicio Marchioni e Daniele Liotti. Entro
la primavera vedremo anche La gente che
sta bene di Francesco Patierno con Claudio
Bisio, Margherita Buy e Diego Abantuono;
E fuori nevica di Vincenzo Salemme con
protagonisti lo stesso attore e regista napoletano accompagnato dagli amici e colleghi
di sempre: Carlo Buccirosso,Nando Paone,
Maurizio Casagrande, Giorgio Panariello,
Margharet Madé Un fidanzato per mia
moglie per la regia di Davide Marengo che
porta sullo schermo la coppia Luca e Paolo
insieme a Geppi Cucciari; Ti ricordi di me di
Rolando Ravello con Edoardo Leo e Ambra
Angiolini, Amici come noi road movie
all’itlaiana con la cop- pia Pio & Amedeo
e i nuovi film di Massi- miliano Bruno e
Alessandro Siani che Raicin- ema distribuirà
nell’autunno nel Natale 2014 quando Medusa
proporrà la nuova avventura natalizia di
Aldo, Giovanni e Giacomo.
Tra gli altri film attesi nel 2014: Incompresa di Asia Argento; I nostri ragazzi di
Ivano De Matteo; Io, Arlecchino di Giorgio
Pasotti; Le meraviglie di Alice Rohrwacher;
Maldamore di Angelo Longoni; Mani in terra di Giulio Manfredonia; Song ‘’e Napule
di Marco e Antonio Manetti; Tre tocchi di
Marco Risi; La trattativa di Sabina Guzzanti.
Nel frattempo, Paolo Sorrentino inizierà a
maggio le riprese di Into the future, il suo
primo film dopo La grande bellezza, mentre
nella seconda parte dell’anno o nei primi
mesi del 2015 usciranno anche le nuove
opere di Cristina Comencini Latin Lover, di
Nanni Moretti Margherita, di Pupi Avati Un
ragazzo d’oro, di Riccardo Milani Il paese
che amo e di Saverio Costanzo. Marco Spagnoli