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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08, valida dal 07/04/2008 - Mensile - Euro 0,10
Numero 6 Novembre - Dicembre 2013
ISSN 2039-8964
IL
Consulente
DEL LAVORO
Pubblicazione mensile dell’Ordine e dell’Ente di Previdenza dei Consulenti del Lavoro
2014
Alba di una nuova
Italia?
NUMERO 6 ANNO XIV
NOVEMBRE / DICEMBRE 2013
mario
som
Chiuso in
redazione il
26 novembre
2013
editoriale
2
2014, far ripartire la produttività
di Marina Calderone
politica
4
UN MINISTRO “SEMPLICE”
Intervista a Gianpiero D’Alia
A cura di Tommaso Siracusano
6
L’OSSERVATORIO DI CATEGORIA A SUPPORTO DEL
paese
8
ZONE FRANCHE URBANE OUT PER I PROFESSIONISTI
A cura di Sergio Giorgini
caro onorevole
10
CARO ONOREVOLE
A cura di Rosario De Luca
lavoro
11
LAVORATORI IN TRASFERTA O TRASFERTISTI?
A cura di Luca De Compadri
enpacl
12
I VANTAGGI DELLA CONTRIBUZIONE MODULARE
Come costruire la propria pensione in modo flessibile e volontario
professione
14
LA CONSULTA APPROVA LE LINEE PER IL 2014
A cura di Giuseppe Buscema e Vincenzo Germinara
dossier
15
Direttore Responsabile
Marina Calderone
Tirocini formativi,
regione per regione
A cura di Anna Maria Ermacora e Silvia Donà
Coordinatore Redazionale
Rosario De Luca
Coordinatore Editoriale
Romano Benini
professione
24
Segretaria di redazione
IL CONDOMINIO OCCUPATO
A cura di Sergio Stelitano
Sara Bardeggia
LA CERTIFICAZIONE DEI
CONTRATTI BLOCCA LE SANZIONI
A cura di Francesco Duraccio
Paola Cogotti, Anna Maria Ermacora,
LA MEDIAZIONE TORNA OBBLIGATORIA
A cura di Alfio Catalano
Teleconsul Editore Spa
29
FORMAZIONE, IL RIEPILOGO DI FINE ANNO
A cura di Silvia Bradaschia
Tel/fax 081/3176326
30
UNIVERSITA’ A DOMICILIO
La nuova convenzione tra la Fondazione
Studi e la Link Campus University
25
27
31
33
34
36
IL PATTO DI STABILITA’ FRENA
L’ECONOMIA
Anche i Comuni virtuosi con i rubinetti
chiusi: il caso di Bastia Umbra
Ufficio Stampa
Silvia Bradaschia, Giuseppe Buscema,
Tommaso Siracusano, Vincenzo Summa
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Via Nazionale delle Puglie, 25/bis
80013 Casalnuovo di Napoli (NA)
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Concessionario della pubblicità
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CASI E QUESITI, PAROLA AGLI
ESPERTI
A cura di Enzo Summa
[email protected] - www.kstone.it
OGGI TWITTIAMO DI LAVORO
A cura di Paola Cogotti
Sede Legale: Via Toledo, 106 - 80134 Napoli
Tctutor, L’APPRENDISTATO A
PORTATA DI CLICK
Stampa
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(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1,
comma 1 CNS/CBPA-NA/129/08,
valida dal 07/04/2008
2
EDITORIALE
MARINA CALDERONE, Presidente
del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro e Presidente del
Comitato Unitario Permanente degli
Ordini e Collegi Professionali
giovani colleghi. Per questo, infatti,
abbiamo rivisto con occhio critico il
percorso seguito dalla categoria finora,
sia per apprezzare i traguardi raggiunti, sia per spingerci ad osare di più e a
guardare oltre senza aver paura di cambiare. Quest’anno ci ha insegnato che
come professionisti dobbiamo metterci
in gioco ancora una volta, porci al servizio dei cittadini e del Paese per far
comprendere ai nostri interlocutori che
in questo momento di grandi sacrifici è
importante non sprecare tempo e risorse, ma avvalersi dell’importante ruolo
di terzietà svolto dalle professioni a favore del rispetto delle regole. Noi siamo
una garanzia per lo Stato e un’assicurazione per la collettività, sappiamo porci di fronte ai cambiamenti in maniera
F
ine anno è sempre un momento
di riflessione e di pianificazione
delle attività future. Riflessione su
quanto accaduto, o non accaduto,
nel corso dei mesi precedenti. Lo
sguardo di tutti noi è rivolto al futuro,
a questo 2014 che si affaccia impaurito
e timido, carico di promesse e di attese
che difficilmente però potrà soddisfare.
Il 2013 è stato un anno particolarmente complesso ed impegnativo , che ci ha
portato a conoscere e a gestire profondamente la crisi già nei nostri studi e
che ha cambiato radicalmente il nostro
modo di operare e di rapportarci alle
questioni legate al mondo del lavoro.
Come professionisti siamo intervenuti più volte, partendo dal Professional
Day di inizio anno fino alla Summer
School di agosto, passando per il Festival del Lavoro di Fiuggi, per ribadire
l’importanza del nostro ruolo sociale e
per sottolineare l’impegno che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro così
come l’attenzione per le problematiche
e le perplessità riscontrate dai nostri
camaleontica, tenendoci sempre pronti
ad usare il nostro spirito di adattamento e di miglioramento anche quando ci
prospettano soluzioni poco congeniali
al nostro modo di lavorare.
Si parla spesso di varare una nuova politica dello Stato fatta di tagli agli sprechi, di maggiore rigore e responsabilità,
ma una vera spending review non può
esserci se non viene pensata in un’ottica di rinascita e sviluppo del Paese. Gli
strumenti utilizzati finora per cercare di
combattere l’evasione fiscale non risol-
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
3
vono quello che è il vero ostacolo alla
crescita della nostra economia; bensì
creano ulteriori difficoltà e maggiori costi a professionisti, imprese e cittadini,
alimentando la
spirale recessiva.
Le risorse trovate finora sono
insufficienti per
ridurre in maniera incisiva il
costo del lavoro.
Gli incentivi a
termine, infatti,
non bastano;
bisogna tornare
a produrre. Senza una vera semplificazione e una riduzione di oneri ed adempimenti a carico
delle aziende e dei lavoratori non si agevola alcun tipo di ripartenza e, quindi,
nessuna nuova opportunità per il mercato del lavoro.
C’è bisogno di interventi strutturali
e di una riorganizzazione del mondo
della formazione e delle Università, che
devono sempre più entrare in sinergia
con il mondo
professiona le
per costruire
un percorso comune che incoraggi i giovani
a prepararsi al
meglio per entrare nel mondo
del lavoro.
Siamo consapevoli che il 2014
sarà un anno
complesso, in cui dovremo fare ancora i
conti con la crisi, ma nonostante questo
continueremo a seguire il nostro percorso di crescita della categoria, a rafforzare il nostro impegno e i valori in cui crediamo e che rappresentiamo. Per questo
come Consulenti del Lavoro dobbiamo
fare ancora una volta un’opera di sensibilizzazione sociale attraverso la nostra
attività di sostegno alle aziende e ai lavoratori, che si sostanzia nella tutela
dei diritti delle persone, nell’impegno
civile, nella sensibilità e nella responsabilità. Noi siamo pronti ad assumere
ulteriori funzioni importanti e delicate, anche nel campo dell'asseverazione
e della certificazione. Ma non siamo
più disponibili a fornire gratuitamente il nostro apporto, avendo in cambio
solo la deprecabile etichetta di "evasori
a prescindere". Il mio augurio è proprio
quello di continuare a rappresentare nel
nostro lavoro le questioni in cui crediamo e che ci stanno a cuore. Siamo forti
nei numeri, nell’identità culturale, ma
soprattutto nel comune sentire perché
siamo una categoria unita e virtuosa,
che continuerà il suo cammino aspettando l’alba di un nuovo anno.
La Presidente Calderone ha espresso la vicinanza e la
solidarietà del Consiglio Nazionale dell’Ordine e di tutta la categoria
ai colleghi e cittadini della Sardegna colpiti dalla violenta alluvione
del 18 novembre scorso. La Presidente ha ribadito la necessità di
mettere in moto scelte coraggiose per affrontare uno scenario critico come quello attuale, che permetta di
superare la crisi e di continuare a fare impresa nonostante un costo del lavoro elevato, una burocrazia farraginosa e i crediti che arrivano con il contagocce. “Per la Sardegna, così come per le altre regioni d'Italia in
grossa difficoltà, una svolta possibile viene dall’introduzione della Zona Franca” ha sostenuto la Presidente
durante un convegno organizzato a Cagliari dall’associazione AIDDA - Associazione Imprenditrici e Donne
Dirigenti d’Azienda - “nella quale sperimentare nuove forme di rapporti di lavoro. Ma se non si taglia la spesa
pubblica, unico settore finora rimasto fuori da tagli, non si libereranno risorse per ripartire. La soluzione sta
nel prendere decisioni strategiche su riforme strutturali, che possano dare sostegno alle realtà produttive
locali e rilanciare di conseguenza l’economia del Paese".
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
INTERVISTA 4
L’INTERVISTA
CHI È GIANPIERO D'ALIA
Avvocato cassazionista, dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006 è stato Sottosegretario all’Interno nel Governo Berlusconi III. Eletto
Senatore nel 2008, nel 2013 torna alla Camera dei Deputati diventando vicecapogruppo vicario del gruppo di Scelta Civica per
l’Italia. E’ l’attuale Ministro per la Pubblica Amministrazione nel
Governo Letta.
Incontro con il Ministro per la P.A. Gianpiero D’Alia
a cura di Tommaso Siracusano
L
’attenzione del Ministro nei
confronti degli Ordini professionali, “cerniera” nel rapporto
tra cittadino, imprese e Pa, come
li ha definiti, trova conferma
nell’istituzione di un tavolo tecnico
permanente. Dopo la prima riunione con i rappresentanti del Comitato
Unitario degli Ordini Professionali
(CUP) abbiamo raccolto il pensiero
del Ministro che si occupa di Pubblica Amministrazione e del tema
fondamentale delle Semplificazioni,
di cui si è fatto paladino e per la cui
realizzazione gli Ordini professionali
possono giocare un importante ruolo.
Ministro D’Alia, la sua azione di governo è stata da subito improntata
ad una grande attenzione alla semplificazione della pubblica amministrazione. Quale è il filo conduttore
del suo programma di lavoro?
E’ necessario partire da un punto fermo: lo straordinario patrimonio di
risorse umane e professionali presente
nella Pa, mai come oggi da difendere e
valorizzare per avere strutture pubbliche più efficienti, moderne e in grado
di fornire ai cittadini servizi di qualità. Altro punto di partenza è quello
dell’ascolto di chi vive le differenti
realtà del Paese ed è destinatario dei
nostri interventi: solo il quotidiano
confronto con gli imprenditori, le categorie, i rappresentanti delle professioni può mettere nelle condizioni di
proporre al Parlamento provvedimenti efficaci e in grado di avere un impatto positivo sul sistema Paese.
Considerazioni importanti che mettono al centro dell’attenzione le persone sia nella fase propositiva che di
realizzazione dell’attività della pubblica amministrazione. Come consi-
dera il rapporto con le imprese?
Le imprese sono la grande ricchezza
italiana, oggi messa a dura prova da
una crisi economica che sta sfibrando
il tessuto produttivo. Per dispiegare
tutto il proprio potenziale, l’impresa
ha bisogno innanzitutto di semplicità
nell’approccio con la pubblica amministrazione. Un discorso che vale
anche, ad esempio, per le realtà estere che vengono a investire in Italia e
spesso rinunciano a farlo, per via della mole spropositata di adempimenti
e di rischi alle quali vanno incontro.
La burocrazia deve guidare l’impresa
al completamento di un percorso nel
pieno rispetto delle regole, non opprimere la voglia creativa degli italiani:
è su questa direttrice che si orienta
tutto impegno di semplificazione, a
partire dalle norme contenute nel Dl
del Fare e dal ddl all’attenzione del
Parlamento.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
INTERVISTA 5
Una
proposta
della
Categoria
Rimangono in vigore
le leggi dello Stato
nelle materie in cui la
competenza è passata
alle regioni, fino a
che queste ultime
non produrranno
normativa sulle
materie stesse.
Art. 117
Costituzione:
Tornare
alla vecchia
stesura
Riforma costituzionale
del 2001: potestà
legislativa generale allo
Stato e alle Regioni,
posti sullo stesso piano,
con attribuzione della
competenza per materie
specifiche.
esclusiva dello Stato;
residuale (esclusiva)
delle Regioni;
concorrente.
La potestà
assegnata alle
Regioni ha creato
solo confusione
normativa e
disomogeneità
applicativa
particolarmente in
materia di lavoro.
Notevole difficoltà
di individuazione
della normativa
competente a tutto
svantaggio del
certezza del diritto.
La regionalizzazione
ha portato ad una
segmentazione
territoriale dei
rapporti di lavoro,
creando spesso delle
incomprensibili
conflittualità con le
norme nazionali.
Per dare certezza al
diritto ed uniformare
i trattamenti
normativi tra
i lavoratori sul
territorio sarebbe
necessaria un’unica
normativa nazionale
assorbente.
Competenza ad
emanare leggi:
La riforma dell’art.
117 del 2001 sta
manifestando tutti i
limiti di una modalità
legislativa affrettata e
parziale, in un contesto
normativo articolato e
già compiuto in sè.
La soluzione è il
ritorno alla versione
dell’art. 117 ante
riforma del 2001.
Gli Ordini professionali ed i Consulenti del Lavoro in particolare
sentono appieno la responsabilità
di essere di supporto alla Pubblica
Amministrazione e lo fanno peraltro senza incidere sulla spesa pubblica. Riteniamo quindi di non essere
destinatari di interventi di Spending
Review. Lei cosa ne pensa?
Nel decreto sulla Pa divenuto recentemente legge siamo intervenuti per
chiarire che gli Ordini professionali
in equilibrio di bilancio non sono interessati dalle riduzioni delle dotazioni organiche.
Come pensa che Gli Ordini professionali in generale ed i Consulenti
del Lavoro in particolare possano
essere utili all’azione di governo?
Con gli Ordini e con la presidente
Marina Calderone è nata una collaborazione che si è concretizzata attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico
permanente sulla semplificazione in
cui potremo raccogliere e valorizzare
l’apporto dei professionisti. Sono sicuro che il contributo del Cup sia in
termini di proposte che di costante
monitoraggio sull’effettiva applicazione delle norme si rivelerà di grande
importanza.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO 6
a supporto del Paese
Dati, analisi e flussi direttamente dagli
studi professionali
Ritieni che
l’incentivo
possa
contribuire
a risolvere
il problema
dell’occupazione?
