Il presidente mignottaro e razzista e l`etica di un

Transcript

Il presidente mignottaro e razzista e l`etica di un
Il presidente mignottaro e razzista e l’etica di un Paese
Giovedì 08 Maggio 2014 07:37
“Allora, prendi il presidente di una famosissima squadra sportiva. È un anziano miliardario che
si fa vedere in pubblico con una giovane e scosciatissima sgallettata. E la sua voce – quella del
miliardario intendo – è stata registrata mentre dice delle boiate pazzesche, proprio fuori di testa.
Eh, Michele, ti dice niente questa storia?”
“Be’, Alberto, parliamo di fatti che mi sembra di aver sentito anche di recente. Credo che ne sia
venuto fuori un casino pazzesco. Ne ha parlato addirittura il presidente della Repubblica, se non
sbaglio?”
“Cazzo, no che non ti sbagli. Proprio lui, il Presidente era incazzato come una pantera.”
“Alberto, poi com’è finita questa storia del miliardario che straparlava?”
“Fuoco e fiamme.”
“Addirittura fuoco e fiamme. Dai, bene, era giusto così, no?”
“Sacrosanto.”
Interrompo per un attimo la conversazione telefonica con Alberto Forchielli per spiegare anche
a voi cazzutissimi oblòghisti di che cosa stiamo parlando io e lui, cornette alla mano, a un
oceano e sei fusi orari di distanza. Perché vi conosco mascherine e lo so che le vostre menti
perverse e diaboliche hanno travisato la nostra conversazione! Sì, perché parliamo di Stati Uniti
d’America, non di cronaca italiana, sciocchini.
Mi spiego. La settimana scorsa, nel Paese di Obama, la ribalta mediatica, con i suoi onori e
oneri, è toccata al miliardario Donald Sterling, proprietario e presidente della squadra di basket
dei Los Angeles Clippers. Donald – lo chiamo per nome perché con i presidenti miliardari viene
più facile essere in confidenza, credo sia per una questione di transfert – è un
supermegapalazzinaro della classe di ferro del 1934 (Silvio è del ’36, tanto per dire) ed è
sposato con la signora Rochelle Stein, detta Shelly, e fino a poco tempo fa aveva anche un’altra
compagna, Maria Vanessa Perez, conosciuta anche col nome d’arte di Vanessa Stiviano.
Donald con le donne è piuttosto incasinato. Per esempio, la signora Rochelle Stein in Sterling
ha fatto causa alla signorina Stiviano per riavere un appartamento da 1,8 milioni di dollari, una
Ferrari, un paio di Bentley e una Range Rover, che Donald le aveva regalato attingendo dal
patrimonio in comunione di beni. Insomma, in questi tempi di crisi si guarda anche ai dettagli
per far tornare i conti, oppure è una questione di principio. Sta di fatto che la querelle giudiziaria
ha mandato un po’ in crisi la liaison tra Donald e Vanessa e lei si è vendicata diffondendo sul
sito di gossip Tmz una intercettazione telefonica dove il patron dei Clippers, rivolgendosi a lei,
pronuncia frasi razziste, tipo che non doveva portare delle persone di colore alle partite dei
Clippers, e la rimprovera di brutto perché aveva pubblicato su Instagram una foto con Magic
1/2
Il presidente mignottaro e razzista e l’etica di un Paese
Giovedì 08 Maggio 2014 07:37
Johnson, (ex) super-stella del basket e (tuttora) con la pelle nera.
Donald, tra l’altro, già nel 2006 ha avuto un po’ di problemini per dichiarazioni razziste.
Problemini quantificabili in 2,73 milioni di dollari pagati come patteggiamento per chiudere
l’annosa questione di non voler affittare alcuni appartamenti di sua proprietà ad afroamericani
con le seguenti motivazioni: “gli inquilini neri puzzano e attraggono gli insetti”.
Torniamo alla nostra telefonata intercontinentale.
Alberto, per adesso questa non è una banale storia di arroganza mista a ignoranza? “Sì,
che vagamente, nei ruoli e nelle parole a vanvera, richiama il nostro Bungasconi. Poi però
subentra la cronaca delle ore successive alla rivelazione di questa storia.”
Dai, racconta. “Obama si è dichiarato indignato. Gli sponsor dei Clippers hanno disdetto i
contratti. I giocatori dei Clippers sono scesi in campo con la maglia rovesciata per protesta
contro il loro presidente. E subito dopo, nel giro di un paio di giorni, la Nba, attraverso il suo
commissioner Adam Silver, ha bandito a vita Donald dalla Lega professionistica e lo ha multato
di 2,5 milioni di dollari che saranno devoluti a organizzazioni antirazziste.”
Però, ci sono andati giù pesante… “Aspetta, il bello deve ancora venire. Il commissioner della
Nba ha chiesto all'assemblea dei proprietari delle altre franchigie della Lega di obbligare Donald
a vendere i Clippers. Inoltre l’Associazione dei giocatori, attraverso la voce di Kevin Jonhson,
ha dichiarato che quella decisione è più grande del basket ed è un grande momento perché lo
sport aiuta il cambiamento della società.”
Alberto, ci vedi un parallelo tra USA e Italia? “Non tiriamo in ballo Silvio, ma suo fratello,
Paolo Berlusconi, che nel febbraio 2013 a Varedo, vicino a Monza, per il comizio elettorale del
candidato Pdl Fabrizio Sala ha chiamato Balotelli ‘il negretto di famiglia’.”
È vero, me ne ero dimenticato. “Paolo Berlusconi – vice presidente del Milan – prima di
andare allo stadio per assistere al debutto di Balotelli, ha detto ‘e adesso andiamo a vedere il
negretto della famiglia, la testa calda’.”
Ho capito cosa intendi. Napolitano non ha detto nulla. Gli sponsor del Milan nemmeno. I
giocatori del Milan anche. La Lega Calcio idem. L’Associazione Calciatori uguale… “La
differenza tra USA e Italia è proprio questa. E non è da poco, garantito.”
In effetti, tra indignazione e indifferenza, tra parlare e fare, ci passa l’etica di un Paese… mica
pugnette.
PS Questo “appunto volante di vita terrena” si divide in 3 puntate. Questa è la terza puntata. La
prima, online dal 30 aprile, è intitolata Il primo maggio di Forchielli . La seconda, online dal 6
maggio, è intitolata
La
visione dell’Italia sovietica
.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2/2