No 91%
Si 9%
Hai inviato
all’Inps il
modulo
informativo
“76-2013”
per giovani
under 30?
No 75%
Si da 1 a 5
lavoratori 5%
Si da 6 a 10
1%
I
l valore della critica come strumento di
sviluppo. L’Osservatorio del Mercato
del Lavoro dei Consulenti del Lavoro
coinvolge una platea di circa 1 milione
di aziende e di 7 milioni di rapporti di
lavoro subordinato (dati INPS - Gestione Deleghe), ovvero i soggetti assistiti
dai 28.000 Consulenti del Lavoro iscritti
all’Ordine e conseguentemente profilati
dall’Inps per le obbligatorie attività di intermediazione telematica.
L’obiettivo? Elaborare dati per dare un
quadro completo delle varie aree di interesse del mercato del lavoro, suddivise per
settore e territorio (studio della microarea) per fornire, in ultimo, un’analisi generale della situazione nazionale (ricostruzione della macro-area).
L’Osservatorio, inoltre, svolge una funzione di supporto alla politica di programmazione delle aziende.
Il fine principale è quello di supportare i
Consulenti del Lavoro nella predisposizione di efficaci politiche aziendali per le
imprese assistite.
Il Panel
Nelle attività dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro sono coinvolti strutturalmente 2.000 Consulenti del Lavoro,
distribuiti uniformemente sul territorio
nazionale, in piccole e grandi realtà, che
BONUS
Si da 10 a 50
1%
Si oltre 50 0%
ASSUNZIONI?
UN FALLIMENTO
Un’ analisi critica e tempestiva al servizio
del Paese. Questo il fine dell’Osservatorio
del Mercato del Lavoro, come nel caso
della denuncia del flop del bonus assunzioni. Solo un’azienda su
quattro ha richiesto l’utilizzo del bonus assunzioni per assumere
una unità lavorativa: è questo, in sintesi, il dato che emerge dal
sondaggio dello scorso 21 ottobre della Fondazione Studi
sulla platea dei Consulenti del Lavoro che, da Nord a Sud, si
sono cimentati con l’applicazione del bonus assunzioni voluto
dal nuovo Decreto lavoro di agosto. Un’indagine che ha cercato
di comprendere quale fosse stato l’appeal del bonus nei
confronti delle imprese e quali i risultati dell’attuale situazione
lavoro nella marea delle piccole imprese che costituiscono, ad
oggi, il 90 per cento del tessuto produttivo italiano. Se il 73%
degli intervistati ha riferito che le imprese che assistono non
hanno sfruttato il bonus occupazione, gli stessi garantiscono
che un aumento del limite di età, dai 29 previsti ai 35 ipotizzati,
sarebbe stato più incisivo.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO 7
gestiscono nei loro studi rapporti di lavoro di
piccole, medie e grandi aziende italiane appartenenti a tutti i comparti lavorativi e che applicano tutti i contratti collettivi vigenti.
Finalità dell’Osservatorio
• Analisi e monitoraggio del mercato del lavoro a livello regionale e nazionale.
• Elaborazioni su banche dati locali e nazionali (ISTAT, INPS, INAIL).
• Elaborazioni e analisi dei dati rinvenuti
dai monitoraggi, per fornire supporto ai
Consulenti del Lavoro e alle imprese assistite.
• Attività di monitoraggio per individuare i
profili professionali presenti nel territorio.
• Attività di monitoraggio per individuare i
profili professionali presenti nel territorio
di cui le imprese necessitano.
• Attività di supporto a livello istituzionale.
Giovani, fallisce il bonus assunzioni
Incentivi? E' in crisi anche il
sommerso (3 novembre 2013)
Alcuni ambiti di interesse dell’Osservatorio
Con il supporto dei dati forniti dai Consulenti
del Lavoro sul territorio è possibile osservare
gli effetti occupazionali per i diversi settori
(aree di attività) e nelle diverse Regioni. Più in
particolare si possono monitorare:
• la percentuale di aziende in cassa integrazione e con contratti di solidarietà difensivi ed espansivi oltre che il numero medio
dei dipendenti che beneficiano dei corsi o
delle politiche di riqualificazione al lavoro;
• il numero medio di imprese che conoscono i fondi sia regionali che comunitari;
• l’utilizzo effettivo delle varie tipologie di
apprendistato attivate verificando i diversi
settori in cui è maggiormente concentrato;
• l’effettiva conoscenza e utilizzazione da
parte delle imprese e dei professionisti
delle politiche di semplificazione promosse dal Ministero e da UnionCamere;
• i contratti che vengono certificati dalle
Commissioni di certificazione divisi per
tipologia e settore;
• le principali criticità applicative delle norme in materia di lavoro e gli effetti occupazionali delle stesse.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
ZFU 8
a cura di Sergio Giorgini, Segretario Nazionale CNO
L
a norma confonde il lavoro autonomo con
quello d’impresa.
Il Ministero dello Sviluppo Economico con
la circolare del 30 settembre 2013, n. 32024
– G.U. n.237 del 9 ottobre 2013, fornisce
chiarimenti in merito alla tipologia, alle condizioni e limiti delle agevolazioni fiscali e contributive
previste dal regolamento ( CE) regime (“de minimis”), a favore delle piccole e medie imprese e
degli studi professionali nelle zone franche
urbane e nei territori dei comuni della provincia di Carbonia-Iglesias.
L’art. 2 comma 3, della citata circolare,
specifica che possono accedere alle suddette agevolazioni gli studi professionali,
e più in generale, i professionisti, purché
svolgano la loro attività in forma d’ impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell'istanza di
agevolazione al registro delle imprese, nel merito,
si osserva che la disposizione in esame presenta delle significative incongruenze con le norme generali
sulle professioni, che di fatto rendono inapplicabili ai professionisti in questione le agevolazioni
di cui sopra.
Com’è noto l'esercizio delle professioni intellettuali svolte ai sensi dell’art 2229 e seguente del
c.c., costituiscono attività di lavoro autonomo con
obbligo dei professionisti d’iscrizione agli albi dei
rispettivi Ordini Professionali e non nel registro
imprese presso la Camera di Commercio.
Le novellate società tra professionisti (STP)
di cui al Decreto Ministero della Giustizia
8 febbraio 2013 n. 34 contenente il regolamento in materia di società per l'esercizio
di attività professionali regolamentate nel
sistema ordinistico, ai sensi dell’art. 10, comma dieci, della legge 12 novembre 2011, n.183
avente ad oggetto l'esercizio di una o più attività
Le ZFU sono
identificate come aree
infra-comunali di dimensione minima prestabilita
dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di
piccole e micro imprese
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
ZFU 9
Le
agevolazioni, della durata
di 5 anni con previsione di graduale
phasing out negli
anni successivi
professionali per le quali sia prevista l’iscrizione in
albi, indipendentemente dal fatto che abbiano o
no personalità giuridica, non hanno come scopo
l’espletamento di compiti propri del professionista, ma soltanto quello di porre a
disposizione dei medesimi un apparato di strutture e di mezzi. A tal
fine le stesse sono iscritte all’Ordine individuato in base all'attività
prevalente e nella sezione speciale
del registro delle imprese con solo
fini di certificazione anagrafica e di
pubblicità.
Coerentemente con tale assunto, il legislatore ha imposto che le STP rientrino
a pieno titolo sotto il controllo e la disciplina
degli Ordini, prevedendo una serie di oneri formali reciproci, mutuati dai rapporti che intercorrono normalmente tra professionista individuale e proprio Ordine di appartenenza.
Inoltre, si rileva, che i redditi delle attività
professionali svolte individualmente, in forma
associata e verosimilmente nelle società tra professionisti (STP) sono qualificati, ai fini fiscali ,
come reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’art.
53 D.P.R. 917/ 86 T.U.I.R. il quale dispone che [“
sono redditi di lavoro autonomo quelli che derivano dall’esercizio di arti e professioni. Per esercizio di
arti professioni si intende l'esercizio per professione
abituale, ancorché non esclusiva, di attività
di lavoro autonomo diverse da quelle
considerate dal capo VI ( Redditi
di Impresa) compreso l’esercizio
in forma associata ……”]
Ciò posto, è di tutta evidenza che le disposizioni della
predetta circolare
creano delle discriminazioni
a carico dei citati professionisti, in quanto, non
si riesce a comprendere
come i medesimi possano accedere alle agevolazioni
de quo, svolgendo gli stessi attività di lavoro autonomo e non
d’impresa, con la conseguenza, di
essere iscritti nei rispettivi albi professionali e non nel registro delle imprese.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
10
Caro Onorevole,
di Rosario De Luca
Si, sono
di nuovo io
Non mi dimentico mai di Lei? No, ci
può giurare. Anche perché ogni volta
che apro i giornali c’è sempre qualcosa
che mi fa venire in mente il Parlamento. No, tranquillo. Non mi riferivo a
quella sciocca polemicuccia sollevata
dal Corriere sui costi di gestione delle Camere. Figurati! A chi vuoi che
interessi che un commesso prenda
400mila euri netti e un inserviente
100. Poorelli! E come fanno ad arrivare alla fine del mese. Sono inchieste
giornalistiche veramente squallide e
incomprensibili. Ah, come se i costi
inutili del Paese fossero questi. Sono
ben altri ....e anche questi! No, comunque, non la pensavo per queste bazzecole; per questi miliardi e miliardi di
euro sperperati e distolti dal mondo
dell’impresa e del lavoro. La pensavo
invece per tante e tante altre situazioni
che stanno emergendo più o meno velatamente. Ma Lei tra Trisu, Tirse, Tarsu, Tuc e Iuc si sta raccapezzando? Ah,
attende che la giostra si fermi in modo
da capire qual è l’acronimo finale, che
resisterà più di qualche mese. Difficile
darle torto, anche se a dire il vero Lei
dovrebbe spiegarci qualcosa di più su
questi argomenti. È o non è il rappresentante del popolo. E se il popolo
chiede informazioni, Lei che fa non
gliele da? Anche perché ad ogni sigla
corrisponde un prelievo
per i cittadini e
molto
salato, peraltro.
Vabbè, cambiamo argomento. Mi
ric orda
u n a
cosa,
per cortesia. Lei è stato eletto in
quest’ultima legislatura? Ah,
quindi non ha vissuto in diretta
l’epopea del Governo tecnico. Allora, Le racconto qualcosina. Nel 2012
abbiamo avuto una spettacolare legge
sul lavoro (chiamarla riforma sarebbe
un offesa per i riformisti) ripudiata dagli stessi estensori, che hanno abiurato
modificandola all’indomani dell’entrata in vigore. E tutti noi pensavamo
che quella fosse la più colossale bufala
presa dai tecnici. Beh, ci sbagliavamo
e di grosso. Tra le tante amenità dei
Salva-Cresci-Paga-Crepa Italia è stato
imposto con il solito voto di fiducia
l’obbligo del Pos negli studi professionali. Ora, caro Onorevole mio, cosa Le
dovrei dire. Che si tratta di un provvedimento ideologico? Ripetiamo da
tempo che sui professionisti ordinistici si ragiona solo per ideologia e non
per dati di fatti. Che si tratta di un
provvedimento inutile? Lo comprende chiunque, anche perché la maggioranza lavora con imprese che non
saldano giorno per giorno piccoli importi , ma che pagano con emissione di
fattura e bonifico bancario o con assegno. Mica siamo dettaglianti! Che si
tratta di un provvedimento populista?
Ovviamente, anche perché i limiti di
pagamento del bancomat sono risibili
e la soglia dei pagamenti in contanti è
inferiore a mille euro. Che è di buon
auspicio? Eh, si perché magari venissero a pagare col pos, in contanti, con gli
spiccioli, con cambiali; con qualunque
mezzo utile a saldare gli onorari che
invece attualmente sono qualificati
come crediti v/ clienti. Da questo mio
blaterare ha capito alla fine il perché di
questo provvedimento. No?!? Non lo
ha capito?!? Ma dai, anche i bimbi lo
sanno. Si ricorda l’obbligo introdotto
dal governo Monti per i pensionati di
aprire obbligatoriamente il conto corrente per poter incassare la pensione?
E quello esistente di tracciare tutto
con operazioni bancarie? Se li ricorda,
anche vagamente? Beh, provi a moltiplicare i 2.300.000 professionisti per
il costo di installazione del Pos. Sono
miliardi e miliardi. Provi ad aggiungerci il costo delle commissioni bancarie
per ogni operazione. Altri miliardi.
Non Le sembra un bel regalino (l’ennesimo) fatto alle banche?
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
INTERVISTA 11
a cura di Luca De Compadri, Coordinatore Redazionale Leggi di Lavoro
L
a Cassazione con sentenza n. 22796 del 7 ottobre
2013 sancisce definitivamente il principio secondo cui
l’astrattezza delle norme giuridiche prevale sul buon
senso e sulle effettive esigenze dei lavoratori e delle imprese. In un momento storico in cui il settore impiantistico e dell’edilizia stanno vivendo una depressione senza
precedenti, al pari di tutta l’economia, la sentenza menzionata interviene come un meteorite inatteso, inaspettato e
soprattutto evitabile.
La vexata quaestio si enuclea nella distinzione tra il lavoratore (c.d. in trasferta), che presti la sua prestazione fuori dalla
sede di lavoro (art, 51, comma 5 T.U.917/86), ed il lavoratore che sia tenuto per contratto a prestare la propria attività
lavorativa in luoghi sempre diversi (c.d. trasfertista , art. 51,
comma 6 T.U.917/86).
In particolare la normativa (cfr. art. 51, comma 5 cit.) prevede che per quanto concerne le trasferte effettuate fuori dal
Comune, nel quale si trova la sede di lavoro, la soglia della
imponibilità va individuata nella parte eccedente i 46,48
euro al giorno elevate a 77,47 euro se la trasferta si svolge
all’estero. In riferimento ai c.d. trasfertisti (cfr. art. 51, comma 6 cit.) è previsto, invece, che le somme erogate in relazione alle modalità di svolgimento della prestazione siano
imponibili nella misura del 50%.
La scrittura della norma (art. 51 cit.) così sintetica ed inadeguata a ricomprendere le varie sfaccettature delle realtà
empirica dell'istituto, portava lo stesso Ministero del lavoro a dare una interpretazione più razionale e di buon senso
dell’istituto medesimo.
Sul punto si ricorda la nota n. 25/I/0008287 del 20 giugno
2008 del Ministero del lavoro menzionato, la quale, analizzando i CCNL dell’edilizia e del settore metalmeccanico
delle PMI, indicava che ove la trasferta fosse occasionale
o temporanea ed il compenso relativo venisse erogato in
funzione di ogni singola trasferta e sussistesse (nel contratto individuale e nella dichiarazione di assunzione
consegnata al lavoratore) l’assegnazione ad una predeterminata sede di lavoro, il lavoratore avrebbe goduto del trattamento in deroga previsto all’art. 51,
comma 5 TU 917/86 vigente, in quanto forfetariamente destinato a coprire in parte le maggiori spese affrontate dal lavoratore medesimo (
Cass. 4346/07). Ulteriormente, il
Ministero affermava che l’uni-
co criterio per comprendere l’occasionalità e la natura della
indennità in questione fosse da individuarsi nell’analisi del
contratto individuale e della dichiarazione di assunzione
dei lavoratori, nel senso che ove tali atti avessero contenuto
il riferimento ad una precisa sede di lavoro, avrebbero reso
incompatibile la configurabilità di una fattispecie rientrante
nella figura del trasfertista “strutturale”.
La sentenza n. 22796 del 7 ottobre 2013 della Suprema Corte ora interpreta l’art. 51 comma 6 TU 917/86 nel senso che,
ai fini della qualificazione del lavoratore come “trasfertista”,
sia sufficiente che il lavoro del dipendente venga normalmente svolto in luoghi variabili e diversi, rimanendo la sede
aziendale utilizzata per la mera predisposizione di quanto
occorrente, ogni giorno, prima di partire per i vari cantieri
di lavoro.
Ne deriva che in virtù di tale interpretazione tutto il settore
della cantieristica e della impiantistica, globalmente considerati non potranno più accedere al regime agevolato di cui al
comma 5 dell'art. 51 T.U. 917/86, con conseguenze drammatiche, soprattutto in ragione delle inevitabili azioni di
recupero contributivo nel termine prescrizionale di cinque
anni.
Credo sia giunto il momento che con urgenza la politica
ponga rimedio ad una quasi inevitabile implosione del menzionato comparto economico dell'edilizia e della cantieristica, non potendo
l'economia reale sopportare l'ulteriore peso economico della incapacità di un legislatore che
rimane ancorato ad una
idea astratta e sospesa del
diritto.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
ENPACL 12
Il Consulente del Lavoro può costruirsi la propria pensione in
modo flessibile e volontario
L
e riforme che si sono succedute negli ultimi
anni hanno portato l’ente, nell’ambito del
progressivo processo di armonizzazione dei
regimi pensionistici obbligatori, ad adottare
il metodo contributivo per il calcolo delle
proprie pensioni.
Ciò significa che tutte le contribuzioni versate
all’Ente, sia obbligatorie (contributo soggettivo
e integrativo) che volontarie (c.d. “modularità”)
costituiranno il montante che si rivaluterà annualmente con una sorta di interesse composto.
Il montante accumulato sarà poi trasformato in
pensione applicando gli stessi coefficienti utilizzati per la previdenza obbligatoria Inps.
I contributi soggettivi e integrativi versati fino
all’entrata in vigore della riforma, nel rispetto del
principio del pro-rata, avranno applicato ai fini
pensionistici il sistema di calcolo precedente.
La riforma che ha
portato l’ente a correlare le prestazioni
ai contributi versati
negli anni offre anche una importante
novità, quella relativa alla possibilità da parte del consulente del lavoro di versare, quando vuole, ulteriori contributi
nella sua posizione.
La modularità contributiva volontaria si pone l’o-
biettivo di offrire una ulteriore copertura pensionistica al consulente del lavoro.
Per l’iscritto si tratta semplicemente di effettuare, su base volontaria e annuale, versamenti
ulteriori al contributo soggettivo obbligatorio
nella misura pari a € 500 o multipli, determinando una maggior quota di pensione.
La contribuzione modulare presenta due vantaggi
agli iscritti alla cassa.
Dapprima, permette di scegliere ogni anno quando e quanto versare in modo flessibile e volontario
dando la possibilità all’iscritto di costruirsi una
pensione aggiuntiva a quella di base. Maggiori saranno i contributi versati più alta sarà la pensione che si percepirà al momento della quiescenza.
Non è prevista alcuna forma di recupero da parte
dell’Ente della contribuzione non versata.
Inoltre, i contributi sono interamente deducibili,
consentendo quindi un risparmio fiscale immediato, crescente al crescere del reddito.
In merito alla gestione dei versamenti, questi ultimi confluiranno in un conto corrente virtuale e
si rivaluteranno in base a un tasso di rendimento
pari al 90% della media quinquennale dei tassi di rendimento netto del patrimonio investito
dell’ente. Tale rivalutazione non potrà mai essere
inferiore all’1,5%.
La contribuzione modulare si candida ad essere
per il consulente del lavoro la migliore soluzione
sul mercato per costruirsi la propria previdenza
complementare.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
ENPACL 13
Tale candidatura è rafforzata dai vantaggi legati
alla deducibilità fiscale dei versamenti (illimitata
in termini assoluti, per cui è possibile versare e dedurre dal proprio reddito qualsiasi cifra) e la completa assenza dei costi di gestione.
Infine, se a questi vantaggi viene associata la competenza e la professionalità che Enpacl ha dimostrato negli anni, viene difficile immaginare una
soluzione migliore di quella proposta dalla Cassa.
Per accrescere la consapevolezza da parte degli
iscritti di quale sarà il proprio futuro pensionistico e porli così nelle condizioni di adottare scelte di
risparmio pensionistico coerenti con un obiettivo
di pensione realmente adeguata, l’Enpacl ha sviluppato un apposito portale – http://modulare.
enpacl.it.
Al suo interno sono presenti video tutorial, og-
getti didattici, testi e una sezione di domande e risposte
che conducono il Consulente del Lavoro verso la conoscenza delle opportunità
offerte dalla modularità
contributiva.
Sempre nel portale viene
offerto un evoluto software
di simulazione, che aiuta il
consulente a pianificare la
propria pensione e operare
per tempo le scelte più oculate, simulando quella che
sarà la sua pensione in funzione delle scelte fatte.
Il programma assume come input l’effettiva situazione contributiva obbligatoria dell’interessato,
registrata nel data base dell’Enpacl, ne sviluppa la
proiezione, calcola la pensione base e produce simulazioni mirate in funzione delle ipotesi di contribuzione volontaria inserite dall’utente.
Il consulente potrà così prendere una decisione
avendo a disposizione tutti gli strumenti possibili
(audio, video, motori di calcolo) e potendo sempre contare sulla professionalità e il servizio di assistenza dell’Enpacl; è possibile comunicare online con la struttura dell’Ente tramite un apposito
servizio di help-desk.
Infine, si può presentare la domanda di ammissione alla modularità e versare quanto stabilito direttamente dal portale.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
14
a cura di Giuseppe Buscema
T
irocinio obbligatorio,
Consigli di disciplina e
Formazione continua,
questi i punti affrontati dalla Conferenza
dei Rappresentanti regionali
degli Ordini dei Consulenti
del Lavoro che si è svolta il
13 novembre scorso a Roma
presso la sede del Consiglio
Nazionale.
Un’assise importante che fa
parte dell’ormai abituale approccio del CNO di coinvolgimento della base, a partire
dai dirigenti locali e che vede
infatti nell’Assemblea dei
Consigli provinciali del 29
Presentati ai dirigenti regionali i
nuovi regolamenti
e 30 novembre il successivo
passaggio di concertazione.
Con la stesura di tali regolamenti si vanno così a comporre le tessere del puzzle della
riforma degli ordini professionali che ha preso le mosse
dal D.L.138/2011, convertito
dalla legge 148/2011, e dal relativo D.P.R. 137/2012.
Si è così reso necessario procedere ad aggiustamenti ed
adeguamenti anche alla luce
del mutato contesto legislativo anche del tempo trascorso
dalle precedenti regole.
I temi discussi dai rappresentanti regionali, durante la
seduta presieduta da Marina
Calderone, hanno riguardato innanzitutto il tirocinio
obbligatorio in sinergia con
l’Università. Peraltro, in materia di tirocinio, è in fase di
approvazione dai ministeri
competenti il nuovo regolamento.
Vincenzo Germinara
Coordinatore Commissione Regolamenti
Il DPR n. 137 del 7 agosto 2012, in attuazione del Decreto Legge 138/2011 all’art.8 prevede l’istituzione dei Consigli di disciplina territoriali e del Consiglio di disciplina nazionale con competenza alla
istruzione e decisione delle questioni disciplinari. Nello stesso articolo viene previso che il Consiglio di
disciplina territoriale deve essere composto da un numero di membri pari a quello dei consiglieri dell’Ordine provinciale, nominati dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede l’Ordine.
Lo stesso DPR 137/2012 prevede che il Consiglio Nazionale dell’Ordine debba individuare con regolamento, previo parere vincolante del Ministero vigilante, i criteri in base ai quali viene effettuata la
proposta dei Consigli provinciali e la designazione del Presidente del Tribunale.
Il regolamento sui Consigli di disciplina, predisposto dal Consiglio Nazionale, ha già ottenuto il parere favorevole da parte del
Ministero vigilante, è in procinto di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il regolamento entra in vigore 15 giorni dopo
la sua pubblicazione. Operativamente i Consigli provinciali hanno l’obbligo, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione,
di comunicare al Presidente del Tribunale l’elenco dei nominativi per eleggere i Consigli di disciplina territoriali, ed insediare
gli stessi entro 30 giorni dalla loro costituzione. Per quanto invece riguarda il Consiglio di disciplina nazionale, il Consiglio
Nazionale dell’Ordine deve provvedere alla nomina e all’insediamento entro 90 giorni dalla pubblicazione del regolamento.
Infine, in questa prima fase di applicazione del regolamento, occorre operare alla luce di alcuni indirizzi e chiarimenti dati
dal Ministero della Giustizia, il quale ritiene che tutti i Consigli provinciali, a prescindere della loro durata, devono con sollecitudine costituire i nuovi organi disciplinari - ovviamente solo dopo l'entrata in vigore del Regolamento - provvedendo senza
indugio all’ adempimento della comunicazione dell’elenco dei nominativi al Presidente del Tribunale ,evidenziando che “ la
durata dei Consigli di disciplina non è parallela a quella dei Consigli amministrativi dell’Ordine, ma semplicemente uguale
quanto alla misura del tempo”.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
Dossier
Tirocini formativi,
regione per regione
Dossier
a cura di Anna Maria Ermacora e Silvia Donà
I TIROCINI FORMATIVI DOPO LE LINEE GUIDA
REGIONE PER REGIONE
Il legislatore è intervenuto più volte in materia di tirocini per contrastare
l’utilizzo distorto dell’istituto e valorizzarne le notevoli potenzialità ai fini
dell’occupazione giovanile.
Il tirocinio infatti rappresenta per i giovani un’importante opportunità
di inserimento nel mondo del lavoro e per le Aziende la possibilità di
testare capacità lavorative ad un costo molto basso.
Punti cardine dei tirocini sono l’art. 18 della legge 196/97 e il decreto
ministeriale 25 marzo 1998 n. 142 che hanno individuato i soggetti
promotori, i potenziali utenti del tirocinio, i soggetti ospitanti e la durata.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 287 del 19 dicembre 2012 ha
bocciato l’art. 11 della legge 148/2011 facendo venir meno, con effetto
immediato, i limiti posti dal citato articolo per i tirocini non curriculari.
Questo non ha creato comunque vuoto normativo rimanendo i tirocini
regolati dalle normative regionali e in via residuale sempre dall’art. 18
L. 196/97.
Con la legge 28 giugno 2012 n. 92, art. 1 c. 34-36 Governo, Regioni
e Province autonome hanno dovuto stipulare un accordo per la
definizione di linee guida condivise.
L’accordo, in sede di Conferenza permanente, è stato stipulato il 24
gennaio 2013 e ha fornito un quadro di riferimento comune.
Le linee guida hanno indicato alcuni standard minimi, uniformi a
livello nazionale, lasciando inalterata la facoltà per Regioni e Province
autonome di fissare/porre disposizioni di maggior tutela.
I sei mesi concessi dal legislatore alle Regioni e Province
Autonome per recepire le nuove linee guida portano questo
scenario:
Fondazione
Consulenti per il
Lavoro
La Fondazione Consulenti
per il Lavoro, Agenzia
del Lavoro del Consiglio
Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro, Aut.
Min. 19009 del 23/07/2007,
promuove tirocini formativi
e di orientamento attraverso
una capillare rete di
propri Consulenti Delegati
(circa 2.000 presenti in
tutte le province italiane)
attraverso un portale
dedicato che permette in
pochi clic l’elaborazione
della pratica di tirocinio
(convenzione e progetto
formativo) garantendo
qualità e trasparenza delle
procedure sempre nel
rispetto delle normative in
vigore.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
Regione
durata
ABRUZZO
min 2 mesi (fatta eccezione per i tirocini estivi)
D.G.R. N. 154 DEL 12/03/2012
http://www.regione.abruzzo.it/fil/index.asp?
modello=notiziaSing&servizio=LEE&stileDiv=s
equence&msv=notizia410&tom=410
indennità
inserimento/reinserimento al lavoro
inoccupati, disoccupati o in mobilità
6 mesi
inserimento/reinserimento soggetti
svantaggiati
12 mesi
min 600 €. mensili
BASILICATA
DELIBERAZIONE N. 747 DEL 27/06/2013
http://www.regione.basilicata.it
/giunta/site/giunta/detail.jsp?ot
ype=1054&id=100808&dep=100
05
Linee Guida in corso di pubblicazione sul Bur Regione Basilicata
PROVINCIA AUTONOMA DI
BOLZANO-ALTO ADIGE
orientamento e formazione
500 ore
DELIBERAZIONE GIUNTA PROVINCIALE N.
949 DEL 24/06/2013
inserimento o reinserimento svantaggiati ai
sensi del Reg. CE n.2204/2002
12 mesi
invalidità sul lavoro, civile, ex degenti di
ospedali
psichiatrici, giudiziari, persone in
http://www.provincia.bz.it/it/se
trattamento
psichiatrico
rvizi/servizi-
categorie.asp?bnsvf_svid=10043
tutte le altre persone in stato di
80
disoccupazione oppure iscritte nella lista di
24 mesi
ai tirocinanti e alle tirocinanti
che hanno maturato almeno
40 ore di effettiva presenza
nella struttura ospitante sono
corrisposti per ogni ora di
effettiva presenza €. 3,00 ai
minori di anni 18, €. 4,00 ai
maggiorenni
6 mesi
mobilità
CALABRIA
formativi e di orientamento
6 mesi
D.G.R. N. 268 DEL 29/07/2013
inserimento/reinserimento al lavoro:
disoccupati, inoccupati, in CIG
12 mesi
formazione e orientamento o
inserimento/reinserimento: disabili,
soggetti svantaggiati, richiedenti asilo e
titolari di protezione internazionale
12 mesi
disabili
24 mesi
estivi: studenti
3 mesi
formativi e di orientamento
6 mesi
inserimento/reinserimento al lavoro
12 mesi
in favore di persone svantaggiate
12 mesi
in favore di soggetti disabili
24 mesi
http://www.regione.calabria.it/f
ormazionelavoro/index.php?opti
on=com_content&task=view&id
=66&Itemid=1
CAMPANIA
D.G.R. N. 243 DEL 22/07/2013
http://www.sito.regione.campa
nia.it/tirociniformativi/home.as
p
almeno 400 euro lordi
mensili
non inferiore a 400 €.
EMILIA ROMAGNA
LEGGE REGIONALE N. 7 DEL 19/07/2013
http://formazionelavoro.regione.emiliaromagna.it/tirocini
FRIULI VENEZIA GIULIA
formativi e di orientamento
6 mesi
inserimento/reinserimento al lavoro
12 mesi
in favore di soggetti svantaggiati, richiedenti asilo e
titolari di protezione internazionale o umanitaria,
persone in percorsi di protezione sociale ex art. 18
D.Lgs. 286/1998
12 mesi
in favore di soggetti disabili
24 mesi
tirocini formativi e di orientamento,
tirocini di inserimento o reinserimento al
lavoro
6 mesi
almeno 450 €. mensili
D.P.REG. 166/2013
http://www.regione.fvg.it/rafvg
tirocini formativi e di orientamento,
/cms/RAFVG/formazionetirocini di inserimento o reinserimento al
lavoro/isola_lavoro/cosa_sapere lavoro in favore di soggetti svantaggiati
/regole/scheda01/dettaglio04/in
dex.html
LAZIO
minimo 300€ lordi mensili
18 mesi
formativi e di orientamento
6 mesi
comprese
proroghe
inserimento e reinserimento
12 mesi
comprese
proroghe
in favore di soggetti disabili
24 mesi
prorogabili di
altri 12
DGR N. 199 DEL 18/07/2013
http://www.portalavoro.regione
.lazio.it/portalavoro/sezione/?id
a=1&id=Tirocini-la-regolazioneregionale_61
LIGURIA
D.G.R. N.1052/2013
http://www.regione.liguria.it/ar
gomenti/scuola-formazione-elavoro/lavoro/tirocini-nuovadisciplina-regionale.html
LOMBARDIA
formativi e di orientamento
inserimento o reinserimento al lavoro
6 mesi
12 se disabili
12 mesi
24 se disabili
estivi di orientamento
sospensioni
lezioni
formativi e di orientamento
6 mesi
DELIBERAZIONE N. X/825 DEL 25/10/2013
http://www.lavoro.regione.lom
bardia.it/cs/Satellite?c=Page&ch
ildpagename=DG_IFL%2FDGLay
out&cid=1213356339373&p=12
13356339373&pagename=DG_I
FLWrapper
inserimento e reinserimento
mensile di 400 € lordi a
fronte di una partecipazione
minima al tirocinio del 70%
su base mensile
12 mesi
possibilità di svolgimento del tirocinio in orario
notturno tra le ore 23 e le ore 7
non inferiore a 400 €
mensili lordi
non inferiori a €. 400 mensili,
riducibile a 300 € qualora si preveda
la corresponsione di buoni pasto o
l'erogazione del servizio mensa
ovvero qualora il tirocinio non superi
le 4 ore giornaliere. Qualora il
soggetto ospitante sia una Pubblica
Amministrazione indennità forfettaria
minima di € 300 mensili
MARCHE
D.G.R. N. 1134 DEL 29/07/2013
tirocini formativi e di orientamento
6 mesi
inserimento/reinserimento al lavoro
6 mesi
min 350 €. mensili al
superamento della soglia del
75% delle presenze mensili
tirocini formativi e di orientamento o di
http://giovani.regione.marche.it
inserimento/reinserimento al lavoro
/Default.aspx?tabid=159
destinati a soggetti svantaggiati (L. 381/91)
12 mesi
o richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale
MOLISE
tirocini formativi e di orientamento,
inserimento/reinserimento al lavoro e
L.R. N. 13 DEL 29/07/2013
tirocini di orientamento e formazione o di
inserimento/reinserimento in favore di
disabili di cui all’articolo 1, comma 1, della
http://quiregionemolise.it/Aree- legge n. 68/1999, persone svantaggiate di
cui alla legge n. 381/1991, nonché
tematiche/disposizioni-regionalirichiedenti asilo e titolari di protezione
in-materia-di-tirocini.html
internazionale
PIEMONTE
DELIBERAZIONE N. 74-59113 DEL
03/06/2013
direttiva
attuativa art. 7,
lettera h
direttiva attuativa art. 7,
lettera f
i tirocinanti devono necessariamente aver compiuto 16 anni
orientamento e formazione
6 mesi
inserimento o reinserimento
6 mesi
http://www.regione.piemonte.it/lavoro/politiche/tirocini.htm
tirocini formativi e di orientamento o di
inserimento/reinserimento rivolti a: disabili
di cui all’articolo 1, comma 1, della legge n.
68/99;
tirocini formativi e di orientamento o di
inserimento/reinserimento rivolti a:
persone svantaggiate ai sensi della legge n.
381/91 art.4 co.1 (Disciplina delle
cooperative sociali), compresi i condannati
in condizione di detenzione o ammessi a
misure alternative di detenzione, nei limiti
stabiliti della vigente legislazione
penitenziaria;
persone particolarmente svantaggiate ai
sensi della DGR del Piemonte n. 54-8999
del 16 giugno 2008 e della DGR del
Piemonte n. 91- 10410 del 22 dicembre
2008 ( donne soggette a tratta, rom, senza
fissa dimora);
richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale.
tirocini estivi rivolti a studenti
24 mesi
12 mesi
3 mesi
minimo 300 € lordi mensili
corrispondenti a impegno
massimo di 20 ore
settimanali; importo che
aumenta in proporzione
all'impegno del tirocinante
fino ad un massimo di 40 ore
settimanali e pari a un
minimo di 600 euro lordi
mensili
PUGLIA
L.R. N. 23 DEL 05/08/2013
orientamento e formazione
6 mesi + 30 gg
http://www.regione.puglia.it/?p
age=curp&opz=display&id=7965
inserimento o reinserimento
6 mesi + 30 gg
tirocini formativi e di orientamento o di
inserimento/reinserimento rivolti a: disabili
di cui all’articolo 1, comma 1, della legge n.
68/99; persone svantaggiate ai sensi della
legge n. 381/91 art.4 co.1 (Disciplina delle
cooperative sociali), compresi i condannati
in condizione di detenzione o ammessi a
misure alternative di detenzione, nei limiti
stabiliti della vigente legislazione
penitenziaria;
persone particolarmente svantaggiate ai
sensi della DGR del Piemonte n. 54-8999
del 16 giugno 2008 e della DGR del
Piemonte n. 91- 10410 del 22 dicembre
2008 ( donne soggette a tratta, rom, senza
fissa dimora);
richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale.
12 mesi + 12
mesi
tirocini estivi
3 mesi
orientamento e formazione
6 mesi
minimo 450 € lordi mensili
SARDEGNA
DELIBERAZIONE N. 44/11 DEL 23/10/2013
http://www.sardegnatirocini.it/
inserimento o reinserimento per
min. 6 mesi max
disoccupati/inoccupati
12 mesi
tirocini formativi e di orientamento o di
inserimento/reinserimento rivolti a: disabili
24 mesi
di cui all’articolo 1, comma 1, della legge n.
68/99;
tirocini formativi e di orientamento o di
inserimento/reinserimento rivolti a:
persone svantaggiate ai sensi della legge n.
381/91 art.4 co.1 (Disciplina delle
cooperative sociali), compresi i condannati
in condizione di detenzione o ammessi a
misure alternative di detenzione, nei limiti
stabiliti della vigente legislazione
12 mesi
penitenziaria;
persone particolarmente svantaggiate ai
sensi della DGR del Piemonte n. 54-8999
del 16 giugno 2008 e della DGR del
Piemonte n. 91- 10410 del 22 dicembre
2008 ( donne soggette a tratta, rom, senza
fissa dimora);
richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale.
tirocini estivi
3 mesi
minimo 400 € lordi mensili
SICILIA
DELIBERAZIONE N. 269 DEL 23/07/2013
http://www.regione.sicilia.it/lav
oro/
orientamento e/o inserimento o
reinserimento
12 mesi (24
mesi per
disabili)
inserimento o reinserimento
12 mesi
tirocini estivi
3 mesi
durata minima
2 mesi
formazione e orientamento
6 mesi
inserimento
12 mesi
http://www.giovanisi.it/leopportunita-per-tirocini/
reinserimento lavorativo
12 mesi
disabili
24 mesi
PROVINCIA AUTONOMA DI
TRENTO
neodiplomati e neolaureati
6 mesi
inoccupati,disoccupati, soggetti in CIG
6 mesi + 6
soggetti svantaggiati coinvolti in processi di
esclusione sociale e con ridotta occupabilità o
richiedenti asilo e titolari di protezione
internazionale
12 mesi
disabili
24 mesi
TOSCANA
REGOLAMENTO EMANATO CON d.PGR 11/R
DEL 22/3/2012, LEGGE REGIONALE 3/2012
LEGGE PROVINCIALE 16/2013 AL C.1
DELL'ART. 14 HA MODIFICATO L'ART.4-BIS
DELLA LEGGE PROVINCIALE 19/1983
http://www.politichegiovanili.pr
ovincia.tn.it
minimo 300 € lordi mensili a
fronte partecipazione pari ad
almeno il 70%
non inferiore a 500 € lordi
mensili
da stabilirsi con successiva
deliberazione della Giunta
provinciale
UMBRIA
DELIBERAZIONE N. 269 DEL 10 SETTEMBRE
2013
ART. 1 HA AD OGGETTO I TIROCINI. TUTTI GLI ASPETTI SONO PERO' DA DEFINIRE
CON UNA SUCCESSIVA DELIBERA ATTUATIVA.
VALLE D'AOSTA
http://www.regione.vda.it/lavor
o/orientamento/area_lavoratori
/tirocini/default_i.asp
VENETO
http://www.regione.veneto.it/w
eb/lavoro/tirocini
LA NORMATIVA NON E'ANCORA STATA PUBBLICATA
Tirocinio formativo e di orientamento:
da 2 a 6 mesi
Inserimento reinserimento
max 6 mesi
disabili
non inferiore a 400, 00
max 18 mesi euro lordi mensili riducibili
a 300, 00 quando sono
elevabili a 24
previsti buoni pasto
mesi per
soggetti art.11
L.68/99)
soggetti in condizioni di svantaggio
max 12 mesi
cat. particolari persone svantaggiate
max 9 mesi
tirocini estivi
max 3 mesi
Dossier
Aspetti critici nell’attivazione dei tirocini
Domande più frequenti
Sulla base della legge regionale
Toscana si può attivare un tirocinio della Un’impresa nella Regione Lazio deve attivare un
durata di 12 mesi per i soggetti laureati tirocinio, ma ha effettuato un licenziamento nei 12 mesi
precedenti l’attivazione del tirocinio? Può procedere lo
disoccupati?
La Legge della Regione Toscana del 27 stesso all’attivazione del tirocinio?
gennaio 2012 n.3 all’art.7 stabilisce che La DGR Lazio n.199/2013 all’art.4, comma 6 stabilisce sul
“ La durata del tirocinio non può essere punto che: “Il soggetto ospitante non deve avere effettuato
inferiore a due mesi e superiore a sei licenziamenti, fatti salvi quelli per giusta causa e per
mesi, proroghe compre se, fatta salva la giustificato motivo soggettivo, e fatti salvi specifici accordi
possibilità di una durata fino a dodici mesi sindacali con le organizzazioni territoriali più rappresentative,
per i soggetti laureati, esclusivamente per nei dodici mesi precedenti l’attivazione del tirocinio nella
le tipologie di tirocinio indicate all’articolo medesima sede operativa.
17 bis, co m ma 2, lettere b) e c), e fatto
salvo quanto previsto al comma 8.Nello specifico l’art.17 bis Un’impresa ha attivato un tirocinio
comma 2, lettera c), sopra richiamato, si riferisce ai “tirocini in Piemonte, il tirocinio può essere
di reinserimento al lavoro, destinati ai soggetti disoccupati sospeso per malattia lunga? E cosa si
e ai lavoratori in mobilità, e tirocini di formazione e destinati intende con questa definizione?
ai soggetti in cassa integrazione guadagni straordinaria e in Il tirocinante ha diritto ad una sospensione
deroga. Pertanto è possibile secondo le previsioni della legge del tirocinio per maternità, infortunio,
della Regione Toscana una durata di 12 mesi per i soggetti chiusura collettiva o malattia lunga,
laureati disoccupati.
intendendosi per tale quella che si protrae
per una durata pari o superiore
Un’azienda da me assistita deve attivare un tirocinio in Veneto. Mi ad un terzo del tirocinio.
potreste chiarire che si intende per impegno orario del tirocinante?
Il periodo di sospensione
Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro. L’art. 9 della DGR Veneto non concorre al computo
n.1324/13 disciplina all’art 9 che “L’impegno orario previsto dal tirocinio della durata complessiva
non dovrà superare l’orario settimanale previsto dal contratto o accordo del tirocinio secondo i limiti
collettivo applicato dal soggetto ospitante. Ferme restando le disposizioni massimi indicati.
sulla tutela dei minori e delle lavoratrici madri in materia di orario di lavoro,
il tirocinio dovrà svolgersi di norma in fascia diurna, fatti salvi i casi in cui la
specifica organizzazione del lavoro del soggetto ospitante
non ne giustifichi lo svolgimento anche in fascia serale e E’ possibile attivare un tirocinio in
un’impresa dove ci sono contratti di
notturna”.
solidarietà difensivi?
È possibile attivare un tirocinio di tipo extracurriculare Nel caso di contratto di solidarietà difensivo
in un’azienda che si trova nella Regione Lazio dove possiamo dire che per l’attivazione di un
il tirocinante ha svolto precedentemente un tirocinio tirocinio si applica la regola generale, ossia
se riguarda una professionalità oggetto di
curriculare?
Sì, ma dipende dalle diverse finalità del tirocinio. Se il riduzione allora NON è possibile attivare il
soggetto ha conseguito un diploma di laurea, o altro titolo di tirocinio, diversamente SI.
studio, entro i 12 mesi precedenti, può svolgere un tirocinio
presso lo stesso soggetto ospitante nel medesimo ambito
formativo del tirocinio curriculare. E’ un tirocinio che ha la finalità di formazione e orientamento nel mercato
del lavoro, con una durata massima di 6 mesi e la corresponsione obbligatoria della indennità. Se invece il
soggetto ha conseguito la laurea, o altro titolo di studio oltre i 12 mesi, può svolgere un altro tirocinio presso
lo stesso soggetto ospitante nel medesimo ambito formativo del tirocinio curriculare. Si tratterà, tuttavia, di
un tirocinio che avrà come finalità quella di inserimento o di reinserimento nel mercato del lavoro, con una
durata massima di 12 mesi e la corresponsione obbligatoria dell’indennità.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
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Per gestire lo 0,30% del contributo obbligatorio Inps del portafoglio
iscritti, versato a FonARCom dal proprio Studio e/o dai propri Clienti,
i Consulenti del Lavoro potranno raccordarsi con la Fondazione
Lavoro, oppure operare autonomamente con il Fondo FonARCom.
Attività info-formativa finanziata e gestita con la Fondazione Lavoro.
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aziende associate, da utilizzare per finanziare le attività info-formative.
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Consulenti del Lavoro.
I Consulenti del Lavoro possono gestire direttamente le risorse finanziarie
per supportare la formazione continua del proprio Studio e/o dei propri
Clienti, interagendo con il Fondo e/o avvalendosi della collaborazione di
strutture di propria fiducia (enti di formazione, società di consulenza, ecc…)
e/o ricorrendo al puntuale servizio di supporto di un referente territoriale.
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24
L
’art. 1 della legge 12
dell’11 gennaio 1979, individua in modo chiaro
e preciso l’oggetto della
professione di Consulente del lavoro. Tuttavia,
oltre a specificare le modalità
di esercizio della professione,
elenca una serie di soggetti che,
in ambiti chiaramente definiti
possono in determinate condizioni, come i Consulenti del
lavoro, effettuare gli adempimenti di lavoro per le aziende.
In modo chiaro e preciso concede, alle imprese artigiane ed
alle altre piccole imprese, costituite anche in forma cooperativa, di affidare l’esecuzione
di tali adempimenti, sempre
se non curati dal datore di lavoro, a servizi o a Caf istituiti
dalle rispettive Associazioni di
categoria, purché organizzati
comunque a mezzo di Consulenti del lavoro.
Con l’istituzione del Libro
Unico del lavoro, è stata poi
rimarcata la differenza tra la
gestione degli adempimenti di
lavoro, tra cui rientra la tenuta
del libro in oggetto, e l’attività di calcolo e stampa, la cui
tenuta della documentazione
di lavoro non può essere considerata un adempimento accessorio.
La presenza del professionista
all’interno del Ced, compresi
quelli istituiti dalle rispettive
associazioni di categoria per
la gestione del personale dei
propri associati, è obbligatoria per fornire la competente
assistenza nell’impostazione
del prospetto paga, nei suoi
aspetti lavoristici, previdenziali e fiscali, ma nulla di più. Per
quanto attiene poi la tenuta
dei documenti di lavoro, già la
legge 12 prevedeva la possibi-
lente del lavoro od altro professionista di cui all’art. 1 della
legge 12/79; qualsiasi altri tipo
di attività che esuli da quella di
fornire l’ attività strumentale
di calcolo, è considerata esercizio abusivo della professione
anche se tutti i componenti
della compagine sociale fossero professionisti abilitati allo
svolgimento degli adempimenti di lavoro.
I CED, se veramente tali, non
dovrebbero creare sacche di
abusivismo che, invece, attecchiscono facilmente laddove
la norma viene interpretata in
modo poco chiaro. Ritengo
che con l’istituzione delle Società tra professionisti (S.T.P.)
e con l’informatizzazione in
espansione, i Ced di diretta
emanazione dei professionisti
non abbiano più ragione di
esistere.
Se vogliamo che vi sia chiarezza sulla nostra professione,
probabilmente i primi ad evitare commistioni e confusioni
dovremmo essere proprio noi,
per evitare che altri soggetti,
possano proliferare abusando
della fede altrui. L’attività di
calcolo e stampa è ovviamente
un “di cui” della professione e
quindi, qualora non ci si rivolga ad un Ced esterno per l’elaborazione dei propri prospetti
paga, oggi non ha più senso
continuare a mantenere in vita
a cura di Sergio Stelitano, questa dicotomia.
Consigliere Nazionale Oggi le S.T.P. sono una realtà
nel nostro ordinamento ma
anche soprattutto una grande
la tenuta di documenti.
E’ opportuno evidenziare che opportunità da cogliere per
l’attività di calcolo e stampa modernizzare e rendere visibidel Ced, se svolta con le mo- le l’unicità della professione…..
dalità previste dalla legge, non in modo chiaro e preciso!
subisce alcuna limitazione, se
non quella di avere comunque
al proprio interno un Consu-
Il condominio
occupato
(ovvero quando
l’abusivo c’è,
ma non si vede)
lità di poterla affidare a tutti i
professionisti di cui all’art. 1;
la nuova istituzione del Libro
unico del lavoro ha confermato la medesima possibilità,
ma non includendo i Ced in
quanto l’attività di calcolo e
stampa non contempla anche
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
25
L
’Istituto della Certificazione dei contratti nasce
con il D.lgs. 276/2003,
per volontà del compianto prof. Marco Biagi, con l’intento di rispondere
alla esigenza universalmente reclamata di affermare il
principio della “certezza del
diritto”, ponendosi come
finalità principale quella di
deflazionare il contenzioso,
sia in materia di lavoro che
previdenziale.
L’istituto ha subito nel tempo alcune importanti modifiche tra cui quella introdotta
dal collegato lavoro(legge
183/2010) che ha ampliato le
funzioni delle Commissioni
di Certificazione rendendole
competenti per l’esperimento del tentativo di conciliazione di cui all’art. 410 del
c.p.c. .
I Consigli Provinciali dei
Consulenti del Lavoro sono
stati inseriti tra gli Organi
abilitati alla certificazione a
norma dell’art. 76 del D.lgs.
276/2003, con le modifiche
introdotte dalla finanziaria
2006, ed operano nell’ambito
di intese definite tra il Ministero del Lavoro ed il Consiglio Nazionale.
L’attribuzione di questa importante funzione è un esplicito riconoscimento della
nostra imparzialità e professionalità nell’assistere la volontà delle parti del contratto.
Ciò, da un lato è lusinghiero
per una Categoria da sempre
fortemente impegnata nel sociale ed in continua crescita,
dall›altro comporta un notevole carico di responsabilità
nel dover dimostrare il proficuo assolvimento della delicata
funzione assegnataci in via sussidiaria dalle Istituzioni Statali.
E' dunque opportuno il co-
ne e soprattutto delle opportunità che lo stesso offre in un
ottica di certezza del diritto e
di deflazione del contenzioso.
Nonostante le nobili finalità perseguite, l’istituto, però,
stenta a diffondersi uniformemente sul territorio nazionale,
tale tendenza è confermata
anche dall’andamento delle
Commissioni di certificazione
istituite presso altri Enti od organismi, come più volte rappresentato dal Ministero del Lavoro nell’ambito delle numerose
occasioni di confronto.
La ricorrenza del decimo
anniversario del varo del
D.lgs. 276/2003 ha offerto
lo spunto al Consiglio nazionale di condurre un’analisi complessiva dell’istituto,
con l’avvio uno specifico monitoraggio che vedrà interessati sia i Consigli provinciali
che i singoli Consulenti del
Lavoro, mediante la realizzazione di due diversi questionari. L’intento è quello
di intercettare le ragioni per
cui l’istituto non viene utilizzato secondo le aspettative.
a cura di Francesco Duraccio, Per le ragioni su esposte e
Coordinatore Commissione stante l’attenzione e le aspetCertificazione Contratti tative che il Consiglio nazionale depone sull’Istituto della
certificazione, stiamo lavomenti attivati si è concluso rando alla realizzazione di
positivamente. Nell’anno in un grande evento nazionale
corso si registra ancora una che dia impulso e vivacità
tendenza in aumento.
a tutte le funzioni attribuite
I dati sono complessiva- alle Commissioni di certifimente soddisfacenti se si cazione e che, al contempo,
considera l’esponenziale au- aumenti la conoscenza delmento delle attività rispetto le potenzialità che le stesse
agli anni precedenti.
offrono ai Consulenti del
A tale risultato hanno sicura- Lavoro, anche in un’ottica di
mente contribuito le nume- opportunità professionale.
rose iniziative intraprese dal Come sempre si conta sulla
Consiglio Nazionale, finaliz- fattiva collaborazione di tutte
zate ad aumentare nella cate- le componenti della categoria
goria il livello di conoscenza che, sono certo, non manchedell’istituto della certificazio- rà.
La certificazione
dei contratti
blocca le sanzioni
stante monitoraggio che
conduce il Consiglio nazionale sulle attività delle Commissioni provinciali, al di là
dell’obbligo in tal senso previsto dalle intese con il Ministero del Lavoro, che ci dà
la possibilità di tenere sotto
controllo l’utilizzo dello strumento della certificazione e di
poter fare alcune riflessioni. I
provvedimenti di certificazione emessi nell’anno 2012
sono stati 1.202 a fronte di
ben 1.301 istanze pervenute.
Il 92%, quindi, dei procedi-
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
8° SIMPOSIO NAZIONALE CONSULENTI DEL LAVORO
24/31 AGOSTO 2014
Carissimi,
Dopo un'anno di pausa, vogliamo riproporre per l'estate 2014 l'8 Simposio Nazionale Consulenti del Lavoro, e per
voi ,che avete sempre aderito con entusiasmo, proponiamo una crociera fluviale lungo il romantico Reno dal 24 al
31 agosto 2014. La Crociera, da Basilea ad Amsterdam, attraverserà la Svizzera, la Francia, la Germania e l'Olanda
percorrendo i canali e le magnifiche vallate con i castelli medievali. La nave (Serenade I) sarà interamente dedicata
ai Consulenti del Lavoro e questa esclusività ci permetterà di vivere al meglio i consueti momenti di aggregazione e
formativi. Per poter realizzare questo progetto, vi viene richiesta una conferma del vostro reale interesse. Tale
impegno, che prevederà il versamento di una caparra cofirmataria di 200 euro a persona, vi permetterà anche di poter
diluire nel tempo il pagamento della crociera da ora a luglio 2014. Sperando di aver bene interpretato i vostri gusti e
le vostre preferenze sulla base degli eventi passati attendiamo le vostre conferme di interesse. Tutta la nave può
ospitare un massimo di 130 persone.
IL COMITATO ORGANIZZATORE
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24/31 AGOSTO 2014
4 paesi in una sola crociera
Navigare lungo la valle con il maggior numero di castelli al
mondo
Conoscere la storia di Colonia, Rudesheim e Heidelberg
Vivere l’atmosfera francese nella bellissima Strasburgo
Scoprire il patrimonio culturale svizzero a Basilea
ITINERARIO
24 agosto Volo Milano/Roma Basilea (o Zurigo) trasferimento alla nave ed
imbarco. Terza città della Svizzera Basilea è situata sulle rive del Reno,
dove Germania, Francia e Svizzera si incontrano; importante centro
culturale vanta numerosi teatri ed importanti musei e collezioni d’arte.
Partenza alle ore 20.00.
25 agosto Strasburgo dalle 10.00 alle 19.00 – Capitale dell’Alsazia la città
ha un incantevole quartiere medioevale e molti edifici storici gotici e
barocchi.
La mn Serenade I è un perfetto esempio di moderna nave fluviale a bordo della
quale si abbinano il lusso delle navi marittime con il tipico ed intimo ambiente
delle navi fluviali. Costruita nel 2005 pur essendo di dimensioni ampie (110m di
lunghezza – 11.4 di larghezza) ospita un numero limitato di passeggeri per
poter offrire cabine ed ambienti comuni di ampie dimensioni. Dispone di un
lounge bar, un’ampia sala ristorante, un piccolo negozio, sauna, aria fitness,
ponte sole, 2 ascensori e un montascale per il ponte sole.La mn Serenade I
dispone di 68 cabine (di circa 16 mq) disposte su 3 ponti con una capacità
massima di 130 passeggeri. Le cabine sono fornite di TV, minibar, aria
condizionata regolabile, cassaforte, asciugacapelli. Le cabine sul ponte
Beethoven dispongono di ampie finestre mentre quelle sul ponte Chopin e
Mozart sono dotate di bovindo.
Riepilogo quote a persona con sistemazione in cabina doppia:

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Cabina doppia ponte Beethoven € 1.390,00
Cabina doppia ponte Mozart € 1.640,00
Cabina doppia ponte Chopin € 1.830,00 (superior)
Assicurazione € 41/55 in relazione alla quota di partecipazione –
Tasse apt da riconfermarsi in relazione alla città di partenza ed alla compagnia
aerea (€ 150/240 circa)
Cabina doppia ad uso esclusivo: supplemento 50% sulla quota di
partecipazione.
1 acconto 30 gennaio € 600,00 a persona
26 agosto Mannheim dalle 08.30 alle 14.30 – Arrivo a Rudesheim alle ore
20.30 - Mannheim è una vivace città e principale porto interno tedesco.
Da qui parte l’escursione per Mannheim, la più antica città universitaria
tedesca, famosa per il bellissimo centro storico ed il castello.
27 agosto Partenza da Rudesheim alle ore 13.00 – Passaggio Loreley –
Arrivo a Coblenza alle ore 17.00 - Rudesheim rinomata città del vino dalle
caratteristiche stradine animate dalle enoteche . La navigazione prosegue
tra le impressionanti gole del Reno, dove pittoreschi castelli si affacciano
sulla valle. Si attraversa la Rocca della Loreley a 120 metri di altezza.
28 agosto Partenza da Coblenza alle ore 13.00 – Arrivo a Colonia alle ore
18.00 - Coblenza è una città di 2000 anni di storia meravigliosamente
situata alla confluenza tra il Reno e la Mosella e ricca di monumenti ed
edifici storici. Da Coblenza è possibile effettuare l’escursione a Bad Ems
29 agosto Partenza da Colonia alle ore 13.00 – Città più popolosa del Reno
e dalla famosissima cattedrale è una città d’arte d’altissimo livello
30 agosto Arrivo ad Amsterdam alle ore 07.00 – Bellissima città rinomata
per i suoi superbi musei famosa per i suoi canali e per il centro storico
rinascimentale. Sarà possibile effettuare l’escursione a Voledam e Marken,
tipici e pittoreschi villaggi.
31 agosto Sbarco, trasferimento in apt e volo di ritorno su Milano/Roma
Per
maggiori info [email protected] - [email protected]
saldo 15
giugno
Tel: 0402907071
Mobile: 3458006006
27
D
al 21 settembre la
mediazione civile
volta pagina e, per
un periodo sperimentale di quattro
anni, torna obbligatoria.
L’obbligo, per determinate
controversie, di tentare di
trovare un accordo prima di
rivolgersi al giudice è stato, infatti, reintrodotto dal Decreto “del fare” (69/2013) dopo
la bocciatura della Consulta
dello scorso mese di marzo.
In verità il motivo della sentenza riguardava solamente
l’eccesso di delega e quindi
non era stato inficiato l’istituto della mediazione nel suo
complesso, rimanendo in piedi la mediazione facoltativa e
quella cosiddetta delegata.
Le materie per cui il tentativo
di mediazione diventa nuovamente obbligatorio sono:
condominio, diritti reali, divisione, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di
aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità
medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della
stampa o con altro strumento
di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.
L’intervento legislativo, inoltre,
ha attribuito al giudice il potere di prescrivere la mediazione,
che, anche in questo caso, diventa condizione di procedibilità della domanda giudiziale,
mentre in precedenza il giudice
poteva solo invitare le parti a
svolgere un tentativo extragiudiziale di mediazione.
Resta poi, la possibilità delle
parti di vincolarsi alla mediazione mediante forme
pattizie, inserendo clausole di
mediazione nei contratti, nelle materie non previste dalla
legge come obbligatorie. Ciò
La mediazione
torna obbligatoria
Nuovo impulso per l’Organismo di
Categoria
a cura di Alfio Catalano,
Responsabile O.M.C.C. Consulenti del Lavoro
nella consapevolezza degli
innegabili vantaggi che la mediazione offre: prosecuzione
dei rapporti e delle relazioni,
gestione diretta del proprio
contenzioso, possibilità di concludere accordi che possono
andare anche oltre l’oggetto
indicato nella domanda iniziale, fruibilità di benefici fiscali,
riservatezza della trattativa e
altro ancora.
La legge di riforma prevede,
ancora, che la competenza
dell’Organismo di mediazione sia quella del luogo del giudice territorialmente compe-
tente per la controversia.
Pertanto, acquisisce ancora più
rilevanza la maggiore adesione
possibile dei Consigli provinciali all’Organismo di mediazione di Categoria, divenendo
unità periferiche dello stesso,
per dare la possibilità ai Consulenti del Lavoro interessati
di poter svolgere la funzione di
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
mediatore nella propria provincia di appartenenza.
Una siffatta rete, peraltro, permette di realizzare un sistema
uniforme di mediazione che
rappresenta, per le imprese e i
cittadini, un elemento di certezza e affidabilità. Infatti, tutte
le unità periferiche e i mediatori devono rispettare lo stesso
regolamento e mettere in campo prassi condivise, oltre che
utilizzare lo stesso processo informatizzato che la Fondazione
mette loro a disposizione.
La Fondazione Studi, in seno
alla quale è istituito l’Organismo di mediazione, presta
molta attenzione nel migliorare sempre più tale sistema
e stabilire, in qualità di ente
accreditato, uno standard di
formazione per i mediatori,
atto a garantire livelli elevati
di competenza. Il successo
dell’iniziativa dipenderà, infatti, anche dalla qualità dei
servizi di mediazione offerti e
dall’alto livello professionale
che l’Organismo richiederà ai
suoi mediatori.
La Categoria, nel suo complesso, è impegnata nella promozione della cultura della
prevenzione della lite, conscia
della grave difficoltà del sistema giustizia in Italia, che comporta tempi lunghissimi e costi
elevati, una scelta che dimostra
l’attenzione nei confronti della
collettività, svolgendo un ruolo
altamente sociale, nel caso in
specie, quello di cercare di contribuire a migliorare l’efficienza
della giustizia nel nostro Paese.
Pubblicazioni di taglio
pratico sugli argomenti
più attuali e di maggiore interesse per gli operatori del mondo del la-
voro, pensate per essere
d’ausilio in modo completo ed esaustivo attraverso schemi, esempi e
applicazione puntuale
ai casi completi: dal
regime di solidarietà
appalti ai tirocini formativi, dalle tabelle di
sintesi con gli sgravi
assunzioni alla detassazione 2013, dall’Aspi,
mini Aspi e costo del
lavoro 2013 al diritto
di diventare genitori.
CODICE DELLE RIFORME
AGGIORNATO CON DECRETO
LAVORO E DEL FARE
DUBBI E
QUESITI 2013
Edizione aggiornata al 7 ottobre 2013
Fondazione Studi risponde
29
Formazione, il riepilogo di fine anno
a cura di Silvia Bradaschia
Sono soggetti all’obbligo della formazione continua tutti i Consulenti del Lavoro iscritti all’Albo,
salvo quelli esonerati ai sensi dell’art. 10 del Regolamento; l’esonero deve essere espressamente richiesto al Consiglio Provinciale contestualmente alla presentazione dell’autocertificazione
biennale. E’ obbligatorio conseguire nel biennio almeno 50 crediti formativi, di cui 6 nelle materie
di ordinamento professionale e codice deontologico; in ciascun anno formativo è obbligatorio
conseguire almeno 16 crediti. Per i Consulenti neo iscritti l’obbligo decorre dal mese successivo
all’iscrizione ed il numero di crediti verrà conseguentemente riproporzionato.
Le regole alla base della Formazione
Continua Obbligatoria
Sono soggetti all’obbligo della formazione continua tutti i Consulenti del
Lavoro iscritti all’Albo, salvo quelli
esonerati ai sensi dell’art. 10 del Regolamento; l’esonero deve essere espressamente richiesto al Consiglio Provinciale contestualmente alla presentazione dell’autocertificazione biennale.
E’ obbligatorio conseguire nel biennio almeno 50 crediti formativi, di cui
6 nelle materie di ordinamento professionale e codice deontologico; in
ciascun anno formativo è obbligatorio conseguire almeno 16 crediti. Per
i consulenti neo iscritti l’obbligo
decorre dal mese successivo all’iscrizione ed il numero di crediti verrà
conseguentemente riproporzionato.
I crediti relativi ad eventi (anche fuori
Provincia) in cui la registrazione delle presenze è avvenuta tramite DUI
possono essere verificati in qualunque
momento nella specifica area del sito
Teleconsul –DUI; la username richiesta corrisponde alla parte antecedente la @ dell’indirizzo pec associato al
DUI, mentre la password corrisponde
alle ultime cinque cifre del numero di
tessera. I DUI rinnovati mantengono la
password precedente, per quelli nuovi
la password è indicata sul foglio di registrazione allegato al nuovo tesserino.
Ricordiamo anche che, ai fini del conseguimento dei crediti, oltre a seguire gli eventi organizzati “in aula” dai
singoli Consigli Provinciali, un’ulteriore opportunità è rappresentata dalla Scuola di Alta Formazione
della Fondazione Studi, che prevede
anche la modalità di formazione elearning. Si precisa comunque che i
crediti maturati attraverso la formazione on-line non potranno superare la
misura del 30% sul totale richiesto.
Entro il 28 febbraio 2015, a conclusione del biennio 2013-2014, ogni Consulente del lavoro dovrà presentare al
Consiglio Provinciale una dichiarazione che attesti la formazione professionale svolta, dichiarazione corredata
dell’elenco sia delle attività formative
da lui tenute (docenze, pubblicazioni, etc., per un massimo di 30 crediti),
Proseguono i corsi della SAF
Relazioni dei docenti, testimonianze ma soprattutto contaminazione di esperienze.
17 dicembre 2013 - Contratti di lavoro e flessibilità.
Le novità del decreto lavoro.
Luca De Compadri – Avvocato giuslavorista e consulente del lavoro
Angelo Pandolfo – Professore ordinario di diritto del lavoro
sia degli eventi formativi seguiti, fatta
eccezione per quelli già registrati sul
sito di Teleconsul. La mancata presentazione costituisce illecito disciplinare. Tutta la documentazione relativa alla
formazione dichiarata dovrà essere conservata dal Consulente per i sei mesi
successivi alla presentazione dell’autocertificazione, ai fini di possibili controlli da parte del Consiglio Provinciale.
Maggiori informazioni si avranno
consultando il Regolamento recante
le disposizioni sulla Formazione continua nonché le Norme attuative della
Formazione presenti sul sito nazionale:
si comunica che, a breve, entrerà in vigore il Nuovo Regolamento sulla Formazione.
Danilo Papa
Vice Direttore Generale Attività Ispettiva
Ministero del Lavoro
Enzo De Fusco, Coordinatore
Scientifico Fondazione Studi
18 dicembre 2013 - Accordo di prossimità e
criteri applicativi.
Il punto sulla rappresentanza sindacale in
azienda alla luce del caso Fiat.
Enzo De Fusco - Coordinatore Scientifico
Fondazione Studi
Raffaele De Luca Tamajo – Avvocato e
Professore ordinario di diritto del lavoro
30
Con la nuova convenzione tra Fondazione Studi e Link Campus
University la laurea è molto è più vicina
L
a Fondazione Studi Consulenti
del Lavoro punta sulla crescita
culturale ed intellettuale della
categoria, offrendo un’ulteriore
opportunità formativa per sviluppare e valorizzare le proprie competenze professionali. Con questo intento
nasce, infatti, la convenzione con la
Link Campus University per favorire,
per i Consulenti del Lavoro, l’accesso
al corso di laurea in Economia Aziendale Internazionale e ai corsi di laurea
magistrale in Gestione Aziendale e in
Giurisprudenza.
L’obiettivo è di garantire una preparazione universitaria di alto livello ai
fruitori della convenzione, sfruttando
l’esperienza consolidata dell’Università
nelle tematiche del diritto del mercato
e del lavoro, assieme ad un “programma
dedicato” da attivare su base provinciale, a seconda del Consiglio Provinciale
appartenente, che assicuri allo studente-professionista iscritto un percorso
adeguato agli interessi e alle esigenze
della categoria.
Le attività didattiche si svolgeranno in
aula e in modalità e-learning per andare incontro alle esigenze degli iscritti
e permettere un’interazione continua
con l’ambiente universitario attraverso
la formazione a distanza. Questo vuol
dire anche che i Consigli Provinciali
dell’Ordine che aderiranno alla convenzione, potranno ospitare i docenti e
diventare sede dell’Università per fornire attività didattica in loco. In questo
modo i Consulenti del Lavoro iscritti
alla convenzione, che vorranno seguire
le lezioni o sostenere gli esami “da casa”,
potranno farlo presso la sede del loro
Consiglio Provinciale. Il CPO, inoltre,
avrà la possibilità di organizzare convegni specialistici con docenti universitari formati e qualificati che saranno a
disposizione su qualsiasi argomento si
vorrà approfondire.
I corsi convenzionati con la Link Campus University sono aperti a Consulenti del lavoro, professionisti, praticanti e
studenti.
I CORSI DI LAUREA
TRIENNALI…
Economia Aziendale Internazionale L-18
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PERCHE’ ADERIRE?
Per erogare una formazione adatta
alle esigenze dei Consulenti del Lavoro
DA
QUANDO?
A decorrere dall’anno
accademico 2013/2014
CHI?
Tutti i Consulenti del Lavoro,
indicati dalla Fondazione
Studi, in possesso di diploma
di scuola secondaria
superiore, parenti ed affini
entro il secondo grado
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
TASSE & DINTORNI 31
L’INTERVISTA
CHI È STEFANO ANSIDERI
Stefano Ansideri, Presidente del Consiglio Provinciale dell’ordine dei
Consulenti del Lavoro di Perugia e Sindaco di Bastia Umbra (PG),
un altro Comune italiano virtuoso che risente dell'applicazione del
Patto di Stabilità.
Anche i Comuni virtuosi con i
rubinetti chiusi: il caso di Bastia Umbra
D
opo aver pubblicato la lettera
di Luigi Santalucia, consulente del lavoro e Sindaco di
Treia (Mc), ai suoi concittadini, un’altra testimonianza
sofferta arriva da Stefano Ansideri, primo cittadino del virtuoso Comune di
Bastia Umbria (PG), che non ha potuto
sfruttare le risorse a disposizione per gli
investimenti che in città aspettano da
tempo. Le norme in vigore riservano,
infatti, lo stesso trattamento sia ai territori ben amministrati sia a quelli in
dissesto finanziario.
Il “patto di stabilità” angustia e tormenta
tutti i Sindaci d’Italia. Intanto va detto
che questa regola, introdotta per limitare l’indebitamento Pubblico, è riservata
allo Stato Italiano ed ad altri pochi Stati,
come il nostro in un particolare stato di
difficoltà finanziaria, mettendo a nudo
un modo di amministrare i soldi pubblici, soprattutto nel passato, che poco ha a
che vedere con una corretta gestione improntata al soddisfacimento degli interessi collettivi. Per quanto mi riguarda,
forse a causa della ormai consolidata
abitudine, di professionale provenienza,
al rispetto delle normative vigenti, ho
sempre preteso di approvare i bilanci di
previsione entro l’anno precedente quello di riferimento (nonostante la possibilità di farlo in tempi molto più lunghi),
dando così anche un segnale di serietà per
quanto concerne le scelte alla base del documento programmatico. Bastia Umbra,
nel 2012, è risultato essere fra i 143 Comuni virtuosi italiani (unico in Umbria)
ed ha ottenuto, per questo, un “allentamento” dal Patto di stabilità, che ha consentito di effettuare solo in parte quegli
investimenti per interventi infrastrutturali, che la popolazione aspetta da tempo.
Da quest’anno, le normative succedutesi
hanno riportato tutti i comuni sullo stesso
piano e quindi il trattamento in tema di
tagli ai trasferimenti e possibilità di investimenti ha seguito la logica della orizzontalità. E qui sta il problema in quanto, nonostante le potenzialità finanziarie
del mio Comune, come di altri con lo
stesso grado di virtuosità, non è possibile
spendere denari per investimenti, se non
per una esigua quota, risultato di una
cervellotica formula, molto al di sotto
delle potenzialità di finanziamento. Sin
qui, vista la volontà di procedere ad una
costante quanto significativa riduzione
della spesa pubblica, nulla questio, ma
rimane sconcertante il fatto che Comuni
ben amministrati debbano riservare ai
propri cittadini trattamenti identici, in
termini di infrastrutture e servizi, a quelli di Comuni in pre o acclamato stato di
dissesto finanziario. Avendo poi a mente
teorie economiche di keynesiana ispirazione, le quali indicano negli investimenti pubblici la strada più breve per muovere e far ripartire l’economia in assenza
quasi completa di investimenti privati,
rimane di non facile comprensione una
politica che da una parte finanzia con notevoli cifre gli ammortizzatori sociali (in
parte indispensabili, ma improduttivi) e
dall’altra non consente agli Enti Pubblici
virtuosi di immettere capitali nel circuito
economico attraverso investimenti in opere, che andrebbero a creare occasioni di
lavoro per le Aziende e, conseguentemente, per i loro lavoratori, ricreando condizioni di espansione economica. Rimane
la speranza che il ripetuto invito ad allentare le condizioni, rivolto al Governo
attraverso appelli da parte dall’ANCI e
di molti Amministratori Pubblici, venga
accolto; darebbe la possibilità ai Comuni
virtuosi di promuovere benessere per l’intera collettività.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
OPENJOBMETIS SpA
Openjobmetis è una società attiva da oltre 10 anni nel
panorama italiano della somministrazione di lavoro,
operativa su tutto il territorio nazionale attraverso una
rete di 125 filiali e 6 Divisioni Specializzate, la cui
expertise si focalizza su specifici settori: dall’industria alla
sanità, passando per la grande distribuzione organizzata,
la finanza, l’universo IT.
Openjobmetis mette a disposizione di aziende e
candidati un know-how consolidato, una profonda
conoscenza del territorio e professionisti costantemente
aggiornati sulle evoluzioni del mercato del lavoro italiano.
Nel 2012 è stata raggiunta una media di 14.000
somministrati/mese e il fatturato complessivo ha
superato i 340 milioni di euro.
Professionalmente. Personalmente.
L’ACCORDO
L’accordo biennale di collaborazione tra Openjobmetis,
Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Consulenti del Lavoro e Fondazione Consulenti per il
Lavoro nasce per approfondire le prospettive e le nuove
opportunità del mercato, nell’ottica di fornire ai
Consulenti del lavoro la possibilità di proporre la
somministrazione di lavoro temporaneo come
alternativa ad altre forme di assunzione, nel rispetto
dell’attuale normativa e delle direttive europee e alla luce
delle novità introdotte dalla Riforma Fornero.
Attraverso una conoscenza più dettagliata dell’attuale
quadro legislativo, infatti, i Consulenti potranno dotarsi di
tutti gli strumenti utili a cogliere nuove opportunità ed
offrire un servizio ancora più efficiente e completo.
Per i prossimi due anni verranno organizzate una serie di
iniziative congiunte come convegni e workshop, volti ad
un continuo aggiornamento e confronto sui diversi temi
legati al mondo del lavoro e alla gestione delle risorse
umane.
Per info: [email protected]
Casi e quesiti, parola agli esperti
33
a cura di Enzo Summa
anno solare
FATTO Cosa si intende per anno
solare ai fini del limite economico
del lavoro accessorio? La Fondazione Studi, con il parere n.5 del
13 novembre 2013, detta le regole
per il rispetto della normativa.
CRITICITA' Nel rispetto del limite
economico di 2.000,00 € di compensi erogabili ai singoli soggetti
con voucher di lavoro accessorio,
bisogna capire se l’anno solare si
calcola dal 1 gennaio al 31 dicembre, ovvero dalla data di attivazione del lavoro accessorio e per i 12
mesi successivi
REAZIONI Analizzando quanto
previsto dalla normativa, e dai vari
documenti di prassi e giurisprudenza, per anno solare si intende
il periodo di 365 giorni che può
decorrere da qualsiasi giorno del
calendario, e quindi per verificare
il superamento del limite economico bisogna verificare i compensi percepiti dal lavoratore nei 364
giorni precedenti all’attivazione di
un nuovo periodo di lavoro accessorio.
Il bonus
assunzioni
FATTO Il bonus assunzioni è un
contributo per l’occupazione e
non un’agevolazione contributiva, che rischierebbe di limitarne la
portata normativa. La Fondazione
Studi, con circolare n. 14 del 30 ottobre 2013, chiarisce la struttura
giuridica dell’incentivo.
CRITICITA’ Il dubbio era sorto a
seguito della circolare Inps, nr.
131/2013, che statuiva il limite di
godimento dell’incentivo in misura non superiore alla contribuzione agevolata dovuta dal lavoratore per il medesimo lavoratore.
Per l’Istituto siamo in presenza di
un’agevolazione e non di un contributo.
REAZIONI La norma parla di incentivo all’occupazione, pari ad un
terzo della retribuzione mensile
imponibile ai fini previdenziali (e
fino ad un massimo di € 650,00
mensili) mentre l’Inps la colloca
tra le agevolazioni che non può
superare la contribuzione dovuta
riferita al lavoratore incentivato.
Sicuramente quella dell’Istituto è
una interpretazione errata e forzata, visto che sminuisce il dettato
normativo che non prevede limiti
se non nell’importo massimo.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
Il regime di
solidarietà
negli appalti
FATTO Il regime di solidarietà negli appalti è stata in questi anni
una materia controversa, per il
susseguirsi di norme ed interventi
legislativi, tanto che la Fondazione
Studi con la Circolare nr. 13 del 16
ottobre 2013 ha riordinato la procedura sia per ciò che concerne
quella retributiva e contributiva,
ma anche per la responsabilità solidale in materia tributaria.
CRITICITA’ L’evolversi della normativa ha creato in questi anni una
diversità di vedute nei committenti che ritardavano i pagamenti
ai propri fornitori, in caso di appalti, chiedendo una serie di documentazioni a volte inutili, e dispendiose, che non si addicevano
alla portata normativa che aveva
l’obiettivo di garantire il rispetto
delle obbligazioni retributive e
contributive.
REAZIONI Positiva la previsione
che limita la responsabilità del
committente, ai soli trattamenti
retributivi, qualora lo stesso applichi metodi e procedure di controllo della regolarità degli appalti
previsti dai CCNL di riferimento.
Positiva anche l’eliminazione dell’Va dal regime di responsabilità
solidale sul fronte tributario.
COMUNICAZIONE 34
Oggi “twittiamo” di lavoro
Ebbene sì! Anche una Categoria professionale può utilizzare le
nuove frontiere della comunicazione quali facebook e twitter.
Sempre al passo con i tempi il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro ha attivato nel 2012 le sue
pagine istituzionali sulle più conosciute piattaforme di community, al fine di informare i propri iscritti su tutte le novità
riguardanti la Categoria e il mondo del lavoro più in generale.
Facebook e Twitter sono diventate così dei nuovi strumenti interattivi che sono parte del flusso di comunicazione verso gli iscritti. Per
seguire gli aggiornamenti del Consiglio Nazionale, è possibile contattare il profilo "Consiglio Nazionale Consulenti Lavoro" o leggere i tweets di "ConsulentiLavoro".
Oggi però parliamo di
cosa è e di come funziona dario di vico@dariodivico 21 Ott
Twitter, perché in Italia Secondo i Consulenti del lavoro il bonus assunzioni
ancora pochi lo usano so- deciso dal governo Letta e' stato "un flop"
prattutto .
Occorre come primo passo cercare il sito twitter.com e creare un account: si può scegliere un nome breve o in alternativa
utilizzare il proprio nome come nickname. E’ preferibile caricare una foto nel proprio account,
inserire una breve biografia, indicare
quello che è il proprio lavoro e gli argodario di vico@dariodivico 21 Ott
menti che interessano.
La particolarità di twitter è che si hanClick day/ Ecco le motivazioni dei Consulenti del
no a disposizione solo
140 caratteri per ogni tweet, occorre
lavoro - Roma, 21 ottobre 2013
quindi avere una notevole dote di sintesi e così se qualcuno
vuole può rispondere
citando, ossia mettendo fra virgolette il
nick e il tweet. Creare uno sfondo ad hoc è sempre la cosa
migliore, come si può vedere nell’account creato dal CNO.
Prima di cominciare a twittare, iniziate a seguire delle persone
bollettinoADAPT@bollettinoADAPT 21 Ott
“follow”, meglio cercare tra amici e colleghi ed è meglio ricordaApplicazione del bonus #assunzioni: secondo il
re che le persone che si seguono non sono obbligate a seguirci.
sondaggio della Fondazione Studi
Se si vogliono avere dei “followers” (seguaci), cominciamo a ri@ConsulentiLavor è un flop
spondere ai loro tweets.
Altra importante regola su twitter è sapere cosa si intende per
Hashtag: sono quelle parole con il simbolo del cancelletto # davanti. In sostanza identificano l'argomento di cui si parla, ma anche i trend di cui si discute o che si vogliono
creare.
Esempio dei più ricorrenti è: #sapevatelo.
il Trend: su Twitter indica gli argomen- Paolo Varesi@VaresiPaolo15 Ott
ti più twittati proprio sulla base degli L'art.117: una #riforma da controriformare.
#DaLeggere la posizione del Consiglio Nazionale
hashtag.
Come si vede dalla foto del tweet noi @ConsulentiLavor
possiamo replicare quindi rispondere, o
ritwittare quindi riportare il tweet ai nostri followers o stellinare cioè aggiungere ai preferiti perché meritevole di menzione.
Ora con queste poche regole basiche su come utilizzare twitter non vi resta che scaricare l'app ufficiale per
iPhone, iPad, Android, Blackberry o Windows Phone per twittare di lavoro e leggere gli update riguardanti il Consiglio Nazionale, la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro comodamente e ovunque voi siate.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 DICEMBRE-DICEMBRE 2013
36
l’apprendistato a portata di
TeleConsul presenta il suo nuovo servizio esclusivo per la
gestione dei rapporti di lavoro di apprendistato professionalizzante: TcTutor. Progettato con la collaborazione scientifica della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nel
rispetto della normativa nazionale e regionale, della contrattazione collettiva e della prassi amministrativa per una corretta erogazione ed un diretto controllo della formazione.
Il servizio comprende:
una banca dati on line con:
•
•
•
Profili Formativi Individuali - PFI - elaborati con piani dettagliati per mansione e
contratto;
sintesi della disciplina contrattuale in materia di apprendistato professionalizzante (durata, retribuzione, formazione professionalizzante, regolamentazione del
tutor);
guida alla normativa regionale della disciplina della formazione di base e trasversale per gli apprendisti professionalizzanti.
un gestionale online per il controllo, la
gestione e l’erogazione della formazione
professionalizzante, di base e trasversale,
che comprende:
•
•
•
•
•
Per informazioni
www.teleconsul.it
•
•
•
•
gestione anagrafiche (azienda, tutor/referente aziendale, apprendista) e delle
credenziali di accesso al sistema;
estrazione dalla banca dati, messa in opera e stampa del Piano Formativo Individuale;
riparametrizzazione del PFI in base al titolo di studio o a precedenti rapporti di
apprendistato svolti;
disponibilità del PFI online con accessi configurati e guidati per il tutor e l’apprendista;
accesso guidato al PFI online per il tutor alla registrazione della formazione svolta
on the job (teorica e pratica);
accesso guidato al PFI online per l’apprendista alla fruizione di lezioni in modalità
e-learning per la formazione di base e trasversale nei casi di formazione programmata in azienda;
aggiornamento automatico del libretto formativo;
monitoraggio delle attività formative svolte con relativo report mensile;
notifiche per la mancata erogazione della formazione come disciplinato dalla circolare del Ministero del Lavoro del 21 gennaio 2013, n.5.
IL CONSULENTE DEL LAVORO N. 6 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013
Consiglio
Nazionale
2011-2014
Presidente
Marina Elvira Calderone
(Cagliari)
Vice Presidente
Vincenzo Silvestri
(Palermo)
Segretario
Sergio Giorgini
(Pesaro)
Tesoriere
Annamaria Giacomin
(Treviso)
Consiglieri
Mauro Capitanio
(Brescia)
Alfio Catalano
(Bergamo)
Rosario De Luca
(Reggio Calabria)
Francesco Duraccio
(Napoli)
Vincenzo Germinara
(Pistoia)
Massimo Iesu
(Trieste)
Teodoro Lateana
(Potenza)
Monica Muscedere
(Latina)
Pietro Panzetta
(Taranto)
Davide Siravo
(Campobasso)
Sergio Stelitano
(Bologna)
Collegio dei
Revisori
Presidente
Marcello De Carolis
(L’Aquila)
Componenti
Roberto Bracco
(Imperia)
Patrizia Gagliardi
(Reggio Calabria)
Consiglio Nazionale dell’Ordine
dei Consulenti del Lavoro
I 106 Consigli Provinciali
Agrigento
Pres. Enrico Vetrano
Via Lombardia Villaggio Mose’ 24/A
92100 Agrigento (AG)
Tel. 0922 651667 - Fax 0922 652332
Caserta
Pres. stefano Scialdone
Via m. forgione 12
81100 Caserta (CE)
Tel. 0823 329211 - Fax 0823 456791
La spezia
Pres. armando Benvenuti
Piazzale kennedy27
19124 La spezia (SP)
Tel. 0187 500598 - Fax 0187 284443
Parma
Pres. stefano Ronchini
Viale dei mille 140
43125 Parma (PR)
Tel. 0521 941428 - Fax 0521 952721
Savona
Pres. giovanni Gherzi
Via paleocapa 18/28
17100 Savona (SV)
Tel. 019 8401197 - Fax 019 814927
Alessandria
Pres. Lorenzo Lombardi
Via legnano 23
15100 Alessandria (AL)
Tel. 0131 265298 - Fax 0131 232087
Catania
Pres. salvatore Musumeci
Piazza galatea 27
95129 Catania (CT)
Tel. 095 536977 - Fax 095 530363
Latina
Pres. lanfranco Principi
Via eroi del lavoro 12
04100 Latina (LT)
Tel. 0773 484354 - Fax 0773 414254
Pavia
Pres. Pellegrino Ribecca
Via bernardino da feltre 4
27100 Pavia (PV)
Tel. 0382 28286 - Fax 0382 28286
Siena
Pres. paolo Stufetti
Viale curtatone 12
53100 Siena (SI)
Tel. 0577 49439 - Fax 0577 564611
Lecce
Pres. antonio Lezzi
Via cicolella cond. palaz. di vetro
73100 Lecce (LE)
Tel. 0832 343765 - Fax 0832 343765
Perugia
Pres. stefano Ansideri
Via sicilia sc. f 27
06128 Perugia (PG)
Tel. 075 5004566 - Fax 075 5055338
Siracusa
Pres. emanuele Monterosso
Viale s. panagia 218
96100 Siracusa (SR)
Tel. 0931 494100 - Fax 0931 490365
Lecco
Pres. giulio Corno
Via parini 29
23900 Lecco (LC)
Tel. 0341 282904 - Fax 0341 283442
Pesaro
Pres. alba Pazzaglini
c.p. 108 Via picciola 6
61121 Pesaro (PU)
Tel. 0721 33638 - Fax 0721 377112
Sondrio
Pres. giovanni Besio
Via mazzini 9
23100 Sondrio (SO)
Tel. 0342 214354 - Fax 0342 519687
Livorno
Pres. gloria Cappagli
Piazza attias 37
57121 Livorno (LI)
Tel. 0586 892358 - Fax 0586 894482
Pescara
Pres. laura D’angelo
Via chieti 5
65121 Pescara (PE)
Tel. 085 4216911 - Fax 085 4213347
Taranto
Pres. giovanni a. Prudenzano
Viale magna grecia 100
74100 Taranto (TA)
Tel. 099 7304897 - Fax 099 7360162
Lodi
Pres. luigi Tortora
C/o appl via massimo d’azeglio 20
26900 Lodi (LO)
Tel. 0371 432350 - Fax 0371 432296
Piacenza
Pres. alessandro Lupi
Corso vittorio emanuele 243
29100 Piacenza (PC)
Tel. 0523 334160 - Fax 0523 334160
Teramo
Pres. bruno Santori
Via trento e trieste 24
64100 Teramo (TE)
Tel. 0861 247393 - Fax 0861 247393
Lucca
Pres. luciana Conti
Via s. croce 64
55100 Lucca (LU)
Tel. 0583 582220 - Fax 0583 319081
Pisa
Pres. fulvio Morelli
Piazza vittorio emanuele ii 2
56125 Pisa (PI)
Tel. 050 500420 - Fax 050 500420
Terni
Pres. franco Lagomarsini
Corso del popolo 63
05100 Terni (TR)
Tel. 0744 423827 - Fax 0744 423827
Macerata
Pres. riccardo Russo
Via ignazio silone 37
62100 Macerata (MC)
Tel. 0733 35040 - Fax 0733 35040
Pistoia
Pres. antonio Orsi
Via panciatichi 11
51100 Pistoia (PT)
Tel. 0573 367010 - Fax 0573 367010
Torino
Pres. cristoforo Re
Via della consolata 1/bis
10122 Torino (TO)
Tel. 011 5216426 - Fax 0115216363
Mantova
Pres. luca De compadri
Via bartolomeo grazioli 4
46100 Mantova (MN)
Tel. 0376 362625 - Fax 0376 379695
Pordenone
Pres. pier luigi Giol
Largo s. giorgio cond. elena 7
33170 Pordenone (PN)
Tel. 0434 524266 - Fax 0434 524266
Trapani
Pres. leonardo Giacalone
Via libica 2
91100 Trapani (TP)
Tel. 0923 21120 - Fax 0923 21120
Massa carrara
Pres. Annalisa Luchini
Via 7 luglio 16/bis
54033 Carrara (MS)
Tel. 0585 777082 - Fax 0585 777082
Potenza
Pres. giovanna Manca
Via del gallitello 56
85100 Potenza (PZ)
Tel. 0971 52013 - Fax 0971 52013
Trento
Pres. gabriella Santolini
Via maccani 211
38100 Trento (TN)
Tel. 0461 825890 - Fax 0461 429147
Matera
Pres. serafino Di sanza
Via lucana 167
75100 Matera (MT)
Tel. 0835 331061 - Fax 0835 331061
Prato
Pres. alessandro Bensi
Via pugliesi 26
59100 Prato (PO)
Tel. 0574 30489 - Fax 0574 401928
Treviso
Pres. stefano De vallier
Viale orleans 22
31100 Treviso (TV)
Tel. 0422 582345 - Fax 0422 410521
Messina
Pres. carlo Maletta
Via sicilia 14
98100 Messina (ME)
Tel. 090 2982339 - Fax 090 2931244
Ragusa
Pres. rosario Cassarino
Via ponchielli 7
97100 Ragusa (RG)
Tel. 0932 624324 - Fax 0932 683912
Trieste
Pres. erika Damiani
Via roma 17
34132 Trieste (TS)
Tel. 334 5365138 - Fax 040 369049
Milano
Pres. giovanni Zingales
Via aurispa 7
20122 Milano (MI)
Tel. 02 58308188 - Fax 02 58310605
Ravenna
Pres. tiziana Nanni
Via antica zecca 6
48100 Ravenna (RA)
Tel. 0544 31330 - Fax 0544 31330
Udine
Pres. stefano Sassara
Via calzolai 4
33100 Udine (UD)
Tel. 0432 295892 - Fax 0432 295892
Modena
Pres. roberta Sighinolfi
Via campanella 23
41100 Modena (MO)
Tel. 059 222844 - Fax 059 223666
Reggio calabria
Pres. paolo Chirico
Viale calabria 68/i
89133 Reggio calabria (RC)
Tel. 0965 894866 - Fax 0965 884296
V. c. o.
Pres. luca Rognoni
Via Cadorna 26
28845 Domodossola (VB)
Tel. 0324 87433 - Fax 0324 87433
Ancona
Pres. roberto Di iulio
Via degli orefici 2
60121 Ancona (AN)
Tel. 071 2075014 - Fax 071 2081867
Aosta
Pres. renato virginio Marchiando
Via torino 25
11100 Aosta (AO)
Tel. 0125 807143 - Fax 0125 804322
Arezzo
Pres. marco Polci
Via madonna del prato 77
52100 Arezzo (AR)
Tel. 0575 354740 - Fax 0575 298633
Ascoli piceno
Pres. marco Assenti
Corso trento e trieste 115
63100 Ascoli piceno (AP)
Tel. 0736 397932 - Fax 0736 252246
Asti
Pres. fausto Cantore
Via bigatti 14
14100 Asti (AT)
Tel. 0141 530232 - Fax 0141 530232
Avellino
Pres. carlo Cardinale
Via annarumma 69
83100 Avellino (AV)
Tel. 0825 37953 - Fax 0825 37953
Bari
Pres. francesco Sette
Via de bellis vitantonio 37
70126 Bari (BA)
Tel. 080 5562044 - Fax 080 5475604
Bat
Pres. Angela Eugenia Losito
Via liberta’ 9
76121 Barletta (BT)
Tel. 0883 955526 - Fax 0883 955525
Belluno
Pres. Innocenzo Megali
c.p. 3 Via mezzaterra 18
32100 Belluno (BL)
Tel. 0437 942966 - Fax 0437 942966
Benevento
Pres. Giovanni Montefusco
Piazza Orsini 14
82100 Benevento (BN)
Tel. 0824 21485 - Fax 0824 21485
Bergamo
Pres. adriana Regonesi
Viale vittorio emanuele ii 44
24121 Bergamo (BG)
Tel. 035 217400 - Fax 035 217016
Biella
Pres. manuela Maffiotti
Via vialardi di verrone 14
13900 Biella (BI)
Tel. 015 8486350 - Fax 015 8486360
Catanzaro
Pres. giuseppe Buscema
Via murano 9
88063 Catanzaro lido (CZ)
Tel. 0961 360372 - Fax 0961 360372
Chieti
Pres. paola Mammarella
Via d.spezioli 16
66100 Chieti (CH)
Tel. 0871 411569 - Fax 0871 404561
Como
Pres. paolo Frigerio
Via giulini 10
22100 Como (CO)
Tel. 031 270384 - Fax 031 261013
Cosenza
Pres. Fabiola Via
Via A. Lupinacci 2
87100 Cosenza (CS)
Tel. 0984 72554 - Fax 0984 794777
Cremona
Pres. giovanni battista Centenari
Via palestro 66
26100 Cremona (CR)
Tel. 0372 535411 - Fax 0372 457934
Crotone
Pres. giuseppe Tropiano
Via Napoli C.P. 98 15
88900 Crotone (KR)
Tel. 0962 24814 - Fax 0962 24814
Cuneo
Pres. giovanni Trombetta
Via roma 14
12100 Cuneo (CN)
Tel. 0171 65570 - Fax 0171 488500
Enna
Pres. vincenzo Messina
Piazza ing. panvini 14
94100 Enna (EN)
Tel. 0935-41391 - Fax 1782245986
Fermo
Pres. bruno Del gatto
Via xxv aprile 26
63023 Fermo (FM)
Tel. 0734 622173 - Fax 0734 622173
Ferrara
Pres. stefano Tonegutti
Via del turco 29
44100 Ferrara (FE)
Tel. 0532 247066 - Fax 0532 247066
Firenze
Pres. moreno Panchetti
Via ricasoli 32
50121 Firenze (FI)
Tel. 055 281786 - Fax 055 281787
Foggia
Pres. massimiliano Fabozzi
Via vincenzo della rocca 38
71100 Foggia (FG)
Tel. 0881 709662 - Fax 0881 709662
Forli’
Pres. claudio Rigoni
Via torelli 2
47100 Forli’ (FO)
Tel. 0543 31201 - Fax 0543 31201
Bologna
Pres. antonella Ricci
Via fratelli cairoli 7
40121 Bologna (BO)
Tel. 051 255768 - Fax 051 244711
Frosinone
Pres. carlo Martufi
Via marcello mastroianni 301
03100 Frosinone (FR)
Tel. 0775 871855 - Fax 0775 822081
Monza brianza
Pres. Elena Patella
Via carlo prina 22
20900 Monza (MB)
Tel. 039 3902994 - Fax 039 2147586
Reggio emilia
Pres. domenico Renna
Via ernesto che guevara 4
42100 Reggio emilia (RE)
Tel. 0522 294703 - Fax 0522 794439
Varese
Pres. vera lucia Stigliano
Via bernascone 14
21100 Varese (VA)
Tel. 0332 239360 - Fax 0332 238479
Bolzano
Pres. loris De bernardo
Via lancia 8/a
39100 Bolzano (BZ)
Tel. 0471 265975 - Fax 0471 265998
Genova
Pres. luigia Dellepiane
Via ilva 4/3
16128 Genova (GE)
Tel. 010 562389 - Fax 010 562389
Napoli
Pres. edmondo Duraccio
Via alcide de gasperi 55
80133 Napoli (NA)
Tel. 081 5518566 - Fax 081 5524076
Rieti
Pres. Gigliardo Farina
Via giuseppe pennesi 11
02100 Rieti (RI)
Tel. 0746 274796 - Fax 0746 274796
Venezia
Pres. antonio Vegna
Galleria matteotti 6/2
30174 Mestre (VE)
Tel. 041 5041677 - Fax 041 2394467
Brescia
Pres. alberto Pelizzari
Via salgari 43/b
25125 Brescia (BS)
Tel. 030 2427788 - Fax 030 2428157
Gorizia
Pres. sandro Benigni
Via carlo morelli19/a
34170 Gorizia (GO)
Tel. 0481 30325 - Fax 0481 30325
Novara
Pres. Roberto Morella Longhi
Viale roma 12
28100 Novara (NO)
Tel. 0321 611805 - Fax 0321 394584
Rimini
Pres. carlo Dall’ara
Via anghera’ 29
47900 Rimini (RN)
Tel. 0541 448267 - Fax 0541 28451
Vercelli
Pres. luca Caratti
Corso magenta 1
13100 Vercelli (VC)
Tel. 0161 256256 - Fax 0161 256156
Brindisi
Pres. dario Montanaro
Via dalmazia 21/a
72100 Brindisi (BR)
Tel. 0831 726420 - Fax 0831 728074
Grosseto
Pres. angiolo Mainardi
Corso carducci 90
58100 Grosseto (GR)
Tel. 0564 25786 - Fax 0564 25786
Nuoro
Pres. cecilia Mannia
Via dessanay 121
08100 Nuoro (NU)
Tel. 0784 203393 - Fax 0784 203393
Roma
Pres. Adalberto Bertucci
Via Cristoforo colombo 456
00145 Roma (RM)
Tel. 06 89670177 - Fax 06 86763924
Verona
Pres. alfonsino Albarello
Corso porta nuova 107
37122 Verona (VR)
Tel. 045 8005065 - Fax 045 8068960
Cagliari
Pres. marco Fenza
Via sonnino 37
09125 Cagliari (CA)
Tel. 070 665773 - Fax 070 665804
Imperia
Pres. francesco Cerqueti
Via xxv aprile 67
18100 Imperia (IM)
Tel. 0183 710269 - Fax 0183 710269
Oristano
Pres. giorgio g. battista Sanna
Viale diaz 87
09170 Oristano (OR)
Tel. 0783 73285 - Fax 0783 73285
Rovigo
Pres. Massimo Braghin
Via Mure S. Giuseppe 27
45100 Rovigo (RO)
Tel. 0425 21506 - Fax 0425 464454
Vibo valentia
Pres. rosario Rubino
Via giovanni xxiii74
89900 Vibo valentia (VV)
Tel. 0963 93524 - Fax 0963 93524
Caltanissetta
Pres. rosalia Lo brutto
Via cimabue S.n.c.
93100 Caltanissetta (CL)
Tel. 0934 552055 - Fax 0934 542319
Isernia
Pres. carmine Di vincenzo
c.p. 153 Via xxiv maggio 95
86170 Isernia (IS)
Tel. 0865 411538 - Fax 0865 411538
Padova
Pres. stefano Dalla mutta
Via degli zabarella 95
35121 Padova (PD)
Tel. 049 663660 - Fax 049 660524
Salerno
Pres. alberico Capaldo
Via s. alfonso m. de’ liguori 2
84135 Salerno (SA)
Tel. 089 481003 - Fax 089 481068
Vicenza
Pres. elvira D’alessandro
Corso ss. felice e fortunato 62
36100 Vicenza (VI)
Tel. 0444 322028 - Fax 0444 323682
Campobasso
Pres. galileo Casimiro
Via tiberio 92/a
86100 Campobasso (CB)
Tel. 0874 481495 - Fax 0874 62238
L’aquila
Pres. Francesco Blasini Viale a. de gasperi 60
67100 L’aquila (AQ)
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Palermo
Pres. vincenzo Barbaro
Via redipuglia 6
90144 Palermo (PA)
Tel. 091 346433 - Fax 091 347031
Sassari
Pres. giuseppe Oggiano Via milano 7
07100 Sassari (SS)
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Viterbo
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